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Notiziario Marketpress di Venerdì 25 Giugno 2004
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NUOVO CENTRO DI ECCELLENZA NEL REGNO UNITO PER AFFRONTARE LE MALATTIE INCURABILI  
 
Londra, 25 giugno 2004 - La Cambridge University ha annunciato che aprirà un centro di ricerca sulle cellule staminali degli embrioni umani con l'intento di sviluppare terapie per una rosa di malattie attualmente incurabili. Con un bilancio di 16,5 milioni di sterline (25 milioni di euro), il centro sarà il più grande del mondo per questo tipo di ricerca. La decisione del Regno Unito di costruire il centro fa seguito alla creazione di una banca nazionale di cellule staminali, in cui sono conservati centinaia di tipi di cellule staminali differenti, da usare in futuro nella medicina dei trapianti. 'Lo sforzo coordinato dal lato dell'impresa inglese sulle cellule staminali colloca il Regno Unito in una posizione a parte come luogo in cui svolgere questa ricerca', ha dichiarato il Professor Roger Pedersen, futuro direttore del centro. 'Questo fa veramente del Regno Unito il paese leader'. Nell'ultimo decennio, infatti, la ricerca sulle cellule staminali è diventata uno dei più promettenti sviluppi della medicina moderna, e la speranza è che conduca a cure per disturbi cronici che vanno dalle malattie cerebrali al diabete, dalla sclerosi multipla alle lesioni del midollo spinale. La prima sfida sarà la comprensione di quel meccanismo che il Professor Pedersen definisce 'staminalità', ossia la capacità delle cellule staminali degli embrioni di divenire qualsiasi tipo di tessuto umano, come sangue, muscoli, adipe, ossa, organi, nervi, denti, capelli, pelle, unghie e così via. 'Intendiamo usare tutte le più avanzate tecniche della robotica per portare nel Xxi secolo la ricerca sulle cellule staminali', ha detto il Professor Pedersen. In futuro, invece di cercare di sostituirli completamente usando organi donati, le operazioni di trapianto fatte usando cellule staminali ripareranno gli organi o i tessuti danneggiati senza asportarli. In teoria, ad un paziente sofferente di cuore potrebbero essere praticate iniezioni di cellule staminali contenenti il suo Dna, che a loro volta procederebbero a creare un nuovo muscolo cardiaco. È probabile che la ricerca sulle cellule staminali porterà a terapie innovative di trapianto cellulare e ad una maggiore comprensione della capacità di rigenerazione del corpo umano, ha spiegato il Professor Pedersen. Il diabete giovanile e il morbo di Parkinson saranno i primi obiettivi di ricerca del centro. 'Migliaia di persone subiscono gli effetti del diabete giovanile, anche se si curano con l'insulina, e le attuali terapie per il morbo di Parkinson e di Alzheimer e la sclerosi multipla sono ben lontane dall'essere una cura', ha spiegato il nuovo direttore. 'Il nuovo centro aiuterà gli scienziati a colmare il divario tra ricerca fondamentale sulle cellule staminali e applicazione clinica, accelerando il passaggio dal laboratorio all'ospedale delle nuove cure per malattie di cui molte attualmente incurabili'. Colin Blakemore, direttore esecutivo del Consiglio per la ricerca medica del Regno Unito, è dello stesso avviso, ed ha dichiarato: 'la scienza delle cellule staminali offre una grande speranza di poter guarire in futuro molte delle malattie che minacciano la vita umana'. 'Pensiamo di iniziare le prove sulle persone quanto prima possibile. Per farlo, è necessario comprendere le proprietà fondamentali delle cellule staminali, e questo è appunto lo scopo del programma', ha detto il Professor Pedersen. 'Ma prevediamo di preparare terapie per i pazienti entro cinque anni'. Il nuovo centro potrà accogliere fino a 150 scienziati.  
   
   
‘DES PLANTES D’AVENIR’: UN PROJET POUR LA BIOTECHNOLOGIE VÉGÉTALE EN EUROPE À L’HORIZON 2025  
 
Bruxelles, le 25 juin 2004 - Alors que la population mondiale passera de 6 à 9 milliards dans les 50 années à venir et que les ressources fossiles diminueront, les besoins alimentaires, les besoins en “biocarburants” et en “biomatériaux” produits à partir de sources renouvelables et de sources végétales augmenteront. Un rapport présenté aujourd’hui à Bruxelles souligne de quelle manière les avancées dans les domaines de la génomique végétale et de la biotechnologie peuvent aider l’Europe à répondre à ces besoins, par exemple en mettant au point des plantes résistantes aux stress. D’éminents représentants des secteurs de la recherche, de l’industrie alimentaire et des biotechnologies, les organisations professionnelles agricoles et les associations de consommateurs ont présenté à M. Philippe Busquin, membre de la Commission responsable de la recherche, leurs réflexions sur les perspectives de la biotechnologie végétale à l’horizon 2025. Le document définit trois priorités: produire des aliments moins chers, plus sains et de meilleure qualité; encourager un développement et une agriculture durables; accroître la compétitivité de l’agriculture, de l’industrie et de la sylviculture en Europe. Des parties intéressées et des responsables politiques participeront à la nouvelle plateforme technologique sur la biotechnologie végétale en vue d’élaborer une liste de thèmes de recherche stratégiques d’ici la fin de l’année. "Bien que l’Europe ait été à l’avant-garde de la recherche scientifique et de la biotechnologie dans le domaine végétal, elle a perdu ce rôle de premier plan ces dernières années, à cause des préoccupations du public concernant les effets de ces technologies, d’un manque de communication vis-à-vis du public sur les avantages que cette technologie peut apporter, et d’une faiblesse des programmes stratégiques de recherche par rapport à ses concurrents,” a déclaré M. Philippe Busquin. “Ce déclin est alarmant quand on connaît les difficultés auxquelles l’Europe est confrontée: fournir à une population de plus en plus nombreuse des aliments plus sains et produits dans le respect de l’environnement, et remplacer les matériaux produits en utilisant des sources d’énergie fossiles par des biomatériaux, c’est-à-dire des matériaux nouveaux, produits selon des procédés écologiques à partir de sources végétales renouvelables". L’europe à la traîne Alors que les sociétés américaines de biotechnologie dépensent 650 millions de dollars par an en R&d, leurs homologues dans l’Union européenne n’ont investi que 400 millions d’euros. L’année dernière, le gouvernement américain a lancé un programme national de génomique végétale doté d’un budget total de 1,1 milliard d’euros pour la période 2003 - 2008. L’aide apportée par l’Ue des 15 est estimée à environ 80 millions d’euros par an. Vers une bioéconomie soutenable Il y a en Europe 17 millions d’exploitations agricoles qui occupent 8% de la population active de l’Ue à 25, tandis que l’industrie agroalimentaire dégage un chiffre d’affaires annuel de 600 milliards d’euros. Le document de réflexion met en avant le rôle que la biotechnologie et la génomique peuvent jouer pour aider l’Ue à évoluer vers une bioéconomie fondée sur la connaissance et sur l’utilisation de ressources végétales renouvelables. De nouvelles plantes résistantes aux stress permettront d’accroître la productivité agricole, en dépit de variations saisonnières et de changements climatiques plus marqués, alors même qu’elles nécessiteront moins de fertilisants, de pesticides et d’eau. Le programme de recherche stratégique peut aussi aboutir à une diversité génétique accrue des cultures et stimuler le développement des matières “écologiques”, notamment de biocarburants. Les perspectives Le document de réflexion préconise la création d’une plateforme européenne sur la recherche en matière de biotechnologie végétale, qui aurait comme fonction: de développer un programme de recherche stratégique couvrant la génomique, la physiologie, l’agronomie, l’écologie, la bioinformatique et d’autres techniques qui voient le jour; de stimuler les investissements publics et privés dans la R&d et d’accroître la transparence des activités de recherche; d’accroître l’aide du secteur industriel au programme de recherche établi par la plateforme; d'oeuvrer en faveur d'un consensus au sein de la société grâce à une compréhension mutuelle et à la communication Document de réflexion: http://www.Epsoweb.org/catalog/tp/index.htm  http://www.Europabio.org/plant_genomics_platform.htm  Plan d’action communautaire en faveur de la biotechnologie et rapports: http://europa.Eu.int/comm/biotechnology  
   
   
CONFERENZA SULLA BIOSCIENZA NEL REGNO UNITO  
 
Bruxelles, 25 giugno 2004 - Dal 18 al 22 luglio, la Uk Biochemical Society organizza a Glasgow una conferenza su 'Bioscienza: dalle molecole agli organismi'. La conferenza intende tentare di fornire una più ampia visione della strutturazione delle cellule e di come la loro complessità strutturale sia fondamentale per il funzionamento e la risposta ai segnali delle cellule. Tra i principali argomenti in discussione: lipidi, zattere lipidiche e traffico; struttura in rapporto a funzione: molecole e cellule; segnalazione in entrata e in uscita; geni: regolazione, trattamento e interferenza; energia: nascita e informazione; etica, istruzione e occupazione. Infolink: http://www.Bioscience2004.org  
   
   
UNA RICERCA IN LOMBARDIA SUGLI INTERVENTI A FAVORE DEI DISABILI ADULTI, SUPPORTO ALLE FAMIGLIE E PREPARAZIONE AL "DOPO DI NOI"  
 
Milano, 25 giugno 2004 - In questi anni il problema della assistenza alle persone adulte disabili che rimangono prive della presenza dei genitori acquista una evidenza nuova. Le risposte tradizionali, che prevedevano come soluzione prevalente il ricovero in istituti, vengono sempre più percepite come insoddisfacenti almeno per le disabilità non gravi. Il cammino avviato una trentina di anni fa dalle famiglie e dai servizi per fornire nuove modalità ed occasioni di sviluppo e di cura ha prodotto un significativo miglioramento nei percorsi di vita delle persone disabili, miglioramento che ha comportato una crescita rilevante nella speranza di vita di queste persone. Il disabile adulto, che rappresentava una eccezione, sta diventando fortunatamente una realtà diffusa. La valutazione numerica del fenomeno risente di tutte le difficoltà legate al problema generale della valutazione del numero e delle caratteristiche delle persone disabili. A tale problema si sta da tempo tentando di dare risposta con il ripensamento delle modalità di rilevazione (Istat) e di classificazione (Oms) ma in ogni caso i più recenti dati disponibili permettono di valutare la presenza di almeno 700.000 disabili gravi che vivono in famiglia e che dovranno pertanto affrontare il problema dell'invecchiamento e della perdita dei genitori. Si tratta quindi di un problema socialmente rilevante, che richiede una molteplicità di interventi necessariamente integrati tra diversi soggetti, soprattutto a fronte della condizione di "assenza" della famiglia di origine, in genere primo e insostituibile ambito di accoglienza, cura e assistenza per il disabile, fin dalla nascita. La ricerca si propone di acquisire informazioni utili per supportare la progettazione di tali interventi, verificando, nel contesto lombardo, i modelli operativi presenti, le opportunità disponibili per le famiglie e per i disabili, le soluzioni più adeguate, le carenze più rilevanti, alla ricerca di buone pratiche da promuovere e replicare. I risultati del presente lavoro sono quindi indirizzati prioritariamente ai responsabili delle politiche a livello nazionale, regionale e locale, nonché ad istituzioni ed associazioni che vogliano promuovere, finanziare o realizzare progetti innovativi in risposta a tale bisogno. In particolare sono state analizzate le dimensioni quantitative e le caratteristiche qualitative del problema, le risorse ed i soggetti attivi, i progetti e le realizzazioni per il "dopo di noi". La ricerca è stata realizzata dal Centro Internazionale Studi Famigla - Cisf su incarico della Fondazione Cariplo. Infolink www.Cisf.it  
   
   
A LEGNANO UN NUOVO OSPEDALE DA 550 POSTI LETTO PRESENTATO IL PROGETTO. COSTERÀ 156 MILIONI E SARÀ PRONTO ENTRO IL 2008  
 
Milano, 25 giugno 2004 - Un nuovo ospedale da 550 posti letto (di cui 455 per la degenza ordinaria, 23 per il day hospital, 30 per il day surgery, 21 per le terapie intensive e 21 per la medicina d'urgenza) a Legnano nell'area sud ovest della città su un'area di 200.000 mq. Il progetto è stato presentato dall'assessore alla Sanità, Carlo Borsani, e dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe Santagati, presenti il sindaco, Maurizio Cozzi, e l'assessore comunale all'Urbanistica, Lino Tomasello. Costerà 155,921 milioni di euro, di cui 83,5 di risorse statali e regionali, e il resto a carico dell'Azienda ospedaliera attraverso lo strumento del project financing. Via ai lavori a primavera 2005, fine entro il 2008. "Quest'opera - ha rilevato l'assessore Borsani - nasce dal recente Accordo di programma sottoscritto nei giorni scorsi a Roma dalla Regione e dal Ministero della Salute che stanzia risorse per il miglioramento del patrimonio sanitario pubblico. L'accordo prevede 380 milioni di euro di investimenti sul territorio lombardo per 27 interventi, tutti destinati alla sanità pubblica".  
   
   
ALBACOM FORNIRÀ A KODAK LE SOLUZIONI DI STORAGE PER L’ARCHIVIAZIONE DIGITALE DI IMMAGINI E INFORMAZIONI MEDICHE  
 
Milano, 25 giugno 2004 - Albacom fornirà a Kodak’s Health Imaging Group, leader mondiale nel settore medicale della diagnostica per immagini, soluzioni di Storage over Ip per il Kodak Sas (Secure Archive Service), il servizio che offre agli ospedali e alle strutture sanitarie la possibilità di archiviazione digitale delle immagini e delle informazioni diagnostiche. L’accordo, della durata di tre anni e valido per il mercato europeo, permetterà alle strutture sanitarie del Vecchio Continente che decideranno di avvalersi del servizio Kodak Sas di trasferire l’archivio di informazioni e immagini digitali dei propri pazienti (radiografie, cartelle cliniche,...) presso i due Data Center Albacom di Milano e Roma, connesse e perfettamente integrate con il network europeo a banda larga di British Telecom (55.000 km in fibra ottica di ultima generazione in grado di collegare le 200 principali città europee), che fungerà da rete di collegamento da e verso i clienti Kodak. “Siamo orgogliosi – ha dichiarato Corrado Sciolla, amministratore delegato di Albacom – che Kodak si sia affidata all’elevata tecnologia degli innovativi Data Center Albacom ed alla rete paneuropea del nostro partner tecnologico, nonché azionista, British Telecom, per implementare in Europa un servizio di grande impatto e di grande utilità per tutto il sistema sanitario”. Il Kodak Sas permetterà di richiamare e trasferire le informazioni e le immagini mediche in tempo reale e con estrema facilità, sia all’interno che all’esterno della struttura sanitaria, e consentirà alle strutture ospedaliere di incrementare la produttività, snellendo il processo lavorativo e contribuendo soprattutto alla salute dei pazienti. Altrettanto evidenti sono i vantaggi di una archiviazione centralizzata di lungo termine come quella proposta dai Data Center Albacom: sicurezza assoluta, garanzia di disaster recovery, notevole risparmio rispetto alla gestione interna di una propria struttura attrezzata di server. “Il nostro scopo è quello di offrire soluzioni innovative pensate per soddisfare le esigenze specifiche dei nostri clienti. - ha dichiarato Juergen Timmermann, Responsabile dei Servizi di Health Imaging per l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente - Per questo, siamo orgogliosi di collaborare con aziende di grande rilievo internazionale come Albacom e British Telecom, che possono aumentare la nostra capacità di aiutare il cliente nell’archiviazione e gestione delle proprie immagini digitali”.  
   
   
ASEM PARTECIPA AL 31°BIAS: L’INNOVAZIONE DEL PC INDUSTRIALE PASSA ATTRAVERSO L’EMBEDDED  
 
Artegna, 25 giugno 2004 – Asem S.p.a., azienda informatica specializzata nella progettazione, produzione e vendita di Pc, server di rete, Pc industriali e monitor Lcd, partecipa alla 31° edizione del Bias (Pad.11 - stand D 33-35/E 42-44), Convegno Mostra Internazionale dell'Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict per l'industria che si terrà in Fiera a Milano dal 14 al 17 settembre prossimi, con l’intera famiglia dei propri prodotti. Asem in occasione del 31° Bias, darà annuncio di un nuovo prodotto assolutamente innovativo, basato su un concetto legato alla garanzia di massima affidabilità e destinato a cambiare l’approccio all’ automazione industriale Pc based. “Si tratta di un prodotto totalmente nuovo e basato su concetti innovativi che si possono riassumere con le tre caratteristiche fondamentali del prodotto: Embedded, Fanless, Diskless”, spiega Mirco Cauz, Marketing di Asem. “Asem presenterà ai visitatori del Bias un Pc industriale in grado di garantire prestazioni affidabili sempre, in qualsiasi ambito operativo e in qualunque condizione di funzionamento”. Nel contesto della manifestazione, Asem esporrà tutti i suoi prodotti di punta, tra cui: la serie Ws400, la famiglia di Pc industriali con la predisposizione nativa per ospitare sistemi operativi embedded, in particolare Windows Xp embedded; la gamma di Pc Box Pb 610, Pb 620, Pb 710, Pb 910 e Pb 920 per installazione da desktop o da muro o da rack 19” ideali per applicazioni di misura, controllo, acquisizione dati e visualizzazione su monitor separato; una nuova famiglia di monitor con frontale in plastica con display da 12,1”, 15” e 17” disponibili con touch screen con interfaccia seriale e Usb; la famiglia “Compatto”: l’innovativa famiglia di workstation industriali per le applicazioni di supervisione e controllo; e, infine la famiglia Ml 400 remote console, l’interfaccia operatore completa di display Lcd Tft da 12,1” o 15”, tastiera estesa e touch screen, che viene remotata fino a 60 m dal Pc e consente di dislocare l’interfaccia operatore rispettando al meglio le esigenze operative dell’applicazione anche in ambienti che a causa di temperatura elevata o di vibrazioni estreme renderebbero impossibile l’installazione di un Pc industriale completo. In particolare, per quanto riguarda la serie Ws 400, Asem propone al 31° Bias la nuova versione con monitor da 17”. In linea con la strategia di Asem di proporre sempre prodotti che offrano la più ampia scalabilità di prestazioni e funzionalità. Asem ha pensato di affiancare l’offerta di modelli con display Lcd da 12,1” e da 15” con quella da 17”, alloggiata nel pannello frontale profondo solo 30 mm e che offre una eccellente risoluzione e un’ottima visibilità. Sempre nell’ottica di facilitare al massimo il lavoro dell’operatore, tutti i modelli della famiglia Ws400 sono disponibili ora con 2 Usb 2.0 ad accesso frontale, il touch screen, la tastiera estesa con un’inclinazione di 35° rispetto alla verticale che offre una migliore ergonomia di utilizzo e che consente di alloggiare sotto la tastiera le unità Floppy Disk e Cd-rom ad accesso frontale protette da apposito sportellino (Ip 65), nonché l’ interfaccia Ps2 per la tastiera. All’edizione 2004 del Bias sarà possibile conoscere più da vicino anche “Compatto”, l’innovativa famiglia di workstation industriali per le applicazioni di supervisione e controllo, equipaggiata con Cpu 811 con processori Celeron fino a 1,2Ghz e Pentium Iii fino a 1,4 Ghz. La Cpu “all-in-one” e stata progettata per integrare a bordo le porte per mouse e tastiera, cinque seriali, una parallela, due Usb 1.1, Irda, l’interfaccia di rete Ethernet 10/100 Mbit, due zoccoli per la Silicon Disk, uno per la Compact Flash con accesso esterno. Tra le caratteristiche vincenti di questi prodotti, l’originalità del layout interno, che privilegia l’estraibilità e l’assistibilità delle parti, l’assenza totale di cablaggio interno, nonché l’alta integrazione delle funzioni, che li rendono ideali per le esigenze più stringenti delle applicazioni industriali. Saranno esposti modelli con o senza tastiera estesa con Lcd Tft a colori da 12,1” e 15” con touch screen opzionale (per montaggio a pannello) e senza Lcd (per montaggio a muro o su guida Din).  
   
   
LE SPECIALITA' ALIMENTARI ITALIANE IN MOSTRA AL PUBBLICO AMERICANO LE NOVE AZIENDE DEL CONSORZIO EXPORT FONDAMENTA DEL GUSTO, AL SALONE INTERNAZIONALE SUMMER FANCY FOOD SHOW DI NEW YORK  
 
Milano, 25 giugno 2004 - Le nove aziende produttrici di specialità della tradizione alimentare italiana che fanno parte del Consorzio Export Fondamenta del Gusto, sono protagoniste, per il secondo anno consecutivo, del grande salone Internazionale dell’Alimentazione Summer Fancy Food Show, che si tiene da domenica 27 a martedì 29 giugno a New York. Lo scopo principale di Fondamenta del Gusto è creare una strategia di distribuzione capillare per conquistare maggiore quota del mercato del food, raggiungendo i numerosi consumatori alla ricerca di un’alimentazione genuina e di qualità e, quindi, di espandersi anche all’estero. In quest'ottica la partecipazione alle importanti rassegne internazionali è fondamentale. La “missione americana” che inizia domenica, fa seguito ad una serie di importanti incontri professionali che una delegazione dei nove produttori italiani ha avuto in questi giorni in Canada, con la collaborazione dell’ufficio Ice (Istituto per il Commercio Estero) di Toronto. Le aziende del Consorzio Export Fondamenta del Gusto ( www.Fondamentadelgusto.it ) con i loro prodotti sani e genuini, particolarmente curati dalla selezione delle materie prime al confezionamento (le “referenze” sono più di duecento, appartenenti a una dozzina di differenti settori alimentari: dai salumi ai dolci, dall’olio extravergine d'oliva all’aceto balsamico, dai formaggi alle marmellate, dal riso alla pasta), coprono l'Italia enogastronomica da Nord a Sud, spaziando tra le specialità delle tradizioni di ben otto diverse regioni: Piemonte (con Risi & Co. Srl, di Michele Perinotti), Veneto (con la Torrefazione Artigiana Caffè del Doge, di Bernardo Della Mea), Emilia Romagna (con il Caseificio Sociale Castellazzo, di Giulio Pratissoli e l’Antica Balsamica S. Giacomo, di Andrea Bezzecchi), Toscana (con l’Azienda Agricola “Il Frantoio” di Vicopisano, di Nicola Bovoli), Lazio (con la Di Ciaccio Specialità Dolciarie, di Antonio Di Ciaccio), Marche (con La Pasta di Giovanni Perna, di Graziano Perna), Puglia (con la Sapori del Salento Di Stefanicò, di Francesco Muscella) e Sicilia (con La Nicchia, di Gianni Busetta). L’intera gamma delle referenze del Consorzio è reperibile a Reggio Emilia, in Via Maestri del Lavoro 22 (Sede operativa del Consorzio: tel. E fax 0522-391174) o a Milano, nel grande show room Etì, in Via Filippetti 41, angolo C.so Porta Romana (telefono 02-58431836).  
   
   
VINTALY MOSCOW, IL VINO ITALIANO GUADAGNA NUOVI SPAZI DI MERCATO  
 
Verona, 25 giugno 2004 - Per il vino italiano in Russia il successo viene decretato anche dai ristoratori francesi, che stanno premiando le bottiglie made in Italy, sempre più richieste dai clienti russi. E’ una delle novità emerse oggi, a Mosca, nel corso della prima edizione di Vinitaly Moscow, che ha presentato in un qualificato wine tasting e in un workshop dedicati a buyers, ristoratori e giornalisti specializzati, una trentina di aziende nazionali di eccellenza. Tra esse, le 17 appartenenti all’Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi, una società consortile che raggruppa importanti realtà del panorama vitivinicolo italiano, caratterizzate da un’elevata immagine di prodotto e di marchio e da una spiccata propensione all’export, la quale ha scelto proprio Vinitaly Moscow per la sua prima uscita ufficiale all’estero. L’iniziativa si svolge nell’ambito di Progetto Origine, a cui partecipano Ice ed Enoteca d’Italia per la promozione del vino italiano nel mondo, che è stato presentato da Mario Fregoni, presidente onorario dell’Oiv (Organisation International de la Vigne e du Vin), il quale è stato recentemente nominato membro dell’Accademia Internazionale della Vite e del Vino di Mosca. L’obiettivo di Vinitaly Moscow è di creare le condizioni per allacciare rapporti economici duraturi, agevolando, grazie al marchio «Vinitaly», leader a livello internazionale, le opportunità commerciale delle imprese italiane e favorendo la penetrazione dei prodotti di qualità in un mercato considerato di elevato interesse strategico per i prossimi anni. Nel 2003 l’Italia, che occupa il quarto posto tra i fornitori di vino, dietro a Moldavia, Francia e Georgia. Ha esportato vini e spumanti per 280 milioni di euro, con un incremento di circa il 25% sul 2002 (dati Federazione russa). Le previsioni indicano forti margini di aumento per l’attuale quota di mercato, perché ai russi il prodotto italiano piace, ma non è ancora abbastanza conosciuto. In particolare i giovani e le classi medie delle principali città (Mosca, San Pietroburgo, ecc.) sembrano avvicinarsi con più attenzione, rispetto al passato, al mondo del vino, la cui cultura si sta ampliando sempre di più. «Questa iniziativa», commenta Piero Mastroberardino, presidente di Federvini, «si colloca quale momento di sintesi qualificata e coerente per rappresentare il vino italiano di qualità, la sua originalità ed il suo territorio. E’ altresì un momento di verifica per valutare i risultati dei primi anni di lavoro su questo nuovo mercato». Michele Chiarlo, vicepresidente dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità, sottolinea che «la scelta di Vinitaly Moscow rappresenta la prima uscita ufficiale all’estero di un consorzio che vuole promuovere in modo sinergico ed omogeneo il vino italiano di qualità nel mondo. Una politica che premia non solo le aziende del consorzio ma anche tutto il sistema vino del Paese». Jacopo Biondi Santi, dell’omonima azienda di Montalcino, evidenzia come «il mercato russo stia diventando sempre più importante. Da tempo il Brunello è presente. Prima, per una nicchia di consumatori, ora sempre più richiesto e protagonista nei ristoranti e nelle enoteche. Unico mercato al mondo, la Russia sceglie i vini italiani anche attraverso il canale della ristorazione francese, che conosce, apprezza e richiede i nostri vini». Una considerazione condivisa da Sandro Boscaini, presidente della Masi, che conferma come attualmente la Russia sia «attratta da tutto ciò che è Occidente e nello specifico dal vino che esprime la bellezza e la qualità di un territorio. L’amarone è conosciuto ed apprezzato, infatti, anche perché è un vino del Veneto, che ricorda Venezia e Verona, città di Giulietta e Romeo. Il vino italiano, inoltre, sta cominciando a conquistare anche la grande distribuzione». Pio Boffa, titolare della Pio Cesare, osserva: «Il vino italiano oggi è in grado di competere nel canale del lusso con concorrenti storici, e credo che la Russia, ovvero Mosca, San Pietroburgo, la Siberia, ecc. Daranno grandi soddisfazioni alle produzioni nazionali». Sulla stessa lunghezza d’onda Lucio Tasca d’Almerita, proprietario dell’omonima azienda. «Siamo presenti in Russia solo da un paio d’anni, ma stiamo avendo una crescita molto positiva nel canale Horeca. I consumatori apprezzano i vini rossi e per quanto concerne i siciliani il Nero d’Avola sia in purezza che in blend». Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, giudica «questa prima edizione di Vinitaly Moscow come una tappa strategica nell’internazionalizzazione di Vinitaly e di Veronafiere che sarà presente nei prossimi mesi del 2004 in altri importanti mercati, consolidati ed emergenti, del vino: Stati Uniti, Cina ed India».  
   
   
RIMINI FIERA, LA ROTTA INTERNAZIONALE DEL BUSINESS DA LUNEDÌ 28 GIUGNO A SAN PAOLO CON IL FITHEP MERCOSUR DO BRASIL; E DA MARTEDÌ 29 A SHANGHAI CON ECOMONDO CHINA  
 
Rimini, 25 Giugno 2004 - Da lunedì, la bandiera di Rimini Fiera sventolerà ai due lati del mondo. Dal 28 giugno al 1° luglio la città carioca di San Paolo ospita Fithep Mercosur Do Brasil, la manifestazione dedicata a gelateria e pasticceria organizzata da Euroamerica, una joint venture tra Rimini Fiera e Publitec (gruppo editoriale leader in Sudamerica che ha tra l'altro al suo attivo Fithep Boas Novas e Sorveteria Brasileira, considerate le più autorevoli pubblicazioni del settore in Brasile, e Heladeria Panaderia Latinoamericana che si rivolge a tutto il mercato dell'America latina). Contestualmente, dall'altra parte del pianeta, a Shanghai, dal 29 giugno al 2 luglio la Spa riminese presenta Ecomondo China, area espositiva gestita in accordo di programma con Regione Emilia Romagna, Ministero delle Attività Produttive e Ice, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio. Fithep Mercosur Do Brasil, giunta alla terza edizione, è una fiera nata per affermare il prodotto dolciario artigianale "Made in Italy" nei paesi del Mercosur. Il mercato brasiliano offre ottime possibilità. Il Brasile è la decima potenza economica mondiale, è abitato da oltre 150 milioni di persone con una presenza di ben 35 milioni (11 milioni nella sola area paulista) di oriundi italiani che hanno cultura alimentare e gusti che si richiamano al Paese d'origine. Inoltre, la struttura degli esercizi pubblici è tale da contenere una vasta gamma di prodotti alimentari artigianali e una delle primarie necessità è quella di poter disporre di tecnologie e preparati che consentano alle attività commerciali un'apertura prolungata e non ristretta alla stagionalità dei prodotti freschi. Fithep sarà punto di incontro per gelatieri, pasticceri, grossisti, concessionari e rivenditori provenienti dalle diverse regioni del Brasile, ma anche dall'Argentina, dal Paraguay e dall'Uruguay. In esposizione all'Expo Center Norte di San Paolo si troveranno prodotti, macchine ed accessori per il gelato, macchine ed accessori per la pasticceria, arredamento per i punti vendita. Sono previste aree dimostrative, convegni ed eventi promozionali per mettere in risalto le produzioni e le tecnologie delle imprese presenti. L'area espositiva si snoderà su 6 mila mq e nella passata edizione i visitatori furono 8.100. Ecomondo China vedrà la partecipazione di 25 aziende (per il 90% già attive in Cina) che occuperanno un'area di 1000 mq all'interno dello Sniec, il nuovo quartiere espositivo di Shanghai. Saranno rappresentati nella mostra i prodotti del ciclo completo dei rifiuti, dell'acqua, il trattamento e riciclo idrico, energie da fonti rinnovabili, depuramento e trattamento aria, mobilità sostenibile, bonifica siti contaminati, disinquinamento acustico, servizi per l'ambiente e la ricerca. Nel corso di Ecomondo China, il 1° luglio, verrà organizzato l'Italian Day, al quale interverrà Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente ; nel corso della giornata si terranno momenti mirati per presentare la proposta delle imprese italiane nel settore ambientale ai decision maker cinesi; a seguire, un workshop tecnico dedicato alle imprese: sarà l'occasione per presentare la tecnologia italiana e le applicazioni progettate sulla base delle necessità del territorio cinese. Un mercato che per le imprese attive nel settore dell'ambiente riveste un particolare interesse anche perché il Ministero dell'Ambiente ha avviato un programma di cooperazione finalizzato alla realizzazione di progetti pilota per la conservazione delle risorse naturali e l'efficienza energetica, oltre che della promozione delle fonti rinnovabili e dei diversi settori che interessano la tutela ambientale. Ciò avviene nel quadro di una crescente collaborazione economica fra i due Paesi. L'interscambio fra Italia e Cina ha infatti superato nel 2002 i 9 miliardi di dollari, il valore più alto mai registrato con un incremento di oltre il 17% sul 2001. Le esportazioni italiane (2002) sono state di 4,3 miliardi di dollari, con un aumento del 14,2% sul 2001, risalendo la classifica dei paesi fornitori. Ecomondo China riveste particolare importanza anche in vista del 2008, quando a Pechino si svolgeranno i Giochi Olimpici che si stanno organizzando all'insegna della tutela ambientale, tanto che sono state definite le Olimpiadi Verdi. Rimini Fiera, che nel 2003 ha registrato un fatturato consolidato di oltre 53 milioni di euro è particolarmente attenta a favorire un raccordo di dimostrato valore tra i mercati delle sue esposizioni e 'il resto del mondo'. "Sul fronte interno, - dice il presidente Lorenzo Cagnoni - lo scorso anno abbiamo organizzato 1800 incontri business meeting mettendo in relazione oltre 300 buyers esteri con 500 dei nostri clienti espositori. Sul fronte esterno abbiamo da tempo attivato importanti partnership e accordi internazionali con le quali affrontare specifici mercati esteri: oltre a quella con Publitec Argentina per il Fithep, e a quella con l'Ifat di Monaco per Ecomondo China, ricordo quella con la statunitense Dbc, organizzatore fieristico e gruppo editoriale di altissimo calibro che ha tra l'altro il presidio internazionale del settore seafood. Recentemente, insieme a Progetti International, abbiamo stretto un accordo con World Class Clubs, società russa che gestisce una grande e prestigiosa catena di Fitness Center con l'obiettivo dell'organizzazione congiunta di una manifestazione basata sulla stessa formula del Festival del Fitness e che debutterà in Russia nel settembre del 2005 sotto il nome di "Moscow Fitness Festival. Stiamo poi lavorando intorno ad altri progetti che saremo a breve in grado di annunciare". "Rimini Fiera - aggiunge il direttore generale, Piero Venturelli - fa parte di E.m.e.c.a. La prestigiosa Associazione dei Grandi Quartieri Fieristici Europei con sede a Parigi: i suoi membri, per un totale di soli 19 associati, sono proprietari e gestori dei maggiori siti espositivi per estensione e occupano una quota maggioritaria nell'attività delle fiere svolgendo un ruolo di motori economici a livello europeo. L'appartenenza a questa Associazione non rappresenta soltanto un formale motivo di orgoglio, ma costituisce un'occasione di costante confronto internazionale dal quale scaturiscono idee, soluzioni e soprattutto progettualità". Infolink: Www.riminifiera.it  
   
   
MATTEO DA GUALDO RINASCIMENTO ECCENTRICO TRA UMBRIA E MARCHE 21 MARZO 2004 – 27 GIUGNO 2004  
 
Gualdo Tadino, 25 giugno 2004 – la città festeggia il suo Matteo da Gualdo con una grande festa popolare. Domenica 27 giugno, ultima giornata di apertura della splendida esposizione dedicata a Matteo e al Rinascimento eccentrico tra Umbria e Marche, la città umbra accoglierà gli ultimi visitatori della mostra a suon di musica, brindando e gustando i prodotti tradizionali dell’Umbria. A parte dal pomeriggio, la Rocca Flea si animerà, infatti, di suoni e sapori per salutare gli ultimi ospiti e, con loro, dare un addio alle opere che per poco più di tre mesi sono giunte a Gualdotadino dai luoghi dove erano disperse. Per l’occasione, l’orario di apertura sarà prolungato sino alle 22. Il gran finale sarà preceduto, sabato e domenica, da visite guidate gratuite (info e prenotazioni: tel. 075.916078). La mostra, promossa dal Comune di Gualdo Tadino, evidenzia come gli ambienti artistici più periferici siano in realtà dimensioni aperte ad orientamenti e interferenze di gusto riferiti ad un più ampio ambito. La lettura proposta nell'esposizione sottolinea rapporti e situazioni lungo direttrici che collegano Umbria e Marche e che si articolano non tanto sui centri, quanto sui percorsi tracciati dalla mobilità di artisti come Bartolomeo di Tommaso, Nicola da Siena, Paolo da Visso o Nicola di Maestro Antonio. L’esposizione, che chiuderà i battenti superando i dieci mila visitatori, ha ottenuto importanti attestati positivi da parte della critica sia per la serietà d’impostazione, sa per la rilevanza del momento storico-artistico che ha fatto conoscere. Un riconoscimento di “evento di straordinaria qualità” è venuto anche dal ministro ai Beni culturali, Urbani che ha visitato, a sorpresa, la mostra gli scorsi giorni. Domenica 27 giugno, gran finale con festa popolare per Matteo da Gualdo Per informazioni: tel. 075.916078.  
   
   
ALLA ROTONDA DELLA BESANA DI MILANO LA MOSTRA DI GIULIANO VANGI “GRANDE RACCONTO„  
 
Milano, 25 giugno 2004 - Milano dedica una mostra all’artista italiano che ha incantato il Giappone. Alla Rotonda di via Besana le opere dello scultore che pone l'uomo al centro della propria ricerca artistica. Dal Museo giapponese di Mishima a lui interamente dedicato, all'ambone per la Chiesa di Padre Pio: tradizione figurativa e modernità nelle sculture di Giuliano Vangi. La Rotonda di via Besana, suggestivo e storico spazio espositivo nel cuore di Milano, ospita per la prima volta la scultura. Dal 25 giugno al 25 luglio 2004, le opere di Giuliano Vangi comporranno quel "Grande racconto" in cui le sue figure - uomini e donne tanto moderni quanto senza tempo - sembrano intrattenere tra loro un dialogo fatto di sguardi e gesti capaci di attirare e coinvolgere il visitatore. Undici sculture, per la maggior parte inedite e di recente esecuzione, e una quarantina di disegni illustreranno il percorso creativo di Vangi, scultore che coniuga la tradizione della figurazione italiana con una ricerca stilistica che pone sempre l'umano al centro della propria opera. La mostra Realizzata dal Comune di Milano – Assessorato Cultura e Musei – in collaborazione con lo Studio Copernico di Milano, la mostra comprende undici sculture e circa quaranta disegni e bozzetti preparatori che illustrano alcune delle fasi creative che portano all'esecuzione definitiva delle sculture e che compongono il "Grande racconto" di Giuliano Vangi. Il catalogo, una coedizione "De Agostini-rizzoli" e "Studio Copernico", contiene saggi introduttivi di Renato Barilli (curatore della mostra insieme a Nicola Loi), Mario Botta, Francesco Buranelli, Marco Vallora. Le sculture in mostra, di bronzo, graniti, legno e marmo, rappresentano un racconto scolpito nella materia, una narrazione evocativa che analizza inquietudini, delusioni e speranze dell'uomo moderno. Un filo ideale collega le figure dinamicamente arrestate nei loro movimenti, un piano di sequenza le unisce per dividerle: ogni singola scena preannuncia la successiva intessendo con essa la trama originaria, lo svolgimento insieme unitario e particolare di questo "grande racconto". Nei disegni si evidenzia il tratto narrativo, la consapevolezza creativa di affrontare ed elaborare un tema fino alla risoluzione che scoprirà nel bronzo o nel marmo nuove forme e corpi. È un realismo spirituale la chiave di lettura critica di Vangi verso la contemporaneità, come una forza trattenuta nella materia dalla quale nasce il racconto della vita. Giuliano Vangi Nato a Barberino di Mugello - Firenze - nel 1931, dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte fiorentino, allievo di Bruno Innocenti, e una parentesi d'insegnamento a Pesaro, Giuliano Vangi si trasferisce dal 1959 al 1962 in Brasile. Al rientro in Italia, si verifica per lo scultore un ritorno al figurativo con la realizzazione di opere d'impianto evocativo: le espressioni dei suoi volti sono tante finestre simboliche, spalancate sui sentimenti di un'umanità in continua ricerca del proprio "io". Nella seconda metà degli anni '60, la svolta: Carlo Ludovico Ragghianti organizza la grande mostra di Firenze alla Strozzina. La città toscana è appena uscita dalla disastrosa alluvione del novembre 1966; l'allestimento della personale di Vangi, che rinsalda così il legame con la terra d'origine, è un segnale di rinascita fra tanta distruzione. Per l’artista si apre una proficua stagione di iniziative in Italia e all'estero, specialmente in Germania e nell'Europa del nord. Memorabili le mostre alla Permanente di Milano del 1977 e alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, nel 1989/90, una magnifica antologica ritenuta da Roberto Tassi come "la più bella vista in Italia negli ultimi trent'anni" (la Repubblica del 17 gennaio 1990). L'anno successivo, le opere di Vangi - un ciclo di bronzi, marmi e legni policromi per la maggior parte inediti - vengono accolte nei suggestivi spazi di Castel Sant'elmo a Napoli. Altro fondamentale omaggio gli viene tributato nel 1995 con l'imponente esposizione al Forte di Belvedere, da dove gli sguardi delle sculture campeggiano sul panorama fiorentino. Del 2001 è la personale all'Ermitage di San Pietroburgo. Vangi ha inoltre collocato nel centro storico di Siena, prima volta per un artista contemporaneo dopo quattro secoli, la lupa simbolo della città; nel 1997 appronta, per la Cattedrale di Padova, il presbiterio con ambone, cattedra vescovile e un crocifisso alto tre metri. L'anno dopo esegue per la nuova sede della Banca d'Italia alla periferia di Roma la "Donna con albero", un granito di oltre cinque metri, mentre del 1999 è "Varcare la soglia", gruppo scultoreo in marmi policromi per l'ingresso dei Musei Vaticani. Realizza all'inizio del secondo millennio l'altare con relativo ambone per il Duomo di Pisa e l'ambone per la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, progettata da Renzo Piano: si tratta di un complesso in pietra garganica con undici personaggi a grandezza naturale che illustrano l'episodio evangelico della visita di Maria di Magdala al sepolcro di Cristo. A Mishima, non distante da Tokyo, sopra una collina a contatto visivo col Monte Fuji, sorge il Museo Vangi inaugurato nella primavera del 2002. E’ la prima volta che il Giappone dedica una struttura espositiva permanente a un artista occidentale. L'edificio ultramoderno presenta una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati, di cui 2.000 coperti; il vasto parco collinare contiene alcune tra le maggiori installazioni dello scultore toscano, la cui opera è attentamente seguita nel Paese del Sol Levante. Ha inoltre realizzato un "Giobbe nel deserto" su lastra di marmo per una Cappella in Versilia progettata da Mario Botta, mentre per la Chiesa di Seriate (sempre su progetto di Botta) ha composto l'abside dalla quale campeggia un Cristo di tre metri e mezzo, con la parte inferiore in positivo e la parte superiore scavata in negativo - indice di evanescenza e di resurrezione -, circondato dalle Pie Donne e, sullo sfondo, il paesaggio bergamasco con il profilo esterno della Chiesa. A Vangi sono stati assegnati tra gli altri il Premio dei Lincei e quello del Presidente della Repubblica, il Michelangelo, il Praemium Imperiale nipponico e, di recente, il premio per la scultura "Libero Andreotti". Due suoi lavori si trovano nella Biblioteca e nella Sala Garibaldi di Palazzo Madama, sede del Senato; tre grandi opere sono state collocate all'interno di un parco privato a Seul, in Corea. Per informazioni : Studio Copernico 02 67075049 Infoline interattiva 24 ore su 24: 02 54913  
   
   
Z.A.T. ZONE ARTISTICHE TEMPORANEE XXI-XXII EDIZIONE PREMIO NAZIONALE ARTI VISIVE CITTÀ DI GALLARATE  
 
Gallarate, 25 giugno 2004 - Tredici installazioni sul territorio e altrettanti lavori artistici nel museo, costituiscono il percorso della mostra Z.a.t. Zone Artistiche Temporanee.xxi-xxii Edizione Premio Gallarate, promossa dal Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate in collaborazione con il Comune di Gallarate e la Civica Galleria d’Arte Moderna. La rassegna, curata da Emma Zanella, è ospitata a Gallarate negli spazi pubblici cittadini e presso la Civica Galleria d'Arte Moderna fino al 25 luglio 2004. In questa particolare edizione, per la prima volta la mostra esce dalla sua sede convenzionale e interagisce con il territorio coinvolgendo strade, piazze, luoghi del centro e aree marginali. Il Premio Gallarate che nel 1950 ha dato vita al museo e continua ad operare per l’incremento e l’aggiornamento costante della collezione, in questa occasione si è avvalso di una commissione artistica formata da: Alberto Abruzzese, Marco Meneguzzo, Marina Bianchi Guenzani, Roberto Pinto, Giulio Zanella, Emma Zanella. Gli artisti invitati dalla commissione artistica sono: Enrica Borghi, Pierluigi Calignano, Ciriaco Campus, Loris Cecchini, Chiara Dynys, Emilio Fantin, M.me Duplok, Giuliano Mauri, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Liliana Moro, Adrian Paci, Super, Luca Vitone. Le opere nascono da una approfondita analisi del tessuto urbano e storico della città ed affrontano specifiche tematiche sociali, comunicative e dell’immaginario. La progettazione degli interventi in città è avvenuta, dunque, attraverso sopralluoghi e approfondimenti degli artisti, che hanno permesso la realizzazione di opere uniche non ripetibili in altri luoghi, tanto che alcune di esse rimarranno nei siti per cui sono state pensate o nelle collezioni permanenti del Museo. La mostra dalla città si estende alla Civica Galleria d’Arte Moderna dove sono esposti i progetti delle installazioni di Z.a.t. Il museo quindi interagisce con l'esterno: la cultura "istituzionale" con la libertà degli artisti e le reazioni del pubblico. Z.a.t Eventi Molteplici le attività collaterali create in occasione di Z.a.t: stages di danza, pittura, fotografia e musica, laboratori di lettura all’aperto per adulti e bambini, percorso in bicicletta, concerti di musica classica, etnica e rock, mostre, performance musicali, video-art, danza e attività didattiche per bambini con percorsi e laboratori specifici su “Z.a.t. Zone Artistiche Temporanee”. L’edizione del Xxi-xxii Premio Gallarate è dedicata a Silvio Zanella, ideatore e fondatore della manifestazione, recentemente scomparso. Sono previste altre forme di commemorazione tra cui la pubblicazione di una monografia e una retrospettiva che testimoniano la sua figura di artista e critico, vista attraverso i suoi progetti, la corrispondenza con artisti e i documenti delle diverse edizioni del Premio. Sono stati inoltre istituiti un premio per le scuole e una borsa di studio sempre intitolati alla sua memoria. La mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Nomos Edizioni a cura di Emma Zanella con interventi critici di Alberto Abruzzese, Marco Meneguzzo, Roberto Pinto, Emma Zanella e Giulio Zanella, interviste agli artisti e documentazione fotografica. La rassegna è visitabile sul sito www.Premiogallarate.it  
   
   
IL SECONDO APPUNTAMENTO CON APERTAMENTE. IL MITO E LA DONNA MEDEA NEI TESTI DI EURIPIDE, GRILLPARZER, ALVARO  
 
Milano, 25 giugno 2004 - Medea la protagonista del secondo evento dedicato al rapporto tra teatro e letteratura di Apertamente, la rassegna culturale ideata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory per Milano Ottagono. La serata fa parte della sezione Il Mito e la Donna, suddivisa in quattro spettacoli di senso che raccontano le figure femminili di Antigone, Medea, Elettra ed Elena, protagoniste, ma non troppo, della letteratura di tutti i tempi. Dunque Medea, ma quale Medea: Medea maga? Medea straniera e traditrice, oppure Medea assassina? Quale h la vera Medea? Questa donna dagli occhi sfavillanti viene lasciata dal suo amore, Giasone, e per vendetta uccider` i suoi figli. Ch dellattualit` drammatica in questo terribile infanticidio. Da qui muove il dialogo tra Massimiliano Finazzer Flory e Guido Avezzy, ordinario di letteratura greca allUniversit` di Verona. Vengono messi a confronto quattro testi, due classici e due moderni: da un lato Euripide (431 a.C.) e Seneca, dallaltro Franz Grillparzer e Corrado Alvaro (1949). Uno spazio fondamentale h dedicato alla lettura teatrale, con interventi dellattrice Franca Nuti, che interpreter` le parti piy significative dei testi affrontati. Ad arricchire ulteriormente la serata - dichiara Finazzer Flory abbiamo pensato anche di proiettare e commentare alcune sequenze del film Medea (regia di Pier Paolo Pasolini). Venerdl 25 giugno, ore 21.00 Ottagono Galleria Vittorio Emanuele Ingresso Libero Per informazioni: 349.0908883  
   
   
LA NOTTE DEL MOLOCINQUE: LA MUSICA PRIMA DI TUTTO  
 
Marghera-Venezia 25 giugno 2004 - La notte del Molocinque ha molteplici volti, mille colori e sfaccettature nascoste in un corpo, in una nota, in una frase. La notte è da scoprire, per conoscere un mondo fatto di percezioni e puro divertimento. La musica prima di tutto. Venerdì 25 giugno ospiti d'eccezione la Dj e modella Julie Marghilano, che mescola con disinvoltura mix ai piatti ed accordi di violino studiato al conservatorio, e il bellissimo Milton Morales il ballerino cubano divenuto famoso con le trasmissione "Buona Domenica" di Maurizio Costanzo e "La fattoria". Alla consolle Julie suona un house ricercato che accompagna con il violino a seconda dell'ispirazione. Il fascino delle note si perde di fronte alla bellezza di questa musicista cresciuta nei più importanti locali di Ibiza e d'Italia: Goa, Peter Pan, Star's Cake al Matis, Cafè Atlantique, Amnesia. Una delle sue più celebri composizioni, "Blinded", è entrata a far parte di importanti compilation musicali: "Buddha bar V" e "Ministry of sound". E per il pubblico femminile... Ci sarà la graditissima presenza di Milton: bruno, caliente, sexy e coraggioso... Che dire di più... È uno spettacolo della natura tutto da gustare con gli occhi.... Resident Dj Thomas Rotunno e Gianluca Viani nella pista centrale. Nell'open space la musica a 360 gradi di Mr. Ricky, Sabato 26 giugno sarà "People&style" per non confondersi con la folla. Sperando che la pioggia decida una volta per tutte di andare in ferie il Molo5 è già pronto a ricevere i tanti desiderosi del divertimento con l'offerta più polifunzionale che ci sia. Mentre i Djs Toney M. E Luchino selezioneranno la colonna sonora della lunga notte targata Molo5 nella nuova pista di musica latinoamericana si ballerà con i ritmi dei Floridita Latin Group e Joao Bahia Group. Nell'open space intrattenimento e risate con la carica e la simpatia della Strana Coppia . Infolink: www.Blunotte.it  
   
   
A LAINATE OLCESE E MARGIOTTA + PALI E DISPARI ULTIMI DUE APPUNTAMENTI DEL CARTELLONE DI “NOT(T)E DI CABARET”  
 
Lainate, 25 Giugno 2004 – Con “L’inferno di Chiquito e Paquito” e “Siamo rimasti sotto”, interpretati rispettivamente da Olcese e Margiotta e dai Pali e Dispari, si chiude anche la nona edizione di Not(t)e di Cabaret. Le date dei due spettacoli sono Venerdì 2 luglio per “L’inferno” e Giovedì 8 luglio per “Siamo rimasti sotto”. Venerdì 2 luglio ore 21,30 Olcese e Margiotta in “L’inferno di Chiquito e Paquito” - Nella Divina Commedia Dante, perduto “per una selva oscura”, incontra Virgilio che lo aiuta a “ritrovare la diritta via”. Nell’inferno di Olcese e Margiotta, invece, tutti sono smarriti: Dante non può trovare conforto perché anche Virgilio si è perduto. Non è più una visita guidata, quindi, ma la ricerca affannosa dell’uscita. Si cercano disperatamente, si rincorrono per vari gironi ma non si trovano e soprattutto non riescono a spiegarsi il significato di ciò che vedono. Nel girone dei maleducati, degli illusi, dei prepotenti, dei politici, molti dannati non sembrano per nulla pentiti. C’è un nesso fra pena e colpa? Si può uscire dall’incubo? Nessuno conosce la risposta. Giovedì 8 luglio ore 21,30 Pali e Dispari in “Siamo rimasti sotto” di Pisani e Silvestri, Regia di Paolo Magone - Prima di tutto, per assistere allo spettacolo, è necessario munirsi del biglietto (possibilmente non usato) e prepararsi a scendere. Dove? In metropolitana, naturalmente. E’ qui infatti che accade di tutto, in questa città un po’ reale un po’ fantastica che per Angelo e Marco (al secolo Capsula e Nucleo) è il Paese delle Meraviglie. Studiare chi ci sta attorno mentre aspettiamo il treno (il prossimo, perché il primo l’abbiamo perso) è come guardare la realtà con gli occhi allenati e stupiti di due giovani dalla comicità surreale e originale. Una varietà di personaggi, statue viventi, musicisti di strada e molti ospiti inattesi in uno spettacolo veramente esilarante. Ma attenzione, alla prossima dobbiamo scendere. Gli spettacoli si tengono nel Teatro Naturale di Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate (ingresso da largo Vittorio Veneto) e iniziano alle 21.30. Costo del biglietto: € 10,00.  
   
   
IL TEAM BONALDI MOTORSPORT AL MUGELLO. LA QUINTA GARA È PREVISTA L'ULTIMO WEEK-END DI GIUGNO  
 
Milano, 25 giugno 2004 - La Bonaldi Motorsport, sezione sportiva del Centro Porsche Bergamo, dà appuntamento ai suoi tifosi e agli appassionati del mondo delle corse per il prossimo fine settimana -26 e 27 giugno- all'Autodromo Internazionale del Mugello per la quinta tappa della Targa Tricolore Porsche. Sul circuito del Mugello i piloti si sfideranno nei 3 Trofei previsti dal regolamento: Gt3 Cup, Gt Mobil 1 ed Endurance. Per il campionato "Gt3 Cup Porsche Italia" correrà Maurizio Monforte, pilota ufficiale Bonaldi Motorsport, la cui vettura è sponsorizzata da Banca Finconsumo Gruppo Santander insieme a Bergamo Isolanti. Bonaldi Motorsport parteciperà anche al "Trofeo Endurance" con i piloti Ferruccio Bellini/federico De Nora , Massimo Simion/maurizio Monforte e Giorgio Pandini/stefano Crespi. Questo il programma completo: sabato 26 Giugno- 14.00 - 18.00 Targa Tricolore: verifiche sportive e tecniche; 15.45 - 16.35 Targa Tricolore: prove libere; 17.40 - 18.10 Targa Tricolore: prove libere; 18.30 Targa Tricolore: briefing. Domenica 27 Giugno- 09.00 - 09.45 Mobil 1/Endurance: qualifiche (1^ sessione); 10.45 - 11.15 Mobil 1/Endurance: qualifiche (2^ sessione); 12.15 - 13.00 Gt3 Cup: qualifiche; 14.30 Gt3 Cup: gara (15 giri); 16.10 Mobil 1: gara (15 giri); 16.10 Endurance: gara (2h).