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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Febbraio 2005
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IL MERCATO GLOBALE DEI SERVIZI MOBILE NELLA GUIDA NETSIZE 2005 TRAFFICO VOCE IN DECLINO, GLI OPERATORI DI TELEFONIA MOBILE CONTANO SUL TRAFFICO DATI |
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Roma, 14 febbraio 2005 – Netsize, leader mondiale nelle soluzioni di mobile business ed entertainment, presenterà il 14 Febbraio al Gsm World Congress l’edizione 2005 della Guida intitolata “The mobile is open for business”, un’analisi approfondita del mercato della telefonia mobile, relativa a 29 Paesi e 103 operatori. La Guida Netsize, giunta alla sua quarta edizione, offre 230 pagine di informazioni utili per comprendere i nuovi scenari globali del mercato mobile. La scorsa edizione rappresentava il 2004 come l’anno del mobile multimedia (Umts, browsing, servizi multimediali); la nuova guida vede il 2005 come l’anno del mobile business, in cui ogni azienda potrà sfruttare le potenzialità degli ultimi sviluppi innovativi nel mercato della telefonia mobile ed utilizzare queste nuove tecnologie in diversi ambiti: rapporti con la clientela, mobile marketing, gestione della catena di approvvigionamento, servizi di logistica, telematica. 29 i Paesi analizzati da Netsize in questo volume: Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Italia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sud Corea, Svezia, Svizzera e Ungheria. Cina, Stati Uniti e Giappone sono i mercati con il maggior numero di utenti di telefonia mobile. In Europa, la Russia è diventata uno dei principali mercati, insieme alla Germania (sempre al primo posto) e all’Italia (che passa al terzo). Dal quadro presentato nella guida, emerge che il mercato della telefonia mobile cresce ancora in alcuni Paesi, ha raggiunto la maturità in altri ed è influenzato dal lancio del 3G. Da un lato, ci sono Paesi con un potenziale reale: i mercati con una dimensione considerevole, come Russia e Cina, che hanno registrato una crescita fenomenale nel corso del 2004, pari a circa 30 milioni di nuovi utenti. Dall’altro, c’è un secondo gruppo di Paesi dove la crescita continua, ma è meno sostenuta ed è dovuta principalmente alle Sim multiple: alcuni utenti hanno più di un telefono cellulare (uno personale e l’altro per lavoro) o più carte prepagate per poter usufrire di tariffe telefoniche convenienti. Senza dubbio, il 3G sarà uno dei principali market driver nei prossimi mesi. Molti operatori hanno già lanciato network 3G o lo faranno all’inizio del 2005. Ad oggi sono già attivi 67 network Umts in 24 paesi. L’ Sms è e rimarrà nel prossimo futuro la tecnologia di trasmissione dati più diffusa. Anche se il peso percentuale degli Sms all’interno dell’Arpu dati potrebbe diminuire, l’uso degli Sms continuerà ad essere comunque elevato: in media, gli Sms rappresentano il 60-80% dell’Arpu dati. In 20 paesi europei, oltre 200 miliardi di Sms vengono inviati ogni mese. Una forte competizione nei prezzi ha portato un calo delle tariffe degli Sms standard in Olanda, Germania ed in qualche modo anche in Francia. In questo scenario, non è difficile immaginare che anche l’Arpu (spesa media per utente) stia diminuendo, anche se il lancio dei network 3G in Europa, e soprattutto in Asia, ha portato un significativo aumento dell’ Arpu dati. In Inghilterra, ad esempio, gli utenti dell’ operatore 3G 3 hanno un Arpu totale pari a £43, il doppio rispetto alla media degli altri operatori inglesi. Ma perchè gli Mms stentano a decollare? Se consideriamo la Norvegia, ad esempio, dove gli Mms appaiono discretamente diffusi, osserviamo che gli utenti inviano una media di 82 messaggi al mese, di cui 68 sono Sms, 13 sono Sms premium ed 1 solo Mms. Esistono diverse cause che rallentano l’utilizzo degli Mms: la difficoltà di configurazione del cellulare, la limitata disponibilità degli Mms premium ed infine il prezzo quasi doppio degli Mms rispetto agli Sms. Per quanto riguarda i prezzi medi dei contenuti multimediali, specialmente wallpaper (2€ è la media europea e 3€ in Italia) e suonerie polifoniche (2,4€ è la media europea e 3€ in Italia) si registra un aumento rispetto allo scorso anno.
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