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Notiziario Marketpress di
Giovedì 03 Marzo 2005
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MERCANTEINFIERA PRIMAVERA 2005 11ª MOSTRA INTERNAZIONALE DI MODERNARIATO, ANTICHITÀ E COLLEZIONISMO ECCEZIONALI ATTRATTIVE PER IL PUBBLICO ALL’EDIZIONE DI QUESTA PRIMAVERA |
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Parma, 3 marzo 2005 - Conto alla rovescia, nel quartiere fieristico di Parma per l’undicesima edizione primaverile di Mercanteinfiera: sabato 5 marzo si alzerà il sipario sulla più grande mostra-mercato d’Europa di collezionismo, modernariato e antichità, che quest’anno si presenta ancora più ricca di attrattive, pensata da Fiere di Parma per il suo pubblico di appassionati. La grande attrattiva sarà la mostra collaterale (tradizionale evento di grande respiro storico-culturale), dedicata stavolta “all’Avventura della radio: da Marconi alla radiodiffusione”, organizzata nel padiglione 1 in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma e il Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni costituito da 34 università italiane per promuovere ricerca nei campi delle telecomunicazioni e dell’elettromagnetismo). Nella mostra, che ripercorre la vicenda storica, lunga un secolo, di ricerca scientifica e di sviluppo industriale delle telecomunicazioni, sono esposti circa 50 esemplari - alcuni rarissimi - che provengono dalla collezione di Don Giovanni Patanè che alla sua scomparsa ne fece un lascito al Cnit. Evento nell’evento, l’inaugurazione della collaterale, in programma nella mattinata di sabato 5 marzo, vedrà, come madrina d’eccezione, la principessa Elettra Marconi, figlia di Guglielmo Marconi, nonché la presenza di prof. Gino Ferretti, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Parma; prof. Giorgio Picchi, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione; prof. Pier Paolo Lottici delegato per i Musei dell’Università degli Studi di Parma” e il coordinatore della mostra, prof. Emanuele Dradi, docente alla Facoltà di Ingegneria dell’ateneo parmense e personalità del Comune e della Provincia di Parma. Farà gli onori di casa il nuovo presidente delle Fiere di Parma, Franco Boni. All’interno della mostra saranno presentate delle pubblicazioni sul tema della radio, tra cui il libro di Maria Cristina Marconi intitolato “Mio marito Guglielmo”. In occasione della collaterale, le Fiere di Parma hanno realizzato, per la gioia dei collezionisti filatelici, una serie di cartoline sulle radio, che saranno in distribuzione gratuita alla mostra e potranno essere affrancate e impreziosite, nella sola giornata di sabato, con un annullo speciale nell’ufficio postale volante appositamente allestito nel padiglione numero 5 del quartiere fieristico; lo stesso padiglione in cui - nell’ambito di una sorta di “gemellaggio” dell’etere - per tutta la durata della rassegna (che terminerà domenica 13 marzo), sarà allestita una postazione interattiva di Radio Parma, prima radio privata d'Italia, che quest'anno celebra i suoi primi 30 anni di attività. Lo stand di Radio Parma, nel quale sarà esposto come cimelio il trasmettitore militare con cui l'emittente dette il via alle prime trasmissioni, sarà collegato con la sede centrale e costituirà per espositori e visitatori la "colonna sonora" di Mercanteinfiera. Nel padiglione numero 5, inoltre, viene istituito, per la prima volta, un originale servizio di consulenza gratuita per i visitatori: “L’esperto risponde”, realizzato da Fiere di Parma in collaborazione con la rivista specializzata Cose Antiche, Tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 18, un esperto sarà a disposizione dei visitatori per esaminare e dare un parere sia su oggetti ed opere esposte nel salone, sia di proprietà dei visitatori. Gli esperti formuleranno il loro giudizio circa lo stato di conservazione, l'autenticità, l'epoca e la provenienza dei vari pezzi, suggerendo anche, per eventuali raffronti e approfondimenti, testi di riferimento, libri o cataloghi. Anche quest’anno sarà possibile, inoltre, compiere, in anteprima, una visita virtuale di Mercanteinfiera attraverso il sito Internet www.Mercanteinfiera.com la suggestiva vetrina permanente, ricca di centinaia e centinaia di proposte che ne fanno uno dei portali dell’antiquariato più visitati d’Italia. Il sofisticato sistema informatico di Mercanteinfiera on line, infatti, consente di effettuare in tempo reale le ricerche di oggetti più interessanti, classificati per tipologia, stile, epoca, materiali, condizioni e valore. Per venire incontro alle famiglie con bambini (per le quali la visita a Mercanteinfiera può diventare un modo piacevole per passare le giornate festive), nel centro del padiglione 3 si trova lo Spazio Bimbi, con hostess specializzate che si prendono cura dei piccoli visitatori mentre i genitori fanno il tour della fiera. Nei pomeriggi di domenica 6 e domenica 13, lo Spazio Bimbi diventerà ancora più divertente grazie alle animazioni ispirate al mondo del circo, “lo spettacolo più bello del mondo” che saranno realizzate da Ila e Gigo della cooperatica Pro.ges, che avranno per protagonisti gli stessi bambini: ognuno sceglierà il proprio personaggio e realizzerà il proprio costume per il gioco-spettacolo. Alla fine della magica giornata, passata in mezzo agli amici, ogni piccolo protagonista porterà a casa un ricordo del proprio lavoro. Quanti, dopo il lungo pellegrinaggio da uno stand all’altro (ricordiamo che gli espositori sono 1.200 e il front-line di Mercanteinfiera è di ben undici chilometri!), si sentiranno stanchi, potranno concedersi una pausa rilassante all’Atelier di Massaggio, allestito nel centro del padiglione 5 a cura dell’Accademia Shiatsu di Parma. Quest’anno, poi (un’altra novità nel set di servizi Mercanteinfiera!), per sviluppare ulteriormente il tema benessere-bellezza, sempre al padiglione 5, sarà in funzione anche un salone di parrucchiere uomo/donna gestito da Mirror parrucchieri di Parma in collaborazione con Rejux. Sempre nel padiglione numero 5, c'è anche lo spazio per i più golosi: il tradizionale banco per la vendita di prelibatezze tipiche parmigiane: dai tortellini ai celebrati prosciutti, dai culatelli e salami della zona al superlativo parmigiano di vari gradi di stagionatura, dai funghi di Borgotaro ai dolci e biscotti tradizionali, fino agli originali cantucci salati con pistacchi, da gustare con formaggi stagionati e salumi. La direzione di Fiere di Parma comunica inoltre che, domenica 6 marzo, per far fronte al blocco delle auto, saranno a disposizione del pubblico autobus gratuiti che ogni mezz’ora faranno la spola fra la Stazione Fs e il quartiere fieristico, passando per il centro storico. Nessun problema, comunque, per chi arriverà a Parma da altre città: il blocco delle auto riguarda, infatti, solo il centro storico e il quartiere fieristico, vicinissimo alle uscite dell’autostrada del Sole, è dotato di ampi e comodi parcheggi collegati, fra l’altro, all’area attrezzata per il carico degli oggetti acquistati nella mostra-mercato. Stagione dopo stagione, la rassegna di Parma continua a stupire il pubblico con l’infinita gamma di proposte di generi, epoche e stili diversi, rinnovando il suo ruolo di leader, tra le mostre-mercato del settore, sempre all’insegna di un equo supporto qualità-prezzo nei reparti dell’antiquariato tradizionale (mobili d’epoca, argenti, tappeti e dipinti) e del collezionismo. Un acquisto al Mercante può rivelarsi spesso anche un investimento sicuro (l’arte antica ha fatto registrare negli ultimi anni una progressiva rivalutazione) anche perché, nella maggior parte dei casi, le quotazioni dei pezzi migliori esposti a Parma (specie per mobili d’alta epoca) sono ancora ben lontane dalle medie che vengono raggiunte alle aste internazionali. Inoltre, il salone semestrale di Parma rappresenta il miglior barometro delle tendenze, attuali e future, del mondo dell’antiquariato, del collezionismo e del modernariato internazionali. Nel corso delle ultime edizioni di Mercanteinfiera si sono delineati alcuni filoni, da quanto si può desumere dalle osservazioni degli esperti, che non lasciano spazio ai dubbi: ciò che attualmente costituisce maggior attrattiva per i collezionisti esteri (soprattutto inglesi, olandesi o statunitensi) è il made in Italy di ogni epoca e di ogni genere. In altre parole, qualsiasi oggetto prodotto in un passato anche non troppo lontano (anni 50’-60’) in un prestigioso studio di design ma anche, più semplicemente, in una bottega artigiana del nostro Paese, può diventare subito un ricercato “pezzo da collezione”. Un risvolto di questa tendenza è l’interesse per il cosiddetto “rustico retrò”, tutto ciò che sembra uscito dalla vecchia “soffitta della nonna” che diventa poi oggetto di “riutilizzo creativo”: in una nuova funzione del tutto inusuale e imprevedibile: un vecchio baule può diventare un tavolino da the; mobili da giardino in ferro battuto, di gusto Cechoviano, possono impreziosire un salotto londinese; l’arredo di una panetteria dei primi ‘900 può trasformarsi nel giardino d’inverno di una casa chic a Manhattan. Ormai, nel mondo del collezionismo e antichità, sono considerati degni di attenzione non solo l’antiquariato d’alta epoca, preziosi e opere d'arte (l’offerta di gioielli, orologi, argenti, quadri e sculture è sempre molto ricca a Mercanteinfiera) ma, anche, oggetti di uso comune, ancor più se recuperabili alla loro funzione primaria. Così, ad esempio, sono gettonatissimi gli arredi da bagno in stile Liberty, le vecchie cucine economiche in ghisa e le scale a chiocciola, da collocare nella casa di campagna; i vecchi ventilatori a pale degli anni '20, diventati popolarissimi nelle ville estive di grandi stilisti e famosi industriali. La parola d'ordine, è comunque, "non buttare niente"! Ciò che oggi consideriamo vecchio, già solo fra pochi anni può diventare “antico”. Anche perché gli oggetti di alta epoca ormai hanno quasi esaurito la loro capacità di rivalutazione, mentre quelli di epoche più recenti, dagli ultimi anni dell‘800 in poi, possiedono grande potenzialità di crescita delle proprie valutazioni. Se poi c’è qualche riferimento ad un personaggio famoso - il gioco è fatto! Recentemente ha fatto scalpore la sedia a dondolo dello scomparso presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, che è stata battuta ad un’asta da Sotheby’s per 80.000 dollari. C’è da scommettere che al prossimo Mercante le sedie a dondolo saranno fra gli oggetti più contesi! Un altro settore che farà sicuramente registrare, a breve, un rinnovato fermento, è quello dei libri antichi, che a Mercanteinfiera si trovano nei numerosi stand specializzati: dagli incunaboli del ‘500, rarissimi esempi dell’arte tipografica degli esordi, alle opere dei famosi fumettisti degli anni ’30/’50 del secolo passato. La moda dell’abito o accessorio d’epoca, il Vintage, che è stata lanciata in Italia proprio al Mercanteinfiera di Parma, non conosce momenti di stasi ed oggi è un vero must, soprattutto tra il pubblico giovane. Però si verifica una nuova tendenza: se solo ieri l’oggetto più ricercato era necessariamente griffato, ora la marca non è più “conditio sine qua non”: l’importante è che il pezzo sia di qualità e abbia una forte connotazione personale. Sono sempre più richiesti gli accessori, soprattutto le spille d’epoca. Gli espositori del Vintage di Mercanteinfiera affermano che anche nella bigiotteria, la firma (come Trifari, Chanel, Dior) è sempre gradita, ma gli acquirenti non disdegnano neanche un pezzo “anonimo”, ma di gran gusto e originalità. Se fino a qualche anno fa a Mercanteinfiera si andava soprattutto per cercare l’arredamento completo di una casa (obiettivo ancora oggi facilmente raggiungibile, grazie alla vastità e alla completezza che da sempre caratterizzano la rassegna di Parma), oggi la maggior parte dei visitatori-acquirenti preferisce scegliere, per la propria abitazione, un solo oggetto magari di maggior valore e di grande impatto, che dia subito un’impronta unica e irripetibile, che ne rispecchi la personalità e lo stile di vita. Un vero must, secondo gli esperti è il tocco di “personalizzazione” attraverso la collocazione strategica, in un ambiente convenzionale, di “un totem identificativo” che lo renda unico e inimitabile. La carta vincente della rassegna di Parma consiste proprio nella proposta, a tutti i livelli merceologici ed economici, con un occhio di riguardo per il pubblico giovane: la sua veste informale, infatti, non suscita alcuna soggezione e consente di avvicinarsi senza timori a settori come l'antiquariato e il collezionismo ritenuti, in altri contesti, elitari e troppo costosi. Le statistiche rivelano che l’età media degli appassionati dell’antico è scesa dai 45-55 anni di qualche anno fa, agli attuali 35-40 anni, segno che i giovani diventano sempre più sensibili al richiamo delle “cose belle d’altri tempi”. Www.fiereparma.it
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