Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Marzo 2005
 
   
  Pagina4  
  CHRISTIAN BOLTANSKI. ULTIME NOTIZIE  
   
  Milano, 14 marzo 2005 - Dopo i 7 artisti italiani alle prese con la trasformazione dei luoghi per il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano verrà il tempo di Christian Boltanski. L’artista francese (Parigi, 1944), oggi riconosciuto come uno dei più grandi artisti contemporanei, ritornerà in Italia con una mostra dedicata alla dimensione temporale, al trascorrere del tempo e alla sua percezione. L’evento in programma allo spazio espositivo milanese da metà marzo a metà giugno sarà curato da Jean-hubert Martin. Le opere che saranno presenti al Pac, tutte di recente produzione, sono state costruite per permettere al visitatore di entrare in contatto con la personale elaborazione estetica del concetto di tempo elaborata da Boltanski durante tutta la sua attività artistica: non sviluppo storico, ma fragile e instabile passaggio, fine inesorabile e scorrere decadente. Il linguaggio artistico di Boltanski è concettuale, come è concettuale l’arte funeraria di molte culture: un sistema di semplici segni e di suoni ripetitivi per dare forma all’inarrestabile flusso del tempo e quindi all’improrogabile appuntamento con la morte. Gli oggetti che Boltanski impiega nelle sue installazioni sono trattati come marionette, non sono usati per se stessi, per la loro forma o per ciò che rappresentano, ma piuttosto per la loro arcana capacità di evocare e richiamare alla mente avvenimenti passati, strappandoli così all’oblio, alla dimenticanza. Opere che si focalizzano sull’ultimo grande dubbio dell’uomo, che sprofondano nella paura della fine, sempre minacciosa all’orizzonte. E’ la sensazione del passaggio, della precarietà effimera dell’esistenza, è la domanda insoluta sul senso della nostra presenza. Nella mostra milanese verranno quindi affrontati due temi fondamentali per tutto il genere umano: -il trascorrere del tempo sarà percepibile con forza e crudezza in diversi modi, da un’interminabile voce sintetizzata che segnalerà costantemente l’orario alle immagini fotografiche del volto di Boltanski nelle diverse tappe della sua vita, o ancora da un video che ci proporrà ad alta velocità consequenziale i fatti accaduti ogni 6 settembre, giorno di nascita dell’artista, con possibilità però di selezionarne uno da analizzare, da ricordare. I suoi lavori tendono essenzialmente ad evocare il passato, evidenziandone le tracce e l’azione sacralizzante; -il tema della scomparsa, della morte verrà evocato non solo da fotografie, ma anche dall’inequivocabile e lapidaria opera Tot (“morto” in tedesco) scritta a parete con l’impiego di lampadine luminose. Il tempo – che siano pochi giorni o una vita intera - avvalora l’intento di documentare la realtà quale essa sia, comune, quotidiana, ripetitiva, assumendo il sapore della Memoria. Una mostra quindi di grande impatto, una sorta di memento mori dove la verità apparente delle cose fatta di istantaneità e transitorietà si ribalterà nel suo opposto complementare e immergerà i visitatori nell’implacabile fluire del tempo. Un trascorrere leggibile però solo attraverso la lente soggettiva del Ricordo. In occasione della personale di Boltanski, la Sezione Didattica del Pac organizzerà “Signor Boltanski, ha tempo per noi?”, laboratori e attività per bambini e visite guidate per il pubblico, iniziative realizzate con il sostegno del Gruppo Coop Lombardia. Si terranno inoltre la rassegna Pacinconcerto, con un programma di appuntamenti fra arte e musica contemporanea, e Appuntamenti contemporanei, conferenze e letture legate alle tematiche della mostra. Www.pac-milano.org  
     
  <<BACK