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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Settembre 2004
 
   
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  UNA SVOLTA NELLA CURA DEI TUMORI CEREBRALI: MIGLIORANO LE PROSPETTIVE DI SOPRAVVIVENZA E DI QUALITÀ DI VITA PER LE 4000 PRESONE COLPITE OGNI ANNO IN ITALIA  
   
   Bologna, 28 settembre 2004 - Per la cura dei tumori cerebrali, dopo un lungo periodo di scarse e limitate prospettive di trattamento, si è rivelata quanto mai promettente una nuova modalità di impiego di un farmaco finora utilizzato soltanto in fase di recidiva: la temozolomide. Sulla base delle esperienze già presentate lo scorso giugno al Congresso dell'American Society of Clinical Oncology (Asco), ora discusse a Bologna, l'associazione di temozolomide e radioterapia consente di raddoppiare la sopravvivenza dei pazienti affetti da glioblastoma multiforme, una delle neoplasie cerebrali con la prognosi in assoluto più grave. La temozolomide, disponibile in Italia dal 1999, presenta una serie di vantaggi: l'assunzione per via orale semplifica il trattamento e permette al paziente di proseguirlo al proprio domicilio, non è gravata dai classici e devastanti effetti collaterali della chemioterapia ed è efficace in tutte le fasce d'età. «Prima della sua introduzione era disponibile un unico farmaco, somministrato per via endovenosa e gravato da effetti collaterali quali nausea, vomito, alopecia e complicanze respiratorie» afferma Alba Brandes, Responsabile dell'Unità di Neurooncologia presso l'Oncologia medica dell'Azienda-ospedale di Padova-istituto Oncologico Veneto. «La temozolomide consente ai pazienti di mantenere un livello normale di attività lavorativa e sociale, superando così il rischio dell'emarginazione e della perdita di autostima. I tumori cerebrali, d'altra parte, si differenziano dalle altre malattie neoplastiche per alcune peculiarità. In particolare quelli ad alto grado di malignità sono più invasivi e condizionano una prognosi peggiore, con una maggiore incidenza di complicanze a rapido decorso quali deficit neurologici sensitivi e motori, parestesie e disfunzioni cognitive. In queste circostanze è fondamentale per il medico accertarsi che il paziente possa avere un adeguato supporto familiare, del quale avrà particolare bisogno». L'incidenza di tali patologie, che rappresentano il 2% di tutti i tumori, è in Europa di 5 casi ogni 100.000 abitanti. I riscontri positivi ottenuti con l'impiego di temozolomide aprono ora nuove prospettive di ricerca nel trattamento anche delle altre neoplasie del sistema nervoso centrale.  
     
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