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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Settembre 2004
 
   
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  RIPARTE L’ATTIVITÀ’ DELLA CASA D’ASTE PANDOLFINI NUOVA IMPORTANTE TORNATA DI ASTE IN OTTOBRE LUNEDI’ 11: ARREDI DA UNA DIMORA FIORENTINA MERCOLEDI’ 13: ARREDI, MOBILI E DIPINTI ANTICHI SABATO 16: VINI PREGIATI E DA COLLEZIONE  
   
   Milano, 13 settembre 2004 - Riparte con una triplice tornata di aste di grande interesse l’attività autunnale della Casa d’Aste Pandolfìni. Negli ultimi anni la Casa fiorentina ha esteso le sue competenze anche al settore dell”’House sale”, con le vendite realizzate alla Villa Medicea di Lappeggi ad Antella, a Palazzo della Gherardesca a Firenze e a Villa Clementina a Modena. La prima asta riguarda nuovamente una prestigiosa dimora fiorentina e prevede la vendita di oltre quattrocento lotti appartenenti a Mariadele Schiffi Calamai, una delle protagoniste della vita culturale cittadina del Novecento. Nata nel 1907 da antica famiglia torinese, padre generale dei Savoia e madre nobildonna, trascorre la giovinezza in varie città italiane — Palermo, Sassari, Montecatini — dove stabilisce saldi rapporti con le personalità più importanti e unisce un’intensa attività mondana a una eccellente pratica sportiva. Conosce a Firenze nel 1935 Corradino Calamai, erede di una celebre famiglia industriale laniera pratese, ne nasce un grande amore, fortemente contrastato dalla propria famiglia e per la differenza di età — Calamai era di vent’anni più anziano — e per il suo essere separato dalla prima moglie. I due riescono comunque a sposarsi e da allora cominciano una vita mondana e culturale intensissima che porta la coppia in viaggio in tutto il mondo, dove si appassiona alla pittura antica e comincia a gettare la basi di quella che diventerà una collezione imponente. La passione per l’antico diventa più intensa grazie all’amicizia con Roberto Longhi e la sua allora giovane allieva Mina Gregori: da questo rapporto nascono acquisti importanti come i due grandi Francesco Bassano notturni, oggi al Museo Civico di Bassano del Grappa, i due grandi ovali di Alessando Magnasco ed i due magnifici Francesco Fontebasso, tutti destinati per testamento al Museo Civico di Bassano ed una serie di altre opere tuttora presenti nella collezione Calamai. Grazie a un quadro posseduto e ritenuto disperso, i coniugi Calamai entrano poi in contatto con Bernard Berenson e gli studiosi stranieri di stanza a Firenze e creano così un vero e proprio salotto molto frequentato dalla “intellighenzia” fiorentina dell’epoca. I viaggi continuano: a Venezia la coppia conosce e viene ospitata da Peggy Guggenheim, frequenta le Biennali e stringe rapporti con la vicina Bassano del Grappa, da cui gli importanti acquisti già menzionati. L’interesse per gli oggetti antichi si sposa con una grande passione per la moda e per i suoi accessori, attentamente seguita da Mariadele Calamai che si veste dalle sartorie più rinomate di Firenze — Aiazzi Fantechi e Giuditta - e si rifornisce di scarpe — Ferragamo e Lensi, cappelli e oggetti di corredo, di cui un’importante selezione sarà presentata in asta. Tra le chicche, una divisa da automobilista da donna con spolverino monopetto grigio, salopette in tela di lino color tabacco con grandi bottoni in madreperla e un berretto casco in cuoio, con occhiali da pilota, tutto della fine anni ‘30 (stima 200/220 euro). Tra gli accessori due raffinate borse di Roberta di Camerino, anni ‘50 e ‘60, stimate tra i 180 e i 220 euro. Accanto alla sezione moda, andranno all’incanto incantevoli oggetti come: - una rara spinetta in legno databile metà del Xvii secolo ed interamente dipinta con mirabili scene raffiguranti Rinaldo e Armida, opera di un maestro emiliano (stima 60/70.000 euro) - un bellissimo armadio fiorentino in noce intagliato degli inizi del Xvi secolo (stima 55/65.000 euro) - un importante scrittoio da viaggio in noce e radica con interni in quercia, degli inizi del Xviii secolo, di area emiliana o lombarda, completo del suo tavolo di sostegno (stima 50/60.000 euro) - un piccolo bureau-trumeau veneto della metà del Xviii secolo (stima 15/18.000 euro) - un bel cassettone veneziano mosso in noce della metà del Xviii secolo (stima 22/25.000 euro) Fra i dipinti si segnalano invece: - una coppia di paesaggi marini attribuiti da Longhi a Claude Joseph Vernet (stima 35/45.000 euro) - una Vergine annunciata di Paris Bordon corredata da un’expertise di Adolfo Venturi (stima 35/45.000 euro) - un bel nucleo di porcellane e vetri del Xviii secolo - una notevole collezione dì rami antichi, principalmente veneti, dal Xvii al Xix secolo. L’asta dedicata agli arredi, ai mobili e ai dipinti antichi in programma per mercoledì 13 ottobre vede soprattutto una interessante selezione di dipinti tra i quali si segnalano: - Figura di un seguace di Arcimboldo (secolo Xvji), olio su tela, cm 50 x 35, stimato 8.000 euro - Vaso di fiori all’aperto, attribuito ad Andrea Scacciati (Firenze 1642-1710), olio su tela, cm 45,5 x 65,5 stima 12/15.000 euro - Sacra famiglia con San Giovannino, bottega di Michele di Rodolfo del Ghirlandaio (fine secolo Xvi), olio su tavola, cm 119 x 89, stima 25/30.000 euro - Allegoria della scultura, attribuito a Francesco Conti (Firenze 1681-1760), olio su tela, cm 135,5 x 101, 5, stima 20/25.000 euro - Sacra famiglia con San Giovannino, di pittore bolognese, seguace di Domenichino, olio su rame, cm 39 x 29, stima 8500/10.000 euro Fra i mobili più importanti saranno in vendita: - una coppia di consolle napoletane della metà Ottocento, in mogano intagliato con piano in marmo bianco (stima 16/20.000 euro) - una credenza dell’Italia centrale del Seicento, in noce intagliato, completa della pedana originale modanata (stima 20/30.000 euro) - un cassettone dell’Italia centrale degli inizi del Settecento, in noce listrato in olivo con profili ebanizzati (stima 10/15.000 euro) La tornata d’aste si conclude sabato 16 ottobre con una più che interessante asta di vini pregiati e da collezione. Www.pandolfini.it  
     
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