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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 14 Luglio 2004
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NOVARTIS ITALIA E IL MINISTERO DELLA SALUTE LANCIANO UN INNOVATIVO PROGETTO CONTRO LA MALARIA IN ETIOPIA |
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Origgio , 14 luglio 2004 - Novartis Italia mette gratuitamente a disposizione delle comunità locali del Tigrai Coartem, l'unica combinazione fissa di artemetere e lumefantrina, uno dei più efficaci farmaci oggi disponibili per il trattamento delle forme più resistenti di malaria Il Ministero della Salute italiano supporterà la realizzazione del progetto anche attraverso l'ospedale italiano di Quihà, in Etiopia, appartenente alla rete degli ospedali italiani nel mondo L'investimento complessivo previsto per i prossimi due anni è pari a 500.000 dollari e coinvolgerà oltre 200.000 abitanti nella regione etiope L'iniziativa di Novartis e del Ministero della Salute italiano è sviluppata in partnership con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Ufficio Sanitario del Tigrai e il Dipartimento di Medicina Preventiva dell'Ospedale S. Gallicano di Roma Origgio, 13 luglio 2004 - Novartis Italia ha siglato oggi a Roma con il Ministero della Salute un accordo, del valore di 500.000 dollari, per utilizzare Coartem (combinazione fissa di artemetere e lumefantrina); uno dei più efficaci antimalarici attualmente disponibili, con lo scopo prioritario di diminuire la mortalità e il tasso di ospedalizzazione causato dalla malaria nel Tigrai (Etiopia settentrionale). La firma dell'accordo, avvenuta nel corso di una cerimonia alla quale era presente il Ministro Girolamo Sirchia, dà il via a un ambizioso progetto biennale che prevede, presso le comunità rurali del Tigrai, un'attività di formazione e informazione sanitaria, un costante monitoraggio della malattia attraverso l'utilizzo di test diagnostici e la distribuzione di Coartem, unica combinazione fissa di farmaci antimalarici, con ottimo profilo di efficacia e tollerabilità, ed inserita nella lista dei farmaci essenziali dell'Oms. Il progetto Tigrai è finalizzato a rendere disponibili i farmaci a livello locale, raggiungendo quindi anche le popolazioni che non hanno accesso alle strutture sanitarie, attraverso una rete di circa 90 "Community Health Workers": un obiettivo che rientra nelle policy definite dall'Oms per migliorare l'accesso alle terapie. Questo progetto innovativo consentirà di verificare la fattibilità, l'impatto, la sicurezza, i costi e i benefici di un approccio 'locale' alla malattia. Giacomo Di Nepi, amministratore delegato di Novartis Italia, ha commentato: "Questo accordo è un'ulteriore conferma del nostro impegno, volto ad assicurare il più ampio accesso ai trattamenti efficaci contro le più diffuse piaghe sanitarie mondiali. Questa importante partnership tra pubblico e privato consentirà non solo di mettere a disposizione un farmaco innovativo a una popolazione tra le più colpite dalla malattia, ma anche di contribuire all'educazione sanitaria e di favorire una gestione integrata del programma, adeguandolo alle esigenze locali". Nell'ambito di questa iniziativa l'Oms - Roll Back Malaria fornirà la consulenza tecnica e garantirà la supervisione all'intera iniziativa, mentre l'ufficio sanitario del Tigrai sarà responsabile dell'implementazione del progetto nelle due aree identificate, Alamata e Raya Azebo. Le attività di training nel Tigrai saranno svolte con il sostegno concreto dell'Ospedale italiano di Quihà, appartenente al "Progetto per l'Integrazione e la promozione degli ospedali e centri di cura italiani nel mondo" - Ipocm - che rappresenta uno strumento di sostegno reciproco tra le strutture sanitarie nel mondo e i centri di eccellenza in Italia, il Ministero della Salute e altri ministeri italiani interessati. La fase di implementazione del progetto vede il diretto coinvolgimento del Dipartimento di Medicina Preventiva delle Migrazioni, del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell'Ospedale S. Gallicano di Roma (Irccss); che si occuperà dell'analisi statistica dei dati raccolti. Il professor Aldo Morrone, responsabile del dipartimento, ha dichiarato: "Questo accordo dimostra che se si vuole garantire la salute degli abitanti del nostro pianeta, è necessario partire, investendo tecnologie e ricerca sulle fasce più a rischio, come le comunità rurali del Tigrai. Siamo presenti da molti anni in questa Regione, con attività cliniche, scientifiche e di educazione sanitaria, condotte in stretta collaborazione con le autorità sanitarie locali." L'uso scorretto dei farmaci nei Paesi in via di sviluppo ha portato a una situazione di emergenza, a causa dello sviluppo di parassiti resistenti ai medicinali. L'introduzione di Coartem consente una percentuale di guarigione fino al 95% dei casi anche nelle aree in cui era stata rilevata resistenza ad altri medicinali. Ad oggi non si sono evidenziati casi di resistenza clinica all'artemisinina, confermando così la validità della terapia basata sulla combinazione di artemetere e lumefantrina. Novartis, a livello internazionale, distribuisce Coartem a prezzo di costo, attraverso il programma Roll Back Malaria dell'Oms, nei Paesi in via di sviluppo dove la malattia è endemica. La malaria è una malattia parassitaria trasmessa dalla zanzara: è una delle principali cause di morte nei Paesi in via di sviluppo dove provoca oltre 300 milioni di casi ogni anno e più di un milione di decessi. L'africa, dove la malattia uccide un bambino ogni 30 secondi, è uno dei continenti più colpiti dalla malaria: nell'area subsahariana, in particolare, il 90% dei decessi riguarda bambini che non hanno ancora raggiunto i 5 anni di età. Nel Tigrai, stato della Repubblica Federale di Etiopia, circa il 56% dei 4,3 milioni di abitanti vive in regioni malariche. Le modalità di trasmissione della malattia variano in relazione alle caratteristiche del territorio, in larga parte montuoso, e soprattutto agli andamenti stagionali: il periodo a maggior rischio va da settembre a novembre, dopo la stagione delle piogge. La natura 'instabile' della malaria fa sì che tutti i gruppi di età siano vulnerabili alle epidemie. Una recente rilevazione condotta in due località del Tigrai ha dimostrato che la terapia antimalarica tradizionale (sulfadoxina-pirimetamina) non è più efficace nel trattamento della malaria falciparum. Sebbene la copertura dei servizi sanitari sia sensibilmente migliorata nelle ultime decadi, nel Tigrai l'accesso alle strutture rimane molto limitato: attualmente, in alcune zone oltre il 63% dei villaggi dista più di 60 minuti di cammino dal più vicino presidio sanitario.
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