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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Maggio 2005
 
   
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  GRANDI OBESI A SCUOLA CON IL DIARIO ALIMENTARE PRIMO STRUMENTO PRATICO PER AIUTARE CHI RISCHIA LA SALUTE E NON HA PIÙ UNA VITA VERA, COMPITI A CASA PER UNA SETTIMANA, POI VISITE E CONTROLLI CON I PROFESSORI  
   
  Milano, 3 maggio 2005 - "Il Diario Alimentare è il primo strumento pratico a disposizione dei cittadini obesi che hanno bisogno immediato di un aiuto concreto. Attiva un filo diretto tra chi soffre di gravi forme di questa malattia ed una serie di centri specializzati in grado di seguirli con un team multidisciplinare dalla visita iniziale fino alla guarigione. Le persone con un indice di massa corporea (il criterio che stabilisce la gravità della malattia) superiore a 35, in pratica, possono scaricare il Diario da Internet www.Diarioalimentare.it  oppure ritirarlo in uno degli oltre venti 'centri specializzati che da oggi Io distribuiscono. Una volta compilato il Diario, cioè dopo una settimana, possono rivolgersi direttamente, anche nella propria regione, ad una delle strutture pubbliche o convenzionate che hanno già aderito all'iniziativa" - con queste parole il Professor Nicola Scopinaro, Presidente della Sicob, Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità, Ordinario all'Università di Genova e Direttore della Divisione di Chirurgia Generale dell'Ospedale San Martino di Genova, presenta l'iniziativa promossa su iniziativa dell'Unamsi, Unione Nazionale Medico Scientifica d'Informazione in collaborazione con la Sicob. "Prima ancora che ad iniziare un percorso di cura" — prosegue il professor Scopinaro — "il Diario Alimentare serve al cittadino obeso per prendere coscienza delle proprie reali abitudini alimentari e della gravità della propria malattia. E' come andare a scuola, dato che il cittadino, compilando il Diario, fa i compiti a casa per una settimana e poi viene controllato, stimolato e corretto dai professori, in questo caso i medici specialisti degli ospedali". "Il collegamento con un centro specializzato è fondamentale per il cittadino grande obeso" – prosegue il Dottor Umberto Parini, Direttore Scuola Speciale Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) di Chirurgia dell'Obesità, e Direttore di Chirurgia Generale dell'Ospedale Regionale di Aosta – "dato che soltanto all'interno di queste strutture può trovare tutte le competenze mediche necessarie a seguirlo prima e dopo l'intervento, se è necessario effettuarlo. Una volta che il cittadino ha provato senza successo diete e terapie e corre gravi rischi per la sua salute, l'unica cosa che può fare è rivolgersi ad un centro dotato di un team multidisciplinare. Il rapporto con il team inizia con una visita preliminare con il dietologo ed il chirurgo. Poi prosegue con un ricovero - per effettuare tutte le visite opportune - di alcuni giorni (tre o quattro) in cui il cittadino incontra Io psicologò, lo psichiatra, l'endocrinologo, l'anestesista ed il pneumologo, più, eventualmente, il cardiologo ed il diabetologo. Dopo l'eventuale intervento, il paziente incontra il chirurgo plastico, il fisiatra ed il dietista ed è sempre sostenuto dallo psicologo. Il team si riunisce comunque periodicamente, circa ogni due settimane, per valutare progressi e problemi dei singoli pazienti e redigere, quindi, quasi una sorta di pagella sul suo stato di salute e sull'impegno profuso per curarsi". Gli interventi eseguiti complessivamente nel nostro paese nel corso del 2003 sono stati oltre 3 mila, mentre nel 2005 la proiezione sarà di circa 4.500-5.000 interventi, con un incremento, quindi, di quasi il 50%. Di pari passo è cresciuta l'incidenza dell'obesità, in particolare di quella grave: è raddoppiata in meno di 10 anni. Ad oggi hanno aderito all'iniziativa ventitre centri pubblici o convenzionati. Si tratta di ospedali selezionati sulla base dell'esperienza pluriennale nel trattamento dell'obesità e della presenza del team multidisciplinare, ma anche della collocazione sul territorio, in modo da offrire al paziente la possibilità di rivolgersi anche ad un centro della propria regione. Altre strutture potranno comunque aderire al progetto. Un elenco di centri che si occupano di chirurgia dell'obesità è disponibile sul sito della Sicob, Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità: www.Sicob.orq  "Chi si rivolge al nostro centro sul Lago Maggiore deve attendere solo una settimana per effettuare una visita e circa un mese per l'intervento" - spiega il Professor Giuliano Romagnoli, Direttore del Centro per lo Studio ed il Trattamento dell'Obesità dell'Ospedale di Circolo di Varese, sede di Luino - "e siamo quindi in grado di far fronte alle richieste da parte dei cittadini che sono in continuo aumento". "Anche al Sud ci sono centri specializzati in grado di seguire il paziente per tutto il trattamento" – prosegue il Dottor Cristiano Giardiello, Responsabile del Centro per il Trattamento Chirurgico dell'Obesità dell'Ospedale di Casoria (Na) – "noi operiamo circa 100 pazienti all'anno ma le liste di attesa sono molto lunghe. In Campania, infatti, c'è la più alta incidenza di gravi obesi in Italia. Nella nostra regione vengono operati complessivamente 250 pazienti su 750 necessari. Sarebbe quindi opportuno, a mio avviso, destinare più energie e risorse per i Centri, come il nostro, che affrontano il problema obesità con un approccio completo e multidisciplinare". Al Sud i grandi obesi hanno comunque la possibilità di rivolgersi a diversi centri qualificati ed esperti dove le liste di attesa sono ridotte, come, ad esempio, in Sicilia, presso gli Ospedali di Palermo (Policlinico Paolo Giaccone), Messina (Azienda Ospedaliera Universitaria Martino) e Catania (Presidio Ospedaliero di Santa Marta e Santa Venera di Acireale), oppure in Puglia, presso il Policlinico di Bari. Il progetto è stato studiato per aiutare oltre mezzo milione di cittadini italiani — oltre 1'1% della popolazione.Totale, con una maggiore prevalenza nel Centro Sud - affetti da grave obesità, di cui circa l'ottanta per cento donne. Si tratta di un esercito silenzioso ed invisibile, dato che chi soffre di grave obesità è condizionato nella vita quotidiana: esce pochissimo, non ha amici, non ha relazioni sessuali, si assenta quasi sempre dal lavoro, ha grandi difficoltà a muoversi. Non può andare al cinema né salire su un mezzo pubblico, ha difficoltà a trovare abiti della sua misura e spesso non passa letteralmente dalle porte. In genere il grande obeso si rifugia all'interno delle mura domestiche, dove trascorre l'intera giornata davanti alla televisione e qualcuno anche davanti al computer. Ai gravi disagi della vita sociale si aggiungono quelli molto seri di salute: due grandi obesi su tre sono ipertesi, uno su due soffre di dislipidemia ed uno su tre ha il diabete; molti hanno anche disturbi cardiovascolari, osteoarticolari, apnee notturne ed irregolarità mestruali. Alcuni soffrono anche di gravi e pericolose insufficienze respiratorie: si addormentano ovunque, anche senza aver mangiato, e sono a forte rischio di vita. Come funziona in pratica il Diario - Il cittadino obeso: verifica la gravità della malattia calcolando il proprio indice di massa corporea; se questo indice è maggiore di 35 può provare ad iniziare un percorso di cura; impegnandosi quotidianamente per una settimana ad annotare abitudini alimentari e riflessi psicologici; prosegue il suo cammino prenotando una visita specialistica presso un centro ospedaliero pubblico o convenzionato con esperienza nel trattamento dell'obesità che valuterà il Diario compilato, formulerà una diagnosi precisa e indicherà il trattamento da seguire. Che cosa contiene il Diario: il test per verificare la gravità della propria malattia; la sezione da compilare quotidianamente; la testimonianza di una donna che è riuscita a sconfiggere la malattia; un libretto informativo che illustra le cause dell'obesità, le conseguenze fisiche e psicologiche, le possibilità di cura; l'elenco di alcuni degli ospedali specializzati a cui rivolgersi; i riferimenti per ricevere il diario. Compilare il Diario e rivolgersi ad un centro specializzato può consentire al grande obeso di: dimagrire sensibilmente; migliorare la propria salute; prevenire le gravi malattie collegate all'obesità; tornare ad una vita normale, come tutti coloro che ci stanno intorno; riavere una vita personale, sociale ed affettiva piena e soddisfacente.  
     
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