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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2005
 
   
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  DANIELE BIACCHESSI, WALTER TOBAGI: MORTE DI UN GIORNALISTA  
   
   Milano, 23 maggio 2005 – Il 28 maggio 1980. Alle 11,10 Walter Tobagi esce dal portone della sua abitazione in via Solari. Sei ragazzi seguono i suoi spostamenti. All'altezza di via Salaino, viene raggiunto mortalmente da sei colpi di pistola. E' l'evento da cui muove il libro. Gli artefici del delitto: i militanti della Brigata 28 marzo che tramarono alle spalle di Tobagi, inviato di punta del Corriere della Sera che ricopriva il ruolo di presidente dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti. Riformista moderato, esperto di terrorismo e di sindacato. Per la prima volta, venticinque anni dopo, il giornalista Daniele Biacchessi ricostruisce quell'omicidio, basandosi su atti processuali, sentenze del Tribunale di Milano e della Corte di Cassazione, una vasta bibliografia e testimonianze inedite. Con uno stile che sa miscelare i toni dell'inchiesta e della cronaca minuziosa, Biacchessi riesce a raccontare il dramma umano di un caso emblematico degli anni di piombo, restituendoci anche il dramma storico e generazionale di quella stagione. Una storia fatta di giovani accecati dall'ideologia, di padri che non hanno saputo fare i padri, di uno Stato che ha celato troppe cose, e di una classe politica che ancora strumentalizza morti e tragedie. In questo senso, quindi, l'onesto approccio giornalistico fa di questo libro un utile strumento per la continua elaborazione della nostra memoria, ancor di più, si spera, per le nuove generazioni. Daniele Biacchessi, giornalista, scrittore, autore, regista e narratore di teatro civile, è caposervizio di Radio24, l'emittente del Sole 24 Ore, e docente all'Ifg di Milano. Ha finora pubblicato tredici libri d'inchiesta: Il caso Sofri (1998), L'ambiente negato (1999), 10,25 cronaca di una strage (2000), Il delitto D'antona (2001), Un attimo. Vent'anni (2001), Ombre nere (2002), Punto Condor. Ustica, il processo (2002), L'ultima bicicletta, il delitto Biagi (2003), Cile 11 settembre 1973 (2003), Vie di fuga. Storie di clandestini e latitanti (2004). Per Baldini Castoldi Dalai editore, sono usciti La fabbrica dei profumi (1995), Fausto e Iaio (1996), Roberto Franceschi. Processo di polizia (2004). Che cos'è la paura? Camminare per strada e sobbalzare a ogni macchina che ti passa vicino, guidare l'automobile e spaventarsi a ogni moto che ti si affianca. L'altra mattina, 30 gennaio, è stata ritrovata una scheda con il mio nome nella borsa tipo 24 ore lasciata da un terrorista in viale Lombardia. Provo una sensazione di angoscia. Questa paura mi accompagna da più di un anno, da quando uccisero Carlo Casalegno e mi toccò di scrivere di brigatisti. L'assassinio di Emilio Alessandrini vuole dire che non valgono più le regole di un anno fa. Nel mirino ora entrano proprio i riformisti, quelli che cercano di comprendere. Mi pare di essere, forse è una suggestione, il giornalista che come carattere e come immagine è più vicino al povero Alessandrini. Se toccasse a me, la cosa che mi spiacerebbe di più è di non avere trovato il tempo per scrivere una riflessione che spiegasse agli altri, penso a Luca e a Benedetta, il senso di questa mia vita così affannosa. Baldini Castoldi Dalai editore (pp.181 - 13, euro)  
     
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