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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Aprile 2004
 
   
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  LA SPAGNA RIFORMA LA POLITICA PER LA SCIENZA  
   
  Bruxelles, 1 aprile 2004 - A seguito di una dichiarazione pubblica pre-elettorale da parte di rinomati scienziati spagnoli, che invitava i partiti politici a firmare un 'patto nazionale' per la scienza, il nuovo governo socialista eletto in Spagna il 14 marzo ha annunciato che intraprenderà le azioni specifiche per riformare la politica per la scienza del paese. Tra le azioni figurano l'aumento della spesa per la ricerca e sviluppo (R&s), la creazione di nuovi enti ministeriali e di finanziamento, una serie di misure per migliorare sia la mobilità che lo stato dei ricercatori, e nuove leggi sulla procreazione assistita e la clonazione terapeutica. Nel corso degli ultimi 25 anni la Spagna ha conosciuto significativi progressi economici, senza tuttavia investire in modo proporzionale nella ricerca, come sottolinea la petizione degli scienziati. Toccherà al nuovo governo porvi rimedio allineando con la posizione economica del paese la ricerca e sviluppo fino ad ora insufficientemente finanziata. La prima mossa, ha detto il portavoce della Commissione parlamentare socialista per la Scienza Jaime Diez Lissavetzky, sarà la creazione di un nuovo ministero per la Scienza e l'Istruzione, operando la fusione dei ministeri per la Scienza e la tecnologia e per l'Istruzione e la cultura, attualmente separati. In questo modo si spera di migliorare la mobilità dei ricercatori tra le università e i centri di ricerca nel quadro del Consiglio superiore per la Ricerca. Inoltre, ha affermato Lissavetzky, questo cambiamento consentirà la creazione di centri 'misti', che combinino entrambi i tipi d'istituzione. In secondo luogo, il bilancio per la ricerca sarà aumentato annualmente del 25% fino al 2008, in modo da raddoppiare gli investimenti nella R&s. Grazie a questo sostenuto incremento annuale, il bilancio per la R&s arriverà al 2% del Pil, dall'attuale 0,96%. Va segnalato, ha detto Lissavetzky, che tutta la spesa di R&s a scopo bellico sarà esclusa dal bilancio. La precedente amministrazione era stata pesantemente criticata dagli scienziati e dal pubblico per avere incluso le spese militari, talvolta anche del 40%, nel bilancio per la ricerca. Un altro tentativo per aumentare la trasparenza sarà la discussione in Parlamento del programma nazionale per la ricerca e sviluppo. Il governo precedente non aveva chiesto il contributo parlamentare prima di formulare il primo programma nazionale (1998-2003). Quarto punto, ha proseguito Lissavetzky, per la prima volta agli specializzandi del terzo e quarto anno potranno essere proposti dei contratti, suscettibili di trasformarsi in seguito in posizioni permanenti. Il governo creerà anche un nuovo ente, l'Agenzia per il finanziamento della ricerca, che sarà gestito dagli scienziati e sarà collegato con qualsiasi futuro Consiglio europeo per la ricerca. Infine il governo riesaminerà la recentemente approvata legge sulla procreazione assistita, rendendola più flessibile e meno restrittiva. Per esempio, ha dichiarato Lissavetzky, la clonazione terapeutica sarà un 'argomento aperto' per evitare i contrasti che sono insorti tra governi regionale e nazionale. 'La vittoria dei socialisti schiude agli scienziati una nuova era di speranza', ha affermato Joan Guinovart, firmatario del patto nazionale per la scienza e primo presidente della Confederazione delle società scientifiche spagnole, un nuovo ente che conta 20.000 membri. Anche Jordi Petriz, ricercatore nel campo delle cellule staminali, ha accolto con entusiasmo le riforme previste, ma ha espresso preoccupazione per la creazione di un ministero unico per l'Istruzione e per la Scienza, poiché potrebbe portare alla creazione di ulteriore burocrazia. Margarita Salas, membro della Academia Real de las Ciencias, ha ricordato che un'altra importante questione da affrontare non appena possibile è quella dell'inadeguatezza dell'istruzione scientifica nelle scuole. 'Al giorno d'oggi, gli studenti possono entrare all'università senza avere mai studiato alcuna materia scientifica', ha detto.  
     
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