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Notiziario Marketpress di Sabato 03 Aprile 2004
 
   
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  EMILIA ROMAGNA / A COMPIANO TORNANO GLI "ORSANTI" CON LE LORO MAGNIFICHE NOVITÀ  
   
  Furono il popolo dell'avventura selvaggia lungo i sentieri del mondo. Con i loro carriaggi, i loro orsi addomesticati e i pappagalli dalle tinte rutilanti; le loro carte colorate con sopra scritti gli avvertimenti di un immaginario destino, insieme ai geroglifici zodiacali e con il loro orgoglio di gente libera. Oggi gli splendidi vagabondi partiti da Compiano (Parma) nell'altro secolo, dopo tanto vagare, riposano per sempre qui. Sono tornati a casa, dove una signora di nome Maria Teresa Alpi ne ha immortalato il ricordo in un bellissimo Museo. Che, dopo la pausa invernale, riaprirà domenica 11 aprile 2004, giorno di Pasqua (ticket di ingresso: 3 euro; gratis i bambini sino ai 10 anni; sconti per gruppi.) La felicità, per quanti si accosteranno per la prima volta (o ancora una volta) al magnifico mistero degli Orsanti, nel tentativo di carpire i segreti della loro vicenda e rubare respiri di avventura alle foto ingiallite e ai costumi originali esposti, durerà fino al prossimo ottobre, con una novità, preparata da Maria Teresa, a nome dell'Associazione da lei presieduta, la "Barbara Alpi". Ecco gli orari della prossima stagione. Le date dell'avventura ritrovata. Dall'11 aprile al 30 giugno: tutte le domeniche dalle ore 15 alle 19. Per gruppi sempre aperto su prenotazione.Compiano prende nome dal grande "Campo plano" subentrato dal luogo preistorico che ricopriva l'intera vallata sino alla cascata di Gotra, la cui scomparsa diede vita alla valle del Taro. Di Compiano abbiamo notizie storiche certe dal secolo XI; nei documenti appare già un borgo fortificato con giurisdizione sull'alta valle del Taro, ma l'analisi muraria del castello ci mostra la presenza di un torrione di epoca carolingia. Il nome Compiano compare per la prima volta nei documenti scritti nel 1141 quando il castello venne ceduto dai Malaspina al Comune di Piacenza. Nella prima metà del XV secolo, con Umbertino Landi, inizia il dominio della famiglia che durerà 452 anni, la più longeva Signoria d'Italia. All'inizio del 400 si affermo il dominio dei visconti che relegarono in secondo piano i Landi nei loro territori. Nel XVI e nel XVII secolo Compiano batte la propria moneta, ebbe scuole pubbliche e un monte di pietà. Alle soglie del '700 Compiano passa ai Farnese e da quel momento inizia il declino del borgo. Sotto il Ducato di Maria Luigia il castello diventa prigione di stato, dove vengono reclusi i carbonai dei moti del 1821. Durante la II guerra mondiale Compiano è scelta dai partigiani come "La capitale del territorio libero del Taro" primo territorio libero della Resistenza Italiana e sede della missione americana Rochester. Nel dopoguerra il collegio di fanciulle insediato nel castello viene chiuso, e il maniero viene acquistato dalla Marchesa Lina Raimondi Gambarotta che nel 1987, data della sua morte, lo lascia al comune di Compiano. Parallelamente al programma di recupero del castello e del Borgo da parte dell'Amministrazione Comunale, anche l'Associazione "Barbara Alpi", ideata e diretta da Maria Teresa Alpi, promuove iniziative legate al recupero delle antiche botteghe artigianali e d'arte e contribuisce alla rivitalizzazione dell'antico Borgo medioevale. Infolink: www.leantichebotteghecompiano.com  
     
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