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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Aprile 2004
 
   
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  RAFFORZATI I CONTROLLI SULLA SICUREZZA DEGLI AEREI DEI PAESI TERZI  
   
  Strasburgo, 5 aprile 2004 - Le delegazioni del Parlamento e del Consiglio in seno al Comitato di conciliazione sono pervenute ad un accordo sulle regole di sicurezza applicabili agli aerei dei Paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari. In base alla nuova normativa, delle procedure d'ispezione armonizzate a livello comunitario impediranno che aerei non registrati presso l'Unione cambino destinazione all'interno della Comunità al fine di sottrarsi ai controlli e alle ispezioni. I passeggeri saranno in condizione di verificare se la compagnia che opera il volo non presenta dei rischi particolari in merito alla sicurezza. Inoltre, qualsiasi aereo non comunitario potrebbe essere bloccato in aeroporto e il suo equipaggio sottoposto ad ispezione, qualora esistano buone ragioni di sospettare che le regole di sicurezza non vengano rispettate. Una delle principali richieste del Parlamento, per il quale è relatrice Nelly Maes (Verdi/ale, B), e che è stata accettata dal Consiglio in sede di conciliazione, è la procedura del «name and shame». Essa si basa sul fatto che i trasportatori aerei di Paesi terzi saranno pubblicamente messi all'indice, qualora omettano di osservare norme di sicurezza internazionali. La nuova direttiva stabilisce che la Commissione deve pubblicare annualmente una relazione sulle informazioni aggregate in virtù delle ispezioni condotte in ogni Stato membro. Il Consiglio ha inoltre accettato la richiesta del Parlamento affinché tale informazione sia resa disponibile, sia al pubblico, sia alle industrie interessate. Essa sarà semplice e facilmente comprensibile, dovendo indicare anche se esiste un rischio accresciuto per la sicurezza dei passeggeri. Si tratta di un notevole successo per la delegazione del Parlamento, che a seguito del tragico incidente di Air Flash a Sharm El Sheikh, nel quale hanno perso la vita 148 persone, aveva messo l'accento sulla trasparenza e l'informazione dei passeggeri. Sempre grazie al Parlamento, la Commissione avrà il diritto di estendere all'intera Comunità le misure di sicurezza prese da uno Stato membro e non unicamente di formulare una raccomandazione, come chiesto dal Consiglio. La decisione pertinente, peraltro, verrà presa in base ad una procedura di comitatologia obbligatoria e non consultiva, il che rafforza la posizione degli Stati membri nel processo decisionale. Infine, il Consiglio ha accettato la proposta del Parlamento di abbreviare da tre a due anni la scadenza per la trasposizione della direttiva da parte degli Stati membri. Numerose compagnie aeree non comunitarie hanno un tasso di incidenti ben superiore rispetto alla media mondiale. I tassi più bassi sono quelli dell'Europa occidentale e dell'Australia. Le compagnie dell'Europa orientale presentano invece un rischio 50 volte più elevato rispetto a quelle dell'Europa occidentale. Il tasso di mortalità per incidente è pari a 0,11/milione di voli per l'Europa occidentale contro i 2,68 della Russia. Le compagnie aeree dell'Africa, dell'Asia e del Sudamerica presentano dei tassi di incidenti superiori per lo meno due volte alla media mondiale.  
     
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