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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Aprile 2004
 
   
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  30 FUNZIONARI EUROPEI IN ITALIA PER CONOSCERE CARTA D’IDENTITA’ ELETTRONICA  
   
  Roma, 22 aprile 2004 – Trenta funzionari europei provenienti da Germania, Regno Unito, Spagna, Belgio, Finlandia, Austria, Irlanda, Ungheria, Malta, Slovenia, Albania, Moldavia, e i rappresentanti dell’Ambasciata americana e algerina hanno partecipato al Convegno Internazionale “L’esperienza della Carta d’Identità Elettronica in Italia” organizzato a Roma da Ministero dell’Interno, Anci, Università di Roma Tor Vergata, Elanet (Cemr) per presentare gli importanti risultati raggiunti durante la sperimentazione della Carta d’Identità Elettronica (Cie) in 56 Comuni. Farà seguito domani sabato 17 aprile una dimostrazione “sul campo” dell’erogazione di servizi al cittadino organizzata e svolta presso il Comune di Prato. La sperimentazione prevede, infatti, la produzione di 1,5 milioni di carte d’identità elettroniche, 600.000 delle quali sono state già distribuite nei Comuni sperimentatori a tutti i cittadini che abbiano superato i 15 anni d’età e ne abbiano fatto espressamente richiesta. Sono state, inoltre, realizzate l’infrastruttura sicura e certificata di accesso ai servizi anagrafici e demografici e di convalida dei dati anagrafici in oltre 7500 Comuni, con oltre 23 milioni di posizioni controllate e allineate, ed è stata resa disponibile una vasta gamma di servizi al cittadino. Complessivamente sono stati implementati nei Comuni sperimentatori 272 servizi, tra i quali l’accesso ai servizi demografici (in 28 Comuni) e tributari (in 21 Comuni), il pagamento elettronico di imposte, contravvenzioni e tributi (in 22 Comuni), lo Sportello Telematico Municipale (in 14 Comuni), l’Autocertificazione Assistita (in 18 Comuni), i sondaggi online (in 16 Comuni), l’Anagrafe online (in 13 Comuni), il controllo dello stato di avanzamento delle pratiche (in 11 Comuni) e i servizi di autorizzazione e concessione ( in 9 Comuni). Ciascun Comune ha scelto di sviluppare a livello locale una serie di servizi in linea con un’autonoma valutazione delle esigenze del territorio, ai quali si affianca il riconoscimento del cittadino al seggio che verrà testato, durante le prossime elezioni, in una sezione elettorale di ogni Comune sperimentatore. Il progetto Carta d’Identità Elettronica è stato illustrato dal punto di vista giuridico, amministrativo, architetturale e infrastrutturale con approfondimenti legati all’accesso sicuro e certificato dei servizi in rete, anche in prospettiva europea e con particolare attenzione alla tutela della privacy del cittadino nel trattamento dei dati anagrafici, garantita dalla stessa natura di Cie che non contiene dati personali sensibili. “Nel nuovo documento d’identità – ha dichiarato il Prefetto Mario Ciclosi, Direttore Centrale per i Servizi demografici del Ministero dell’Interno - i dati anagrafici, biometrici e la firma digitale utilizzabili per l’erogazione dei servizi in rete sono conservati esclusivamente nel microchip della carta e consentono anche il riconoscimento del titolare agli organi preposti in conformità alla normativa vigente. L’utilizzazione dei dati personali e biometrici, infatti, è possibile unicamente con il consenso del titolare della Cie espresso con la digitalizzazione del proprio Pin”. “Carta d’Identità Elettronica – ha dichiarato il Senatore Antonio d’Alì, Sottosegretario del Ministero dell’Interno – è una ‘carta dei diritti’ che è contemporaneamente un documento di identificazione e la chiave di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. La C.i.e. Sarà lo strumento unificante che garantirà un processo omogeneo, sul territorio nazionale, di quello che possiamo definire ‘federalismo digitale’. I comuni, e le pubbliche amministrazioni locali in genere, potranno implementare, infatti, i servizi telematici di base, a valenza nazionale, rispondendo a precise esigenze del loro territorio. La C.i.e. È e sarà, quindi, l’unico strumento elettronico in grado di offrire a tutti gli italiani, da Favignana ad Aosta, pari garanzie di accesso ai servizi.” “L’architettura di sistema della Cie – ha spiegato il Professor Maurizio Talamo, dell’Università di Roma Tor Vergata, che ha progettato e sviluppato con il contributo tecnico e scientifico della Polizia di Stato l’infrastruttura del sistema di accesso e uso della Carta d’Identità Elettronica – si basa su un’infrastruttura informatica capace di controllare e certificare lo scambio sicuro di informazioni tra le diverse organizzazioni, lasciando loro la proprietà dei dati e consentendo a ogni Ente coinvolto la visibilità e il pieno controllo delle informazioni di propria pertinenza”. Fiore all’occhiello del Convegno Internazionale la dimostrazione del riconoscimento per strada del cittadino eseguito da un agente della Polizia di Stato e il pagamento della Tassa Rifiuti Solidi Urbani in tabaccheria, eseguiti attraverso Carta d’Identità Elettronica e presentati sabato 17 aprile 2004 a Prato.  
     
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