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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Aprile 2004
 
   
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  UE: COMMISSIONE, ITALIA FA PASSI DA GIGANTE NELLA BANDA LARGA  
   
  Dundalk (Irlanda), 23 aprile 2004 - L'italia compie passi da gigante nella banda larga, ossia nella diffusione delle cosiddette "autostrade digitali", a sostegno dell'innovazione. Dal 2,82% del luglio scorso, infatti, si è già arrivati al 4,8% della popolazione del gennaio 2004. Ad indicare la "significativa crescita" registrata dall'Italia è un documento della Commissione Europea diffuso oggi a Dundalk (Irlanda), al Vertice comunitario dei ministri delle Comunicazioni e della Società dell'Informazione, dedicato alle politiche per la larga banda. "È un riconoscimento che premia e incoraggia la scelta che, tre anni fa, con il ministro Maurizio Gasparri abbiamo compiuto di imboccare la strada dell'innovazione come leva primaria e fattore strategico di competitività individuando nella banda larga la condizione essenziale per sostenere lo sviluppo economico del Paese", ha detto Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, che guida la delegazione italiana. Citando il documento comunitario, Stanca ha rilevato che dal "luglio 2003 al gennaio 2004 il nostro Paese ha registrato una crescita di circa 580 mila nuove linee: la seconda, sia in termini percentuali che assoluti, dopo la Francia". Ancora più positivi, ha detto il ministro, "sono i dati di crescita delle nuove linee a larga banda con tecnologie diverse dal Dsl, per le quali l'Italia è il Paese che ha avuto il maggior incremento nell'Unione Europea". Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha illustrato al Vertice irlandese le linee politiche dell'azione italiana su questo fronte: "abbiamo identificato cinque diverse leve di sviluppo basate sulla differenziazione delle modalità di accesso, sul sostegno alla domanda privata, sulla valorizzazione del ruolo della domanda pubblica, sullo sviluppo di contenuti e servizi e sulle iniziative da attuare nelle aree territoriali svantaggiate". In particolare, per quanto riguarda la differenziazione delle modalità d'accesso, Stanca ha tra l'altro reso noto che "stiamo promuovendo iniziative per lo sviluppo dei servizi interattivi della televisione digitale terrestre, identificando applicazioni di T-government da sostenere per estendere l'offerta di servizi pubblici anche sul televisore domestico". Dopo aver ricordato che la seconda leva di sviluppo sui cui si è incentrata l'azione del Governo è stata diretta al sostegno alla domanda privata (contributo pubblico di 75 euro ai cittadini o alle imprese per nuovi collegamenti ad Internet in larga banda e di 150 euro per la diffusione, presso le famiglie, di set-top-box ricevitori dotati della funzione dell'interattività), Stanca ha sottolineato che "la Pubblica amministrazione può svolgere una importante funzione di volano. Per questo la terza leva di sviluppo della larga banda attribuisce uno specifico ruolo alla domanda delle pubbliche amministrazioni italiane", con interventi come il nuovo Sistema Pubblico di Connettività per la Pubblica Amministrazione italiana che, ha spiegato il ministro, "costituirà l'infrastruttura per lo scambio di informazioni tra tutti gli uffici pubblici e fra questi e i cittadini e le imprese, con alti standard di sicurezza e qualità. Per capire la dimensione del mercato e della sua crescita è sufficiente fare un esempio con riferimento alle scuole italiane connesse alla larga banda, passate dal 20% del 2002 all'84% del mese scorso, consentendo di favorire la disponibilità di nuovi servizi didattici. Simili iniziative, inoltre, sono presenti in altri campi come il Servizio Sanitario Nazionale e la Ricerca Pubblica". Stanca ha concluso sottolineando che "la larga banda è una grande opportunità, che il nostro Paese deve saper sfruttare appieno per aumentare la competitività, in special modo di quelle aree che ancora accusano un deficit di sviluppo. Perché la Società dell'Informazione e l'innovazione digitale esprimano il loro pieno valore è necessario che i loro benefici siano accessibili a tutti".  
     
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