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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Aprile 2004
 
   
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  LE CAUSE INTERNAZIONALI DEL BLACK-OUT DI SETTEMBRE PUBBLICATE LE CONCLUSIONI DELL'INDAGINE TECNICA CONDOTTA CONGIUNTAMENTE CON L'AUTORITÀ FRANCESE SULLA PRIMA FASE DEGLI EVENTI DEL 28 SETT. 2003  
   
  Milano, 27 aprile 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas e la Commission de régulation e l'energie (Cre) hanno concluso l'indagine tecnica comune avviata il 6 ottobre 2003 sulla fase iniziale degli eventi occorsi nella notte del 28 settembre 2003, durante la quale il sistema elettrico interconnesso europeo ha subito una serie di disfunzioni culminate nel distacco del sistema elettrico italiano dalle altre reti europee, cui è seguito il black out sul territorio nazionale. Le conclusioni sono sintetizzate nel comunicato stampa congiunto, in lingua inglese, di seguito allegato. Il rapporto finale, sempre in lingua inglese, è pubblicato sui rispettivi siti internet: www.Autorita.energia.it e www.Cre.fr. L'indagine è stata condotta con il supporto tecnico di esperti del Politecnico di Milano (Dipartimento di elettrotecnica) e dell'École supérieure d'électricité de Paris (Supélec), in autonomia rispetto ai gestori di rete e alle imprese elettriche. L'esito dell'indagine congiunta condotta con l'Autorità francese sulla dinamica degli eventi a livello internazionale costituisce il primo supporto tecnico ai fini della conclusione dell'indagine conoscitiva sul black-out del 28 settembre 2003 avviata dall'Autorità italiana il 29 settembre 2003. Per il completamento dell'indagine l'Autorità è tuttora impegnata negli ulteriori accertamenti relativi all'insorgenza del black out sull'intero territorio nazionale e alla dinamica di ripristino del servizio. La pubblicazione dei risultati complessivi e conclusivi dell'indagine conoscitiva è prevista entro il mese di maggio. Sulle cause internazionali all'origine del black out dall'attività congiunta di analisi delle informazioni condotta dalle due Autorità sono emersi i seguenti risultati: Gli operatori delle reti di trasmissione svizzere, nella pianificazione del funzionamento del sistema relativo al 28 settembre 2003, effettuata il giorno prima, e nelle attività svolte nella notte fra il 27 e il 28 settembre 2003, non hanno predisposto adeguate misure atte a garantire il funzionamento in sicurezza delle reti stesse e delle forniture fra sistemi elettrici in Europa. Nella notte fra il 27 e il 28 settembre l'operato delle imprese elettriche svizzere integrate non è risultato conforme alle regole Ucte (Union for the Co-ordination of Transmission of Electricity) per la gestione in sicurezza dei sistemi di interconnessione adottate su base volontaria da tutte le imprese che gestiscono le reti di trasmissione nei paesi dell'Europa continentale. Nella notte fra il 27 e 28 settembre, in seguito alla perdita accidentale della linea a 380 kV Mettlen-lavorago (linea del Lucomagno), gli operatori delle reti di trasmissione svizzere hanno adottato misure inadeguate e hanno sottostimato gli interventi correttivi che avrebbero dovuto essere richiesti ad altri gestori di rete. Tali errori hanno condotto alla perdita della linea a 380 kV Sils-soazza (linea del San Bernardino) e quindi ad una situazione di funzionamento dell'interconnessione fuori controllo. Sulla base dei risultati emersi dall'indagine i due regolatori hanno tratto le seguenti conclusioni: In futuro, le regole Ucte, attualmente adottate dai gestori di rete su base volontaria, dovranno tenere in considerazione, come miglioramento delle medesime, i risultati dell'esperienza di questi eventi. Il rispetto delle nuove regole dovrà inoltre essere reso legalmente vincolante e monitorato. La valutazione e il controllo dovranno essere effettuati anche attraverso le funzioni dei regolatori nazionali. Dovrà essere rafforzato il coordinamento fra gestori di rete ai fini della pianificazione della gestione, nonché ai fini della gestione in tempo reale delle reti interconnesse. Al fine di assicurare la sicurezza delle reti e delle forniture in Europa è necessario che anche in Svizzera sia adottato un quadro normativo coerente con la legislazione vigente nell'Unione europea. Sulla base di queste conclusioni, ambedue i regolatori lavoreranno anche in stretta collaborazione con il Ceer (Council of European Energy Regulators) e la Commissione europea, in modo tale da contribuire allo sviluppo della sicurezza delle reti europee e dell'equità ai fini della concorrenza nel mercato elettrico continentale.  
     
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