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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Aprile 2004
 
   
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  ICT: STANCA, “CON L'E-DEMOCRACY LE TECNOLOGIE DIGITALI ENTRANO NEL RAPPORTO TRA CITTADINI E ISTITUZIONI”  
   
  Roma, 28 aprile 2004 - Dopo l'e-Government arriva l’e-Democracy, la democrazia digitale, che prevede una nuova forma di partecipazione dei cittadini nei processi decisionali pubblici. Ad annunciare che le tecnologie digitali stanno per entrare nel delicato rapporto tra cittadini ed istituzioni è stato Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, in un convegno organizzato dal Cnipa e dal Formez a Roma. “Fino ad oggi abbiamo considerato l’e-Government come la trasformazione in servizi digitali dei servizi pubblici per cittadini e imprese. Oggi, avviando l’e-Democracy puntiamo a realizzare qualcosa di più complesso, cioè il modo con cui i cittadini partecipano alla definizione e all’attuazione delle decisioni della Pubblica amministrazione”, ha detto il ministro aggiungendo che “con l’e-Democracy intendiamo promuovere l’innovazione in un ambito nuovo, mai finora esplicitamente toccato: quello della democrazia intesa come qualità di partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni pubbliche, uno degli ambiti più delicati e importanti della nostra società”. “ Questa iniziativa, la più significativa sinora avviata”, ha proseguito Stanca, “ci pone in una posizione di assoluta avanguardia a livello Comunitario e sta destando grande interesse negli altri Paesi europei e negli ambienti della Commissione. Ma è anche un contributo concreto che l’Italia vuole dare alla costruzione della nuova Europa”. A sostegno di questo progetto, che rientra nella seconda fase di e-Government, il ministro ha annunciato che sta per emanare un bando di finanziamento di 10 milioni di euro per specifici progetti applicativi dell’e-Democracy. Poiché tale risorsa prevede un co-finanziamento anche delle amministrazioni locali fino al massimo del 50% dell’importo dei progetti presentati, il valore delle risorse attivate sarà di almeno 20 milioni di euro. Il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha sottolineato che “nei progetti di e-Democracy saranno coinvolti non solo i singoli i cittadini, ma soprattutto le associazioni di cittadini capaci di esprimere competenze specifiche sulle politiche oggetto di partecipazione, in uno scenario in cui le decisioni delle amministrazioni hanno un crescente livello di complessità”. Grazie alle nuove opportunità, ad esempio, essi potranno intervenire per far conoscere le loro opinioni, nella formulazione dei piani regolatori; nelle scelte sullo smaltimento dei rifiuti; nella definizione di nuovi servizi scolastici; nella realizzazione di infrastrutture e servizi pubblici, compresi quelli di welfare per specifiche categorie di cittadini, sino alla redazione dei bilanci comunali.- Per preparare questo nuovo progetto, il Ministro Stanca e il Cnipa hanno coinvolto le Università di Milano e di Firenze e molte pubbliche amministrazioni locali  
     
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