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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2004
 
   
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  UBS ARCHIVIA IL PRIMO TRIMESTRE CON UN UTILE NETTO DI CHF 2423 MILIONI MIGLIOR RISULTATO TRIMESTRALE MAI RAGGIUNTO, DOPPIO RISPETTO A QUELLO OTTENUTO NEL PRIMO TRIMESTRE 2003 (+100% OVVERO +82% AL LORDO DELL’AMMORTAMENTO DELL’AVVIAMENTO)  
   
   Zurigo, 5 maggio 2004 - Ubs chiude il primo trimestre 2004 con un utile netto di Chf 2423 milioni ottenendo il miglior risultato trimestrale mai raggiunto, pari ad un aumento del 100% rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. Al lordo dell’ammortamento dell’avviamento, l’utile netto è cresciuto dell’82%. «Questa performance straordinaria riflette le ottime condizioni nei principali mercati finanziari, evidenziando altresì gli effetti positivi della nostra scelta di effettuare investimenti anticiclici a sostegno delle nostre attività negli ultimi anni e di metterci così in condizione di cogliere precisamente questo tipo di opportunità. Essa dimostra inoltre che siamo in grado di gestire la crescita oltre che i costi e i rischi» ha affermato Peter Wuffli, Chief Executive Officer. Tutte le unità hanno registrato una crescita sia nei ricavi che nell’utile ante imposte rispetto al primo trimestre del 2003. L’utile ante imposte di Investment Bank ha segnato un progresso del 115%, sostenuto dalle ottime performance nei comparti del reddito fisso (miglior risultato dal 2000) e azionario (secondo miglior risultato dal 2000). Le unità Wealth Management e Global Asset Management hanno entrambe ottenuto il miglior risultato da tre anni, mentre Wealth Management Usa ha chiuso il trimestre con la miglior performance operativa da quando Painewebber è entrata a far parte di Ubs. La raccolta netta registrata da Ubs è una dimostrazione della notevole rapidità con cui crescono le attività di gestione patrimoniale e asset management. Nel trimestre in rassegna, i clienti hanno complessivamente apportato nuovi capitali per Chf 35,1 miliardi. Con un afflusso pari a Chf 10,1 miliardi, le attività di asset management istituzionale hanno registrato la raccolta più alta mai raggiunta, mentre i clienti privati hanno fatto affluire l’importo record di Chf 19,0 miliardi nelle attività di wealth management su scala mondiale, rispetto ai Chf 11,1 miliardi di un anno prima e ai Chf 14,2 miliardi del quarto trimestre del 2003. All'interno dei singoli Paesi europei in cui è presente la nostra iniziativa di wealth management, è stata registrata una raccolta record pari a Chf 4,2 miliardi. I proventi operativi sono cresciuti del 33% rispetto al primo trimestre del 2003, segnando il miglior risultato trimestrale di sempre. I ricavi sono aumentati in tutti i settori. L’incremento dei livelli di mercato ha inciso positivamente sulla base dei patrimoni e degli attivi in gestione, comportando un aumento dei ricavi da commissioni. I ricavi da commissioni e intermediazioni hanno beneficiato di un primo trimestre sostenuto da fattori stagionali e da un contesto di mercato in netto recupero, caratterizzato da una crescita significativa dell’attività dei clienti privati e istituzionali. In un contesto M&a in fase di miglioramento, le commissioni di corporate finance hanno espresso un aumento del 75%, contro una crescita del 40% degli introiti da tali attività su scala globale. L’innalzamento dei limiti del rischio di mercato ha consentito a Ubs di trarre vantaggio dalle favorevoli condizioni di trading prevalenti nel primo trimestre. A fronte di un Value at Risk (Var) medio cresciuto del 34% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, il totale dei ricavi da attività di negoziazione è aumentato del 33%. I ricavi da negoziazione titoli hanno toccato il loro livello più alto dal primo trimestre 2001, trainati dalla rapida espansione dei volumi di mercato, da livelli di attività nettamente più elevati da parte della clientela e dal conseguente miglioramento delle opportunità di trading. I ricavi da trading in proprio hanno mostrato una forte ripresa rispetto al primo trimestre 2003, caratterizzato invece da una debolezza particolarmente accentuata. Il trading obbligazionario ha continuato a esprimere risultati solidi, sostenuti da una favorevole struttura dei tassi di interesse e della curva dei rendimenti, unitamente ai forti flussi positivi di capitali da parte dei clienti. Nel trimestre in esame, Ubs ha messo a segno un altro risultato creditizio eccellente, realizzando un recupero netto di crediti per Chf 3 milioni, a fronte di oneri per perdite su crediti pari a Chf 69 milioni un anno prima. La crescita dei costi operativi, pari al 17% rispetto al primo trimestre 2003, è risultata nettamente inferiore a quella dei ricavi ed è dovuta essenzialmente all’aumento delle attribuzioni relative ai compensi correlati alla performance. Avviata campagna pubblicitaria su scala globale Uno dei cardini della strategia di crescita di Ubs è costituito dagli investimenti a favore dello sviluppo di un marchio forte. Tale impegno è evidenziato da una nuova campagna pubblicitaria lanciata a febbraio su scala globale. La campagna, intitolata «You and us», sottolinea la vocazione di Ubs a erogare prodotti e servizi finanziari in tutto il mondo avvalendosi di una rete di relazioni personali basate su una comprensione approfondita delle diverse esigenze. L’impegno pubblicitario si concentra su determinati mercati chiave, nei quali è indispensabile rafforzare ulteriormente la notorietà del marchio Ubs al fine di raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati, in particolare negli Usa. Nomina a livello di senior executive Georges Gagnebin, attuale Chairman del Gruppo d’affari Wealth Management & Business Banking, ha deciso di affrontare una nuova sfida all’interno di Ubs. Pertanto, con effetto 1° ottobre 2004 lascerà il Direttorio del Gruppo per dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di vicepresidente della holding che raggruppa le nostre banche private indipendenti e le attività di asset management di Gam. Georges Gagnebin ha svolto diverse funzioni in seno al senior management di Ubs negli ultimi tredici anni e ha diretto le attività di private banking della bancadal 2000 fino alla metà del 2002. Ubs è grata per il prezioso contributo che egli ha fornito al fine di posizionare le attività di gestione patrimoniale dell'istituto come leader sul piano mondiale. Prospettive Nel primo trimestre, Ubs ha conseguito risultati estremamente positivi beneficiando di condizioni eccellenti in tutte le attività. È improbabile che questo felice concorso di circostanze continui man mano che l’anno avanza, soprattutto in considerazione della normale stagionalità che favorisce alcune attività nel primo trimestre. «Con le nostre unità a pieno regime e gli indicatori di crescita che puntano verso l’alto, abbiamo tutte le ragioni per essere ottimisti sul futuro di Ubs» ha dichiarato Clive Standish, Chief Financial Officer. Coefficienti finanziari Il rendimento annualizzato del patrimonio netto per il primo trimestre 2004 si è attestato al 29,2% rispetto al 13,2% di un anno prima. L’utile base per azione è passato da Chf 1.05 del primo trimestre 2003 a Chf 2.25, mentre il rapporto costi/ricavi è migliorato dal 78,8% di un anno fa al 70%. Risultati raffrontati agli obiettivi finanziari di Ubs (ante avviamento e rettificati per gli eventi finanziari significativi) Ubs definisce gli obiettivi finanziari e valuta la performance in termini di risultati rettificati, escludendo cioè gli eventi finanziari significativi1 e l’ammortamento dell’avviamento e di altri attivi immateriali. I risultati di Ubs raffrontati agli obiettivi finanziari sono i seguenti: Il Roe annualizzato per il primo trimestre 2004 si è attestato al 31,9%, in progresso rispetto al 15,8% dello stesso trimestre del 2003 e nettamente al di sopra del target range del 15 – 20%. Si tratta del miglior risultato mai raggiunto, riconducibile da un lato a un utile netto più elevato e dall’altro al minor livello medio del capitale proprio risultante dai nostri continui programmi di buyback azionari. Anche l’utile base per azione ha segnato un massimo storico, crescendo del 95% a Chf 2.46 da Chf 1.26 nel primo trimestre 2003, un risultato sostenuto dagli stessi fattori che hanno inciso positivamente sul Roe. Rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, il rapporto costi/ricavi ha registrato un miglioramento passando dal 75,7% al 67,8% – il livello più basso dal 2000. Tale risultato è stato ottenuto grazie a maggiori ricavi e a costi progressivamente decrescenti negli ultimi anni.  
     
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