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IL FINANZIAMENTO DELLO SVILUPPO TECNOLOGICO DELLE IMPRESE

Civitanova Marche, 19 ottobre 1998 - Nel corso di un convegno a Civitanova Marche sul tema "Finanza Innovativa per lo Sviluppo Tecnologico delle Imprese", il Mediocredito Lombardo ha illustrato agli imprenditori di Marche, Abruzzo e Molise il recente accordo con il Politecnico di Milano per favorire una maggiore integrazione fra Finanza, Ricerca e Piccole e Medie Imprese. L'Istituto lombardo è particolarmente attivo nell'area dopo l'acquisizione, nel 1997, del Mediocredito Abruzzese e Molisano. Nel corso del convegno, Pierluigi Novello, direttore generale del Mediocredito Lombardo, ha affermato la volontà della banca di essere fattore sempre più rilevante per lo sviluppo delle imprese e delle economie locali. Umberto Bertelè, ordinario di economia e organizzazione aziendale e direttore dell'Associazione Imprese del Politecnico di Milano, ha illustrato le opportunità offerte dallo "Sportello Tecnologico" attivato presso il Politecnico per consentire alle PMI l'accesso privilegiato alla ricerca verificando la fattibilità dei progetti che trovano poi finanziamento grazie alla collaborazione del Mediocredito. Paolo Leonardi, presidente del Comitato Giovani Imprenditori delle Marche, ha illustrato la realtà imprenditoriale locale, rilevando la capacità delle industrie marchigiane di sviluppare elementi fortemente innovativi per affrontare la sfida di una sempre maggiore globalizzazione. Mario Clementoni, presidente della Clementoni spa, ha riferito circa la sua "case history" e il suo vissuto aziendale in materia di pecularità e di elementi innovativi del modello di sviluppo delle Marche. Germano Lucci, consigliere delegato del gruppo Amadori spa, ha illustrato il modello di sviluppo abruzzese. Paolo Grandi, direttore della divisione merchant banking del Mediocredito, ha illustrato i nuovi strumenti finanziari proposti dalla banca. I lavori del convegno sono stati moderati da Luca Paolazzi (Sole-24 Ore)

TERAPIE ABLATIVE DEI TUMORI:"IMPRESSIONANTI" I PROGRESSI TECNOLOGICI
Milano, 19 ottobre 1998 - I progressi tecnologici, definiti "impressionanti", delle apparecchiature dedicate alle terapie ablative (soprattutto laser, radiofrequenza, microonde, crioablazione) nella terapia antitumorale sono stati evocati nel corso della seconda Conferenza Mondiale sulle terapie ablative delle malattie tumorali, svoltasi presso la Fondazione Ambrosiana di Milano, organizzata dai due centri italiani attualmente in possesso della maggiore casistica, l'Azienda Ospedaliera di Vimercate e l'Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio, rispettivamente rappresentate al convegno dai responsabili dei loro Centri di Ecografia e Radiologia Interventistica, dottor Tito Livraghi per Vimercate e dottor Luigi Solbiati per Busto Arsizio. Nel corso della conferenza, alla quale hanno partecipato 250 medici provenienti da 10 Paesi, sono state in particolare esaminate le apparecchiature che, attraverso la guida di aghi - elettrodi, consentono di portare le fonti di energia all'interno dei bersagli tumorali solo attraversando la cute, spesso in sola anestesia locale, senza interventi chirurgici. Negli ultimi 4/5 anni si è progressivamente sviluppato il settore delle terapie ablative effettuabili attraverso la cute con la guida delle metodiche di immagine (soprattutto ecografia e TAC), senza necessità di aperture chirurgiche. In particolare, si è affermato il settore delle terapie che, anziché l'azione chimica dell'alcool, im- piegano una energia fisica, il calore (fotocoagulazione con laser, ter- molesione con radiofrequenza o microonde) o il freddo (crioterapia). Diffondendosi entro il tumore per raggi facilmente predeterminabili, il calore o il freddo molto intensi determinano una morte del tessuto per "necrosi coagulativa" con successivo lento riassorbimento da parte dei tessuti sani circostanti. La più utilizzata di tali metodiche è la radiofrequenza che offre di trattare lesioni molto alte in tempi brevi e a costi molto contenuti: proposta inizialmente dal Centro di Gastroenterologia dell'Ospedale di Piacenza nella terapia dell'epatocarcinoma, in sostituzione dell' alcoolizzazione, la radiofrequenza è stata estesamente applicata da numerosi centri italiani e stranieri anche ad altre patologie tumorali, soprattutto nelle metastasi epatiche originanti da tumori di colon e retto, seguendo l'esperienza del centro-pilota dell'ecografia dell'Ospedale di Busto Arsizio, attualmente in possesso della più ampia casistica internazionale nel settore. Quello colonrettale è oggi valutato il III/IV tumore umano per incidenza nella popolazione. Il trattamento si effettua introducendo, in sala operatoria e in anestesia generale, uno o più aghi-elettrodi nella massa tumorale: in 12/20 minuti l'energia emessa dall'ago porta ad elevate temperature e quindi, appunto, a morte del tessuto neoplastico. La metodica risulta quasi priva di complicanze, rispetto ai rischi più frequenti della chirurgia, consente di dimettere il paziente dall'ospedale entro 24 ore, solitamente in condizioni tali da consentirgli di tornare a vita normale entro 2/3 giorni. Possibile ripetere il trattamento anche a breve distanza di tempo qualora si sviluppino nuove lesioni tumorali. Tra i progressi tecnologici più importanti illustrati nel corso della conferenza di Milano, quello degli aghi-elettrodi per radiofrequenza costituiti da tre aghi distanziati di 5 mm e montati su un unico cluster ( impugnatura) che, introdotti nel bersaglio tumorale, consentono di ottenere in tempo breve (12-14 minuti) volumi di necrosi molto ampi e sino ad ora assolutamente impensabili (cm 4X5 o cm 5X5). Tale ampiezza, paragonabile a quella ottenibile con ampie resezioni chirurgiche, consente di trattare masse tumorali di grosse dimensioni con bassissima probabilità di recidiva nel tempo. Inoltre, presentati laser a bassa potenza determinanti l'attivazione nel tes-suto tumorale di sostanze chimiche fotocoagulanti e distruttive, con conseguente trattamento di lesioni tumorali situate in difficili aree anatomiche: il prof. Lees del Middlesex Hospital di Londra ha presentato in proposito una casistica di neoplasie del pancreas trattate per via percutanea e non suscettibili di trattamento chirurgico che avrebbe causato demolizioni anatomiche troppe estese. Il gruppo dell'Istituto di Radiologia di Pisa (prof. Bartolozzi) hs presentato nell'ambito della cura dell'epatocarcinoma i primi risultati dell'azione combinata di chemioembolizzazione (esame eseguito per via arteriosa chiudendo l'apporto sanguigno al tumore) e rediofrequenza, utilizzata per distruggere il tessuto vitale residuato dopo la prima terapia. Esperienza analoga, ma nell'ambito delle metastasi epatiche da tumore colonrettale, è stata presentata dal servizio di radiologia dell'Ospedale di Busto Arsizio (dott. Solbiati). Il dottor Livraghi di Vimercate e il prof. Buscarini di Piacenza hanno confermato il progressivo passaggio nella terapia dell'epatocarcinoma dall'alcoolizzazione alla radiofrequenza con elevatissime percentuali di guarigione del focolaio neoplastico e sopravvivenze dei pazienti nel tempo uguali, o anche superiori, a quelle ottenibili con la resezione chirurgica, peraltro gravata da dati di mortalità e morbilità nettamente superiori a quelli riportati per le metodiche ablative percutanee. Nella terapia delle metastasi epatiche , soprattutto della neoplasia colonrettale, sono stati presentati dal gruppo di Busto Arsizio i primi risultati a 3/5 anni con dati di sopravvivenza del tutto paragonabili con le più costose, e spesso tecnicamente non fattibili, resezioni chirurgiche, ma con complicanze nettamente inferiori o quasi inesistenti. Il prof. Lees di Londra ha illustrato risultati molto interessanti dell'utilizzo percutaneo del laser con aghi sottili nella terapia delle neoplasie pancreatiche. Il dott. Vogl di Berlino quelli realizzati nelle neoplasie del massiccio facciale e della faringe. Per le terapie delle patologie prostatiche, soprattutto dell'ipertrofia benigna, sono stati presentati eccellenti risultati dell'uso di fibre laser o sonde di crioablazione (le temperature estremamente basse provocano la morte tissutale). Il dottor Gazzelle di Boston ha affermato che le terapie ablative sono in attiva e rapida diffusione nel mondo medico, favorita dal costante miglioramento delle tecnologie: ha auspicato uno stretto rapporto fra gli esecutori di tali terapie, oncologi e chirurghi, per definire e aggiornare indicazioni e risultati raggiunti

LA SICUREZZA NELL'AREA MEDITERRANEA SECONDO IL CONGRESSO AMERICANO
Milano, 19 ottobre 1998 - Alle ore 18. 00 del 26 ottobre, a Palazzo Clerici di Milano, sede dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), Stanley R. Sloan, senior specialist in International Security Policy del Congressional Research Service of the Library of Congress, Washington, parla sul tema "Security in the Mediterranean Region". Discussant è Massimo de Leonardis , associate professor dell'Università Cattolica di Milano. L'iniziativa è promossa in cooperazione con il Centro di Ricerche sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato, (Università Cattolica) e con l'United States Information Service (USIS).

FONDAZIONE DON GNOCCHI: CENTRO PER ANZIANI IN ALZHEIMER/PARKINSON
Milano, 19 ottobre 1998 - Alle ore 11. 30 del 22 ottobre, in via Girola (zona Niguarda), la Fondazione Don Gnocchi inaugura una struttura, il "Centro Girola" dedicato alla cura e assistenza degli anziani non autosufficienti, anche con particolare riferimento alla ricerca scientifica legata alle patologie più invalidanti della Terza età, come Alzheimer e morbo di Parkinson. Interventi: Mons. Angerlo Bazzari, presidente Fonbdazione Don Gnocchi, Antonio Maraschi, direttore generale della Fondazione, Luisito Trevkisan, direttore del nuovo Centro, Fabio Trecate, responsabile medico del Centro, e l'architetto Piero Cosulich, direttore dei lavori per la costruzione del centro

INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE (IMA): UTILE OPERATIVO SEMESTRALE +165%
Milano, 19 ottobre 1998 - I vertici della società IMA - Industria Macchine Automatiche - hanno riferito alla stampa e agli analisti finanziari i risultati del primo semestre 1998 dai quali emerge una crescita di +165% dell'utile operativo (22, 8 miliardi) rispetto al primo semestre 1997, obiettivo in precedenza previsto solo per l' esercizio 2000. I ricavi netti consolidati sono cresciuti di +12% ( a 201, 6 miliardi). Utile prima delle imposte +445% a 18 miliardi. Portafoglio ordini consolidato +15% a 2554 miliardi. L'indebitamento netto del gruppo è diminuito a 88, 2 miliardi (129 nel primo semestre 1997) ed è prevista una ulteriore flessione entro fine anno. Sulla base del portafoglio ordini e dello stato di avanzamento delle commesse in lavorazione, il fatturato consolidato è previsto a fine anno attorno a 440 miliardi. Ricavi netti della capogruppo +8% (155, 8 miliardi). Utile operati- vo +58% a 20 miliardi e utile prima delle imposte +112% a 15, 5 mld. Con cinque stabilimenti in Italia e tre in India e con forza di lavoro di 1693 unità(invariata rispetto a fine giugno 1997), il gruppo IMA è leader mondiale nelle macchine per il confezionamento del tè e di prodotti farmaceutici: nel settore ha rivoluzionato lo standard tecnologico di riferimento sviluppando una macchina con sistema integrato per la realizzazione e il packaging di confezioni blister. Recentemente sono state lanciate macchine e linee complete altamente innovative per l'industria farmaceutica. Il gruppo possiede partecipazioni, anche totali o di maggioranza in parecchie società straniere , tra cui in India, Giappone, Cina, USA, Germania, Lussemburgo, Olanda, British Virgin Islands. L'amministratore delegato Alberto Vacchi ha detto che sulla base degli ottimi risultati del primo semestre e della consistenza del portafoglio ordini, per l'intero anno 1998 è previsto un risultato in netto miglioramento rispetto all'esercizio 1997:"Nel medio termine, ha aggiunto, ipotizziamo una crescita sia per le linee interne sia per quelle esterne". Vacchi ha spiegato che l'andamento molto positivo "è il risulta- to di una attenta riduzione delle spese generali e di una razionalizzazione della struttura interna. Grande attenzione è stata data alla Ricerca e Sviluppo e i nuovi modelli lanciati recentemente hanno già riscontrato il parere positivo di importanti società farmaceutiche e alimentari". La percentuale di export sul fatturato è stata pari, nel primo semestre, al 94, 5%. Stati Uniti ed Europa hanno contribuito fortemente al risultato: sono state fornite numerose macchine a linee complete a note multinazionali farmaceutiche. Il vivace andamento nei paesi occidentali (che rappresentano più dell'80% delle vendite del gruppo) ha compensato il calo delle vendite nel sudest asiatico, investito da una pesante crisi economica. Tuttavia, la nuova filiale giapponese ha registrato un sensibile incremento degli ordini rispetto allo stesso periodo del 1997. Il Consiglio di amministrazione della società, che è quotata alla borsa di Milano dal giugno 1995, ha deciso di proporre all'assemblea convocata per l'1 dicembre prossimo, l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie fino a un massimo di 3. 610. 000 ad un prezzo compreso tra 9000 e 18000 lire per azione. Il capitale della società (36, 1 miliardi) è controllato per il 61 per cento dalla famiglia Vacchi (presidente del gruppo è Marco Vacchi) e la rimanenza è posseduta soprattutto da fondi d'investimento esteri. La società ha sede a Ozzano dell'Emilia (Bologna).

CABOTO (GRUPPO INTESA) EMETTE REVERSE PUT WARRANT SU DOLLARO/LIRA
Milano, 19 ottobre 1998 - Caboto Holding Sim, investment bank del gruppo Intesa, ha annunciato il lancio di un dual currency warrant sul cambio dollaro/lira USD/ITL) per un valore nominale di 100 miliardi di lire. Nell'annuncio si rileva che si tratta di una novità assoluta per il mercato italiano: a differenza dei warrant tradizionali questo prodotto permette di trarre vantaggio da un apprezzamento o stabilizzazione del cambio dollaro/lira mediante la vendita di una opzione put ad un prezzo che sfrutta l'elevata volatilità presente al momento sul mercato dei cambi. Il deprezzamento della valuta americana combinata ad un forte innalzamento dei livelli di volatilità ha determinato l'emissione di questo prodotto nella prospettiva di un assestamento del cambio intorno ai valori attuali. Il warrant ha durata annuale ed è emesso a sconto (al pari di un Bot) rispetto al rimborso di un capitale nominale. Tale capitale verrà corrisposto a scadenza in lire o in dollari a seconda che il cambio dollaro /lira sia rispettivamente superiore o inferiore al cambio di esercizio. In questo modo l'investitore ha l'opportunità di ottenere un rendimento lordo del 7% in lire oppure acquistando dollari ad un livello circa del 7. 5% inferiore agli attuali corsi. L'investitore che acquista, ad esempio, un lotto minimo di 50. 000 warrants ad un prezzo di lire 93. 45 spenderà 4. 672. 500 lire. Ipotizzando un cambio di esercizio di 1600, se a scadenza il dollaro/lira sarà sopra 1600 l'investitore riceverà 5. 000. 000 di lire e in caso contrario riceverà 3125 dollari. Caboto Holding Sim si impegna a quotare il warrant sino alla sua scadenza sul mercato secondario. Il warrant ha un prezzo di esercizio 1% out of the money. Il prezzo di esercizio viene fissato mercoledì 21 ottobre.

ANTIQUARIATO: MOSTRA-MERCATO A VILLA CASTELBARCO. RESTAURO PER UN MERA
Milano, 19 ottobre 1998 - È in corso dal 17 al 25 ottobre presso la settecentesca villa Castelbarco Albani di Vaprio d'Adda (Milano) la 12ma edizione della Mostra Mercato dell'Antiquariato a carattere nazionale. Partecipano circa 90 espositori da tutta Italia con numerose proposte di mobili e oggetti di alto antiquariato italiani, francesi e inglesi. Vi sono tappeti orientali antichi, sculture in marmo, legno e perfino terracotta, dipinti e disegni del XV e XX secolo, argenti europei e americani, gioielli e orologi d'epoca, maioliche, porcellane e ceramiche, articoli in ferro battuto e oggettistica varia.