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ROCHE: NUOVO ASSETTO ITALIANO DOPO L'ACQUISIZIONE BOEHRINGER MANNHEIM

Milano, 17 dicembre 1998 - Il Gruppo svizzero Hoffmann-La Roche ha presentato il nuovo assetto italiano in seguito all'acquisizione, perfezionata nel marzo 1998, della Boehringer Mannheim. Renzo Rustici, amministratore delegato e direttore generale Roche S.p.A., ha rilevato che dopo l'importante fusione Roche è divenuta leader mondiale nel settore diagnostico e ha consolidato la propria posizione nel comparto farmaceutico, dove è ottava nel mondo: per quest'anno il gruppo stima di raggiungere un fatturato di 25 miliardi di franchi svizzeri (circa 30.000 miliardi di lire), di cui oltre 14 miliardi (+18% rispetto al 1997) nella divisione farmaceutici e 4,7 miliardi (+387%) nella divisione diagnostici. I risultati attesi fanno prevedere un incremento di 4,3 miliardi di franchi svizzeri nell'utile consolidato, prima degli oneri straordinari derivanti dalla acquisizione: la Boehringer Mannheim è costata complessivamente 19.000 miliardi di lire. Come effetto della fusione, circa 4.000 dipendenti (300 in Italia) su 74.000 (2.400) sono usciti dal gruppo. In Italia Roche è oggi la prima azienda del mercato sia nel settore farmaceutico che diagnostico, con un fatturato 1998 previsto in 1.600 miliardi di lire (75% farmaceutica e 25% diagnostica) e quote di mercato nel comparto farmaceutico del 6,2% (seconda risulta Glaxo con il 4,5% e terza Novartis con il 4,2%) e del 19,3% in quello diagnostico (seconda la J & J con l'11,3%, terza la Abbott con il 10,4%). Per il 1999 si stima un aumento di fatturato del 10%. Dal 1mo gennaio 1999 la Roche italiana si presenta con un nuovo assetto organizzativo facente capo a quattro distinti elementi: il primo è il nuovo polo produttivo europeo di Segrate (335 dipendenti), frutto di un investimento pari a oltre 250 miliardi di lire con un impianto che servirà il mercato italiano ed europeo per la fabbricazione di solidi (granulati, compresse, capsule) e la produzione e confezionamento di gocce. In particolare, esso produrrà anche il farmaco anti-obesità "Xenical" (principio attivo: "orlistat") per 140 tonnellate all'anno: questo dovrebbe divenire il prodotto di punta della Roche entro il 2002, con un valore stimato in circa 2.000 miliardi di lire. Secondo elemento della nuova struttura in Italia è la Roche Diagnostics S.p.A. -400 miliardi di fatturato e 400 dipendenti- in cui confluiscono le attività della divisione diagnostici di Roche S.p.A rafforzate dall'integrazione con Boehringer Mannheim. Terzo elemento la partnership con Patheon, società canadese leader nel settore dell'outsourcing farmaceutico cui Roche ha ceduto l'85% della quota azionaria di controllo dell'impianto di Monza: Patheon svolgerà attività produttiva per conto di Roche nell'ambito di un accordo di 5 anni che prevede un utilizzo del 40% della capacità dell'impianto. In questo modo, lo stabilimento di Monza diventa un polo produttivo europeo al servizio di tutti i gruppi farmaceutici. Infine, quale quarto elemento, viene costituita Novuspharma, centro di ricerca oncologico autonomo "generatore di innovazione e servizi all'industria farmaceutica". Il centro è supportato da manager provenienti dal team di ricerca oncologica di Boehringer Mannheim e dal sostegno Roche che ha interessato investitori istituzionali ("venture capitalists") alla nuova struttura scientifica. Il panorama della presenza Roche in Italia si completa con Roche Milano Ricerche e il reparto di Ricerca Clinica.

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