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IL FUTURO DELLA FIERA DI MILANO: UN DOCUMENTO PROPOSITIVO SINDACALE

Milano, 3 dicembre 1998  - In una comunicazione via fax si dà notizia della approvazione da parte dell'assemblea dei lavoratori di Fiera Milano e Fieramilano Data di un "documento propositivo di Fiera Milano e consociate", consegnato ai membri del Consiglio Generale della Fiera. Nel documento si afferma in particolare che "siamo arrivati alla fase di transizione e eventuale ridefinizione del ruolo della forma giuridica delle Fiere e di Fiera Milano in particolare" nel quadro degli sviluppi connessi ai provvedimenti legislativi di decentramento (Legge Bassanini) e del nuovo scenario economico nazionale ed europeo. Dopo avere affermato che "purtroppo a questo appuntamento Fiera Milano è arrivata in una situazione di grande debolezza e confusione di ruolo dovuta in buona parte alle diatribe tra i ' vertici ‘ dell'Ente, allo scadimento del management più in generale e alla ' sudditanza ‘ dell'azienda rispetto ad interessi pur leciti ma particolari di soggetti esterni", nel documento si espongono i problemi della Fiera anche in relazione alle norme della Commissione CEE sul mercato interno per il settore Fiere ed Esposizioni e in relazione alla Legge Quadro sulle Fiere attualmente in corso di approvazione. Quindi, si conclude esponendo in sintesi gli orientamenti concordati in sede di assemblea sindacale come segue: "verificare la possibilità di non privatizzare l'Ente Fiera; nel caso non fosse possibile, mirare ad una forma societaria che contempli la maggioranza in mano pubblica data la forte valenza di patrimonio economico nazionale; il mantenimento occupazionale di Fieramilano Data e delle altre attuali consociate; la presenza di almeno 2 rappresentanti dei dipendenti nel futuro consiglio di amministrazione; ferma opposizione ad ogni possibile forma di outsourcing e/o ulteriore frammentazione dell'attività dell'Ente; lo sviluppo occupazionale e l'obiettivo di una sempre maggior professionalizzazione dei lavoratori dell'Ente Fiera e Fieramilano Data; una lotta al lavoro nero sommerso nell'indotto Fiera".

 SCOMMESSE SPORTIVE: IN 5 MESI VINTI 90 MILIARDI SU 145 DI RACCOLTA
Milano
, 3 dicembre 1998 -  SNAI Servizi ha comunicato che nei primi 5 mesi di vita delle scommesse sportive, gli scommettitori delle Agenzie Ippiche collegate alla SNAI hanno incassato vincite per oltre 90 miliardi di lire su una raccolta complessiva di 145 miliardi circa, con percentuale, quindi, pari al 64%. Nel comunicato si rileva che il dato non deriva da una quota destinata a montepremi, bensì dall'abilità degli scommettitori e dalla peculiarità delle scommesse che permettono vincite di importo ridotto rispetto ai concorsi a pronostico, ma con frequenza molto più alta. Le Agenzia Ippiche hanno battuto un nuovo record con una raccolta, dal 27 giugno al 30 novembre di 144. 950. 242. 000 lire mentre sono stati emessi 7. 372. 747 tickets con importo medio di ogni scommessa pari a 19. 660 lire. In novembre la raccolta è stata di 57. 322. 000. 000 lire, pari a +36, 28% su ottobre. Il numero delle scommesse è aumentato del 37. 86% a 3. 189. 572: ciò significa - si dice nel comunicato - che non solo si scommette di più , ma soprattutto che aumenta il numero degli scommettitori. Nella graduatoria regionale emerge la Lombardia con oltre 22, 5 miliardi di lire giocate, pari a + 17. 62% del totale nazionale. Seguo- no Toscana, Lazio ed Emilia - Romagna. 7 miliardi delle scommesse sportive in Agenzie Ippiche sono stati destinati all'Erario e oltre 9 mld al CONI. Le 277 Agenzie Ippiche collegate a SNAI Servizi, pur rappresentando l'81% dei delegati alla raccolta, hanno raggiunto nei 5 mesi circa il 92% della quota di mercato.

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