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CREDITO DI 16 MILIARDI A MANDARINA DUCK CHE SI DIVERSIFICA

Milano, 27 maggio 1999 - Plastimoda S. p. A., società appartenente al gruppo bolognese Finduck, che produce e commercializza in tutto il mondo gli articoli con il noto marchio Mandarina Duck, ha acceso di recente sul mercato domestico un prestito sindacato di Lire 16 miliardi. L'operazione, strutturata come una linea di credito stand-by, con durata 36 mesi, è stata organizzata dalla merchant bank milanese La Compagnia Finanziaria S. p. A. , nota sul mercato italiano dei prestiti sindacati. Unicredito Italiano è intervenuto in qualità di banca capofila. Alla linea di credito, concessa secondo fonti di mercato ad un margine di 75 punti base sull'Euribor, hanno partecipato anche Banca Nazionale dell'Agricoltura, Cassa di Risparmio di Cesena, Credito Fondiario e Industriale, Banca Cesare Ponti e Cassa di Risparmio di Cento. Plastimoda S. p. A. opera da oltre 20 anni nel settore della pelletteria, degli accessori e, dal 1997, anche nell’abbigliamento con il marchio Mandarina Duck. A partire dal 1997 il gruppo Finduck ha intrapreso un nuovo percorso di sviluppo strategico, puntando alla diversificazione dell’offerta Mandarina Duck e al rafforzamento nel settore della pelletteria mediante l’acquisizione della società Lamarthe leader nel mercato francese per le borse in pelle di alta qualità. Ciò ha comportato e comporta tuttora il sostenimento di importanti investimenti sia commerciali sia produttivi, la revisione dell’assetto organizzativo del gruppo nonché il potenziamento della struttura distributiva in Italia e all’estero. La linea di credito di cui sopra va pertanto vista in un’ottica di sostegno allo sviluppo strategico della società.

NONOSTANTE I FORTI CALI NEL RESTO DEL MONDO, IN EUROPA CRESCONO LE ESPORTAZIONI DI TECNOLOGIA ITALIANA PER IL MARMO

Milano, 27 maggio 1999 - In occasione della Fiera Marmi e Macchine in svolgimento a Carrara dal 26 al 30 maggio 1999, l’Associazione italiana Marmomacchine ha diffuso i dati completi e ufficiali del 1998 sulle esportazioni italiane di macchine ed impianti per la lavorazione delle pietre naturali e le prime indicazioni sull’andamento del primo trimestre 1999. Nel poco entusiasmante panorama generale del 1998 tracciato dai responsabili dell’associazione, che vede le esportazioni italiane scendere a soli 611 miliardi di lire (-30% rispetto al 1997), giungono però buone notizie dai mercati europei, complessivamente in crescita. In pole position la Spagna, che ha quasi raddoppiato la quota del 1997 passando da 45 a 85 miliardi di lire. In calo la Turchia, seconda classificata, che ha visto diminuire le proprie quote passando da 58 a 42 miliardi di lire. (-27%). Segue la Germania, che ha moderatamente incrementato i suoi acquisti da 38 a 40 miliardi di lire (+3, 41% rispetto al 1997). Al quarto posto gli Stati Uniti, che hanno visto diminuire i loro acquisti di tecnologia lapidea dai 40 miliardi del 1997 ai 30 miliardi del 1998 (-24% rispetto al 1997). Il Portogallo, passato a 27, 5 miliardi di lire dai 19, 5 del ’97, ha ottenuto un aumento del 40, 62% rispetto allo scorso anno, collocandosi al quinto posto. Segue l'Egitto che, pur risentendo della crisi edilizia che ha penalizzato anche il settore lapideo, con un notevole calo rispetto al ’97, resta comunque tra i più interessanti mercati per le macchine e per i materiali. Il Regno Unito, dopo la pesante crisi finanziaria di qualche anno fa, ha più che raddoppiato i suoi investimenti, da 10 a 22 miliardi di lire, attestandosi al settimo posto. "Dal punto di vista complessivo – ha dichiarato Angelo Marabelli, Presidente dell’Associazione italiana Marmomacchine – possiamo affermare che il 1998 ha ottenuto un buon risultato in Europa, nonostante la caduta del mercato cinese e le difficoltà riscontrate sui mercati del Sud-Est asiatico. Tuttavia, nel primo trimestre del 1999 gli esportatori di tecnologia lapidea hanno dimostrato di saper fronteggiare la situazione e mantenere la propria leadership internazionale di settore. " La Fiera di Carrara, rassegna importante di marmi, macchine e servizi specializzati, è il punto d’incontro irrinunciabile per aziende, professionisti e operatori, nella capitale di una regione che storicamente vanta la più forte tradizione nella lavorazione del marmo e dei materiali lapidei. L’impulso crescente alla commercializzazione delle pietre provenienti da ogni parte del mondo e l’avanzata tecnologia delle macchine, utensili e accessori, è il risultato di un costante lavoro di ricerca, per offrire i servizi specializzati e per migliorare lo standard del prodotto finito nel modo più competitivo. In tutto si muovono intorno all’evento della fiera più di 1000 aziende: un avvenimento unico nel suo genere che conferma l’importanza di una manifestazione che tradotta in cifre mette in collegamento tra loro altrettante aziende con migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Il ruolo propulsivo della fiera non si limita solo all’Italia, ma si allarga a dimensione mondiale, facilita scambi commerciali e favorisce intese e cambiamenti in linea con l’evoluzione del comparto Da parte di Marmomacchine è stata svolta un'importante indagine comparativa sulle Fiere di Carrara e Verona, che merita particolare attenzione per la quantità delle imprese coinvolte (ben 134) e per le esigenze emerse dagli operatori: una forte richiesta di biennalità alternata delle mostre specializzate italiane, più supporti promozionali e disponibilità di servizi, di trasporti interni più rapidi e più economici alla vigilanza e ai collegamenti. Le specifiche richieste sono state inoltrate ai presidenti delle rispettive fiere, che hanno confermato la disponibilità a incontrarsi per affrontare e approfondire la questione nei termini più corretti. L'impegno organizzativo e le inziative a favore degli Associati dell'Associazione Italiana Marmomacchine sono numerose e vaste: fra queste occorre ricordare la creazione del Gruppo di Lavoro sul "Rumore di Lavorazione" in collaborazione con l'UNI; la partecipazione ad oltre 13 fiere, tra cui in Arabia Saudita, Belgio, Brasile, Malesia, Spagna, Russia, Turchia, Cina, Stati Uniti. Di particolare rilievo l’impegno dell’Associazione per l’allestimento di una partecipazione collettiva alla prossima Asian Stone di Kuala Lumpur (1-4 settembre 1999). Per quanto riguarda gli strumenti operativi, è stata costituita la Marmomacchine Servizi S. r. l. per amministrare le iniziative e ricuperare dei margini da impiegare ai fini statutari nel rispetto dell'Art. 4 del nuovo Statuto Sociale – ma Marmomacchine Servizi S. r. l. organizzerà anche la prima fiera specializzata in Egitto, la Arabian Stone Fair (2-5 dicembre 1999) -, una Federazione regionale aperta a tutti i Consorzi Export del settore per l'accesso alle provvidenze previste della legge Bassanini, e la Federazione Internazionale "Federmarmomacchine" per realizzare le più opportune sinergie interassociative e i programmi europei che saranno presentati dall'Is. I. M. con l'Istituto del Commercio Estero alla prossima fiera di Carrara.

UN LIBRO SUL TELELAVORO
Milano, 27 maggio 1999 Dopo tanto parlare di telelavoro, finalmente cominciano ad arrivare i primi documenti su questa nuova materia di cui non si ancora molto, ma di sicuro rappresenterà il futuro prossimo per molte persone. Con questa pubblicazione ora i possibili e/o probabili telelavoratori potranno avere le idee più chiare sull'argomento e soprattutto utilizzare questo strumento come una guida per le loro prossime esperienze sul campo. Autori del volume sono Patrizio Di Nicola pdn@uni. net che ormai da anni coordina la lista italiana sul telelavoro e F. Buzzoni buzzoni@ifoa. it Il volume è stato pubblicato dall'IFOA e dal progetto ETD, con il supporto della Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia ed è stato curato da: Telelavoro, Telecentri, Teledidattica.

ANCORA SUPPORTO A LINUX NEL SETTORE DELL' E-COMMERCE
Cassina dè Pecchi, 27 maggio 1999 - Software AG ha annunciato l'intenzione di rendere disponibile la propria offerta di prodotti per l'E-Business anche in ambiente Linux. Una versione demo di ogni soluzione, completa di tutte le funzionalità, sarà resa disponibile gratuitamente alla pagina web dell'azienda tedesca. Il primo prodotto, Bolero Appilcation Server per Linux, sarà disponibile a breve, mentre altre soluzioni seguiranno nel corso dell'anno. L'azienda tedesca ha preso questa decisione in risposta al fatto che un numero sempre maggiore di aziende utilizza sistemi basati su Linux o ne prevede l'implementazione. Tuttavia, essi in genere supportano applicazioni isolate, come web server o servizi e-mail. Fino ad oggi, le applicazioni E-Business mission-critical non sono state tra queste poiché non erano disponibili per Linux potenti ambienti di sviluppo e runtime o database server. Il parere di Software AG è che Linux sia, a tutti gli effetti, una piattaforma stabile, scalabile e sicura pan alle altre versioni di UNIX e a Windows NT particolarmente conveniente e assolutamente adatta anche per applicazioni E-Business mission-critical. Secondo una recente indagine, nel 1998 il mercato dei server Linux ha registrato una crescita del 212% rispetto all'anno precedente. Grazie a questa dinamica, il 17% delle vendite di sistemi operativi server è stato costituito da Linux.

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