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Lunedì 15
 
novembre 1999
 
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UNA LEADERSHIP PLURALISTICA BASATA SU LIBERTÀ RESPONSABILITÀ SOLIDARIETÀ E QUALITÀ

Milano, 15 Novembre 1999 Gli scenari che si disegnano per il prossimo futuro indicano la necessità di una leadership nuova, che sappia gestire i rapidi e profondi mutamenti in corso garantendo alla società del domani valori positivi basati sulla responsabilità personale. Questo il messaggio che la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ha inteso mandare attraverso il proprio convegno nazionale che quest'anno si è tenuto a Milano presso la sede dell'Assolombarda e che ha visto la presenza di 150 membri dell'ordine provenienti da tutta Italia. Ed è toccato proprio al cav. lav. Benito Benedini, presidente di Assolombarda, il compito di delineare in apertura la proposta della Federazione, messa a punto sulla base di un documento realizzato in collaborazione con l'Istituto Universitario Europeo di Firenze. Il testo ruota intorno all'analisi dell'attuale momento di transizione epocale, caratterizzato dalla compresenza di fenomeni di globalizzazione e di frammentazione localistica, entrambi sotto il segno della rivoluzione telematica di Internet e dei nuovi business legati ad essa, e al concetto di leadership. Leadership intesa come la capacità incarnata da alcuni uomini di guidare il cambiamento e di trasformare i desideri collettivi in accadimenti concreti. ''La leadership per gli anni a venirè ', ha sottolineato Benedini nel suo intervento, ''dovrà essere capace di rappresentare la complessità del nuovo contesto sociale garantendo uno sviluppo armonico, intriso dei valori propri di un nuovo umanesimo in cui il progresso economico sia in funzione dell'uomo e non viceversa. Ma quali sono i valori fondanti di questa nuova leadership? Innanzi tutto la centralità dell'individuo. In una fase in cui molti miti e molte ideologie hanno perso il loro significato, tocca ancora una volta all'uomo riempire il vuoto che si è creato, dandogli un contenuto nuovo e positivo. Nella vita individuale e sociale, nella dimensione personale e in quella professionale, nella sfera privata e nella gestione della cosa pubblica. E, naturalmente, nel lavoro. Perchè nel lavoro, oltre che nella famiglia, nel tempo libero e nel gruppo sociale, l'uomo soddisfa le proprie aspettative di realizzazione, di sviluppo e di relazione e costruisce la propria identità e la propria 'cittadinanza sociale ''. ''Un secondo Valore forte è la libertà . '', ha proseguito Benedini, ''La libertà come possibilità di esprimersi e realizzarsi al meglio. La libertà di perseguire il proprio benessere individuale senza perdere di vista quello comune, in un contesto che tenga conto delle sperequazioni esistenti e che si adoperi per superarle. La libertà di vincere la propria sfida personale in una società che, come vuole uno dei principi cardine della dottrina liberale, si preoccupi di dare a tutti le stesse opportunità di partenzà '. ''Ma c'è un ultimo Valore che voglio richiamare. '', ha detto Benedini, ''È la responsabilità . Un Valore che ci appartiene in quanto punto qualificante della cultura d'impresa. Un Valore che proponiamo, come metodo di lavoro, alla classe dirigente politica e amministrativa del Paese, che ha davanti a sè ancora tante, tantissime cose da fare. Da fare con la volontà di costruire qualcosa di collettivamente utile. È questo, secondo noi, il metodo che dovrebbe sempre adottare una leadership forte, nella società come in azienda. Oggi i capi devono saper esprimere una leadership che sappia essere contagiosa, perchè qualunque struttura sociale funziona se ogni individuo, ogni gruppo o organizzazione, all'interno di essa, avverte il duplice vincolo verso sè stesso e nei confronti dell'insieme della comunità di cui fa parte. Una leadership che sappia trasfondere nei cittadini, in particolar modo nelle giovani generazioni, una voglia e una capacità diffusa e generalizzata di trasparenza e di moralità . In sintesi 'libertà , responsabilità , solidarietà e qualità '. Quest'ultima, intesa nel senso più ampio di qualità della vita, del lavoro, del rapporto tra cittadino e istituzioni, tra lavoratore e impresa, tra imprese nel mercato, tra ricerca e prodotto. '' Concretamente, per l'Italia del Duemila, secondo il documento proposto dai Cavalieri del Lavoro, occorre una nuova articolazione dello Stato, per venire incontro alle esigenze di flessibilità e di just in time introdotte dalle nuove tecnologie, una maggior attenzione alla formazione e all'educazione dei giovani, con una profonda riforma delle istituzioni scolastiche che preveda anche articolazioni paritetiche nel rispetto delle diverse culture presenti nel Paese, una riforma del welfare state, che riequilibri i benefici in favore dei giovani d'oggi alla luce degli scenari demografici previsti per i prossimi 20/30 anni, una trasformazione del modello economico italiano basato sulle piccole e medie imprese verso aggregazioni e concentrazioni che consentano alle nostre aziende di competere meglio sui mercati internazionali e di investire di più in innovazione e ricerca tecnologica. Alla politica, i Cavalieri del Lavoro chiedono una forte assunzione di responsabilità e al tempo stesso un atteggiamento non pervasivo. La leadership del domani sostengono infatti sarà pluralistica, vedrà muoversi da protagonisti diversi soggetti sociali tutti parimenti legittimati da forme nuove (magari telematiche) di consultazione e di consenso. Alla politica, ma anche a queste nuove elite, si chiede una rigorosa trasparenza nella gestione dei processi decisionali: solo la conoscenza dei meccanismi e delle motivazioni reali che portano a determinate scelte fa infatti maturare un reale consenso diffuso nella società . Dai Cavalieri del Lavoro emerge infine un forte impulso all'utilizzo dei nuovi strumenti telematici come Internet e allo sviluppo dei business ad essi collegati. Sono questi, infatti, i settori che risulteranno strategici e vincenti negli anni a venire, e proprio su questi l'Italia è in grave ritardo, non tanto come utilizzatore quanto come produttore, e rischia di giocare anche in questo campo un ruolo di secondo piano. Sulle tesi dei Cavalieri del Lavoro sono intervenuti il Sen. Franco Bassanini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il prof. Adriano De Maio, Rettore del Politecnico di Milano, il prof. Mario Monti, Commissario Europeo alla Concorrenza, il cav. lav. Cesare Romiti, Presidente di RCS, e l'on. Luciano Violante, Presidente della Camera dei Deputati. Per informazioni : Luca Siani Below srl Comunicazione e Relazioni pubbliche Via Montepulciano, 1 20124 Milano Tel. 02/66715128-9 Fax 02/67382944 cellulare: 0335/8170358 e-mail: below@below.it

SCOMPARE IL FORDISMO MA È QUASI PRONTO L'INCUBATORE DI NUOVE IMPRESE DI SESTO SAN GIOVANNI (MI)
Sesto San Giovanni ( Mi) 15 novembre 1999 Agenzia Sviluppo Nord Milano, Bic La fucina, Ministero del Lavoro, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Sesto San Giovanni con il contributo di Falck Spa stanno promuovendo un incubatore per nuove imprese nel settore della multimedialità. Tutto ciò nasce dal fatto che oggi un' impresa, nella fase iniziale della sua attività, incontra problemi di avviamento legati ad esigenze di spazi, tecnologie e servizi. L' incubatore permette di sostenere queste imprese innovative nella fase più delicata della loro vita, diminuendone di conseguenza la mortalità. Dalla ristrutturazione di una palazzina industriale, la ex mensa Flack nell'area Concordia Sud, è stata ricavata una struttura attrezzata per accogliere queste nuove imprese le quali possono trovare spazi privati per uffici e laboratori, spazi comuni per riunione presentazioni e servizi di base. Internet, la gestione dell'intero incubatore, la sicurezza, un centralino e lo smistamento automatico, fanno parte dell'insieme dei servizi "hard" offerti alle imprese. Ad essi si aggiungono i servizi " soft del Bic La Fucina per la finanza agevolata, l'innovazione, l'internazionalizzazione e lo start up. Le imprese all'interno dell' incubatore avranno diritto ad un'assistenza globale da parte del Bic. Il sostegno alla creazione di nuove imprese ha un duplice effetto: la nascita di attività imprenditoriali che si potranno collocare sul territorio, una volta sviluppate; la possibilità di spin-off dalle imprese originate all'interno dell' incubatore e quindi dell'avvio di un ciclo virtuoso per uno sviluppo endogeno del territorio. A conferma dell'importanza dell'aspetto di innovatività, all'interno della struttura troverà posto un Master post laurea dell' Università Statale di Milano volto all'utilizzo degli strumenti multimediali di comunicazione. Nel passaggio dalla fase fordista dell'industria pesante a quella post industriale, una ex area Falck, quindi, diventa la sede per la nascita di imprese nel settore della multimedialità, la nuova vocazione per l'aera Nord Milano. In pratica l'incubatore è un edificio che mette temporaneamente a disposizione delle nuove imprese spazi e servizi per uffici e per la produzione. Le imprese potranno godere di tali spazi per il tempo necessario, circa tre anni, prima dello sviluppo verso l'esterno. A differenza di un Centro d'impresa, dove l'unico obiettivo è quello di alloggiare le imprese, a fini commerciali nel concetto di incubatore risiedono valenze molteplici, tutte legate all'obiettivo di creare opportunità di avviamento e crescita, ideali per imprese ad alto contenuto tecnologico ed innovative. In un sistema economico nel quale le piccole e media imprese rappresentano una parte fondamentale, sia per la produzione innovativa sia per l'aspetto occupazionale ( fenomeno europeo ma particolarmente accentuato in Italia), la presenza di queste strutture risulta estremamente rilevante e ricca di valori. Gli elementi critici per le nuove imprese o per le imprese che intendono sviluppare delle nuove attività innovative sono molteplici e vanno dagli: spazi, strutture e servizi ad un prezzo ragionevole ad altri elementi quali la rete di partnes, mercati e tecnologie, know-how organizzativo, commerciale, tecnologico, risorse finanziarie fino alle relazioni ottimali con organizzazioni pubbliche. Per rispondere a queste esigenze l'incubatore deve offrire spazi per uffici e produzione, servizi avanzati, una massa critica di piccole imprese per rapportarle con l'esterno, le basi per il lancio delle imprese al di fuori della struttura. Gli obiettivi principali sono quindi: aumento della natalità imprenditoriale, stimolo dello sviluppo tecnologico e commerciale dell'attività delle imprese presenti all'interno dell'incubatore, accelerazione della redditività delle stesse imprese, diminuzione del tasso di mortalità imprenditoriale, per arrivare, nel lungo periodo, ad innescare uno sviluppo endogeno i cui elementi fondamentali possono essere riconosciuti all'interno di un circolo virtuoso quali: la creazione di imprese innovatrici nell' incubatore, l'attrazione di soggetti di imprese innovatrici di medie dimensioni dall'esterno, gli spin off di imprenditori di grandi aziende o ricercatori/docenti universitari. In conclusione le caratteristiche base di un incubatore sono: la concentrazione fisica delle imprese in un luogo comune, la concentrazione dei servizi in un luogo comune, l'economicità dei servizi e i contatti a breve scadenza da parte degli affittuari o utilizzatori. Un altro esempio italiano, oltre a quello di Sesto S: Giovanni è il Bic di Trieste S. p. A. una società costituita da Spi ( Società per la Promozione e lo Sviluppo Imprenditoriale), Regione Friuli Venezia Giulia, enti locali, università di caetgoria imprenditoriali. Costituito nel 1989 all'interno dell' Edificio ex Filatura di Trieste, per un totale di 8. 500 mq, circa la metà sono stati destinati all'insediamento di 22 nuove imprese con 190 posti di lavoro, a tutt'oggi, produttive e/o servizi alla produzione. Il resto dell' edificio comprende spazi comuni come sale riunioni, sale per attrezzature comuni e la segreteria i cui servizi sono centralizzati per tutte le aziende facenti parte della struttura. A questi servizi di base sono stati affiancati quelli per la gestione e lo sviluppo dell'azienda quali: finanza, marketing, controllo di gestione, innovazione, internazionalizzazione ed altro ancora. Per quanto riguarda l'estero la Germania conta molti casi di incubatori di successo. Tra essi quello multimediale di Amburgo, dove hanno trovato una sede 42 nuove imprese per un totale di 127 addetti. L'edificio è stato organizzato in modo che ogni impresa, affittando un modulo di uffici, possa godere di una reception comune e contemporaneamente di un ingresso privato. La regione di Helsinki presenta 16 incubatori, per un complessivo di 700 aziende knowledge based. La maggior parte di queste è nata tra il '96 ed il '98 ed oggi occupa 1200 addetti. Si tratta di un chiaro caso di sviluppo e crescita industriale sostenuti dalla presenza di strutture per l'avviamento dell'attività imprenditoriale. In Francia gli incubatori rappresentano la migliore opportunità per gli spin-off universitari. Considerato l'elevato e crescente numero di ricercatori, che possiedono un diploma posta laurea e non hanno prospettive di carriera accademica, l'incubatore diventa l'opportunità ideale per sviluppare nuove idee imprenditoriali. L'esperienza di ricerca all'interno degli istituti universitari ne fa persone ricche di know-how innovativo ma con scarse conoscenze imprenditoriali e quindi bisognose di un tutoraggio, oltre che di strutture per avviarsi. Passando oltreoceano, nel sud della California opera Larta ( Los Angeles Regional Technology Alliance) dal 1994 incaricata dallo stato della California di assistere le imprese locali technology-based nel: reclutamento dei prtner, formazione, ricerca di finanziamento, sviluppo tecnologico, venture capital. Per quanto riguarda la Lombardia dal 1997 è operativa l' Agenzia Sviluppo Nord Milano, una società a capitale misto con competenza territoriale su quattro comuni: Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cologno Monzese. Questa struttura ha il compito di individuare obiettivi, definire strategie e coinvolgere soggetti diversi per la ridefinizione del sistema sestese nella fase postindustriale. Si tratta di quindi di un'attività complessa che coinvolge competenze ed ambiti diversi, territoriali, economici, ambientali, sociali e tecnologici e persegue i propri obiettivi di sviluppo locale secondo canoni occupazionali, di sostenibilità e di innovazione. L' agenzia ha promosso la nascita del BIC la Fucina, un Business Innovation Center della Comunità Europea, allo scopo di creare un interfaccia con il mondo imprenditoriale. Motore dell'imprenditorialità locale BIC offre servizi in quattro aree tematiche: Internazionalizzazione, finanza agevolata, trasferimento tecnologico, creazione d'impresa. Alcuni vengono erogati direttamente dal personale del Bic altri sono il risultato di una rete di rapporti con consulenti e studi esterni. Questi sono in sostanza alcuni dei contenuti di un unico programma-progetto chiamato " Sesto città della Comunicazione" sottoscritto da: Comune di Sesto San Giovanni, Falck ed Asnm che vuole indicare come fare di questa crisi un'importante opportunità di sviluppo non solo a livello locale ma anche metropolitano, regionale e nazionale. Web: www.asnm.com

PICCOLE IMPRESE CRESCONO… GRAZIE A INTERNET
Milano, 15 novembre 1999 Opportunità per 500 imprese milanesi e lombarde per entrare in Internet gratuitamente. Parte "Screen", un progetto che mira a favorire l'alfabetizzazione di 500 piccole e medie imprese milanesi e lombarde sull'utilizzo di Internet e a formare 23 giovani come consulenti nel campo dei servizi alle imprese, attraverso un'esperienza lavorativa in qualità di tutors per le piccole e medie imprese. Il progetto finanziato dalla Regione Lombardia attraverso il Fondo Sociale Europeo -nasce da una iniziativa di Unioncamere Lombardia in collaborazione con Cedcamera Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per i servizi informativi , Milano per la Multimedialità e Gate Ernst&Young. "Il progetto Screen ha detto Vico Valassi, Presidente Unioncamere Lombardia si fonda sulla consapevolezza che l’innovazione tecnologica è un "must" per le imprese che vogliono migliorare la propria competitività. E tutto ciò che è connesso al tema di Internet e delle reti telematiche rappresenta una frontiera di innovazione che non può essere trascurata dalle imprese. Il primo obiettivo di Screen è la formazione delle PMI all'utilizzo delle tecnologie innovative di supporto allo sviluppo del loro business. Si tratta di un percorso formativo che rappresenta una novità, in quanto affianca ai tradizionali corsi in aula, l’assistenza in azienda da parte di consulenti esperti, l’assistenza in linea e la formazione a distanza. Il progetto si propone non soltanto di formare le imprese alle funzionalità di base di Internet, ma anche di guidarle all'utilizzo della Rete ed alla ricerca di informazioni in modo finalizzato allo svolgimento del loro business, e ciò al fine di aumentare la competitività delle PMI lombarde sui loro mercati. Il secondo obiettivo è la creazione di figure professionali specifiche che aiutino le imprese in questo processo, tramite un'esperienza lavorativa sul campo quali tutor per l'assistenza personalizzata alle PMI. Il progetto costituisce quindi un innovativo intervento per la creazione di opportunità lavorative per i giovani, che si articola in tre momenti: formazione alle tematiche dei servizi alle imprese, esperienza sul campo nella consulenza alle PMI, esperienza di telelavoro". Servizi offerti alle aziende partecipanti. Alle aziende partecipanti verranno forniti, per la durata del periodo di formazione: un corso base sull'utilizzo di Internet e sull'individuazione dei servizi di supporto al business (2 moduli da 4 ore ciascuno); una formazione personalizzata tramite tutor (3 mezze giornate in azienda); una formazione a distanza, tramite disponibilità di moduli formativi on-line; la disponibilità continua di un help desk; una mappa dei servizi disponibili su Internet, finalizzati alla loro attività; un kit (fornito gratuitamente) contenente la strumentazione tecnica per l'accesso ad Internet: modem, abbonamento Internet di tipo professionale e relativi software. A chi è rivolto. Il progetto è rivolto a 500 PMI (aziende fino a 100 addetti) localizzate in una delle province lombarde, operanti nel settore manifatturiero. Si richiede alle aziende partecipanti, come prerequisiti, la disponibilità di un personal computer, una minima esperienza di utilizzo dei più comuni programmi per ufficio e la disponibilità di una linea telefonica su cui attestare il collegamento Internet. Saranno ammesse a partecipare al progetto, previa verifica del rispetto dei requisiti, le prime 500 richieste in termini temporali di arrivo. La selezione verrà svolta da un'apposita Commissione. Come diventare un giovane "tutor" per Screen. Screen rappresenta anche un'occasione di creazione di lavoro per una ventina di giovani neolaureati e laureandi in discipline tecniche e/o economiche che potranno sviluppare, per tutta la durata del progetto, un'importante e innovativa esperienza di supporto alle imprese su temi tecnologici e organizzativi. I tutor devono possedere le seguenti caratteristiche: cittadini dell'Unione Europea, con ottima conoscenza della lingua italiana e preferibilmente laureati; età massima 30 anni; buona conoscenza della lingua inglese; ottima conoscenza degli strumenti di utilizzo di Internet e dotati di un accesso ad Internet. I tutor verranno selezionati da un'apposita Commissione tra i candidati che rispondono alle caratteristiche sopra citate, al fine di garantire il necessario livello qualitativo della task force. Per partecipare. Per le imprese: Il modulo di partecipazione può essere richiesto al numero telefonico 02 8550. 0556, oppure presso la locale Camera di Commercio oppure scaricato direttamente dal sito internet: http://screen.camcom.it/ Il modulo deve essere restituito, compilato e firmato, alla Segreteria Screen: numero di Fax: 02 7003. 7279. La selezione delle imprese avverrà nella prima metà di gennaio 2000. Il progetto partirà a febbraio e durerà 4 mesi. Per i tutor: Il modulo di partecipazione può essere richiesto al numero telefonico 02 8515. 5586, oppure presso la locale Camera di Commercio oppure scaricato direttamente dal sito internet: http://screen.camcom.it/. Il modulo deve essere restituito, compilato e firmato, alla Segreteria Screen: numero di Fax: 02 8515. 5514. La selezione dei tutor avverrà nella prima metà di gennaio 2000. Il progetto partirà a febbraio e durerà 4 mesi. Per ulteriori informazioni: screen@mi.camcom.it Ufficio stampa: tel. 02 85155288/24. "Il progetto Screen ha commentato Massimo Sordi, vice presidente Camera di Commercio di Milano e presidente CedCamera nasce dalla convinzione che la limitata conoscenza e lo scarso utilizzo di Internet da parte delle piccole e medie imprese derivano più da carenze di comprensione delle opportunità, che da aspetti meramente finanziari. Da una ricerca commissionata dalla Camera di Commercio risulta che il 75% delle PMI della Provincia di Milano usa o prevede di utilizzare a breve servizi in rete a supporto della sua attività. Questa situazione apparentemente favorevole deriva tuttavia da un lato da un'esperienza ancora limitata (solo il 25% accede a più di due tipologie di servizi) e dall'altro da un interesse ancora espresso genericamente. Infatti il maggiore vincolo riscontrato (indicato da oltre il 60% delle aziende) è la scarsa conoscenza dei servizi disponibili e dei potenziali erogatori; mentre la valutazione dei benefici appare ancora approssimativa e limitata ai servizi più conosciuti. La tempestività e l'indipendenza da fattori spaziali e temporali che la rete consente alle imprese nella relazione con il mercato mettono in crisi l'organizzazione tradizionale. Il rischio di perdere competitività e capacità di dare risposte veloci al mercato è quindi altissimo. E ciò appare vero in particolare per le aziende medio-piccole, verso le quali abbiamo voluto indirizzare col programma Screen un'azione di stimolo e promozione". Per informazioni : Carmelo Stancapiano consulente Relazioni Esterne Cedcamera via Viserba 20 20126 Milano MI tel. 02-8515-5452 fax. 02-8515-5514 mobile 0338 8714655

ENRICO CERRAI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE "MILANO PER LA SCALA"
Milano, 15 ottobre 1999 - Enrico Cerrai è il nuovo presidente della Fondazione "Milano per la Scala". Cerrai è stato eletto all’unanimità dai membri del Consiglio d’Amministrazione di "Milano per la Scala". Nel suo mandato, sarà affiancato da Carlo Camerana e Gioia Falck Marchi, nel ruolo di vice-presidenti. La nomina di Cerrai è stata proposta da Daria Tinelli di Gorla, che ha presentato le dimissioni per ragioni personali, rimettendo l’incarico al consiglio di amministrazione. Personalità eminente del mondo economico ed universitario (è stato docente per molti anni, tra l’altro, al Politecnico di Milano ed in altre Università), esponente della cultura scientifica internazionale, con prestigiosi incarichi scientifici e tecnici, livornese, appassionato musicologo, il prof. Cerrai è membro del consiglio d’amministrazione di "Milano per la Scala" dal 1998. Nominato presidente onorario dell’Aem, dopo la quotazione in Borsa che ha contribuito a realizzare con la sua lunga attività nell’Azienda Energetica, ne ha promosso anche l’ingresso nell’Assemblea dei Fondatori del Teatro alla Scala. Il Consiglio di "Milano per la Scala", unitamente alla Direzione del Teatro alla Scala, ha espresso – oltre al più caldo ringraziamento a Daria Tinelli di Gorla per l’attività svolta dal marzo 1997 all’ottobre 1999 – gli auguri ed il sostegno unanime, per l’incarico assunto, al neo-eletto presidente Enrico Cerrai. Per informazioni: Fondazione "Milano per la Scala" Comunicazione e Relazioni Esterne: Cecilia Tito Tel. 02. 7202. 1647/1697 fax 02. 7202. 1662

IL SENTIMENTO DEL DUEMILA ARTE E FOTOGRAFIA, 1960-2000 CREAZIONI ARTISTICHE IN FOTOMEDIA E LORO SVILUPPI MULTIMEDIALI
Milano, 15 novembre 1999 - Nell’ambito di questo Festival, dal 17 novembre ‘99 al 16 gennaio 2000, la Galleria del Palazzo dell’Arte della Triennale ospita una grande panoramica storica, curata da Daniela Palazzoli e intitolata "Il sentimento del 2000. Arte e Fotografia, 1960-200. Dalla Vita all’Arte: dall’Arte alla Vita". L’esposizione sviluppa il tema di come gli artisti abbiano usato la fotografia dal 1960 ad oggi. Il percorso della mostra è cronologico e si svolge attraverso circa 130 opere di una novantina di artisti, a partire dalla pop art statunitense, qui rappresentata da Robert Rauschenberg e Andy Warhol, ai movimenti dei nuovi linguaggi degli anni Settanta (arte concettuale, land art), al nuovo ruolo delle artiste donne, quindi gli anni Ottanta che vedono l’artista diventare spesso protagonista della sua opera "collocandosi" come unica fonte di esperienza e, per contro, l’utilizzo della fotografia come elemento oggettivo e concreto in contrasto con lo zapping dei media. Infine gli anni Novanta che vedono il mezzo fotografico estendersi ad un uso creativo del video che offre anche la possibilità di fa vivere, attraverso le tecniche interattive, l’opera d’arte come dialogo effettivo con gli altri. Una indagine approfondita sugli ultimi decenni dell’arte fotografica, insomma, ma anche una forte riflessione sui sentimenti di fine millennio attraverso un linguaggio universale com’è quello della fotografia, interpretato dalla sensibilità e creatività dei maggiori artisti. Per informazioni e prenotazioni: tel. 02. 72434227 fax 02. 72434239. Ufficio Stampa: Studio Esseci Sergio Campagnolo, tel. 049. 663499 fax 049. 655098 Email esseci@protec.it

3I ENTRA NEL CAPITALE DI CLICKIT INTERNET ADVERTISING
Milano, 15 novembre 1999 - Nuovo assetto azionario per Clickit, società nata da poco più di un anno per fornire alle aziende servizi di promozione e pubblicità su Internet. Conclusa con successo la fase di lancio, durante la quale è stata messa a punto la gamma dei servizi, i manager, Giampiero Pelle, presidente e amministratore delegato, e Valerio Ginnasi, direttore generale, puntano ora a espandersi ulteriormente, consolidando la posizione di Clickit tra le prime concessionarie del settore. Questa seconda fase sarà sostenuta attraverso il finanziamento di 3i, società di venture capital leader europea negli investimenti in imprese che operano nei settori delle tecnologie emergenti, che fa il suo ingresso nella compagine azionaria come socio di minoranza. ''Nei prossimi mesi ha detto Giampiero Pelle, presidente di Clickit puntiamo ad aumentare i siti del nostro network, sviluppando in particolare quelle aree tematiche che iniziano a dare chiari segnali di forte crescita per numero di transazioni e di impression. Ci muoviamo rapidamente in sintonia con Internet questo ci permette di essere sempre nel centro del mirino e di controllare l'evoluzione del mercato. '' I piani di sviluppo che saranno sostenuti con l'intervento di 3i prevedono, in particolare, investimenti finalizzati al potenziamento delle dotazioni tecnologiche, oltre che dedicati a sostenere e incrementare iniziative di marketing e promozione di importanza strategica per operare con successo in Internet. ''Abbiamo riconosciuto nel progetto imprenditoriale Clickit e nelle doti di dinamicità e competenza di un management particolarmente motivato gli elementi di un investimento di successo'' ha dichiarato Sergio Sambonet, amministratore delegato per l'Italia di 3i Europe Il Gruppo 3i, creato oltre 50 anni fa dalla Banca d'Inghilterra e specializzato nell'investimento di capitale in aziende non quotate, è tra le prime 100 società quotate alla Borsa di Londra (indice FT-SE 100) e ha oggi una capitalizzazione di mercato di oltre 13. 000 miliardi di lire e circa 43. 000 azionisti. In Italia, dove è presente dal 1990, 3i ha investito 102 miliardi in dieci operazioni nell'ultimo anno, collocandosi tra gli operatori più attivi sul mercato. Per informazioni : Maddalena Beltrami/Franco Moggi maddalena@clickit.it franco@clickit.it Tel. 02. 6552541; Paola Vercesi pvercesi@imagetime.it Tel. 02. 205621

ACCORDO CONFESERCENTI E IBM INSIEME PER MIGLIORARE LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE
Milano 15 novembre 1999 - La Confesercenti e la Ibm Italia hanno firmato un accordo per promuovere l'utilizzo di tecnologie innovative presso le aziende dei settori del commercio, del turismo e dei servizi. L'obiettivo di questa iniziativa è favorire la crescita degli associati della Confesercenti, migliorare l'efficienza delle loro organizzazioni, sviluppare nuove leve per il controllo degli approvvigionamenti e aumentare il livello di competitività proprio grazie all'adozione di soluzioni informatiche avanzate. L'accordo comprende diverse aree di collaborazione. La prima prevede un'analisi e la successiva definizione dei possibili impieghi delle tecnologie all'interno dell'associazione stessa e delle diverse organizzazioni consociate. In questa fase vengono valutati i diversi scenari e vengono realizzati dei progetti pilota che saranno poi proposti e personalizzati in funzione delle esigenze delle singole realtà imprenditoriali. In base a quest'accordo, gli associati della Confesercenti potranno acquistare soluzioni informatiche IBM a condizioni particolarmente vantaggiose e potranno usufruire di servizi di formazione basati su tecnologie multimediali, su tecnologie di rete e sistemi di "Distance and collaborative learning". Per informazioni : IBM Italia Alessandra Apicella Tel: 02. 5962. 5460 e-mail: ale_apicella@it.ibm.com Confesercenti Nazionale Giovanna Nanna Tel. 06. 4725201

IL FUTURO DELLA CARTA STAMPATA. LE SFIDE NEL MONDO DIGITALE, LA DIMENSIONE LOCALE NEL MERCATO GLOBALE. MATERA 3-4 DICEMBRE
Matera, 15 novembre 1999 -L'Associazione della Stampa di Basilicata organizza il 3 e 4 dicembre a Matera il terzo appuntamento dedicato ai nuovi scenari dell' informazione. Quest'anno, con ''Matera 3'' (le prime due edizioni sono state dedicate all'informazione locale nelle leggi di sistema, nel 1997, e all'informazione sull'Europa per i cittadini del mediterraneo, nel 1998) verrà presentata la traduzione italiana, curata dal ForMedia (ente di formazione della Stampa di Basilicata) del rapporto dell'Ejc sulle prospettive dell'informazione ''scritta'' nell'era digitale. Il 3 dicembre (ore 16, Palazzo dell'Annunziata, Piazza Vittorio Veneto), la prima sessione sarà dedicata a ''Il futuro della carta stampata le sfide nel mondo digitale, la dimensione locale nel mercato globale''. La sessione sarà introdotta da Gianni Molinari, Presidente Associazione della Stampa di Basilicata, e dopo i saluti di Angelo Minieri, Sindaco di Matera, Nino Carelli, presidente provincia Matera, Angelo Raffaele Dinardo, Presidente Giunta Regionale Basilicata, i contenuti del rapporto saranno presentati da uno degli autori Monica Van Dusseldorp. Il rapporto sarà poi discusso da Mogens Schmidt, direttore European Journalism Center, Angelo Agostini, direttore della rivista Problemi dell'Informazione, Paolo Serventi Longhi, Segretario della Federazione nazionale della Stampa e Giovanni Giovannini, Direttore Media2000. Concluderà la sessione il Ministro delle Comunicazioni on. Salvatore Cardinale. Il 4 dicembre (ore 9, Palazzo dell'Annunziata, Piazza Vittorio Veneto) la seconda sessione sarà dedicata a ''Il futuro della carta stampata Il mondo digitale e la dimensione locale: esperienze e casi studiò '. La sessione sarà introdotta e coordinata da Renato Cantore, caporedattore della Sede Rai Basilicata, ne discuteranno Antonio Del Giudice, direttore de ''Il Centrò ', Carlo De Blasio, di RaiNews24, Roberto Seghetti, segretario dell'Associazione Stampa Romana e Vittorio Roidi dell'Università di Urbino. La sintesi dei due giorni di dibattito sarà fatta fa Mogens Schmidt, direttore European Journalism Center. Il ''Matera 3'' avrà ancora una volta un rilievo internazionale, rientrando nelle attività di collaborazione avviate con il Centro Europeo di Giornalismo di Maastricht. Ai lavori, che saranno conclusi dal Ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale, è prevista la partecipazione di rappresentanti delle associazioni regionali dei giornalisti italiani e stranieri. Si tratta di un appuntamento di grande rilievo e costituisce il primo appuntamento della ''rete" di associazioni regionali del Mediterraneo. Per informazioni : Fullpress Agenzia di Informazione & Multimedia Internet: www.fullpress.it E-mail: fullpress@fullpress.it Per informazioni sul convegno: Associazione della Stampa di Basilicata Sito Internet: www.stampabasilicata.net E-mail: stampa.basilicata@memex.it Tel. +39 0971 411439

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