NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Venerdì 26
 
novembre 1999
 
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ASSINFORM: RAPPORTO 1999 SULLE CITTÀ DIGITALI IN ITALIA

Milano, 26 novembre 1999 - Assinform (Associazione nazionale, aderente a Confindustria, delle aziende di informatica e telecomunicazioni) e Rur Censis (Associazione creata dal Censis per studiare i fenomeni urbani e valorizzare il tessuto delle città italiane) hanno presentato i risultati del Rapporto 1999 sulle Città Digitali in Italia, giunto alla terza edizione. Secondo la ricerca, nel 1999 le città digitali italiane sono diventate 1.355 (+20% rispetto al 1998); il 37% dei siti Internet è l'organo ufficiale di una Amministrazione Locale, con la conseguenza che i siti si vanno affermando, soprattutto in ambito comunale, come nodi standard di servizio al cittadino. 430 città digitali sono a Nord-Ovest dell'Italia (+8%), 369 a Nord-Est (+46%), 207 al Centro (+27%)e349 al Sud-Isole (+13%). I servizi offerti in lineadalle città digitali vedono ai primi posti, nell'ordine ed esclusi i link ad altri siti, l'informativa su concorsi gare e applati, sull'attività degli organi del governo locale, gli eventi, i servizi del tempo libero. Agli ultimi posti sono le informazioni sull'ente promotore del servizio e sui prodotti offerti dal promotore del servizio e l'acquisto on-line di prodotti e servizi. L'indagine rileva anche che il fenomeno delle città digitali "è giunto ad una svolta: o esaurire la propria spintapropulsiva o evolvere a reti aperte di governo e ossatura di distretti virtuali. In quest'ultima accezione, la città digitale è vista e auspicata come infrastruttura funzionale all'esercizio dell'attività economica, in grado di rivitalizzare i vantaggi competitivi del nostro modello di sviluppo, fortemente localizzato e basato sulla piccola e media impresa". (Omniapress)

COMMERCIO ELETTRONICO: POCO UTILIZZATO A MILANO. AUMENTANO LE FRODI
Milano, 26 novembre 1999 - Nel corso del convegno "Commercio elettronico business to business: una sfida per le imprese italiane", organizzato da Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Engineering Ingegneria Informatica e con il supporto scientifico di SRI International (Stanford Research Institute), è emerso, fra l'altro, che il 18% delle società milanesi ha fatto acquisiti utilizzando Internet, anche se ritiene che il commercio elettronico non sia ancora diffuso nelle aziende. I motivi della diffidenza sull'utilizzo di questo nuovo strumento da parte delle aziende sono: l'esistenza di canali e mezzi più efficavci (per il 38% delle aziende intervistate), scarsa pertinenza con le attività aziendali (25%), scarsa sicurezza (22%). Il 37% delle aziende si è detto però propenso a fare acquisti in rete nelfuturo, anche se il 57% ha negatoquesta possibilità . La vendita diretta business-tobusiness (2, 38 punti in una scala da 1 a 5) si trova al quinto posto tra i servizi Internet più importanti. Ancora più ridotto l'utilizzo del commercio elettronico per le piccole imprese: l'89% delle aziende non ha mai fatto acquisti attraverso Internet perchè non lo trova pertinente all'attività . All'incontro si è poi parlato di "attacchi informatici": negli Stati Uniti il 61% delle imprese ha avuto un attacco da parte di "pirati informatici" sulla rete. Il 41% li ha subiti da soggetti sia interni che esterni all'azienda, il 38% solo da soggetti esterni, il 14% non ha potuto accertarne la provenienza ed il 7% afferma che l'attacco proveniva da soggetti interni. I danni economici consistono essenzialmente in furto di informazioni (34%)e frodi finanziarie (32%). Vi è anche il furto di computer (11%), abusi da parte dell'interno di Internet (6%), sabotaggio di sistemi informatici con virus (4%), accessi non autorizzati nel sistema informatico da parte di personale interno (3%)e penetrazione nel sistema informatico da parte di soggetti esterni (2%).Il numero di frodi ai consumatori on-line sta crescendo in modo esponenziale: secondo l'FBI si è passati da 1.000-2.000 casi nel 1996-1997 a 8.000 nel 1998. (Omniapress)

CONSERVAZIONE, RESTAURO E TUTELA. 24 DIALOGHI DI BRUNO ZANARDI
Milano, 26 novembre 1999 - Bruno Zanardi, uno dei principali restauratori operanti in Italia, ha raccolto una serie di interviste a conservatori, storici dell'arte, archeologi, architetti, giuristi e restauratori (tra cui Giovanni Urbani, Federico Zeri, Massimo Severo Giannini, Renzo Piano, Bruno Toscano, Michele Pallottino, Tullio Gregory, Gianluigi Colaluci e Paolo Leon) sulle diverse problematiche legate alla tutela del patrimonio artistico italiano. Il volume, edito da Skira, raccoglie la storia della tutela come è stata condotta in Italia negli ultimi 30 anni. L'intento è quello di raccontare, più in termini di colloquio che di intervista, tutti gli aspetti -giuridici, conservativi, burocratici, organizzativi, economici, urbanistici, formatividello spinoso problema della conservazione, della tutela e del restauro del patrimonio artistico nazionale dalla metà degli anni Sessanta ad oggi: la legge di tutela e il Ministero dei Beni Culturali; tutela del patrimonio artistico, restauro e recupero dell'edilizia storica, economia della cultura, valorizzazione del patrimonio artistico, legge di tutela e decentramento, patrimonio artistico e territorio, legislazione urbanistica, tutela del patrimonio artistico di proprietà privata e religiosa, Regioni e tutela, i centri storici e l'architettura contemporanea, restauro e scienza... Il volume Skira ha 512 pagine ed è in vendita a 55.000 lire. (Omniapress-25/11/99)

TASSE MILANESI: SI PAGANO PER TELEFONO.IL TAXTEL ESATRI (INTESA)
Milano, 26 novembre 1999 - Il Comune di Milano, ESATRI e SETEFI (entrambe società del Gruppo Intesa) hanno annunciato un accordo per il lancio, dall' 1 dicembre prossimo, del primo servizio telefonico per il pagamento delle imposte comunali milanesi, a partire dall'ICI-, l'imposta comunale sugli imobili, e quindi la tassa dei rifiuti e le altre. Si tratta di una innovazione per l'Italia che, denominata "Taxtel", ideata da ESATRI in collaborazione con SETEFI, consentirà ai contribuenti, componendo da telefono fisso il numero 199 191 191 , di comunicare all'operatore il proprio codice fiscale o il numero della cartella esattoriale, l'importo da pagare (tetto massimo lire un milione) e il numero della propria carta di credito. Non sono previste commissioni aggiuntive ma solo un rimborso di lire 4500 per ciascun pagamento per le spese vive comprendenti l'invio a domicilio della quietanza con mezzi celeri e per le aree extraurbane con posta prioritaria. Gli importi dovuti dai contribuenti saranno addebitati ai titolari delle carte di credito con il consueto posticipo di valuta. Il Taxtel sarà esteso a tutta la Lombardia e anche alla provincia di Alessandria. Per agevolare coloro che non possiedono carte di credito, Esatri aprirà , da dicembre, 4 nuovi punti operativi presso altrettante filiali milanesi delle banche del Gruppo Intesa (sede di via Verdi e Agenzia n. 2 della Cariplo; Agenzia 1 e Agenzia 4 del Banco Ambrosiano Veneto). Inoltre, entro breve tempo il pagamento delle tasse potrà essere effettuato, oltre che attraverso gli usuali canali (uffici postali, sportelli delle esattorie) anche con carte Pagobancomat presso tutti gli sportelli automatici del Gruppo Intesa: le ricevute emesse dalle apparecchiature avranno valore di quietanza per gli avvenuti pagamenti. Subordinatamente alla soluzione di alcuni problemi tecnici relativi alla numerazione telefonica, il servizio potrà essere esteso prossimamente anche ai telefoni cellulari. Infine, è previsto come già avviene in altri Paesi il pagamento delle tasse anche via Internet. Alla presentazione stampa dell'iniziativa, presso Palazzo Marino, sono intervenuti il direttore generale del Comune di Milano Stefano Parisi, l'assessore comunale alle Finanze Luigi Casero, l'amministratore delegato di Banca Intesa Carlo Salvatori, il presidente di ESATRI Pier Francesco Lussignoli, il direttore generale di SETEFI Bruno Spadoni e Orazio Palazzolo della Direzione Generale ESATRI. (Omniapress)

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