NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Venerdì 24
 
dicembre 1999
 
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e tecnologia
 

 

UN ESPERTO DI E-ECONOMY COME MINISTRO PER INTERNET

Milano, 24 dicembre 1999 - Dopo Puntoit - l'associazione italiana per la società dell'informazione che ha lanciato la proposta - e il Ministro Pierluigi Bersani che l'ha definita un'idea intelligente, anche Assointeractive - l'associazione che riunisce le agenzie e le società di consulenza per la nuova economia digitale - aderisce alla proposta di istituire un Ministero per Internet. "È necessario che alla guida del futuro Dicastero vada un esperto di E-Economy e non un politico" - spiega Emanuele Nenna, Consigliere Assointeractive e Direttore Generale di Quam - l'Italia deve recuperare un forte ritardo rispetto agli altri Paesi europei e nel mondo virtuale, che si evolve a ritmi esponenziali (1 anno nell'era Internet equivale a 7 anni terrestri) occorre avere una persona esperta e competente che sappia prendere decisioni in tempo reale." Alla forte crescita del mercato non corrisponde la crescita di nuove figure professionali. Le scuole e i corsi universitari non insegnano i nuovi linguaggi di comunicazione e di progettazione sui new media e le aziende sono costrette ad assumere personale qualificato dall'estero. "La nostra azienda" aggiunge Nenna " in tre anni è cresciuta di 10 volte in termini di occupati, ma potrebbe assorbire il 60% di forza lavoro in più se solo fossero reperibili sul mercato i project manager, i web designer e i new media planner di cui abbiamo bisogno." Per informazioni: Ufficio Stampa: Say What’  - Augusto Cosimi - Tel 02.31.91.18.34 Email a.cosimi@saywhat.it

 

INTERNET COME NUOVO CONTESTO COMPETITIVO: LA DOMANDA DI FINANZA ONLINE IN ITALIA
Milano, 24 dicembre 1999 - La ricerca Swg/CommStrategy, Internet come nuovo contesto competitivo: la domanda di finanza online in Italia, analizza l'impatto di Internet nel ridefinire il rapporto tra domanda e offerta nel settore bancario, assicurativo e dell'intermediazione finanziaria. Partendo da una valutazione generale dell'evoluzione degli orientamenti nei confronti del denaro e del risparmio, lo studio illustra il mutamento negli atteggiamenti e nelle aspettative del risparmiatore italiano in funzione delle nuove opportunità che Internet offre come canale distributivo e come ambiente interattivo. La ricerca inoltre prende in considerazione se e come Internet modifichi il rapporto dei risparmiatori con le tradizionali fonti di informazione finanziaria. ''Questa ricerca ha consentito di portare alla luce trasformazioni particolarmente significative nella struttura della domanda, facendo emergere dinamiche nuove sia al livello della fruizione dei servizi finanziari online, sia per quanto riguarda l'informazione finanziaria che appare sempre più distribuita tra attori tradizionali e onlinè ', commenta Cristiano Codagnone, Partner di CommStrategy. ''Oggi i dati in nostro possesso, configurano uno scenario molto meno conservativo di quello che si sarebbe stati disposti ad accettare sino a pochi mesi fa. Internet fa decisamente il suo ingresso nel mondo del risparmio ed è destinato a giocare un ruolo sempre più decisivo.'' Quelli che seguono sono solo alcuni dei risultati della prima ricerca sul finance online in Italia condotta con una metodologia innovativa e affidabile, che affronta temi emergenti dai quali derivare un importante vantaggio competitivo e una conoscenza approfondita dell'attuale situazione nel paese. Forte orientamento all'autonomia decisionale - I risparmiatori dimostrano una sempre maggiore propensione all'autonomia e al coinvolgimento personale nella gestione del proprio denaro, quelli che scelgono ancora la delega agli addetti ai lavori sono ormai un esigua minoranza. L'88% del campione preso nel suo complesso esprime infatti il bisogno di gestire in prima persona i propri investimenti, percentuale che sale al 90% di coloro che investono attivamente. Infine il 100% di coloro che rappresentano il target del trading online affermano essere assolutamente indispensabile un coinvolgimento personale nelle decisioni di investimento e nella sua gestione. Internet è meglio del telefono - I risparmiatori interagiscono con l'offerta attraverso un mix di canali sempre più differenziato e dimostrano una forte apertura verso quelli remoti. Il 45% del campione, ad esempio, ha chiamato almeno una volta una compagnia assicurativa o una banca telefonica. Interessante soprattutto è la valutazione che gli intervistati danno dell'adeguatezza dei diversi canali alla gestione. I canali remoti ottengono, su una scala da 1-9, in genere una valutazione sopra alla media e quasi mai inferiore a quella espressa per i canali tradizionali. Valutazione positiva che viene espressa anche da chi non ha ancora avuto la possibilità di utilizzarli. Tuttavia il risultato più interessante è che agli occhi dei risparmiatori, Internet appare più appropriato del telefono per la gestione del denaro e in particolare per il trading. La domanda di interattività remota rimane insoddisfatta - Emerge una chiara domanda d'interattività asincrona nei confronti di attori tradizionali quali banche e assicurazioni. Secondo l'83% degli intervistati, banche e compagnie assicurative dovrebbero utilizzare Internet per comunicare con la propria clientela in forma regolare. Questa percentuale sale al 90% per il target dell'internet banking e al 100% per il target dell'e-trading. In contrasto con questa domanda emerge un dato molto significativo sul ritardo degli attori tradizionali: il 95% degli intervistati che utilizzano Internet non ha mai ricevuto una comunicazione via e-mail dalla propria banca o dalla propria compagnia assicurativa. E-traders: sono già tanti e aumenteranno - La proiezione SWG/CommStrategy sul numero di e-trader che oggi operano in Italia corregge sensibilmente le stime conservative: gli investitori individuali che utilizzano servizi di trading online sono già molti e risultano particolarmente sofisticati e dinamici. Si tratta inoltre di un fenomeno con grandi potenzialità di crescita: il 40% degli intervistati si dichiara interessato all'e-trading. Infine, questa nuova 'passionè è destinata a coinvolgere sempre più trasversalmente gli italiani: 1/3 del segmento identificato dalla ricerca come target dell'e-trading è costituito da individui che non hanno mai effettuato compravendita di titoli ma il cui nuovo interesse è interamente legato alla possibilità di farlo via Internet. Assenza di barriere all'entrata: non ci sono ancora brand digitali forti - Solo un intervistato su dieci è stato in grado di citare siti di carattere finanziario, da cui si deduce che, nè i nuovi attori digitali nè gli attori tradizionali che hanno lanciato iniziative online, sono sinora riusciti a costruire brand digitali particolarmente forti. In altre parole esistono basse barriere all'entrata per qualsiasi tipo di attore che volesse offrire servizi finanziari online di qualsiasi natura. Anzi alcuni attori non tradizionali potrebbero già oggi avere un vantaggio competitivo. Infatti gli intervistati che navigano su Internet, non solo non hanno difficoltà a citare i brand online di maggiore successo (ad esempio Amazon.com e simili) ma non avrebbero nessun problema a dare i propri soldi sotto forma di conto corrente o come account per l'e-trading ad un brand online di grande successo che decidesse di offrire servizi finanziari online. Investitori più evoluto nel rapporto con l'informazione - Prendendo dal campione degli intervistati il sotto-campione di coloro che hanno effettuato operazioni di compravendita titoli emerge chiaramente un elevato livello di selettività rispetto alle fonti di informazione consultate per decidere gli investimenti. Il 58% di chi investe ritiene insufficienti per le proprie decisioni le informazioni recuperabili sulla stampa generalista e/o specializzata. Si delinea la figura di investitore evoluto che per le sue decisioni utilizza un media mix di fonti molto personalizzato con una grande centralità delle fonti online. Metodologia della ricerca - Queste sono solo alcuni dei risultati della ricerca, ottenuti attraverso una indagine strutturata in due fasi, una prima esplorativa di carattere qualitativo e una seconda quantitativa telefonica. La prima fase svolta nel mese di ottobre 1999, ha compreso: (R) 20 interviste con testimoni privilegiati rappresentanti l'offerta di informazione e servizi finanziari (R) 2 focus group con utenti, opportunamente segmentati, di servizi finanziari offline e/o online (R) 10 colloqui individuali, svolti davanti al PC a browser aperto, con utenti di servizi finanziari. Nel corso della seconda fase, svolta nelle prime due settimane di novembre 1999, sono state contattate telefonicamente 1603 famiglie, intervistando 516 utilizzatori di computer responsabili di acquisti finanziari (Sistema C.A.T.I. - Computer Assisted Telephone Interview). Le interviste si sono svolte dal 29 ottobre al 10 novembre 1999, nella fascia oraria serale (dalle 18.30 alle 21.30), fuori dal normale orario lavorativo per evitare distorsioni del campione. Dal 12 al 30 novembre sono stati effettuati 1522 ulteriori contatti, a integrazione e controllo dei dati relativi al trading on line. Nel mese di gennaio 2000 verrà effettuata una rilevazione telefonica (metodologicamente conforme alla precedente) di aggiornamento per cogliere le trasformazioni eventualmente determinate dall'ingresso di nuovi attori nelle diverse aree di interesse dopo il mese di novembre. Per informazioni: Monica Ferrari Communication & Marketing Manager - CommStrategy: New Media Strategic Insight Via Leopardi, 9 Milano Mobile +39 03355736397 email: m.ferrari@commstrategy.com  ; financeonline@swg.it

 

FISCO E-COMMERCE E NEGOZI VIRTUALI
Milano, 24 dicembre 1999 - In tema di commercio elettronico le tematiche da sviluppare sono appena iniziate e per cominciare a far chiarezza in tema di fisco è necessario documentarsi in merito. Su questo spinoso argomento l' Ipsoa ha di recente messo in vendita un volume intitolato . 'L'imposizione fiscale sul commercio elettronicò gli autori sono Giampaolo Corabi e Charles E. McLure Jr, costo del libro lire 39.000.All'interno del volume sono trattati numerosi argomenti come l'imposizione diretta e indiretta sui guadagni provenienti dal commercio elettronico ed altro ancora. In tema di commercio elettronico, invece, segnaliamo la presenza su web di un sito che offre oggetti di marche prestigiose come: Gucci, Alessi, Parah, Armani e altro del genere.Si tratta di del multisotre tutto italiano Think Italy www.thinkitaly.com che per l'occasione, fino al 31 dicembre di quest'anno, inoltre, ai clienti che faranno degli acquisti non verranno addebitate le spese di spedizione in tutta italia. Per quanti desiderano sapere di più sull'e-business di seguito segnaliamo una serie di siti che trattano l'argomento. http://www.e-commitalia.com  ; http://www.onwebonly.com  ; http://www.allshops.com  ; http://www.storesearch.com  ; http://www.found.it  ; http://www.shopnow.com  ; http://www.internetshopper.com  .

 

VOICECOM: DOPO I CALL CENTER APRE ALLA VIDEOCOMUNICATION Milano, 24 dicembre 1999 - Si svolgerà dal l' 8 al 10 marzo del 2000 la VII edizione di Voicecom, prima mostra convegno italiana interamente dedicata alle e applicazioni di integrazione voce e computer per gestire le attività verso il liente: Front Office . I temi su cui punta la VII edizione di VoiceCom sono: Call Center, Wireless Application, VideoCommunication, Computer Telephony lntegration, Customer Relationship Management. Come in passato VoiceCom sarà articolata in: conferenza ad alto contenuto tecnologico, informativo e d'attualità ; Expo, dove i visitatori hanno a disposizione un ampio panorama delle tecnologie e applicazioni più innovative presenti sul mercato; meeting con le aziende fornitrici, per proporre in dettaglio ad una clientela mirata soluzioni e approfondimenti. Voicecom si rivolge prevalentemente a: utenti del settore privato e pubblico che hanno come obiettivo principale quello di migliorare l'interezione con l'esterno, in particolare con i propri clienti. È indirizzata, quindi, a dirigenti, responsabili e funzionari di amministrazione, organizzazione, personale, produzione, servizi generali e sistemi informativi. Ed anche a operatori del settore che desiderano: avere una buona visibilità sul mercato; concentrare gli incontri con vecchi e nuovi clienti in pochi giorni; cercare o ampliare il numero di partner e distributori Voicecom, questa volta cambia sede e si trasferisce al Filaforum di Assago, una struttura moderna che consente una maggiore visibilità a tutte le aziende partecipanti. In contemporanea, quindi, stessa data, stessa sede ma con due aree distinte, Voicecom sarà affiancata da Omat, la mostra convegno giunta alla XIII edizione, focalizzata sulle tecnologie ed applicazioni di office management per gestire informazioni e processi aziendali: back office. L'abbinamento di due manifestazioni altamente specializzate e punto di riferimento dei settori di competenza offre ai partecipanti, in soli tre giorni, l'opportunità di approfondire le soluzioni più innovative ed affidabili di Back Office e Front Office. Nel 2000, l'obiettivo è di coinvolgere complessivamente circa 6000 visitatori di alto livello: operatori del settore e utenti aziendali. Lo scorso anno Voicecom '99 Milano ha avuto 1500 visitatori e Omat '99 Milano più di 3400. Per Informazioni: Iter via Rovetta, 18, Milano - tel. 02 2831 16 1 E-mail info@iter.it 

 

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