APPUNTAMENTI
a cura di

ANNA BORGONI

NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Sabato 17
 
giugno 2000
 
pagina 1
 
quotidiano di:
economia
finanza
politica
e tecnologia
 

 

GUIDA DEI LOGIS DE FRANCE 2000

Con la guida dei Logis, si parte alla scoperta delle strade di Francia, delle sue tradizioni e della gastronomia. Pagina dopo pagina si susseguono tutti i nuovi servizi proposti da una catena famosa per il suo "savoir-faire"e la qualità della cucina. La nuova edizione della guida dei Logis de France, raggruppa 3650 hotel- ristoranti, sparsi in più di 2700 villaggi nel cuore dei territorio francese, e presenti in 92 dipartimenti.

I Logis de France, classificati con uno, due o tre caminetti, hanno tutti sottoscritto una Carta di qualità. E tutti garantiscono un'accoglienza conviviale, una sistemazione confortevole e i sapori di una cucina profondamente legata alle tradizioni regionali. Il tutto con un eccellente rapporto qualità/prezzo, in media da 86 a 200F per il menù, e da 240 a 350 F per la camera.

La guida 2000 presenta un' importante novità: una presentazione delle strutture per tipologia tematica, che si aggiunge alla consueta classificazione dei caminetti.

" Logis di Carattere " : edifici che presentano facciata e interni di particolare charme;

" Logis Natura-Silenzio " : edifici situati in un contesto naturale particolarmente tranquillo;

" Logis Famiglia-Bambini" : edifici che offrono servizi e strutture adatte in modo specifico ad accogliere i bambini e le loro famiglie.

E un'altra grande novità! Per la prima volta, la catena dei caminetto giallo e verde mette a disposizione dei clienti un Chèque-Cadeau, un "Buono-Regalo" Logis de France. Valido nei 3650 alberghi, permette di offrire alla propria famiglia e agli amici soggiorni, week-end e pranzi gastronomici in un 'atmosfera accogliente e piena di calore.

La Guida nazionale dei Logis de France è disponibile gratuitamente presso Maison de la France di Milano: per richieste di invio a domicilio, allegare indirizzo + spese di spedizione. Maison de la France Via Larga 7, 20122 Milano Tel 166116216 fax 021 58 48 62 21 E-maii: info@turismofrancese.it

o Chèque-cadeau logis de France: informazioni e ordinazioni allo 01 45 84 77 03. o Centrale di prenotazioni : 01 45 84 83 84 - lnternet: www.logis-de-france.fr

PARIGI IN EDICOLA SECONDA GUIDA INTERATTIVA DI "VIAGGIARE" SU CD ROM

La collana di Guide lnterattive su Cd a cura di Viaggiare, dopo Londra , si arricchisce della Guida lnterattiva su Cd di Parigi. In edicola da fine maggio, è in vendita in un kit comprendente, oltre il CD-Rom , la guida su carta da usare in viaggio "Parigi giorno & notte" e la mappa della città, al costo di Lit.14.900.

Di semplicissima consultazione , sia per coloro che dispongono del sistema Windows che Mac, la Guida lnterattiva su Cd richiede l'uso di Netscape o Internet Explorer (forniti nel cd) e non necessita di installazione su hard disk .

Vari e di grande interesse gli argomenti di consultazione, direttamente accessibili dalla Home Page:

Prima di partire; Visita guidata; Cosa c'è nei paraggi; Ricerca e indice; Itinerari ottimizzati; Tour fotografico; Link in rete; Aiuto. Prima di partire fornisce tutte le informazioni pratiche per chi desidera visitare Parigi, dai documenti necessari, alla valuta, al clima. Visita guidata è invece totalmente dedicata a degli argomenti precisi, nove per l'esattezza,e segnala consigli e suggerimenti preziosissimi. Gli argomenti sono in ordine: come muoversi, dove dormire, dove mangiare, musei e gallerie, parchi e giardini, shopping, notte fonda, media e sport.

Cosa c'è nei paraggi è la sezione dedicata alla ricerca di luoghi di interesse. Si parte da un punto a scelta, secondo tre criteri di ricerca, e cioè: stazioni della metropolitana, settori postali e zone della cartina (cartaguide).

Ricerca e indice consente di cercare tutte le informazioni contenute nella guida, sia effettuando una ricerca per indice alfabetico, sia per zona, o per parola chiave. La sezione Itinerari ottimizzati propone itinerari che variano a seconda della durata del soggiorno in città, con percorsi di 1,2,3 o 4 giorni e che permettono di visitare i luoghi più importanti con la minor perdita di tempo possibile. Tour fotografico è invece una rassegna di foto, ovviamente le più significative di Parigi,il cui scorrimento permette una panoramica completa e approfondita della città.

Link in rete, infine, fornisce il collegamento diretto per navigare in lnternet nei siti di maggiore interesse, guidati da un motore di ricerca aggiornatissimo e suddivisi per argomenti. Si tratta di una vera e propria guida on line di tutti i siti più interessanti, utili e curiosi, relativi alla città di Parigi.

La vera innovazione della Guida lnterattiva è comunque rappresentata da "La mia guida", che consente di creare una vera e propria guida personalizzata, dove inserire le località che si desidera visitare: ogni volta che si apre una pagina dedicata ad un luogo di interesse, appare anche il comando "inserisci nella guida".

La guida fornisce inoltre le distanze fra una località e l'altra e la possibilità di ordinare e programmare le visite secondo un criterio di ottimizzazione dei tempi, oltre alla possibilità di annotare in un apposito block notes tutte le osservazioni e gli appunti che di volta in volta colpiscono l'utente.

Una volta personalizzato il percorso completo di block notes, lo si può visualizzare e stampare, ed avere cos'i una propria guida della città "tagliata su misura" secondo le proprie esigenze. Le guide sono state presentate recentemente, nel migliore stile britannico con un happening musica, drink ed eccitanti soprese.

Testimonial d’eccezione e madrina della serata al De Sade di Milano, Anna Valle. Nel locale erano disponibili sei postazioni PC per navigare nella capitale inglese.

Dopo le Guide lnterattive su Cd di Londra e Parigi, sarà la volta di Amsterdam, New York e Vienna, seguite poi dalle quattro più belle città d'arte italiane: Napoli, Firenze, Roma e Venezia. Info Interview PR & Trade Communication Antonietta Santoli - Tel. 02 875987 - Fax 02876783.

MOSTRA DOCUMENTARIA: MONZA UMBERTINA 1878-1900 AMBIENTE E SOCIETA’

Arengario di Monza fino al 30 luglio 2000, ingresso libero (da martedì a venerdì ore 10-13 15-19 sabato e domenica ore 10-19).

In occasione del centenario del Regicidio di Umberto I di Savoia (29 luglio 1900) l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza, in collaborazione con la Associazioni Culturali Monzesi e la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano, organizza un’articolata serie di manifestazioni tese a rievocare l’irripetibile clima culturale della città alla fine dell’Ottocento.

Dal momento dell’ascesa al trono di Umberto I, nel 1878, Monza visse un periodo estremamente ricco dal punto di vista sociale ed economico, con lo sviluppo dell’industrializzazione e il rilancio di attività caratteristiche del territorio (in particolare la lavorazione dei tessuti e dei feltri). Le visite ufficiali di personalità politiche alla corte (che nella Villa Reale teneva la residenza estiva), il prestigio indiscusso della tradizione storica e monumentale della città ne facevano una meta internazionale.

La mostra, all’Arengario in corso fino al 30 luglio, affronta questo nucleo di problemi attingendo al ricco patrimonio delle collezioni private monzesi, sia di singoli privati sia di aziende particolarmente significative. Un ruolo di spicco hanno i prezioso cimeli di Egidio Osio, precettore a Monza e a Roma del futuro Vittorio Emanuele III. In occasione della mostra si terrà un convegno storico sulla figura e l’opera di Umberto I, al quale sono stati invitati i maggiori studiosi del periodo storico.

Il 29 luglio, alle ore 10, verrà celebrata una messa solenne in Duomo, seguita da una commemorazione del sovrano.

Nel mese di settembre la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano, organizzerà nell’appartamento di re Umberto in Villa Reale una mostra di cimeli storici. Sarà anche possibile visitare la restaurata Cappella Espiatoria. Info musei@comune.monza.mi.it tel.02/875.483; 039/323222..

UMBERTO I E MONZA CONVEGNO DI STUDIO

Qui di seguito i relatori del Convegno, svoltosi venerdì 16 giugno a Monza, in concomitana con l’apertura della mostra :

Alfredo Canavero Università degli Studi – Milano, L’italia fra vecchio e nuovo secolo;

Giorgio Rumi Università degli Studi – Milano, La prima stagione della monarchia d’Italia;

Romano Bracalini Giornalista e Storico, Vita privata di Umberto I;

Franco Della Peruta Università degli Studi – Milano, Il movimento operaio, socialista e repubblicano a fine secolo;

Nico Berti Università di Padova, L’anarchismo italiano fra Ottocento e Novecento.

Interventi: Giuseppe Maria Longoni Università degli Studi – Milano, L’industria e la società nella Monza di fine secolo

Michele D’Elia Università Cattolica – Milano; La stampa nazionale e il regicidio;

Mario Bondioli Osio Ministro Plenipotenziario, Memorie di famiglia.

Info: Comune di Monza Uff. Stampa Marco Pirola - Tel. 039 237 2309 Patrizia de Micheli Tel. 02/875.483.

MOSTRA: LA BRIANZA DIPINTA. DA MIGLIARA A MORLOTTI (fino al 23 luglio 2000),

Serrone della Villa Reale di Monza (ingresso Lit 10.000 Ridotto Lit.6.000, informazioni Musei Civici Tel 039 322.086).

Al Serrone della Villa Reale di Monza è in corso fino al 23 luglio 2000, La Brianza dipinta, mostra curata da Rossana Bossaglia, Roberto Cassanelli ed Alberto Montrasio, dedicata alla trascrizione pittorica del paesaggio della Brianza, dai primi dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento.

L’esposizione, costituita da un centinaio di opere tra dipinti, incisioni, fotografie d’epoca, provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private, è promossa dal Comune di Monza, dall’Assessorato alla Cultura, Musei e Villa Reale, dall’Associazione Pro Monza e dall’Associazione per la Villa Reale.

"Un omaggio amoroso ad un paesaggio amato", nelle parole conclusive del suo saggio in catalogo, Rossana Bossaglia coglie l’essenza dei contenuti di questa mostra che rappresenta una preziosa occasione per cogliere, in un unico suggestivo itinerario, gli aspetti più intensi, tradizionali o inattesi della Brianza così come è stata vista e interpretata, nell’arco di oltre un secolo, da artisti profondamente diversi fra loro per formazione, esperienza e cultura e, tuttavia, uniti da un tema comune: la Brianza.

Molti dei pittori presenti in mostra sono nati a Monza o hanno scelto di operare o vivere, nel corso della loro esistenza, in Brianza: da Migliara a Segantini, da Gubricy a Mosè Bianchi, a De Grada sino a Cassinari e Morlotti.

A Monza, nella seconda metà dell’Ottocento prese vita una vera e propria "scuola monzese", che ebbe in Mosè Bianchi uno dei rappresentanti più significativi di quella pittura verista seguita con sensibilità proprio dai suoi nipoti, Pompeo Mariani e Emilio Borsa oltre a Eugenio Spreafico, Filippo Carcano ed Emilio Parma. È in questa tradizione che, agli inizi del Novecento, si evidenzia la personalità pittorica di Anselmo Bucci che, dopo l’esperienza parigina, sceglie di vivere a Monza, divenuta soggetto e interprete di innumerevoli sue opere.

La mostra è un susseguirsi di dipinti che mutano col mutare degli stili e degli artisti dove la Brianza è colta in ogni stagione e ora del giorno: dalla Neve sui tetti di Pietro Bouvier, al Mattino in montagna di Eugenio Spreafico, alla Monza di sera di Anselmo Bucci fino alla grande tela di Bruno Cassinari Tramonto in Brianza.

Ai paesaggi e agli ambienti si alternano scene di vita minuta, quotidiana, nella riscoperta di atmosfere, situazioni e aspetti che mettono in luce la fisionomia più profonda non solo di una terra, ma anche delle sue genti come ne Il ritorno dalla saga di Mosè Bianchi, ne Il Rosario di Domenico Induno, ne La Fiera di San Giovanni di Emilio Borsa. Si distingue la grande tela di Bonzagni Il tram di Monza.

In molti dipinti la figura femminile prende rilievo, rappresentata nell’ambiente rurale e nel lavoro, si integra nel paesaggio e diventa espressione autentica dei caratteri della Brianza, come nel delicato acquerello di Gaetano Previati Figura di donna a una finestra fiorita o nelle Lavandaie di Mosè Bianchi e di Emilio Parma, nelle "contadine" di Induno e Mariani, fino alle "brianzole" di Gino Meloni.

La Brianza mantiene e aumenta di interesse come soggetto e oggetto di studio pittorico nel XX° secolo, che la vede presente nelle maggiori espressioni del Novecento Italiano con i grandi interpreti della stagione informale: Bruno Cassinari, Alfredo Chigine ed Ennio Morlotti che ha fatto del paesaggio di Imbersago uno dei soggetti più presenti nella sua pittura. Chiude la rassegna il milanese Giorgio Bellandi con l’amplissimo dipinto del 1970 dal titolo Nel grande paesaggio della Brianza. L’itinerario dei dipinti è completato da una ricca serie di fotografie d’epoca. Diande interesse e appositamente restaurate le fotografie raccolte nell’album di Segantini, Brianza 1884, provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera, preziosa documentazione dell’attività pittorica svolta da Segantini in Brianza. In occasione della mostra l’artista Luigi Stradella ha donato ai Musei Civici di Monza una sua Veduta del Parco di Monza.

Gli Autori in mostra

Dai primi dell’Ottocento: Giovanni Migliara, Giuseppe Canella, Giosuè Bianchi.

A metà Ottocento: Giovan Battista Lelli, Domenico Induno, Gerolamo Induno, Angelo Inganni, Costantino Rosa.

Dalla seconda metà dell’Ottocento: Gaetano Fasanotti, Pietro Bouvier, Alessandro Durini, Mosè Bianchi, Filippo Carcano, Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini, Gaetano Previati

Nell’ultimo terzo del secolo: Uberto dell’Orto, Eugenio Gignous, Emilio Gola, Eugenio Spreafico, i nipoti diretti di Mosè Bianchi, Pompeo Mariani ed Emilio Borsa, Achille Fornis, Giuseppe Carozzi, Paolo Sala.

Ai primi decenni del Novecento: Aroldo Bonzagni, Anselmo Bucci, Guido Caprotti.

Dagli anni Trenta: Angelo del Bon, Umberto Lilloni, Ugo Bernasconi, Emilio Parma, Anselmo Bucci, Raffaele De Grada, Cesare Breviglieri.

Con gli anni Cinquanta Gino Meloni. I grandi interpreti della stagione informale: Bruno Cassinari, Alfredo Chigine ed Ennio Morlotti. Chiude la rassegna il milanese Giorgio Bellandi. Catalogo Amilcare Pizzi Editore. £35.000

Interventi di: Rossana Bossaglia, Roberto Cassanelli, Alberto Montrasio e i contributi di Gabriella Anedi, Alberto Crespi, Massimiliano David, Silvia Paoli, Giustino Pasciuti, Anna Maria Gross. Info: tel. 02/875.483 - Fax. 02/866.795 associazione.amici@tin.it - Musei Civici Tel 039 322.086. Promotori Comune di Monza, Assessorato alla Cultura, Musei e Villa Reale, Musei Civici di Monza, Associazione Pro Monza, Associazione per la Villa RealeCatalogo; Amilcare Pizzi Editore. £ 35.000 Interventi di: Rossana Bossaglia, Roberto Cassanelli, Alberto Montrasio e i contributi di Gabriella Anedi, Alberto Crespi, Massimiliano David, Silvia Paoli, Giustino Pasciuti e Anna Maria Gross. Info tel. 02/ 875.483 Fax 02/ 866.795 associazione.amici@tin.it

PROMOZIONE Marco Pirola -Ufficio Stampa del Comune di Monza tel 039/ 2372.309; Patrizia de Micheli - Milano Via Dante, 14 - Tel. 02/875.483 - Fax. 02/866.795 associazione.amici@tin.it

GIOTTO: UNA MOSTRA DEDICATA AL PIU’ SOVRANO DEI MAESTRI – (Galleria dell’Accademia di Firenze fino al 30 settembre).

E’ l’occasione per conoscere gli ultimi studi sull’opera di Giotto, dal quale prende avvio la nostra vicenda figurativa. Il viaggio attraverso la poetica di Giotto, sintesi di esperienze culturali , cade settecento anni dopo la sua attività artistica a Roma, in occasione del Giubileo di Bonifacio VIII del 1300. I nuovi locali per esposizioni temporanee della Galleria dell’Accademia di Firenze ospiteranno fino al settembre la più ampia concentrazione di opere del maestro e della sua bottega. Gli esiti degli studi degli ultimi cinquant'anni danno modo, oltre che di apprezzare per la prima volta dal vivo alcune opere di recente attribuzione, di riscrivere problematiche critiche importanti della storia dell'arte. Rientra l’evento nelle manifestazioni programmate per il Giubileo del Duemila, organizzate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Provincie di Firenze, Pistoia e Prato e dalla Galleria dell'Accademia in collaborazione con Firenze Musei. Supremo protagonista e innovatore della pittura occidentale, Giotto narra con pathos i momenti cruciali storico-religiosi della nostra civiltà, inquadrandoli in una modulazione tonale, fondata sui rapporti di colore e luce. Plasticità, tensione e moti dell’anima concorrono alla sua ricerca d’equilibrio rivolta ai valori poetici o lirici.

La rassegna consente di ammirare non solo alcuni dei più importanti capolavori dell’indiscusso protagonista della nuova spazialità , ma anche opere sconosciute o di recente attribuzione provenienti da Firenze, dall' Italia oltre che da collezioni private e da importanti musei stranieri (New York, Boston, San Diego, Strasburgo, Stoccarda) come ad esempio, dei resti di affreschi staccati dalla cappella maggiore della chiesa di Badia, custoditi da anni nei depositi della Soprintendenza fiorentina e destinati, dopo la mostra, all'ubicazione originale. Così come le due tavole della Galleria di Stoccarda, raffiguranti 23 e 21 scene dell’ Apocalisse, proposte per la prima volta come opere autografe di Giotto. Capolavori inseriti in un percorso filologico della mostra che espone, fra le altre opere, la Madonna con Bambino della Pinacoteca di Castelfiorentino, il Polittico di Santa Reparata, il Crocifisso della chiesa di Ognissanti, il Santo Stefano dei Museo Home di Firenze, il polittico della Pinacoteca Nazionale di Bologna, la cuspide del polittico della Cappella Baroncelli in Santa Croce a Firenze, conservato nel Museum of Art di San Diego (California), la Crocifissione del Museo di Strasburgo e la Madonna con Bambino in trono, angeli, San Giovanni e San Francesco, con le sette Virtù, di una collezione privata di New York, riunite per verificare se in origine facessero parte di un dittico. Info Firenze Musei 055/2654321

IL FUTURO DEI LONGOBARDI. L’Italia e la costruzione dell’Europa di Carlo Magno.

Basilica di Santa Giulia e San Salvatore a Brescia, dal 17 giugno al 19 novembre.

S’inaugura una mostra-evento di rilievo dal 17 giugno al 19 novembre, nel complesso monastico di origine longobarda di Santa Giulia e nella suggestiva Basilica di San Salvatore a Brescia, riproponendo la grande eredità culturale lasciataci dai longobardi. Ci riporta ai tempi di Alboino e Rosmunda, di Autari e Teodolinda, di Teodorico e di Amalasunta, di Desiderio e Ansa, documentando attraverso circa 400 opere di enorme interesse e suggestione, la trasformazione di un popolo, che giunto in Italia alla fine del VI secolo come conquistatore, si è fuso con la popolazione locale divenendo protagonista primario della storia della penisola italiana. Da guerrieri a politici, intellettuali e promotori delle arti; da pagani – o ariani – a cattolici; da germani a italiani. Il fecondo incontro tra la cultura germanica e quella latina portò allo sviluppo di una civiltà ricca e complessa e alla formazione di una vera e propria "identità italiana". Contribuì alla rinascita carolingia nelle arti e nelle lettere e alla formazione dell’Europa di Carlo Magno e degli sviluppi dell’area mediterranea.

La storia longobarda, a partire dallo scorcio del VII secolo va vista, nell’ottica moderna, come un fenomeno aperto a ipotesi diverse di civiltà e forme politiche. L’arrivo di Carlo Magno (774) documenta il "futuro" di questo popolo, nel regno dei Franchi, nelle terre dei Longobardi del sud e sulle coste della Dalmazia, dove si affacciano alla storia europea le stirpi slave. La rassegna riunisce reperti emersi da recenti scavi, le magiche forme dello smalto cloisonné, una tecnica sofisticata di grande fascino – di cui furono maestri - superbi oggetti della metallurgia, gioielli monumentali, sculture, splendidi codici miniati e un corpus di un centinaio di monete longobarde. E inoltre esempi della tradizione figurativa occidentale, opposta all’iconoclastismo bizantino, come gli affreschi della Basilica di S.Maria Maggiore nel monastero di San Vincenzo al Volturno, vera "Pompei del Medioevo", la documentazione della Tomba di Ariperga recentemente scoperta nella Chiesa di San Felice a Pavia, ai reliquari in osso e legno dal monastero di Novalesa. La prestigiosa sede museale è depositaria di testimonianze uniche come le architetturre altomedioevali presenti in loco. Di particolare interesse la ricostruzione su scala monumentale della chiesa abbaziale di San Vincenzo al Volturno, nel Molise, dove è in corso una missione archeologica volta a esplorare l’estesa area e per ridefinire i contorni della logica progettuale d’età carolingia. L’antico nucleo insediativo dell’abbazia – che occupava l’area di un insediamento tardoromano, si trasformò radicalmente a partire dalla fine del VIII secolo. La mostra propone in un plastico la rappresentazione schematica della "città monastica" di San Vicenzo al Volturno all’apogeo del suo sviluppo (intorno all’840 circa), quando progettò l’ampliamento del complesso abbaziale, un edificio basilicale a tre navate. Del vasto sito sono state rilevate parti significative come le grandi linee della planimetria della chiesa di San Vincenzo Maggiore, fatta costruire dall’abate Giosuè a partire dal 795 circa e il complesso di edifici gravitanti intorno alla originaria chiesa di San Vincenzo Minore. Curatori della mostra il Prof. Carlo Bertelli e il Prof. Gian Pietro Brogiolo coadiuvati dalla Direzione dei Civici Musei di Brescia. Direttore del Comitato Scientifico,il Prof. Jacques le Goff. Info 800 762 811 . 041/5904893.

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