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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Settembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO: SCHULZ SULLE ELEZIONI IN GERMANIA  
 
Strasburgo, 24 settembre 2013 - Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha fatto la seguente dichiarazione sui risultati delle elezioni federali in Germania. "I risultati delle elezioni in Germania sono un notevole successo per Angela Merkel. Qualità di Presidente del Parlamento europeo, mi congratulo con il Rettore per questo risultato. Tutta l´Europa guarda con grande interesse l´imminente formazione di un governo. Come con altre elezioni prima, come in Francia, in Italia o in Grecia, che vediamo sempre più che abbiamo sviluppato una politica interna europea e sempre più uno spazio pubblico europeo. Le principali sfide che ci attendono e che il nuovo governo tedesco e il Parlamento europeo dovranno affrontare insieme sono: lotta alla disoccupazione giovanile, che minaccia il nostro sistema democratico e sociale, la creazione di un programma di investimento intelligente che aiuta a generare crescita e che integra il consolidamento dei nostri bilanci. Inoltre, dobbiamo finalizzare il sindacato bancario e rapidamente attuare la tassa sulle transazioni finanziarie.  
   
   
UE: GLI OBIETTIVI DEI MILLENNIUM DEVELOPMENT GOALS E L´AGENDA DI SVILUPPO GLOBALE PER IL POST-2015  
 
Bruxelles, 24 settembre, 2013 - Quali sono gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio? Nel 2000, la comunità internazionale fissato al Vertice del Millennio delle Nazioni Unite, otto obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg) da raggiungere entro il 2015: 1. Sradicare la povertà estrema e la fame; 2. Raggiungere l´istruzione primaria universale per tutti; 3. Promuovere l´uguaglianza di genere e l´empowerment delle donne; 4. Ridurre la mortalità infantile; 5. Migliorare la salute materna; 6. Combattere l´Hiv / Aids, la malaria e altre malattie; 7. Assicurare la sostenibilità ambientale; 8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo. Siamo sulla buona strada per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio? Notevoli progressi sono stati compiuti negli ultimi anni per quanto riguarda determinati obiettivi. L´obiettivo di dimezzare la percentuale di persone che vivono in estrema povertà è stato raggiunto nel 2010. La percentuale di popolazione senza accesso all´acqua potabile è stato ridotto della metà entro la data prevista. I bambini erano molto meno probabilità di morire di malattie o malnutrizione lì 20 anni. Il tasso di infezione da Hiv è diminuito a livello globale e di un minor numero di persone muoiono di malaria. Tuttavia, c´è ancora molta strada da fare, soprattutto in Africa sub-sahariana. A livello globale, l´89% dei bambini frequenta iscrizione alla scuola primaria per le ragazze è quasi paragonabile a quella dei ragazzi. Resta il fatto che l´istituzione di una scuola primaria è troppo lento. Più di 850 milioni di persone non hanno abbastanza da mangiare. Le donne continuano a subire discriminazioni e di essere esposti a gravi rischi per la salute, in particolare nel campo della salute materna, così come la salute ei diritti sessuali e riproduttivi. Si stima che circa 2,5 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici adeguati e di 780 milioni di persone non hanno ancora accesso all´acqua potabile. Che l´Unione europea non ha contribuito al processo? L´ue si è adoperata per contribuire al raggiungimento degli Osm fin dalla loro creazione e ha aperto la strada nel loro integrazione nella sua politica di sviluppo e della loro applicazione. Con l´aiuto allo sviluppo 55200000000 € nel 2012, l´Unione europea ei suoi Stati membri continuano ad essere il principale donatore al mondo e di fornire più della metà dell´Aps globale. In aggiunta a tale assistenza, l´Ue ha fissato l´obiettivo di garantire che tutte le sue politiche siano coerenti con l´obiettivo di eliminare la povertà. Per favorire il progresso nel campo dello Sviluppo del Millennio, l´Unione europea ha lanciato nel 2010, Mdg iniziativa con un miliardo di € , e fornendo un finanziamento in base alle esigenze e concesso su i risultati. Di tale importo, € 700 milioni stanziati per il Mdg più trascurato (fame, salute materna, la mortalità infantile, acqua e servizi igienico-sanitari), mentre 300.000.000 € sono destinati per i paesi con buoni risultati nella realizzazione del aiuto. Ad oggi, l´iniziativa Osm ha finanziato 70 progetti in 46 paesi. Ecco alcuni esempi: In Togo: costruzione e riabilitazione di infrastrutture per fornire acqua potabile a 200.000 persone in almeno 28 città, il miglioramento della capacità delle autorità responsabili della gestione delle acque e della salute per mezzo di formazione e assistenza tecnica Repubblica Democratica del Congo: fornitura di servizi sanitari più accessibili e meglio a quasi 1 milione di bambini e le loro madri Puntland (Somalia): il miglioramento delle zone di pascolo e di assistenza alle comunità per la gestione delle risorse naturali, con l´obiettivo di 1,5 milioni di persone dalla povertà Nel 2012, l´Ue e gli Stati membri hanno adottato il programma di cambiamento , al fine di aumentare l´impatto della cooperazione allo sviluppo e migliorare i risultati nel campo degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. L´attuazione di questo programma ha avuto inizio e il punto di riferimento per la futura cooperazione, sia sui paesi che ne hanno più bisogno (i paesi particolarmente fragili) e aree prioritarie per promuovere il buon governo e la crescita inclusiva e sostenibile. Come il quadro per il post-2015 ha definito? Quali sono i legami con gli obiettivi di sviluppo sostenibile concordati a Rio +20? Sono in corso discussioni sullo sviluppo di un programma globale per il periodo successivo al 2015. Nel settembre 2012, il Segretario generale dell´Onu Ban Ki-moon ha fatto un "gruppo di personalità di alto livello responsabili del programma di sviluppo per il periodo dopo il 2015." Il commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, ha fatto parte di questo gruppo, presieduto congiuntamente dal presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, e il primo ministro britannico David Cameron . Il gruppo ha pubblicato il suo rapporto, "Per un nuovo partenariato globale per sradicare la povertà e trasformare le economie attraverso lo sviluppo sostenibile", il 30 maggio 2013. Nel mese di luglio, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha pubblicato il suo rapporto annuale, "una vita dignitosa per tutti" , che delinea i contorni di un quadro per il post-2015. Il 25 settembre 2013, le Nazioni Unite terranno un evento speciale dedicato a questo argomento, al fine di (i) rivedere gli Mdg, (ii) esaminare il modo per accelerare i progressi sugli Osm e (iii) preparare il futuro, fornendo un quadro per il periodo dopo il 2015. Nel febbraio 2012, la Commissione europea ha fatto il proprio contributo al dibattito su un quadro per il post-2015, con una comunicazione dal titolo "Una vita dignitoso per tutti - per sradicare la povertà nel mondo e fornire un futuro sostenibile" , che ha proposto cinque essenziale per la creazione di un framework unificato per l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile: Delle condizioni di vita di base per tutti , corrispondenti ad una soglia sotto la quale non si deve scendere: è importante fare questo per completare gli elementi in sospeso Osm e fissare nuovi obiettivi aggiornati, che dovrebbero applicarsi tutti i cittadini del mondo. Promozione motori della crescita inclusiva e sostenibile: investire nelle fonti di infrastrutture o di energia in grado di creare crescita e posti di lavoro di qualità, mentre migliora lo sviluppo umano. Gestione più sostenibile delle risorse naturali: si tratta di una condizione sine qua non per fermare il degrado ambientale. Uguaglianza, equità e giustizia: non è solo di valore in sé, ma anche essenziale per la riduzione della povertà e lo sviluppo sostenibile. La lotta contro l´insicurezza e la fragilità , che sono ostacoli alla riduzione della povertà e lo sviluppo sostenibile. Insieme con discussioni sul programma per il post-2015, i partecipanti al vertice Rio +20 (giugno 2012) hanno sviluppato un processo per fornire obiettivi di sviluppo sostenibile. In questo contesto, un lavoro a tempo indeterminato è stato creato per formulare proposte per gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Quindici Stati membri dell´Ue sono rappresentati in questo gruppo, la maggior parte di loro si siede a sua volta. Il gruppo sta raccogliendo le varie proposte e priorità set, prima di entrare in una fase di negoziazione, che avverrà probabilmente nei primi mesi del 2014. Questo quadro dovrebbe riassumere le discussioni sul processo di post-2015 sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Come il nuovo quadro per il post-2015 ha finanziato? La Commissione europea ha adottato un documento strategico che è stato intitolato "oltre il 2015: verso un approccio globale e integrato al finanziamento della povertà e lo sviluppo sostenibile", che delinea le modalità di un approccio comune alla finanziamenti Ue post-2015. La comunicazione prevede il consolidamento e la razionalizzazione dei processi internazionali nel settore della finanza (in particolare per lo sviluppo, il clima e la biodiversità) e menziona sei principi universali per guidare discussioni internazionali: no risultati senza buone politiche: si dovrebbe definire priorità politica per evitare di dover spendere soldi per correggere a posteriori decisioni sbagliate; tutte le fonti di finanziamento (nazionali / esteri, privato / pubblico) devono essere impegnati; è importante per garantire la flessibilità e la proprietà a livello nazionale; si dovrebbe adottare un approccio integrato per sfruttare al meglio le sinergie tra obiettivi politici differenti: se l´euro può essere utilizzato solo una volta, può contribuire al raggiungimento di diversi obiettivi strategici, allo stesso tempo; Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) deve essere riequilibrato a favore dei paesi che ne hanno più bisogno. Ciò è coerente con l´approccio che abbiamo delineato nel programma di cambiamento. Le economie emergenti dovrebbero contribuire anche a questo sforzo. Tutte le parti interessate devono assumersi la responsabilità reciproca.  
   
   
RELAZIONE SUI PROGRESSI DEL SER: IL “MERCATO UNICO” DEI RICERCATORI PRENDE FORMA, MA NON È ANCORA UNA REALTÀ  
 
Bruxelles, 24 settembre 2013 - La Commissione europea ha presentato ieri una prima analisi completa dello stato del “mercato unico” per la ricerca, ossia lo Spazio europeo della ricerca (Ser). La relazione fornisce una base concreta per valutare i progressi in settori target come l’assunzione dei ricercatori aperta ed equa o una migliore diffusione delle conoscenze scientifiche. Dalla relazione si evince che sono stati compiuti dei progressi, ma che anche i migliori enti di ricerca devono ancora risolvere alcuni aspetti prima del 2014, anno di completamento del Ser, come deciso dai leader dell’Ue. Dall’analisi emerge anche un notevole divario tra gli enti più virtuosi e quelli che evidenziano i maggiori ritardi (Memo/13/807). Máire Geoghegan-quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “Dalla relazione si evince che dobbiamo ancora rimboccarci le maniche. Gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo sono cruciali, ma per sfruttare al meglio i fondi abbiamo bisogno di sistemi di R&s veramente funzionali. Ora è necessario che tutti gli Stati membri e i soggetti coinvolti nella ricerca e nel suo finanziamento diano un chiaro impulso a favore dell’Era.” Lo Spazio europeo della ricerca è volto a garantire a ricercatori, istituti di ricerca e imprese una maggiore mobilità, competenza e cooperazione a livello transfrontaliero. Ciò rafforzerebbe i sistemi di ricerca degli Stati membri dell’Ue, li renderebbe più competitivi e consentirebbe loro di collaborare in maniera più efficiente per affrontare le principali sfide. La relazione, pur sottolineando i progressi raggiunti in tutti i settori target, individua anche aree cronicamente problematiche, ad esempio legate ai seguenti aspetti: la percentuale della spesa pubblica destinata agli investimenti nella ricerca e nello sviluppo è in calo in molti Stati membri; i programmi nazionali di ricerca operano ancora in base a norme diverse, ad esempio in materia di rendicontazione, il che rende difficile la cooperazione transfrontaliera nel campo della ricerca; lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture, come laser ad alta potenza o telescopi dalla portata elevatissima, è ostacolato da barriere finanziarie, gestionali e politiche, e spesso la normativa nazionale o i costi di accesso elevati limitano la mobilità transfrontaliera dei ricercatori; procedure di assunzione aperte, trasparenti e meritocratiche non sono ancora una realtà diffusa in tutte le attività di ricerca: ad esempio, oltre la metà dei posti vacanti non è pubblicizzata a livello europeo sul portale per l’occupazione Euraxess. Ciò frena la mobilità dei ricercatori, facendo sì che il posto non sempre sarà assegnato al ricercatore migliore; la disuguaglianza di genere si traduce in uno spreco del talento delle ricercatrici. È proprio questa l’area in cui progresso del Ser è stato meno incisivo; un numero relativamente limitato di ricercatori in Europa è occupato nell’industria e questi ricercatori non sono sufficientemente pronti per il mercato del lavoro.  
   
   
DIBATTITO SUL FUTURO DELL’EUROPA: LA VICEPRESIDENTE VIVIANE REDING INCONTRA I CITTADINI A HELSINKI  
 
Bruxelles, 24 settembre 2013 - Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea, sarà a Helsinki domani, con l´europarlamentare Sirpa Pietikäinen, per un dibattito sul futuro dell’Europa con circa 300 cittadini. Tale dibattito avrà luogo il 24 settembre tra le 10:00 e le 12:00 (9:00 - 11:00 Cet) a Vanha ylioppilastalo, Mannerheimintie 3, Helsinki. Quello di domani è il 30° di una serie di dialoghi con i cittadini che i Commissari europei stanno organizzando in tutta l’Unione europea con politici nazionali e locali e membri del Parlamento europeo. Ciascun dibattito verte su tre temi principali: la crisi economica, i diritti dei cittadini e il futuro dell’Europa. "La Finlandia occupa il 3° posto nell´indice della competitività globale del Foro economico mondiale, posizionandosi al primo posto tra gli Stati membri dell´Ue, a riprova che il lavoro duro dà buoni frutti. Negli anni ´90 la Finlandia ha attraversato una grave crisi bancaria, ma grazie a riforme strutturali serie e difficili, è tornata ad essere forte e competitiva. La Finlandia può essere un modello europeo per altri paesi che si trovano in una situazione economica difficile. Sono impaziente di sentire le esperienze dei cittadini finlandesi e di conoscere le loro opinioni e le loro aspettative sul futuro della nostra Unione. I dialoghi con i cittadini dell’Ue sono una piattaforma privilegiata di condivisione delle esperienze a livello europeo," ha dichiarato la vicepresidente Reding, che è responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. È giunto il momento di aprire un dibattito approfondito sul tipo di Unione auspicata dagli Europei e dai Finlandesi. In vista delle elezioni del Parlamento europeo nel 2014, questo dibattito è più pertinente che mai. Il dialogo con i cittadini a Helsinki offre l’opportunità di esprimersi, di condividere le proprie opinioni e di porre domande al vicepresidente Reding e all´europarlamentare Sirpa Pietikäinen. Quanto emergerà dal dialogo sarà inserito nelle riflessioni su una visione politica sul futuro dell’Europa, che saranno presentate all’inizio della primavera del 2014. È necessario registrarsi: http://kansalaiskeskustelu.Eu/. Il dibattito sarà moderato da André Noël Chaker, "Speaker dell’anno 2012" di Speakers Forum Finland. L’evento sarà trasmesso in diretta in streaming come webcast. I cittadini da tutta Europa potranno a loro volta intervenire su Twitter con l’hashtag #Eudeb8. È anche possibile inviare domande a questo indirizzo: comm-rep-hel-citizensdialogue@ec.Europa.eu L’evento è organizzato dalla Rappresentanza della Commissione europea a Helsinki. I partner dell´anno europeo dei cittadini in Finlandia sono l’ufficio del Primo ministro e il Movimento europeo. L’ambasciatore dell’anno europeo dei cittadini è il Ministro per gli affari europei e il commercio estero Alexander Stubb. Contesto Che cosa sono i dialoghi con i cittadini? A gennaio la Commissione europea ha dato inizio all´Anno europeo dei cittadini (Ip/13/2), un anno dedicato ai cittadini dell´Unione e ai loro diritti. Nel corso di quest´anno e dell´anno prossimo, membri della Commissione europea, insieme a politici nazionali e locali e a membri del Parlamento europeo incontreranno i cittadini europei per conoscere le loro aspettative per il futuro dell´Ue. La vicepresidente Reding ha già partecipato a dibattiti a Berlino, Dublino, Salonicco, Bruxelles, Esch, Varsavia, Heidelberg, Sofia, Namur e Trieste. Nel corso del 2013 e nei primi mesi del 2014 saranno organizzati in tutta l’Unione europea molti altri dialoghi, che permetteranno ai politici europei, nazionali e locali di scambiare opinioni con cittadini di ogni ceto e provenienza. È possibile seguire tutti i dialoghi all’indirizzo: http://ec.Europa.eu/debate-future-europe. Nei vent’anni dall´introduzione della cittadinanza Ue sono stati raggiunti numerosi traguardi: l´ultimo sondaggio dell´Ue indica che oggi il 62% dei cittadini si sente "europeo". In Finlandia si raggiunge il 73%. I cittadini dell’Unione fruiscono quotidianamente dei diritti collegati alla cittadinanza europea, anche se non sempre ne conoscono l’esistenza. Ad esempio, circa la metà dei finlandesi (49 %) afferma che vorrebbe disporre di maggiori informazioni sui propri diritti di cittadini dell´Ue. Per questo la Commissione ha dichiarato il 2013 Anno europeo dei cittadini e ha fatto dei dialoghi il fulcro di quest´iniziativa. Perché proprio ora? Perché l’Europa è a un bivio. Il futuro dell’Europa è il tema del momento nell´Ue; c’è chi parla di unione politica, chi di federazione di Stati-nazione, chi di Stati Uniti d’Europa e i prossimi mesi e anni saranno decisivi per l´assetto futuro dell’Unione. Ma ciò che conta è che, di pari passo con l’integrazione europea, l’Unione acquisisca maggiore legittimità democratica. Ora più che mai è importante che i cittadini abbiano voce in capitolo in questo dibattito. A che cosa servono i dialoghi? La voce dei cittadini permetterà alla Commissione di orientarsi nel definire la futura riforma dell´Ue. I dialoghi servono inoltre a preparare il terreno per le prossime elezioni europee del 2014. L´8 maggio 2013 la Commissione europea ha pubblicato la seconda Relazione dell´Ue sulla cittadinanza, che propone 12 nuove misure concrete per risolvere i problemi tuttora sperimentati dai cittadini (Ip/13/410 e Memo/13/409). La relazione è la risposta della Commissione a un´ampia consultazione online avviata nel maggio 2012 (Ip/12/461) e alle domande e agli spunti emersi nel quadro dei dialoghi con i cittadini in merito ai diritti dei cittadini dell´Ue e al loro futuro.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UNION BANKING IN CIMA ALL’AGENDA IN DISCUSSIONE CON I DRAGHI  
 
Bruxelles, 24 settembre 2013 - I dettagli pratici della creazione di un sistema di banca unica, i prossimi controlli patrimoniali bancari e le fasi successive per la Grecia sono stati i temi chiave della Commissione Affari economici e monetari che i deputati europei hanno sollevato con presidente della Bce Mario Draghi Lunedi. I deputati hanno anche discusso rischio economico con Draghi, nella sua qualità di presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico. Oltre a discutere i dettagli pratici per la determinazione del supervisore unico bancario, il primo pilastro, recentemente concordato di unione bancaria, vari deputati hanno inoltre sottolineato la necessità di non perdere tempo nella creazione di un´autorità singola banca risoluzione e del fondo, che hanno detto che era essenziale per la vigilanza bancaria dell´Ue a lavorare. Draghi ha risposto che il meccanismo unico risoluzione dovrebbe essere a posto per il momento le prossime equilibrio controlli patrimoniali delle banche sono stati completati, garantendo in tal modo la credibilità sia delle prove e il sistema di supervisione bancaria europea. Ha aggiunto che fino a quando il fondo di risoluzione è completamente finanziato, dovrebbe essere in grado di prendere in prestito da altre fonti, tra cui quelli nazionali, per assicurare che la risoluzione adeguatamente finanziata è un´opzione dall´inizio. Salute Bank controlla utenti privati ​​aiuterà ad effettuare il bilancio della banca controlli sanitari e dei potenziali conflitti di interesse saranno affrontate in tutte le fasi del processo, i quali dovrebbero aiutare a costruire credibilità, ha detto Draghi. Alla domanda se i titoli di Stato sarebbero stati "stressati" durante questi controlli, ha risposto che questo non era ancora stato deciso, ma che tutti i dettagli relativi alla metodologia per le verifiche saranno resi noti entro la metà di ottobre. Grecia domanda se la Grecia avrebbe bisogno di un terzo programma di salvataggio, Draghi ha detto che era "prematuro" a speculare su questo. Premuto sulla necessità di cambiare rotta in vista elevato debito del paese in rapporto al Pil, ha aggiunto che la cifra di 180% / Pil era sostenibile e che non vi era quindi alcun bisogno di cambiare le politiche. Più in generale, Draghi ha detto che non ha fatto vedere la parte restante Bce del sistema Troika nel lungo periodo. Ha anche confermato che era pronto per l´uso di tutti gli strumenti che had realizzati, comprese le operazioni di rifinanziamento a lungo termine. Il rischio sistemico in Europa parlando come presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico, Draghi ha assicurato i deputati che l´ambiente economico stava migliorando, ma tuttavia avvertito che i rischi nel sistema finanziario sono rimasti. I deputati hanno concentrato le loro domande sul settore assicurativo, in vista dell´imminente conclusione della normativa Solvency Ii, rapporti di leva finanziaria delle banche, fondi del mercato monetario e bancario ombra.  
   
   
L´UNIONE EUROPEA CONTRIBUISCE IN MODO SIGNIFICATIVO ALLA LOTTA GLOBALE CONTRO LA POVERTÀ  
 
Bruxelles, 24 settembre, 2013 - Durante l´ultimo decennio, i fondi Ue hanno permesso di quasi 14 milioni di studenti frequentano la scuola primaria, più di 46 milioni di persone ricevono aiuto in denaro o in natura per garantire la sicurezza alimentare, e oltre 7,5 milioni di consegne avvengono in presenza di personale medico qualificato, madri di risparmio e neonati. Questi sono solo alcuni dei nuovi dati diffusi ieri dalla Commissione europea il suo contributo alla lotta contro la povertà globale e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Mdg), un contributo che ha migliorato la vita di milioni di persone. La pubblicazione di queste cifre, che si riferiscono alle attività intraprese dalla Ue tra il 2004 e il 2012, arriva a pochi giorni un evento speciale tenutosi a New York dalle Nazioni Unite per discutere su come accelerare i progressi verso l´eliminazione della povertà e impostare un´agenda globale per lo sviluppo post-2015. José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, e Andris Piebalgs, commissario per lo sviluppo e Janez Potočnik, commissario responsabile per l´Ambiente, parteciperanno a questo evento. Il presidente José Manuel Barroso ha fatto la seguente dichiarazione: "Il mondo ha fatto progressi impressionanti nella lotta contro la povertà e possiamo essere orgogliosi del ruolo svolto dall´Unione europea in questo successo. Credo fermamente che sia possibile eliminare la povertà entro una generazione. Ho nostalgia per un mondo in cui tutti potranno vivere con dignità e prosperità e di avere accesso all´acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e di energia, così come i servizi sanitari e l´istruzione, un mondo in cui i diritti diritti umani fondamentali universalmente rispettati e in cui lo sviluppo è sostenibile. Investire in una globalizzazione equa e sostenibile è una buona cosa, non solo perché questo è ciò che è opportuno farlo, ma anche perché è parte della nostra visione strategica ". Piebalgs nel frattempo, ha dichiarato: "L´unione europea è il donatore più generoso del mondo e il nostro lavoro ha davvero cambiato la vita di milioni di persone. Noi continueremo a fare ogni sforzo per assicurare il raggiungimento degli Osm entro il 2015, in particolare nel quadro dell´iniziativa Osm, con € 1000000000 godono già quasi 50 paesi partner. L´evento speciale delle Nazioni Unite offre l´opportunità unica di cambiare marcia e di intensificare l´azione globale per i prossimi due anni per raggiungere gli Mdg. Spero anche che possa consentire alla comunità internazionale di lavorare per un accordo su un programma post-2015, che si prevede di affrontare le sfide della povertà e dello sviluppo sostenibile. L´ue è impegnata a contribuire a garantire una vita dignitosa per tutti entro il 2030 e oltre ". Alcuni risultati chiave dei programmi svolti dalla Commissione europea per il periodo 2004-2012: 7,7 milioni di persone hanno ricevuto l´istruzione e la formazione tecnica e professionale; 46,5 milioni di persone hanno ricevuto i trasferimenti sociali per la sicurezza alimentare; Ulteriori 13,7 milioni di studenti sono stati iscritti alla scuola primaria; 1,2 milioni di insegnanti sono stati formati; 37.000 scuole sono stati costruiti o ristrutturati; Ulteriori 300.000 studenti sono stati arruolati in studi secondari; 18,3 milioni di bambini sotto un anno sono stati vaccinati contro il morbillo; più di 7,5 milioni di nascite avvengono in presenza di personale medico qualificato; 18 milioni di zanzariere trattate con insetticidi sono stati distribuiti; più di 70 milioni di persone hanno beneficiato di una connessione alla qualità dell´acqua potabile; 24,5 milioni di persone hanno beneficiato di una connessione ai servizi igienici; più di 711 milioni di elettori hanno beneficiato di missioni di osservazione elettorale; 87 000 km di strade sono state mantenute, costruiti o riabilitati.  
   
   
FONDI UE: VENETO AI PRIMISSIMI POSTI PER UTILIZZO, IMPROPRI CONFRONTI CON DATI RISALENTI AL GIUGNO 2012 O CON STATI SOVRANI O CON REGIONI CHE GODONO DI AMPIA AUTONOMIA  
 
Venezia, 24 settembre 2013 - “Si rimane molto perplessi nel leggere i dati, riportati oggi da taluni organi di stampa, tendenti ad accreditare l’idea di una presunta incapacità del Veneto a utilizzare i fondi Ue. I dati cui ci si riferisce, infatti, sono relativi al 30 giugno 2012. Sono pertanto decisamente superati, dal momento che nell’ultimo anno si è verificato, a seguito dei provvedimenti di accelerazione della spesa concordati tra l’Italia e Bruxelles, una decisa svolta che ha consentito anche livello nazionale un deciso incremento di spesa da parte di tutte le Regioni. La verità è che, al contrario di quanto affermato, la Regione Veneto è virtuosamente ai primissimi posti delle classifiche quanto a utilizzo dei fondi”. E’ la replica dell’Assessore al Bilancio della Regione Veneto, Roberto Ciambetti, alle notizie di stampa secondo cui, citando dati risalenti al 2012, il Veneto presenterebbe uno scarso utilizzo dei fondi Ue. “Sarebbe stata sufficiente una esatta e approfondita consultazione delle fonti ufficiali per smentire questa tesi – riprende Ciambetti - Nel sito http://opencoesione.Gov.it/spesa-certificata/  in cui il Ministero della Coesione sociale riporta i dati ufficiali della spesa certificata Ue, si vede benissimo che la Regione del Veneto, al 31 maggio 2013, rispetta gli obiettivi dei fondi Fesr e supera il tetto degli obiettivi per i fondi Fse e, in entrambi i casi, presenta una dinamica di spesa e impegni superiore alla media italiana e in linea con le migliori performance delle Regioni a statuto ordinario. Per cui siamo perfettamente nella tempistica comunitaria e stiamo rispettando il cronoprogramma verificato dal Comitato di Sorveglianza”. “Il prossimo rilevamento ufficiale sarà quello del 31 ottobre – aggiunge Ciambetti - Nel frattempo, ogni statistica e raffronto non ufficiale deve essere preso con estrema cautela, come spiega lo stesso ministero. Mutato è anche lo scenario normativo: una riprogrammazione dei fondi per il Veneto è stata approvata dalla Commissione Europea, che ha consentito di espandere all’edilizia abitativa le opportunità di finanziamento di progetti relativi all’efficientamento energetico, mentre è stato approvato poi un provvedimento che prevede l’assegnazione di una quota della dotazione finanziaria del Por alle regioni colpite dal sisma del 2012 ampliando così le opportunità di investimento”. “Improprio e scorretto per mancanza di omogeneità e di tarature è poi il confronto con altre Regioni europee presentato nel grafico – aggiunge Ciambetti - si mette il Veneto a confronto con l’Austria, Danimarca o i Paesi Bassi, ignorando che si tratta di stati e non di regioni a statuto ordinario; si effettua uno squilibrato parallelo con regioni che hanno peso diverso o per numero di abitanti o per caratteristiche di autonomia nella gestione dei propri fondi (vedi i länder tedeschi) e con riferimento a fondi che non sono esclusivamente quelli a gestione diretta da parte delle regioni. Senza contare infine che, rispetto alle altre aree europee citate, il Veneto sconta il limite dei tetti del Patto di stabilità che producono effetti contraddittori nell’avvio di progetti sostenuti da soggetti pubblici limitando il campo possibile di intervento. Nonostante ciò, ripeto, il Veneto ha rispettato gli impegni assunti con la Commissione Europea, nella tempistica prevista”. Alcuni dati ufficiali sull’utilizzo dei fondi Ue. Programmazione 2007-2013 Feasr (fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) - La Regione Veneto si colloca al 5° posto della graduatoria nazionale con un livello di spesa superiore alla media nazionale. Sono ad oggi impegnate circa il 95% delle risorse assegnate (oltre 1 miliardo di euro) ed è stato già pagato circa il 60% dell´impegnato. Si tratta di un risultato di assoluto rilievo (il Veneto è la prima tra le grandi regioni per livello di spesa). Fse (fondo sociale europeo) - Come risulta dall´invio dei dati trasmessi al Mise al 31 di agosto, gli impegni Fse ammontano all´88 per cento del totale (su 711 milioni di euro disponibili il Veneto ha quindi impegnato 626 milioni). Esistono inoltre bandi già aperti e quindi impegni che saranno fatti entro la fine dell´anno per circa 50 milioni di euro. Con questi bandi gli impegni salgono a circa il 95 per cento. Fesr (fondo europeo sviluppo regionale) – I dati ufficiali, fonte Mise al 31 maggio 2013, relativi alla più recente certificazione ufficiale della spesa (la prossima sarà fatta in ottobre) restituiscono queste percentuali: Fesr Veneto 47,4%; Toscana 44,6%; Lombardia 48%; Piemonte 44,4%. Entro l’anno il Veneto arriverà al 90% degli impegni, nel rispetto delle soglie di spesa nazionali e comunitarie. Inoltre nel sito della Regione del Veneto sono disponibili i dati più aggiornati al 30 giugno 2013 che riportano una percentuale di impegni pari all’80,5% e una percentuale di spese pari al 49,5%. Programmazione 2014 – 2020 - Si stanno seguendo le procedure europee e governative con consultazioni Web già chiuse o in via di chiusura; tavoli di partenariato (perciò incontri con tutti gli stakeholders) già avviati e programmati; documenti di orientamento sulle linee guida definite dall’Europa e dai Mise già passati in Giunta. “Le puntualizzazioni di Unindustria possono dunque, in questa fase – conclude Ciambetti - diventare concrete proposte da presentare ai tavoli di partenariato”.  
   
   
PROGETTO ADRIGOV: PRESENTAZIONE A BARI IL 25 E IL 26 SETTEMBRE  
 
Bari, 24 settembre 2013 - Favorire la cooperazione istituzionale e promuovere un modello condiviso di governance adriatica, attraverso la realizzazione di un piano operativo partecipato dagli attori locali. È questo uno degli obiettivi prioritari del Progetto Adrigov, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Transfrontaliero Ipa Adriatico 2007-2013. Se ne parlerà a Bari, nella due giorni organizzata dalla Regione Puglia presso il Boscolo Hotel, il 25 e 26 settembre 2013. A dare il benvenuto ci sarà l’Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Silvia Godelli. Al centro del seminario le strategie che l’Ue intende attivare nell’area della Macroregione adriatico-ionica, in collaborazione con le istituzioni locali, anche in vista dell’imminente allargamento dell´Unione europea alla zona adriatica. Obiettivo da realizzare attraverso il Progetto Adrigov, che promuove l´adozione di un piano di governance operativa partecipato. Si tratta di un approccio macro-regionale che si propone di portare nuovo slancio alla cooperazione e agli investimenti a beneficio delle aree coinvolte, intorno ai settori di reciproco interesse. Sarà Francesco Cocco, project manager di Adrigov per il Molise, regione capofila, ad aprire i lavori del workshop nella prima giornata, incentrata sul tema “Towards the Adriatic Ionian Macroregion: policies and tools for increasing regional attractiveness” . Nella prima parte sono previsti i contributi di rappresentanti della Commissione Europea, dei gruppi di lavoro croati e albanesi e del Mae coinvolti nella definizione dei “pilastri” delle strategie macro-regionali. La seconda parte, introdotta da Bernardo Notarangelo, dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, sarà focalizzata sul tema della cooperazione territoriale europea e sui contributi che la rete territoriale può fornire alla realizzazione di un piano operativo per una strategia macroregionale in area adriatico-ionica. “Adriatic-ionic Euroregion Thematic Committee on Tourism and Culture” sarà invece il tema della giornata del 26, cui darà il benvenuto l’assessore Godelli. Seguirà l’intervento di Francesco Palumbo, direttore dell’Area Politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti della Regione Puglia. La sessione è riservata ai membri dell’Euroregione adriatico-ionica ed ai partner Adrigov.  
   
   
VISITA PAPA, CAPPELLACCI INCONTRA GOVERNATORE BUENOS AIRES MACRI  
 
Cagliari, 24 settembre 2013 - Il governatore di Buenos Aires, Mauricio Macri, con l’ambasciatore argentino in Italia, Torcuato Di Tella, a Cagliari in occasione della visita di Papa Francesco, sono stati accolti il 21 settembre a Villa Devoto dal presidente, Ugo Cappellacci, e dall’assessore del Lavoro, Mariano Contu. All’incontro istituzionale, che rientra nelle iniziative di reciproca collaborazione e scambio culturale tra la Sardegna e il Paese sudamericano, ha partecipato l’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, e una delegazione composta tra gli altri dai rappresentanti dei circoli sardi in Argentina. "La grande giornata di festa per l´arrivo del Papa in qualche modo la dobbiamo anche a voi", ha detto il presidente agli argentini, ricordando la consegna del simulacro della Madonna di Bonaria benedetto dal Papa alla polizia di Buenos Aires avvenuta lo scorso luglio. "La richiesta della statua è diventata un’occasione per il Santo Padre di esprimere il desiderio di visitare anche il nostro santuario di Bonaria", ha aggiunto il presidente. "Sono felice di essere qui - ha detto il governatore Macri - per noi tornare in Sardegna è una bellissima opportunità, la vostra ospitalità è davvero unica". Il presidente Cappellacci si è quindi rivolto ai circoli sardi: "Il dono più grande che possiamo chiedere al Papa è l’augurio di trovare unità e il vostro esempio di essere sardi anche lontani da casa ci aiuta nel fare questo". Dopo la missione di luglio del presidente Cappellacci in America Latina sono stati avviati rapporti commerciali e di scambio tra le Camere di Commercio italo-argentina e quelle sarde nonché tra l’Univerisità nazionale tecnologica del Paese americano e gli atenei isolani.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI, GIUNTA FA PUNTO SU VISIONE STRATEGICA  
 
Trieste, 24 settembre 2013 - "Oggi abbiamo tenuto una riunione di Giunta dedicata totalmente a chiarire la visione strategica che ci dovrà guidare nei prossimi mesi". Lo ha affermato ieri a Trieste la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. "Non possiamo e non vogliamo accontentarci dei pur importanti risultati raggiunti in questi cinque mesi di governo regionale - ha spiegato Serracchiani - e dunque ci stiamo attrezzando per affrontare i prossimi mesi, che molto probabilmente non saranno facili, anche perché abbiamo ereditato una casa le cui fondamenta vanno rafforzate". Una presenza più fitta e più competente sui tavoli nazionali, inclusa la Conferenza delle Regioni dove si decidono partite importanti; una continuazione serrata delle trattative sul patto di stabilità; un lavoro più intenso in vista della riforma sanitaria, che sarà utile e partecipata. E poi cultura, turismo, commercio fino a quello che Serracchiani ha definito "il tema dei temi", cioè il lavoro, su cui "è prioritario invertire il prima possibile il trend negativo, anche cominciando con piccoli numeri". "La nostra è una Giunta diversa dalle altre - ha osservato il vicepresidente Sergio Bolzonello - e questa riunione lo testimonia: il modo di lavorare e di confrontarci è qualcosa che fa la differenza".  
   
   
SARDEGNA, ZONA FRANCA, CAPPELLACCI: "COMMISSIONE UE CONFERMA NOSTRA LINEA LEGITTIMA. ORA SI PRONUNCI LO STATO"  
 
Cagliari, 24 settembre 2013 - "Il codice doganale può essere modificato per l´istituzione della zona franca della Sardegna e la Commissione Europea non porrà alcun ostacolo. Occorre la comunicazione da parte dello Stato nazionale.” Durante il confronto svoltosi il 20 settembre a Roma presso la sede della Commissione Europea, tra il presidente Cappellacci, il vicepresidente della Commissione Tajani e i rappresentanti dei movimenti è stata ribadita l´idoneità e la legittimità del percorso avviato dalla Regione a raggiungere l´obiettivo della zona franca della Sardegna. "Abbiamo ricevuto la conferma - ha dichiarato il presidente Cappellacci al termine dell´incontro, al quale ha partecipato anche l´on. Salvatore Cicu (rpt Salvatore Cicu)- che ora è lo Stato, al quale ci siamo già rivolti e con il quale abbiamo aperto un confronto sulla questione, a doversi pronunciare affinchè L´unione Europea possa compiere i passi conseguenti. Ribadiamo con determinazione - ha aggiunto Cappellacci- la nostra linea, che oggi risulta confermata e rinforzata. La zona franca - ha concluso il presidente della Regione- èuna giusta compensazione degli svantaggi derivanti dalla condizione oggettiva di insularità uno strumento che può portare dare slancio ad un´economia provata dalla crisi economica e da decenni di scelte miopi, e portare nuova impresa e nuova occupazione nella nostra isola".  
   
   
TOSCANA REGGE SUL FRONTE DEI CONSUMI PRIMA FRENATA DI RILIEVO AL CALO COSTANTE DELLE VENDITE AL DETTAGLIO  
 
Firenze, 24 settembre 2013 - Il segno è ancora negativo, cioè meno 4,8 per cento, ma il secondo trimestre del 2013 registra la prima frenata di rilievo al calo costante delle vendite al dettaglio in corso da tempo. In Toscana le cose vanno inoltre meglio che in Italia (dove il meno è pari al 7,6 per cento): si conferma dunque la tendenza che, a partire da inizio 2012, vede la regione subire meno gli effetti del calo generalizzato dei consumi, anche se va registrata una flessione di rilievo della grande distribuzione. Queste le indicazioni contenute nel rapporto sulla Congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in Toscana, consuntivo Ii trimestre 2013- aspettative Iii trimestre 2013, elaborata dall´Ufficio Studi di Unioncamere Toscana. "Il calo del potere d´acquisto delle famiglie continua a darci la dimensione della crisi che stiamo attraversando. Ma la Toscana continua a registrare un calo inferiore al dato nazionale, anche grazie agli interventi della Regione per mitigare i disagi sociali ed economici – commenta l´assessore regionale al commercio Cristina Scaletti -. Non possiamo parlare ancora di un vero e proprio cambio di rotta, ma sta aumentando, anche se di poco, la fiducia dei commercianti e al contempo cresce la voglia di reagire e di riorganizzarsi per uscire dalla crisi. Per far fronte a questa difficile situazione la Regione sta lavorando d´intesa con tutte le categorie all´organizzazione degli Stati degli generali del Commercio". "Ora più che mai servono azioni a sostegno delle imprese. La Regione sta intervenendo per semplificare la vita alle pmi, alleggerendo il peso della burocrazia attraverso la revisione del Codice del Commercio e rendendo più agevole l´erogazione dei finanziamenti – conclude l´assessore Scaletti -. Da sottolineare inoltre i benefici già registrati dal potenziamento delle attività dei Centri commerciali naturali, in grado di intensificare e vivacizzare la vita economica e sociali dei centri storici, e il lavoro svolto con Vetrina Toscana, il fortunato progetto regionale che sostiene e promuove la ristorazione e il piccolo commercio". Le Vendite Per Tipologia Di Esercizio - Nel commercio di vicinato (da 1 a 5 dipendenti) il calo delle vendite è stato del -5,2%: si riduce a meno di due punti la forbice con l´andamento delle grandi strutture (almeno 20 addetti), che perdono il 3,5%, peggior risultato trimestrale di sempre. Incide la perdita secca di ipermercati, supermercati e grandi magazzini (-2,3% Toscana, -1,9% Italia): la flessione arriva dopo tre anni di sostanziale equilibrio e un balzo in avanti (+2,4%) registrato nell´ultimo trimestre 2012. Comparto Merceologico - Gli specializzati alimentari e non alimentari chiudono il Ii trimestre con una perdita di circa il 5% ed un risultato migliore rispetto alla media nazionale, soprattutto per quanto riguarda gli alimentari. Fra i non alimentari, tutte le diverse tipologie merceologiche specializzate rallentano le dinamiche negative degli ultimi trimestri: gli andamenti maggiormente negativi restano quelli registrati nel segmento "abbigliamento e accessori" (-6,0%) e fra i "prodotti per la casa ed elettrodomestici" (-6,3%), mentre meno rilevante è il caso degli "altri prodotti non alimentari" (farmaceutici, profumeria, libri, giornali), che nel Ii trimestre 2013 si riducono del 4,3%. Giacenze Ed Aspettative Degli Operatori - Parallelamente all´attenuazione del calo delle vendite, gli operatori del settore registrano un significativo processo di "normalizzazione" delle giacenze di magazzino, con un ritorno su valori quasi fisiologici. L´attenuazione delle criticità sembra indurre un leggero miglioramento del clima di fiducia espresso dai commercianti (relativamente agli andamenti attesi nel Iii trimestre), con riferimento alla dinamica sia delle vendite che degli ordinativi. Cresce, seppure in modo lieve, il fronte degli ottimisti nella piccola e media distribuzione, mentre cala nella grande distribuzione. Andamento Dei Prezzi Al Consumo - L´andamento dell´inflazione sembra aver contribuito in maniera significativa a contenere il calo delle vendite. L´indice dei prezzi al consumo dei beni e servizi, in Toscana, tocca i livelli di minimo (+1,1%) da tre anni e mezzo a questa parte, con un taglio netto rispetto ai livelli raggiunti alla metà del 2012 (inflazione superiore al 3%). Per i beni del commercio al dettaglio il risultato è trascinato verso l´alto soprattutto dagli alimentari (+2,6). Fra i non alimentari sono praticamente fermi i prezzi di abbigliamento e calzature (+0,2%), mentre l´unica dinamica di un qualche rilievo si ha per i mobili e prodotti per la casa (+1,1%). Dinamica Del Tessuto Imprenditoriale - Nel Ii trimestre 2013 continua a ridursi – anche se di poco – la rete del commercio al dettaglio (le unità locali si riducono del -0,3%) per colpa dell´ennesima flessione dei non alimentari (-0,6%). Il dato positivo degli alimentari (+0,7%) è invece trascinato verso l´alto dalla performance degli specializzati nel segmento food (+1,6%), mentre dopo sette trimestri consecutivi di risultati positivi cala la rete distributiva non specializzata (-0,4%).  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: CONTRIBUTI PER LE MANIFESTAZIONI CULTURALI, CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA DI SCR ED ATTIVITÀ ESTRATTIVE SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI QUESTA MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 24 settembre 2013 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Cultura. Come proposto dall’assessore Michele Coppola sono stati approvati, in seguito al vincolante parere favorevole espresso il 18 settembre scorso dalla Commissione consiliare competente, gli indirizzi ed i criteri di valutazione delle domande di contributo per il 2013 inerenti la promozione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Per ogni progetto verranno in particolare tenuti in considerazione la qualità, la rilevanza, la sostenibilità economica del bilancio preventivo, le modalità di comunicazione. I contributi non potranno essere superiore al 70% del preventivo e non saranno concessi per somme inferiori a 5.000 euro, mentre per quelli da 50.000 euro in su viene stabilito che la valutazione sarà effettuata da una commissione interna costituita dal direttore regionale, dal dirigente responsabile del procedimento e da un funzionario. Scr. Su proposta dell’assessore Agostino Ghiglia sono stati designati quale componenti del consiglio di sorveglianza di Scr Piemonte gli assessori Gilberto Pichetto, Barbara Bonino ed Ugo Cavallera. La delibera segue quella del 17 settembre scorso sul nuovo statuto sociale, che prevedeva l’adozione di un sistema di governance di tipo dualistico per garantire un maggiore impegno della Regione nelle scelte strategiche e nella definizione degli obiettivi. A tale scopo veniva disposta l’individuazione dei componenti del consiglio di sorveglianza tra gli assessori regionali, che rivestiranno la carica a titolo gratuito. Attività estrattive. Un disegno di legge proposto dall’assessore Gian Luca Vignale, che passa ora all’esame del Consiglio, intende semplificare le norme in vigore sulle attività estrattive e porre forte attenzione alle mitigazioni dell’impatto ambientale provocato. L’elemento innovativo è l’incentivazione di nuove opportunità di riutilizzo delle aree interessate dallo sfruttamento minerario. Che possono essere utilizzate sotto i profili culturale e turistico, con conseguenti ritorni economici e di immagine. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Agostino Ghiglia, il giudizio positivo di compatibilità ambientale, condizionato all’osservanza di una serie di prescrizioni, sul progetto di Esselunga Spa per la realizzazione di un parco commerciale a Spinetta Marengo (Al); - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, i piani numerici di prelievo della tipica fauna alpina, della volpe, della starna e della pernice rossa, nonché l’esercizio dell’attività venatoria verso il cinghiale.  
   
   
FDL. BILANCIO PADIGLIONE ISTITUZIONALE. VENDOLA: "PUGLIA VIVA E VITALE"  
 
Bari, 24 settembre 2014 - “Una Fiera del Levante all’insegna dell’innovazione, il luogo di un’idea di Puglia che reagisce alla crisi, mettendo in campo le eccellenze migliori del proprio territorio”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola traccia il bilancio consuntivo della 77ma edizione della Fiera del Levante, che ha fatto registrare un positivo trend di crescita in termini di presenze di visitatori e di espositori. “Quest’anno – ha spiegato Vendola – abbiamo costruito, all’interno del nostro padiglione istituzionale, un percorso virtuoso in cui l’innovazione e la ricerca hanno rappresentato le gambe su cui camminare verso una migliore qualità della vita dei pugliesi. Una Puglia per star bene, una Puglia viva e vitale, che prova a tirar fuori la testa dalla sabbia della crisi e immagina e costruisce il proprio futuro basato sulla tutela della salute e dell’ambiente”. “Abbiamo voluto raccogliere la sfida non semplice – ha proseguito il residente della Regione Puglia – di dedicare il nostro padiglione ad un tema legato alla salute, alla prevenzione, alla consapevolezza alimentare e ai corretti stili di vita, perché pensiamo che migliorare i sistemi sanitari è importante, ma è ancor più necessario attivare politiche per un “lavoro buono”, porsi obiettivi concreti di giustizia sociale, innescare tutte quelle buone pratiche che consentano un reale benessere sulla vita delle persone”. “Abbiamo promosso workshop, convegni, mostre, abbiamo presentato nuovi bandi, abbiamo incontrato il sistema d’impresa, abbiamo con loro discusso e sottoscritto protocolli d’intesa. Tutto questo – ha concluso Vendola – ci consente oggi di guardare con un pizzico di ottimismo in più al futuro che ci attende, nella consapevolezza che la crescita del nostro benessere e della sua equa distribuzione saranno dovuti al grado di apertura al dialogo e allo scambio che sapremo esercitare”. Brevi note sulle attività del Padiglione “Puglia, una regione per star bene” - Il tema della salute, coniugato con la ricerca, l’innovazione e la prevenzione, ha portato nel padiglione della Regione circa 2.500 persone che hanno partecipato attivamente alle varie attività come i workshop e i convegni, usufruendo anche dei servizi a loro disposizione. In particolare, la campagna "Controlla i tuoi nei", realizzata in collaborazione con il Policlinico di Bari, ha messo a disposizione una equipe di 20 medici che hanno eseguito oltre 215 visite esaminando circa 2.300 nei con il dermatoscopio digitale installato nel camper presente in Fiera. Tra gli altri esami eseguiti nel Padiglione, la Bioimpedenziometria, ovvero una visita per la valutazione della composizione della massa corporea (grassa, magra e della sua idratazione). A volerlo eseguire sono stati in 300, grazie al lavoro di 20 dietisti, 10 biologi e 15 laureati in Scienze motorie. A questi professionisti della Società italiana dell´obesità, nel padiglione si sono aggiunti i medici del servizio Igiene alimenti e nutrizione delle Asl pugliesi. Ma la salute passa anche attraverso la corretta alimentazione alla quale la Regione Puglia ha dedicato diverse attività che hanno visto la partecipazione di circa 1.400 alunni. Anche per quanto riguarda lo sport, all’invito di trascorrere un pomeriggio di sport in Fiera con il Coni, hanno risposto più di 200 bambini e ragazzi. Grande l’interesse per le attività dei workshop, dei convegni e delle presentazioni dei bandi dedicati in particolare alla internazionalizzazione. Sul portale ‘Sistema Puglia’, infatti, sono state 1.711 gli utenti che si sono iscritti per partecipare. Inoltre, sono state 27 le imprese, tra ‘start up’ innovative, ‘spin off’ e reti di laboratori, che hanno presentato i loro progetti e percorsi di ricerca agli attori del sistema sanitario regionale, registrando un totale di circa 300 presenze. Ai desk per i Buoni servizio di conciliazione, invece, si sono rivolti complessivamente circa 300 nuclei familiari, amministratori e funzionari di Comuni e Asl, e referenti di diverse associazioni. Per le info sui ‘Progetti di vita indipendente’, i desk dedicati hanno avuto circa 50 contatti di richieste mirate. L’interesse per le tematiche affrontate ha portato ad una maggiore interazione sulla pagina facebook della Regione Puglia, che nei giorni della Campionaria ha visto un incremento del 130,7%, con un coinvolgimento quotidiano di 37.122 utenti, per un aumento della community di base di 300 nuovi contatti al giorno.  
   
   
NOMINATI I COMMISSARI LIQUIDATORI DI ALCUNE COMUNITÀ MONTANE IN CALABRIA  
 
Catanzaro, 24 settembre 2013 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza della Vicepresidente Antonella Stasi. Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra, sono stati nominati i commissari liquidatori, il cui incarico vale fino al trentuno dicembre prossimo, delle seguenti comunità montane: Comunità montana “Aspromonte orientale”, commissario Giovanni Daniele; Comunità Montana “Area grecanica”, commissario Giuseppe Pazzano; Comunità Montana “Alto crotonese”, commissario Domenico Cerminara. La Giunta, poi, dopo l’illustrazione, da parte della Vicepresidente Antonella Stasi, relativamente alla possibilità di assumere provvedimenti, per come proposto dal Dipartimento “Tutela della Salute”, legati alla Direzione generale dell’Asp di Reggio, ha deliberato di chiedere un parere sull’argomento “da parte del proprio organo di consulenza giuridica”. Su proposta dell’Assessore al Personale Domenico Tallini, così come indicato nella precedente riunione di Giunta, è stato nominato Paolo Arillotta Dirigente generale dell’Avvocatura regionale e Domenico Pallaria, Dirigente generale reggente del Dipartimento “Lavori Pubblici”. Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini, sono state approvate una serie di variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2013.  
   
   
BOLZANO: APPALTI PROMUOVONO LA FILIERA CORTA NEI COMUNI  
 
Bolzano, 24 settembre 2013 - Nel settore degli appalti pubblici di servizi e forniture la Provincia ha operato per mettere i Comuni nelle condizioni di rispettare le nuove norme giuridiche statali e nel contempo di continuare a sostenere l´economia locale: è quanto ha ribadito ieri la Giunta provinciale facendo il punto sugli appalti dei Comuni per le forniture a strutture pubbliche. Nel settore alimentare si punta su prodotti locali e filiera corta. Con la nuova Agenzia unica degli appalti, incaricata di occuparsi dei procedimenti e della vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, un nuovo organismo sta accompagnando Provincia, Comuni e enti nell´indizione delle gare pubbliche, secondo le disposizioni statali contenute nel programma di "spending review". Tecnicamente l´Agenzia assume la funzione di stazione unica appaltante per gli enti pubblici, con il compito di svolgere attività di consulenza ma anche preparazione, indizione e aggiudicazione delle gare relative a lavori pubblici, servizi e forniture. Anche con il nuovo sistema la produzione tipica, nello specifico nel settore alimentare, e le aziende locali vengono sostenute in sede di appalto di forniture e servizi: lo ha verificato la Giunta provinciale facendo il punto della situazione. Nelle mense comunali quindi nessuna penalizzazione, per fare un esempio, di mele o yogurth locali rispetto a prodotti provenienti dall´estero o da altre regioni italiane. I Comuni possono continuare ad acquistare i generi alimentari per le strutture pubbliche - dagli asili a scuole e case di riposo - tramite incarico diretto (importo fino a 40mila euro, che riguarda la gran parte dei piccoli e medi Comuni altoatesini) o con una procedura di selezione sulla base di 5 offerte (per volume di forniture tra i 40mila e i 200mila euro). Sopra i 200mila euro diventa necessario il bando di gara europeo. Con un portale dedicato l´Agenzia provinciale ha già aperto la strada per lo svolgimento di tali operazioni per via telematica. In concreto, il Comune può procedere alla scelta del contraente mediante affidamento diretto inoltrando attraverso il portale dell´Agenzia la richiesta di offerta a una ditta specifica. Vengono in tal modo garantiti l´alto livello di qualità di prodotti locali, anche di giornata, la flessibilità nell´assortimento e nello scambio di merci e una filiera corta a km zero, ha spiegato il presidente della Provincia Luis Durnwalder dopo la riunione di Giunta. Nei casi di forniture superiori ai 40mila euro, l´appalto viene suddiviso in lotti territoriali (4, su base comprensoriale) e funzionali (4 tipologie di generi alimentari).  
   
   
CALABRIA: FIRMATE QUINDICI CONVENZIONI PISL PER I SERVIZI SOSTENIBILI ORIENTATI ALLA QUALITÀ DELLA VITA  
 
Calabria, 24 settembre 2013 - L’assessore regionale alle Politiche per l’Ambiente Francesco Pugliano comunica che sono stati firmate, presso la sede dell’assessorato, le prime 15 convenzioni su 33, riguardanti i Progetti di Sviluppo Locale (P.i.s.l.), appartenenti alla Linea d´Intervento 5.1.1.1. Per lo sviluppo di attività economiche sostenibili e di servizi orientati alla qualità della vita, che investono circa 20 milioni di euro di Fondi Por. Nei prossimi giorni saranno firmate le altre 18 convenzioni ed i Comuni interessati potranno, quindi, ricevere l´anticipazione del 15% del finanziamento ottenuto, per far partire le procedure di affidamento delle attività di progettazione, appalto ed esecuzione dei lavori previsti. L´assessore Pugliano, che ha presenziato alla stipula delle convenzioni, ha rimarcato “il merito dell´azione sinergica svolta dal Dipartimento Ambiente e dal Dipartimento Programmazione nelle persone dei Dirigenti Reillo e Zinno, coordinati in maniera efficace e pragmatica dall´Assessore Mancini. Con le convenzioni - ha aggiunto l’Assessore Pugliano - i Comuni si impegnano a monitorare e certificare il rispetto delle procedure e dei tempi previsti dalla natura comunitaria dei finanziamenti, che definisce la durata della convenzione al 31/12/2015, data di chiusura del Por 2007/2013”. Nel formulare gli auguri ai Sindaci sottoscrittori delle convenzioni, l’Assessore Pugliano ha richiamato gli Enti interessati, ed in particolare i tecnici “ad un impegno collaborativo e responsabile per utilizzare le risorse senza rischiare di perderle e raggiungere i risultati previsti che, sicuramente, miglioreranno la qualità del territorio calabrese”. Il prossimo 26 settembre sono programmate cinque firme di convenzioni relative ai Comuni di: Laino Borgo, Santo Stefano d’Aspromonte, Verbicaro, Platì e Saracena. I Comuni che hanno già sottoscritto le convenzioni sono: Campo Calabro, Civita, Lago, Albidona, Belmonte Calabro, Fabrizia, Maierà, Montegiordano, Morano Calabro, Rocca Imperiale, Rocca Bernarda, San Sosti, Villapiana, Castrovillari.  
   
   
CALABRIA: EFFETTUATI PAGAMENTI PER CIRCA 11 MILIONI DI EURO  
 
 Catanzaro, 24 settembre 2013 - La Ragioneria generale della Regione Calabria ha effettuato nella scorsa settimana pagamenti per un importo complessivo di circa undici milioni di euro. Con un versamento di quattro milioni e mezzo di euro prosegue l’erogazione delle anticipazioni a vantaggio dei comuni beneficiari dei finanziamenti dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale. Questa la distribuzione dei fondi Pisl: 128.000 euro al Comune di Bisignano; 102.000 euro al Comune di Cirò; 72.000 a Drapia; 80.000 al Comune di Maida; 80.000 al Comune di Martirano; 120.000 al Comune di Morano calabro; 120.000 Nocera Terinese; 82.000 a Petilia Policastro; 128.000 a Pietrafitta; 140.000 a Roccella Jonica, 80.000 a San Marco Argentano; 100.000 euro a Scilla; 74.000 al Comune di terranova da Sibari; 102.000 a Umbriatico; 83.000 al Comune di Acquaformosa; 83.000 ad Alessandria del Carretto; 58.000 al Comune di Andali; 36.000 euro a Belcastro; 76.000 a Bova; 64.000 a Bruzzano Zeffirio; 70.000 euro al Comune di Calanna; 86.000 a Calopezzati; 39.000 al Comune di Camini; 50.000 a Capistrano; 66.000 al Comune di Cervicati; 77.000 a Colosimi; 160.000 euro a Cosoleto; 80.000 a Dasà; 89.000 a Domanico; 58.000 a Gagliato; 80.000 a Laganadi; 49.000 al Comune di Laino Castello; 60.000 a Martirano Lombardo; 60.000 al Comune di Miglierina; 59.000 a Motta S.lucia; 99.000 euro a Panettieri; 80.000 a Pazzano; 75.000 a Pedivigliano; 33.000 a Petrizzi; 41.000 a Polia; 86.000 al comune di San Basile; 70.000 euro a San Cosmo Albanese; 220.000 San Nicola dell’Alto; 30.000 al Comune di San Procopio; 80.000 a Sangineto; 79.000 a Scido; 64.000 a Serrata; 124.000 a Simbrario; 47.000 a Stignano; 60.000 euro a Torre Ruggiero; 380.000 euro al Comune di Umbriatico e 53.000 euro al Comune di Vallelonga. La Ragioneria ha poi effettuato un pagamento di circa tre milioni e mezzo che sono destinati al comparto sanitario calabrese e indirizzati, tra l’altro, alle Aziende Ospedaliere (189.684 euro all’Ao di Catanzaro; 154.172 euro all’Ao cosentina; 40.179 euro all’Ao Mater Domini di Catanzaro e 308.543 all’Ao di Reggio Calabria) e alle Aziende Sanitarie (82.290 euro all’Asp di Catanzaro; 117.500 euro all’Asp di Cosenza; 23.309 all’Asp di Crotone; 82.771 all’Asp di Reggio e 41.280 all’Asp di Vibo), all’Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro (468.000 euro) e alle Aziende che gestiscono il servizio di elisoccorso (Elilombarda srl, 433.766 euro; Elitaliana spa, 1.095.214 euro; Inaer Aviaton Italia Spa, 433.766 euro). Risorse per 315.000 euro vengono destinate al Fondo Unico della Cultura: 40.000 euro vengono pagati all’Amministrazione Provinciale di Catanzaro; 14.286 euro al Comune di Acri; 49.017 euro ad Altomonte; 9.100 ad Antonimina; 16.145 euro a Brancaleone; 20.000 a Cassano allo Ionio; 20.000 a Catanzaro; 16.000 a Francavilla Marittima; 595.000 a Gioiosa Jonica; 3.981 a Gizzeria; 22.260 a Rovito; 20.180 a Santa Severina; 14.286 euro a Squillace; 18.965 a Vaccarizzo Albanese; 3.080 euro a Verbicaro; 20.000 a Gerace; 14.986 Serra San Bruno; 389 euro a Trebisacce e 12.664 al Comune di Palmi. Infine, informa la Ragioneria, circa 1.900.000 euro sono stati versati per Por Fse 2007/2014 e circa 400.000 euro vengono utilizzati per pagamenti vari e Por Fesr 2007/2013 per i settori Agricoltura e Lavori pubblici. Tutti i pagamenti sono stati effettuati senza intaccare il plafond annuale fissato dalle norme che regolano il patto di stabilità. “Cerchiamo di affrontare le difficoltà oggettive di questo delicato momento storico - ha commentato l’Assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini - offrendo risposte puntuali alle famiglie, alle imprese e agli enti locali calabresi”.  
   
   
ABRUZZO: 14 MLN AI CONFIDI NECESSARIA FUSIONE  
 
 Pescara, 24 settembre 2013 - Quattordici milioni di euro serviranno a rafforzare il capitale sociale dei confidi abruzzesi, attraverso l´aumento gratuito delle quote sociali delle micro, piccole e medie imprese, iscritte ai Confidi. L´avviso pubblico, che sarà emanato il 27 settembre sul Burat, è stato illustrato dall´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. "La nostra convinta attenzione alle politiche creditrici, come leva per lo sviluppo, non è mai venuta meno in questi anni di Governo regionale", ha spiegato Castiglione. "Potevamo scegliere altre strade, per esempio aderire al Fondo unico nazionale di garanzia ed invece abbiamo preferito essere vicini a quelle che riteniamo cerniere tra chi produce e il territorio". L´assessore ha poi aggiunto che ulteriori 10 milioni di euro, derivanti da economie o da ribassi d´asta, concorreranno all´implementazione complessiva del fondo di 14 milioni di euro. "Ora tocca ai confidi - ha concluso Castiglione - premere sulle politiche della fusione, strada necessaria a rafforzare e consolidare la rete del credito". I quattordici milioni di euro saranno suddivisi in quattro annualità come segue: 11.900 milioni(2013); 958 mila (2014), 570 (2015); 570 (2016). Le risorse saranno specificamente destinate all´aumento gratutito di capitale sociale dei Confidi, le cui quote o azioni verranno assegnate in parti uguali in favore delle imprese che ne faranno richiesta e che siano iscritte o che intendano iscriversi ai Confidi stessi. L´accesso ai benefici è infatti subordinato all´acquisto del titolo di socio. Le imrese sono libere di scegliere un solo Confidi. Le domande dovranno essere presentate ai Confidi a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell´avviso sul Burat e fino al 31 dicembre 2013.  
   
   
SCUOLA E IMPRESE, AL VIA IN LIGURIA I POLI TECNICO PROFESSIONALI. FORMAZIONE E SISTEMA PRODUTTIVO ALLEATI SFIDA VINCENTE  
 
Genova, 24 settembre 2013. Anche in Liguria sarà presto possibile aderire alla manifestazione di interesse per la costituzione dei poli tecnico professionali, grande opportunità per condividere risorse pubbliche e private del sistema educativo ed economico. L´obiettivo è quello di creare reti e sinergie tra la formazione, imprese e favore l´occupazione, in pratica, una rete integrata tra scuola e mondo del lavoro. Su proposta dell´assessore alla Formazione e all´Istruzione Pippo Rossetti la giunta ha approvato le procedure e le modalità per presentare una manifestazione di interesse alla costituzione di un polo. Si potranno presentare entro il 45esimo giorno dalla pubblicazione nel sito del bando http://www.Regione.liguria.it/argomenti/scuola-formazione-e-lavoro/bandi-del-lavoro-e-della-formazione.html  prevista la prossima settimana. Il provvedimento punta, fra i tanti obiettivi, "a valorizzare il contributo delle imprese nella definizione dei fabbisogni formativi, a rafforzare l´acquisizione delle competenze negli ambienti della produzione ,a dare concreta attuazione agli spazi di flessibilità "curricolare" dei percorsi di istruzione tecnica, professionale, a promuovere contesti di apprendimento dinamici, a rafforzare il rapporto tra sistema dell´istruzione e formazione, e i sistemi della ricerca tecnologica per favorire il trasferimento della ricerca industriale alle imprese", spiega Rossetti. I poli dovranno riferirsi a una delle 7 aree economiche professionali: Agroalimentare manifattura e artigianato, Meccanica, impianti e costruzioni, Cultura informazione e tecnologie informatiche, Servizi commerciali, trasporti e logistica, Turismo e sport, Servizi alla persona. "Sono molto soddisfatto dell´avvio dei poli tecnico professionali, frutto di un lavoro sul territorio che ha visto dialogare con grande interesse i mondi dell´istruzione, della formazione e dell´impresa. Una sfida grande in un momento di crisi che vuole essere un segnale concreto da parte della Regione Liguria a trovare strategie per far sì che i nostri ragazzi trovino filiere e percorsi che dalla formazione li conducano a reali scenari lavorativi". Dichiara l´assessore Rossetti.  
   
   
BOLZANO: ACCOGLIENZA PROFUGHI, CALCOLO DEL REDDITO PER FAMIGLIE AFFIDATARIE  
 
Bolzano, 24 settembre 2013 - La Provincia di Bolzano non entrerà a far parte del programma nazionale Sprar sull´accoglienza dei profughi. Lo ha annunciato, il 23 settembre il presidente Luis Durnwalder ricordando che l´Alto Adige ha "la competenza primaria in materia". L´esecutivo ha anche trattato l´argomento riguardante il calcolo del reddito per le famiglie affidatarie. Accoglienza profughi - Lo Stato italiano ha lanciato un programma, denominato Sprar, per l´accoglienza dei profughi sul territorio nazionale. Il progetto riguarderebbe 16mila persone, 150 delle quali destinate all´Alto Adige. Il presidente Luis Durnwalder, però, ha annunciato che "la Provincia di Bolzano non entrerà a farvi parte, ma non certo per motivi umanitari. La competenza primaria in materia - ha sottolineato Durnwalder - è della Provincia, e dunque riteniamo che sia nostro compito decidere se e come intervenire. Al momento, tra l´altro, non è neppure noto se lo Stato garantisca o meno la copertura finanziaria del programma: siamo disponibili a fare la nostra parte, ma se i costi li copriamo noi vogliamo anche avere voce in capitolo". Reddito famiglie affidatarie - Modifica in arrivo per quanto riguarda le famiglie affidatarie che occupano un alloggio sociale dell´Ipes. La Giunta provinciale, infatti, ha modificato i criteri per il calcolo del reddito, riducendo il peso dei contributi assegnati a favore di chi decide di rendersi disponibile a prendere un minore in affido. "Sino ad oggi - ha spiegato il presidente Durnwalder - se l´affidamento si limitava a qualche mese, venivano compresi nel reddito complessivo solo il 20% dei contributi ricevuti a questo scopo, mentre se la situazione si prolungava per tutto l´anno venivano tenuti in considerazione il 100% degli aiuti. Quest´ultimo punto, però, verrà eliminato, e in futuro per il calcolo del reddito delle famiglie affidatarie si terrà conto solamente del 20% dei contributi incassati".  
   
   
FIRENZE: VITTIME DI VIOLENZA, FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA PER UNA TASK FORCE A SOSTEGNO DEL PROGETTO CODICE ROSA  
 
Firenze, 24 settembre 2013 - Firmato lunedì 23 settembre 2013, il "Protocollo d´intesa per la costituzione di una Task Force Interistituzionale - Codice Rosa per il contrasto della violenza nei confronti delle fasce deboli di popolazione" dal procuratore aggiunto Giuliano Giambartolomei della Procura della Repubblica di Firenze, dal procuratore Ugo Adinolfi della Procura della Repubblica di Pisa e da Monica Piovi, direttore generale dell’Asl 11. Si tratta di un accordo importante che sottolinea e garantisce la sinergia tra Forze dell’ordine e l’Asl 11 a sostegno del progetto “Codice Rosa” avviato nel mese di giugno scorso come percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato ai gruppi fragili di popolazione vittime di violenze. Il protocollo si inquadra all’interno di una cornice programmatica della Regione Toscana relativa alle politiche di contrasto, all’esclusione sociale e alle norme contro la violenza di genere, dando avvio ad un percorso istituzionale necessario per poter mettere a punto azioni integrate tra l’Asl 11 e le Procure della Repubbblica al fine di avviare interventi coordinati, regolati da procedure comuni e condivise nel percorso di accoglienza, sostegno e tutela delle vittime. In questo contesto, particolare rilievo sarà dato anche ad iniziative formative in tema di accoglienza, di assistenza e protezione alle persone che hanno subito violenza. La formazione degli operatori punta a creare “esperti” della rete in grado di promuovere azioni di prevenzione di comportamenti maltrattanti, riconoscere il fenomeno della violenza e sapersi relazionare, rilevare i segnali diretti e indiretti di violenza, curare e attivare il percorso integrato di accoglienza e di uscita dalla violenza. Il Codice, a cui è dedicata un’area apposita nel Pronto Soccorso, viene assegnato da personale addestrato a riconoscere segnali, non sempre evidenti, di una violenza subita, anche se non dichiarata. Riconosciuta la violenza, entra in funzione una task force composta da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi) e dalle forze dell´ordine, che si attivano subito per la presa in carico della vittima e l´individuazione dell´autore della violenza. Dai primi del mese di maggio 2013 sono stati registrati 33 casi. Il “Codice Rosa” non è un nuovo centro di riferimento né una nuova struttura aziendale, ma una modalità lavorativa di “squadra” che motiva e sviluppa la possibilità sia di accogliere, riconoscere e curare, sia di “ascolto” attento di coloro che arrivano al Pronto Soccorso, mettendo in “rete” le competenze professionali e istituzionali per migliorare i percorsi e la presa in carico territoriale. Merita ricordare che per contrastare la violenza di genere (su cui è incentrato il progetto “Codice Rosa”) il primo agosto 2011 tra Società della Salute di Empoli, Società della Salute Valdarno Inferiore e Asl 11 è stato siglato un protocollo di intesa per la costituzione di un tavolo interistituzionale congiunto e di un tavolo tecnico operativo al fine di utilizzare tutte le risorse territoriali non solo pubbliche, ma anche del privato sociale, impegnate quotidianamente in azioni di contrasto alla violenza ai danni dei più deboli. Il progetto - Il progetto "Codice Rosa" nasce nell´Azienda Usl 9 di Grosseto il 1 gennaio del 2010, nel 2012 diviene progetto regionale con l´avvio della sperimentazione nelle Aziende Usl di Arezzo, Lucca, Prato e Viareggio. Viene firmato un protocollo d´intesa tra la Regione e la Procura Generale della Repubblica di Firenze. La bozza del piano socio-sanitario della Regione Toscana lo indica tra i progetti regionali prevedendo la sua diffusione entro il 2014 in tutti i Pronto Soccorso delle aziende sanitarie toscane, per assicurare accoglienza, cura e assistenza alla popolazione su tutto il territorio regionale. Nel 2013 con la Dgrt n. 339 è stato esteso a 5 nuove aziende (Empoli, Pisa, Livorno, Careggi e Meyer). Il Codice Rosa si occupa di tutte le vittime di violenza sessuale e domestica appartenenti alla categoria denominata fascia debole. Il termine “fasce deboli” è utilizzato dai magistrati per indicare i reati commessi su soggetti che, a causa della loro situazione di debolezza, più facilmente possono diventare vittime di violenze. I reati di cui si occupano riguardano: abusi sessuali minorili, violenze sessuali, traffico pedopornografico, maltrattamenti in famiglia, contro i minori e disabili, truffe e furti ai danni di anziani. Il vero cuore del progetto è la realizzazione di una rete Task Force interistituzionale rappresentata da soggetti diversi: Asl, forze dell’ordine, magistratura, politica, terzo settore, pubblica amministrazione in grado di intervenire con professionalità e tempestività per l’effettuazione di interventi di specifico interesse sanitario, regolati da protocolli comuni e condivisi e garantire la continuità assistenziale con le strutture territoriali aziendali e le associazioni del privato sociale che operano a livello territoriale, per potenziare il collegamento con le azioni sul territorio per assicurare tutela e sostegno alle vittime di violenza successivamente alla presa in carico del Pronto Soccorso. Il progetto “Codice Rosa”, nel primo anno di attività, ha permesso di far emergere oltre 1455 casi di maltrattamenti e abusi, stando ai dati forniti dalle Aziende Usl di Lucca (250), Prato (338), Arezzo (241), Grosseto (466), Viareggio (160).  
   
   
DONNE. COMUNE DI MILANO, GIUNTA APPROVA PIANO DI AZIONI CONTRO LA VIOLENZA SOSTEGNO E PROTEZIONE ALLE VITTIME DI VIOLENZA MA ANCHE PREVENZIONE E SICUREZZA  
 
Milano, 24 settembre 2013 - Un patto per dire no alla violenza sulle donne. La Rete di servizi e associazioni di sostegno alle vittime di maltrattamenti prende corpo e sottoscrive un impegno con la città e per la città. Diciotto istituzioni e già una trentina di associazioni lavoreranno insieme a un piano concreto di azioni che, grazie alla Rete, potranno essere più presenti ed efficaci sul territorio. Tra gli interventi principali: formazione del personale, promozione e coordinamento degli sportelli territoriali antiviolenza; iniziative per la scuola e la prevenzione tra i giovani; supporto psicotraumatologico alle vittime di reato e trattamento degli autori di violenze e stalking; sensibilizzazione sulla pubblicità sessista e un calendario di incontri rivolti alla cittadinanza proprio sul tema della violenza alle donne. Inoltre, sul fronte della sicurezza, l’ampliamento del sistema di videosorveglianza con 1.714 telecamere presenti in città, oltre 3.000 agenti di Polizia locale e un Nucleo specializzato nella tutela di donne e minori che opera in collaborazione con la Procura della Repubblica e la prosecuzione dei corsi per le donne di difesa personale, valutazione del pericolo nell’ambito dei comportamenti violenti. La Giunta ha approvato nella seduta di ieri lo schema di patto e il piano delle azioni concrete che prevedono anche un calendario di iniziative, iniziate quest’anno realizzate dal Comune e dalla Rete per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del “femminicidio” e della violenza di genere. Obiettivo del Comune e della Rete è attrarre nuove risorse sui tanti progetti proposti, alcuni dei quali innovativi come il lancio di una applicazione per smartphone da cui avere la localizzazione dei servizi e centri di aiuto. “In poco più di un anno – ricorda l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – siamo riusciti a mettere in Rete tutte le realtà attive sul territorio che, da tanti anni o più recentemente, associazioni o istituzioni, assistono le donne vittime di violenza offrendo protezione e allontanandole dall’ambiente in cui hanno subito violenza. Nel 2012 sono state più di cento le donne uccise nel nostro Paese. Una realtà drammatica che, nonostante gli ultimi provvedimenti presi in materia di legge dal Governo, necessita di una profonda riflessione e di nuove risorse. Ad oggi sappiamo che non avremo finanziamenti per i centri antiviolenza a causa dei tagli operati a livello centrale. Una scelta sciagurata che lascia le amministrazioni locali e il Terzo settore soli nell’affrontare una emergenza senza fine. Ci auguriamo che su questo terreno il Governo faccia marcia indietro”. “Siamo presenti sul territorio con gli agenti di Polizia locale che operano quotidianamente in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine anche in difesa delle donne troppe volte vittime di reati odiosi, - dichiara Marco Granelli, assessore alla sicurezza e Coesione sociale – è una violenza che spesso nasce all’interno della più stretta rete di relazioni. Per combatterla efficacemente si deve lavorare su più fronti contemporaneamente, a partire dalla diffusione di nuovi modelli culturali, per questo è importante aver condiviso un piano di azioni concrete”.  
   
   
LOMBARDIA, ´DIFESA IN ROSA´ CHIUDE CON 1.600 PARTECIPANTI  
 
Milano, 24 settembre 2013 - Milleseicento donne iscritte in tutta la Lombardia. Si avvia alla chiusura con numeri da record ´Difesa in rosa´, il corso gratuito di difesa personale fortemente voluto dagli assessori Paola Bulbarelli (Pari opportunità, Casa e Housing sociale) e Antonio Rossi (Sport e Politiche per i giovani), che, nella splendida cornice del 39° piano di Palazzo Lombardia, hanno voluto assistere a una prova pratica del corso e salutare le partecipanti. A Primavera Il Secondo Livello - "Visto il grande successo - ha detto l´assessore Bulbarelli - l´anno prossimo ripeteremo il corso così da dare a voi la possibilità di approfondire le tecniche che avete imparato e ad altre donne (tante altre sono quelle che avrebbero voluto partecipare) quella di partire dal corso base". I numeri, purtroppo, dicono che di corsi come questo c´è davvero bisogno. Violenza Sulle Donne, Un Fenomeno Ancora Troppo Diffuso - L´assessore Bulbarelli ha ricordato numeri che fanno paura. Nel 2012 sono state uccise 124 donne a causa della violenza di genere e 47 sono stati i tentativi. Nel 2013 (dati aggiornati a luglio) si contano già 25 vittime, un femminicidio ogni 2,5 giorni. E dal rapporto Eures-ansa ogni giorno in Italia viene colpita da atti di violenza una donna ogni 12 secondi. E ancora: ogni giorno 95 donne denunciano di aver subito minacce e 87 ingiurie; 64 sono vittime di lesioni dolose, 19 di percosse, 14 di stalking e 10 di violenze sessuali. Uno Sport Che Accresce Anche L´autostima - Sottolineando l´importanza di tali corsi Bulbarelli, ha posto l´accento su come questi siano fondamentali per la crescita dell´autostima personale "da cui deriva anche una maggior capacità e prontezza nell´affrontare le situazioni più difficili. Dall´autostima spesso deriva anche la forza per reagire, del saper cosa fare". 25 Novembre Giornata Mondiale Contro Violenza Su Donne - Bulbarelli, salutando le numerose partecipanti presenti, ha ricordato che il prossimo 25 novembre sarà la ´Giornata mondiale contro la violenza sulle donne´: "Sarebbe bellissimo, se riuscissimo a organizzare qualcosa tutte insieme". Difesa Personale, Un´esigenza Sentita - "Il successo di questo corso di difesa personale per le donne - ha detto l´assessore Antonio Rossi - è la dimostrazione che questa esigenza era sentita e che bene abbiamo fatto, come Regione Lombardia, a promuovere questa iniziativa". "Fare sport - ha proseguito Rossi - è importante, aiuta a vivere meglio e, nello specifico dell´autodifesa, serve a conoscere sia il proprio carattere sia il corpo, capendo così meglio, con l´avanzare delle lezioni e della pratica, se e come reagire di fronte un attacco alla propria incolumità". "Il successo di questa iniziativa - ha ribadito Rossi - ci ha già convinti a proporre un corso di secondo livello in primavera, con appuntamenti in tutte le province, dove approfondire tecniche e mosse che, già ho potuto constatare, le corsiste hanno ben appreso, seguendo gli insegnamenti dei maestri guidati dalla campionessa di judo Cristina Fiorentini".  
   
   
BARI: NO A VIOLENZA DONNE E FEMMINICIDIO: GIO 3 OTT "FERITE A MORTE" AL PETRUZZELLI"  
 
Bari, 24 settembre 2013 - La Giunta regionale ha approvato la convenzione con il Teatro pubblico pugliese per l’intervento “Percorso di lavoro per la realizzazione di azioni di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne”. Al Teatro pubblico pugliese è stata affidata l’attuazione del progetto di sensibilizzazione e comunicazione “Troppo (amore) sbagliato”. Nell’ambito del progetto, giovedì 3 ottobre alle 21, andrà in scena al Teatro Petruzzelli di Bari “Ferite a morte” – la Spoon River del femminicidio, una rappresentazione teatrale scritta e diretta da Serena Dandini in collaborazione con Maura Misiti. Il recital sul femminicidio andrà in scena dopo la rappresentazione presso il Parlamento europeo e a dicembre sono previste 5 repliche nelle altre città capoluogo pugliesi. La campagna, che accompagna il percorso di elaborazione della legge regionale contro la violenza di genere e il femminicidio, è promossa dalla Presidenza della Giunta Regionale in collaborazione con l’assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, l’assessorato al Welfare, la Consigliera Regionale di Parità e il Teatro Pubblico Pugliese. Prima dell’evento mercoledì 2 ottobre dalle 18, nella sala del palazzo “ex Poste”, in piazza Cesare Battisti a Bari, ci sarà un incontro aperto al pubblico, per un dibattito e una riflessione sul tema. Con questa tappa a Bari il progetto si avvia ad entrare in una nuova fase, in chiave internazionale: il 25 novembre prossimo infatti, giornata dedicata in tutto il mondo al contrasto della violenza sulle donne, lo spettacolo verrà rappresentato a New York nel quartier generale dell’Onu, in inglese e con un cast internazionale. Pochi giorni prima di New York, “Ferite a morte” sarà anche a Washington e subito dopo a Bruxelles e a Londra. Nel frattempo in Italia, dal 25 ottobre, partirà un nuovo tour nazionale che porterà lo spettacolo, con un cast fisso, nei maggiori teatri italiani: in tutto, “Ferite a morte” visiterà quasi quaranta città in meno di sessanta giorni. Il ricavato delle vendite dello spettacolo sarà devoluto al Fondo Regionale per il sostegno ai Centri Antiviolenza della Puglia in via di istituzione. Sono già aperte le prevendite: i biglietti (che hanno un costo di 5, 10 o 15 euro) possono essere acquistati on line sul circuito bookingshow (www.Bookingshow.it) oppure a Bari al Teatro Piccinni e al Teatro Petruzzelli. Sul palco del Petruzzelli, assieme a Serena Dandini e Maura Misiti, sono già confermate le presenze di Rita Pelusio, Orsetta De Rossi, Malika Ayane, Evy Arnesano, Lella Costa, Giorgia Cardaci e Rosaria Renna.  
   
   
ABRUZZO: 2.3 MLN AI COMUNI PER PRIMA INFANZIA  
 
Pescara, 24 settembre 2013 - Sono in totale 2.3 i milioni di euro dei fondi Fas che l´Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo ha inviato ai Comuni per i servizi alla prima infanzia. In particolare, 1 milione di euro è destinato ai Comuni abruzzesi con più di 34 bambini da 0 a 2 anni con l´obiettivo di aumentare i posti nelle strutture di cura per l´infanzia; il restante milione e 300mila euro è destinato alle spese di gestione per i servizi di cura per l´infanzia sulla base del numero di strutture e della popolazione residente in ogni Comune, ovvero il rapporto fra iscritti e utenza potenziale degli stessi Comuni.l´assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti:"resta alta la nostra attenzione nei riguardi del mondo della prima infanzia, attraverso una politica di finanziamento costante nei confronti dei Comuni abruzzesi. È stata una nostra priorità quella di sostenere, ammodernare e qualificare il sistema educativo attraverso il rafforzamento del ruolo degli asili nido: la nostra Regione in questi anni ha vissuto una evoluzione profonda e proficua in questo settore. Una politica, come ho spesso ribadito, che rientra in una visone più complessiva di società che a nostro avviso deve aiutare da un lato le famiglie, e in particolare le donne, a poter sempre meglio e di più conciliare gli aspetti lavorativi con quelli della cura familiare e dall´altro, consentire ai bambini di avere occasioni di socializzazione e crescita fin dai prima anni di vita. Questo ultimo finanziamento completa il percorso di questi anni, fondato sulla evoluzione della normativa e sul rafforzamento qualitativo e quantitativo delle strutture".  
   
   
A OTTOBRE SETTIMANA PER IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE. PRESENTATA RICERCA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ SULLA CONCILIAZIONE  
 
Venezia, 24 settembre 2013 - Dall’1 al 9 ottobre in sette incontri programmati presso le sedi delle Camere di Commercio nei comuni capoluogo di provincia, le donne e i giovani hanno la possibilità di ottenere informazioni e assistenza individuale gratuita su come avviare un’azienda in proprio: è quanto prevede la Settimana dedicata all’imprenditoria femminile e giovanile – Open Week, promossa dalla Regione con il supporto tecnico e operativo del Centro Produttività Veneto – Fondazione Giacomo Rumor di Vicenza. L’iniziativa è stata presentata ieri a Venezia dall’assessore regionale allo sviluppo economico e alle politiche di genere Isi Coppola. Con l’occasione è stata presentata anche la ricerca dal titolo “Il tempo ritrovato: percorsi, idee e proposte di conciliazione in Veneto”, promossa dalla Commissione Regionale Pari Opportunità nell’ambito della sua programmazione annuale e realizzata da Fondazione Nord Est di Treviso, presenti gli altri la presidente della Commissione Simonetta Tregnago e la consigliera regionale di parità Sandra Miotto. “Come tutte le iniziative della Commissione – ha commentato l’assessore Coppola – anche questa ricerca non è fine a se stessa ma fa da supporto alle scelte dell’amministrazione regione e alla gestione delle risorse sul territorio”. Per le indicazioni che dà – ha aggiunto l’assessore – la ricerca rappresenta quindi uno strumento utile anche per fare impresa, integrandosi quindi con il Programma Regionale di Promozione dell’Imprenditoria Giovanile e Femminile,.con cui la Regione da cinque anni accompagna i giovani aspiranti imprenditori e le future imprenditrici donne del Veneto nell’accesso alle informazioni sulle opportunità di avvio di imprese, ai servizi del territorio e alle agevolazioni regionali all’imprenditoria giovanile e femminile; oltre a sostenere il processo che va dall’elaborazione di un’idea imprenditoriale alla creazione d’impresa, attraverso percorsi formativi. La settimana dedicata all’imprenditoria femminile e giovanile rientra in questo programma regionale. “E’ nei primi due anni di attività – ha spiegato l’assessore – che si assiste alla maggiore mortalità delle aziende. Per questo è stata creata una rete straordinaria sul territorio a sostegno delle imprese” Sono più di 10.000 le donne e i giovani che hanno partecipato alle iniziative del programma e finora sono stati circa 260 mila gli accessi al portale regionale http://imprenditoriafemminilegiovanile.Regione.veneto.it/  E’ attualmente in corso un’indagine sui beneficiari delle attività formative. Tra i progetti pilota ci sono anche quelli sulla conciliazione vita-lavoro in azienda. “Questo perchè la Regione – ha concluso l’assessore – si muove a 360 gradi dalla famiglia all’impresa con la stessa sensibilità”. “Attraverso questo studio dedicato al problema di ritrovare il nostro tempo – ha detto da parte sua la presidente Tregnago - abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulle esperienze a livello locale in tema di conciliazione, che è opportuno far conoscere. Vogliamo inoltre condividere un importante cambiamento concettuale: il punto di vista da cui partiamo è infatti quello della famiglia, del “sistema famiglia”, che non è solo una responsabilità in carico alla donna”. L’esigenza di una maggiore conoscenza e diffusione dei modelli di conciliazione è stata messo in evidenza anche dalla consigliera di parità Miotto che ha fatto presente come dei 2653 casi di dimissioni volontarie dal lavoro registrati in un anno dall’Ispettorato del lavoro, 2560 sono di donne che hanno scelto di rinunciare perché non hanno trovato le condizioni per poter continuare l’attività lavorativa.  
   
   
A OTTOBRE SETTIMANA PER IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE. PRESENTATA RICERCA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ SULLA CONCILIAZIONE  
 
Venezia, 24 settembre 2013 - Dall’1 al 9 ottobre in sette incontri programmati presso le sedi delle Camere di Commercio nei comuni capoluogo di provincia, le donne e i giovani hanno la possibilità di ottenere informazioni e assistenza individuale gratuita su come avviare un’azienda in proprio:è quanto prevede la Settimana dedicata all’imprenditoria femminile e giovanile – Open Week, promossa dalla Regione con il supporto tecnico e operativo del Centro Produttività Veneto – Fondazione Giacomo Rumor di Vicenza. L’iniziativa è stata presentata oggi a Venezia dall’assessore regionale allo sviluppo economico e alle politiche di genere Isi Coppola. Con l’occasione è stata presentata anche la ricerca dal titolo “Il tempo ritrovato: percorsi, idee e proposte di conciliazione in Veneto”, promossa dalla Commissione Regionale Pari Opportunità nell’ambito della sua programmazione annuale e realizzata da Fondazione Nord Est di Treviso, presenti gli altri la presidente della Commissione Simonetta Tregnago e la consigliera regionale di parità Sandra Miotto. “Come tutte le iniziative della Commissione – ha commentato l’assessore Coppola – anche questa ricerca non è fine a se stessa ma fa da supporto alle scelte dell’amministrazione regione e alla gestione delle risorse sul territorio”. Per le indicazioni che dà – ha aggiunto l’assessore – la ricerca rappresenta quindi uno strumento utile anche per fare impresa, integrandosi quindi con il Programma Regionale di Promozione dell’Imprenditoria Giovanile e Femminile,.con cui la Regione da cinque anni accompagna i giovani aspiranti imprenditori e le future imprenditrici donne del Veneto nell’accesso alle informazioni sulle opportunità di avvio di imprese, ai servizi del territorio e alle agevolazioni regionali all’imprenditoria giovanile e femminile; oltre a sostenere il processo che va dall’elaborazione di un’idea imprenditoriale alla creazione d’impresa, attraverso percorsi formativi. La settimana dedicata all’imprenditoria femminile e giovanile rientra in questo programma regionale. “E’ nei primi due anni di attività – ha spiegato l’assessore – che si assiste alla maggiore mortalità delle aziende. Per questo è stata creata una rete straordinaria sul territorio a sostegno delle imprese” Sono più di 10.000 le donne e i giovani che hanno partecipato alle iniziative del programma e finora sono stati circa 260 mila gli accessi al portale regionale http://imprenditoriafemminilegiovanile.Regione.veneto.it/.. E’ attualmente in corso un’indagine sui beneficiari delle attività formative. Tra i progetti pilota ci sono anche quelli sulla conciliazione vita-lavoro in azienda. “Questo perchè la Regione – ha concluso l’assessore – si muove a 360 gradi dalla famiglia all’impresa con la stessa sensibilità”. “Attraverso questo studio dedicato al problema di ritrovare il nostro tempo – ha detto da parte sua la presidente Tregnago - abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulle esperienze a livello locale in tema di conciliazione, che è opportuno far conoscere. Vogliamo inoltre condividere un importante cambiamento concettuale: il punto di vista da cui partiamo è infatti quello della famiglia, del “sistema famiglia”, che non è solo una responsabilità in carico alla donna”. L’esigenza di una maggiore conoscenza e diffusione dei modelli di conciliazione è stata messo in evidenza anche dalla consigliera di parità Miotto che ha fatto presente come dei 2653 casi di dimissioni volontarie dal lavoro registrati in un anno dall’Ispettorato del lavoro, 2560 sono di donne che hanno scelto di rinunciare perché non hanno trovato le condizioni per poter continuare l’attività lavorativa.