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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Ottobre 2013
Politica
PRIORITÀ DEL PARLAMENTO EUROPEO PER IL VERTICE EUROPEO  
 
Strasburgo, 23 ottobre 2013- I deputati presenteranno le loro priorità per il Consiglio europeo del 24-25 ottobre nel dibattito delle 8.30 di mercoledì, con il Presidente della Commissione Barroso e con Vytautas Leškevičius, vice ministro lituano per gli affari europei alla Presidenza del Consiglio. I deputati dovrebbero evidenziare la necessità di una reale riduzione della disoccupazione giovanile, di un´unione monetaria europea (Ume) più forte e più sociale, di incentivi per l´innovazione e di misure e politiche più adeguate ad affrontare la migrazione nel Mediterraneo. È possibile seguire il dibattito in plenaria via Ep Live e Ebs +.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO; LA COMMISSIONE PER I BILANCI VOTA URGENTE 2,7 MILIARDI € DI BILANCIO RETTIFICATIVO PER SCONGIURARE ´SHUTDOWN´  
 
Strasburgo, 23 ottobre 2013 - I deputati hanno approvato € 2,7 miliardi nel finanziamento supplementare dell´Ue il Martedì sera, nel corso di una riunione straordinaria della commissione per i bilanci del Parlamento. Il bilancio rettificativo (N ° 6) è necessaria in quanto i proventi dai dazi all´importazione riscossi alle frontiere esterne dell´Unione europea è di gran lunga inferiore a quanto previsto da Eurostat (e approvato dagli Stati membri dell´Ue) e quindi ha dovuto essere sostituito da un contributo Rnl superiore. L´incontro dell´ultimo minuto è stata convocata a seguito di una telefonata allarmante da presidente della Commissione José Manuel Barroso a presidente Martin Schulz del Parlamento il Lunedi mattina. Barroso ha avvertito che la Commissione non sarebbe più in grado di pagare le bollette legittimi da novembre in poi, se il bilancio supplementare non è venuto attraverso, Schulz ha spiegato in apertura della sessione di Lunedi della settimana plenaria. Il Consiglio ha approvato la richiesta di ulteriori finanziamenti urgenti per questa sera stessa. Bilanci dei membri della commissione di oggi hanno posto molte domande prima del voto. "Perché impariamo soltanto il Lunedi che la Commissione è sull´orlo di un arresto?", Molti deputati hanno chiesto commissario per il bilancio Janusz Lewandowski. Lewandowski, a sua volta accusato un certo numero di paesi per "continuo in bilancio". Egli ha detto: "Alcuni di loro prendono un piacere a essere sempre contro, e questo è veramente la causa del problema che vediamo noi stessi di fronte a". Alla domanda su come male la situazione è davvero, Lewandowski ha risposto che la Commissione aveva smesso di firmare nuovi contratti e che anche con l´aggiuntivo € 2700000000 ci sarebbe una carenza nel 2013. Il Parlamento voterà la sua posizione sul bilancio 2014 il Mercoledì, ma fintanto che le carenze di bilancio individuati in precedenza nel 2013 non sono state sanate, questo influenzerà negativamente i negoziati di bilancio 2014 e dei progressi in materia di bilancio a lungo termine per il periodo 2014-2020 (Multi- Quadro finanziario annuale), che deve ancora essere approvata in Parlamento.  
   
   
L´APPLICAZIONE DEL DIRITTO DELL´UNIONE NEGLI STATI MEMBRI: IL BILANCIO DEL 2012  
 
Bruxelles, 23 ottobre 2013 - La corretta applicazione del diritto dell´Unione è uno dei pilastri dei trattati ed è al centro del Programma di controllo dell´adeguatezza della regolamentazione avviato dalla Commissione (Refit). La 30a relazione annuale sul controllo dell´applicazione del diritto dell´Unione europea mostra i risultati ottenuti dagli Stati membri nell´applicazione della legislazione dell´Ue. Alla fine del 2012 il numero di procedure d´infrazione aperte era inferiore agli anni precedenti. Era invece aumentato il numero di casi trattati con meccanismi di risoluzione dei problemi quali Eu Pilot, il che dimostra come la Commissione europea sia determinata a collaborare con gli Stati membri per risolvere i problemi e aumentare il rispetto della legge. Alla fine del 2012 il numero di procedure d´infrazione aperte era ulteriormente diminuito del 25% rispetto all´anno precedente, in parte grazie all´uso più frequente di Eu Pilot1 e di altri meccanismi (come Solvit2) che mirano a risolvere i problemi e a promuovere il rispetto della normativa. Ambiente, trasporti, fiscalità e mercato interno e servizi sono stati i quattro settori più colpiti da infrazioni, nei quali si è registrato complessivamente oltre il 60% dei casi. I paesi nei cui confronti è stata aperta la maggior parte delle procedure di infrazione sono l´Italia (99), il Belgio (92) e la Spagna (91). Come nel 2011, la Lettonia è il paese che ha ottenuto i migliori risultati, con appena 20 casi, seguita dalla Lituania e dall´Estonia (con 22 e 24 procedure rispettivamente). La seguente tabella mostra la classificazione generale dei paesi dell´Ue-27. Recepimento tardivo delle direttive: meno procedure, più sanzioni proposte Le precedenti relazioni annuali mettevano in evidenza i ritardi nel recepimento delle direttive da parte degli Stati membri. Rispetto ai cattivi risultati dell´anno scorso, la situazione è nettamente migliorata: alla fine del 2012, le procedure d´infrazione aperte per recepimento tardivo erano inferiori del 45% a quelle registrate 12 mesi prima. L´anno scorso, la maggior parte dei casi d´infrazione per recepimento tardivo è stata aperta nei confronti dell´Italia (36), del Portogallo (34) e dell´Ungheria (26), mentre i migliori risultati sotto questo aspetto sono stati ottenuti dall´Estonia (5), dai Paesi Bassi e dalla Svezia (6 casi ciascuno). Per scoraggiare questi ritardi, la Commissione ha continuato a fare pieno uso del sistema delle sanzioni introdotto con il trattato di Lisbona. Ha quindi deferito 35 casi alla Corte di giustizia con richiesta di sanzioni pecuniarie, nei confronti di Polonia (10), Slovenia (5), Paesi Bassi e Finlandia (4 ciascuno), Cipro e Belgio (3 ciascuno), Germania, Bulgaria, Slovacchia, Lussemburgo, Portogallo e Ungheria (1 ciascuno). Nel 2011 erano state solo 9 le decisioni di rinvio alla Corte prese dalla Commissione. Le denunce: un contributo vitale del pubblico - Con le 3 141 denunce registrate nel 2012, i cittadini, le imprese e i portatori di interessi hanno offerto alla Commissione un contributo importante per controllare la corretta applicazione delle norme dell´Ue. Le denunce dei cittadini si sono concentrate soprattutto nei settori dell´ambiente, della giustizia e del mercato interno e servizi (rispettivamente 588, 491 e 462 denunce) e hanno riguardato per la maggior parte l´Italia (438), la Spagna (306) e la Francia (242). Profili di infrazioni: gli Stati membri e le politiche dell´Ue Gli allegati della relazione esaminano i risultati ottenuti per Stato membro e per settore, presentando casi esemplari e mettendo in evidenza i principali problemi in materia di applicazione della legge. A partire dal 23 ottobre, il testo integrale della relazione annuale sarà consultabile sul seguente sito: http://ec.Europa.eu/eu_law/infringements/infringements_annual_report_it.htm  Contesto - In risposta a una richiesta del Parlamento europeo, dal 1984 la Commissione presenta annualmente una relazione sul controllo dell´applicazione del diritto dell´Unione relativa all´anno precedente. Ogni anno il Parlamento europeo adotta un rapporto sulla relazione annuale della Commissione, in cui esprime la sua posizione in merito alle principali tematiche affrontate.  
   
   
SWIFT: IL PARLAMENTO EUROPEO VOTERÀ PER LA SOSPENSIONE DELL´ACCORDO?  
 
Strasburgo, 23 ottobre 2013 -La protezione della privacy è stata ampiamente discussa dall´assemblea plenaria del Pe di questa settimana. Lunedì sera, la commissione per le Libertà civili ha votato in favore di un rafforzamento delle norme per la protezione dei dati nell´Unione europea. Mercoledì, il Parlamento deciderà se sospendere l´accordo Swift tra Ue e Stati Uniti come risposta alle denunce di spionaggio da parte delle autorità statunitensi. L´accordo Swift - L´accordo Swift con gli Stati Uniti è entrato in vigore nel 2010 come strumento per combattere il terrorismo. In base all´accordo, l´Ue fornisce agli Stati Uniti alcune informazioni sui pagamenti dei cittadini dell´Unione europea trattati dalla rete di pagamento Swift. In seguito alle accuse di spionaggio dei dati Swift da parte della Nsa, la revoca dell´accordo è già stata discussa a livello di commissione il 22 settembre e in plenaria il 9 ottobre. Tuttavia il voto di mercoledì non sarà vincolante. Anche se il Parlamento chiederà la sospensione dell´accordo, la Commissione non sarà obbligata a rispettare la sua decisione. Il voto della commissione per le Libertà civili - Il voto di lunedì della commissione per le Libertà civili ha conferito al Parlamento il mandato per negoziare con gli Stati membri una revisione della legislazione sulla protezione dei dati nell´Ue. Con lo scopo di dare ai cittadini europei un maggiore controllo dei propri dati personali, la revisione dovrebbe prevedere i seguenti cambiamenti: Gli utenti di Internet avranno il diritto di poter cancellare i propri dati. Inoltre, un´azienda o un´organizzazione dovrà chiedere il loro esplicito consenso per il trattamento dei dati. Saranno previste delle sanzioni per color che violano le norme. Per le imprese le ammende potrebbero elevarsi fino al 5% del loro fatturato annuo. Se un paese al di fuori dell´Ue chiederà a un´azienda europea di fornire delle informazioni personali raccolte nell´Ue, quest´ultima dovrà chiedere l´autorizzazione all´autorità nazionale di protezione dei dati.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: DARE AI PICCOLI INVESTITORI DOCUMENTI DI INFORMAZIONE CHIAVE, DICE COMMISSIONE ECONOMICA E MONETARIA  
 
Strasburgo, 23 ottobre 2013 - Piccoli investitori dovrebbero avere un documento di informazioni chiave (Kid) dare informazioni chiare, confrontabili e completa su qualsiasi prodotto di investimento prima di firmare un contratto vincolante, ha detto economici e monetari Commissione Affari deputati votazione su un progetto di legge il Lunedi. Il mercato degli investimenti Ue è valore di € 10 miliardi di dollari, i prodotti di investimento in modo inadatti danneggiano l´economia, così come gli interessi degli investitori piccoli, hanno aggiunto. Parlamento metterà le regole per una votazione in seduta plenaria prima della messa a punto con gli Stati membri dell´Ue. La commissione ha approvato il regolamento Kid da una larga maggioranza, ma non ha dato relatore Pervenche Berès (S & D, Fr), un mandato per avviare negoziati con gli Stati membri dell´Ue immediatamente. Deplorando il ritardo a causa del problema di dover passare per l´intera casa prima, ha detto che questo avrebbe danneggiato i piccoli investitori. Lettura per bambini Facile a due pagine A4 Kids formato standard dovrebbe essere data a tutti i piccoli investitori, per aiutarli a capire e confrontare i prodotti di investimento, ha detto il comitato. I bambini dovrebbero fare alcun riferimento al materiale pubblicitario ed essere preparati da un soggetto chiaramente identificabile che ha creato il prodotto, ha aggiunto. Prodotti di investimento coperti - Le nuove norme dovrebbero fare tutti i rischi evidenti e permettono ai piccoli investitori di confrontare i prodotti. Investimenti confezionati possono beneficiare i piccoli investitori di ripartire i rischi in vari settori economici diversi o sottostanti. Essi possono anche consentire loro di impegnarsi in strategie di investimento che altrimenti sarebbero inaccessibili per loro. Tuttavia, i prodotti confezionati possono anche trarre in inganno i piccoli investitori, puntando su guadagni immediati e nascondendo i rischi futuri. L´relatore concordato a titolo di compromesso per escludere dalle regole depositi, titoli e prodotti assicurativi che non offrono un valore di riscatto. L´informazione nel Kid dovrebbe essere regolarmente rivisto dal suo creatore, soprattutto dove le modifiche apportate al prodotto di investimento potrebbero influenzare la valutazione del rischio o valore aggiunto. Commissioni del broker investimento verrebbero stipulati in un allegato al Kid. Responsabilità per le perdite bambini non deve essere fuorviante. Se un piccolo investitore potrebbe dimostrare che una perdita è stata causata da informazioni di cui un bambino, allora il fabbricante del prodotto di investimento potrebbe essere responsabile civilmente. Autorità competenti designate dagli Stati membri dell´Ue sarebbe in grado di imporre sanzioni, come la sospensione o di divieto di vendita di un prodotto, l´emissione di un avviso pubblico e di sanzioni amministrative pecuniarie fino al 10% del fatturato annuo totale del prodotto del produttore di investimento o fino a 5.000.000 € su singole persone. Prossimi passi Parlamento dovrà mettere le regole per una votazione in seduta plenaria prima che possano essere messo a punto con gli Stati membri.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI PROTESTA PER LA NOMINA DEL CONSIGLIO DI CORTE DEI CONTI  
 
Strasburgo, 23 ottobre 2013 - I deputati hanno invitato il Consiglio Martedì sera per spiegare il motivo per cui ha nominato Mates Neven come il croato membro della Corte dei conti dopo che il Parlamento aveva votato contro la nomina. I deputati di controllo di bilancio anche voluto sapere se gli Stati membri ancora considerato nomina Mr Mates ´per essere credibile, alla luce della sua precedente promessa di dimettersi se il Parlamento ha votato contro la sua candidatura. I deputati hanno espresso la loro indignazione per la nomina del Consiglio e molti di loro hanno chiesto la procedura di essere riformata al fine di dare al Parlamento il diritto di respingere un candidato. Sfondo Dopo essere stato nominato da Croazia, signor Mates hanno partecipato ad una audizione in commissione controllo dei bilanci in 27 maggio 2013. Egli ha detto al comitato allora che avrebbe ritirato la sua candidatura se i deputati votano contro di lui. Successivamente ha dichiarato per iscritto. Tuttavia, non è riuscito a mantenere la sua promessa dopo che il Parlamento ha votato per respingere la sua candidatura. Il Consiglio ha nominato il sig Mates il 10 luglio. Membri della Corte dei conti ha sede a Lussemburgo, sono nominati per sei anni. Il Consiglio decide in merito alle nomine sulla base delle candidature da parte degli Stati membri e previa consultazione del Parlamento europeo. Procedura: interrogazione orale al Consiglio  
   
   
STRATEGIE MACROREGIONALI DELL´UE VA DAL "PIÙ FORTE", DICE COMMISSARIO ALLA POLITICA REGIONALE HAHN DOPO CHE GLI STATI MEMBRI APPROVARE STUDIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 23 ottobre 2013 - Una valutazione della Commissione europea di come i paesi stanno affrontando problemi comuni da inquinamento, la criminalità, mancanti collegamenti per mancanza di competitività attraverso le cosiddette strategie macroregionali dell´Ue, è stata approvata ieri dai governi nazionali rappresentate al Consiglio Affari generali a Lussemburgo. Lo studio è stato chiesto da parte degli Stati membri che ha ribadito oggi il loro sostegno per l´approccio regionale e macro per il Danubio esistente e strategie del Baltico. Queste due strategie di riunire 15 Stati membri e numerosi membri vicini extracomunitari pure. Commissario alla Politica regionale, Johannes Hahn, è già stato chiesto dai governi nazionali dell´Unione europea a presentare proposte per un terzo - Adriatico-ionica - strategia macroregionale prossimo anno. Egli ha detto, "il dibattito e le conclusioni di oggi riflettono più di parole calde degli Stati membri dell´Ue Il loro è un impegno attivo che trovo estremamente incoraggianti Il nostro studio -.. Approvato oggi - mostra l´approccio regionale macro sta andando sempre più forte il Baltico e. Strategie Danubio stanno già dando frutti tangibili nonostante sia relativamente nuovo. Stati membri, le regioni e le città sono sempre più vedendo che il valore di cooperare in stretta modo tale da risolvere i problemi comuni non è solo un approccio altamente efficace in termini di risultati, ma in questo tempo di risorse limitate, una molto conveniente pure. " "Dalla lotta contro l´inquinamento fosfato nel Mar Baltico per migliorare la prevenzione delle inondazioni per le comunità che vivono in prossimità del Danubio e il collegamento tra centri di ricerca e Pmi attraverso le frontiere, centinaia di progetti incentrati sulle sfide chiave sono frutti. Attraverso queste iniziative condivise stiamo affrontando la fuga di cervelli, promuovere l´innovazione e l´agenda digitale, oltre a sostenere l´economia a basse emissioni di carbonio ". "Guardando al prossimo bilancio dell´Ue 7 anni siamo in grado di passare alla velocità superiore. Stiamo progettando la prossima generazione di programmi finanziati dall´Ue e l´approccio regionale macro sarà certamente in prima linea della nostra mente, di applicare, se del caso , e quando si lavora esclusivamente a livello nazionale, chiaramente non è sufficiente. Ho contare sul continuo impegno e coinvolgimento ´Stati membri. Nel frattempo Danubio di quest´anno e del Baltico Forum di Bucarest e Vilnius il 28 ottobre / 29 e 11 novembre / 12 rispettivamente daranno noi la possibilità di un seguito alle raccomandazioni dalle conclusioni di oggi: in particolare come i paesi e le regioni possono migliorare ulteriormente la gestione di queste strategie promettenti "  
   
   
SCHULZ SULLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL PREMIO SAKHAROV 1990 PER AUNG SAN SUU KYI  
 
Strasburgo, 23 ottobre 2013 - Commentando l´assegnazione del Premio Sacharov 1990 per la libertà di pensiero a Aung San Suu Kyi, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha dichiarato: "A nome del Parlamento europeo, premio oggi il Premio Sakharov 1990 per Aung San Suu Kyi. Determinazione forte e pacifica di Aung San Suu Kyi a riposo per la libertà di pensiero è un modello per tutte le persone che lottano per far progredire la causa dei diritti umani e della democrazia nel mondo. Il Parlamento europeo ha atteso 23 lunghi anni di assegnare questo premio a persona per Aung San Suu Kyi. Il Parlamento europeo ha atteso decenni per vedere una società più democratica in Birmania / Myanmar, in cui tutte le voci e tutte le minoranze potrebbe essere sentito e rappresentato. Il Parlamento europeo non ha aspettato passivamente. Per gli ultimi 23 anni, i suoi membri si sono concentrati sulla situazione della Birmania / Myanmar e spesso ribadito bandi di Aung San Suu Kyi e tutti i prigionieri politici di essere liberato. Per anni, il ritratto di Aung San Suu Kyi è stato appeso sopra l´ingresso principale del Parlamento europeo come un ricordo costante della sua lotta. Oggi, a seguito del miglioramento della situazione politica in Birmania / Myanmar, il Parlamento europeo sta fornendo la sua assistenza per il primo parlamento eletto in anni come contributo tangibile per una transizione inclusiva verso la piena democrazia. Su questa strada, un passo importante dovrebbe essere una riforma della Costituzione prima delle elezioni del 2015, una costituzione che soddisfa i requisiti di una democrazia moderna. Noi continueremo a seguire e supportare tutti gli sviluppi politici positivi. La storia della democrazia birmana è ancora da scrivere. Sappiamo di poter contare su di Aung San Suu Kyi e di tutto il popolo della Birmania / Myanmar di scriverlo. In questa gioiosa occasione, non dobbiamo dimenticare che tre vincitori del Premio Sacharov che sono ancora privato della libertà di circolazione: cinese Hu Jia, siriano Razan Zeitouneh, iraniana Nasrin Sotoudeh e Jafar Panahi. Il nostro pensiero va a loro ed i nostri sforzi continueranno a pressione sui loro governi per la loro libertà.  
   
   
PRESIDENTE COTA: CONTINUANO MESSA IN SICUREZZA DEI CONTI E RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE  
 
Torino, 23 ottobre 2013 - «Continua l’azione di messa in sicurezza dei conti e di rilancio economico della Regione, a fronte della difficile situazione ereditata: attraverso questo recupero di risorse, siamo stati capaci di costruire un modello efficiente, che ci mette nelle condizioni di pagare i fornitori in tempi rapidi. Inutile sottolineare quanto questo sia importante in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo». Lo dichiara il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, commentando l’approvazione in Consiglio regionale della variazione di bilancio dell´importo di 1,303 miliardi di euro voluta dalla Giunta per pagare i debiti verso fornitori e imprese.  
   
   
CAPPELLACCI: "DA VICEPRESIDENTE ALFANO IMPEGNO PER RIPRISTINO NORMA SU MODIFICA STATUTO"  
 
Cagliari, 23 ottobre 2013 "Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri presenterà un emendamento per ripristinare il testo della legge di stabilità concordato con la Regione e contenente la modifica dello Statuto sardo, che apre la strada della nostra autonomia fiscale". Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, appena giunto alla sede della Regione Sardegna di Roma, dopo aver incontrato il vicepremier. "Questo non solo ci consente nell´immediato di consolidare il risultato della riduzione dell´Irap del 70%, ma anche di proseguire con la riduzione delle accise e andare avanti verso quello che per noi è l´obiettivo finale: la zona franca integrale della Sardegna. E´ un´occasione unica per riscrivere la storia economica della Sardegna: un appuntamento al quale non possiamo presentarci divisi e dobbiamo unire le forze, anche con i movimenti che stanno dando un forte impulso a questa battaglia. Rivolgo ancora una volta l´appello a tutta la politica sarda affinchè almeno sulle grandi battaglie si mettano da parte le piccole divisioni e si pongano al primo posto gli interessi della Sardegna e dei sardi".  
   
   
VARIAZIONE DI BILANCIO 2013, LIGURIA: “PRIMA REGIONE AD AVER APPROVATO IL PAGAMENTO DEI CREDITI A TUTTE LE AZIENDE, ENTRO FINE ANNO“ APPROVATA DALL´ASSEMBLEA REGIONALE  
 
Genova, 23 Ottobre 2013. "Con l´approvazione di questa mattina della variazione di bilancio daremo nuova liquidità al territorio consentendo l´anticipo del pagamento di tutti i crediti maturati dalle aziende liguri nei confronti della pubblica amministrazione". Lo ha detto l´assessore al bilancio della Regione Liguria, Pippo Rossetti a margine dell´approvazione in consiglio regionale della variazione di bilancio. "Si tratta della prima regione in Italia – ha detto Rossetti – che pagherà tutti i suoi debiti con le aziende, entro il 2013 e non nel 2014, per un totale di 90 milioni di euro". La variazione prevede il pagamento di 25,1 milioni di euro di crediti arretrati per le aziende fornitrici in ambito non sanitarie e di 65,4 milioni a favore dei fornitori del comparto sanità. Un´iniziativa che aveva già preso il via prima dell´estate quando erano stati pagati 17 milioni di euro di crediti arretrati ai fornitori del comparto non sanitario e 81,8 milioni a quelli della sanità. "Con quest´ultima variazione di bilancio – aggiunge Rossetti – la pubblica amministrazione pagherà, entro fine anno, i debiti certi, liquidi ed esigibili di tutte le aziende liguri". "Con questa variazione non abbiamo avuto la possibilità di aggiungere spesa a disposizione dei vari dipartimenti regionali – ha spiegato l´assessore – ma abbiamo assegnato 15,4 milioni di euro, provenienti dall´agenzia nazionale per l´attuazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa Spa, per i laboratori di ricerca del parco scientifico e tecnologico degli Erzelli e 80mila euro per la partecipazione della Liguria all´Expo´ 2015". Previsti inoltre 900mila euro di maggior gettito della tassa universitaria che serviranno per conferire a tutti gli aventi diritto le borse di studio e 600mila euro per la formazione professionale.  
   
   
“NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO”, PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE  
 
Ancona, 23 ottobre 2013 - Dopo 21 anni le Marche potranno disporre di una nuova normativa organica sul governo del territorio. Un testo agile, solo 37 articoli rispetto ai 150/200 degli articolati legislativi di altre Regioni, che abroga otto leggi, in vigore nelle Marche, in materia di urbanistica e pianificazione territoriale. La Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa una proposta di legge che ridisegna tutta la legislazione regionale, per rispondere “a un quadro territoriale mutato e alla richiesta di un governo integrato del territorio, all’insegna della partecipazione”, ha riferito il vicepresidente e assessore all’Urbanistica, Antonio Canzian, nel corso di una conferenza stampa di presentazione. Scompare il vecchio Piano regolatore comunale, sdoppiato in un Piano strutturale intercomunale e in un Piano operativo (“Quello del sindaco, a durata quinquennale o decennale, a seconda del mandato del primo cittadino”). La proposta, ha evidenziato Canzian, parte dalla considerazione che, nei decenni trascorsi, anche il territorio marchigiano ha subito trasformazioni, con un veloce consumo delle aree disponibili. I fenomeni di urbanizzazione hanno interessato parti estese, realizzando aggregati consistenti specie lungo le principali valli marchigiane. “Per favorire decisioni migliori – ha sottolineato il vicepresidente – oggi viene richiesto di integrare il lavoro dei vari soggetti istituzionali interessati al governo del territorio. La proposta di legge della Giunta regionale prevede procedure più agili per l’approvazione degli strumenti urbanistici, certezze delle regole, qualità delle decisioni”. Il testo presentato all’Assemblea legislativa, “è frutto di una riflessione progredita nel tempo, per adattare le norme all’evoluzione in materia di governo delle trasformazioni territoriali e urbane – ha continuato Canzian – Sono state analizzate le leggi approvate da altre Regioni e studiata l’evoluzione insediativa nelle Marche, per giungere alla definizione di un testo che, riteniamo, snello e adeguato alle nuove esigenze e sensibilità. Il tutto portando a uniformità il governo del territorio e valorizzando la funzione sovracomunale di ogni programmazione, in quanto le singole scelte vanno comunque a interferire sullo sviluppo di un’area vasta, indipendentemente dalle motivazioni locali che hanno ispirato le amministrazioni comunali”. Insieme alla collaborazione interistituzionale, la proposta di legge valorizza la sostenibilità ambientale nella pianificazione urbanistica, “con una forte attenzione – sottolinea Canzian – alla conservazione delle risorse primarie, quali il territorio, il paesaggio, l’ambiente e il suolo, puntando anche sulla riqualificazione degli insediamenti esistenti. Guardiamo al superamento dell’attuale logica soltanto quantitativa degli standard, in favore della previsione di obiettivi di qualità urbana, ambientale e paesaggistica. Particolare attenzione viene, poi, dedicata ai processi partecipativi dei cittadini, per favorire una nuova consapevolezza sulla qualità urbana e territoriale, e per ricevere contributi positivi sulle scelte di pianificazione”. Canzian ha poi anticipato che la Regione, a breve, predisporrà una legge organica sulla partecipazione: “Alcuni elementi sono già stati anticipati in questa normativa, in quanti ci siamo confrontati con i promotori della legge a iniziativa popolare”. “Le Marche arrivano alla conclusione di un percorso, ultimato da altre Regioni, ma con una proposta di legge all’insegna della forte novità – ha riferito Antonio Minetti, dirigente del servizio Territorio e Ambiente – È un testo sul quale si concentrano le osservazioni delle organizzazioni scientifiche e culturali che ruotano attorno alla programmazione territoriale. Le Marche possono diventare, da questo punto di vista, un caso pilota a livello nazionale”. Achille Bucci (dirigente Urbanistica), ha sottolineato il percorso di partecipazione che ha portato alla definizione della proposta di legge: “Prima è stato avviato un confronto con il territorio, poi è stato attivato un sito sul quale sono confluite le osservazioni che sono servite a ridefinire il testo, adottando praticamente un metodo interattivo con la società marchigiana”. Scheda: Le Caratteristiche Della Nuova Legge I Comuni dovranno lavorare insieme per definire le scelte strategiche e strutturali dell’ambito intercomunale, in modo da risultare più rapidi nelle questioni di dettaglio Per raggiungere gli obiettivi prefissati, la legge supera il vecchio Prg e introduce il Piano strutturale intercomunale (Pisi), un’innovazione che potrà diventare un riferimento anche a livello nazionale. Il piano intercomunale, da costruire e approvare in un’ottica di co-pianificazione, ovvero condivisione e perequazione tra gli enti locali, vedrà tutti gli enti concorrenti nella responsabilità territoriale prendere parte alla sua elaborazione. Sarà un piano di indirizzi e di strategie, dove affrontare le questioni complesse, come quelle legate allo sviluppo del territorio, Il Pisi, rifiutando esplicitamente ogni definizione di dettaglio edilizio, fisserà tuttavia le regole del governo del territorio per tutti i Comuni compresi nell’ambito di pianificazione. L’ambito di pianificazione sarà individuato, in prima istanza, dalla Regione insieme ai Comuni e agli altri Enti. Il Piano operativo comunale (Poc), approvato dal solo Comune, sarà lo strumento di governo di tutte le trasformazioni che non coinvolgono la scala territoriale più ampia e che potrà essere implementato dai piani attuativi o dagli interventi edilizi diretti. Mentre il Poc sarà approvato dal solo Comune, il Pisi sarà approvato da una Conferenza di Pianificazione dove siederanno tutti gli Enti interessati, evitando le lungaggini che derivano dai successivi passaggi tra i diversi uffici. Oltre a questo, la legge, molto snella, abroga diverse leggi precedenti. La Regione recupera responsabilità di governo attraverso due documenti: un documento legato alle prospettive di sviluppo dei territorio (il Dst, Documento Strategico Territoriale) e il Ppar (Piano Paesistico Ambientale Regionale) che sarà adeguato al Codice del Paesaggio e approvato in accordo con lo Stato. Il Ppar trova nei Pisi lo strumento più adatto per legare paesaggio e governo del territorio. Le Province mantengono un ruolo di coordinamento all’interno delle Conferenze di Pianificazione (cui partecipa anche la Regione) e attraverso un Ptc (Piano territoriale di coordinamento) reso compatibile con la presenza dei Pisi. In caso di soppressione delle Province, da parte dello Stato, sarà già comunque operativa una struttura di coordinamento che eviterà vuoti di competenze.  
   
   
AREE DI CRISI, REGIONE INCONTRA INDUSTRIALI NOCERINO-SARNESE E VALLE IRNO  
 
Napoli, 23 ottobre 2013 - Lo scorso 21 ottobre, nella sede della Starpur Srl - località Fosso Imperatore Z.i., Nocera Inferiore – ha avuto luogo un incontro tra gli industriali dell’area dell’Agro nocerino sarnese, della Valle dell’Irno e di Cava de’ Tirreni e l’assessore regionale alle Attività Produttive Fulvio Martusciello. Durante l’incontro, organizzato da Confindustria Salerno, sono state illustrate le linee guida del bando relativo alle aree di crisi della Campania, che la Regione sta predisponendo con il Ministero dello Sviluppo Economico per il rilancio dei territori colpiti da crisi industriale. Il bando destina 150 milioni di euro per il rilancio delle cinque aree colpite da crisi industriale: Airola, Acerra, Castellammare di Stabia, Avellino e Caserta. Sulla base dei parametri fissati dalla normativa, il perimetro dell’area di Castellammare di Stabia, cui sono riservati 40 milioni di euro, dovrebbe impattare su alcuni Comuni della provincia di Salerno rientranti nell’Agro Nocerino Sarnese e nella Valle dell’Irno, e sul Comune di Cava de’ Tirreni. Predisposto nell’ambito della terza riprogrammazione del “Piano d’Azione e Coesione per finanziare misure anticicliche atte a contenere gli effetti della prolungata crisi economica - finanziaria sul lavoro e sulle imprese”, l’avviso promuove programmi di investimento di tipo produttivo, ma anche di ricerca e sviluppo sperimentale, proposti da grandi imprese e Pmi, pure associate in contratto di rete. "Siamo ormai entrati – ha commentato l’assessore Regionale alle Attività produttive Fulvio Martusciello - nella fase pienamente operativa del programma di rilancio delle aree di crisi della Campania. Entro la fine di ottobre sarà pubblicato il bando che destina 150 milioni al rilancio produttivo ed occupazione delle aree colpite da crisi industriale: Airola, Acerra, Avellino, Castellammare di Stabia e Caserta. Attraverso la terza e ultima riprogrammazione dei fondi Pac, la Campania può contare su un rilevante sistema di azioni a favore dello sviluppo del sistema imprenditoriale regionale. Si tratta di un insieme di azioni finalizzato a rimettere in moto i processi di sviluppo competitivo e nuovi investimenti produttivi che possano creare nuova occupazione." Il bando - ha concluso Martusciello - stimolerà l’avvio di nuovi programmi di investimento di tipo produttivo, ma anche di ricerca e sviluppo, contribuendo al coinvolgimento del tessuto produttivo delle aree coinvolte e stimolando la partecipazione di piccole e medie imprese, grandi realtà imprenditoriali e reti d’imprese.” "Auspichiamo che sia fatta quanto prima chiarezza su alcuni aspetti del bando che interessano le imprese", ha affermato il presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro. Riteniamo, infatti, prioritario che sia confermata la presenza dei comuni salernitani che rientrano nell´area gravitazionale di Castellammare di Stabia, così come inizialmente previsto nel programma di rilancio, e che ad essi sia aggiunto il Comune di Fisciano. Così come è di fondamentale importanza garantire un’equa distribuzione delle risorse, al fine di assicurare un pari trattamento tra i diversi territori interessati. Da tempo Confindustria Salerno sottolinea l’importanza di interventi che in grado di aiutare tutti i comparti, non solo quelli individuati dal Paser."  
   
   
PARMA, GIOVANI: CINQUE PROFESSIONI PER TROVARE LAVORO L’AZIONE DEL PIANO FORMATIVO PROVINCIALE 2013 È REALIZZATA CON 52 AZIENDE. 340MILA EURO L’INVESTIMENTO. SONO 2200 I GIOVANI CHE CON LA PROVINCIA NELL’ULTIMO TRIENNIO ANNO TROVATO LAVORO ATTRAVERSO FORMAZIONE E CPI  
 
Parma, 23 ottobre 2013 – Monica Assirati ha 29 anni, vive sull’Appennino Parmense a Bardi. Dopo tre anni di disoccupazione ha passato le selezioni e partecipato lo scorso anno a uno dei percorsi a elevata specializzazione promossi dalla Provincia e progettati con le aziende del territorio. Oggi è disegnatore meccanico alla Dallara Automobili. Salvatore Scalzi di anni ne ha 23 e vive a Salsomaggiore Terme, anche lui ha fatto la stessa scelta di Monica e frequentato il corso per analista programmatore specializzato in mobile. Oggi quello è il suo mestiere presso l’azienda Web 81. Le loro storie le hanno raccontate questa mattina a Parma in Provincia insieme al presidente Vincenzo Bernazzoli e all’assessore alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti durante l’incontro di presentazione della formazione per i giovani contenuta nel piano provinciale 2013. “ Oggi presentiamo una cosa concreta che ha avuto risultati tangibili e verificabili e che racconta di come la formazione possa essere utile e possa essere strumento importante per aprire prospettive di sviluppo” – ha detto Bernazzoli ricordando alcuni dati riferiti alla stessa azione sperimentata per la prima volta lo scorso anno. A poco meno di due mesi dalla conclusione della formazione, un giovane su tre (erano 64 i partecipanti) ha trovato lavoro, uno su cinque sta svolgendo un tirocinio in azienda e per gli altri che stanno cercando il lavoro ci sono diverse assunzioni programmate. Questo buon esito si aggiunge a quelli ottenuti dalla formazione programmata dalla Provincia negli ultimi tre anni, i più duri della crisi. Dal 2010 al 2012 risultano essere 2200 i giovani che hanno trovato lavoro grazie all´intervento diretto e verificato delle politiche attive e dei servizi per il lavoro della Provincia. “ Parlando della formazione programmata per il 2013 iniziamo dalle azioni per i giovani perché vogliamo dare il senso di una urgenza e di una priorità – ha continuato Amoretti – C’è il rischio che una parte delle nuove generazioni sia ai margini, fuori dalla formazione e dal lavoro e sappiamo che le competenze decadono presto se non vengono aggiornate. Noi abbiamo cercato di contrastare questo rischio con tutti i mezzi a disposizione e di tenere dentro i giovani in modo qualificato”. A Parma e nel Parmense il tasso di disoccupazione è ancora la metà di quello registrato a livello nazionale e al di sotto di alcuni punti rispetto a quello regionale: 12,3 nel 2011 e 19,2% nel 2012. L’azione avviata ora con il Piano formativo 2013 si inserisce nell’ambito del complesso delle politiche dell’ente per i giovani ed è costruita a più mani: la Provincia e le aziende, ben 52, chiamate non solo a individuare le professionalità utili ma anche a partecipare direttamente alla creazione delle attività formative che vengono svolte anche sul campo. L’investimento complessivo della Provincia sul progetto è di 340mila euro (con il contributo del Fondo sociale europeo). I destinatari sono giovani diplomati o laureati, fino a 34 anni, iscritti in stato di disoccupazione ai Centri per l’impiego della Provincia di Parma: 75 i posti disponibili. “Sognavo questo posto di lavoro perché ho sempre voluto fare il disegnatore meccanico – ha raccontato Monica Assirati – è un traguardo molto abito che sono riuscita a raggiungere e devo solo ringraziare per l’opportunità che mi è stata data”. “ Sono la prova vivente che i soldi delle nostre tasse sono andati a buon fine – ha aggiunto Salvatore Scalzi – adesso faccio il lavoro che mi piaceva di più”. Questi i 5 percorsi formativi dell’edizione 2013: Energy manager, Disegnatore meccanico, Project Management dell’innovazione, Tecnologo di prodotto e di processo nella meccanica (settore materiale compositi e alta automazione), Esperto nei processi di semplificazione e innovazione nell’impresa. Le attività, gestite da 5 enti di formazione (Centro servizi Pmi, Cisita, Forma Futuro, Irecoop e Ciofs F.p. Emilia Romagna) prevedono il coinvolgimento di un pool di imprese per ogni profilo. Tra queste Dallara, Nuova Isam srl, Gas One srl, Sep Energia srl, Casappa Spa, A due, Zanichelli Meccanica spa, Torbocoating, Dulevo International spa, Fora Spa, Bercella, Fiama srl. Le imprese parteciperanno anche alla fase di selezione dei candidati. Tutti i percorsi prevedono la formazione riferita agli standard del sistema regionale delle qualifiche e sul campo, nelle aziende partner. Ecco alcuni dati relativi al triennio 2010 -2012 Disoccupati fino a 34 anni a Parma ( dati Istat) - 2010: 1993; 2011: 1293; 2012: 2432. Dei 2200 giovani, tra i 15 e i 34 anni, che hanno trovato lavoro grazie all’intervento della Provincia, 850 lo hanno trovato dopo un tirocinio o una work experience promosso dai Centri per l´Impiego, 300 sono stati inseriti attraverso le iniziative di outplacement, 700 grazie al servizio di intermediazione domanda – offerta di lavoro dei Cpi, 350 hanno frequentato un percorso di formazione per disoccupati e che entro 6 mesi dalla fine del corso hanno trovato lavoro Sono 273 i giovani assunti o stabilizzati attraverso incentivo regionale il cui programma è stato gestito dalle province. Sono 780 i giovani sotto il 18 anni che avevano abbandonato gli studi - e dunque a fortissimo rischio di esclusione sociale – che hanno ottenuto una qualifica professionale biennale . Sono 1.770 i giovani lavoratori che hanno avuto la possibilità di aggiornarsi ed hanno mantenuto la loro occupazione. Sono 6148 i giovani che sono stati segnalati dai centri per lì’Impiego ad aziende del territorio alla ricerca di personale. Sono 9.000 gli interventi di orientamento professionale e supporto sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro.  
   
   
“IL MERCATO DEL LAVORO STRANIERO NELLE MARCHE” , SEMINARIO IL 24 OTTOBRE A PALAZZO LI MADOU.  
 
Ancona, 23 ottobre 2013 - Una riflessione sulla dimensione territoriale degli ingressi degli immigrati nel mercato del lavoro con una particolare attenzione alle diverse tipologie contrattuali della domanda di lavoro straniera. E’ quanto si discuterà nel seminario Il mercato del lavoro straniero nella Regione Marche, organizzato dal’ì´assessorato regionale al Lavoro - Servizi per l’Impiego e Mercato del Lavoro, Crisi occupazionali - che si terrà giovedì 24 ottobre, dalle ore 9.30 a Palazzo Li Madou. La finalità concreta dell’incontro è quella di arrivare a sviluppare due importanti temi al centro di due specifici interventi progettuali: Lavoro di cura e di assistenza alla persona (Progetto “Sap – Servizi Alla Persona”); Lavoro stagionale (Progetto “Programmazione e Gestione delle Politiche Migratorie”). Entrambi i progetti vedono la collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per l’Immigrazione e le Politiche per l’Integrazione, che giovedì prossimo sarà rappresentato proprio dal Direttore Generale Natale Forlani , al quale saranno affidate le conclusioni del dibattito assieme all’assessore regionale alla Formazione-lavoro , Marco Luchetti . Operatori pubblici e privati del mercato del lavoro, parti sociali e enti competenti in materia d’ingresso e soggiorno di lavoratori stranieri non comunitari, si confronteranno sul tema della gestione degli ingressi per lavoro stagionale, al fine di meglio gestire le quote e individuare punti di forza e di debolezza del sistema rispetto all’esperienza maturata nelle Marche. Vi prenderanno parte Fabio Montanini – Dirigente della P.f. Servizi per l’Impiego e Mercato del Lavoro – Regione Marche Massimo Grandicelli – Dirigente Servizio Formazione Professionale e Politiche per l’Occupazione Provincia Pesaro Urbino Paola Vacchina - Presidente Nazionale Patronato Acli Fabio Corradini - Responsabile progetto Servizi alla Persona - Patronato Acli Marche Giovanni De Paulis – Direttore Direzione Regionale del Lavoro delle Marche Cinzia Fraticelli – Responsabile U.o. Provvedimenti e Certificazioni - Dtl Macerata Antonietta Perillo – Responsabile U.o. Autorizzazioni per il Lavoro – Dtl di Ancona Nevio Lavagnoli – Coordinatore Agrinsieme Marche Massimiliano Polacco – Direttore Confcommercio regionale Walter Recchia – Responsabile Politiche del Lavoro Cna regionale La governance regionale dell’intervento, infatti, ha permesso il coinvolgimento attivo del territorio in partnership con le Province, i Centri per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione, gli enti del privato sociale, gli Ambiti e i Comuni. Ll modello sperimentato ha prodotto risultati significativi in termini di occupazione e formazione dei lavoratori/lavoratrici che saranno illustrati nel corso del seminario.  
   
   
ROSSI INCONTRA I GIOVANI: ANCHE SULL´AMIATA, GIOVANISÌ FUNZIONA  
 
Castel Del Piano (Gr) 23 ottobre 2013 - "In poco più di un anno 150 giovani hanno trovato un´opportunità grazie al Progetto Giovanisì. Anche sull´Amiata il nostro Progetto mostra di funzionare bene". Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha incontrato presso il Comune di Castel del Piano, un gruppo di giovani amiatini. Circa 150 dei 180 giovani che si sono rivolti all´Infopoint hanno ottenuto un finanziamento o un´opportunità di lavoro grazie a Giovanisì: 105 sono infatti i tirocini attivati presso aziende, ditte locali e uffici pubblici; 23 prestano il servizio civile presso le pubbliche assistente o le altre organizzazioni del volontariato; 10 giovani hanno ottenuto finanziamenti per l´imprenditoria giovanile e altri 10 sono stati i contributi concessi per l´affitto che hanno consentito di conquistare l´autonomia dalla famiglia ad altrettante coppie. Per ciò che riguarda i finanziamenti all´imprenditoria agricola, in provincia di Grosseto i progetti finanziati sono stati 120, dei quali il 10% sull´Amiata. "In campagna elettorale – ha spiegato il presidente Rossi – molti giovani mi hanno chiesto di istituire una sorta di servizio civile regionale. Giovanisì è nato così, per dare una piccola retribuzione ai giovani ma soprattutto per dare loro un ruolo, una dignità e in special modo l´opportunità di fare un´esperienza lavorativa, di avere un primo contatto con il mondo del lavoro, tanto che il 20-25% di loro trova un lavoro a tempo determinato o indeterminato". E le testimonianze dei giovani non sono mancate. C´è Riccardo, che dopo un tirocinio presso una cooperativa, è stato assunto. Chiara svolgerà il servizio civile presso l´Ufficio per le relazioni con il pubblico del Comune. Valerio invece si appresta ad inziare la sua esperienza di un anno presso la Società della salute. "Il nostro obiettiVo – ha concluso il presidente Rossi – è quello di coinvolgere ventimila giovani toscani. La nostra deve essere una regione europea, dove non può accadere che i giovani arrivino a 30 anni senza aver avuto un´esperienza lavorativa".  
   
   
LAVORO, TOSCANA AL GOVERNO: REDDITO GARANTITO E UTILIZZO DEI CASSAINTEGRATI IN DEROGA  
 
Firenze, 23 ottobre 2013 – "La criticità della situazione relativa alla disponibilità di risorse per il finanziamento della cassa integrazione in deroga va affrontata dal governo, senza esitazioni. Perché non utilizzare le risorse dei Pon (Progetti Operativi Nazionali, ndr) previsti per il Fondo Sociale Europeo nella nuova programmazione 2014-20 per finanziare gli ammortizzatori in deroga ed impiegare i cassintegrati in attività socialmente utili?". L´assessore al lavoro Gianfranco Simoncini lancia l´ennesimo appello al governo dalla sede fiorentina della Uil Toscana, intervenendo stamattina ad un convegno dal titolo ´Ammortizzatori sociali: oggi, domani?´. Simoncini ribadisce concetti già espressi pochi giorni fa, commentando i dati diffusi dall´Osservatorio regionale sul mercato del lavoro che, nel mese di settembre, evidenziano una crescita della cassa integrazione in Toscana: +17% rispetto ad un anno fa. "Il governo deve rendersi conto – aggiunge Simoncini – che le risorse per arrivare a fine anno non ci sono. Perché i 500 milioni deliberati e stanziati ancora non sono arrivati? Alla Toscana ne toccherebbero 33 ed anche se dovessero arrivare potremmo coprire fino a giugno, resterebbero scoperti 6 mesi. Non mi stanco di ripeterlo: il sistema attuale non può reggere, occorre pensare ad una riforma definitiva e tornare ad un sistema universalistico che non gravi sul sistema economico, sul bilancio dello Stato e soprattutto sui diritti di lavoratori e lavoratrici". Infine una proposta. "Una risposta al finanziamento della cassa in deroga per i prossimi anni – conclude Simoncini - potrebbe avvenire ripensando all´esperienza dei quattro anni passati, utilizzando i Pon del Fondo Sociale Europeo, che per la prima volta ci saranno anche nelle regioni del Centro nord. In questo modo si garantirebbe una certezza di integrazione del loro reddito ed allo stesso tempo si otterrebbe un contributo a livello sociale. Su questa ipotesi ci confronteremo con il governo".  
   
   
TRAFFICI UMANI DI BAMBINI PER ORGANI. UN RAPPORTO DEL GOVERNO BRITANNICO PARLA DI LIVELLI RECORD. BISOGNA FERMARE LA TRATTA DI QUESTE VITTIME INNOCENTI.  
 
Lecce, 23 ottobre 2013 - Lo “Sportello dei Diritti” si è interessato più volte di uno dei fenomeni criminali più odiosi: la tratta di esseri umani per ricavarne organi per i trapianti. Mentre in Italia se ne discute poco o nulla, nonostante la recente segnalazione della nostra associazione che aveva rivelato come un’inchiesta francese, partita dalla Procura di Marsiglia avesse rivelato come il Nostro Paese sarebbe un crocevia di questo terribile ed odioso “commercio”, proprio oggi in Gran Bretagna sul Telegraph è apparsa la notizia di una bambina somala che sarebbe stata venduta nel paese d’Oltremanica a questo scopo. Ovviamente dopo la notizia è stato evidenziato come un rapporto del governo britannico abbia rivelato che il traffico di esseri umani ha raggiunto livelli record, con un aumento addirittura del 50 % nell´ultimo anno. Sarebbero 371 i casi accertati, infatti, di bambini sfruttati, la maggior parte di essi sono stati utilizzati come schiavi o sono stati abusati sessualmente. Tra di essi 95 bambini provenienti dal Vietnam, 67 dalla Nigeria e 25 dalla Cina, con altre vittime provenienti da Romania e Bangladesh. Il rapporto ha anche stabilito che 20 ragazze inglesi erano stati vittime del traffico di esseri umani, nei casi in cui sono state violentate e sfruttate da bande di uomini asiatici. Nel 2012, una donna adulta è stata segnalata come il primo caso di una persona portata nel Regno Unito da una banda organizzata con l´intento di rimuovere i suoi organi e di rivenderli. Giovanni D´agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che secondo l´Organizzazione mondiale della sanità la carenza internazionale di organi per trapianti ha portato ad un mercato nero per il commercio di organi, così come la nascita di un particolare tipo di turismo, quello "dei trapianti d´organo". I reni sarebbero l´organo più trafficato, perché può essere rimosso ed il donatore in grado di condurre una vita sana. Un numero impressionante di reni, circa 7.000 sarebbero illegalmente convogliati annualmente. Ed il commercio illegale di organi fornirebbe più di 1 miliardo di dollari ogni anno. Il problema è che probabilmente ancora oggi la lotta contro questa forma di criminalità non è ancora affrontata a livello globale perché forse sottovaluta dalle autorità. Sul punto l’Unione Europea e gli stati membri a partire dall’Italia particolarmente interessata da esodi di massa di migliaia di uomini, donne e bambini che provengono anche dai paesi che stanno diventando i centri di questa nuova tratta, dovrebbero adottare una strategia comune per combattere questa piaga boicottando e vietando ogni forma di pagamento degli organi che, come ha affermato l´Oms, "rischia di trarre indebitamente vantaggio dei gruppi più poveri e vulnerabili, mina le donazioni altruistiche e porta allo sciacallaggio delle vite umane".  
   
   
DONNE: IMPARARE A DIFENDERSI, ANCHE A SCUOLA SEI CORSI DI DIFESA GRATUITI PROMOSSI DA PROVINCIA INSIEME A UISP E ALLE ASSOCIAZIONI PICCOLA IDEA E IL CERCALIBRO  
 
Parma, 23 ottobre 2013 – Si legge ogni giorno, con una frequenza ormai inquietante, di violenza contro le donne: un fenomeno che colpisce italiane e straniere, di qualsiasi ceto sociale, di diverse età. Un fenomeno di fronte al quale spesso le donne sono disarmate e si trovano così a dover subire in silenzio maltrattamenti fisici ma anche psicologici. Ecco perché la Provincia insieme a Uisp, all’associazione Piccola idea e all’associazione Il Cercalibro promuove sei corsi di difesa personale femminile gratuiti, con insegnanti specializzati. Un’opportunità che, dopo l’esperienza positiva dello scorso anno con 5 corsi a cui hanno partecipato 50 donne dai 20 ai 50 anni, la Provincia ha deciso di estendere anche alle studentesse: in questo modo anche le più giovani possono imparare ad affrontare la violenza, a prevenire l’aggressione e a gestire i conflitti. Un’occasione anche per scoprire le proprie risorse, lavorando sull’autostima, e apprendere tecniche di difesa. “Questo strumento ovviamente non potrà risolvere il problema della violenza sulle donne, ma è un modo utile per dare sicurezza alle donne, per migliorare le loro capacità relazionali, per insegnare loro ad affrontare l’altro sesso - ha detto l’assessore provinciale alle pari opportunità Marcella Saccani, presentando l’iniziativa questa mattina all’Istituto Giordani di Parma -. È importante che a partecipare siano anche le più giovani: loro hanno il compito di scardinare le logiche che hanno fatto rimanere sommersa la violenza fino ad adesso”. Sei, come detto, i corsi attivati: due in collaborazione con la Uisp, due con l’associazione Piccola idea e due con Il cercalibro. In particolare, nei due corsi coprogettati con la Uisp di Parma, affiancata dall’associazione Lia, sul tema “Autodifesa sensibile. La forza delle donne contro la violenza, senza violenza”, si discuteranno gli aspetti culturali, biologici e sociali della violenza sulle donne e si potranno sperimentare le modalità più semplici di auto protezione. “L’obiettivo dei corsi è di aiutare la donna ad avere fiducia in se stessa e a saper affrontare non solo le relazioni violente ma anche i piccoli conflitti quotidiani, le relazioni di tutti i giorni – ha spiegato Roberto Antonietti dell’associazione Lia -. La donna deve essere in grado di combattere la violenza senza usare la violenza”. Un corso è rivolto alle donne e si terrà, a partire da sabato 26 ottobre, tutti i sabato mattina dalle 10 alle 12 nella palestra del Cus al Campus universitario (Per info: 3404006215, infocorsi@uispparma.It); l’altro è destinato alle studentesse dell’Istituto Giordani. “Abbiamo inserito questa attività nell’ambito del nostro centro sportivo che si tiene al pomeriggio perché pensiamo che possa essere un’importante opportunità per le ragazze - ha spiegato la dirigente scolastica del Giordani Lucia Sartori -. È importante essere consci che il nostro modo di porci può scatenare reazioni eccessive: con il corso si imparerà come ci si deve comportare in una relazione”. Al Palasprint di Parma si terranno i due corsi per donne “Mentalità e fisicità dell’aggressione e dell’antiaggressione”, coprogettati con l’associazione sportiva dilettantistica di Parma “Piccola Idea”. Grazie alla collaborazione di uno psicologo, le donne potranno seguire, oltre alle lezioni di arti marziali, anche incontri su aggressività, violenza, sicurezza, fiducia e autostima. I corsi partiranno domenica 3 novembre alle 10 (Per iscriversi: 3772388932, info@piccolaidea.It). “Se non c’è una sicurezza di fondo non funziona nessuna tecnica: per questo nei nostri corsi siamo affiancati da uno psicologo – ha sottolineato Paolo Del Monte di Piccola idea -. Grazie al corso si può imparare a relazionarsi con chiunque e in qualunque situazione”. Infine, sono già partiti i due i corsi, coprogettati con l’associazione di volontariato “Il Cercalibro”, a Medesano. I corsi seguono la disciplina psicofisica giapponese del Sensu Aikido con l’obiettivo di insegnare alle donne ad avere un’immagine positiva di loro stesse, ad acquisire consapevolezza delle dinamiche relazionali, a saper gestire i conflitti, affrontare il cambiamento, sperimentare relazioni significative.