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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Novembre 2013
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JOSÉ MANUEL BARROSO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HERMAN VAN ROMPUY EUROPEO SULL´UCRAINA  
 
Bruxelles, 26 novembre 2013 - "Per quanto riguarda la decisione ucraina di sospendere temporaneamente i preparativi per la firma dell´accordo di associazione e globale e approfondito zona di libero scambio (Dcfta), la posizione dell´Unione europea rimane chiaro. L´offerta di firmare un accordo di associazione senza precedenti e di una Dcfta è ancora sul tavolo. Ciò richiede la necessaria volontà politica da parte della dirigenza ucraina, determinata azione e progressi tangibili alle condizioni esposte nel dicembre 2012. Importanti progressi sono già stati compiuti dall´Ucraina. Siamo convinti che la firma dell´accordo di associazione e una Dcfta, l´accordo più ambizioso l´Unione europea abbia mai offerto, offre il miglior supporto possibile per la situazione economica dell´Ucraina, ovviamente riforma e modernizzazione in vista della costruzione di un futuro prospero e stabile per tutti gli ucraini. L´ue è pronta ad essere più aperta e più solidale a coloro che sono disposti di impegnarsi in riforme e di modernizzazione. Pur essendo consapevole della pressione esterna che l´Ucraina sta vivendo, riteniamo che le considerazioni a breve termine non dovrebbero ignorare i benefici a lungo termine che questa collaborazione avrebbe portato. Tuttavia, l´Unione europea non forzerà l´Ucraina, o qualsiasi altro partner, di scegliere tra l´Unione europea o qualsiasi altra entità regionale. Spetta in Ucraina per decidere liberamente che tipo di impegno che cercano con l´Unione europea. Cittadini ucraini hanno di nuovo mostrato in questi ultimi giorni che comprende pienamente e abbracciano la natura storica dell´associazione europea. Siamo quindi fortemente disapproviamo la posizione russa e le azioni in questo senso. L´accordo di associazione e di una Dcfta sono opportunità di accompagnare i nostri vicini comuni verso le democrazie moderne, ricche e basate su regole. Rapporti più stretti con l´Unione europea non arrivano a scapito delle relazioni tra i nostri partner orientali e da altri vicini, come la Russia. Il partenariato orientale è concepito come una win-win in cui abbiamo tutti da guadagnare. L´unione europea continua a essere pronta per chiarire alla Federazione russa l´impatto reciproco beneficio dell´aumento del commercio e degli scambi con i nostri vicini, nel pieno rispetto della sovranità e l´indipendenza dei nostri partner orientali e la natura bilaterale dell´accordo di associazione e Dcfta. L´unione europea attende con ansia il vertice del partenariato orientale a Vilnius questa settimana. Sarà un momento importante per fare il punto della situazione e portare avanti le relazioni con i nostri partner orientali. "  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: IL NO DELLA COMMISSIONE EUROPEA ALLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI  
 
Bruxelles, 26 novembre 2013 - In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Commissione europea ha ribadito ieri, in un documento programmatico, la ferma intenzione dell’Ue di lottare contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) nell’Unione europea e oltre i suoi confini. Si calcola che 500 000 donne nella sola Ue e più di 125 milioni nel mondo siano vittime di questa pratica, internazionalmente riconosciuta come una violazione dei diritti delle donne e una forma di abuso sui minori. Nella lotta contro le Mgf la Commissione sfrutterà a pieno tutti i finanziamenti futuri dell´Ue per contribuire a eliminare questa pratica, sostenere meglio le vittime e gli operatori sanitari, far applicare la normativa nazionale che vieta le mutilazioni genitali femminili e tutelare meglio le donne a rischio applicando le leggi europee sul diritto d´asilo. La Commissione e il Servizio europeo per l’azione esterna sono inoltre impegnati a promuovere in tutto il mondo l’eliminazione delle Mgf attraverso il dialogo bilaterale e multilaterale. La Commissione incoraggerà infine studi che permettano di stimare il numero di donne e di ragazze a rischio. Il piano d´azione pubblicato oggi dà seguito alla consultazione pubblica sulle mutilazioni genitali femminili lanciata a marzo dalla Commissione (Ip/13/189). "All’inizio di quest’anno, la Commissione europea si è schierata al fianco di attivisti d´eccezione per la tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili" ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria per la Giustizia. "Il piano d’azione pubblicato oggi ribadisce il nostro impegno nella lotta contro la violenza sulle donne e nell’eliminazione delle Mgf, sia nell’Ue che a livello mondiale. Ma sarò chiara: la Commissione non può farcela da sola. Lavoreremo a stretto contatto con gli Stati membri, le Nazioni Unite, le organizzazioni non governative e le comunità interessate. Sono convinta che insieme riusciremo a confinare nei libri di storia le mutilazioni genitali femminili." "La tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili è una politica del Servizio europeo per l´azione esterna. Lavoriamo con diversi paesi partner del mondo per eliminare questa pratica che viola i diritti delle donne di tutte le età e che attenta in diversi modi alla loro incolumità. L´adozione di questa strategia oggi è una riprova del nostro impegno comune. Useremo tutte le risorse e tutti gli strumenti politici e economici dell´Ue per promuovere iniziative e leggi che concorrano a un mondo in cui nessuna donna, bambina o adolescente debba più subire una pratica così crudele e intollerabile" ha dichiarato Catherine Ashton, Vicepresidente della Commissione europea e Alta rappresentante dell´Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. La comunicazione pubblicata oggi dalla Commissione illustra una serie di azioni per eliminare le Mgf. Capire meglio il problema: in collaborazione con l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige) e con le istituzioni nazionali, mettere a punto indicatori che permettano stime più precise del numero di vittime reali e potenziali delle mutilazioni sulla popolazione di donne e ragazze. Prevenire le mutilazioni e sostenere le vittime: avvalendosi dei finanziamenti dell´Ue (programma europeo Daphne, Programma di apprendimento permanente, Gioventù in azione, futuro Fondo Asilo e migrazione) sostenere le attività di prevenzione delle Mgf, sensibilizzare i cittadini, fornire alle donne e alle ragazze immigrate strumenti di emancipazione e formare il personale sanitario e gli operatori che lavorano con le vittime. Nel 2013 la Commissione ha finanziato progetti specifici di lotta alle mutilazioni per 2,3 milioni di euro (esempi nell´allegato 1). Sostenere gli Stati membri per un´azione penale più efficace: favorire l´applicazione delle normative nazionali che vietano le mutilazioni genitali femminili analizzando la legislazione penale vigente e la giurisprudenza e diffondendo la documentazione destinata a formare gli operatori della giustizia; far rispettare i diritti delle vittime con servizi di assistenza specialistica previsti dalla normativa dell´Ue. Proteggere le donne a rischio sul territorio dell’Ue: assicurare la corretta applicazione delle leggi europee sul diritto d´asilo (in particolare, la direttiva qualifiche riveduta e la direttiva sulle procedure d´asilo) per garantire protezione alle probabili vittime di Mgf, sensibilizzando gli operatori dei servizi di asilo e incoraggiando gli Stati membri ad accogliere le bambine e le donne a rischio, con il sostegno del Fondo europeo per i rifugiati e del futuro Fondo Asilo e migrazione. Eliminare le Mgf a livello mondiale: affrontare il tema delle mutilazioni genitali femminili nei dialoghi bilaterali con i paesi partner interessati, collaborando con l´Unione africana e in seno alle Nazioni Unite, al fine di promuovere iniziative di portata mondiale contro le Mgf, promuovendo l´adozione di leggi nazionali più efficaci e sostenendo le iniziative della società civile nei paesi coinvolti, mettendo a disposizione del personale delle delegazioni dell´Ue percorsi formativi e assistenza sulle questioni legate alle Mgf. Per assicurare che le diverse azioni abbiano seguito e rimangano centrali nell´agenda politica, la Commissione si è anche impegnata a monitorare e a fare il punto sui progressi ogni anno, intorno al 6 febbraio, Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili. Contesto Le mutilazioni genitali femminili, quali definite dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), consistono nell´ablazione parziale o totale degli organi genitali femminili esterni o in altre lesioni genitali praticate a scopi non terapeutici. Le Mgf sono praticate per motivi culturali, religiosi e/o sociali sulle giovani donne dall’infanzia fino all’età di 15 anni. Le mutilazioni genitali femminili costituiscono una forma di abuso sui minori e di violazione dei diritti delle donne e delle ragazze, con gravi conseguenze fisiche e psicologiche sul breve e sul lungo termine. Le vittime di Mgf, o le donne e le ragazze a rischio che vivono nell’Ue sono in genere sottoposte a mutilazioni durante un soggiorno nel paese di origine, benché ci siano casi in cui la mutilazione è praticata nel territorio dell´Unione. Secondo una recente relazione dell’Istituto europeo per l´uguaglianza di genere, esistono vittime o potenziali vittime di Mgf in almeno 13 paesi dell’Unione: Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia e Regno Unito. La relazione pone la necessità di dati precisi per lottare contro il problema. Il 21 settembre 2010 la Commissione europea ha adottato la “Strategia per la parità tra donne e uomini (2010-2015)” che individua una serie di priorità per l’uguaglianza di genere, tra cui l’eliminazione della violenza contro le donne, e fa riferimento specifico alla lotta contro le Mgf. Il 6 febbraio 2013, Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, la Commissione europea ha ribadito il suo impegno deciso a eliminare questa pratica estremamente dannosa (Memo/13/67). Il 6 marzo 2013 la Vicepresidente Reding e la Commissaria Malmström hanno invocato, insieme ad attivisti dei diritti umani, la tolleranza zero contro le Mgf in una tavola rotonda ad alto livello dove si è discusso di come l’Unione europea può aiutare gli Stati membri a eliminare completamente questa pratica (Ip/13/189). La Commissione ha annunciato 3,7 milioni di euro per finanziare negli Stati membri attività di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e altri 11,4 milioni di euro a favore delle Ong e di altre associazioni che lavorano con le vittime. La Commissione ha inoltre condotto una consultazione pubblica su come affrontare la questione delle Mgf, i cui risultati hanno contribuito a preparare la comunicazione pubblicata oggi. Per eliminare le Mgf occorreranno azioni di raccolta di dati, di prevenzione, di protezione di ragazze e bambine a rischio, di perseguimento penale dei responsabili e dell’offerta di servizi alle vittime che beneficiano di protezione ai sensi della direttiva dell’Ue sui diritti delle vittime, adottata il 4 ottobre 2012, la quale fa esplicito riferimento alle Mgf quale forma di violenza di genere (Ip/12/1066). Nonostante in tutti gli Stati membri dell’Ue siano in vigore norme di diritto penale generali o specifiche che permettono di perseguire gli autori di Mgf, i procedimenti penali rimangono però molto rari per la difficoltà di individuare il reato e di raccogliere prove sufficienti, per la riluttanza delle vittime a denunciare gli autori e, soprattutto, per la mancanza di conoscenze sulle mutilazioni genitali femminili. Una relazione dell´Eige individua una serie di buone pratiche di lotta contro le Mgf in nove Stati membri, per esempio: un progetto olandese inteso a prevenire le Mgf favorendo la collaborazione tra operatori sanitari, polizia, scuole, servizi di protezione dei minori e organizzazioni di migranti; un’organizzazione francese che si costituisce parte civile nei casi di Mgf per far avviare il procedimento penale; un servizio sanitario specializzato nel Regno Unito, cui aderiscono 15 cliniche che rispondono alle esigenze specifiche di donne che hanno subito Mgf. Numero stimato di donne, ragazze e bambine donne vittime o potenziali vittime di Mgf (dove esistono studi)
Country Criminal law provisions against Fgm Estimated no. Of women with Fgm (date of study) Estimated no. Of girls at risk of Fgm Estimated no. Of women from Fgm-affected regions living in the Eu (where no Fgm-specific data is available)
Belgium Specific 6,260 (2011) 1,975
Bulgaria General No data available No data available
Czech Republic General No data available No data available
Denmark Specific No data available No data available 15,116
Germany General 19,000 (2007) 4,000
Estonia General No data available No data available
Ireland Specific 3,170 (2011) No data available
Greece General 1,239 (2006) No data available
Spain Specific No data available No data available 30,439
France General 61,000 (2007) No data available
Italy Specific 35,000 (2009) 1,000
Cyprus Specific No data available No data available 1,500
Latvia General No data available No data available
Lithuania General No data available No data available
Luxembourg General No data available No data available
Hungary General 170-350 (2012) No data available
Malta General No data available No data available
Netherlands General 29,210 (2013) 40-50 each year
Austria Specific 8,000 (2000) No data available
Poland General No data available No data available
Portugal General No data available No data available 9,263
Romania General No data available No data available
Slovenia General No data available No data available
Slovakia General No data available No data available
Finland General No data available No data available 4,400
Sweden Specific No data available No data available 91,420
Uk General 65,790 (2007) 30,000
Croatia Specific No data available No data available
Source: Eige: Female genital mutilation in the European Union and Croatia, except from the Netherlands: Marja Exterkate - Female Genital Mutilation in the Netherlands. Prevalence, incidence and determinants (2013)
 
   
   
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE: CINQUE AZIONI CHE POSSONO ANDARE A VANTAGGIO DEI CITTADINI, DELLA CRESCITA ECONOMICA E DELL´OCCUPAZIONE NELL´UE  
 
Bruxelles, 26 novembre 2013 - La responsabilità congiunta degli Stati membri e delle istituzioni dell´Unione europea nel sostenere il diritto dei cittadini dell´Ue a vivere e lavorare in un altro paese dell´Ue è sottolineata in un documento programmatico appena adottato dalla Commissione europea. Nell´intento di fornire sostegno agli Stati membri in tal senso, il documento della Commissione delinea cinque azioni concrete per rafforzare il diritto di libera circolazione, aiutando nel contempo gli Stati membri a coglierne i benefici. Il documento programmatico precisa che i cittadini dell´Ue hanno diritto alla libera circolazione e a fruire di prestazioni sociali, rispondendo altresì alle preoccupazioni sollevate da alcuni Stati membri in relazione alle problematiche che i flussi migratori possono rappresentare per le autorità locali. "Il diritto alla libera circolazione è un diritto fondamentale e costituisce l´essenza stessa della cittadinanza dell´Unione europea. Oltre due terzi degli europei sostiene che la libertà di circolazione arreca vantaggi al loro paese. Dobbiamo rafforzarla e salvaguardarla," ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione e Commissaria Ue per la Giustizia. "Sono a conoscenza delle preoccupazioni di alcuni Stati membri per quanto concerne i potenziali abusi connessi ai flussi di mobilità, che indeboliscono la libera circolazione. La Commissione europea intende offrire ausilio agli Stati membri per far fronte a tali sfide. Per questa ragione la Commissione ha presentato oggi cinque azioni che aiuteranno gli Stati membri ad affrontare potenziali casi di abuso e ad utilizzare in modo più efficace i fondi dell´Ue destinati all´inclusione sociale. Auspichiamo di lavorare insieme per salvaguardare il diritto alla libera circolazione. Per i cittadini europei ciò è molto importante." László Andor, Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´integrazione, ha dichiarato: "La Commissione si impegna a garantire che i cittadini dell´Ue siano in grado di esercitare in concreto il loro diritto a lavorare e vivere in qualsiasi paese dell´Ue. Gli Stati membri e l´Ue devono lavorare insieme per far sì che la normativa in materia di libera circolazione continui ad apportare i massimi benefici ai nostri cittadini e alle nostre economie nazionali. La Commissione riconosce che possono verificarsi problemi a livello locale, generati da un grande e improvviso afflusso di persone provenienti da altri paesi dell´Ue in una particolare zona geografica, che viene messa sotto pressione ad esempio in termini di istruzione, alloggi e infrastrutture. La Commissione è quindi pronta ad avviare un dialogo con gli Stati membri e ad aiutare le autorità comunali ed altre parti interessate ad utilizzare, in tutta la sua portata, il Fondo sociale europeo." Con oltre 14 milioni di cittadini dell´Ue residenti in un altro Stato membro, la libera circolazione - o la possibilità di vivere, lavorare e studiare ovunque all´interno dell´Unione - è il diritto dell´Ue più apprezzato dagli europei. I lavoratori dell´Ue si sono giovati di tale diritto, sancito nel 1957 dai Trattati di Roma, sin dagli albori dell´Unione europea. La libera circolazione dei cittadini è anche una componente essenziale del mercato unico e un elemento centrale del suo successo: stimola la crescita economica consentendo alle persone di viaggiare, effettuare acquisti e lavorare a livello transfrontaliero e dando modo alle imprese di reclutare personale attingendo da un più ampio serbatoio di talenti. La mobilità dei lavoratori tra gli Stati membri contribuisce ad affrontare il divario tra competenze offerte e posti di lavoro disponibili, in un contesto di squilibri significativi nel mercato del lavoro dell´Ue e di invecchiamento della popolazione. Infine, la normativa Ue in materia di libera circolazione contempla una serie di garanzie che consentono agli Stati membri di prevenire gli abusi. L´odierna comunicazione analizza l´impatto della mobilità dei cittadini dell´Ue sui sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri ospitanti. Il fatto che la maggior parte dei cittadini dell´Ue si sposti in un altro Stato membro per lavorare è abbondantemente suffragato da elementi di prova concreti. In questo modo aumentano le probabilità di essere economicamente attivi rispetto ai cittadini dello Stato ospitante e si riduce l´eventualità di ricorrere all´assistenza sociale. In effetti, la percentuale di cittadini "mobili" dell´Ue che ricevono indennità è relativamente bassa in rapporto ai cittadini dei vari Stati membri e dei cittadini di paesi terzi (allegato 3). Nella maggior parte degli Stati membri i cittadini mobili dell´Ue sono contribuenti netti del sistema di sicurezza sociale del paese ospitante. La comunicazione definisce i diritti e gli obblighi dei cittadini dell´Ue, in forza del diritto dell´Ue, e chiarisce le condizioni che i cittadini devono soddisfare per essere autorizzati alla libera circolazione nonché a beneficiare di assistenza sociale e delle prestazioni di sicurezza sociale. Tenendo conto delle problematiche emerse in alcuni Stati membri, la comunicazione illustra inoltre le garanzie atte a contrastare abusi, frodi ed errori e definisce altresì gli strumenti di inclusione sociale a disposizione degli Stati membri e delle comunità locali che si trovano ad affrontare pressioni particolari connesse all´afflusso di cittadini mobili dell´Unione. Per rispondere alle preoccupazioni avvertite in alcuni Stati membri dell´Ue in merito all´attuazione in loco della normativa in materia di libera circolazione, la Commissione stabilisce cinque azioni per aiutare le autorità nazionali e locali a: contrastare i matrimoni di convenienza: la Commissione intende coadiuvare le autorità nazionali nell´attuazione della normativa Ue, che consente loro di lottare contro i potenziali abusi del diritto alla libera circolazione, elaborando un manuale per contrastare i matrimoni di convenienza. Applicare norme di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale nell´Ue: la Commissione sta operando in stretta collaborazione con gli Stati membri per chiarire, in una guida che verrà pubblicata entro la fine del 2013, la "prova della residenza abituale" prevista dalla normativa dell´Ue sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale (regolamento 883/2004/Ce). I rigorosi criteri applicati nell´ambito di questa prova garantiscono che i cittadini che non svolgono alcuna attività possano avere accesso alla sicurezza sociale in un altro Stato membro solo dopo aver effettivamente trasferito il loro centro di interesse in quello Stato (ad esempio se vi soggiorna la famiglia). Affrontare le sfide riguardanti l´inclusione sociale: aiutare gli Stati membri a ricorrere ulteriormente al Fondo sociale europeo per affrontare il problema dell´inclusione sociale: a partire dal 1° gennaio 2014 almeno il 20% dei fondi a titolo del Fse dovrebbe essere investito nella promozione dell´inclusione sociale e nella lotta contro la povertà in ciascun Stato membro. Promuovere lo scambio di pratiche ottimali tra le autorità locali: la Commissione offrirà sostegno alle autorità locali per condividere le conoscenze acquisite in tutta l´Europa allo scopo di affrontare meglio le problematiche poste dall´inclusione sociale. Entro la fine del 2013 la Commissione porterà a termine uno studio inteso a valutare l´impatto della libera circolazione in sei grandi città e nel febbraio 2014 inviterà i sindaci per discutere le problematiche e scambiare pratiche ottimali. Garantire l´applicazione in loco della normativa Ue in materia di libera circolazione: la Commissione istituirà inoltre, entro la fine del 2014, in cooperazione con gli Stati membri, un modulo di formazione on-line volto ad aiutare il personale delle autorità locali a comprendere e ad applicare appieno i diritti dei cittadini dell´Ue in materia di libera circolazione. Attualmente il 47% dei cittadini dell´Ue sostiene che i problemi incontrati al momento di trasferirsi in un altro paese dell´Ue sono dovuti al fatto che i funzionari operanti presso le amministrazioni locali non hanno sufficiente dimestichezza con i diritti dei cittadini dell´Ue connessi alla libera circolazione.  
   
   
LOTTA CONTRO L´EVASIONE FISCALE: LA COMMISSIONE INDURISCE ALCUNE REGOLE CHIAVE DELL´UE IN MATERIA DI TASSAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 25 novembre 2013 - Ieri la Commissione ha proposto modifiche alla legislazione fondamentale dell´Unione in materia di tassazione delle imprese a ridurre significativamente l´evasione fiscale in Europa. La proposta di colmare le lacune della direttiva "madre-figlia", utilizzati da alcune aziende di evitare la tassazione. In particolare, le aziende non possono più sfruttare le differenze tra gli Stati membri nel trattamento fiscale dei pagamenti infragruppo per evitare di pagare eventuali stati di imposta. Questa iniziativa sarà effettivamente consentire alla direttiva continuare a garantire condizioni di parità per le imprese oneste all´interno del mercato unico senza aprire la strada per la pianificazione fiscale aggressiva. La proposta odierna è stato incluso nel piano d´azione adottato dalla Commissione lo scorso anno per rafforzare la lotta contro l´evasione fiscale ( Ip/12/1325 ) e sarà un importante contributo alla battaglia costante contro la società di evasione fiscale sia in tutta l´Ue e nel mondo. Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità, detto su questo: "La politica fiscale dell´Unione si concentra principalmente sulla creazione di un ambiente migliore per le imprese nell´Ue. In questo contesto, è quello di eliminare gli ostacoli fiscali e risolvere i problemi transfrontalieri come la doppia imposizione. Ma quando le norme Ue vengano utilizzati da alcune aziende per evitare di pagare alcuna tassa, è necessario regolare. La proposta di oggi garantire la conformità con lo spirito e la lettera della legge dell´Unione. Come tale, essa garantirà maggiori entrate per i bilanci nazionali e una concorrenza più equa per il nostro business ". Direttiva "madre-figlia" è stato originariamente progettato per impedire allo stesso gruppo e stabilite in diversi Stati membri le società sono tassate due volte sullo stesso reddito (doppia imposizione). Tuttavia, alcune aziende sfruttano le disposizioni della direttiva e delle disparità tra le normative fiscali nazionali al fine di evitare qualsiasi forma di imposizione in uno Stato membro o (doppia assenza di imposizione). La proposta odierna mira a colmare queste lacune. In primo luogo, aggiorna la disposizione anti-abuso nella direttiva "madre-figlia", vale a dire il grado di protezione contro le pratiche fiscali abusive. Conformità con la raccomandazione della Commissione sulla pianificazione fiscale aggressiva ( Ip/12/1325 ), la proposta impone agli Stati membri di adottare una regola comune anti-abuso, permettendo loro di ignorare le disposizioni artificiali fatte a scopo di elusione delle norme fiscali e per garantire che l´imposta viene effettuata sulla base della realtà economica del business. In secondo luogo, rafforza la direttiva in modo che regimi fiscali specifici (accordi prestiti ibridi) non possono più beneficiare di esenzioni fiscali. Attualmente, ai sensi della direttiva "madre-figlia", gli Stati membri sono tenuti a concedere ai genitori una esenzione fiscale per i dividendi ricevuti da società controllate stabilite in altri Stati membri. Tuttavia, in alcuni casi, gli Stati membri in cui sono stabilite le filiali considerare tali pagamenti come rimborsi "prestito" deducibili dalle tasse. Ne consegue che i pagamenti tra la controllata e la società madre non sono tassati ovunque. Lo sfruttamento di tali asimmetrie è l´origine di un particolare tipo di dispositivo pianificazione fiscale, ovvero dispositivi per i prestiti ibridi, e la proposta odierna intende affrontare. Come parte della proposta, se un pagamento effettuato nell´ambito di un prestito ibrido è deducibile dalle tasse nello Stato membro della società controllata, allora deve essere fissato dallo Stato membro in cui la società madre è stabilita. Con questo provvedimento, le imprese transfrontaliere non possono più programmare la loro fine infragruppo beneficiare dei doppi pagamenti non imposizione. Gli Stati membri dovrebbero attuare modificata al 31 Dicembre 2014 direttiva.  
   
   
UE, LOTTA ALLA POVERTÀ: CONVENTION ANNUALE INVITERÀ GLI STATI MEMBRI A PRIVILEGIARE GLI INVESTIMENTI SOCIALI  
 
Bruxelles, 26 novembre 2013 - Il terzo convegno annuale della Piattaforma europea contro la povertà e l´esclusione sociale si svolge a Bruxelles il 26-27 novembre 2013. L´attenzione sarà focalizzata sull´attuazione del pacchetto sociale per gli investimenti (Sip), che ha esortato gli Stati membri a privilegiare gli investimenti sociali, e gli impegni per l´azione a livello regionale Ue, nazionale, e perseguire riforme politiche sociali in questa direzione. Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, affronteranno la cerimonia di apertura. Martin Schulz, Presidente del Parlamento europeo, aprirà la seconda giornata. László Andor, commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, e Michel Barnier, commissario per il Mercato interno ei servizi, parteciperà anche. " L´europa sta affrontando crescenti disparità e disuguaglianze. La crisi economica ha particolarmente colpito i cittadini più deboli, le generazioni più giovani e le regioni più povere e città. Il numero di persone a rischio di povertà è aumentato di oltre 7 milioni negli ultimi due anni. Il pacchetto sociale Investment esorta gli Stati membri a migliorare le loro strategie di inclusione attiva e di continuare a investire nella protezione sociale più efficiente e più efficace. Ora dobbiamo impegnarci ad azioni concrete per salvaguardare il modello sociale europeo "Commissario László Andor ha commentato . La convenzione 2013 affronterà le misure adottate e da adottare per attuare il pacchetto sociale per gli investimenti presentato dalla Commissione nel febbraio 2013 (cfr. Ip/13/125 , Memo/13/117 e Memo/13/118 ). Investimento sociale aiuta le persone ad adattarsi alle sfide come il cambiamento del mercato del lavoro e per evitare difficoltà come cadere nella povertà o di perdere le loro case. Esempi sono l´educazione della prima infanzia e la cura, la prevenzione della dispersione scolastica, l´apprendimento permanente, formazione e assistenza nella ricerca del lavoro, il sostegno all´alloggio, ai servizi sanitari accessibili e facilitare la vita indipendente in età avanzata. In particolare, la Commissione sta attualmente sostenendo gli sforzi ´Stati membri a: Rendere i sistemi di protezione sociale più efficiente ed efficace, per esempio attraverso la semplificazione amministrativa beneficio e la creazione di servizi di ´one-stop-shop´. Dare accesso alle migliori prassi in materia di politica sociale, con la costruzione di una banca dati per aiutare i responsabili politici ed esperti di condivisione di esperienze e diffondere le informazioni. Garantire un adeguato sostegno al reddito investendo nei bilanci di riferimento e di fornire supporto tecnico per favorire sistemi di reddito minimo in paesi come la Grecia. Attraverso workshop e dibattiti, la Convenzione discuterà come affrontare le principali sfide attuali come l´accesso alle cure sanitarie, educazione della prima infanzia e la cura, giovani svantaggiati, riduzione del fenomeno e l´inclusione dei rom. Saranno inoltre evidenziate le opportunità di intervento a livello locale, dando risalto alle città di ruolo e comuni e la necessità di sostenerli nella lotta contro la povertà e l´esclusione sociale. Inoltre, la Convenzione mostrerà anche la possibilità di utilizzare il Fondo sociale europeo (Fse) e il nuovo Programma per l´occupazione e l´innovazione sociale (Easi) nel nuovo periodo di finanziamento che inizierà nel 2014. I risultati di questi dibattiti confluiranno in un impegno collettivo a livello europeo, nazionale e locale sul modo di procedere, che sarà esaminata alla prossima Convention nel 2014.  
   
   
NUOVI PROGETTI DELL´UE IN MATERIA DI ACCESSO ALLA SANITÀ, ISTRUZIONE E ALTRI SERVIZI PER IL POPOLO ETIOPE  
 
Bruxelles, 26 novembre 2013 - New assistenza finanziaria per progetti che, tra l´altro, contribuire a garantire i servizi di base come le scuole primarie, l´assistenza sanitaria e la fornitura di acqua, e per sostenere le imprenditrici, è stato annunciato oggi. Nuovo supporto aiuterà anche etiopi meglio prepararsi per la siccità ricorrenti che hanno colpito il paese, aiutandoli a resistere alla prossima crisi. Un totale di otto nuovi contratti per un importo complessivo di circa € 240.000.000 sono stati annunciati nel corso di una visita del commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, ad Addis Abeba (Etiopia). Il commissario Andris Piebalgs ha commentato: " Questo sostegno aumenterà gli sforzi di Etiopia per aumentare la crescita economica e ridurre la povertà. La nostra collaborazione ha già avuto buoni risultati e ha cambiato la vita di molte persone per il meglio, insieme costruiremo su questo, continuando a ridurre la povertà e promuovere la crescita sostenibile. Rafforzare la resilienza della popolazione alla siccità future e gli shock economici che derivano da loro è essenziale anche in Etiopia ". Attraverso uno dei progetti, assistenza dell´Ue contribuirà a ridurre drasticamente il numero delle madri che muoiono intorno al periodo del parto. Alcune delle attività comprendono attrezzature donazione e forniture per ospedali e centri sanitari, e la formazione degli operatori sanitari. L´ue ha già lavorato negli ultimi anni per migliorare l´accesso ai servizi di base con bel alcune realizzazioni. Il numero di persone al di sotto della soglia di povertà è stata ridotta di un terzo, c´è stato anche un aumento di iscrizioni alla scuola primaria 68-85% e notevolmente migliorato l´accesso all´acqua potabile: la quota di etiopi con accesso all´acqua potabile è passato da 52% nel 2006 a quasi l´80% nel 2011. L´obiettivo del nuovo progetto firmato oggi è quello di ampliare ulteriormente l´accesso a questi servizi, migliorandone la qualità. Ma altre sfide rimangono. L´etiopia si trova ad affrontare siccità ricorrenti, l´ultimo si è verificato nel 2011. Uno dei programmi rafforzerà la capacità delle persone di resistere a tali shock, tra le altre cose, aiutando le malattie lotta degli animali nelle terre aride dell´Etiopia, migliorando l´alimentazione tra i gruppi che sono a rischio di fame e anche investendo in una migliore gestione delle risorse idriche.  
   
   
UE-GIORDANIA: € 45M PER SOSTENERE I SETTORI DELLA SOCIETÀ CIVILE, DEI MEDIA, GIUSTIZIA E SICUREZZA  
 
Bruxelles, 26 novembre 2013 - La Commissione europea fornirà € 45m in Giordania per sostenere la società civile e dei media, nonché assistere il governo negli sforzi per riformare i settori della giustizia e della sicurezza. I tre nuovi accordi di finanziamento sono stati firmati ieri a Bruxelles dal commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato, Stefan Fule, e giordano Ministro della Pianificazione e della Cooperazione internazionale, Ibrahim Saif. " L’ Ue ha già fornito un sostegno sostanziale alla Giordania in questi settori. La firma di oggi è un passo significativo nel rafforzare ulteriormente gli elementi fondamentali di una società democratica come la società civile, i media e lo Stato di diritto, "ha dichiarato il commissario Fule. Il primo accordo è quello di sostenere la società civile & Media (€ 10 milioni) e si propone di rafforzare la democrazia in Giordania attraverso una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica e attraverso la capacità di un settore media indipendenti, di qualità basato costruzione. Questa zona ha una particolare importanza per l´Ue in quanto non riforme politiche può avvenire senza una società civile forte e media indipendenti. Il secondo accordo è quello di sostenere il settore della giustizia (€ 30 milioni) per migliorare lo stato di diritto, l´indipendenza della magistratura nonché lo sviluppo di un efficiente, settore giudiziario trasparente e integrato che è in linea con i principi democratici, del buon governo e diritti umani . Il terzo accordo riguarda il sostegno al settore della sicurezza (5.000.000 €), finalizzato a un´applicazione rafforzata dei principi dello Stato di diritto nel settore della sicurezza che si basa sulla responsabilità e la trasparenza, il rispetto e la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Questi accordi fanno parte di un intervento bilaterale dell´Ue nel quadro del programma di azione annuale 2012. Oltre a questo l´Ue sta inoltre fornendo assistenza straordinaria in Giordania per aiutarla ad affrontare le conseguenze della crisi siriana. A tal fine l´Ue e gli Stati membri hanno fornito alcune 220.000.000 € finora.  
   
   
DIBATTITO SUL FUTURO DELL´EUROPA: IL COMMISSARIO VASSILIOU ASCOLTA I CITTADINI CIPRIOTI  
 
Bruxelles, 26 novembre 2013 - Il dibattito sul futuro dell´Europa sta venendo a Cipro il Giovedi 28 novembre. Androulla Vassiliou, commissario europeo per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, terrà un dialogo aperto cittadini alla Carruba Mulino a Limassol con i consiglieri comunali, rappresentanti di Ong, studenti e membri del pubblico. " Dialogo I Citizens ´è un modo eccellente per i decisori europei per ascoltare le opinioni della prima mano pubblica Tengo a quante più persone possibile a partecipare al nostro evento a Cipro:. Da scolari e degli studenti, per le mamme e papà, per uffici e negozi lavoratori, imprenditori, società civile e le persone anziane. Ognuno è il benvenuto. Questa è la tua occasione per fare sentire la vostra voce. So che i miei colleghi ciprioti hanno molto da dire, soprattutto su temi come l´economia , l´occupazione e la solidarietà europea. Tale dialogo aperto è una possibilità per tutti di esprimere le loro opinioni, che io trasmetterà a Bruxelles ". Dialogo Questo cittadini a Cipro è parte di una serie di eventi che hanno avuto luogo in tutto il 2013, l´Anno europeo dei cittadini. Quasi 40 Dialoghi hanno già avuto luogo in tutta Europa. Il dibattito in Limassol si terrà 17:30-20:00 al Carruba Mill, Vasilissis Street. Il moderatore sarà presentatore televisivo Loukas Fourlas. L´interpretazione simultanea sarà disponibile per e dal greco, turco e inglese. Il dibattito riguarderà tre aree principali: aree del Commissario Vassiliou di responsabilità, in particolare l´istruzione e la gioventù, la crisi economica e il futuro dell´Europa. Per garantire da soli un posto al dialogo, si prega di registrarsi qui . La discussione può anche essere seguita in diretta via streaming web . I cittadini di tutta Europa possono partecipare anche via Twitter utilizzando l´hashtag # Eudeb8. Sfondo Quali sono i dialoghi dei cittadini in merito? Nel mese di gennaio, la Commissione europea ha dato il via l´Anno europeo dei cittadini ( Ip/13/2 ), un anno dedicato al pubblico e ai loro diritti. Durante tutto l´anno, i Commissari hanno tenuto dibattiti con i cittadini in tutta l´Ue circa le loro opinioni sull´Europa e le loro aspettative per il futuro. Molto è stato raggiunto nei 20 anni dopo l´introduzione della cittadinanza dell´Unione. I risultati di una consultazione effettuata dalla Commissione lo scorso anno ha dimostrato che il 55% dei ciprioti sa cosa sono i loro diritti in quanto cittadini dell´Ue (rispetto al 46% in media per tutti i cittadini comunitari). 86% dei ciprioti ha anche detto che vorrebbero saperne di più su questi diritti (59% in media per tutti i cittadini Ue). Per questo motivo la Commissione ha dedicato il 2013 per i cittadini ei loro diritti. Dialoghi I cittadini sono al centro dell´Anno europeo dei cittadini. Perché la Commissione facendo questo adesso? Perché l´Europa è a un bivio. I prossimi mesi e anni saranno decisivi per il futuro corso della Ue, con molte parlando della necessità di una maggiore unione politica o Stati Uniti d´Europa. Ma l´integrazione europea deve andare di pari passo con il rafforzamento della legittimità democratica dell´Unione: è per questo che la Commissione sta invitando tutti i cittadini a far sentire la propria voce alle prossime elezioni europee. Quale sarà l´esito dei Dialoghi dei cittadini? Uno dei principali obiettivi dei Dialoghi è quello di preparare il terreno per le 2014 elezioni del Parlamento europeo. Il feedback dai Dialoghi dei cittadini aiuterà a guidare la Commissione redige piani per una futura riforma della Ue. L´8 maggio 2013, la Commissione europea ha pubblicato il suo secondo Ue relazione sulla cittadinanza , che propone 12 nuove misure per risolvere i problemi dei cittadini hanno ancora ( Ip/13/410 e Memo/13/409 ). I cittadini Report è la risposta della Commissione a una grande consultazione online svoltasi da maggio 2012 ( Ip/12/461 ) e le questioni sollevate e le proposte avanzate in cittadini Dialoghi sui diritti dei cittadini dell´Unione e il loro futuro. Mercoledì scorso, la Commissione ha pubblicato inoltre un pacchetto di misure volte a rafforzare i diritti dei cittadini in materia di accesso alla giustizia e all´assistenza legale quando sono in un paese straniero.  
   
   
EUREGIO SENZA CONFINI: DEFINITO IL PROGRAMMA D´AZIONE CONGIUNTO  
 
 Venezia, 26 novembre 2013 - ´´ Oggi è una giornata storica, perché gettiamo le basi per l´avvio della concreta collaborazione transfrontaliera´´. Lo ha detto la ieri presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani partecipando oggi a Venezia, nella sede della Regione Veneto a Palazzo Balbi, alla seconda Assemblea dell´Euroregione transfrontaliera ´´Euregio Senza Confini´´, assieme al presidente del Veneto Luca Zaia e al governatore della Carinzia Peter Kaiser. L´assemblea ha approvato ieri il Regolamento di organizzazione del Gect-gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale ´´Euregio Senza Confini´´ e ha nominato il direttore (è stato confermato il direttore ad interim, il carinziano Dieter Platzer), premesse queste per avviare la concreta operatività di ´´Senza Confini´´. L´assemblea ha soprattutto esaminato e approvato il primo Programma politico d´azione transfrontaliero per gli anni 2014-2015 che ha come motto: ´´Assicurare insieme il benessere e promuovere lo sviluppo economico´´. ´´Vogliamo dare un´impostazione concreta all´Euroregione´´, ha aggiunto la presidente. ´´Siamo partiti con il piede giusto e siamo già al lavoro: i singoli assessori svilupperanno assieme progetti specifici, utilizzando anche finanziamenti europei´´. Al centro del Programma ci sono la Sanità transfrontaliera, lo sviluppo coordinato del Trasporto pubblico locale, l´integrazione dei sistemi di Istruzione, la cooperazione fra Università e istituti di Ricerca, la Cultura. Per combattere la disoccupazione, si punta inoltre a definire una politica economica e del mercato del lavoro comune, innovativa e proattiva. Le Regioni che hanno dato vita al Gect, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, concordano anche sulla necessità di armonizzare le misure di sostegno e le condizioni in cui operano le imprese nell´area transfrontaliera, puntando ad una cooperazione fra le aziende, superando la logica della concorrenza.  
   
   
A VENEZIA ASSEMBLEA DEL GECT “EUROREGIO SENZA CONFINI”. AVVIATA OPERATIVITA’ E DEFINITA STRUTTURA ORGANIZZATIVA  
 
Venezia, 26 novembre 2013 - Tappa fondamentale ieri a Venezia per l’avvio dell’operatività dell’Euroregione denominata “Euregio Senza Confini”, nella forma di Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale). Si è riunita infatti per la seconda volta l’assemblea (la prima si è svolta a Klagenfurt, in febbraio, per l’insediamento), sotto la presidenza di Luca Zaia, presidente del Veneto e con la presenza degli altri due partners: la presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il presidente del Land austriaco della Carinzia, Peter Kaiser. L’assemblea ha proceduto all’approvazione della relazione sull’attività fin qui svolta, presentata dal direttore ad interim del Gect, Dieter Platzer, che è stato confermato nell’incarico. Ma ha tracciato anche le linee del primo programma politico d’azione, ha approvato il budget finanziario per il 2014 (210 mila euro) e il regolamento di organizzazione e funzionamento del Gect stesso, formalizzando anche la nomina del Collegio dei revisori dei Conti che risulta composto dai membri effettivi Renzo Di Natale (Friuli Venezia Giulia) con funzione di presidente, Cristiano Maccagnani (Veneto) e Alexander Greyer (Carinzia) “Ci siamo dati un’ossatura generale e definita – ha commentato il presidente Zaia – segno della volontà di affrontare il futuro con questo strumento di cooperazione. Anche l’approvazione della dotazione finanziaria rappresenta la volontà di realizzare progetti concreti nell’ambito del programma d’azione previsto. Oggi si parte quindi su diverse tematiche rilevanti, che ci vedono insieme in settori come la sanità, il turismo, i trasporti, la protezione civile. Ma non è conclusa la fase di aggregazione che intende allargare i confini dell’Euroregione alla Slovenia e all’Istria croata, e guarda anche ad altre realtà regionali confinanti con le nostre, in base a quanto indicato dal Trattato di Maastricht del 1992 come forma di compensazione alla crescente devoluzione di sovranità nazionale verso l’Unione”. Da parte sua la presidente Serracchiani ha sottolineato che “con il Gect viene colta un’opportunità importante perché vogliamo fondare con determinazione il principio di collaborazione”. Ha inoltre richiamato alcune delle linee guida dell’attività futura che riguardano, fra l’altro, l’istruzione vista anche come fattore di competitività per le imprese, la promozione delle eccellenze in campo sanitario, la collaborazione economica, la mobilità transfrontaliera. L’obiettivo è lavorare in termini concreti che consentano una forte collaborazione, mirata anche all’utilizzo dei fondi europei. Il presidente carinziano, Kaiser, definendo la giornata odierna “storica” ha posto l’accento sulla volontà di utilizzare questo strumento politico per realizzare progetti di sviluppo in modo costruttivo, che abbiano effetti positivi sulla popolazione. “L’interregionalità – ha detto – è decisiva e deve essere rafforzata”. Il Gect è uno strumento creato dall’Ue nel 2006 (Regolamento Ce 1082/2006) che definisce un quadro legislativo unico per le euroregioni. Grazie al riconoscimento della personalità giuridica, permette a territori regionali e locali di differenti paesi Ue di collaborare in un contesto giuridico comune - indicato dall’ordinamento comunitario e avvallato dagli stati nazionali - superando le difficoltà derivanti dall’avere differenti strutture giuridiche, contabili e di gestione. I Gect finora creati in Europa sono 31. In Italia ve ne sono 4 (due in Sicilia, uno tra le città di Gorizia e Nova Goriza ed uno tra Trento-bolzano-innsbruck). Il Gect “Euroregione Senza confini” è il primo con una Regione italiana ad Ordinamento Ordinario, il Veneto.  
   
   
PRESIDENTE UMBRIA MARINI A VILNIUS PER RIUNIONE INFORMALE CONSIGLIO DEI MINISTRI EUROPEI PER POLITICA DI COESIONE  
 
 Perugia, 26 novembre 2013 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, parteciperà alla riunione informale dei Ministri per la Politica di Coesione organizzata dall´attuale presidenza lituana del Consiglio Europeo a Vilnius (Lituania). Ad una settimana circa dall´approvazione da parte del Parlamento Europeo del pacchetto di regolamenti che disciplineranno la Politica di coesione "Fondi strutturali europei" per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020, frutto di più di un anno di lunghi e complessi negoziati tra Parlamento Europeo, Consiglio e Commissione, l´attuale presidenza lituana del Consiglio dell´Unione Europea ha deciso di organizzare una specifica riunione su questo tema. La presidente Marini prenderà parte al vertice in qualità di rappresentante del Comitato delle Regioni d´Europa ed avrà il compito di rappresentare, di fronte a rappresentanti dei Governi di tutti i Paesi membri dell´Unione Europea e delle altre Istituzioni europee, le istanze delle Regioni e delle autorità locali d´Europa rispetto agli esiti del negoziato sulla politica di coesione. Al Consiglio europeo parteciperanno, oltre ai Ministri per gli affari regionali degli Stati membri, il Commissario Ue alla Politica Regionale, Johannes Hahn ed il Presidente della Commissione affari regionali del Parlamento europeo, Danuta Hubner. La politica di coesione è uno strumento fondamentale in capo agli Stati e alle Regioni europee per combattere le differenze socio-economiche fra i territori d´Europa, rese ancor più profonde dalla persistente crisi economica, la riunione di Vilnius sarà dunque un momento molto importante di riflessione, che metterà a confronto Europa, Stati e Regioni.  
   
   
CONVEGNO DELL’EUREGIO SULLA MOBILITÀ DEI PAZIENTI (29 NOVEMBRE)  
 
 Bolzano, 26 novembre 2013 - Si svolgerà venerdì 29 novembre, dalle ore 9,30 alle 16, presso la Facoltà di Giurisprudenza, Aula B, Università degli Studi di Trento, via Verdi 53, Trento il convegno giuridico organizzato dall´Euregio sulla mobilità dei pazienti dal titolo "La direttiva 2011/24/Ue e la sua attuazione nell´Euregio". Il convegno sul diritto alla salute e sulla mobilità sanitaria dei pazienti all´interno dell´Euregio è organizzato dall´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino, in collaborazione con l´Associazione Euroregionale di Diritto Pubblico Comparato ed Europeo e la Facoltà di Giurisprudenza dell´Università degli Studi di Trento. Sarà un‘occasione per riflettere sulla direttiva 2011/24/Ue della Unione Europea, che invita gli Stati membri a produrre le condizioni giuridiche necessarie per la sua realizzazione entro il 25 ottobre 2013. In Italia questo termine è stato posticipato al 4.12.2013. Durante l´evento verranno approfondite alcune questioni giuridiche relative alla mobilità sanitaria transfrontaliera, materia di particolare rilievo per l‘Euregio, e si farà il punto sullo stato d‘attuazione della direttiva in Tirolo, Alto Adige e nel Trentino. Il convegno è indirizzato sia a direttori, dirigenti ed esperti del settore sanitario, sia a giuristi, collaboratori delle casse sanitarie e delle rappresentanze dei pazienti. La partecipazione al convegno è gratuita. È prevista una traduzione simultanea nelle lingue tedesco e italiano.  
   
   
OGGI A BRUXELLES CONGRESSO DELLE CAMERE DI COMMERCIO DELL’EUROREGIONE ALPMED PRESSO IL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO  
 
Torino, 26 novembre 2013 – Oggi alle ore 9.30, presso il Comitato Economico e Sociale Europeo di Rue de Trèves 74, il Congresso delle Camere di commercio Alpmed, l’Associazione delle Unioni regionali delle Camere di commercio italiane e francesi di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Sardegna, Rhône-alpes, Paca e Corsica. Temi principali del congresso saranno i Fondi europei 2014-2020, con particolare attenzione ai fondi strutturali e alle iniziative a favore delle imprese e dell’industria, con interventi di rappresentanti italiani e francesi presso l’Unione europea, eurodeputati del territorio dell’Euroregione e rappresentanti delle Regioni politiche Alpmed. Tra i temi centrali, il programma Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, il programma Cosme per la competitività delle imprese e il programma di coesione sviluppato a livello regionale. Dopo i discorsi di apertura di Ferruccio Dardanello, Presidente delle Camere di commercio dell’Euroregione Alpmed, e di Henri Malosse, Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo, interverranno i Presidenti delle Camere di commercio regionali dell’Alpmed. A seguire, prenderanno la parola un rappresentante di Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per l´industria e l´imprenditoria, Yves Bertoncini, Direttore Notre Europe, Institut Jacques Delors, e le deputate europee Françoise Grossetête e Patrizia Toia. In chiusura di Congresso, il Gruppo di lavoro delle donne imprenditrici dell’Euroregione Alpmed si riunirà per confrontarsi sulle iniziative e le attività sviluppate a favore dell’imprenditoria femminile nelle regioni francesi, italiane e belghe. “L’alpmed è un territorio dotato di prospettiva economica e relazionale, al pari delle più importanti macroregioni europee: la prossimità geografica di Italia e Francia, un approccio omogeneo alle problematiche della recessione, la volontà di perseguire obiettivi comuni, ne hanno fatto un laboratorio di frontiera, che sta sperimentando con successo azioni condivise e soluzioni transfrontaliere per uscire dalla crisi che stiamo attraversando. Ed è a partire da questo scenario che meglio si può comprendere l’importanza di questo evento dedicato alla programmazione europea 2014-2020: trovare nuove strategie per offrire alle imprese del territorio italo-francese dell’Euroregione Alpi-mediterraneo nuove opportunità di sviluppo e promuovere una realtà economica che supera le frontiere” commenta Ferruccio Dardanello, Presidente delle Camere di commercio dell’Euroregione Alpmed e di Unioncamere Piemonte. Il Territorio Dell’alpmed - I territori italiani di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Sardegna e quelli francesi di Rhône-alpes, Provence-alpes-côte d’Azur e Corsica condividono, oltre alla vicinanza geografica, anche una storia e una cultura comune. Se venisse considerato congiuntamente, questo territorio rappresenterebbe una forte realtà economica e sociale a livello europeo, con i suoi 19 milioni di abitanti, circa 2 milioni di unità locali e un Pil pari a 525 miliardi di euro, assimilabile a quello di interi Stati come i Paesi Bassi o la Turchia. Si tratta di un territorio che possiede una straordinaria varietà di eccellenze nel campo industriale, in quello agroalimentare e nella ricettività turistica, e che ha impostato il proprio modello di sviluppo su una forte proiezione internazionale, sulla qualità di prodotti e servizi e sulla ricerca innovativa. Horizon 2020 E Cosme: Misure Per L’innovazione E Le Pmi - Per il periodo di programmazione 2014-2020, la Commissione Europea ha proposto significative modifiche alle modalità di progettazione e attuazione della politica di coesione (Fesr e Fse) e di sviluppo rurale (Feasr), tra cui l’adozione di modalità di gestione comuni nell’utilizzo dei Fondi strutturali tese a promuovere un’efficace integrazione delle risorse e la complementarietà con altre politiche e strumenti pertinenti all’Unione, quali i programmi diretti Horizon 2020 e Cosme. Horizon 2020 è lo strumento finanziario di attuazione dell’Unione dell´innovazione, iniziativa faro nell’ambito della strategia Europa 2020, volta a potenziare la competitività globale europea. Con un budget di circa 70 miliardi di euro, rappresenta il principale programma dell´Unione europea per il finanziamento della ricerca in Europa per il periodo 2014-2020, con l’obiettivo di creare nuova crescita e nuovi posti di lavoro. Horizon 2020 comprende tre temi principali: Eccellenza nella scienza: volto a finanziare le eccellenze scientifiche attraverso una competizione pubblica. Questo avverrà attraverso quattro programmi: “European Research Council”, “Research Infrastructures”, “Future and Emerging Technologies” e il fondo per la ricerca “Marie Skłodowska-curie”. Leadership industriale: prevede un programma per sostenere le piccole e medie imprese, strumenti finanziari per finanziare l´innovazione e un programma per incoraggiare lo sviluppo di tecnologie industriali; Le sfide sociali: sostegno alla ricerca in settori come la salute, il clima, il cibo, la sicurezza, i trasporti e l´energia. Horizon 2020 intende sostenere tutte le forme di innovazione: attività di R&d, sistemi o combinazioni innovativi di tecnologie esistenti e sviluppo di nuovi business models, anche per applicazioni non commerciali, come ad esempio per migliorare servizi pubblici o per risolvere problematiche sociali (social innovation). Cosme: il programma per la competitività delle imprese e le Pmi, con un bilancio di 2,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, è uno strumento di finanziamento che continua in larga misura le attività inserite nell´attuale programma quadro per la competitività e l´innovazione (Cip). In particolare il nuovo programma si rivolge a: o imprenditori, soprattutto delle Pmi, che beneficeranno di un accesso agevolato ai finanziamenti per le proprie imprese; o cittadini che desiderano mettersi in proprio e devono far fronte alle difficoltà legate alla creazione o allo sviluppo della propria impresa; o autorità degli Stati membri che riceveranno una migliore assistenza nella loro attività di elaborazione e attuazione di riforme politiche efficaci. Il programma si concentrerà sugli strumenti finanziari e sul sostegno all´internazionalizzazione delle imprese. Gli obiettivi generali del programma sono: o Migliorare l´accesso ai finanziamenti destinati alle Pmi sotto forma di capitale o debito. Innanzitutto, come strumento di capitale proprio per gli investimenti in fase di sviluppo, fornirà alle Pmi, tramite intermediari finanziari, finanziamenti di capitale proprio rimborsabili a orientamento commerciale, principalmente sotto forma di capitale di rischio. In secondo luogo, come strumento di prestito, prevederà accordi di condivisione dei rischi diretti o di altro tipo con intermediari finanziari per coprire i prestiti destinati alle Pmi. O Agevolare l´accesso ai mercati sia dell´Unione che mondiali, attraverso servizi di sostegno alle imprese orientate alla crescita, tramite la rete Enterprise Europe per favorirne l´espansione commerciale nel mercato unico. Questo programma fornirà inoltre sostegno commerciale alle Pmi al di fuori dell´Ue. Non mancherà inoltre il sostegno alla cooperazione industriale internazionale, in particolare per ridurre le differenze nei contesti normativi e imprenditoriali tra l´Ue e i suoi principali partner commerciali. O Promozione dell´imprenditorialità, attraverso attività che sostengano lo sviluppo di abilità e attitudini imprenditoriali, in particolare tra i nuovi imprenditori, i giovani e le donne. Si prevede che il programma assisterà circa 39.000 imprese all´anno, aiutandole a creare o a salvare 29.500 posti di lavoro e a lanciare 900 nuovi prodotti, servizi o processi commerciali. Grazie a questi programmi l´accesso al credito sarà più facile, specie per gli imprenditori che desiderano avviare attività transfrontaliere, con 3,5 miliardi di prestiti e investimenti aggiuntivi previsti per le imprese europee. La dotazione finanziaria per l´attuazione del programma sarà di 2,5 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi saranno destinati agli strumenti finanziari. Il restante bilancio sarà impiegato per finanziare la rete Enterprise Europe Network, la cooperazione internazionale fra le industrie e l´educazione all´imprenditorialità.  
   
   
ITALIA-RUSSIA: OGGI A TRIESTE SERRACCHIANI A BUSINESS FORUM ITA-RUS  
 
Trieste, 26 novembre 2013 - Alla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ed al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, saranno affidate le conclusioni delle due sessioni di lavoro (mattino e pomeriggio) del Business Forum Italia-russia che domani a Trieste (Ridotto del teatro "Verdi"), "accompagnerà" il vertice intergovernativo tra i due Paesi, con la partecipazione dei premier Enrico Letta e Vladimir Putin. Serracchiani chiuderà la sessione del mattino, dedicata alla "Partnership strategica tra Italia e Russia", mentre Squinzi trarrà le conclusioni del dibattito del pomeriggio, "Energia e infrastrutture: sfide e opportunità". Nel pomeriggio il Business Forum, nel corso del quale saranno annunciati alcuni importanti accordi commerciali, vedrà gli interventi dei presidenti Enrico Letta e Vladimir Putin. Co-presidenti del Foro di dialogo Italia-russia sono Luisa Todini e Vladimir Dmitriev, presidente della Vnesheconombank. Del comitato di presidenza della sezione italiana fanno parte Giancarlo Aragona, presidente dell´Ispi-istituto per gli studi di Politica internazionale, il presidente della Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini e l´amministratore delegato di Sace, Alessandro Castellano. E´ prevista la presenza, tra gli altri, del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e del ministro dell´Industria e del Commercio Denis Manturov.  
   
   
ACCORDO BASILICATA-GORJ(RO);PITTELLA:MIRI A RISULTATI VERIFICABILI DEFINIRE OBIETTIVI CHIARI E TEMPI CERTI PER AZIONI CHE VADANO A VANTAGGIO DELLE NOSTRE COMUNITÀ, COME CI CHIEDE ANCHE LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014/2020”  
 
Potenza, 26 novembre 2013 - “Credo fortemente nella strategia di collaborazione internazionale di cui questa intesa tra Basilicata e Provincia di Gorj è parte, ma abbiamo bisogno di risultati verificabili e di tempi certi, pena il default della nostra missione”. Lo ha detto il neopresidente eletto della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo all’incontro tra le delegazioni lucana e rumena che si è tenuto oggi presso la Sala Verrastro della Regione Basilicata”. “La programmazione europea 2014/20 – ha spiegato Pittella - ci chiede in maniera forte di individuare ricadute riconoscibili degli interventi e abbiamo bisogno di dimostrare a una società e alla nostra coscienza come le buone pratiche producano frutti e possano determinare valore aggiunto per le nostre società in termini di lavoro, sviluppo e conoscenze. Per questo è necessario definire da subito un cronoprogramma e di schede operative sui risultati da raggiungere. Il nostro impegno deve cioè tradursi in fatti verificabili a vantaggio delle nostre comunità”. Il presidente Pittella ha quindi chiesto di programmare per l’inizio del prossimo anno un nuovo incontro di lavoro in cui siano compiutamente definite le azioni da attuare e i loro tempi, sottolineando come le premesse per il successo dell’operazione ci siano tutte. “Grazie anche all’intesa col mio predecessore Vito De Filippo – ha detto – ci siamo inseriti in un dialogo di collaborazione che interessava Italia e Romania, mettendo in campo competenze estremamente qualificate grazie anche all’affiancamento tra iniziative pubbliche e iniziative private. Il consorzio Tern e le altre preziosi collaborazioni scientifiche di cui da entrambe le parti possiamo avvalerci rappresentano un valore aggiunto sono l´esempio a cui dobbiamo ispirarci”.  
   
   
SVILUPPO BASILICATA, ACCORDO CON PROVINCIA GORJ (RO) DIVENTA OPERATIVO  
 
Potenza, 26 novembre 2013 - Gli accordi sottoscritti dalla Regione Basilicata e dalla Provincia di Gorj (Romania) previsti nell’ambito del Protocollo di Cooperazione Istituzionale sottoscritto a dicembre 2012 a Târgu Jiu, municipio capoluogo del distretto di Gorj, entrano nella fase operativa. Ieri mattina una delegazione rumena composta dal Presidente della Provincia di Gorj Ion Calinoiu, dal vicepresidente del Consiglio provinciale Ciprian Florescu, dal Provveditore agli studi Ion Ispan e dal direttore dell’Istituto culturale Hurmuzaki Bucarest Nicolae Branzea, ha incontrato il neo presidente eletto della Regione Basilicata, Marcello Pittella, per dare avvio a una serie di partenariati transnazionali italo-rumeni per la partecipazione ai bandi dei Programmi europei e per la diffusione dei programmi comunitari per lo sviluppo delle piccole e medie imprese innovative. In particolare la Regione Basilicata promuoverà attività di internazionalizzazione a favore del sistema imprenditoriale lucano, esportando le sue eccellenze nel campo dello sviluppo e della ricerca tecnologica. Saranno quindi coinvolti enti di ricerca e formazione come il Distretto Tecnologico di Basilicata (Tern), il Cnr, Sviluppo Basilicata ed Enea, ma anche enti di formazione come l’Università degli Studi della Basilicata e l’azienda ospedaliera San Carlo per quanto riguarda il settore sanitario. La Regione Basilicata, inoltre, garantirà consulenze per lo sviluppo di attività formative nel settore della programmazione comunitaria e dell’assistenza tecnica ai fondi strutturali e di coesione. La Provincia di Gorj coinvolgerà le imprese rumene e lucane nei progetti di collaborazione, con particolare riferimento ai settori del trasferimento tecnologico alle imprese, dell’innovazione, della ricerca, dello sviluppo e della competitività tanto nei settori maturi che in innovativi dell’economia rumena. Si avvia dunque una sinergia bilaterale che permetterà la crescita del tessuto economico lucano attraverso il trasferimento della formazione e del know how patrimonio delle eccellenze lucane, e dall’altro la possibilità di investire fondi strutturali aumentando il livello qualitativo e conoscitivo del tessuto imprenditoriale rumeno. L’incontro di oggi fa seguito a quello del 5 dicembre dello scorso anno, quando una delegazione lucana, guidata proprio da Marcello Pittella in qualità di assessore regionale alle Attività produttive, siglò l’accordo a Târgu Jiu. Dopo l’incontro istituzionale in Regione, la delegazione rumena visiterà la sede di alcuni enti coinvolti nell’Accordo, tra cui i laboratori del Distretto Tern e gli uffici del Cnr. La trasferta in Basilicata terminerà con la visita al Museo “Dinu Adamesteanu”, intitolato all’illustre archeologo romeno.  
   
   
CAMPANIA, IL PRESIDENTE CALDORO INCONTRA AMBASCIATORE COREA DEL SUD  
 
Napoli, 26 novembre 2013 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha ricevuto a palazzo Santa Lucia l´ambasciatore della Repubblica della Corea del Sud Bae Jae - Hyun. L´incontro si è tenuto alla vigilia del 130esimo anniversario dalla nascita dei rapporti diplomatici tra Italia e Corea, la cui ricorrenza è fissata nel 2014. Il presidente e l’ambasciatore hanno convenuto sulla necessità di intensificare ulteriormente i rapporti di collaborazione esistenti tra la Campania e la Corea, sia sul piano commerciale che su quello della formazione universitaria. Nei prossimi giorni l´ambasciatore incontrerà il rettore dell´Istituto Universitario Orientale al fine di individuare percorsi di formazione utili ad uno sbocco lavorativo dei laureati in lingua coreana presso le aziende della Corea con sede in Italia. Il presidente ha sottolineato che seguirà gli sviluppi di questo percorso. L´ambasciatore, a sua volta, ha manifestato il proprio interesse a sollecitare la comunità coreana ad inserire la Campania tra le mete turistiche.  
   
   
PISAPIA INCONTRA SINDACO CHEN: "POSITIVA PROPOSTA DI UNA SETTIMANA DI MILANO A GUANGZHOU"  
 
Milano, 26 novembre 2013 - Una Settimana di Milano a Guangzhou, voli diretti tra le due città, collaborazioni sempre più frequenti tra i due importanti sistemi fieristici e tra le imprese. Sono alcune delle proposte emerse durante l´incontro tra il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Sindaco di Guangzhou (Canton) Chen Jianhua svoltosi nella Sala di rappresentanza della Municipalità. È stato un lungo incontro cordiale e amichevole in cui si è discusso in maniera molto concreta di come due importanti cittá economiche possano rafforzare le sinergie. Il Sindaco Chen ha proposto di organizzare nella terza megalopoli più importante della Cina la "Settimana di Milano" in cui mostrare ai cantonesi ciò per cui la capitale economica d´Italia è conosciuta in tutto il mondo - moda, design, sport, qualità della vita - e scoprire quello che ancora la nostra città può offrire, soprattutto in vista di Expo 2015. Il Sindaco Pisapia ha raccolto con piacere l´invito. Durante l´incontro tra i due primi cittadini si è parlato anche di soluzioni contro l´inquinamento e di collegamenti aerei. "Migliorare la qualità dell´aria, implementare la raccolta differenziata e la riduzione del traffico sono temi sui quali è possibile lavorare insieme. Milano - ha proseguito il Sindaco Giuliano Pisapia - attraverso le politiche sulla mobilità e la sperimentazione della raccolta dell´umido ha ottenuto risultati notevoli. Un altro tema che sarà necessario affrontare in tempi brevi è l´apertura di un volo diretto Milano - Guangzhou che, in particolare in occasione di Expo 2015, colleghi velocemente il sud della Cina con la città dell´Esposizione Universale". E proprio per facilitare l´arrivo a Milano e in Italia di turisti e uomini di affari cinesi, il Sindaco Pisapia, nell´ultimo giorno della sua missione istituzionale in Cina, questo pomeriggio, ha inaugurato insieme al Console Generale d´Italia a Guangzhou Benedetto Latteri, il nuovo Centro Visti della Municipalità. Uno spazio più innovativo, che permette di ottenere il rilascio dei visti in 3 giorni. "L´inaugurazione di questo Centro - ha aggiunto Giuliano Pisapia - viene incontro alle esigenze che io e altri colleghi abbiamo recepito dai Consoli cinesi nelle nostre città. È il frutto dell´ottimo lavoro tra Governo centrale, locale e sedi diplomatiche presenti sul territorio cinese".  
   
   
MARONI: VOGLIO UNA REGIONE A BUROCRAZIA ZERO  
 
 Milano, 26 novembre 2013 - "La burocrazia è una componente che disincentiva gli investimenti, invece io voglio attrarre investimenti in Lombardia, voglio farla diventare una Silicon Valley, per questo abbiamo adottato misure per attrarre gli investimenti, come quella che ha eliminato l´Irap per i giovani che vogliono aprire imprese innovative e, tra le misure che voglio sperimentare, c´è quella delle ´zone a burocrazia zero´". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo al convegno organizzato dalla fondazione ´Italianieuropei´ dal titolo ´L´italia del futuro: le reti che connettono il Paese´. "Voglio fare esperimenti - ha continuato il presidente Maroni - soprattutto nelle aree al confine con il Canton Ticino, dove c´è un sistema fiscale che premia i territori e un sistema burocratico che premia la rapidità. Bene, io voglio competere con loro e, come Regione Lombardia, mi assumerò la responsabilità di dare io le autorizzazioni, ribaltando il principio secondo cui tu-privato vieni a chiedermi l´autorizzazione e io-pubblico, prima di darti questa autorizzazione, ti chiedo un quintale di carte. Ecco, io voglio ribaltare questa situazione, dicendo: tu sei un privato che vuole investire qui in Lombardia, bene, io come pubblico mi fido; poi però controllo e verifico: questo è quello che faremo, perché io voglio fare della Lombardia un´eccellenza anche in questo".  
   
   
MARCHE: MISURE DI CONTENIMENTO DELLA SPESA REGIONALE PER GLI ANNI 2013 E 2014.  
 
Ancona, 26 novembre 2013 - Sono state approvate ieri mattina, dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Personale Luigi Viventi, acquisito il parere della competente Commissione consiliare, le misure di contenimento e di controllo della spesa per gli anni 2013-2014 relative al personale, al funzionamento dell’apparato amministrativo, alla razionalizzazione organizzativa dell’attività degli enti e delle agenzie partecipate: Ente regionale per l’abitazione pubblica (Erap), Enti regionali per il diritto allo studio universitario (Ersu), Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare (Assam), Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpam). Le misure adottate riguardano i trattamenti economici dei dipendenti, le spese di funzionamento e quelle relative agli incarichi. Le delibere approvate oggi dall’esecutivo stabiliscono, in particolare, che i trattamenti economici rimangono ancora bloccati al 2010. Persiste, inoltre, il blocco del turn over: la dotazione organica può essere modificata solo a invarianza complessiva della spesa e, in ogni caso, le assunzioni a tempo indeterminato e determinato dovranno garantire economie percentuali fino al 50 per cento rispetto agli anni precedenti. Non è consentita, in via generale, l’attivazione di nuovi comandi. Sono inoltre mantenute le misure contenitive per le missioni e non sono più previste le diarie per quelle all’estero, né i rimborsi chilometrici per l’uso delle auto proprie. Gli incarichi di consulenza sono bloccati, se non per casi eccezionali di altissima qualificazione. Una riduzione, fino al 50 per cento rispetto alle precedenti annualità, è prevista anche nella spesa per relazioni pubbliche, rappresentanza, patrocini, contributi, pubblicità, mostre, cerimonie, inaugurazioni ed eventi simili. Non sono autorizzate spese per sponsorizzazioni. A decorrere dal 2013, inoltre, la spesa per l’acquisto, il noleggio, la manutenzione e l’esercizio delle autovetture dovrà essere meno della metà di quanto sostenuto nel 2011. La Giunta indica infine, tra le altre forme di razionalizzazione, la necessità di individuare forme di collaborazione che permettano l’utilizzo in comune di personale, beni e servizi con la Regione Marche o con altri enti pubblici. Analogamente, andranno definite forme di collaborazione con le strutture della Giunta regionale per la comunicazione, l’informazione e la gestione dei sistemi informativi. Analoghe misure di contenimento e controllo della spesa per il personale e per l’apparato amministrativo della stessa Regione erano già state poste con una delibera approvata dalla giunta nel mese di agosto 2013.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI, RESTAURO DEL PATRIMONIO CULTURALE, PIANO DEGLI INTERVENTI TURISTICI, USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO, GESTIONE DEI RIFIUTI ED EDITORIA LOCALE  
 
Torino, 26 novembre 2013 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Accesso al credito . Su proposta del presidente Roberto Cota e dell’assessore Agostino Ghiglia viene istituito un fondo dell’importo di 30 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese piemontesi che non versano in situazione di difficoltà mediante un’integrazione del fondo rischi dei Confidi. Tali enti entro il 30.6.2015 dovranno rilasciare garanzie per un ammontare complessivo di almeno cinque volte l’importo del contributo. La Regione emanerà un bando contenente le modalità per la presentazione delle domande e affiderà la gestione della misura a Finpiemonte. Patrimonio culturale . Come proposto dal presidente Roberto Cota e dall’assessore Michele Coppola, nel programma operativo della tutela dei beni ambientali e culturali del Fondo europeo per lo sviluppo regionale vengono inseriti il restauro e recupero funzionale del Mastio della Cittadella di Torino e di Palazzo Muratori Cravatta di Savigliano, entrambi da destinare a sede espositiva e museale. Alla realizzazione dei due interventi viene assegnato un contributo totale di 2.836.000 euro. Turismo . Il piano triennale 2013-2015 degli interventi turistici, presentato dall’assessore Alberto Cirio, si propone il potenziamento e la qualificazione della dotazione infrastrutturale e dei servizi locali, il miglioramento della qualità ambientale urbana e rurale, l’ampliamento del numero di impianti e di opportunità turistico-ricreative, l’incremento e la qualificazione dei bacini sciistici, il recupero del patrimonio edilizio, l’aumento degli occupati diretti e indiretti. In questo ambito verrà dedicata particolare attenzione alla qualificazione delle filiere che costituiscono il prodotto turistico locale, allo sviluppo dell’iniziativa pubblica, all’introduzione di elementi di innovazione nella programmazione e gestione delle attività, alla capacità di dar luogo a modelli di programmazione turistico-territoriale esemplari e trasferibili ad altre realtà analoghe. Uscite didattiche . Per favorire le uscite didattiche in Piemonte degli alunni delle scuole elementari durante l’a.S. 2013-2014 verrà predisposto, su proposta dell’assessore Alberto Cirio, un bando che consentirà di assegnare ad ognuna delle classi ammesse (non più di 15 per autonomia scolastica) un contributo di 200 euro. Per il finanziamento della misura sono stati stanziati 550.000 euro. Gestione dei rifiuti . Come proposto dall’assessore Roberto Ravello, i Comuni e le Province vengono sollecitati a proseguire nel percorso per la costituzione delle Conferenze d’ambito per lo svolgimento in forma associata dell’organizzazione e controllo della gestione integrata dei rifiuti urbani. Se entro tre mesi alcune convenzioni istitutive non saranno stipulate, la Regione avvierà il procedimento di sostituzione previsto dalla l.R. 7/2012. Editoria locale . Su proposta del presidente Roberto Cota sono stati definiti i criteri per l’emanazione di un bando a sostegno dell’editoria piemontese e dell’informazione locale, che consentirà l’erogazione di contributi per la copertura delle spese per l’acquisto della carta e per gli abbonamenti alle agenzie di stampa. Sono stati inoltre approvati: - su proposta degli assessori Gilberto Pichetto e Barbara Bonino, lo schema di protocollo d’intesa per le nuove opere infrastrutturali necessarie per l’attivazione della futura linea 5 Orbassano-torino Stura/chivasso del Servizio ferroviario metropolitano; - su proposta dell’assessore Barbara Bonino, l’autorizzazione al Comune di Casale Monferrato per procedere all’affidamento dei propri servizi di trasporto pubblico urbano quale lotto omogeneo del bacino di sud-est, nonché le tariffe per la navigazione interna piemontese per il 2014, comprendenti le richieste presentate dai Comuni di Stresa e Avigliana; - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’individuazione delle attività delle cooperative di tipo A in ambito socio-educativo, l’aggiornamento degli standard strutturali ed organizzativi dei servizi di micro-nido, i criteri per la predisposizione del bando per i contributi alle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale, la proroga al 31 dicembre 2014 della sperimentazione del modello gestionale di vita comunitaria nella Casa famiglia Frassati di Moncalieri; - su proposta degli assessori Michele Coppola e Gilberto Pichetto, il finanziamento delle 26 domande ammesse al bando per la diffusione della pratica musicale nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo, nonché la collaborazione tra Regione Piemonte e Centro sperimentale di cinematografia di Roma per lo sviluppo delle attività del Dipartimento di Animazione di Torino e dell’Archivio nazionale del cinema di impresa di Ivrea; - su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, la variante al piano regolatore della Comunità Montana Valle Stura riguardante il Comune di Rittana (Cn).  
   
   
REGIONE TOSCANA: LA DIRETTA STREAMING DELLA SEDUTA DI GIUNTA DEL 25 NOVEMBRE 2013  
 
 Firenze, 26 novembre 2013 – Finanziamento delle attività che potranno essere sviluppate a Sesta, il laboratorio Enel nel comune di Radicondoli; 800mila euro per gli interventi di inclusione degli studenti disabili delle scuole secondarie; 720mila euro per proposte progettuali nel campo delle politiche giovanili, nuove risorse per le politiche sociali; interventi per il rinnovo del materiale rotabile del Tpl su gomma. Sono questi i principali provvedimenti approvati nella seduta della Giunta regionale che si è tenuta oggi in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati e trasmessa in diretta streaming. Energia – Approvata la delibera per il Laboratori Sesta di Enel, attraverso cui verrà realizzato un adeguamento tecnologico degli impianti, di cui è prevista l´acquisizione da parte della Regione (da 3´ 13" a 5´ 48"); Scuola – Interventi per l´inclusione degli studenti disabili nella scuola superiore (da 9´ 20" a 10´ 1´"); Politiche giovanili - Finanziati 17 progetti su tutto il territorio regionale (da 10´ 18" a 11´ 17"); Sociale - Ripartiti 17 milioni del fondo per le politiche sociali (da 12´ 24" a 14´ 00"); Tpl – Un milione per l´acquisto di nuovi mezzi su gomma (da 22´ 06" a 24´ 10"). Si ricorda che gli atti approvati saranno disponibili all´indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew  dopo la loro verbalizzazione da parte degli uffici regionali.  
   
   
L.STABILITA’: ZAIA, “GRAZIE A LEGA PER ACCELERAZIONE COSTI STANDARD. ORMAI SONO VITALI PER TAGLIARE LE UNGHIE AGLI SPRECONI”.  
 
Venezia, 26 novembre 2013 - “Ringrazio il gruppo della Lega per essersi fatto interprete di un’esigenza ormai vitale per la nostra finanza pubblica: introdurre con la massima rapidità possibile costi e fabbisogni standard,per tagliare definitivamente le unghie agli spreconi dei soldi dei cittadini, riportare in linea di galleggiamento i conti dello Stato e restituire al nord le imposte che prendono la strada di Roma per non tornare mai più sui territori in termini di aiuto alle imprese e sostegno al lavoro”. Lo sottolinea il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, apprendendo la notizia che in Commissione Bilancio del Senato è stato approvato un emendamento della Lega Nord perché l’attività di monitoraggio e di revisione dei costi standard di Regioni ed Enti Locali sia completata entro il 2015. “Non ci stancheremo mai di ripetere – prosegue Zaia - che soltanto attraverso l’applicazione rigorosa dei costi standard in tutte le Regioni libereremmo dal giorno alla notte circa 30 miliardi, l’equivalente di un’imponente manovra, senza mettere le mani nella tasche dei cittadini, anzi mettendo le mani unicamente nelle tasche di chi ogni giorno senza ritegno amministrativo e contabile continua a gettare in un pozzo senza fondo le risorse che le Regioni virtuose accumulano con rigore, sobrietà, lavoro dei propri sistemi produttivi. Non avremo pace e continueremo a battere sull’incudine fino a quando la siringa che in Veneto paghiamo 6 costerà uguale in tutte Regioni. Siamo stanchi – conclude Zaia - di faticare quotidianamente come le formiche per consentire alle cicale di buttare bellamente all’aria i nostri sacrifici”.  
   
   
REGIONE CALABRIA: IN SETTIMANA EFFETTUATI DALLA RAGIONERIA PAGAMENTI PER 23,4 MILIONI  
 
Catanzaro, 26 novembre 2013 - La Ragioneria Generale della Regione Calabria ha effettuato nel corso della settimana pagamenti per un totale di 23,4 milioni di euro. Alle Comunità montane viene trasferito l´importo di 1.566.000 euro, si tratta del Fondo Nazionale della Montagna relativo al 2010 che viene così distribuito tra gli enti: 39.984 euro alla comunità montana Alto Crotonese; 62.734 all´ente montano Alto Jonio; 45.331 all´ente dell´Alto Mesima Monte Poro; 179.987 euro alla comunità montana Alto Tirreno Appennino Paolano; 88.785 all´ente dell´Area Grecanica; 93.405 euro all´ente montano Aspromonte Orientale;53.772 euro all´ ente montano delle Valli, Media Valle Crati; 35.274 euro all´ente montano Fossa del Lupo versante Ionico; 98.746 euro all´ente italo-arbereshe del Pollino; 104.660 euro alla comunità montana Media Valle Crati Serre Cosentine; 60.790 euro all´ente montano Monti Reventino Tiriolo Mancuso; 40.935 euro alla comunità montana Presila Catanzarese; 77.768 euro alla Comunità Montana del Savuto; 74.923 euro all´ente delle Serre Calabre; 218.881 euro all´ente montano Sila Greca Destra Crati; 70.622 euro alla Comunità Montana Silana; 82.111 euro all´ente montano Stilaro Allaro-limina; 62.558 euro all´ente montano Versante dello Stretto; 26.803 euro alla comunità montana Versante Tirrenico Meridionale; 48.547 euro alla Comunità Montana versante Tirrenico Settentrionale. La Ragioneria ha poi liquidato 12,6 milioni di euro al Dipartimento Bilancio per le spese di funzionamento del Consiglio Regionale. Per il Dipartimento Sanità viene poi versato l´importo di un 1.100.000 euro, destinati al servizio di Elisoccorso e alla Lega Tumori. 2,4 miioni di euro a valere sul Por Fesr 2007-2013 vengono pagati per il Dipartimento Cultura; Ana1.100.000 euro del Por Fesr destinati a pagamenti vari vengono liquidati per i Dipartimenti Lavori Pubblici, Programmazione e Ambiente; 2,5 milioni vengono versati al Dipartimento Presidenza per spese di servizio e infine con 2.100.000 euro a valere sul Por Fse 2007/2013 pagati su disposizione del Dipartimento Lavoro, verranno finanziate le Borse lavoro. "Nonostante le limitazioni imposte dal Patto di stabilità - ha detto l´assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini - siamo impegnati a dare a lavoratori, alle famiglie e alle imprese le risposte che attendono".  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: 1 DICEMBRE REFERENDUM VALVASONE, ARZENE, SAN MARTINO  
 
 Trieste, 26 novembre 2013 - Domenica 1 dicembre 2013 gli elettori dei comuni di Arzene, San Martino al Tagliamento e Valvasone saranno chiamati ad esprimere la loro opinione, attraverso un referendum consultivo, sulla costituzione del nuovo comune di "Valvasone Arzene San Martino". Gli elettori interessati alla consultazione sono 5.457 distribuiti in 7 sezioni, di cui 1.714 nelle 3 sezioni del Comune di Arzene, 1.490 nelle 2 sezioni del Comune di San Martino al Tagliamento e 2.253 nelle 2 sezioni del Comune di Valvasone. Le operazioni di votazione si svolgeranno dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di domenica 1 dicembre. Non sono previsti quorum per la validità della consultazione. Il quesito sottoposto al referendum si intende approvato se la risposta affermativa raggiunge la maggioranza dei voti validamente espressi in ciascuno dei comuni interessati. Qualora il referendum abbia esito favorevole, la Giunta regionale presenterà al Consiglio regionale un disegno di legge per l´istituzione del nuovo Comune. In ogni caso un esito negativo del referendum non preclude l´esercizio dell´iniziativa legislativa da parte della Giunta. Le affluenze al voto (parziale alle ore 12.00 e definitiva alle ore 20.00) e i risultati dello scrutinio saranno resi noti, come consuetudine di ogni tornata elettorale, attraverso il sito internet della Regione Friuli Venezia Giulia, all´indirizzo www.Regione.fvg.it  Gli uffici elettorali dei tre Comuni rimarranno aperti da martedì 26 novembre a sabato 30 novembre dalle ore 9.00 alle 19.00 e domenica 1 dicembre per tutta la durata delle operazioni di voto per rilasciare le tessere elettorali eventualmente non consegnate o i duplicati. La fusione fra due o più Comuni contigui è prevista dall´articolo 133 della Costituzione e dall´articolo 7 dello Statuto di autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia. Nella Regione Friuli Venezia Giulia sono stati finora portati a termine due processi di fusione: il primo gennaio 2009 è nato il nuovo Comune Campolongo Tapogliano, che deriva dalla fusione dei Comuni preesistenti di Campolongo al Torre e Tapogliano, mentre il nuovo Comune di Rivignano Teor, derivante dalla fusione dei Comuni di Rivignano e Teor, avrà luce il 1 gennaio 2014.  
   
   
SOSTEGNO AL REDDITO PER OVER 45ENNI DISOCCUPATI E ACCREDITAMENTO DI SOGGETTI DI INTERMEDIAZIONE NELLA RETE DEI SERVIZI ALL’IMPIEGO  
 
Ancona, 26 novembre 2013 - Due importanti decisioni, tra le altre, hanno caratterizzato l’odierna seduta di giunta con particolare riguardo a misure di sostegno per lavoratori disoccupati e alla promozione e sviluppo di servizi per l’impiego, entrambe proposte dall’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti . Sulla prima deliberazione, si tratta di un provvedimento che stabilisce le linee guida per la ricollocazione nel mercato del lavoro di soggetti disoccupati over 45 attraverso il coinvolgimento attivo del Terzo Settore e lo stanziamento di una somma di 900 mila euro (Por Marche Fse- Inclusione sociale) per progetti finalizzati . “ La situazione di questa fascia di popolazione – spiega Luchetti - è particolarmente difficile, i dati parlano di circa 15 mila persone nel 2012 sul territorio regionale. Abbiamo pensato quindi di attuare , secondo il Protocollo di intesa con i Sindacati, una misura che si configura sia di politica attiva che di sostegno perché incentivante e di accompagnamento al reinserimento di questi lavoratori e lavoratrici particolarmente colpiti dalla crisi, perché disoccupati da più di 12 mesi e senza alcuna indennità da ammortizzatori sociali . Particolarmente innovativo il coinvolgimento del Terzo Settore come soggetto, sia cofinanziatore al 50% che attuatore di progetti finalizzati ala realizzazione di borse lavoro. Una modalità che ci permetterà di erogare un contributo mensile di 650 euro ad ogni soggetto che parteciperà ai progetti elaborati dal Terzo Settore . In sostanza questa categoria di soggetti espulsi dal mercato del lavoro da tempo e quindi in grave disagio socio-economico e di difficile ricollocazione (anche perché solitamente con un indice di scolarità basso), parteciperanno ad un percorso integrato personalizzato per 6 mesi ( 25 ore settimanali) per una sperimentazione lavorativa, a prescindere dal titolo di studio posseduto.” Il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore è particolarmente strategico perché proprio, per le attività di assistenza e promozione dell’integrazione sociale, svolgono un ruolo determinante e sono in grado di intercettare e prendere in carico i soggetti in disagio economico, avviandoli a forme di accompagnamento nei percorsi-progetto che prevederanno anche un’esperienza pratica. L’altra decisione è altrettanto significativa per il mercato del lavoro marchigiano poiché riguarda una riforma che lo stesso assessore ha definito “storica”. E’ stata approvata infatti la “Disciplina regionale per l’accreditamento dei servizi per il lavoro “. In sostanza sarà allargata la rete dei servizi all’impiego in raccordo con i Ciof ( Centri per l’Impiego Orientamento e Formazione) con tutti i soggetti che già operano sul territorio fornendo servizi di intermediazione in materia di incontro tra domanda e offerta di lavoro. “ E’ un provvedimento che abbiamo messo a punto con il supporto tecnico di Italia Lavoro – ha commentato Luchetti – e rappresenta un’importante strumento per mettere a sistema e raccordare i servizi offerti finora a vario titolo. Tali soggetti, infatti, dovranno accreditarsi secondo precise modalità per inserirsi nell’elenco regionale. Questo significherà essere legittimati ad erogare servizi per il lavoro riconosciuti dalla Regione , svolgere l’attività partecipando al sistema regionale di servizi anche mediante l’utilizzo di risorse pubbliche. Gli obiettivi sono di rilevante valenza: ampliare i bacini di utenza dei servizi, garantire la centralità del servizio pubblico per favorire l’informazione , la riqualificazione e l’inserimento, acquisire professionalità e soddisfare fabbisogni di personale in alcune aree a forte intensità operativa.” I soggetti, che vanno dalle cooperative alle agenzie private, alle associazione dei datori di lavoro, gli enti bilaterali, la Fondazione Lavoro dei Consulenti del Lavoro, dovranno svolgere le loro attività senza oneri per i lavoratori, interconnettersi con il sistema informativo Lavoro , inviare informazioni alla Regione e saranno soggetti alle valutazioni dell’ efficacia dei servizi offerti.  
   
   
DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE: FVG, PROROGATI PIANI DI CRISI  
 
 Trieste, 26 novembre 2013 - Dopo che il Tavolo regionale di concertazione con le parti sociali ha accertato, sulla base dei dati rilevati dal Servizio osservatorio mercato del lavoro, che permane una situazione di grave difficoltà occupazionale in tutti i settori per i quali tale situazione era stata dichiarata fino alla fine dell´anno in corso (secondo la legge regionale 18/2005), la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al lavoro Loredana Panariti ha stabilito di prorogare al 31 dicembre 2014 il termine finale di efficacia del Piano di gestione delle dichiarazioni di grave difficoltà occupazionale che riguardano il commercio nelle zone di confine delle province di Trieste e Gorizia, i territori montani delle province di Udine e Pordenone, autotrasporto/spedizionieri/logistica, edilizia, pesca marina, imprese del Sanvitese. Una proroga che consente di affrontare al meglio la crisi, con risposte puntuali sia a favore dei lavoratori che delle imprese che assumono dipendenti che provengono da tali situazioni. "I lavoratori - spiega infatti l´assessore - vengono seguiti sia per quello che riguarda la possibilità di accesso agli strumenti di sostegno al reddito (ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga, etc.), sia nel loro percorso di orientamento - qualificazione / riqualificazione professionale e di inserimento lavorativo". "Parallelamente le imprese possono usufruire di un circuito di formazione che favorisca l´inserimento professionale dei lavoratori nella nuova realtà, di agevolazioni sotto forma di abbattimento del costo del lavoro, di contributi regionali per l´assunzione o la stabilizzazione". "Il Tavolo di concertazione - conclude l´assessore Panariti - ha anche accertato la situazione di grave difficoltà occupazionale di tutti i settori riconducibili al comparto manifatturiero regionale, in cui confluiranno numerose situazioni di crisi attualmente oggetto di dichiarazioni autonome. Appena predisposti, i relativi Piani di crisi saranno subito approvati dalla Giunta regionale".  
   
   
INSEDIATO IN LOMBARDIA IL TAVOLO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE  
 
Milano, 26 novembre 2013 - Si è insediato, alla presenza dell´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, che lo presiede, il Tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne, previsto dalla Legge regionale 11/2012. E´ composto da 24 membri, 12 dei quali rappresentano le Istituzioni (sistema sanitario, Questura, Tribunale, Enti territoriali, Istituto scolastico regionale) e gli altri 12 (uno per provincia) il sistema associativo. Uno Strumento Per Aiutare Concretamente Le Donne - "Non poteva certo esserci data più significativa di quella di oggi - ha detto Bulbarelli, presentando i componenti - per insediare il Tavolo. In tutto il mondo oggi si ricorda che la violenza contro le donne costituisce una violazione dei diritti umani, un attacco alla inviolabilità, alla dignità e alla libertà della persona". Entrando nel merito dei compiti che il Tavolo dovrà portare avanti, l´assessore ha auspicato che questo riesca a mettere in campo e a portare avanti "fatti concreti, per aiutare le tante donne che chiedono aiuto". Bulbarelli ha auspicato che l´insediamento del Tavolo aiuti e favorisca la realizzazione di nuovi Centri antiviolenza. "In Lombardia sono solo 16 - ha detto - quando l´Europa ci dice che dovremmo averne 200. Dobbiamo dunque concretizzare il più velocemente possibile le volontà territoriali. In questa sede dovranno emergere le istanze e le richieste del territorio". La Regione C´è E Stanzia 1,25 Milioni - Bulbarelli ha quindi ricordato i recenti stanziamenti di 1,25 milioni di euro a sostegno delle iniziative delle reti territoriali e dei soggetti che desiderano presentare progetti ´di parità. Gli Invitati Permanenti - "Come presidente del Tavolo - ha aggiunto Bulbarelli - ho la possibilità di invitare a partecipare al lavori altri soggetti che la legge non prevede in qualità di componenti effettivi obbligatori, ma la cui esperienza o la cui prospettiva può apportare contributi di valore al tavolo. In questa prima fase coinvolgeremo quelli più significativi". Prossimo Appuntamento - I membri del Tavolo hanno concordato di ritrovarsi almeno una volta al mese. Il prossimo appuntamento è dunque previsto già prima di Natale. Le modalità di attuazione e i componenti del Tavolo sono stati pubblicati anche sul Burl odierno.