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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Dicembre 2013
IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO MARTIN SCHULZ IN VISITA UFFICIALE NEI PAESI BASSI 2-3 - DICEMBRE 2013  
 
 Strasburgo, 2 dicembre 2013 Il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è in visita ufficiale ai Paesi Bassi il 2 e 3 dicembre 2013 su invito del Anouchka van Miltenburg, presidente della Tweede Kamer. Il presidente Schulz incontrerà le autorità politiche nei Paesi Bassi, nonché con la società civile. Lunedi ´2 dicembre, Presidente del Parlamento europeo Schulz sarà accolto dai Presidenti della Seconda e della Prima Sezione dei Paesi Bassi, Anouchka van Miltenburg e Ankie Broeker-knol. Il presidente Schulz visiterà anche la sede di Europol e la funzione educativa Roc Mondriaan. La giornata si chiuderà con una cena offerta dal Sindaco di L´aia, Jozias Van Aartsen, il Lunedi sera. Martedì 3 dicembre, il presidente Schulz sarà ricevuto da Sua Maestà Re Willem-alexander alle 9.30. Ci sarà una photo opportunity all´inizio di stampa accreditata. Il presidente Schulz incontrerà il primo ministro Mark Rutte a 01:00. Il presidente Schulz incontrerà anche il ministro degli Esteri dei Paesi Bassi Frans Timmermans a 08:15 il Martedì. Ci sarà una photo opportunity all´inizio di stampa accreditata all´inizio di entrambi gli incontri. Martedì mattina il presidente Schulz visiterà anche Prodemos, Casa per la democrazia e lo Stato di diritto.  
   
   
BRUXELLES: INCONTRI DELLA SETTIMANA DAL 2 - 8 DICEMBRE 2013 DEI COMITATI E GRUPPI POLITICI  
 
 Bruxelles, 2 dicembre 2013 - Union Banking. La creazione di un sistema e di un fondo Ue per le banche in difficoltà che sarà messa ai voti in seno alla commissione affari economici e monetari. L´idea è che ci sarà un´autorità europea abilitata a ristrutturare o rilassarsi banche in difficoltà e un fondo Ue di denaro finanziato dalle banche stesse al fine di garantire che i contribuenti non siano il primo punto di riferimento quando le banche hanno bisogno. (Giovedi) Il Consiglio di vigilanza della Bce a seguito di un´audizione pubblica tenutasi Mercoledì, il Comitato economico e monetari voterà la sua raccomandazione al Parlamento nel suo insieme sull´opportunità o meno di dare il suo consenso per Daniele Nouy a diventare il presidente del consiglio di sorveglianza della Bce. ( Giovedi) Sorveglianza delle frontiere marittime esterne. Norme vincolanti per le operazioni di ricerca Frontex e soccorso in mare sono il problema fondamentale in un progetto di regolamento per il voto in commissione per le libertà civili. (Giovedi) Ordine europeo di indagine. La polizia poteva andare meglio e più velocemente il supporto dalle loro controparti in altri paesi dell´Ue quando necessario, ad esempio per effettuare perquisizioni o interrogare testimoni, nell´ambito di un accordo colpito dal Parlamento e dal Consiglio, e su per un voto in commissione per le libertà civili . (Giovedi) Inchiesta sulla sorveglianza della Nsa. La 12 ª sessione della in corso un´inchiesta sulla sorveglianza Nsa dei cittadini dell´Unione, il Lunedi, si concentrerà sui primi contributi scritti sulle implicazioni della sorveglianza degli Stati Uniti per gli attuali accordi transatlantici e sulle questioni di sicurezza. La 13 ª sessione si svolge il Giovedi. Preparazione plenaria. Gruppi politici si prepareranno per il 09-12 dicembre sessione plenaria a Strasburgo, che rischia di caratterizzare voto sulla riforma della politica della pesca dell´Unione europea, backloading di quote di gas a effetto serra, i diritti umani nel mondo, conti bancari di base e dibattiti sulla preparazione del vertice europeo di dicembre e l´evasione e l´elusione fiscale nell´Ue. Del presidente diario. Presidente Schulz sarà a L´aia il Lunedi e Martedì, dove incontrerà il primo ministro olandese Mark Rutte (seguito da un punto stampa). Mercoledì scorso, a Bruxelles, si aprirà il Premio del Libro Europeo 2013 Premiazione e il Giovedi egli presiederà una riunione della Conferenza dei presidenti del Parlamento. Elezioni europee 2014/React. Nel periodo fino alle elezioni europee del maggio 2014, un sito web multimediale dedicato con un press kit completo sarà presentato in Parlamento. (Martedì) A Francoforte un evento speciale si terrà, il terzo in una serie di cinque "reagire" eventi su temi chiave come l´economia e l´occupazione. (Giovedi)  
   
   
OBIETTIVO BEI: RIAVVIARE LA CRESCITA  
 
Strasburgo, 2 dicembre 2013 - Investimenti, crescita, occupazione, infrastrutture, crisi, austerità ... Queste sono le questioni che deve affrontare quotidianamente il Presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), Werner Hoyer. Lunedì 25 novembre lo abbiamo incontrato in occasione della relazione annuale della Bei di fronte alla commissione per il Controllo dei bilanci del Parlamento europeo. Il nuovo bilancio Ue per il periodo 2014-2020 sarà più ristretto rispetto al precedente e i bilanci statali sono ancora sotto pressione. I prestiti della Bei diventeranno più importanti e sapranno compensare l´austerità contribuendo a rilanciare la crescita e l´occupazione nell´Unione europea? Per rispondere alla crisi, la Bei ha fatto una vera e propria inversione a "u" mettendo in atto una politica anticiclica rispetto alla sua normale propensione pro-ciclica. Questo è stato possibile dopo che gli Stati membri hanno deciso di rafforzare sostanzialmente il capitale della Bei mettendole a disposizione 10 miliardi di euro. Quest´anno e nei prossimi due aumenteremo i prestiti del 40%, fino a 70 miliardi di euro, per riavviare la crescita e creare nuovi posti di lavoro in Europa. La Bei saprà svolgere un ruolo più importante nell´ambito del nuovo quadro finanziario pluriennale 2014-2020. La Bei fornisce un´assistenza speciale ai paesi che hanno ottenuto un piano di salvataggio dall´Ue? Ci impegnamo a prestare somme considerevoli ai paesi in difficolta che sono stati colpiti duramente dalla crisi. Il nostro aiuto è diretto in particolare alle Pmi e alle società a capitalizzazione di medio livello. Il nostro target per i prestiti alle Pmi per l´anno 2013 è superiore del 50% rispetto al 2012. Questo obiettivo permetterà alla Bei di mettere a disposizione delle Pmi e delle società a capitalizzazione di medio livello oltre 20 miliardi di euro. Ma a scanso di equivoci: il nostro modello di business si basa su un sistema di investimenti equilibrati in tutta l´Unione europea. Questo è della massima importanza per i nostri investitori. La Bei è anche un attore sui mercati finanziari. Pensa che la crisi finanziaria e bancaria sia già alle nostre spalle? Cosa succederà in Europa: stagnazione o crescita? L´europa ha risposto alla crisi con una strategia coerente e uniforme. Questa strategia sta portando i suoi risultati. Gli squilibri sono stati ridotti, e la competitività, in particolare nei paesi del sud, è migliorata. Irlanda e Spagna stanno per mettere fine ai loro programmi di sostegno. Si vede una luce in fondo al tunnel - ma naturalmente non c´è tempo per l´autocompiacimento, in particolare per quanto riguarda gli elevati tassi di disoccupazione. Solo quando la situazione migliorerà sul mercato del lavoro, potremo dire che la crisi è finita.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO OSPITA DONNE NEI PARLAMENTI GLOBAL FORUM  
 
Strasburgo, 2 dicembre 2013 - Il Parlamento europeo ha ospitato il vertice annuale 2013 delle "Donne nei parlamenti Global Forum" (Wip), che riunisce circa 400 donne parlamentari provenienti da più di cento paesi e più di 600 di alto profilo politici e attivisti a Bruxelles il 27 - 29 novembre. La conferenza ha discusso questioni globali dal punto di vista dei leader politici di sesso femminile e possibile cambiamento attraverso la leadership femminile. Le donne nei parlamenti Summit annuale 2013 è stata la prima volta che il Parlamento europeo ha accolto tante donne rappresentanti di tutto il mondo che si uniscono per utilizzare la loro esperienza collettiva per far avanzare la società. La conferenza ha discusso questioni globali dal punto di vista dei leader politici di sesso femminile e possibile cambiamento attraverso la leadership femminile, come i parlamenti in grado di fornire sulla parità di genere e di come gli stereotipi e percezioni distorte delle donne nella leadership possono essere superati. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di ripristinare la dignità della donna e l´autostima, l´unità e la solidarietà. Legiferare la parità di genere non è sufficiente, la società ha bisogno di cambiare mentalità, in modo da permettere alle donne un maggiore accesso al processo legislativo, hanno detto. Più del 50% della popolazione mondiale è femmina, ma nemmeno il 20% dei rappresentanti politici sono donne, ha osservato parlamentari, chiedendo la parità di rappresentanza tra uomini e donne. Ellen Johnson Sirleaf, keynote speaker e Presidente della Liberia, ha sottolineato che le donne e gli uomini dovrebbero avere le stesse opportunità, la giustizia e la libertà. "Per ogni dirigente donna ci sono alcune migliaia di altre donne che rimangono in solitudine nei gradi più bassi della società. La leadership decisivo donne e uomini è la responsabilità comune. Un passo da gigante per una donna è l´unico primo passo di una marcia ", ha detto.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO TORNA AD APRIRE AI MERCATI DEGLI APPALTI PUBBLICI NON COMUNITARI ALLE IMPRESE DELL´UE  
 
Strasburgo, 2 dicembre 2013 - Un progetto di legge che potrebbe bloccare imprese non Ue di offerte per appalti pubblici nell´Unione europea meno che i loro paesi d´origine consentono alle imprese europee l´accesso reciproco ai rispettivi mercati degli appalti pubblici è stata approvata dal comitato per il commercio internazionale Giovedi. Lo "strumento appalti pubblici internazionali" proposta dovrebbe rafforzare la posizione dell´Ue nei negoziati commerciali e aiutare le imprese europee che intendono partecipare agli appalti dei paesi terzi. "Le nuove regole riguardano uno squilibrio fondamentale nel commercio globale in base al quale le grandi multinazionali provenienti da paesi di nuova industrializzazione profitto dal libero accesso ai mercati dell´Ue, ma sono protetti dalla concorrenza globale a casa", ha detto il relatore del Parlamento europeo e coordinatore del Comitato per il commercio internazionale Daniel Caspary (Ppe , De). "La nuova regola è semplice:. ´Stessi diritti per entrambe le parti" Stiamo creando una parità di condizioni ", ha aggiunto. Lo strumento appalti pubblici internazionali, approvata con 19 voti favorevoli, 10 contrari e 1 astensione, dovrebbe contribuire ad aprire l´accesso ai mercati degli appalti pubblici dei paesi terzi in cambio di un accesso a quelli dell´Ue. Dati della Commissione europea indicano che l´85% dei mercati Ue degli appalti pubblici sono già aperti a gare internazionali, ma alcuni partner commerciali dell´Ue sono riluttanti ad aprire i mercati alle imprese dell´Ue. Ad esempio, le imprese dell´Ue sono autorizzati a presentare offerte per solo il 32% degli appalti pubblici negli Stati Uniti e il 28% in Giappone. Lo strumento proposto si applicherebbe ai grandi appalti pubblici (del valore di € 5.000.000 o più Iva esclusa) e alle offerte in cui beni o servizi originari di fuori dell´Ue superano il 50% del valore totale dei beni e dei servizi prestati. Evitare la frammentazione del mercato unico Ue - I deputati ha modificato le norme proposte per evitare la frammentazione del mercato unico degli appalti pubblici, chiarendo che gli Stati membri o le loro amministrazioni aggiudicatrici possono limitare l´accesso di beni e servizi di paesi terzi solo da misure previste dal presente regolamento o dalla pertinente normativa dell´Unione europea e solo dopo un´indagine della Commissione europea ha trovato una "mancanza di sostanziale reciprocità" da parte del paese terzo interessato. Evitare di danneggiare i paesi in via di sviluppo - Per ridurre il rischio che i paesi in via di sviluppo potrebbero diventare vittime involontarie del nuovo strumento, la commissione ha sostenuto la proposta di esclusione dei Paesi meno sviluppati dal campo di applicazione della legislazione e proposto anche per escludere questi paesi in via di sviluppo che sono "considerate vulnerabili a causa della mancanza di diversificazione e un´integrazione insufficiente nel sistema internazionale di negoziazione ". Le loro offerte per appalti pubblici nei appalti pubblici dell´Ue devono essere trattati come quelli intra-Ue, ha detto eurodeputati. Violare le norme sul lavoro costituisce "la mancanza di reciprocità" - I deputati ha modificato il progetto per assicurare che "la mancanza di sostanziale reciprocità" restrizioni potrebbe essere imposto anche qualora le norme internazionali del lavoro, come definito dalla direttiva sugli appalti pubblici di recente approvato Eu, vengono violati in un paese terzo. Prossimi passi - Il voto della commissione deve essere confermata dalla piena Casa in un voto in plenaria (gennaio da confermare).  
   
   
IL VICEPRESIDENTE UE TAJANI A LISBONA: LA CREAZIONE DI NUOVE PARTNERSHIP TRA IMPRESE PUÒ GIOVARE ALLA RIPRESA DELLE PMI PORTOGHESI  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2013 - Pur essendo fra i paesi europei più colpiti dalla crisi economica, il Portogallo ha recentemente cominciato a mostrare segni di ripresa. Per aiutare le Pmi portoghesi a superare la crisi e contribuire al rilancio dell´economia portoghese, il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani viaggiava il 28 novembre a Lisbona insieme a Daniela Calleja Crespo, direttore generale della Dg Imprese e rappresentante delle Pmi. Essi saranno accompagnati da rappresentanti di circa 150 imprese europee, che parteciperanno a più di 1 800 incontri bilaterali con Pmi portoghesi allo scopo di creare nuove partnership e discutere opportunità di collaborazione in settori essenziali dell´economia portoghese quali il turismo, l´agricoltura e l´economia marittima. Strategia per la crescita Una parte importante di questa visita è rappresentata dalla conferenza sulla strategia Europa 2020 per la crescita, che il vicepresidente aprirà insieme a Paulo Portas, vice primo ministro portoghese. Le questioni che verranno discusse comprendono l´internazionalizzazione delle Pmi, le tecnologie abilitanti fondamentali nonché l´accesso ai finanziamenti, che continua a rappresentare uno dei principali ostacoli alla crescita in numerosi paesi dell´Europa del sud. Il vicepresidente approfitterà di quest´occasione per presentare Cosme, un nuovo programma che mira ad affrontare le principali sfide cui si trovano a fare fronte le Pmi, quali l´accesso ai finanziamenti ed ai mercati esteri, il miglioramento del contesto imprenditoriale e il sostegno agli imprenditori, mediante lo stanziamento di 2,3 miliardi di euro. Il programma aiuterà tra l´altro le imprese dell´Ue, comprese quelle portoghesi, ad affrontare il problema attuale della contrazione del credito consentendo loro l´accesso a oltre 22 miliardi di euro di prestiti garantiti nell´arco dei prossimi sette anni (Ip/13/1135). Il momento centrale di tale visita sarà l´evento di collegamento tra imprese (business to business networking event), organizzato dall´agenzia portoghese per il commercio e gli investimenti "Aicep Portugal Global", che avrà luogo il 29 novembre. L´obiettivo di tale evento è la promozione di partnership tra le imprese portoghesi e altre imprese dell´Unione e di altri paesi extraeuropei in settori essenziali per la crescita dell´economia portoghese, tra i quali: economia marittima (vale a dire le attività di generazione di energia eolica e di energia dal moto ondoso e maremotrice in mare aperto, nonché il settore delle crociere, il turismo nautico e l´industria navale); prodotti farmaceutici e biotecnologia; assistenza sanitaria; turismo; industria automobilistica e delle componenti aeronautiche; tecnologie dell´informazione e della comunicazione; agricoltura ed alimentazione; materiali da costruzione; industria chimica e petrolchimica. Durante la visita il vicepresidente incontrerà anche Aníbal Cavaco Silva, presidente del Portogallo, ed altri due ministri portoghesi: Rui Machete, ministro di Stato degli Affari esteri e António Pires de Lima, ministro dell´Economia. Dalla recessione più acuta ai primi segnali di ripresa Tra il 2008 e il 2013 la crisi economica ha fatto precipitare il Portogallo in una crisi profonda e prolungata, durante la quale piccole e grandi imprese hanno sofferto in egual misura di un calo generalizzato delle loro attività. La crisi ha colpito in modo particolarmente duro le piccole imprese, vale a dire quelle con un massimo di 10 dipendenti, che rappresentano il 94% del totale delle imprese e danno lavoro al 40% delle persone impiegate nel settore privato. Contesto imprenditoriale favorevole Le previsioni per il futuro, tuttavia, lasciano un margine di cauto ottimismo. Si registrano buoni progressi nel campo della semplificazione amministrativa, nonché in termini di riduzione dei costi imposti alle Pmi dalla normativa. La recente relazione sulla performance delle Pmi portoghesi (Memo/13/1045), che valuta l´attuazione data dal Portogallo ai principi dello Small Business Act (Legge sulle piccole imprese), dimostra che il paese ha prodotto risultati incoraggianti. Si prevede che le riforme attuate dal Portogallo siano in grado di arrestare la tendenza negativa degli ultimi anni e di iniziare a produrre effetti positivi sulla crescita e sull´occupazione. Per il 2014 si prevede una crescita modesta, tuttavia non è ancora possibile prevedere una ripresa piena, caratterizzata dal ritorno ai livelli precedenti la crisi. Recentemente il Portogallo ha anche superato l´esame della troika (Ue, Bce, Fmi), dimostrando di essersi conformato alle condizioni previste dal proprio piano di salvataggio, e ha ottenuto dai propri creditori ulteriori finanziamenti per un importo pari ad altri 5,6 miliardi di euro. Anche la previsione relativa all´occupazione per il 2014 è migliorata:– il tasso di disoccupazione inizialmente previsto, pari al 18,5%, è passato al 17,7% delle previsioni attuali. Rimane tuttavia ancora molto da fare. Un paese pieno di potenzialità di innovazione Oltre a migliorare il contesto imprenditoriale per le Pmi, il Portogallo è un paese che presenta enormi potenzialità di ricerca ed innovazione. Per esempio: Il Portogallo è in vetta alla graduatoria dei paesi europei per il numero di dottorati di ricerca per ogni 1 000 abitanti. Inoltre, il 40% degli studenti iscritti a programmi di istruzione universitaria frequenta corsi di ingegneria, scienze e assistenza sanitaria. Il Portogallo è sede di numerose istituzioni di ricerca e sviluppo di recente creazione all´avanguardia mondiale in settori altamente innovativi, quali quelli delle nanotecnologie, delle biotecnologie e della biomedicina. In questo contesto il vicepresidente sfrutterà l´occasione anche per individuare opportunità di finanziamento che emergeranno dal nuovo programma di ricerca ed innovazione Orizzonte 2020. Per esempio, un nuovo "strumento per le Pmi" (con l´aiuto della rete Enterprise Europe) garantirà il sostegno alle Pmi innovative durante l´intero ciclo di innovazione, dalla concezione dell´idea innovativa alla produzione finale del nuovo prodotto o servizio. Le imprese avranno poi la responsabilità di commercializzare le proprie innovazioni utilizzando i meccanismi esistenti di accesso ai finanziamenti. Il 29 novembre il vicepresidente Tajani inaugurerà a Lisbona anche l’esposizione spaziale europea, che ha l´obiettivo di mostrare ai cittadini i benefici e l´importanza della politica spaziale europea e delle tecnologie spaziali sia per la nostra vita quotidiana, sia per l´economia europea e la creazione di posti di lavoro. Oltre 300 000 cittadini europei hanno finora visitato l´esposizione spaziale europea durante il suo percorso itinerante nelle principali città europee.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE REGOLE CHE CONTRIBUISCONO A MIGLIORARE LA TUTELA CONTRO IL FURTO DELLE INFORMAZIONI COMMERCIALI RISERVATE  
 
Bruxelles, 28 novembre 2013 - La Commissione europea il 28 novembre ha proposto nuove regole sulla tutela contro l´acquisizione, l´utilizzo e la divulgazione illeciti del know-how e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali). Oltre ad una definizione comune dei segreti commerciali, la proposta di direttiva introduce strumenti grazie ai quali le vittime di appropriazione illecita dei segreti commerciali possono ottenere un risarcimento. Essa agevolerà il lavoro dei giudici nazionali nelle cause di appropriazione illecita di informazioni commerciali riservate - e quindi l´eliminazione dal mercato delle merci costituenti violazione - e renderà più facile per le vittime ottenere un risarcimento. Nell’attuale economia della conoscenza, la capacità innovativa e la competitività delle imprese possono essere gravemente compromesse in caso di furto o utilizzo improprio di informazioni riservate. Secondo una recente inchiesta1, un´impresa su cinque ha subito almeno un tentativo di furto dei segreti commerciali negli ultimi dieci anni. Da un altro studio recente2 emerge che questo dato è in aumento: nel 2013 il 25% delle imprese ha segnalato un furto di informazioni, rispetto al 18% del 2012. Tra le legislazioni in vigore negli Stati membri in materia di protezione contro l´appropriazione illecita dei segreti commerciali sussistono differenze sostanziali. Alcuni Stati membri non sono dotati di leggi specifiche in materia. Per le imprese è difficile comprendere e accedere ai sistemi di tutela di altri Stati membri e, quando sono vittime di appropriazione illecita di know-how riservato, esse sono riluttanti a intentare cause civili in quanto non sono certe che in sede giudiziaria sarà mantenuta la riservatezza dei loro segreti commerciali. L’attuale frammentazione del sistema ha un effetto negativo sulla cooperazione transfrontaliera tra le imprese e i partner di ricerca e rappresenta un forte ostacolo ad avvalersi del mercato unico dell’Ue come di un fattore di promozione dell’innovazione e della crescita economica. Michel Barnier, Commissario responsabile per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "La criminalità informatica e lo spionaggio industriale sono purtroppo parte integrante della realtà con la quale le imprese europee sono quotidianamente chiamate a confrontarsi. Abbiamo il dovere di garantire che le nostre leggi siano in sintonia con i tempi e che il patrimonio strategico delle nostre imprese sia adeguatamente protetto dal furto e dagli abusi. Proteggere i segreti commerciali, tuttavia, va anche al di là di tutto ciò. La proposta della Commissione mira a rafforzare la fiducia delle imprese, dei creatori, dei ricercatori e degli innovatori europei nell´innovazione collaborativa in tutto il mercato interno. La loro volontà di investire in nuove conoscenze non dovrà più essere scoraggiata dalla minaccia che i loro segreti commerciali possano essere rubati. Si tratta di un ulteriore passo avanti compiuto dalla Commissione nel tentativo di mettere a punto un quadro giuridico che favorisca l’innovazione e la crescita intelligente." Il Vicepresidente Antonio Tajani ha aggiunto: "Proteggere i segreti commerciali è particolarmente importante per le imprese dell´Ue più piccole e meno consolidate: rispetto alle imprese più grandi, infatti, esse fanno un maggiore uso dei segreti commerciali, in parte a causa dei costi legati ai brevetti ed alla protezione contro le violazioni. Per una Pmi, la perdita di un segreto commerciale e la divulgazione di un´invenzione chiave a vantaggio dei concorrenti implica un crollo catastrofico del valore e dei futuri risultati dell´impresa stessa. Con questa regolamentazione, la Commissione proteggerà la vitalità delle imprese dell´Ue e i segreti commerciali che ne sono parte integrante." La proposta odierna intende offrire alle imprese un livello di protezione adeguato e uno strumento di ricorso efficace in caso di furto o di utilizzo illecito dei loro segreti commerciali. Un sistema di protezione dei segreti commerciali solido, equilibrato e armonizzato farà sì che le imprese e i ricercatori dispongano di un ambiente più sicuro per creare, condividere e concedere in licenza in tutto il mercato unico know-how e tecnologie preziose. Esso faciliterà inoltre l’impegno delle imprese e dei ricercatori provenienti da diversi paesi dell’Ue in progetti comuni e collaborativi per l’innovazione e la ricerca.  
   
   
UE, POVERTÀ CONVENTION - CONCLUSIONI E RISULTATI  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2013 - L´ attuazione del pacchetto di Investimenti Sociali (Sip), dando priorità agli investimenti sociali e la modernizzazione dello stato sociale, è stato l´obiettivo principale delle discussioni durante la Terza Convention annuale della Piattaforma contro la povertà e l´esclusione sociale. La Convenzione ha avuto luogo a Bruxelles il 26 e 27 novembre 2013, con circa 700 partecipanti provenienti da 38 paesi, tra cui rappresentanti degli Stati membri e dei paesi candidati, autorità regionali e locali, Ong, fornitori di servizi, accademici e una grande varietà di soggetti attivi nella lotta contro la povertà e l´esclusione sociale. I partecipanti hanno preso il punto sulle azioni in corso a livello europeo, nazionale e locale, e discusse ulteriori soluzioni per affrontare le crescenti disparità e le disuguaglianze in Europa. László Andor, commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione ha commentato: " Ci sono alcuni segnali di ripresa economica, ma è troppo debole per creare posti di lavoro e crescita inclusiva abbiamo bisogno Con 125 milioni di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale. , l´azione è urgente a tutti i livelli. A livello europeo, il rafforzamento della dimensione sociale della Uem dovrebbe essere una delle nostre priorità " . Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, ha segnalato le priorità della Commissione in materia di lotta alla disoccupazione e di perseguire l´inclusione sociale. Ha menzionato in particolare l´analisi annuale della crescita per il 2014 pubblicato all´inizio di questo mese (vedi Ip/13/1064 ), che ha invitato gli Stati membri a migliorare le prestazioni di protezione sociale e ridurre le disuguaglianze, tra cui il divario di genere. Vi è la necessità di mobilitare fondi strutturali per l´inclusione sociale, di investire su innovazione sociale e di agire a livello regionale e locale. Il Presidente del Parlamento europeo Consiglio Hermann van Rompuy ha sottolineato la necessità di superare la tensione tra ciò che l´Ue può raggiungere attraverso il Trattato e le azioni ambiziose necessarie per raggiungere l´obiettivo povertà Europa 2020. Ha fatto riferimento a strumenti a portata di mano, come la clausola sociale del Trattato di Lisbona, la strategia Europa 2020 e dei suoi obiettivi quantificabili, la comunicazione della Commissione sulla dimensione sociale dell´Unione economica e monetaria ( Ip/13/893 ) e il progetto comune sull´occupazione Report ( Memo/13/976 ). Mentre seriamente preoccupato per l´attuale passaggio da raggiungere l´obiettivo di Europa 2020 di ridurre di almeno 20 milioni di persone dalla povertà e dall´esclusione sociale entro il 2020, i partecipanti al Convegno hanno discusso diverse soluzioni politiche sviluppate a livello nazionale e locale che possono ispirare lo sviluppo della politica in Europa. A chiusura dell´evento, il commissario Andor ha riassunto le diverse iniziative previste dalla Commissione come la costruzione di un "Knowledge Bank" per aiutare i responsabili politici ed esperti di condividere l´esperienza politica sociale, lanciando un progetto pilota per il diritto alla casa e sulla prevenzione dei senzatetto, e lavorare su un proposta di budget di riferimento per garantire un adeguato sostegno al reddito per le persone nell´Ue. Con l´attuazione del pacchetto sociale per gli investimenti, rafforzare la dimensione sociale della Uem e la revisione della strategia Ue 2014 offre la possibilità di rafforzare il potenziale europeo di crescita inclusiva. T ogether con il pacchetto per l´occupazione , il pacchetto occupazione giovanile e il Libro bianco sulle pensioni , il pacchetto sociale Investment fornisce indicazioni sulla modernizzazione dei sistemi di welfare, puntando sugli investimenti sociali, la prevenzione, e gli approcci individualizzati. La Commissione sostiene pertanto gli Stati membri dell´Ue ad attuare questo quadro politico e ripristinare il potenziale ´Stati membri dell´Unione europea per la crescita e la competitività, l´occupazione e la coesione sociale. S upport sarà fornito attraverso il Fondo sociale europeo e del Programma per l´occupazione e innovazione sociale. Il Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti anche promuovere la coesione sociale nell´Unione contribuendo a raggiungere l´obiettivo di povertà. Discussione su come utilizzare al meglio questi fondi, gli esperti ha sottolineato la necessità di partenariati seguendo un approccio guidato dalle comunità e integrata, le sinergie tra i diversi fondi e l´importanza del monitoraggio e della valutazione. Per raggiungere l´obiettivo di ridurre la povertà, i soggetti interessati devono essere in grado di svolgere un ruolo attivo nell´attuazione di queste nuove iniziative. La Convenzione ha sottolineato la necessità di partenariato, di cooperazione e di scambio per migliorare l´efficienza e l´efficacia delle attuali politiche sociali. W orkshops ed eventi collaterali alla conferenza affrontati temi di attualità per la promozione degli investimenti sociali.  
   
   
NOVEMBRE 2013: CLIMA ECONOMICO MIGLIORA NELLA ZONA EURO E L´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2013 – Nel mese di novembre l´indicatore del clima economico (Esi) è aumentato di 0,8 punti nella zona euro (a 98,5) e di 0,4 punti nella Ue (a 102,1). Mentre la tendenza al rialzo osservata dal maggio è stata conservata, il miglioramento della fiducia si è notevolmente rallentata negli ultimi due mesi, rispecchiando differenze di sviluppo tra i vari settori. Indicatore del clima economico (sa), Novembre Ue: 102,1 - Area Euro: 98.5, Sviluppi nell´area dell´euro - Nell´area dell´euro, l´aumento della Esi è stata trainata da una maggiore fiducia nei servizi e nell´industria. La fiducia indebolita tra i consumatori e nella costruzione e rimasta sostanzialmente invariata nel commercio al dettaglio. Sentimento economico migliorato in quattro dei cinque maggiori economie dell´area dell´euro, vale a dire l´Italia (+1,9), Spagna (+1,4), Olanda (+1,3) e Germania (+0,8), mentre si è deteriorata in Francia (-0,9). L´aumento della fiducia nell´industria (+1,1) ha determinato soprattutto da un importante miglioramento nella valutazione dei manager del livello attuale dei libri complessivi ordini. Le loro attese di produzione sono aumentati e, anche se in misura minore, mentre la loro valutazione delle scorte di prodotti finiti è rimasto sostanzialmente stabile. Anche le valutazioni dei manager della produzione passata e l´attuale livello del portafoglio ordini di esportazione, che non sono inclusi nel clima di fiducia, migliorano notevolmente nel mese di novembre. Fiducia servizi ha registrato un forte incremento (+2,9), risultanti da lontano una migliore valutazione della domanda passata e la situazione aziendale passato. Aspettative sulla domanda dei manager migliorato nettamente troppo. La fiducia dei consumatori è diminuita (-0,9), mettendo un freno alla tendenza al rialzo osservata dal dicembre 2012. Ciò era dovuto principalmente ad un forte calo registrato in Francia, e riflette il peggioramento delle aspettative circa le future situazione economica generale, le aspettative di disoccupazione e di risparmio nei prossimi 12 mesi. Per contro, opinioni dei consumatori sulla futura situazione finanziaria delle loro famiglie migliorate. La fiducia del commercio al dettaglio è rimasto sostanzialmente invariato, risultante da un importante miglioramento delle aspettative di business manager, che è stato compensato dal peggioramento di vista sul volume delle scorte. La valutazione rivenditori della situazione attuale struttura è rimasta praticamente invariata. La fiducia nel settore delle costruzioni è diminuito (0,9), risultanti da manager ´peggiorato la valutazione di entrambi i libri ordini e attese sull´occupazione. Fiducia servizi finanziari (non inclusi nel Esi) è diminuita di 3,7 punti. Mentre la vista dei manager della situazione aziendale passato è diventato più positivo, vedute di domanda e la domanda ultimi aspettative deteriorano. Piani per l´occupazione sono stati rivisti al rialzo nell´industria e nei servizi, mentre peggiorano nel commercio al dettaglio e delle costruzioni. Vendita aspettative sui prezzi sono aumentati in tutti i settori di attività. Compensazione marcata diminuzione del mese scorso, l´aumento è stato particolarmente forte nel settore delle costruzioni. Sviluppi dell´Ue - Nel più ampio dell´Ue, il miglioramento del clima di fiducia è stata meno pronunciata (+0,4). Su base settoriale, la fiducia migliora ad un tasso superiore nell´industria e ad un tasso inferiore nei servizi. Come nella zona euro, la fiducia dei consumatori è diminuito. In contrasto con l´area dell´euro, la fiducia è diminuita fortemente nel commercio al dettaglio e migliorato un po ´in costruzione. Il motivo principale della forte diminuzione del commercio al dettaglio è stato nettamente peggiorando la fiducia nella più grande area non euro all´economia europea, il Regno Unito. In linea con gli sviluppi nell´area dell´euro, l´indice di fiducia dei servizi finanziari dell´Ue è diminuito (-4,0). Ulteriore in linea con l´area dell´euro, piani di occupazione nell´Ue sono state riviste al rialzo nell´industria e nei servizi, e verso il basso nel commercio al dettaglio e delle costruzioni. Vendere aspettative di prezzo nella Ue diverso rispetto alla zona euro, in quanto sono state riviste al ribasso per i servizi e sono rimasti sostanzialmente invariati nel commercio al dettaglio. Aspettative di prezzo dei consumatori sono state riviste al ribasso, in linea con le valutazioni nell´area dell´euro. Indagine investimenti industriali (condotta nel mese di ottobre / novembre) - Secondo l´indagine di investimento bi-annuale svolta nel mese di ottobre / novembre di quest´anno, vero e proprio investimento nel settore della produzione dovrebbe diminuire del 3% nella zona euro nel 2013. Nella precedente indagine condotta in marzo / aprile 2013 manager aspettavano un incremento dell´1%. Per il 2014, i gestori si aspettano una crescita del 3%. Nell´unione europea più ampia, la crescita degli investimenti reali nel settore manifatturiero è stimato a rimanere invariato nel 2013, mentre l´indagine di marzo / aprile 2013 ha indicato un aumento degli investimenti del 3%. Per quanto riguarda il 2014, le aspettative attuali indicano un aumento del 4%.  
   
   
PENSIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE LA RELAZIONE DELL´OCSE SUL VALORE DELLE RECENTI RIFORME PER AFFRONTARE LE SFIDE FUTURE  
 
 Bruxelles, 2 dicembre 2013 - Recenti riforme dei sistemi pensionistici hanno contribuito a contenere l´aumento dei costi futuri derivanti dall´invecchiamento della popolazione e l´aumento della speranza di vita. Questi sono i risultati del nuovo rapporto Ocse Pensions at a Glance 2013 . Lo studio presentato il 28 novembre a Bruxelles conferma le raccomandazioni della Commissione europea contenute nel febbraio 2012 Libro bianco su pensioni adeguate, sicure e sostenibili (cfr. Ip/12/140 e Memo/12/108 ). "Le osservazioni dell´Ocse confermano la nostra analisi", ha dichiarato il commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, László Andor. "Le recenti riforme volte a rafforzare la sostenibilità dei sistemi pensionistici deve essere accompagnato da cambiamenti nei luoghi di lavoro e mercati del lavoro che consentano alle donne e agli uomini di lavorare più a lungo. Inoltre, come gli anni di età e di contribuzione pensionabile per la pensione completa salire, i paesi devono prestare particolare attenzione a coloro che, a causa del lavoro usurante, obblighi di cura o l´esposizione alla disoccupazione e la malattia, sono in grado di soddisfare i nuovi requisiti. " I governi devono ora fare di più per incoraggiare le persone a lavorare più a lungo e risparmiare di più per la loro pensione, al fine di garantire che i benefici siano abbastanza adeguata per prevenire la povertà e mantenere standard di vita in età avanzata. È necessaria anche un´azione politica per limitare aumenti di disuguaglianza tra i pensionati e per evitare la povertà dei pensionati. Lavorare più a lungo - Secondo il rapporto, la maggior parte dei paesi Ocse avranno un´età pensionabile per le donne e gli uomini di almeno 67 anni entro il 2050. Da livelli attuali questo implica un aumento medio dell´età pensionabile di 3,5 anni per gli uomini e 4,5 anni per le donne. Le recenti riforme significa che la maggior parte dei lavoratori che entrano nel mercato del lavoro di oggi avranno pensioni inferiori rispetto alle generazioni precedenti. Lavorare più a lungo può compensare alcune delle riduzioni, ma nel complesso, ogni anno di contribuzione pagherà di meno rispetto ad oggi. Le persone dovranno quindi anche per risparmiare di più e governi hanno un ruolo da svolgere nella promozione degli strumenti più efficaci per risparmio previdenziale, compresi i regimi di lavoro a base di (cosiddetto "secondo pilastro") e sistemi basati su risparmi personali (cd. Schemi "terzo pilastro"). Redditi inferiori - Guardando gli effetti delle riforme sui tassi di sostituzione dopo una carriera completa, il rapporto Ocse rileva che i bassi salari avrebbero ricevuto circa il 70% dei loro ex guadagni in prestazioni pensionistiche. Percettori Medio avrebbero ricevuto circa il 54% e, quindi, affrontare un calo più grande nella loro tenore di vita. Percettori di alti avrebbero ricevuto solo circa il 48%, ma molti di questi sarebbero meno vulnerabili grazie ai risparmi personali più elevati, anche sotto forma di abitazioni proprietario occupante. Le persone che non hanno carriere pieno contributo lotteranno per ottenere adeguato reddito da pensione dei regimi pensionistici pubblici (cosiddetto "primo pilastro"), e ancor più nei regimi pensionistici privati ​​che comunemente non ridistribuire reddito per i pensionati più poveri. Disuguaglianze - Il rapporto mostra come la ricchezza diseguale dei pensionati è distribuita. Differenze nella proprietà della casa e della ricchezza finanziaria aggravano la disuguaglianza nella distribuzione del reddito da pensione. Al di là del sociale di vide c´è un divario di genere codificato reddito da pensione, alloggi e ricchezza finanziaria. Donne sono più esposte al rischio di povertà in cui iniziano la loro pensione con diritti pensionistici inferiori e meno risorse, e tendono a vivere più a lungo. Per mettere l´adeguatezza dei redditi da pensione in un contesto la relazione esamina anche l´accesso a servizi pubblici come la sanità e assistenza a lungo termine, che possono fare una grande differenza per le condizioni di vita reali di anziani in quanto invecchiano e diventano più fragilità. Sfondo - L´aumento della longevità, calo dei tassi di fertilità, e la transizione conseguente a una popolazione in età lavorativa sono più piccole rappresentano una sfida per i risultati pensionistici in tutti gli Stati membri. La Commissione europea ha pubblicato un Libro bianco sulle pensioni adeguate, sicure e sostenibili nel febbraio 2012, guardando a come l´Ue e gli Stati membri possano affrontare le grandi sfide che si pongono i nostri sistemi pensionistici. La Commissione fornisce ulteriori orientamenti politici agli Stati membri sulla riforma dei rispettivi sistemi pensionistici nei suoi annualmente raccomandazioni per ciascun paese , al fine di garantire sia l´adeguatezza e la sostenibilità delle pensioni in futuro. La guida politica è sostenuta da analisi come il 2012 Rapporto sull´invecchiamento sull´impatto economico e di bilancio dell´invecchiamento della popolazione nel lungo termine e la relazione su Pension Adequacy nella Ue 2010-2050 sulle dimensioni di adeguatezza delle pensioni.  
   
   
VENDOLA A BRUXELLES: "IL NOSTRO OBIETTIVO È LA SMART PUGLIA"  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2013 – “L’innovazione non è una politica specialistica. E’ il filo rosso che dovrebbe cucire tutte le politiche pubbliche. In Puglia noi lo facciamo da tempo. L’innovazione cuce tutte le nostre politiche, in ogni settore. Ora l’obiettivo a cui tendiamo è una proposta di visione strategica che si chiama Smart Puglia. Un nuovo modello di sviluppo economico basato sulla capacità di connettersi e di dialogare con territorio e che mira ad un uso intelligente, inclusivo e sostenibile delle tecnologie. Oggi l’innovazione tecnologica deve diventare sempre di più innovazione sociale. Questa è la vera rivoluzione che la Puglia ha anticipato già da qualche anno”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a Bruxelles, a margine della Conferenza europea sullo stato dell’arte della ricerca e dell’innovazione nelle Regioni europee svoltasi il 27 novembre. L’evento, organizzato dal Comitato delle regioni, ha visto, in particolare, una sessione tematica dedicata ai legami tra “Innovazione, imprese e occupazione” che è stata coordinata dal Presidente Vendola. “Per noi è molto gratificante essere qui - ha aggiunto Vendola - e poter raccontare la nostra esperienza considerata d’avanguardia in Europa. Oggi noi rappresentiamo un esempio di buone pratiche in quelle politiche dell’innovazione che cercano di cambiare radicalmente in territorio, il sistema d’impresa e il rapporto con i cittadini. Noi abbiamo investito molto in queste politiche. Negli ultimi tre anni abbiamo speso 478 milioni di euro in progetti di innovazione e ricerca. Oggi la sfida è non solo continuare a spingere le imprese affinchè accolgano l’innovazione come elemento per competere, ma anche continuare a far crescere l’innovazione sociale insieme a quella scientifica e tecnologica. Nei nostri laboratori viventi, i nostri Living labs, proviamo a mettere insieme la vita quotidiana con i suoi bisogni, le sue emergenze e le sue ferite e l’innovazione tecnologica che può essere un medicamento eccezionale”. Per Vendola “occorre passare dalla sperimentazione del laboratorio all’epidemia che si deve diffondere in tutti i territori perché la vera innovazione è una reazione a catena, un bombardamento felice sull’intero territorio della vita quotidiana”. Tra i risultati dei Living Labs pugliesi, Vendola ha ricordato Robin, un robot antropomorfo che usa il gioco e la simpatia per superare le barriere di comunicazione dei bambini dislessici e accompagnarli in un processo di apprendimento personalizzato e Shagree, tetti verdi nel centro città a Bari per attenuare l´isola di calore estiva e risparmiare sul riscaldamento invernale. “Queste sono solo alcune delle soluzioni proposte che hanno l’obiettivo di mettere la tecnologia al servizio dei cittadini – ha sottolineato Vendola - con l’intento di incidere profondamente sulle condizioni di vita collettiva per migliorarle, partendo dai soggetti più deboli del sistema. Chi non innova - ha concluso Vendola - non partecipa alla gara del futuro. L’europa che sarà o sarà Europa dell’innovazione o non sarà”. Vendola ha infine ricordato che con i primi due bandi del progetto Apulian Ict Living Labs, sono stati finanziati già 34 progetti, presentati da 68 imprese, in forma singola o in raggruppamento, per un importo totale di oltre 8 milioni di euro e per un valore dei progetti di oltre 15 milioni di euro. Il nuovo e terzo bando “Verso Puglia Digitale 2020” metterà a disposizione altri 15 milioni di euro e finanzierà, entro l’anno, nuove esperienze innovative per il territorio pugliese. All’esterno della sala conferenza, il Comitato delle Regioni ha organizzato un’esposizione di pannelli che raccontano le buone pratiche europee in merito alle politiche in favore dell’innovazione a livello locale e regionale. Tra queste, l’Ict Living Labs, il progetto pugliese che mira a stimolare l´innovazione, a favorire l’incontro, lo scambio di idee e di conoscenze, l’aggregazione fra università ed enti di ricerca, enti pubblici, associazioni socio economiche, soggetti collettivi dell’utenza e imprese pugliesi definendo e sperimentando insieme soluzioni Ict.  
   
   
CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ, LOMBARDIA PRONTA A INCONTRARE LE MINORANZE  
 
 Milano, 2 dicembre 2013 - "Confermo la mia disponibilità, come sempre, a incontrare il gruppo di lavoro sui contratti di solidarietà della Commissione Lavoro nella mattinata di martedì 3 dicembre". Lo dice Valentina Aprea, assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, dopo le richieste pervenute dai Gruppi consiliari lombardi. "Mi preme tuttavia specificare - ha sottolineato Aprea - che il contributo relativo ai contratti di solidarietà è stato richiesto agli Uffici dell´Assessorato dallo stesso gruppo di lavoro del Consiglio regionale, per valutare la possibilità di introdurre e sostenere in Lombardia forme di solidarietà tra lavoratori, aggiuntive rispetto alla mera riproposizione di strumenti già a regime a livello nazionale". "Si è trattato, dunque, di un contributo tecnico, richiesto nel corso di un incontro a cui avrebbero dovuto partecipare i rappresentanti di tutti i gruppi politici, a partire dal proponente Brambilla, del Pd". "Per queste ragioni - ha concluso l´assessore - confermiamo che l´Amministrazione resta a disposizione dei lavori della Commissione, riservandosi di valutare o avanzare proposte emendative al testo finale, che la stessa Commissione vorrà produrre".  
   
   
MACEDONIA, UNA LOTTERIA PER LA LOTTA AD EVASIONE  
 
Skopje, 2 dicembre 2013 - Scontrini e ricevute usati come biglietti della lotteria: è la più recente iniziativa lanciata in Macedonia nell´ambito della lotta all´evasione fiscale. Il Governo ha affermato di voler accrescere, attraverso quest´iniziativa, la fedeltà fiscale, invogliando i consumatori a farsi rilasciare scontrini e ricevute in occasione dei propri acquisti. Il sistema si basa infatti sull´invio, da parte dei cittadini, di pacchetti contenenti 20 scontrini: un´estrazione a sorte assegnerà premi tra cui case, locali commerciali, automobili, computer ed altro. Il progetto è stato criticato dalle opposizioni, che l´hanno giudicato un´ammissione di incapacità del Governo nella raccolta fiscale, affermando che piuttosto si sarebbe dovuta accogliere la proposta di restituire a chi paga le tasse il 15 per cento dell´Iva raccolta. La scarsa efficienza della raccolta fiscale in Macedonia porta gravi conseguenze sul piano del bilancio ed il Governo negli ultimi anni è stato spesso costretto a ricorrere al mercato dei titoli per finanziare le proprie spese.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA GIUSEPPE SCOPELLITI HA INCONTRATO A PANAMA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICARDO ALBERTO MARTINELLI  
 
 Catanzaro, 2 dicembre 2013 - Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha incontrato il 29 novembre a Panama, dove si e´ recato per illustrare alla quinta Sessione della Conferenza degli Stati Parte alla Convenzione Onu contro la corruzione Cosp5 il progetto tra la Regione Calabria e l´Unodc, il Presidente della Repubblica Ricardo Alberto Martinelli. Accompagnato dall´Ambasciatore d´Italia a Panama, Giancarlo Maria Curcio, nel lungo e cordiale colloquio il Presidente Martinelli, che e´ di origini italiane, ha illustrato al Presidente Scopelliti le prospettive di crescita e sviluppo del territorio panamense sia sotto l´aspetto turistico che nell´export risaltando i numerosi investimenti italiani nel paese centro americano da sempre partner privilegiato delle grandi imprese italiane e dove e´ presente anche una piccola comunità di calabresi.  
   
   
MARONI: DOPO-EXPO, TEMPI CERTI E CONTENUTI PRECISI  
 
Milano, 2 dicembre 2013 - "Non arrivo a dire che il dopo-Expo è più importante dell´Esposizione stessa, ma certamente è un aspetto molto rilevante, perché determinerà conseguenze durature per gli anni a seguire". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che è intervenuto - insieme ai sindaci di Milano e Rho, Giuliano Pisapia e Pietro Romano, all´assessore all´Urbanistica della Provincia di Milano Franco De Angelis e al presidente della Fondazione Fiera di Milano Benito Benedini - alla presentazione del masterplan post-Expo 2015, organizzato dalla società Arexpo a Palazzo Reale. Vogliamo Che Sia Un Successo - Ricordando che nel mondo ci sono esempi positivi e negativi di come è stata gestita la fase successiva di un´Esposizione universale, il governatore ha confermato che la Regione sta lavorando, perché quella di Milano "sia un successo" e non finisca come altri grandi eventi, che hanno avuto luogo in Italia, dove "pur a fronte di investimenti importanti, i risultati sono stati modesti". Buone Notizie Da Cdp - Rimanendo in tema di opere, Maroni ha confermato che stanno procedendo secondo programma e ha sottolineato la buona notizia rappresentata dal via libera deciso dalla Cassa depositi e prestiti a un finanziamento di quasi un miliardo di euro per la Tem, la Tangenziale esterna milanese, che collegherà la A1 alla A4 e sarà lo sbocco della Brebemi, che quindi potrà essere realizzata per Expo. La stessa autostrada Brescia-bergamo-milano, verrà messa in esercizio prima della scadenza prevista, un risultato davvero raro in Italia". Decisioni Prese Rapidamente - Il presidente ha voluto poi rimarcare la decisione di procedere speditamente sulle decisioni inerenti al dopo-Expo. "Nella riunione di Arexpo si era deciso di procedere con tempi molto rapidi, intento ribadito anche oggi: a febbraio 2014 l´assemblea di Arexpo e a marzo 2014 la gara per individuare lo sviluppatore del masterplan. Se è così, e per quanto mi riguarda lo sarà, vuole dire che la decisione sarà presa praticamente domani". Stadio, Si Decide Entro Fine Anno - Vista questa tempistica, ha proseguito Maroni, "per il nuovo stadio si dovrà decidere entro la fine dell´anno. Per ora - ha fatto sapere - abbiamo una manifestazione di interesse da parte del Milan. Io per primo ho fatto appello ad altre squadre, affinché si facciano avanti. L´intenzione della società è quella di fare un avviso pubblico, proprio per vedere se ci possono essere altre soggetti interessati e poi fare una gara per verificare qual è la proposta migliore. In caso contrario, se non dovesse farsi avanti nessuno, si potrà procedere con la società rossonera. E´ una posizione di Arexpo, che io condivido". Impianti Sportivi, Non Solo Calcio - Maroni ha ricordato di aver lanciato l´idea non solo di uno stadio, ma di un villaggio dello sport, abbinandola a una possibile candidatura di Milano per le Olimpiadi del 2024. "Da quella proposta - ha detto - è nato un vivace confronto fra Milano e Roma, ma intanto siamo riusciti a ottenere dal Coni l´impegno che, se anche dovesse essere l´Urbe la candidata ai Giochi, il Comitato olimpico, e quindi il Governo, sarà comunque interessato a realizzare a Milano altre strutture sportive accanto al nuovo stadio. Se questo impegno verrà confermato, sono pronto a sostenere Roma per le Olimpiadi del 2024". Un Buon Investimento - Questi investimenti sulle aree che ospiteranno l´Expo, secondo il governatore, possono davvero essere "un buon investimento per il territorio. Per il nuovo stadio - ha dichiarato - immagino qualcosa simile a modelli vincenti già realizzati in altre città europee, come ´l´arena´ del Bayern a Monaco o la struttura sportiva di Amsterdam, cioè luoghi poli-funzionali, dove le famiglie possono passare un´intera giornata, non soltanto per guardare una partita di calcio". "Io - ha ribadito - sono ottimista e convinto che, per Milano e la Lombardia, il post-Expo sarà un successo". Leale Collaborazione - Per raggiungere questo obiettivo, le istituzioni milanesi e lombarde, ha concluso Maroni, "seguiranno il metodo usato fin qui, quello della leale collaborazione. Comuni, Provincia, Regione e Governo, che collaborano lealmente per la buona riuscita di Expo". Anche il Governo, ha aggiunto, "ci sta dando una mano importante per tagliare il traguardo. Il ministro Lupi, ad esempio, solo qualche giorno fa, si è impegnato personalmente, affinché si possa realizzare tutta la Pedemontana, un fatto davvero rilevante visto l´investimento che richiede. Sono sicuro che l´impegno del Governo non mancherà anche nella progettazione del dopo-Expo".  
   
   
SENATO, ENTRA DI GIACOMO. FRATTURA: SAPRÀ AFFIANCARCI NELLE NOSTRE BATTAGLIE PER IL BENE DEL MOLISE  
 
 Campobasso, 2 dicembre 2013 - "Da questa sera c´è più Molise in Parlamento. La decadenza da senatore di Silvio Berlusconi ci offre il riscatto del seggio scippato, come abitudine consolidata, dal centrodestra a questa nostra regione. Ulisse Di Giacomo può finalmente sedere nel suo scranno e questo è un vantaggio per tutti noi. Siamo certi che il senatore Di Giacomo, nonostante certa pregressa ostilità in più occasioni manifestata, saprà affiancarci in tutte le nostre battaglie che stiamo conducendo a Roma per il bene dei molisani. Siamo convinti che il senatore Di Giacomo, cui facciamo i migliori auguri, farà suo il nostro modo di lavorare e collaborare, improntato alla correttezza e alla trasparenza politiche a totale servizio di tutti i nostri cittadini e della crescita di questo territorio. Per il futuro che stiamo costruendo per la nostra regione né steccati né chiusure di sorta: Di Giacomo, lo possiamo immaginare, sarà anche lui di quest´avviso". Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, il 27 novembre sull´ingresso in Senato di Ulisse Di Giacomo, subentrato a Silvio Berlusconi.  
   
   
TOSCANA: I SERVIZI PUBBLICI LOCALI RESISTONO ALLA CRISI E CRESCONO GLI INVESTIMENTI  
 
Firenze, 2 dicembre 2013 - Nonostante la crisi, il settore dei servizi pubblici locali in Toscana va bene. Cresce il fatturato, con la sola eccezione del trasporto pubblico locale. Il personale è sostanzialmente stabile. Ma soprattutto crescono gli investimenti, di oltre un quarto dal 2011 al 2012 e confermati anche per il 2013: particolare non di poco conto, visto che sul livello dei servizi pubblici si misura anche la competitività di un territorio e servizi pubblici più moderni possono dunque aiutare l´economia e l´attrazione di nuove imprese. Un quadro che conferma i servizi pubblici locali come un settore anticiclico, capace di dare un contributo importante alla crescita del Paese. Nello stesso periodo gli investimenti sul complesso dell´economia sono infatti diminuiti: in Toscana del 6%. I dati, che riguardano il 2012 e le previsioni per il 2013, sono contenuti nell´indagine annuale che Uniocamere Toscana e Confservizi Cispel Toscana realizzano dal 2012 per monitorare il settore dei servizi pubblici, presentata oggi dal presidente di Unioncamere Toscana Vasco Galgani, dal direttore di Confservizi Cispel Toscana Andrea Sbandati e da Andrea Cardosi del centro studi di Unioncamere Toscana, alla presenza dell´assessore regionale all´ambiente ed energia Annarita Bramerini e del direttore di Irpet, l´istituto di programmazione economica della Toscana, Stefano Casini Benvenuti. L´indagine ha coinvolto imprese di medie e grandi dimensioni con almeno 50 addetti che operano in tutta la regione. Nel paniere quelle che gestiscono rifiuti solidi urbani (Rsu) pesano per il 53,5%, il 18,6% è rappresentato dalle imprese del servizio idrico, il 16,3% da imprese di trasporto pubblico (Tpl) e l´11,6% da imprese di distribuzione del gas. Fatturato in crescita - Complessivamente nel 2012 il fatturato delle imprese analizzate è cresciuto dell´1,6%, grazie alla spinta dei settori gas (+5,1%) ed idrico (+3,9%) che confermano sostanzialmente il ritmo di crescita del 2011 in cui erano stati considerati in aggregato (+5,2%); 2012 positivo anche per le aziende rifiuti (+1,7%), mentre si conferma in flessione il settore del Tpl (-0,9%; -3,5% nel 2011). Nel 2013 non ci dovrebbero essere eccessivi scossoni: le percentuali di quanti hanno indicato aumento o stabilità sono pressoché identiche (38%), superiori alla quota di imprese (24%) che stanno consolidando fatturati in diminuzione. Volano gli investimenti - Ancora più del fatturato sono cresciuti gli investimenti: + 27,32% nel 2012, rispetto al ben più magro +3,2% del 2011. Aumentano anche i costi di produzione (+2,9%, il doppio della crescita registrata nel fatturato). Sostanzialmente stabile è il numero degli addetti, solo lievemente in diminuzione (-0,7%), che si traduce in un centinaio di posti lavoro in meno: per lo più contratti a tempo determinato non rinnovati e personale andato in pensione, con una quarantina di contratti a tempo indeterminato in più, che sicuramente è una buona notizia. Per lo più contratti a tempo indeterminato - Scendendo nel dettaglio, nel campo della dinamica occupazionale si segnala infatti la larghissima presenza di addetti a tempo indeterminato (oltre il 96% in tutti i settori) e una ridotta componente di contratti a tempo determinato e di altre tipologie di contratto. Viene sostanzialmente confermata la distribuzione degli addetti per categoria di inquadramento rilevata con l´indagine dell´anno passato con il 68,7% di operai, il 28,1% di impiegati, il 2,2% di quadri e il 0,9% di dirigenti. Tale distribuzione media rappresenta maggiormente i comparti Tpl e Rsu, mentre nei comparti idrico e distribuzione gas l´indagine rileva una quasi parità tra impiegati e operai (idrico 49,3% impiegati e 46% operai, Gas 51,4 Impiegati e 39,6% operai). Per l´anno 2013 il 65,6% delle imprese prevede una stabilità del numero degli addetti; una diminuzione del numero degli addetti è prevista nel settore del Tpl, dove il 75% delle imprese effettua una previsione in riduzione. Solo l´8% purtroppo ha dichiarato l´intenzione di aumentare il personale. Investimenti in crescita, ma non per tutti – Nel 2012 gli investimenti sono cresciuti a ritmi sostenuti (+27,32%) ma non per tutti. Il traino è stato molto forte nello spaccato dei Rsu (+39,7%) ed anche nei Tpl (+32,1%); positiva, seppur di entità più contenuta, la dinamica nell´idrico (+6,5%), mentre si rileva una battuta d´arresto fra gli operatori del gas (-8,2%). Il 2013 è contraddistinto da aspettative in sostanziale equilibrio visto che dovrebbe esserci un aumento degli investimenti per il 35% degli imprenditori e una diminuzione per lo stesso numero di imprenditori; il restante 30% ha dichiarato investimenti sostanzialmente stabili rispetto al 2012. Sul dato degli investimenti le imprese dei servizi pubblici locali hanno dichiarato un´incidenza media del 12% dei contributi pubblici rispetto agli investimenti realizzati. Produrre costa di più - Crescono complessivamente del 3% i costi della produzione, in particolare per Tpl (+4,7%) ed acqua (+4,3%), di meno per rifiuti (+1,1%) e gas (+0,8%). Fra tutte le voci di costo hanno inciso soprattutto i forti rialzi per energia e combustibile (+12,2%), per le spese legali e le gestioni del contenzioso (+11,4%; per il +40% del settore gas) ed in misura più contenuta per le assicurazioni (+5,7%) del parco auto. Si riduce, invece, il costo del personale (-0,3%). Per il 2013 la tendenza è di un ulteriore aumento dei costi per le imprese: la quota di quanti registrano accelerazioni dei costi (44,9%) è superiore infatti di cinque punti rispetto alla percentuale delle flessioni (39,7%), mentre per il 15% degli imprenditori l´annualità è all´insegna della stabilità. Pagamenti lumaca - Complice la crisi (e i tetti imposti dal patto di stabilità), aumentano anche i tempi di pagamento. Cartelle e bollette sono state mediamente saldate dagli utenti privati, nel 2012, con un ritardo di 156 giorni rispetto alla scadenza e con 195 giorni di ritardo dalle pubbliche amministrazioni. Più nel dettaglio per i rifiuti il ritardo della pubbliche amministrazioni è salito da 172 giorni del 2011 a 299 del 2012. Nel settore gas sempre le pubbliche amministrazioni nel 2012 hanno raggiunto quasi l´anno di ritardo (337 giorni), mentre gli altri utenti, per lo stesso servizio, si fermano a circa 50 giorni. Per il saldo delle bollette del servizio idrico le parti si invertono: le pubbliche amministrazioni pagano mediamente dopo 158 giorni dalle scadenza, cinque mesi dopo, mentre gli altri utenti salgono a 171, un paio di settimane in più.  
   
   
"INVESTIRE SUI SERVIZI PUBBLICI AIUTA L´ECONOMIA"  
 
 Firenze, 2 dicembre 2013 - Aumentano gli investimenti nei servizi pubblici locali, ovvero nelle aziende che gestiscono il servizio idrico e la raccolta e smaltimento dei rifiuti, la distribuzione del gas e i trasporti pubblici locali. Un dato che l´assessore all´ambiente e all´energia Anna Rita Bramerini ritiene importantissimo, per più motivi. "Più investimenti, di cui i servizi pubblici locali hanno sicuramente bisogno – spiega Bramerini, durante la conferenza stampa per presentare il rapporto – vuol dire servizi migliori per cittadini e imprese. Vuol dire anche posti di lavoro quando i fatturati crescono, che in un periodo di crisi non guasta. Vuol dire territori più competitivi, capaci di attrarre nuove aziende. I numeri dell´indagine di oggi sono dunque importanti". " E gli investimenti sono forse anche più numerosi – aggiunge –, se sommiamo quelli messi in campo dalla Regione". Investimenti, razionalizzazione e semplificazione sono i cardini attorno a cui ruotano le politiche regionali. "Nel 2011 – ricorda l´assessore Bramerini – abbiamo ridotto da sei ad uno gli Ato dell´acqua, per i rifiuti gli ambiti ottimali sono passati da dieci a tre. E non si tratta solo di un taglio ai cosiddetti costi della politica, in senso lato. Meno ambiti significa maggior uniformità, migliore armonizzazione delle tariffe ma anche più capacità di programmazione e quindi, di nuovo, accelerazione e migliori investimenti". "L´intenzione è quella di proseguire sulla stessa strada" conclude l´assessore, ricordando i lavori in corso sul nuovo piano dei rifiuti. Gli altri interventi alla conferenza stampa Andrea Sbandati, direttore di Confservizi Cispet Toscana: "I servizi pubblici sono un motore per la ripresa" - "I dati che presentiamo oggi confermano come il settore dei servizi pubblici locali sia uno dei pochi comparti economici che, dinanzi ad una crisi destinata a durare ancora a lungo, regge nei valori di produzione e di occupazione, ad eccezione dei trasporti a seguito dei tagli. E´ un settore nel quale di conseguenza si può e si deve puntare, per attivare in tempi rapidi investimenti necessari alla ripresa e alla crescita e in parte già previsti e solo bloccati dalla staticità di determinate decisioni politiche come nel campo della tariffa idrica e rifiuti, e per garantire quella occupazione che si stamantenendo su livelli importanti se non addirittura migliorando, come nel settore dei rifiuti." Vasco Galgani, presidente Unioncamere Toscana "Un buon risultato: aspettative stabili per il 2013" - "Nei servizi pubblici locali il 2012 si è chiuso con risultati positivi confermati da aspettative sostanzialmente stabili per il 2013. La crescita risulta molto sostenuta negli investimenti (+27,3%), un dato significativo perché in controtendenza rispetto al resto dell´economia regionale. Le criticità però non mancano, a iniziare da quelle evidenziate dalla riduzione del numero di occupati (-0,7% nel 2012 e un´ulteriore riduzione nel 2013) e dai costi della produzione in rialzo, a causa degli aumenti delle spese legali, del contenzioso, di energia e combustibile. Pur condividendo le ragioni legate al Patto di Stabilità, i ritardi nei pagamenti delle semplici bollette da parte delle pubbliche amministrazioni evidenziano una situazione paradossale che pesa sui bilanci delle imprese che operano sul territorio: 337 giorni medi di ritardo nel settore gas, 299 per i rifiuti solidi urbani e 158 per l´acqua. Da parte del Sistema camerale rinnoviamo l´impegno a sostenere iniziative di studio e monitoraggio, come quella che ha prodotto i risultati che presentiamo oggi e la prossima sugli investimenti. Strumenti che possono essere un utile servizio alle imprese per migliorare le condizioni in cui operano quotidianamente". Stefano Casini Benvenuti, direttore di Irpet (istituto di programmazione economica della Toscana) "Perderemo altri posti di lavoro: servizi pubblici doppiamente importanti" - "I servizi pubblici locali si confermano un settore importante per l´economia. Per la Toscana appare evidente dai numeri. Ma al di là della congiuntura specifica, il ragionamento più interessante è forse quello sul medio periodo. La crisi porterà ad un cambiamento delle abitudini. La crisi porterà, ancora per i prossimi anni, ad un´ulteriore erosione dei posti di lavoro. Diventa così fondamentale puntare e investire nei settori, come i servizi pubblici, dove i posti di lavoro possono crescere e crescono anche con contratti non precari". Il direttore dell´Irpet si sofferma poi sui trasporti pubblici locali. "Il taglio, che si è ripercosso su una riduzione degli investimenti, è stato un errore: in futuro la richiesta di trasporto pubblico, in conseguenza della crisi che sta modificando i nostri comportamenti, aumenterà". Alla fine un annuncio: "Lo spaccato sui servizi pubblici locali sarà inserito, fin dalla prossima edizione, nel rapporto annuale dell´Irpet sull´economia toscana".  
   
   
GIUNTA - CONTENIMENTO SPESA PUBBLICA, AMMINISTRATORE UNICO SARDEGNA IT  
 
Cagliari, 2 dicembre 2013 - La società in house della Regione, Sardegna It, sarà gestita d´ora in poi da un amministratore unico. Lo statuto societario è stato modificato, infatti, in linea con il ridimensionamento, avviato dalla Giunta, dei cda di enti, agenzie, società, fondazioni o organismi partecipati o controllati dall´amministrazione regionale. "E´ un’ulteriore misura che da prova di un forte segnale di cambiamento e di una continuità nell’azione politica e amministrativa dell´esecutivo regionale – ha sottolineato il presidente Ugo Cappellacci - che, fin dall´inizio di questa legislatura ha avviato, anche con il conforto del voto refendario del 6 maggio 2012, un percorso virtuoso del taglio dei costi della politica per il contenimento e la progressiva riduzione della spesa pubblica”. In sostituzione del consiglio di amministrazione, il presidente ha nominato amministratore unico Marcello Barone, già amministratore delegato della società che si occupa di sviluppo e gestione di progetti e servizi di Information e Comunication Tecnology (Ict).  
   
   
PICCOLI COMUNI TOSCANI: "TOGLIETECI IL PATTO DI STABILITÀ" LA CONSULTA ANCI TOSCANA CHIEDE DI METTERE ALMENO FUORI DAL PATTO LE SPESE PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO E TUTELA DELL´ASSETTO IDROGEOLOGICO  
 
Firenze, 2 dicembre 2013 -"Toglieteci il Patto di stabilità, che sta paralizzando i bilanci, o almeno mettete fuori dal Patto le spese per la tutela dell´assetto idrogeologico e per la messa in sicurezza del territorio". E´ la pressante richiesta che arriva dalla consulta dei Piccoli Comuni dell´Anci Toscana che si è riunita a Firenze. I sindaci che compongono la Consulta hanno espresso una forte preoccupazione perché, soprattutto nelle zone collinari e montane della regione, i rischi di dissesto sono molto accentuati e le opere di prevenzione sono quasi inesistenti: "Servono tempestivi interventi programmati e coordinati, sostenuti da adeguati finanziamenti perché non possiamo e non vogliamo rassegnarci al ripetersi di eventi drammatici come quelli che hanno colpito la Sardegna". "La Consulta - ha sottolineato il suo coordinatore Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano - ha ribadito ancora una volta quanto sia stato sbagliato e ingiusto estendere al 2013 il Patto di Stabilità anche ai Piccoli Comuni. Il risultato è che anche le scarse risorse disponibili per investimenti restano bloccate con un danno gravissimo. Pensiamo che cosa questa significa per gli interventi a difesa del suolo ma anche per l´edilizia scolastica, compresa la messa in sicurezza gli edifici". La Consulta ha poi rinnovato e fatta propria la richiesta alla giunta regionale, avanzata dal presidente regionale dell´Anci Alessandro Cosimi, perchè siano riviste alcune norme attuative della legge regionale che prevede annualmente un intervento a sostegno dei Comuni disagiati: "Se non è possibile aumentare la dotazione della legge - ha sottolineato il coordinatore - almeno si tolgano alcuni paletti restrittivi". Alla luce di una prima apertura, nel corso dell´esame dal Senato della Legge di stabilità, rispetto ad una proroga di sei mesi alla data del 31 dicembre 2013 per la gestione obbligatoria delle funzioni comunali da parte delle Unioni (per i comuni sotto i cinquemila abitanti o sotto i tremila se appartenenti a Comunità Montane), la Consulta ha preso atto che questo consentirebbe di dare parzialmente risposta ad un problema complesso per la cui soluzione, a parte le scadenze, mancano indicazioni chiare e coerenti. La Consulta intende aprire a breve, d´intesa con Anci regionale, un confronto approfondito con la giunta regionale e in particolare con l´assessore Bugli, sul ruolo e le prospettive delle Unioni dei Comuni, sulle disponibilità in termini finanziarie e sulla volontà della Regione di rilanciarle e di superare una serie di difficoltà. Altri temi che la Consulta intende affrontare sono le fusioni, e quindi le valutazioni e gli orientamenti della giunta, e la richiesta dell´Anci di rivedere i criteri per i finanziamenti ai comuni disagiati.  
   
   
FVG, REFERENDUM: PREVALE IL SÌ AD ARZENE E VALVASONE, IL NO A S.MARTINO  
 
 Trieste, 2 dicembre 2012 - Questi i risultati ufficiosi del referendum consultivo sulla costituzione del nuovo Comune di "Valvasone - Arzene - San Martino". Totale nei 3 Comuni: Si 1.761 voti (66,96 p.C.) No 869 voti (33,04 p.C.). Comune di Arzene: Si 590 voti (69,17 p.C.) No 263 voti (30,83 p.C.) Schede bianche 2 Schede nulle 6 Voti contestati e non assegnati 1. Comune di San Martino al Tagliamento: Si 340 voti (40,38 p.C.) No 502 voti (59,62 p.C.) Schede bianche 1 Schede nulle 5 Voti contestati e non assegnati 0. Comune di Valvasone: Si 831 voti (88,88 p.C.) No 104 voti (11,12 p.C.) Schede bianche 0 Schede nulle 1 Voti contestati e non assegnati 0. I dati ufficiosi sono forniti dal Servizio Elettorale della Regione e sono consultabili sul sito ufficiale www.Regione.fvg.it  
   
   
PROGETTO BUMP GLI ENTI LOCALI A SCUOLA DI MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLA PIANIFICAZIONE URBANA AL VIA UN PROGETTO FORMATIVO DEDICATO AI COMUNI. ISCRIZIONE APERTE FINO AL 23 GENNAIO 2014  
 
Trieste, 2 dicembre 2013 - La mobilità sostenibile urbana è una priorità per gli enti locali, alle prese con la necessità di abbattere i livelli di inquinamento atmosferico e ridurre i consumi energetici. Uno degli strumenti per realizzare tali obiettivi è la costruzione di un piano strategico di lungo periodo – Pums, un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – che identifichi in modo chiaro azioni e misure da attuare. Per aiutare le pubbliche amministrazioni a costruire un piano efficace, nasce Bump – Boosting Urban Mobility Plans, progetto europeo, coordinato da Area Science Park, che supporta le amministrazioni nello sviluppo di Piani Urbani di Mobilità Sostenibile. Bump offre un pacchetto integrato a dirigenti e responsabili tecnici dei Comuni che si occupano di pianificazione e gestione della mobilità in ambito urbano e periurbano - compresi gli aspetti legati all’urbanistica, all’ambiente ed all’impatto sociale delle scelte legate alla mobilità - nelle città e nelle loro aggregazioni (unioni e federazioni di Comuni) con una popolazione complessiva compresa tra le 40.000 e le 350.000 unità. Il pacchetto comprende formazione personalizzata, condivisione di know-how ed esperienze nazionali e internazionali, assistenza professionale nella strutturazione dei Pums, promozione delle città coinvolte e dei loro territori. Il percorso è strutturato in due fasi. La prima prevede sessioni formative nazionali tenute da esperti di comprovata esperienza che saranno anche occasioni di scambio di know-how tra i partecipanti. La seconda prevede un’ulteriore selezione tra i partecipanti a livello nazionale: quelli più motivati saranno accompagnati nello sviluppo dei loro Pums e verrà loro offerto un servizio di assistenza professionale multisettoriale personalizzato. La partecipazione alle attività di formazione – che si svolgeranno a Trieste presso Area Science Park a partire da febbraio 2014 – e tutti i materiali didattici sono a carico del progetto, è previsto inoltre un contributo per le spese di viaggio, vitto e alloggio dei partecipanti. Per prendere parte al percorso è necessario iscriversi entro il 23 gennaio 2014 (ore 13.00). Dato il numero limitato dei posti – massimo 24 partecipanti – sarà stilata una graduatoria in base al punteggio stabilito dal bando ( www.Bump-mobility.eu/it/how-to-apply.aspx ). Il progetto europeo Bump è finanziato dal Programma Eie – Energia Intelligente per l’Europa e coinvolge 9 paesi europei (Italia, Germania, Spagna, Regno Unito, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Bulgaria e Romania). Per maggiori informazioni: www.Bump-mobility.eu  
   
   
UNIONE COMUNI MUGELLO: MUGELLO, 5 PROGETTI PER "PENSARE FUTURO" CONCLUSO PERCORSO PARTECIPATIVO DELL´UNIONE  
 
Firenze, 2 dicembre 2013 - Quindici progetti per tre ambiti: ambiente, economia, società. E da questi: cinque progetti per il Mugello. Sono scaturiti dalla “discussione collaborativa” nei tre gruppi tematici e sono stati selezionati nell’incontro generale conclusivo del processo partecipativo attivato per comporre il Bilancio e il Piano Strategico dell’Unione dei Comuni, “Il Mugello pensa futuro”. Occasione per “analizzare da vicino le criticità ed i punti di forza del territorio in modo da poter impostare delle politiche di sviluppo (e quindi di bilancio)” con una visione “visione d’insieme”, condivisa, del Mugello. “Ciò che ci serve è mettere insieme capacità, misurarsi sui problemi per trovare soluzioni - commenta il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini -. L’approccio dinamico adoperato in questa nostra iniziativa - continua - ha stimolato idee e suggestioni che vanno nella direzione giusta: progettare insieme politiche zonali, avere una visione d’insieme e comune del nostro territorio da tradurre in azioni di sviluppo”. A Villa Pecori Giraldi, a Borgo San Lorenzo, si è tenuto l’incontro finale e generale dedicato “alla presentazione e alla scelta dei cinque progetti d’intervento più importanti per il Mugello” a conclusione dei sei incontri tematici, svoltisi nelle scorse settimane, nei quali sono emerse “visioni e idee sul futuro del Mugello e sono stati suggeriti numerosi progetti”, con i 15 più significativi che sono stati sottoposti alla discussione e al voto. La più votata è stata l’idea della “Carefarm”, fattoria sociale che svolge attività produttiva in modo integrato con altre attività a vantaggio di soggetti deboli come gli anziani, che collaborano e partecipano alla vita agricola. Secondo si è piazzato il “Patto per lo sviluppo del territorio” con la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, filiera enogastronomica e turismo sportivo, filiera di eccellenza nel settore manifatturiero, coordinamento scuola-lavoro per la formazione, eventi comuni con un brand unico. Ex aequo, al terzo posto, il “coordinamento tra scuole medie e superiori come strumento per la lotta alla dispersione scolastica”con una serie di azioni di monitoraggio e prevenzioni in ambito scolastico e laboratori di formazione 16-18 anni, e la “messa in sicurezza del fiume Sieve e maggiori affluenti in progetto di parco fluviale con pista ciclo-pedonale (Barberino-pontassieve)”. Quarto posto per “Promozione Prodotto Locale. Dimmi cosa mangi, ti dirò chi sei e da dove vieni” con cooperativa di agricoltori, filiera corta, etichettatura e tracciabilità dei prodotti agro-alimentari mugellani, mense scolastiche a Km0. Ed infine, quinta idea, il “Passaggio generazionale per la continuità dei mestieri artistici e tradizionali”. Nella sezione “Il Mugello pensa futuro” sono disponibili e consultabili documenti, report, gallery fotografica e video sul percorso partecipativo.  
   
   
PIEMONTE: SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E NORMATIVA COSA È STATO FATTO E COSA SI PUÒ FARE  
 
Torino, 2 novembre 2013 - Si è svolto il 28 novembre un convegno, promosso da Confindustria Piemonte, Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte sul tema della Semplificazione, allo scopo di suggerire nuovi strumenti e nuove modalità operative capaci di velocizzare e ridurre gli adempimenti procedimentali a carico delle imprese, così da consentire loro di operare in modo più efficace ed efficiente. Dopo i saluti istituzionali a cura del Segretario Generale di Confindustria Piemonte, Paolo Balistreri, sono intervenuti, fra gli altri, Silvia Paparo, Direttore Generale Ufficio Semplificazione Amministrativa Dipartimento Funzione Pubblica - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Laura Faina, Responsabile Settore Attività legislativa e qualità della normazione Direzione Affari Istituzionali - Regione Piemonte, Luigia Grasso e Rocco Cifarelli, Area Affari legislativi di Confindustria, Paolo Bertolino, Segretario Generale di Unioncamere Piemonte. Il dibattito ha permesso un confronto costruttivo tra i privati (imprese e rappresentanti di imprese) e la P.a., facendo emergere le istanze del mondo imprenditoriale e cercando di arrivare a soluzioni concrete, in un’ottica di semplificazione amministrativa e burocratica. Oltre ad alcuni approfondimenti nomativi, sono stati affrontati, in particolare, i seguenti temi: le proposte normative nazionali e il Ddl Semplificazioni in particolare · le recenti misure di semplificazione di interesse per le imprese · le politiche e le azioni della Regione Piemonte in tema di semplificazione – con un breve focus dedicato all’applicativo informatico per la gestione dello sportello unico (Base dati della Conoscenza: www.Sistemapiemonte.it) ; · il ruolo delle Camere di Commercio e i Suap · gli aspetti di semplificazione normativa e amministrativa voluti dalle imprese “In questo convegno abbiamo presentato il nuovo disegno di legge regionale sulla semplificazione – ha ribadito l’assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte, Riccardo Molinari - che risponde alle molte sollecitazioni arrivate dalle associazioni imprenditoriali rendendo più brevi i procedimenti amministrativi della Regione, introducendo un’uniformazione del funzionamento degli Sportelli unici per le imprese in Piemonte e apportando novità rilevanti sulla conferenza dei servizi”. “Semplificazioni burocratiche e fiscali: di questo ha principalmente bisogno il mondo delle imprese – ha sottolineato il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, Marco Gay -. Ridurre la burocrazia, efficientare l’uso dei fondi europei, portare a compimento la delega fiscale: tutte misure che riguardano le “politiche orizzontali”. Quello della semplificazione è un obiettivo ambizioso che implica un coordinamento di tutte le istituzioni e l’ottimizzazione delle risorse disponibili in coerenza con le norme esistenti. L’attuale sistema normativo e procedimentale incide pesantemente, in termini di costi, sul sistema produttivo; si deve pertanto porre maggiore attenzione e impegno alla fase di “elaborazione” della norma, in primis attraverso l’analisi e valutazione di impatto della regolamentazione e la misurazione degli oneri amministrativi. Operando in tal senso si favorisce ed agevola il fare impresa e la nascita di nuove imprese ma si rende anche più attrattivo il nostro territorio piemontese auspicando di dare nuovo vigore ed impulso al Sistema paese”. “La semplificazione amministrativa è sicuramente prioritaria per aumentare la competitività delle nostre imprese: una minore burocrazia si traduce, infatti, in uno sgravio di tempi e di costi per le aziende – ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. Come sistema camerale, puntiamo da tempo su questo tema, che può concretizzarsi solo con una piena e continua collaborazione tra la pubblica amministrazione, le imprese e i liberi professionisti che le affiancano. Ci siamo riusciti con la Comunicazione Unica, e stiamo lavorando in questa direzione anche con lo Sportello Unico per le Attività Produttive: la chiave di volta è la capacità di collaborare tra tutte le istituzioni coinvolte, uniformando le procedure su tutto il territorio nazionale”. Il Convegno è stata anche l’occasione per presentare il sito www.Semplificazione.it  ideato e creato dal Coordinamento delle Confindustrie del Centro Nord (Emilia-romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Veneto) quale strumento di approfondimento sulla normativa vigente. Per favorire e agevolare il miglioramento della competitività delle imprese, il sito ha l´ambizione di proporsi come nuovo strumento utile alla promozione di alcune linee di azione strategica regionale in tema di semplificazione e innovazione, tanto dei prodotti che dei processi e dei servizi aziendali.  
   
   
TECHNOLOGYBIZ, PRESENTATO PROGETTO RETE REGIONALE CAMPANIA INCUBATORI  
 
Napoli, 2 dicembre 2013 - Il vicepresidente della Regione Campania Guido Trombetti e l´assessore regionale alle Attività produttive Fulvio Martusciello hanno inaugurato l’edizione 2013 di Technologybiz, la manifestazione dedicata alle tecnologie e all´innovazione, apertasi il 28 novembre alla Stazione Marittima. Nel corso della manifestazione, è stato presentato il progetto sulla Rete regionale degli incubatori. La Regione Campania, con la legge finanziaria 2013, sostiene la creazione della Rete, in coerenza con la normativa nazionale in materia di certificazione degli incubatori e con le misure di sostegno allo sviluppo d’impresa e delle start up innovative. La Rete, coordinata da Campania Innovazione, andrà ad integrare Campania In.hub - Rete Regionale della Ricerca e dell’Innovazione, e contribuirà alla “messa a sistema” delle esperienze, del know how, delle competenze specifiche degli incubatori e delle strutture regionali che si occupano di supporto alla creazione di impresa, provvedendo altresì al sostegno e all’erogazione dei servizi innovativi da parte di questi ultimi. Obiettivo principale della Rete sarà quello di operare un salto di qualità e di quantità nell’attuazione delle politiche di intervento per lo sviluppo del sistema produttivo locale, realizzando un passaggio da un sistema fatto di singole strutture specializzate operanti in specifici settori e territori della regione ad un vero e proprio sistema campano per l’incubazione e la creazione di impresa, attraverso un coordinamento tra le varie strutture regionali che si occupano di nascita e sviluppo di nuova imprenditorialità. La Rete promuoverà, da un lato, un confronto costante tra i suoi partecipanti su tematiche di interesse comune ed obiettivi congiunti; dall’altro, rafforzerà le relazioni esistenti con il sistema delle Università e della ricerca, il sistema imprenditoriale e professionale in generale, quello della finanza. Sono 25 le strutture, tra classiche e modelli emergenti, che operano in Campania per la creazione di impresa (incubatori, Pst, fab lab, acceleratori, centri servizi). Più di 80 le imprese incubate, 36 non incubate ma accompagnate, 89 spazi occupati e 86 disponibili tra incubatori, parchi scientifici e tecnologici. "L´investimento complessivo della Regione – ha detto il vice presidente della Regione Campania Guido Trombetti - sui distretti ad alta tecnologia è di circa 450 milioni. Nei prossimi giorni, i neonati poli tecnologici di sviluppo del territorio firmeranno l´accordo con Miur e Regione per dare il via ai progetti di sviluppo sostenibile in sei aree d’interesse strategico". "È questo - ha concluso - un appuntamento atteso quanto importante per il territorio. L´argomento centrale è l´innovazione nella piccola e media impresa, tema sul quale la Regione è fortemente impegnata attraverso i distretti, ma anche il progetto Campus o a quello delle Reti d´eccellenza per la formazione del capitale umano. Non c´è innovazione se non c´è qualità del capitale umano: sono convinto che il connubio Pmi, ricerca e alta formazione è la vera ricetta per il futuro. In tal senso è fondamentale il ruolo di Campania Innovazione, sempre più centro di riferimento per il sistema territoriale.” "Grazie all´avvio della Rete degli incubatori – ha aggiunto l’assessore Fulvio Martusciello - razionalizziamo e mettiamo a sistema l´offerta di programmi e servizi per la creazione di impresa. A favore delle start up utilizzeremo l’ ulteriore fondo messo a disposizione dal Piano di azione e coesione di 150 milioni per rilanciare il sistema produttivo campano, avviando una attività di audit con le forze sociali e imprenditoriali per definire velocemente le priorità. Utilizzeremo i 150 milioni per avviare start up anche di imprese femminili, in particolare coinvolgendo donne in stato di disagio o che hanno subito violenze, ed in generale, per avviare un rilancio sul tema della creazione di nuove imprese. Particolare attenzione porremo altresì al settore dell’agroalimentare, un comparto che ha subito di recente un pesante danno di immagine a causa di una discutibile campagna stampa. Siamo certi che con questa ulteriore iniezione di liquidità la Campania uscirà prima tra tutte dalla crisi.” Questi i 25 incubatori della Rete: Polo tecnologico di Campania Innovazione; La Bulla, incubatore di Borgo Orefici; Incipit Campania – Sviluppo di Imprese Innovative Ict based per l’automazione (Na); Incipit Campania – Sviluppo di Imprese Innovative Ict based per l’automazione (Bn); Incubatore di imprese Ict - Pstsa; Hub S.p.a.; Sistema Cilento; 56Cube; Incubatore di imprese P.i.p. "Orto di Cioglia"; Casa della socialità -Incubatore di imprese femminili di Scampia; Centro Servizi Incubatore di Napoli Est; Biostarnet; I Rustici industriali - Consorzio Asi Benevento; Sviluppo Italia - Marcianise; Sviluppo Italia - Salerno; Sviluppo Italia - Pozzuoli; Vic - Vico incubatore di imprese innovative; Ceinge; Biogem; Alimenta; Cibapark del Cira; Smart Lab Incubator; Mediterranean Fab Lab di Cava de´ Tirreni; Urban Fab Lab di Napoli; Fab Lab Napoli di Giugliano. Campania Innovazione S.p.a. Agenzia Regionale per la promozione della Ricerca e dell´Innovazione.  
   
   
AUMENTO IN VISTA DI AUTORIZZAZIONI PER AMMORTIZZATORI IN DEROGA IN FVG  
 
Trieste, 2 dicembre 2013 - L´assessore al Lavoro Loredana Panariti ha comunicato che in Friuli Venezia Giulia potrebbe essere emanato un significativo numero di nuovi decreti autorizzativi di ammortizzatori in deroga. Infatti, allo scopo di superare almeno in parte l´insufficienza degli stanziamenti statali destinati all´erogazione degli ammortizzatori in deroga 2013, il Ministero del Lavoro ha recentemente proposto alle Regioni una "metodologia" per il monitoraggio della spesa in grado di proporre una nuova stima delle quote regionali aggiuntive di ore autorizzabili relativamente agli ammortizzatori in deroga. Si tratta di una metodologia, di cui si è fatta promotrice la stessa Regione Friuli Venezia Giulia, sottolinea l´assessore Panariti, che esprime una ponderazione tra gli importi assegnati alle Regioni ed alcuni indici corrispondenti al cosiddetto "tiraggio", cioè al rapporto tra i trattamenti autorizzati ed i trattamenti effettivamente fruiti. Una revisione di tali indici di ponderazione, è emerso nel corso di una recente riunione al Ministero del Lavoro a Roma, potrebbe portare ad una "significativa" - evidenzia l´assessore regionale - maggiore disponibilità di decreti per ammortizzatori sociali in deroga in Friuli Venezia Giulia.  
   
   
NEL “RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2013” LA FOTOGRAFIA DI UN PAESE CHE RISCHIA DI VEDER PARTIRE TUTTI I SUOI GIOVANI MIGLIORI PRESENTATO A TORINO LO STUDIO CURATO DALLA FONDAZIONE MIGRANTES DELLA CEI  
 
Torino, 2 dicembre 2013 - Non solo “cervelloni” che vanno a lavorare in centri di ricerca americani, inglesi o tedeschi, ma anche giovani operai e tecnici, che, soprattutto al Sud, non trovano più lavoro e ripercorrono i passi dei loro padri e nonni, contando sul supporto di parenti, amici e conoscenti che si sono stabiliti definitivamente all’estero. E’ la fotografia dei nuovi emigranti che ha scattato, con dati e analisi approfondite, il Rapporto Italiani nel Mondo 2013, curato dalla Fondazione Migrantes della Confrenza Epicopale Italiana e pubblicato per i tipi della Tau editrice. Lo studio è stato presentato il 29 novembre a Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino. Dopo i saluti istituzionali dell’Arcivescovo di Torino Monsignor Cesare Nosiglia e del Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, l’introduzione è stata affidata al Direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Torino, Sergio Durando. Moderatore dell’incontro è stato Franco Chiaramonte, Direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro. Il Rapporto è stato presentato dalla curatrice, Delfina Licata. E’ seguita una relazione sul tema “I figli degli italiani all’estero”, tenuta dalla ricercatrice dell’Università di Torino e del Fieri (Forum Intenazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione) Roberta Ricucci. Le conclusioni sono state affidate a Fredo Olivero, dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Torino. Nel corso della presentazione è stato proiettato il video “Rapporto Italiani nel Mondo 2013”, realizzato da Marco Matteo Donat-cattin. Nel suo intervento di saluto, il Presidente Saitta ha affermato l’esigenza di privilegiare le politiche sociali nella destinazione delle risorse pubbliche, perché l’Italia corre il rischio di veder sparire un’intera generazione di giovani intraprendenti: laureati, diplomati, operai specializzati e artigiani. Il grande investimento formativo sostenuto dalle famiglie e della scuola pubblica rischia di andare perduto o di contribuire allo sviluppo economico e sociale di altri Paesi, mentre l’Italia prosegue il suo declino. Monsignor Nosiglia ha sottolineato che da molte regioni italiane, Piemonte compreso, si torna a partire per i “viaggi della speranza”, che sono in molti casi semplici ritorni in patria da parte degli stranieri immigrati, ma che, sempre più, sono il frutto della ricerca di nuove prospettive da parte di giovani originari della nostra regione. “E’ possibile che un Paese che vanta Università e scuole di formazione di eccellenza lasci partire persone sulla cui formazione ha investito molto? - si è chiesto polemicamente l’Arcivescovo di Torino. – Stiamo impoverendo la nostra Patria per arricchire Paesi che sono già oggi più ricchi di noi. E’ un problema che deve essere assunto con maggiore serietà ed impegno dalle istituzioni” “Il fatto è, - ha sottolineato a sua volta il Presidente Saitta – che nell’attuale situazione della finanza pubblica gli amministratori locali stanno diventando i commissari liquidatori delle politiche sociali. Lo Stato deve tornare ad occuparsi dei giovani e dei più deboli”.  
   
   
CARCERI IN TOSCANA, ROSSI ALLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL SENATO, "POSSIBILE RIDURRE IL SOVRAFFOLLAMENTO DA SUBITO"  
 
 Firenze, 2 dicembre 2013 - "Le carceri della Toscana hanno una capienza di 3.251 posti ma oggi ospitano ben 4.184 detenuti. Questo sovraffollamento è una cosa incivile che offende la sensibilità di ognuno e costituisce una violazione dei diritti, fissati anche dalla nostra Costituzione". Lo ha detto il 28 novembre il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso dell´audizione alla Commissione Diritti Umani del Senato, dove era stato invitato per illustrare il progetto della Regione per ridurre l´affollamento delle carceri. "Il sovraffollamento delle carceri – ha spiegato Rossi - si può alleggerire anche a legislazione vigente. Dei 900 detenuti in sovrannumero, infatti, la metà sono legati a reati tossicodipendenza. Di questi 450, almeno 300-350 potrebbero essere indirizzati a misure alternative in apposite comunità residenziali. In questo modo potremo ridurre di almeno un terzo il sovraffollamento delle carceri toscane. Stiamo lavorando per definire con il ministero, la Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza) e il Tribunale di Sorveglianza di Firenze un accordo per realizzare questo obiettivo entro il prossimo mese di maggio". "Al ministro - prosegue Rossi - chiederemo una sola garanzia: quella di tutelare questa esperienza evitando che i posti liberati restino tali e non vengano occupati con nuovi detenuti. In questo modo renderemo più umane le condizioni dei detenuti, daremo una risposta positiva all´appello del Presidente della Repubblica Napolitano e, soprattutto, eviteremo il rischio di dover pagar una multa salatissima – stimata in circa 60-70 milioni di euro - all´Unione Europea a partire dal maggio 2014". "A ciò – sono ancora parole del presidente - si aggiunge anche un altra considerazione: quella legata ai costi. Un detenuto in carcere costa allo Stato 110-125 euro al giorno, mentre il costo in una comunità residenziale è di 35-50 euro che sale a 70 nel caso venga attivato anche un percorso terapeutico. Ciò, com´è evidente, oltre a migliorare le condizioni di cita dei detenuti, comporta anche un risparmio per la spesa pubblica". Nel corso dell´audizione, la Commissione del Senato ha espresso molto interesse anche per il progetto Icam (Istituto a Custodia Attenuata per detenute Madri) finanziato dalla Regione e che consentirà di ospitare fino ad un massimo di 8 detenute-madri con i loro figli (fino a 6 anni). L´immobile che ospiterà l´Icam a Firenze, ha spiegato Rossi, è dotato di ampi spazi comuni (mensa, cucina, zona relax e gioco bambini) oltre a 4 camere per due detenute ciascuna con i figli e i servizi igienici. In un piccolo edificio adiacente saranno realizzate le funzioni di corpo di guardia, sala colloqui e ambulatorio. Sono previste attività orto-vivaistiche per le detenute (con uso di una serra) nel giardino, con spazio per i bambini. Infine verrà realizzata una nuova costruzione per spazio multifunzionale e laboratori. I lavori sono attualmente in fase di appalto dei lavori e si prevede il completamento in 8-9 mesi.  
   
   
APERTO IL BANDO PER CONTRIBUTI A NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA 1,6 MILIONI DI EURO DA REGIONE PIEMONTE E USR PER ATTIVARE SEZIONI PRIMAVERA PER I BAMBINI DI 2 E 3 ANNI  
 
 Torino, 2 dicembre 2013 - Scadrà il 15 gennaio 2014 il bando 2013-2014 rivolto ai nidi e alle scuole dell’infanzia piemontesi, finalizzato all’attivazione di sezioni primavera per i bambini dai 24 ai 36 mesi. Lo stanziamento complessivo è di 1,6 milioni di euro, stanziati dall’Assessorato all’Istruzione della Regione e dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte. Il bando è aperto a tutti i nidi comunali o convenzionati e alle scuole dell’infanzia statali o paritarie. “Quello garantito da nidi e materne è un servizio fondamentale – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e Alberto Cirio, assessore regionale all’Istruzione - Con questo bando diamo al territorio la possibilità di incrementare l’offerta nei confronti di una fascia d’età che vede spesso liste d’attesa molto lunghe e aiutiamo le famiglie, permettendo ai loro bambini di accedere alla scuola materna già a partire dai due anni, invece che dai tre come previsto per legge.”. “La sezione primavera rappresenta un’importante opportunità educativa per i bambini e un servizio a sostegno delle famiglie, in quanto crea le condizioni per l´accoglienza di una fascia d´età altrimenti lasciata completamente a carico dei genitori – sottolinea Giuliana Pupazzoni, direttore dell’Usr Piemonte - Questo motivo, insieme ad altri di natura educativo-pedagogica, ha portato all´accordo con la Regione Piemonte. Il Ministero dell´Istruzione, attraverso l´Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, contribuisce al progetto con proprie risorse finanziarie e con il supporto didattico-organizzativo”. Per gli edifici scolastici di proprietà pubblica sono ammesse a contributo le spese relative a: realizzazione interventi strutturali di adeguamento locali e impianti, necessari alla funzionalità del servizio · acquisto arredi, attrezzature e materiale didattico · costi per il personale utilizzato · spese generali strettamente funzionali al servizio Per gli edifici scolastici di proprietà privata sono ammesse a contributo le spese relative · costi per il personale utilizzato · spese generali strettamente funzionali al servizio. All’atto di presentazione della domanda di contributo le nuove sezioni devono già essere state autorizzate al funzionamento dall’Asl. L’entità massima del contributo per ciascuna sezione è commisurata al numero dei bambini e alla durata del servizio giornaliero: Numero Bambini Orario Da 5 A 6 Ore Orario Da 7 A 9 Ore: 6– 9 bambini Euro 6.000,00 Euro 7.200,00; 10– 14 bambini Euro 10.800,00 Euro 13.200,00; 15–20 bambini Euro 15.000,00 Euro 18.000,00.  
   
   
L.STABILITÀ, WELFARE, LIGURIA: SOCIAL CARD INADEGUATA PER NUOVE POVERTÀ  
 
Genova, 2 dicembre 2013 - “Come assessori regionali riteniamo la social card inserita dal Governo nella Legge di Stabilità un intervento inadeguato per affrontare le nuove povertà, perché non ha alcuna capacità di contrastarle. Anche se il nostro emendamento per stornare almeno 100 milioni a favore del fondo sociale, dei 250 previsti per la social card, non è stato accolto in Senato continueremo la nostra battaglia anche alla Camera”. Lo ha detto l’assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi il 28 novembre a margine della presentazione della 17° edizione della colletta alimentare in programma sabato 30 novembre. “Le povertà – ha detto Rambaudi – stanno cambiando, i poveri non sono più solo i senza fissa dimora o le persone che vivono in situazioni di marginalità e fragilità, purtroppo sta aumentando l’utenza dei servizi tra cittadini che hanno perso il lavoro o hanno avuto crisi economiche gravi e che solo fino a poco tempo fa vivevano in situazione di normalità o anche tra le famiglie monoreddito che non riescono più a mettere insieme i bisogni essenziali come quello dell’alimentazione. Per questo come regioni chiediamo di affrontare il tema insieme allo stato affinché non siano pensati interventi palliativi, ma strutturali come è diventato il Banco alimentare inserito dalla Liguria nel fondo sociale integrato”.  
   
   
WELFARE, LIGURIA: CENTODIECIMILA EURO A FAVORE DEL BANCO ALIMENTARE IN AUMENTO LE RICHIESTE DI AIUTO ALIMENTARE IL BANCO LANCIA UN APPELLO ALLA CITTADINANZA A COLLABORARE ANCHE CON SMS SOLIDALI AL 45599 DA 1 EURO  
 
 Genova, 2 dicembre 2013 - Centodiecimila euro per consentire alla Onlus ligure Banco alimentare di proseguire nella sua attività di ridistribuzione delle eccedenze alimentari. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale ligure, su proposta dell´assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi per andare incontro alle esigenze delle famiglie bisognose a cui il Banco presta assistenza. Lo ha comunicato giovedì 28 novembre l´assessore regionale al welfare nel corso della presentazione, insieme a Gabriella Andraghetti, presidente del Banco alimentare della Liguria, della diciasettesima edizione della colletta alimentare che si svolgerà sabato 30 novembre in 470 punti vendita liguri dove i 6.000 volontari del banco inviteranno a donare alimenti a favore dei più poveri. "I finanziamenti a favore del Banco alimentare della Liguria – ha spiegato l´assessore Rambaudi - che si occupa di raccogliere le eccedenze di produzione agricole e dell´industria e ridistribuirle attraverso enti e associazioni convenzionate, rappresentano una parte degli 800.000 euro stanziati dalla Giunta regionale nel 2013 a favore delle fasce deboli e delle estreme povertà". "Il Banco alimentare – continua Rambaudi – con le sue 400 associazioni convenzionate che si occupano di aiuto ai poveri e agli emarginati e attive sul territorio ligure dal 1996, costituisce una realtà unica per diffusione e incisività". Gli Enti convenzionati con il Banco consegnano infatti direttamente gli alimenti alle persone e alle famiglie bisognose o utilizzano i prodotti per cucinare i pasti in mense per poveri, case famiglie, comunità. La gamma di prodotti distribuiti comprende principalmente latte, pasta secca, riso, burro, formaggio, legumi, frutta, verdura, olio, dolci, bevande, mentre nella giornata di sabato 30 novembre verranno richiesti in particolare olio, alimenti per l´infanzia e scatolette. Le donazioni di alimenti ricevute durante la giornata nazionale della colletta andranno ad integrare quanto la rete Banco Alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana combattendo lo spreco di cibo. Sono state 1800 le tonnellate di alimenti raccolte dal Banco nel 2012 in Liguria provenienti dall´agenzia per le erogazioni in agricoltura, dalle industrie, dalla grande distribuzione, dalla ristorazione e dalle collette e ridistribuite alle strutture convenzionate. Inoltre sono state già 9.000 le porzioni di cibo recuperate presso la ristorazione nei primi sei mesi del 2013. "In questi anni – ha spiegato Gabriella Andraghetti – le richieste di aiuto sono sempre aumentate e nel 2014 avremo quasi 2000 richieste in piu´. Tra coloro che sono più in difficoltà le famiglie che per un evento improvviso, come un licenziamento o una malattia, non riescono più ad arrivare alla fine del mese e scendono al di sotto della soglia di povertà. Nel 2013 le persone aiutate dal Banco sono state 66.500 in liguria, attraverso 400 strutture convenzionate su tutto il territorio regionale: dai minori, agli anziani, dalle famiglie, ai disabili, fino ai senza fissa dimora e ai tossicodipendenti. Secondo Andraghetti il problema sorgerà pero´ l´anno prossimo "perché si conclude, con la fine del 2013, il programma specifico di aiuti alimentari che arrivano dall´Unione Europea e che determinerà, nei prossimi mesi, grosse difficoltà di approvvigionamento alimentare visto che il 70% degli alimenti ridistribuiti arriva proprio dalla Ue".