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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Dicembre 2013
SCHULZ SULLA GIORNATA DEI DIRITTI UMANI  
 
Strasburgo, 10 dicembre 2013 – In occasione della giornata internazionale dei diritti umani 10 dicembre, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha dichiarato: "Il giorno del funerale di Nelson Mandela, rendiamo omaggio a uno dei più grandi combattenti per i diritti umani di tutti i tempi. Madiba emancipato milioni di persone in Sud Africa e un esempio per il mondo intero. Se guardiamo al nostro Premio Sacharov o di nostri finanziamenti per le azioni dei diritti umani nel bilancio dell´Ue, l´inclusione di clausole sui diritti umani negli accordi commerciali o la creazione della carica di rappresentante speciale dell´Unione europea (Rsue) per i diritti umani, il Parlamento europeo ha sempre cercato di impostare un ambizioso programma di diritti umani per l´Unione europea. Tuttavia, anche in Europa, i diritti fondamentali sono sotto attacco. La crisi economica e finanziaria ha gettato milioni di europei nella povertà. Esso ha intaccato la capacità delle istituzioni pubbliche di fornire servizi di base e allargato il divario tra ricchi e poveri. Violazioni dei diritti umani continuano senza sosta in tutto il mondo e nei quartieri europei sia orientale e meridionale. I giovani, la forza motrice dietro la primavera araba, sono mirati, intimiditi e addirittura incarcerati. Libertà civili sono ancora una volta stati limitati. Violazioni dei diritti umani sono più palese nelle zone di conflitto: dalla Siria alla Repubblica Centrafricana, i cittadini, bambini e donne stanno pagando il prezzo più pesante per la ripartizione in sicurezza e aumentato l´illegalità. La politica estera dell´Unione europea deve muoversi-up una marcia nella sua agenda dei diritti umani e di trovare modi più innovativi e diretti per sostenere coloro che avanzano diritti umani e le libertà civili di tutto il mondo. In questo giorno, e il 20 ° anniversario della creazione dell´Ufficio dell´Alto Commissario per i Diritti Umani, rendo omaggio a tutti i lavoratori e volontari nelle organizzazioni internazionali e della società civile che si sforzano di promuovere la causa dei diritti umani, in Europa e oltre.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA: OMAGGIO A NELSON MANDELA E ALLE VITTIME IN LETTONIA PER IL CROLLO DI UN TETTO  
 
 Strasburgo, 10 dicembre 2013 - Il Presidente Schulz ha aperto la sessione con un minuto di silenzio per rendere omaggio a Nelson Mandela, deceduto il 5 dicembre scorso, e alle 54 persone uccise e ai feriti a causa del crollo del tetto di un supermercato a Riga, in Lettonia, il 21 novembre. Ha quindi esortato le autorit¨¤ ucraine ad astenersi dall´utilizzare la violenza contro i manifestanti pro-Ue di piazza Maidan a Kiev. Schulz ha ricordato che Mandela ¨¨ stato un eroe, un rivoluzionario e un grande riconciliatore. La sua scomparsa ha lasciato, da un lato, i sudafricani senza l´uomo che chiamavano "padre" e, dall´altro, il mondo senza una grande personalit¨¤. Nonostante sia stato incarcerato per 27 anni, Mandela non ha mai cercato la vendetta. Al contrario, ha saputo utilizzare il suo carisma, la sua modestia e la sua generosit¨¤ per contribuire a realizzare la trasformazione del Sudafrica da regime repressivo razziale a democrazia. Porgendo le condoglianze del Parlamento alla famiglia Mandela, al governo e al popolo del Sudafrica, il Parlamento europeo ha riconosciuto la lotta di Mandela contro l´oppressione, assegnandogli nel 1988 il primo Premio Sakharov per la libert¨¤ di pensiero. Crollo del tetto di un supermercato a Riga - Il crollo del tetto di un supermercato a Riga, il 21 novembre scorso, ha causato la morte di 54 persone e il ferimento di molte altre. Questo ¨¨ stato il peggior disastro della Lettonia dalla sua indipendenza nel 1991, ha dichiarato Schulz, estendendo le condoglianze del Parlamento alle famiglie e agli amici delle vittime. Manifestanti in Ucraina - Commentando le notizie secondo cui la polizia era stata mobilitata contro i manifestanti pro-Eu in piazza Maidan a Kiev, Schulz ha invitato il governo ucraino ad astenersi dalla violenza e a intraprendere la via del dialogo. Il Parlamento europeo "¨¨ favorevole al diritto di esercitare la libert¨¤ di parola e di libera assemblea e sostiene le legittime aspirazioni europee del popolo ucraino", ha concluso. Deputati uscenti - I deputati polacchi Rafal Trzaskowski (Ppe) e Lena Kolarska - Bobi¨½ska (Ppe) sono stati nominati nel governo nazionale. I loro seggi al Parlamento europeo sono vacanti dal 3 dicembre.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO SULLA SITUAZIONE ATTUALE IN UCRAINA  
 
Milano, 10 dicembre 2013 - Durante il suo discorso di apertura al New Narrative per la conferenza l´Europa ieri a Milano, il Presidente Barroso ha anche fatto le seguenti osservazioni sulla situazione attuale in Ucraina: "Il mio appello a tutti gli intellettuali, a tutti gli uomini e donne di cultura, a tutti i cittadini, non è quello di dare a questo disfattismo, è quello di avere il coraggio di combattere le forze negative perché sì, le forze populiste, le forze estremiste sono forze negative che sono oggi sotto un tema che è molto spesso un tema di anti-europeo, rendendo il rilancio dei tutti i demoni d´Europa, come il nazionalismo estremo, come la xenofobia, il razzismo a volte - questi sono valori negativi. E ´importante, di fronte a queste sfide - invece di mantenere noi stessi nella zona di comfort, vale a dire le cosiddette parti stabilimento - di avere il coraggio di uscire e combattere, non rinunciare a tali argomenti, per spiegare con ragionevole e razionale argomenti - a volte per alcuni di noi con emozione - perché ci preoccupiamo per l´Europa, perché l´Europa è qualcosa che dobbiamo amare proprio per difendere questi valori. E se qualche volta in Europa, alcuni di noi hanno dubbi su quanto siano importanti questi valori sono, basta guardare l´Ucraina. Quei giovani nelle strade di Ucraina, con temperature sotto lo zero, stanno scrivendo la nuova narrazione per l´Europa. Quando vediamo per le strade fredde di Kiev, uomini e donne con la bandiera europea, in lotta per quella bandiera europea, è perché stanno anche combattendo per l´Ucraina e per il loro futuro. Perché sanno che l´Europa non è solo la terra delle opportunità in termini di sviluppo economico, perché hanno visto quello che è successo in Polonia o quello che è successo nei paesi baltici, ma anche perché l´Europa è la promessa di speranza e di libertà. E penso che l´Unione europea ha il diritto e il dovere di stare dalla gente di Ucraina in questo momento molto difficile, perché stanno dando in Europa uno dei più grandi contributi che possono essere date. Proprio ieri ho avuto una telefonata - un altro - con il presidente Yanukovich. Gli ho chiesto di dar prova di moderazione di fronte a questi recenti sviluppi, non usare la forza contro persone che stanno dimostrando pacificamente, a rispettare pienamente le libertà che sono così importanti per tutti noi in Europa. Gli ho chiesto di ricevere l´Alto Rappresentante / Vicepresidente della Commissione Cathy Ashton che sarà a Kiev già domani e dopodomani, così lei può anche avere un ruolo nel cercare di portare alcune soluzioni per la situazione molto tesa che L´ucraina sta vivendo oggi. E spero che le forze europee mostreranno il loro impegno al nostro progetto comune. Perché non è vero che è solo nella parte occidentale dell´Ucraina. No, la maggior parte degli ucraini si preoccupano di un futuro in pace e libertà. E penso che abbiamo questo dovere riconoscere loro oggi. Perché proprio la nostra storia è una storia di apertura (...)  
   
   
DIVARIO RETRIBUTIVO DI GENERE: LE DONNE EUROPEE LAVORANO ANCORA 59 GIORNI A SALARIO ZERO  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2013 - Gli ultimi dati resi noti ieri dalla Commissione europea parlano chiaro: il divario retributivo di genere, cioè la differenza media tra la retribuzione oraria di uomini e donne nell’Ue, è fermo al 16,2%. Nell’arco di un anno nulla è cambiato. Secondo la relazione pubblicata oggi dalla Commissione, la disparità retributiva uomo-donna persiste ancora in tutti i paesi dell’Unione e varia dal 27,3% dell’Estonia al 2,3% della Slovenia. I dati globali confermano una lieve tendenza al ribasso negli ultimi anni, con un calo dell’1,1% tra il 2008 e il 2011. Secondo la relazione pubblicata oggi, il principale ostacolo alla parità retributiva è l’applicazione pratica delle norme e lo scarso ricorso in giustizia da parte delle interessate. “Le leggi dell’Unione hanno posto una serie di importanti principi: parità retributiva per lo stesso lavoro, parità sul luogo di lavoro e diritti minimi per il congedo di maternità. Ma la strada è ancora lunga prima che l’uguaglianza tra donne e uomini diventi realtà. Il fossato retributivo è ancora profondo e lungi dall’essere colmato. E la costatazione più amara è che le tendenze recenti sono in buona parte attribuibili a una diminuzione delle retribuzioni maschili più che a un aumento di quelle femminili”, ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia. “La parità retributiva per uno stesso lavoro è un principio sancito dai trattati dell’Unione sin dal 1957 ed è giunto il momento di farla diventare realtà anche sul posto di lavoro.” La relazione pubblicata oggi valuta l’applicazione pratica delle disposizioni sulla parità retributiva nei paesi dell’Ue e individua nell’applicazione e nell’attuazione corretta della direttiva del 2006 sulle pari opportunità la principale sfida futura in tutti gli Stati membri. La Commissione, in quanto custode dei trattati, verifica il recepimento delle leggi sulle pari opportunità e ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 23 Stati membri in merito alla trasposizione di una serie di norme dell’Unione in materia. Di queste procedure, solo una non si è ancora risolta. Sistemi retributivi poco trasparenti, assenza di parametri chiari sulla parità retributiva e disinformazione dei lavoratori concorrono a ostacolare un’applicazione reale del principio della parità retributiva, come si legge nella relazione pubblicata oggi. Una maggiore trasparenza dei sistemi salariali permetterebbe raffronti immediati tra le retribuzioni dei due sessi, favorendo così le rivendicazioni da parte delle vittime. Le prossime tappe: la direttiva del 2006 sulle pari opportunità è stata sufficientemente e chiaramente recepita solo in due Stati membri (Francia e Paesi Bassi), ai quali la Commissione non ha chiesto ulteriori chiarimenti. Per gli altri 26 Stati membri la Commissione è in attesa di informazioni complementari e garantirà la piena attuazione e applicazione dei diritti sanciti dalle leggi dell’Ue, se necessario anche con procedure di infrazione. Contesto - La parità di genere è uno dei principi fondatori dell’Unione europea. La parità retributiva è sancita dai trattati sin dal 1957 e trova attuazione nella direttiva 2006/54/Ce sulla parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego. Gli Stati membri sono tenuti a colmare il divario retributivo di genere e per la Commissione il sostegno in tal senso è una questione importante e prioritaria, come testimonia la sua strategia per la parità tra donne e uomini 2010-2015. La relazione pubblicata oggi fornisce in allegato una panoramica della giurisprudenza nazionale e dell’Unione in materia di parità retributiva, un quadro generale sulle iniziative della Commissione e esempi di migliori pratiche nazionali. La Commissione realizza una serie di azioni sulla parità di genere: l’iniziativa Equality Pays Off; le raccomandazioni specifiche per paese, che ogni anno evidenziano il problema della disparità retributiva nei singoli Stati membri; le giornate europee per la parità retributiva; lo scambio di buone pratiche; i finanziamenti di iniziative negli Stati membri tramite i Fondi strutturali. Esempi di buone pratiche sulla parità retributiva a livello nazionale: nel 2012 il parlamento belga ha adottato una legge che obbliga le imprese, ogni due anni, a realizzare analisi comparative della struttura salariale. Il Belgio è anche il primo paese europeo a aver proclamato nel 2005 una giornata per la parità retributiva; la legge francese del 2006 sulla parità retributiva impone alle imprese di rendere conto del sistema salariale e dei piani per colmare le disparità retributive di genere. È significativo che la legge imponga ai datori di lavoro di presentare ogni anno una relazione scritta sulla parità di genere da sottoporre ai rappresentanti dei lavoratori; la legge austriaca sulle pari opportunità impone alle imprese di presentare relazioni sulla parità retributiva. Questa disposizione, introdotta gradualmente, si applica attualmente alle imprese con più di 250, 500 e 1000 dipendenti, mentre quelle con più di 150 dipendenti dovranno adeguarsi dal 2014. Per altri esempi di buone pratiche nazionali si rimanda alla relazione della Commissione.  
   
   
INTERVENTO DEL VICEPRESIDENTE OLLI REHN ALLA CONFERENZA STAMPA DELL´EUROGRUPPO  
 
Bruxelles, 10 Dicembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri Olli Rehn Vice-presidente della Commissione europea e membro della Commissione responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro:” Vorrei dire qualche parola in merito alla revisione del Fmi, Irlanda e Grecia. Per cominciare, lasciatemi dire che siamo molto largamente d´accordo con la valutazione del Fmi dei recenti sviluppi e le sfide della zona euro, di cui abbiamo parlato questa sera. Prendo atto conclusione del Fondo che le azioni politiche nell´area dell´euro ea livello nazionale hanno posto le basi per la ripresa. E sono molto d´accordo con il Fmi che la sfida è ora di andare oltre stabilizzazione e di assicurare una forte e duratura ripresa economica. Questo significa mantenere la rotta della riforma economica e completare la ricostruzione della zona euro. Come ha detto Jeroen, questa sera l´Eurogruppo ha convenuto sulla conclusione del riesame dodicesimo e ultimo del programma di aggiustamento economico per l´Irlanda. A mio avviso, la conclusione positiva del programma irlandese è un segnale forte che la nostra risposta comune alla crisi sta dando risultati. E ´anche una chiara dimostrazione di ciò che può sembrare ovvio, ma a volte ha bisogno di essere detto esplicitamente: è che un programma di aggiustamento ha un inizio e una fine. E il percorso tra questi due punti è più morbida quando vi è determinata attuazione da parte del paese interessato. Questo è stato il caso per l´Irlanda. Naturalmente, questo è stato uno sforzo congiunto. Prima di tutto dal popolo irlandese e le autorità irlandesi. Ma anche dai partner dell´Irlanda, che per primo ha fornito il paese con l´aiuto finanziario e poi rafforzati loro sostegno eliminando i margini di prestito, e per due volte si estendono le scadenze medio sui prestiti in Irlanda per quasi 20 anni. Questi passaggi hanno ulteriormente rafforzato la sostenibilità del debito pubblico dell´Irlanda. Oggi, il settore bancario irlandese, che era al centro della sua crisi nel 2010 o prima e fino al 2010, è sulla buona strada per la riparazione, che è essenziale per una ripresa duratura, in quanto è essenziale per i prestiti all´economia reale, a imprese e famiglie. E particolarmente gradita sono i dati più recenti mostrano che sia il calo della disoccupazione e il ritmo di creazione di posti di lavoro hanno raggiunto i loro livelli più veloci in diversi anni in Irlanda. Una volta che si esce dal programma, Irlanda tornare nelle normali procedure di governance economica applicabili a tutti gli Stati membri dell´area dell´euro. Inoltre, come è il caso per tutti gli ex paesi partecipanti al programma, sorveglianza post-programma sarà effettuata in linea con le regole concordate all´inizio di quest´anno e di cui la confezione da due Concludo con una parola sulla Grecia. Come sapete, le discussioni sulla revisione in corso sono proseguite nelle ultime settimane dalla sede centrale. Ora, questa settimana, il Mercoledì, i nostri capi missione tornerà ad Atene per una missione tecnica di circa una settimana, che si concentrerà su questioni che devono essere legiferato entro la fine dell´anno. Ci aspettiamo che i nostri capi missione torneranno con una squadra piena di negoziato nel mese di gennaio, al fine di raggiungere un accordo sul livello personale, più rapidamente possibile. Ovviamente faremo ogni sforzo per chiudere come molte questioni come possibile entro la fine dell´anno. La maggior parte delle questioni in sospeso sono le riforme per il recupero, sulla creazione di posti di lavoro, circa l´equità sociale. Abbiamo anche detto che gli sforzi compiuti dalle autorità greche e il popolo greco hanno permesso al paese di affrontare molti problemi strutturali profondamente radicate e questo ha contribuito a creare le condizioni per un ritorno alla crescita sostenibile. L´economia greca si sta stabilizzando e dovrebbe ampliare l´anno prossimo. Ora è essenziale per mantenere la rotta della riforma, a rafforzare questo recupero che è ormai dietro l´angolo. La Commissione continuerà a stare dalla Grecia e sostenere il paese attraverso questo difficile ma necessario adeguamento economico.”  
   
   
ADOTTATO IL PRIMO STRUMENTO GIURIDICO DELL’UE PER L’INCLUSIONE DEI ROM  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2013 - Ieri i 28 Stati membri dell’Unione europea si sono impegnati ad attuare una serie di raccomandazioni della Commissione europea per accelerare l’integrazione socioeconomica delle comunità Rom. La raccomandazione del Consiglio è stata adottata all’unanimità dai ministri, riuniti in sede di Consiglio, meno di sei mesi dopo che era stata presentata la proposta della Commissione (Ip/13/607, Memo/13/610). Questo è in assoluto il primo strumento giuridico dell’Ue per l’inclusione dei Rom. Con l’adozione della raccomandazione, gli Stati membri si impegnano a prendere misure mirate per colmare il divario fra i Rom e il resto della popolazione. “L’accordo odierno dimostra che gli Stati membri sono fermamente intenzionati ad affrontare con determinazione il problema dell’integrazione dei Rom. I ministri hanno espresso l’impegno unanime a migliorare concretamente la situazione delle comunità Rom”, ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria Ue per la Giustizia. “Ora che gli Stati membri dispongono degli strumenti fondamentali per l’integrazione dei Rom, è importante passare dalle parole ai fatti. Non esiteremo a ricordare ai paesi dell’Ue gli impegni assunti e ci accerteremo che li rispettino.” La raccomandazione del Consiglio su misure efficaci per l’integrazione dei Rom negli Stati membri adottata oggi contiene orientamenti specifici per aiutare gli Stati membri ad aumentare e accelerare gli sforzi. Gli Stati membri sono esortati a prendere misure mirate per colmare il divario fra i Rom e il resto della popolazione. La raccomandazione potenzia il Quadro dell’Ue per le strategie nazionali di integrazione dei Rom, approvato da tutti gli Stati membri nel 2011 (Ip/11/789), definendo le condizioni per un’inclusione effettiva dei Rom negli Stati membri. Ispirandosi alle relazioni sulla situazione dei Rom presentate negli ultimi anni dalla Commissione, la raccomandazione si concentra sui quattro settori in cui i dirigenti politici dell’Ue si sono impegnati a conseguire obiettivi comuni per l’integrazione dei Rom nell’ambito del Quadro dell’Ue: l’accesso all’istruzione, all’occupazione, all’assistenza sanitaria e all’alloggio. Per realizzare le azioni previste, si chiede agli Stati membri di stanziare a favore dell’inclusione dei Rom non solo fondi dell’Ue ma anche fondi nazionali e del terzo settore, un fattore chiave identificato dalla Commissione nella valutazione delle strategie degli Stati membri presentata lo scorso anno (Ip/12/499). La raccomandazione offre inoltre orientamenti agli Stati membri per quanto riguarda le politiche trasversali di integrazione dei Rom, ad esempio garantire che le strategie siano locali, far rispettare le norme antidiscriminazione, seguire un approccio orientato agli investimenti sociali, proteggere minori e donne Rom e combattere la povertà. Prossime tappe - Anche se la raccomandazione non è giuridicamente vincolante, ci si aspetta che gli Stati membri adottino misure concrete per cambiare radicalmente la situazione dei Rom. Secondo la relazione sui progressi realizzati presentata dalla Commissione a giugno, gli Stati membri dovevano impegnarsi maggiormente per attuare le strategie nazionali di integrazione dei Rom nell’ambito del Quadro dell’Ue per le strategie nazionali di integrazione dei Rom (si vedano le schede sui singoli paesi). La Commissione riferirà nuovamente sui progressi degli Stati membri nella primavera del 2014. Pur non essendo formalmente tenuto a votare sulla questione, il Parlamento europeo ha appoggiato la raccomandazione del Consiglio dopo il voto del 5 dicembre da parte della commissione per le libertà civili (Libe), la quale ha approvato un progetto di risoluzione sui progressi nell’attuazione delle strategie nazionali di integrazione dei Rom in cui si sottolineano il contributo delle autorità locali e regionali alla definizione e all’attuazione delle politiche relative ai Rom e l’importanza di destinare risorse finanziarie sufficienti alle politiche di inclusione dei Rom. La risoluzione dovrebbe essere approvata dal Parlamento europeo in sessione plenaria all’inizio del 2014. La Commissione, da parte sua, continuerà a valutare i progressi compiuti nelle relazioni sui Rom presentate ogni anno a primavera. Le conclusioni di queste relazioni alimenteranno anche il processo del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche. A maggio 2013, basandosi sulla proposta della Commissione, il Consiglio ha rivolto a cinque Stati membri (Bulgaria, Repubblica ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia), nell’ambito del semestre europeo, raccomandazioni specifiche per paese su questioni relative ai Rom. Questo ciclo annuale garantisce che l’integrazione dei Rom rimanga costantemente e saldamente nell’agenda europea.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: REGOLE PER PREVENIRE L´ULTERIORE PERDITA DI MIGRANTI VIVI AL LARGO DELLE COSTE DELL´UE  
 
 Strasburgo, 10 dicembre 2013 – Il progetto di regolamento per chiarire come guardie di frontiera in servizio in operazioni marittime di Frontex coordinati dovrebbero trattare con i migranti intercettati o soccorsi in mare e dove li dovrebbero sbarcare sono stati approvati dal Comitato per le libertà civili lunedi. Queste regole dovrebbero contribuire a salvare vite umane, eliminando la confusione a causa di diverse interpretazioni del diritto internazionale degli Stati membri dell´Ue. I deputati hanno inoltre inserito clausole per garantire che i diritti dei migranti sono meglio protetti. "Il Parlamento europeo ha fatto un passo per rispondere ai critici di operazioni Frontex per rafforzare il rispetto per la priorità di salvare delle vite. Spero che il Consiglio avrà la stessa priorità e giungere rapidamente ad un accordo con il Parlamento per permettere il presente regolamento abbia effetto ", ha affermato il relatore Carlos Coelho (Ppe, Pt). Il progetto di regolamento Ue chiarisce le norme sulle intercettazioni o di soccorso in mare di migranti e dove dovrebbero essere sbarcati. Tali norme Ue devono rimuovere la confusione creata da interpretazioni divergenti degli Stati membri dell´Ue di diritto e delle prassi internazionale. Essa dovrebbe inoltre migliorare l´efficienza delle operazioni marittime di Frontex coordinati e aiutare gli Stati membri adempiono il loro dovere di prestare assistenza alle persone in difficoltà. Le nuove norme dovrebbero rendere più semplice assicurare che le guardie di frontiera sono conformi a tutti gli obblighi internazionali per prestare assistenza a qualsiasi nave o persona in pericolo in mare. Tutela dei diritti fondamentali - I deputati inserito disposizioni per migliorare la certezza del diritto per quanto riguarda il rispetto dei diritti fondamentali, compreso il rispetto del principio di "non-refoulement", che dice che gli individui non devono essere restituiti nel loro paese d´origine o in qualsiasi altro paese in cui esiste un rischio di persecuzioni, torture o altri danni gravi. I migranti che sbarcano in paesi terzi - Le guardie di frontiera che considerano sbarco intercettate o soccorse persone in un paese terzo, avrebbero dovuto "valutare le loro circostanze personali", compresa la loro condizione medica e necessità di protezione internazionale, "prima di prendere una decisione". I migranti avrebbero il diritto di essere informati se sono destinati ad essere sbarcate e il diritto di esprimere le proprie ragioni per non voler essere atterrato lì. Salvare le persone in difficoltà non dovrebbe essere un reato - "Dovrebbero essere adottate misure, comprese le procedure penali e sanzioni,, scoraggiare i comandanti dal prestare assistenza a persone in pericolo in mare", i deputati aggiunto. Strumenti di solidarietà e responsabilità di condivisione - I deputati ribadiscono che gli Stati membri che affrontano pressioni migratorie possono attivare diversi strumenti di solidarietà (comprese le risorse umane, tecniche e) in caso di un improvviso afflusso di richiedenti asilo. Inoltre propongono che istituisce un ufficio operativo nel Mediterraneo per migliorare il coordinamento tra gli Stati membri e "garantire la solidarietà e la condivisione delle responsabilità". Cooperazione con paesi terzi - La cooperazione con i paesi terzi confinanti è fondamentale per impedire l´attraversamento non autorizzato della frontiera, contrastare la criminalità transfrontaliera e rendere le operazioni di ricerca e soccorso più efficiente, i deputati dicono. Anche in questo contesto, i diritti dei migranti devono essere pienamente rispettati, aggiungono. Prossimi passi - Questo voto dà al relatore il mandato di avviare negoziati con il Consiglio, al fine di raggiungere un accordo in prima lettura.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: SANITÀ, CONTROLLI SULLE ESENZIONI PER I TICKET SANITARI, SICUREZZA E CONTRIBUTI PER LA MONTAGNA  
 
Torino, 10 dicembre 2013 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Sanità . Sono state individuate, su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, cinque aree interaziendali di coordinamento cui dovranno afferire le aziende sanitarie per i servizi amministrativi, tecnici, logistici e di supporto, ferme restando le funzioni di committenza attribuite a Scr Piemonte: la n.1 comprende le asl To1, To3 e To5, l’azienda ospedaliera Mauriziano di Torino, l’azienda ospedaliera universitaria San Luigi di Orbassano; la n.2 le asl To2 e To4; la n.3 le asl Vc, No, Bi, Vco e l’azienda ospedaliera universitaria Maggiore di Novara; la n.4 le asl Cn1 e Cn2 e l’azienda ospedaliera S: Croce e Carle di Cuneo; la n.5 le asl Al e At e l’azienda ospedaliera Ss. Antonio e Biagio di Alessandria. In considerazione della complessità ed in correlazione al ruolo privilegiato sotto il profilo dell’integrazione tra attività assistenziali, didattiche e scientifiche, l’azienda ospedaliero universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino non è stata inserita in alcuna area. Con successive delibere, sentita la Commissione consiliare competente e consultati i direttori generali, la Giunta provvederà ad individuare l’azienda o le aziende cui affidare la gestione delle funzioni correlate all’interno di ciascuna area. Esenzioni . Con il progetto “Cruscotto esenzioni da reddito”, proposto dagli assessori Gian Luca Vignale e Ugo Cavallera, la Regione intende approfondire la legittimità delle esenzioni da reddito autocertificate dai cittadini di Torino presso gli sportelli delle aziende sanitarie rispetto a quelle risultanti negli archivi del Ministero dell’Economia. Sicurezza . Come proposto dall’assessore Riccardo Molinari, il progetto di ricerca e sviluppo del servizio di realizzazione della piattaforma sperimentale di videosorveglianza territoriale verrà esteso ad almeno la metà dei Comuni piemontesi, sfruttando laddove possibile i collegamenti Internet a banda larga, in modo da aumentare la sicurezza reale della popolazione. La delibera accoglie così quanto richiesto nella relazione conclusiva della Conferenza regionale sulla sicurezza integrata del 27 novembre scorso. Montagna . Definite, come proposto dall’assessore Gian Luca Vignale, le azioni di iniziativa regionale del Fondo per la montagna. Con uno stanziamento complessivo di 250.000 euro si contribuisce a diverse iniziative, tra cui il festival Montagne dal vivo, il Progetto educativo sci del Cus, la comunicazione multimediale del sistema neve piemontese, la realizzazione del sito della Grande Traversata delle Alpi. Sono stati inoltre approvati: su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la definizione dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi delle strutture residenziali dedicate alle persone con disturbi del comportamento alimentare, nonché l’adesione della Regione al progetto ministeriale sulla vita indipendente dei disabili e la loro inclusione nella società ed a quello a favore di minori a rischio di allontanamento dal proprio nucleo familiare; su proposta dell’assessore Alberto Cirio, la modifica dell’accordo di programma con la Provincia del Vco per il completamento e l’ampliamento della palestra del nuovo polo liceale di Omegna, nonché la proroga al 31 dicembre 2014 dell’accordo di programma con la Provincia di Vercelli e la Comunità montana Valsesia per lo sviluppo di piste ciclabili per mountain bike; su proposta dell’assessore Agostino Ghiglia, la modifica all’accordo di programma con la Provincia di Biella per potenziare la rete wi-fi con la posa di postazioni per telecomunicazioni a Piedicavallo, Salussola e Mosso; su proposta degli assessori Roberto Ravello e Giovanna Quaglia, la proroga al 31 dicembre 2015 dell’accordo di programma per il nuovo ponte sul Tanaro ad Alessandria e la liquidazione di un primo acconto di un milione di euro; su proposta degli assessori Roberto Ravello e Claudio Sacchetto, la sospensione temporanea per dieci giorni del divieto invernale di spandimento dei liquami zootecnici nelle aree esterne alle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola; su proposta dell’assessore Roberto Ravello, il rinvio al 1° gennaio 2015 della decorrenza dell’applicazione della triplicazione del canone per le utenze che utilizzano acque riservate al consumo umano per fini diversi; su proposta dell’assessore Gian Luca Vignale, gli schemi di protocollo d’intesa tra Regione, Collegio guide alpine e Arpiet per lo sviluppo e il potenziamento del turismo montano.  
   
   
LA DIRETTA STREAMING DELLA SEDUTA DI GIUNTA DEL 9 DICEMBRE 2013  
 
Firenze, 10 dicembre 2013 – Progetto di sostegno alle zone colpite dal tifone Hayan nelle Filippine, finanziamento di tirocini curriculari retribuiti, bilancio di genere, semplificazione nell´accesso all´esenzione ticket, sostegno alla promozione del cinema di qualità. Questi i provvedimenti da segnalare approvati oggi dalla Giunta regionale, trasmessa in diretta streaming. Progetto post-emergenza alle zone colpite dal tifone Hayan nelle Filippin (da 19´30 a 21´26) Accordo di collaborazione tra Regione , le Università degli Studi e Istituti di Alta formazione e specializzazione toscani per lo svolgimento di tirocini curriculari e non curriculari (da 31´11 a 32´25) Bilancio di genere della Regione (da 33´47 a 36´00) Introduzione di modalità semplificate per l´accesso all´esenzione dai ticket in sanità (da 58´29 a 59´28) Promozione del cinema di qualità: sostegno alla rete dei cinema d´essai e delle sale cinematografiche di medio-piccole dimensioni (da 1h01´30 a 1h02´12) Si ricorda che gli atti approvati saranno disponibili all´indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew  dopo la loro verbalizzazione da parte degli uffici regionali.  
   
   
FIDUCIA, COLLABORAZIONE, USO RISORSE PER SMART PUGLIA  
 
Bari, 10 dicembre 2013 - Fiducia, collaborazione, utilizzo delle risorse per realizzare insieme quanto si è condiviso, sono le linee guida da seguire per costruire la strategia della Smart Puglia. Lo ha sottolineato l´assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, intervenendo al laboratorio ´Smart Puglia: verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020´, oggi nell´ambito della terza edizione di Medimex, il salone dell´innovazione musicale alla Fiera del Levante, a Bari. All´incontro hanno partecipato tutti gli attori coinvolti nei processi dell´industria creativa, "un asset molto importante - lo ha definito Capone - sul quale la Regione sta puntando molto investendo nell´innovazione e nella internazionalizzazione per aumentarne la competitività". "Grazie a queste politiche - ha precisato l´assessore - anche le nostre piccolissime imprese che si occupano di musica e di spettacolo in genere, hanno potuto fare rete riuscendo subito dopo a collaborare con i grandi operatori internazionali". A questo proposito, l´assessore ha ricordato che la Regione Puglia nel 2012 ha riconosciuto in via definitiva il Distretto produttivo "Puglia Creativa", che potrà avere maggiore spinta in seguito alle recenti decisioni prese a livello europeo. "Lo scorso 31 luglio - ha ricordato Capone - l´Unione europea ha infatti approvato due regolamenti coi quali si chiede alle Regioni di potenziare le politiche dell´innovazione e quelle dell´internazionalizzazione". Questo, ha rilevato, "ci permetterà di poter usare più risorse da destinare alla competitività delle nostre imprese, ma non basta". Ciò che "è fondamentale", ha rimarcato, "è che le strategie siano costruite insieme da imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni: per questo - ha concluso - il mio impegno è quello di poter contribuire ad aiutare l´industria creativa a fare emergere quei talenti e quelle eccellenze che stanno facendo conoscere la nostra Puglia nel resto del mondo".  
   
   
ACCELERAZIONE SPESA, VIA ALLE DOMANDE. CALDORO: "DIAMO RISPOSTE CONCRETE A TANTI COMUNI CAMPANI"  
 
Napoli, 10 dicembre 2013 - L´azione programmata dall’Amministrazione regionale denominata "Accelerazione della spesa" verrà attuata attraverso l´individuazione di interventi da finanziare con il Por Campania Fesr 2007-2013, nel campo ambientale, della ricerca e innovazione, dell´efficientamento energetico e dello sviluppo urbano. Circa 1,5 miliari di euro di risorse Fesr verranno utilizzate per interventi a sostegno del tessuto produttivo campano con una metodologia di partenariato rafforzato tra Amministrazione regionale e beneficiari, che diventerà uno standard operativo nella nuova programmazione dei Fondi strutturali 2014 -2020 e che la Regione Campania con questa azione sta anticipando. Verranno finanziati alcuni interventi previsti nell´ambito degli Accordi di programma quadro (Apq), inseriti in delibere Cipe, Piani di investimento Produttivi (Pip) e Aree di Sviluppo Industriale (Asi) e alcuni interventi previsti dalla Legge Regionale n.1 del 2009. Saranno avviate, inoltre, azioni finalizzate a facilitare l´accesso al credito e operazioni a supporto del tessuto produttivo artigianale, iniziative per il trasporto sostenibile, come programmi di revamping (ristrutturazione) del parco rotabile regionale, oltre che iniziative nel campo dell´efficientamento energetico del patrimonio edilizio abitativo degli Istituti Autonomi Case Popolari. L´accelerazione della spesa sarà prevalentemente finalizzata a finanziare interventi che ricadono nei piccoli comuni della regione (i più penalizzati dalla crisi e dai tagli dei finanziamenti statali). Le amministrazioni comunali potranno presentare progetti in forma singola o associata e le risorse saranno così destinate: 40 % ai Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti; 40% a progetti presentati da Comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 30.000 abitanti; 20% ai Comuni con popolazione compresa tra 30.001 e 50.000 abitanti. I Comuni potranno presentare, ai sensi dell´Avviso di cui al Decreto Dirigenziale n.89 del 4 dicembre 2013, che verrà pubblicato sul Burc del 9/12/2013, entro e non oltre il 15 gennaio 2014, progetti ricadenti nei seguenti quattro ambiti: Ambiente/lavori Pubblici/protezione Civile, con particolare riferimento a interventi su reti fognarie, interventi di risparmio idrico, messa in sicurezza di edifici pubblici o scuole ed interventi di protezione civile; Sviluppo urbano per interventi di riqualificazione; Progetti di sviluppo urbano con particolare riferimento al restauro, riqualificazione e rifunzionalizzazione di beni pubblici e/o comunali e/o archeologici e/o storici/artistici; Interventi relativi ai porti regionale minori. Potrà essere finanziata una proposta progettuale per beneficiario. In caso di più proposte il beneficiario dovrà indicare l´ordine di priorità. Lo stato dei progetti dovrà essere almeno esecutivo e dovranno concludersi finanziariamente entro il termine ultimo del 31 dicembre 2015. I progetti dovranno essere presentati esclusivamente attraverso procedura informatica con l´invio dei file all’indirizzo di posta elettronica certificata: accelerazionespesa@pec.Regione.campania.it  L´avviso e i modelli di istanza, oltre ad eventuali comunicazioni, saranno pubblicati sul sito della Regione Campania www.Regione.campania.it  e sul sito del Por Campania Fesr (porfesr.Regione.campania.it) Eventuali richieste di informazioni e chiarimenti potranno essere inoltrate, entro e non oltre il 7 gennaio 2014, all´indirizzo accelerazionespesa@pec.Regione.campania.it  "Una decisione attesa - ha sottolineato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - che ci consentirà di dare ai comuni, a tanti comuni campani, risposte concrete. "Interverremo dove rischiano di esserci opere incompiute e avvieremo nuovi cantieri. Opere pubbliche per riqualificare ambiente e territorio. Bisognerà essere veloci. Con gli Enti locali, i veri protagonisti, bisognerà mettere in campo un lavoro rapido ed efficace" ha concluso il presidente Caldoro, che ha poi sottolineato il "grande impegno e contributo del Tavolo di Partenariato. Con i comuni, le imprese ed i sindacati".  
   
   
GIORNATA DELLE MARCHE: DIRETTA WEB A PARTIRE DALLE 16,30 DI OGGI.  
 
Ancona, 10 dicembre 2013 - Le celebrazioni della Giornata delle Marche anche in diretta online. Per il secondo anno consecutivo sarà possibile partecipare alla festa di tutti i marchigiani anche su internet, seguendo la diretta via web dal Palariviera di San Benedetto del Tronto. La diretta sarà disponibile a partire dalle 16,30 sul sito della Regione www.Regione.marche.it sul sito della Gdm www.Giornatadellemarche.it  e sul sito del presidente Spacca www.Gianmariospacca.it  Un’occasione per condividere ancora di più, con tutta la comunità, questo importante evento.  
   
   
INCONTRO A ROVIGO SU GESTIONE ASSOCIATA COMUNI: TEMPI RISPETTATI, I POCHI RITARDI DOVUTI A OGGETTIVE DIFFICOLTÀ APPLICAZIONE LEGGE DELLO STATO  
 
 Venezia, 10 dicembre 2013 - “Sono solo una dozzina i Comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti della provincia di Rovigo che, stando a un primo monitoraggio, non hanno ancora avviato la gestione associata di servizi e funzioni prevista dalla legge statale”. Lo afferma Roberto Ciambetti, assessore agli Enti Locali del Veneto, soddisfatto dell’incontro svoltosi ieri a Rovigo dove, con il prefetto Francesco Provolo, è stato fatto il punto sul processo di riordino degli Enti locali, che l’assessore regionale ha definito “un cambiamento epocale che produrrà effetti benefici in termini di semplificazione, di risparmio, di ottimizzazione delle risorse e di qualità dei servizi al cittadino”. L’appuntamento di Rovigo è il primo di una serie prevista nella Regione. “Avevamo stabilito di tenere questo ciclo di incontri nel luglio scorso insieme a tutti i prefetti del Veneto – spiega Ciambetti –, per verificare lo stato dell’arte di un percorso non facile. Come tutti i grandi cambiamenti, anche questo incontra difficoltà oggettive, come abbiamo potuto constatare oggi a Rovigo. Se in alcuni casi le criticità derivano dalla distanza che separa gli Enti chiamati a lavorare assieme, in altri casi è emersa la scarsa chiarezza della norma nazionale”. “Sottolineo che nessuna amministrazione locale si è mossa in ritardo – prosegue l’assessore –, anzi, gli amministratori locali hanno fatto la loro parte e non è certo colpa loro se la normativa nazionale in materia appare in taluni casi di difficile applicazione. Il Polesine, d’altro canto, sta facendo scuola sul tema delle fusioni di Comuni”. L’incontro è servito all’assessore anche per raccogliere informazioni e dati al fine di segnalare al Governo le difficoltà applicative riscontrate. “In sede di Conferenza delle Regioni a Roma più di qualcuno confida in una proroga di almeno sei mesi – ha concluso Ciambetti – e vedremo se questa ipotesi si concretizzerà. Di certo, da parte degli amministratori locali rodigini non c’è nessuna volontà di rallentare o procrastinare il processo di riordino e di gestione associata di servizi e funzioni”.  
   
   
FILIPPINE: LA REGIONE TOSCANA FINANZIA UN PROGETTO POST EMERGENZA. ACQUA, RISO, PESCA. E UN ASILO  
 
 Firenze, 10 dicembre 2013 – Tremila persone, di cui la metà bambini, potranno usufruire di servizi sanitari e di assistenza psico-sociale; almeno mille famiglie saranno aiutate a riprendere le attività economiche; sarà costruito e avviato un centro polivalente per l´infanzia; in tutto saranno circa 6mila le persone aiutate in modo diretto e circa 8 mila le famiglie che potranno avere benefici indiretti. Tutto questo nel Samar Orientale, una fra le province delle Filippine più colpita dal tifone Hayan. E tutto questo grazie a un progetto "post emergenza" finanziato dalla Regione Toscana e deliberato questa mattina dalla Giunta su proposta diretta del presidente Enrico Rossi. 110 mila gli euro stanziati, sul Piano integrato delle attività internazionali, con un progetto - durata 12 mesi - presentato da Arci Toscana come capofila e da Oxfam Italia come partner: le due organizzazioni lavoreranno insieme ai rispettivi partner filippini. Il progetto è stato individuato nel corso di alcuni incontri tenuti, in Regione, con i rappresentanti delle comunità filippine in Toscana, con il console onorario a Firenze e con l´ambasciatore delle Filippine in Italia. Hayan, uno dei tifoni più forti che mai abbiano raggiunto la terra, ha causato, l´8 novembre scorso, la distruzione di 44 province nelle filippine, nelle isole di Visayas, Nord Mindanao e Sud Luzon: sono stati registrati oltre 5.200 morti e 23 mila feriti. Oltre 10 milioni le persone (la metà bambini) colpite. Quasi tre milioni i bambini rimasti senza casa: molti di loro hanno perso le famiglie. E più di 12 mila le scuole, gli asili, i centri per l´infanzia devastati in zone già caratterizzate, oltretutto, da alti tassi di povertà. Nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, dalla Regione Toscana partirono farmaci e altro materiale: recapitati, a cura della Protezione Civile toscana, al centro di smistamento di Brindisi. "La presenza in Toscana di una nutrita comunità filippina e di un consolidato partenariato in attività di cooperazione decentrata pro loco - sottolinea Enrico Rossi - ha consentito anche di muoversi su un progetto legato alla post emergenza". In particolare, il progetto prevede la realizzazione di punti per assistenza sanitaria e psicologica alle famiglie colpite dal tifone, il ripristino di sistemi idrici, l´organizzazione di corsi formativi per l´utilizzo dell´acqua, le norme igieniche di base, la prevenzione di malattie, il sostegno alla costituzione di cooperative nella pesca e nell´agricoltura puntando sulle donne intese come elemento fondamentale per la sussistenza delle famiglie colpite. Verranno anche distribuiti sementi (in particolare riso) e attrezzi agricoli. Sarà costruito, in località Balangkayan, un centro polivalente per bambini da usare come asilo nido, scuola materna, centro per dopo scuola.  
   
   
TROVARE SOLUZIONI PER ABBATTERE I COSTI DELLA BUROCRAZIA  
 
Bolzano, 10 dicembre 2013 - In Alto Adige l’11 per cento del bilancio provinciale è destinato alla finanza locale e assegnato a comuni e comunità comprensoriali. Di queste risorse una parte consistente viene utilizzata dagli enti locali per il pagamento di debiti che ammontano a quasi un miliardo di euro. Inoltre i comuni hanno a disposizione un ampio fondo di rotazione. È quindi fondamentale individuare possibilità di risparmio, non solo all’interno del bilancio provinciale, ma anche in quelli comunali, riflettendo anche sull’opportunità di accorpare alcuni servizi. “Nonostante tutti gli sforzi intrapresi l’indebitamento dei comuni ammonta ancora a quasi un miliardo di euro”, constata il presidente della Cdc, Michl Ebner, e aggiunge: “Gli enti locali avrebbero però una serie di possibilità per ridurre i costi, gestire in modo più oculato le risorse e lavorare con più efficienza.” Per poter sfruttare le potenzialità di risparmio, bisognerebbe valutare un riordinamento delle competenze e delle funzioni dei vari livelli amministrativi (comuni, comunità comprensoriali, Provincia) che potrebbe prevedere anche la riduzione o l’accorpamento delle comunità comprensoriali. Inoltre va presa in considerazione la possibilità di accorpare i servizi di vari comuni. Uffici con poco contatto con il pubblico potrebbero offrire il loro servizio a più amministrazioni. Sarebbe ad esempio ipotizzabile creare uffici per l’edilizia e commissioni edilizie che servano più comuni. Al fine di garantire una maggiore efficienza andrebbe verificata la possibilità di affidare determinati servizi comunali (ad esempio lo sgombero neve) a soggetti privati. Attraverso la privatizzazione di alcuni settori si potrebbero, infatti, ridurre nel medio termine le spese del personale. Anche le grandi infrastrutture dovrebbero essere progettate a livello intercomunale. Attraverso programmi di sovvenzione mirati la Provincia potrebbe incentivare a tal fine la collaborazione tra comuni. Determinati progetti potrebbero inoltre essere realizzati in modo più economico grazie al partenariato pubblico-privato.  
   
   
AMMORTIZZATORI, ASSESSORE CAMPANIA INCONTRA PARTI SU PROPOSTA GOVERNO  
 
Napoli, 10 dicembre 2013 - L´assessore al Lavoro Severino Nappi ha incontrato presso la sala Giunta i rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali e datoriali della Campania per un esame congiunto della proposta di decreto degli ammortizzatori per l´anno 2014 presentata dal ministro del Lavoro alle Regioni e alle parti sociali nei giorni scorsi. Il tavolo ha espresso vivissima preoccupazione per l’ipotesi avanzata dal Governo, la cui attuazione, nei termini previsti nella bozza di decreto, potrebbe dar vita a fortissime criticità anche sul territorio regionale. "La Campania - ha detto l´assessore Nappi - ha gestito in questi anni, con oculatezza ed attenzione, le risorse degli ammortizzatori in deroga grazie ad un lavoro comune con le parti sociali e le imprese. Questo ci ha consentito di non lasciare indietro nessuno e di essere esempio per tutto il Paese. "Proprio per questo, è doloroso constatare che le responsabilità di alcuni nella gestione e l’incapacità di altri di governare la spesa e di gestire i controlli contro gli abusi, si traducano in un affievolimento dei diritti di tutti. Ci auguriamo dunque che il ministero del Lavoro sappia individuare soluzioni diverse ed adeguate. Resta, a nostro avviso, in campo la proposta della Regione Campania: tetto inderogabile affidato alla capacità di equilibrio di Istituzioni e parti sociali. Diciamo basta a regole farraginose e a meccanismi eccessivamente burocratici", conclude Nappi.  
   
   
IMMIGRAZIONE: AL VIA PROGETTO "SARDEGNA ELLEDUE" PER L’INTEGRAZIONE DEI CITTADINI STRANIERI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 10 dicembre 2013 - L’assessorato del Lavoro ha ottenuto uno stanziamento di 284.505,00 euro dal Ministero dell’Interno per realizzare i "piani regionali per la formazione civico linguistica dei cittadini dei paesi terzi", che prevedono l’erogazione di percorsi di alfabetizzazione e l’organizzazione di moduli di formazione civica e di informazione rivolti a più di 200 cittadini stranieri. Lo ha annunciato l’assessore del Lavoro, Mariano Contu, durante il primo incontro di presentazione del progetto "Sardegna Elledue", svoltosi, stamane, nella sede dell’assessorato. Alla riunione hanno partecipato i funzionari della prefettura e dell’ufficio scolastico regionale, i rappresentanti della Consulta dell’Immigrazione e numerosi operatori del settore dell’accoglienza ai cittadini. "Lo scopo del bando è la formazione civico-linguistica dei paesi terzi. Ma il programma non si esaurisce con l´insegnamento della lingua italiana, il nostro vero obiettivo è l´integrazione e il supporto economico e sociale dei cittadini stranieri. Con il progetto "Sardegna Elledue", infatti, la Giunta Cappellacci intende favorire l’integrazione e la partecipazione sociale degli stranieri residenti in Sardegna". I corsi si svolgeranno dal mese di gennaio fino a giugno 2014. I partner del progetto sono l’ufficio scolastico regionale e l’agenzia formativa Exfor, che insieme all’assessorato del Lavoro, si occuperanno di organizzare i bandi per la selezione dei docenti, dei mediatori culturali, dei counselor e degli allievi dei corsi. "Stiamo lavorando - ha aggiunto l’assessore - per rafforzare la collaborazione tra la scuola, il territorio e le istituzioni, e per costruire un autentico processo di integrazione. Va sottolineato - ha concluso Contu - che l’assessorato del lavoro partecipando al bando ministeriale ha ottenuto tutte le risorse disponibili stanziate dal Ministero dell’Interno per l’Azione 1 dei Fondi Fei (Fondo europeo Integrazione)".  
   
   
DIRITTI UMANI IN TOSCANA, IL RACCONTO DI DICIASSETTE MEETING IN DICIASSETTE ANNI  
 
Firenze, 10 dicembre 2013 – Diciassette meeting in diciassette anni. Per parlare ai giovani delle scuole, con migliaia di ragazzi che arrivano ogni volta da tutte le province toscane, in pullman e con i treni: per un mattina tutti insieme al Mandela Forum di Firenze. Diciassette meeting per ricordare la firma ed adozione, nel 1948, della Dichiarazione universale dei diritti dell´uomo da parte dell´assemblea delle Nazioni Unite. L´onu chiese già allora di far leggere e commentare il testo nelle scuole. E così è nato l´appuntamento del 10 dicembre in Toscana. Il primo meeting sui diritti umani si svolse il 10 dicembre 1997 e coincise appunto con le celebrazioni del 50° anno dalla Dichiarazione dei diritti dell´uomo. Il tema fu l´abolizione della pena di morte: proprio il Granducato di Toscana abolì infatti per primo nel mondo la pena capitale per qualsiasi reato il 12 novembre 1786. Il secondo anno la riflessione si concentrò su come passare dalle parole ai fatti, cioè con quali azioni concrete far sì che i principi contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani possano diventare realtà in tutto il mondo: ne venne fuori un dibattito sulle nuove frontiere dei diritti umani, con esponenti del mondo delle istituzioni, della cultura, del giornalismo e dell´associazionismo e testimoni provenienti da varie parti del mondo. I bambini sono stati i protagonisti della terza edizione: "Infanzia oltre le barriere". Del resto nel 1999 si festeggiavano i dieci anni della Convenzione sui Diritti dell´Infanzia, il più condiviso e secondo alcuni il più innovativo trattato sui diritti umani che sia mai stato approvato dalle Nazioni Unite. La povertà nel mondo è stata al centro dell´edizione 2000, la quarta. Nel 2001 l´attenzione si è concentrata sulle nuove schiavitù: tante storie raccontate dai diretti protagonisti, storie di lavoro minorile, storie di bambini soldato e poi ancora bambini e ragazzi che diventano merce nel mercato del sesso. Dell´oro blu, ovvero dell´acqua che è il bene primario per tutti e che domani potrebbe essere la causa di guerre nel mondo, si è parlato nel 2002. E poi ancora farmaci e medicine nel 2003, l´informazione come diritto nel 2004, la pace nel tempo di guerra nel 2005, la Costituzione e la cittadinanza come diritto nel 2006, la libertà religiosa e il dialogo tra credenti e non credenti nel 2007, il diritto che molti diritti ancora non hanno nel 2008 con ospite Ingrid Betancourt e la cooperazione internazionale e la riconciliazione nel 2009. Nel 2010 il meeting sui diritti umani è stato dedicato alla libertà delle idee. Nel 2011, dopo le idee, è toccato alle persone che liberamente dovrebbero spostarsi nel mondo, ma non sempre accade. L´anno scorso, nel 2012, si è parlato invece di diritto al lavoro. Quest´anno sarà la volta delle donne.  
   
   
DIRITTI DONNA. AL MANDELA DI FIRENZE STUDENTI TOSCANI PER IL MEETING 2013  
 
 Firenze, 10 dicembre 2013 – Il dato definitivo supera le 9.100 unità: sono 9.112 gli studenti che per un giorno lasceranno le scuole (superiori) da tutta la Toscana per puntare sul Mandela Forum di Firenze dove, nella mattina del 10 dicembre, la Regione Toscana ha organizzato la nuova edizione (la diciassettesima) del meeting sui diritti umani quest´anno intitolata "Diritti della donna, diritti del mondo". Quasi 1.800 (per la precisione 1.796, con il 19,71%) vengono da Firenze e provincia mentre i pratesi sono 88 (0,97%) e i pistoiesi 267 (2,93%) esattamente come i senesi. 581 gli studenti in arrivo da Grosseto (il 6,38%) e 1.077 (l´11,82%) da Livorno. I pisani raggiungono quota 1.145 (in percentuale il 12,47%) quasi come quelli da Massa-carrata (1.147 e dunque il 12,59%). Completano la "squadra" i 1.293 lucchesi (14,19%) e i 1.451 aretini (15,92%). Provenienti da 106 scuole medie superiori e accompagnati da oltre 700 insegnanti, cominceranno ad arrivare al Mandela Forum già prima delle ore 9 in modo da riempire gli spalti (agevolati da specifiche attività di animazione) entro le 10:30, ora di inizio del meeting condotto da Serena Dandini e Roberto Vecchioni. Per qualcuno, ad esempio gli studenti provenienti dall´Elba, la sveglia sarà stata particolarmente mattiniera. Dopo i saluti istituzionali (il presidente Enrico Rossi, l´assessore all´Istruzione di Palazzo Vecchio Cristina Giachi, il presidente della Regione Istria Valter Flego) l´introduzione storico-giuridica, sui diritti delle donne, sarà svolta da Emanuele Rossi, costituzionalista al Sant´anna di Pisa. Seguiranno due momenti dedicati alla "condizione femminile oggi" in Italia e in un contesto globale. Fra le relatrici, sia sul palcoscenico del Mandela e sia in collegamento, la docente universitaria Vittoria Franco e la regista Giovanna Gagliardo, la scrittrice Lorella Zanardo e Cinzia Angiolini del consorzio allevatrici della pecora "zerasca" (presidio Slow Food nel Comune di Zeri), la sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e l´avvocata penalista Barbara Spinelli. Sul palco Marina Pisklakova, attivista russa per i diritti umani, mentre di Winnie Byanyma, segretario generale di Oxfam International, sarà proiettata una intervista registrata. Non sono escluse presenze, anche importanti, dell´ultima ora. Durante il meeting (trasmesso in diretta streaming sul sito www.Regione.toscana.it) sarà possibile assistere a contributi teatrali, video, fotografici, musicali tutti uniti dall´attenzione alla questione femminile. E non potranno ovviamente mancare - anche vista la concomitanza della giornata fiorentina con il "memorial day" che si svolge a Johannesburg in ricordo di Nelson Mandela - riferimenti alla lezione data da "Madiba" con una coerente testimonianza di vita in favore dei diritti umani. La presenza di Valter Flego, presidente della Regione Istria, si spiega con la circostanza che la prossima edizione del "meeting" si terrà non solo a Firenze ma anche in Istria e in Bassa Normandia: due regioni che hanno accettato di farsi coinvolgere con la Toscana in un progetto europeo il cui contratto sarà siglato entro la fine di quest´anno. Toscana Notizie seguirà il meeting in diretta alla pagina www.Toscana-notizie.it/diretta    
   
   
LA REGIONE PIEMONTE ADERISCE AL PROGRAMMA MINISTERIALE DI INTERVENTO PER PREVENIRE GLI ALLONTANAMENTI FAMIGLIARI DEI MINORI A RISCHIO  
 
Torino, 10 dicembre 2013 - Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha avviato da alcuni anni, in nove città, tra le quali Torino, la sperimentazione del modello di intervento per la prevenzione degli allontanamenti famigliari dei minori a rischio. Il Programma ministeriale di Interventi per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.i.p.p.i) si avvale del coordinamento scientifico dell’Università di Padova. Visti i risultati positivi della sperimentazione, ora il Ministero ha proposto alle Regioni di estendere la sperimentazione ad altri 50 ambiti territoriali in tutt’Italia. Con la delibera proposta dall’assessore alle Politiche Sociali, Ugo Cavallera, e approvata oggi dalla Giunta, la Regione ha aderito al Programma per gli anni 2014 e 2015. “Con l’adesione al Programma ministeriale, la Regione ribadisce la propria concreta attenzione alle Politiche per la Famiglia e, in particolare, alle situazioni di maggiore rischio, con interventi di sostegno che hanno già dimostrato la propria efficacia ”- dichiarano il presidente Cota e l’assessore Cavallera. Il finanziamento ministeriale è di 50.000 euro per ogni ambito territoriale, ai quali va aggiunto un co-finanziamento regionale di 12.500 euro. In Piemonte gli ambiti territoriali coincidono con gli ambiti di competenza dei soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali, in base alla legge regionale nr 1/2004. Oltre alla città di Torino, sono stati individuate altre 2 zone che fanno riferimento agli ambiti territoriali del Consorzio Monviso Solidale e dell’Asl di Alessandria, Servizi sociali, distretto di Casale Monferrato. I due ambiti prescelti sono stati individuati sulla base di alcuni criteri, tra i quali il numero totale di minori in carico nell’anno 2012 e la popolazione minorile 2012 su base provinciale. La Giunta ha individuato altri sette ambiti territoriali: sono stati segnalati al Ministero, qualora si rendesse disponibile un eventuale finanziamento con risorse residue. In Piemonte, al 31 dicembre 2012, erano 2300 i minori allontanati dalla propria famiglia e collocati in affidamento famigliare residenziale o comunità, a fronte di un numero complessivo di 61.000 minori seguiti dai servizi sociali territoriali.  
   
   
COMMERCIO TRAINA CRESCITA IMPRESE FEMMINILI  
 
Lodi, 10 dicembre 2013 - - I dati Stockview-infocamere aggiornati al terzo trimestre 2013 attestano che le imprese iscritte nel Lodigiano nel corso del 2013 sono 890. Queste iscrizioni riguardano per il 33,5 % imprese giovanili, per il 17,5 % quelle straniere e per il restante 27,1 % imprese femminili. La forma giuridica d’impresa che ha fatto registrare il maggior aumento in valori assoluti da inizio anno è l’impresa individuale, che incide per l’81% sul totale. L’aumento ha riguardato soprattutto le imprese giovanili. Confrontando le variazioni percentuali sui primi 9 mesi del 2013 e rapportandole ai primi 9 mesi del 2012, si osserva che nel lodigiano l’unica variazione positiva riguarda le imprese femminili (+5,7%) mentre è praticamente nulla per quelle giovanili, e in flessione per quelle straniere (-4,6%). Tra le imprese femminili, la forma giuridica che ha fatto registrare un incremento maggiore al terzo trimestre di quest’anno, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, riguarda le società di capitali. Si contraggono, invece, le iscrizioni per le altre forme giuridiche, soprattutto le società di persone. Nel terzo trimestre sono 50 le nuove imprese femminili registrate, 211 da inizio anno. Il settore trainante è il commercio, che incide per il 36% sul totale iscrizioni. Il trend positivo del settore commerciale “rosa” è confermato dai dati tendenziali al terzo trimestre: con un +5,7% di incremento delle iscrizioni, Lodi presenta un trend che, seppur lievemente positivo, va sottolineato essendo in controtendenza con il trend nazionale (-3,5%). Considerando i dati tendenziali al settembre 2013, i due settori d’impresa dall’andamento peggiore sono i trasporti e le costruzioni, soprattutto a fronte dei dati nazionali, sempre negativi ma con una variazione di gran lunga inferiore. Anche per le imprese giovanili si rileva un netto incremento di iscrizioni di Società di Capitale con 5 unità in più; le Società di persone sono in diminuzione rispetto allo scorso anno con 8 unità in meno, mentre le imprese individuali sono in leggero aumento (+3%). Le iscrizioni d’imprese giovanili dall’inizio del 2013 riguardano soprattutto il settore delle costruzioni (21%) e del commercio (28%), seguite dal turismo (11,9%) e dai servizi alle imprese (13%). Dal punto di vista dei valori assoluti, se si analizzano le variazioni di iscrizioni al terzo trimestre di quest’anno, il turismo (15) e il commercio (19) hanno avuto un aumento d’iscrizioni leggermente più alto rispetto agli altri settori. Analizzando i dati tendenziali al settembre 2013, si nota come il settore delle assicurazioni e credito a Lodi siano in controtendenza rispetto ai dati nazionali. Se si osserva solamente la tendenza tra il terzo trimestre 2013 e 2012, si osserva come il settore del commercio lodigiano presenti un dato (+150%) nettamente migliore rispetto a quello nazionale (-0,4%). Le imprese straniere fanno registrare una variazione positiva per le iscrizioni di società di capitali (+33,3%), mentre le iscrizioni delle società di persone e delle Imprese individuali sono praticamente invariate. Nell’analisi per settore economico si riscontrano dati interessanti soprattutto per il settore delle costruzioni e del commercio, che insieme rappresentano il 64% del totale, con valori rispettivamente pari a 53 e a 38. Considerando le variazioni tendenziali, il trend positivo è confermato solo per il commercio, per il quale, secondo la tendenza fra 2013 e 2012, si osserva una variazione percentuale molto accentuata, contro la lieve contrazione a livello nazionale. Il settore delle imprese di costruzione, invece, anche se fa registrare il maggior numero di iscrizioni in termini assoluti, mostra un trend negativo, similmente a quello nazionale. “L’imprenditoria femminile nel Lodigiano sta dimostrando qualche dato confortante: sono lievemente aumentate le iscrizioni nel 2013. Questi dati tratteggiano un universo femminile che sta lottando con tutte le sue forze contro la crisi. Per questo credo nelle iniziative a sostegno della crescita che esprimono attenzione a misure che possano facilitare l’impegno delle donne nelle attività economiche.” ha commentato Alessandro Zucchetti, presidente della Cdc di Lodi.  
   
   
GIORNATA DIRITTI INFANZIA: 11 DICEMBRE A PERUGIA SPETTACOLO TEATRALE E PREMIAZIONE SCUOLE  
 
 Perugia, 10 dicembre 2013 - Lo spettacolo teatrale "Hansel e Gretel" e la cerimonia di premiazione delle scuole vincitrici del bando di concorso "Un´immagine e uno slogan per l´affidamento familiare", sono le due iniziative in programma mercoledì 11 dicembre, a partire dalle ore 10, al Teatro stabile di innovazione Fontemaggiore di Perugia. Entrambi gli appuntamenti sono stati organizzati dalla Regione Umbria per la celebrazione della Giornata dei diritti dell´Infanzia e dell´Adolescenza 2013 dal titolo "Non permettere a Nessuno di farti del male - in nessun modo!". La premiazione delle scuole vincitrici, con un premio di 5 mila euro ciascuna, si terrà al termine dello spettacolo: i ragazzi sono stati invitati a lavorare per l´ideazione e la realizzazione di un´immagine e di uno slogan da adottare come logo ufficiale per la Campagna di comunicazione regionale sull´affidamento familiare. Al bando potevano partecipare le scuole statali e paritarie primarie e secondarie di primo grado. Interverrà l´assessore regionale alle politiche sociali, Carla Casciari.