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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Febbraio 2014
PARLAMENTO EUROPEO, UCRAINA: È NECESSARIO SOSTENERE LA DEMOCRAZIA  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - Oltre ottanta morti dopo i drammatici eventi accaduti in Ucraina e la destituzione del Presidente Yanukovych, il paese è cambiato e secondo i deputati l´Ue deve intervenire per sostenere la democrazia. Gli interventi del 26 febbraio nell´emiciclo hanno reso onore al coraggio dei cittadini ucraini ricordando che dovrebbero avere il diritto di stabilire liberamente il futuro del paese. Parlando a nome dell´Alto Rappresentante dell´Ue Catherine Ashton, il Commissario all´allargamento Štefan Füle ha evocato i tre elementi chiavi per una soluzione duratura: una riforma costituzionale, la formazione di una nuovo governo e delle elezioni libere. Le responsabilità del nuovo governo ucraino sono enormi. Dovrà infatti rispondere alle aspettative di cambiamento dei cittadini. L´ue deve assicurare che questi cambiamenti siano sostenibili. José Ignacio Salafranca (Ppe, Spagna): "Ci sono voluti tre mesi di tempo per liberarsi del presidente Yanukovych ma la stabilità del paese e la ripresa economica ci metteranno ancora più tempo". Per questo motivo "l´Ue dovrebbe essere a capo di una conferenza internazionale di donatori con Stati Uniti, Russia e Fmi". Hannes Swoboda (S&d, Austria) ha richiesto delle riforme in Ucraina: "Si tratta di un processo lento, ma deve iniziare ora" e "alla fine della strada è possibile un´adesione all´Unione europea". Ha richiesto alla Russia di mantenere un rapporto di amicizia con il popolo ucraino e non con i suoi oligarchi. Guy Verhofstadt (Alde, Belgio) ha dichiarato che le proteste non erano contro la Russia ma contro gli oligarchi al potere in Ucraina. Secondo lui, l´Ue avrebbe dovuto imporre delle sanzioni prima. Ha inoltre richiesto di facilitareil rilascio dei visti per gli ucraini. Rebecca Harms (Verdi, Germania) ha affermato che "il popolo ucraino ha il sostegno e l´impegno da parte del Parlamento europeo". Ryszard Legutko (Ecr, Polonia): "Dobbiamo saper ascoltare la voce ucraina che chiama l´Ue e dovremmo essere chiari nel dire che in futuro ci sarà un posto per l´Ucraina all´interno dell´Ue". "Il cambiamento a Kiev è arrivato ma il conflitto sociale che fa piangere l´Ucraina da tanti anni richiede ancora molti sforzi" ha dichiarato Helmut Scholz (Gue/ngl, Germania). Jacek Kurski (Efd, Polonia) ha criticato la reazione dell´Ue alla crisi: “Abbiamo agito in maniera molto debole mentre la Russia è stata molto forte". Adrian Severin (Ni, Romania) si è focalizzata sulle sfide che deve presentare l´Ucraina oggi: "Evitare l´Ucraina, la bancarotta e la divisione".  
   
   
RISPOSTA DELL´UNIONE EUROPEA A EVENTI IN UCRAINA  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - Di seguito l’intervento di ieri di Štefan Füle Il commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato Al Parlamento europeo: “ Presidente, onorevoli deputati, Non è nemmeno stato un mese dall´ultima volta che ho trovavo qui. Abbiamo tutti seguito i tragici sviluppi che si svolgono davanti ai nostri occhi nel periodo intermedio. Quello che ritengo sia un senso di immenso dolore per l´alto numero di morti e feriti. Desidero esprimere il nostro cordoglio e condoglianze alle famiglie di tutti coloro che sono caduti vittima di livelli senza precedenti di violenza, provocazione e l´uso indiscriminato della forza in Ucraina durante le ultime settimane. Durante la mia ultima visita a Kiev, ho visitato due ospedali per mostrare solidarietà con i feriti. Non importa quale parte stavano, stavano soffrendo a causa delle azioni o non azioni dei politici. Come ha detto il Presidente Barroso in quest´Aula ieri, i venti del cambiamento stanno bussando di nuovo alle porte dell´Ucraina; la volontà del popolo deve prevalere. Coloro che hanno violato i diritti fondamentali devono essere portati davanti alla giustizia. La giustizia dovrebbe essere equa e senza vendetta, pienamente in linea con la Convenzione europea sui diritti dell´uomo e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell´uomo. Questa tragedia pone una responsabilità ancora maggiore per tutti i soggetti coinvolti per far funzionare le cose ora in Ucraina. Si mette una maggiore responsabilità il nuovo governo ucraino - interim e oltre - a consegnare i cambiamenti del popolo hanno chiesto e combattuto per. Mette anche una maggiore responsabilità dell´Unione europea di estendere tutto il nostro sostegno e competenza per garantire che questi cambiamenti sono messi su un terreno solido e sarà sostenibile. Questo sforzo comune europeo è stato un buon esempio di politica estera europea in azione e l´interazione intensiva e proficuo con il Parlamento europeo: Come sapete, Alto Rappresentante / Vicepresidente Catherine Ashton e mi hanno assicurato una presenza quasi permanente a Kiev dall´inizio della crisi. La scorsa settimana, i ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia hanno assunto il compito di rappresentarci, al momento degli scontri mortali dopo lo scoppio della crisi. In parallelo restanti ministri degli Esteri riuniti a Bruxelles e il mantenimento di contatti regolari con i nostri colleghi a terra. Abbiamo adottato dai toni conclusioni del Consiglio che introduce sanzioni mirate. Nel frattempo, i nostri tre colleghi hanno facilitato i colloqui tra il presidente e l´opposizione a Kiev, trasmettere i messaggi chiari e inequivocabili da parte dell´Unione europea. Una delegazione multi-partito da questo Parlamento, guidata dal presidente della commissione affari esteri del Parlamento europeo (Afet), parlamentare Elmar Brok, ha visitato Kyiv rispetto allo scorso fine settimana per incontrarsi con le controparti in Verkhovna Rada e altre parti interessate. Ora è importante che tutte le parti continuino impegnarsi in un dialogo significativo a soddisfare le aspirazioni del popolo ucraino. Ci aspettiamo che tutti in Ucraina a comportarsi in modo responsabile e proteggere l´unità, la sovranità, l´indipendenza e l´integrità territoriale del paese. Il dovuto rispetto per la diversità regionale, culturale e linguistica del paese è anche di fondamentale importanza. Abbiamo bisogno di una soluzione duratura alla crisi politica. Elementi per la soluzione sono chiare e sono state anche delineate nell´accordo del 21 febbraio: In primo luogo, una riforma costituzionale globale che dovrà essere avviato immediatamente e completato entro settembre, disegnando sostanzialmente competenze specifiche della Commissione di Venezia; In secondo luogo, la formazione di un nuovo governo compreso, e In terzo luogo, garantire le condizioni per elezioni libere ed eque, anche in stretta collaborazione con la Commissione di Venezia e anche l´Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Vorrei sottolineare l´importanza della Verkhovna Rada come istituzione politica legittima. E ´inoltre fondamentale che la nuova amministrazione è comprensivo politico, geografico e in termini di partecipazione delle parti interessate. Come ho detto prima, questioni, quali l´indagine sui casi massicce di violenza, la riforma giudiziaria e di polizia e altri, dovranno essere indirizzate a guarire le ferite degli ultimi giorni, ma anche mesi e anni, e portare questo paese in avanti . Siamo pronti a intervenire ove richiesto, in stretta collaborazione con i nostri partner internazionali. Accolgo con favore l´impegno del Consiglio d´Europa, compreso il Commissario per i diritti umani Muižnieks recente rapporto preliminare dopo la sua visita a Kiev, che si concentra sulla necessità di prevenire ulteriori violenze e garantire indagini sulle violazioni dei diritti umani. Spero anche vivamente che un gruppo consultivo internazionale inizierà a lavorare presto. La nostra offerta di associazione politica e l´integrazione economica rimane sul tavolo e, come detto nelle nostre conclusioni febbraio del Consiglio Affari esteri, l´accordo di associazione (Aa) / globale e approfondito accordo di libero scambio (Dcfta) non costituisce l´obiettivo finale di Unione europea-Ucraina cooperazione. Siamo pronti a lavorare subito con un futuro governo ucraino impegnata a intraprendere riforme economiche e politiche e di intervenire con l´assistenza. Stiamo lavorando per la migliore piattaforma inclusiva per il coordinamento internazionale a fornire sostegno economico e finanziario sostenibile, compresi tutti i partner internazionali, per contribuire ad affrontare le sfide che il Paese sta affrontando. Alto Rappresentante / Vicepresidente Catherine Ashton era a Kiev il Lunedi e Martedì a discutere con tutte le parti interessate presenti a Kiev e impegnata nel processo politico inclusivo. Questa visita è stata accolta calorosamente da interlocutori provenienti da tutte le fazioni politiche, nonché dai rappresentanti di Maidan. Cathy ha sottolineato la necessità di ripristinare la fiducia nelle istituzioni e ribadito offerta di aiuto dell´Unione europea. Tutti i partner hanno risposto positivamente a questa offerta. Mentre a Kiev, ha anche incontrato Yulia Tymoshenko, uscito dal carcere dopo due anni e mezzo di detenzione. Poco dopo il suo rilascio ho parlato con la signora Tymoshenko per telefono sottolineando l´importanza del suo recupero della salute. Il suo rilascio è stato un importante passo avanti in vista delle nostre lunghe preoccupazioni in piedi con la giustizia selettiva nel paese. Lasciatemi ancora una volta ringraziare il Parlamento per i suoi immensi sforzi su questo tema. Vorrei anche raccomando in particolare l´eccellente lavoro svolto nel corso di un periodo prolungato di Pat Cox e Alexander Kwasniewski. Prima di concludere, vorrei dire alcune parole sulla Russia. L´ucraina ha bisogno della Russia, e la Russia ha bisogno Ucraina. La Russia ha la possibilità di diventare parte degli sforzi per portare stabilità e prosperità torna in Ucraina, incluso l´essere parte degli sforzi internazionali coordinati per aiutare l´Ucraina affrontare le sue sfide economiche. Ciò richiederà il riconoscimento del diritto sovrano del popolo ucraino di fare le proprie scelte per il loro futuro. Quelle scelte sono circa politica interna tanto quanto sono circa la politica estera. Russia può solo guadagnare dal successo dell´Ucraina, e rischia di perdere molto se l´Ucraina non riesce. Siamo pronti a lavorare a stretto contatto con la Russia, il vicino di casa del nostro vicino di casa, per assicurare che svolge un ruolo costruttivo in futuro dell´Ucraina - il futuro di un vicino con il quale la Russia ha legami tradizionali che noi sosteniamo. In vista delle sfide e la necessità di una costante politica europea coerente in Ucraina, mi congratulo con voi per aver organizzato il dibattito odierno. Il coinvolgimento del Parlamento è stato molto importante per tutti in Ucraina che sono state lottando per un futuro stabile, prospero e democratico.”  
   
   
DISCORSO DEL PRESIDENTE BARROSO SUL SEMESTRE EUROPEO : OCCUPAZIONE E CRESCITA  
 
 Bruxelles, 27 febbraio 2013 - In Ucraina : "Rimaniamo inoltre impegnati a sostenere il percorso dell´Ucraina verso riforme politiche ed economiche . Stiamo già lavorando insieme con la comunità internazionale e le istituzioni finanziarie internazionali per trovare modi per sostenere il Paese . Lancio da qui un appello a tutti i nostri partner internazionali , in particolare Russia , per lavorare in modo costruttivo con noi per garantire una Ucraina unita che può essere un fattore di stabilità nel continente europeo; . Un´ucraina che avrà buoni rapporti sia con il suo occidentale, con i suoi partner orientali " " I venti del cambiamento stanno bussando di nuovo alle porte dell´Ucraina; la volontà del popolo deve prevalere ". Sul semestre europeo : " Il semestre europeo va al cuore di quello che tutti ci ha preoccupato, fin dall´inizio della crisi finanziaria soprattutto - . ? La nostra economia Come possiamo rendere la nostra economia recuperare di nuovo , come infatti possiamo lavorare insieme per l´occupazione in Europa Fra sono i problemi che i nostri cittadini ci aspettano di indirizzo - . Posti di lavoro e crescita " "La crisi ci ha dato la volontà politica di apportare le modifiche necessarie che erano politicamente irraggiungibili e semplicemente inimmaginabile cinque anni fa ! " " Durante la crisi , la strategia Europa 2020 ha servito come la nostra bussola , e il semestre europeo come il nostro strumento principale di consegna . " "La Commissione ha inoltre proposto di sviluppare la dimensione sociale come parte integrante della governance economica dell´Ue . Una sorveglianza rafforzata del rapporto di lavoro e gli sviluppi sociali è ormai una realtà come parte integrante del semestre europeo . " " . Perché sappiamo quanto sia difficile la situazione resta in molti Stati membri , in particolare con la disoccupazione e la disoccupazione giovanile così elevata È vero : il miglioramento delle condizioni macroeconomiche non sono ancora sentiti dai cittadini stessi e le loro famiglie in alcuni dei nostri Stati membri . " " Insieme con i parlamenti nazionali , è [ il Parlamento europeo ] avete portato legittimità democratica , la responsabilità e la titolarità . Stretta governance economica deve stretto controllo democratico . " "L´europa ha dimostrato che c´era una volontà e c´è una volontà , infatti, di imparare la lezione dalla crisi e per evitare stessi vecchi errori del passato . " " Dobbiamo continuare a cercare modi per essere più competitivi , facendo ulteriori progressi sul mercato unico e di adottare le restanti proposte nell´ambito del mercato unico Atto I e Ii , nel settore delle telecomunicazioni , i trasporti , l´energia, il settore digitale; per sbarazzarsi del blocchi nei servizi commerciali e professionali , vendita al dettaglio e delle costruzioni ; riducendo la burocrazia e ridurre gli oneri normativi , . E migliorando l´accesso ai finanziamenti per le nostre Pmi " "Insieme , stiamo uscendo dalla crisi unita, aperta , e credo forte forte , perché ora stiamo preparando una nuova base per la competitività dell´Europa; . Perché stiamo prendendo tutte le lezioni dalla parola globalizzato e che cosa significa essere pronto ad affrontare i nostri partner in questo mondo molto più competitivi . "  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PUNIRE IL CLIENTE , NON LA PROSTITUTA  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - I paesi dell´Ue dovrebbero ridurre la domanda di prostituzione punendo i clienti, non le prostitute , afferma il Parlamento in una risoluzione non vincolante approvata  Mercoledì . Si sottolinea che la prostituzione offende la dignità umana e dei diritti umani , se è forzato o volontario , e invita gli Stati membri a trovare strategie di uscita e fonti alternative di reddito per le donne che vogliono lasciare la prostituzione . "Piuttosto che blanket legalizzazione - che è stato un disastro in Olanda e Germania - abbiamo bisogno di un approccio più sfumato alla prostituzione , che punisce gli uomini che curano il corpo delle donne come merce, senza criminalizzare coloro che sono guidati nel lavoro del sesso ", ha detto Mary Honeyball ( S & D , Uk) , che ha redatto la risoluzione . "Abbiamo inviare un segnale forte che il Parlamento europeo è sufficientemente ambiziosa per affrontare testa prostituzione piuttosto che accettare come un fatto della vita . " La risoluzione non vincolante è approvato con 343 voti a 139 , con 105 astensioni , Ridurre la domanda di prostituzione spostando il reato al cliente - La maggior parte Mepsbelieve che uno dei modi migliori per combattere la prostituzione e il traffico di donne e ragazze è il cosiddetto modello nordico, seguita in Svezia , Islanda e Norvegia . Si vede la prostituzione come una violazione dei diritti umani e come una forma di violenza contro le donne e criminalizza chi compra sesso piuttosto che quelli che vendono . Essi invitano i paesi dell´Ue a prendere il modello nordico come un esempio . L´acquisto di prestazioni sessuali da prostitute di età inferiore ai 21 dovrebbe essere un reato penale in tutta l´Ue , aggiungono . Lotta alla tratta e allo sfruttamento sessuale - I deputati sottolineano della Commissione dati che mostrano che il 62 % delle vittime della tratta sono vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale e che il 96 % delle vittime identificate e presunte sono donne e ragazze . I paesi dell´Ue dovrebbero rafforzare le loro politiche per combattere il traffico e proteggere meglio le vittime , dicono i deputati . Offrendo strategie di uscita alle donne - La risoluzione invita le autorità nazionali a istituire sistemi di uscite al sostegno delle donne che vogliono uscire dalla prostituzione e aiutarli a trovare altre fonti di reddito . Migliorando l´istruzione e riducendo la povertà che costringe le donne ei bambini alla prostituzione , sono necessari per prevenire la prostituzione , i deputati aggiungono. Combattere la violenza contro le donne - In una risoluzione separata , votato il Martedì , i deputati dicono che la violenza contro le donne deve essere affrontato a livello comunitario . Essi invitano la Commissione a legislazione tavolo prima della fine dell´anno per prevenire la violenza di genere in Europa , aggiungendo che la violenza di genere dovrebbe essere considerato un reato . "C´è la necessità di norme minime , definizioni comuni e azioni . Dobbiamo assicurare che una vita libera dalla violenza diventi una realtà per tutte le donne nell´Unione europea ", ha detto il relatore , Antonyia Parvanova ( Alde , Bg ) . Giornata internazionale della donna , che sarà celebrato presso il Parlamento europeo il 5 marzo , è dedicata quest´anno alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne .  
   
   
IMMIGRAZIONE: ACCORDO TRA UE E TURCHIA  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - Una delle principali rotte dell´immigrazione clandestina in Ue proviene dalla Turchia. Per contenere il flusso migratorio, le negoziazioni su un accordo di riammissione delle persone in posizione irregolare sono state avviate nel 2002. Le difficili e lunghe negoziazioni dipendevano dalla richiesta della Turchia di liberalizzare i visti. La relatrice tedesca di centro destra Renate Sommer ha spiegato che l´accordo "non avrà nessun effetto sulla protezione dei rifugiati". In che modo cambierà la maniera in cui sono tratatti i migranti clandestini che entrano in Ue via la Turchia? La Turchia ha promesso di riammettere sul proprio territorio le persone che sono entrate illegalmente in Europa. Questo non ha nulla a che vedere con i rifugiati che scappano dalle zone di conflitto e sono in cerca di un rifugio. Sono infatti protetti dalla Convezione di Ginevra e possono richiedere l´asilo. Nonostante ciò abbiamo un numero elevato di migranti irregolari che attraverso le frontiere senza avere un reale bisogno di protezione. E questo fenomeno deve finire. Pensa che questo accordo abbasserà il numero di migranti illegali in Ue? Sicuramente. La frontiera non è abbastanza controllata e molti di loro la usano per arrivare in Europa. La Turchia ha promesso di rinforzare i controlli. La Turchia ha rifiutato questo accordo per molto tempo. Cosa è cambiato? La Turchia ha esercitato molta pressione per ottenere la liberalizzazione dei visti prima di firmare l´accordo. Ovviamente l´Ue non poteva accettare. I negoziati sui visti per i cittadini sono iniziati in dicembre 2013, quando l´accordo è stato firmato ufficialmente. Il futuro della liberalizzazione dipende ora dalla maniera in cui la Turchia implementerà l´accordo. In che maniera verrà monitorato? Avrà un impatto sulle negoziazioni relative ad una futura adesione? Vedremo in che modo la Turchia riammetterà le persone che sono entrate in Ue illegalmente. Cipro sembra essere l´ostacolo più complicato perché le autorità turche rifiutano d´inserirlo nell´accordo. L´isola fa parte dell´Ue e quindi una parte dei requisiti per le negoziazioni sull´adesione al momento sono bloccati. Potrebbe essere la buona occasione per la Turchia di cambiare la sua posizione. Per entrare in vigore, l´accordo sulla riammissione ha ancora bisogno di essere ratificato formalmente dall´Ue e dalla Turchia.  
   
   
GLI AIUTI DELL´UE SIANO DISPIEGATI PER AFFRONTARE I BISOGNI UMANITARI  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2013- "Gli aiuti dell’Ue" verranno distribuiti per affrontare le esigenze umanitarie specifiche in crisi ai sensi progetto di legge approvato dai deputati il Martedì . Il bilancio per il regime è 147.936.000 € per il 2014-2020 . L´unione europea è il principale donatore di aiuti umanitari al mondo, fornendo quasi il 50 % degli aiuti umanitari a livello mondiale . Le Ong che desiderano partecipare al programma come volontario " invio " o " ospitare " le organizzazioni dovrebbero prima essere certificata dalla Commissione europea. Ong identificare volontari candidati, sulla base di una previa valutazione del fabbisogno nei paesi terzi , per essere addestrato in un programma sviluppato dalla Commissione europea . Questa formazione può anche essere adattato " alle esigenze e alle circostanze particolari del luogo di distribuzione" . Una volta che i volontari hanno completato la loro formazione e superato una valutazione , saranno eleggibili per la distribuzione e inserito in un database tenuto dalla Commissione . Volontari aiuti dell´Ue non saranno distribuiti "per operazioni condotte nel teatro di conflitti armati internazionali e non internazionali , e la loro distribuzione devono " rispondere alle esigenze reali espresse a livello locale dalle organizzazioni ospitanti " . Stati membri dell´Ue , paesi potenziali candidati e candidati, i paesi partner , in zona Ue e paesi Efta possono iscriversi a questa iniziativa , in modo che i cittadini possano beneficiare di esso .  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA €3.5 MILIARDI IN AIUTI AGLI INDIGENTI PER IL 2014-2020  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - I cittadini più poveri dell´Ue continueranno a poter contare sul Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (Fead) per il periodo 2014-2020 per procurarsi cibo, assistenza di base e accesso ai servizi sociali, grazie a un accordo con il Consiglio approvato dal Parlamento martedì. I deputati sono riusciti a mantenere invariato il budget di € 3,5 miliardi e hanno assicurato che il fondo sarà operativo immediatamente. "Siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi chiave in negoziati con la Commissione e gli Stati membri durati un anno, ossia l´aumento del budget da € 2,5 a € 3,5 miliardi di euro, per rafforzare il ruolo delle organizzazioni anti-povertà nella progettazione, gestione e monitoraggio del programma e per semplificare le procedure amministrative. Il nuovo programma Fead che ora abbiamo concordato è la prima iniziativa europea specifica per aiutare le persone in situazione di privazione estrema, particolarmente per la povertà alimentare, per i senzatetto e per la povertà infantile in tutti gli Stati membri", ha affermato il relatore Emer Costello (S & D, Ie). Nessun taglio di bilancio - Grazie al Parlamento, il bilancio del Fondo per il periodo 2014-2020 sarà mantenuto a € 3,5 miliardi, stesso importo assegnato al programma per il periodo di bilancio 2007-2013. Gli Stati membri avevano inizialmente proposto un taglio di un miliardo di euro. Applicazione più ampia - Il nuovo programma coprirà tutti gli Stati membri e sostituirà il programma di distribuzione di derrate alimentari progettato per utilizzare le eccedenze prodotte nell´ambito della politica agricola comune. Le finalità del fondo sono ampliate con l´inclusione di due programmi di aiuto alla distribuzione di cibo e dell´assistenza materiale di base (ad esempio, abbigliamento e materiale scolastico), e per finanziare misure d´inclusione sociale per i più poveri. Donazioni di cibo - Il Fondo sosterrà anche le donazioni di cibo e in particolare la raccolta, il trasporto e la distribuzione degli alimenti, contribuendo così a ridurre gli sprechi alimentari. Tasso di cofinanziamento - Il testo riprende la richiesta del Parlamento di definire il tasso di co-finanziamento del programma (ossia la quota versata dall´Ue - il resto viene pagato dagli Stati membri) al 85% delle spese ammissibili e di aumentarlo al 95% per i paesi più colpiti dalla crisi. Prossime tappe - Il testo deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio. Saranno applicate misure transitorie per evitare di interrompere la fornitura di aiuti in corso. Contesto - Nel 2011, quasi un quarto degli europei (circa 120 milioni) erano a rischio di povertà o di esclusione sociale, circa quattro milioni in più rispetto all´anno precedente. Il Parlamento ha lottato duramente nel 2011 per prolungare il programma di aiuto alimentare per i cittadini bisognosi quando alcuni Stati membri volevano abolire il programma per risparmiare tagliare il bilancio Ue.  
   
   
IL SITO WEB EUREGIO PROPONE TRE TEMATICHE ATTUALI  
 
Trento, 27 febbraio 2014 - La pagina web dell’Euregio all´indirizzo www.Europaregion.info  propone tre nuove tematiche sulla pagina "cittadino" del mese di febbraio. Tutte le tre tematiche sono fortemente connesse al territorio congiunto dell’Euregio. Questi gli argomenti: il punto di vista del direttore dell´Ipl di Bolzano, Stefan Perini, riguardante l’attuale situazione del mercato del lavoro nell’Euregio; la presentazione dell´unico comprensorio sciistico transfrontaliero al Passo Resia; il professor Peter Lukas, personaggio rinomato nel mondo della terapia del cancro, in particolare della radio-oncologia. Come ogni mese la pagina web dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino approfondisce nella rubrica "Profili" alcune tematiche con valenza transfrontaliera con dei video in lingua italiana e tedesca, le lingue principali dell’Euregio. Questo mese i tre nuovi profili riguardano rispettivamente il Paradiso sciistico Passo Resia in Alta Val Venosta, il tema d’attualità sul mercato del lavoro e il personaggio Peter Lukas, direttore della Clinica Universitaria di Radioterapia e Radio-oncologia dell’Università Medica di Innsbruck. Paradiso sciistico Passo Resia Nel punto d’incontro delle tre frontiere tra Italia, Austria e Svizzera – nell’Alta Val Venosta – si trova il Paradiso dello sci Passo Resia, l’unico comprensorio sciistico transfrontaliero nell’Euregio Tirolo-alto Adige-trentino. Esiste da ormai 15 anni e comprende i centri sciistici di Belpiano, Malga San Valentino in Alto Adige e Nauders/bergkastel dall’altra parte del confine, nel Tirolo del Nord. 3 centri sciistici, 2 nazioni, 1 solo skipass: queste le caratteristiche che rendono unico il paradiso dello sci del Passo Resia con le sue piste lunghe 117 km e con 24 impianti di risalita. Scopri di più su http://www.Europaregion.info/it/skiparadies-reschenpass.asp  La politica del mercato del lavoro nell’Euregio La questione giuridica del mese di febbraio riguarda la situazione del mercato del lavoro nell´Euregio, i possibili vantaggi di locazione e i contratti collettivi differenziati. Abbiamo interpellato in merito il direttore dell´Istituto Promozione Lavoratori di Bolzano (Ipl), Stefan Perini. Scopri di più su http://www.Europaregion.info/it/arbeitspolitik-und-arbeitsmarkt.asp  Prof. Peter Lukas Il personaggio del mese è Peter Lukas, direttore della Clinica Universitaria di Radioterapia e Radio-oncologia dell’Università Medica di Innsbruck. Prima di trasferirsi in Tirolo il professore, originario di Monaco di Baviera, aveva esercitato la sua professione in varie cliniche bavaresi. Ormai da anni il professor Lukas è impegnato sul fronte della collaborazione nell’ambito dell’Euregio Tirolo-alto Adige-trentino. Dal 2003 collabora all’istituzione di un reparto di radioterapia oncologica per la Provincia di Bolzano con sede nel capoluogo, presso il quale già oggi vengono curate ogni anno 600 persone con una diagnosi di tumore. Il numero di pazienti trattati a Innsbruck ammonta invece a 2.000 all’anno. Scopri di più su http://www.Europaregion.info/it/peter-lukas.asp    
   
   
VICEPRESIDENTE TOSCANA RICEVE IL CONSOLE GENERALE DI GERMANIA  
 
Firenze, 27 febbraio 2014 - "E´ la mia prima volta a Firenze. Ma nel nuovo incarico conto di poter venire spesso nella vostra bellissima regione". Si è presentato così alla vicepresidente della giunta regionale Stefania Saccardi il nuovo Console generale della Germania Peter Dettmar. L´incontro, negli uffici di Palazzo Strozzi Sacrati, è servito a una prima presa di contatto. La vicepresidente ha evidenziato i tanti punti di vicinanza e di collaborazione in ambito economico e turistico tra la Toscana e la Germania e la piena disponibilità ad aprire nuovi spazi di collaborazione. Il Console ha prospettato un possibile nuovo terreno di incontro in un progetto pilota di formazione attivato dalla Camera di Commercio italo-germanica con il coinvolgimento di una azienda tedesca che ha una significativa presenza anche in Toscana. Su questo e su altri possibili spazi di convergenza, ha concluso la vicepresidente, la Regione Toscana sarà pronta e disponibile a compiere tutti i necessari approfondimenti.  
   
   
ZAIA INCONTRA RENZI A TREVISO: “ADESSO SA TUTTO DI NOI. SIAMO GENTE CONCRETA E ASPETTIAMO FATTI. PATTO DI STABILITA’, FISCO, BUROCRAZIA E SPRECHI NAZIONALI SUL BANCO DEGLI IMPUTATI”  
 
Venezia, 27 febbraio 2014 - “Adesso il Presidente del Consiglio conosce ogni particolare della realtà virtuosa del Veneto; sa di cosa abbiamo bisogno, di cosa abbiamo diritto; che cosa davvero serve per sostenere una realtà che, con le sue 600.000 imprese, con i conti della sanità in ordine e con la buona amministrazione degli Enti Locali, di fatto mantiene l’Italia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha avuto un incontro a quattr’occhi con il Premier Matteo Renzi nel corso della sua visita ed ha poi partecipato agli incontri con gli amministratori locali prima e con una rappresentanza degli imprenditori poi. “Il tempo delle parole, quello che anche in politica si definisce la luna di miele – ha aggiunto Zaia – sta per finire. Abbiamo ascoltato e preso nota, ma noi siamo veneti, siamo gente concreta, e l’unica cosa che ci interessa sono i fatti. Sono 170 mila disoccupati di cui occuparsi in fretta; sono un assurdo Patto di Stabilità che ci ha requisito 1 miliardo e 400 milioni dei veneti costringendoci a fare debiti con uno Stato-banca per poter pagare i nostri fornitori della sanità; sono i nostri imprenditori, veri eroi che ogni mattina si alzano e devono pensare prima di tutto a come pagare i loro dipendenti e a come combattere una burocrazia asfissiante; sono le tasse al 68,5% contro una media europea del 46% e il 25% della Carinzia che, anche se da Roma sembra lontana anni luce, è a due ora di macchina da qui; sono 21 miliardi l’anno di residuo fiscale attivo che vanno a Roma e non tornano più; sono un piano di difesa del territorio da oltre 2 miliardi già pronto al quale lo Stato non può rimanere sordo in termini di finanziamento”. “Questi sono i fatti che attendono risposta – ha proseguito Zaia – noi sappiamo bene cosa fare e come farlo, ora tocca allo Stato renderlo possibile. Se l’approccio Renzi è davvero cambiato rispetto al passato lo vedremo prestissimo. Ha toccato con mano una realtà amministrativa e imprenditoriale modello, che però non può più reggere a lungo a fronte di un Paese dove le risorse che vengono prodotte dai virtuosi vengono gettate al vento per mantenere gli spreconi”. “Caro Matteo – ha detto Zaia rivolgendosi a Renzi – il Veneto ti mette sul tavolo 30 miliardi di euro di possibili risparmi. Sono quelli che lo Stato potrebbe ottenere se in tutto il Paese venissero adottati i criteri di buona amministrazione applicati da queste parti, a cominciare dai costi standard in sanità. Adesso sta a voi far sì che il nostro modello venga adottato anche in Regioni come quelle 4 che da sole determinano 5 miliardi di buco nella sanità”. Parlando nell’incontro con gli imprenditori, Zaia ha fatto anche esplicito riferimento alla questione meridionale, “che esiste – ha detto – perché in realtà mezza Italia è già in default, e che va affrontata con decisione: non è più tollerabile, tanto per fare un solo esempio, che un pasto in un ospedale veneto costi 6-8 euro e in uno al sud arrivi a 50-60 euro”. “C’è anche un problema di governance complessiva del sistema bancario – ha aggiunto il Presidente del Veneto – perché di fatto le banche, che una volta erano praticamente un socio occulto prezioso per le nostre imprese, sono praticamente sparite dalla scena”. Il Presidente del Veneto ha anche affrontato il tema, tanto caro a Renzi, delle scuole, dell’istruzione e della formazione. “Qui – ha detto – l’attenzione ai nostri giovani è massima: il sistema della formazione professionale funziona bene; abbiamo una straordinaria realtà di scuole paritarie che educano 90.000 ragazzi che non troverebbero posto nella scuola pubblica e che costano 3.000 euro contro i 7.000 del pubblico; abbiamo tre università nella top five italiana e sicuramente di caratura internazionale ma, ad esempio, non riusciamo a dare tutte le risposte necessarie alle scuole di specialità in medicina perché i posti vengono decisi a Roma e non sulle effettive necessità del territorio”.  
   
   
COTIR: ABRUZZO, RISORSE BLOCCATE PER INERZIA DIRIGENTI REGIONE  
 
L´aquila, 27 febbraio 2014 - "La situazione di stallo che riguarda i corrispettivi spettanti ai dipendenti del Cotir, ma anche degli altri Centri di ricerca, è causata dall´atteggiamento ostruzionistico da parte di alcuni dirigenti e funzionari regionali". Lo afferma l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, commentando la manifestazione organizzata ieri dai rappresentanti sindacali presso la sede del Cotir a Vasto. "È inconcepibile - attacca Febbo - che una Legge regionale, la n. 59 approvata nel dicembre 2013, oggi viene disattesa proprio dagli stessi dirigenti regionali che non hanno attuato il disimpegno di somme iscritte in bilancio. Come Giunta abbiamo lavorato e fatto - precisa l´Assessore - il proprio dovere trovando le somme nel bilancio regionale da destinare ai Centri di ricerca, in favore dei quali sono stati stanziati 800 mila euro a fronte di una variazione di bilancio che ha interessato la ricollocazione di risorse per 7 milioni di euro. Su tutto questo chiaramente si dovrà fare chiarezza e soprattutto dovranno essere presi provvedimenti nei confronti degli inadempienti. Oggi, il nostro impegno rimane quello di dare risposte ai lavoratori del Cotir, come degli altri Centri di ricerca, soprattutto per trovare le risorse utili. Lavoro non facile anche alla luce degli ulteriori tagli operati dal Governo centrale. Inutile ribadire - aggiunge Febbo - il buon lavoro fatto in questi cinque anni con il Cotir, Crab e Crivea avendo messo a loro disposizione sia risorse di bilancio sia quelle a disposizione nel Psr con la misura 214. Spiace vedere colleghi consiglieri e il segretario regionale del Pd, a ridosso di una imminente campagna elettorale, ´speculare´ sulle spalle dei lavoratori facendo chiacchiere e demagogia. Pertanto - conclude l´assessore alle Politiche agricole ? se veramente i consiglieri regionali vogliono risolvere il problema dei Centri di ricerca diano una prova in Consiglio regionale dove la mia legge sul Cria è ferma da 18 mesi: basta avere il coraggio di approvarla".  
   
   
COTIR: RISORSE BLOCCATE PER INERZIA DIRIGENTI ASSESSORE ABRUZZO INDICA LE VOCI DELLA VARIAZIONE DI BILANCIO  
 
L´aquila, 27 febbraio 2014 - Nello specifico, l´assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo, indica nel dettaglio la ripartizione degli oltre 7 milioni di euro della variazione di bilancio del dicembre scorso. "Si è trattato di un lavoro certosino - spiega Febbo - fatto dal sottoscritto con il settore Bilancio al fine di trovare le risorse necessarie. Oltre agli 800 mila euro destinati ai Centri di ricerca - illustra l´Assessore - sono stati destinati 2,1 milioni di euro al Piano sociale per rimborsi ai Comuni, 1,5 milioni ai Contratti di quartiere, 810 mila euro per aiuti alle Marinerie di Pescara e Ortona, 300 mila euro per le leggi regionali sulla Cultura n. 5 e n.15, 400 mila euro per la Protezione civile, 500 mila euro per Abruzzo Engineering (liquidazione), 191 mila euro per il Consorzio industriale dell´Aquila, 70 mila euro per il Comune di Poggiofiorito (scuola materna), 55 mila euro per l´Enoteca regionale Ortona, 150 mila euro per l´Ente Fiera, 77 mila euro per ex Arssa per attività in continuità, 170 mila euro per Abruzzo Lavoro (liquidazione). Per un totale - conclude Febbo - di 7 milioni 193 mila euro".  
   
   
FVG, PATTO DI STABILITÀ: INCONTRO CON I SINDACI DEI COMUNI CAPOLUOGO  
 
Trieste, 27 febbraio 2014 - I "nodi" del Patto di stabilità interno al Friuli Venezia Giulia, relativo al 2014, sono stati affrontati a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, in un incontro con i sindaci dei quattro Comuni capoluogo, presenti gli assessori alle Finanze Francesco Peroni, alle Autonomie locali Paolo Panontin e ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro. Alla riunione hanno partecipato tutti e quattro i primi cittadini: Roberto Cosolini (Trieste), Furio Honsell (Udine), Claudio Pedrotti (Pordenone) ed Ettore Romoli (Gorizia). "Abbiamo voluto cominciare intanto con i Comuni capoluogo - ha spiegato al termine l´assessore Panontin - perché sono quelli che presentano le problematiche maggiori, anche in termini di capacità di spesa". L´impostazione del Patto di stabilità interno, sul quale la Giunta ha già approvato una delibera che definisce il "cronoprogramma" delle azioni da intraprendere da qui al prossimo aprile, è stata quest´anno il frutto di un intenso lavoro di analisi e coordinamento fra le tre direzioni della Regione maggiormente coinvolte: Finanze, Autonomie locali ma anche Lavori pubblici, direzione a cui fanno capo i maggiori volumi di investimenti. La riunione ha permesso di tracciare i "confini" all´interno dei quali si definirà il Patto di stabilità interno, che sono dettati dalle norme dello Stato e dai rapporti interni fra Regione ed Enti locali. La Regione, è stato confermato , ha per ora messo a disposizione del sistema delle Autonomie locali spazi verticali per circa 20 milioni di euro, a cui si aggiungono quelli assicurati dallo Stato centrale (34,5 milioni ai Comuni e altri 6 alle Province), quindi circa 60 milioni in tutto per adesso. Le analisi condotte dalla Regione, con il coordinamento della Ragioneria generale, hanno tenuto conto sia delle esigenze degli Enti locali, sia dei finanziamenti già erogati per i lavori pubblici. "Questo dovrebbe darci la possibilità - ha detto Panontin - di utilizzare nel migliore dei modi gli spazi disponibili, dando soprattutto un ordine di priorità agli interventi da realizzare". Intanto, grazie all´attento lavoro di monitoraggio condotto dalla Regione, nel 2013 gli spazi non utilizzati dal sistema delle Autonomie locali si sono ridotti a 17,5 milioni, in confronto agli 82 milioni "sprecati" nell´anno precedente.  
   
   
ZAIA: “CON LE RISORSE DEL SALVA ROMA IL VENETO FAREBBE FRONTE A TUTTI I DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO. BASTA REGALI AGLI ENTI CHE SACCHEGGIANO LA FINANZA PUBBLICA”  
 
Venezia, 27 febbraio 2014 - “Il valore in termini contributivi del Salva Roma, il decreto che fortunatamente oggi il Governo ha ritirato, corrisponde al fabbisogno dell’intero Veneto per far fronte ai danni causati nelle settimane scorse dal maltempo. Ma è evidente che le due situazioni sono ben diverse: per il nostro territorio e la nostra gente sarebbero risorse indispensabili da utilizzare a seguito di eventi calamitosi imprevedibili e di cui l’uomo non ha alcuna responsabilità; nel caso di Roma, invece, la generosa elargizione dello Stato servirebbe a coprire dei buchi di bilancio provocati proprio dall’irresponsabilità di chi ha amministrato per anni la capitale, premiando in tal modo chi ha dissipato allegramente il danaro pubblico”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zia, a margine degli incontri svoltisi a Treviso con il neo presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “A Renzi – ha continuato il presidente Veneto – ho ribadito chiaramente che una delle condizioni indispensabili per far uscire il nostro Paese dalle secche nelle quali si è arenato, è proprio quella di creare le condizioni perché forme di puro e inutile assistenzialismo come quelle che Roma reclama siano definitivamente messe al bando. Non può passare la logica del “tanto paga Pantalone”, non è più accettabile che chi peggio amministra più riceve dallo Stato, perché questo significa affossare quelle realtà che producono e che garantiscono all’economia di questo Paese di sopravvivere”. “Ma il Veneto non vuole sopravvivere – ha aggiunto Zaia –, vuole vivere, vuole produrre e vuole vedere riconosciuto a tutti i livelli il lavoro, l’impegno e la capacità che quotidianamente mettono in campo i suoi cittadini, imprenditori e amministratori. A loro non si può chiedere di comportarsi virtuosamente e, dopo che l’hanno fatto, caricarli anche del peso, delle conseguenze delle malefatte e degli sprechi di chi ha cancellato il termine virtù dal suo vocabolario”. “Più presto Renzi metterà concretamente in atto provvedimenti che impediscano a regioni e città di questo Paese di campare sulle spalle di altri e di saccheggiare impunitamente la finanza pubblica – ha concluso Zaia – e più presto l’Italia imboccherà la strada per uscire dalla crisi che, di fronte a queste ingiustizie non è solo economica”.  
   
   
CRISI FVG: PIÙ RISORSE E MENO BUROCRAZIA A SOSTEGNO LAVORO  
 
Trieste, 27 febbraio 2014 - Più risorse e meno burocrazia, ovvero un sostegno attivo da parte della Regione per fronteggiare l´emergenza imprese-lavoratori in Friuli Venezia Giulia attraverso l´immissione di fondi e l´introduzione di semplificazioni normative volte a favorirne l´accesso. E´ questo l´esito dell´odierna full-immersion caratterizzata dalle riunioni del comitato di coordinamento interistituzionale, della commissione regionale Lavoro e del tavolo di concertazione convocate e presiedute dall´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti. Nel dettaglio, le principali novità emerse dal confronto generale riguardano in primis i contratti di solidarietà rispetto ai quali il contributo della Regione per le ore non lavorate viene aumentato di oltre il 20 per cento, passando da 2 a 2,50 euro all´ora per un periodo massimo consecutivo di 24 mesi. "È una risposta immediata - commenta Panariti che, tra gli altri, riscuote il totale consenso da parte di Confindustria - alle più attuali esigenze del territorio nel suo complesso, un mix di risorse economiche e di semplificazioni che le rendono più fruibili a lavoratori ed imprese". Novità positive anche per i Cantieri Lavoro, ovvero il personale utilizzato e coordinato direttamente dai Comuni per la manutenzione del verde pubblico, ai quali vengono riservati 2 milioni di euro con l´introduzione di modifiche regolamentari relative allo stanziamento, suddiviso in maniera proporzionale tra le quattro Province ed assegnato ai singoli Comuni in base al numero di abitanti (da 1 a 12 posti di lavoro nella scala da 3 mila a oltre 100 mila). Infine, con lo slittamento dei termini dal 30 aprile al 31 luglio, è stata accolta anche la richiesta dei Comuni di posticipare l´avvio dei progetti connessi ai lavori di pubblica utilità (Lpu) a dopo l´approvazione dei singoli bilanci.  
   
   
PUGLIA: LA GIUNTA REGIONALE HA APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 ED IL BILANCIO PLURIENNALE 2014-2016 DELL’AREM, LA AZIENDA REGIONALE PER LA MOBILITÀ.  
 
 Bari, 27 febbraio 2014 - La Giunta regionale ha destinato al Comune di Trani 250mila euro per l’acquisto di mezzi ed attrezzature finalizzati all’incremento delle Raccolte differenziate e l’avvio di una campagna di informazione/sensibilizzazione. La Giunta regionale ha approvato il rinnovo della Convenzione con l’Unione delle Camere di Commercio di Puglia per il funzionamento dell’Osservatorio regionale del Commercio. L’esecutivo pugliese ha approvato lo Statuto dell’Ente Autonomo Fiera di Foggia. Il testo del documento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Approvato dalla Giunta regionale lo schema di Accordo, da sottoscrivere con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia, relativo alle Azioni per lo sviluppo ed il consolidamento del sistema integrato di servizi socio educativi per la prima infanzia ed a favore degli anziani e della famiglia. La Giunta regionale ha prorogato al 31 dicembre 2014 il Programma “ Tutela Ambientale” con le Forze dell’Ordine,l’arpa Puglia e Cnr Irsa, autorizzando i sottoscrittori all’utilizzazione di eventuali fondi residui delle precedenti annualità. Con la stessa delibera la giunta ha approvato il testo della convenzione tra la Regione con le Forze dell’Ordine,l’arpa Puglia e Cnr Irsa, al costo complessivo di 450mila euro. Finalità della Convenzione è quella di porre in essere interventi volti al recupero funzionale degli ecosistemi, al ripristino ambientale dei siti inquinati. La Giunta regionale ha aderito all’Accordo su “ sviluppo della rete di distribuzione del metano per l’autotrazione sulla rete autostradale”. La Giunta regionale ha ammesso il costituendo Consorzio Salento Partners alla fase di presentazione del progetto definitivo( ad eccezione del programma di investimento proposto dall’impresa consorziando Adg investimenti srl che risulta inattiva e partecipata esclusivamente da persone fisiche) riguardante investimenti ammissibili per complessivi € 10.593.809,19 con agevolazione massima concedibile pari ad € 4.767.213,23. La Giunta regionale ha ammesso il Costituendo Consorzio Turismo Salentino alle fasi di presentazione del progetto definitivo limitatamente ai programmi di investimento presentati dalle imprese Riva Marina Resort Beach club srl e Modoni Building srl ritenuti ammissibili per complessivi € 15.014.925,00 con agevolazione massima concendibile pari ad € 6.011.716,25. La Giunta regionale ha autorizzato la realizzazione, all’interno dell’Istituto Penale di Lecce, della sezione prevista dall’Accordo del 13 ottobre 2011 e concernente l’integrazione agli indirizzi di carattere prioritario sugli interventi negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e nelle Case di Cura e Custodia.  
   
   
INCONTRO DELL’ASSESSORE CALABRIA CON ANCI ED UPI PER L’ATTUAZIONE DEL PATTO DI STABILITÀ REGIONALE INCENTIVATO PER IL 2014  
 
Catanzaro, 27 febbraio 2014 - Si è svolto l’incontro di concertazione fra la Regione Calabria e le associazioni rappresentative degli enti locali – Anci e Upi – ai fini dell’attuazione del Patto di Stabilità regionale incentivato per il 2014. All’incontro, presieduto dall’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini, hanno partecipato il presidente dell’Anci Calabria Peppino Vallone ed il presidente di Upi Calabria Wanda Ferro, oltre ai dirigenti del Dipartimento Bilancio e Patrimonio della Regione Calabria. La riunione ha fatto seguito all’adozione della deliberazione di Giunta Regionale con la quale l’Esecutivo calabrese ha dato il via libera, anche per il 2014, allo strumento del Patto regionale incentivato, attraverso il quale la Regione, previa concertazione con gli enti locali ricadenti nel proprio territorio, mette a disposizione una quota dei propri spazi finanziari a valere sull’obiettivo programmatico del Patto di Stabilità, per concederli a comuni a province ai fini del pagamento di debiti a valere su residui passivi in conto capitale. Nel corso dell’incontro, i Presidenti di Anci ed Upi hanno espresso soddisfazione per l’attenzione dimostrata dalla Regione Calabria verso le istanze dei comuni e delle province dirette all’individuazione di soluzioni per contrastare gli effetti del Patto di Stabilità sulla possibilità di dare corso ai pagamenti in favore delle imprese, già gravate dalla contrazione del credito bancario e dalla pressione fiscale. A questo proposito, Peppino Vallone e Wanda Ferro hanno riconosciuto all’Assessore Mancini grande sensibilità rispetto alla richiesta delle rappresentanze nazionali di Anci ed Upi ed il merito di avviare una tempestiva azione amministrativa per consentire l’utilizzo di un meccanismo che aumenta la capacità di spesa degli enti locali per debiti pregressi verso le aziende e nuovi interventi sul territorio. Al termine dell’incontro, le parti hanno sottoscritto un apposito Accordo relativo ai criteri di riparto delle risorse messe a disposizione dalla Regione in favore degli enti locali, corrispondenti a “spazi finanziari” per oltre 43,5 milioni di euro in favore dei comuni e per oltre 14,5 milioni di euro in favore delle province. “Siamo consapevoli - ha dichiarato l’Assessore Giacomo Mancini - di quanto sia ingiusto e iniquo il meccanismo del patto di stabilità. Ne paghiamo le conseguenze negative ogni giorno. Ma proprio per questo abbiamo pensato che fosse giusto fare quanto di nostra competenza per tentare di alleggerire la situazione dei comuni e delle province e siamo venuti incontro alle esigenze delle autonomie territoriali, favorendo la liquidità di cui le imprese e le famiglie hanno bisogno in questa fase di crisi economica”.  
   
   
TRENTO: FUSIONI COMUNALI: IL 13 APRILE 10 COMUNI AL REFERENDUM CONSULTIVO  
 
Trento, 27 febbraio 2014 - Domenica 13 aprile 2014 si terranno in Trentino tre referendum consultivi che coinvolgeranno gli elettori di 10 comuni. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale che ha indetto tre distinti referendum, come previsto dalla normativa regionale in materia, in seguito ad altrettanti processi di fusione avviati dalle 10 amministrazioni comunali interessate. Gli elettori dei comuni di San Lorenzo in Banale e Dorsino saranno chiamati ad esprimersi sull’unificazione dei due municipi, che nel caso di esito favorevole della consultazione, daranno vita al comune di San Lorenzo Dorsino. Gli elettori dei comuni di Bersone, Daone e Praso si esprimeranno sulla nascita del comune di Valdaone, mentre quelli dei comuni di Coredo, Taio, Tres, Smarano e Vervò saranno chiamati a decidere sulla nascita del nuovo comune di Predaia. I tre distinti referendum avranno luogo tutti nella giornata di domenica 13 aprile dalle ore 8 alle ore 21. Affinché il referendum sia valido occorre che in ogni comune partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto e le fusioni saranno possibili se in ogni comune i voti favorevoli saranno la maggioranza di quelli validamente espressi.  
   
   
BOLZANO: CITTADINI EXTRAUE NEL PUBBLICO IMPIEGO, CHIAREZZA CON DECRETO  
 
Bolzano, 27 febbraio 2014 - Anche se in possesso di tutti i requisiti per un´assunzione nel pubblico impiego, in Alto Adige ai cittadini extracomunitari tale possibilità viene preclusa a causa della mancata dichiarazione di appartenenza linguistica. La Giunta provinciale ne ha discusso oggi (25 febbraio), la soluzione prspettata è un decreto del Tribunale che possa consentire le dichiarazioni ad hoc. Il nuovo ordinamento comunitario equipara i cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno permanente ai cittadini Ue nella possibilità di accesso al pubblico impiego. Ma in Alto Adige tale equiparazione non trova applicazione in quanto l´interessato non ha reso la dichiarazione di appartenenza linguistica. Malgrado il cittadino extracomunitario sia in possesso di tutti i requisiti (permesso di soggiorno, attestato di bilinguismo, concorso pubblico vinto) le porte per accedere al pubblico impiego restano pertanto chiuse. Un problema con cui in passato si erano confrontati in Alto Adige anche cittadini di altri Paesi Ue e della Svizzera. La Giunta provinciale ha discusso la questione e individuato una soluzione seguendo la passata esperienza: "Chiederemo alla Presidente del Tribunale di emanare uno specifico decreto che possa consentire una dichiarazione di appartenenza linguistica ad hoc ai cittadini extracomunitari interessati", ha spiegato il presidente Arno Kompatscher dopo la seduta di Giunta. Anche se si tratta di casi numericamente ridotti la lacuna giuridica va colmata, osserva la Provincia, per consentire l´accesso al pubblico impiego a chi effettivamente è in possesso di tutti i requisiti necessari.  
   
   
UMBRIA, OCCUPAZIONE; CRESCE IL NUMERO DI BORSE LAVORO NEGLI UFFICI GIUDIZIARI: INTEGRAZIONE AL REDDITO PER LAVORATORI IN CIGS E MOBILITÀ  
 
 Perugia, 27 febbraio 2014 - Su proposta dell´assessore allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, la Giunta regionale dell´Umbria ha esteso da 6 a 20 le borse lavoro presso gli uffici giudiziari del Distretto della Corte d´Appello di Perugia. Potranno così accedere ai benefici, previsti dall´apposito bando emanato dalla Regione Umbria, tutti i lavoratoti in cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore e in mobilità indennizzata che, avendone i requisiti, avevano presentato domanda. "Si tratta - ha spiegato Riommi - di una forma di aiuto per quei lavoratori, licenziati o sospesi dal lavoro, che possono così percepire una integrazione al reddito derivante dagli ammortizzatori sociali. Il provvedimento, che riveste una significativa utilità sociale, si propone di sostenere i servizi amministrativi degli uffici giudiziari, contribuire al reinserimento di lavoratori in mobilità o cassa integrazione e favorire i percorsi di formazione professionale. Il bando, che discende dal rinnovato "accordo di collaborazione" tra Regione Umbria, Corte d´Appello di Perugia e Procura generale della repubblica, è coerente con la Strategia Europea per l´Occupazione, con il quadro programmatorio regionale e con gli obiettivi del Fondo sociale europeo. Esso consente ai beneficiari di svolgere un´attività di rilevanza sociale, con mansioni riferibili alla figura di operatore giudiziario. La positiva esperienza maturata con i precedenti bandi - ha concluso l´assessore - ci ha spinti a rinnovare questa misura, ampliando la platea dei beneficiari".  
   
   
MAFIE: UNA GIORNATA PER RICORDARE LE VITTIME E L’IMPEGNO DI CHI LOTTA CONTRO CRIMINALITA’  
 
Roma, 27 febbraio 2014 - La “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia” si svolgerà quest’anno a Latina il prossimo 22 marzo per ricordare tutte le vittime e per rinnovare l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata. “Radici di memoria, frutti di impegno” è lo slogan scelto per questa manifestazione nazionale. Parteciperanno circa 600 persone per rappresentare un coordinamento di 5000 familiari di vittime delle mafie. È un’occasione importante per porre all´attenzione di tutti un problema che non può essere sottovalutato. “Noi ci saremo tutti – ha detto il presidente Nicola Zingaretti – sarà una giornata di coerenza e di orgoglio, per raccontare l´Italia che lotta contro la mafia e per la cultura della legalità. Da parte nostra ci arriviamo invitando tutti i sindaci fossero presenti con la fascia tricolore per dimostrare quanto sia profonda nella nostra regione la voglia di combattere le mafie”. In questi mesi abbiamo lavorato con coerenza per regole semplici sull’accesso al credito delle aziende, per la centrale degli acquisti, per portare trasparenza nel pubblico che compra e nella nostra partecipazione come parte civile negli importanti processi per mafia”. “Noi non dimentichiamo – ha aggiunto il presidente Zingaretti – che la lotta alla mafia va fatta tutti i giorni innanzitutto con il buon esempio, con atti amministrativi, con la repressione e con le investigazioni come sta facendo chi sta nelle procure”. “Sarà una giornata di abbraccio e di festa - ha aggiunto il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori - che pone l’attenzione su un tema delicato e sensibilizza i giovani”. La manifestazione inizierà alle 10 del mattino da via Isonzo, per concludersi a Piazza del Popolo, dove sarà allestito un palco a pedali della band dei Tetes de Bois, alimentato da 128 dinamo collegate ad altrettante biciclette. Dal palco saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell´ordine, sacerdoti, imprenditori, esponenti politici e amministratori locali, morti per mano delle mafie.  
   
   
DI PIETRO, IDV, COMPRAVENDITA: RISPETTIAMO DECISIONE PROCURA, NOI ANDREMO AVANTI IN SEDE CIVILE  
 
 Roma, 27 febbraio 2014 - Di seguito una dichiarazione di Antonio Di Pietro, in merito all’attuale vicenda giudiziaria; “ A Napoli si sta svolgendo un processo delicatissimo ed importantissimo che, però, guarda caso, viene sostanzialmente ignorato dall’informazione di regime, se non per criticare me e l’Italia dei Valori che, invece, ne siamo le vittime. Mi riferisco al processo in corso nei confronti di Silvio Berlusconi, rinviato a giudizio con l’accusa di aver corrotto, nel 2008, unitamente al faccendiere Valter Lavitola, a suon di bigliettoni pari ad almeno tre milioni di euro, il senatore Sergio De Gregorio per fargli votare la sfiducia al Governo Prodi, farlo cadere e poter poi tornare alle elezioni. Per tale comportamento criminale, De Gregorio ha già patteggiato una pena a un anno e otto mesi. Decisione che rispetto, anche se francamente la ritengo molto modesta a confronto della gravità del fatto. Rifletteteci: non stiamo parlando di un reato qualunque, ma di un vero e proprio omicidio della democrazia, giacché ora sappiamo che nel 2008 il Governo Prodi e la sua maggioranza parlamentare al Senato caddero non per motivi politici ma per un atto criminale. Ovviamente, come per tutte le attività criminali, se c’è un autore del reato c’è anche una vittima. Anzi, nel caso di specie ce ne sono più di una. Sicuramente la prima vittima è il popolo italiano e per esso il Senato della Repubblica, istituzione che De Gregorio ha tradito con il suo voto che chiaramente non è stato dato liberamente, come richiede e prevede la Costituzione, ma a seguito di una "mazzetta” di tre milioni di euro, alla faccia della libertà del voto! Bene ha fatto, quindi, il Senato a costituirsi parte civile, al fine di richiedere il risarcimento dei danni a Berlusconi e soci, qualora venissero riconosciuti colpevoli alla fine del processo e altrettanto bene ha fatto il Tribunale ad ammettere la costituzione di parte civile del Senato. Per la cronaca, e per l’esatta ricostruzione dei fatti, va però anche ricordato che il Senato, in sede di udienza preliminare, non si era affatto costituito parte civile ma si è ricordato di farlo solo in sede di apertura di dibattimento, solo a seguito di una pressante lettera-denuncia da me pubblicata e solo grazie al Presidente Grasso che ha dato disposizioni in tal senso. Questo, nonostante il parere contrario del Consiglio di Presidenza del Senato. Ma tant’è, meglio così che niente! Altrettanto sicuramente può considerarsi vittima del reato il Governo Prodi che, stando sempre all’ipotesi accusatoria della Procura di Napoli, è caduto anch’esso non per motivi politici, ma per un atto criminale. Spiace, quindi, aver preso atto che il Governo non si sia nemmeno costituito parte civile. Lo ha fatto invece coraggiosamente, tramite me, il partito ‘Italia dei Valori’ che ha avuto la sventura di aver candidato tra le proprie fila proprio quel senatore De Gregorio che poi, per sua stessa ammissione, si è venduto a Berlusconi come fece Giuda per 30 denari, anzi, pardon, per tre milioni di euro, mica una bazzecola! Certo, noi abbiamo sbagliato a candidarlo, ma questo nulla toglie al fatto che anche noi siamo stati vittime del gesto criminale commesso da De Gregorio, e non certo complici, giacché anche la nostra fiducia, come quella degli italiani che ci hanno votato, è stata tradita. E, infatti, il Giudice per le udienze preliminari di Napoli (quello cioè che per primo ha valutato la consistenza e bontà delle indagini della Procura) ha accettato di buon grado la mia richiesta e, con formale ordinanza, ha ammesso l’Italia dei Valori a partecipare al processo come parte civile in quanto "portatrice di un diritto a non veder lesa l’immagine, la credibilità ed il decoro del partito cui apparteneva il De Gregorio all’epoca dei fatti”, (così espressamente è scritto nel provvedimento del Gup). Al riguardo, faccio presente che anche la Procura della Repubblica di Napoli, in sede di udienza preliminare, aveva espresso parere favorevole alla costituzione di parte civile dell’Idv. Insomma, tutto chiaro e tutto alla luce del sole! Il Tribunale di Napoli, invece, disattendendo sia il parere della Procura della Repubblica, sia la decisione del Gup, ha ora revocato la costituzione di parte civile dell’Idv. Ne prendiamo atto e rispettiamo, anche oggi come sempre, le decisioni della magistratura. D’altronde, siamo convinti che la Procura di Napoli abbia portato avanti le indagini con tale determinazione e professionalità che, certamente, non c’è bisogno di ulteriori impulsi da parte nostra per ottenere giustizia, oltre alle denunce, alle memorie e ai documenti, a suo tempo presentati, e alle testimonianze a cui volentieri, sia io che gli altri dirigenti del partito, ci vogliamo sottoporre, anche in sede dibattimentale, dopo averlo fatto durante le indagini preliminari. Siamo convinti che anche il Tribunale di Napoli, chiamato ora a pronunciarsi sulla illeceità o meno di ciò di cui sono accusati Berlusconi e Lavitola, deciderà secondo giustizia, anche senza la nostra presenza. Per quanto riguarda, invece, l’Italia dei Valori, preso atto dell’odierna decisione del Tribunale e poiché, a prescindere dalla nostra estromissione dal processo penale, non vi è dubbio che il partito ha subito un grave danno d’immagine, e non solo, perseguiremo in sede civile gli autori dei reati, affinché venga fatta giustizia anche nei nostri confronti. Tutto bene, quindi, salvo l’amarezza di dover assistere ora alla baldanza con cui il pregiudicato Silvio Berlusconi si presenta agli italiani come il nuovo salvatore della patria, anzi il nuovo Padre costituente, che addirittura vuole riscrive la Costituzione italiana. Affidarsi ad un personaggio come lui per fare le riforme, anche e soprattutto della nostra Carta, è come affidarsi ad un boia per un taglio di capelli. Mi auguro che il giovane Renzi lo capisca in tempo, anche se ci credo poco, montato com’è!. 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PALAMENTO EUROPEO: “LA PROTESTA DI BORGHEZIO NELL’AULA DI STRASBURGO”  
 

Strasburgo, 27 febbraio 2014 - "Ho voluto sottolineare , innalzando davanti al Commissario Andor una grande bandiera della Svizzera, non solo il pieno consenso della Lega Nord al significato politico del referendum svizzero così importante per il futuro delle politiche sull’immigrazione, ma anche il diritto del popolo della Svizzera – il Paese europeo di più antica e radicata pratica della vera democrazia fondata sui referendum – al pieno rispetto delle proprie libere determinazioni. Questa Ue prona ai diktat dei poteri finanziari, sembra impermeabile a questi valori secolari di libertà”" http://www.Srf.ch/news/international/eklat-im-europaparlament-demonstration-mit-schweizer-flagge

 

 
   
   
BOLZANO: CONTRIBUTI AD ENTI DI FORMAZIONE PER IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA  
 
 Bolzano, 27 febbraio 2014 - Organizzazioni private ed enti pubblici che operano nel settore della formazione delle famiglie e dei genitori possono presentare anche quest’anno domanda di contributo per il sostegno della loro attività ordinaria entro il 30 aprile 2014. Organizzazioni private ed enti pubblici che operano nel settore della formazione delle famiglie e dei genitori possono presentare anche quest´anno domanda di contributo per il sostegno della loro attività ordinaria entro il 30 aprile 2014. L´assessora provinciale alla famiglia, Waltraud Deeg, sottolinea che l´obiettivo di questa misura economica e quello di sostenere le diverse iniziative proposte a livello provinciale a favore della famiglia e quindi di rafforzare i rapporti all´interno del nucleo famigliare. Tra gli obietti specifici di questa misura vi sono quindi il sostegno delle competenze genitoriali, del rapporto tra i genitori ed i figli, la paternità attraverso un attivo coinvolgimento dei padri nell´eduzione dei figli, il rafforzamento della famiglia intesa come sistema intergenerazionale ed il miglioramento della conciliabilità tra il lavoro e la famiglia stessa. Possono accedere al finanziamento corsi, conferenze, workshops, gruppi formati da genitori e figli, centri dedicati al sostegno del rapporto tra genitori e figli, gruppi ludici, centri per la famiglia, incontri famigliari e reti di famiglie. Per avere un quadro completo dei criteri che regolano questo tipo di sostegno erogato dalla Provincia si può consultare il sito: http://www.Provincia.bz.it/politiche-sociali/temi/contributi-formazione-famiglia.asp  Per ulteriori informazioni si può inoltre contattare il Servizio famiglia che ha sede in via Gamper,1 a Bolzano, Tel. 0471 418245.  
   
   
MILANO: CARTA ACQUISTI SPERIMENTALE, PUBBLICATO L’ELENCO DEI BENEFICIARI  
 

Milano, 27 febbraio 2014 – L´inps ha concluso l´iter di valutazione delle domande riguardanti la Carta acquisti sperimentale (la cosiddetta ´social card´) per la città di Milano. Le graduatorie sono state pubblicate sul sito web del Comune (sezione "Milano sociale"). Così come è avvenuto nella maggior parte delle città, molte domande non sono state considerate idonee dall´Inps. Su 1.738 richieste presentate, infatti, quelle accolte positivamente sono 666 (38,3 per cento), quelle non idonee 968 (55,7 per cento). A questi dati si aggiunge il numero dei sospesi: sono 104 (6 per cento) e su di essi spetta ora agli uffici del Comune effettuare le verifiche necessarie per accettarne o meno l’idoneità sulla base delle anomalie che riguardano, in gran parte, i codici fiscali, i dati anagrafici e le dichiarazioni Isee. “Ci dispiace – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – per l’alto numero dei non idonei. Purtroppo è confermato quanto avevamo denunciato mesi fa. I criteri di individuazione della soglia di povertà stabiliti a Roma si sono rivelati troppo ‘stringenti’ e così molte famiglie in condizione di serissimo disagio economico non vedranno riconosciuta la propria condizione di precarietà. Ora speriamo di recuperare qualcuno tra i sospesi. Come sempre, saremo rigorosi nei controlli e verificheremo il reale possesso dei requisiti”. Quasi tre quarti delle domande ritenute non idonee dall´Inps, lo sono a causa della condizione lavorativa. In particolare, sono stati esclusi coloro che hanno cessato un´attività lavorativa autonoma o hanno perso l’occupazione nei 36 mesi antecedenti la domanda e quelli che hanno percepito oltre 4.000 euro di reddito sempre nei 6 mesi antecedenti la domanda. Gli idonei, invece, riceveranno la comunicazione da Poste italiane per ritirare la Carta presso le sedi abilitate. Gli accrediti sono bimensili e variano da 200 a 400 euro. La Carta acquisti solidale è valida un anno. “È tuttavia inaccettabile – ha aggiunto l’assessore Majorino – il ritardo con cui ci sono stati comunicati i dati. Abbiamo consegnato le prime liste a ottobre dello scorso anno e, nel frattempo, la situazione di molte persone è peggiorata. Bisogna essere più celeri ed efficaci nel mettere in pratica i provvedimenti contro la povertà. Inps e Governo hanno sottovalutato il fattore tempo. Il nuovo esecutivo deve istituire misure strutturali e non sporadiche nel sostegno alle categorie in difficoltà economica. Chiediamo inoltre al governo di lasciare alle città le risorse non spese”. Http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/cdm?wcm_global_context=/wps/wcm/connect/contentlibrary/
ho+bisogno+di/ho+bisogno+di/carta+acquisti+
2013_graduatoria+temp

 

 
   
   
MILANO RISTORAZIONE: IL COMUNE PROLUNGA IL CONTRATTO DI SERVIZIO AL 2020 MIRI MAGGIORMENTE COINVOLTA NEL RECUPERO DELLA MOROSITÀ E SI PREVEDE LA POSSIBILITÀ DI CONVENZIONI CON ALTRI ENTI PUBBLICI  
 
Milano, 27 febbraio 2014 – Il Comune di Milano ha deciso di prolungare il Contratto di Servizio con la società Milano Ristorazione per ulteriori 5 anni, portando così la scadenza al 31 dicembre 2020. L’accordo prevede che Palazzo Marino riconosca a Miri il medesimo corrispettivo economico del precedente contratto ma con l’introduzione di alcune novità. La previsione di spesa rimane quindi di 39.432.000 euro l’anno (197.160.000 euro complessivi per i 5 anni, dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2020) per la fornitura del servizio di refezione a una molteplicità di utenti, tra i quali vi sono i minori frequentanti i nidi d’infanzia comunali, le scuole dell’Infanzia comunali e statali, le case vacanza, le scuole primarie e secondarie, le scuole private paritarie convenzionate, nonché gli ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali, gli anziani assistiti a domicilio, gli immigrati ospiti dei centri di prima accoglienza e protezione civile, le persone svantaggiate e i portatori di disabilità accolti nei centri comunali. Milano Ristorazione garantisce oggi circa 90mila pasti giornalieri, 17 milioni in un anno. A fronte di un impegno di spesa invariato, nella proroga del Contratto di Servizio viene richiamato quale obiettivo da perseguire lo sviluppo e il potenziamento delle funzioni e dei servizi affidati alla società, garantendole un più ampio margine progettuale ed operativo, anche in termini temporali. Così, ad esempio, è auspicata l’estensione e la diversificazione delle utenze, anche nella previsione della nascita della città metropolitana, e la stipula di convenzioni con altri enti pubblici. Tutto ciò può essere raggiunto anche attraverso un pieno utilizzo del Centro di produzione “Sammartini”, in un lasso di tempo più esteso rispetto a quello stabilito dal vigente contratto. Un obiettivo possibile grazie all’elevata qualità e il numero delle attrezzature delle quali lo stesso è dotato. L’aumento di produttività, nei limiti consentiti dal modello operativo dell’inhouseproviding, potrebbe consentire a Milano Ristorazione di recuperare ulteriori risorse finanziarie da utilizzare per il miglioramento del servizio offerto. Ma tra le novità, va sottolineato come nel nuovo accordo sia previsto un maggior coinvolgimento di Milano Ristorazione nel recupero della morosità. Il fenomeno dell’insolvenza nei pagamenti ha infatti raggiunto livelli decisamente elevati, pari a circa 5 milioni di euro l’anno, sino ad oggi totalmente gravante sul bilancio del Comune di Milano. Così, con l’obiettivo di una più efficace e congiunta azione per ridurre il fenomeno, il nuovo Contratto di Servizio prevede che Milano Ristorazione dal 2014 si accolli una quota annua percentuale sul totale delle insolvenze, quantificabile sulla base dell’andamento del fenomeno nell’ultimo triennio.