Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: SUMMIT EUROPE, QATAR E RELAZIONI UE-STATI UNITI  
 
Strasburgo, 25 marzo 2014 - Questa settimana l´attenzione dei deputati europei si concentra sui risultati del summit europeo della settimana scorsa e sulle relazioni con gli Stati Uniti, comprese le negoziazioni sugli accordi commerciali e una linea comune sulla Russia. All´ordine del giorno anche: un seminario per i giornalisti sulle elezioni europee e le delegazioni parlamentari in Polonia e Qatar, per valutare l´adozione dell´euro e la situazione dei lavoratori. Una conferenza dei presidente straordinaria con Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e aperta a tutti i deputati europei è prevista mercoledì. L´obiettivo è quello di discutere i risultati del summit europeo della settimana scorsa e le decisioni relative alle sanzioni contro la Russia. Il ruolo dei servizi finanziari nella partnership transatlantica per il commercio e gli investimenti (Ttip) e la lottta contro l´evasione fiscale sono i principali temi che saranno discussi a Washington dal 24 al 26 marzo. In questa occasione una delegazione parlamentare della commissione agli affari economici incontrerà i membri del Congresso americano, del Tesoro e delle autorità di sorveglianza. Dal 24 al 25 marzo, una delegazione della commissione agli Affari economici incontrerà le autorità polacche per valutare i progressi del paese per l´adozione dell´euro. Una delegazione della sottocommissione dai Diritti dell´uomo e della commissione agli Affari esteri si renderà in Qatar per valutare la situazione dei lavoratori migranti. Il Parlamento europeo organizza un seminario per giornalisti sulle elezioni europee il 25 e 26 marzo. Il contesto politico delle elezioni, il ruolo dei partiti politici europei, le tendenze, le sfide e il futuro dell´Unione europea sono all´ordine del giorno.  
   
   
VERTICE UE-USA (BRUXELLES, 26 MARZO 2014) E LE RELAZIONI UE-USA I LEADER DELL´UNIONE EUROPEA E DEGLI STATI UNITI D´AMERICA SI INCONTRERANNO A BRUXELLES.  
 
Bruxelles, 25 Marzo 2014 - L´ue sarà rappresentata da Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione, il commissario europeo per il commercio Karel De Gucht e il capo della delegazione Ue agli Stati Uniti, João Vale de Almeida, parteciperà anche . Gli Stati Uniti saranno rappresentati dal presidente Barack Obama, che sarà accompagnato da Us Trade Representative Michael Froman e l´ambasciatore degli Stati Uniti presso l´Unione europea, Anthony Luzzatto Gardner. Una partnership unica - Il partenariato transatlantico è unica e ci permette di avanzare cause di importanza globale. Il partenariato strategico Ue-usa si basa su valori condivisi, tra cui l´impegno a sostenere i diritti fondamentali e le libertà dei cittadini, la fede in un governo aperto e responsabile e in un´economia di mercato equo ed efficace. Lo sviluppo di risposte alle sfide globali, l´Ue e gli Usa cooperano in una vasta gamma di settori, tra cui la promozione della sicurezza e della stabilità mondiali, affrontare i cambiamenti climatici, fermare la proliferazione delle armi nucleari, la lotta al terrorismo, la lotta contro la povertà e migliorare la sicurezza sanitaria e alimentare tutto il mondo. Lavoro comune su un commercio e investimenti di partenariato transatlantico (Ttip) mira a creare posti di lavoro e crescita su entrambi i lati dell´Atlantico. Una conclusione positiva rafforzerà ulteriormente la connessione tra le due economie, stimolando l´innovazione, stimolare la crescita e creare posti di lavoro e avrà un impatto positivo sull´economia globale nel suo complesso. 2014 Summit - Cooperazione Ue-usa è di grande importanza per affrontare la crisi in Ucraina. I leader europei hanno preso decisioni importanti in risposta alle azioni da parte della Russia in violazione della sovranità dell´Ucraina e del diritto internazionale, con gli Stati Uniti di adottare misure analoghe. Il vertice di Bruxelles sarà l´occasione per discutere gli ultimi sviluppi in Ucraina. Per l´Ue, il vertice è anche un´occasione importante per esprimere sostegno per i risultati ambiziosi dei negoziati Ttip e di evidenziare i contributi significativi che il partenariato strategico Ue-usa fa per la pace e la prosperità transatlantico e globale. Inoltre, è per contribuire a ripristinare la fiducia a seguito della National Security Agency (Nsa), rivelazioni e garantire la privacy e la sicurezza. Inoltre, il vertice sarà l´occasione per i partner per fornire livello elevato direzione politica su come affrontare congiuntamente le sfide globali, tra cui l´economia, la sicurezza energetica, il cambiamento climatico, la sicurezza informatica, la libertà di Internet, l´antiterrorismo e la non-proliferazione per citarne alcuni. Fornisce inoltre indicazioni per e rafforza la nostra politica estera e di sicurezza forte e cooperazione allo sviluppo. Una dichiarazione congiunta Summit sarà emesso dopo la riunione. Economia globale - I leader sono attesi per discutere la ripresa economica mondiale, anche attraverso la piena cooperazione sulle strategie di crescita ambiziosi e la stabilità finanziaria come parte del processo del G20. Commercio - Il commercio e gli investimenti di partenariato transatlantico (Ttip) sarà un progetto centrale nelle relazioni transatlantiche nei prossimi anni. Un accordo ambizioso potrebbe stimolare la crescita economica e creare nuovi posti di lavoro, ottenendo vantaggi di almeno lo 0,5% del Pil dell´Ue e fino a 1% se i guadagni di produttività sono contati. Questo si traduce in 119.000.000.000 € all´anno per l´economia dell´Ue. Il Ttip ha anche una dimensione strategica importante in termini di dimostrare l´impegno dell´Ue e degli Stati Uniti di valori condivisi nella regola di diritto e mercati aperti, e alla segnalazione di altri partner che siamo disposti a sottoscrivere un programma ambizioso di commercio e liberalizzazione degli investimenti. L´ue e gli Stati Uniti hanno il più grande rapporto economico al mondo, insieme conta per oltre il 45% del Pil mondiale e un terzo del commercio mondiale. L´ue e gli Usa sono reciprocamente i loro partner commerciali più grandi. Il commercio bilaterale di beni e servizi è al di sopra 700.000.000.000 € all´anno, con un saldo positivo per l´Ue di circa € 87000000000. Le scorte globali di investimento sono al di sopra 2000000000000 €. L´ue e gli Stati Uniti hanno lavorato insieme per raggiungere un traguardo storico nel mese di dicembre sul pacchetto Wto Bali, che mira a snellire gli scambi, permettendo ai paesi in via di sviluppo più opzioni per garantire la sicurezza alimentare, promuovere il commercio dei paesi meno sviluppati e aiutare lo sviluppo più in generale. Il pacchetto Bali è un passo fondamentale nel mantenere una dinamica positiva per avanzare e concludere il Doha Round dei negoziati. Mobilità e contatti tra le popolazioni - L´ue e gli Stati Uniti sono profondamente interconnessi anche sulla mobilità. Nel 2011 più di 11 milioni di cittadini statunitensi hanno visitato l´Europa, e quasi 12 milioni di europei hanno visitato gli Stati Uniti. Tuttavia, non tutti gli Stati membri dell´Ue godono di completa reciprocità dei visti, come cinque Stati membri non sono coperti dal programma esenzione dall´obbligo del visto (Vwp). L´ue si è impegnata a portare avanti la questione, e il presidente Obama ha espresso sostegno per il progetto di legge che mira a estendere il programma Vwp. Estendere la parità di trattamento a tutti i cittadini dell´Unione europea è un passo fondamentale per rafforzare il partenariato transatlantico, consentire affari e people-to-people contatti, e completare i negoziati Ttip. Le sfide globali - Riguarda il cambiamento climatico, l´Ue cerca di impegnarsi con gli Stati Uniti, con l´obiettivo di adottare un accordo basato su regole ambiziose e robusti a Parigi nel 2015, internazionale vincolante ed applicabile a tutte le Parti. Per preparare impegni dell´Ue per Parigi, il Consiglio europeo del 20 e 21 marzo 2014 ha avuto un primo dibattito approfondito della politica su un nuovo quadro Ue per i cambiamenti climatici e l´energia 2020-2030. E ´stabilito una chiara tabella di marcia per la discussione continua e ha deciso di raggiungere un accordo su obiettivi a livello dell´Ue per la riduzione delle emissioni e per le energie rinnovabili entro ottobre 2014. Attraverso impegni domestici, entrambe le parti possono fornire prevedibilità e stabilità per gli operatori economici per la transizione verso un´economia competitiva a basse emissioni di carbonio. Altre importanti aree di cooperazione Ue-usa comprendono la sicurezza energetica e le minacce transnazionali come il terrorismo e la criminalità. Energia - Cooperazione Ue-usa sulla sicurezza energetica, la politica energetica nonché la ricerca e l´innovazione in campo energetico nel contesto del Consiglio Energia Ue-usa sono aspetti fondamentali del rapporto transatlantico. L´ue e gli Stati Uniti condividono una visione comune per la sicurezza energetica e la sostenibilità. Questi obiettivi sono meglio raggiunti attraverso mercati aperti, competitivi e trasparenti, accanto a politiche che promuovano la produzione di energia sostenibile, le energie rinnovabili e una maggiore efficienza energetica. Mentre molto è stato fatto in termini di cooperazione energetica, ci sono una serie di nuove opportunità per gli Stati Uniti e l´Ue a lavorare insieme, questo include l´aumento del commercio trans-atlantico nel settore energetico, standard comuni per i veicoli elettrici e dei sistemi di ricarica, per il carburante efficienza e per gli edifici ad alta efficienza energetica. Al Consiglio europeo del 20-21 marzo i leader europei chiamati per l´azione da intraprendere per esaminare i modi per facilitare le esportazioni di gas naturale dal Nord America verso l´Ue e considerare come questo può essere meglio riflessa nel Ttip. Cooperazione Politica estera e di sicurezza - Cooperazione politica estera e di sicurezza con gli Stati Uniti è eccezionalmente forte, per esempio per quanto riguarda orientali e meridionali Quartieri dell´Ue, sul Medio Oriente e l´Iran, in Africa, e più lontano nella regione Asia-pacifico. Il Consiglio europeo di dicembre 2013 ha preso importanti misure per il rafforzamento ulteriori funzionalità di sicurezza e di difesa comune (Psdc) dell´Ue. In un contesto di tagli di bilancio e dei possibili effetti futuri di sequestro, questi passi aiuteranno l´Ue a rimanere un partner utile per la Nato e gli Stati Uniti. Poiché la cooperazione Ue-usa in Africa ha dimostrato, l´Ue è un partner importante per gli Stati Uniti sul terreno. Missioni Pesd dell´Ue nel Corno d´Africa, Sahel, Libia e ora Repubblica Centrafricana, lavorano con gli Stati Uniti e gli altri partner nel garantire approcci complementari e completi per affrontare i molti aspetti del conflitto e la lenta transizione di sviluppo stabile. Ricostruire la fiducia - Le recenti rivelazioni sui programmi di sorveglianza statunitensi hanno colpito la fiducia dei cittadini europei. Al fine di ripristinare la fiducia e mantenere la continuità dei flussi di dati tra l´Unione europea e gli Stati Uniti, un elevato livello di protezione dei dati deve essere garantita. Basandosi su annunci positivi dal presidente Obama nel gennaio 2014, l´Unione europea è in attesa di concreti e rapidi progressi su strumenti chiave per la protezione dei dati nei flussi di dati transatlantici. Nel settore commerciale, gli Stati Uniti dovrebbero identificare entro l´estate 2014 per affrontare le 13 raccomandazioni formulate dalla Commissione nel novembre 2013 al fine di rendere la disposizione approdo sicuro più sicuro. Inoltre, i negoziati per l ´"accordo ombrello" sulla protezione dei dati nel settore della cooperazione di polizia dovrebbero essere completati entro l´estate del 2014 come concordato congiuntamente alla Giustizia Ue-usa e affari interni dei ministri nel mese di novembre. Dopo 18 negoziale arrotonda il problema principale che rimane è il diritto di ricorso giurisdizionale che dovrebbe essere concesso dagli Stati Uniti per i cittadini dell´Ue non residenti negli Stati Uniti. L´accordo Umbrella dovrebbe fornire un elevato livello di protezione tra cui la possibilità per i cittadini dell´Ue di ricorrere al ricorso giudiziario e ai diritti applicabili per quanto riguarda i loro dati personali quando si è trasferito negli Stati Uniti in un contesto di applicazione della legge. I cittadini americani hanno tali diritti di ricorso giurisdizionale nell´Unione europea. Governance di Internet - L´ue e gli Stati Uniti stanno rafforzando il dialogo e la cooperazione in materia di governance di Internet, con un positivo e lungimirante agenda, dal momento che entrambi condividono la stessa visione e valori fondamentali della governance globale di Internet. Vi è la necessità di globalizzare funzioni fondamentali di Internet, mentre sostenere e rafforzare il modello multi-stakeholder di governance di Internet e garantire la sicurezza nel rispetto dei diritti fondamentali, tra cui la privacy. Cooperazione Ue-usa sulla sicurezza informatica costruire su ciò che entrambi i lati dell´Atlantico stanno facendo per rafforzare la cyber-security risk management nelle organizzazioni pubbliche e private in settori quali l´energia, i trasporti e la finanza. La fiducia dei cittadini è un elemento chiave degli sforzi per garantire un globale, internet aperto, sulla base di principi condivisi di trasparenza, responsabilità rispetto dei diritti fondamentali, tra cui la privacy. Riunioni al vertice - L´ue e gli Usa si sono incontrati a livello di vertice dal 1995, quando la Dichiarazione Nuova agenda transatlantica è stata adottata, definisce gli obiettivi fondamentali della cooperazione Ue-usa. Una serie di incontri tematici regolari (ad esempio in materia di legislazione e di business) sono anche tenuto. L´ultimo vertice si è tenuto in data 28 novembre 2011 a Washington.  
   
   
UE-UCRAINA: VISITA S PER IL FOLLOW-UP DI ASSOCIAZIONE FIRMA DELL´ACCORDO  
 
Bruxelles, 25 Marzo 2014 - Il commissario per l´Allargamento e la politica europea di vicinato, Stefan Fule, si recherà in visita in Ucraina il Martedì e Mercoledì. Egli sarà a capo di una folta delegazione, tra cui anche il commissario per la Programmazione finanziaria e il bilancio Janusz Lewandowski e rappresentanti di alto livello delle varie Direzioni generali della Commissione. Come annunciato dal presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, dopo la scorsa settimana Firma del delle disposizioni politiche del dell´accordo di associazione Ue-ucraina, il Commissario Füle si recherà a Kiev per lavorare con le autorità ucraine su alcuni elementi specifici che l´Unione europea sta sviluppando con loro e su una serie di questioni riguardanti l´attuazione dell´accordo di associazione. "Saremo parlando di una serie di riforme che sono necessarie sia nel settore delle istituzioni democratiche e l´economia. Inizieremo a lavorare su una tabella di marcia per le riforme in diversi settori", ha dichiarato il commissario Füle. Egli ha sottolineato che sarebbe anche importante continuare il dialogo con i Verkhovna Rada e società civile sia di chi gioca un ruolo significativo nel promuovere riforme. La possibilità di accelerare il processo di liberalizzazione e di questioni connesse al decentramento e il sostegno delle regioni del visto dovrebbe essere tra gli argomenti di discussione tra le autorità ucraine e la delegazione di alto livello della Commissione europea.  
   
   
UCRAINA: DECENTRAMENTO E SOSTEGNO ALLE REGIONI UNA PARTE IMPORTANTE DI AIUTO DELL´UE  
 
 Bruxelles, 25 Marzo 2014 - Commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato Štefan Füle ha incontrato il governatore della regione di Donetsk Serhiy Taruta in Brussel . Hanno scambiato opinioni sulla situazione attuale nel paese e hanno discusso le sfide nella regione di Donetsk e il resto d´Oriente dell´Ucraina. Governatore Taruta, che è stato nominato al suo ufficio all´inizio di marzo, ha spiegato la situazione economica, sociale e della sicurezza nella regione e ha delineato le sue priorità nell´affrontare i problemi esistenti con l´introduzione di riforme, aumentare la trasparenza, rafforzare lo Stato di diritto e lo sviluppo di più cooperazione con i vicini dell´Ucraina dell´Ue. Il Commissario Füle ha sottolineato che la firma dell´accordo di associazione è stato un rinnovato stimolo per le riforme e più intensa cooperazione tra l´Ue e l´Ucraina, non solo con le autorità centrali a Kiev, ma anche nelle regioni. " Il nostro sostegno al decentramento e alle regioni è parte del nostro aiuto offerto all´Ucraina. Discuteremo di questi problemi anche durante la mia prossima visita a Kiev questa settimana, "ha dichiarato il commissario Füle. Nel corso della riunione ha anche ribadito la posizione dell´Unione europea per quanto riguarda l´annessione della Crimea da parte russa, che l´Ue considera illegale. Egli ha anche ricordato che l´accordo di associazione rispetta non solo il commercio tradizionale e legami economici tra l´Ucraina e la Russia, ma anche crea opportunità per il loro ulteriore intensificazione.  
   
   
UE E LA CINA: NEGOZIATI PRECEDENTI LA VISITA DEL PRESIDENTE XI JINPING A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 25 Marzo 2014 - Poco prima della prima visita di un presidente cinese alle istituzioni europee, il secondo round di colloqui su un accordo di investimento tra l´Ue e la Cina svolge a Bruxelles. Si prevede che la visita del presidente Xi Jinping, il 31 Marzo negoziati dà nuovo slancio. Gli accordi di investimento previste dovrebbero - nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile - flussi di investimenti bilaterali sono arricchite dai mercati da aprire e un quadro giuridico per tutelare gli investimenti è progettato per migliorare la certezza del diritto e la prevedibilità delle relazioni di investimento a lungo termine tra l´Ue e la Cina. L´ue ritiene che un accordo di investimento con la Cina per un elemento importante di una più stretta rapporti commerciali e di investimento tra le due economie. Una delle priorità dell´Ue nei negoziati sarà l´eliminazione degli ostacoli agli investitori europei nel mercato cinese. I colloqui di due giorni sono suscettibili di condurre ad ulteriori progressi nel chiarimento dei rispettivi concetti di entrambe le parti per quanto riguarda gli elementi chiave di un accordo. "Gli investimenti sono una delle principali cause di tutte le economie ed essenziale per la crescita e l´occupazione ", ha dichiarato il commissario Ue al commercio Karel De Gucht. "La conclusione di un accordo di investimento ambizioso con la Cina sarà un passo importante, non solo per migliore accesso al mercato e la tutela degli investitori da raggiungere, ma anche al nostro rapporto commerciale con la Cina per migliorare in generale . " I negoziati sono condotti sullo sfondo delle riforme economiche in Cina, dai mercati svolgono un ruolo cruciale. Nell´ambito delle riforme, si è deciso, tra le altre cose, l´economia cinese continua ad aprire agli investitori stranieri, al fine di promuovere l´innovazione e la competitività attraverso moderne industrie e dei servizi sulla terraferma.  
   
   
AVANZA LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO SUL DIRITTO DEI CITTADINI A UN CONTO BANCARIO DI BASE  
 
 Bruxelles, 25 marzo 2014 - Il Parlamento europeo e il Consiglio il 20 marzo hanno raggiunto un accordo politico sulla proposta della Commissione di rendere conti bancari accessibile a tutti, trasparenti e facile da cambiare. L´adozione formale è prevista nelle prossime settimane. La direttiva è ad un passo importante verso un vero mercato unico dei servizi finanziari al dettaglio portando numerosi vantaggi per i cittadini dell´Ue. Fornendo un diritto a un conto di pagamento di base a prescindere dal luogo di un cittadino di residenza o della situazione finanziaria, gli ostacoli affrontati da molti di accesso ai servizi bancari di base transfrontaliera vengono rimossi. La direttiva inoltre migliora notevolmente la trasparenza delle commissioni di conto bancario, rende più facile cambiare un conto corrente da una banca all´altra, all´interno di uno Stato membro o da un paese all´altro dell´Ue. Il commissario per il Mercato interno ei servizi Michel Barnier ha dichiarato: « Nel mondo di oggi, non avere accesso a un conto bancario di base rende difficile e più costoso di partecipare alla vita di tutti i giorni - di pagare la bolletta della luce o ricevere uno stipendio per esempio. L´accordo di oggi ci porta un passo avanti per dare finalmente tutti i cittadini europei l´accesso a un conto bancario di base, consentendo loro di partecipare pienamente alla società e sfruttare i vantaggi del mercato unico. La direttiva renderà più facile per i consumatori alla ricerca di offerte migliori e costi inferiori per i loro conti bancari e cambiare conti bancari, se vogliono vorrei ringraziare il Parlamento europeo -. Particolare il relatore Jürgen Klute ed i relatori ombra -. Ed il Presidenze greca e lituani per il loro lavoro su questo file " Commissario per la politica dei consumatori Neven Mimica ha detto: "L´accordo di oggi è una buona notizia per i consumatori, in particolare quelli più vulnerabili lasciati senza un conto in banca Ora tutti avranno il diritto di aprire un conto e raccogliere i frutti, per esempio, da negozi on-line. Ma anche effettuare operazioni di base come ricevere contributi statali quali le pensioni o altri benefici. Informazioni sul conto anche per quanto riguarda le tasse sarà più trasparente e consumatori possono confrontare le condizioni e cambiare più facilmente il proprio account, senza costi inutili. " Gli elementi chiave del contratto La direttiva affronta tre aree principali: Access ai conti di pagamento: queste disposizioni prevedono tutti i consumatori dell´Ue, senza essere residents del paese in cui si trova l´istituto di credito e indipendentemente dalla loro situazione finanziaria, il diritto di aprire un conto di pagamento che consente loro di eseguire operazioni essenziali, come la ricezione di gli stipendi, le pensioni e le indennità o il pagamento delle bollette, ecc Comparabilità delle commissioni di conto di pagamento : rendendo più facile per i consumatori di confrontare le tariffe applicate per i conti di pagamento dai fornitori di servizi di pagamento nell´Unione europea. Conto di pagamento di commutazione : istituendo una procedura semplice e rapida per i consumatori che desiderano passare il loro conto di pagamento a uno con un altro prestatore di servizi di pagamento all´interno di uno stesso Stato membro e facilitando il processo di chiusura di un conto bancario in uno Stato membro e la sua apertura in un´altra. Sfondo I conti bancari sono essenziali per partecipare pienamente alla vita economica e sociale di una società moderna, in quanto l´uso del contante è in rapida diminuzione. Sono diventati una parte indispensabile della nostra vita quotidiana, che ci permette di effettuare e ricevere pagamenti, acquisti online, e pagare bollette (telefono, gas, elettricità). Tuttavia, secondo studi attendibili, circa 58 milioni di consumatori europei di età superiore ai 15 non hanno ancora un conto di pagamento. Inoltre, la ricerca ha dimostrato che i consumatori trovano difficile confrontare offerte e prezzi per conti di pagamento da diversi fornitori di servizi di pagamento. Anche quando il confronto è possibile, il processo di passaggio dal proprio conto di pagamento esistente per una diversa è complesso e inaffidabile. Inoltre, ci sono situazioni in cui i consumatori europei sono ancora in grado di aprire un conto di pagamento in uno Stato membro in cui non sono residenti o se non hanno risorse finanziarie sufficienti. Al fine di risolvere questi problemi, l´8 maggio 2013, la Commissione europea ha adottato la proposta di direttiva sulla trasparenza e la comparabilità delle commissioni di conto di pagamento, conto di pagamento di commutazione e accesso a un conto di pagamento di base ( Ip/13/415 ).  
   
   
UE: UN SISTEMA EUROPEO COMUNE DI ASILO  
 
Sofia, 25 Marzo 2014 – Di seguito il commento di ieri di Cecilia Malmström Il commissario Ue per gli Affari interni Comune regime di asilo europeo: sfide e prospettive Convegno "Il Sistema europeo comune di asilo: sfide e prospettive": “ Mi concentrerò su un diritto fondamentale che è molto vicino al mio cuore, che è facile da annunciare in teoria, ma più complicato per difendere in pratica: il diritto di asilo. Ho dedicato gran parte del mio mandato a questo problema. Asylum è uno dei nostri più importanti ambiti politici. La nostra zona Schengen e la libera circolazione significa che dobbiamo avere un sistema comune di asilo. Non si può avere frontiere aperte e la libera circolazione dei cittadini, visti Schengen e regole comuni in materia di immigrazione, ma poi non avere una politica comune in materia di asilo. Semplicemente non avrebbe funzionato. E non ha funzionato prima. Il sistema era già instabile - quindi abbiamo dovuto risolvere il problema. Il nostro primo programma politico in materia di giustizia e affari interni - il programma di Tampere del 1999 - fu l´inizio del sistema europeo comune di asilo. Essa ha portato all´adozione di numerose nuove leggi dell´Ue che riguardano l´intero processo di asilo - norme comuni in materia di condizioni di accoglienza, le regole su chi qualificati per lo status di rifugiato, norme comuni in materia di procedure, e così via. Questo è stato un grande risultato, ma era solo un primo passo. Non siamo rimasti pienamente soddisfatti del risultato perché queste leggi erano in molti modi un sforzo timida. Sono state adottate all´unanimità degli Stati membri, il che significava che ogni Stato membro potrebbe insistere per avere "loro" specifiche disposizioni dentro Alla fine, le leggi sono diventate un "alberi di Natale", pesanti, con decorazioni indesiderate. Come voi ben sapete praticanti, erano pieni di ambiguità e lacune. La situazione negli Stati membri dell´Ue era quindi, alla fine, ancora troppo variegato - e i livelli di protezione ancora non abbastanza forte. La mancanza di chiarezza ha fatto che i giudici necessari per contare molto sulle interpretazioni giuridiche sulla base di principi generali e giurisprudenza che era spesso vaghe. Ecco perché ci siamo imbarcati sulla negoziazione di una nuova serie di leggi comunitarie in materia di asilo nel 2008. Questo non è stato un viaggio facile in quanto gli Stati membri provenivano da realtà così diverse. Alcuni Stati membri hanno sistemi di asilo consolidati quali erano molto riluttanti a cambiare. Altri, tra cui Bulgaria, erano i nuovi arrivati ​​ai richiedenti con pochissimi richiedenti asilo, ed erano riluttanti a investire in nuovi sistemi. La scorsa estate del 2013 siamo finalmente riusciti a mettersi d´accordo e concludere le trattative. Le nostre nuove regole concordate porterà a più equi, le decisioni in materia di asilo qualità più rapide e migliori. Ci sarà una maggiore tutela dei minori non accompagnati e vittime di tortura. Le nostre leggi anche garantire condizioni materiali di accoglienza umane (quali l´alloggio) in tutta l´Ue e che i diritti fondamentali siano pienamente rispettati. E abbiamo ristretto in modo significativo le possibilità di trattenere i richiedenti asilo. Attuazione del Ceas - Naturalmente, concordando una legge è solo la metà della fatica. Il vero lavoro e la vera sfida per molti Stati membri avranno ora cominciare con l´attuazione di queste nuove leggi. Abbiamo bisogno di creare un sistema di asilo che funziona, in pratica, in tutta l´Ue e gli Stati membri devono recepire queste nuove disposizioni nella loro legislazione nazionale. Il nostro obiettivo principale sarà ora di stabilire attuazione coerente in tutta l´Ue in modo che possiamo essere sicuri di un futuro migliore per il sistema europeo di asilo. Una sfida fondamentale per noi rimane di sapere cosa sta succedendo e di essere in grado di dimostrare le violazioni di legge. Rivendicazioni dei richiedenti asilo non sono sempre trattati alla luce di una stanza tribunale. Che cosa succede alle frontiere, nei centri di detenzione, o in ambienti intervista, è spesso senza testimoni o prove. Questa è una sfida particolare per la nostra capacità di prendere gli Stati membri in tribunale per violazione dei loro obblighi. Un vero sistema di asilo comune non si costruisce in un giorno. Ora stiamo imbarcando in un nuovo periodo di attuazione del sistema che abbiamo appena accordo su questa estate. Le nuove leggi saranno comunque darci una base molto migliore per la buona attuazione. I testi rimangono complicato, ma ora contengono norme chiare (o almeno più chiare) su molte questioni difficili, come ho brevemente accennato prima (la detenzione, l´accesso alla procedura, ricorso effettivo e il diritto di rimanere sul territorio, la definizione degli attori della persecuzione e soggetti che offrono protezione, e molti, molti altri). Come molte delle scappatoie, deroghe e il resto dell ´"albero di Natale" se ne sono andati, tutti gli Stati membri dovranno adottare uno sguardo in profondità alla loro sistemi di asilo e di adeguarsi ai principi comuni. Il più possiamo essere sicuri che tutti gli Stati membri "tirando il loro peso" e mostrando responsabilità attuando correttamente le norme, più facile sarà per gli altri per mostrare solidarietà a quei membri che hanno bisogno di aiuto. Il ruolo degli operatori della giustizia sarà di grande importanza ora come si dovrà utilizzare e interpretare queste nuove leggi in diverse situazioni concrete, che si tratti di giudici, che rappresenta ricorrenti in tribunale o di rappresentanza di autorità nazionali. La Commissione fornirà assistenza in questo senso - attraverso il finanziamento, la formazione e attraverso iniziative concrete di cooperazione insieme con all´Uesa. La corretta attuazione della nuova Ceas sarà, come si capisce essere la nostra priorità chiave in questo settore per i prossimi anni. Solidarietà - Sono fiducioso che la corretta applicazione delle leggi garantirà un altrettanto elevata qualità dei sistemi in Europa. Tuttavia, tale processo sarà notevolmente facilitata da una maggiore cooperazione e condivisione di responsabilità. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo creato una nuova Agenzia - l´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo, Uesa - specificamente per assistere gli Stati membri nell´attuazione della normativa dell´Ue in materia di asilo e nelle zone di cooperazione pratica. Ad esempio, abbiamo progettato moduli di formazione in un curricolo europeo con l´obiettivo di casi di lavoratori formazione asilo agli stessi standard in tutta l´Ue. Attraverso informazioni sul paese d´origine condividere i casi di lavoratori possono accedere al più aggiornate informazioni sulla situazione nei paesi di origine, per poter prendere una decisione informata sul fatto che il richiedente ha davvero un fondato timore di persecuzione. Riconosco le difficoltà con le tensioni sulla solidarietà contro argomentazione responsabilità. Alcuni Stati membri hanno sentito come sono deluso dal resto, in particolare il sistema ´Dublino´ per la ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri per trattare le domande di asilo. Tuttavia, vi è una percezione sbagliata che i canali del sistema di Dublino richiedenti asilo più alla periferia dell´Ue. Infatti, il 70% dei casi di asilo sono gestite da 5 Stati membri - Germania, Francia, Svezia, Regno Unito e Belgio - nessuno dei quali è alla frontiera esterna dell´Ue. Alcuni Stati membri, pertanto credo che coloro che chiedono aiuto non stanno prendendo le loro responsabilità. Il risultato è stato a volte paralisi anche quando un´azione urgente è stato chiesto. Ruolo dei giudici - La magistratura continuerà ad avere responsabilità particolari in tutto il processo di attuazione. Lo vedo in due modi. Il primo è operativo. Le nuove direttive miglioreranno l´accessibilità dei tribunali nel quadro della procedura di asilo, definendo norme chiare sul diritto a un ricorso effettivo ea un migliore accesso all´assistenza legale gratuita, ma anche nel contesto delle condizioni di accoglienza e detenzione. I giudici devono garantire che i nostri standard siano pienamente rispettati in ogni singolo caso che viene portato alla loro attenzione. In questo modo, i tribunali potranno anche svolgere un secondo, ruolo strategico. Producendo giurisprudenza, i giudici continueranno a dare sempre di più la carne alle regole concordate, in particolare per quanto riguarda i criteri di qualificazione. A questo proposito, buona collaborazione tra giudici a livello europeo sarebbe estremamente utile. Data la complessità delle domande di asilo, è importante per tutti gli operatori del diritto ad essere pienamente consapevoli di tutti i diversi casi e le questioni che sorgono nelle corti di tutta Europa. Penso che sia importante essere in grado di prendere in considerazione soluzioni trovate in diversi Stati membri a problemi simili e vedere se possono essere applicabili in altri. Questo è un elemento di costruzione di un approccio europeo coerente in materia di asilo. Altre sfide - Subito dopo è stato raggiunto un accordo politico su nostre leggi rivedute in materia di asilo lo scorso giugno, il nuovo sistema europeo comune di asilo è stato testato a causa delle gravi crisi in via di sviluppo sul nostro confine esterno in Siria e nel Corno d´Africa. Ciò ha portato ad un grande spostamento di persone provenienti attraverso il Nord Africa. E ´stato un momento drammatico per gli Stati membri in merito alla "prima linea" - e in particolare per la Bulgaria, la Grecia, Cipro, Malta e l´Italia. La Commissione, insieme Easo e Frontex, ha iniziato uno stretto monitoraggio della situazione sul terreno prima dell´estate, in stretta collaborazione con le autorità nazionali competenti. E ´importante che i dispositivi di emergenza sono in atto in modo che siamo in grado di far fronte a un gran numero di arrivi, se questo accade. Il nostro obiettivo è stato quello di migliorare lo stato di preparazione dell´Ue in caso di grande afflusso, soprattutto dalla Siria. In questo modo siamo stati in grado di pre-posizione disponibile l´assistenza e gli strumenti dell´Ue, con oltre 20.000.000 € già stanziati per questo scopo, in cima al finanziamento messo a disposizione dopo la tragedia di Lampedusa. Questi fondi saranno utilizzati per rafforzare le capacità degli Stati membri in prima linea, tra cui la Bulgaria, ma anche altri Sm (De, Se, Fr, Nl), che sono già di fronte a una pressione molto alta migrazione. Situazione in Bulgaria - Come accennato prima, dal momento che Bg è uno "stato in prima linea", che ha affrontato i grandi arrivi di migranti e rifugiati in questi ultimi mesi, che ha messo i ceppi elevati sul sistema di asilo. Questi sviluppi hanno però anche esposto alcune lacune esistenti nel sistema d´asilo in Bg. Ma accolgo con favore le misure importanti adottate dalle autorità Bg per affrontare la sfida. Questi rafforzare la capacità di far fronte con un gran numero di richiedenti asilo. La Commissione e dell´Uesa ha per un po ´aiutato Bg in questo processo con assistenza finanziaria, consulenze e pareri con gli altri Stati membri. Mentre la situazione rimane ancora difficile, l´assistenza viene data, mostra un buon esempio di come la solidarietà possa essere dimostrato nei confronti di uno Stato membro sotto particolare pressione. Naturalmente, il nostro interesse per garantire la protezione dei rifugiati si estende anche oltre i confini dell´Ue. Il nostro sistema di asilo si applica solo a coloro che hanno la fortuna di farlo in Europa. Come risultato, la realtà è che persone disperate cercheranno viaggi pericolosi attraverso il Mediterraneo, rischiando la vita per venire qui a cercare protezione. La tragedia di Lampedusa di ottobre 2013 ha portato a richieste di rinnovata azione dell´Ue come la nostra frontiera marittima meridionale è sempre più percepito come una preoccupazione comune dell´Unione europea, e non solo la preoccupazione di uno Stato membro. La Task Force Mediterraneo è stato quindi stabilito con l´obiettivo di sviluppare soluzioni operative a breve termine per evitare che tragedie simili si ripetano. Le azioni Task Force contribuiranno a salvare vite umane nel Mediterraneo e sostenendo gli Stati membri di fronte a una forte pressione migratoria. Progetti futuri - In parallelo alla nostra attenzione sull´attuazione, abbiamo intrapreso la riflessione su un futuro più a lungo termine. Poco più di una settimana fa, la Commissione ha presentato il cosiddetto "post Stoccolma-comunicazione" che costituirà la base per ulteriori discussioni in seno al Consiglio. Un´idea che è già d´accordo, è quello di lavorare sul trattamento comune delle domande di asilo, cioè la possibilità per i funzionari di diversi Stati membri a lavorare insieme per elaborare una serie di richieste, forse come un mezzo per sostenere uno Stato membro, di fronte a pressioni particolari. Altre idee sono state anche galleggiato e saranno considerati. Ad esempio, vi è l´idea di consentire dell´Uesa per monitorare la qualità delle valutazioni di asilo, aiutando gli Stati membri audire le loro decisioni in materia di asilo. L´ue deve inoltre continuare a mostrare solidarietà con il mondo in via di sviluppo, che ospita la grande maggioranza della popolazione di rifugiati del mondo - non dobbiamo dimenticare, nel contesto della Siria, per esempio, che milioni di rifugiati nei paesi limitrofi, mentre 65 000 sono venuti per l´Ue. Un modo importante per mostrare solidarietà con i paesi confinanti con l´Ue è quello di aumentare il nostro impegno per reinsediamento dei rifugiati. Dobbiamo inoltre intensificare i nostri sforzi per costruire la capacità dei paesi terzi per essere in grado di ricevere i rifugiati in maniera adeguata, in linea con gli standard internazionali. Programmi di protezione rafforzata regionale sarà uno strumento fondamentale in questo senso. Dovremmo anche esplorare la possibilità di migliorare le vie legali per le persone bisognose di protezione di venire in Europa, per esempio coordinando l´approccio di Ms per il rilascio dei visti d´ingresso umanitari. Conclusione - Quando si parla di un sistema di asilo a livello europeo, a volte ci consideriamo in termini di principi e concetti astratti. Ma al centro del sistema sono i praticanti. E il sistema deve anche essere giusto per loro. Ha bisogno di dare loro tutti gli strumenti necessari per la loro di continuare a fare un buon lavoro: leggi chiare, buona formazione, risorse sufficienti. Io penso che è probabile che il paesaggio in materia di asilo continuerà a cambiare notevolmente nel corso degli anni a venire, proprio come ha fatto enormemente negli ultimi 20 anni. Ma abbiamo sempre più norme europee, e se lavoriamo insieme abbastanza bene, siamo in grado di appianare molte delle irregolarità che ci hanno affrontato, in modo che arriviamo sia una politica europea comune in materia di asilo, nonché un risultato migliore per entrambi i nostri cittadini e per chi viene a nostra Unione.  
   
   
LAVORO SOMMERSO: UN´INDAGINE RIVELA LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA  
 
Bruxelles, 25 marzo 2014 - Circa un cittadino europeo su dieci (11%) ammette di aver acquistato nell´anno precedente beni o servizi ottenuti da lavoro sommerso, mentre il 4% ammette di aver ricevuto personalmente pagamenti in nero come corrispettivo per lavori svolti. Inoltre una persona su trenta (3%) è stata pagata parzialmente in contanti ("fuori busta") dal proprio datore di lavoro. Sono questi alcuni dei risultati di un´indagine Eurobarometro dalla quale si evince che il lavoro sommerso continua ad essere diffuso in Europa, sebbene l´ampiezza e la percezione del problema siano diversi in ogni Paese. I problemi individuati nell´indagine saranno affrontati ad aprile in una proposta della Commissione che lancerà una piattaforma europea per la prevenzione e la deterrenza del lavoro sommerso, con l´obiettivo di intensificare la collaborazione tra gli Stati membri per contrastare la situazione in modo più efficiente. "Il lavoro sommerso non solo espone i lavoratori a condizioni di lavoro pericolose e a guadagni inferiori, ma priva inoltre i governi di gettito fiscale e pregiudica i nostri sistemi di protezione sociale. Gli Stati membri devono implementare politiche tali da disincentivare il lavoro sommerso o promuovere la sua trasformazione in occupazione regolare, nonché cooperare più intensamente per contrastare tale piaga. Pertanto ad aprile la Commissione europea proporrà una Piattaforma europea dedicata alla prevenzione e alla deterrenza del lavoro sommerso, intesa a migliorare la collaborazione tra gli ispettorati del lavoro e gli organismi di contrasto nell´intera Europa", ha commentato il Commissario Ue per l´Occupazione, gli affari sociali e l´integrazione László Andor. L´indagine Eurobarometro, svolta in 28 Paesi, mostra che: l´11% dei rispondenti ammette di aver comprato l´anno scorso beni o servizi ottenuti da lavoro sommerso, mentre il 4% ammette di aver eseguito attività remunerate in nero, il 60% indica come ragione principale dell´acquisto di beni o servizi ottenuti da lavoro sommerso il minor livello dei prezzi e il 22% lo motiva con favori resi ad amici, il 50% indica come motivo principale del lavoro sommerso i vantaggi per entrambe le parti, il 21% invoca la difficoltà di trovare un lavoro regolare, il 16% la percezione che le tasse siano troppo alte e il 15% l´assenza di altri redditi. Gli europei dei Paesi meridionali indicano con maggior frequenza la difficoltà di trovare un lavoro regolare (41%) o l´assenza di altre fonti di reddito (26%), gli europei spendono ogni anno un importo mediano di 200 Eur per beni e servizi ottenuti da lavoro sommerso, mentre l´importo mediano annuo del guadagno ottenuto da chi svolge lavoro sommerso è di 300 Eur, i beni e i servizi per i quali è più frequente il ricorso al sommerso sono riparazioni e ristrutturazioni dell´abitazione (29%), riparazioni di automobili (22%), pulizie domestiche (15%) e alimentazione (12%), il lavoro sommerso degli europei riguarda principalmente riparazioni e ristrutturazioni dell´abitazione (19%), giardinaggio (14%), pulizie (13%) e servizi di baby-sitting (12%), Lettonia, Paesi Bassi ed Estonia hanno la proporzione più alta di rispondenti che hanno prestato lavoro sommerso (11%). Esistono però importanti differenze nazionali negli atteggiamenti e nelle percezioni del significato esatto di lavoro sommerso, come anche nella natura e nel volume dei servizi che vi rientrano, il 3% dei rispondenti ha dichiarato di ricevere parte dello stipendio in contanti di mano in mano, pratica questa che è più frequente nelle imprese di minori dimensioni. La proporzione del reddito annuo percepita sotto forma di "fuori busta" raggiunge il livello più alto nell´Europa meridionale (69%), seguita dall´Europa orientale e centrale (29%), mentre i Paesi continentali e settentrionali riportano livelli inferiori (rispettivamente 17% e 7%). L´indagine 2013 su Employment and Social Developments in Europe (Occupazione e sviluppi sociali in Europa, Esde) riporta ulteriori analisi dei dati riscontrati. Rispetto ad un´indagine precedente del 2007, anche se l´ampiezza generale del fenomeno sembra alquanto stabile vi sono alcuni distinti sviluppi specifici per ogni paese: l´offerta di lavoro sommerso è diminuita nettamente in alcuni paesi quali la Lettonia, aumentando invece in misura modesta in Spagna e Slovenia, un aumento spettacolare della richiesta di lavoro sommerso si è registrato per Grecia, Cipro, Malta e Slovenia, l´incidenza degli stipendi versati in contanti di mano in mano è diminuita durante la crisi, in particolare nell´Europa centrale ed orientale, ma è aumentata in Grecia. Un´ulteriore analisi dell´impatto della crisi sull´incidenza del lavoro sommerso indica che l´indebolimento dei mercati del lavoro a partire dal 2007 ha portato ad un aumento dell´offerta di lavoro sommerso ad opera di privati, sebbene sia molto meno evidente il rapporto con l´aumento della povertà. Pare tuttavia che tanto la maggiore disoccupazione quanto l´aumento della povertà portino ad una maggiore accettazione delle remunerazioni "fuori busta". Sembra altresì che il livello dell´imposizione non abbia un impatto diretto sul livello del lavoro sommerso, mentre potrebbero averlo la percezione della popolazione in merito ai servizi pubblici e la qualità delle spese finanziate con entrate fiscali. L´analisi Esde comprende altresì una rassegna di alcune misure adottate con successo in diversi Stati membri per contrastare il lavoro sommerso. Tali misure comprendono: incentivi alla regolarizzazione delle attività sommerse, quali semplificazione amministrativa, incentivi fiscali diretti per gli acquirenti, buoni (voucher) per i servizi, misure per aumentare il rispetto della normativa fiscale e diffondere una cultura della responsabilità, ad esempio tramite campagne di sensibilizzazione, miglioramento dell´azione investigativa e maggiore severità delle sanzioni. Prossime tappe Nell´aprile 2014 la Commissione proporrà la creazione di una Piattaforma europea dedicata alla prevenzione e alla deterrenza del lavoro sommerso che possa costituire uno spazio comune per tutti gli organismi di contrasto dei diversi Stati, quali ispettorati del lavoro, organismi preposti alla sicurezza sociale, alle questioni fiscali e alla migrazione, altri soggetti interessati. La Piattaforma migliorerà la qualità della collaborazione a livello dell´Ue allo scopo di prevenire e scoraggiare con maggiore efficienza ed efficacia il lavoro sommerso.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA IL LUSSEMBURGO PER FORNIRE INFORMAZIONI SULLE PRATICHE FISCALI  
 
Bruxelles, 25 Marzo 2014 - La Commissione europea invita Lussemburgo, che trasmette le informazioni che la Commissione deve valutare se talune pratiche fiscali favoriscono talune imprese in violazione delle norme Ue sugli aiuti di Stato. Come in precedenti richieste di informazioni, non una risposta sufficiente viene ricevuto, la Commissione ha emesso due ordini di fornire informazioni. Questo Lussemburgo verrà richiesto di fornire le informazioni richieste entro un mese. Se il Lussemburgo continua a rifiutare, la Commissione può applicare in questo caso alla Corte di giustizia dell´Ue. La Commissione sta attualmente raccogliendo informazioni sulle decisioni preliminari fiscale (cioè le decisioni per le imprese individuali a determinate questioni fiscali), nonché alle norme fiscali in materia di diritti di proprietà intellettuale negli Stati membri, al fine di valutare la loro compatibilità con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Per questo motivo, la Commissione ha inviato richieste di informazioni ai diversi Stati membri, tra cui in Lussemburgo. Lussemburgo ha rifiutato in entrambi i casi, basandosi sul segreto fiscale per rispettare la richiesta di informazioni in piena: Il Lussemburgo ha solo informazioni di carattere generale su i suoi preliminari di controllo, ma non ha fornito informazioni specifiche sulle decisioni nel 2011 e 2012. Inoltre, il Lussemburgo rifiuta di fornire alcune informazioni al suo regime fiscale dei diritti di proprietà intellettuale, inclusi i dettagli sulle 100 più grandi aziende che fanno uso di disposizioni. La Commissione ha il diritto di chiedere qualsiasi informazione che considera come parte di una procedura di aiuti di Stato, se necessario. Dati fiscali riservati rimarrà adeguatamente tutelati, in quanto la Commissione si è tenuta la legislazione sulla protezione dei dati. In modo che si può trattare tutti gli Stati membri allo stesso modo, la Commissione ha bisogno di un quadro completo e, pertanto, deve garantire che le richieste di informazioni si risponde con tutti i loro mezzi a disposizione. Sfondo - Decisioni preliminari fiscali stanno scrivendo le autorità fiscali, che sono diretti verso una determinata società e colpiscono una questione fiscale specifico. Decisioni preliminari fiscali non sono solo se rilasciano per sé problematico ai sensi delle norme comunitarie sugli aiuti di Stato, ma le singole imprese o gruppi di imprese i benefici mirati. Negli ultimi dieci anni, vari Stati membri hanno regimi fiscali speciali per i diritti di proprietà intellettuale introdotti con la motivazione che tali norme favoriscono l´innovazione e gli investimenti in nuove tecnologie. Un esempio di tali schemi di controllo è una cosiddetta "scatola dei brevetti" che consentono sgravi fiscali per i redditi da brevetti. Nel 2008, la Commissione ha deciso, dopo l´esame di un tale regime in Spagna, ha dichiarato che non era un aiuto in azione (cfr. Ip/08/216 ). Da allora, la prova viene ricevuto indica alla Commissione, tuttavia, che tali norme ridondare in primo luogo a vantaggio della società molto mobile, sarebbe così aumentato notevolmente senza innovazione e gli investimenti. Pertanto, la Commissione ha avviato un´indagine, che è quello di verificare se hanno diritto da tali norme di un particolare gruppo di imprese un vantaggio selettivo. La legislazione lussemburghese è stata introdotta nel 2008 e ha approvato un´esenzione fiscale per l´80% dei profitti derivanti dall´uso o licenza dei diritti di proprietà intellettuale come brevetti, marchi, disegni, modelli, nomi di dominio internet e diritti d´autore del software. Sfondo - Il regolamento procedurale degli aiuti di Stato autorizzati dalla Commissione per richiedere tutte le informazioni che ritiene necessarie al fine di valutare se le pratiche di controllo di uno Stato membro, favorendo talune imprese. A seguito della comunicazione della Commissione sul segreto professionale , gli Stati membri possono esprimere il loro rifiuto di concedere richiesto alla Commissione informazioni non può essere giustificato appellandosi al segreto professionale. La versione non riservata delle decisioni di oggi sotto il numero Sa.37267 (presupposti fiscali) e punti di Sa.37657 (regole fiscali per i diritti di proprietà intellettuale) nel Registro degli aiuti di Stato sul sito della Dg concorso pubblicato. A proposito di nuove pubblicazioni in materia di aiuti di Stato sulla newsletter elettronica di aiuti di Stato Weekly e-News .  
   
   
ACCORDO PARTENARIATO STRATEGICO UE- CANADA  
 
L´aia, 24 Marzo 2014 - Il presidente Van Rompuy e il presidente Barroso ha rilasciato la seguente dichiarazione a seguito del loro incontro con il Primo Ministro Harper ieri a margine del vertice sulla sicurezza nucleare a L´aia: Oggi abbiamo concluso politico, insieme al Primo Ministro Harper, i negoziati per un accordo di partenariato strategico (Spa). Con l´accordo, l´Unione europea e il Canada hanno compiuto un passo avanti fondamentale per rafforzare le nostre relazioni strategiche. Entrambe le parti si sono impegnate a finalizzare il restante lavoro tecnico e giuridico rapidamente, in modo che possa essere formalmente conclusa il più presto possibile. Background: La Spa sancisce l´Ue e valori comuni del Canada e rafforzerà il dialogo politico e fissare il quadro per la cooperazione in un´ampia gamma di settori. Oltre a migliorare la struttura istituzionale del rapporto, contribuirà notevolmente all´approfondimento dei legami in tutti i settori della cooperazione, quali l´istruzione, i trasporti, l´energia, l´Artico, così come la scienza e la tecnologia. La cosa più importante che arricchisce la dimensione politica delle relazioni Ue-canada attraverso una maggiore cooperazione politica estera e da una maggiore attenzione su temi quali la gestione e la sicurezza delle crisi. Le relazioni tra il Canada e l´Ue hanno visto un rafforzamento significativo negli ultimi anni. Innovazione di oggi sulla Spa, insieme con i lavori in corso verso la messa a punto del Ceta, segnano l´inizio di un nuovo capitolo forte nella partnership di lunga data tra l´Unione europea e il Canada.  
   
   
NUCLEAR SECURITY SUMMIT, L´AIA, 24 E 25 MARZO  
 
L´aia, 25 Marzo 2014 - Il terzo Vertice sulla Sicurezza Nucleare (Nss) si svolge a L´aia, Paesi Bassi il 24-25 marzo 2014. Si riunirà 53 paesi e quattro organizzazioni internazionali a livello di capi di Stato e di governo. L´ue sarà rappresentata alla riunione da Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. Questo terzo vertice sarà un´occasione importante per misurare i progressi negli sforzi per rafforzare la sicurezza nucleare globale e fare il punto dei risultati ottenuti negli ultimi quattro anni da 2010 a Washington e Seoul 2012 vertici. Si prevede di concludere con l´adozione di "The Hague comunicato". "Stiamo convocazione a L´aia in un momento in cui la pace e la sicurezza internazionali sono di nuovo a rischio. Non c´è modo migliore di cooperazione multilaterale per affrontare le sfide alla sicurezza globali, quali la proliferazione nucleare e il terrorismo. La mia speranza è che tutti i paesi riconoscono questa minaccia e si sforzano di rafforzare la sicurezza nucleare per prevenire atti di terrorismo nucleare. L´unione europea offrirà la sua collaborazione e l´assistenza. Siamo già uno dei principali donatori di sostegno più di 100 paesi in tutto il mondo ", ha detto il presidente Van Rompuy in vista della riunione . Il presidente Barroso ha dichiarato: "Il rafforzamento della cooperazione internazionale è essenziale per promuovere una cultura della sicurezza nucleare in tutto il mondo, e per proteggere i nostri cittadini in questo settore critico L´ue è in prima linea nella promozione della sicurezza e della sicurezza nucleare nel mondo Siamo un importante contributo di entrambi.. In termini di sostegno finanziario e di know-how. Inoltre, stiamo mettendo in atto più severe norme di sicurezza nucleare del mondo, in ogni singola centrale nucleare nell´Ue. "  
   
   
PRIORITÀ E SFIDE DELLA PRESIDENZA ITALIANA 2014  
 
Roma, 25 marzo 2013 - Il 24 e 25 marzo si svolge presso il Ministero degli Affari esteri la conferenza Tepsa (Trans European Policy Studies Association), un´occasione per dibattere su alcune importanti priorità e sfide della presidenza italiana di turno dela Consiglio dell´Unione europea. Priorità e sfide della presidenza italiana 2014 - Una presidenza che opererà in un contesto europeo rinnovato, poiché avvierà i propri lavori dopo le elezioni europee e la nomina dei nuovi vertici di Commissione e Parlamento. La conferenza discuterà in particolare della stabilità dell´Eurozona, della politica estera comune di difesa e sicurezza e delle sfide riguardanti la politica di immigrazione. Durante la sessione di apertura dei lavori, il direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti illustrerà il ruolo dell´Italia durante il periodo di presidenza e le sfide che deve affrontare in questo momento cruciale.  
   
   
MACROREGIONI, INTERVENTO DEL PRESIDENTE BASILICATA PITTELLA "NON CI SARANNO FUSIONI A FREDDO, NÉ ALCUNA SOPPRESSIONE DELLA NOSTRA REGIONE, MA SOLO UNA PROGRAMMAZIONE MERIDIONALE SINERGICA E DI AMPIO RESPIRO"  
 
Potenza, 25 marzo 2014 - "Quando parlo di programmazione comune, di un´apertura d´ali che implichi visione sinergica con le altre regioni del Sud, includo anche il discorso sugli investimenti in cultura. Tema che necessita - ha affermato il presidente della Regione Marcello Pittella - di una sprovincializzazione e di un rilancio in chiave europea ed internazionale. E sono stato felice di poterne parlare a Matera, durante i lavori di apertura della mostra “La grande bellezza della cineteca lucana”. Perché è da Matera che potrebbe partire, ma in fondo è già partita, la spinta per rilanciare il nostro Sud. Per ridargli dignità, visione, autonomia, capacità di investire, di programmare. In una parola, futuro. Obiettivo che in un tempo così nuovo e complesso, in cui anche le politiche degli Stati appaiono a volte inadeguate per i processi globali, deve coinvolgere necessariamente tutto il Mezzogiorno. E’ un processo a mio avviso inarrestabile che deve portarci a considerare un nuovo meridione e un nuovo meridionalismo, fuori, definitivamente, dal piagnisteo dal quale troppo spesso siamo stati depressi, isolati, rallentati, abbandonati alla deriva del pessimismo, dell’immobilismo. Non ci saranno fusioni a freddo, né alcuna soppressione della nostra regione, ma solo una programmazione meridionale sinergica e di ampio respiro. Non accadrà nulla che non sia stato generato, discusso e metabolizzato anche attraverso un dibattito dal basso, in Consiglio regionale, nei partiti, nella società civile. Ma qualcosa deve cambiare. Sarebbe poco lungimirante non capire che c´è un processo in atto che va governato, una necessità impellente di fare cose nuove. E’ forse l’ultima occasione di agganciare, anche attraverso una corretta e visionaria programmazione delle risorse europee, una modernità che altrimenti ci vedrà esclusi. Infrastrutture in primis, ma anche ambiente e territorio. Pensare che possano esistere barriere in grado di difendere orticelli è un pensiero tanto antico, quanto irrealizzabile. Non oggi, non qui, nella nostra piccola Basilicata. Pensare che i problemi dei campani, dei calabresi o dei pugliesi a un passo da noi, possano non riguardarci, significa stare fuori dal mondo. E’ con questo spirito che vado a Bari a sottoscrivere la campagna lanciata da La Gazzetta del Mezzogiorno per l´alta velocità sulla dorsale adriatica. Perché intuisco che ci sono scenari, discussioni, investimenti e processi dai quali non possiamo rimanere esclusi. Pena l’isolamento. Per la nostra regione, essere alla guida di un percorso di rinnovamento vero, costruendo relazioni con le altre regioni, non può che essere un´opportunità e noi stiamo lavorando in questo senso, per guadagnarci sul campo quella funzione di cerniera a cui possiamo aspirare, uscendo dai nostri confini, facendo conoscere le nostre bellezze, i nostri territori, le nostre peculiarità. Il primo passo è capire come valorizzare vocazioni territoriali creando sinergie. C´è un vuoto istituzionale nel Sud che va colmato nel rapporto con il governo centrale e con le altre regioni. Il processo di condivisione programmatica e progettuale, è già in atto e si sta rivelando essenziale. D’altronde il processo su cui stiamo ragionando, altro non è che uno strumento per semplificare la pianificazione e la programmazione territoriale, riducendo sprechi e sovrapposizioni di competenze tra Stato e Regioni. Dal mio canto, come ho sempre fatto fin dall’inizio del mio percorso politico ed elettorale, non mi sottrarrò a nessun confronto sul tema, continuando a provocare ed alimentare un dibattito che troppo spesso è stato sopito o rinviato. Non possiamo chiudere gli occhi e turarci il naso, aspettando che qualcosa accada. Saremo protagonisti della nuova fase che verrà. Saremo #Insiemesud".  
   
   
L’EUROPA IN VALLE D’AOSTA E PIEMONTE  
 
Aosta, 25 marzo 2014 - La Presidenza della Regione ricorda che mercoledì 26 marzo 2014, alle ore 10.30, nel Salone delle manifestazioni del Palazzo regionale, avrà luogo l’incontro L’europa In Valle d’Aosta e Piemonte, un appuntamento voluto dalla Commissione europea come occasione per lanciare e far conoscere ai cittadini e alla stampa locale l’Europa presente in Valle d’Aosta e in Piemonte e i servizi offerti dalle diverse articolazioni delle Istituzioni europee sul territorio regionale. In questa occasione la Commissione intende dare l’avvio in Valle d’Aosta ed in Piemonte, come nelle altre Regioni, al dibattito sul futuro della costruzione europea anche in vista delle elezioni europee di maggio 2014 e della seguente Presidenza italiana dell’Ue.  
   
   
VENDOLA INCONTRA AMBASCIATRICE DELLA PALESTINA: "IMPEGNATI MISSIONE DI PACE"  
 
Bari, 25 marzo 2014 - “L’europa deve accorgersi che ha una responsabilità, non può volgere sempre il capo dall’altra parte, non può mettere la testa sotto la sabbia. Il pianto dei bambini palestinesi o l’angoscia di tanti giovani israeliani in una condizione quale è quella del conflitto latente e permanente, non ci possono lasciare indifferenti. L’europa ha il dovere di svolgere una missione di pace. In questo momento si tratta di fare applicare le regole, le leggi, le scelte della legalità internazionali che dicono che la Palestina ha diritto di vivere”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrando il 21 marzo in Presidenza, l’Ambasciatrice della Palestina in Italia, Sua Eccellenza Mai Al Kaila, giunta a Bari per una visita ufficiale in occasione della settimana della cultura palestinese. “Noi ci sentiamo impegnati – ha continuato Vendola - perchè il dialogo tra palestinesi e israeliani possa segnare questa fase nuova della storia del mondo. Se non si risolve il conflitto e la ferita che si vede girando attorno a Gerusalemme, quella ferita sanguinosa che chiama in causa la responsabilità dell’Europa prima di tutto, il mondo non potrà vivere in pace”. “Il ruolo della Puglia – ha concluso il Presidente - è quello di una regione che è crocevia dei traffici e scambi culturali nel mediterraneo e che guarda alla Palestina e al suo popolo con amicizia e con il batticuore perchè è un popolo che si batte con coraggio per la propria libertà e per il diritto ad avere una patria”.  
   
   
VICEPRESIDENTE CAMPANIA INCONTRA AMBASCIATORE COLOMBIA  
 
Napoli, 25 marzo 2014 - Il vicepresidente della Regione Campania Guido Trombetti ha ricevuto ieri a palazzo Santa Lucia l´ambasciatore della Repubblica di Colombia Juan Sebastian Betancur. Era presente il console onorario Antonio Maione. Nel corso del cordiale colloquio, il vicepresidente e l´ambasciatore hanno sottolineato il reciproco interesse a potenziare gli scambi tra le due realtà, soprattutto sul versante della conoscenza e dei giovani. A tal fine si è convenuto sulla necessità di incrementare ulteriormente gli accordi con le Università, dopo quello già siglato con la Federico Ii e quello odierno tra la Parthenope e l´Università del Rosario di Bogotà.  
   
   
REGIONE-FONDAZIONE ITALIA CINA: FIRMATO ACCORDO QUADRO PER LA PROMOZIONE DELL´UMBRIA  
 
Perugia, 25 marzo 2014 – Favorire lo sviluppo di progetti condivisi che mirano alla promozione della Regione Umbria in Cina in una logica di promozione del Sistema Italia ed in collaborazione, ove possibile, con altre Regioni italiane. E´ questo uno degli obiettivi contenuti nell´Accordo Quadro sottoscritto quest´oggi a Perugia, presso il salone d´Onore di palazzo Donini, dalla presidenza della Regione Umbria e dal presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti. Gli altri obiettivi che l´Accordo si prefigge di raggiungere sono quelli di informare sulle opportunità offerte dal mercato cinese nei vari settori di interesse, con particolare riferimento ai flussi turistici cinesi in Italia; assistere lo sviluppo di attività con la Cina del sistema istituzionale, culturale ed economico umbro; sviluppare progetti sino-italiani anche in funzione della promozione del territorio umbro ed italiano e delle produzioni e delle eccellenze italiane. Nello specifico la Fondazione si impegna a sostenere, presso le istituzioni competenti del Governo e dell´imprenditoria cinesi il programma di promozione delle eccellenze dell´Umbria; affiancare la Regione Umbria, in collaborazione con le Agenzie regionali, di volta in volta identificate, nel disegno e realizzazione dei singoli progetti; assistere la Regione Umbria nella valutazione della fattibilità e dell´impatto dei singoli progetti e nella ricerca delle idonee risorse umane e finanziarie, nonché, ove possibile, di altre Regioni partner e di altri partner istituzionali, in una logica di sistema e di massimizzazione dei risultati;assistere la Regione Umbria e le sue Agenzie regionali competenti, nell´attività di attrazione di investimenti cinesi. La Regione Umbria, per parte sua, si impegna ad aderire alla Fondazione Italia Cina in qualità di Socio Sostenitore e a considerare la Fondazione, in qualità di partner, in coordinamento con le Istituzioni regionali coinvolte a seconda dei singoli progetti, per il disegno e la realizzazione delle attività condivise in Cina. "L´umbria in questi anni – è stato sostenuto dalla presidenza della Regione in occasione della firma dell´Accordo - ha compiuto un importante sforzo di presenza sul mercato e nella società cinesi. Gli ottimi risultati ottenuti ora vanno consolidati e rafforzati. E l´accordo con la Fondazione Italia Cina va proprio in questa direzione e può essere un utile strumento per rendere ancora più profonda ed efficace l´azione delle Istituzioni umbre, delle nostre imprese e del territorio. Per quanto riguarda la Regione Umbria questo accordo riveste un carattere molto operativo per l´anno in corso e per il prossimo, affinché si possa dar luogo a un concreto progetto di promozione delle eccellenze dell´Umbria in Cina, ad una messa in opera e ad un ampliamento dei partenariati istituzionali con i territori cinesi, a partnership significative nel percorso che ci condurrà verso l´Expo 2015, a rafforzare il profilo di Perugia e dell´Umbria come centro di formazione per gli studenti cinesi". Il Presidente della Fondazione Italia Cina Cesare Romiti ha dichiarato: "L´accordo che andiamo a firmare oggi ha una grande valenza per lo sviluppo della Regione Umbria, che si conferma una delle Regioni italiane più dinamiche nei rapporti con la Cina. La Fondazione Italia Cina da dieci anni lavora per il rafforzamento delle relazioni tra Italia e Cina, attivando progetti volti a supportare le imprese italiane nel loro approccio col mercato cinese. Questa firma sancisce un importante passo per un rapporto sempre più consolidato tra l´Umbria e la Cina, sia a vantaggio delle sue imprese sia a vantaggio del territorio." E ha concluso: "Inoltre l´adesione della Regione Umbria alla Fondazione Italia Cina in qualità di socio sostenitore va a rafforzare ulteriormente il ruolo della Fondazione quale interlocutore credibile per imprese e istituzioni, italiane e cinesi."  
   
   
LA VICEPRESIDENTE TOSCANA HA INCONTRATO L´AMBASCIATORE DELLA COREA DEL SUD  
 
Firenze, 25 marzo 2014 – Intensificazione delle relazioni già esistenti, apertura a nuove opportunità soprattutto nei settori della moda e della farmaceutica, invito alla Toscana ad un forum con le più importanti aziende coreane. Sono stati questi i punti toccati il 21 marzo nel corso dell´incontro tra la vicepresidente Stefania Saccardi e l´ambasciatore della Corea del Sud Bae Jae-hyun che si è tenuto a Palazzo Strozzi Sacrati. L´ambasciatore ha spiegato di essere arrivato in Italia per alcuni incontri con aziende ed istituzioni, a Milano e Torino, ed ha accolto volentieri l´invito di arrivare fino a Firenze. La Corea del Sud, ha aggiunto, sta organizzando per il prossimo giugno a Milano un importante forum con le più importanti realtà economiche coreane ed avrebbe piacere che fosse presente anche la Toscana. Inoltre ha messo in evidenza i rapporti già in atto tra il proprio paese e la Toscana, soprattutto nei settori agroalimentare, cultura e moda. Il tutto anche in considerazione del fatto che nel 2014 ricorre il 130° anniversario delle relazioni bilaterali tra Corea e Italia. La vicepresidente ha accolto positivamente l´invito, sottolineando come tante delle eccellenze toscana in vari settori potrebbero interagire con quelle del paese asiatico. Inoltre ha rammentato anche i rapporti in corso tra la Scuola Superiore Sant´anna di Pisa nel campo della robotica. Infine ha concentrato l´attenzione su un eventuale potenziamento degli interscambi nel settore della moda.  
   
   
VENETO-ISTRIA: ZAIA RICEVE A VENEZIA PRESIDENTE FLEGO  
 
Venezia, 25 marzo 2014 - Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha incontrato il 21 marzo a Venezia, in visita ufficiale, il Presidente della Regione Istriana, Valter Flego. Al centro dell’incontro vi sono stati numerosi argomenti di interesse comune, tra i quali le relazioni bilaterali tra le due Regioni e l’inclusione della Regione Istriana nel Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale “Euroregione Senza Confini”.  
   
   
ZAIA INCONTRA IL CONSOLE GENERALE DELL’UCRAINA  
 
Venezia, 25 marzo 2014 - Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha incontrato il 21 marzo il Console Generale dell’Ucraina in Italia, Andrii Kartysh, in visita ufficiale nel Veneto. Al centro del colloquio la situazione interna dell’Ucraina, le conseguenze derivanti dalla rivoluzione in atto, l’assistenza che il Veneto può offrire in questa fase di consolidamento delle Istituzioni del Paese.  
   
   
SANITÀ, ASSISTENZA E CALENDARIO SCOLASTICO SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI AFFRONTATI IERI MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 25 marzo 2014 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Sanità. Gian Paolo Zanetta è stato nominato direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino al posto del dimissionario Angelo Del Favero. L’incarico, proposto dall’assessore Ugo Cavallera, è stato concordato con il rettore dell’Università di Torino ed avrà una durata di tre anni dal 1° aprile prossimo. Zanetta ha già ricoperto i ruoli di direttore generale dell’Asl Al e direttore amministrativo dell’Asl No. Assistenza. Gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, come proposto dall’assessore Ugo Cavallera, riceveranno 17 milioni di euro per gli interventi a sostegno della domiciliarità degli anziani non autosufficienti. Si potranno così erogare gli assegni di cura ed i buoni famiglia e fornire le cure in lungoassistenza ed i letti di sollievo. Aree protette. Un regolamento presentato dall’assessore Gian Luca Vignale stabilisce i criteri per la corretta gestione faunistica all’interno delle aree protette. Il provvedimento prevede che il soggetto gestore curi la redazione di piani, da adottare con il parere vincolante dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che devono descrivere la situazione ambientale, sociale ed economica dell’area, analizzare la dinamica e gli eventuali impatti delle popolazioni animali sull’ecosistema protetto e sulle attività antropiche, gli strumenti utilizzati per il monitoraggio. Calendario scolastico. Definito, su proposta dell’assessore Alberto Cirio, il calendario scolastico 2014-2015: le lezioni inizieranno il 15 settembre e termineranno l’11 giugno (il 30 per le scuole dell’infanzia). L’attività didattica sarà sospesa dal 24 dicembre al 5 gennaio per le vacanze natalizie, dal 14 al 17 febbraio per le vacanze di Carnevale, dal 2 al 7 aprile per le vacanze pasquali, il 2 maggio, il 1° giugno e per l’eventuale festa del Santo Patrono. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, l’edizione 2014 del Prezzario per le opere e lavori pubblici, la variante di revisione generale del piano regolatore di Bra, la concessione al Comune di Alba di un finanziamento di 288.000 euro per acquistare due alloggi in viale Masera da destinare all’edilizia sociale; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la revisione dei criteri di gestione delle aziende faunistico-venatorie e agri-turistico-venatorie, nonché la costituzione di un gruppo di lavoro che valuti la fattibilità della fornitura di un servizio di ristorazione sostenibile e di qualità nella nuova sede unica della Regione.  
   
   
TOSCANA: GLI ATTI APPROVATI DALLA GIUNTA NELLA SEDUTA DI LUNEDÌ 24 MARZO  
 
Firenze, 25 marzo 2014 - Si è tenuta ieri mattina, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, la seduta della Giunta regionale. In particolare sono state approvate queste delibere: Parere sui piani di gestione dei Sic Padule della Trappola, Bocca d´ Ombrone, Pineta dell´Uccellina, Dune costiere Parco Uccellina (2´00"-2´13"); Piano tutela risorse idriche in val di Cecina (3´15"-7´22"); Risorse ai comuni costieri per gestione concessioni di demanio marittimo (secondo collegamento, 0´11"-3´02"); Regolamento attuazione legge regionale N.68 lotta alla evasione fiscale (3´03"-3´45"); Criteri e modalità di attuazione sistema ciclopista Arno-sentiaro della bonifica (6´35"-7´55"); Concessione diritti per impianto viti nelle isole dell´arcipelago (14´00"-15´15") Programma operativo Fesr 2014-2020 (7´50" alla conclusione). Archivio Video Giunta http://www.Regione.toscana.it/regione/giunta/archivio-video  Atti Approvati Vai alla pagina degli atti approvati dalla Giunta regionale http://www301.Regione.toscana.it/bancadati/atti/indexattig.xml    
   
   
"SMART PUGLIA": PARTE LA CONSULTAZIONE PUBBLICA.  
 
Bari, 25 marzo 2014 - “È partita la consultazione pubblica sulla strategia della specializzazione intelligente. Con questa consultazione avviamo un percorso partecipativo nel quale si gioca il futuro della Puglia. Per questo è importante i pugliesi rispondano numerosi all’appello”. Lo dichiara in una nota l’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone. “Il documento strategico sulla specializzazione intelligente “Smart Specialization Strategy”, redatto dalla Regione Puglia, è il racconto in 120 pagine della Puglia che verrà. Si parte dalla lettura critica di quanto fino ad oggi è stato fatto e si è appreso, per arrivare alla Puglia nell’anno 2020, alla Puglia che vogliamo. Il documento descrive, in pratica, i principali elementi della Strategia regionale su ricerca e innovazione per il ciclo di programmazione 2014-2020”. “La Puglia che verrà dovrà essere una “Smart Puglia”, cioè una Regione capace di politiche intelligenti e integrate fra loro, che rispondano al bisogno di futuro. Il termine “smart” descrive una regione attrattiva per le imprese esterne e per i giovani talenti; competitiva grazie a tutte le forme di innovazione tecnologica, sociale e territoriale; inclusiva verso i soggetti deboli (migranti, disabili, donne, giovani, anziani); consapevole e responsabile verso l’ambiente e la propria cultura e tradizione; connessa nel contesto nazionale ed internazionale e in particolare nel Mediterraneo; integrata nelle politiche di sviluppo per raggiungere convergenza e sostegno reciproco”. “Stiamo dunque per avviare una radicale trasformazione resa necessaria da questo mondo in rapido cambiamento. La globalizzazione e la diffusione delle nuove tecnologie digitali, infatti, hanno trasformato la società ridisegnando le dinamiche della domanda e dell’offerta, rendendo disponibili su scala globale le conoscenze e soprattutto mettendo al centro il ruolo degli utenti e dei consumatori”. “Questo impone una domanda pubblica di innovazione più intelligente, che le Istituzioni dovranno imparare ad esprimere. Mentre le imprese dovranno imparare dai loro clienti e persino collaborare con i potenziali concorrenti, ma soprattutto assumersi una maggiore responsabilità sociale”. “Nel documento regionale sono state individuate tre aree di innovazione prioritarie per la Smart Puglia 2020: Manifattura sostenibile; Salute dell’uomo e dell’ambiente; Comunità digitali, creative e inclusive”. “È una scelta caratterizzata da una visione di sostenibilità e integrazione delle politiche che raccoglie le sfide sociali del futuro e le incrocia con i fabbisogni pubblici di innovazione, interpreta la vocazione dei territori pugliesi e propone un nuovo modello di sviluppo economico responsabile”. “Una rivoluzione, questa, che non comincia oggi. Già da alcuni anni, infatti, con la consapevolezza che l’innovazione non è determinata solo dalla tecnologia e dalla ricerca, ma anche dalla creatività nelle sue molteplici espressioni e dalla cultura dell’enorme capitale umano di cui la nostra regione dispone, abbiamo promosso azioni di sistema”. “Adesso rigiriamo questa sfida ai cittadini e alle cittadine della Puglia, perché ci sostengano in questo processo e ci aiutino a migliorare il documento strategico”. “La discussione sarà attiva su www.Sistema.puglia.it fino al 30 aprile. Si partecipa registrandosi al portale e cliccando sul banner in home page ‘Smart Specialization Strategy’ e poi sulla pagina ‘Invia il tuo contributo’. “Progettiamo, insieme, un nuovo modello di sviluppo economico responsabile, inclusivo e sostenibile. Progettiamo insieme la Puglia 2020”.  
   
   
BASILICATA: MANOVRA FINANZIARIA: EQUITÀ, ECONOMIA E GOVERNANCE I PUNTI CHIAVE LE MISURE SALIENTI DEL BILANCIO PRESENTATI OGGI DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE, MARCELLO PITTELLA  
 
Potenza, 25 marzo 2014 - Equità e tutela sociale. Sostegno all’economia. Governance e cooperazione territoriale. Sono i tre punti chiave della manovra finanziaria regionale per il prossimo biennio, presentata ieri, in una conferenza stampa dal presidente della Regione Marcello Pittella con gli assessori alle Politiche di Sviluppo e all’Ambiente e Territorio, Raffaele Liberali e Aldo Berlinguer, il direttore generale alla Programmazione e Finanze, Elio Manti. I disegni di legge “Legge di Stabilità regionale 2014”, “Legge di Bilancio 2014-2016” e con essa il “Collegato alla Legge di Bilancio 2014”, avvengono a ridosso di un obbligato esercizio provvisorio, determinato dalla fine anticipata della scorsa legislatura, ma già fiaccato da un periodo di lunga incertezza programmatoria e di vacatio istituzionale. Tra le novità, la manovra prevede l’utilizzo della leva fiscale, in particolare dell’addizionale regionale dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) per favorire la compartecipazione equa e solidale dei cittadini al finanziamento di interventi per il lavoro e l’inclusione sociale. In particolare, l’aliquota dell’addizionale regionale è incrementata per le fasce di reddito più elevate, fino ad un massimo dell’1,10% per i redditi imponibili oltre 75.000 euro. Le risorse derivanti dalla maggiorazione, calcolate in euro 4.000.000, saranno destinate esclusivamente al finanziamento del sistema integrato per il lavoro e l’inclusione sociale. Ugualmente si sono rinvenute risorse utili al completamento dei pagamenti degli ammortizzatori sociali in deroga relativamente al 2013 (6 milioni di euro) e al differimento della conclusione del programma di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale (Copes), prorogato fino al 31 luglio 2014 (4.500.000 euro). Per quest’ultimo c’è l’impegno di una legge organica, finalizzata a restituire maggiori opportunità e migliori possibilità per un’occupazione stabile. Nelle disposizioni finanziarie emergono anche evidenze di Spending Review. Sul versante della razionalizzazione e dell’economicità, si colloca l’istituzione della Stazione Unica Appaltante con stime previsionali non solo di risparmio netto, ma con condizioni operative improntate ad una nuova efficienza organizzativa. A ciò si aggiungono le azioni di ristoro a favore di imprese e cittadini per alleggerire la strettoia creditizia e migliorare invece la sua circolarità. E’ prevista l’istituzione di un Fondo Rotativo Regionale per le imprese volto a facilitare l’accesso al credito delle imprese operanti in Basilicata con una dotazione pari a euro 7.500.000. In via sperimentale, un Fondo per l’Occupazione consentirà l’assunzione nelle imprese di nuovi lavoratori e la trasformazione dei contratti atipici e/o a tempo determinato con contratti di lavoro subordinato. La dotazione complessiva del Fondo è di euro 5.000.000 per gli esercizi finanziari 2014 e 2015. Sarà data un’accelerazione al riordino del sistema di governo locale atte a promuovere la trasformazione delle Aree programma in Unioni di Comuni montani. Non mancano interventi volti al miglioramento dei servizi del trasporto pubblico locale e semplificazione burocratica per le agevolazioni alle Pmi secondo i principi di proporzionalità e adeguatezza volutamente assunti con lo Small Bussiness Act. Anche sul fronte comunitario, forti della buona capacità di spesa dei fondi strutturali, si è disposta, al fine di garantire l’avvio immediato dei progetti connessi alla programmazione europea 2014/2020, l’anticipazione regionale di ben 26 milioni di euro, da destinare, in piena coerenza con il Quadro strategico comunitario, a progetti di riqualificazione edilizia, di sviluppo e di cultura con l’intento di voler rianimare il mercato regionale del lavoro e delle imprese. Sostegno anche alla candidatura di Matera 2019 come Capitale europea della Cultura; sarà istituita la Fondazione “Matera-basilicata 2019”.  
   
   
ABRUZZO, ELEZIONI: SU PORTALE PUBBLICATE ISTRUZIONI PER CANDIDATURE  
 
L´aquila, 25 marzo 2014 - Sul portale della Regione Abruzzo (www.Regione.abruzzo.it ), nella sezione dedicata alle Elezioni regionali 2014, sono stati pubblicati tutti i documenti relativi alle istruzioni e ai modelli elettorali. All´interno del sito nella sezione "Istruzione per presentazione candidature" sono infatti riportati tutti i documenti richiesti dalla normativa. In un unico file ci sono tutte le istruzioni generali relative alla presentazione e all´ammissione delle liste circoscrizionali alla carica di consigliere regionale e alle candidature alla carica di Presidente della Giunta regionale. Di seguito poi sono riportati, sempre in formato digitale e in allegato, tutti i modelli che dovranno essere riempiti e sottoscritti a secondo delle istanze e candidature che si vorranno presentare.  
   
   
LE IMPRESE GUIDA IN SARDEGNA: L´UFFICIO DI STATISTICA PUBBLICA LA X EDIZIONE DELLA MAPPATURA ECONOMICO-FINANZIARIA DEL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE IMPRESE REGIONALI  
 
 Cagliari, 25 marzo 201 4 - L´immagine della Sardegna che emerge dal lavoro di costruzione della "mappatura" economico-finanziaria delle imprese appartenenti al sistema produttivo regionale, contenuto nella X edizione della pubblicazione sulle "Imprese guida in Sardegna", è quella di un territorio popolato da microimprese, in cui la dimensione media aziendale è la più piccola di tutta l´Italia con 2,7 addetti medi, caratterizzato da una forte terziarizzazione. Il quadro che emerge dall’analisi dei benchmark di bilancio delle imprese regionali più strutturate, vale a dire quelle soggette all’obbligo di deposito del bilancio d´esercizio, è quello di un insieme di aziende che - in questo periodo di crisi - ha registrato fatturati in diminuzione, una costante riduzione della redditività del capitale investito e dei margini di profitto, con un contemporaneo miglioramento del rapporto tra fonti di finanziamento di terzi e fonti proprie. Le classifiche delle imprese "eccellenti", elaborate per il 2011, mostrano le interessanti performance di imprese di tutte le dimensioni, anche molto piccole, appartenenti a tutti i settori di attività economica. I comportamenti virtuosi tenuti da queste imprese nel periodo di maggiore crisi attraversata dal Paese offrono segnali di fiducia al sistema produttivo nel suo complesso, in grado di costituire importanti driver del valore per l´economia sarda. Questa edizione del lavoro si articola in due volumi all’interno dei quali sono state inserite ulteriori informazioni di contesto che, insieme ai cosiddetti "fondamentali" di bilancio contenuti nelle classifiche, descrivono l´evoluzione dell’ambiente di riferimento in cui le imprese operano e le strategie economico-finanziarie adottate dalle aziende stesse per fronteggiare le criticità. I dati, in serie storica dal 2002 e completamente aggiornati al 2011, sono da considerarsi ancora provvisori per il 2012 perché la fornitura dei dati di bilancio non è ancora del tutto completa. In ogni caso, le informazioni raccolte permettono già a questo stadio di aggiornamento di osservare il mondo imprenditoriale regionale durante il pieno manifestarsi della crisi.  
   
   
POLITICHE LEGISLATIVE : ABRUZZO PROMULGA DUE LEGGI  
 
L´aquila, 25 marzo 2014 - Il Presidente Gianni Chiodi ha promulgato il 17 marzo due Leggi Regionali. Si tratta della L.r.del 17 marzo 2014, n° 12 recante : "Modifica all´art.29 della L.r. 10-5-2002, n°7 : Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio Annuale 2002 e pluriennale 2002 -2004 (Legge Finanziaria) . Disciplina modalità gestioni proventi sanzioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro e modifiche alla L.r. 47/1984". L´altra norma promulgata è la n° 13 contenente : "Interpretazione autentica degli articoli 3 e 12 della L.r. 2 aprile 2013, n°9 (Norme per l´elezione del Consiglio regionale e del Presidente dela Giunta )".  
   
   
LAZIO, REVISIONE DELLA SPESA: CONTINUA L´AZIONE PER TAGLIARE SPRECHI SENZA RIDURRE SERVIZI  
 
 Roma, 25 marzo 2014 - Al via il nuovo provvedimento della Regione per ridurre la spesa e tagliare tasse, poltrone e sprechi senza influire negativamente sulla qualità dei servizi. Esenzione Irpef per i redditi fino a 28mila euro. Attualmente è valida per i redditi fino a 15 mila euro, la Regione sta lavorando per estenderla a chi guadagna fino a 28 mila euro l’anno. Si tratta di oltre il 70% dei cittadini, 2 milioni di persone. Sarà possibile grazie ai nuovi risparmi di spesa che si otterranno con i tagli, per 27,5 milioni di euro. Un fondo per i comuni del Lazio, per sostenerli in questa fase difficile. La Regione mette a disposizione 80 milioni di euro in tre anni: in particolare si tratta di oltre 31 milioni per il 2014, di 22 milioni per il 2015 e di 32 milioni per il 2016. Il fondo sarà distribuito tra i Comuni in base a diversi criteri: il numero di abitanti, la capacità fiscale, i fabbisogni delle infrastrutture. Per i comuni con popolazione residente inferiore a 5.000 abitanti, inoltre, si terrà conto anche della dimensione demografica. Via altre 78 poltrone. Ridotto ancora il numero dei componenti degli organi di controllo delle Asl, del collegio sindacale, degli organi di revisione dei consorzi di bonifica, dell’Istituto Jemolo, Irvit, Arsial e degli Enti Regionali di Gestione delle Aree protette. Si procederà con l’istituzione di un revisore unico. Chiusura degli enti inutili. Eliminando l’Abecol, ad esempio, la Regione risparmia 1,25 milioni di euro all’anno. Sarà soppresso anche il Consorzio di gestione delle Grotte di Pastena e Collepardo. Un solo quadro normativo per i controlli sulla regolarità amministrativa e contabile: sarà valido per tutti i collegi dei revisori e consentirà anche di superare la frammentazione che c’è adesso. Norme più semplici per le attività estrattive minerarie, con procedure amministrative più snelle. In particolare, per autorizzare le attività sarà introdotto il silenzio – assenso entro un termine certo per il parere della Commissione Regionale Cave. E poi verranno separate le funzioni politiche da quelle gestionali. Meno burocrazia per le imprese con il Suap telematico, un sistema informatico unico con cui la Regione intende semplificare la vita alle aziende. Entro dicembre sarà fornito per la prima volta a tutti i Comuni del Lazio. Così verranno resi uniformi e veloci su tutto il territorio sia i procedimenti che la modulistica per le imprese. E in questo modo si evitano sia le complicazioni burocratiche che la mole di documenti cartacei. Terreni agricoli a prezzi agevolati. La Regione introduce anche nuove regole per l’alienazione intelligente dei terreni agricoli. I ricavi serviranno per ridurre il debito regionale. In particolare: ogni anno la ricognizione e l’individuazione dei terreni da alienare il riconoscimento del diritto di opzione all’acquisto agli attuali affittuari dei terreni l’introduzione di vantaggi sul prezzo d’acquisto oltre la metà dei terreni non opzionati, il 55%, andrà a giovani agricoltori con meno di 40 anni Sostegno al credito per industrie cinematografiche e l’audiovisivo, con un fondo per concedere prestiti a tasso agevolato e sostenere le industrie cinematografiche e audiovisive del Lazio. Valorizzazione del litorale con un fondo per promuovere l’immenso patrimonio della costa del Lazio. Consulta dei lavoratori atipici e dei liberi professionisti. Sarà un organismo permanente utile anche al confronto con la Regione in materia di lavoro. Ci sarà, inoltre, anche la Consulta dei servizi regionali dell’impiego. Nuove regole per l’apprendistato. Per la prima volta dal 2003 la Regione definisce le regole per consentire ai giovani tra i 18 e i 29 anni di poter lavorare e studiare contemporaneamente. Un modo per essere più vicini ai giovani che frequentano l’università, un master, un dottorato di ricerca o un istituto tecnico superiore. “Abbiamo adottato un altro provvedimento, importante per il Lazio- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: il messaggio che vogliamo lanciare è che non ci siamo stancati, e continuiamo con gli impegni presi di tagliare sprechi, tagliare poltrone, e non tagliare i servizi alle persone. Questo è possibile – ha detto ancora Zingaretti- con un lavoro capillare, come stiamo provando a fare per la prima volta in questo Lazio che comincia a cambiare´´. “La proposta di legge ha un orizzonte complesso e una natura ordinamentale totale” –è il commento di Alessandra Sartore, assessore al bilancio.  
   
   
VALLE D’AOSTA: SIGLATA LA CONVENZIONE CHE REGOLAMENTA LA NUOVA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA  
 
Aosta, 25 marzo 2014 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, il Presidente del Cpel, Bruno Giordano, e il Direttore generale di In.va. S.p.a., Enrico Zanella, hanno sottoscritto, venerdì 21 marzo, una Convenzione che regolamenta le funzioni affidate alla stessa In.va. In qualità di Centrale unica di committenza regionale (Cuc), per l’acquisizione di servizi e forniture. Ciò implica che In.va. Assumerà il ruolo di gestore della piattaforma Meva (Mercato elettronico della Valle d’Aosta), di amministrazione aggiudicatrice su modello Consip e di stazione appaltante. La Cuc è immediatamente operativa e, per avvalersene, gli Enti dovranno sottoscrivere, nei prossimi 30 giorni, uno specifico atto di adesione. La Convenzione siglata oggi rappresenta la tappa finale del processo di attivazione della Cuc in Valle d’Aosta, avviato con l’approvazione della legge regionale n. 8/2013. Tale norma ha ampliato l’oggetto sociale di In.va. S.p.a., inizialmente individuato nella realizzazione e nella gestione del sistema informativo dei propri soci, affidandole anche le funzioni di Centrale unica di committenza. Successivamente, con deliberazione n. 865/2013, la Giunta regionale ne ha definito le linee d’indirizzo attuative. Attraverso la programmazione annuale degli acquisti, l’aggregazione dei fabbisogni e l’accentramento delle commesse, sarà ora possibile conseguire importanti obiettivi quali, in primis, la razionalizzazione delle risorse umane e strumentali impiegate dai singoli Enti per la gestione delle procedure d’acquisto e l’ottenimento di migliori condizioni contrattuali con gli operatori economici. L’implementazione della piattaforma informatica regionale Meva, che eroga servizi di eProcurement in modalità telematica, consentirà inoltre una maggiore valorizzazione delle imprese valdostane. La Convenzione è valevole fino al 31 dicembre 2016.  
   
   
ELEZIONI: IL 25 MAGGIO RINNOVO PER 131 COMUNI FVG CON LE EUROPEE  
 
Udine, 25 marzo 2014 - Si svolgeranno domenica 25 maggio, in coincidenza con la consultazione per le Europee, le elezioni per il rinnovo degli organi di 131 Comuni del Friuli Venezia Giulia in scadenza nel 2014, di cui due - Porcia e Sacile, entrambi in provincia di Pordenone - con più di 15 mila abitanti. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale, su proposta dell´assessore per le Autonomie locali, Paolo Panontin, sulla base della potestà primaria prevista dallo Statuto Speciale del Friuli Venezia Giulia. Le elezioni comunali, in base a quanto disposto dalla legge di Stabilità 2014, si svolgeranno nella sola giornata di domenica. Per quanto riguarda l´eventuale turno di ballottaggio, previsto per i Comuni con più di 15 mila abitanti, è stato fissato per domenica 8 giugno.  
   
   
ZAIA AI SINDACI TREVIGIANI: “SONO CON VOI PER IMPEDIRE A QUESTO STATO DI CONTINUARE A FAR DEL MALE AL VENETO”  
 
Venezia, 25 marzo 2014 - “I sindaci sappiano che garantisco la mia piena disponibilità di presidente della Regione, di amministratore pubblico e di cittadino veneto a condurre insieme a loro questa sacrosanta battaglia nella quale sono impegnato da sempre. Sino ad arrivare anche alla Corte Costituzionale per denunciare i soprusi dello Stato centrale nei confronti dei nostri Comuni e della Regione”. Il governatore veneto Luca Zaia accoglie senza alcuna remora l’invito dei sindaci trevigiani a presentare al Governo le istanze finalizzate a riformare le politiche finanziarie e fiscali dello Stato che stanno affossando i Comuni e danneggiando pesantemente la popolazione. “Non più tardi di ieri – ricorda Zaia –, alla Conferenza Stato-regioni, ho detto al presidente del consiglio Renzi, che lo Stato deve smetterla di comportarsi da usuraio nei confronti degli Enti territoriali e ho ricordato che il Patto di Stabilità non sta solo strangolando le amministrazioni, ma, impedendo loro di realizzare improrogabili e urgenti opere pubbliche, mette seriamente a rischio la vita stessa dei cittadini. Un esempio per tutti: l’impossibilità di effettuare le necessarie manutenzioni delle scuole e di altre strutture pubbliche”. “E’ ora di finirla con le promesse vane e i continui rinvii dei provvedimenti che davvero contano – sostiene il governatore –, non possiamo più assistere alla vergognosa e persino provocatoria approvazione di decreti come il ‘Salva Roma’, il cui nome corretto sarebbe ‘Proteggifurbi e ammazzaonesti’. Fa male, ormai, persino fisicamente assistere allo spregevole sistema che autorizza e addirittura incentiva chi spreca, a dissipare, una volta terminate le proprie, anche le risorse altrui. E nel contempo si impone ai soliti noti, a chi come i veneti già versa all’erario quantità di danari che non rivedrà mai più tornare in termini di opere e servizi, di pagare ancora e ancora, tassa su tassa, balzello dopo balzello: il livello di sopportazione è superato”.  
   
   
GARANZIA GIOVANI, TOSCANA: PRONTI A PARTIRE DAL 1 MAGGIO  
 
Firenze, 24 marzo 2014 – "I giovani sono più che mai al centro delle politiche delle Regioni che, da tempo, stanno lavorando per mettere a punto programmi mirati per favorirne l´occupazione e l´autonomia e che oggi hanno compiuto uno sforzo condiviso per dare un´organica attuazione al programma Garanzia giovani. Grazie a questo sforzo, ci sono le condizioni per partire, in tutte le Regioni, già dal prossimo primo maggio." L´ha ricordato l´assessore alle attività produttive lavoro e occupazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini, coordinatore degli assessori al lavoro della Conferenza delle Regioni, intervenendo al seminario organizzato dalla Camera dei deputati insieme a Youthintergroup e International labour organization sul tema, appunto, della Garanzia Giovani. "Prendo atto con soddisfazione che oggi le Regioni non sono più sole a fronteggiare questo tema: anche l´Unione Europea a il governo nazionale hanno deciso di mettere al centro delle loro politiche i giovani, consapevoli che il loro difficile rapporto con il mercato del lavoro è la principale emergenza sociale che scaturisce da questi anni di crisi". Il programma Garanzia giovani prevede, come noto, risorse per oltre 1 miliardo e 550 milioni complessivi. Per la Toscana la previsione è di circa 64,8 milioni. L´assessore ha fatto il punto sullo stato dell´arte per quanto riguarda l´attuazione del programma da parte delle Regioni e della Toscana in particolare. "Le Regioni - ha detto Simoncini – hanno fatto la loro parte per declinare in chiave locale le raccomandazioni europee attraverso la definizione di un piano nazionale che coinvolgesse tutti i soggetti interessati. Un confronto sfociato nella presentazione del piano trasmesso a fine 2013 al governo e sul quale si è poi aperto un approfondimento, anche tecnico, per mettere a punto contenuti e strumenti". Da parte delle Regioni, ha spiegato Simoncini, è irrinunciabile svolgere una funzione propulsiva su un tema così importante. "Abbiamo lavorato ad una proposta che ha l´obiettivo di dare omogeneità sul territorio all´attuazione della Garanzia, ma anche di valorizzare ed integrare quanto fatto fino ad oggi in ciascuna regione per le politiche giovanili. In questa direzione dobbiamo avere anche il supporto delle parti sociali e del sistema di imprese. La sfida che affrontiamo è fondamentale e non basterà la presa in carico da parte dei servizi dei giovani fuoriusciti dal lavoro o dal percorso formativo, ma si dovrà riuscire a offrire oltre a tirocini, servizio civile e attività di orientamento e formazione, anche opportunità di lavoro e su questo ci deve essere anche l´impegno del sistema delle imprese". Le Regioni e fra queste la Toscana da tempo hanno intrapreso misure ed interventi che si apprestano ad incrementare con la nuova programmazione del Fondo sociale europeo per gli anni 2014-2020. In pratica, quello che si è cercato di costruire è un percorso personalizzato, a partire dall´orientamento, per avvicinare i giovani al mercato del lavoro, tramite varie modalità: tirocini, servizio civile, apprendistato o altri contratti favoriti anche da incentivi occupazionali, o ancora tramite il sostegno all´autoimprenditorialità e all´autoimpiego. "In particolare - ricorda Simoncini - la Toscana è stata apripista di esperienze come quella dei tirocini, con il progetto Giovanisì, che hanno anticipato le scelte emerse poi sia a livello comunitario che nazionale. Forti di questa esperienza, vogliamo andare ancora di più in questa direzione, realizzando una forte integrazione con questa positiva esperienza, rafforzandola e raggiungendo un numero maggiore di destinatari".  
   
   
LAVORO, LOMBARDIA: PROROGHIAMO ACCORDO AMMORTIZZATORI IN DEROGA  
 
Milano, 25 marzo 2014 - "La proroga dell´accordo territoriale si rende inderogabile, perché Regione Lombardia non può consentire di lasciare le aziende e i lavoratori senza alcuno strumento di salvaguardia". Lo ha dichiarato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, commentando l´esito della riunione della Commissione regionale per l´Istruzione, la Formazione e il Lavoro, nel cui ambito è stato condiviso il testo del nuovo accordo tra Regione Lombardia e le Parti sociali lombarde. L´accordo prevede la proroga delle modalità di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, visto il prolungarsi dell´iter per l´emanazione del decreto interministeriale che dovrebbe definire a livello nazionale i criteri per la Cassa integrazione e mobilità in deroga. Intervento Regione Per Scongiurare Licenziamenti - "Un eventuale vuoto - ha spiegato l´assessore - causerebbe seri rischi per la tenuta dell´occupazione, facendo venir meno l´utilizzo di strumenti che consentono di supportare le situazioni di crisi, evitando licenziamenti. Per questo motivo è già prevista per lunedì prossimo la sottoscrizione dell´accordo di rinnovo, a meno che non intervengano da Roma novità entro questa settimana". Governo Proceda In Tempi Rapidi - "Attendiamo inoltre - ha continuato Valentina Aprea - di conoscere quanto dirà al riguardo il ministro Poletti nell´audizione alla Commissione Lavoro della Camera programmata per domani". "Per quanto riguarda i finanziamenti ha concluso - confidiamo che il Governo trovi in tempi rapidi le risorse necessarie a soddisfare le domande dell´ultima parte del 2013 e i fabbisogni del 2014, mantenendo fede agli impegni presi con la Conferenza delle Regioni e, in particolare, con il presidente Maroni".  
   
   
VENETO: DECRETO LEGGE SUL LAVORO ENTRATO IN VIGORE.  
 
Venezia, 25 marzo 2014 - Sull’entrata in vigore, avvenuta il 21 marzo, del decreto legge sul lavoro interviene l’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan: “Da oggi potrebbe iniziare una nuova stagione per rendere meno rigido il mercato del lavoro che spero incontri le esigenze delle imprese che, anche quando si sono trovate a dover aumentare la propria forza lavoro, spesso si sono fermate di fronte a troppe regole, controlli e formalismi burocratici. D’altra parte, le persone in cerca di lavoro probabilmente avranno qualche possibilità in più per mettersi alla prova”. “Ho sempre auspicato modifiche come la semplificazione dell’apprendistato – osserva l’Assessore regionale – e anche l’approccio meno rigido nella ripetizione del contratto risponde maggiormente al tipo di lavoro oggi richiesto. Le aziende, infatti si trovano a dover rispondere con velocità e flessibilità ai propri clienti, hanno picchi di lavoro e momenti di calma che non sono contemplati dal mercato del lavoro per come lo conosciamo”. “La mia perplessità – chiosa Donazzan – resta legata alla politica degli annunci roboanti di un contratto unico e di un sussidio unico per i quali apporremo alternative più rispondenti alla realtà economica veneta e italiana ma, al contempo, non posso che sostenere questa prima parte di semplificazione”.  
   
   
IMMIGRAZIONE PRESIDENTE COTA: NESSUNO CI HA AVVERTITO DELL´ARRIVO DI IMMIGRATI. ORA PROBLEMI SUL TERRITORIO  
 
Torino, 25 Marzo 2014 - "Nessun organismo regionale è stato avvertito dell’arrivo ieri in Piemonte di un aereo carico di immigrati arrivati clandestinamente. Si tratta di un fatto molto grave, anche perché gli amministratori locali segnalano una serie di problematiche sul territorio. Questi sono i bei regali che ci fa Roma e ora vorrei sapere se e quanti ne intendono portare ancora ". Lo dichiara il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota Sabato 22 Marzo.  
   
   
EMERGENZA PROFUGHI: LA PROSSIMA VOLTA PIÙ PROGRAMMAZIONE: LA TOSCANA UNA RISORSA  
 
Firenze, 25 marzo 2014 – Centoquaranta profughi arrivati, altri 240 attesi all´aeroporto di Pisa e Regione completamente bypassata, nonostante che la Toscana abbia inaugurato tre anni fa un modello di accoglienza diffusa con la prima emergenza dal Nord Africa e quel modello abbia anche, alla fine, ben funzionato. Con mille e ottocento profughi passati in poco meno di due anni dai centri di accoglienza toscani, i primi cinquecento fuggiti dalla Tunisia e altri 1300 in arrivo poi dalla Libia, ospiti in cento venti strutture diverse. In ottanta, lo scorso ottobre, ancora in Toscana. "Capiamo l´emergenza che si è trovato di fronte il Governo" premette la vice presidente ed assessore alla politiche sociali della Toscana, Stefania Saccardi. I profughi partiti dalla Tunisia e dal Nord Africa, siriani per lo più quelli giunti ieri in Toscana, sono stati raccolti in mare e le navi della Marina ne hanno sbarcati cinquemila nei porti. "Capiamo l´emergenza – riprende Saccardi –, ma la prossima volta dobbiamo provare a gestirla in modo più programmato". "Soprattutto – aggiunge Saccardi – chiediamo di coinvolgere le Regioni, che nell´accoglienza diffusa sul territorio, assieme a Province e Comuni, sono una risorsa e non certo una difficoltà". Il Ministero dell´Interno ieri pomeriggio ha chiamato le Prefetture, che in poche ore si sono attivate ed hanno cercato accoglienza agli immigrati in arrivo: a volte coinvolgendo le amministrazioni comunali, a volte no. "La Toscana è stata la Regione che ha inaugurato nel 2011 il modello di accoglienza diffusa per i profughi che fuggivano dal Nord Africa: può dunque dare una mano al Governo" rivendica Saccardi, che si augura dunque per il futuro un coinvolgimento diretto. Sbloccare i posti Sprar - Al ministro dell´Interno la vice presidente della Toscana chiede di sbloccare anzitutto i posti per i rifugiati e chi richiede asilo. Sono i cosiddetti posti Sprar. Ce ne sono trecento al momento liberi in Toscana, in più strutture: dal Villaggio La Brocchi in Mugello a villa Pieragnoli a Firenze, tanto per citarne alcune. Il capitolo del ministero però è vuoto. "Chiediamo che venga ricostituito velocemente" dice Saccardi. L´europa si faccia sentire - Poi rivolge un invito diretto a Renzi. "I confini del nostro Paese non sono solo i confini d´Italia ma d´Europa. Il presidente del Consiglio (che lo sa bene per aver affrontato da sindaco tante emergenze) sono certo che lo saprà fare presente nel corso della prossima missione europea, perché l´Europa non può chiedere solo rigore nei conti e poi dimenticarsi di un´emergenza come questa". I Comuni chiedono di essere coinvolti - Anche l´Anci, l´associazione dei Comuni toscani, è sulla stessa lunghezza d´onda. "I Comuni toscani hanno messo a disposizione oltre 500 posti per l´accoglienza dei richiedenti asilo, in convenzione con il ministero dell´interno e dell´Anci" ricorda Stefania Magi, responsabile immigrazione per l´Anci. Alle amministrazioni comunali Saccardi riconosce di essersi ieri "mosse con grande senso di responsabilità, nonostante lo scarso preavviso". "Il Ministero dell´interno – prosegue Magi - ha attivato però ad oggi solo parzialmente i cinquecento posti Sprar e sta provvedendo ad invii improvvisati. Eppure la qualità di questa esperienza è stata riconosciuta come buona prassi a livello europeo. Le amministrazioni comunali hanno attivato le migliori risorse per l´integrazione e l´autonomia, coinvolgendo il terzo settore, costruendo e rafforzando reti locali. E gestire bene l´accoglienza ha significato contenere i costi, rispettare la dignità delle persone accolte e le esigenze dei territori che accolgono". Per questo i Comuni toscani chiedono di essere coinvolti.  
   
   
CONCILIAZIONE: INTERVENIRE PER MIGLIORARE COMPETITIVITÀ  
 
Milano, 25 marzo 2014 - Regione Lombardia si è dotata già dal 2004 di una specifica legge (la n. 28 ´Politiche regionali per il coordinamento e amministrazione dei tempi delle città´) "per sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e la qualità della vita attraverso la conciliazione dei tempi da dedicare al lavoro e alla famiglia". A oggi, attraverso 4 bandi e 10 accordi di collaborazione, è stata promossa l´adozione del Piano territoriale degli orari di 148 Comuni lombardi. Il quarto bando, in particolare, (19 progetti per un totale di 800.000 euro), si è caratterizzato per alcune significative sperimentazioni proposte dai Comuni, che saranno attuate nel 2014 e nel 2015. Bulbarelli: Piu´ Incisivi Su Rigidità Orari - E´ quanto ha ricordato l´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, intervenendo, a Palazzo Pirelli, al convegno ´Conciliazione famiglia-lavoro: i due orologi si possono incontrare?´. "E´ proprio sulla questione degli orari che dobbiamo essere incisivi", ha sottolineato l´assessore, ricordando che "in particolare per le donne, la rigidità del sistema degli orari è una delle principali cause di abbandono o di mancato ingresso nel mondo del lavoro". "Le donne - ha notato Paola Bulbarelli - vogliono lavorare, come dimostrano i dati sull´istruzione, che ci dicono che quasi il 70 per cento dei diplomati e il 52 per cento dei laureati sono donne. Eppure, dopo il primo anno vita del figlio, c´è un´alta percentuale di donne che si licenzia per varie ragioni". I Progetti - Tra i progetti già avviati, l´assessore ha ricordato che cinque Comuni stanno sperimentando il progetto Icaro, che prevede l´attivazione nei centri di maternità degli ospedali lombardi delle procedure per l´immediata iscrizione dei nuovi nati all´anagrafe comunale, all´anagrafe tributaria e alla Asl per la contestuale scelta del pediatra. "Questa sperimentazione, alla quale hanno aderito ospedali lombardi tra cui la Mangiagalli e il San Gerardo di Monza - ha spiegato Bulbarelli - permette di far risparmiare alle famiglie una media di cinque ore". Un´altra sperimentazione riguarda il trasferimento dai tribunali ai Comuni delle cosiddette ´funzioni di volontaria giurisdizione´, per facilitare l´espletamento di pratiche di non stretta competenza del sistema giudiziario e liberare i tribunali da funzioni trasferibili. Questa sperimentazione è in atto tra il Tribunale di Milano e il Comune di Cesano Boscone. Giornate Del Cittadino - Oltre a queste azioni più innovative, prosegue il potenziamento delle ´Giornate del cittadino´, per fornire agli utenti una fascia oraria di apertura contemporanea dei servizi pubblici e di pubblica utilità più significativi insediati sul territorio (banche, poste, anagrafe, tribunale, Asl, Agenzia delle entrate). "Il 2014 - ha detto ancora l´assessore Bulbarelli - si caratterizzerà per l´attivazione di azioni di sistema in grado di diffondere le sperimentazioni più significative sul territorio". Tra queste: la definizione e approvazione dei Piani Territoriali degli orari nei Comuni in obbligo di legge che ne sono ancora sprovvisti; accordi e progetti sperimentali con altri tribunali, per il trasferimento delle funzioni di volontaria giurisdizione ai Comuni; progetto Icaro da estendere ad altre realtà. Donne Più Unite - Dopo aver espresso rammarico per il fatto che "l´Europa sembra essersi dimenticata che il 2014 avrebbe dovuto essere l´anno della conciliazione", l´assessore Bulbarelli ha lanciato un appello: "noi donne dobbiamo essere più unite e fare squadra; se lo fossimo, saremmo più incisive nel portare avanti certi discorsi, ma spesso invece ci scontriamo tra noi e non facciamo azioni comuni. Se superassimo le contrapposizioni, riusciremmo a fare molto di più". Aprea:welfare Aziendale Migliora Competitività - "Regione Lombardia - ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea - è da tempo impegnata a promuovere e sostenere la conciliazione tra famiglia e lavoro nella convinzione che rappresenti un punto fondamentale nella società odierna, in cui vita privata e professionale non si escludono a vicenda, ma vanno di pari passo". Fattore Competitivo Per Le Aziende - "Le politiche di conciliazione e di welfare aziendale migliorano la competitività delle imprese - ha sottolineato l´assessore Aprea -, in quanto influenzano positivamente il benessere organizzativo e la performance aziendale". L´assessore ha riportato i risultati di una recente ricerca condotta da Mckinsey, che ha quantificato i vantaggi per le aziende che attuano interventi di conciliazione: diminuzione del 15 per cento delle assenze del personale dal lavoro, disponibilità a effettuare attività oltre le regolari ore (+5 per cento di straordinario) e riduzione di un mese e mezzo del tempo concesso per i periodi di maternità. Migliora Organizzazione E Cresce Reputazione Impresa - In particolare, i vantaggi competitivi per le aziende consistono nel "Miglioramento dell´efficienza organizzativa - ha sintetizzato Aprea -, poiché sono tenute in considerazione le esigenze del dipendente come persona e quelle della sua famiglia, una maggiore identificazione e coinvolgimento del personale per l´impresa in cui lavora, la capacità di attrarre capitale umano e, per tutte queste ragioni, l´incremento della sua reputazione". Dopo aver ricordato la ´Dote Conciliazione´ di Regione Lombardia e il suo ruolo nel valorizzare politiche territoriali che favoriscono un migliore equilibrio tra tempi lavorativi ed esigenze familiari, l´assessore Aprea ha quindi affrontato il tema delle sfide che i nuovi scenari demografici pongono in materia di politiche di welfare. Servizi Cofinanziati - "Occorre passare - ha spiegato Aprea - dalle esperienze virtuose alla virtuosità del sistema: penso alla possibilità di offrire alle aziende servizi già organizzati, facilitando l´adesione delle imprese che non sono in grado di gestirli in proprio e, in questo quadro, i lavoratori potrebbero scegliere i servizi messi a disposizione in funzione dei bisogni personali e familiari. Gli Enti di governo potrebbero cofinanziare le azioni di welfare aziendale, anche utilizzando risorse comunitarie e, in particolare, attraverso lo strumento dei voucher".  
   
   
FVG: SOSTEGNO A MINORI, APPROVATE MODIFICHE A CRITERI RIPARTO  
 
Udine, 25 marzo 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Politiche sociali e Famiglia Maria Sandra Telesca, ha approvato in via preliminare le modifiche del regolamento per la determinazione del sostegno al figlio/i minore/i in caso di separazione dei genitori e inadempienza del genitore obbligato al versamento degli assegni di mantenimento. L´erogazione dei benefici previsti dalla legge regionale 11/2006 avviene per il tramite dei Servizi sociali dei Comuni . In sede di applicazione del regolamento si è evidenziata la necessità di procedere ad una revisione urgente nella parte relativa ai criteri di riparto e trasferimento fondi, perché allo stato attuale vi erano dei territori che non erano in grado di far fronte a tutte le richieste, mentre altri restituivano fondi. Con l´approvazione di oggi potrà iniziare l´iter di acquisizione dei pareri della Consulta regionale per le famiglie, della Iii Commissione consiliare, del Consiglio delle autonomie locali al termine del quale la modifica verrà approvata in via definitiva dalla Giunta. L´iter si dovrà concludere entro il 31 maggio, data entro la quale la Regione deve trasferire i fondi ai Servizi sociali.  
   
   
SCUOLE PER L’INFANZIA PARITARIE. INCONTRA PARLAMENTARI ANCI E REFERENTI SCUOLE: SI FARA’ UN PROGETTO LEGGE DEL TERRITORIO, APPOGGIATO DA REGIONE E PRESENTATO DAI SENATORI VENETI PER RICONOSCERE SERVIZIO PUBBLICO SCUOLE PARITARIE VENETE E FINANZIAMENTO STATALE  
 
 Venezia, 25 marzo 2014 - Un progetto di legge sulle scuole paritarie per l’infanzia con l’obiettivo di riconoscere il finanziamento statale del servizio pubblico svolto per 93 mila bambini veneti tra i tre e i sei anni, progetto che sarà redatto dal territorio (scuole paritarie e movimento scuole paritarie), appoggiato dalla Regione Veneto e presentato in Parlamento dai senatori veneti. Questa, sostanzialmente, la proposta maturata nell’incontro del tavolo tecnico sulla situazione delle scuole paritarie per l’infanzia nel Veneto che si è tenuto stamani a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, tra Remo Sernagiotto Assessore regionale ai servizi sociali e i rappresentanti delle scuole paritarie per l’infanzia del Veneto (Federazione Italiana Scuole Materne-fism con il presidente regionale Ugo Lessio, Comitato Parità Scolastica, Movimento Salva Scuole Paritarie), dell’Anci (vicepresidente Pier Antonio Tomasi) e i parlamentari veneti – presenti i senatori Patrizia Bisinello e Franco Conte. L’assessore Sernagiotto - che ha convocato la riunione - ha detto subito che “la Regione Veneto in tutti questi anni ha fatto la sua parte fino in fondo a favore delle scuole paritarie, pur non avendo nessuna delega specifica, contribuendo con risorse importanti. Nel bilancio regionale appena approvato sono stati confermati i 14,5 milioni di euro regionali di contributo regionale. Si dovrà vedere ora – ha affermato - con il nuovo Governo Renzi se saranno confermate le risorse nazionali a favore delle politiche sociali delle Regioni nel qual caso il Veneto, come sempre fatto, integrerà quanto già stanziato per arrivare ai 21 milioni di euro complessivi. Per mantenere queste cifre abbiamo fatto uno sforzo enorme in questi tempi di profonda crisi ma non si potrà più ripetere. Ora tutti gli attori coinvolti dovranno dire fino in fondo senza infingimenti da che parte stanno perché la questione delle scuole paritarie va posta, affrontata e risolta a livello nazionale e non regionale”. Sernagiotto ha inoltre annunciato che, probabilmente, dalla prossima legislatura la competenza sulle scuole paritarie per l’infanzia sarà dell’assessorato all’istruzione e non più dei servizi sociali perché il tema nei tavoli nazionali vede coinvolti gli assessori regionali all’istruzione. “I costi standard devono essere introdotti anche nel sociale – ha sottolineato – è evidente che vadano operati su tutti gli interventi. Se un bambino che va in una scuola paritaria del Veneto costa mille euro al mese perché lo Stato deve pagare tre volte tanto nella scuola pubblica per l’infanzia? Renzi faccia questa riforma e avrà i nostri applausi ma deve fare questo. Chiederemo un incontro urgente a lui e al ministro. Presenteremo loro le schede dettagliate del risparmio economico del Veneto in questo settore. Una spending review virtuosa che, estesa a tutt’Italia, consentirebbe di risparmiare fino a 4,5 miliardi! Praticamente – conclude Sernagiotto – metà dell’intera cifra che serve al premier per garantire gli 80 euro mensili nelle tasche di dieci milioni di lavoratori”.