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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2014
Politica
DISCORSO DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO AL 3 ° NUCLEAR SECURITY SUMMIT  
 
L´aja, 26 Marzo 2014 - Discussione plenaria: “ Eccellenze! Permettetemi innanzitutto di ringraziare il primo ministro Rutte e Paesi Bassi per noi hosting. Summit di oggi è un successo e ha approfondito i progressi da quando i nostri incontri a Washington e Seoul. Questo progresso non è purtroppo evidente. Ci riuniamo in un momento in cui la stabilità e la sicurezza internazionali sono stati messi in discussione in modo molto grave. È quindi ancora più importante dimostrare che siamo uniti nel nostro impegno per un ordine multilaterale basato sulla pace e inequivocabile rispetto dello Stato di diritto. Siamo qui oggi per migliorare i nostri sforzi internazionali per garantire materiale nucleare e prevenire il terrorismo nucleare. In tal modo, dobbiamo ricordare che il nostro obiettivo fondamentale è ovviamente quello di proteggere i nostri cittadini. A guardia della sicurezza dei nostri cittadini e proteggendoli dagli attacchi va di pari passo con proteggendoli da rilasci accidentali di radioattività. E ´proprio a causa di questo stretto legame tra la sicurezza nucleare e la sicurezza che, credo, dobbiamo concentrarci sulle questioni relative alla sicurezza. L´impegno della Commissione europea nel settore della sicurezza nucleare e il raggiungimento di Seoul dal 2012 sono stati descritti nella relazione Ue rilasciata in occasione di questo vertice. Inoltre, l´evento Ue abbiamo organizzato Giovedi scorso ad Amsterdam è stata anche l´occasione per promuovere la cultura della sicurezza nucleare attraverso il rafforzamento della cooperazione internazionale. Vorrei concentrarmi ora sugli aspetti di sicurezza nucleare. Come ho già comunicato nel 2012, dopo incidente nucleare di Fukushima, l´Ue ha eseguito una revisione senza precedenti di sicurezza nucleare. Organo esecutivo dell´Ue, la Commissione europea, è stato pienamente coinvolto nella traccia sicurezza. Sulla base delle autovalutazioni effettuate dai licenziatari, gli Stati membri dell´Ue ha sviluppato relazioni nazionali, e in seguito peer review coordinati dalla Commissione, sono state fatte raccomandazioni chiare e sono ora in fase di attuazione in piani dettagliati di azione nazionale. L´esercizio di stress test Ue sta portando così a miglioramenti concreti nelle centrali nucleari. Il passo successivo per la Commissione europea e gli Stati membri dell´Ue è quello di fare ulteriori progressi nell´attuazione dei piani d´azione nazionali. Siamo rimasti molto soddisfatti di associare su base volontaria i paesi vicini in questo esercizio. Oltre a ciò, abbiamo incoraggiato e collaborato con le autorità di regolamentazione nucleare in tutto il mondo per eseguire esercizi simili, ispirate al modello europeo. Accolgo con favore il fatto che molti soci hanno visto il nostro modello come esempio di best practice da seguire. Rimaniamo pronti ad assistere qualsiasi paese in questo senso. Dopo aver guardato Fukushima e il risultato delle nostre prove di stress, abbiamo anche individuato la necessità di rafforzare il nostro quadro giuridico dell´Ue. La Commissione europea ha quindi proposto una revisione del nostro pezzo principale della legislazione in materia - la direttiva sulla sicurezza nucleare. I nostri standard sono già molto alte. Tuttavia, è necessario un continuo miglioramento. Inoltre, gli sforzi sono già in corso per migliorare le misure di preparazione e risposta alle emergenze off-site. Stiamo valutando le diverse opzioni e proporrà iniziative entro la fine dell´anno. Tutte le nostre attività sono accompagnate da un ricco programma e della pratica di ricerca e sviluppo. Infine, una parola sulla cooperazione internazionale critica: Come ho detto, l´imperativo e la logica di lavorare insieme a livello globale è evidente. In tutti i nostri sforzi, cerchiamo di muoversi con i nostri partner - in questo settore, forse più che in ogni altro. La stessa Ue ha dedicato la sicurezza nucleare Cooperazione strumento attraverso il quale sosteniamo meglio la sicurezza nucleare nei paesi partner. Oltre nostro ultimo periodo finanziario (2007-2013) abbiamo investito 520.000.000 € in sicurezza tutto il mondo. Vorrei sottolineare la nostra stretta cooperazione con l´Agenzia internazionale per l´energia atomica (Aiea) e il suo Yukia direttore generale Amano. La Commissione europea sostiene con forza il piano d´azione dell´Agenzia sulla sicurezza nucleare. Le varie iniziative che abbiamo in Europa siamo stati guidando sono i nostri contributi per l´attuazione di tale piano. Inoltre, ci auguriamo di poter l´attuazione del memorandum d´intesa sulla sicurezza nucleare, la cooperazione che abbiamo firmato con l´Aiea scorso settembre. Questo ci aiuterà a identificare le sinergie e concentrare i nostri sforzi. Eccellenze! Per concludere: L´unione europea rimane fortemente impegnata a rafforzare la sicurezza nucleare. Chiedo pertanto che si continui con l´approccio più forte possibile, comune e veramente globale. Siamo tutti di beneficiare di tale progresso.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI IERI DEL PRESIDENTE VAN ROMPUY, IL PRESIDENTE BARROSO E IL PRIMO MINISTRO KEY ON APPROFONDIRE IL PARTENARIATO TRA LA NUOVA ZELANDA E L´UNIONE EUROPEA  
 
L´aja, 25 Marzo 2014 - Nel nostro incontro oggi a L´aia, abbiamo deciso di approfondire ulteriormente le nostre relazioni in tutti gli aspetti del nostro rapporto compreso nella sfera politica e di sicurezza, la scienza e l´innovazione, e il commercio e gli investimenti. Abbiamo riaffermato il nostro impegno a trasformare la nostra attuale dichiarazione congiunta del 2007 in un nuovo accordo per rafforzare la nostra cooperazione e le relazioni. Abbiamo esaminato i progressi sulla negoziazione di questo nuovo accordo di partenariato per le relazioni e la cooperazione e chiesto capi negoziatori per riprendere i loro sforzi in vista della conclusione dell´accordo in un prossimo futuro. Abbiamo deciso di riflettere sulla possibilità di progredire il commercio e le relazioni economiche, inclusi i parametri per la possibile apertura di negoziati volti a liberalizzare ulteriormente il commercio e gli investimenti tra l´Ue e la Nuova Zelanda. Abbiamo deciso che le due parti fare nel 2015 e decidere prossimi passi. Alla vigilia del 100 ° anniversario dell ´inizio della Prima Guerra Mondiale, abbiamo ricordato il nostro impegno comune per la pace e la sicurezza internazionale. Abbiamo ribadito il nostro profondo e costante impegno per le Nazioni Unite e l´intenzione di rafforzare il nostro dialogo sulle questioni di sicurezza attraverso consultazioni periodiche di alti funzionari. Abbiamo ribadito la nostra posizione comune che la soluzione alla crisi in Ucraina deve essere basata sull´integrità territoriale, la sovranità e l´indipendenza dell´Ucraina, nel quadro della Costituzione ucraina, nonché la stretta aderenza alle norme internazionali. Solo lavorando insieme attraverso processi diplomatici, comprese le discussioni dirette tra i governi di Ucraina e Russia, possiamo trovare una soluzione alla crisi. Alla luce del Contratto di Partecipazione quadro firmato nel 2012, l´Unione europea ha accolto con favore l´offerta della Nuova Zelanda per fare un Air Force aereo Royal New Zealand disponibili per il funzionamento Atalanta anti-pirateria dell´Unione europea. Abbiamo riaffermato la stretta collaborazione tra la Nuova Zelanda e l´Unione europea nella regione del Pacifico, come dimostrato dal successo Summit Pacifico Energy che la Nuova Zelanda e l´Unione europea co-ospitato a Auckland lo scorso anno. Continueremo cooperazione efficace sulle principali problematiche dello sviluppo sostenibile al 3 ° Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite sui piccoli Stati insulari in via di sviluppo che si terrà a Apia, Samoa, 1-4 settembre 2014. Accogliendo con favore la recente visita fruttuoso Fiji dal Forum ministeriale gruppo di contatto Isole del Pacifico, abbiamo notato i notevoli progressi nelle isole Figi. Abbiamo deciso di continuare a lavorare insieme per sostenere i progressi delle Figi verso le elezioni. Abbiamo riconosciuto che gli osservatori internazionali sarà importante nel garantire gli abitanti di Fiji e partner internazionali della legittimità del risultato elettorale. Siamo decisi a continuare i nostri sforzi per lavorare insieme per raggiungere un accordo globale sui cambiamenti climatici globali. Notando che era stato dieci anni da quando l´Unione europea ha stabilito una presenza diplomatica a Wellington, Nuova Zelanda, ha accolto con favore l´intenzione dell´Unione europea di aggiornare la propria presenza ad una delegazione pieno con un ambasciatore residente.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: IL PRESIDENTE SCHULZ ACCOGLIE CON FAVORE L´ADOZIONE DELLA NUOVA COSTITUZIONE TUNISINA  
 
Bruxelles, 26 marzo 2014 - Presidente Schulz accoglie con favore l´adozione della nuova Costituzione tunisina In questo giorno storico, vorrei congratularmi con il popolo tunisino in merito all´adozione, con una maggioranza schiacciante, di una nuova costituzione per il loro paese. Mi congratulo con lo spirito di compromesso e consenso e il senso del dovere che ha vinto fuori sopra degli interessi di parte. Mi congratulo con l´impegno costante al processo di transizione mostrato da tutte le forze politiche e sociali del paese nei loro sforzi volti a creare e salvaguardare una Tunisia democratica, pluralista e moderno che può prendere l´orgoglio nella sua lunga storia e un ricco patrimonio. Ancora una volta, la Tunisia ha dimostrato la sua determinazione a seguire la strada della democrazia, delle libertà fondamentali e l´uguaglianza di tutti i cittadini, principi che oggi sono garantiti dalla costituzione. Il nuovo governo del signor Mehdi Jomaa deve affrontare molte più difficoltà, non ultimo garantire la ripresa economica del paese e l´organizzazione di elezioni. La Tunisia ha molti punti di forza come un paese e può contare sul sostegno incrollabile dell´Unione europea e il Parlamento europeo.  
   
   
UE: PENSIONI: CONFERENZA PER ESAMINARE I RISULTATI E LE PROSPETTIVE DUE ANNI DOPO WHITE PAPER  
 
 Bruxelles, 26 marzo 2014 - Progressi compiuti dopo la pubblicazione del febbraio 2012 della Commissione Europea Libro bianco "Una Agenda per adeguate, pensioni sicure e sostenibili" , e le prospettive di ulteriori riforme, sarà oggetto di una conferenza organizzata dalla Commissione a Bruxelles il 26 marzo con l´Ue e decisori nazionali, rinomati esperti accademici e rappresentanti delle parti interessate di alto livello. Nel contesto del rapido invecchiamento della società europea e la crescente pressione delle pensioni sui bilanci nazionali, il Libro bianco febbraio 2012 ha presentato le iniziative politiche per sostenere le riforme dei propri sistemi pensionistici ´Stati membri, al fine di aiutare le donne e gli uomini a lavorare di più e risparmiare di più per la loro pensione (cfr. Ip/12/140 e Memo/12/108 ). Età pensionabile a salire - Per sostenere pensioni adeguate come le persone vivono più a lungo, il Libro bianco ha sostenuto, la durata della vita lavorativa deve crescere in linea con l´aspettativa di vita. Se i sistemi pensionistici ammessi e incoraggiato la gente a lavorare più a lungo e risparmiare di più per la loro pensione, le pensioni sarebbero più adeguata e sostenibile in futuro. Nel quadro del 2012 e 2013 semestri europei, 17 e 15 Stati membri rispettivamente ricevuto raccomandazioni specifiche per paese sulle pensioni, che si è concentrata principalmente sulla garanzia di prolungamento della vita lavorativa (vedi anche http://ec.Europa.eu/europe2020/pdf/themes / 04_pensions.Pdf ). A seguito di una serie di riforme pensionistiche negli ultimi anni, 24 dei 28 Stati membri (tutti tranne Belgio, Lussemburgo, Finlandia e Svezia) hanno ormai legiferato aumenti attuali o futuri di età pensionabile. Danimarca, Grecia, Italia, Cipro, Paesi Bassi, Slovacchia e il Regno Unito hanno deciso di collegare direttamente l´età pensionabile alla speranza di vita in futuro. Finlandia e Svezia hanno introdotto un´età pensionabile flessibile, dove il livello vantaggio aumenta in caso di pensione più tardi. Convergenza di età pensionabile per uomini e donne - Carriere più brevi sono uno dei motivi per cui le donne percepiscono pensioni sostanzialmente inferiori uomini e su tutta l´Ue (cfr. Il divario di genere in Pensioni in Europa ). Gli Stati membri stanno prendendo misure per garantire la parità di genere in termini di età pensionabile. 26 di 28 Stati membri (tutti tranne la Bulgaria e la Romania), già applicano le stesse età pensionabile per uomini e donne o la legislazione approvata che prevede l´equalizzazione graduale in futuro (anche se in alcuni casi, la piena convergenza sarà raggiunta solo dal decennio del 2040). La Romania è anche vicino a passare la legislazione a tal fine. La sostenibilità dei sistemi pensionistici miglioramento - Le recenti riforme hanno migliorato in modo significativo la sostenibilità a lungo termine delle prestazioni pensionistiche. Come il Rapporto sull´invecchiamento 2012 ha osservato, grazie alle riforme avviate nel periodo 2009-2012, il previsto aumento della spesa pensionistica pubblica dell´Ue entro il 2060 è stato ridotto dal 2,5% del Pil al solo 1,5% . Da allora, sono stati compiuti ulteriori progressi in molti Stati membri, che sarà riesaminata nella relazione 2015 sull´invecchiamento. Adeguatezza delle pensioni legate agli sviluppi del mercato del lavoro - Poiché superiori età pensionabile non si traducono automaticamente nella vita di lavoro più lunghi, è anche necessario per proteggere l´adeguatezza delle pensioni. Perché ciò avvenga, i lavoratori anziani devono essere in grado di rimanere sul mercato del lavoro, mentre l´accesso al pensionamento anticipato è limitato o gradualmente eliminato. Investimento sociale può rafforzare la capacità delle persone di prendere rischi, migliorare le proprie prospettive occupazionali e consentire loro di svolgere un ruolo nell´economia e nella società tutta la vita. Luoghi di lavoro sani e sicuri, che tengano conto di una quota crescente dei lavoratori più anziani, sono indispensabili per il prolungamento della vita lavorativa. Sorprendentemente, l´occupazione dei lavoratori anziani e l´età effettiva di uscita hanno continuato a crescere o retto bene nella maggior parte degli Stati membri, nonostante la crisi. Nel 2012, il tasso di occupazione medio annuo dei lavoratori di età compresa tra 55-64 anni nell´Unione europea è stato del 48,9%, con un miglioramento di 10 punti percentuali negli ultimi dieci anni. Nel 3 ° trimestre del 2013, era aumentato fino al 50,7%. Allo stesso tempo, significative differenze di genere e di fondo rimangono. Il Adeguatezza Rapporto Pension 2012 ha dimostrato che molte riforme pensionistiche volte a migliorare la sostenibilità porterà a tassi di sostituzione più bassi a meno che le persone lavorino più a lungo. Allo stesso tempo, molte riforme hanno rafforzato le misure di protezione di povertà che dovrebbero beneficiare in particolare quelli che non possono soggiornare in lavoro fino al raggiungimento dell´età ordinaria di pensionamento. La protezione transfrontaliera delle pensioni complementari improved Per tutelare i diritti pensionistici dei lavoratori mobili, il Parlamento europeo e il Consiglio dei Ministri dell´Ue hanno raggiunto un accordo su una direttiva per l´acquisizione e la salvaguardia di diritti a pensione complementare , sulla base della proposta della Commissione presentata nel 2005. L´adozione definitiva della direttiva è prevista all´inizio di aprile 2014. La direttiva stabilisce che i diritti pensionistici professionali dei lavoratori che si spostano in altri paesi dell´Ue devono essere concesse entro e non oltre dopo tre anni di rapporto di lavoro e stabilisce norme rigide per garantire che i diritti continuano ad essere conservati in modo equo (rispetto ai diritti acquisiti di coloro che rimangono in azienda), dopo aver lasciato il regime pensionistico. Prossimi passi - La Commissione prenderà un´ulteriore azione della sostenibilità e dell´adeguatezza delle pensioni nell´Ue nel Adeguatezza Rapporto 2015 sulle pensioni e la Relazione 2015 sull´invecchiamento. La preparazione di queste relazioni è già iniziata in cooperazione con gli Stati membri.  
   
   
SICUREZZA DEI CONSUMATORI: SI CELEBRA IL 10° ANNIVERSARIO DEL SISTEMA EUROPEO D´INFORMAZIONE RAPIDA SUI PRODOTTI PERICOLOSI  
 
Bruxelles, 26 marzo 2014 - Da 10 anni il sistema unionale di informazione rapida sui prodotti pericolosi (Rapex) tutela i consumatori dai prodotti non sicuri diversi dai prodotti alimentari. Nel 2013 gli Stati membri hanno adottato complessivamente 2 364 provvedimenti. Questa cifra indica un aumento del 3,8% delle notifiche rispetto al 2012 e conferma la tendenza incrementale che è una costante sin dalla creazione di Rapex nel 2003. "Rapex indica che l´Europa è vigile e si prende cura della sicurezza dei suoi 500 milioni di cittadini. Questa è una storia di successo nel campo della cooperazione tra le autorità nazionali e le istituzioni dell´Ue a vantaggio dei cittadini. Il 10° anniversario di Rapex testimonia la crescente importanza che le autorità di contrasto attribuiscono alla cooperazione al fine di assicurare un mercato unico sicuro.” ha affermato Neven Mimica, Commissario Ue responsabile per la politica dei consumatori. Rapex è il sistema d´informazione rapida dell´Ue in materia di prodotti diversi da quelli alimentari che assicura l´interazione tra gli Stati membri e la Commissione. Il suo ruolo è diffondere celermente le informazioni sui prodotti potenzialmente pericolosi e assicurare un intervento correttivo a livello nazionale. Ne conseguono l´identificazione precoce e la rimozione tempestiva dai mercati dell´Ue dei prodotti che presentano un pericolo per i consumatori. Dalla sua istituzione nel 2003 Rapex ha registrato una continua e costante espansione in termini di notifiche ricevute e di azioni di follow up intraprese in risposta a tali notifiche. Rispetto alle circa 200 notifiche del 2003 Rapex riceve ora e distribuisce più di 2000 notifiche annualmente. Quali prodotti presentano rischi? Nel 2013 gli indumenti, i prodotti tessili e gli articoli di moda e i giocattoli (entrambe le categorie con il 25%) erano le due principali categorie di prodotti in relazione alle quali si è proceduto a interventi correttivi. Tra i rischi segnalati più di frequente in relazione a questi prodotti vi erano rischi chimici, rischi di strangolamento, rischi di lesioni e di soffocamento. I rischi chimici sono presenti sia negli indumenti che nei giocattoli (ad esempio il cromo Vi nelle scarpe e nei pellami, gli ftalati nei giocattoli). Il rischio di strangolamento o di lesioni a causa della presenza di lacci e cordini è all´origine del maggior numero di notifiche in relazione agli indumenti. Altri esempi di prodotti vietati nel 2013 comprendono gli articoli di puericoltura (bagnetti non stabili per neonati, carrozzine che si ripiegano inaspettatamente) e gli inchiostri per tatuaggi contenenti diverse sostanze chimiche proibite. Le imprese dovrebbero assicurare che i rischi noti vengano presi in conto prima della produzione e, in caso di criticità, è importante che esse ritirino o richiamino i prodotti. Da dove provengono questi prodotti pericolosi? La Cina è il paese numero uno per quanto concerne l´origine dei prodotti che scatenano le notifiche. L´anno scorso il 64% del numero totale di notifiche riguardava prodotti pericolosi provenienti dalla Cina. Per informare e sensibilizzare i produttori cinesi sui requisiti da rispettare l´Ue lavora a livello bilaterale con la Cina per assicurare lo scambio d´informazioni tra le autorità e svolgere attività di comunicazione. Nell´ambito di questo dialogo la Commissione europea ribadisce anche l´importanza di migliorare la tracciabilità dei prodotti notificati. Uno studio effettuato di recente da un gruppo di esperti con il sostegno della Commissione europea ha formulato raccomandazioni sia in merito al modo per migliorare la tracciabilità sia sulla sensibilizzazione dei consumatori affinché questi sappiano a cosa è bene prestare attenzione1. Rapex 2013 in cifre 2 364 numero totale di notifiche 31 numero di paesi partecipanti (Ue28+norvegia, Islanda e Liechtenstein) Le 5 categorie di prodotti oggetto del maggior numero di notifiche nel 2013: 25% indumenti, prodotti tessili e articoli di moda; 25% giocattoli; 9% apparecchiature e dispositivi elettrici; 7% veicoli a motore; 4% cosmetici Notifiche in base al paese d´origine del prodotto notificato: 64% Cina, Hong Kong compresa; 15% Ue-28 e paesi del See; 10% origine ignota; 11% altro  
   
   
UE: RAPEX NEL 2013  
 
 Bruxelles, 25 marzo 2014 1. Che cosa è Rapex? Rapex è il sistema europeo di allarme rapido per i prodotti pericolosi. Essa garantisce che le informazioni sui prodotti pericolosi ritirati dal mercato e / o richiamato dai consumatori ovunque in Europa sta rapidamente diffuso tra gli Stati membri e la Commissione europea, in modo che l´azione appropriata può essere preso ovunque nell´Ue. Trentuno paesi attualmente partecipano il sistema. La Croazia ha aderito Rapex dal 1 ° luglio 2013. I paesi partecipanti sono tutti i paesi dell´Unione europea e dei paesi Efta / See (Islanda, Liechtenstein e Norvegia). Che tipo di misure possono essere adottate? Le misure più comuni sono: il divieto / stop sulle vendite, il ritiro di un prodotto pericoloso dal mercato o il suo richiamo, e importare il rifiuto da parte delle autorità doganali. Che cosa è coperto da Rapex? Il campo di applicazione del sistema Rapex comprende pericolosi prodotti non alimentari destinati ai consumatori (ad esempio, un giocattolo, un cosmetici, abbigliamento) e per i professionisti (ad esempio, un trapano elettrico, una macchina, un prodotto da costruzione), che presentano un rischio grave per la salute e la sicurezza dei consumatori (rischi di lesioni, rischi chimici, ecc), nonché di vari interessi pubblici, come ´ambiente´ (rischio di alberi, acqua, aria, suolo, ecc da sostanze chimiche pericolose contenute in un prodotto), ´salute e la sicurezza sul posto di lavoro ´e´ sicurezza pubblica ´. Il sistema Rapex copre la maggior parte dei prodotti non alimentari . Altre categorie di prodotti non alimentari, come i prodotti farmaceutici e dispositivi medici, sono coperti da altri sistemi di allarme specifici. Quali sono gli obblighi delle autorità nazionali? Le autorità nazionali assicurare che le imprese rispettino l´obbligo di inserire soltanto prodotti sicuri sul mercato. Essi devono designare le autorità che possono adottare misure per prevenire o limitare l´immissione sul mercato o l´uso di prodotti pericolosi. Ogni paese designa un cittadino Rapex punto di contatto che coordina il sistema a livello nazionale e invia informazioni alla Commissione sui prodotti pericolosi presenti sul proprio mercato. Le informazioni ricevute come "notifiche" e convalidata dalla Commissione viene rapidamente distribuito ai punti di contatto nazionali per le misure del caso. I risultati di queste attività di follow-up sono riportati indietro attraverso il sistema attraverso i cosiddetti ´reazioni´. Quali sono gli obblighi dei produttori? I produttori (cioè fabbricanti e importatori) sono responsabili dell´immissione solo prodotti sicuri sul mercato. Una volta consapevoli del fatto che un prodotto è pericoloso, un produttore deve immediatamente prendere misure per prevenire ulteriori rischi per i consumatori. Le autorità nazionali competenti devono altresì essere informati in merito al problema della sicurezza, identificando chiaramente il prodotto in questione, i rischi che essa pone e le informazioni necessarie per seguirli. Questa informazione viene poi convogliata attraverso il sistema Rapex alla Commissione e gli altri paesi che partecipano al sistema Rapex se il prodotto presenta un rischio grave. 2. Rapex nel 2013 Quali sono stati gli sviluppi più significativi nel 2013? 2013 è il 10 ° anniversario del sistema Rapex. Da poche centinaia di notifiche all´anno il sistema ora riceve oltre 2000 notifiche. Complessivamente, in questi 10 anni, Rapex ha contribuito con successo alla protezione dei consumatori europei, con un totale di oltre 16 600 notifiche relative a prodotti pericolosi dagli Stati membri. I principali risultati ottenuti nel 2013 sono stati: Più notifiche relative a prodotti pericolosi; Diagnosi precoce; Una migliore sorveglianza del mercato e il rispetto della sicurezza dei prodotti da parte delle autorità nazionali, anche attraverso progetti specifici; La crescita del numero di azioni di follow-up delle notifiche Rapex; Migliore valutazione dei rischi da parte delle autorità; Tracciabilità migliorata (meno prodotti con origine sconosciuta); Più attenzione per la qualità e l´utilità delle notifiche; Crescente cooperazione con le autorità doganali; Continua network-building e la formazione coordinata dalla Commissione europea. Nel 2013, con il sostegno finanziario della Commissione, le autorità di vigilanza del mercato in tutta l´Ue hanno continuato i loro sforzi congiunti per migliorare la cooperazione il rispetto delle regole di sicurezza dei prodotti e intraprendere azioni efficaci contro i prodotti pericolosi e non conformi. Sotto l´ombrello del Forum Enforcement Product Safety of Europe (Prosafe), i progetti incentrati su articoli di puericultura, fuochi d´artificio, tosaerba e caricabatterie sono state attuate e compiuto. Sono in corso altri progetti (ad esempio seggioloni, corde e lacci in abiti). Nei primi mesi del 2014, le nuove azioni comuni sono stati inaugurati sui giocattoli, articoli di puericultura (lettini e culle portatili), monopattino, prodotti chimici nel settore tessile, e rilevatori di fumo. Le autorità doganali sono sempre più coinvolti nella sorveglianza della sicurezza dei prodotti e il numero di misure avviate dai controlli di frontiera e notificate in Rapex è aumentato costantemente negli ultimi anni. Nel 2012, l´11% delle misure coercitive sono state prese dalle abitudini. Questo è salito al 13% nel 2013. Quali sono stati i principali risultati nel 2013? Nel 2013, per un totale di 2.364 notifiche di prodotti pericolosi sono state presentate tramite il sistema Rapex da parte degli Stati membri. Ciò costituisce il 3,8% più notifiche rispetto al 2012. Delle notifiche 2.364, 1.981 le notifiche riguardavano prodotti che rappresentano un grave rischio per i consumatori. Le notifiche rimanenti si riferiscono a basso rischio moderato / o sono stati trasmessi solo per informazione (con la possibilità di, ma non l´obbligo, follow-up). Perché il numero di notifiche per merci pericolose aumentare nel 2013? Con l´eccezione del 2011, il numero di notifiche Rapex ha avuto un trend di crescita costante con un numero di notifiche circa 2000 ogni anno. Questo aumento testimonia la determinazione delle autorità degli Stati membri e la Commissione a rimanere vigili e pro-attivo nella tutela della sicurezza dei consumatori. L´aumento del numero di notifiche significa che i consumatori più sicuri in quanto i prodotti più pericolosi sono stati rimossi dal mercato dell´Ue. Il sistema Rapex ha ormai raggiunto un livello di stabilità e maturità e l´uso più attivo degli orientamenti in materia di valutazione dei rischi ha portato a miglioramenti nella qualità e la completezza delle notifiche. Inoltre, il sistema informatico in continuo miglioramento ha permesso una maggiore efficacia ed efficienza nell´utilizzo del sistema da parte sia degli Stati membri e la Commissione europea. Gli Stati membri sono anche utilizzando il sistema più efficiente dal momento che è ormai chiaro dove e come si è più rilevante di agire. Particolare attenzione è rivolta a fornire informazioni più dettagliate nel sistema come ad esempio i dati riguardanti gli operatori economici, la tracciabilità, che permette alle autorità di rintracciare meglio i prodotti. Qual è l´effetto del maggior numero di azioni di follow-up ("reazioni") nel 2013 rispetto al 2012? Azioni successive indicano che gli Stati membri dell´Ue hanno adottato azione dopo la notifica è stato distribuito alla rete Rapex. Queste implicano soprattutto che il prodotto è stato cercato e trovato sul mercato nazionale e alle misure adottate di conseguenza. Il totale delle azioni di follow-up ("reazioni" del sistema Rapex), nel 2013 erano 2.147, il che rappresenta un notevole aumento rispetto al 2012 quando le reazioni totali sono stati 1.700. Questo segnala un maggiore utilizzo e l´efficacia del sistema Rapex. Una notifica Rapex che riceve diverse reazioni da parte di altri Stati membri che dichiara di aver trovato il prodotto, e adottate misure, è un indicatore di un lavoro e di efficacia del sistema Rapex. Quali paesi dell´Ue hanno notificato maggior parte dei casi? I seguenti cinque Stati membri rappresentavano il 48% di tutte le notifiche Rapex sui prodotti pericolosi nel 2013: Ungheria (278 notifiche, 12%) Germania (259 notifiche, 11%) Spagna (254 notifiche, 11%) Bulgaria (191 notifiche, 8%) Regno Unito (142 notifiche, 6%). Nel 2013, circa un terzo dei paesi partecipanti notificato prodotti più pericolosi nel 2012. Se il follow-up delle azioni (reazioni) sono inclusi nelle segnalazioni globali, la Spagna è il paese più attivo (458 segnalazioni), seguita da Ungheria (377 segnalazioni) e la Germania (361 avvisi). Quali sono i principali prodotti e rischi rilevati attraverso il sistema Rapex? Le categorie di prodotti più frequentemente notificati, che rappresentano il 70% di tutte le notifiche sono state: Abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda (583 notifiche, 25%) Giocattoli (580 notifiche, 25%) Apparecchi e attrezzature elettriche (207 notifiche, 9%) I veicoli a motore (160 notifiche, 7%) Prodotti cosmetici (106 notifiche, 4%) Le cinque categorie di rischio più frequentemente notificati sono stati: Infortuni (656 notifiche, 23%) Chimica (580 notifiche, 20%) Soffocamento (398 notifiche, 14%) Scosse elettriche (329 notifiche, 12%) Strangolamento (266 notifiche, 9%) Se rispetto agli anni precedenti, di cui sopra sono stati regolarmente comparendo tra i primi cinque prodotti e le categorie a rischio di notifiche Rapex, anche se in ordine diverso. La spiegazione di un modello simile si trova soprattutto nelle grandi volumi di consumo / offerta nelle precedenti cinque categorie (ad esempio elettrodomestici tra cui telefoni cellulari, computer portatili, prolunghe, carica batterie), che aumentano le possibilità di trovare anche prodotti pericolosi. Autorità degli Stati membri eseguono anche le azioni di vigilanza del mercato e mirata in base al rischio che si concentrano sui prodotti più pericolosi e sui consumatori più vulnerabili, come i bambini. Che cosa mostra quando un paese fa un sacco di notifiche - è che ci sono prodotti più pericolosi su quel particolare mercato? Il numero di notifiche effettuate da un determinato Stato membro non può essere direttamente collegato al livello di sicurezza dei prodotti sul suo mercato. Ci possono essere molte ragioni per cui alcuni Stati membri possono avere più notifiche di altri: grande mercato, grandi volumi di importazione, ispettori esperti, ecc In generale, ne consegue che i paesi europei che hanno i più grandi mercati e il maggior numero di merci importate, e che hanno anche il più alto numero di ispettori, trovano le merci più pericolose, e quindi notificare attraverso il Rapex più spesso i paesi più piccoli. Quali misure hanno le autorità nazionali prendono in risposta alle merci pericolose che hanno trovato? Le misure più frequentemente adottate obbligatoria per i prodotti di consumo pericolosi nel 2013 sono stati: il ritiro dal mercato, divieto di vendita, il richiamo da parte dei consumatori, l´importazione respinta dalle autorità doganali, e le azioni correttive. Dove ha la più grande quantità di prodotti pericolosi provengono da nel 2013? Secondo le statistiche Rapex, la maggior parte dei prodotti pericolosi notificati attraverso Rapex è venuto da fuori Ue - Cina e Turchia, tra gli altri. Cina (compresa Hong Kong) è stata indicata come un paese di origine per il 64% (1459) delle notifiche di prodotti notificati. Prodotti pericolosi di origine europea rappresentavano il 284 notifiche (15%), di cui 55 prodotti di origine tedesca (2%), 42 prodotti di origine italiana (2%) e 31 prodotti di origine bulgara (1%). Dal 2012 il numero di prodotti non sicuri realizzati nell´Ue è diminuita e la diminuzione diventa ancora più consistente se i dati vengono confrontati con l´inizio del sistema Rapex: nel 2004 la quota di prodotti pericolosi provenienti dall´Ue è stata del 27%. Lo stesso vale per il numero di sconosciuto paese di origine. Essi sono diminuiti dal 2012 e anche qui il confronto con i primi anni del Rapex è sorprendente: 2004 e 2005 hanno avuto circa il 20% dei prodotti con origine sconosciuta. Quest´ultimo può essere certamente considerata un indicatore della maggiore tracciabilità delle filiere di prodotti di consumo. C´è un aumento del numero di notifiche relative a prodotti di origine cinese? Sì, c´è stato un ulteriore aumento del numero di consumatori di prodotti di origine cinese notificati tramite Rapex nel 2013 rispetto al 2012 - dal 58% nel 2012 al 64% nel 2013 . In totale, 1.497 notifiche riguardavano prodotti fabbricati in Cina (compresa Hong Kong). Anche se superiore nel 2012, questo rimane ancora nel range della media osservata negli ultimi anni. Inoltre, l´elevato numero di prodotti di origine cinese potrebbe essere il risultato della maggiore tracciabilità: ciò in anni precedenti era in alcuni casi indicata come "Sconosciuto" può essere ora notificata (con ulteriori dettagli sulla filiera) come proveniente dal Cina. Inoltre, il numero elevato è dovuto alla significativa penetrazione nel mercato dei prodotti di consumo cinesi fabbricati nei mercati europei. Prodotti sono controllati secondo gli stessi rigorosi requisiti di sicurezza, indipendentemente dalla loro origine, in genere sulla base di rischi tipici associati alla categoria di prodotto. L´intensificazione costante di contatti con l´amministrazione cinese e le imprese sta dando i suoi frutti in termini di identificazione del prodotto migliore e la rintracciabilità, consentendo misure correttive più efficaci. Questa collaborazione continuerà. Tracciabilità del prodotto - Cosa fa la Commissione per una migliore identificazione del prodotto e di conseguenza una migliore follow-up delle notifiche Rapex? Nel 2011, è stato istituito un gruppo di esperti sulla tracciabilità del prodotto. L´obiettivo del gruppo era quello di rispondere alle seguenti domande: qual è lo stato dell´arte in tracciabilità prodotto? qual è lo stato di avanzamento di alcuni prodotti chiave di consumo non alimentari? quali aree potenziali di miglioramento ci sono in questa zona? Questo gruppo di esperti composto da 15 esperti provenienti da autorità di vigilanza del mercato, produzione e commercio al dettaglio, e le associazioni di consumatori. In poche parole, il rapporto finale consegnato nel settembre 2013, contiene le seguenti raccomandazioni: agli operatori economici per l´attuazione di un efficace sistema di tracciabilità; alle autorità di vigilanza del mercato per essere addestrati su come esplorare le migliori informazioni di tracciabilità nei codici a barre e codici dei prodotti; una migliore cooperazione tra i settori pubblico e privato; per i consumatori a rimanere vigili quando si acquista un prodotto per verificare che contiene informazioni sull´identificazione del produttore, ecc Informazioni sul lavoro del gruppo è disponibile sul sito web Europa: http://ec.Europa.eu/consumers/safety/projects/ongoing-projects_en.htm 3. Cooperazione con la Cina L´ue e la Cina sono i maggiori partner commerciali nel mondo, la Cina è il primo fornitore dell´Ue e il suo secondo cliente dopo gli Stati Uniti. La Commissione europea e gli Stati membri hanno stabilito una collaborazione regolare con le autorità cinesi in materia di sicurezza dei prodotti. Ritiene la Commissione ottiene un feedback su come le autorità cinesi follow-up sulle informazioni inviate tramite l´applicazione "Rapex-china"? La cooperazione nel quadro del sistema Rapex-cina è ormai consolidata, come le autorità cinesi competenti (Aqsiq) presentare relazioni trimestrali alla Commissione con le conclusioni delle azioni di follow-up intraprese in relazione ai dati forniti attraverso il "Rapex-cina "sistema. Le informazioni fornite nelle relazioni consente alla Commissione e agli Stati membri di monitorare e analizzare le attività di sorveglianza del mercato di follow-up effettuati dalle autorità cinesi nel loro territorio, e di conseguenza permette loro di identificare e risolvere eventuali problemi nel sistema di cooperazione. Finora, 26 relazioni trimestrali sono state fornite alla Commissione. Quante notifiche Rapex ha indagato Aqsiq dopo l´istituzione della domanda "Rapex-china"? Dal 2006-2013 Aqsiq ha assicurato un´azione di follow-up per quanto riguarda le 2.549 notifiche Rapex. Analisi delle 26 relazioni di follow-up trimestrale mostra che nel corso di un periodo di tre mesi Aqsiq indaga su centinaia di casi Rapex . In 1459 casi (57%) indagini sono sfociate in misure di prevenzione o restrittive in corso di adozione sia da Aqsiq o volontariamente dal fabbricante / esportatore cinese (es. Arresto di esportazione o di vigilanza rafforzata), mentre in 1090 casi (43%) sono state adottate misure principalmente a causa del fatto che la società cinese responsabile per la produzione e / o l´esportazione di prodotti verso l´Ue non è stato trovato. 4. La sorveglianza del mercato e le vendite online Dato il crescente utilizzo di internet per l´acquisto di prodotti di consumo, la sorveglianza dei prodotti venduti on-line è una priorità per la Commissione europea e gli Stati membri. A questo proposito è interessante sapere che la Commissione ha promosso il lavoro di un gruppo di esperti sulla "Sicurezza dei prodotti venduti online" come parte di un´azione del piano pluriennale sulla sorveglianza del mercato, inclusa nella vigilanza sulla sicurezza del prodotto e di mercato Package. Il gruppo di lavoro ha tenuto la sua prima riunione di recente e si prevede di elaborare raccomandazioni in una fase successiva. In Rapex, non esistono statistiche specifiche che possono evidenziare i dati sui prodotti pericolosi che vengono venduti on-line. Tuttavia, sulla base di un´analisi qualitativa delle più recenti notifiche Rapex, sembra che ci sia una presenza crescente di prodotti online-acquistati. Una recente notifica tedesca di un insieme tatuaggio è un esempio. In relazione a una notifica dal Regno Unito, mentre i prodotti in questione sono stati trovati in negozi normali, le autorità britanniche hanno tuttavia cercato su principali siti online per l´e-shopping (Amazon e E-bay) e dato che il prodotto era disponibile anche lì, autorità del Regno Unito informato i due distributori online sulle misure e la necessità di rimuovere i prodotti pericolosi dai loro "scaffali".  
   
   
L’EUROPA IN VALLE D’AOSTA: GLI EUROPE DIRECT DI VDA E PIEMONTE SI CONFRONTANO SUL FUTURO DELL’EUROPA  
 
 Torino, 26 marzo 2014 Presentare le opportunità offerte dall´Europa e lanciare il dibattito sul futuro dell´Unione europea: è l´obiettivo di "L´europa in Valle d´Aosta e Piemonte" in programma mercoledì 26 marzo, alle 10,30 ad Aosta, nel Salone delle manifestazioni del Palazzo regionale. Promossa dalla rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con gli Europe Direct Valle d´Aosta, Torino, Alessandria e Vercelli, l´iniziativa vedrà la partecipazione diretta della Commissione europea, accanto a rappresentanti delle autorità regionali e locali, del mondo universitario e della società civile. Obiettivo dell’incontro è dare avvio al dibattito sul futuro dell’Europa, con particolare attenzione alle prossime elezioni europee di maggio 2014 e alla seguente Presidenza italian dell’Ue. In questa occasione la Commissione europea “vuole andare al di là della tradizionale promozione dell´Europa ´che c´è´: l´obiettivo è stimolare il dibattito su quale tipo di Europa vogliamo, consapevoli che non coincide necessariamente con l´attuale Ue". Ad Aosta sarà inoltre illustrata la nuova programmazione finanziaria 2014-2020 dei servizi offerti dal centro "Europe Direct" della Valle d´Aosta e del Piemonte. Lo Europe Direct di Torino parteciperà all’incontro accompagnando una delegazione di ragazzi degli istituti Domenico Berti e Boselli di Torino, e dell’istituto Europa Unita di Chivasso. Programma Ore 10.30 Introduzione del Presidente della Regione Augusto Rollandin e del Sindaco di Aosta Bruno Giordano. Ore 10.50 Interventi: Stato dell’Unione e sfide dell’Ue per il 2014 Alessandro Giordani, Capo della Comunicazione della Commissione europea in Italia. Nuova programmazione finanziaria 2014-2020: l’Europa delle opportunità per i cittadini, le imprese e il territorio Ewelina Jelenkowska, Capo dell’Ufficio stampa della Commissione europea in Italia. Presentazione dei Centri Europe Direct presenti in Valle d’Aosta e Piemonte a cura dei responsabili degli Edic della Valle d’Aosta e del Piemonte. Dibattito.  
   
   
FONDI UE, MARONI: MACROREGIONE ALPINA NUOVA DIMENSIONE  
 
Milano, 26 marzo 2014 - "Vogliamo sfruttare la prospettiva macroregionale come dimensione ideale per dialogare e negoziare con Bruxelles. In questo vedo il nuovo protagonismo regionale, che valorizza differenze senza penalizzare le altre Regioni". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della tavola rotonda organizzata a Milano con i presidenti Stefano Caldoro (Campania) e Nichi Vendola (Puglia), nell´ambito del convegno sui fondi Ue ´Orizzonte 2020´ e ´Cosme´ per promuovere la reindustrializzazione. Macroregione Alpina Interlocutore Della Ue - "A novembre, a Milano, si costituirà formalmente la Macroregione delle Alpi - ha ricordato Maroni -, con 7 Paesi e 46 Regioni. Una Regione omogenea, che dovrà avere ruolo importantissimo con Bruxelles, proprio su questi fondi comunitari. Dobbiamo sfruttare questa nuova prospettiva, evitando che penalizzi le altre Regioni. Un protagonismo delle Regioni a cui io tengo fortemente e che sarà utile per ogni realtà regionale e il sistema nel suo complesso". Fare Squadra Su Ricerca E Innovazione - Maroni ha mostrato apprezzamento per la misura ´Orizzonte 2020´, prevista nella prossima programmazione, "adeguata per l´importo, 70 milioni di euro, e perché si concentra su credito alle imprese, accesso ai mercati anche tra Paesi, all´interno dell´Eurozona, penalizzati da differenziali di partenza (costo lavoro, burocrazia) elevati, formazione e investimento in innovazione e ricerca". Settori, questi ultimi, per la Lombardia fondamentali. "Abbiamo 500 centri di ricerca, 18 università - ha rilevato Maroni -, ma non hanno fatto rete. Noi stiamo lavorando perché questa potenzialità si esprima. Serve una regia per avvicinare l´innovazione al mercato e alle imprese. Altrimenti i finanziamenti, anche quelli comunitari, non serviranno". Differenziali Virtuosi - In tema di scelte di politica industriale, "quel che serve alla Lombardia può non valere per le altre Regioni" ha detto il presidente lombardo. "Occorre un approccio nuovo, no all´omogeneizzazione. Non si può pensare che la Lombardia aspetti gli altri per fare determinate scelte. Dunque, la competizione deve essere virtuosa" ha sottolineato Maroni, rivolgendosi ai colleghi Caldoro e Vendola. E ha fatto un esempio. "Abbiamo un forte sviluppo comune - tra Campania, Lombardia e Puglia - del polo dell´aviazione. Assisto, però, a una competizione poco virtuosa, quando si teme che da una regione vengano portati via investimenti verso un altra. La competizione tra territori, quando viene usata contro di noi, non va bene. Vorrei invece che su temi come i fondi europei si sviluppi un modello omogeneo, una piattaforma comune, per aiutare il Governo nei confronti della Ue. Per evitare misure di intervento a taglia unica, che non fanno bene a nessuno".  
   
   
ZAIA SOSTIENE L’AZIONE DEI SINDACI TREVIGIANI E VENETI: “IL GOVERNO CONSENTA ALLA NOSTRA REGIONE DI SPERIMENTARE UN NUOVO MODELLO DI FINANZA LOCALE”  
 
Venezia, 26 marzo 2014 - “Una prima assoluta, una proposta super-seria e super-veneta, che parte dai Comuni trevigiani ma che sarà estesa a quelli dell’intera regione, che ha caratteristiche di buon senso, civiltà, trasversalità, concreta operatività e amore per la nostra terra e la nostra gente. Un progetto che nasce dal basso, dagli amministratori locali, i quali, per le condizioni in cui sono chiamati a operare, devono essere considerati degli eroi al fronte”. Ha esordito con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, presentando oggi a palazzo Balbi a Venezia il “Manifesto dei sindaci della provincia di Treviso”, un documento attraverso il quale si vuole rappresentare al Governo centrale l’ormai insostenibile situazione finanziaria dei Comuni veneti e formulare due precise proposte da trasformare in emendamenti in sede di conversione del decreto legge “Salva Roma”: regionalizzazione del fondo perequativo comunale ed esclusione dal patto di stabilità di tutte le spese di investimento inerenti la messa in sicurezza e l’adeguamento dell’edilizia scolastica. Viene chiesto al Governo, insomma, una diversa finanza locale, impostata sull’autonomia impositiva di entrate proprie stabili e certe nel tempo e inoltre la concessione al Veneto del fondo perequativo comunale normato dalla legge 42/2009 (Legge delega per l’attuazione del federalismo fiscale), secondo una logica di geometria variabile, al fine di partire subito con l’applicazione dei fabbisogni standard. Per quanto concerne la richiesta dello sblocco del patto di stabilità, i Comuni, esigendo comunque l’esclusione totale dalle regole gli investimenti realizzati con risorse proprie, stigmatizzano l’assurda situazione che vede il legislatore da una parte imporre severe norme per rendere sicuri gli edifici pubblici e dall’altra altrettanto rigidi vincoli finanziari che non permettono di fare nemmeno gli investimenti più urgenti e indifferibili. La diversità dell’approccio di questa iniziativa, rispetto alle tante altre promosse in passato dagli Enti locali nei confronti del Governo, è stata più volte evidenziata dai sindaci e dagli assessori dei Comuni della Marca: non è una battaglia contro qualcuno ma una richiesta di uguaglianza, compatta e mirata, equilibrata, finalizzata a pochi ma essenziali obiettivi, candidando di fatto il Veneto a condurre un “progetto pilota”, la sperimentazione di un metodo nuovo di gestire la finanza locale. In altre parole, i sindaci privilegiano la proposta al lamento, avvertendo, però, che se rimarranno ancora una volta inascoltati, non esiteranno a mettere lo Stato sotto accusa, ricorrendo alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzioni e per il mancato rispetto degli articoli della Costituzione che sanciscono che gli Enti locali sono equiordinati allo Stato e non sue emanazioni, come invece emerge chiaramente dalle norme finanziarie che hanno ormai quasi cancellato la loro autonomia, trasformandoli in gabellieri dello Stato stesso, con le nuove imposte locali che sono diventate aggiuntive e non sostitutive di quelle nazionali. Zaia ha concluso confermando la piena disponibilità della Regione a sostenere l’azione dei sindaci, aprendo un negoziato con il Governo centrale sulle proposte dei Comuni e, se dovesse rendersi necessario, presentando i ricorsi alla Consulta sulle manovre finanziarie che annichiliscono quell’autonomia agli Enti locali sancita dalla Costituzione. “Mi auguro che finalmente Roma riconosca la virtuosità del sistema amministrativo veneto – ha detto il presidente –, come è dimostrato dalla gestione della sanità pubblica, e che, premiando l’ammirevole capacità dei nostri sindaci di fare squadra e di superare le diverse appartenenze di partito, consenta al Veneto di sperimentare un nuovo sistema di finanza locale che garantirà sicuramente maggior efficienza e risparmio di risorse: un modello da esportare poi, se lo si vorrà, in tutto il resto del Paese”.  
   
   
CONTRATTO DI SVILUPPO PER IL MOLISE, ONLINE LA RICHIESTA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE. FRATTURA: ORA LA VOCE DEL PARTENARIATO  
 
Campobasso, 26 marzo 2014 - Una nuova azione per dare forma e sostanza al contratto di sviluppo in Molise per l´agroalimentare, con possibili allargamenti agli altri settori. Partecipazione e indicazioni dirette: la Regione Molise ha attivato la richiesta di manifestazione di interesse per imprenditori e soggetti che intendano candidarsi alla costruzione della Clean economy Molise. Il modulo è scaricabile dal sito ufficiale della Regione, area tematica programmazione, box per il contratto di sviluppo per il Molise. "Andiamo avanti - dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura -, lungo la strada di definizione concertata del contratto di sviluppo per l´agricoltura e le produzioni agroalimentari di qualità avviato a Termoli nei mesi scorsi con il mondo del partenariato regionale. Nostro obiettivo è rendere questi comparti, già vitali per la nostra economia, competitivi e occasione di ricchezza per tutto il territorio, anche in vista dell´Expo 2015 che guarda con particolare attenzione all´agroalimentare italiano. Una scommessa fondamentale per tutti". Diretto e convinto l´invito del governatore Frattura: "Chiediamo agli attori principali di questa iniziativa, cittadini e imprese, assieme al sistema del credito, di aderire rispondendo alla manifestazione di interesse in modo da poter individuare con chiarezza la domanda esistente". La manifestazione di interesse resterà aperta fino al 30 aprile 2014: basta compilare il modulo predisposto, scaricabile dal link: http://www3.Regione.molise.it/flex/com/pages/serveblob.php/l/it/
idpagina/10945
  e inviarlo al seguente indirizzo mail: contrattodisviluppo2014@regione.Molise.it  
 
   
   
BOLZANO: INCONTRO CON IL MINISTRO LANZETTA: “GARANTIRE LA CONTINUITÀ”  
 
Bolzano, 26 marzo 2014 - - Primo incontro il 20 marzo a Roma tra il Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, e il Ministro delle Regioni Maria Carmela Lanzetta. “Ho voluto informare il Ministro – ha spiegato Kompatscher – dell’attuale situazione dell’autonomia altoatesina, in modo tale da garantire la continuità rispetto a quanto fatto con Graziano Delrio durante il precedente Governo”. Dopo una prima rapida presa di contatto durante l´incontro di questa mattina a Palazzo Chigi con il Premier Matteo Renzi, nel corso del pomeriggio Kompatscher ha avuto la possibilità di un lungo colloquio con il Ministro Lanzetta. Accompagnato dal Senatore Hans Berger, il Presidente altoatesino ha illustrato al nuovo Ministro i punti del percorso avviato nei mesi scorsi tra Bolzano e Roma con il suo predecessore Graziano Delrio. "Abbiamo inoltre presentato a Maria Carmela Lanzetta - ha commentato Arno Kompatscher - le nostre idee circa il possibile sviluppo dell´autonomia altoatesina alla luce delle annunciate riforme costituzionali". Durante l´incontro è stato quindi concordato che la Provincia invii al Ministro tutta la documentazione relativa ai singoli punti trattati, "in modo da dare massima priorità al lavoro da svolgere". Il Presidente altoatesino, infine, ha colto l´occasione per invitare il Ministro Lanzetta a partecipare al convegno sull´Europa che si terrà ai primi di luglio a Castel Presule, "invito che il Ministro ha immediatamente accettato", ha concluso Kompatscher.  
   
   
TOSCANA: EVASIONE FISCALE, NUOVE REGOLE PER SOSTENERE I PROGETTI DI COMUNI E UNIONI DI COMUNI  
 
Firenze, 26 marzo 2014 – Negli ultimi due anni centodue soggetti - tra Comuni, Unioni di Comuni e Associazioni di enti locali - sono stati coinvolti in progetti finanziati dalla Regione che riguardano il contrasto all´evasione fiscale. La giunta regionale ha rivisto nella seduta di lunedì alcune regole su incentivi e iniziative dei Comuni: modifiche più che altro tecniche, per rendere procedure e meccanismo più fluidi. L´obiettivo naturalmente non cambia, rimarca l´assessore alla presidenza della Toscana - ed è quello di far squadra per essere ancora più efficaci: per recuperare i tributi che non vengano pagati ma anche semplificare le procedure e aiutare i contribuenti a non commettere, a volte, errori in buona fede. L´assessore ricorda poi come nella lotta all´evasione fiscale il ruolo di primo piano spetti ad Agenzia delle entrate e Guardia di Finanza, con cui la Regione ha firmato accordi, ma anche Regione e Comuni possono dare una mano, soprattutto se lavorano assieme. Chi fa squadra viene premiato. Così in due anni la Regione ha aiutato i piccoli Comuni che non avevano neppure gli strumenti informatici di base per avviare un attività continuativa di recupero tributaria. Ma è venuta incontro anche a chi si era ripromesso di spulciare i dati del Catasto per capire quante case classificate come popolari o ultrapopolari sono ancora tali. Un modo per recuperare risorse, ma anche costruire le basi per un sistema fiscale equo. I progetti messi in campo dai Comuni in questi due anni in effetti sono tanti e vari. C´è chi, per scovare possibili evasori, ha concentrato l´attenzione sulle auto di grossa cilindrata fermate dai vigili urbani e chi ha buttato un occhio sugli alloggi popolari e gli Isee presentati. Per sostenere i progetti degli enti locali sul fronte del contrasto all´evasione fiscale - quelli di chi non paga i tributi comunali e magari neppure quelli regionali o statali - la Regione Toscana ha stanziato 500 mila euro nel 2012 ed un milione nel 2013. Ogni progetto può essere finanziato fino ad un massimo di 50 mila euro (se coinvolge un territorio dove vivono almeno 30 mila abitanti) e fino a 30 mila euro negli altri casi.  
   
   
BOLZANO: STRATEGIE INNOVATIVE DELLA PROVINA ILLUSTRATE NEL CORSO DEL CONVEGNO "SMART SPECIALISATION"  
 
Bolzano, 26 marzo 2014 - Il livello di avanzamento in Alto Adige della "Smart Specialisation Strategy" è stato al centro del convegno informativo tenutosi questa mattina (20 marzo) a Palazzo Widmann per iniziativa della Ripartizione Europa e della Ripartizione innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative. Lanciata dalla Commissione europea e punto di riferimento per la programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, la "Smart Specialisation Strategy" risponde all´obiettivo di massimizzare l´efficacia delle politiche per l´innovazione, concentrando gli investimenti sulle eccellenze e sui punti di forza delle regioni, negli ambiti a maggior potenziale di crescita. Le strategie regionali della ricerca e dell´innovazione per la "Smart Specialisation", finalizzate al miglioramento della competitività del sistema produttivo e al rafforzamento del sistema dell´innovazione, sono state al centro del convegno informativo tenutosi questa mattina (20 marzo) a Palazzo Widmann per iniziativa della Ripartizione Europa e della Ripartizione innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative. Nel suo intervento il direttore di Dipartimento, Andrea Zeppa, ha sottolineato che "Le singole regioni europee dovranno filtrare attraverso la `smart specialistion´, cioè la ‘specializzazione intelligente´, i loro punti di forza che dovranno essere ulteriormente sviluppati grazie agli strumenti dell´innovazione e della ricerca. La ‘Smart Specialisation´ rappresenta inoltre un´asse importante per finanziare grazie al Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale (Fesr) la strategia di ricerca e sviluppo della Provincia". I risultati emersi dai numerosi gruppi di lavoro che hanno operato negli ultimi mesi su queste tematiche sono stati al centro del convegno informativo di questa mattina a Palazzo Widmann. In particolare Maurizio Bergamini, direttore della Ripartizione innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative, ha presentato nel corso del suo intervento l´ecosistema dell´innovazione e della ricerca in Alto Adige e le strategie della Ripartizione per i prossimi anni per poi passare ad illustrare i punti di forza dell´Alto Adige, rispettivamente: le tecnologie nel settore alimentare, le tecnologie alpine, energia ed ambiente, salute e benessere, industrie creative e tecnologie dell´informazione. Basandosi su questi settori, ha proseguito Bergamini, si deve utilizzare la ricerca applicata con l´obiettivo di creare dei prodotti innovativi in grado di conquistare i mercati internazionali. Sono seguiti gli interventi di Antonio Santangelo e Giovanni Di Giovambattista sul tema "Dalle eccellenze alle specializzazioni - la Provincia Autonoma di Bolzano verso Europa 2020", del direttore della Ripartizione Europa, Peter Gamper, "Stato attuale del processo di programmazione Fesr 2014-2020" e di Barbara Bertossi "Valutazione ambientale strategica del programma Fesr 2014-202". Le presentazioni dei relatori saranno disponibili da domani (21 marzo) sulla homepage della Ripartizione innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative all´indirizzo: http://www.Provincia.bz.it/innovazione/default.asp.  
   
   
PARTECIPAZIONE EXPO 2015, PUBBLICATE LE MANIFESTAZIONI D’INTERESSE PER INDIVIDUARE LE ECCELLENZE CALABRESI  
 
Catanzaro, 26 marzo 2014 - Sono state pubblicate sul sito della Regione (www.Regione.calabria.it/istruzione ) le due manifestazioni di interesse non vincolanti per individuare le eccellenze calabresi da presentare nei due ambiti previsti dall´Expo: “Potenza del saper fare” e “Potenza del Limite". “In vista dell´Expo 2015 – ha spiegato l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri - la Regione intende individuare esperienze di successo per partecipare a questo importantissimo appuntamento internazionale con gli esempi migliori. Pertanto, nei mesi scorsi è stato creato presso la Presidenza della Giunta regionale un coordinamento per proporre in modo efficace e unitario la Calabria a questo evento che può contribuire al rilancio economico e culturale di tutto il Paese”. Il termine per presentare le candidature è fissato per il 22 aprile prossimo. Le storie selezionate contribuiranno a rappresentare la Calabria in occasione dell’Expo 2015, dove, parallelamente all’esposizione universale, avrà anche luogo anche la Mostra delle Regioni all´interno del Padiglione Italia. Partendo dal cibo si svilupperanno una serie di temi per far emergere l’immagine di una Nazione simbolo di cultura ma anche di creatività e innovazione. Per la sezione “Potenza del saper fare” si intendono individuare almeno tre esperienze esemplari di giovani sotto i 40 anni. Per la sezione “Potenza del Limite” si sceglieranno tre storie di chi e´ riuscito a superare ostacoli costruendo il futuro, con particolare riferimento a giovani e donne, imprenditori e migranti. Per ogni utile informazione sulle due manifestazioni di interesse: Giulia Di Tommaso g.Ditommaso@regcal.it  0961 856114 - 0961 856173.  
   
   
MILANO: PROGETTO “QUATTROVIE”, 25 RAGAZZI TROVANO IMPIEGO GRAZIE ALL´ATTIVITÀ PROMOSSA DALL´ASSOCIAZIONE AMICI DI EDOARDO SONO NATI POSTI DI LAVORO DALL’ARTIGIANATO ALLA PICCOLA IMPRESA  
 
Milano, 26 marzo 2014 - Dalla formazione al lavoro, alla Barona si può. Sono 25 i ragazzi inseriti nel mondo del lavoro grazie al progetto “Quattrovie”, promosso dall’Associazione Amici di Edoardo. A presentare alla stampa stamattina i risultati del progetto, l’assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani insieme a don Gino Rigoldi, Rosella Milesi Saraval, Presidente dell’Associazione Amici di Edoardo Onlus promotrice del progetto “Quattrovie” e la giornalista e scrittrice Lina Sotis. “Il risultato positivo raggiunto da questo progetto, che coinvolge partner pubblici e privati - ha dichiarato Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico del Comune di Milano - dimostra come investire in formazione costituisca oggi, per i giovani, il migliore strumento di crescita professionale e opportunità di inserimento nel mercato del lavoro, soprattutto in un momento di forte cambiamento delle competenze richieste e dell’economia”. “Nella seconda parte del mandato, come Amministrazione – ha proseguito l’assessore Tajani – abbiamo scelto di impegnarci nel sostegno e nello sviluppo di progetti a forte vocazione sociale che mettano al centro il lavoro: in quest’ottica stiamo assegnando molti spazi commerciali a canoni agevolati, affinché i giovani possano aprire la propria attività mettendo a frutto la loro formazione, soprattutto nelle periferie”. “Uno dei rischi più grandi, che possano correre i giovani delle periferie più disagiate – ha affermato don Gino Rigoldi, Presidente di Comunità Nuova Onlus – è quello di perdere la speranza nel proprio futuro. Offrire loro una formazione professionale finalizzata a un concreto inserimento lavorativo, contribuisce a rafforzare la loro autostima e sentirsi parte integrante di una comunità. A ciò vanno affiancate anche iniziative di aggregazione legate al tempo libero, a partire dall’organizzazione di momenti di incontro culturali e musicali. In questo lavoro, in cui sono fermamente convinto, da quasi vent’anni, qui alla Barona, ho potuto contare sul generoso e impegnato aiuto dell’Associazione Amici di Edoardo e in particolare della sua Presidente, Rosella Milesi Saraval. Un sostegno che è sempre stato non solo economicamente importante, ma che ha assicurato nel tempo l’attivazione di un’importante rete di competenze professionali”. Dal 2012 l’Associazione Amici di Edoardo, che sostiene dal 1997 con diverse iniziative il Centro d’aggregazione giovanile Barrio’s, si è proposta come punto di riferimento per realizzare un percorso di inclusione sociale, da perseguire attraverso la formazione e inserimento lavorativo. Il progetto, denominato Quattrovie, si articola in differenti azioni complementari. La prima, denominata “Educativa di strada”, ha come obiettivo l’aiuto soprattutto ai giovani che vivono in strada in condizioni di disagio per prematuro abbandono scolastico, per mancanza di prospettive occupazionali o per discriminazione sociale. Il progetto offre loro un percorso d’aggregazione, formazione e successivo avvio al lavoro. La seconda, chiamata “Arti&mestieri”, realizza presso laboratori ad hoc corsi di formazione professionale per falegnami, riparatori di biciclette, idraulici, elettricisti, sarti, manutentori edili. In questo primo ciclo sono stati 24 i partecipanti e, agli 8 più meritevoli, è stata assegnata una borsa di lavoro di 500 euro al mese. Nel mese di aprile inizierà il secondo ciclo di corsi che formerà grafici, meccanici d’auto e tecnici del suono. Spazio anche all’imprenditoria grazie a “Startimpresa”, la terza via, rivolta ai giovani che desiderano intraprendere una propria attività. Manager e insegnanti hanno messo a disposizione dei ragazzi la propria esperienza e tutte le nozioni necessarie per l’avvio e la gestione di una piccola-media impresa. Sono stati 28 i partecipanti al primo corso avviato nell’autunno del 2012, 16 di loro hanno trovato lavoro presso terzi, oppure hanno creato una propria impresa autonoma: dal commercio di prodotti fitofarmaci ai servizi di web design e di editoria, passando per la vendita di apparecchiature elettromeccaniche destinate alle scuole Infine, la quarta via, consiste in una serie di attività mirate ad assistere i giovani che, concluso il periodo di formazione, desiderino essere supportati dai tutor manager nell’avvio della loro attività, nelle opportunità di sviluppo del proprio mercato, nel superamento delle fasi critiche soprattutto del primo anno d’attività. Tutte le azioni avviate nell’ambito del progetto Quattrovie sono sono state realizzate con il contributo di Metroweb, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Quartieri Tranquilli, Comdata, Fondazione Cariplo, Chiesa Valdese, Ecodeco.  
   
   
BOLZANO: PROLUNGATI GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI PER I LAVORATORI COLPITI DALLA CRISI ECONOMICA  
 
Bolzano, 26 marzo 2014 - Vengono prolungati di un ulteriore anno, quindi sino al 31 marzo 2015, gli ammortizzatori sociali in deroga a favore di quei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a causa della crisi. È stato sottoscritto nei giorni scorsi dalla Provincia e dai partner sociali l´accordo sul prolungamento degli ammortizzatori sociali in deroga per quanto riguarda la cassa integrazione e la mobilità. Grazie a quest´accordo le persone che hanno perso il loro posto di lavoro a causa della crisi economica, potranno continuare ad essere sostenute economicamente e questo indipendentemente dalle dimensioni dell´azienda. Gli ammortizzatori sociali in deroga sono stati introdotti nel 2009, quindi pochi mesi dopo l´inizio della crisi economica che si è sviluppata a livello mondiale. Originariamente queste misure erano limitate ad un anno, ma con la recente firma si è giunti al loro quinto prolungamento annuale. "Anche se la crisi economica generale si è un po´ stabilizzata, le ripercussioni della crisi in alcuni settori sono ancora oggi tangibili" afferma l´assessora provinciale al lavoro, Martha Stocker "laddove le persone perdono il loro posto di lavoro è necessario sostenerle con gli appositi ammortizzatori sociali. In altri settori" prosegue l´assessora Stocker "possiamo contribuire a riavviare l´economia locale con interventi da parte della mano pubblica attraverso finanziamenti che favoriscono l´avvio di attività lavorative". In questo senso si muovono, secondo l´assessora Stocker, le misure approvate recentemente dalla Giunta provinciale e finalizzate al risanamento degli edifici pubblici, al programma di risparmio nel settore edile ed al prefinanziamento dell´ammortamento fiscale per il risanamento energetico. Nel corso del 2013 110 aziende hanno presentato richiesta di cassa integrazione straordinaria per 841 lavoratori. La somma complessiva richiesta, che è completamente a carico dello Stato, ammonta a quasi 1,6 milioni di euro. Per quanto riguarda le aziende vi è l´obbligo di offrire ai lavoratori delle misure di aggiornamento e di riqualificazione professionale.  
   
   
IL 26 E 27 MARZO CORRADO PASSERA IN BASILICATA  
 
Catanzaro, 26 marzo 2014 - Inizia mercoledì 26 marzo prossimo a San Chirico Raparo la tappa lucana del viaggio di ascolto e confronto che Corrado Passera, fondatore di “Italia Unica”, sta facendo in tutte le regioni italiane. Nel corso di questo viaggio, accompagnato da Pietro De Sarlo che ha organizzato le tappe lucane del giro, Corrado Passera si confronterà con alcuni gruppi di cittadini su varie tematiche. La sera (ore 19) del 26 visiterà a San Chirico Raparo, Enotria, un’azienda che si occupa di decentramento di processi amministrativi. La mattina del 27 terrà un incontro a Calvello con il sindaco Antonio Gallicchio e alcuni amministratori della zona. Alle 15 si svolgerà un incontro a Bernalda con l’associazione “il Circolino – Pier Giorgio Frassati” e con un gruppo di giovani molto attivo nel mondo del sociale e dell’imprenditoria giovanile, si parlerà di ambiente, turismo ed agricoltura. La giornata si chiuderà a Matera dove alle 18 ci sarà un confronto al Musma con un gruppo di operatori culturali. Lo rende noto l’ufficio stampa di Italia Unica.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: POLITICHE PER LA SICUREZZA, A BOMPORTO APRE LA NUOVA CASA DELLA LEGALITÀ  
 
Bologna, 26 marzo 2014 – Sarà inaugurata sabato prossimo, 29 marzo, la nuova “Casa della legalità” a Sorbara di Bomporto (Mo), un edificio pubblico di 250 metri quadri realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Bomporto e la Regione Emilia-romagna, all’interno dell’attività di prevenzione delle infiltrazioni mafiose e di diffusione della cultura della legalità che l’amministrazione di viale Aldo Moro sta promuovendo e finanziando in tutto il territorio. “La Regione sostiene tutte le iniziative che servono a rafforzare la corazza istituzionale della nostra comunità”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore alle Politiche per la Sicurezza della Regione Emilia-romagna che sabato inaugurerà la “Casa delle legalità” insieme al sindaco di Bomporto Alberto Borghi e all’onorevole Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia. “Questa casa sarà un luogo di incontro e promozione della legalità - sottolinea Saliera - ed è anche il simbolo della volontà della terra modenese, delle sue istituzioni, dei suoi cittadini, delle sue imprese, di rialzarsi sempre dopo le difficoltà: come è stato sia dopo il terremoto del 2012 sia dopo l’alluvione di fine gennaio. Il progetto portato avanti qui prevede anche attività formative nelle scuole elementari e medie, con incontri con le famiglie e laboratori in collaborazione con i docenti sui temi della legalità, dei diritti e dei doveri, della promozione dei valori dell’associazionismo, del volontariato e della solidarietà”. La Regione ha contribuito alla realizzazione dell’opera con un finanziamento di 127.000 euro sui 240.000 totali. “Il nostro territorio - afferma il sindaco Borghi - è indicato dai pentiti come succursale dei Casalesi. Con questo progetto vogliamo trasformarlo in sede della legalità. Con la legge regionale n. 3 del 2011 questa Regione, consapevole della presenza delle organizzazioni malavitose sul proprio territorio, ha avviato una serie di progetti che permetteranno di diffondere il valore della legalità in tutta la società per dire no con forza alla mentalità mafiosa, all´economia mafiosa, alla società mafiosa. Bomporto vuole essere promotore di tutto questo attraverso lo strumento della Casa della Legalità”. L’inaugurazione alle ore 10 in piazza dei Tigli a Sorbara.  
   
   
SAFER INTERNET DAY: "SÌDONNE"  
 
Trento, 26 marzo 2014 - "Può esserci un internet migliore anche per le donne?". Alla domanda cercheranno di rispondere, venerdì 28 marzo, Alexander Schuster giurista, Minella Chilà giornalista e Stefano Bussolon, psicologo e psicoterapeuta, in un evento promosso dall´Agenzia provinciale per la Famiglia e dal Centro di formazione professionale Opera Armida Barelli di Rovereto. A tenere il saluto iniziale l´assessora alle pari opportunità Sara Ferrari in videoconferenza, mentre in conclusione dell’incontro Flavia Marzano, presidente di Stati Generali dell’Innovazione e docente alla Sapienza di Laboratorio di Tecnologie per la Comunicazione Digitale, fornirà un esempio di crescita delle comunità di persone nella rete. Dopo il riuscito lavoro di rete testato in occasione del Safer Internet Day all´Istituto Marconi di Rovereto lo scorso 21 febbraio, proseguono nel mese di marzo gli appuntamenti per sensibilizzare sui pericoli legati alla navigazione in internet. Il prossimo evento, in programma fra le 8.30 e le 11 all´istituto Opera Barelli di Rovereto e coordinato dall´Agenzia provinciale per la Famiglia, la natalità e le politiche giovanili, si intitola "Può esserci un internet migliore per le donne?" ed è focalizzato in particolare sulla relazione tra generi nel web e lo squilibrio di potere che può generarsi. L´iniziativa, come quella di febbraio, prevede una conferenza in diretta streaming organizzata presso il Centro di Formazione professionale Barelli con la possibilità da parte del pubblico di interagire con i relatori attraverso twitter. L’istituto Barelli ha messo a disposizione logistica, idee, staff tecnico e studenti, mentre gli istituti scolastici Rosmini di Rovereto e Marie Curie di Pergine contribuiranno alla riflessione che verrà condotta sul tema attraverso video da loro ideati e realizzati. Informatica Trentina e Trentino Network forniranno il supporto tecnico e cureranno le connessioni. Infine Elisa Pisacane, social media consultant, modererà i tweet in arrivo, riproponendone i contenuti ai relatori e realizzando uno "storify" della mattinata. Nel corso della mattinata i relatori che si confronteranno sulle difficoltà relazionali tra i generi nella rete e analizzeranno uso delle parole e modelli comportamentali saranno: Alexander Schuster, giurista ed esperto indipendente alla Commissione Europea per la violenza di genere e i minori, Minella Chilà, giornalista per "La voce del Trentino" e responsabile della macroarea "La voce delle donne" e Stefano Bussolon, psicologo, psicoterapeuta e docente di interazione uomo-computer presso la Facoltà di Scienze Cognitive. In conclusione dell’incontro Flavia Marzano, presidente di Stati Generali dell’Innovazione e docente alla Sapienza di Laboratorio di Tecnologie per la Comunicazione Digitale, fornirà un esempio virtuoso di crescita delle comunità di persone nella Rete. A portare i saluti iniziali sarà l´assessora provinciale all´università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo, Sara Ferrari, in videoconferenza.  
   
   
BOLZANO.FORMAZIONE PER LE FAMIGLIE: INCONTRO SUI NUOVI CRITERI DI INCENTIVAZIONE  
 
Bolzano, 26 marzo 2014 - Ha avuto luogo nei giorni scorsi uno scambio di opinioni sui nuovi criteri di concessione dei contributi per attività di formazione per la famiglia e per la genitorialità approvati dalla giunta provinciale lo scorso 18 febbraio. Vi ha preso parte l’assessora alla famiglia Waltraud Deeg. Circa 60 rappresentanti di Comuni, enti formativi e Centri genitori-bimbo hanno partecipato all´incontro su invito del Dipartimento alla famiglia e del Servizio famiglia provinciale. "L´obiettivo dell´incontro era presentare i nuovi criteri di incentivazione ai direttamente interessati, ovvero ai rappresentanti di Comuni e organizzazioni che possono usufruirne", spiega l´assessora Deeg. "Per noi era importante mettere a punto le motivazioni alla base dei nuovi criteri e raccogliere pareri a questo riguardo, visto che siamo stati costretti ad approvare i nuovi criteri in brevi tempi. È quindi mancato il tempo per una concertazione ampia nella fase precedente, anche se alcuni suggerimenti da parte di enti di formazione familiare e della Consulta per la famiglia sono stati accolti". Benché i criteri a livello di contenuti e di organizzazione non siano stati stravolti, lo sviluppo recente delle offerte nell´ambito della formazione per la famiglia ha reso necessario una serie di adeguamenti, come la definizione chiara di quello che sono i Centri genitori-bimbo e i gruppi di gioco, da considerarsi offerta integrativa e distinta dai servizi alla prima infanzia dedicati in primo luogo all´accudimento. Per entrambi sono stati stabiliti requisiti e linee guida per il finanziamento. L´assessora Deeg ha ricordato come la formazione per la famiglia possa contribuire al rafforzamento precoce delle famiglie, uno dei pilastri portanti della nuova legge per la famiglia. "Per rafforzamento precoce intendiamo il lavoro di prevenzione, che prepara le famiglie alle sfide educative ma punta anche a rafforzare i rapporti interni alla famiglia, tra cui la relazione di coppia; altrettanto importante è il sostegno in situazioni di difficoltà, attraverso la consulenza e la mediazione - e infine la trasmissione di un´immagine positiva della famiglia come valore". Per il 2014, le domande di contributo per progetti, investimenti o per il sostegno dell´attività ordinaria nell´ambito della formazione per la famiglia e la genitorialità possono essere presentate - in via eccezionale oltre il termine consueto - fino al 30 aprile 2014 presso il Servizio famiglia della Provincia.  
   
   
"DONNE INFORMATE": TRE CONFERENZE QUESTA SETTIMANA  
 
Bolzano, 26 marzo 2014 - La Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna organizzano annualmente, in collaborazione con i Comuni e varie organizzazioni locali, un ciclo di conferenze su diversi temi che riguardano le donne dal titolo "Donne informate". Questa settimana sono in programma tre conferenze, una a Mareta, una a Egna ed una a Magrè. Il ciclo di conferenze è divenuto un elemento fisso dell´attività informartiva e di aggiornamento della Commissione provinciale pari opportunità e del Servizio donna. L´offerta incontra un vivo interesse tra il pubblico. Il ciclo di conferenze si svolge su tutto il territorio, raggiungendo, in questo modo, un numero cospicuo di donne altoatesine che hanno la possibilità di informarsi su temi di attualità, coltivare contatti e creare attività di rete fra le organizzazioni femminili. Le relatrici sono esperte nel settore, in grado di trasmettere con passione idee e contenuti e sempre disponibili a rispondere alle domande del pubblico. In questo modo i temi vengono illustrati in modo comprensibile ed efficace per chi partecipa agli incontri. Anche quest´anno le conferenze sono molto diverse tra loro. I temi spaziano dagli aspetti legali importanti per le donne, alla salute, il coraggio civile, la famiglia, il lavoro e l´immagine della donna nella società. Questa settimana in calendario vi sono tre appuntamenti - mercoledì 26 marzo, alle ore 20.00, presso il Vereinshaus a Mareta, Christine Vigl, un´esperta di training e coaching, parlerà di management del tempo e di come le donne possano individuare precisi obiettivi e priorità evitando le attività "mangiatempo". - giovedì 27 marzo, alle ore 20.00, presso il Centro giovanile Point ad Egna, Julia Psenner, operatrice in ambito giovanile parlerà di stalking e di come è possibile agire in caso si sia oggetto di tali "attenzioni". - venerdì 28 marzo, alle ore 20.00, presso l´"Annahaus" a Magrè, Rosemarie Oberhammer, medico specialista di anestesia e medicina intensiva, parlerà della sensibilità delle donne verso il dolore e di come agiscano sul corpo femminile gli antidolorifici. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate  
   
   
MANTOVA - DA DONNA A DONNA, INCONTRI GRATUITI PER LE IMPRESE ROSA  
 
Mantova, 26 marzo 2014 - Presso la Camera di Commercio di Mantova è attivo il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, composto da 12 imprenditrici dei comparti agricoltura, artigianato, commercio, industria e cooperazione che sotto la presidenza di Annick Mollard sostengono l´imprenditoria femminile con attività di formazione, di accesso al credito e di qualificazione delle imprenditrici. Fra le iniziative messe in campo, il Comitato propone il progetto Da Donna A Donna, vale a dire una serie di incontri one-to-one, completamente gratuiti, rivolti alle imprenditrici mantovane. Ogni ultimo lunedì del mese verranno organizzati incontri della durata massima di un’ora finalizzati a offrire un sostegno alle imprenditrici che incontrano ostacoli nella conduzione della propria impresa. In pratica, l’iniziativa offre uno spazio di ascolto attivo delle problematiche vissute in prima persona per fornire un supporto pratico fatto di consigli, suggerimenti, informazioni, mediati dalle esperienze personali delle imprenditrici che offrono la propria disponibilità. Con questo progetto il Comitato intende costruire una rete di collaborazioni con tutte le realtà che, a vario titolo, si occupano di tematiche inerenti lo sviluppo e il consolidamento imprenditoriale. La Segreteria del Comitato Imprenditoria femminile (tel. 0376223765 mail perini@mn.Camcom.it ) è disponibile per le prenotazioni. Ulteriori informazioni sono reperibili dal sito www.Promoimpresaonline.it    
   
   
BOLZANO: PERSONALE PROVINCIALE DEGLI ASILI: CORTE SUPREMA CONFERMA LA VALIDITÀ DEL CONTRATTO COLLETTIVO DI COMPARTO PRECEDENTEMENTE IMPUGNATO  
 
Bolzano, 26 marzo 2014 - Buone nuove per il personale degli asili: la Corte suprema di giustizia ha respinto un ricorso contro il contratto collettivo entrato in vigore nel 2005, confermando così la decisione precedente della Corte d’appello di Trento in tutte le sue parti: lo dichiara l’assessora al personale provinciale Waltraud Deeg. "La sentenza ha confermato la piena legittimità del contratto di comparto applicato dall’amministrazione provinciale per il personale degli asili, che pertanto può rimanere in vigore“, spiega l’assessora. L´attuale contratto di comparto aveva introdotto diverse migliorie di tipo giuridico ed economico per il personale in servizio. Al contempo prevedeva un inquadramento retributivo più elevato per insegnanti e personale equiparato delle scuole d´infanzia neoassunti e laureati, mentre per il personale in servizio con minore livello di studio stabiliva una compensazione salariale. In caso di annullamento del contatto queste agevolazioni non trascurabili sarebbero andate perse. Il contratto era stato firmato solo da due organizzazioni sindacali (Gs e Asgb) e impugnato con l´appoggio dei sindacati non firmatari da alcuni dipendenti che chiedevano di equiparare l´inquadramento delle persone senza titolo di laurea a quello del personale laureato. In primo grado il contratto in oggetto è stato annullato dal tribunale del lavoro. La Corte d´appello di Trento ha successivamente accolto il ricorso della Provincia annullando la sentenza di primo grado. Con la sentenza definitiva della Corte suprema di Roma ora è stata confermata la legittimità del contratto vigente; sono pertanto convalidati in via definitiva anche gli inquadramenti e le retribuzioni stabilite con esso. La Ripartizione personale ha preso nota con sollievo della sentenza, che consente di evitare la rielaborazione retroattiva e il nuovo calcolo dei salari dell´intero personale degli asili, che in caso di annullamento del contratto e a fronte della situazione finanziaria attuale avrebbe presumibilmente portato a un peggioramento delle condizioni contrattuali del personale degli asili.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, FIRMATO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA IL PROTOCOLLO “DONNE E MEDIA”  
 
Bologna, 26 marzo 2014 – Promuovere un’informazione sempre più rispettosa del genere femminile. E’ questo l’obiettivo di fondo del Protocollo d’intesa su “Donne e media” firmato ieri in Regione dall’assessore regionale alle Pari Opportunità Donatella Bortolazzi, dalla presidente del Corecom Giovanna Cosenza e dai rappresentanti del Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, di Odg, Fnsi, Aser, Aeranti-corallo, Associazione Tv locali-Frt, Giulia Emilia-romagna, Master in Giornalismo e Scuola superiore di giornalismo. Alla base del documento: la promozione di un’immagine equilibrata e plurale di donne e uomini, che contrasti gli stereotipi di genere nei media e favorisca la conoscenza e la diffusione dei principi di uguaglianza, pari opportunità e valorizzazione delle differenze. “Ogni parola di questo protocollo, ogni sua frase - ha sottolineato Bortolazzi - è stata valutata attentamente per dare a tutti i suoi contenuti fin da subito un carattere concreto. Ora aspettiamoci buone pratiche e l’avvio di un cambiamento culturale”. “Quasi due anni di lavoro sono alla base di questo protocollo - ha spiegato Cosenza - al quale tutti i firmatari hanno collaborato con una attività comune. E’ un punto di arrivo ma anche un punto di partenza per il coinvolgimento di sempre più soggetti per incrementare la rappresentazione di tutti i generi”. I firmatari, che hanno espresso soddisfazione per il lavoro fatto, intendono “svolgere un ruolo fondamentale nella promozione di quei cambiamenti culturali necessari a contrastare discriminazioni e pregiudizi legati agli stereotipi di genere, favorendo in tal modo anche il contrasto alla violenza di genere che da essi trae alimento. Pertanto - si legge nel testo - le parti contraenti convengono nell’individuare nella comunicazione responsabile e nella sensibilizzazione degli operatori e delle operatrici i principali strumenti che possano contribuire all’abbattimento degli stereotipi di genere e a sviluppare il rispetto delle identità di donne e uomini in modo coerente con l’evoluzione dei ruoli di genere nella società”. Tutti i firmatari si impegnano, in base alle rispettive competenze, a promuovere una comunicazione sempre più attenta alla valorizzazione dell’identità di genere e a sensibilizzare il territorio regionale sul tema degli stereotipi di genere e sulla necessità di non trasmettere messaggi discriminatori, offensivi o degradanti. Il protocollo e i suoi obiettivi sono sostenuti anche dalla Rai che contribuirà all’approfondimento dei temi in esso contenuti. Strumento di attuazione del protocollo e dei suoi obiettivi: il Comitato paritetico composto da rappresentanti dei sottoscrittori che si occuperà di promuovere le attività previste nell’intesa e di monitorarne i risultati. Il comitato sarà presieduto dal presidente del Corecom.