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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2014
UE-VICINATO MERIDIONALE PRIMO FORUM DELLA SOCIETÀ CIVILE  
 
Bruxelles, 29 aprile 2014 - Più di 150 organizzazioni della società civile di paesi del vicinato meridionale e l´Europa si riuniranno a Bruxelles Martedì 29 e Mercoledì 30 aprile, per la prima Forum della società civile Ue-vicinato meridionale. L´evento, organizzato congiuntamente dal Servizio europeo per l´azione esterna, la Commissione europea e il Comitato economico e sociale europeo, segue un processo di consultazione durato un anno tra le organizzazioni europee e società civile volte a migliorare il dialogo tra la società civile, l´Ue e le autorità e promuovere le riforme nella regione. Più di due giorni, i partecipanti delle istituzioni europee, della società civile, del mondo accademico e dei media discuteranno approcci comuni per i dialoghi più inclusivi, partecipativi e orientati all´azione tra i governi, le istituzioni dell´Ue e le organizzazioni della società civile.  
   
   
UE, L´UNIONE DEL CREDITO, FONDAMENTALE PER COMPLETARE STABILIZZARE IL SETTORE FINANZIARIO EUROPEO E RAFFORZARE LA SUA INTEGRAZIONE  
 
Francoforte, 29 aprile 2014 – Di seguito l’intervento di Michel Barnier Membro della Commissione europea responsabile per il Mercato interno ei servizi nel corso della Conferenza Unificata Bce - Commissione europea:” Caro Benedetto Coeuré, Signore e Signori, Vorrei innanzitutto ringraziare la Banca centrale europea, e il vicepresidente Vitor Constancio, per l´organizzazione di questa conferenza congiunta. Ricordo il mio arrivo a Francoforte, per la precedente edizione di questa conferenza, due anni fa quasi lo stesso giorno. La situazione era molto meno favorevole di oggi: la crisi finanziaria è stata ancora sentita, alcuni addirittura predetto il crollo della zona euro e il mercato unico dei servizi finanziari ha partecipato al processo di frammentazione: Il forte aumento degli spread ha comportato differenze nei costi di finanziamento all´interno dell´Ue per aziende e privati. E le banche hanno ridotto la loro esposizione ai debiti di altri Stati membri, focalizzando la loro attività, compresi i prestiti sul mercato interno. Due anni più tardi, il contesto macroeconomico è migliorato. Coraggiosi passi che abbiamo intrapreso a livello nazionale ed europeo per regolamentare il settore finanziario, la riforma fiscale e la governance nostra frutta cuscinetto: Un impressionante recupero è stato condotto in paesi come l´Irlanda e la Spagna, che ha ridotto la fiducia degli investitori. In Spagna, il livello di spread è aumentato più di 600 punti base nel luglio 2012 a meno di 160 la settimana scorsa. La Grecia torna sul mercato il 10 aprile. L´italia è tornata a crescere dopo due anni di recessione e nel 2014 dovrebbe segnare il ritorno dell´Europa ad una crescita positiva. E ´quindi sviluppi economici positivi. Ma dobbiamo restare vigili. Non possiamo permetterci un ritorno al " business as usual ". Sforzi nazionali ed europei devono continuare, soprattutto in termini di conseguenze sociali e politiche della crisi. Signore e Signori, I - Questo miglioramento macroeconomico è accompagnata da un ritorno della integrazione del settore finanziario europeo? Non voglio entrare nei dettagli sulla presentazione fatta questa mattina da Jonathan Faull nostra relazione sulla stabilità e l´integrazione finanziaria europea. Questo rapporto mostra che i segmenti di mercato hanno sperimentato una certa stabilizzazione nel 2013 e un ritorno a una maggiore integrazione. Questo è il caso delle banche, il cui bilancio è migliorata in modo significativo l´anno scorso e sono stati nuovamente impegnati in un processo di concentrazione e di interconnessione. Generalmente, le istituzioni finanziarie europee hanno iniziato a 2013 acquistare titoli di debito sovrani degli altri Stati membri. Detto questo, la relazione mostra chiaramente che gli europei e le imprese continuano ad essere applicate le condizioni di credito e di molto diverso a seconda del loro paese di residenza dei tassi di interesse, e che queste differenze non sono sempre giustificati dai fondamentali economica. Se è così molte Pmi europee faticano ancora a trovare i finanziamenti di cui hanno bisogno, e se le politiche pubbliche non riescono a ridurre il numero di disoccupati - sono 26 milioni nell´Ue! - E ´anche perché le preferenze nazionali, le istituzioni finanziarie si traducono in Europa da una allocazione del capitale non è ottimale. Non possiamo essere soddisfatti di una situazione in cui solo il 33% delle Pmi greche e il 50% delle Pmi spagnole e italiane ottengono tutta la loro domanda di credito, contro il 87% in Germania. Noi risolvere più rapidamente i problemi che ci creiamo rapidamente le condizioni per un ritorno alla vera integrazione finanziaria in Europa. E questa nuova integrazione finanziaria attraverso rigorose regole comuni, efficace e correttamente attuata. Questo è lo scopo del regolamento 28 testi che ho proposto negli ultimi quattro anni con le mie squadre e vengo a poco a poco tutti in vigore, come abbiamo visto ci sono due settimane con la votazione finale da parte del Direttive del Parlamento europeo sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid), impianti, schemi di garanzia dei depositi (Dgs) e la ripresa e di risoluzione delle banche (Brrd), ma anche sulle nostre iniziative per una migliore tutela degli investitori nei prodotti retail (Prip) e gli Oicvm e l´accesso a un conto bancario di base. Permettetemi di ringraziare Sharon Bowles, come presidente della commissione Econ e tutti i suoi colleghi per l´eccellente cooperazione durante negli ultimi quattro anni. Ora abbiamo bisogno di garantire la corretta applicazione di ciascuno di questi testi per contribuire davvero accrescere la trasparenza, la responsabilità e mettere il settore finanziario al servizio dell´economia reale in tutto il mercato unico. In questo contesto, le tre autorità di vigilanza europee (Eba, Eiopa ed Esma) avranno un ruolo particolare da svolgere. Accolgo con favore Andrea Enria, presidente di Abb, che è con noi oggi. Questo è il modo in cui implementare il mercato unico in un vero e proprio " codice unico ", che è un fondamento essenziale per rafforzare l´integrazione del settore finanziario nell´Unione europea. Signore e Signori, Ii - Sulla base di questa base comune, come l´unione bancaria può aiutarci a muoversi verso l´integrazione del settore finanziario europeo? L´unione di credito è probabilmente la nostra più grande progetto congiunto, poiché lo stesso euro e un bene di prima per superare la frammentazione dei mercati finanziari. Essa ci permetterà di identificare meglio i rischi attraverso una gestione unica della qualità delle banche nell´area dell´euro allargata. Funzionamento Salve a questo proposito è la verità che la revisione della qualità dell´attivo condotta da squadre Danièle Nouy, e consentire al Consiglio della Bce di Sorveglianza di assumere consapevolmente il ruolo a partire dal 1 ° novembre 2014. Questo meccanismo unico di supervisione dovrebbe doppiamente contribuire a rafforzare l´integrazione finanziaria. Da un lato, si registrerà il lavoro delle autorità di vigilanza nazionali in una prospettiva più ampia, ed evitare future certo calo dei riflessi, come fa richiedere alle banche di limitare le loro attività all´interno dei confini nazionali . D´altra parte, aumentare la trasparenza e di confrontare meglio le attività bancarie, il singolo supervisione rafforzare la fiducia nelle istituzioni di altri Stati membri, e dovrebbe consentire maggiori investimenti o di frontiera fusioni e acquisizioni. Oltre al singolo di vigilanza, unione bancaria dovrebbe inoltre consentire di affrontare tutti i rischi che potrebbero materializzarsi. Il meccanismo della sola risoluzione adottata il 15 aprile dal Parlamento europeo ha un ruolo da svolgere in integrazione finanziaria. Finirà in una situazione in cui le banche europee vivono e muoiono nazionale attraverso procedure comuni per affrontare i casi di fallimento senza tagliare banche europee secondo le frontiere nazionali. Inoltre, aiuterà le banche sane per organizzare le loro attività a livello europeo. Meccanismo unico di risoluzione finanzierà anche la risoluzione da parte degli azionisti e dei creditori delle banche, sostenute da una risoluzione di base singola, banche finanziatrici gradualmente aumentano di potenza e il cui peso finanziario sarà rafforzata da possibilità di ulteriori finanziamenti da parte del mercato o da autorità pubbliche. Questo dispositivo, che protegge i contribuenti, dovrebbe anche aiutare a prevenire i fallimenti bancari non possono essere affrontate a livello nazionale. Inoltre, la riduzione del sostegno dei contribuenti implicito per le banche dovrebbe essere accompagnata da una riconciliazione dei costi della raccolta bancaria in Europa. Infine, la presenza di tutti i membri dei depositi Fondo di garanzia fino a 100 € 000 membri, pre-finanziato dalle stesse norme, significa che gli europei possano avere fiducia nelle banche di altri Stati membri di depositare i loro risparmi. Signore e Signori, Sulla base che è il " codice unico "per il mercato unico a 28 unione bancaria dovrebbe permetterci di finire stabilizzare il nostro settore finanziario e rafforzare la sua integrazione nel servizio di finanziare l´economia reale. Tuttavia, per garantire la rapida ripresa delle attività di project financing e gli individui, dobbiamo usare tutte le leve a nostra disposizione, senza limitarci a strumenti tradizionali del settore finanziario europeo. Le banche svolgono un ruolo chiave nella ripresa. Ma questo non ci impedisce di favorire lo sviluppo di altri attori, mercati o tecnico, per affrontare i problemi strutturali nel finanziamento di alcune imprese, come start-up o imprese sociali, o più in generale per incoraggiare gli investimenti a lungo termine. Questo è quello che abbiamo fatto nella creazione di fondi di venture capital europei e imprenditoria sociale, che sono stati operativa dal luglio 2013, e proponendo la creazione del Fondo europeo per gli investimenti a lungo termine. Con la strada sul finanziamento a lungo termine, che abbiamo pubblicato il 27 marzo, vogliamo andare oltre, senza trascurare alcuna pista, che si tratti di crescenti investitori istituzionali e dei mercati finanziari ruolo il quadro rafforzato per la cartolarizzazione di buona qualità o la ricerca di nuove forme di finanziamento, quali crowdfunding . Si sta usando tutti questi strumenti, oltre alla modernizzazione del settore bancario, siamo in grado di accelerare il ritorno della stabilità e l´integrazione dei servizi finanziari in Europa e rilanciare l´economia europea. Questo noi dovrebbe tornare al percorso di crescita che l´Europa ha bisogno in fretta. Grazie per la vostra attenzione.”  
   
   
ACCORDO SUL PROGRAMMA DI ASSISTENZA MACROFINANZIARIA A FAVORE DELL´UCRAINA  
 
Bruxelles, 29 aprile 2014 - Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea, ha firmato ieri l´accordo sul nuovo programma di prestiti di assistenza macrofinanziaria a favore dell´Ucraina per un importo di 1 miliardo di euro, che è stato approvato dal Consiglio dei ministri dell´Ue il 14 aprile. Con il nuovo programma, che fa parte del 5 marzo annunciata dalla Commissione europea e adottata dal Consiglio europeo il 6 marzo, pacchetto di aiuti, per essere economicamente e finanziariamente supportato nella fase critica attuale di sviluppo dell´Ucraina. "Come precedentemente adottato 610 miliardi programma di assistenza macrofinanziaria è anche il programma del governo ucraino fornire fondi tanto necessari. Per il popolo ucraino nella sua difficile situazione, è - in combinato disposto con l´altra assistenza finanziaria a lungo termine - un segno tangibile del sostegno da parte dell´Ue " , ha dichiarato il vicepresidente Kallas. I fondi Ue aiuterà l´Ucraina a soddisfare una parte del loro fabbisogno di finanziamento esterno urgenti legate alla recente riportato dal governo ucraino, con il sostegno del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) di stabilizzazione messo a punto e di riforma. Dovrebbe essere compensata, per quanto possibili carenze a breve termine della bilancia dei pagamenti e del bilancio pubblico. Condizione per l´erogazione degli aiuti sono specifiche fissate delle condizioni economiche accordo e l´efficace attuazione del Fmi un accordo stand-by, che dovrebbe essere approvato a breve dal consiglio esecutivo del Fmi. Il focus è sulla gestione della finanza pubblica e la lotta alla corruzione, le riforme del commercio e delle imposte, nei settori finanziari energia e, così come un aumento dei servizi sociali per le popolazioni più vulnerabili. Il nuovo programma di 1 miliardo di euro sarà attuata in parallelo con il programma di 610 miliardi di euro, che è stato approvato nel 2010, ma non è ancora stato rilasciato sotto il precedente governo di Kiev a causa dei prerequisiti mancanti.  
   
   
CONDIZIONI DI LAVORO: IL COMMISSARIO ANDOR E IL DIRETTORE GENERALE DELL´OIL CONCORDANO STRETTA COOPERAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO  
 
 Bruxelles, 29 aprile 2014 - László Andor, l´occupazione, gli affari sociali e l´inclusione commissario responsabile, e Guy Ryder, Direttore Generale dell´Ilo, hanno concordato su una cooperazione rafforzata in materia di sicurezza e salute sul lavoro al fine di creare maggiore sinergia e coerenza nella negoziazione globale con questo problema e ad affrontare meglio il mondo intorno a questa sfida centrale. L´accordo coincide con la conferenza sulle condizioni di lavoro , che la Commissione europea ha - organizzato ieri a Bruxelles - la "Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro." Muore nel mondo ogni 15 secondi, un lavoratore da infortunio sul lavoro o malattia professionale, allo stesso tempo capita 160 infortuni sul lavoro. " Il miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro in tutti i paesi è una priorità sia per l´Oil e per noi. Abbiamo già puntare ad operazioni congiunte di successo, come il patto di sostenibilità per il Bangladesh. Come abbiamo rafforzare la nostra cooperazione, saremo più efficace lavorare per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ", ha dichiarato il commissario Andor. " La Giornata Mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro sottolinea il diritto di tutti i lavoratori per un ambiente di lavoro sano e sicuro. Ma dobbiamo - e possiamo - fare molto per ridurre il numero di morti sul lavoro, infortuni e malattie. Oggi chiediamo a tutti coloro che - a livello globale, regionale, nazionale o sul luogo di lavoro in sé - per giocare in sicurezza dei lavoratori coinvolti, a cooperare reale urgenza coscienza e di intraprendere azioni concrete. Oil e Ue sono in materia di sicurezza e salute sul lavoro partner forte, e noi rafforzare la nostra cooperazione in questo settore ", ha aggiunto il Direttore Generale dell´Oil Guy Ryder. Andor e Ryder hanno convenuto di rafforzare la loro cooperazione, come la Commissione europea e l´Organizzazione internazionale del lavoro hanno un interesse comune a sostenere il loro lavoro con l´altro, soprattutto per quanto riguarda la cooperazione nella promozione della sicurezza e salute sul lavoro nei mercati emergenti, l´attuazione dell´Agenda per il lavoro dignitoso e il miglioramento delle condizioni di lavoro nelle catene di fornitura globali; allo stesso modo perseguire una politica di prevenzione sulle malattie professionali e malattie professionali, in particolare contrastando le nuove ed emergenti rischi in termini di salute fisica e mentale, connessi alle nuove tecnologie e nuove forme di organizzazione del lavoro. In questo contesto, sono uniti sulla necessità di esplorare modi per migliorare la cooperazione nella prevenzione e nella raccolta di dati sulle malattie professionali e correlate al lavoro; riconoscere il ruolo cruciale di ispezione del lavoro nella prevenzione, la consulenza e l´applicazione a livello aziendale e il ruolo complementare delle iniziative di conformità privati ​​per il miglioramento delle condizioni di lavoro. Entrambi sottolineano la necessità di rafforzare la capacità delle autorità di controllo e di esecuzione del lavoro e il ruolo di assistenza e capacity-building di assistenza tecnica per raggiungere questo obiettivo; una comprensione comune della necessità, la cultura delle pari in materia di sicurezza e salute per rafforzare il posto di lavoro a tutti i livelli, e l´importanza di incoraggiare la partecipazione attiva dei governi, dei datori di lavoro ´e organizzazioni dei lavoratori nello sviluppo di politiche e programmi in materia di salute e sicurezza avere sul posto di lavoro. I partecipanti alla riunione, alti rappresentanti della Commissione e l´Oil saranno invitati a seguire questo accordo tra il Commissario Andor e il generale Ryder ulteriori azioni.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: AIUTI UE PIÙ RAPIDI PER I PAESI COLPITI DA CALAMITÀ  
 
Strasburgo, 29 aprile 2014 - Secondo le modifiche alla normativa approvata mercoledì, gli aiuti comunitari ai paesi Ue e a quelli candidati colpiti da inondazioni o da altre calamità naturali saranno inviati più celermente ed efficacemente grazie al Fondo di solidarietà dell´Unione europea (Fsue). Tali modifiche, già concordate con i ministri europei, comprendono l´estensione del termine per la richiesta di aiuti per calamità naturale da 10 a 12 settimane, il versamento di un anticipo pari al 10% degli aiuti e la semplificazione dei criteri di approvazione degli aiuti per i disastri meno gravi a livello regionale. "Il Fondo di solidarietà è uno degli esempi più visibili ed efficaci di solidarietà nell´Ue. Questa riforma renderà il Fondo uno strumento ancora più efficace. Si definisce in modo chiaro, con un unico criterio, quando una regione può ottenere il sostegno del Fondo. I nuovi anticipi possibili sono un altro successo molto importante per i negoziatori del Parlamento, perché in una catastrofe un supporto rapido è vitale, e siamo stati in grado di sbloccare la questione dopo difficili negoziati", ha dichiarato la relatrice Rosa Estaràs Ferragut (Ppe, Es). La sua relazione è stata approvata con 525 voti a favore, 12 contrari e 41 astensioni. La clausola che permetterà l´anticipo del 10% (per un importo massimo di 30 milioni di euro) dell´aiuto previsto è stata approvata grazie agli sforzi dei deputati e nonostante le obiezioni durante i negoziati con il Consiglio. Norme più chiare e più semplici per le catastrofi regionali - Il Fsue normalmente si concentra su catastrofi gravi, che hanno causato danni superiori ai 3 miliardi di euro a prezzi del 2011 o superiori allo 0,6% del reddito nazionale lordo del paese colpito. Tuttavia, il fondo potrà essere mobilitato anche per catastrofi regioni più limitate. Per questi casi, le nuove norme prevedono un singolo e semplice criterio di ammissibilità - una soglia di danno dell´1,5% del prodotto interno lordo della regione - cosi da facilitare il compito della Commissione europea nel valutare le applicazioni e velocizzare lo stanziamento degli aiuti. I deputati hanno anche fissato una soglia inferiore all´1% del Pil per le regioni ultraperiferiche dell´Ue, garantendo che il fondo potrà essere utilizzato anche per alcuni tipi di catastrofi, come la siccità, che si sviluppano su un arco di tempo più lungo prima che se ne risentano gli effetti disastrosi. Scadenze più lunghe e procedure più rapide - I deputati hanno ottenuto due settimane in più di tempo (12 invece di 10) per gli Stati colpiti da una calamità per presentare la domanda di aiuto. Hanno anche ottenuto più tempo per i governi per utilizzare il contributo del fondo: 18 mesi invece di un anno. I termini per le procedure amministrative sono stati ridotti, per cui la Commissione dovrà ora valutare entro 6 settimane dal ricevimento della domanda se siano soddisfatte le condizioni per la mobilitazione del Fondo di solidarietà e determinare la quantità di aiuto finanziario possibile. Informazioni di base - Il Fondo di solidarietà dell´Ue, con un bilancio massimo di 500 milioni di euro all´anno per il periodo 2014-2020, è stato istituito nel 2002 a seguito delle gravi inondazioni che hanno colpito l´Europa centrale nell´estate di quell´anno. Da allora, è stato mobilitato per 56 catastrofi, tra cui inondazioni, tempeste, incendi boschivi, terremoti e siccità . Finora 23 paesi hanno ricevuto aiuti dal fondo per un totale di quasi 3,6 miliardi di euro. Tuttavia, si riteneva che il fondo avrebbe dovuto essere rivisto per renderlo più efficace, più veloce e più visibile. Nel 2005, una prima proposta di riforma Fondo di solidarietà era stata accolta favorevolmente dal Parlamento, ma respinta dal Consiglio Ue.  
   
   
IL 10 MAGGIO “RIPULIAMO L’EUROPA!”  
 
Bruxelles, 29 aprile 2014 - Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti finiscono sulle strade, negli oceani, sulle spiagge, nelle foreste e nelle aree naturali d’Europa. E ogni anno milioni di cittadini europei partecipano ad azioni volontarie per ripulire i propri quartieri. “Ripuliamo l’Europa!” è un’iniziativa coordinata dalla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti che intende promuovere queste azioni e far capire l’entità del problema, incoraggiando le persone a modificare i propri comportamenti. Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “In Europa i movimenti civici per la pulizia delle città sono sempre più numerosi e vogliamo renderli partecipi di un evento di portata europea. Abbiamo creato una rete di punti di contatto nazionali in 21 paesi per far sapere ai cittadini ciò che succede nei loro quartieri e come possono partecipare in prima persona. È un’iniziativa pratica, quindi infiliamoci guanti e stivali. Tutti vogliamo vivere in un quartiere pulito e dunque ripuliamo insieme l’Europa.” Negli ultimi anni in Europa sono state organizzate diverse campagne di pulizia per affrontare il problema dei rifiuti. “Ripuliamo l’Europa!” riunirà queste iniziative in un unico evento che si svolgerà lo stesso giorno in tutta Europa, raggiungendo il maggior numero possibile di persone. “Ripuliamo l’Europa!” è una manifestazione che, raccogliendo le esigenze dei cittadini, intende informarli e mobilitarli a ripulire in prima persona l’ambiente in cui vivono. L’esperienza dimostra che spesso i cittadini restano sorpresi nel riscontrare quanti rifiuti sono prodotti e scaricati illegalmente nel proprio quartiere. E i rifiuti possono anche avere un valore. Se raccolti correttamente, carta, vetro, metallo e plastica possono essere riutilizzati o riciclati. Questa operazione riduce l’impatto ambientale, crea opportunità economiche e posti di lavoro e contribuisce a spingere l’Europa verso un’economia più circolare. La Commissione promuove l’iniziativa, ma le azioni sono indipendenti, locali e gestite dai cittadini, in molti casi organizzate o coordinate con la partecipazione di enti locali, Ong, imprese e scuole. Le manifestazioni si svolgeranno in 15 Stati membri dell’Ue e anche in Andorra, Bosnia-erzegovina, Norvegia, Serbia e Turchia. Per trovare un’azione locale nei vari Stati membri, si può consultare il sito dell’organizzatore nazionale nel proprio Stato membro. Contesto “Ripuliamo l’Europa!” è un progetto organizzato nell’ambito di Life e coordinato dall’Associazione europea delle città e regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile delle risorse, l’organizzazione responsabile anche della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Gli organizzatori hanno sviluppato una serie di strumenti di comunicazione che saranno messi a disposizione di tutti i partecipanti attraverso i coordinatori. Nel 2012, Let’s Do It World!, un’organizzazione con sede in Estonia, ha coordinato un’azione di pulizia a livello mondiale, che ha mobilitato 7 milioni di volontari in 84 azioni della durata di un giorno in Asia, Africa, America settentrionale, America meridionale ed Europa. Nel 2013 sono state organizzate attività analoghe. Le iniziative si basano principalmente sulla creazione di reti di volontari attraverso le reti sociali e prevedono anche la raccolta di fondi e sponsorizzazioni. La Surfrider Foundation Europe (http://www.Surfrider.eu/en/presentation/our-story.html) è un’organizzazione attiva in Europa dal 1990 che conta attualmente 1 500 volontari, 10 000 membri, circa 40 sezioni locali e più di 40 000 sostenitori. Fondata nel 1984 a Malibu (California) da un gruppo di surfisti che volevano proteggere dall’inquinamento locale i loro luoghi preferiti per fare surf, alle azioni di pulizia delle spiagge affianca ora azioni su fiumi e laghi. La Commissione europea ritiene che sia importante sensibilizzare il pubblico e modificare le abitudini per conseguire gli obiettivi della legislazione europea sui rifiuti. La prevenzione e la gestione dei rifiuti figurano tra le priorità della Commissione per il 2014 e nel corso dell’estate essa rivedrà gli obiettivi di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti nell’ambito di un pacchetto legislativo più ampio sull’economia circolare e i rifiuti. Per ulteriori informazioni: Sito internet dell’iniziativa “Ripuliamo l’Europa!”: http://www.Letscleanupeurope.eu/  Scheda tecnica sulla manifestazione: http://www.Ewwr.eu/sites/default/files/factsheet%20-%20let%27s%20clean%20up%20europe.pdf  Inoltre, l’Agenzia europea dell’ambiente ha lanciato un’applicazione sui rifiuti marini che può essere scaricata da Google Play: per maggiori informazioni consultare il sito http://www.Eea.europa.eu/themes/coast_sea/marine-litterwatch  Per ulteriori informazioni sulla legislazione dell’Ue in materia di rifiuti, consultare: http://ec.Europa.eu/environment/waste/index.htm    
   
   
AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE: FVG PRIMA REGIONE IN ITALIA  
 
Trieste, 29 aprile 2014 - Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia per la trasparenza on-line e per la completezza dei dati inseriti nel suo sito in ottemperanza alle disposizioni delle normative nazionali. Ad affermarlo è "Il Sole 24 Ore", in una classifica pubblicata Ieri e ricordata dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso dell´odierna presentazione a Trieste del digital day (il prossimo 5 maggio) del progetto "Go on Fvg". Se il quotidiano economico nazionale attribuisce al Friuli Venezia Giulia il raggiungimento del 90 per cento del risultato prefissato in tema di trasparenza amministrativa, "La Bussola della Trasparenza dei siti web" del Governo Italiano riconosce alla nostra Regione, nell´ultimo rilevamento del 20 aprile, un risultato del 100 per 100, con 68 indicatori soddisfatti su 68. Tornando al dato diffuso da "Il Sole 24 Ore", il 90 per cento indicato dalla testata comprende invece tutto il sistema amministrativo regionale e quindi, oltre alla Regione, i Comuni, le Province e le Aziende sanitarie e rimane comunque un primato che coinvolge positivamente le pubbliche amministrazioni della regione. Un risultato che conferma il significativo lavoro fatto nelle ultime settimane per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel decreto amministrativo 33/2013, il quale contempla una griglia di indicatori che includono 270 obblighi di pubblicazione on-line da inserire in 84 fra sezioni e sottosezioni. Un ampio ventaglio di elementi valutativi che il Friuli Venezia Giulia ha raccolto in un elenco riassuntivo di 25 voci e pubblicato sul suo sito web alla pagina "Amministrazione trasparente", uno spazio in continua evoluzione data la storia e gli obiettivi di una Regione che è stata tra le prime a dotarsi di un sito web ed a pubblicare ufficialmente dati e documenti. Attraverso l´elenco è possibile avere accesso ai bandi di gara, ai pagamenti dell´amministrazione, alle opere pubbliche, agli interventi d´emergenza alla lista di collaboratori e consulenti, ai procedimenti ed a molto altro ancora.  
   
   
VENETO AI PRIMI POSTI IN ITALIA PER TRASPARENZA NEI PAGAMENTI. PRESIDENTE DELLA REGIONE: “DOVREBBE ESSERE UNA NORMA PER TUTTI E NON UN’ECCEZIONE”  
 
Venezia, 29 aprile 2014 “E’ un risultato che corona quattro anni di lavoro svolto con senso di responsabilità e nel massimo rispetto dei cittadini”. Il presidente della Regione del Veneto commenta così, con soddisfazione, i dati relativi alla trasparenza dei pagamenti della Pubblica Amministrazione raccolti dal Ministero della Funzione Pubblica e pubblicati da “Il Sole 24 Ore”, in base ai quali il Veneto occupa il terzo posto. “Avevo promesso all’inizio di questa esperienza al governo della nostra Regione – prosegue il presidente – che avrei profuso energie e impegno per rendere il più possibile trasparente l’operato mio e della Giunta: questo riconoscimento conferma che la promessa è stata rispettata e ci stimola a proseguire in questa direzione”. “La trasparenza – conclude il Governatore – dovrebbe essere una norma e non un’eccezione. Fintanto che in tutto il Paese, da nord a sud, questa non diventerà una normale regola di comportamento a cui tutti debbono attenersi, avremo sempre una disparità inaccettabile nella gestione della cosa pubblica e continueranno ingiustamente a trarre vantaggio, ai danni dei più seri, gli Enti meno responsabili e corretti. Non credo sia un caso, infatti, che ad occupare le posizioni peggiori della lista sulla trasparenza siano alcune di quelle amministrazioni che solitamente risultano agli ultimi posti per virtù nella spesa e nel rispetto delle regole”.  
   
   
GIUNTA LOMBARDIA: PAROLINI AL COMMERCIO, CAVALLI ALLE INFRASTRUTTURE  
 
 Milano, 29 aprile 2014 - "Ho chiesto questo incontro perché voglio inaugurare questa consuetudine: l´incontro della Giunta con i consiglieri di maggioranza. Voglio che sia un appuntamento costante e non occasionale, con cadenza almeno trimestrale e il prossimo appuntamento si svolgerà perciò a luglio". Così il presidente della Regione Lombardia si e´ rivolto ai consiglieri di maggioranza, che ha incontrato in Sala Biagi a Palazzo Lombardia. Duplice Scopo - "Lo scopo è duplice" ha spiegato il governatore. "Primo, informare tutti su ciò che la Giunta fa, ha fatto e ha in mente di fare. Ma soprattutto per sentire da voi quello che ritenete che la Giunta debba fare, quali sono le proposte per quest´anno, che va dal primo maggio 2014 al 30 aprile 2015, cioè l´anno che precede Expo che sarà un anno molto impegnativo. E quando parlo di ciascuno di voi parlo dei singoli consiglieri ma anche dei territori che voi rappresentate". Dimensione Territoriale - "Per noi la dimensione territoriale e´ fondamentale, voglio sentire da voi quali iniziative suggerite", ha spiegato il Presidente ai consiglieri, ricordando le azioni messe in campo nel primo anno di legislatura, dai quasi 5 miliardi a sostegno delle imprese e del lavoro, ad esempio, ai 30 milioni stanziati per le nuove imprese e zero Irap per le nuove imprese innovative, agli 800 milioni per le infrastrutture e il trasporto pubblico. "Questo e´ anche il frutto del lavoro del Consiglio regionale", ha sottolineato il Presidente della Lombardia. Parolini E Cavalli - "Oggi vorrei davvero che partisse una fase nuova che conclude un periodo importante che ha visto anche qualche fibrillazione fra noi, in particolare nelle ultime settimane. Su questo voglio essere chiaro: ho deciso io che si dovesse fare questa operazione di riequilibrio, che qualcuno ha chiamato rimpasto. Mi è stato posto un problema di riequilibrio, io ho aderito, e alla fine ho assunto una decisione assumendomene la responsabilità. Alla fine - ha detto - la decisione che ho preso è quella di rimodellare la Giunta con l´ingresso di Mauro Parolini, che diventerà assessore con le deleghe al Commercio e Turismo, quelle che aveva Alberto Cavalli. Alberto Cavalli assume le deleghe alle Infrastrutture, quelle di Maurizio del Tenno". Nava Del Tenno Sottosegretari - Il governatore ha anche annunciato l´ingresso di Daniele Nava come sottosegretario. "E poi ho chiesto a Maurizio Del Tenno di rimanere a collaborare con il Presidente con la carica di sottosegretario perché sulle infrastrutture di Expo, quelle che non sono di competenza della Regione, sono molto preoccupato e voglio qualcuno che vigili sul rispetto del cronoprogramma. Questa sarà la composizione della Giunta". Deleghe Di Galli Da Assegnare - Il Presidente ha aggiunto che Dario Galli non collaborerà più con la Giunta. "A lui avevo dato la delega della Macroregione delle Alpi e dei Quattro motori per l´Europa. Si è candidato alle Europee per la Lega e perciò ho revocato l´incarico, secondo il principio che chi si candida non può fare parte della squadra di Governo e ora deciderò a chi affidare queste due deleghe". Il governatore lombardo ha sottolineato che, in particolare, "la Macroregione delle Alpi è una cosa seria, vera e importante perché è un progetto che può cambiare l´Europa. Dovremo decidere, e voglio che sia condiviso, a chi assegnare questa delega", ha precisato. A Nava Questioni Scottanti - "A Daniele Nava ho deciso di assegnare questioni scottanti che riguardano la legge Delrio e che possono anche cambiare l´attuale formazione del governo della Regione Lombardia. Sono le funzioni che la Regione ha dato alle Province e che dovranno essere riordinate. Le nuove province, cioè quelle che partiranno dal primo gennaio 2015, saranno in grado di svolgere tutte le funzioni che noi abbiamo dato loro? Io dico di no, perché saranno governate da un sindaco che viene eletto come presidente della Provincia. Il problema è che se non lo fanno loro dovremo farlo noi, quindi dobbiamo andare al tavolo delle Regioni valutata la nostra situazione, cioè cosa possiamo prenderci in carico noi come Regione Lombardia". Il governatore ha poi citato la questione "città metropolitana": "Voglio che la Regione sia coinvolta e che qualcuno si occupi in particolare di questo". Trasferimenti Societa´ A Regione - Da ultimo, il Presidente ha parlato della questione del trasferimento alla Regione di tutte le partecipazione azionarie di controllo detenute dalla Provincia di Milano nelle società che operano direttamente e non nella realizzazione e gestione di infrastrutture connesse a Expo. "Voglio evitare di dover mettere soldi perché la Delrio dice che al 31 dicembre 2015 dovremo restituire tutto alla città metropolitana. La prima cosa da fare, e da fare subito, è la due diligence su tutto. Voglio vederci chiaro, voglio capire i conti e voglio perciò una persona dedicata a questo". Parlero´ A Consiglio Su Legge Impugnata "Ho chiesto al Presidente Raffaele Cattaneo di poter fare una relazione, domani in Consiglio regionale, sul problema che abbiamo con il Governo relativo all´impugnativa della legge Impresa Lombardia", lo ha anticipato il Presidente della Regione durante l´incontro con i consiglieri della maggioranza a Palazzo Lombardia. Impugnazioni Ingiustificate - "Sono impugnazioni davanti alla Corte Costituzionale che ritengo assolutamente ingiustificate e frutto di una scarsa valutazione", ha spiegato. "E´ stata impugnata la moneta complementare ma in Italia esistono già esperienze di questo genere, in Sardegna ad esempio. Non si capisce perché impugnare la legge, dal momento che noi vogliamo evitare il far west attraverso una sperimentazione e non coniare moneta lombarda". Chiedero´ Autorizzazione A Negoziare - "Ho già espresso la mia contrarietà ma domani in Consiglio Regionale, poiché questa legge è stata approvata all´unanimità, voglio chiedere - ha concluso il presidente - l´autorizzazione a negoziare eventuali modifiche con il Governo per evitare che si arrivi alla discussione davanti alla Corte".  
   
   
LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE SU: SANITÀ ED INNOVAZIONE  
 
Torino, 28 aprile 2014 La riunione del 23 aprile è stata coordinata dal presidente. Sanità. Come proposto dall’assessore alla Sanità, vengono fornite alle aziende sanitarie locali indicazioni per ottenere una maggiore appropriatezza delle prescrizioni riguardanti l’assistenza specialistica ambulatoriale, con particolare riferimento alle aree di laboratorio analisi, radiologia ed altra diagnostica, recupero e rieducazione funzionale. Le Asl dovranno anche attuare le azioni necessarie per rendere più appropriata la spesa farmaceutica. Sono stati anche prorogati i contributi per consentire alle persone con grave disabilità l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati in grado di favorirne l’autonomia, la comunicazione e l’inclusione sociale, ed è stato assegnato un contributo di 300.000 euro per la completa realizzazione del laboratorio di Biologia forense del Consorzio regionale antidoping di Orbassano. Lotta alle zanzare. Nel 2014, su proposta dell’assessore alla Sanità, viene finanziata per un importo complessivo di 4,6 milioni di euro. Il contributo regionale verrà assegnato al progetto unitario riguardante le risaie, al progetto di informazione e monitoraggio della diffusione dei vettori di patologie umane e animali veicolati da zanzare, ai progetti urbani presentati dagli enti locali (Comuni dell’area metropolitana torinese, dell’area alessandrina, di Torino, Novara, Casale Monferrato, Pinerolo, Verbania, San Mauro Torinese, Castello d’Annone, Montalto Dora, Torrazza Piemonte, Bistagno e Veruno). Innovazione. Su proposta degli assessori all’Innovazione e al Bilancio è stato stabilito che le attività complementari per lo sviluppo, valorizzazione e promozione dei cluster tecnologici nazionali svolte da soggetti operanti in Piemonte (Smart communities, Agrifood, Chimica verde, Fabbrica intelligente, Scienze della vita, Aerospazio, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina) saranno sostenute con un importo massimo di 2 milioni di euro. Decisa anche la proroga al 31 dicembre 2017 del periodo massimo di finanziamento delle spese di investimento e funzionamento per l’animazione dei Poli di innovazione che incidono sul Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore alla Caccia, i piani di prelievo selettivo dei cinghiali per la stagione venatoria 2014-15; - su proposta degli assessori all’Urbanistica e al Bilancio, lo schema di accordo di programma con i Comuni di Piedicavallo (Bi), Sordevolo (Bi), Alto (Cn) e Pino Torinese (To) per la realizzazione di parcheggi e la sistemazione della viabilità; - su proposta dell’assessore all’Urbanistica, il piano regolatore generale di Galliate (No) e la variante di revisione del piano regolatore di Castello d’Annone (At).  
   
   
GLI ATTI APPROVATI DALLA GIUNTA DELLA TOSCANA NELLA SEDUTA DI LUNEDÌ 28 APRILE  
 
Firenze, 29 aprile 2014 - Si è tenuta ieri mattina, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, la seduta della Giunta regionale. In particolare sono state approvate, tra le altre queste, delibere: "Percorsi terapeutico riabilitativi per le dimissioni dei pazienti toscani internati in ospedale psichiatrico giudiziario" (15´.20-16´.35): si tratta di una delibera, proposta dall´assessore al diritto alla salute, che permette ulteriori dismissioni di pazienti e si inserisce nel percorso che dovrà portare alla chiusura dell´ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo (vedi successivo comunicato di approfondimento). "Regolamento di attuazione della legge regionale 41 del luglio 2012 "Disposizioni per il sostegno all´attività vivaistica e per la qualificazione del verde urbano" (23´.34-24´.03): la delibera, proposta dagli assessori all´urbanistica e pianificazione del territorio e all´agricoltura, dà il via libera al regolamento che, in attuazione della legge, stabilisce i criteri di insediamento delle aree vocate alle attività vivaistiche con l´obiettivo di concentrare le politiche regionali del settore. (anche in questo caso si prevede un approfondimento). Telemedicina e telediagnostica nel centro diagnostico-terapeutico e centro clinico del carcere Don Bosco di Pisa (14´46-14-14). Destina un finanziamento alla Asl 5 per migliorare la diagnosi e la cura nell´´assistenza ai detenuti, diminuendo il ricorso al pronto soccorso per le emergenze.  
   
   
INCONTRO GIUNTA REGIONE MARCHE – PROVINCIA MACERATA.  
 
Ancona, 29 aprile 2014 - Si è svolto ieri mattina a Macerata l’incontro tra le giunte della Regione Marche e della Provincia di Macerata presiedute dai rispettivi presidenti Gian Mario Spacca e Antonio Pettinari. Le sedute itineranti, come noto, sono ormai una consuetudine della giunta della Regione Marche al fine di mantenere uno stretto rapporto con i territori e le comunità. “E’ stato un incontro concreto – ha commentato nel corso di una conferenza stampa il presidente Spacca – che ha prodotto risultati altrettanto concreti. I rapporti di collaborazione con la Provincia, in questo momento complicato della vita delle istituzioni sono fondamentali. La farraginosità delle norme e delle procedure nell’ambito di un processo di grande riforma disorienta le amministrazioni: per questo è necessario un dialogo continuo tra le part, basato innanzitutto sul buon senso, che eviti i conflitti e che, con le risorse a disposizione, dia risposte valide alle problematiche sollecitate dai cittadini”. Pettinari da parte sua ha espresso apprezzamento per "il metodo della giunta che dimostra attenzione per il territorio e rispetto per tutte le realtà marchigiane: un atteggiamento non scontato e che va sottolineato soprattutto in questo momento di grande cambiamento. Il presidente della Provincia di Macerata ha voluto anche sottolineare la "profonda sintonia politico istituzionale e programmatica" che caratterizza i rapporti tra i due enti. "In particolare - ha aggiunto Pettinari - l’attuazione del Patto di stabilità verticale è stata un´azione molto utile per dare agli enti la possibilità di pagare imprese e fornitori. Siamo certi, che anche per le questioni poste oggi, dove sarà possibile, la giunta regionale non si sottrarrà all’opportunità di trovare insieme soluzioni". Il presidente Spacca e la giunta regionale si sono infatti impegnati ad intervenire su alcune questioni prioritarie: Realizzazione Collegamento Viario Tra Via Mattei- La Pieve Con Prosecuzione Fino Alla Superstrada Svincolo Località Campogiano E Variante Comune Di Macerata Con Innesto S.p. 485 La realizzazione del tratto, di circa 3 Km, La Pieve – Campogiano rientra tra gli interventi del Maxi lotto n. 1 del Progetto Quadrilatero Marche Umbria (Sub Lotto 2.2) per un costo di circa 21 Meuro. Per completare il collegamento tra il capoluogo e la Ss77 è necessaria la realizzazione del tratto, di circa 1,9 Km, “Mattei - La Pieve” per il quale nel gennaio 2013 Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Macerata e Società Quadrilatero hanno definito l’Accordo di Programma garantendo la copertura finanziaria per 11 Meuro. Allo stato attuale però, il Comune di Macerata non è in grado di onorare il riparto previsto dall’Accordo: Regione 0,708 Meuro ; Provincia 1,549 Meuro, Comune 8,743 Meuro. “Non possiamo rinunciare assolutamente – ha voluto sottolineare Spacca - ad una infrastruttura così importante per la crescita e lo sviluppo del territorio anche nell’ottica del completamento entro la prossima primavera della direttissima Ancona – Perugia. Per questo motivo la Regione quintuplicherà il suo intervento arrivando a 3 Meuro e la Provincia lo raddoppierà”. Il prossimo 6 maggio si terrà un incontro con la Società Quadrilatero per ridefinire i termini della convenzione e rideterminare le quote di contribuzione. Interruzione Strada Provinciale Corridonia - Colbuccaro Per Evento Alluvionale E Necessità Di Ricostruzione Del Guado Danneggiato Dal Maltempo In Attesa Di Ricostruzione Del Nuovo Ponte Per l’intervento di ripristino del guado richiesto dalla Provincia, la Regione stanzierà 300mila euro recuperati dai contributi europei Por Fers 2007/2013, dopo averli riallocati in un capitolo del bilancio regionale. Completamento Polo Scolastico Di Camerino Si procederà alla rimodulazione delle priorità nell’ambito delle risorse post- terremoto per garantire i fondi necessari all’intervento Dissesto Idrogeologico. La problematica del dissesto idrogeologico, sollevata dalla Provincia di Macerata investe in maniera diffusa questa porzione di Regione Marche così come, purtroppo, il resto del territorio regionale. Per quanto riguarda l’ultimo evento meteoclimatico avverso, novembre – dicembre 2013, che ha comportato la dichiarazione dello stato di emergenza su tutto il territorio regionale e la conseguente Ordinanza del Capo del Dipartimento di Protezione Civile del 22 gennaio 2014 si precisa che nel Piano degli interventi alla Provincia di Macerata sono stati concessi finanziamenti per complessivi € 3.875.379,01. Lo stesso Piano ha assegnato ai Comuni la somma complessiva di € 2.861.566,27. Inquinamento Basso Bacino Del Chienti La Regione, come già comunicato alla Provincia di Macerata ed agli enti interessati di recente, intende avviare la procedura per la definizione di un nuovo Accordo di programma, attraverso la convocazione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, necessario per ripartire le competenze tecniche e verificare gli stanziamenti finanziari a copertura delle attività che saranno necessarie per la bonifica. In tale occasione si potrà inoltre valutare la possibilità di assegnare ad Arpam, un nuovo campionamento delle acque di falda attraverso il conferimento un nuovo incarico da finanziare con fondi regionali. Difesa Della Costa Oltre agli interventi di emergenza, nella zona tra Porto Recanati e Porto Potenza, è prevista entro la fine dell’anno, una variante al Piano di difesa della costa per interventi strutturali che saranno finanziati con risorse europee.  
   
   
RIFORME: ACCORDO REGIONE-PARLAMENTARI FVG SU EMENDAMENTI TITOLO V  
 
Udine, 29 aprile 2014 - Tutti d´accordo i parlamentari dei vari schieramenti presenti il 18 aprile alla riunione convocata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani per fare pressing affinché le due proposte di emendamento all´articolo 33 del decreto legge costituzionale di riforma del Titolo V della Costituzione, presentati al Governo dal Friuli Venezia Giulia assieme alle altre Regioni speciali e alle due Province autonome, vengano accolti. Per la salvaguardia delle prerogative della specialità regionale, ma anche per assumere nuove potestà legislative in settori oggi di competenza esclusiva dello Stato, nel caso in cui il Governo non faccia già proprio il testo, sarà molto importante - è stato rilevato nella riunione - che nei passaggi alle Camere il testo del ddl venga emendato nel senso proposto dalle Regioni speciali. Gli emendamenti illustrati oggi ai parlamentari (presenti Tamara Blazina, Isabella De Monte, Gian Luigi Gigli, Alessandro Maran, Carlo Pegorer, Serena Pellegrino, Francesco Russo, Sandra Savino, Lodovico Sonego) dovranno - ha sottolineato la presidente - creare le condizioni per stabilire un metodo pattizio tra le parti. Tra le proposte migliorative che sono state avanzate dai parlamentari nel corso della riunione, una riguarda la necessità di inserire la norma di salvaguardia della specialità all´interno nel testo costituzionale e non, come proposto ora, nelle norme transitorie e finali. La presidente della Regione non ha escluso la possibilità di tentare l´ingresso negli articoli della legge, ma ha rassicurato in merito all´inserimento nell´articolo 33, che non modificherebbe il rango costituzionale della salvaguardia. Un´altra proposta prevede la presentazione di un sub emendamento inteso a sostituire nel comma 14 il concetto di "delega" delle funzioni con quello di "attribuzione". Una proposta che la presidente ha reputato utile prendere in considerazione ma che ha giudicato non dirimente nel merito. In via generale, la presidente ha ribadito l´urgenza di rivedere i rapporti finanziari con il Governo per non intaccare flussi di cassa fondamentali. In primis, ha ribadito, va ridiscusso il protocollo d´intesa Tremonti-tondo che fa versare dal Friuli Venezia Giulia 370 milioni di euro all´anno allo Stato sulla base di un federalismo che non ha trovato applicazione.  
   
   
IN MERITO ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE, RIFORME: TRENTO E LE ALTRE AUTONOMIE AVANZANO DUE PROPOSTE DI EMENDAMENTO  
 
 Trento, 29 aprile 2014 - La Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano e le Regioni autonome Friuli Venezia Giulia e Val d’Aosta hanno inviato ai propri parlamentari a Roma due proposte di emendamento, già fatte pervenire al Governo, all’articolo 33 del decreto di legge costituzionale di riforma del Titolo V della Costituzione in corso di discussione a Roma. Al centro dell´intervento, l’adeguamento alle nuove norme degli Statuti speciali delle Autonomie differenziate, adeguamento che le "speciali" chiedono debba avvenire "previa intesa" per qualsiasi tipo di modifica e, quindi, escludendo qualsivoglia ipotesi di automatismo normativo. Sempre per quanto riguarda l’articolo 33, il Trentino, l´Alto Adige/südtirol, il Friuli Venezia Giulia e la Val d´Aosta hanno proposto inoltre l’integrazione di un comma aggiuntivo secondo il quale l’esercizio della funzione legislativa e amministrativa in materie o funzioni di competenza esclusiva statale, per le Regioni a Statuto speciale e per le Province autonome di Trento e Bolzano, può essere delegato, anche su richiesta delle stesse, previa intesa, con norme di attuazione, secondo le previsioni dei rispettivi Statuti. Viene quindi messo "nero su bianco" il principio per il quale le Autonomie italiane potrebbero, sempre attraverso lo strumento dell’intesa preventiva, assumere nuove potestà legislative anche in settori oggi di competenza esclusiva dello Stato.  
   
   
SA DIE DE SA SARDIGNA. PIGLIARU: "USIAMO I NOSTRI SPAZI DI SOVRANITÀ"  
 
Cagliari, 29 Aprile 2014 - Seduta solenne ieri mattina per il Consiglio Regionale, che ha celebrato in Aula Sa Die de sa Sardigna sulle note della banda della Brigata Sassari e le voci dei Tenores di Neoneli. Presenti la Giunta Regionale e il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’apertura ufficiale è spettata al Presidente del Consiglio Regionale, Gianfranco Ganau, seguito dagli interventi di alcuni Consiglieri. La chiusura era affidata al Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che ha sottolineato la necessità di "onorare l´evento impostando un´azione di governo all´altezza di quella assunzione piena di responsabilità che fu la cacciata della corte piemontese. Assumersi con coraggio le proprie responsabilità per un futuro migliore - ha detto - è anche il modo più giusto per affrontare gli enormi problemi economici e sociali che abbiamo davanti." Il Presidente Pigliaru ha poi evidenziato come la Sardegna abbia "ancora molte e difficili battaglie da combattere per vedere riconosciuti diritti essenziali", citando la mancanza di un collegio proprio per le elezioni europee, i vincoli del patto di stabilità, le servitù militari. "Ma mentre rivendichiamo verso l´esterno nostri essenziali diritti, è giunto il momento di affermare con altrettanta forza che la soluzione di molti dei nostri problemi è nelle nostre mani, nei nostri attuali spazi di sovranità", ha spiegato il Presidente della Regione. "È giunto il momento di ricordarci che ogni rivendicazione di nuovi spazi di sovranità ci obbliga a dimostrare la giustizia e il valore attraverso una migliorata azione di governo del nostro territorio. Usiamo i nostri spazi di sovranità per dimostrare di saper essere efficienti ed efficaci quanto le migliori tra le regioni italiane; per provare ad essere più bravi dei migliori. Questa è la grande sfida di oggi". Francesco Pigliaru ha poi evidenziato la necessità di "riformare la macchina regionale, i suoi Enti e le sue Agenzie; per migliorarne il funzionamento, l’efficacia, i costi, per migliorare la sua la capacità di rispondere rapidamente alle esigenze dei cittadini, di semplificare i processi, di fornire servizi essenziali allineati, nei costi e nella qualità, alle migliori pratiche italiane ed europee". Per onorare lo spirito della giornata "prendiamo questo impegno certi che la discussione che seguirà alle nostre proposte saprà anch’essa onorare i valori che celebriamo”, ha concluso il Presidente Pigliaru. "Lo farà se sapremo confrontarci lealmente e se soprattutto sapremo, insieme, far emergere l’interesse generale da quel groviglio di interessi particolari che oggi più di ogni altra cosa impedisce alle nostre istituzioni di funzionare nel modo in cui i nostri cittadini si aspettano, da troppo tempo. Sono certo di parlare a nome di tutti, in quest´aula: in questa legislatura le giuste aspettative dei Sardi non potranno essere deluse".  
   
   
PIEMONTE: IL TAVOLO DI VERIFICA CENTRALE APPROVA I PROGRAMMI OPERATIVI TRIENNALI ED I CONTI DEL 2013  
 
Torino, 29 aprile 2014 - Le conclusioni della seduta del 17 aprile del “tavolo di verifica”, composto tra gli altri dai Ministeri dell’Economia e della Salute e dall’Agenas, rappresentano il riconoscimento dell’importante lavoro condotto dall’Assessorato regionale alla Sanità per superare, d’intesa con l’Assessorato al Bilancio, le criticità pregresse, finanziarie ed organizzative, del settore ed attuare il Piano socio-sanitario nell’ambito del Piano di rientro 2010-2012 e dei conseguenti programmi operativi 2013-2015. Il primo risultato è stata l’approvazione definitiva dei suddetti programmi operativi triennali, che la Giunta aveva deliberato il 30 dicembre 2013. Non meno importante è stata la certificazione del risultato di esercizio del 2013, che si è chiuso con l’azzeramento del disavanzo di gestione mediante un sostanziale pareggio, anzi con un attivo di 8 milioni, sui circa 8 miliardi di euro destinati al finanziamento corrente del servizio sanitario regionale. Alla luce del raggiungimento di questi obiettivi sono concrete e reali le condizioni per l’erogazione da parte dello Stato dell’ulteriore finanziamento di 1 miliardo e 409 milioni circa, ai sensi del dl n.35/2013, per il pagamento dei debiti scaduti degli enti del servizio sanitario con un prestito a rimborso trentennale. Ultima conseguenza, ma non meno importante, sarà l’erogazione alla Regione di risorse trattenute a titolo cautelativo dal Ministero: si tratta di 243 milioni di euro, come ad esempio il saldo del fondo sanitario 2010 e lo scongelamento di finanziamenti del 2004. La fiducia accordata alla Regione Piemonte dal “tavolo di verifica” centrale crea le condizioni per completare la razionalizzazione, ma soprattutto la riqualificazione, delle reti ospedaliere e territoriali sulla base dei programmi condivisi.  
   
   
REGIONE FVG: RISPARMIO 3,5 MLN EURO CON NUOVE REGOLE INDENNITÀ MENSA  
 
Trieste, 29 aprile 2014 - In adempienza a norme nazionali e con l´obiettivo di ottenere risparmi di spesa, la Regione sta valutando ipotesi di rimodulazione della cosiddetta indennità di mensa che viene corrisposta quotidianamente ai propri dipendenti. La rivisitazione, oggetto di discussione nella passata seduta di Giunta sulla base di alcune analisi portate all´attenzione dell´Esecutivo dall´assessore alla Funzione pubblica, Paolo Panontin, si è resa indispensabile dopo le indicazioni giunte dal Governo nazionale sulla base del provvedimento di spending review del luglio 2012, tuttora inapplicato. In quel decreto legge si prescrive infatti che il valore dei buoni pasto attribuiti al personale, anche di qualifica dirigenziale, delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione non può superare il valore nominale di 7,00 euro. La Regione ora deve dunque adottare nuove regole per ottenere il medesimo risparmio che potrebbe avere introducendo il buono pasto, come indicato dal ministero dell´Economia e delle Finanze. Il risparmio è stimato vicino ai 3 milioni di euro, rispetto ad una spesa di oltre 6,1 milioni di euro registrata dalla Regione nel 2013. L´indennità di mensa oggi erogata dalla Regione ai propri dipendenti è di 11,70 euro per i non dirigenti e di 11,00 euro per i dirigenti nelle giornate di effettiva presenza in servizio sia al mattino che al pomeriggio. I cosiddetti oneri riflessi a carico dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia portano poi i due costi, rispettivamente, a 15,55 e 14,62 euro. Il buono pasto (contrariamente a quanto avviene per l´indennità di mensa) è invece esente da contribuzione ed imposizione fiscale sino alla cifra di 5,29 euro, lasciando all´azienda gli oneri riflessi sul restante 1,71 euro. Sulla base di alcune simulazioni formulate dagli uffici della direzione della Funzione pubblica, anche con l´introduzione di nuove regole per i dipendenti, nonché della possibile introduzione del buono pasto rispetto all´attuale indennità di mensa (Irpef compresa nel costo ma rientrante successivamente nelle casse della Regione e dello Stato), il risparmio per la Regione potrebbe toccare anche i 3,5 milioni di euro.  
   
   
PROVINCIA DI PARMA: IL LAVORO PRIMA DI TUTTO PROVINCIA, COMUNI E UNIONI DI COMUNI, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E SINDACATI, SIGLANO L’ACCORDO PER IL 2014. CON 870.000 EURO AGGIORNATI GLI STRUMENTI PIÙ EFFICACI FRA CUI IL SERVIZIO DI ANTICIPAZIONE SOCIALE  
 
 Parma, 29 aprile 2014 – Di nuovo insieme: istituzioni, enti, mondo economico e sociale, per arginare la disoccupazione e sostenere il lavoro. Il sistema Parma, per il settimo anno consecutivo, fa quadrato contro la crisi che, fatti salvi i segnali di debole crescita, continua però a lasciare profonde ferite nel tessuto economico parmense. Nonostante la fase di trasformazione istituzionale, la Provincia di Parma si è fatta ancora una volta promotrice di una azione corale, lunga tutto il 2014, assunta per la prima volta con tutti i Comuni e le Unioni di Comuni, associazioni di categoria e dei disabili, sindacati, per incentivare le strategie di intervento che guardano al rilancio dell’economia e del mercato del lavoro. Il nuovo accordo siglato il 16 aprile aggiorna, con un investimento complessivo di 870.000 euro, il ventaglio degli strumenti che si sono dimostrati in questi anni i più efficaci sotto il profilo sociale e economico, sostenendo la valorizzazione del lavoro,anche per le fasce più in difficoltà, l’innovazione e internazionalizzazione dell’economia provinciale, il patrimonio di esperienze e professionalità.“ La Provincia ha deciso dal 2008 di mettere in campo azioni che andassero ad alleviare il peso sociale della crisi favorendo il recupero occupazionale con strumenti anche innovativi che hanno prodotto risultati – ha detto Vincenzo Bernazzoli aprendo la cerimonia di sottoscrizione e sottolineando alla platea dei rappresentanti degli enti locali, associazioni di categoria e dei disabili, sindacati che tali interventi hanno riguardato 23mila soggetti fra persone e imprese – Siamo ancora dentro la difficoltà e siamo ancora qui. E’ importante in questa fase di transizione istituzionale non disperdere quanto fatto. Questo momento rappresenta un passaggio di consegne” ha aggiunto il presidente della Provincia rivolgendosi ai sindaci e agli amministratori comunali che fra qualche mese governeranno le nuove Province. Del percorso fatto in questi anni dall’ente di piazzale della Pace hanno fatto parte integrante i tavoli di crisi di cui ha parlato il vicepresidente Pier Luigi Ferrari. “ Sono 200 le aziende che abbiamo preso in carico con i tavoli e oltre 600 gli incontri – ha detto Ferrari – è stata una modalità di lavoro condivisa che ha contribuito in molti casi alla ripresa del dialogo e in qualche circostanza all’individuazione di soluzioni. Una azione che rientra a pieno titolo nelle politiche messe in campo dalla Provincia per affrontare la crisi occupazione e sociale”. Le misure, molte delle quali già attive, sono poi state illustrate dall’assessore Manuela Amoretti. “Sono il frutto di un lavoro partecipato che ci ha portato a raccogliere suggerimenti e indicazioni. – ha concluso l’assessore provinciale alla Formazione e Lavoro – Ci ha guidato il principio di concentrazione delle risorse verso obiettivi chiari a cominciare dai progetti di internazionalizzazione e innovazione delle imprese. Oltre a ciò abbiamo confermato misure utili a tenere fermo il carattere inclusivo della nostra comunità”.Amoretti ha inoltre sottolineato alcuni dei risultati raggiunti in questi anni con le politiche del lavoro attivate e fra questi i 2.800 tirocini promossi, 1.800 dei quali si sono trasformati in posti di lavoro, le 6.600 persone ricollocate a seguito delle attività dei Servizi per il lavoro della Provincia, i quasi 10mila lavoratori e lavoratrici che hanno potuto aggiornare le loro competenze rendendo così più forte la loro azienda. Questi gli interventi contenuto nell’accordo Servizio di anticipazione sociale (attivo)Si tratta di una misura tesa a evitare che lavoratori o lavoratrici colpiti da crisi aziendali e in condizione di disoccupazione, non abbiano alcuna fonte di sostegno economico prima che l’Inps eroghi le indennità di: Cassa integrazione ordinaria (Cigo), Cassa integrazione straordinaria (Cigs), mobilità in regime ordinario o in deroga. Con questa misura, si dà continuità al patto stipulato l’anno scorso con alcuni istituti di credito locali che su richiesta degli interessati anticiperanno le somme. Azioni per l’internazionalizzazione e l’ innovazione delle imprese L’internazionalizzazione e l’innovazione nel sistema produttivo del territorio sono obiettivo strategico fondamentale per il rilancio dell’economia locale e il contrasto degli effetti della recessione sul nostro territorio. Per questo, nel 2014 si prevede un finanziamento di circa 500mila euro (relative a risorse L. 53/2000) diretti ad aziende impegnate in progetti mirati alla crescita aziendale, a maggior ragione se dopo una fase di crisi. Gli interventi dovranno supportare i processi di ristrutturazione e riposizionamento strategico di singole imprese o di comparti e filiere produttive In particolare, potranno essere finanziati :- interventi formativi di qualificazione tecnica e riqualificazione delle maestranze impegnate nel rilancio aziendale (i progetti possono essere presentati entro due scadenze: 20 maggio e 17 novembre 2014)- addestramento (coaching) e accompagnamento nei processi di innovazione e internazionalizzazione per un gruppo di almeno 10 imprese ( presentazione dei progetti entro il 20 maggio 2014).Si darà inoltre attuazione, lungo tutto il corso dell’anno 2014 ai progetti “Piattaforme per l’Innovazione Iii” e “Esp Vi e Vii”, che coinvolgeranno circa 70 aziende, presso le quali opereranno da fine aprile i consulenti esperti che le affiancano. Tali azioni, finalizzate all’innovazione e internazionalizzazione del sistema produttivo locale, saranno realizzate in raccordo con la Camera di Commercio. Si aggiunge anche il finanziamento di un’ulteriore edizione del progetto Esp ( ottava edizione ) che coinvolgerà altre 10 aziende (100mila euro del Fse).la presentazione delle richieste di partecipazione da parte delle aziende inizierà il 23 aprile e proseguirà fino al 23 maggio . Tirocini formativi e di orientamento L’esperienza del tirocinio formativo e di orientamento professionale si conferma strumento efficace per agevolare l’ingresso o il rientro nel mercato del lavoro, come testimonia il fatto che, anche in questa fase, il 64% dei tirocini promossi dai Centri per l’Impiego (Cpi) si trasforma in contratto di lavoro. Si dà dunque da subito continuità alla promozione di questi strumenti e in particolare:- l’attivazione di almeno 400 progetti di tirocinio (che si aggiungono ai circa 500 che ogni anno i Centri per l’Impiego promuovono) nel sistema produttivo locale. Questo servizio viene accompagnato da un’attività mirata di ricerca delle posizioni vacanti ,che potrebbero essere affrontate in prima istanza con l’avvio di progetti di tirocinio.- il sostegno agli organismi tecnici di valutazione, costituiti nel 2013 in forza della nuova legge regionale n. 7/2013, per l’approvazione congiunta (fra Centri per l’Impiego, Servizi sociali e Servizi socio-sanitari locali) di tirocini a favore di soggetti con svantaggio sociale, disabili, e persone richiedenti asilo, finanziati attraverso risorse pubbliche. - il finanziamento con risorse provenienti dal bilancio provinciale per una somma di circa 70mila euro di tirocini per persone con svantaggio occupazionale individuate dai Centri per l’Impiego e dai Servizi sociali locali. Fondo interistituzionale per lo sviluppo inclusivo e la coesione socialePer sostenere le persone maggiormente “distanti” dal mercato del lavoro locale, un pacchetto di 200.000 euro (fondo regionale) verrà dedicato, al finanziamento di progetti di tirocinio formativo e di orientamento professionale per persone disoccupate con disabilità certificata (legge 68 del 1999) che non abbiano ancora ricevuto forme di sostegno da parte delle istituzioni. L’azione viene attivata a partire dal mese di giugno, in collaborazione con i Comuni del territorio sulla base di specifiche intese e permetterà di integrare le risorse dedicate a politiche di inclusione sociale e lavorativa a favore di queste utenze. Servizi specialistici per l’occupabilità di persone con maggiori difficoltà di reinserimento Un servizio di supporto specialistico per utenti con maggiori difficoltà di integrazione lavorativa (finanziato per più di 380mila euro dal Fse) è a disposizione nei Centri per l’impiego della Provincia. L’obiettivo è la ricollocazione mirata di almeno 150 persone (iscritte ai Centri per l’Impiego), con particolare svantaggio occupazionale. A questa azione si aggiungono i servizi integrativi per la promozione dell’occupabilità con seminari di orientamento sulle principali tecniche di ricerca attiva del lavoro. Accordo con agenzie private di intermediazione. Nell’ambito dell’iniziativa, la Provincia si impegna a dare continuità allo sforzo avviato nell’anno precedente per la stipula di accordi di collaborazione operativa con il sistema privato delle agenzie di intermediazione del lavoro, in modo da garantire agli utenti dei Centri per l’impiego informazioni sulle nuove opportunità di lavoro anche intermediate dalle agenzie locali.Servizio di monitoraggio congiunturaleLa Provincia continuerà ad assicurare gli strumenti di analisi e diffusione dei dati congiunturali sull’andamento del mercato del lavoro, attività che si è rivelata molto utile per aumentare la capacità di prevenzione e di programmazione dei decisori locali. L’accordo sarà sottoposto a verifica periodica. Alcuni risultati raggiunti con le misure attivate dagli accordi anticrisi 2009-2010-2011-2012-2013. 2847 percorsi di formazione individuale in azienda promossi dai Centri per l’Impiego di cui il 64% (cioè 1822) si sono trasformati in rapporto di lavoro 800 persone riqualificate che hanno imparato un nuovo lavoro, oltre il 50 % a sei mesi dalla conclusione ha ritrovato lavoro 1158 persone che hanno ricevuto indennità di frequenza durante la partecipazione a percorsi di riqualificazione o tirocini formativi in azienda Quasi 10.000 lavoratori hanno aggiornato al loro professionalità per favorire la competitività e l’innovazione aziendale. Sono quasi tutte al lavoro e le loro aziende non sono in crisi 291 persone che hanno ricevuto prestiti d’onore o microcredito 530 persone che hanno ricevuto anticipazione sociale 800 persone che hanno beneficiato del servizio di outplacement 71 lavoratori che hanno partecipato a progetti di lavori socialmente utili 6.600 persone ricollocate seguito di intervento diretto dei Servizi per il lavoro della Provincia Investimento complessivo: supera gli 11 milioni di euro ( alcune azioni sono state realizzate con il sostegno di Fondazione e Camera di Commercio di Parma)  
   
   
TRENTO: DALL´EUROPA IN ARRIVO 8 MILIONI DI EURO PER 3.000 GIOVANI TRENTINI  
 

Trento, 29 aprile 2014 - Via libera al programma “Garanzia Giovani”, che porterà in Trentino, nel biennio 2014-2015, fondi europei per 8 milioni di euro, che potranno essere utilizzati per attività di formazione, tirocinio, apprendistato, servizio civile. Obiettivo finale: inserire prima e meglio i giovani trentini nel mercato del lavoro. La Giunta oggi ha approvato, su proposta congiunta del presidente, dell´assessore al lavoro e dell´assessora alle politiche giovanili, il testo della convenzione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che dà attuazione all’iniziativa, voluta dal Consiglio dell’Unione Europea. Entro una ventina di giorni, dunque, sarà pronto il Piano operativo. Dopodiché partirà una campagna informativa coordinata dal Ministero, comprensiva delle modalità di iscrizione on-line. Si prevede un coinvolgimento, nelle varie azioni, di circa 3.000 giovani trentini. I partecipanti riceveranno una proposta - formativa o di lavoro - entro un periodo di quattro mesi dall’adesione al programma. Previsto anche un incentivo economico per le imprese che assumeranno giovani. Primo, importante passo per l’attuazione della “Garanzia Giovani”, programma nazionale per la lotta alla disoccupazione giovanile: la Giunta provinciale ha approvato infatti, nella seduta di oggi, l´apposita convenzione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro) per avviare anche in Trentino il programma Yei (Youth Initiative for Employment – Iniziativa occupazionale giovani), previsto dalla raccomandazione del Consiglio dell’Unione del 22 aprile 2013. La convenzione prevede un piano articolato, con il coinvolgimento di diversi settori della Provincia, che ha l’obiettivo di offrire risposte mirate e concrete a quei giovani tra i 15 e 24 anni che si affacciano al mercato del lavoro ma restano "alla finestra" o rinunciano a inseguire un’occupazione dopo troppi tentativi andati a vuoto. La garanzia risiede nella certezza di ricevere una proposta - formativa o di lavoro - adeguata e promettente entro un periodo di quattro mesi dall’adesione al programma. L’ottica decisa dall’amministrazione provinciale è stata di concentrare gli 8.371.352 Euro messi a disposizione dall’Europa (per il biennio 2014 - 2015) su alcuni dispositivi specifici per realizzare interventi più efficaci e coerenti con il sistema trentino. Oltre alle azioni di accoglienza, presa in carico, orientamento e accompagnamento al lavoro, gli interventi locali punteranno infatti su formazione mirata, tirocini, apprendistato e servizio civile per un coinvolgimento totale di circa 3.000 giovani (ogni giovane potrà essere oggetto di più di una misura). Inoltre, è previsto il Bonus occupazionale: un incentivo economico rivolto alle imprese che assumeranno giovani appartenenti a categorie che potrebbero sembrare poco competitive. Un programma di azione concreto e complesso, dunque. Un programma impone una stretta collaborazione tra attori pubblici che si occupano di scuola, formazione e lavoro nonché un raccordo con le imprese, chiamate a ricoprire un ruolo fondamentale in più passaggi della filiera che si intende realizzare: dovranno esprimere i loro fabbisogni di forza lavoro e prevederne gli scenari futuri e quindi partecipare alla definizione di percorsi formativi, rendendoli "coerenti" con il tessuto produttivo e le sue esigenze. Le imprese inoltre, avranno il compito di ospitare giovani lavoratori, tirocinanti, apprendisti vedendosi assegnato con ciò l’impegno ma anche l’opportunità di sperimentare nuove modalità di reclutamento, prova, assunzione di risorse umane. Non da ultimo – nel caso di inserimenti di successo – potranno beneficiare di incentivi finanziari per le eventuali assunzioni. Scheda; il Programma in sintesi Il giovane potrà iscriversi direttamente ai siti destinati all’iniziativa (che saranno comunicati dopo il 1° maggio, conformemente alle scadenze date dal Ministero). Entro 60 giorni sarà contattato dalla struttura competente per un primo colloquio informativo volto a stipulare un Patto di Servizio. Una volta effettuata l’iscrizione al programma e costruito il dossier attraverso colloqui e altri strumenti di profiling, in base alle competenze, aspirazioni, attitudini del giovane e alle opportunità offerte dal sistema produttivo e formativo trentino, si valuteranno le opzioni più congeniali e più proficue che potranno riguardare la formazione finalizzata all’inserimento lavorativo, il tirocinio, l´apprendistato, il servizio civile. Tali misure saranno poi integrate da dispositivi di accompagnamento al lavoro e dal bonus occupazionale rivolto alle imprese che assumeranno i giovani. Le azioni attivate in Provincia autonoma di Trento (ogni giovane, lo ripetiamo, potrà essere destinatario di più azioni, a seconda delle sue necessità e caratteristiche) sono in sintesi: - Accoglienza, presa in carico, orientamento: è prevista la raccolta dei dati personali e la costruzione del dossier personalizzato sul sito internet locale "ancorato" a quello ministeriale per la circolazione delle informazioni, anche nell’ottica della possibile mobilità. Una volta che la/il giovane saranno inseriti, si attiverà una procedura di valutazione del percorso per loro più confacente che li vedrà co-protagonisti attivi nella costruzione di un paniere di competenze e contatti utili. Nel complesso si stima che saranno raggiunti in tutto 3.000 giovani di cui circa 750 arriveranno all’orientamento specialistico. - Formazione finalizzata all’inserimento lavorativo: sarà volta a fornire le competenze di base non solo immediatamente spendibili nella ricerca di un’occupazione ma anche propedeutiche a eventuali ulteriori dispositivi successivi. Sarà articolata in interventi formativi sia di breve che di lunga durata a seconda delle esigenze, agganciate poi ad un periodo di tirocinio personalizzato. I giovani parteciperanno ad azioni rivolte a gruppi di 10 persone. - Accompagnamento al lavoro: il servizio dovrà seguire i giovani più deboli dal primo contatto di informazione e orientamento fino all’ingresso in un’azienda, anche attraverso azioni di tutorship. - Apprendistato: la misura si rivolgerà soprattutto ai ragazzi inseriti in percorsi di formazione professionale che rischiano di divenire Neet (Not engaged in Education, Employment or Training, ovvero "né lavoratori né studenti-apprendisti"). Si prevede un piano formativo in parte individuale in parte in piccoli gruppi. - Tirocinio: da svolgersi nel territorio provinciale, con la previsione di inserire i ragazzi in percorsi della durata variabile da 4 a 6 mesi presso un datore di lavoro. Il tirocinio sarà mirato all’acquisizione di stili di pensiero e di azione orientati al lavoro per consentire ai giovani di saggiare le richieste concrete provenienti dalle imprese e applicare le competenze acquisite durante il percorso formativo. - Servizio Civile: rivolto a giovani tra i 18 e i 28 anni, mira a fornire loro conoscenze specifiche relative ai settori di intervento nonché consapevolezza e soft skill che facilitino l’ingresso nel mercato del lavoro. - Bonus occupazionale: sarà gestito, secondo quanto previsto dal Ministero, dall’Inps, ente titolato all’erogazione, ed è rivolto alle imprese che dovessero assumere giovani. Avrà importo variabile in base al profilo del giovane e del tipo di contratto sottoscritto. Alcune informazioni sono già disponibili anche sul sito www.Cliclavoro.gov.it

 

 
   
   
PERSONE CON DISABILITÀ: TUTTO IL VALORE DEL LAVORO 235MILA EURO PER LA PROMOZIONE DELL’INSERIMENTO DI DISABILI GRAVI IN CONTESTI FORMATIVI E LAVORATIVI: BANDO IN SCADENZA IL 31 AGOSTO. POSITIVO IL BILANCIO DEI PROGETTI GIÀ REALIZZATI.  
 
Parma, 29 aprile 2014 – Più di tante parole, il valore del lavoro per le persone con disabilità l’hanno mostrato tre video proiettati oggi in Provincia. Tre filmati realizzati in occasione dell’ultimo Premio sulla qualità sociale d’impresa e capaci di raccontare l’inclusione: quella dell’ingegnere della Dallara, paralizzato a causa di un incidente, che riesce a lavorare con occhi e naso (grazie a un software ad hoc) e muovendo le sole braccia; quella delle persone che hanno “trovato casa” alla cooperativa sociale Biricc@; quella del non udente che ha trovato un contesto pronto ad accoglierlo alla Gennari Vittorio spa. Queste e altre storie fanno toccare con mano gli esiti del lavoro della Provincia, e del suo Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild), per il lavoro delle persone con disabilità. Anche i numeri dell’ultimo bando per la transizione al lavoro di disabili gravi parlano chiaro: nel complesso 126 disabili coinvolti, 24 progetti presentati dalle 2 associazioni di persone disabili e 9 cooperative sociali di tipo B che hanno concorso, 17 corsi di formazione e 7 tirocini formativi attivati. Numeri un’iniziativa nata per facilitare il cammino di inserimento al lavoro di persone con gravi disabilità, accompagnandole per alcuni periodi in ambienti formativi adeguati e in situazioni lavorative in cui si svolgono attività idonee. I progetti realizzati nell’ambito del bando hanno spaziato dai corsi di informatica all’apprendimento e pratica del linguaggio musicale, dai corsi di destinazione marketing ai tirocini formativi veri e propri. Il tutto realizzato appunto da due associazioni di persone disabili (Unione Italiana Ciechi, Anmic) e da 9 cooperative sociali (Il Ciottolo, Cabiria, Emc2, Sirio, Arca del Molinetto, il Ponte, Lasse, Cigno Verde, Eumeo).“ci sono persone per le quali il cammino verso il lavoro è lungo e difficile. Tra di loro tanti disabili, per i quali riuscire a ottenere un lavoro è molto complicato. È per loro che abbiamo pensato a questi progetti, che partono dal permettere a queste persone di iniziare a imparare a stare sul luogo di lavoro, comprendendone le regole. Per un disabile grave trovare un’occupazione è un cammino lungo, ma questi sono progetti dai quali la persona esce rafforzata e più capace di fare i passi successivi verso il tanto desiderato lavoro”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle politiche attive del lavoro Manuela Amoretti, affiancata dal responsabile del Sild Marco Melegari e dal presidente del Consorzio di solidarietà sociale Augusto Malerba. Quest’ultimo ha parlato di “iniziative molto positive a vantaggio della socialità, che con il lavoro può dare dignità ed emancipazione”.Il bando, finanziato con un investimento di 235mila euro, è in scadenza il 31 agosto 2014 e ha ancora disponibili circa 90.000 euro. Possono parteciparvi le cooperative sociali e le associazioni dei disabili facenti parte della Consulta regionale disabili, che presentino progetti volti al coinvolgimento di persone con invalidità civile non inferiore al 67%, oppure con invalidità di tipo psichico o intellettivo indipendentemente dalla percentuale, iscritti alle liste del collocamento mirato. La Provincia di Parma ha inoltre già programmato l’attivazione di un nuovo bando, finanziato con ulteriori 250.000 euro, che verrà aperto alla scadenza o all’esaurimento totale delle risorse di quello attuale. Inclusione sociale: le modalità del bando in corsoLa Provincia di Parma ha messo a disposizione risorse finanziarie a valere sul Fondo Regionale Disabili per un importo complessivo di 235.000 euro. Soggetti proponenti possono essere:a) cooperative sociali (di cui all’art 1, comma 1, lett. B L 381/ 91) o loro consorzi (di cui all’art. 8 della stessa legge) con almeno una unità locale nel territorio della provincia di Parma;b) associazioni delle persone con disabilità, facenti parte della Consulta regionale per le politiche a favore delle persone con disabilità (di cui all’art. 12 della L.r. N. 29/1997) aventi sede nel territorio della provincia di Parma.destinatari finali dell’intervento sono le persone con invalidità civile non inferiore al 67% ovvero con invalidità di tipo psichico o intellettivo, indipendentemente dalla percentuale, iscritti alle liste di cui all’art. 8 della L 68/99 nella Provincia di Parma.i contributi vengono erogati per la realizzazione di progetti individuali di transizione al lavoro quali formazione e accompagnamento al lavoro, tirocini formativi, a favore delle persone disabili, individuate in concertazione con il Sild della Provincia di Parma e a patto che si tratti di attività per le quali non sono erogati altri benefici. I numeri del Sild Nel 2013 gli avviamenti al lavoro effettuati dal Sild sono stati complessivamente 401 (con un aumento del 6% rispetto a quelli realizzati nel 2012) e hanno interessato 363 lavoratori (di cui il 44% donne). 50 persone sono state collocate a tempo indeterminato. I risultati nell’arco dell’ultimo triennio sono pari a 1165 avviamenti. Quasi duemila (1.965) gli avviamenti al lavoro nel periodo di mandato (dati 2009-2013).È molto importante rilevare inoltre che il Sild nel 2013 ha promosso ben 102 tirocini formativi (nel triennio sono stati in totale 296, nel periodo di mandato 494). Fondamentale anche il dato della formazione professionale, che ha impegnato 614 utenti nell’arco del mandato e che prevede per l’anno in corso un investimento su ulteriori 250 utenti disabili.Nel complesso i colloqui di orientamento effettuati nel periodo 2009-2012 sono stati oltre 7000.  
   
   
TRENTO, VIOLENZA DI GENERE: SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO  
 
Trento, 29 aprile 2014 - Sottoscritto , presso il Commissariato del Governo per la provincia di Trento, il Protocollo d’intesa “Per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza di genere in provincia di Trento”. Il documento, firmato dalla Provincia autonoma di Trento, dal Commissariato del Governo, dal Consorzio dei comuni trentini in rappresentanza delle Polizie locali del territorio provinciale, dalla Procura della Repubblica di Trento e da quella di Rovereto, rappresenta un’estensione del precedente accordo del luglio 2012 ed ha le medesime finalità: monitorare il fenomeno nonché promuovere iniziative di sensibilizzazione e conoscenza tra gli operatori di Polizia, sulla base di quanto prevede la legge provinciale 6/2012 in materia di "Interventi per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne che ne sono vittime". Primo obiettivo del protocollo firmato oggi, è quello di ampliare il monitoraggio del fenomeno in provincia di Trento, avviato nel 2012 con la sottoscrizione del primo accordo, attraverso un sistema di raccolta dati condiviso con i rappresentanti delle Forze dell´ordine, delle Polizie locali e delle Procure di Trento e di Rovereto. Un´unitarietà di soggetti pronti ad aiutare le donne vittime di violenza, una sorta di task force che garantisca, da un lato, un costante controllo del fenomeno e, dall´altro, si proponga come recettore di denunce e segnalazioni in forma anonima da parte dei cittadini. L´intesa, inoltre, rende possibile l´organizzazione e la realizzazione di una specifica attività di formazione degli addetti delle Forze dell´ordine e delle Polizie locali. Un apposito gruppo di lavoro coordinato dall´Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili stabilirà la metodologia per la raccolta dei dati, determinerà le modalità e la periodicità di tale raccolta, individuerà possibili azioni per la sensibilizzazione degli operatori e definirà le modalità organizzative e i contenuti di queste azioni di sensibilizzazione. Di questo gruppo di lavoro faranno parte, in virtù dell´accordo firmato oggi, anche le Procure della Repubblica di Trento e di Rovereto e il Consorzio dei comuni in rappresentanza della Polizia locale, in aggiunta agli attuali rappresentanti dell´Osservatorio provinciale sulla violenza di genere, del Commissariato del Governo, della Polizia di Stato, dell´Arma dei carabinieri. Il percorso per contrastare la violenza di genere andrà avanti anche su altre strade, fra cui specifici interventi formativi, sviluppati a livello scolastico, per superare gli stereotipi di ruolo e per valorizzare un corretto rapporto fra i generi.  
   
   
BOLZANO: "DONNE INFORMATE": CONFERENZE AD ALBIONS E PERCA IL 6 MAGGIO  
 
 Bolzano, 29 aprile 2014 - La Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna organizzano annualmente, in collaborazione con i Comuni e varie organizzazioni locali, un ciclo di conferenze su diversi temi che riguardano le donne dal titolo "Donne informate". La prossima settimana, il 6 maggio, sono in programma due conferenze, una ad Albions ed una a Perca. Il ciclo di conferenze è divenuto un elemento fisso dell´attività informartiva e di aggiornamento della Commissione provinciale pari opportunità e del Servizio donna. L´offerta incontra un vivo interesse tra il pubblico. Il ciclo di conferenze si svolge su tutto il territorio, raggiungendo, in questo modo, un numero cospicuo di donne altoatesine che hanno la possibilità di informarsi su temi di attualità, coltivare contatti e creare attività di rete fra le organizzazioni femminili. Le relatrici sono esperte nel settore, in grado di trasmettere con passione idee e contenuti e sempre disponibili a rispondere alle domande del pubblico. In questo modo i temi vengono illustrati in modo comprensibile ed efficace per chi partecipa agli incontri. Anche quest´anno le conferenze sono molto diverse tra loro. I temi spaziano dagli aspetti legali importanti per le donne, alla salute, il coraggio civile, la famiglia, il lavoro e l´immagine della donna nella società. La settimana prossima in calendario vi sono due appuntamenti - martedì 6 maggio, alle ore 20.00, presso la "Messnersaal" ad Albions, Astrid Schönweger, pubblicista, e Irene Hager von Strobele, mediatrice culturale, parleranno delle donne e delle loro conoscenze delle erbe e dei loro effetti benefici per la cura, la bellezza ed il trattamento del corpo. - martedì 6 maggio, alle ore 19.30, presso la "Vereinshaus" a Vila di Sopra/perca, Maria Pargger, medico ed omeopata, parlerà di omeopatia e medicamenti antroposofici da impiegare per varie malattie infantili. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate.