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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Maggio 2014
PARLAMENTO EUROPEO: LE SERATA ELETTORALE SI È CONCLUSA. COSA SUCCEDE ORA?  
 
Bruxelles, 27 maggio 2014 - Le elezioni europee sono alle nostre spalle ma nei prossimi giorni sarà più chiaro chi sarà il candidato alla presidenza della Commissione europea e quali gruppo politici riusciranno a trovare un´intesa sul programma del nuovo Parlamento europeo. La Conferenza dei Presidenti (leader dei gruppi parlamentari e il presidente del Pe) si riunisce il 27 maggio per discutere i risultati delle elezioni rispetto al paesaggio politico dell´Ue e in Parlamento. Ed anche per capire come esso influenzerà l´elezione del Presidente della Commissione europea. Per la prima volta i partiti politici europei hanno presentato i loro candidati alla presidenza della Commissione europea, l´organo esecutivo responsabile di proporre e vigilare che gli Stati membri applichino le politiche europee approvate dal Parlamento. Durante la notte elettorale, la maggior parte dei candidati hanno dichiarato che il nuovo presidente della Commissione dovrebbe essere uno di loro. La nomina ufficiale dovrebbe essere annunciata nelle prossime settimane dal Consiglio, che riunisce i capi di stato e di governo degli Stati membri. Il primo passo che devono fare è una cena informale martedì sera a Bruxelles per discutere insieme. Il Trattato dell´Ue spiega chiaramente che la scelta dei candidati dovrebbe prendere in considerazione i risultati delle elezioni. I candidati nominati cercheranno il sostegno dei gruppi politici del Parlamento, che dovrebbe votare per approvare o meno il candidat del Consiglio durante la plenaria del 14-17 luglio. Per ottenere la nomina del Parlamento europeo, più della metà dei deputati (376) dovrà votare a favore. Un altro dato da prendere in considerazione è la possibilità di nuovi gruppi politici che potrebbero nascere dopo le elezioni. Secondo le regole del Parlamento, un gruppo deve essere composto da almeno 25 deputati di 7 Stati membri diversi. I gruppi politici ufficiali del Pe devono formarsi prima della prima plenaria, che inizierà l´1 luglio. La prima sessione plenaria sceglierà un nuovo Presidente del Parlamento e i vicepresidenti. Guarda la nostra inforgrafica per saperne di più. I dati provvisori relativi alle elezioni (lunedì ore 11) mostrano il Ppe vincente con 214 seggi, seguito da S&d con 189 seggi. Seguono Alde (66), i Verdi (52), Ecr (46), Sinistra Unita (42) e Edf (38). Il numero dei deputati non iscritti del vecchio parlamento sarebbe 41, mentre 63 sono i seggi vinti da nuovi partiti o candidati non ancora iscritti a un gruppo esistente.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE VAN ROMPUY E IL PRESIDENTE BARROSO SULLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN UCRAINA  
 
Bruxelles, 27 maggio 2014 - L´unione europea si compiace dello svolgimento delle elezioni presidenziali in Ucraina. Siamo ansiosi di lavorare a stretto contatto con il prossimo presidente in vista di assicurare la stabilità politica ed economica dell´Ucraina. Prendiamo atto della valutazione preliminare dell´Osce / Odihr s ´che le elezioni presidenziali in Ucraina è stata caratterizzata da un´alta affluenza e una chiara volontà da parte delle autorità di tenere quello che era un vero e proprio elezione sostanzialmente in linea con gli impegni internazionali e che le libertà fondamentali rispettati, nonostante la ambiente di sicurezza ostile in due regioni orientali del paese. Tutti gli ucraini dovrebbero prendere questi sondaggi come opportunità per un nuovo inizio per il paese, e cominciare accettando l´esito del voto una volta che i risultati finali sono noti. Il positivo svolgimento di queste elezioni costituisce un importante passo verso l´obiettivo di de-escalation delle tensioni e ripristinare la sicurezza per tutti gli ucraini. Contiamo sul costante impegno di tutte le parti per la dichiarazione di Ginevra congiunta al processo elettorale e il suo esito, e le dichiarazioni di benvenuto da parte della Federazione russa, che indicano che rispetterà la volontà del popolo ucraino e di impegnarsi in un dialogo con il nuovo ucraina Presidente. Saremo lieti di ulteriori passi concreti su questo percorso costruttivo, compreso l´uso della leva finanziaria sui gruppi armati di de-escalation della situazione sul terreno. L´ucraina e la sua gente ora bisogno di pace e stabilità al fine di impegnarsi nell´attuazione delle riforme indispensabili e di vasta portata. Le tavole rotonde di unità nazionale hanno sottolineato il grado di preparazione degli ucraini provenienti da diversi background e regioni politiche a raccogliere questa sfida. L´ue è pronta ad assistere l´Ucraina in questo sforzo, e conta su altri partner internazionali a fare lo stesso.  
   
   
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE BARROSO A DALIA GRYBAUSKAITë, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI LITUANIA  
 
 Bruxelles, 27 maggio 2014 - "Gentile Signora Presidente, A nome della Commissione europea e da me, vorrei congratularmi con lei per la sua ri - elezione a Presidente della Repubblica di Lituania. Il fatto che il popolo lituano ti ha dato il mandato per il secondo mandato dimostra quanto apprezzano i vostri sforzi e il lavoro. Sono particolarmente lieto che abbiamo lavorato insieme presso la Commissione Europea e in seguito una costante cooperazione costruttiva con voi come Capo dello Stato, in particolare durante la Presidenza lituana del Consiglio dell´Unione europea. Vorrei esprimere i miei migliori auguri personali e non vedo l´ora di congratularmi con lei in persona nel prossimo futuro. Vi auguro ogni successo nel soddisfare le aspettative dei cittadini lituani collocati in voi e in seguito leader Lituania a nuove conquiste . Voglia gradire, cara Signora Presidente, i sensi della mia più alta considerazione. José Manuel Durão Barroso "  
   
   
UE: IL COMMISSARIO BARNIER ACCOGLIE IL VOTO DEL REFERENDUM DANESE SUL TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI  
 
Bruxelles, 27 maggio 2014 - Il popolo danese ha votato in un referendum a favore di aderire al Tribunale del brevetto unificato (Upc). L´accordo sulla Upc sarà istituito un unico e specializzato giurisdizione sul brevetto Ue. Una volta entrato in vigore, sarà possibile avere un brevetto europeo con effetto unitario - un titolo giuridico per garantire una protezione uniforme per un´invenzione di tutti i 25 Stati membri su base one-stop shop. Questo porterà vantaggi di costo e di ridurre gli oneri amministrativi. Una volta che il Parlamento danese ratifica dell´accordo, la Danimarca sarà il quinto Stato membro a ratificare (dopo Austria, Belgio, Francia e Malta). È necessaria ratifica da tredici Stati membri per l´accordo entri in vigore. Commissario per il Mercato interno ei servizi Michel Barnier ha dichiarato: " L´approvazione dell´accordo sul tribunale unificato dei brevetti da parte degli elettori danesi dà un segnale molto positivo per tutti i firmatari e dovrebbe incoraggiarli a ratificare senza indugio Come primo tribunale specializzato comune al. Gli Stati membri della zona contenzioso sui brevetti, la Corte si apre un nuovo capitolo nella storia sia del sistema dei brevetti e la cooperazione giudiziaria nell´Unione europea ".  
   
   
LOTTA ANTIFRODE: ADOTTATO IL PROGRAMMA DI LAVORO HERCULE III  
 
Bruxelles, 27 maggio 2014 - Ieri la Commissione europea ha adottato il primo programma di lavoro annuale per il nuovo programma anti-frode Hercule Iii. Nel 2014, 13.700.000 € saranno messi a disposizione per sostenere gli Stati membri nella lotta contro la frode, la corruzione e altre attività illegali. Il programma contribuirà inoltre a finanziare progetti specifici scanner a raggi x ed altre attrezzature tecniche acquistato dalle autorità nazionali per stroncare il contrabbando e altre attività criminali che ledono gli interessi finanziari dell´Unione europea. Algirdas Šemeta, commissario europeo per la fiscalità, dogane e la lotta antifrode, ha dichiarato: "Combattere la frode e la corruzione nell´Ue deve essere davvero una partnership. Hercule Iii significa che gli Stati membri avranno un notevole sostegno finanziario a prendere truffatori e proteggere il denaro dei contribuenti. Grazie al programma di lavoro adottato oggi, molti progetti antifrode utili possono ora iniziare a mettere in pratica ". Una novità importante nell´ambito del nuovo programma Hercule Iii è che gli Stati membri possono richiedere maggiori finanziamenti. I potenziali beneficiari sono ora autorizzati a presentare una domanda di finanziamento, anche se solo un minimo di co-finanziamento nazionale può essere reso disponibile. In realtà, gli Stati membri possono richiedere un finanziamento fino al 80% dei costi complessivi per le azioni volte a rafforzare la capacità tecnica e operativa delle dogane e forze dell´ordine. In casi eccezionali e debitamente giustificati, il finanziamento può anche essere portato al 90%. Ciò è tanto più importante nell´attuale clima economico attuale, in cui molti bilanci nazionali sono sotto pressione. Il bilancio per le azioni di assistenza tecnica nel 2014 ammonta a € 10.300.000 e sarà utilizzato per aiutare le autorità nazionali a comprare, per esempio, strumenti di indagine, i raggi X scanner e computer per sistemi di riconoscimento Numero Automated piastra (Anprs). La Commissione, inoltre, pagare per l´accesso alle banche dati specializzate per l´uso anonimo doganali degli Stati membri e le autorità fiscali. Questo supporto è particolarmente importante nel contesto della lotta contro il contrabbando di tabacco, che causa perdite annuali di circa 10 miliardi di € per l´Ue ei suoi Stati membri. Un ulteriore € 3.400.000 dal programma Hercule Iii saranno spesi per attività di formazione, seminari e conferenze. La formazione sarà, per esempio, essere organizzato per il personale operativo nelle abitudini ´Stati membri o le forze di polizia, per migliorare le loro competenze in digital forensics e consentire loro di condividere le migliori pratiche in questo campo. Seminari, studi e conferenze potranno agevolare lo scambio di informazioni tra esperti giuridici e accademici relativi alle pratiche legali nel lottare contro la frode e la corruzione. Passi successivi - La Commissione pubblicherà bandi per "inviti a presentare proposte" per invitare dogane, autorità fiscali, università ed esperti giuridici degli Stati membri di applicare per il finanziamento.  
   
   
RELAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLO STATO DELLO SPAZIO SCHENGEN  
 
Bruxelles, 27 maggio 2014 - Lo spazio Schengen di libera circolazione è un risultato unico. Ogni anno milioni di cittadini europei si avvalgono della possibilità di viaggiare liberamente per visitare amici e parenti, fare viaggi di lavoro o di visitare altri paesi Schengen come turisti. Ieri la Commissione ha adottato la sua ´salute´ quinto Schengen, una rassegna biennale sul funzionamento dello spazio Schengen. Il rapporto fornisce un resoconto chiaro di stato dello spazio Schengen, per assicurare un´interpretazione coerente e l´applicazione delle regole comuni tra tutti i paesi partecipanti Schengen 1 . " In un ambiente momento particolarmente difficile alle nostre frontiere esterne, la Commissione è lieta di vedere che vengono attuate misure concrete per rafforzare ulteriormente l´area Schengen. Le relazioni biennali servono come base per le discussioni chiari e trasparenti che sono cruciali per l´efficacia e la legittimità del sistema Schengen. Esso prevede un migliore orientamento politico su questioni pertinenti e consentire decisioni tempestive da adottare sui futuri sviluppi ", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni. Questa quinta relazione copre il periodo 1 novembre 2013 - 30 aprile 2014 e valuta in particolare : La situazione alle frontiere esterne dello Spazio Schengen - Tra novembre 2013 e febbraio 2014 , ci sono stati 25 936 rilevamenti di attraversamento clandestino della frontiera. Questa è una diminuzione rispetto ai quattro mesi precedenti il periodo di riferimento, ma un incremento del 96% rispetto allo stesso periodo di un anno fa (novembre 2012 e febbraio 2013). In totale, il numero di rilevamenti di valichi di frontiera irregolari nel 2013 era 107 365, il 48% in più rispetto al 2012. Il percorso Mediterraneo centrale era la via principale utilizzato nel corso del 2013, dopo aver registrato un aumento di quasi quattro volte rispetto all´anno precedente (oltre 40 000 rilevazioni). Dopo l´aumento degli arrivi nell´area centrale del Mediterraneo a partire dall´estate 2013 e la tragedia di Lampedusa , la Commissione ha proposto modi per affrontare meglio i flussi migratori e di asilo, e prevenire la morte dei migranti nel Mediterraneo ( Ip/13/1199 ). La Commissione si è impegnata a garantire che le azioni individuate dalla Task Force Mediterraneo continueranno ad essere attuate. L´applicazione delle norme Schengen - La relazione mette in evidenza i passi Commissione ha adottato per garantire la corretta applicazione delle norme di Schengen e affini diritto dell´Ue, tra cui il rispetto della dignità umana, principio di non respingimento e l´assenza di controlli alle frontiere interne. Presenta una panoramica delle recenti valutazioni Schengen che sono state effettuate in vari Stati partecipanti sotto l´attuale meccanismo di valutazione di Schengen. I preparativi per il lancio del nuovo meccanismo di valutazione Schengen stanno facendo buoni progressi e le prime valutazioni nel quadro del nuovo meccanismo Schengen si può aspettare da gennaio 2015. La relazione affronta anche altri sviluppi recenti nella zona Schengen, tra cui andare in diretta del Sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur) e le recenti comunicazioni adottate dalla Commissione, tra cui quello sulla politica di ritorno Ue. Rilascio di visti e procedure di sicurezza - Il rapporto presenta anche gli ultimi sviluppi in materia di accordi di riammissione e di facilitazione del visto e di liberalizzazione dei visti, comprese le recenti modifiche al regolamento 539/2001 che ha rivisto il meccanismo di reciprocità e ha introdotto un nuovo meccanismo di sospensione. Lo stato di avanzamento per quanto riguarda l´uso del sistema di informazione visti (Vis), attualmente operativa in quindici regioni, viene presentata anche 2 . Il Vis sta lavorando bene ed entro il 1 ° aprile 2014, il sistema aveva trasformato 6,7 milioni di domande di visto, mentre sono state emesse circa 5,6 milioni di visti. Dalla sua entrata in funzione, il 9 apr 2013 ( Ip/13/309 e Memo/13/309 ) , la seconda generazione del sistema d´informazione Schengen (Sis Ii) ha funzionato senza intoppi. Attraverso valutazioni Schengen regolari e indagini specifiche, la Commissione continuare a valutare lo stato operativo del gioco e il livello di attuazione del sistema per garantire una piena utilizzazione efficiente delle nuove categorie di avvisi e funzionalità.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE APPROVA DUE MISURE DI COMPENSAZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO PER L´UFFICIO POSTALE FRANCESE  
 
Bruxelles, 27 maggio 2014 - La Commissione europea ha concluso che gli sgravi fiscali concessi dalla Francia per l´ufficio postale francese (La Poste) per garantire che una alta densità di servizi postali è mantenuta per tutto il periodo 2013-2017 è in linea con le norme Ue in materia di aiuti di Stato. Essa ha inoltre autorizzato il pagamento di un contributo per finanziare le attività di La Poste di trasporto e consegna alla stampa nel corso del periodo 2013-2015. La Commissione ha ritenuto che le due misure di aiuto non sono suscettibili di falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico, in particolare perché solo parzialmente compensati i costi netti del servizio pubblico compiti che le incombono su La Poste. Vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, Joaquín Almunia, ha dichiarato: ´La decisione odierna consentirà a La Poste di continuare a svolgere il suo fondamentale ruolo sociale ed economico e importanti compiti di servizio pubblico, senza falsare indebitamente la concorrenza. ´ Il compito di La Poste ´presenza sul territorio´ è stato progettato per garantire l´alta densità della rete postale, al di là dell´obbligo di servizio universale, in particolare nelle zone rurali. Per finanziare questa operazione, il contratto di servizio pubblico tra lo Stato e La Poste per 2013-2017 prevede che La Poste riceverà sgravi fiscali locale di circa 170.000.000 € / anno (850.000.000 € in totale per il periodo in questione). Il compito di trasportare e consegnare alla stampa obbliga La Poste di offrire tariffe regolamentate vantaggiose alle pubblicazioni di interesse generale riconosciute. Il memorandum d´intesa firmato nel 2008 da parte dello Stato, La Poste e le organizzazioni premere commerciali prevede che La Poste riceverà sovvenzioni pari a € 597.000.000 per il periodo 2013-2015 al fine di svolgere questo compito. La Commissione ha esaminato le due misure in base alle norme sugli aiuti di Stato sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico, adottato nel 2011 (cfr. Ip/11/1571 ). Tali norme mirano, in particolare, per evitare distorsioni della concorrenza derivanti da un eccesso di compensazione. La Commissione è convinta che La Poste non sarebbe sovracompensazioni per le due misure in questione, in particolare perché l´importo della compensazione copre solo parzialmente i costi netti degli obblighi di servizio pubblico.  
   
   
"CONFERENZA CAPS2014"  
 
Bruxelles, 27 maggio 2014 - La conferenza Caps (Collective Awareness Platforms for Sustainability and Social Innovation) 2014 si svolgerà l´1 e 2 luglio a Bruxelles, in Belgio. Caps2014 è il primo evento internazionale dedicato alle piattaforme di consapevolezza collettiva per la sostenibilità e l´innovazione sociale. La parte "Caps2014 Off" dell´evento, che si terrà il 1° luglio, offrirà un programma dinamico di colloqui, "non-conferenze", workshop, sessioni pratiche e momenti di networking. Il giorno successivo, la parte "Caps2014 Conference" offrirà ai partecipanti una panoramica dei progetti e delle iniziative in corso, nonché informazioni dettagliate sull´imminente bando Caps nell´ambito di Orizzonte 2020 (apertura a settembre 2014). La partecipazione all´evento è gratuita, ma è obbligatoria la registrazione. Caps2014 è organizzata sotto l´egida della Commissione europea attraverso il progetto Caps2020, coordinato da Sigma Orionis. Per maggiori informazioni, visitare: http://caps-conference.Eu/    
   
   
FVG: 50° CONSIGLIO REGIONALE: SERRACCHIANI, NS. SPECIALITÀ SERVE AL PAESE  
 
Trieste, 27 maggio 2014 - "La Specialità del Friuli Venezia Giulia serve all´Italia, serve al nostro Paese. Nel tempo sono cambiati i contenuti della nostra Specialità, oggi c´è la necessità di ripensarla e di riuscire a ´trascinarla´ verso nuove forme: questa, oggi, è la nostra priorità", ha dichiarato la presidente della Regione Debora Serracchiani al termine dell´odierna solenne seduta del Consiglio regionale, in occasione del 50.Mo dalla prima riunione dell´Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia. "Una specialità da ripensare - ha osservato la presidente Serracchiani - anche in termini finanziari. Siamo consapevoli fino in fondo della nostra Autonomia e siamo determinati ad esercitarla: oggi dobbiamo gestire in modo diverso le nostre funzioni e le nostre competenze".  
   
   
TRENTO: LA GIUNTA HA RIDOTTO L´ALIQUOTA IRAP DELLO 0,7 PER CENTO  
 
 Trento, 27 maggio 2014 - La Giunta provinciale, su proposta del suo presidente, ha deliberato ieri di ridurre l´aliquota dell´Irap allo 0,7%. Il provvedimento riguarda il periodo di imposta successivo al 31 dicembre 2013, tenuto conto degli effetti conseguenti alle modificazioni della disciplina dell´Irap previsto dalla manovra Renzi contenuta nel decreto legge del 24 aprile 2014, n. 66. Il primo articolo della legge finanziaria provinciale di assestamento 2014 prevede la riduzione dell´aliquota Irap ordinaria e di quella delle imprese concessionarie fino a un massimo dell´1,1%, affidando alla Giunta il compito di fissare questa misura, tenendo però conto degli annunciati sgravi Irap da parte del Governo, in modo da assicurare l´equivalenza del gettito Irap rispetto a quanto previsto dal bilancio di previsione 2014. Tenuto conto che la "manovra Renzi", tuttora in via di conversione in legge, ha ridotto le aliquote Irap di 0,4 punti percentuali, passando dal 3,90% al 3,50% per l´Irap ordinaria e dal 4,20% al 3,80 per le imprese concessionarie, la Giunta provinciale ha oggi fissato la misura della riduzione dell´aliquota in 0,7% punti percentuali, per far sì che gli effetti della manovra nazionale vengano assorbiti nella più ampia riduzione provinciale. In tal modo, sommando la riduzione delle aliquote prevista a livello nazionale (0,4%) con quella che è stata deliberata a livello provinciale (0,7%), viene sostanzialmente garantita la riduzione complessiva dell´1,1%, che rappresenta la misura massima prevista dalla legge provinciale, assicurando in tal modo lo stesso gettito Irap rispetto a quello previsto dal bilancio di previsione 2014. Rimane quindi invariato lo sgravio fiscale per i soggetti interessati, che potranno comunque beneficiare della riduzione complessiva delle aliquote nella misura appunto dell´1,1%. Naturalmente il provvedimento deciso oggi potrà essere modificato entro il prossimo 30 settembre, nel momento in cui le aliquote nazionali risultassero diverse in sede di conversione in legge del decreto governativo.  
   
   
CALABRIA: LA RAGIONERIA HA EFFETTUATO PAGAMENTI PER CIRCA 12 MILIONI DI EURO  
 
Catanzaro, 27 maggio 2014 - L’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini rende noto che la Ragioneria generale della Regione Calabria ha effettuato nel corso della settimana pagamenti per un totale di circa 12.000.000 di euro. Su disposizione del dipartimento Lavoro e formazione vengono trasferiti 8.200.000 euro, di cui 2 milioni a valere sul Por Fse 2007/2013 e 6.200.000 euro per i Lavoratori Socialmente utili e di Pubblica utilità. La somma corrisponde alla Ii tranche in anticipazione per due mensilità dell’anno 2014 a favore degli enti utilizzatori di Lsu e Lpu. Nel dettaglio, 5.649.280 euro vengono pagati ai Comuni; 31.316 alle Province; 730 alle Asp; 355.235 alle Comunità Montane; 106.176 euro alle Società cooperative; 23.125 agli enti parco nazionali; 1.850 euro ai Consorzi e 20.538 euro all’Arpacal. Un pagamento di 25.000 euro a valere sul Por Fep 2007/2013 viene effettuato per il dipartimento Agricoltura mentre per il dipartimento Lavori Pubblici vengono liquidati circa 2.000.000 euro del Por Fesr 2007/2013 e per le Attività produttive viene trasferito l’importo di 1.100.000 euro a valere sul Por Fesr. La Ragioneria ha infine effettuato per il dipartimento Bilancio un pagamento di 700.000 euro destinati ai Comuni per rimborsi relativi ai mutui. Questa la distribuzione: 56.000 euro al Comune di Acri; 6.600 a Agnana Calabra; 10.000 euro ad Aieta; 8.100 euro ad Altilia; 5.000 ad Ardore; 5.000 euro ad Argusto; 53.000 euro a Bisignano; 5.000 al Comune di Cicala; 20.000 a Dinami; 6.600 euro a Falconara Albanese; 13.500 a Laino Castello; 10.000 euro a Maierà; 1.700 euro a Marano Marchesato; 6750 a Marano Marchesato; 5.000 euro al Comune di Melicuccà; 10.000 euro al Comune di Nocara; 20.000 al Comune di Pallagorio; 12.000 euro a Paludi; 30.000 euro a Paterno Calabro; 40.000 euro a Pietrafitta; 13.500 a Ricadi; 12.000 euro a Rombiolo; 10.000 euro a San Pietro in Maida; 13.500 euro a Santa Caterina dello Jonio; 11.750 euro a Santa Domenica Talao; 6.600 euro a Scido; 10.000 euro a Terranova Sappo Minulio; 20.000 a Tortora; 13.500 a Zambrone; 234.731 euro al Comune di Vibo Valentia. “Una gestione delle risorse trasparente – ha detto l’assessore Mancini - è una garanzia in più per i calabresi, che possono così verificare come questa Amministrazione Regionale sia costantemente impegnata a sostenere le famiglie, le imprese e gli enti locali”.  
   
   
BOLZANO: AGGIORNARE LA PA  
 
Bolzano, 27 maggio 2014 - Approfondire i modelli di buona amministrazione, illustrare gli obiettivi della riorganizzazione della Pa, individuare nuove modalità per garantire servizi di qualità al cittadino: questi i temi di fondo sviluppati il 26 maggio a Bolzano dal presidente della Provincia Arno Kompatscher e dall’assessore all’amministrazione Waltraud Deeg nel primo incontro con tutti i dirigenti dell´ente pubblico. Nella sede della Lub a Bolzano decine di dirigenti dell´Amministrazione Provinciale (Direttrici e direttori di Dipartimento, di Ripartizione, d´Area funzionale e d´Ufficio) si sono ritrovati per la prima volta a discutere con i referenti politici sul funzionamento e il futuro della Pa. "Il primo passo per conoscerci meglio e collaborare meglio", lo ha definito in apertura il direttore generale Eros Magnago. L´analisi del programma di governo, l´orientamento della riorganizzazione, lo scambio di idee sull´attività amministrativa sono stati al centro delle tre ore di dialogo tra il presidente Arno Kompatscher, l´assessore Deeg e i dirigenti provinciali, presenti anche il vicepresidente Christian Tommasini e l´assessore Florian Mussner. "È il primo passo per avviare un processo pluriennale di aggiornamento della Pa là dove si rende necessario, perché molte cose già funzionano e bene", ha premesso Kompatscher. Il Presidente ha ricordato che nell´accordo di coalizione della Legislatura è sancita la separazione tra i compiti della politica e quelli dell´amministrazione, con l´obiettivo comune di un´azione di governo e di servizio ancora più efficiente. "I cittadini sono al centro del nostro lavoro, sembra ovvio ma a volte si dimentica", ha detto Kompatscher ricordando che per la Provincia la sfida del futuro, con meno risorse finanziarie e strutturali, sarà quella di concentrarsi sui servizi essenziali e offrire prospettive ai giovani. "Generalmente la pubblica amministrazione è sinonimo di burocrazia, ma spesso questa è necessaria per garantire equità. Ora dobbiamo mostrare di essere capaci di ridurla: la politica, e intendo Giunta e Consiglio provinciali, creando le condizioni quadro per far lavorare bene gli uffici, il personale offrendo la soluzione ai cittadini e gli input alla politica per migliorare. La Giunta è aperta a critiche, proposte, idee", ha aggiunto Kompatscher. Dalle osservazioni dei dirigenti sono emerse le prime proposte per intervenire sulle criticità burocratiche e normative, avvalersi meglio della professionalità del personale e potenziare l´e-government. L´asessore Deeg ha ricordato ai dirigenti che "le aspettative dei cittadini nella Pa sono elevate: per questo siamo impegnati a snellire gli iter, a rafforzare la comunicazione esterna e quella interna. In tal senso la gestione del personale è essenziale." L´ultima riorganizzazione della Provincia risale a inizio anni ´90, ha aggiunto Deeg, "oggi con l´aumento delle competenze siamo chiamati ad aggiornare i processi amministrativi. Questo primo incontro avvia il lavoro parallelo tra politica e amministrazione dopo che di recente la Giunta ha approvato una revisione della struttura dirigenziale. Sono certa che da questo processo di partecipazione arriverà un contributo importante."  
   
   
TRENTO: RISPOSTE CONCRETE E CONDIVISE, IL PIANO "GARANZIA GIOVANI" AL VIA  
 
Trento, 27 maggio 2014 - Anche i giovani trentini hanno aderito in buon numero al Piano europeo "Garanzia Giovani". In Giunta il punto è stato fatto dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi, che ha proposto l´approvazione della delibera in cui è previsto il Piano di attuazione per l´occupazione giovanile della Provincia autonoma di Trento, cofirmatari il presidente Ugo Rossi e l´assessore alle politiche giovanili Sara Ferrari. "Garanzia Giovani" (Youth Guarantee) è il Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile previsto dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013 e che ha destinato specifici fondi per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione particolarmente elevati. All’italia arriveranno 1,5 miliardi di euro da investire in politiche attive di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani tra i 15 e i 29 anni che si sono affacciati nel mercato ma non sono riusciti a entrarvi. La Provincia di Trento, in prima battuta, non era stata considera tra i potenziali territori beneficiari del fondo europeo perché il tasso di disoccupazione giovanile risulta più basso, (23.5% nel 2013) rispetto al limite fissato dalla Raccomandazione (sopra il 25%). Si sarebbe però trattato di una palese ingiustizia perché il sistema avrebbe penalizzato un territorio che, anche grazie alle politiche economiche attuate in questi anni, è riuscito a contenere il livello di disoccupazione malgrado abbia dovuto affrontare difficoltà analoghe al restante territorio nazionale. Dopo una lungo confronto che il vicepresidente Olivi ha condotto personalmente presso il Ministero, anche la Provincia autonoma di Trento è stata così ammessa al progetto ed ha ottenuto l’assegnazione di € 8.371.000 per gli anni 2014 e 2015 per la realizzazione di interventi per l’occupazione e tali risorse saranno finalizzate a innalzare il tasso di occupazione giovanile, ridurre il tasso di disoccupazione e abbassare la quota di giovani Neet. Sono stati 495 fino al 22 maggio i giovani trentini che hanno aderito a Garanzia giovani, su un totale di 57319 a livello nazionale. "Il nostro obiettivo - sottolinea il vicepresidente Olivi - è passare dall´occupabilità all´occupazione effettiva del giovane, cioè dalla fase della formazione a quella dell´inizio di un´attività lavorativa concreta". “Nell’arco delle ultime tre settimane - ha commentato il vicepresidente Olivi stamani nel coro dell´incontro con gli organi di informazione - abbiamo completato l’attuazione di questo importante progetto che risponde a due importanti obiettivi della Giunta provinciale: da un lato offrire effettive opportunità occupazionali ai giovani particolarmente in difficoltà nell’accesso al lavoro; dall’altro dare una prima impronta di concretezza allo sviluppo del progetto di transizione scuola-lavoro attraverso il coinvolgimento delle scuole nell’attuazione del piano di intervento.” “Il piano - prosegue Olivi - è stato condiviso con le parti sociali attraverso un ampio e approfondito dibattito nell’ambito della Commissione provinciale per l’impiego. Tale passaggio ha consentito di responsabilizzare i soggetti direttamente coinvolti nell’attuazione del piano ed ha creato le basi per cambiare la prospettiva degli strumenti che la Provincia attiva. Due gli impegni fondamentali: in primo luogo rafforzare il rapporto con le imprese. Abbiamo pianificato una serie di incontri per far sì che siano effettivamente pronte ad accogliere dei giovani. In secondo luogo, vogliamo passare dalla fase della mera formazione, che crea le condizioni per l´occupabilità del giovane, ad una occupazione effettiva”. Neet, cioè disoccupati, in cerca di prima occupazione, drop out: questo è il target di beneficiari cui sono destinati gli interventi previsti. Non solo: a coloro che parteciperanno al programma verrà garantita un´offerta qualitativamente valida di lavoro, formazione, apprendistato o tirocinio entro quattro mesi dall’iscrizione. Titolare dell’iniziativa, per l´Italia, è il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con cui la Provincia ha stipulato il 28 aprile scorso una Convenzione grazie alla quale è stato approvato oggi il Piano di attuazione delle misure che si aggiungeranno a quanto già realizzato in provincia sul tema del lavoro e del contrasto alla disoccupazione giovanile. Alla Provincia autonoma di Trento, come si diceva, sono stati assegnati 8.371.352 euro: queste risorse saranno finalizzate per innalzare il tasso di occupazione giovanile, ridurre il tasso di disoccupazione e abbassare la quota di giovani Neet. L’offerta di servizi per la provincia è stata ideata e organizzata da un gruppo di lavoro coordinato dall’Assessorato allo sviluppo economico e lavoro e composto da Servizio Europa (quale organismo intermedio responsabile del programma), dal Dipartimento Sviluppo Economico e Lavoro, dal Dipartimento della Conoscenza, dall´Agenzia del lavoro, dall´Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili. Il piano prevede una filiera articolata, strutturata lungo percorsi alternativi cui i giovani saranno orientati a seconda del loro bagaglio formativo e delle loro inclinazioni. L’intento, infatti, è quello di capitalizzare caratteristiche e attitudini personali, esperienza formativa e lavorativa del giovane per guidarlo verso un progetto di auto-realizzazione consapevole, chiaro e razionale. Punto di partenza è la registrazione al portale nazionale www.Garanziagiovani.gov.it o al portale provinciale "Trentino lavoro" https://www.Sil.provincia.tn.it/trentinolavoro che sono attivi fin dal primo maggio scorso. Registrandosi, il giovane dichiara di essere interessato e disponibile a entrare nel programma. A livello provinciale l’Agenzia del Lavoro mette inoltre a disposizione i Centri per l´impiego per fornire agli utenti supporto e informazioni. Stesso servizio è garantito dal numero verde 800264760. Una volta iscritto, il giovane verrà contattato dai Centri per l´impiego entro 60 giorni per fissare un incontro, durante il quale verrà completato l’inserimento dei suoi dati e riceverà informazioni di base: in questa fase, infatti, che racchiude Accoglienza, presa in carico e profiling ed è rivolta a tutti gli aderenti al programma, saranno anche date informazioni sulla Garanzia Giovani e, più in generale, sul sistema di interventi attivo in provincia. Dopo questo passaggio e una valutazione delle caratteristiche del soggetto, sarà stipulato un Patto di attivazione tra utente e servizio che condivideranno obiettivi, tempi, strumenti per la realizzazione del progetto personalizzato e la responsabilità per la buona riuscita degli interventi. A quel punto, a seconda degli esiti dell’azione di profiling, i giovani potranno essere diretti verso uno dei quattro percorsi previsti: a) il primo percorso è destinato a giovani che hanno concluso l’iter formativo e prevede una fase di orientamento specialistico, a cui seguono moduli formativi mirati all’inserimento lavorativo (di 26 ore), da un tirocinio in azienda di durata variabile dalle 8 alle 24 settimane a seconda del profilo del giovane e da un servizio di accompagnamento per favorire e supportare la collocazione in azienda; b) per chi invece è uscito dal circuito formativo senza aver raggiunto un titolo, è previsto un percorso che include un periodo di formazione di durata variabile dalle 50 alle 200 ore e un tirocinio che potrà durare dalle 16 alle 24 settimane (estendibile ai 12 mesi per disabili e persone svantaggiate) e potrà realizzarsi anche fuori dai confini provinciali; c) anche nella Garanzia Giovani trova spazio l’apprendistato che, all’interno del contratto a causa mista, prevede sia formazione sia inserimento in azienda e potrà avere una durata massima di due anni; d) infine, il quarto percorso si fonda sul Servizio Civile che verrà potenziato, rispetto a quanto già realizzato in provincia, attraverso l’ampliamento dei posti disponibili e dei settori di inserimento. Inoltre, a esclusione dell’apprendistato che segue la normativa di riferimento, tutti i percorsi prevedono il bonus occupazionale per le aziende, erogato dall’Inps, con cui verranno stabiliti criteri e modalità di assegnazione. Rispetto alle misure precedenti, il bonus è un dispositivo indiretto essendo indirizzato non ai giovani ma alle imprese come supporto economico a fronte di una precisa contrattualizzazione e verrà commisurato in base al target del soggetto che verrà assunto. È infatti prevista la corresponsione di un incentivo solo per alcuni profili di giovani lavoratori che sarà graduato a seconda della competitività degli stessi: saranno “premiate” maggiormente le aziende che assumeranno le figure più fragili sul mercato del lavoro. Secondo i dati del monitoraggio settimanale a cura del Ministero il 22 maggio (ultimo rilascio) risultano iscritto al programma nazionale 57.300 giovani. Alla medesima data gli iscritti residenti in provincia di Trento risultano essere 495. Una sfida complessa, dunque, che per essere vinta richiede la compartecipazione di molti attori del territorio, dalle organizzazioni dei lavoratori e delle imprese alla società civile tutta, ma che offrirà a molti dei nostri giovani nuove carte per costruire inediti scenari di speranza, futuro e dignità. (mn) Per ulteriori informazioni: www.Garanziagiovani.gov.it  www.Provincia.tn.it/garanzia_giovani/    
   
   
TRENTO: LAVORATORI DISABILI, CAMBIANO LE NORME PER LA GESTIONE DI ELENCHI E GRADUATORIE  
 
Trento, 27 maggio 2014 - Nuove regole per l´avviamento al lavoro di chi ha una disabilità o è inserito in una categoria protetta. Su proposta del vice presidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, la Giunta provinciale ha aggiornato infatti le norme per la gestione degli elenchi e delle graduatorie provinciali dei lavoratori disabili. Cambia la disciplina dell´avviamento al lavoro, anche nel settore pubblico, e viene valorizzato il tirocinio. Anche per il collocamento obbligatorio ora c´è l´obbligo di confermare ogni anno la propria disponibilità all´inserimento lavorativo. Previste regole più restrittive per il controllo della documentazione sulla disabilità. Nelle graduatorie maggiore peso alla situazione familiare. Con il provvedimento adottato oggi si è intervenuti sulla disciplina delle procedure di avviamento al lavoro - anche nel settore pubblico - dei disabili e delle altre categorie protette, aggiornando le regole per la gestione delle graduatorie. Ora gli iscritti al collocamento obbligatorio dovranno presentarsi almeno una volta all´anno, come già devono fare gli iscritti al collocamento ordinario, presso il centro per l´impiego per confermare la disponibilità agli eventuali inserimenti lavorativi. Sono state inoltre introdotte regole più restrittive per il controllo della documentazione sulla disabilità: è stata prevista l´uscita dal sistema del collocamento protetto degli iscritti che non aggiornino la propria documentazione medica che attesta la disabilità posseduta. Sono state poi previste regole di controllo sulla documentazione fornita dagli iscritti che provengono da fuori provincia. Con la decisione odierna si è intervenuti anche sulle procedure di avviamento al lavoro nelle pubbliche amministrazioni, valorizzando lo strumento del tirocinio. Sono stati inoltre ridefiniti gli ambiti di possibile ricorso alla chiamata nominativa garantendo, nel contempo, criteri di trasparenza nell´ambito di procedure ad evidenza pubblica aperte alla partecipazione di tutte le persone in possesso dei requisiti richiesti. Sono stati infine aggiornati i criteri per la formazione delle graduatorie, tenendo maggiormente in conto il carico familiare e la presenza nel nucleo familiare di persone occupate o in obbligo scolastico, di persone anziane con più di 75 anni e di persone disabili.  
   
   
PRESIDENTE LOMBARDIA: RAFFORZEREMO COLLABORAZIONE CON LE POSTE  
 
Milano, 27 maggio 2014 - "Abbiamo una considerazione molto positiva di Poste italiane per il servizio che offre attraverso i suoi circa 2000 uffici in Lombardia. Voglio intensificare il nostro rapporto di collaborazione, perché i loro sportelli sul territorio ormai non sono più solo dei luoghi dove la gente si reca per spedire o ricevere corrispondenza, ma sono dei punti di erogazione di servizi. Stiamo pensando a come intensificare il lavoro insieme, per essere ancora più vicini alle esigenze della gente". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia che ha inaugurato il nuovo ufficio di Poste Italiane di via Algarotti 1, a pochi passi da piazza Città di Lombardia. Più Servizi - "Sono particolarmente orgoglioso dell´apertura, all´interno del Palazzo di Regione Lombardia, di questo nuovo ufficio, che rappresenta il segno tangibile della vicinanza e delle possibili sinergie tra Poste Italiane e le istituzioni" ha confermato il responsabile regionale di Poste Italiane, Pietro Raeli, osservando che "Poste Italiane si conferma quale società al servizio dei cittadini, che persegue l´obiettivo di sviluppare ed innovare la propria offerta in modo da soddisfare pienamente le esigenze della clientela".  
   
   
BOLZANO: VISITA AL CARCERE, NUOVA STRUTTURA ALL´AVANGUARDIA  
 
Bolzano, 27 maggio 2015 - Visita al carcere di Bolzano per il presidente della Provincia Arno Kompatscher e per il suo vice Christian Tommasini. Assieme alla direttrice Maria Rita Nuzzaci e al comandante della Polizia penitenziaria, Angelo Fratacci, Kompatscher e Tommasini hanno visitato l´intera struttura, garantendo tempi brevi per la costruzione del nuovo carcere. "Il vincitore della gara - hanno spiegato - sarà reso noto in autunno, i lavori verranno completati nel giro di 2-3 anni e l´opera sarà all´avanguardia a livello europeo". Sovraffollato e inadeguato alle esigenze di detenuti e lavoratori. Che il carcere di Bolzano versi in condizioni piuttosto difficili non è certo una novità, ma le cose potrebbero cambiare nel giro di pochi anni. Lo hanno ribadito oggi (26 maggio) il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il suo vice Christian Tommasini, che hanno fatto visita alla struttura di via Dante. Dopo aver preso visione delle celle all´interno delle quali vengono ospitati i detenuti, ma anche degli uffici, della mensa e degli altri spazi comuni, i due rappresentanti della Giunta provinciale hanno offerto prospettive rassicuranti sul futuro. "Entro la fine di questa settimana - ha spiegato Kompatscher - verrano aperte le buste con le offerte che hanno fatto seguito al bando di gara per la realizzazione del nuovo carcere, e il vincitore sarà reso noto in autunno. Da quel momento in avanti si partirà con i lavori di costruzione che si dovrebbero concludere nel giro di 2-3 anni. Si tratta di un investimento importante per tutto l´Alto Adige dal punto di vista sociale e della sicurezza, e vogliamo che il nuovo penitenziario diventi una struttura all´avanguardia a livello europeo". La direttrice Maria Rita Nuzzacci, ha infatti ribadito che "con la nuova struttura si potranno migliorare le condizioni di vista all´interno del carcere, a tutto vantaggio del recupero sociale delle persone detenute". In quest´ottica si inquadrano anche le molteplici attività formative svolte da tempo nella casa circondariale e finanziate dalla Provincia di Bolzano. "Vi sono detenuti - ha commentato Christian Tommasini - che hanno ottenuto l´attestato di bilinguismo, e sono convinto che grazie ai nuovi e più adeguati spazi che saranno a disposizione in futuro, si potranno raggiungere traguardi anche migliori".  
   
   
BOLZANO: PRIMO INCONTRO PROVINCIALE DEI CENTRI ELKI GENITORI-BAMBINI  
 
Bolzano, 27 maggio 2014 - Il futuro e lo sviluppo dei Centri genitori-bambini Elki sono stati al centro del primo incontro a livello provinciale promosso dall´assessore alla famiglia Waltraud Deeg. I centri Elki sono considerati un elemento importante della politica per la famiglia, ha ricordato Deeg, "si tratta ora di rafforzare la rete tra i centri e unire le risorse." Sono attualmente 20 i Centri Elki genitori-bambini in funzione, con dieci sede distaccate: tre quarti fanno parte della rete dei centri Elki dell´Alto Adige. Per approfondire la situazione di questo servizio e rafforzare il lavoro in rete, l´assessore Waltraud Deeg ha promosso a Bolzano il primo incontro a livello provinciale. Sono stati illustrati i punti centrali dell´attività dei centri Elki, poi definiti in gruppi di lavoro gli aspetti su cui intervenire e infine si è cercato di individuare possibili soluzioni. Tra i temi centrali dei Centri Elki sono emersi il finanziamento, la situazione delle sedi e le questioni relative al personale. "Le incertezze sul piano finanziario potranno essere ridotte grazie a scadenze fisse nel pagamento dei contributi da parte della Provincia, inoltre i mezzi a disposizione potranno essere investiti meglio grazie ad un´attenta unione delle risorse", ha riassunto l´assessore Deeg, che ha auspicato anche la creazione di uno sportello centrale per le questioni economiche e giuridiche, che potrebbe essere molto prezioso. Grandi differenze si registrano, in tema di sede, nelle strutture in parte pubbliche e in parte private, il cui utilizzo comporta per i Centri Elki condizioni e costi diversi. Una maggiore equiparazione, è stato detto nell´incontro, potrebbe essere ragigunta grazie a una rafforzata collaborazione tra Provincia, Comune e istituzioni ecclesiali. Differenze sono presenti nei Centri genitori-bambini anche a livello di personale: solo quelli di dimensioni maggiori possono avvalersi per l´attività amministrativa di personale assunto, negli altri casi si ricorre a volontari con conseguenze sul piano della continuità degli operatori e dell´organizzazione. Per garantire una maggiore continuità si è discusso a Bolzano della possibilità di creare un profilo professionale per collaboratori degli Elki, con una corrispondente sicurezza previdenziale.  
   
   
TRENTO: FINANZIATI ASILO NIDO E TAGESMUTTER CON OLTRE 12 MILIONI DI EURO  
 
Trento, 27 maggio 2014 - Assegnati ieri dalla Giunta provinciale - su proposta dell´assessore agli enti locali, Carlo Daldoss - la quota per il 2014 in favore degli enti locali e destinata al finanziamento dei Servizi socio-educativi della prima infanzia. Si tratta di 12.664.099,49 euro nell´ambito del Fondo per il sostegno di specifici servizi comunali. Ricordiamo che la Provincia autonoma di Trento, ai sensi della legge in materia di finanza locale, determina la ripartizione dei trasferimenti ai Comuni per il finanziamento degli oneri derivanti dalla gestione dei Servizi socio-educativi della prima infanzia, ovvero per i servizi di nido d’infanzia, nidi familiari – servizio tagesmutter e nidi d’infanzia nei luoghi di lavoro. Il Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2014 ha confermato l’ammontare del Fondo per il sostegno di specifici servizi comunali destinato al finanziamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, in complessivi euro 23.604.000,00. Per garantire lo stesso livello di contribuzione del precedente anno, si è concordato di utilizzare, a copertura dell’intervento, le riserve accumulate negli esercizi precedenti. Pertanto, anche per l’anno 2014, i trasferimenti standard ammontano ad euro 7.206,50 per utente per il servizio di nido d’infanzia e ad euro 4,466 per ora sostenuta per il servizio di tagesmutter. Nel dicembre del 2013 è stato assegnato, agli enti gestori del servizio di asilo nido, un acconto sul fondo specifici servizi per l’anno 2014 per complessivi euro 11.327.569,91.  
   
   
"DONNE INFORMATE": CONFERENZA A LAIVES IL 27 MAGGIO - IL CICLO RIPRENDE IN AUTUNNO  
 
Bolzano, 27 maggio 2014 Oggi a Laives, ultimo appuntamento di "Donne informate", il ciclo informativo su vari temi al femminile che la Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna organizzano annualmente, in collaborazione con i Comuni e varie organizzazioni locali. L´iniziativa tornerà con nuovi appuntamenti in autunno. Il ciclo di conferenze è divenuto un elemento fisso dell´attività informativa e di aggiornamento della Commissione provinciale pari opportunità e del Servizio donna con appuntamenti su tutto il territorio, raggiungendo, in questo modo, un numero cospicuo di donne altoatesine che hanno la possibilità di informarsi su temi di attualità, coltivare contatti e creare attività di rete fra le organizzazioni femminili. Per gli incontri vengono scelte relatrici esperte nel settore, in grado di trasmettere con passione idee e contenuti e sempre disponibili a rispondere alle domande del pubblico. In questo modo i temi vengono illustrati in modo comprensibile ed efficace per chi partecipa agli incontri. Le conferenze presentate in questi ultimi mesi sono state molto diverse tra loro ed i temi ed hanno spaziato dagli aspetti legali importanti per le donne, alla salute, il coraggio civile, la famiglia, il lavoro e l´immagine della donna nella società. Secondo quanto registrato dalle addette del Servizio donna il riscontro è molto buono. L´ultimo appuntamento della serie in calendario prima della pausa estiva è per martedì prossimo 27 maggio, alle ore 20.00, presso il Teatro dei filodrammatici "Gino Coseri" a Laives; Barbara Monti, insegnante di meditazione e di crescita personale, nell´ambito dell´incontro parlerà del potere femminile, tra creatività, creazione ed espressione. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate. Il nuovo ciclo di "Donne informate" che prenderà il via l´autunno prossimo, comprenderà in tutto 25 relazioni.