Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Luglio 2014
PARLAMENTO EUROPEO: IL VOLTO DELL´EUROPA OGGI: I DEPUTATI A CONFRONTO CON MATTEO RENZI  
 
Strasburgo, 3 luglio 2014 - Il dibattito in plenaria del 2 luglio sul Semestre italiano al Consiglio ha fatto emergere numerosi dibattiti: dal contributo italiano all´Europa attraverso i secoli fino al posto dell´Europa nel mondo globalizzato. "Se l´Europa si facesse un selfie, sarebbe stanca e rassegnata" ha dichiarato il Premier italiano Matteo Renzi. Ha continuato il discorso ricordando che i leader europei dovrebbero agire con convinzione e determinazione per mantenere la leadership europea. Matteo Renzi ha sottolineato la "profonda ferita lasciata a tutti noi" dalla crisi, ricordando che la grande sfida che l´Europa deve affrontare è quella di riscoprire la sua anima, la sua storia e i suoi valori. Riferendosi al patto di stabilità e crescita ha detto: "Adesso abbiamo la stabilità: ma stiamo chiedendo che la crescita sia un elemento fondamentale della politica europea". Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha accolto il programma di riforme del Presidente Renzi e impegnandosi a sostenere "i temi principali della presidenza italiana: la crescita, i cittadini e l´azione esterna". Non molto tempo fa "molte Cassandre prevedevano l´implosione dell´euro" ha ricordato. Il leader del Ppe Manfred Weber (Germania) ha evocato le lezioni imparate dalla crisi. "Una delle lezioni è che dovremmo regolare i mercati finanziari e la seconda è che i debiti distruggono il futuro". Gianni Pittella (S&d, Italia) ha chiesto flessibilità nell´applicazione del patto di stabilità e crescita, oltre che maggiore solidarietà rispetto all´immigrazione. "L´europa è nata come espressione di solidarietà... Dobbiamo mettere in azione questa solidarietà". Syed Kamall (Ecr, Regno Unito) ha domandato dei negoziati trasparenti sugli accordi commerciali e ha sottolineato la necessità di ridurre "la dipendenza eccessiva dai regimi che non condividono i nostri valori, in Medio Oriente come in Russia". Guy Verhofstadt (Alde, Belgio) ha insistito sull´uso dell´Ue come un motore di crescita ampliando il mercato interno dell´energia, del settore digitale, delle telecomunicazioni e dei mercati dei capitali. L´italia è "la culla della nostra civiltà, la nostra storia, la nostra cultura e la nostra Europa", ha sottolineato. Barbara Spinelli (Sinistra Unita, Italia) ha chiesto "una revisione completa dell´Unione" e un "new deal europeo". Si è opposta all´accordo di libero scambio Ue-usa: "È chiato che questi dogmi neo-liberisti non hanno funzionato". Philippe Lamberts (Verdi, Belgio) ha elogiato la passione e l´energia del Primo Ministro d´Italia e ha espresso la speranza di vedere queste qualità messe in azione durante la presidenza. Ignazio Corrao (Efdd, Italia) si è opposto all´accordo di libero scambio Ue-usa in fase di negoziazione. Se "le multinazionali possono portare in tribunale i governi nazionali, allora avremo davvero raggiunto il sogno più perverso della globalizzazione: i governi controllati dai mercati". Matteo Salvini (Non iscritti, Italia) ha criticato il Presidente Renzi per focalizzare l´attenzione sui bisogni umanitari lontani, dimenticando la povertà nell´Ue. Dibattito sulla Presidenza greca - Prima del dibattito con il Premier italiano, i deputati hanno ascoltato il primo ministro greco Antonis Samaras (ed ex deputato europeo) presentare i risultati della presidenza uscente del Consiglio. Samaras ha presentato i progressi sulla costruzione di un´unione bancaria europea, migliorando la gestione delle frontiere e dell´immigrazione, gettando le fondamenta per la crescita e l´occupazione. "L´europa ha lavorato. La nostra Unione ha numerosi problemi, ma ha anche la capacità di risolverli e andare avanti" ha dichiarato il premier greco. Anche se la Grecia e l´Ue sono state "seriamente messe a dura prova" nel corso degli ultimi tre anni, i cittadini di tutta l´Unione sono riusciti a dimostrare solidarietà e la capacità di cambiare per diventare più competitivi..  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I LEADER EUROPEI DEVONO ACCOGLIERE LE RICHIESTE DI CAMBAMENTO DEGLI ELETTORI  
 
Strasburgo, 3 luglio 2014 - Nel corso del dibattito di mercoledì sui risultati del Consiglio europeo del 26-27 giugno, la maggioranza dei leader dei gruppi politici ha dichiarato che i legislatori europei devono ascoltare la richiesta di cambiamento espressa con le elezioni europee. Nel primo dibattito di questa ottava legislatura - alla presenza dei Presidenti del Consiglio e della Commissione, Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso.- i leader europei sono stati criticati per il loro atteggiamento "poco innovativo" tenuto nel corso del Vertice. Il leader del gruppo Ppe, Manfred Weber (De), ha iniziato il suo intervento ribadendo che la pace in Europa non dovrebbe essere data per scontata. Ha, quindi, sottolineato l´"evidente legame" tra la democrazia e le decisioni prese in seno al Parlamento europeo. Sottolineando le priorità per i prossimi anni, ha ricordato che l´Ue deve essere aperta e pronta alle riforme, per offrire un futuro luminoso. Per Gianni Pittella (It), capogruppo S&d, la nomina Jean Claude Juncker a Presidente della Commissione ha rappresentato "una vittoria per la democrazia". Elencando le sfide future, ha dichiarato di desiderare che "il Consiglio europeo renda il patto di crescita più flessibile. Vogliamo risposte concrete a domande concrete, infrastrutture energetiche, project bond, oltre a un migliore utilizzo del bilancio Ue e a un suo incremento". Pittella ha anche chiesto un´inversione del trend di aumento della povertà e dell´ingiustizia sociale, una migliore protezione dei lavoratori transfrontalieri e una nuova politica dell´immigrazione con la condivisione degli oneri. Il capogruppo Ecr, Syed Kamall (Uk), ha affermato che il perdente alle elezioni è stato lo status quo. L´unione europea deve essere riformata per poter affrontare le sfide del futuro e che tale obbligo al cambiamento riguarda il Parlamento europeo. "Ci sono ancora persone in quest´Aula che si aggrappano alle idee del 1950", ha concluso. Il leader del gruppo Alde, Guy Verhofstadt (Be), ha accolto con favore la nomina di Juncker, definendola una "vittoria per il Parlamento europeo, per la democrazia, e per i cittadini". Juncker deve ora cercare una coalizione in seno al Parlamento europeo, per modellare una strategia di cambiamento e la Commissione dovrebbe utilizzare il proprio diritto d´iniziativa se il Parlamento europeo lo richiede. Gabrielle Zimmer (De), leader del gruppo Gue/ngl, ha criticato i leader europei per aver ignorato i risultati delle elezioni. "I cittadini hanno detto ´no´ alla liberalizzazione e ai tagli drastici dell´Unione europea. Vogliono risposte ai problemi che stanno affrontando", ha concluso. La leader dei Verdi, Rebecca Harms (De), ha sottolineato che è il momento adatto per fornire i cambiamenti che i cittadini desiderano, "nel corso dell´ultima legislatura abbiamo ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti". In seguito, ha evidenziato la necessità di avanzare più rapidamente sul fronte dell´energia e ha criticato i leader europei per aver dimostrato poca ambizione. Nigel Farrage (Uk), leader dell´Efdd, ha criticato i leader nazionali per non aver cambiato l´approccio, visti i risultati delle elezioni. Ha quindi ricordato che "l´obiettivo di un´unione ancora più unita resta, anche a velocità diverse. Dobbiamo porre fine alla libera circolazione verso il Regno Unito e ciò non accadrà se non usciremo dall´Ue. Non dobbiamo rimanere intrappolati all´interno di questo museo", ha concluso. Aprendo il dibattito, il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha illustrato le priorità dei leader nazionali per gli anni a venire, in particolare per il mercato unico digitale, per la politica energetica, per regole di disciplina fiscale più equilibrate e per l´obiettivo primario della regolamentazione intelligente. Ha, infine, sottolineato che, sebbene gli anni a venire saranno caratterizzati dal cambiamento, si dovrà vedere anche il consolidamento di ciò che l´Ue sa fare bene. Guardando alle future sfide europee, il Presidente della Commissione Barroso ha detto che "l´Ue dovrebbe essere grande per quanto riguarda cose grandi e piccola per quanto riguarda quelle piccole" e che "ci si dovrebbe concentrare sulla crescita e sull´occupazione". "In passato non c´è stata una mancanza di decisioni, ma a volte si è registrata una mancanza di implementazione", ha ammesso. Sulla nomina di Jean-claude Juncker come suo successore, il Presidente Barroso ha detto: "Le credenziali europee di Juncker e la sua esperienza sono al di là di ogni dubbio".  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, NUOVA LEGISLATURA: STABILITO IL NUMERO DEI DEPUTATI NELLE COMMISSIONI  
 
Strasburgo, 3 luglio 2014 - Con la votazione di mercoledì, è stato approvato il numero dei deputati delle 20 commissioni parlamentari e delle 2 sottocommissioni - che riflette l´equilibrio politico de Parlamento - per la nuova legislatura. Giovedì, i deputati dovranno esprimersi sulla composizione dei deputati per ogni commissione. Numero di membri per commissione e sottocommissione, come votato dai deputati: Commissione per gli affari esteri: 71 membri, Commissione per lo sviluppo: 28 membri, Commissione per il commercio internazionale: 41 membri, Commissione per i bilanci: 41 membri, Commissione per il controllo dei bilanci: 30 membri, Commissione per i problemi economici e monetari: 61 membri, Commissione per l´occupazione e gli affari sociali: 55 membri, Commissione per l´ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: 69 membri, Commissione per l´industria, la ricerca e l´energia: 67 membri, Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: 40 membri, Commissione per i trasporti e il turismo: 49 membri, Commissione per lo sviluppo regionale: 43 membri, Commissione per l´agricoltura e lo sviluppo rurale: 45 membri, Commissione per la pesca: 25 membri, Commissione per la cultura e l´istruzione: 31 membri, Commissione giuridica: 25 membri, Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni: 60 membri, Commissione per gli affari costituzionali: 25 membri, Commissione per i diritti della donna e l´uguaglianza di genere: 35 membri, Commissione per le petizioni: 35 membri, Sottocommissione per i diritti dell´uomo: 30 membri, Sottocommissione per la sicurezza e la difesa: 30 membri; Norme in materia di composizione delle commissioni In base al regolamento del Parlamento europeo, la composizione delle sue commissioni deve, per quanto possibile, riflettere la composizione del Parlamento nel suo insieme. La ripartizione proporzionale tra i gruppi politici dei seggi in seno ad una commissione non deve discostarsi dal numero intero più appropriato. I membri delle commissioni saranno votati giovedì Il voto sulla composizione delle commissioni avrà luogo giovedì alle 10:00. L´elenco provvisorio dei deputati appartenenti a ciascuna commissione sarà pubblicato, dopo le 19:00 di mercoledì, sul sito della seduta plenaria, sotto "Informazioni prioritarie" (link a destra).  
   
   
SECONDO GLI AUDITOR DELLA CORTE DEI CONTI, LA VIGILANZA BANCARIA EUROPEA STA PRENDENDO FORMA  
 
Lussemburgo, 3 luglio 2014 - In una relazione pubblicata ieri, la Corte dei conti europea rivela che la riforma della Commissione riguardante la normativa del settore bancario e la creazione dell’Autorità bancaria europea (Abe) ha rappresentato un primo passo importante per rispondere alla crisi finanziaria. L’abe ha fornito gli elementi di un nuovo sistema di regolamentazione e di vigilanza del settore bancario, pur considerando le risorse di cui disponeva e dei suoi limitati poteri giuridici. Sono state tuttavia individuate carenze nella vigilanza bancaria transfrontaliera, nella valutazione della resilienza delle banche dell’Ue e nella promozione della protezione dei consumatori. “La crisi finanziaria ha scosso tutto il settore bancario dell’Ue, determinando la crisi economica e la crisi del debito sovrano, e l’Ue è intervenuta per stabilizzarlo”, ha dichiarato Milan Martin Cvikl, Membro della Corte responsabile della relazione, “L’autorità bancaria europea non dispone però dell’autorità di formulare o applicare decisioni sulla convergenza della vigilanza e aveva un mandato giuridico limitato e personale non sufficiente per effettuare le prove di stress del 2011. Attualmente, grazie all’adozione dell’accordo sul meccanismo di vigilanza unico e su altri elementi dell’unione bancaria, altre attività importanti si stanno realizzando”. In risposta alla crisi economica e finanziaria, la Commissione ha adottato misure d’emergenza atte a ripristinare fiducia nelle istituzioni finanziarie, seguite poi da riforme del quadro normativo e della vigilanza delle banche. La Corte ha preso in esame il periodo che va dal 2011 agli inizi del 2013. La Commissione e l’Abe hanno reagito alla crisi finanziaria con un ampio programma di regolamentazione. Tuttavia, dato il poco tempo a disposizione, la consultazione pubblica è stata di breve durata e non è stata effettuata una valutazione d’impatto globale. L’abe ha contribuito a migliorare la vigilanza transfrontaliera delle banche come facilitatore e coordinatore delle attività delle autorità nazionali di vigilanza. Tuttavia, la vigilanza corrente delle banche è stata eseguita dalle autorità nazionali, e l’Abe non disponeva dell’accesso diretto alle istituzioni finanziarie. La convergenza della vigilanza attraverso i collegi delle autorità di vigilanza è stata limitata e i collegi hanno dedicato troppo tempo alla discussione di procedure anziché concentrarsi sui rischi. L’abe non dispone dell’autorità di formulare o applicare decisioni sulla convergenza della vigilanza e di risolvere le controversie tra le Anv. L’abe disponeva di un mandato giuridico limitato e di personale non sufficiente per effettuare le prove di stress del 2011, che sono state condotte senza misure di sostegno finanziario di ultima istanza a livello Ue. Anche se le prove di stress sono state utili per avviare la ricapitalizzazione di numerose banche, hanno altresì rivelato i limiti di tali esercizi quando non vengono svolti congiuntamente a una valutazione della qualità del portafoglio delle attività. Gli auditor della Corte presentano una serie di raccomandazioni allo scopo di promuovere l’efficacia dei collegi delle autorità di vigilanza, l’affidabilità delle prove di stress e a garantire per un’unione bancaria e una vigilanza bancaria efficaci.  
   
   
ELETTI I CINQUE QUESTORI DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 3 luglio 2014 - Quattro questori sono stati eletti al primo turno mentre il quinto è stato eletto al secondo turno. I cinque questori eletti sono:
Elisabeth Morin-chartier (Ppe, Fr) 452 votes, primo turno
Bogusław Liberadzki (S&d, Pl) 443 votes, primo turno
Catherine Bearder (Alde, Uk) 425 votes, primo turno
Andrey Kovatchev (Ppe, Bg) 420 votes, primo turno
Karol Adam Karski (Ecr, Pl) 347 votes, secondo turno
I questori resteranno in carica per i prossimi due anni e mezzo, lo stesso mandato del Presidente e dei vicepresidenti.
 
   
   
GIBILTERRA: LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA UN´ALTRA MISSIONE D´INCHIESTA TECNICA  
 
Bruxelles, 3 luglio 2014 - Ieri la Commissione europea invia un´altra missione d´inchiesta tecnica a La Línea (Spagna) e Gibilterra (Uk). Perché la Commissione sta per le frontiere? Preoccupazioni sono state sollevate dai cittadini, membri del Parlamento europeo e del governo di Gibilterra in materia di controlli alle frontiere, in particolare presunti tempi di attesa eccessivi. Le autorità spagnole hanno sollevato preoccupazioni per quanto riguarda un aumento del contrabbando di tabacco da Gibilterra alla Spagna. Al fine di chiarire tale situazione, la Commissione ha inviato una missione di inchiesta tecnica nel mese di settembre 2013 per valutare la situazione su entrambi i lati del confine e ha formulato raccomandazioni per la Spagna e Gibilterra nel mese di novembre 2013 per gestire al meglio veicolare e pedonale scorre al confine punto di attraversamento e di affrontare il contrabbando di tabacco in modo più efficiente, con un termine di sei mesi per la sua attuazione. Il termine di sei mesi è scaduto maggio 2014 e la Commissione ha deciso di inviare un´altra missione tecnica in questo confine per meglio apprezzare passi che sono stati comunicati da Spagna e Gibilterra per attuare le raccomandazioni. Chi parteciperà a questa seconda missione? Per quanto riguarda la prima visita, questi saranno esperti dei servizi della Commissione europea per gli affari interni, Fiscalità e unione doganale, la giustizia e l´ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). Un esperto in materia di libera circolazione dei lavoratori si unirà alla missione pure. Quali aree saranno valutati? La missione tecnica riguarderà gli stessi aspetti durante la prima visita, vale a dire controlli alle frontiere e controlli doganali, tra cui il contrabbando. Gli aspetti disciplinati potranno comprendere anche la libera circolazione dei cittadini e dei lavoratori. La delegazione esaminerà le misure adottate da entrambe le autorità ad attuare le raccomandazioni della Commissione e cercherà risposte da Spagna e Gibilterra a questioni in sospeso. Si valuterà inoltre i piani delle autorità spagnole per rivedere l´infrastruttura al valico. Saranno gli aspetti ambientali esaminati? No, non saranno esaminati da questa missione. Come intende la Commissione presenterà i risultati della missione? La Commissione effettuerà una valutazione delle misure adottate dalla Spagna e Gibilterra per attuare le raccomandazioni da novembre 2013. Si terrà anche conto delle misure che sono state annunciate ma non ancora attuate. Si presterà particolare attenzione all´impatto di queste misure sulla fluidità del traffico al valico di frontiera. Sulla base di questa valutazione, la Commissione deciderà se sono necessarie ulteriori misure. Non vi è alcun termine legale per la Commissione a completare tale valutazione. La Commissione ha organizzato missioni simili in passato? Servizi della Commissione hanno già effettuato missioni tecniche di accertamento agli altri Stati membri in risposta alle denunce dei cittadini, anche se soprattutto alle frontiere interne (Danimarca, Svezia e Paesi Bassi). Valutazioni periodiche delle frontiere esterne (e in altre aree dell´acquis di Schengen) sono effettuati dagli Stati membri in collaborazione con esperti della Commissione nel quadro del meccanismo di valutazione Schengen. Nel 2013, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo per rivedere il sistema attuale. Il meccanismo di revisione sarà coordinata dalla Commissione in cooperazione con gli Stati membri e le prime visite si svolgeranno a partire da inizio 2015. Qual è lo stato di Gibilterra all´interno dell´Ue? Gibilterra ha un ruolo unico all´interno dell´Ue. Gibilterra è stata nell´Ue dal 1973 come parte della adesione del Regno Unito (in virtù dell´articolo 355 del Tfue). Legislazione Ue è applicabile a Gibilterra. Tuttavia, la sua appartenenza è distinta a quella del Regno Unito come Gibilterra è esclusa da 4 settori della politica Ue: unione doganale, politica commerciale comune, politica agricola comune, politica comune della pesca e obbligo di imporre l´Iva. Gibilterra non fa parte dello spazio Schengen sia. La Spagna è pertanto invitata a effettuare controlli sulle persone e sulle merci. Questi controlli devono tuttavia rispettare pienamente il diritto comunitario e rimanere proporzionato.  
   
   
COOPERAZIONE ITALIA-CINA: VICEPRESIDENTE UMBRIA INCONTRA DELEGAZIONE CINESE DELLO YUNNAN, PRESTO FIRMA INTESA ISTITUZIONALE  
 
Perugia, 3 luglio 2014 - Su invito della Regione Umbria una delegazione della Provincia cinese dello Yunnan è in visita in Umbria, a Città di Castello, Assisi, Perugia e Massa Martana. In questi centri dell´Umbria si sono svolti incontri con imprese e istituzioni locali nei settori delle tecnologie agricole, della chimica verde, della meccanica, della meccatronica, delle energie rinnovabili. La delegazione della Provincia dello Yunnan, guidata dal Ministro della Scienza e Tecnologia Long Jiang, è stata ricevuta a Perugia dalla vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, insieme a rappresentanti della Regione Umbria. L´umbria e lo Yunnan intendono lavorare per progetti comuni di sviluppo e per un´intesa istituzionale di lungo periodo. La chiave di questa collaborazione sarà l´individuazione delle opportunità di interscambio sulle alte tecnologie a livello produttivo e commerciale, la definizione di partenariati industriali, la promozione dell´interscambio culturale, universitario e turistico. Le delegazioni hanno condiviso un percorso di formalizzazione dell´intesa istituzionale attraverso lo scambio di documenti, di missioni tecniche e la definizione di precisi progetti di collaborazione, il tutto nel rispetto delle procedure di legge di ciascun paese. La vicepresidente Casciari, ha quindi invitato la delegazione della Provincia dello Yunnan - che parteciperà all´ Expo di Milano 2015 - a tornare in Umbria in quel periodo per sancire l´intesa istituzionale alla quale si sta lavorando.  
   
   
UN TRENO TRA CINA E TOSCANA PER AIUTARE LO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Firenze, 3 luglio 2014 - "Un appuntamento importante per lo sviluppo futuro della nostra regione e un progetto di cui seguire con attenzione le prossime fasi di costruzione, insieme anzitutto a Toscana Promozione che dovrà garantirne la crescita tecnica" hanno commentato gli assessore regionali Vincenzo Ceccarelli (Infrastrutture) e Gianfranco Simoncini (Attività produttive e lavoro) alla fine dell´incontro con la delegazione cinese del Chongqing Foreign Trade and Economic Cooperation Group accompagnata dal vicepresidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeli e dalla consigliera Marta Gazzarri, e guidata dal direttore generale signor Yu Yang. Chongqing è il centro di una megalapoli industriale della Cina centro-meridionale con oltre 33 milioni di abitanti su una superficie di oltre 80mila chilometi quadrati; ma è soprattutto il quarto porto franco cinese per importanza, un volano di sviluppo segnato da un costante 2 per cento di crescita annua negli ultimi venti anni. Tra l´altro, è dal 2011 origine del primo collegamento ferroviario per via transiberiana, la Via della Seta, di trasporto merci diretto dalla Cina verso Duisburg in Germania, che sta per raggiungere anche l´Olanda; un sistema perfetto per lo scambio di prodotti che, protetti dallo status di porto franco, evitano ogni forma di tassazione fino al passaggio commerciale vero e proprio nelle mani dei distributori locali. Cui si aggiunge l´importante vetrina di una serie di centri commerciali dedicati, veri e propri show room, gestiti dalla stessa Municipalità autonoma di Chongqing che funzionano come amplficatori dell´offerta commerciale europea. "Cerchiamo un rapporto con la Toscana perchè ne conosciamo il valore qualitativo dei prodotti e crediamo siano, con tutto il Made in Italy, particolarmente graditi ai consumatori cinesi – ha detto il direttore Yang – che hanno la disponibilità di spesa di una massa monetaria di risparmio imponente. Per questo diamo importanza ad accordi come quelli che siamo venuti a discutere qui oggi, a partire dalla possibilità di allargare alla Toscana il collegamento di scambio via ferrovia". Per i due assessore regionali, il progetto è ricco di aspetti interessanti, ma deve confrontarsi anche con le competenze nazionali; per questo Ceccarelli ha promesso un rapido interessamento del vice ministro dei trasporti e dei vertici delle Ferrovie per studiare le possibili forme di ingresso dei convogli di provenienza cinese. E Simoncini invece ha sottolineato la necessità di coinvolgere le categorie produttive, industriali e artigiane utilizzando anche le risorse del centro per la valorizzazione dell´artigianato artistico Artex, per farne soggetti attivi negli sviluppi di costruzione delle modalità di collaborazione tra le amministrazioni dei due paesi. L´incontro si è concluso con la promessa di mantenere stretti contatti per definire meglio le caratteristiche progettuali prima di un eventuale contatto diretto di rappresentanti della Toscana a Chongqing.  
   
   
LEGGE DELRIO, LOMBARDIA: VA LIMITATO L´IMPATTO NEGATIVO  
 
Monza, 3 luglio 2014 - Discutere e approfondire direttamente con il territorio le conseguenze dell´applicazione della riforma Delrio. Questo l´obiettivo del Tavolo presieduto, alla Camera di Commercio di Monza e Brianza, dal sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia Daniele Nava. Province Esisteranno Ancora - Il dato di partenza è che le Province continueranno ad esistere come Enti di secondo livello e manterranno le competenze su viabilità, edifici scolastici (scuole superiori e secondarie), ambiente e pianificazione territoriale. "Come potranno esercitarle - ha esordito Nava - se non hanno fondi? Il rischio è che le strade non potranno essere sistemate e che nel prossimo inverno le scuole non potranno accendere i riscaldamenti". Insomma, si stanno aprendo una serie di problematiche importanti e non di facile soluzione. Su dodici province lombarde, sei non possono chiudere il bilancio 2014 e nessuna quello per il 2015. Da qui l´urgenza di un intervento del Governo. Governo Stanzi Fondi Per Espletare Funzioni - Allo stesso tempo, la Legge Delrio porta a riconsiderare tutte le funzioni che appartengono alle Province e che la Regione stessa ha loro delegato (sono circa 200) in un´ottica sussidiaria e che oggi vengono messe in discussione. "Questo depotenziamento - ha aggiunto Nava - obbliga a riconsiderare le deleghe da lasciare alle Province. Il Governo non ha ancora avvallato la nostra richiesta, affinché le Regioni possano decidere autonomamente sulle deleghe e, soprattutto, aspettiamo che il Governo rimetta i fondi sulle deleghe che ha lasciato alle Province. L´8 luglio sarebbe dovuto essere il giorno entro il quale le Regioni avrebbero dovuto indicare allo Stato le funzioni delegate (la Lombardia ha completato la ricognizione), ma a quanto pare i termini saranno procrastinati. La situazione, poi, è ulteriormente complicata dal fatto che le elezioni di Ii livello sono state anticipate al 30 settembre". Riforma Del Titolo V - Su questa situazione, già di per sé lacunosa, incombe anche la modifica del Titolo V della Costituzione. "Se venissero aboliti tutti i livelli intermedi - ha sottolineato Nava - si rischia la debacle degli Enti locali e dei territori. I Comuni sentono molto tutto ciò che gravita attorno alle gestioni associate. Qualunque sia la decisione finale, l´importante è che si creino meno danni possibili ai cittadini".  
   
   
PATTO PER LO SVILUPPO, MARONI: UN CONFRONTO IMPORTANTE  
 
Milano, 3 luglio 2014 - "Viene presentato qui, poi andrà in Consiglio regionale. Si tratta dei Piani regionali, dei programmi operativi della Regione finanziati con risorse europee e del Piano per la semplificazione". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al suo arrivo agli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo, convocati a Palazzo Lombardia per la conclusione della consultazione sui Programmi Operativi Regionali Fesr, Fse e Feasr 2014. Metodo Importante - "Il nostro metodo - ha sottolineato - prevede il coinvolgimento di tutte le parti sociali e dei soggetti interessati, perché valutino le proposte operative che noi mettiamo in campo. Quando ci sono risorse da destinare a settori strategici, come il mondo delle imprese, vogliamo che i nostri interlocutori ci dicano se stiamo facendo bene e come eventualmente possiamo migliorare". Libro Bianco - Il governatore ha evidenziato che lo stesso metodo verrà usato anche per il Libro Bianco sullo sviluppo del sistema socio-sanitario lombardo. Lo presenteremo, ha detto, "a tutti gli stakeholder. Ci saranno oltre 350 persone in rappresentanza del mondo socio-sanitario, dei sindacati, delle imprese del settore. Vogliamo aprire un confronto che durerà fino alla fine di agosto, per poi arrivare a settembre alla sintesi".  
   
   
CASSA IN DEROGA E FONDI EUROPEI SONO STATI I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI IERI MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 3 luglio 2014 - Nel corso della riunione coordinata dal presidente Sergio Chiamparino, l’assessore Gianna Pentenero ha annunciato che è stata dedicata particolare attenzione al problema della cassa in deroga, per la quale il Governo ha decretato la proroga al 31 agosto ma esiste la copertura economica solo fino al 31 marzo scorso: “C’è preoccupazione per il futuro, in quanto la revisione delle modalità di assegnazione inserita nel decreto del ministro Poletti può far sì che le aziende che non vi rientrano più mettano i lavoratori in mobilità. Occorre quindi definire dei percorsi per gestire questa fase transitoria ed evitare che dal 1° settembre si creino difficoltà per le 28.000 persone interessate”. Pentenero ha poi comunicato che la gestione del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) è confluita in un solo comitato di sorveglianza, in modo da poter affrontare meglio la situazione di difficoltà del sistema economico. Questi ed altri aspetti dei programmi operativi saranno illustrati durante la riunione con il partenariato in programma venerdì 4 luglio. L’assessore Giorgio Ferrero ha reso noto che si è discusso sulla valorizzazione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-roero e Monferrato, dichiarati dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità, tramite un collegamento tra i nuovi fondi strutturali europei ed il nuovo Piano di sviluppo rurale. Una delibera approvata su proposta dell’assessore Giuseppina de Santis stabilisce che i beneficiari della legge regionale n.34 del 24 dicembre 2009, cioè i lavoratori allora senza salario da almeno tre mesi e senza ammortizzatori sociali (in particolare gli ex dipendenti Agile-eutelia e Phonemedia), dovranno rimborsare a Finpiemonte il prestito fino a 2500 euro ricevuto per far fronte alle difficoltà economiche di quel momento secondo le seguenti modalità, concordate con le organizzazioni sindacali e basate sull’Isee del 2013 integrato da altra documentazione in caso di variazioni negative nel 2014: esenzione per le situazioni economiche pari o inferiori a 10.000 euro; restituzione in maniera progressiva per le situazioni tra 10.000 e 20.000 euro (ad esempio con un Isee di 11.000 euro, pari ad un incremento della situazione economica minima richiesta del 10%, si dovrà rimborsare il 10%); restituzione totale per le situazioni superiori a 20.000 euro. Il rimborso sarà richiesto da Finpiemonte dal 3 novembre prossimo e potrà avvenire in un’unica soluzione entro sei mesi o con una rateizzazione in 12 mesi. Inoltre, come proposto dall’assessore Augusto Ferrari, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2014 l’incarico di Paolo Giunta quale commissario dell’Opera Pia Lotteri di Torino.  
   
   
PATTO SVILUPPO, LOMBARDIA: NOTEVOLE INCREMENTO FONDI  
 
Milano, 3 luglio 2014 - "Ci presentiamo davanti alle categorie produttive con dei dati molto positivi, frutto di un´ottima contrattazione che ha fatto la Regione Lombardia". Lo ha spiegato l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia, Massimo Garavaglia, incontrando i giornalisti a Palazzo Lombardia prima degli Stati Generali per il Patto per lo Sviluppo in Sala Biagi. Per Sviluppo Regionale Un Miliardo - "I fondi - ha proseguito - sono aumentati in maniera cospicua, su quello per lo sviluppo regionale c´è quasi un miliardo rispetto al mezzo miliardo di prima, quindi un incremento notevole, c´è quasi un miliardo sull´Fse, anche qui con un incremento del 20%, ed è aumentato anche il fondo Agricolo nonostante ci fosse una diminuzione a livello globale. Questi dati - ha detto ancora Garavaglia - sono appunto il frutto di una buona contrattazione fatta dalla Regione Lombardia, adesso sta alle categorie aiutarci a spendere bene. Noi la prima parte del lavoro l´abbiamo fatta, cioè portare a casa molte risorse in più, adesso insieme vediamo come massimizzare il beneficio". Nostre Specifiche Linee - "Le linee di indirizzo sono dettate sostanzialmente dall´Unione Europea ma alcune - ha rimarcato l´assessore Garavaglia - sono proprio specifiche nostre, ricordo che il presidente Roberto Maroni vuole che si investa molto sulla ricerca e così stiamo facendo, poi abbiamo la peculiarità della formazione professionale in Regione Lombardia che è unica in Italia e anche qui è giusto investire, ed è lungo queste linee che si sviluppa tutto il piano".  
   
   
VALLE D’AOSTA: CONFRONTO CON IL PARTENARIATO ECONOMICO PER LA STRATEGIA REGIONALE PER L’INNOVAZIONE  
 

Aosta, 3 luglio 2014 - Si è tenuto, mercoledì 2 luglio, presso la Pépinière d’Entreprises di Aosta, il workshop Verso la Smart Specialisation Strategy per la Valle d’Aosta, in occasione del quale è stato presentato al partenariato sociale ed economico lo stato di avanzamento dei lavori della Strategia regionale di specializzazione per la ricerca e l’innovazione. Come spiega l’Assessore alle attività produttive, Pierluigi Marquis, “elemento di rilievo e necessario per l´allocazione delle risorse della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, la "Smart Specialisation Strategy" risponde all´obiettivo di massimizzare l´efficacia delle politiche per l´innovazione, concentrando gli investimenti sulle eccellenze e sui punti di forza della nostra regione, negli ambiti a maggior potenziale di crescita”. I lavori sono ormai giunti alla loro fase conclusiva. Nel corso del workshop, sono stati presentati i risultati della fase di consultazione del partenariato, che si è svolta nel corso di 5 focus group, organizzati nel mese di giugno, che hanno riunito imprese, professionisti, associazioni. E’ stato poi dato spazio all’intervento dei partecipanti, che si sono confrontati e hanno contribuito con osservazioni e suggerimenti alla validazione del quadro complessivo della Strategia, sottolineando gli elementi considerati prioritari per il miglioramento della competitività del sistema produttivo regionale, per il rafforzamento del sistema dell´innovazione e la crescita economica e occupazionale. Le prossime tappe prevedono che il documento finale di sintesi venga approvato dal Governo regionale e sottoposto al successivo iter di negoziazione e validazione a livello nazionale e comunitario. Tutto il materiale sarà reso disponibile sul sito istituzionale della Regione, nel canale tematico “Economia e attività produttive” al seguente indirizzo: http://www.Regione.vda.it/attiprod/smartspecialisationstrategy/
percorso_i.asp

 

 
   
   
PROVINCE, ASSESSORE LOMBARDIA: SONO SENZA FONDI, SERVIZI A RISCHIO  
 
Milano, 3 luglio 2014 - Se il Governo non deciderà di ripristinare i fondi per le Province, al momento azzerati, "molti servizi importanti come il riscaldamento nelle scuole secondarie o la manutenzione delle strade rischiano di non poter essere più garantiti, con disagi molto significativi per i cittadini". E´ l´allarme lanciato dal sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia Daniele Nava, nel corso dell´audizione che ha svolto di fronte alle Commissioni consiliari Riordino delle Autonomie e Affari istituzionali. Limitare Ricadute Negative - "L´obiettivo comune - ha proseguito Nava - deve essere quello di collaborare a tutti i livelli per limitare il più possibile le ricadute negative che una legge lacunosa e con grosse incognite come la Delrio rischia di causare". Proprio per gestire questa fase di transizione, il sottosegretario Nava sta svolgendo incontri in tutte le province, per aggiornare gli Enti locali sullo stato dell´arte e raccogliere osservazioni e proposte. Tra gli altri argomenti toccati da Nava anche il tema delle gestioni associate dei Comuni, "su cui occorrono regole risolutive" e la redistribuzione delle competenze che la Legge Delrio riassegna alla Regione: "la ricognizione tecnica è stata conclusa, stiamo valutando come procedere".  
   
   
BASILICATA: PITTELLA EFFETTUA LE NOMINE DI COMPETENZA DELLA GIUNTA REGIONALE CONFERMATI GLI USCENTI PERRI, GRECO, GESUALDI E MAGGIO  
 
 Potenza, 3 luglio 2014 - Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, con i poteri sostitutivi, ha proceduto con propri decreti alle nomine di competenza della Giunta Regionale. Gianpiero Perri è stato riconfermato direttore generale dell’Apt – Agenzia di Promozione Territoriale. Confermati anche Rocco Greco, direttore dell’Ardsu – Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario; Filippo Pompeo Gesualdi, rappresentante regionale con funzioni di presidente del Comitato tecnico Artigiancassa; Rocco Giuseppe Maggio, presidente del Comitato di Coordinamento Istituzionale Politiche del Lavoro.  
   
   
MILANO: PALAZZO DEL TRIBUNALE PIÙ VICINO AI CITTADINI  
 
Milano, 3 luglio 2014 - Un tribunale più vicino al cittadino, più informatizzato, più veloce nel lavoro dei suoi uffici. Questo l´obiettivo che si intende raggiungere con il nuovo ´Piano strategico del tribunale di Milano´, presentato dal presidente del tribunale di Milano Livia Pomodoro alla presenza delle massime autorità dell´ufficio giudiziario milanese, del Prefetto e delle personalità politiche e istituzionali della città. Collaborazione Banca Dati - Portando i saluti del presidente e della Giunta regionale lombarda, il vice presidente e assessore alla salute Mario Mantovani si è congratulato per l´importante iniziativa e ha offerto la massima disponibilità da parte di Regione Lombardia a collaborare, anche tramite l´utilizzo dei dati informatizzati in possesso degli uffici regionali, a questo significativo processo di rinnovamento. Il Vice Presidente - "La nostra regione è certamente un punto di riferimento nazionale - ha detto il vice presidente Mario Mantovani - e può solo essere cosa gradita condividere il progetto di innovazione che porterà il Palazzo di giustizia di Milano ad essere uno tra i più importanti uffici giudiziari, all´avanguardia anche per l´attenzione rivolta ai cittadini che vi si rivolgono". Le tante novità che verranno introdotte, ma soprattutto l´attivazione di un vero e proprio servizio Urp, consentiranno infatti ad ogni cittadino vittima di reato di poter essere informato in tempo reale sullo stato di avanzamento della procedura che lo riguarda. Nasce L´urp - Il progetto, operativo da settembre, consiste nell´installazione di 18 monitori e di 16 sportelli e punterà su 5 ambiti di azione e 18 direttrici a cui si rifaranno i progetti previsti: governance e trasparenza, aumento dell´efficacia dell´azione civile e penale, supporto alle policy nazionali di modernizzazione, recupero dell´efficienza organizzativa, qualificazione dell´assistenza e servizio all´utenza.  
   
   
LE MARCHE CONQUISTANO IL TITOLO DI REGIONE PIU’ SOCIAL D’ITALIA .  
 
Ancona, 3 luglio 2014 - La Regione Marche è la regione più social d’Italia. Una vera e propria collezione di risultati straordinari sulle più importanti piattaforme di comunicazione internazionale, ha prodotto questa certificazione dall’Osservatorio Turistico Isnart, per l’anno 2013: per la prima volta una regione attraverso la sola attività sui social network influenza la scelta del soggiorno per oltre il 24% degli stranieri e per un 8,7% complessivo (il dato medio nazionale è dell’1,6%). Numeri lusinghieri, frutto dell’attività svolta dal Social Media Team, costituto nell’agosto del 2012 dalla Regione per promuovere il turismo attraverso l’uso dei social network e più in generale del web. La squadra è composta da giovani esperti che operano seguendo le linee di un Social Media Strategist, esplorando e confrontandosi quotidianamente con le novità del mondo digitale. “Oggi le Marche vantano una immagine radicalmente diversa rispetto al recente passato – ha commentato il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca -. Grazie alla completa riorganizzazione delle leve del marketing operativo abbiamo sviluppato una “brand reputation” migliorando nettamente la percezione nei confronti della nostra regione che oggi è molto più conosciuta ed apprezzata sia in Italia che all’estero. Il merito va sicuramente ai giovani di Smt che hanno dato un forte contributo di innovazione alla pubblica amministrazione a dimostrazione di come possono essere utilizzate le nuove competenze che il mercato del lavoro offre. In due anni siamo diventati la regione più “social” d’Italia per aver utilizzato al meglio le piattaforme in funzione di una strategia operativa collegata ai flussi turistici. Ora dopo aver fatto conoscere il nostro territorio e i nostri cluster di prodotto, stiamo passando alla fase successiva: garantire agli utenti applicazioni di servizio per organizzare e accompagnare la loro vacanza nelle Marche. Se riusciremo a fare del turismo il secondo motore di sviluppo delle Marche così come è nelle nostre intenzioni, il merito sarà anche di questi strumenti di nuova generazione che stiamo esplorando”. “L’attività di Social media – ha aggiunto Stefania Benatti presidente della Fondazione Marche Cinema Multimedia a cui Social Media Team fa riferimento – è una ottima intuizione che abbiamo seguito in coerenza con la caratteristica multimediale della nostra struttura. Esplora nuove vie da cui non possiamo più prescindere ed è un lievito per la nuova occupazione”. “Negli ultimi anni – ha sottolineato il Social Media Strategist Sandro Giorgetti – il settore del turismo ha subito una vera e propria rivoluzione. Con il web, il turista, da semplice fruitore è diventato autore. Risulta quindi di fondamentale importanza interagire con lui per farlo diventare protagonista e costruire allo stesso tempo la nostra brand reputation”. ”Attualmente sono 10 i social network in cui si sviluppa l’attività, con 21 attività on-line in lingua italiana, inglese e tedesca: oltre 6.000 i post e circa 20mila i tweet pubblicati. L’attività del Social Media Team ha permesso inoltre di raccogliere decine di migliaia di foto inviate dagli utenti e caricate sui social stessi. Eccezionale anche la cifra dell’hashtag #destinazionemarche che solo su Instagram ha prodotto oltre 31.000 foto. In gran parte dei social network sono state geo-referenziate tutti le località delle Marche. Su Facebook la fan page Marche Tourism in lingua italiana ha oltre 64.000 fan e produce circa 3 milioni di visualizzazioni ogni mese di contenuti associati alla pagina. Le altre fan page in lingua e tematiche producono un ulteriore milione di visualizzazione di contenuti su base mensile. La Regione Marche è inoltre prima assoluta tra le fan page in lingua tedesca. Altro primato per quanto riguarda Marche Tourism su Twitter in lingua italiana che conta su oltre 41.200 follower e classifica la Regione Marche al 1° posto tra le regioni italiane con profili dedicati alla promozione turistica, così come il profilo Discovery Marche in lingua inglese, che con i suoi 17.200 follower, pari ad oltre il 52% di tutti coloro che seguono gli account in lingua inglese, di tutte le regioni italiane. Sempre il profilo twitter in inglese è presente in oltre 160 paesi in tutto il mondo. Non solo. Secondo l’innovativo motore di ricerca Finder Marche Tourism è anche tra i top influencer del turismo in Italia. È recente poi, l’esplosione di Google+, dove le Marche possono vantare l’unica pagina regionale consigliata da Google: lo stesso account di Google+ ha prodotto oltre 32.000 “cerchie” (l’equivalente dei Fan di Facebook), pari a oltre l’85% dei numeri prodotti tra tutte le regioni italiane su questo social network. Primo posto anche su Issuu (servizio web che permette di caricare materiale digitale per la visualizzazione realistica e modificabile, come libri, riviste, giornali e altri media stampati) per numero di visualizzazioni delle brochure informative che vengono messe a disposizione degli utenti. Intensa infine l’attività offline, che consiste nel supporto alle azioni di promozione e comunicazione turistica della Regione Marche (fiere, missioni, incontri, workshop, etc), l’ultima delle quali è quella dei blog tour organizzati a sostegno della città di Senigallia (dopo l’alluvione del mese di maggio). Il Social Media Team, ha inoltre operato nel territorio marchigiano attraverso incontri, convegni e conferenze volte a trasmettere la propria esperienza a tutte le realtà regionali, con l’obiettivo di coinvolgere e trasferire il know-how e le conoscenze acquisite. Questa è l’operazione offline più importante, costante e strategica che vedrà il team fortemente impegnato anche nel corso dei prossimi mesi.  
   
   
"SVILUPPUMBRIA UN ANNO DOPO": POSITIVO IL BILANCIO DELL´ATTIVITÀ DELLA NUOVA AGENZIA  
 
Perugia, 3 luglio 2014 - "Sviluppumbria un anno dopo, 2013-2014": i dati dell´attività della ‘nuova´ Agenzia sono stati presentati, mercoledì 2 luglio, nel Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia nel corso di una affollatissima iniziativa alla quale hanno preso parte la presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e tutti i soggetti imprenditoriali, sindacali e politici della nostra regione. Nella loro illustrazione il Presidente Gabrio Renzacci ed il Direttore generale Mauro Agostini hanno fatto il consuntivo di un anno di attività della nuova Agenzia Multifunzione regionale che si è mossa sulle linee e le funzioni previste dalla Giunta regionale che, nel giugno dello scorso anno, aveva ridefinito la mission, gli indirizzi operativi e la struttura organizzativa. "Vogliamo oggi fare un ulteriore passo nell´impegno di trasparenza e verificabilità assunto al momento dell´insediamento del nuovo management e pubblicamente ribadito in occasione del quarantennale della Società del novembre 2013, ha affermato il direttore Agostini. Il risanamento dei bilanci pregressi e la nuova attività dell´agenzia sono strettamente legati ed in questo anno di attività abbiamo cercato da una parte di rimettere a posto i conti, riducendo e razionalizzando sensibilmente i costi di gestione interni, e dall´altra parte di assolvere sempre al ruolo di volano e di aiuto per l´economia regionale in un periodo di crisi come quello che stiamo ancora vivendo in Italia. In un anno, ha aggiunto Agostini, abbiamo incrementato del 45 per cento, passando da 25 a 42 milioni, i fondi gestiti per conto di terzi, in gran parte fondi comunitari destinati alle imprese dell´Umbria. Notevole ha sottolineato Agostini, anche l´attività legata ai prodotti finanziari messi a disposizione del sistema imprenditoriale, attraverso il Fondo di ingegneria finanziaria (15 domande per finanziamenti da erogare per oltre 7 milioni di euro), il Fondo Microcredito (119 domande nel 2013 e 78 nel 2014 per circo 300.000 euro) ed il Fondo per la cooperazione (25 domande con finanziamenti già erogati per circa 2 milioni di euro ed un nuovo bando in uscita con una dotazione di un ulteriore milione di euro)". "In questo anno Sviluppumbria ha assicurato circa 300 incontri di assistenza tecnica e assistito 35 progetti di impresa legati alla legge 12 del 95, mentre per la legge 21 del 2002 sono state istruite ben 256 domande nel solo 2013. E´ stato pubblicato infine proprio in questo periodo, il bando per il Fondo incentivi assunzioni over 30. Questi dati, ha concluso Agostini, ci fanno ben sperare per l´economia dell´Umbria che, secondo i dati recentemente diffusi da Bankitalia ha fatto registrare un calo degli investimenti inferiore al resto del paese ed ha visto crescere l´export, grazie anche e soprattutto alla dinamicità delle aziende imprenditoriali umbre". "Il lavoro fatto in questo anni ha cercato di mettere Sviluppumbria nelle condizioni di poter favorire le politiche di sviluppo in Umbria, ciò sia attraverso una sua nuova ‘governance´, sia grazie alla ridefinizione della sua ‘mission´ che deve essere quella di sostenere e accompagnare iniziative tese allo sviluppo e alla nascita di nuove imprese, ha affermato la Presidente Catiuscia Marini nel suo intervento. "Devo dire che in questo primo anno di attività questa nuova ‘rotta´ di Sviluppumbria è emersa con chiarezza. Come Regione abbiamo anche compiuto uno sforzo particolare per incrementare le risorse per le politiche al servizio dello sviluppo, accanto ad azioni per la razionalizzazione dei soggetti che operavano in questo comparto. Ora si apre per tutti noi, e dunque anche per Sviluppumbria, una fase fondamentale per lo sviluppo e per il futuro della nostra regione: quella che vede coincidere la fine della programmazione dei fondi comunitari del vecchio settennato, con la nuova fase 2014-2020. Si tratta di importanti risorse pubbliche che dovremo saper utilizzare per stimolare e favorire la crescita. "In questi giorni, ha sottolineato Marini, si è inaugurata la presidenza italiana del semestre europeo e il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha giustamente richiamato l´Europa sulla necessità che accanto alle politiche di rigore si adottino politiche per la crescita e lo sviluppo. Una impostazione che condivido e che ho sempre sostenuto in questi ultimi anni. E giunto il tempo che in Europa, come nel nostro Paese, si adottino nuove politiche che vadano nella direzione di creare lavoro e occupazione, anche grazie ad una nuova politica industriale europea. Nei prossimi mesi, ha concluso la presidente Marini, dovremo lavorare con particolare impegno per definire il programma operativo regionale relativo alla nuova programmazione europea ed è fondamentale poter contare su una agenzia come Sviluppumbria che sia il più funzionale possibile in vista degli obiettivi che vogliamo raggiungere con la nuova stagione delle risorse comunitarie".  
   
   
BASILICATA: PROVVEDIMENTI GIUNTA PER INIZIATIVE INDUSTRIALI E OCCUPAZIONE STANZIATI CIRCA 40 MILIONI DI EURO PER AVVISO PUBBLICO VAL BASENTO - MATERA  
 
 Potenza, 3 luglio 2014 - Finanziati dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, 7 piani di sviluppo industriale per un totale di circa 40 milioni di euro,: 4 da scorrimento graduatoria ai sensi dell’Avviso pubblico Val Basento - Matera per la realizzazione di Piani di Sviluppo industriale e 3 dagli Avvisi pubblici per la realizzazione di Piani di reindustrializzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali di ex siti produttivi inattivi. Previsti, in totale 378 nuovi posti di lavoro. Lo rende noto l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali, che così commenta: “Gli importantissimi provvedimenti approvati dal Governo regionale rientrano indubbiamente nella logica della politica del fare e delle risposte concrete alla crisi economica e industriale che coinvolge direttamente il tessuto produttivo della regione Basilicata. I numeri parlano da soli, sia in termini di risorse stanziate che di risposte occupazionali previste. Adesso dobbiamo sostenere e supportare celermente la realizzazione degli investimenti”. Di seguito, l’elenco dettagliato dei provvedimenti approvati dall’esecutivo regionale guidato dal presidente Marcello Pittella: Dgr N. 2123/2009: Avviso Pubblico Val Basento – Matera per la realizzazione di Piani di Sviluppo Industriale: contributo in conto capitale di € 4.450.000,00 alla ditta Orienta Srl a fronte di un investimento agevolabile di € 8.900.000,00 per nuovo impianto produttivo per la “Produzione di tapparelle orientabili, sistemi di schermatura solare per l’edilizia, componenti per infissi in alluminio” - nuovi occupati n.40; contributo in conto capitale di € 5.158.166,79 alla ditta Siprem Srl a fronte di un investimento agevolabile pari a € 10.316.333.57 per Recupero strutture inattive (ex Rdb Matera) per la “Fabbricazione prodotti in calcestruzzo per l’edilizia (Blocchi alveolari per isolamento)” - nuovi occupati N. 16; contributo in conto capitale di € 2.350.830,21 a fronte di un investimento agevolabile pari a € 5.877.075,52 alla ditta Bng Srl per nuovo impianto produttivo per il “Recupero Rifiuti Solidi, urbani, industriali e biomasse” - nuovi occupati n. 18; contributo in conto capitale di € 3.837.672,03 a fronte di un investimento agevolabile pari a € 7.675.344,06 alla ditta Tagg Energy Srl per nuovo impianto produttivo per la “Fabbricazione di prodotti chimici” - nuovi occupati N. 18. Dgr n. 1333/2013, 272/2013 e 273/2013Avvisi pubblici per la realizzazione di Piani di reindustrializzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali di siti produttivi inattivi: concessione di contributo per la realizzazione di un Piano di Reindustrializzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali del sito produttivo inattivo Ex Cutolo Michele & Figli Atella (Pz) Dgr 1333/2013 contributo in conto capitale di € 5.000.000,00 alla ditta Doc Airconcrete Srl a fronte di un investimento agevolabile pari a € 12.957.816,96 con occupazione di n.35 di cui n. 33 unità provenienti dalla fallita Ex Cutolo, e di € 5.000.000,00 a fronte di un investimento agevolabile pari a € 12.514.114,00 alla ditta Cmd Costruzioni Motori Diesel Spa con occupazione di n. 35 unità di cui N. 33 provenienti dalla Ex Cutolo; concessione di contributo per la realizzazione di un Piano di Reindustrializzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali del sito produttivo inattivo Ex Me.com Srl Senise (Pz) contributo in conto capitale di € 8.414.444,11 a fronte di un investimento agevolabile pari a € 16.828.888,22 alla ditta Nep Italy Srl con una occupazione di N. 53 unità di cui n. 22 addetti provenienti dalla fallita ex Me.com; concessione di contributo per la realizzazione di un Piano di Reindustrializzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali del sito produttivo inattivo Ex Lucania Calzature Srl Maratea (Pz) - contributo in conto capitale di € 5.086.772,76 a fronte di un investimento agevolabile pari a € 10.481.067,51 alla ditta Alta Sartoria Italiana Spa con una occupazione di n. 163 unità di cui 70 dalla ex Lucana Calzature.  
   
   
COLLOCAMENTO MILITARI CONGEDATI: PUGLIA FIRMA CONVENZIONE CON ESERCITO  
 
 Bari, 3 luglio 2014 - L’assessore alla Formazione professionale, Alba Sasso e il comandante del del Comando Militare Esercito Puglia, generale Natalino Madeddu, hanno firmato ieri mattina una convenzione operativa in materia di formazione professionale e di collocamento sul mercato del lavoro dei militari volontari congedandi e congedati. “Firmiamo con piacere questo protocollo – ha detto l’assessore Sasso – perché apprezziamo gli sforzi che Esercito e Forze Armate fanno per ricollocare i ragazzi al termine della loro ferma. L’esercito, come una grande madre, si interessa del loro futuro. Firmiamo questo protocollo per creare un centro di collocamento di questi giovani che deve lavorare in concerto con i centri per l’impiego regionali. A questo centro i giovani congedandi potranno rivolgersi per avere notizie su corsi di formazione, posti di lavoro in linea con le loro qualifiche, le loro possibilità di occupabilità. Sarà un processo governato da questo protocollo con il quale prevediamo anche di trasformare il centro in un organismo accreditato per la formazione. Useremo i fondi europei per finanziarne le attività. Nei fatti prevediamo corsi attinenti alle materie dei giovani che escono dalle forze armate: ad esempio sulla sicurezza, sul turismo, sui trasporti (con tutto il mondo delle patenti e autorizzazioni di guida speciali), l’edilizia. Ma anche corsi trasversali come inglese e informatica”. “Eliminare il problema del precariato – è stato l’appello del generale Madeddu – perché questi ragazzi che escono dai corpi di appartenenza, nei quali sono entrati con tanto entusiasmo ma che alla fine devono essere congedati senza alcun demerito perché non possono entrare in servizio permanente effettivo, non devono restare da soli al termine del periodo sotto le armi e al servizio del Paese”. Il protocollo prevede uno stanziamento di 1 mln di euro. I corsi e le attività scatteranno sei mesi prima del congedo. Allo stato attuale i corsi che potrebbero essere finanziati riguardano i settori della sicurezza (guardie giurate, addetto ai servizi di controllo), del turismo (guida turistica, ristorazione), trasporti (Cqc e patenti varie), edilizia di terra e di mare, energie rinnovabili, imprenditoria giovanile oltre ai corsi di lingua e informatica per tutti. L´accordo è interforze (Esercito-marina-aeronatica)  
   
   
ABRUZZO: PROROGATA AL 31 AGOSTO LA CASSA IN DEROGA CICAS: CHIUSI TUTTI I PAGAMENTI RELATIVI ALL´ANNUALITÀ 2013  
 
Pescara, 3 luglio 2014 - Il Cicas, Comitato d´Intervento per le Crisi aziendali e di Settore, riunitosi ieri pomeriggio a Pescara, in Regione, ha accolto tutte le istanze di Cassa Integrazione in Deroga, relative all´anno 2013, istruite positivamente dalla Direzione Lavoro della Regione, non oggetto di precedenti autorizzazioni da parte del Cicas, nel limite complessivo massimo di spesa pari a 387 mila 688 euro. Il Comitato ha convenuto di autorizzare la proroga per la presentazione delle istanze di Cassa Integrazione e mobilità in Deroga relativi all´annualità 2014 per i periodi dal 1 luglio 2014 al 31 agosto 2014. Il Cicas, all´unanimità, visto quanto rappresentato dall´Assessore al Lavoro, Marinella Sclocco, ha chiesto che il Presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, in occasione del Comitato delle Regioni del 10 luglio prossimo, ribadisca l´impegno della Regione Abruzzo sulle richieste al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per l´anno 2014. Questo anche in considerazione della drammatica situazione sociale in cui versano le aziende ed i lavoratori abruzzesi. Analoga richiesta è stata rivolta anche ai parlamentari abruzzesi. Gli Assessori Marinella Sclocco e Giovanni Lolli che, da oggi, collaboreranno a stretto contatto sulle politiche attive e passive del lavoro, hanno preso atto di quanto espresso dal Comitato con l´impegno a tenerlo aggiornato sugli ulteriori sviluppi.  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE: AVVIATO IL PERCORSO PER LA NUOVA LEGGE NEL LAZIO OLTRE 10 MILA RAGAZZI TRA I 14 E I 18 SCELGONO DI PROSEGUIRE LA LORO FORMAZIONE CON UN PERCORSO PROFESSIONALIZZANTE.  
 
 Roma, 3 luglio 2014 - Una nuova legge per la formazione professionale. Dopo 11 anni di attesa al via l’iter per l’approvazione. Il testo introduce la trasparenza anche in questo settore, garantisce più certezze agli operatori e consente anche di individuare al meglio la competitività dei corsi. Nel Lazio oltre 10 mila ragazzi tra i 14 e i 18 anni scelgono di proseguire la loro formazione con un percorso professionalizzante della durata di tre anni. All’interno della regione ci sono circa 60 centri di formazione professionale e i ragazzi possono scegliere tra 22 indirizzi formativi. Per l’anno scolastico 2013-2014, che si è appena concluso, la Regione ha investito sui corsi triennali complessivamente 43,7 milioni di euro. Ecco alcune delle novità principali previste dalla legge: Convenzioni con gli organismi accreditati che entrano a far parte del sistema regionale di istruzione e formazione professionale: da oggi sarà competenza della Regione, che gestirà anche tutte le altre funzioni. Indirizzi triennali: la Regione li introduce per una migliore programmazione del sistema di istruzione e formazione professionale. Tra le altre cose è previsto anche un piano annuale di attuazione. Valutazione sulla qualità e l’efficacia del sistema, per monitorare al meglio il corretto funzionamento della formazione professionale. La certificazione delle competenze acquisite, in modo tale da rispettare gli standard minimi nazionali. L’introduzione del quarto anno di frequenza, per garantire ai ragazzi la possibilità di ottenere una qualifica di quarto livello europeo. Progetti contro l’abbandono scolastico. Saranno personalizzati e serviranno per combattere questa piaga che riguarda tanti ragazzi anche nel Lazio. “La nuova legge porta trasparenza, porta certezza agli operatori, individua la competitività di corsi- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, cha ha aggiunto: è un altro impegno che manteniamo e sono contento che si aggiunga un altro tassello alle promesse che avevamo fatto. Anche in questo campo possiamo dire che il Lazio sta cambiando”. "È un sistema che aspettava una normativa precisa da 11 anni –è il commento di Massimiliano Smeriglio, vicepresidente e assessore alla formazione. Il Lazio con questa legge rafforza un sistema di formazione parallelo, di pari dignità che così recupera risorse, talenti, dando delle occasioni di formazione e lavoro"- ha detto ancora Smeriglio.  
   
   
LAVORATORI DISAGIATI: ESENZIONI TOTALI O PARZIALI PER LA RESTITUZIONE DEI PRESTITI EROGATI NEL 2010 STABILITI DALLA GIUNTA I CRITERI DI RECUPERO DELLE SOMME. SOTTO I 10 MILA EURO DI ISEE IL RIMBORSO NON SARA´ RICHIESTO.  
 
Torino, 3 luglio 2014 - Sono state definite dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Giuseppina De Santis, le modalità di recupero dei finanziamenti erogati ai lavoratori in difficoltà in base al "Fondo di acquisizione crediti", provvedimento che coinvolse nel 2010 circa 520 lavoratori, molti dei quali ex Phonemedia e Agile. Il fondo consentiva ai lavoratori in condizioni di disagio economico di richiedere agli istituti bancari un prestito massimo di 2500 euro, garantito dal fondo e senza costi. Scaduti i termini per la restituzione (Finpiemonte ha rilevato ancora crediti aperti per un totale di oltre 1 milione) era necessario da parte della Regione definire le modalità di rientro dal debito per i lavoratori che avevano ancora le rate da estinguere. Dopo una serie di incontri che gli uffici regionali hanno avuto con le organizzazioni sindacali, la Giunta regionale ha stabilito nella riunione odierna che i beneficiari del finanziamento che si trovino in una situazione economica pari o inferiore alla soglia Isee di 10 mila euro saranno completamente esentati dal rimborso del prestito ricevuto. Inoltre, sempre nell´ottica di venire incontro alle situazioni di maggiore disagio e vincolando l´aiuto alle effettive condizioni di criticità vissute dalle famiglie piemontesi che avevano usufruito di questa misura, per il debitore che si trovi in una situazione Isee tra 10 e 20 mila euro è stabilita una restituzione solamente in percentuale, calcolata sulla base dell´eccedenza rispetto alla soglia minima dei 10 mila. A titolo di esempio, se un lavoratore ha un Isee di 11 mila euro, dovrà restituire solo il 10 per cento del debito. Qualora al momento della richiesta del rimborso la situazione economica Isee sia peggiorata rispetto agli anni precedenti, si potrà anche presentare un Isee integrato. Per le altre situazioni di pendenza che rimarranno attive, ovvero per tutti quei lavoratori che hanno superano i 20 mila euro di Isee, Finpiemonte provvederà comunque a richiedere le spettanze non prima del mese di novembre. L´anno di riferimento Isee sarà il 2013, ma verrà comunque concessa la possibilità, per determinare al meglio le fasce che usufruiscono di questo provvedimento, una documentazione alternativa che attesti la situazione economica della famiglia relativa ad un periodo di tempo più ravvicinato.  
   
   
LA REGIONE LAZIO SOSTIENE L’INTEGRAZIONE SOCIALE E LA FORMAZIONE DEGLI STRANIERI  
 
Roma, 3 luglio 2014 - Sostenere la formazione linguistica, culturale e civica dei cittadini che provengono da altri Paesi e favorire la loro integrazione sociale all’interno del Lazio: è questo il principale obiettivo del progetto Prils, giunto alla seconda edizione, che la Regione ha portato avanti attraverso il Fondo Europeo per l´Integrazione di cittadini dei Paesi terzi (Fei). Migliaia di cittadini stranieri formati. Si tratta in tutto di 3949 cittadini. Di questi, 1.949 hanno frequentato corsi di lingua italiana, per un totale complessivo di 9.800 ore di formazione linguistica. 2000, invece, hanno seguito dei corsi, in madre lingua, sull’educazione civica e sull’informazione. Sono state organizzate 140 sessioni. Le attività di accoglienza. Sono state organizzate in tutte le province del Lazio presso i Ctp, i centri territoriali permanenti, anche grazie al coinvolgimento di associazioni, privati e scuole. Oltre 800 ore di attività e 122 edizioni, di cui 48 di livello A1 e 74 di livello A2, hanno consentito il rilascio di oltre 1.500 attestazioni in tutto il Lazio. Tra le altre cose sono stati organizzati anche 10 corsi rivolti a sole donne con servizio di baby sitting.  
   
   
BOLZANO, AGENZIA DELLA FAMIGLIA PRENDE FORMA: ACCORPATE COMPETENZE DEL SETTORE  
 
Bolzano, 3 luglio 2014 - Assistenza alla prima infanzia, assistenza extrascolastica ed estiva, audit famiglia-lavoro, progetti Bookstart e Lettera ai genitori: con il nuovo Dipartimento alla famiglia gestito dall´assessore Deeg le competenze del settore, prima distribuite in più Ripartizioni, sono state riunite. L´accorpamento sul piano operativo è garantito dall´Agenzia per la famiglia, al lavoro nella nuova sede. Con delibera della Giunta provinciale è stata istituita ufficialmente l´Agenzia per la famiglia, che accorpa le varie competenze del settore ed è chiamata ad attuare la legge provinciale sulla promozione della famiglia. Tra i nuovi compiti dell´Agenzia rientrano anche i temi conciliabilità famiglia-lavoro, politica dei tempi, esame di testi di legge e disposizioni in relazione agli effetti sulla famiglia, pubblicazione di studi e rapporti in materia. In questi giorni una prima parte del personale addetto ha preso possesso dei locali dell´Agenzia a Bolzano, nel palazzo provinciale 12. L´agenzia per la famiglia, sottolinea l´assessore Waltraud Deeg, è una premessa importante per garantire un´organica politica a favore della famiglia: "È necessario uno stretto coordinamento di tutte le misure e un migliore sistema di rete tra Provincia, Comuni, Comunità comprensoriali, soggetti privati e imprenditori nelle questioni rilevanti per la famiglia." Ma l´istituzione dell´Agenzia con risorse adeguate ha anche un valore simbolico, "perchè le misure per la famiglia non vengono più viste solo come appendice della politica sociale, economica o formativa, ma si identificano con il valore strategico della famiglia nella società", osserva Deeg. Quattro collaboratrici del Servizio famiglia (finora Ripartizione politiche sociali) hanno preso possesso degli uffici a palazzo 12 in via Gamper ai Piani, oggi si aggiungono i responsabili del settore assistenza estiva ed extrascolastica, dei progetti Bookstart e Lettera ai genitori (finora Ripartizione cultura tedesca). A guidare in via provvisoria l´Agenzia, fino alla conclusione dello specifico concorso, sarà il direttore di Dipartimento Stefan Walder. Il 1° agosto l´assessore Deeg presenterà la nuova Agenzia per la famiglia e i risultati delle serate pubbliche "Famiglia è dialogo" promosse tra maggio e giugno.  
   
   
BOLZANO: OPERATIVA LA NUOVA CONSIGLIERA DI PARITÀ  
 
Bolzano, 3 luglio 2014 - A metà maggio Michela Morandini è stata nominata nuova consigliera di parità, da luglio è operativa a Bolzano nel nuovo incarico. Il benvenuto dell´assessore provinciale Martha Stocker e del direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn. La Consigliera di parità in Alto Adige ha, tra l´altro, il compito di contrastare le discriminazioni sul posto di lavoro basate sul genere di appartenenza e di proporre misure atte a realizzare la parità fra i generi nell´ambito del lavoro. È componente della Commissione provinciale per l´impiego e della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne. Inoltre persegue l´obiettivo delle pari opportunità nei Comitati di sorveglianza previsti dai programmi dei fondi strutturali dell´Ue e valuta le periodiche relazioni sulla situazione lavorativa del personale nelle aziende con oltre 100 occupati. L´assessore Martha Stocker saluta l´avvio dell´attività della nuova Consigliera: "Michela Morandini si occupa professionalmente da anni del tema delle pari opportunità e vanta ottimi presupposti per lo svolgimento di questo incarico." La consigliera di parità ha sede operativa nella Ripartizione provinciale lavoro a Bolzano, palazzo provinciale 12, via Gamper. Udienze a Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano possono essere concordate da subito telefonando allo 0471 418507.