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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Settembre 2014
DICHIARAZIONE DELLA PORTAVOCE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RELATIVA AD ULTERIORI MISURE RESTRITTIVE NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA  
 
Bruxelles, 4 settembre 2014 - In seguito alla richiesta del Consiglio europeo del 30 agosto per quanto riguarda la situazione in Ucraina, la Commissione europea ha adottato ieri all´esame proposte degli Stati membri per l´Ue a prendere ulteriori significativi passi. Queste proposte integrano quelle adottate il 31 luglio e l´accesso ai mercati dei capitali per quanto riguarda, la difesa, beni a duplice uso, e le tecnologie sensibili. Le proposte saranno ora prese in considerazione dagli Stati membri. Prossimi passi - E ´ora per gli Stati membri per discutere e valutare le proposte della Commissione. Essi saranno presentati al Comitato del Consiglio dei rappresentanti permanenti (Coreper) Mercoledì nel pomeriggio. Una volta adottata dagli Stati membri, le proposte saranno resi pubblici nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: CALENDA ILLUSTRA LE PRIORITÀ DI POLITICA COMMERCIALE DEL SEMESTRE ITALIANO  
 
Roma, 4 settembre 2014 - Il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, Presidente di turno del Consiglio Commercio, ha presentato ieri al Parlamento Europeo le priorità di politica commerciale della Presidenza italiana. Calenda ha sottolineato l’importanza di un protagonismo europeo in questa nuova fase della globalizzazione, per coglierne tutte le opportunità. Maggiore occupazione e crescita – sostiene il Vice Ministro – dipendono soprattutto da una politica commerciale tesa ad aiutare tutte le nostre imprese a sfruttare la domanda internazionale in vertiginosa crescita. Per questa ragione – secondo Calenda – rivestono un ruolo fondamentale i trattati che l’Unione Europea sta negoziando. Il trattato con il Canada (Ceta) è in fase di finalizzazione e porterà grandi vantaggi per tutti i settori industriali, con un compromesso importante che vedrà anche riconosciute le nostre indicazioni geografiche. Nell’intervento del Vice Ministro particolare attenzione è stata data al trattato in negoziazione con gli Stati Uniti (Ttip), che non sembra finora aver seguito un ritmo soddisfacente: “La nostra opinione – ha affermato Calenda – è che qualora la deadline del 2015 dovesse sembrare irrealistica a fronte dei progressi conseguiti, sarà necessaria una riflessione profonda sulla strategia negoziale. Occorre evitare che le persistenti differenze su capitoli importanti ma non cruciali possano di fatto bloccare i progressi in capitoli sui quali una intesa appare a portata di mano. Per questo – ha sottolineato il Vice Ministro – il Governo italiano ritiene che, se dopo le elezioni di mid term il ritmo della negoziazione non cambierà, occorrerà interrogarsi sulla possibilità di concludere entro il 2015 un interim agreement sui capitoli più importanti e meno controversi”. Il Vice Ministro ha ricordato la valenza dell’accordo in relazione alla struttura produttiva europea in termini di crescita e di occupazione: “Il Ttip è un accordo di cui dovrebbero beneficiare soprattutto le Pmi, che non hanno le risorse per fronteggiare ostacoli e burocrazie”. Occorre inoltre uno sforzo supplementare di trasparenza e chiarezza sui contenuti del negoziato: “Insieme al Commissario al Commercio – ha dichiarato Calenda – ho voluto scrivere una lettera a tutti i miei colleghi del Consiglio Commercio per chiedere l’immediata declassificazione del mandato negoziale”. Per quanto riguarda il caso dell’Ucraina e le ritorsioni commerciali da parte della Federazione Russa il Vice Ministro ha specificato che di fronte a importanti questioni di sicurezza per l’Unione la politica commerciale deve fare un passo indietro rispetto alla politica estera. “Manterremo aperti i canali del dialogo tecnico, puntando a evitare una escalation di ritorsioni commerciali. In ogni caso la nostra attenzione sul tema è massima”. In merito ai negoziati multilaterali, la situazione risulta oggi più difficile per il mancato rispetto delle scadenze di attuazione dell’Accordo sulla Facilitazione degli Scambi (Tfa), stipulato a Bali a dicembre durante l’ultima ministeriale del Wto. Proprio per questo l’Ue dovrà compiere uno sforzo supplementare per portare avanti comunque la trade facilitation. Infine, sull’attività normativa interna, il Vice Ministro ha espresso la disponibilità italiana a cercare un compromesso tra i paesi membri sui dossier attualmente pendenti, in particolare quelli relativi alla modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale (c.D. Tdis, tra cui l’antidumping) e al Regolamento sugli appalti internazionali (c.D. Ipi, volto a ottenere una reciprocità di trattamento per le nostre imprese negli appalti pubblici all’estero). Calenda ha concluso annunciando che solleciterà il Consiglio “ad avviare quanto prima una discussione sulla futura politica commerciale, al fine di stimolare la nuova Commissione a produrre un documento di programma e priorità per il suo mandato”.  
   
   
MACROREGIONE: FOCUS AD ANCONA TRA I PAESI ADERENTI  
 
Ancona, 4 settembre 2014 - Ieri e oggi presso la Regione Marche, si svolge un incontro tra i paesi membri della Strategia della Macroregione, per la predisposizione del nuovo programma di Cooperazione Territoriale Europea Adriatico Ionico (Adrion). L’assessore alle Politiche comunitarie, Paola Giorgi, ha preso parte ai lavori della sessione plenaria, ricordando che “questa è un’importante tappa per la costruzione del nuovo programma Adriatico Ionico, conferma il dinamismo e il protagonismo della Regione Marche nella Strategia. E´ una grande occasione anche per i nostri stakeholders che possono partecipare ancora una volta attivamente alla fase programmatoria, una modalità che ha caratterizzato la costruzione della nuova programmazione della nostra Regione. La scelta, condivisa tra tutti i Paesi interessati, di svolgere ad Ancona il primo incontro pubblico per la costruzione del programma, è il riconoscimento alla Regione Marche e al suo presidente Gian Mario Spacca del lavoro svolto negli ultimi anni sulla Strategia macroregionale Adriatico-ionica, che vedrà la sua approvazione a ottobre da parte di Bruxelles”. Secondo la proposta della Commissione, il nuovo programma transnazionale Adriatico Ionico (Adrion 2014 - 2020) vede il forte coinvolgimento di quattro paesi dell´Ue (Grecia, Italia e Slovenia, e Croazia) e quattro paesi non Ue (Albania, Bosnia-erzegovina, Montenegro, Serbia), aventi lo stesso ambito territoriale di applicazione della futura strategia dell´Unione europea per la Regione adriatico-ionica. Il programma (che avrà a disposizione 99,2 milioni di euro, in gran parte provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale) sarà composto da quattro assi tematici: ricerca e sviluppo, ambiente, trasporti e capacità istituzionale I primi tre assi del programma saranno sviluppati al fine promuovere la prosperità sostenibile, economica e sociale dell’area, rafforzando l’identità comune della regione adriatico-ionica e migliorandone l’attrattività, la competitività e la connettività nel rispetto degli ecosistemi marittimi e ambientali. Grande importanza viene attribuita al turismo che può rappresentare un’importante leva per la crescita sostenibile, occasioni di occupazione giovanile ed inclusione sociale. Il quarto asse riguarda la “capacita istituzionale ed amministrativa” e quindi sostegno alla governance nell’ambito dell’attuazione dei diversi programmi comunitari e di conseguenza con un forte impatto sulla strategia macroregionale adriatico ionica. La coincidenza della nuova programmazione 2014-2020 con la definizione della strategia macroregionale adriatico ionica declinata nel documento Eusair predisposto congiuntamente con i paesi coinvolti in questo programma, rappresenta una grande opportunità. Pertanto il programma in corso di elaborazione avrà un forte orientamento verso la strategia della Macroregione Adriatico-ionica prendendo come riferimento i quattro pilastri del Piano d’Azione della Strategia e nello specifico introdurre un diretto riferimento all’elemento “mare” ed alla valorizzazione degli organismi e delle reti da tempo esistenti nel bacino Adriatico Ionico.  
   
   
REGIONE TOSCANA, MODIFICHE A STATUTO A OTTOBRE IN AULA PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA  
 
 Firenze, 4 settembre 2014 - Le tre proposte di legge di revisione statutaria, approvate in prima lettura dal Consiglio regionale lo scorso 29 luglio, saranno di nuovo all’esame dell’aula nella prima seduta di ottobre per l’approvazione definitiva. La commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (Tcr), all’unanimità, ha licenziato il testo, che introduce “il diritto di fare sport per stare bene” tra le finalità principali dello Statuto regionale. Sempre all’unanimità, la commissione ha espresso parere favorevole alla previsione di un esplicito rinvio al Regolamento interno dell’assemblea per disciplinare le diverse ipotesi di cessazione anticipata dalla carica di Presidente e di componente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio. A maggioranza, invece, è stato licenziato il testo che prevede l’istituzione facoltativa, e non più necessaria, della figura del portavoce dell’opposizione, che sarà quindi oggetto di valutazione da parte delle forze politiche interessate. I consiglieri Gabriele Chiurli (gruppo Misto) ed Alberto Magnolfi (Ncd) si sono astenuti. La Costituzione prevede che le modifiche allo Statuto siano approvate con legge dal Consiglio regionale, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi.  
   
   
SARDEGNA: LE DELIBERE GIUNTA  
 
 Cagliari, 4 settembre 2014 - Si è aperta il 2 settembre con l´approvazione della relazione sulle attività europee e di rilievo internazionale della Regione la seduta odierna della Giunta regionale, presieduta da Francesco Pigliaru. Atto dovuto, a cui sono seguite le delibere presentate dall´assessore del Lavoro Virginia Mura con le quali si è data risoluzione alle difficoltà interpretative relative all´articolo 4 della L.r. N. 10/2013, sull´omogeneizzazione organizzativa nel comparto della formazione professionale ed è stata approvata la proroga dei termini sull´Accordo di programma del Parco Geominerario del Comune di Arbus. Altra proroga è stata prevista dalla delibera proposta dall´assessore della Sanità Luigi Arru, in relazione all´incarico del Collegio dei Revisori dell´Agenzia Regionale della Sanità, in attesa dello scioglimento dell´Ente. Nutrito il pacchetto di proposte portate all´attenzione della giunta dall´assessore dell´Ambiente Donatella Spano. Supera le procedure di verifica, a condizione che siano rispettato alcune rigide prescrizioni, il progetto di ristrutturazione e razionalizzazione del Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, che prevede interventi di restyling e miglioramento degli standard ed ampliamenti richiesti a norma del Piano Casa. Supera la procedura di verifica anche un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel comune di Decimomannu, mentre viene richiesta la procedura di Via (Valutazione di Impatto Ambientale) per un impianto di mini eolico della potenza di 200 kW ma con pala che sarebbe percepibile da una vasta zona (per un´altezza complessiva di quasi 90 metri) ubicato nel comune di Usellus. Infine l´esecutivo ha dato il via all´attivazione del Centro funzionale decentrato della Protezione civile. Approvata la richiesta al Ministero delle Politiche agricole presentata dall´assessore all´Agricoltura Elisabetta Falchi per il riconoscimento del carattere di eccezionalità delle piogge alluvionali dello scorso 18 giugno che hanno colpito i comuni di Sorso e Sennori e degli aiuti alle aziende interessate (in base alla normativa del nuovo Fondo di solidarietà nazionale per danni conseguenti a eventi atmosferici assimilati a calamità naturali). Deliberata la proposta della Presidenza per attribuire al Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna il compito degli studi preliminari finalizzati al riconoscimento Unesco (Patrimonio dell´Umanità) del patrimonio storico-culturale minerario. Infine, è stata approvata anche la proposta dell´assessore del Turismo Francesco Morandi per le azioni di co-marketing della stagione 2014/2015 che rappresentano l´ultimo atto dell´attività di Sardegna Promozione, che porta così a termine impegni già assunti in precedenza dall’agenzia. La somma complessiva è di 3.525.000 euro. La ripartizione delle cifre coinvolge il Cagliari Calcio (1.325.000 euro), la Torres Calcio maschile (350 mila euro), la Torres Calcio femminile (175 mila euro), la Dinamo Sassari (900 mila euro), l´Asd Cus Cagliari (175 mila euro), la regata oceanica "Route du Rhum" del velista Andrea Mura (300 mila euro) e l´Asd Great Events Sardinia per il Rally Costa Smeralda (300 mila euro).  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA, COMUNI E NUOVE PROVINCE ON LINE LA DOCUMENTAZIONE DEL CONVEGNO PROMOSSO A FIRENZE DA ANCI  
 
Toscana Firenze, 4 settembre 2014 - Città metropolitana, Comuni e nuove Province. Tutti gli atti del Convegno promosso dall´Anci Toscana a Firenze venerdì 29 agosto sono disponibili al seguente link http://www.Ancitoscana.it/agenda/2014/08/i-comuni-protagonisti-dellinnovazione-del-paese.html    
   
   
PROVINCIA DI FIRENZE: PRESENTAZIONE DELLE LISTE DI CANDIDATI PER LE ELEZIONI METROPOLITANE  
 
Firenze, 4 settembre 2014 - L´adempimento all´Urp della Provincia, in via Cavour 7rosso, domenica 7 settembre dalle 8 alle 20 e lunedì 8 settembre dalle 8 alle 12. Le liste di candidati al Consiglio Metropolitano devono essere presentate all’Ufficio Elettorale presso l´Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia - via Cavour, 7/r - Firenze - Domenica 7 settembre 2014 dalle 8 alle 20 e Lunedì 8 settembre 2014 dalle 8 alle 12. Tutte le informazioni in http://met.Provincia.fi.it/elezionimetropolitane/index.htm    
   
   
PROVINCIA PRATO: FIRMATO IL DECRETO PER LE ELEZIONI DEL 12 OTTOBRE SI ELEGGERANNO PRESIDENTE E CONSIGLIO PROVINCIALE  
 
Prato, 4 settembre 2014 - Al via la nuova fase della Provincia che diventa, come prevede la Legge Delrio, ente territoriale di area vasta, in attesa della definitiva riforma costituzionale. Il presidente Lamberto Gestri ha firmato oggi il decreto che indice per domenica 12 ottobre, dalle ore 8 alle 20, a Palazzo Buonamici, le elezioni del nuovo presidente e del consiglio provinciale che avrà dieci componenti. “Continua la fase di trasformazione dell´ente – spiega Gestri – si dà avvio a una fase nuova, anche se ancora restano molte incertezze sui compiti della Provincia. In questi mesi comunque abbiamo continuato a lavorare con l´impegno di sempre, senza perdere di vista le necessità del territorio”. Di cosa si occuperà la Provincia - Ancora aperta la partita delle competenze del nuovo ente. Intanto c´è la ´dote´ affidatagli dalla stessa legge Delrio: gli amministratori che verranno eletti il 12 ottobre dovranno occuparsi di pianificazione territoriale (Piano territoriale di coordinamento), di tutte le funzioni connesse alla tutela dell´ambiente, di lavori pubblici riguardanti strade provinciali e scuole superiori, di istruzione superiore. A queste funzioni si aggiungono attività relative a raccolta e elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, controllo fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e Pari opportunità. Inoltre sono previste funzioni legate alla predisposizione di documenti di gara, al ruolo di stazione appaltante, al monitoraggio dei contratti di servizio e organizzazione di concorsi (d´intesa con i Comuni). Ancora da definire come e su quali enti saranno dirottate le altre competenze delle vecchie Province. Una decisione spetta alla Conferenza unificata delle Regioni e delle Province autonome, che ha fissato un appuntamento – sembra decisivo - per l´11 settembre. Chi può diventare presidente – Possono essere eletti alla carica di presidente della Provincia i sindaci dei Comuni che fanno parte nel territorio provinciale, il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni. In occasione di questa prima elezione sono eleggibili anche i consiglieri provinciali uscenti, tra cui il presidente della Provincia. Il nuovo presidente dura in carica 4 anni Il consiglio provinciale – Il consiglio provinciale sarà composto da 10 componenti (il numero è determinanto in relazione alla popolazione). Dura in carica 2 anni. Possono essere eletti alla carica di consigliere provinciale i sindaci, i consiglieri comunali e i consiglieri provinciali uscenti. Chi sono gli elettori - Sono elettori i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni compresi nel territorio della Provincia in carica alla data delle elezioni. Alla base delle elezioni c´è il cosidetto voto ponderato (Il peso degli elettori è correlato – secondo regole precisate dalla legge – alle fasce demografiche dei singoli Comuni). Le tappe del voto - Come si diceva oggi 2 settembre è stato firmato il decreto per la convocazione dei comizi elettorali. Il 21 e il 22 settembre è prevista la presentazione delle candidature a presidente della Provincia (sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto) e delle liste con i candidati per il Consiglio provinciale (sottoscritte da almeno il 5% degli elettori).  
   
   
MATERA: ELEZIONI PROVINCIALI, MATERIALE ON LINE  
 

Matera, 4 settembre 2014 - La Provincia di Matera ha predisposto un mini sito internet dedicato alle Elezioni provinciali che avranno luogo il prossimo 12 ottobre. I Comuni potranno consultare on line: il manuale operativo, scaricare la modulistica (presentazione e accettazione candidature alla carica di presidente e consigliere), prendere visione dei decreti presidenziali relativi alla costituzione dell’ufficio e del seggio elettorale e quello alla convocazione dei comizi elettorali. “In linea con la politica della trasparenza che ha sempre contraddistinto questa Amministrazione – ha dichiarato il presidente Stella - ho voluto che fossero disponibili on line tutti i documenti relativi alle prossime elezioni provinciali e non solo quelli indicati dal Ministero degli Interni. Una pratica che ci consentirà di ottimizzare tempi e costi, economici e ambientali sostenendo, nel contempo, il lavoro dei segretari comunali". Per consultare il mini sito “Elezioni provinciali 2014”: www.Provincia.matera.it/provincia/inprimopiano/
specialeelezioniprovinciali12ottobre2014

 

 
   
   
COMPARTO UNICO: DISTACCHI SINDACALI, INCONTRO REGIONE FVG-SINDACATI  
 
Trieste, 4 settembre 2014 - Secondo la Regione appare di immediata applicabilità quanto previsto dall´articolo 7 del decreto legge 90 (convertito dalla legge nazionale 114/2014) relativo al dimezzamento dei permessi sindacali nell´ambito del Comparto unico Fvg, in quanto si tratta di una norma generale di contenimento della spesa pubblica. Comunque, come oggi hanno osservato l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Paolo Panontin, ed il direttore generale della Regione, Roberto Finardi, incontrando le rappresentanze del Comparto unico, anche in considerazione di alcuni dubbi interpretativi di altre Regioni a Statuto speciale, perplessità legate ad una circolare emessa lo scorso 20 agosto dal dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri circa l´applicabilità di questa normativa alle Regioni e non solo ai contratti nazionali collettivi quadro, l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia ha ritenuto opportuno proporre oggi, in una clima che è stato definito dalla stessa Regione "buono e collaborativo da parte di tutti", l´avvio di una discussione legata agli spazi negoziali indicati al terzo comma dell´articolo 7 del decreto legge 90. "Un percorso negoziale", ha sottolineato Finardi, utile per definire il rientro, complessivo, di sole 8 unità lavorative, oggi in distacco sindacale, nei rispettivi Enti locali di appartenenza. La Regione, infatti, da parte sua ha già dato applicazione alla norma e dallo scorso 1 settembre è rientrata l´unica persona che risultava in distacco sindacale (appartenente alla Cisal Enti locali Fvg). La Regione, è stato sottolineato oggi, che peraltro ha ritenuto congruo richiedere un´interpretazione della norma in questione al ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, continua a ritenere immediatamente applicabile quanto previsto dal decreto e pertanto intende da parte sua dar corso al rientro di queste 8 persone in distacco sindacale nei tempi tecnici possibili, verificando al contempo le condizioni per un accordo quadro che riunisca la materia relativa ai distacchi ed ai permessi sindacali. Ad oggi sono infatti in vigore due distinti accordi, uno dedicato al personale regionale, l´altro al personale appartenente al Comparto unico. Un prossimo incontro è stato fissato per l´11 settembre.  
   
   
BASILICATA: LA GIUNTA REGIONALE HA PORTATO A OLTRE DIECI MILIONI DI EURO LA DOTAZIONE FINANZIARIA PER L’APPRENDISTATO; ATTIVA ANCHE LA BANCA DATI ON LINE PER I TIROCINI EXTRACURRICULARI  
 
Potenza, 4 settembre 2014 - Aumenta il numero dei giovani e delle aziende che potranno misurarsi con un sistema innovativo di apprendistato. Su proposta dell’assessore alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Raffaele Liberali, la Giunta Regionale ha portato da sei a oltre dieci milioni di euro la dotazione finanziaria dell’Avviso sull’apprendistato professionalizzante. L’avviso promuove, attraverso il riconoscimento di un incentivo economico, l’attivazione di nuovi contratti di apprendistato e sperimenta nuove modalità di attivazione e fruizione dei percorsi per la formazione di base. “Con il provvedimento della Giunta regionale – spiega l’assessore Liberali - i vantaggi dell’avviso possono essere estesi ad una platea di 169 aziende e di 257 apprendisti. La sperimentazione- aggiunge l’assessore- garantisce inoltre all’impresa prestazioni di un esperto in grado di interagire con l’apprendista per il trasferimento delle competenze legate ai processi di produzione innovativi o per l’utilizzo di nuove tecnologie e un apporto positivo in termini di prospettiva di sviluppo dell’impresa ospitante”. Uno specifico meccanismo consente inoltre ai datori di lavori di individuare l’Ente per l’erogazione dell’attività formativa, secondo le modalità che meglio si adeguano alle esigenze dell’impresa o dell’attività economica. “Con tale sperimentazione – conclude l’assessore Liberali - si è inteso affrontare e superare le criticità rilevate nell’applicazione della normativa vigente, sia per quanto riguarda gli aspetti occupazionali che per quanto riguarda gli aspetti formativi”. L’assessore Liberali comunica inoltre che è attiva la procedura per l’inscrizione on line alla Banca Dati per l’attivazione dei tirocini extracurriculari. Le informazioni che saranno rese disponibili dai soggetti interessati, attraverso tale procedura, costituiranno un insieme di dati utili ai fini della programmazione delle risorse e della ricerca dei candidati maggiormente coerenti con le caratteristiche dei partecipanti e dei progetti formativi proposti. “Tale manifestazione – sottolinea l’assessore Liberali- rappresenta uno degli strumenti individuati dalla Regione Basilicata per attivare le risorse di ‘Garanzia giovani’ e favorire l´incontro tra la domanda e l´offerta”. La manifestazione di interesse è sempre aperta e non comporta alcun onere per i soggetti aderenti. Per l’inserimento delle informazioni nella banca dati è possibile accedendo dall’indirizzo internet http://servizi.Basilicatanet.it/servizi/index.jsp  scegliendo, alternativamente, la procedura di candidatura con firma digitale ovvero la procedura previa acquisizione di Pin. Attraverso analoga procedura è inoltre possibile iscriversi nell’Elenco regionale dei soggetti promotori di tirocini extracurriculari.  
   
   
ASSESSORE VENETO A IX COMMISSIONE CONFERENZA REGIONI: CON NUOVO DECRETO MINISTERIALE SU AMMORTIZZATORI IN DEROGA REGNA IL CAOS. IL GOVERNO DIA RISPOSTE CONCRETE  
 
Venezia, 4 settembre 2014 – Ieri si e riunita a Roma la Ix Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per esprimere le valutazioni relative al decreto interministeriale sui criteri e le procedure per la concessione degli ammortizzatori in deroga nel 2014 e nel 2015. L’obiettivo è di fornire al Governo una posizione univoca sul provvedimento oggetto del confronto. L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha inviato una nota al coordinatore della Ix Commissione, l’assessore della Toscana Gianfranco Simoncini, con la posizione del Veneto sul decreto che, secondo la stessa Regione e le Parti Sociali del territorio, presenta evidenti criticità sia per la sua interpretazione sia per la sua applicazione, anche da un punto di vista procedurale e organizzativo. Sottolineando in questa nota una serie di priorità, l’assessore Donazzan afferma: “dal punto di vista politico, coerenza vorrebbe che l’ipotesi di restituzione deleghe fosse seriamente considerata. Infatti dalla disamina del provvedimento, al di là della stessa valutazione di merito, risultano non accolte richieste di emendamenti regionali, ritenuti a suo tempo essenziali dalle Regioni per mantenere le deleghe. Sempre da un punto di vista politico, su di un piano diverso, resta aperta la questione risorse che, al di là delle dichiarazioni del Governo, restano sempre insufficienti, almeno in Veneto, per coprire il fabbisogno 2014, oltre a garantire un flusso contino e tempestivo delle stesse”. “In via immediata – prosegue l’assessore veneto al lavoro – si pone la necessità di applicare sui singoli territori da subito la nuova regolamentazione che anche tecnicamente presenta molti aspetti di difficile interpretazione o di difficile applicazione e in questo senso è importante che le Regioni chiedano al Ministero del Lavoro di attenuare con circolare interpretativa alcune fra le più grosse criticità che vanno emergendo”. L’assessore Donazzan ribadisce poi la sua linea, già espressa in occasione della riunione della Commissione Regionale di Concertazione tra le Parti Sociali (Crcps) di ieri. “Nel nuovo decreto – afferma - riscontro criticità che peggiorano la situazione emersa nei mesi scorsi. Per me è inopportuno che importanti modifiche sullo strumento degli ammortizzatori in deroga vengano effettuate nel corso dell´anno a fronte del quadro che si è delineato. In questo decreto ministeriale vi sono troppe zone grigie che aumentano l’incertezza. In Veneto abbiamo migliaia di persone che da oltre otto mesi attendono risposte concrete e sostegno. E ad oggi regna solo il caos”. Queste le principali criticità sollevate dalla Regione del Veneto ed espresse nella nota inviata dall’assessore Donazzan al coordinatore della Ix Commissione: - escludere la retroattività dei requisiti soggettivi dei lavoratori. Il decreto introduce un requisito che non solo contrasta con la legge, ma addirittura lo fa in modo retroattivo, in contrasto con i principi generali dell’ordinamento. - doppia domanda a Inps e Regione. È emerso in coordinamento tecnico che secondo talune Inps regionali la domanda attualmente non è inoltrabile. Alla Regione del Veneto erano state date invece assicurazioni di segno esattamente opposto. È evidente che regna la confusione. In ogni caso, qualora fattibile e solo per il 2014, la Regione è favorevole al mantenimento del vecchio sistema. - concetto di impresa. Da intendere in modo il più estensivo possibile, facendo riferimento anche al concetto di impresa secondo l’ordinamento comunitario quale attività economicamente organizzata. Questo consentirebbe di ricomprendere gli studi professionali. - imprese cessate. Andrebbe limitato l’impatto della norma relativamente alle cessazioni totali e parziali, interpretando in modo estensivo il concetto di continuità e chiarendo quali sono effettivamente i casi di cessazione parziale. - priorità territoriali. Secondo la Regione del Veneto negli accordi quadro rientra la definizione del riparto delle risorse tra Cig e mobilità (che non si vede chi altro potrebbe fare al posto di Regione e Parti Sociali) nonché l’eventuale limitazione sugli aventi diritto e sulle durate nei limiti del decreto, come si è fatto fino ad adesso, per garantire un governo davvero territoriale di questi ammortizzatori. Se così non fosse non si comprende quale potrebbe essere il contenuto degli accordi quadro. - durata e fruizione. Necessita soprattutto per il 2015 un chiarimento sulla modalità di computo della Cig: per periodo (durata) o per effettivo utilizzo (fruizione) nonché il chiarimento su chi dovrà fare tale verifica.  
   
   
MARE NOSTRUM: ZAIA, “SITUAZIONE FUORI CONTROLLO PEGGIORA DI GIORNO IN GIORNO. LO STATO SUPPORTI I TERRITORI E NON LASCI SOLI I SUOI STESSI UOMINI”  
 
Venezia, 4 settembre 2014 - “Le notizie che ci giungono quotidianamente testimoniano in modo dirompente ciò che sostengo da tempo: il fenomeno migratorio di Mare Nostrum è totalmente fuori controllo grazie ad un vergognoso scaricabarile dell’Europa e del Governo italiano, che riceve tanti complimenti da Bruxelles, ma altro non fa che scaricare il problema sui territori, dove arrivano persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, si trasformano in poche ore in fantasmi, forse malati, forse malintenzionati, di sicuro disperati, che nessuno sa dove vadano davvero, tranne i furbi che potrebbero tramutare questa situazione in un business dei trasporti, o gli ingenui che credono si tratti di turisti o uomini d’affari. Situazione insostenibile, che rischiamo di pagare cara, perché nessuno può garantire che, tra donne e bambini, possano celarsi personaggi dediti a ben altro che alla fuga dalla guerra e che magari la guerra vogliono portarla qui”. E’ molto dura la valutazione del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia sull’evolversi della situazione degli arrivi di profughi provenienti dall’operazione “Mare Nostrum”. “Così non può andare avanti – incalza Zaia – siamo arrivati al punto che la Prefettura di Vicenza ammette onestamente di essere in costante allerta ma che, ad esempio, quando queste persone arrivano di notte, non è possibile eseguire tutte le foto segnalazioni. Lo Stato deve supportare i territori e non lasciare soli i suoi stessi uomini”. “Il Veneto ha una lunga storia di accoglienza e solidarietà, tanto che oggi gli stranieri residenti sono ben 500 mila, più del 10% della popolazione – aggiunge il Governatore – ma quello che sta accadendo in queste settimane è un caos che non accettiamo: il Viminale a marzo ci aveva assegnato un contingente di 1.511 migranti; oggi quelli arrivati sono circa 3000 e continua un afflusso disordinato e casuale al quale è impossibile dare risposte di civiltà. Così facendo i profughi non sono più su un gommone, ma di certo non si rispetta la loro dignità di esseri umani, così come non si rispetta il diritto delle popolazioni locali a vivere in serenità e in sicurezza”. “Le nostre task force sanitarie – prosegue il Presidente del Veneto – sono all’opera, hanno già verificato l’assoluta inappropriatezza dei siti ipotizzati dal Governo, stanno attuando tutte le misure di igiene e profilassi per verificare lo stato di salute di queste persone, curarle se ne hanno bisogno, prevenire il diffondersi di malattie infettive da noi oramai eradicate da tempo, ma se non abbiamo la certezza di poter intercettare tutti i migranti che arrivano perché non si fa in tempo nemmeno a fotosegnalarli prima che fuggano verso l’estero o verso la clandestinità, vuol dire che Mare Nostrum fa acqua da tutte le parti”. “E’ arrivato il momento – conclude Zaia – che ognuno si prenda le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini Veneti e Italiani. La Regione ha messo e metterà in campo ogni sforzo per garantire i propri cittadini dal punto di vista della salute pubblica e della sicurezza; il Governo faccia altrettanto, cominciando a mettere in campo uomini e mezzi per aiutare i territori a gestire la situazione”.  
   
   
IMMIGRAZIONE, LOMBARDIA: ABBIAMO GIÀ DATO  
 
Milano, 4 settembre 2014 - "Sono d´accordo con il prefetto Tronca, quando dice che stiamo assistendo a un fenomeno migratorio epocale, senza precedenti, e che la Lombardia ha gestito con difficoltà l´accoglienza a causa della carenza di strutture e di risorse. Per questo non comprendo minimamente l´apertura ad accogliere ulteriori arrivi sul nostro territorio". Queste le parole dell´assessore con delega all´Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali. Prima I Disoccupati Lombardi - "La Lombardia ha già dato - aggiunge Bordonali - e dobbiamo pensare a destinare le poche risorse disponibili per risolvere la questione lavorativa dei disoccupati lombardi e degli stranieri regolari, prima di aprire le porte a una nuova ondata migratoria". "Vista la carenza di strutture idonee a ospitare altre persone e considerata la disponibilità e la solerzia che ogni giorno i prefetti dimostrano nei confronti del fenomeno migratorio - prosegue l´assessore - sarebbe opportuno che si riservassero gli spazi delle Prefetture all´accoglienza di presunti profughi e clandestini". Maggiore Coerenza - "È quasi paradossale il richiamo alla compattezza istituzionale da parte dei prefetti - conclude la titolare regionale dell´Immigrazione -, quando poi agiscono e rilasciano dichiarazioni che vanno nella direzione opposta rispetto a quanto più volte espresso da sindaci e rappresentanti degli Enti locali".  
   
   
ASSESSORE ABRUZZO: SU ASILI NIDO  
 
Pescara, 4 settembre 2014 - "Si tranquillizzi il consigliere Gatti perché non abbiamo ingenerato nessuna fuorviante aspettativa né negli amministratori comunali, né tantomeno nei cittadini abruzzesi. Anzi, grazie a questo provvedimento, abbiamo deciso di dare ascolto alle loro istanze relative al sostegno dei servizi per l´infanzia, procedendo con tempestività alla liquidazione dei fondi Fas dovuti ai Comuni abruzzesi per favorire l´aumento dei posti negli asili nido e per la copertura delle loro spese di gestione". Così l´assessore con delega alle Politiche sociali e al Diritto all´istruzione, Marinella Sclocco, replica al consigliere Paolo Gatti. "Piuttosto che perdere tempo a rispondere a domande retoriche, ribadisco che nessuno ha mai parlato di "nuovi finanziamenti". Sottolineo infine che, in merito ai fondi Fas, abbiamo preferito non provvedere ad una loro riprogrammazione - come pure avremmo potuto fare ? in quanto tale scelta avrebbe comportato ritardi enormi rispetto al regolare avvio delle attività didattiche".