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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Settembre 2014
SARÀ A FIRENZE IL TERZO FORUM MONDIALE UNESCO: SI DISCUTE IL FUTURO  
 
Firenze - "Solo qualche settimana fa uno dei maggiori quotidiani nazionali ha definito l´Italia la massima potenza mondiale in fatto di beni culturali fondandosi sull´unico dato certo in tale ambito, cioè il numero dei siti culturali riconosciuti patrimonio dell´umanità dall´Unesco. La Toscana da sola si presenta con sette siti Unesco, eguagliando per numero interi paesi come la Finlandia, la Croazia, la Norvegia". Lo ha dichiarato l´assessora alla cultura della Regione Toscana, Sara Nocentini, intervenendo nel corso della presentazione a Parigi del terzo forum mondiale dell´Unesco che si terrà a Firenze dal 2 al 4 ottobre prossimi. "E´ una grande responsabilità e ne siamo consapevoli – ha proseguito -. Non solo perché i siti Unesco di cui siamo titolari e custodi devono essere correttamente tutelati e valorizzati (fatto assai complesso in quanto alcuni di questi siti comprendono interi e vivi centri storici come quello di Firenze, oppure siti paesaggistici o seriali come la Val d´Orcia o le Ville e i Giardini Medicee), ma soprattutto perché oggi dobbiamo aggiornare l´approccio a questi beni culturali, la funzione che essi svolgono in società complesse e globalizzate come quelle in cui viviamo e rispondere a sfide decisive che chiedono di aggiornare i motivi dell´intervento pubblico nell´ambito dei beni culturali". Nocentini ha sottolineato che dopo la fase iniziale della conservazione, del mantenimento, della tutela, dopo la successiva in cui si è posta l´attenzione alla valorizzazione, la promozione, la fruizione dei siti culturali, oggi va costruito un nuovo approccio caratterizzato dal contributo che la cultura e i beni culturali possono dare all´idea di un nuovo sviluppo, sociale, economico e sostenibile delle nostre società. "Si tratta di cogliere pienamente la funzione sociale della cultura, che appunto non è di mera conservazione del passato né di spettacolarizzazione per il presente, ma asset decisivo per costruire un futuro di senso, di sviluppo, di prospettiva oltre la crisi che stiamo vivendo, che è crisi economica, sociale, di sostenibilità e di cultura". Questo significa, è la valutazione dell´amministrattrice toscana, che la cultura e i beni culturali uno degli elementi costitutivi la strategia di sviluppo della società, così come chiede la Dichiarazione di Hangzhou adottata dall´Unesco il 17 maggio 2013. "In essa si riconosce – ha detto Nocentini - che la dimensione culturale deve essere integrata nelle definizioni,aggiungo nelle politiche dello sviluppo sostenibile e del benessere. La qualità della vita non dipende più soltanto dal Pil prodotto, bensì da una serie di parametri che riguardano molte e altrettanto importanti dimensioni della vita di una società, e fra queste certamente la cultura e l´accesso alla cultura". "La strada giusta passa per l´integrazione nelle strategie di sviluppo, di riconsiderazione della funzione della cultura e dei beni culturali. E questo approccio consente di motivare nuovamente l´intervento pubblico in questo settore: occorre costruire una vera e propria politica economica per i beni culturali, facendo dell´asset culturale l´elemento attorno al quale costruire e rinnovare continuamente l´identità del paese e valorizzare portandolo a sistema l´enorme potenziale produttivo e di innovazione che nel settore si manifesta. Come per ogni politica industriale, anche per la cultura occorrono investimenti per innovare e rinnovare la dotazione infrastrutturale dell´offerta culturale. I siti Unesco sono appunto quelle infrastrutture essenziali per uno sviluppo sostenibile di qualità delle nostre società, sono i beni durevoli densi di ricerca, innovazione, lavoro, opportunità per il presente e per il futuro del nostro pianeta". Lo stesso approccio che la Regione Toscana, ha concluso Nocentini,vuole applicare all´ultimo sito riconosciuto, le Ville e i Giardini Medicei della Toscana: un sito seriale fortemente integrato e innervato su un territorio vivo, produttivo, dinamico e creativo in questi straordinari lasciti del potere mediceo in Toscana (che fu appunto potere economico, commerciale e produttivo, con un grande significato culturale). "Saranno questi i temi che discuteremo a Firenze durante il Forum mondiale Unesco a Firenze, cui la Regione Toscana è ben lieta di contribuire insieme al Ministero e alla città di Firenze quale importante occasione di riflessione e discussione per il nostro comune futuro".  
   
   
TURISMO: ZAIA, “DATI CONFCOMMERCIO DRAMMATICI E VERITIERI. CHIEDO AL GOVERNO LA DICHIARAZIONE DI STATO DI CRISI”.  
 
Venezia - “Lo studio diffuso oggi da Confcommercio Veneto, in accordo con Confturismo, è drammaticamente veritiero e conferma l’assoluta necessità di una risposta forte. A questo punto non c’è tempo da perdere, il Governo deve dichiarare lo stato di crisi del settore, perché il Veneto è la prima Regione turistica d’Italia ed il suo Pil turistico contribuisce notevolmente a quello nazionale di settore”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta lo studio diffuso il 10 settembre dalla Confcommercio sulla crisi del turismo in Veneto, che parla di una diminuzione di fatturati del 9,8% (meno 265 milioni sul 2013), con la montagna che arriva a meno 18,4%, e di una perdita di posti di lavoro di 6.000 unità. Secondo Zaia, “siamo di fronte ad una situazione che incide profondamente non solo sul settore alberghiero, ma anche su quello degli stabilimenti balneari, del commercio, della ristorazione, degli impianti di risalita e delle strutture per l’intrattenimento all’aperto. Se il Governo non interviene per il turismo Veneto, significa che non gli interessa il turismo italiano, aldilà delle solite belle parole”. Zaia ritiene “non più procrastinabili misure non convenzionali: sostegni al credito, defiscalizzazione, incentivazione della promozione, previsioni meteo più precise e meno spettacolarizzate, riduzione dell’Iva portandola al livello enormemente inferiore con cui viene applicata in Paesi diretti competitori come Francia e Spagna” e chiede “un’attenzione tutta particolare per la montagna, colpita dalle nevicate invernali prima e dal maltempo estivo poi, e stritolata dalla concorrenza sleale di territori a statuto speciale a pochi chilometri di distanza, il più delle volte appena aldilà di un passo”. Questa volta il twit con l´hashtag lo faccio io: #sipuofare... - conclude Zaia - il Premier e il Governo, una volta tanto, passino all’azione”.  
   
   
PIEMONTE: UN TAVOLO TECNICO PER IL PASSAGGIO DALLE COMUNITÀ ALLE UNIONI MONTANE  
 

L’istituzione di un tavolo tecnico per una gestione condivisa della trasformazione in Unioni montane è l´esito dell’incontro che gli assessori all´Economia montana, Gian Luca Vignale, e agli Enti locali, Riccardo Molinari, hanno avuto venerdì 5 aprile in Regione, con i presidenti della Comunità montane piemontesi. «Più che una proroga dei tempi di scioglimento previsti dalla legge - hanno dichiarano i due assessori al termine della riunione - le Comunità montane hanno invitato la Regione ad assumere un ruolo di guida nell´avvio delle Unioni, aprendo subito un tavolo di lavoro, che convocheremo già nelle prossime settimane. Stiamo vagliando tutte le ipotesi normative e gestionali finalizzate a sostenere le Comunità montane in questa laboriosa fase di trasformazione. L´obiettivo è permettere agli amministratori locali di vedere nella legge regionale 11 del 2012 un´opportunità di sviluppo». Vignale e Molinari hanno poi aggiunto che «per quanto riguarda i criteri di nomina dei commissari liquidatori delle Comunità montane, l´idea condivisa è di fissare dei criteri professionali». Www.regione.piemonte.it/notizie/piemonteinforma/diario/un-tavolo-tecnicoper-il-passaggio-dalle-comunit-alle-unioni-montane.Html

 

 
   
   
STAGIONE ESTIVA NEGATIVA: REGIONE PRONTA FARE LA SUA PARTE A SOSTEGNO DEL TERZIARIO VENETO”  
 
Venezia - “Che la stagione estiva 2014 sia stata “drammatica” per le imprese del settore turistico-commerciale è un dato di fatto. Rispetto alle richieste di Confcommercio e Confturismo Veneto di far fronte a questa situazione “di emergenza” con strumenti ad hoc come Regione siamo aperti al confronto per cercare insieme le soluzioni più idonee a risollevare quanto prima quella che è la prima “industria” del Veneto”. A dirlo è l’assessore regionale allo sviluppo economico e alle attività commerciali Isi Coppola in risposta alle sollecitazioni delle organizzazioni di categoria che lamentano per le imprese del settore terziario una notevole perdita secca di fatturati a causa dell’andamento climatico particolarmente negativo di quest’anno, paventando una recrudescenza di situazioni fallimentari in Veneto. “Bene ha fatto peraltro il presidente Zaia – aggiunge l’assessore Coppola - a prospettare una preliminare dichiarazione di riconoscimento di “stato di calamità naturale” da parte del Governo. La situazione, infatti, viene ad inserirsi in un contesto economico non certo favorevole per il nostro Paese, che sta perdurando e che mette a dura prova la competitività del nostro sistema”. “Assicuro quindi Confcommercio e Confturismo Veneto che chiedono un forte intervento pubblico - conclude l’assessore Coppola – che la Regione farà la sua parte, come del resto ha sempre fatto, sia per sollecitare l’intervento del Governo per tutti gli aspetti che sono di sua diretta competenza, sia per vedere insieme come riorientare in maniera più incisiva e mirata a favore delle imprese che più hanno sofferto la negatività stagionale tutte le misure regionali disponibili, a partire dai Fondi di Rotazione presso Veneto Sviluppo all’utilizzo dei Fondi Europei”.  
   
   
DALLA REGIONE PIEMONTE PAGAMENTI PER OTTO MILIONI ALLE COMUNITÀ MONTANE  
 
La Regione Piemonte ha effettuato i primi pagamenti del 2013 alle Comunità montane, liquidando un importo totale di 8 milioni di euro. «Con la consapevolezza delle attuali difficoltà economiche - ha dichiarato l’assessore all’Economia montana, Gian Luca Vignale -, la Regione ha provveduto a risanare in parte i debiti pregressi. Ci auguriamo che questa prima tranche possa rappresentare per le Comunità montane un sollievo, soprattutto in questa complessa e laboriosa fase di trasformazione che stanno vivendo, aiutandole nell’esplicazione delle proprie funzione e nel pagamento degli stipendi dei dipendenti». Questo il dettaglio delle erogazioni: Comunità montana Alta Langa, 336.422,80 euro; Comunità montana Alto Canavese, 79.619,89 euro; Comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese, 575.832,93 euro; Comunità montana Appennino Aleramico Obertengo, 265.796,58 euro; Comunità montana del Pinerolese, 545.035,46 euro; Comunità montana del Verbano, 229.912,76 euro; Comunità montana delle Alpi del Mare, 487.988,99 euro; Comunità montana delle Valli dell’Ossola, 89- 8.139,20 euro; Comunità montana due Laghi, Cusio Mottarone e Val Strona, 237.114,88 euro; Comunità montana Langa Astigiana Val Bormida, 108.484,76 euro; Comunità montana Terre del Giarolo, 259.970,07 euro; Comunità montana Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana, 235.625,95 euro; Comunità montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, 307.938,27 euro; Comunità montana Valle del Cervo – La Bursch, 97.280,63 euro; Comunità montana Valle dell’Elvo, 129.839,49 euro; Comunità montana Valle Stura, 313.101,63 euro; Comunità montana Valle Susa e Val Sangone, 568.498,92 euro; Comunità montana Valli del Monviso, 556.489,63 euro; Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, 402.529,36 euro; Comunità montana Valli Grana e Maira, 404.591,73 euro; Comunità montana Valli Orco e Soana, 467.255,51 euro e Comunità montana Valsesia, 494.442,52 euro. Www.regione.piemonte.it/notizie/piemonteinforma/diario/8-milioni-per-lecomunit-montane.Html    
   
   
BRUXELLES SCEGLIE VENEZIA PER CELEBRARE IL CAPODANNO EBRAICO.  
 
Venezia e la grande eredità della cultura ebraica protagoniste a Bruxelles del capodanno ebraico, a pochi mesi dall’attentato al museo ebraico che ha scosso la “capitale d’Europa”. L’allestimento “Out to sea. A reflection over 500 years 1516-2016” è stato infatti il cuore delle celebrazioni di “Rosh Hashanah” presso lo European Jewsih Community Centre, nel quartiere delle istituzioni europee. L’esposizione, organizzata dalla Regione Veneto di concerto con il Museo ebraico e la Comunità ebraica di Venezia, insieme allo European Jewish Community Centre di Bruxelles e la European Jewish Association, ha messo al centro la storia degli ebrei a Venezia come simbolo di integrazione positiva attraverso i secoli, evidenziando un rapporto che ha segnato la cultura non solo italiana, ma dell’Europa intera. “Con questa mostra vogliamo ribadire che la conoscenza resta il migliore antidoto per combattere gli estremismi e le radici dell’odio che prosperano nell’ignoranza”, ha detto l’assessore veneto Roberto Ciambetti, ieri nel corso della cerimonia di inaugurazione. “Solo pochi mesi fa la comunità ebraica di Bruxelles ha subito un attacco terroristico. Una ferita inferta alla città innanzitutto, una ferita al cuore dell’Unione europea in anni in cui le persecuzioni religiose sono diventate una costante drammatica. Venezia e la Comunità Ebraica hanno dimostrato come attraverso un arricchimento reciproco, mai scontato e non senza difficoltà, possa realizzarsi un’integrazione concreta e pacifica, che ha plasmato l’identità della città e ha lasciato un’eredità importante a tutta l’Europa”. L’evento ha ricevuto l’alto patrocinio del Presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, il supporto della Presidenza dell’Unione europea, e ha visto tra gli ospiti l’ambasciatore d’Israele presso l’Ue, David Walzer, l’ambasciatore tedesco Eckart Cuntz, rappresentanti del mondo diplomatico e molti europarlamentari. “Questa esposizione dimostra che l’Europa non sarebbe immaginabile senza la ricca eredità dell’ebraismo e la produzione culturale di alta qualità che si è creata attraverso i secoli”, ha rimarcato il presidente Barroso in un messaggio inviato per l’inaugurazione. “Attraverso questo insieme di comunità ebraiche provenienti da Italia, Portogallo, Spagna, ma anche dalla Germani, la Comunità ebraica di Venezia ha anticipato quella società multi-nazionale che rappresenta oggi l’Europa”. “L’itinerario proposto vuole dimostrare come, nonostante ogni isolamento, la cultura ebraica si sia fusa con quella veneziana”, ha sottolineato inoltre il presidente della Comunità ebraica di Venezia, Paolo Gnignati. Dopo “l’orribile attacco al museo ebraico di Bruxelles, siamo stati orgogliosi di aprire le porte del nostro museo a Venezia, come forma di solidarietà alle vittime, e che i massimi rappresentanti delle nostre istituzioni civili, e in particolare il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, fossero con noi per riaffermare che i valori della cittadinanza, democrazia e solidarietà sono l´unica risposta possibile a tutte le forme di razzismo e di violenza”. Attraverso l’installazione di pannelli particolari, è stata ricreato il percorso di una calle e di un campo virtuali. L’esposizione ha evidenziato le migrazioni ebraiche verso Venezia da tutta Europa attraverso i secoli e come le quattro “nazioni” ebraiche (Levantini, Ponentini, Italiani e Tedeschi) si siano fuse con Venezia, diventando parte integrante della città. L’esposizione di un libro stampato a Venezia nel ‘700 e alcune citazioni dal ‘Discorso circa il stato de gl’Hebrei et in particolar dimoranti nell’inclita citta di Venetia’ di Simone Luzzatto (1583-1663) e dall’‘Historia de riti hebraici’ di Leon Modena (1571-1648), oltre che dal “Mercante di Venezia” di William Shakespeare, hanno messo in risalto il contributo della comunità ebraica alla produzione culturale e artistica europea. L’expo rimarrà presso lo European Jewish Community Centre fino al 19 settembre prossimo e sarà poi in esposizione presso la Sede di Bruxelles della Regione Veneto dal 22 al 26 settembre.  
   
   
SCUOLA, TURISMO, LIGURIA: PROROGA INIZIO DELLE LEZIONI AL PRIMO OTTOBRE NON SERVE  
 
Genova - "Abbiamo colto questa estate l´urlo di dolore degli operatori turistici di fronte ad una stagione metereologi che ha causato danni enormi, ma la proroga dell´inizio delle lezioni al 1 ottobre non porterebbe alcun beneficio perché significherebbe posticipare la chiusura al 30 giugno". Lo ha chiarito giovedì 11 settembre, l´assessore al bilancio e alla formazione Pippo Rossetti a margine di una conferenza stampa sulla scuola. "Mi sembra che siano tutti colpiti da strabismo – ha continuato Rossetti - perché i 200 giorni di scuola sono obbligati per legge e allora o si mettono in discussione, con quel che ne consegue sui programmi e sull´interesse dei ragazzi, oppure il calendario è quello. Anche perché finire il 22 giugno vuol dire portare alla fine di luglio gli esami di maturità. Semmai si tratta di rendere la Liguria appetibile tutto l´anno, ma non certo accorciando i giorni di scuola".  
   
   
TURISMO. IL VENETO PREPARA LA NUOVA RETE DI ACCOGLIENZA, INFORMAZIONE E SUPPORTO AI TURISTI. 610 MILA EURO PER I COMUNI CHE ATTIVANO IAT  
 
Venezia - Prende forma nel Veneto la nuova rete di accoglienza, informazione e servizi a supporto dei turisti, che si concreta in una rete di uffici nel territorio dove gli ospiti che arrivano troveranno notizie sul luogo dove si trovano (ospitalità, enogastronomia,occasioni e luoghi di di-vertimento, di svago, di spettacolo e di attrazione), ma anche sulle offerte e sulle opportunità di tutto il resto del Veneto. “Dalle Apt e dai loro uffici di informazione e accoglienza, stiamo infatti passando – ricorda l’assessore regionale al turismo marino Finozzi – passiamo ad un nuovo modello nel quale le attività di informazione e accoglienza turistica a livello locale vengono svolta da più soggetti locali, pubblici e privati, anche associati, con la possibilità di offrire non solo notizie ma anche proposte e servizi commerciali che finora non erano possibili”. La nuova strutturazione diventerà operativa a partire dall’inizio del prossimo anno e l’attività verrà svolta dai soggetti gestori in convenzione con la Regione. Per implementare le iniziative di start up delle attività di informazione ed accoglienza turistica, la Giunta regionale ha aperto un bando per contributi ai Comuni interessati, singoli e associati. Il provvedimento verrà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione e da quella data ci saranno 45 giorni di tempo per richiedere il supporto finanziario regionale. “Si tratta di un contributo ‘una tantum’ – sottolinea Finozzi – che può arrivare a 25 mila euro per l’attivazione di uno o più Iat di destinazione e a 12 mila euro per l’attivazione di uno Iat di territorio. Abbiamo anche previsto un finanziamento aggiuntivo di 10 mila euro se viene assunto personale proveniente dalle strutture che hanno gestito le stesse funzioni con le Province”. Per queste finalità sono stati messi a disposizione 610 mila euro complessivi.  
   
   
WORKSHOP INTERNAZIONALE "LE ALPI E LE ARDENNE: LA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE TRA LE ZONE DI MONTAGNA TRANSFRONTALIERE”  
 
Sedan (Fr). Il Parco Naturale Regionale delle Ardenne, l´Università di Reims Champagne-ardenne e la Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi per il biennio 2013-2014 organizzano un seminario internazionale dal titolo "Le Alpi e le Ardenne: la condivisione di esperienze tra le zone di montagna transfrontaliere”, che si terrà lunedì 15 settembre 2014, dalle ore 14:00, presso il Castello di Sedan (Francia). Venticinque partecipanti provenienti da dieci Paesi prenderanno parte ad una serie di sezioni tecniche e poi ad una tavola rotonda di chiusura caratterizzata da un alto livello istituzionale. L’incontro ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree montane attraverso la condivisione di esperienze sulla cooperazione internazionale nelle zone di montagna: in particolare sugli aspetti giuridici e istituzionali, sullo sviluppo delle aree montane transfrontaliere e interregionali, la cooperazione nella protezione della natura e del paesaggio e di nuove opportunità non solo nelle Ardenne francesi, ma anche appartenenti al territorio belga, lussemburghese e tedesco, nel quadro della Programmazione Europea 2014-2020. Il seminario si rivolge in particolare alle autorità nazionali, regionali e locali, la comunità scientifica e ulteriori portatori d’interesse a vari livelli. L´organizzazione dell’evento ha avuto da subito anche il sostegno della Presidenza Italiana della Convenzione delle Alpi, l’evento rientra infatti all’interno del Programma della Presidenza che prevede, tra i vari obiettivi, anche la promozione di sinergie con altre catene montuose (Carpazi, Pirenei, Balcani, Appennini, eccetera), attraverso la cooperazione con Istituzioni e partenariati montani sulla base dei criteri stabiliti nella Convenzione delle Alpi. Sul tema la Presidenza Italiana ha dato vita Task Force "Cooperazione Montana" che ha promosso diversi meeting in Italia nel corso del 2013 e del 2014 (Budoia, 6-7 giugno, 2013, Lecco, 23-25 Ottobre 2013; Sarnano, 23-24 aprile 2014). La Task Force ha lavorato a un documento sull´attuazione delle decisioni di Rio +20 nelle zone di montagna e contribuito ad avviare progetti di cooperazione montana per aree transfrontaliere e anche interregionali, come ad esempio è stato per gli Appennini. A margine dell’incontro di Sarnano è stato infatti elaborato un documento definito “La carta di Sarnano” in cui sono indicati obiettivi e delineati alcuni impegni per l’avvio di un progetto di cooperazione montana per l’Appennino che ha riscosso un interesse sia da parte della comunità scientifica che delle amministrazioni territoriali competenti per il territorio appenninico. Con lo stesso approccio il seminario di Sedan affronterà le aree montuose delle Ardenne. L’incontro sarà aperto al pubblico e beneficerà di una traduzione simultanea nelle lingue francese, inglese e italiana, inoltre alle ore 19:00 di lunedì 15 è previsto un incontro con la stampa presso l’hotel del Castello di Sedan, per presentare i risultati dell’incontro. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina web www.Univ-reims.fr/seminaire-ardennes    
   
   
TURISMO. REGIONE VENETO FINANZIA PROVINCE E COMUNI PER ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE, ACCOGLIENZA E START UP.  
 
Arriva un milione e mezzo di euro alle Province del Veneto per finanziare le attività di informazione e accoglienza turistica svolte nel 2014 da strutture incaricate dalle Amministrazioni provinciali. “Con una delibera approvata oggi dalla Giunta, sulla quale si è espressa positivamente la competente Commissione Consiliare – ha ribadito l’assessore regionale Marino Finozzi – copriamo dunque finanziariamente il funzionamento delle vecchie Apt, compresi gli stipendi dei dipendenti, in questo periodo transitorio in vista dell’attivazione dei nuovi Uffici di Informazione Turistica previsti dal Testo Unico regionale sul turismo varato lo scorso anno”. “Ringrazio le Province che hanno operato in modo da facilitare il passaggio dal vecchio al nuovo sistema – ha aggiunto Finozzi – alle quali con questo contributo riconosciamo l’impegno in questa fase di passaggio dal previgente sistema di informazione e accoglienza a quello nuovo, evitando una dispersione di professionalità acquisite. Ricordo che il nuovo testo Unico ha completamente rivisto l’assetto organizzativo e le attività di informazione al turista che giunge in veneto: prima era di competenza esclusiva ed univoca delle Province, mentre ora l’organizzazione operativa e la gestione delle attività di informazione ed accoglienza turistica a livello locale è svolta da soggetti anche associati, pubblici e privati. “Stiamo parlando di una delle pochissime leggi regionali approvate all’unanimità – sottolinea Finozzi – preparata in anni di approfondimento e confronto, con un grande e completo coinvolgimento dei soggetti economici e dei territori, soprattutto Venezia, che è stata tra le Province più attive nel definire il nuovo disegno. Dispiace che questa istituzione abbia ora un atteggiamento negativo, sapendo che tutto il sistema veneto dell’ospitalità è impegnato a migliorare se stesso e conta sui contenuti della legge per farlo nel modo migliore e in assenza di iniziative nazionali efficaci”. Sulla base dei criteri di ripartizione adottati (quota fissa di 20 mila euro e il resto in base alle presenze registrate), alla Provincia di belluno andranno 108.128 euro; a quella di Padova 121.592 euro; al Polesine 52.776 euro; alla Provincia di Treviso 54.952 euro; a quella di Venezia 770.040 euro; a Verona 331.576 euro; a Vicenza 60.936 euro. La Giunta di oggi ha inoltre approvato la delibera che definisce i criteri per la concessione contributi ai comuni per lo start up del servizio di informazione ed accoglienza turistica in attuazione della nuova legge regionale nel settore del turismo. “I Comuni diventano il riferimento istituzionale principale nel sistema turistico – dice Finozzi – e sono le istituzioni che possono applicare e incassare la tassa di soggiorno per gli ospiti che pernottano nel loro territorio”. In sostanza è previsto un contributo di 25 mila euro per l’attivazione di uno Iat di destinazione e di 12 mila euro per l’attivazione di uno Iat di territorio. Viene inoltre incentivata l’assunzione di personale proveniente dalle strutture che hanno gestito le stesse funzioni con le Province, prevedendo in questi casi una implementazione di 10 mila euro.  
   
   
TURISMO: ZAIA, “FEDERALBERGHI CONFERMA SITUAZIONE GRAVE. VENETO CHIEDERA’ STATO DI CRISI MA SERVONO MISURE STRUTTURALI: GIU’ L’IVA, DEFISCALIZZARE INVESTIMENTI, SOSTENERE IL CREDITO E OCCHIO DI RIGUARDO ALLA MONTAGNA”  
 
Venezia - “Come attesta anche oggi Federalberghi, la crisi del turismo estivo rischia di avere conseguenze catastrofiche sulla prima economia d’Italia e il Veneto, prima Regione turistica del Paese, non intende stare con le mani in mano. E’ ora di darsi una mossa a livello nazionale, con misure concrete per mettere l’imprenditoria turistica nelle condizioni di non crollare oggi e di prepararsi adeguatamente alla prossima stagione”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia unisce la sua voce all’allarme sulla crisi del turismo lanciato da Federalberghi. “In Veneto, come già annunciato – dice Zaia – stiamo raccogliendo tutti i dati necessari per chiedere, a fine stagione, e ormai ci siamo, lo stato di crisi, perché siamo di fronte ad una situazione che incide profondamente non solo sul settore alberghiero, ma anche su quello degli stabilimenti balneari, del commercio, della ristorazione. Un occhio di assoluto e particolare riguardo deve essere rivolto agli operatori della montagna – incalza Zaia – che il maltempo, prima invernale e adesso estivo, ha letteralmente martirizzato. La montagna veneta, in particolare, ospita nel suo territorio il 70% delle Dolomiti e deve trovare al più presto risposte reali alle sue difficoltà, ingigantite dalla vicinanza di un’offerta confinante identica, ma pesantemente agevolata dagli statuti speciali. E’ ora di agire!”. Più in generale, Zaia ritiene “non più procrastinabili misure non convenzionali: sostegni al credito, defiscalizzazione degli investimenti, incentivazione della promozione, previsioni meteo più precise e meno spettacolarizzate, riduzione dell’Iva portandola al livello enormemente inferiore con cui viene applicata in Paesi diretti competitori come Francia e Spagna”. Questa volta il twit con l´hashtag lo faccio io: #sipuofare... - conclude Zaia - il Premier e il Governo, una volta tanto, passino all’azione”.  
   
   
VENETO, STAGIONE ESTIVA NEGATIVA: REGIONE PRONTA FARE LA SUA PARTE A SOSTEGNO DEL TERZIARIO VENETO  
 
Venezia - “Che la stagione estiva 2014 sia stata “drammatica” per le imprese del settore turistico-commerciale è un dato di fatto. Rispetto alle richieste di Confcommercio e Confturismo Veneto di far fronte a questa situazione “di emergenza” con strumenti ad hoc come Regione siamo aperti al confronto per cercare insieme le soluzioni più idonee a risollevare quanto prima quella che è la prima “industria” del Veneto”. A dirlo è l’assessore regionale allo sviluppo economico e alle attività commerciali Isi Coppola in risposta alle sollecitazioni delle organizzazioni di categoria che lamentano per le imprese del settore terziario una notevole perdita secca di fatturati a causa dell’andamento climatico particolarmente negativo di quest’anno, paventando una recrudescenza di situazioni fallimentari in Veneto. “Bene ha fatto peraltro il presidente Zaia – aggiunge l’assessore Coppola - a prospettare una preliminare dichiarazione di riconoscimento di “stato di calamità naturale” da parte del Governo. La situazione, infatti, viene ad inserirsi in un contesto economico non certo favorevole per il nostro Paese, che sta perdurando e che mette a dura prova la competitività del nostro sistema”. “Assicuro quindi Confcommercio e Confturismo Veneto che chiedono un forte intervento pubblico - conclude l’assessore Coppola – che la Regione farà la sua parte, come del resto ha sempre fatto, sia per sollecitare l’intervento del Governo per tutti gli aspetti che sono di sua diretta competenza, sia per vedere insieme come riorientare in maniera più incisiva e mirata a favore delle imprese che più hanno sofferto la negatività stagionale tutte le misure regionali disponibili, a partire dai Fondi di Rotazione presso Veneto Sviluppo all’utilizzo dei Fondi Europei”.  
   
   
ESTATE 2014, CIUCCI: “VACANZE BREVI MA CON UNA MIGLIORE QUALITÀ DEL VIAGGIO” GLI ITALIANI HANNO SCELTO METE VICINE A CASA, GITE DEL WEEK END E RIDOTTO I GIORNI DI FERIE.  
 
“L’estate 2014 sulle strade e autostrade dell’Anas è stata caratterizzata da vacanze brevi e ripetute, con un traffico fluido, tempi di percorrenza contenuti e una migliore qualità del viaggio. Solo in alcune rare occasioni si sono registrati rallentamenti, soprattutto in prossimità di cantieri inamovibili”. Lo ha detto il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, durante la conferenza stampa sui risultati del Piano dell`esodo estivo 2014, tenutasi oggi a Roma presso la sede di Viabilità Italia. Secondo i dati Anas molti italiani hanno fatto la spola tra i luoghi di residenza e quelli di vacanza, scegliendo mete vicine a casa, con una concentrazione dei volumi della circolazione attorno alle città medie e grandi. Complessivamente, sull’intera rete stradale e autostradale dell’Anas di 25 mila km, nel periodo compreso tra il 25 luglio e il 31 agosto si è registrato un aumento dei flussi di traffico del 3% rispetto allo scorso anno, che ha riguardato non solo i fine settimana ma anche i giorni feriali, come il lunedì e il giovedì. “Le statistiche dei transiti rilevati dai nostri sensori - ha evidenziato Pietro Ciucci – confermano che vi è stato un cambiamento della tipologia di vacanza da parte degli italiani che hanno scelto spostamenti brevi e ripetuti, gite del weekend e viaggi di percorrenza compresa nel raggio di 100/150 km”. Le grandi partenze da bollino rosso si sono concentrate nell’ultimo fine settimana di luglio (25--27 luglio) e nei primi due weekend di agosto (2-3 agosto e 9-10 agosto), con punte di traffico in particolare il 25 luglio, il 2 e il 9 agosto, mentre i rientri dalle ferie hanno interessato gli ultimi due weekend dello scorso mese (23-24 agosto e 30-31 agosto), con punte di traffico in particolare il 23 agosto. Il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha sottolineato che il piano di gestione dell’esodo Anas del 2014 ha prodotto un risultato positivo grazie innanzitutto al miglioramento della qualità della rete stradale.“Una maggiore capacità di gestione dei flussi di traffico è stata possibile – ha detto Ciucci – grazie all’apertura di nuovi tratti stradali e autostradali e alla manutenzione delle arterie esistenti, attuata tramite i fondi stanziati dal Decreto del Fare”. L’anas dal 2006 a oggi ha aperto al traffico oltre 1.380 km di strade e autostrade per un investimento di quasi 15 miliardi di euro; solo nel 2013 gli investimenti in nuove costruzioni e manutenzione straordinaria nell’anno sono stati pari a circa 2,2 miliardi di euro. Relativamente alle nuove opere, nell’ultimo esercizio l’Anas ha realizzato su tutto il territorio nazionale circa 140 nuovi km di strade e autostrade; ha avviato lavori per oltre 1 miliardo di euro e ultimato interventi per quasi 2,8 miliardi di euro. La “classifica” dei transiti L’autostrada del Grande Raccordo Anulare di Roma ha mantenuto il primato di passaggi con un totale di circa 5 milioni di veicoli transitati e una media giornaliera in ingresso e in uscita dalla Capitale, di circa 130 mila passaggi. Seconda l’autostrada Roma-fiumicino, che ha raggiunto quasi 4 milioni di passaggi, in aumento (+13%) rispetto al 2013. Terza l´autostrada A3 Salerno-reggio Calabria con circa 3 milioni e 100 mila passaggi nel tratto salernitano, in linea con il 2013, ma con una riduzione dei tempi di percorrenza (meno di 4 ore rispetto alle 5 ore del 2011). Quarta, con 3 milioni di passaggi e un incremento complessivo del +12% rispetto al 2013, è stata la strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga”, in Lombardia, che collega il capoluogo regionale con la Valtellina e con la Svizzera. Le strade delle vacanze Per quanto riguarda le arterie a lunga percorrenza, la strada statale 16 "Adriatica" ha registrato un totale di 1 milione e 530 mila transiti in provincia di Brindisi (+15%), 1 milione e 150 mila in provincia di Rimini e 1 milione e 100 mila in provincia di Ancona; la strada statale 1 “Aurelia” ha avuto un totale di 1 milione e 750 mila passaggi in provincia di Roma e 1 milione e 330 mila in provincia di Livorno; la strada statale 18 “Tirrena Inferiore” ha totalizzato 1 milione e 150 mila transiti a Capaccio-paestum e 730-750 mila in Calabria a Vibo Valentia e nel cosentino. I valichi di frontiera e il Nord Italia Il traffico ai valichi di frontiera con Slovenia e Francia è stato sempre intenso, con un incremento rispetto al 2013. In particolare sul raccordo autostradale 14 e sul raccordo autostradale 13 Trieste-a4, di collegamento con la Slovenia, i flussi sono aumentati complessivamente dell’8% rispetto al 2013, con un totale di 730 mila transiti sul primo raccordo e di 1 milione e 500 mila transiti sul secondo. Sempre ai valichi di frontiera, sulla strada statale 20 “Colle di Tenda”, da e per la Francia, si è registrato un totale di 306 mila transiti. Forti flussi di circolazione hanno interessato anche la strada statale 42 “del Tonale e della Mendola”, da e verso Bolzano, che ha sfiorato il milione di transiti, con una media di 26 mila passaggi al giorno (+15%). Ha risentito invece del maltempo la strada statale 14 “della Venezia Giulia”, che ha registrato oltre 1 milione di transiti, in leggera flessione rispetto al 2013. I numeri del piano di gestione Nel periodo estivo che va dal 25 luglio al 31 agosto l’Anas ha impiegato, in turnazione, circa 2.500 addetti del personale e 1.070 automezzi, 3.800 telecamere, 300 pannelli a messaggio variabile (che, ove necessario e ove possibile, hanno indicato anche il tempo medio di percorrenza delle tratte). In tema di sicurezza l’Anas ha esteso il sistema di controllo della velocità media e istantanea “Vergilius”, oltre che ad alcuni tratti della Domiziana, della Romea e dell’Aurelia, anche al tratto salernitano della nuova autostrada A3 Salerno-reggio Calabria e alla Galleria “S. Maria di Pozzano”, della strada statale 145 “Sorrentina”, in provincia di Napoli. “Il Vergilius ha funzionato da deterrente verso l’alta velocità – ha ricordato Ciucci - contribuendo a rendere il viaggio più sicuro. Infatti, nonostante gli alti volumi di circolazione registrati su queste arterie, circa 6 milioni, una percentuale assai bassa di automobilisti ha superato i limiti previsti e il numero di verbali emessi dalla Polizia Stradale dal 25 luglio al 31 agosto è stato di 15 mila”. Le informazioni all’utenza Il piano di comunicazione dell’esodo ha previsto per la prima volta, la diffusione e la distribuzione dei bollettini di previsioni del traffico e le informazioni sulla viabilità in tempo reale attraverso un network di Tv, radio e numerosi portali web nazionali e locali, che si sono aggiunti agli strumenti ‘classici’ come il Cciss e Isoradio. Dal 25 luglio al 31 agosto, il sito dell’Anas ha fatto registrare 3,5 milioni di accessi, con un incremento del +31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; i tweet diffusi tramite i circa 30 mila follower di @stradeanas sono stati visualizzati oltre 550 milioni di volte, con una media settimanale di 92 milioni ed un incremento del +53% rispetto al 2013; i bollettini radiofonici e televisivi di Anas Tv, diffusi attraverso 82 emittenti radiofoniche nazionali e locali e 169 emittenti televisive, hanno raggiunto un totale di oltre 20,6 milioni tra radioscoltatori e telespettatori certificati; senza dimenticare le migliaia di chiamate telefoniche al ‘Pronto Anas’ 841148 e i 20.860 utenti che si sono iscritti alla pagina su Facebook dedicata all´Esodo Estivo.  
   
   
SALUTE: VIA A COSTRUZIONE CENTRO PRIMO INTERVENTO LIGNANO  
 
Lignano (Ud) - Con la firma del protocollo ufficiale e la simbolica posa della prima pietra, l´assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, e il sindaco di Lignano, Luca Fanotto, hanno dato il via ai lavori per la costruzione del centro di primo intervento sanitario nella località balneare friulana, in un´area adiacente alla stazione dei Carabinieri ed equamente distante da Pineta e Sabbiadoro. Trattasi, è stato evidenziato, di una struttura attesa da molti anni ma solo recentemente svincolata dai rigidi vincoli imposti dal patto di Stabilità in quanto inserita tra le opere regionali strategiche per il 2014. "Dietro a questo risultato - ha commentato Telesca - c´e una grande determinazione nel volere assicurare a Lignano, risorsa fondamentale per la nostra regione, una struttura determinante per garantire la sicurezza della popolazione locale e delle decine di migliaia di turisti che affollano le spiagge durante l´estate". Il 70 per cento delle problematiche, ha ricordato l´assessore, si risolvono con il ricorso a questo tipo di strutture che confermano una simbiosi sempre più evidente e necessaria fra turismo e sanità. "Non sarà un classico pronto soccorso - ha evidenziato Telesca - ma un punto articolato di primo intervento che, nell´ottica di una riforma a tutto vantaggio dei servizi al territorio, garantirà pronto soccorso e guardia media nei mesi estivi ma tutto l´anno l´infermiere di comunità e l´ufficio di assistenza sociale". "Ora - ha concluso Telesca - c´è da augurarsi che i lavori di realizzazione si completino nel più breve tempo possibile, evitando quelle complicazioni tipicamente italiane delle quali possiamo e dobbiamo fare a meno in quanto rallentano sensibilmente la ripartenza dell´economia". Il centro di primo intervento di Lignano, un progetto del 2006 rivisitato secondo le esigenze dettate dalle più recenti norme in materia sanitaria, è stato finanziato interamente con fondi regionali (4,150 milioni di euro) mentre il Comune ha acquisito il terreno con fondi propri (1,1 mln euro).  
   
   
GARGANO, RILANCIARE IL TURISMO  
 
L´assessore Silvia Godelli e il Direttore di Pugliapromozione Giancarlo Piccirillo il 9 settembre hanno diffuso la seguente nota stampa. "I pesantissimi danni determinati dalle alluvioni di questi giorni ci vedono vicini e solidali con i turisti presenti in Gargano, con gli operatori, con le popolazioni delle zone colpite e soprattutto con i familiari delle persone scomparse. "Un evento traumatico che ha peraltro interrotto la brillante stagione turistica che quest´anno ha visto ottimi risultati nelle principali località del promontorio, con un incremento di ben il 14% di turisti stranieri. Una stagione turistica che però può e deve continuare anche in questi giorni nelle località garganiche risparmiate dalle piogge, da Manfredonia a Mattinata a Vieste a Tremiti, dove le splendide spiagge non sono state danneggiate e dove i turisti potranno permanere senza rischi. "Per il Gargano il turismo rappresenta una parte importante della economia locale, e dunque dobbiamo e possiamo rilanciare e guardare in avanti. In questi giorni sta partendo la campagna di comunicazione per le importanti manifestazioni turistico-sportive che inizieranno sin dal 9 di ottobre, la Gargano Running Week, gara internazionale delle corse in natura che vede fin d´ora migliaia di iscritti da tutta Europa, e il Campionato di Orienteering. Saranno delle occasioni straordinarie per il territorio, e ad esse si uniranno gli effetti di immagine dei film che la Apulia Film Commission ha finanziato e che verranno girati nelle prossime settimane. "Il confronto con gli operatori turistici ci permetterà di monitorare la situazione e di definire assieme quali ulteriori decisioni assumere per dare continuità alla nostra iniziativa "  
   
   
TRENTO: APPROVATO IL PIANO ATTUATIVO 2014 DELL´ACCADEMIA DELLA MONTAGNA  
 
Anche quest´anno la Fondazione Accademia della Montagna del Trentino è impegnata nella realizzazione di una fitta serie di progetti e proposte che hanno al centro la montagna, usando linguaggi moderni e coinvolgendo in primo luogo le giovani e giovanissime generazioni. La Giunta provinciale ha oggi approvato il piano attuativo annuale per il 2014, assegnando alla Fondazione medesima un contributo di 219mila euro. Per il 2014 il programma della Fondazione Accademia della Montagna del Trentino prevede quattro macroaree. Per la macroarea "Attività convegnistica e di ricerca" sono previsti un appuntamento internazionale su "Valutazione e risposte sul rischio valanghivo" e un convegno su "Architettura per la montagna di domani". Per la sezione "Attività editoriale, di formazione, promozione e valorizzazione della montagna" sono in programma, tra l´altro, il quarto corso di formazione in collaborazione con la Sat su "Colloqui in rifugio - Come (e perché) si va in montagna"; il progetto di formazione "Figure professionali della montagna"; la "Scuola dei muri a secco"; il progetto "Giovani e scuole" che tra le molte iniziative prevede "La montagna dei ragazzi - Lungo i sentieri della Grande Guerra", il bando "Tesi di laurea", il progetto "Scuola-formazione per insegnanti", "In montagna con la famiglia", "Tra le rocce e il cielo, attività ragazzi", "Ragazzi in rifugio", "Esopo nelle valli del Tridentum"; il corso di laurea riferito ai rifugi, "Conoscere e amare la montagna".