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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2015
PARLAMENTO EUROPEO: ANTEPRIMA DELLA SESSIONE DEL 9-12 FEBBRAIO 2015  
 
Strasburgo, 9 febbraio 2015 - Misure antiterrorismo: gli eurodeputati discutono le priorità in vista del vertice Ue - Nel dibattito che si terrà mercoledì dalle ore 9 e in una risoluzione che sarà votata sempre mercoledì, i deputati daranno il loro contributo sulle possibili misure antiterrorismo che l’Ue potrebbe adottare nel futuro prossimo. La lotta al terrorismo sarà il punto principale all’ordine del giorno del prossimo Vertice informale dei capi di Stato dell´Ue che si terrà a Bruxelles il 12 febbraio. Utilizzo della tortura da parte della Cia e ruolo dei paesi Ue: i deputati chiedono la fine dell´impunità - I deputati intendono chiedere la fine all´impunità con una risoluzione sulle rivelazioni del Senato statunitense riguardanti all’utilizzo, da parte della Cia, della tortura e di altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti dei detenuti, avvenuti a seguito degli attacchi terroristici dell’11 settembre con la complicità, presunta o riconosciuta, di alcuni Stati membri dell´Ue. La risoluzione sarà posta in votazione mercoledì. Dibattito sulle crisi umanitarie in Siria e Iraq - Le gravi crisi umanitarie in Siria e in Iraq, aggravate dalle violenze del cosiddetto Stato islamico, saranno al centro del dibattito di mercoledì assieme al capo della politica estera dell´Ue, Federica Mogherini. Oltre 7,6 milioni di siriani sono stati sfollati nel paese e più di 3,8 milioni sono fuggiti nei paesi vicini. Monitoraggio della democrazia e diritti fondamentali nell´Ue - Nella serata di mercoledì, assieme al Vicepresidente della Commissione Frans Timmermans e alla Presidenza lettone, verranno discusse alcune idee per un "quadro europeo per la democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali", per valutare se gli Stati membri dell´Ue rispettino i loro obblighi in tali settori. Dibattito sulle agenzie europee che si occupano di frontiere, migrazione e asilo - I ruoli, le risorse e le capacità dell´Agenzia europea per le frontiere esterne Frontex e dell´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo (Easo) saranno discussi con il Consiglio e la Commissione mercoledì sera.: Dibattito sulle agenzie europee che si occupano di frontiere, migrazione e asilo. Indicazione del paese di origine delle carni sulle etichette dei prodotti alimentari trasformati - In una risoluzione non legislativa in votazione mercoledì, i deputati chiederanno alla Commissione la presentazione di nuove regole che prevedano l´indicazione del paese d´origine nelle etichette, come avviene già per le carni bovine fresche, anche per le carni utilizzate come ingrediente nei prodotti alimentari trasformati, come ad esempio le lasagne.: Indicazione del paese di origine delle carni sulle etichette dei prodotti alimentari trasformati Accesso ai farmaci innovativi e convenienti - In un dibattito con il Consiglio e la Commissione previsto per mercoledì, i deputati discuteranno quali misure adottare per evitare che i pazienti possano essere privati di farmaci innovativi perché troppo costosi. I prezzi elevati dei nuovi trattamenti, per malattie come l´epatite C, hanno recentemente spinto i deputati e alcuni Stati membri a riaprire il dibattito sulle azioni da intraprendere a livello dell´Ue per migliorare l’accesso dei pazienti a terapie e cure innovative. Mutilazioni genitali femminili: i deputati chiedono tolleranza zero - In un dibattito che si terrà martedì, i deputati chiederanno conto alla Commissione europea dei progressi fatti finora per eliminare il problema delle mutilazioni genitali femminili in Europa. I deputati sono preoccupati per la mancanza di scadenze per far rispettare i provvedimenti definiti nel piano d´azione della Commissione del novembre 2013 "Verso l´eliminazione delle mutilazioni genitali femminili". Iniziativa per l´occupazione giovanile: dibattito sul piano da un miliardo di euro disponibile nel 2015 - Il Parlamento discuterà con il commissario Thyssen martedì mattina la proposta di mobilitare un miliardo di euro in finanziamenti per l´iniziativa per l´occupazione giovanile (Youth Employment Initiative - Yei), ovvero un terzo del totale previsto per il periodo 2014-2020, già per il 2015. Estensione della convenzione internazionale sulla sottrazione di minori a otto nuovi Stati - I deputati, con un dibattito e una successiva votazione previsti rispettivamente per martedì e mercoledì, esprimeranno il loro parere sull´approvazione, da parte degli Stati membri dell´Ue, dell´adesione alla Convenzione dell´Aia sulla sottrazione di minori di Gabon, Andorra, Seychelles, Russia, Albania, Singapore, Marocco e l´Armenia. Per un’internet aperta e neutrale - Mercoledì, i deputati dovrebbero chiedere che sia garantito che provider e fornitori di dati e servizi online siano trattati tutti allo stesso modo, senza disparità di accesso (la cosiddetta "neutralità della rete"). Nella bozza del testo, che sarà discussa lunedì, si esprime rammarico poiché alcuni paesi Ue, adducendo preoccupazioni per la sicurezza, stanno limitando l´accesso a Internet ai propri cittadini o li stanno sottoponendo a una sorveglianza online.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ESPONE LA SUA POSIZIONE SUL PARTENARIATO MONDIALE PER L´AGENDA DI SVILUPPO POST-2015  
 
Bruxelles, 9 febbraio 2015 - La Commissione europea individua gli sforzi che, a suo parere, devono essere compiuti a livello mondiale per eliminare la povertà e favorire lo sviluppo sostenibile. La comunicazione "Partenariato mondiale per l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile dopo il 2015" è stata elaborata congiuntamente dall´Alto rappresentante e Vicepresidente Federica Mogherini, dal Commissario per la cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica e dal Commissario per l´ambiente, gli affari marittimi e la pesca Karmenu Vella. Il testo è stato approvato dal primo Vicepresidente Frans Timmermans, che ha la responsabilità orizzontale dello sviluppo sostenibile. Oltre a presentare proposte sul modo in cui la comunità internazionale dovrebbe organizzare la sua azione per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la comunicazione contiene indicazioni su come l´Ue e i suoi Stati membri potrebbero contribuire all´impegno internazionale. Il 2015 è un anno fondamentale per lo sviluppo sostenibile mondiale. Con l´adozione dell´agenda di sviluppo post-2015, che subentrerà agli obiettivi di sviluppo del millennio, la comunità internazionale risponderà alle sfide che si pongono attualmente al nostro pianeta: eliminare la povertà, garantire uno sviluppo inclusivo e sostenibile per le generazioni attuali e future, promuovere e tutelare tutti i diritti umani e tutti i valori fondamentali come base per una società pacifica e prospera. Jean-claude Juncker, Presidente della Commissione europea, ha commentato: "Il 2015 sarà un anno fondamentale per la comunità internazionale. L´eliminazione della povertà e la promozione di uno sviluppo sostenibile a livello mondiale rappresentano sfide comuni, ma il conseguimento di questi obiettivi è anche nel nostro comune interesse. L´ue proseguirà il dialogo costruttivo con i suoi partner nell´ambito dei prossimi negoziati ed è pronta a svolgere appieno il proprio ruolo nell´attuazione dell´agenda." Federica Mogherini, Vicepresidente e Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha dichiarato: "Il 2015 è l´Anno europeo per lo sviluppo e sarà, con il dibattito alle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo del millennio e sul post-2015, un momento cruciale per definire una nuova agenda globale, ambiziosa e credibile, per sradicare la povertà e promuovere uno sviluppo più equo e sostenibile. Per la prima volta nella storia, la comunità internazionale è nelle condizioni di mobilitare risorse e strumenti per fronteggiare con successo una sfida senza precedenti, collegando in modo più coerente ed efficace le politiche per la cooperazione a quelle per uno sviluppo sostenibile. Ora abbiamo bisogno di unire il mondo intero intorno a obiettivi comuni di sviluppo, di promozione di diritti e di libertà fondamentali, assicurando maggiore trasparenza ed efficacia all´aiuto pubblico allo sviluppo, insieme a una credibile e verificabile tabella di marcia sugli investimenti pubblici per centrare gli obiettivi internazionali, senza sprecare l´opportunità storica che è nelle nostre mani. Per questo, sarò impegnata per fare dell´Ue uno dei protagonisti di questo negoziato globale, in stretta collaborazione con i nostri partner internazionali". Principi generali del partenariato mondiale Dovrebbe trattarsi di un quadro universale e applicabile a tutti, basato su un partenariato tra tutti i paesi, nonché con la società civile e il settore privato. Tutti i paesi dovrebbero offrire il loro giusto contributo per il raggiungimento degli obiettivi globali e dovrebbero renderne conto ai loro cittadini e alla comunità internazionale. L´indispensabile impegno politico al massimo livello dovrà essere affiancato dal coinvolgimento e dalla responsabilizzazione dei paesi, indipendentemente dal loro stadio di sviluppo, per l´attuazione dell´agenda post‑2015. Il partenariato dovrebbe basarsi su valori universali quali i diritti umani, il buon governo e lo Stato di diritto, il sostegno alle istituzioni democratiche, l´inclusività, la non discriminazione e la parità di genere. La comunicazione presenta quelle che dovrebbero essere le componenti principali del partenariato mondiale: contesto strategico favorevole, sviluppo delle capacità, mobilitazione e impiego efficace dei finanziamenti pubblici nazionali e internazionali, massimo ricorso al commercio e alla tecnologia, sfruttamento degli effetti positivi della migrazione e ottimizzazione del settore privato e delle risorse naturali. La comunicazione evidenzia inoltre la necessità di definire un quadro solido per il monitoraggio, la rendicontabilità e le valutazioni a tutti i livelli. La comunicazione conferma inoltre il sostegno della Commissione all´invito rivolto dal segretario generale delle Nazioni Unite affinché tutti i paesi industrializzati raggiungano il traguardo Onu dello 0,7% per quanto riguarda il rapporto Aps/rnl, mentre i paesi a reddito medio-alto e le economie emergenti dovrebbero aumentare il loro contributo ai finanziamenti pubblici internazionali nonché fissare obiettivi specifici e un calendario ben preciso a tal fine. Le prossime tappe La comunicazione servirà a definire le posizioni dell´Ue durante i preparativi per la terza conferenza sul finanziamento dello sviluppo, che si terrà a Addis Abeba nel luglio 2015, e per il vertice post-2015 che l´Onu organizzerà a New York nel settembre 2015. Un accordo sull´agenda post-2015 avrà implicazioni importanti anche per i negoziati nell´ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.  
   
   
PREVISIONI ECONOMICHE D´INVERNO: MIGLIORANO LE PROSPETTIVE MA I RISCHI RESTANO  
 
Bruxelles, 9 febbraio 2015 - Le previsioni d´inverno della Commissione europea annunciano per quest´anno una ripresa della crescita delle economie di tutti gli Stati membri dell´Unione europea, che era ferma dal 2007. Nel corso dell´anno l´attività economica dovrebbe ripartire a velocità moderata nell´Ue e nella zona euro, per poi registrare un´ulteriore accelerazione nel 2016. Quest´anno il tasso di crescita dovrebbe salire all´1,7% per l´intera Ue e all´1,3% per la zona euro. Nel 2016 la crescita annua dovrebbe raggiungere rispettivamente il 2,1% e l´1,9% grazie all´aumento della domanda interna ed estera, a una politica monetaria molto accomodante e a un orientamento sostanzialmente neutro della politica di bilancio. Le prospettive di crescita in tutta Europa sono ancora frenate da un contesto poco favorevole agli investimenti e da un´elevata disoccupazione. Gli sviluppi fondamentali verificatisi dall´autunno scorso hanno tuttavia migliorato le prospettive a breve termine: i prezzi del petrolio sono scesi più rapidamente che in passato, l´euro si è notevolmente deprezzato, la Bce ha annunciato un allentamento quantitativo (quantitative easing) e la Commissione europea ha presentato il suo piano di investimenti per l´Europa. Tutti questi fattori avranno effetti positivi sulla crescita. Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l´euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: "L´europa è giunta a una svolta critica. Il contesto economico è propizio a una crescita duratura e alla creazione di posti di lavoro. Cominciano a farsi sentire gli effetti delle riforme conseguenti alle dolorose scelte politiche che la crisi ha imposto ai governi. Dobbiamo imprimere maggiore slancio al processo di riforma per rafforzare la crescita e fare in modo che si traduca in un aumento del reddito dei cittadini. La Commissione rispetta gli impegni assunti su tre fronti principali: investimenti, riforme strutturali e responsabilità di bilancio. A questo punto il testimone passa agli Stati membri. Qui si vedranno i nostri risultati." Pierre Moscovici, Commissario per gli affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: "Le prospettive economiche dell´Europa si sono leggermente rischiarate rispetto a quando abbiamo presentato le nostre ultime previsioni. Il calo dei prezzi petroliferi e il deprezzamento dell´euro sono un´autentica boccata di ossigeno per l´economia dell´Ue. Il piano di investimenti per l´Europa e le importanti decisioni adottate di recente dalla Bce creeranno inoltre un contesto più favorevole alle riforme e a politiche di bilancio intelligenti. Ma la strada da percorrere per dare lavoro a milioni di europei disoccupati è ancora lunga e faticosa." Una crescita economica su ampie basi Anche se quest´anno tutti gli Stati membri dovrebbero registrare tassi di crescita positivi e negli ultimi trimestri la ripresa ha proseguito la sua espansione, i risultati economici nell´Ue continueranno probabilmente a presentare divergenze, in parte a causa dei progressi eterogenei compiuti dagli Stati membri in termini di riduzione dell´indebitamento delle banche, del settore pubblico e del settore privato. Anche l´incidenza positiva del calo dei prezzi petroliferi sulla crescita varierà in funzione del mix energetico di ciascun paese. Le condizioni monetarie accomodanti potrebbero avere effetti positivi maggiori nei paesi in cui le condizioni di finanziamento rimangono rigide. Il sostegno alle esportazioni derivante dal deprezzamento dell´euro dipenderà dal modello commerciale e dalla specializzazione di ciascun paese. Nel 2015 i tassi di crescita dovrebbero continuare a registrare forti variazioni a seconda degli Stati membri, spaziando dallo 0,2% della Croazia al 3,5% dell´Irlanda. L´inflazione calerà ulteriormente prima di risalire nel 2016 L´andamento decrescente dell´inflazione si è mantenuto. A dicembre la maggior parte degli Stati membri ha registrato temporaneamente un tasso d´inflazione negativo in seguito al forte calo dei prezzi dell´energia. Nel 2015 l´inflazione rimarrà contenuta, perché i bassi prezzi delle materie prime provocano una diminuzione del valore nominale, ma dovrebbe risalire dalla metà del 2015 e nel corso del 2016, a mano a mano che l´attività economica si intensificherà, che i salari aumenteranno e che si ridurrà la capacità inutilizzata. Nell´ue l´inflazione dovrebbe arrivare allo 0,2% nel 2015 e all´1,4% nel 2016. Nella zona euro l´inflazione dovrebbe essere pari a -0,1% quest´anno e salire all´1,3% nel 2016. La creazione di posti di lavoro si accelera, ma il calo della disoccupazione è lento La progressiva intensificazione della crescita economica andrà di pari passo con l´aumento della creazione netta di posti di lavoro, che era scesa a un livello basso ma che negli ultimi dodici mesi ha registrato un´accelerazione. Verso la fine del periodo di riferimento i mercati del lavoro dovrebbero risollevarsi, ma la crescita economica non basterà a determinare un miglioramento sensibile. Nel 2015 il tasso di disoccupazione scenderà al 9,8% nell´Ue e all´11,2% nella zona euro. Le riforme del mercato del lavoro avviate negli ultimi anni dovrebbero continuare a dare risultati, favorendo un ulteriore calo dei tassi di disoccupazione nel 2016. I disavanzi pubblici continuano a diminuire La riduzione dei disavanzi pubblici prosegue, ma l´orientamento della politica di bilancio è attualmente neutro. Nei prossimi due anni i rapporti disavanzo/Pil dovrebbero continuare a diminuire, passando dal 3,0% del 2014 al 2,6% quest´anno e al 2,2% nel 2016 per quanto riguarda l´Ue, mentre nella zona euro dovrebbero scendere al 2,2% nel 2015 e all´1,9% nel 2016. Il rapporto debito/Pil per l´intera Ue dovrebbe aver raggiunto la punta massima (88,4%) nel 2014, mentre per la zona euro dovrebbe culminare al 94,4% quest´anno per poi iniziare a diminuire. L´incertezza è aumentata L´incertezza in merito alle prospettive economiche attuali è sostanzialmente aumentata. I rischi al ribasso si sono accentuati, mentre sono emersi nuovi fattori positivi. Questo è dovuto alle tensioni geopolitiche, alla rinnovata volatilità dei mercati finanziari sullo sfondo delle divergenze di politica monetaria tra le grandi economie e a un´attuazione incompleta delle riforme strutturali. Un periodo prolungato di inflazione molto bassa o negativa comprometterebbe inoltre le prospettive di crescita. In uno scenario positivo, invece, certi fattori potrebbero dare un impulso superiore alle previsioni alla crescita nel mondo e nell´Ue grazie al calo dei prezzi dell´energia.  
   
   
INNOVAZIONE: GRAZIE ALLA COMMISSIONE UE LE MIGLIORI IDEE SBARCANO SUL MERCATO  
 
Bruxelles, 9 febbraio 2015 - Le borse "Proof of Concept" erogate del Consiglio europeo della ricerca (Cer) offrono ora a 59 ricercatori europei la possibilità di trasformare le loro invenzioni in prodotti commerciabili. Un semplice esame del sangue per diagnosticare il cancro al seno, un meccanismo di localizzazione del legname per impedire la deforestazione illegale, vene artificiali modellate sulle spugne marine: ecco solo alcune delle idee pionieristiche. I beneficiari, che potranno usufruire di borse fino a 150 000 Eur a testa, potranno così mettere in piedi start up, garantirsi il godimento di diritti di proprietà intellettuale per le loro invenzioni o esplorare altri modi di sottoporre le loro idee alla prova del mercato. Carlos Moedas, Commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "Molta della ricerca che si fa in Europa è di livello internazionale, ma solo in parte si traduce in beni e servizi all´avanguardia adatti ad essere commercializzati. Le borse "Proof of Concept" permetteranno alla nostra ricerca di punta di competere con le migliori innovazioni sviluppate in altri paesi, contribuendo così a migliorare la nostra capacità di collocare le innovazioni sul mercato, rafforzare la competitività e creare i posti di lavoro e la crescita di cui l´Europa ha bisogno." Le 59 borse annunciate oggi rientrano nella seconda tornata del bando Cer "Proof of Concept". Dotato di un finanziamento complessivo di 18 milioni di euro, l´attuale bando ha ricevuto in tutto 442 proposte, 51% in più rispetto al precedente. In questa seconda tornata del bando le borse sono andate a ricercatori di 15 paesi dello Spazio europeo della ricerca: Paesi Bassi (11), Regno Unito (9), Spagna (8), Francia (6), Israele (6), Germania (4), Italia (4), Svizzera (3), Irlanda (2), Belgio (1), Finlandia (1), Grecia (1), Norvegia (1), Svezia (1) e Turchia (1).  
   
   
TTIP: COME L´EUROPA IN GRADO DI FORNIRE  
 
Bruxelles, 9 febbraio 2015 – Di seguito l’intervento di Cecilia Malmström al 2nd Annual Eu-us Trade Conference Forum Europe: “ Signore e signori, Ci incontriamo oggi durante l´8 ° round di negoziati su un Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, o Ttip. Nel corso di questa sola settimana, oltre 200 i negoziatori che rappresentano l´Unione europea e gli Stati Uniti stanno lavorando duramente su quasi tutte le questioni oggetto di questi negoziati. Con il tempo hanno finito il loro lavoro domani, i negoziatori avranno speso quasi 1500 ore in totale nel negoziare camere su entrambi i lati dell´Atlantico. E quel numero esclude tutta una serie di altri incontri politici e le centinaia di ore di preparazione in mezzo colloqui. A causa di questi sforzi, stiamo facendo progressi - del progresso tecnico, il progresso incrementale ma reale progresso verso un accordo finale che mostra ciò che l´Unione europea può fare per i suoi cittadini. Quindi quello che voglio fare oggi è spiegare come il lavoro che sta succedendo tutto questa settimana è direttamente lo scopo di aiutare gli europei sulle questioni che sono preoccupati: la prosperità, il governo efficace e la nostra voce collettiva nel mondo. In primo luogo, la prosperità. Molte aree diverse dei colloqui di questa settimana cercheranno di incrementare le esportazioni. Esportazioni europee supportano già circa 30 milioni di posti di lavoro. Essi tendono ad essere meglio retribuiti e più qualificati rispetto alla media. Più esportazioni porterebbe a più di questi tipi di posti di lavoro. Lasciatemi fare quattro esempi di come i colloqui di questa settimana contribuiranno a rafforzare le esportazioni: In primo luogo, i negoziatori stanno parlando tariffe. Il nostro obiettivo è quello di eliminare quasi tutti. Ciò significherebbe enormi nuovi mercati per i prodotti europei che pagano tariffe elevate oggi - tra Gorgonzola formaggio, vestiti, scarpe e ceramiche. E sarebbe aiutare le aziende come Elios Ceramica - un successo piccola azienda italiana - export di più. Elios attualmente paga fino al 28% delle tariffe sulle sue esportazioni verso gli Stati Uniti. Loro rimozione sarà più facile per competere. In secondo luogo, i negoziati di questa settimana sono anche alla ricerca di nuovi modi per aprire i mercati dei servizi. L´europa vuole l´accordo finale sui servizi per coprire aree come il dragaggio. Dragaggio rimuove sabbia, fango, argilla e rocce da porti, porti e corsi d´acqua. E ´essenziale per mantenere le arterie di libero scambio e di imprese europee capita di essere molto bravo a farlo. Crediamo che essi dovrebbero essere autorizzati a vendere i loro servizi negli Stati Uniti. L´europa vuole anche i negoziati sui servizi per rendere più facile per i professionisti europei di offrire le proprie competenze nel mercato statunitense. Sappiamo che ci sono architetti di tutta Europa, che sarebbero pronti a competere negli Stati Uniti se sono stati riconosciuti loro qualifiche. Ttip può aiutarti a realizzare questo. Un terzo negoziatori zona sono a discutere di questa settimana è di appalti pubblici. In vista dell´Europa l´accordo deve essere altamente ambiziosa quando si tratta di appalti, la creazione di nuove opportunità per le aziende che vogliono vendere al governo degli Stati Uniti o dei governi degli stati americani. Questo aiuterebbe settori come le energie rinnovabili, tessile, ingegneria e molti altri. E sarebbe utile non solo le grandi multinazionali, ma le imprese più piccole troppo. Ad esempio, ci sono società con sede in Finlandia che impiega 2000 persone. Fanno le luci utilizzate su piste aeroportuali per aiutare gli aerei atterrare in modo sicuro. I loro prodotti sono certificati da parte delle autorità degli Stati Uniti, ma non possono vendere perché di essi Buy American Act. Voglio Ttip per risolvere i problemi del genere. Un quarto negoziatori della zona stanno lavorando su questa settimana è la cooperazione normativa. Il tipo di Ttip accordo voglio vedere renderà regolamentazione più compatibile, senza abbassare la salute, la sicurezza, l´ambiente o le norme di tutela dei consumatori. Ciò significherà nuove opportunità per prodotti come i farmaci, dispositivi medici, auto e parti di automobili, abbigliamento, cosmetici e molti altri. Ancora una volta le piccole imprese hanno le stesse probabilità di beneficiare di questo come quelle più grandi. Prendete, Xvivo Perfusion - una piccola azienda in Svezia. Costruiscono sistemi salvavita per proteggere donati cuore, polmoni e fegato durante le operazioni di trapianto. Ottenere il loro equipaggiamento approvato negli Stati Uniti sarebbe stato molto più facile con le caratteristiche dei dati simili che Ttip potrebbe portare. Che avrebbe permesso loro di espandere in modo più rapido. Ttip, allora aiuterà gli europei diventano più prospero. Ma non è l´unico vantaggio. Essa contribuirà inoltre a garantire un governo più efficace. E negoziatori hanno lavorato sui modi per realizzare questo obiettivo anche: In primo luogo, quando le autorità di regolamentazione cooperano fanno una migliore regolamentazione. L´unione europea e gli Stati Uniti hanno alcuni degli esperti di regolamentazione più qualificati del mondo. Condividere la propria esperienza sulle nuove sfide normative - dalle auto elettriche alle nanotecnologie - aiuta a risolvere i grandi problemi della società che si occupano di tutti i giorni. Questa settimana l´Unione europea ha presentato un progetto di testo che delinea modi per incoraggiare le autorità di regolamentazione di cooperare in futuro e come questo lavoro può essere coordinato. Ci sarà il rilascio il testo on-line nei prossimi giorni. In secondo luogo, quando le autorità collaborino possono far rispettare le regole meglio. Nel settore farmaceutico che già d´accordo su standard elevati per il controllo qualità nelle fabbriche. Ma noi non riconosciamo le ispezioni da parte della Food and Drug Administration, e viceversa. Ciò significa che gli ispettori sono costantemente volando attraverso l´Atlantico per check-up sulle fabbriche che sono già stati controllati. Se abbiamo collaborato sui controlli tali ispettori potrebbero concentrarsi su dove i problemi reali stanno controllando molte altre fabbriche, molto più frequentemente. Questi tipi di cooperazione normativa settoriale erano all´ordine del giorno di questa settimana. In terzo luogo, i vari argomenti negoziatori hanno a che fare con questa settimana renderà più conveniente per i governi di acquistare beni e servizi, il risparmio di denaro dei contribuenti. Questo è ciò che i colloqui in materia di appalti pubblici sono tutti circa, per una cosa. E i nostri sforzi per eliminare le tariffe e rendere la normativa più coerente renderà i prodotti meno costosi per i governi ei consumatori - pensano di medicina, dispositivi medici o anche uniformi. Quarto, tutto i negoziatori fanno di questa settimana si propone di aiutare la nostra economia a crescere più velocemente. Ciò significa più soldi in fondi pubblici per pagare i servizi pubblici come la sanità e l´istruzione e forte applicazione delle norme. Infine, c´è qualcosa che i negoziatori non stanno facendo questa settimana che contribuirà a un governo più efficace. Non si parla di abbassare gli standard normativi. Non sul cibo, non l´ambiente, non sulla salute non sulla sicurezza, non sulla stabilità finanziaria e non sulla tutela dei consumatori. Nessuno dei lavori in Ttip sul regolamento Ue e Usa esistenti influenzerà i nostri standard elevati. E nessuno di lavoro in Ttip a cooperare in futuro regolamento interesserà i nostri standard elevati. I negoziati sulla protezione degli investimenti sono in attesa, non ci sono stati colloqui che questa settimana. Ma qualunque sia l´Ue propone sulla protezione degli investimenti nei prossimi mesi, posso dirvi una cosa ora: non influenzerà i nostri standard elevati sia. Questo principio alla base di ogni nostro lavoro normativo - questa settimana e fino a quando questa negoziazione è finito. Quindi Ttip non ridurrà la libertà dell´Europa regolare. Esso metterà l´Ue e gli Stati membri in una posizione migliore per affrontare le sfide di oggi. L´ultimo modo che i negoziati di questa settimana beneficeranno europei è rafforzando la voce dell´Europa nel mondo: Questo accordo verrà aggiornato la nostra alleanza con gli Stati Uniti in un momento in cui sono in corso ricordato entrambe le parti - ogni settimana sembra - l´importanza dei valori che condividiamo. Ttip può rafforzare questi valori. Questa settimana i negoziatori stanno discutendo su norme in materia di energia e materie prime. Tali norme possono aiutare l´Europa a risolvere la sfida presentata dal nostro dipendenza dall´energia russa, rimuovendo gli ostacoli giuridici per le esportazioni americane verso l´Ue. Questa dipendenza ha limitato la libertà di manovra in Europa a fronte di azioni inaccettabili della Russia in Ucraina. Più in generale, Ttip ci aiuterà a continuare ad essere forti giocatori in discussioni sulla definizione di regole globali - come anche il nostro peso relativo nel mondo è in calo, come le economie emergenti si sviluppano e crescono. Questa settimana parliamo di una vasta gamma di questi argomenti, non solo normativa, ma anche questioni come come il commercio può promuovere lo sviluppo sostenibile. E il nocciolo della questione è che abbiamo molto più in comune con gli Stati Uniti su questi tipi di problemi che molti ammettono. Perché? Perché condividiamo così tanti principi. Siamo entrambi impegnati per lo stato di diritto, alla democrazia e al principio del rispetto per l´individuo. Tutto il nostro regolamento si basa su questo principio, che è il motivo per cui entrambi abbiamo alcune delle norme più severe al mondo. Abbiamo bisogno di un partner come oggi. E avremo bisogno ancora di più in futuro. Il primo "T" in Ttip sta per "transatlantico" e la "P" sta per "Partnership". Un partenariato transatlantico è ciò che stiamo cercando di costruire. Signore e signori, Questi negoziati sono una parte di una grande impresa. Abbiamo una lunga strada da percorrere prima di concludere questo negoziato e richiederà molte più ore di sforzo. Ma l´intensità del lavoro di questa settimana mostra che il processo si muove in avanti. E che cosa abbiamo bisogno per avere successo è la perseveranza. Perseveranza, combinata con un forte sostegno da parte di tutti coloro che credono che questo accordo sarà un bene per l´Europa. Il fatto che ci sia un dibattito pubblico intenso Ttip è molto positivo per il futuro dell´Europa. Più mezzi di impegno di una democrazia più forte. Ma il vero dibattito democratico significa avere tutti i fatti e comprendere tutte le diverse prospettive. Ecco perché ho voluto aprire questi negoziati up il più possibile, così la gente hanno i fatti a loro disposizione. Ma questa è solo una parte del lavoro. La gente ha bisogno di sentire da persone che hanno opinioni forti - su tutti i lati di questo dibattito. Quindi, se si fa sostenere gli obiettivi di questa trattativa, se credete che Ttip è un modo per l´Ue a fornire la sua gente con una maggiore prosperità, un governo più efficace e una voce più forte nel mondo, allora vi esorto ad uscire e fare il caso. In questo momento di dubbio in Europa, è essenziale che l´Europa offre. Ttip è un modo per poter fare così. La ringrazio molto per la vostra attenzione.  
   
   
IL VICEPRESIDENTE AMERICANO JOE BIDEN IN VISITA AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 9 febbraio 2015 - Il presidente del Pe Martin Schulz e i leader dei gruppi politici del Parlamento europeo hanno incontrato il Vicepresidente americano Joe Biden durante la sua visita a Bruxelles il 6 febbraio. Accogliendo il Vicepresidente Biden al Parlamento, Schulz ha detto: "Le cose che ci uniscono sono molte di più di quelle che ci dividono". Il Vice-presidente Biden ha avuto un incontro bilaterale con il presidente Schulz. Successivamente ha partecipato ad una riunione dei leader dei gruppi politici del Parlamento europeo. Accogliendo Biden, Martin Schulz ha evocato una serie di questioni importanti, tra cui l´attuale crisi in Ucraina, la minaccia del cosiddetto Stato islamico e le prospettive di un accordo commerciale transatlantico. Ha detto: "Il 2014 ha visto una serie di cambiamenti geo-politici fondamentali e le nuove sfide. Siamo chiamati ad affrontare insieme una nuova realtà globale e mutevole".  
   
   
UN PARTENARIATO GLOBALE PER L´ELIMINAZIONE DELLA POVERTÀ E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DOPO IL 2015  
 
Bruxelles, 9 febbraio 2015 - Qual è l´agenda post-2015? L´ agenda di sviluppo post-2015 è un processo Nazioni Unite guidato per aiutare a definire il futuro quadro di sviluppo globale che avrà successo gli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite (Mdg) e sarà seguito sui risultati della Conferenza di Rio + 20 sullo sviluppo sostenibile. Nel 2000, il Vertice del Millennio delle Nazioni Unite ha approvato otto obiettivi specifici - gli Mdg. Questi sono stati volti a ridurre la povertà globale e salvare vite umane e sono impostati per scadere nel 2015. Nel 2012 la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (Rio + 20), hanno deciso di sviluppare una serie di obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss) per affrontare le principali sfide di sostenibilità, e preparare le opzioni per una strategia di finanziamento dello sviluppo sostenibile. Il Post-2015 Agenda affronterà le sfide della povertà e lo sviluppo sostenibile a livello globale per tutti i paesi del mondo. Nel mese di luglio 2014, Open Il gruppo di lavoro dell´Assemblea generale delle Nazioni Unite ha espresso il proprio proposta di una serie di 17 gol (e 169 obiettivi) sui seguenti sfide e le opportunità [1] : povertà. La fame, la sicurezza alimentare, nutrizione e agricoltura sostenibile. La salute e il benessere. Educazione. Parità di genere e l´empowerment delle donne. Acqua e servizi igienico-sanitari. Energia. Crescita inclusiva e sostenibile, occupazione e lavoro dignitoso. Infrastrutture, l´industrializzazione sostenibile e l´innovazione. Disuguaglianza. Le città e gli insediamenti umani. Consumo sostenibile e modelli di produzione. Il cambiamento climatico. Oceani, mari e delle risorse marine. Gli ecosistemi terrestri, le foreste, la desertificazione, il degrado del territorio e la biodiversità. Società pacifiche e inclusive, l´accesso alle istituzioni preposte alla giustizia e responsabili. Mezzi di attuazione e della partnership globale per lo sviluppo sostenibile. È stato inoltre deciso, a livello delle Nazioni Unite che questa sarà la base principale per l´integrazione dei Sdgs in agenda post-2015. Inoltre, nel mese di dicembre 2014, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha pubblicato una relazione di sintesi " The Road to Dignity entro il 2030: porre fine alla povertà, Transforming tutte le vite e proteggere il pianeta [2] ". Cosa succede dopo? Le ampie consultazioni con le parti interessate e negoziati intergovernativi che hanno avuto luogo finora culmineranno in un vertice speciale sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nel settembre 2015 , dove saranno invitati i leader mondiali ad accettare la nuova agenda, tra cui una serie di obiettivi di sviluppo sostenibile . Prima del vertice di settembre a New York, la comunità internazionale si riunirà per la terza Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo in Addis Abeba, nel luglio del 2015. Si prevede che il Convegno di stabilire in che modo la nuova proposta post-2015 quadro potrebbe essere attuato mediante sia finanziarie che non finanziarie "mezzi di attuazione". Questo riflette il fatto che per mettere successo post 2015 quadro in pratica, dovrà entrambe le giuste politiche e mezzi finanziari adeguati a diversi livelli. Accordo in agenda post-2015 avrà anche importanti implicazioni per i negoziati per il 21 ° Conferenza delle Parti (Cop21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Parigi nel mese di dicembre. Quali sono gli elementi chiave di un partenariato globale per l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile dopo il 2015? Con la nuova comunicazione "partenariato globale per l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile dopo il 2015", la Commissione europea sta definendo le proprie osservazioni sui principi generali e le componenti principali necessari per l´attuazione dell´agenda post-2015. Essa mostra come tutti i paesi, compresa l´Ue e gli Stati membri potrebbero contribuire agli sforzi internazionali per sradicare la povertà e promuovere lo sviluppo sostenibile, individuando la seguente serie di principi generali per inquadrare il pensiero Ue, e componenti chiave per le azioni future: Un ambiente politico favorevole e propizio: sia a livello internazionale, e in singoli paesi, una combinazione coerente di politiche efficaci, pratiche, istituzioni e risorse è necessario per creare le giuste condizioni per attuare l´agenda post-2015. Questo include quadri giuridici e strumenti economici e incentivi. Il buon governo a tutti i livelli è anche un obiettivo essenziale in sé. Sviluppare la capacità di consegnare il giorno: L´agenda post-2015 può avere successo solo se tutti i partner hanno istituzioni efficienti e le necessarie competenze umane e le capacità per sradicare la povertà e fornire uno sviluppo sostenibile. Ciò include la capacità di valutare le esigenze, raccogliere dati, implementazione monitoraggio e strategie di revisione. Mobilitazione e l´uso efficace delle finanze pubbliche nazionali: I governi nazionali hanno la responsabilità principale per la realizzazione di politiche economiche sostenibili. Ciò include la responsabilità di mobilitare e utilizzare le risorse pubbliche, comprese le risorse naturali, in modo efficiente e sostenibile. Mobilitazione e l´uso efficace dei finanziamenti pubblici internazionali: finanziamento pubblico internazionale continua ad essere una parte importante e catalizzatore del finanziamento globale disponibile per i paesi in via di sviluppo. Tutti i paesi hanno un ruolo da svolgere nella mobilitazione delle risorse finanziarie. La Commissione europea sostiene fortemente l´invito del Segretario Generale delle Nazioni Unite che ha sviluppato i paesi - tra cui l´Unione europea -. Deve soddisfare l´obiettivo delle Nazioni Unite di obiettivo dello 0,7% del reddito nazionale lordo (Rnl) per l´assistenza allo sviluppo (Aps) , la Commissione sostiene anche l´idea che la medio-alta Paesi -Entrate e le economie emergenti dovrebbero ugualmente impegnarsi ad aumentare il loro contributo al finanziamento pubblico internazionale, e dovrebbero fissare gli obiettivi e scadenze specifiche per farlo. Stimolare commercio per sradicare la povertà e promuovere lo sviluppo sostenibile: il commercio è un fattore chiave per la crescita inclusiva sostenibile e dello sviluppo sostenibile. L´ue rimane pienamente impegnata a sviluppo di Doha dell´Organizzazione mondiale del commercio e l´attuazione del pacchetto di Bali. Ciò include in particolare la facilitazione degli scambi accordo e gli elementi relativi ai paesi meno sviluppati che promuovono un´ulteriore integrazione di questi paesi nei mercati internazionali e la sostenibilità attraverso una serie di accordi commerciali. Guidare il cambiamento trasformativo attraverso la scienza, la tecnologia e l´innovazione: scienza, tecnologia e innovazione, tra cui la digitalizzazione, in grado di generare cambiamenti profondi in un periodo relativamente breve di tempo. Tuttavia, questi cambiamenti non potrebbero risolvere automaticamente i problemi sociali e ambientali. Tutte le parti interessate hanno di sfruttare le potenzialità offerte dalla scienza, tecnologia e innovazione a beneficio dello sviluppo intelligente, sostenibile e inclusiva. Mobilitare il settore privato nazionale ed internazionale: Affari e consumatori hanno un ruolo chiave da svolgere nella realizzazione dello sviluppo sostenibile. Il settore privato, che vanno da piccole parti interessate alle grandi multinazionali, è un motore importante per l´innovazione, la crescita sostenibile, la creazione di posti di lavoro, il commercio, e la riduzione della povertà. Svolge inoltre un ruolo critico in investimenti in efficienza delle risorse e delle infrastrutture, come ad esempio i sistemi di trasporto sostenibili, reti energetiche e le infrastrutture digitali che sono vitali per la crescita economica di un paese. Sfruttando gli effetti positivi della migrazione: Per le persone fisiche, la migrazione può essere uno dei più potenti e immediate strategie per la riduzione della povertà. Le persone si spostano per sfuggire alla povertà e conflitti, adattarsi ai cambiamenti climatici, crisi ambientale ed economico, cercano protezione dalle persecuzioni o danni gravi, e migliorare il reddito, la salute e l´educazione delle loro famiglie. Monitoraggio, la responsabilità e la revisione: Il quadro di monitoraggio, la responsabilità e la revisione per l´Oss dovrebbe essere parte integrante dell´agenda ed essere sostenuto dai principi di trasparenza, inclusione e la reattività, efficienza ed efficacia. Ha bisogno di coprire tutti gli aspetti della Sdgs così come tutti i mezzi di attuazione, compreso tutti gli aspetti del Forum politico ad alto livello di financing.The Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile è il forum principale in questo contesto e ha un ruolo di supervisione fondamentale per mantenere l´impegno politico e facilitare una valutazione dei progressi e delle migliori pratiche, comprese raccomandazioni per ulteriori azioni a livello nazionale o internazionale. In che modo l´Ue contribuisce a preparare l´agenda post-2015? L´unione europea sta svolgendo un ruolo attivo nella preparazione del giorno post-2015, esprimendo le sue opinioni in una serie di documenti importanti dal 2013 fino ad oggi. Questi documenti servono come base per la discussione e il negoziato con i nostri partner internazionali. La comunicazione odierna della Commissione dovrebbe portare a conclusioni del Consiglio nella primavera del 2015. La comunicazione si basa su una serie di precedenti contributi dell´Ue al processo di post-2015. La Commissione europea ha pubblicato una prima comunicazione "Una vita dignitoso per tutti: porre fine alla povertà e dare al mondo un futuro sostenibile [3] "a febbraio 2013, seguita dalle conclusioni del Consiglio sul tema" Un generale post-2015 framework "a giugno 2013 [4] . Questi figurano una visione ambiziosa per un´agenda universale sia l´eradicazione della povertà e lo sviluppo sostenibile, affrontando gli elementi prioritari inclusi (i) tenore di vita dignitoso; (Ii) i driver per una crescita inclusiva e sostenibile; (Iii) la gestione sostenibile delle risorse naturali; (Iv) l´uguaglianza, l´equità e la giustizia; e (v) la pace e la sicurezza. Una seconda comunicazione "Una vita dignitoso per tutti: dalla visione all´azione collettiva" è stato pubblicato nel giugno 2014 [5] , seguita dalle conclusioni del Consiglio su "Una trasformazione agenda post-2015" nel dicembre 2014. Le conclusioni hanno fornito una più dettagliata visione dell´Ue per l´agenda post-2015, anche per quanto riguarda i principi, le aree da trattare, il nuovo partenariato globale per l´attuazione dell´agenda, e follow-up e la revisione.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, SYLVIE GUILLAUME: UN NUOVO REGISTRO PER LA TRASPARENZA  
 
Strasburgo, 9 febbraio 2015 - Il nuovo registro per la trasparenza è entrata in vigore il 27 gennaio 2015. Rappresenta un elenco dei gruppi di interesse che difendono i loro interessi presso le varie istituzioni. Il registo è ormai una prassi del Parlamento e della Commissione, ma non è ancora obbligatorio come vorrebbe il Parlamento. Abbiamo incontrato Sylvie Guillaume (S&d, Fr), Vice-presidente del Parlamento europeo. Come funziona il nuovo registro nella pratica? I gruppi di pressione che scelgono di iscriversi al registro devono indicare l´organizzazione che rappresentano, i nomi dei rappresentanti, il settore e il denaro speso per l´attività di lobbying. Una volta registrati, possono quindi partecipare alle riunioni, agli intergruppi o alle audizioni. Con la nuova versione del registro, questi elementi devono essere ancora più specifici. Ma per il momento, il registro non è obbligatorio... Il Parlamento si è espresso più volte e da molto tempo a favore di un registro obbligatorio. E sono anche i cittadini a chiederlo. Tuttavia, è difficile da mettere in pratica. È una decisione che avviene con l´unanimità del Consiglio e bisogna considerare le differenze tra le istituzioni europee. Come possono farsi un´idea i cittadini su chi sta tentando di influenzare il processo decisionale? Il registro illustrerà un quadro parziale perché le lobby possono prendere forme molto diverse. A seguito della decisione della Commissione europea di rendere pubbliche le agende dei commissari dal 1° dicembre 2014, ci sono state numerose infomazioni a disposizione dei cittadini. L´obiettivo rimane quello di mantenere il registro obbligatorio, ma deve anche essere più completo. Per fare ciò, deve essere costituito da elementi affidabili, attraverso prove e controlli.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: CONTRO LA MUTILAZIONE GENITALE FEMMINILE  
 
Strasburgo, 9 febbraio 2015 - Le mutilazioni genitali femminili rappresentano una grave violazione dei diritti umani e anche in Europa, circa mezzo milione di donne e ragazze vivono con le conseguenze fisiche e psicologiche di questa pratica. Il 6 febbraio è diventata la Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili. Il Parlamento europeo lotta da anni per porre fine a ogni violenza contro le donne, comprese le mutilazioni genitali femminili. In un dibattito in plenaria il 10 febbraio, i deputati discuteranno con la Commissione le azioni da intraprendere per combattere la pratica. Guarda il dibattito in diretta sul nostro sito web. Situazione in Europa e nel mondo - Le mutilazioni genitali femminili includono tutte le procedure che modificano o intenzionalmente causano lesioni agli organi genitali femminili per ragioni non mediche. La maggior parte vengono eseguite su bambini sotto i 15 anni. Le cause delle mutilazioni genitali femminili possono essere culturali, religiose o sociale. Tale pratica non è in nessun modo legata alla salute della persona, che non ne trae nessun beneficio. L´organizzazione mondiale della sanità stima che ci siano circa 140 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo che hanno subito la mutilazione genitale femminile, soprattutto in Africa e Medio Oriente. Secondo una risoluzione del Parlamento europeo del 2012, almeno 500.000 donne che vivono nell´Unione europea hanno subito questa pratica e 180.000 sono a rischio di subire mutilazioni genitali femminili nel corso di un soggiorno in un paese in cui tale procedura è praticata. Ogni anno migliaia di donne e ragazze provenienti da questi paesi cercano asilo nell´Ue. Che cosa fa il Parlamento europeo? Il Pe lotta da sempre contro tutte le forme di violenza contro le donne, comprese le mutilazioni genitali femminili. Negli ultimi anni ha adottato diverse risoluzioni sulle mutilazioni genitali femminili: l´ultima nel 2014, invitando la Commissione e gli Stati membri ad un´azione più incisiva. Martedì 10 febbraio, in seduta plenaria, i deputati e la Commissione discuteranno le misure di sostegno per gli Stati membri in applicazione della normativa che proibisce le mutilazioni genitali femminili i finanziamenti per i servizi di supporto, la protezione dei richiedenti asilo e la prevenzione della violenza contro le donne e le ragazze in generale.  
   
   
UE: DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI  
 
Bruxelles, 10 febbraio 2015 - In occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, che si celebra il 6 febbraio, l´Alto Rappresentante dell´Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione Europea, Federica Mogherini, la Commissaria per la giustizia, i consumatori e la parità di genere, Vĕra Jourová, e il Commissario per la cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: Oggi ribadiamo all´unisono il nostro appello permanente ad applicare una tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili in Europa e nel mondo. Alla stregua di altre pratiche dannose, le mutilazioni genitali femminili imprigionano donne e bambine in un sistema di valori iniquo e deleterio per lo sviluppo e per l´intera società. Secondo le stime, potrebbero esservi non meno di 125 milioni di vittime in tutto il mondo, di cui 500 000 nella sola Ue. Queste pratiche hanno effetti devastanti e irreversibili sulla loro salute e sul loro benessere, e possono portare anche alla morte. Ci impegniamo quotidianamente per porre fine alle mutilazioni genitali femminili che violano i diritti umani e i diritti dei minori. Condanniamo con fermezza tutte le forme di violenza contro le donne e le bambine: questo tipo di violenza non si giustifica per nessun motivo, che si tratti di usanze, tradizioni, cultura, rispetto della vita privata, religione o questioni d´onore, e nessuno di questi fattori può essere addotto dagli Stati come alibi per il mancato rispetto dell´obbligo di prevenire ed eliminare le violenze contro le donne e di perseguire i responsabili. L´ue interviene su molti fronti per combattere le mutilazioni genitali femminili, nell´ambito di una strategia globale volta a promuovere l´uguaglianza di genere. La Commissione sostiene il lavoro svolto dalle Ong presso le comunità che praticano le mutilazioni genitali femminili, coinvolgendo donne, bambine, uomini, bambini e leader tradizionali e religiosi. In aggiunta ai fondi attualmente erogati per finanziare il lavoro svolto a livello degli Stati membri e sul campo, già quest´anno saranno messi a disposizione altri 4,5 milioni di euro per sostenere progetti volti a prevenire e combattere le violenze legate a pratiche dannose nell´Unione europea. Stiamo inoltre creando una piattaforma web sulle mutilazioni genitali femminili ad uso degli operatori, che sono i primi ad entrare in contatto con le vittime e con le ragazze a rischio. Il nostro obiettivo è raggiungere le persone in prima linea, come infermiere, giudici, funzionari competenti in materia di asilo, insegnanti, medici e agenti di polizia, per aiutarle a porre fine a queste pratiche. A livello internazionale, l´Ue esorta tutti i paesi a vietare e punire le mutilazioni genitali femminili nonché ad adottare opportuni provvedimenti per modificare le norme sociali che le giustificano, dando centralità a questo tema nel dialogo politico e sui diritti umani con i paesi partner interessati. L´ue sostiene il miglioramento delle legislazioni nazionali per combattere le mutilazioni genitali femminili, promuove le azioni di sensibilizzazione, un´istruzione che sia valida ed equa in termini di genere e il lavoro delle organizzazioni di base. Esempi sono il sostegno all´impegno profuso dalla società civile in Liberia per garantire alle donne l´accesso alla giustizia e per ridurre le mutilazioni genitali femminili, le misure adottate in Guinea Bissau per creare un contesto atto a tutelare i diritti delle donne, promuovere l´abbandono delle mutilazioni genitali femminili e venire in aiuto alle vittime. Si sostengono inoltre interventi in paesi quali il Mali, l´Uganda, la Sierra Leone, l´Egitto, la Mauritania, Gibuti, lo Yemen, il Senegal, il Benin e il Togo. Continueremo ad adoperarci, in collaborazione con l´Istituto europeo per l´uguaglianza di genere, per migliorare la raccolta di dati e le nostre conoscenze in merito alle mutilazioni genitali femminili. Proseguiremo la collaborazione con gli esperti di livello nazionale ed accademico, che partecipano direttamente agli sforzi per porre fine a queste pratiche presso le comunità. Il nostro obiettivo è fare in modo che le pratiche delle mutilazioni genitali femminili cessino in tutto il mondo. Giudichiamo positiva la recente entrata in vigore della convenzione del Consiglio d´Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, che rappresenta un quadro appropriato per combattere in modo efficace la violenza contro le donne e le bambine, comprese le mutilazioni genitali femminili, a livello nazionale ed europeo. L´unione europea ribadisce il proprio impegno incondizionato a combattere ogni forma di violenza basata sul genere, sia in seno all´Unione che nelle relazioni esterne. Proseguiremo la nostra azione comune per far sì che le mutilazioni genitali femminili siano vietate nell´Ue e nel resto del mondo e che l´uguaglianza di genere diventi realtà.  
   
   
MILANO: IL SINDACO PISAPIA INCONTRA L´AMBASCIATORE DEL CILE FERNANDO AYALA  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - Il Sindaco Giuliano Pisapia ha ricevuto il 5 febbraio a Palazzo Marino l´Ambasciatore del Cile a Roma Fernando Ayala, accompagnato dal Console Generale a Milano Guillermo Martínez Spikin. Nel corso di un incontro molto caloroso, a testimonianza degli ottimi rapporti esistenti tra Italia e Cile, l´Ambasciatore ha annunciato al Sindaco che la Presidente Michelle Bachelet arriverà a Milano per Expo 2015, la prima Esposizione universale cui il Cile partecipa con un proprio padiglione. Si è inoltre parlato dei numerosi eventi che il Paese sudamericano sta organizzando nel quadro di "Expo in Città".  
   
   
"CHINA DAY"; UMBRIA-CINA, MARINI: "INTENSA E PROFICUA COLLABORAZIONE"  
 
Perugia, 9 febbraio 2015 – "L´umbria potrà essere sempre più protagonista di una maggiore cooperazione economica, turistica e culturale con la Repubblica Popolare di Cina, se saprà operare in quanto ‘sistema regione´, rappresentando al meglio non solo l´Umbria del paesaggio e delle bellezze artistiche, ma anche le sue eccellenze del sistema economico e industriale". E´ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catisucia Marini, nel corso del suo intervento all´iniziativa "China Day", organizzata dalla Regione, la cui prima parte si è svolta il 6 febbraio a Perugia, a palazzo Donini, ed alla quale hanno preso parte anche l´ambasciatore in Italia della Repubblica popolare cinese, Li Ruiyu, il presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti, il Country manager We Chat Italy, Andrea Ghizzoni, il rettore dell´Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi, il direttore centrale per l´internazionalizzazione del Sistema Paese del Ministero Affari Esteri e Cooperazione, Vincenzo De Luca, alla presenza inoltre del vice presidente della Giunta regionale, Carla Casciari, il Rettore dell´Università per gli Stranieri, Giovanni Paciullo, il direttore dell´Area Programmazione della Regione Umbria, Lucio Caporizzi, e il direttore di Sviluppumbria, Mauro Agostini. L´incontro è stato coordinato dal giornalista Giuliano Giubilei. "Negli ultimi anni – ha affermato Marini – la nostra Regione ha sviluppato una intensa attività di cooperazione in settori di grande importanza, dalla meccano tecnica all´agricoltura, dal settore delle energie rinnovabili alla moda ed all´abbigliamento. Significativa anche l´attività di scambio nel turismo e nella formazione, con il recente progetto ‘Umbria accademy´, grazie al quale ancora più studenti cinesi potranno frequentare le università umbre". La presidente Marini ha poi ricordato il protocollo d´intesa da lei stessa sottoscritto con il governatore della Provincia dello Shandong (per la cooperazione nel campo agroalimentare e del controllo degli alimenti) e quello con la Provincia dello Yunnan (per lo scambio sui temi delle nuove tecnologie in agricoltura, scambi universitari, design nel settore del mobile): "Noi siamo consapevoli che le nostre conquiste potranno essere difese e consolidate soltanto dentro una grande opera di internazionalizzazione del nostro sistema territoriale a tutti i livelli e che le innovazioni che dobbiamo rapidamente introdurre potranno venire solo da un concreto confronto con le realtà più vive della scena internazionale". "Per questo – ha aggiunto Marini - la Cina rappresenta oggi per noi un partner essenziale con tutta la sua complessità, le sue tante specificità e con l´energia che irradia nelle relazioni economiche, sociali, culturali e politico-istituzionali nel mondo di oggi. Vorremmo, inoltre, cogliere al meglio le opportunità che deriveranno dal prossimo appuntamento di Expo 2015, favorendo al massimo la presenza in Umbria di delegazioni e turisti cinesi che saranno in Italia per visitare l´esposizione universale di Milano". "I rapporti bilaterali Cina-italia – ha detto l´ambasciatore cinese – hanno conosciuto negli ultimi mesi una straordinaria accelerazione e intensificazione. In questo quadro la cooperazione locale tra la Regione Umbria e alcune Province cinesi rappresenta un elemento positivo ed una opportunità che entrambi dobbiamo saper cogliere. Il mio auspicio è che sempre più cittadini cinesi vengano in visita nella vostra regione, una realtà accogliente e ricchissima di bellezze paesaggistiche, artistiche e anche di produzioni di qualità come olio e vino, quest´ultimo particolarmente apprezzato dai cinesi". L´ambasciatore Li Ruiyu ha quindi invitato tutti a rafforzare la cooperazione tra Umbria e Cina, ed ha invitato a rendere periodica l´iniziativa realizzata oggi di "China Day", e si è impegnato – come Ambasciata della Repubblica popolare di Cina - a sostenere ed assistere la Regione Umbria in questo percorso di collaborazione. Parole di particolare apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni dalla Regione Umbria, in direzione della cooperazione con la Cina, le ha avute il presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti, che ha definito l´Umbria "la Regione d´Italia più attiva e dinamica", mentre il rappresentante del Ministero degli Esteri De Luca ha richiamato l´attenzione sul prossimo appuntamento di Expo 2015 quale straordinaria occasione per l´Umbria di potenziare e qualificare ulteriormente i rapporti di scambio con la Cina.  
   
   
INTERGRUPPO PARLAMENTARE PER LA SUSSIDIARIETA¡¯ VIAGGIO NELL¡¯ITALIA CHE RIPARTE IL 13 E 14 FEBBRAIO IN FRIULI VENEZIA GIULIA E VENETO  
 
 Trieste, 9 febbraio 2015 - ¡°Nordest&innovazione: startup hi©\tech, trasferimento tecnologico, agroalimentare e bioedilizia¡±: Trieste, 13 febbraio ore 14:00 ¨C Area Science Park ¡°Ricerca, trasferimento tecnologico e startup¡±; Sacile, 13 febbraio ore 18.30 ¨C Palazzo Ragazzoni ¡°L¡¯innovazione nell¡¯agroalimentare¡±; Treviso, 14 febbraio ore 10.00 ¨C Camera di Commercio ¡°L¡¯innovazione nelle costruzioni: la bioedilizia¡±- Partecipano_ Sergio Bolzonello, Antonio Cancian, Gian Luigi Gigli, Isidoro Gottardo, Antonio Palmieri, Francesco Russo, Angelica Saggese, Lodovico Sonego, Guglielmo Vaccaro, Raffaello Vignali, Giorgio Zanin. Venerd¨¬ 13 e sabato 14 febbraio prossimi, l¡¯Intergruppo Parlamentare per la Sussidiariet¨¤ sar¨¤ in Friuli Venezia Giulia e Veneto per la quarta tappa del ¡°Viaggio nell¡¯Italia che riparte¡± (www.Italiariparte.com @italiariparte), il tour attraverso il territorio nazionale per accendere i riflettori sulle realt¨¤ industriali nuove e/o altamente innovative del Paese. Dopo i distretti dell¡¯agroalimentare e dell¡¯aerospazio in Campania, il polo industriale di Portovesme in Sardegna, e il distretto del Legno e dell¡¯Arredo di Monza©\brianza in Lombardia, I¡¯intergruppo dedicher¨¤ questo quarto appuntamento al tema ¡°Nordest&innovazione: startup hi©\tech, trasferimento tecnologico, agroalimentare e bioedilizia¡± incontrando alcune delle principali realt¨¤ di ricerca e industriali del territorio nordestino. La tappa inizier¨¤ venerd¨¬ 13 febbraio con la visita al Sincrotrone (ore 9:30) e all¡¯Area Science Park di Trieste (10.30 ¨C 13.00), riconosciuto dal Miur come Ente pubblico nazionale di ricerca di primo livello e punto di riferimento in Italia per il trasferimento tecnologico, dove, alle 14:00, avr¨¤ luogo l¡¯incontro ¡°Ricerca, trasferimento tecnologico e startup¡±, momento di confronto con i ricercatori, le startup e le Pmi che da anni lavoro in sinergia con il Centro di ricerca. Nel pomeriggio, a Sacile (Pn), alle ore 18.30 ¨C ¡°L¡¯innovazione nell¡¯agroalimentare¡±, incontro a Palazzo Ragazzoni Billia con i rappresentanti del Parco Agroalimentare di San Daniele, Consorzio del Prosecco Doc, Consorzio del Prosciutto di San Daniele e delle aziende vivaistiche di Rauscedo. Infine sabato 14 febbraio, alle ore 10.00, l¡¯Intergruppo sar¨¤ a Treviso, presso la sede della Camera di Commercio, per l¡¯appuntamento finale della tappa. Dedicato al tema ¡°L¡¯innovazione nelle costruzioni: la bioedilizia¡±, l¡¯incontro sar¨¤ occasione di confronto con le aziende del metadistretto veneto della bioedilizia. ¡°Obiettivo del Viaggio e degli incontri ¨C spiegano Antonio Palmieri, deputato Fi, Guglielmo Vaccaro, deputato Pd, e Raffaello Vignali, deputato e responsabile economico Ncd, coordinatori dell¡¯Intergruppo e organizzatori dell¡¯iniziativa ©\ ¨¨, evidenziare non generiche criticit¨¤, ma raccogliere best practice e richieste precise di politiche mirate, a sostegno della competitivit¨¤ e della sostenibilit¨¤, da far poi confluire in un Disegno di Legge di iniziativa dell¡¯Intergruppo, dando cos¨¬ concretezza politica al nostro Viaggio. Dalla tappa nel Nordest ci aspettiamo in tal senso un grande riscontro perch¨¦ Veneto e Friuli Venezia Giulia stanno dimostrando la volont¨¤ e la capacit¨¤ di reagire alla crisi a partire da un rinnovato legame con il territorio e valorizzando tutte quelle competenze, in primis la capacit¨¤ di ricerca e innovazione, che da sempre lo hanno reso motore dell¡¯economia italiana¡±.  
   
   
FOOD POLICY: IL PATTO DEI SINDACI A MILANO IN OTTOBRE IL PRIMO ACCORDO TRA CITTÀ PER L’ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE DELLE METROPOLI  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - Milano chiama a raccolta le grandi metropoli del mondo per firmare un Patto tra città volto a garantire un’alimentazione più sana, equa e sostenibile per i propri cittadini. 32 metropoli del Nord e del Sud del Pianeta e importanti Istituzioni e Fondazioni internazionali hanno già risposto all’appello del Sindaco Giuliano Pisapia e lavorano con Milano alla stesura dell’Urban Food Policy Pact, la cui firma è prevista in ottobre nel corso di un grande evento, a conclusione di Expo 2015 e in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. I contenuti e la strategia della “Food Policy Milano” sono stati illustrati stamattina dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dal Presidente della Fondazione Cariplo Giovanni Guzzetti nella cornice della giornata “Le Idee di Expo. Verso la Carta di Milano”. “L’urban Food Policy Pact sarà una delle più importanti eredità di Expo 2015. Dedicata alla Nutrizione, l’Esposizione Universale ha fatto da volano al potenziamento di una politica alimentare di Milano che, al pari di altre grandi metropoli del mondo, lavora alla messa a punto di una Food Policy come tassello della costruzione della sua Smart City – ha dichiarato il Sindaco Pisapia -. Attraverso un duplice approccio, che unisce la dimensione locale a quella globale, la città sta ponendo solide basi per una sana alimentazione, la lotta agli sprechi alimentari, la creazione una filiera alimentare di qualità, la tutela della biodiversità del sistema agricolo metropolitano. Expo 2015 rappresenta dunque una grande occasione per Milano e per le città di tutto il mondo per essere protagoniste di un percorso concreto per il diritto al cibo sano e sicuro.”. “Expo 2015 per noi sarà un momento di sintesi, di un grande lavoro di idee e azioni concrete svolto in questi anni sui temi della ricerca in campo agroalimentare, per la Food policy di Milano, per l’agricoltura periurbana, nel Parco Agricolo Sud Milano su cui si è concentrata la nostra attività filantropica – ha dichiarato il Presidente Guzzetti -. Durante Expo avremo modo di condividere il risultati di questa attività con 700 organizzazioni filantropiche in occasione dell’assemblea annuale delle Fondazioni europee e del mondo che aderiscono all’European Foundation Center; ospiteremo la riunione della Global Alliance for the Future of Food. Avremo un quartier generale a Cascina Triulza, cuore pulsante del non profit dentro Expo, ma vivremo altre occasioni in luoghi dentro la città. Sulla base di ciò, siamo pronti a dare il nostro contributo alla Food Policy Milano e alla Carta di Milano, augurandoci che altre Fondazioni si impegnino numerose per questi obiettivi”. Tre gli obiettivi di “Food Policy Milano”: lavorare sull’eredità immateriale e sul tema di Expo Milano con un’iniziativa di rilievo internazionale che fornisca ai Sindaci di tutto il mondo strumenti e modelli per costruire politiche sostenibili; contribuire alla creazione della food policy cittadina con il confronto di buone pratiche e con la definizione di un quadro di azioni discusso con i massimi esperti del mondo; rafforzare il posizionamento internazionale di Milano nello scenario globale. Le politiche alimentari nel “Secolo delle Città” A partire dagli anni 2000 sta crescendo una consapevolezza sui temi legati al cibo. Nel contesto internazionale esistono diversi centri decisionali in cui le città stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante perché la maggior parte della popolazione mondiale vive nelle città che producono il 60% del Pil mondiale. Alcune di queste hanno un Pil superiore a molte nazioni: Milano produce più della Colombia, Washington più del Sudafrica, Londra più dell´Indonesia. Le reti di città, in cui Milano è inserita a pieno titolo, hanno già sviluppato protocolli sulla sostenibilità a tutto tondo: dai cambiamenti climatici alla gestione dei rifiuti. L´urban Food Policy Pact sarà il primo protocollo legato all´alimentazione delle metropoli: un patto strategico perché il cibo consente di toccare moltissime questioni politiche e amministrative che producono effetti concreti sulla vita nelle città, sulla sostenibilità dei servizi, sui diritti di cittadinanza. Londra, New York, Toronto e Melbourne: tra le città partecipanti, molte hanno già definito una propria strategia alimentare. Altre hanno mostrato l’intenzione di svilupparla quanto prima. Milano, che sta definendo la propria Food Policy in collaborazione con la Fondazione Cariplo, si prefigge il raggiungimento di alcuni obiettivi centrali: ridurre lo spreco alimentare, migliorare la salute dei cittadini, aumentare l’accesso al cibo da parte delle fasce più deboli, tutelare la biodiversità dell´ecosistema agricolo metropolitano, supportare l’innovazione in ambito agroalimentare e infine migliorare l’educazione alimentare, affinché lo stile di vita e di consumo dei cittadini sostenga e moltiplichi l’effetto delle iniziative. Importante sarà inoltre studiare un sistema innovativo per la promozione dei prodotti del territorio anche perché i sistemi di ristorazione pubblici e privati se ne approvvigionino in misura crescente. Per informazioni: www.Cibomilano.org    
   
   
FOOD POLICY. PISAPIA: “IL PATTO DEI SINDACI GRANDE E CONCRETA EREDITá DI EXPO MILANO” IL SINDACO: "PROPOSTO ALLE ALTRE METROPOLI DEL MONDO UN “PATTO URBANO SULLE POLITICHE ALIMENTARI” , URBAN FOOD POLICY PACT, CHE I LORO SINDACI FIRMERANNO IN UN GRANDE EVENTO IL PROSSIMO OTTOBRE"  
 
Milano, 9 febbraio 2015 – “Milano sarà per sei mesi il centro del dibattito mondiale sulla nutrizione di un Pianeta che nel 2050 avrà 9 miliardi di abitanti e che è alla ricerca di uno sviluppo più sostenibile, più giusto. Expo consegnerà al mondo una Carta sul cibo come patto tra Stati, Istituzioni internazionali e individui. Milano, come città di Expo, va oltre. Si ritaglia un ruolo preciso, che guarda ben oltre il 2015. Se è vero che il cibo è energia e motore di sviluppo, Milano ha proposto alle altre metropoli del mondo un “Patto urbano sulle politiche alimentari” (Urban Food Policy Pact), che i loro Sindaci firmeranno in un grande evento il prossimo ottobre. Con 32 grandi metropoli estere e con importanti Istituzioni e Fondazioni internazionali, del Nord e del Sud del Pianeta, da mesi Milano lavora quindi in rete per mettere a fuoco i contenuti di quello che sarà il primo Patto tra città legato all’alimentazione dei grandi agglomerati urbani. Sarà una delle grandi e concrete eredità di Expo 2015”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia aprendo i lavori della giornata dedicata alle “Idee per Expo, verso la Carta di Milano”. “Per una città che vuole essere competitiva nel mondo della globalizzazione, la Food policy - come strumento per la costruzione di una città intelligente e sostenibile - è una strada obbligata. Nel “Secolo Urbano”, saranno proprio le città a giocare un ruolo strategico per lo sviluppo di buone pratiche in tema di politiche dell’alimentazione e per la loro diffusione. Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città e nel 2030 sarà il 60%. Nel mondo globalizzato e delle megalopoli - sempre più collegate in rete per costruire uno sviluppo sostenibile – le grandi rivoluzioni partono a livello locale. Le amministrazioni urbane possono fungere da aggregatori e guidare gli altri attori in gioco, conciliando l’impegno dei cittadini con quello del mondo non profit, delle imprese e delle altre istituzioni. Per politiche concrete. Dal canto suo, Milano lavora alla propria strategia alimentare. Un tassello fondamentale nella costruzione della sua Smart City, la città intelligente e sostenibile, che dovrà garantire una qualità di vita migliore ai suoi cittadini ed essere competitiva nel mondo globale. Un passaggio necessario in vista della nascita della Grande Milano, la città metropolitana che si sta strutturando e che può essere proprio un momento di elaborazione ulteriore di politiche alimentari sostenibili ed eque”, ha concluso il Sindaco Pisapia.  
   
   
BASILICATA: MANOVRA FINANZIARIA 2015, PUBBLICATE LE LEGGI REGIONALI  
 
Potenza, 9 febbraio 2015 - Sul sito web del Consiglio regionale (nella sezione “Leggi e documentazione”) sono state pubblicate le leggi regionali n. 4, 5 e 6 del 27 gennaio 2015. Si tratta, rispettivamente, del “Collegato alla legge di stabilità regionale 2015”, della “Legge di stabilità regionale 2015” e del “Bilancio di Previsione pluriennale per il triennio 2015-2017”. Le tre leggi che compongono la manovra finanziaria per il 2015 sono state pubblicate anche sul Bollettino Ufficiale n. 3 e 4 del 31 gennaio 2015.  
   
   
SPENDING REVIEW, LA REGIONE DIVENTA CENTRALE DI ACQUISTI PER TUTTA LA TOSCANA  
 
Firenze 9 febbraio 2015 – La Regione farà acquisti per se stessa, ma anche per gli enti locali che lo vorranno. Un modo per risparmiare e spuntare dai fornitori prezzi migliori, utilizzando per quanto più possibile le nuove tecnologie di acquisto on line e telematiche. Un ulteriore passo in direzione della spending review. Lo ha deciso la giunta, che ha approvato una delibera proposta dall´assessore Bugli con cui la Regione diventa ´soggetto aggregatore´ per tutta la Toscana, andando nella direzione indicata dalla legge nazionale (il Dl 66/2014). Per gli uffici regionali, Asl comprese, ci sarà così un´unica centrale di acquisti per beni e servizi. Ma alla stessa struttura potranno rivolgersi, con evidente vantaggio, anche gli enti locali. La Regione Toscana da tempo ha centralizzato gli acquisti sanitari: da quest´anno i tre Estav, le tre centrali di acquisto di area vasta, confluiranno in un unico Estar regionale. Con la piattaforma telematica Start il perimetro di azione si è allargato e dalle 87 gare effettuate nel 2007 dalla sola Regione si è passati a 13.879 procedure effettuate l´anno scorso da 194 diverse amministrazioni". Con l´ultima decisione c´è stato un ulteriore passo in avanti.  
   
   
LE CITTÀ METROPOLITANE SONO LE LOCOMOTIVE DEL PAESE CRESCE PROGRESSIVAMENTE LA COMPRENSIONE DELLA LORO IMPORTANZA E FUNZIONE. DA NOI NIENTE RIDONDANZE". SEMINARIO ANCI DI DUE GIORNI A FIRENZE  
 
 Firenze, 9 febbraio 2015 - La Città metropolitana è una sfida stimolante e improntata all´entusiasmo e l´approvazione degli Statuti rivela come i nuovi enti hanno preso sul serio gli obiettivi di una riorganizzazione storica della Pubblica Amministrazione e del suo personale. Il Sindaco metropolitano di Firenze è intervenuto al seminario "Statuti a confronto: le Città metropolitane attraverso i nuovi Statuti”, in corso oggi e domani a Firenze, su iniziativa dell´Anci, in due sessioni: la prima in palazzo Medici Riccardi e la seconda, domattina, nel Polo delle Scienze sociali di Novoli. L´incontro è il primo di circa 40 tra corsi e seminari organizzati in convenzione con Università e Istituti di ricerca, è rivolto agli amministratori locali, segretari, dirigenti, funzionari degli enti locali. "Il nostro lavoro - ha spiegato Nardella - è improntato a un grande pragmatismo. La Città metropolitana è un ente di secondo livello che ha una funzione di servizio verso i Comuni che la esprimono e il loro territorio. Per questo abbiamo evitato ogni ridondanza ed enfasi nella stesura dello Statuto. Crediamo a un ente diverso dalle vecchie Province, più leggero e snello". Il livello istituzionale delle Città metropolitane non è ancora colto nella sua importanza dai cittadini, ma sta crescendo la consapevolezza e gli strumenti di partecipazione aiuteranno la comprensione come accade in Europa: le Città metropolitane sono le locomotive della Penisola. In esse sono collocate l´80 per cento delle Università e delle attività di ricerca, il 70 per cento dell´attività tecnologica, quasi la metà della popolazione, la larga parte della vita economica. "Un passo decisivo - conclude Nardella - sarà la stesura del Piano strategico".  
   
   
CITTA METROPOLITANA DI TORINO. OPERAZIONE STATUTO APERTO: AL VIA GLI INCONTRI SUL TERRITORIO  
 
Torino, 10 febbraio 2015 - Cominciano da Chieri gli incontri con le amministrazioni locali per l’esame sul territorio dello Statuto della Citta metropolitana di Torino. Il Consiglio metropolitano nella seduta del 21 gennaio ne ha già approvato una prima versione, che ora deve essere sottoposta all’esame delle varie realtà locali. Il primo appuntamento è fissato per lunedì 9 febbraio alle 18 nella Sala del Consiglio Comunale di Chieri. L’operazione “Statuto itinerante” si concluderà venerdì 27 febbraio con la doppia tappa di Ivrea (ore 18) e Moncalieri (ore 21) passando da Pinerolo, Collegno, Chivasso, Settimo Torinese, Susa, Rivarolo e Ciriè (in allegato il calendario). Stanno anche arrivando tramite il sito istituzionale www.Cittametropolitana.torino.it  (oppure www.Torinometropoli.it ) le proposte di integrazione e i suggerimenti dei vari soggetti portatori di interesse: tutte le sollecitazioni verranno presentate al vaglio del Consiglio metropolitano e delle amministrazioni locali, per arrivare entro la prima settimana di marzo alla versione finale dello Statuto che sarà quindi sottoposto alla Conferenza metropolitana, costituita dai 315 Sindaci della Città metropolitana, per la discussione e la definitiva approvazione.  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO LA RIDUZIONE DEI DIPARTIMENTI REGIONALI  
 
Catanzaro, 9 febbraio 2015 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Mario Oliverio. Su proposta del Presidente Olivierio e dell´Assessore al Personale Vincenzo Ciconte è stata approvata la riduzione dei Dipartimenti regionali che da quattordici passano a dieci e sono: “Presidenza”; “Organizzazione e Risorse umane” a cui è stato accorpato il Dipartimento dei “Controlli”; Bilancio; Programmazione Nazionale e comunitaria; Infrastrutture e Lavori Pubblici; è stato soppresso il Dipartimento “Attività Produttive” ed è nato il Dipartimento “Sviluppo economico – Lavoro e politiche sociali”; “Risorse agricole e forestali”; “Tutela della salute”; “Turismo” a cui è stato accopato il Dipartimento “Beni culturali – Cultura ed Istruzione”; “Urbanistica” a cui è stato accorpato il Dipartimento “Ambiente”. Inoltre, è stata abolita l´Uoa (Unità operativa autonoma) delle “Riforme istituzionale” che passa a settore dipartimentale; E´ stata abolita l´Unità di progetto “relazioni internazionali” che viene accorpata al Settore della “Cooperazione e delle politiche euromediterranee”. Sono state abolite l´Uoa del ciclo di programmazione 2000-2006 e l´Uoa “rapporti con le istituzioni comunitarie” che sono state accorpate ed inserite nel Settore “risorse comunitarie”. Abolita anche l´Uoa di progetto “armonizzazione di bilancio e contabilità” che viene accorpata al Settore Bilancio e programmazione economico-finanziaria. E´ stata, infine, istituita l´Uoa “Difesa del suolo, rischio e sistemazione idrogeologica”. Questa operazione, che ha portato alla riduzione dei Dipartimenti ed all´abolizione di cinque Uoa, comporterà un risparmio per la Regione di oltre due milioni di euro all´anno. Su proposta del Presidente Oliviero è stata deliberata la richiesta al Ministero delle politiche agricole della Dichiarazione di carattere eccezionale delle piogge alluvionali verificatesi dal cinque al sette novembre 2014 nella provincia di Reggio. E´ stato approvato il ricorso alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale degli articoli 37 e 38 del decreto legge 12 settembre 2014, n.133, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n.262, recante:" misure urgenti per l´apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del paese, la semplificazione burocratica, l´emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive". E´ stata deliberata anche la richiesta al Governo nazionale di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell´art.5 della legge 225/92, per gli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologici, che hanno colpito il territorio regionale nel periodo 31 gennaio - 2 febbraio scorsi. E´ stata, poi, deliberata la partecipazione della Regione all´expo 2015 - Sempre su proposta del Presidente sono stati dichiarati decaduti i presidenti di alcune Fondazioni regionali e nominati i relativi commissari che sono dirigenti regionali: alla Fondazione “Calabria etica”, al posto del presidente Pasqualino Ruberto è stato nominato commissario il dirigente dell´Audit Carmelo Barbaro; alla Fondazione “Mediterranea Terina”, al posto di Pasqualino Scaramuzzino, è andato il dirigente dell´Assessorato all´Agricoltura Carmelo Salvino; alla “Film commission” al posto di Ivano Nasso, è stato nominato commissario il dirigente dell´Assessorato al Turismo Pasquale Anastasi. Su proposta del Vicepresidente ed Assessore al Bilancio Vincenzo Ciconte si è approvato il capitolato speciale per l´appalto del Servizio di tesoreria della Regione. Su proposta dell´Assessore ai Lavori Pubblici Antonino De Gaetano, si è deliberato di dichiarare la decadenza dei commissari e dei revisori dei conti delle cinque Aterp provinciali. Allo stesso tempo, si è demandato al Dirigente generale del Dipartimento l´individuazione dei referenti, per ogni provincia, tra i dirigente interni al Dipartimento, in attesa della riorganizzazione dell´Azienda unica regionale. E´ stato anche approvato un Disegno di legge per il riconoscimento del debito fuori bilancio della Sogas, la società aeroportuale di Reggio. E´ stato anche deliberato di autorizzare il Dirigente preposto alla stipula del contratto per la costruzione del nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro.  
   
   
FVG, PARITETICA: A MARZO ESAME NUOVO TESTO NORME ATTUAZIONE STATUTO  
 
Udine, 9 febbraio 2015 - Si è riunita il 5 febbraip a Roma, alla presenza dell´assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin, la Commissione paritetica per i rapporti Stato-regioni con all´ordine del giorno l´analisi di proposte di modifica alle norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di ordinamento degli enti locali e finanza locale. La seduta è aggiornata al 12 marzo prossimo, data in cui verrà esaminato il nuovo testo prodotto dalla Regione, che collazionerà le proposte di modifica avanzate da tre dei componenti della Paritetica. "Abbiamo analizzato le proposte modificative rispetto alla nostra bozza di riforma che sono state presentate dai commissari prof.Ssa Elena D´orlando e Daniele Galasso, e, in ultima istanza, quella avanzata oggi stesso da parte del prof. Roberto Bin", rende noto l´assessore, aggiungendo che "sono state discusse anche le modalità con cui intenderemmo recepire le modifiche". La Commissione ha ritenuto opportuno che la Regione presenti una sintesi delle posizioni emerse, elaborando un nuovo testo da ripresentare all´attenzione dei componenti della Paritetica. "L´auspicio - afferma Panontin - è che il nuovo testo risponda alle esigenze emerse nel dibattito odierno e si possa arrivare a una decisione finale già nella seduta prossima". Al termine della riunione Panontin ha voluto esprimere un sentito ringraziamento alla Commissione, e in particolare il presidente Strizzolo, per la collaborazione e per la grande disponibilità. "Dati i presupposti, sono convinto che riusciremo nell´intento di dotare la nostra regione di norme attuative dello Statuto che rinforzeranno la nostra specialità e consentiranno di rispondere in maniera compiuta alle istanze dei nostri enti locali e dei nostri cittadini", ha concluso Panontin.  
   
   
LA REGIONE VALLE D’AOSTA RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE  
 
Aosta, 9 febbraio 2015 - Venerdì 6 febbraio, la Giunta regionale ha deciso di promuovere la questione di legittimità costituzionale per censurare alcuni commi della legge di stabilità 2015, concernenti la previsione di un contributo aggiuntivo per il concorso agli obiettivi complessivi di finanza pubblica, pari 10 milioni di euro, per la Valle d’Aosta, per gli anni 2015/2018, secondo un meccanismo unilaterale di trattenuta, operata sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali. Questa modalità è stata reiterata in più manovre finanziarie dello Stato e sempre contestata dalla Regione in quanto contrastante con la normativa di attuazione statutaria in materia di ordinamento finanziario. Nella stessa seduta, la Giunta regionale ha deciso di promuovere un altro ricorso alla Corte costituzionale per censurare la legge 186/2014, laddove stabilisce di riservare all’Erario le entrate tributarie derivanti dall’attività di contrasto all’evasione fiscale, in particolare in relazione al rientro dei capitali dall’estero. «Anche in questo caso - spiega il Presidente della Regione Augusto Rollandin - l’azione dello Stato è effettuata con modalità ritenute contrastanti con la normativa di attuazione statutaria, che subordina la possibilità di riservare all’Erario quote di tributi altrimenti spettanti alla Regione al rispetto di rigorose condizioni e, in ogni caso, alla previa intesa con il Presidente della Regione». In ultimo, la Giunta regionale ha deliberato la costituzione nel giudizio promosso, davanti al Tar del Lazio, dalla Regione Friuli-venezia Giulia per contrastare la determinazione del Mef del 4 novembre 2014, nella parte in cui quantifica 37 milioni di euro l’accantonamento, a carico dei Comuni valdostani, relativo al cosiddetto extra gettito Imu, in applicazione dell’articolo 13 del decreto-legge 201/2011, già censurato dalla Regione Valle d’Aosta davanti alla Corte costituzionale nell’ambito di un giudizio ad oggi ancora pendente.  
   
   
ARCHIVIO DI STATO DI PERUGIA: DA TEMPO E IN PIÙ OCCASIONI REGIONE UMBRIA SOLLECITA MINISTERO A RIPENSAMENTO  
 
Perugia, 9 febbraio 2015 - "Vicinanza e piena solidarietà" è stata espressa dall´assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, all´Associazione Osservatorio archivistico che per la giornata di domani, 7 febbraio, ha indetto un "sit in", a Perugia, in difesa del mantenimento del livello di istituto dirigenziale dell´Archivio di Stato di Perugia e per individuare una possibile soluzione alla vicenda. Con una circolare del novembre scorso, il Ministero ai beni e attività culturali ha infatti deciso di declassare l´Archivio di Stato di Perugia e relative sezioni, e di accorpare la Soprintendenza archivistica dell´Umbria a quella delle Marche con sede ad Ancona. Ciò comporta una indiscutibile penalizzazione dell´intero sistema archivistico dell´Umbria. Nell´impossibilità di poter partecipare alla manifestazione a causa di impegni istituzionali precedentemente assunti, Bracco ha affermato che "da tempo ed in più occasioni ho protestato con il Ministero rispetto alla nuova articolazione prevista dal Decreto di riorganizzazione degli uffici dirigenziali del Mibact, anche evidenziando l´insostenibile situazione che si sarebbe creata nel sistema archivistico umbro e soprattutto all´Archivio di Stato di Perugia. "Un Istituto – ho scritto nella mia ultima lettera inviata al ministro Franceschini il 2 dicembre 2014 - che subirà un duplice declassamento: viene meno una figura dirigenziale come direttore e inoltre la dirigenza si allontana con l´accorpamento delle Soprintendenza archivistica dell´Umbria a quella delle Marche. Ciò potrà portare a un detrimento per le attività dell´Archivio dal punto di vista sia culturale e scientifico, che amministrativo gestionale. Credo – prosegue Bracco nella lettera – che la riorganizzazione del Ministero in periferia, oltre alle dimensioni quantitative legate alla grandezza delle regioni, dovrebbe necessariamente tener conto anche della densità del patrimonio culturale e della centralità della sede rispetto all´intero territorio di competenza". In questo quadro l´assessore evidenzia al Ministro come "l´Archivio perugino, dal punto di vista amministrativo, è in Italia l´unico Istituto di questo tipo da cui dipendono quattro sezioni distaccate in centri storicamente molto importanti, Assisi, Foligno, Gubbio, Spoleto, che coprono l´intero territorio provinciale e come questo territorio, tra l´Alto Medioevo ed il Rinascimento, è stato crocevia della storia italiana ed europea e per questo vanta un patrimonio documentario molto ricco, tra cui carte anteriori all´anno mille. L´istituto è frequentato abitualmente da studiosi di tutto il mondo ed è sede, da molti anni, di una prestigiosa Scuola di Archivistica e diplomatica". "La Regione Umbria – ha commentato Bracco – continuerà nella sua opera di protesta e di sensibilizzazione verso il Ministero affinché questo patrimonio dell´Umbria venga salvaguardato e valorizzato".  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE OLIVERIO HA ILLUSTRATO AI RAPPRESENTANTI SINDACALI LA PRIMA MODIFICA DELLA STRUTTURA REGIONALE  
 
 Catanzaro, 9 febbraio 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato i rappresentanti sindacali, prima della riunione di Giunta, per illustrare la modifica dell´assetto strutturale dei dipartimenti regionali. Il Presidente, nel sottolineare l´importanza di questo primo atto di riorganizzazione degli uffici, che porta ad una riduzione da quattordici a dieci dipartimenti, ha evidenziato che questo provvedimento consentirà già ad un primo risparmio di oltre due milioni di euro all´anno. Olivierio, presenti anche il Vicepresidente della Giunta ed assessore al Personale Vincenzo Ciconte ed il Capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli, ha sottolineato che quello di oggi è stato solo il primo di una serie di incontri in materia di personale perché “il nostro intento è quello di creare con voi un rapporto costante e costruttivo, al fine di raggiungere il massimo degli obbiettivi con il minimo di risorse, attraverso anche la qualificazione del personale e l´inserimento di nuove e giovani energie lavorative”. Per l´Assessore Cicconte l´occasione è “importante perchè avviamo questo confronto con voi che consentirà di conoscerci meglio e capire, assieme a voi, come il personale regionale vada motivato affinchè possa dare sempre il megio, anche in forza di questo uovo accorpamento”. Il sindacato si è detto d´accordo. Iorio(cgil), Loiero e Manduca (Ader), Sodano (Rsu), Franco (Ugl), Bloise (Uil) hanno sottolienato l´importanza dell´iniziativa avviata dal Presidente che “fan ben sperare per il prosiequo del confronto anche in futuro sulle diverse problematiche che riguardano il personale”.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE OLIVERIO E L’ASSESSORE SU LSU/LPU  
 
Catanzaro, 9 febbraio 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio e l’Assessore al Lavoro Carlo Guccione, al fine di fare chiarezza su problematiche che investono migliaia di lavoratori in una fase di così grave e lunga recessione, precisano che il processo di stabilizzazione per gli Lsu/lpu non ha subito alcun impedimento e che gli impegni assunti per la contrattualizzazione da avviare nell’anno in corso per le circa 4.800 unità lavorative sono stati regolarmente rispettati. In particolare, si precisa che i 38 milioni che la Regione doveva mettere a disposizione dei Comuni per garantire la contrattualizzazione, sono stati regolarmente impegnati con decreto n. 413/2015. Tali risorse, in aggiunta ai cinquanta milioni già assegnati dal Ministero del Lavoro, verranno trasferite ai Comuni che hanno regolarmente comunicato il loro fabbisogno finanziario e che hanno proceduto alla stipula dei richiesti contratti a tempo determinato per ventisei ore settimanali. La copertura finanziaria necessaria verrà trasferita agli Enti pubblici, così come già comunicato dal Presidente Olivierio, in un’unica soluzione anche per rassicurare tutti quei lavoratori Lsu-lpu contrattualizzati dai Comuni in dissesto o in riequilibrio finanziario a cui, in questi giorni, il Ministero dell’Interno aveva chiesto certezze sull’ intera copertura finanziaria. Il Presidente Oliviero e l’Assessore Guccione hanno dato immediatamente mandato ai propri uffici di disporre i Decreti di trasferimento delle risorse agli Enti locali per assicurare le mensilità restanti non coperti dalle agevolazioni ministeriali per i comuni ammessi alla graduatoria di cui alla L. 147/2013( Legge di Stabilità) e, allo stesso tempo, l’intero anno per tutti quei lavoratori Lsu/lpu ( circa 800 unità) per i quali i Comuni non hanno prodotto richiesta di agevolazioni o l’hanno richiesta per un numero inferiore rispetto ha quelli utilizzati o che è stata valutata fuori termine dal Ministero del Lavoro.  
   
   
MILANO: LEGALITÀ, AGGIORNATO IL PIANO ANTICORRUZIONE SARANNO ANCORA PIÙ EFFICIENTI, TRACCIABILI E TRASPARENTI LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE E GARANTIRE AI CITTADINI UN MIGLIORE ACCESSO AI SERVIZI  
 
Milano, 9 febbraio 2015 – Dalle interviste ai cittadini in visita nei cimiteri per valutare la qualità e il funzionamento dei nuovi appalti nel settore, al rafforzamento delle procedure di lavoro nei servizi di sorveglianza e sicurezza del patrimonio museale, con particolare attenzione alle modalità di gestione dei sistemi antintrusione e ai piani di emergenza per la salvaguardia delle opere; dalla co-progettazione tra Comune e operatori del terzo settore per la realizzazione degli interventi dedicati all’infanzia e all’adolescenza in base alla legge 285, all’introduzione di una procedura standard per l’adesione di Milano ai programmi di finanziamento dell’Unione europea: sono alcune delle novità introdotte dal Comune di Milano nel Piano triennale anticorruzione. A un anno esatto dalla sua adozione (avvenuta il 31 gennaio 2014), il Piano anticorruzione è stato aggiornato dalla Giunta di Palazzo Marino in seguito a un lavoro di “mappatura” del rischio coordinato dal Segretario generale, quale responsabile comunale per la prevenzione della corruzione. A seconda della valutazione del grado di esposizione al rischio nei diversi ambiti di attività, sono stati inseriti ex novo o integrati i modelli operativi di prevenzione e gestione del rischio stesso, mentre in numerosi casi si è proceduto alla conferma e alla maggiore diffusione della conoscenza dei modelli già esistenti. In particolare, nell’aggiornamento del Piano si è puntato allo sviluppo delle piattaforme informatiche in alcuni ambiti – tra cui l’occupazione di suolo pubblico, il governo del territorio, la mobilità – per rendere ancora più efficienti, tracciabili e trasparenti le procedure amministrative e garantire ai cittadini un migliore accesso ai servizi. Altro elemento di novità riguarda i progetti per l’infanzia e l’adolescenza che rientrano nel campo di applicazione della legge 285, con l’introduzione di modelli operativi “standard” per la concessione dei contributi agli enti del terzo settore e per la realizzazione degli interventi. L’aggiornamento del Piano, inoltre, si concentra sulle azioni di monitoraggio in tre diversi ambiti di verifica: l’insussistenza di cause di inconferibilità/incompatibilità degli incarichi dirigenziali; l’insussistenza dei divieti previsti per legge (decreto legislativo 165/2001) per i pubblici ufficiali che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati contro la pubblica Amministrazione; infine, per la verifica che i dipendenti cessati dal servizio negli ultimi tre anni non siano stati assunti né svolgano un incarico professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica Amministrazione. Viene così resa più efficace l’attuazione del Piano triennale, partecipato e condiviso da tutti i settori dell’Amministrazione, nei suoi obiettivi principali: ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione e aumentare la capacità di individuarli, creare un contesto sfavorevole alla corruzione, consolidare tra i dipendenti la consapevolezza dei principi di etica e legalità dell’azione amministrativa.  
   
   
SARDEGNA: PRONTO UN DISEGNO DI LEGGE PER RIFORMARE I SERVIZI PER L´IMPIEGO  
 
Cagliari, 9 Febbraio 2015 - L´assessore del Lavoro Virginia Mura ha incontrato a Cagliari le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil per illustrare la proposta di legge in materia di servizi per l´impiego e politiche per il lavoro. "L´obiettivo - ha detto l´assessore Mura - è riportare a una regia unitaria i centri per il lavoro, al momento in capo alle Province, e superare l’attuale architettura istituzionale. Si tratta di una prima fase del processo di riordino che segue la linea già tracciata dalle recenti riforme nazionali." "Puntiamo a rendere più efficiente la macchina amministrativa - ha affermato l’esponente della giunta Pigliaru - chiamata a svolgere un ruolo indispensabile nei programmi e nelle azioni strategiche per il rilancio dell’occupazione in Sardegna, a partire da Garanzia Giovani". "Il contributo dei sindacati, con i quali vogliamo raggiungere la più ampia condivisione dei percorsi e degli obiettivi - ha precisato l’assessore Mura - è importante, sia in questa fase sia nelle altre che riguardano l´intero processo di riforma del sistema delle autonomie locali."  
   
   
LAVORO E ORIENTAMENTO; SEMINARIO CONCLUSIVO PROGETTO "PRO.MUOVERSI"  
 
Perugia, 9 febbraio 2015 - Le politiche attive del lavoro e il valore dell´orientamento per supportare la capacità di scelta, iniziativa e la ricerca di opportunità sono stati i temi al centro di un seminario che si è tenuto a Palazzo Donini a conclusione del progetto "Pro.muoversi", finanziato dal Servizio politiche attive del lavoro della Regione Umbria attraverso il Fondo sociale europeo e realizzato da Associazione "Forma.azione srl", in "Ats" con "Jobnet" srl e con la collaborazione dell´Agenzia di lavoro interinale "Gigroup" spa. Durante l´apertura dei lavori il Coordinatore imprese e lavoro della Regione Umbria, Luigi Rossetti, ha fatto il punto sui servizi di Politica Attiva del Lavoro e sulle sfide che li attendono in un periodo particolarmente dinamico del mercato del lavoro e del contesto normativo di riferimento. "In questo quadro – ha detto Rossetti - la spinta al cambiamento che ne deriva va letta come opportunità per migliorare i livelli di efficacia dei servizi di politica attiva del lavoro e, soprattutto, come maggiore capacità di risposta personalizzata e dedicata alla domanda individuale di giovani e adulti disoccupati". Sono quindi seguiti tre Panel di esperti. I temi affrontati nei primi due Panel hanno riguardato l´analisi, le esperienze e le pratiche innovative realizzate in Umbria per favorire risposte e soluzioni adeguate al mutato contesto economico-produttivo e la domanda e offerta di politiche attive del lavoro. Sono intervenuti esperti dell´orientamento e del mercato del lavoro del settore pubblico e privato che hanno, tra l´altro, evidenziato l´importanza di fornire risposte individualizzate e mirate rispetto ai fabbisogni manifestati dai differenti target di utenti dei servizi per il lavoro e la formazione. E´ stato inoltre sottolineato il valore di integrare le competenze e le professionalità disponibili nel settore, anche nel rispetto della sussidiarietà pubblico-privato e di un generale principio di efficienza ed economicità degli interventi. L´ultimo Panel ha consentito ai presenti di condividere il quadro europeo di riferimento per le politiche e le pratiche di orientamento, formazione e mobilità delle persone, con particolare riferimento alla valorizzazione e al riconoscimento delle competenze apprese tramite gli strumenti "Europass" e "Euroguidance", così come da software dedicati, per l´incrocio tra domanda e offerta di lavoro e la certificazione delle competenze. Ai primi due Panel hanno partecipato Sabrina Paolini della Regione Umbria sul tema della Garanzia Giovani, Francesco Giovagnoni per i Centri per l´Impiego di Perugia, Antonietta Petetti responsabile della Sezione programmazione e attuazione interventi in materia di orientamento della Regione Umbria, Vania Mangialardo dei Centri per l´Impiego della Provincia di Terni e, per il privato, Filomena Italiano di Gi Group, Sylvia Liuti, Francesca D´aprile e Antonella Carrera di Forma.azione, Giuseppe Frullo, Direttore Commerciale di Gbc Technology, Simone Sensi di Consorzio Futuro. Il terzo Panel ha visto la presenza di Ismene Tramontano di "Isfol", Giuseppe Luongo di "Aidp" Nazionale, Anna Ascani di "Aur", Giulio Iannis di "Pluriversum" e Alessandro Brizioli di "Jobnet".  
   
   
SARDEGNA: AVVISO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2015  
 
Cagliari, 9 Febbraio 2015 - L’assessorato regionale del Lavoro informa i datori di lavoro e i loro intermediari che, dalle ore 10 di venerdì 6 febbraio 2015 tutte le richieste di Cig in deroga, sia di prima concessione che di proroga, potranno essere inviate attraverso i servizi on line del Sil Sardegna e, in particolare: le domande con decorrenza dal 1 gennaio 2015 al 23 gennaio 2015 dovranno essere inviate entro il 12 febbraio 2015; le domande con decorrenza dal 24 gennaio 2015 dovranno essere inoltrate entro 20 giorni dalla data di inizio del trattamento richiesto. I lavoratori o le loro Organizzazioni sindacali potranno inviare le domande sia di prima concessione che di proroga dalle ore 10 di mercoledì 11 febbraio 2015 e, in particolare: - le richieste di proroga dovranno essere inoltrate entro il 1 marzo 2015; - le richieste di prima concessione dovranno essere inoltrate entro 60 giorni: dalla data di cessazione del rapporto di lavoro o dalla data di fine del rapporto di lavoro a tempo determinato che interrompe l’ammortizzatore precedente. Ricordiamo che le richieste di Cig e Mobilità in deroga dovranno essere trasmesse contestualmente all’Inps, mediante il portale: www.Inps.it  Per ricevere supporto nell’utilizzo dei servizi on line del Sil Sardegna, è possibile contattare l’Help desk tramite: - e-mail all’indirizzo di posta elettronica supporto@sardegnalavoro.It ; - form web accessibile attraverso la selezione del link “Richiesta Supporto” presente nella homepage del Portale Sardegnalavoro e nell’area riservata nel Sil; - telefono al numero 070 513922. L’help Desk del Sil Sardegna è operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 14 e dalle ore 15 alle ore 18.  
   
   
SARDEGNA: IL GOVERNO ACCELERI IL PAGAMENTO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA  
 
Cagliari, 9 Febbraio 2015 - L´assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha sollecitato il Ministero del Lavoro perché siano pagati tempestivamente gli ammortizzatori sociali in deroga del 2014, la cui corresponsione è stata temporaneamente sospesa dalle sedi Inps della Sardegna in seguito all´esaurimento dei fondi assegnati dal Governo. La richiesta dell´Assessorato è urgente anche in considerazione della situazione di grave difficoltà economica nella quale si trovano i lavoratori e le loro famiglie. I pagamenti degli ammortizzatori riprenderanno non appena saranno resi disponibili i fondi stanziati con il nuovo decreto interministeriale che ripartisce 225 milioni di euro tra le Regioni interessate. Oltre alle risorse statali, la Regione, tenuto conto dell’elevato numero di lavoratori coinvolti, metterà a disposizione risorse proprie per consentire una congrua copertura del fabbisogno 2014. Un intervento in tal senso è già stato concordato con il ministero del Lavoro.  
   
   
OCCUPAZIONE IN UMBRIA: SEMPLIFICATE DOMANDE PARTECIPAZIONE A PROGETTO "A.P.R.I. IMPRESA" PER IMMIGRATI EXTRACOMUNITARI  
 
Perugia, 9 febbraio 2015 - Il modulo di richiesta di partecipazione al progetto "A.p.r.i." Impresa potrà essere consegnato anche manualmente ai Centri per l´impiego di Perugia (via Palermo, 106) o di Terni (via Anno Floriano, 16): lo ha deciso la Regione Umbria per agevolare le domande di partecipazione inizialmente previste solo tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno. Inoltre agli aspiranti partecipanti basterà essere in possesso di un permesso di soggiorno valido e quindi non è più necessario, anche se il modulo di domanda lo riporta, che il permesso di soggiorno debba essere valido almeno fino al 30/06/2015. Il progetto – ricordano dalla Regione - è finalizzato alla realizzazione di percorsi individuali per la creazione di impresa destinati a cittadini immigrati extracomunitari della durata di 39 ore, da realizzarsi nel periodo marzo-giugno 2015. Il progetto, cofinanziato dal Fondo Europeo per l´integrazione di cittadini di Paesi Terzi Azione 2/2013, è attuato dalla Regione Umbria in partnership con la Provincia di Perugia, la Provincia di Terni, il Comune di Terni, il Comune di Spoleto, Sviluppumbria Spa. Le attività saranno organizzate presso sedi messe a disposizione nell´ambito del territorio dei comuni di Perugia, Città di Castello, Spoleto, Foligno,terni, Orvieto. Il modulo è scaricabile dal sito www.Regione.umbria.it    
   
   
FUTURO DEI GIOVANI NEI PAESI UE, A BRUXELLES ILLUSTRATA L´ESPERIENZA TOSCANA: 720 MILIONI A FAVORE DEI GIOVANI  
 
Firenze 9 febbraio 2015 – La Toscana e le sue iniziative per ampliare le opportunità dei giovani di inserirsi nel mercato del lavoro e fare impresa, sono state al centro dell´intervento dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, intervenuto oggi a Bruxelles all´iniziativa organizzata dal Comitato delle Regioni sul tema "Y Factor: Where is your future?", una giornata di dibattito europeo sul futuro dei giovani nei paesi Ue. La Regione Toscana è stata l´unica regione europea ad essere invitata al dibattito con un suo rappresentante politico, come riconoscimento della sua attività, spesso pionieristica, a favore dell´occupabilità e dell´autonomia dei giovani. Aiuti a imprese e start up - L´assessore Simoncini ha sottolineato, nel suo intervento, il primato toscano nell´attuazione del programma nazionale Garanzia Giovani, che si è inserito nell´attività, già collaudata da anni, del progetto regionale Giovanisì e nel pacchetto di iniziative varate negli ultimi mesi per sostenere la nascita e la crescita di start up giovanili. Fra queste, l´assessore ha ricordato il progetto pilota Start Up House, con l´apertura di tre bandi per 12 milioni di euro, rispettivamente per favorire la creazione di spazi adeguati all´insediamento di nuove attività imprenditoriali, finanziare attraverso voucher gli investimenti e l´accesso a piccoli finanziamenti agevolati. Si aggiunge alla sperimentazione in atto per favorire attività in coworking e alle iniziative legate al sistema regionale di garanzie per il credito, come la legge per l´imprenditoria giovanile, che ha già consentito di erogare prestiti bancari a 1350 imprese o come il fondo per il microcredito. Garanzia Giovani, primi effetti - "Sul fronte del lavoro, il sistema toscano dei servizi – ha detto ancora l´assessore – ha dimostrato, attraverso i centri per l´impiego, una buona capacità di risposta, consentendo ad esempio di partire per primi con i colloqui previsti da garanzia Giovani. Dal maggio scorso infatti, i Centri per l´impiego hanno preso in carico 11.652 ragazzi, su un complesso di quasi 22 mila adesioni. Di questi, 3.774, ovvero il 32 per cento circa, hanno potuto inserirsi nel mercato del lavoro: 2.088 grazie all´attivazione di tirocini, 1.245 con contratto a tempo determinato, 396 con contratto di apprendistato e 45 con contratto a tempo indeterminato. E´ un risultato ancora parziale ma comunque significativo, visto che si tratta di giovani che non lavoravano e non erano inseriti in percorsi formativi". Risorse anticipate in proprio - Non è tutto. Questi risultati, infatti, sono stati raggiunti dalla Toscana con le sue sole forze. "Le risorse assegnate alla Toscana sul programma Garanzia Giovani sono pari a 65 milioni di euro, per l´annualità 2014-2015. Ma, ad oggi, ci sono stati trasferiti dal ministero del Lavoro solo 4, 5 milioni di euro, ovvero circa il 7% del totale. Tutto ciò a fronte di 15 milioni di euro già impegnati e di 5,2 milioni di euro di pagamenti effettuati. La Regione Toscana sta quindi anticipando, con risorse proprie, gli interventi. Ma il nostro impegno va ben oltre a quello su Garanzia Giovani. Dal 2011 al 2020 contiamo di investire complessivamente a favore dei giovani 720 milioni di euro: oltre ai 65 milioni di Garanzia Giovani, ci sono circa 400 milioni stanziati per il progetto Giovanisì e circa 256 milioni, il 35% dell´intera programmazione, sul nuovo Por Fse". I risultati di Garanzia Giovani si affiancano a quelli, più che lusinghieri, del progetto Giovanisì: partito nel 2010, ha raggiunto oltre 132 mila giovani per un investimento complessivo di 400 milioni di euro, in gran parte finanziato da risorse Fse 2007-13. In particolare, con questo progetto, la Toscana è stata la prima regione a rendere obbligatoria per legge una retribuzione ai tirocini, cofinanziandola in gran parte con proprie risorse. Fra le misure messe in campo, oltre a quelli per le imprese, anche il servizio civile regionale, il bonus casa, gli incentivi per l´occupazione, il sostegno ai giovani professionisti.  
   
   
VALLE D’AOSTA, CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: RIPRENDE L’EROGAZIONE DELLE INDENNITÀ AI LAVORATORI  
 
Aosta, 9 febbraio 2015 - L’assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro informa che, a seguito della sospensione della cassa integrazione in deroga sancita mediante Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 83473 in data 1° agosto 2014, il 30 gennaio scorso lo stesso Ministero ha autorizzato la ripresa delle procedure per la concessione delle indennità dovute ai lavoratori. Così come era stato dato conto nella riunione del Consiglio delle politiche del lavoro del 26 gennaio 2014, si trattava di una sospensione che interessava tutto il territorio nazionale e rispetto alla quale, sin da subito, gli uffici del Dipartimento politiche del lavoro si erano attivati con l’Inps per trovare una soluzione. A seguito dello sblocco della situazione da parte del Ministero, gli uffici regionali dell’Inps hanno verificato le procedure riattivate con esito positivo e conseguentemente nei prossimi giorni l’Ente previdenziale procederà alla corresponsione delle spettanze agli interessati. «Apprendiamo con soddisfazione questa notizia - sottolinea l’Assessore Pierluigi Marquis –perché con la ripresa della procedura possiamo finalmente mettere la parola fine a una situazione che stava penalizzando, in particolare, i lavoratori coinvolti dalla misura. Gli uffici del Dipartimento del lavoro regionale stanno provvedendo alla trasmissione delle autorizzazioni, a suo tempo già concesse, relative ai 148 lavoratori coinvolti nelle aziende valdostane. Le indennità potranno essere quindi liquidate dalla prossima settimana.»  
   
   
CARCERI, FIRMATO IL PROTOCOLLO PER POTENZIARE MISURE ALTERNATIVE. FRATTURA: AVVIAMO UN PERCORSO IMPORTANTE IN MOLISE  
 
Campobasso, 9 febbraio 2015 - Accordo operativo per attuare azioni urgenti a sostegno dei programmi di reinserimento di persone condannate alla reclusione, a Roma la firma del Protocollo tra il Ministero della giustizia, la Regione Molise, l´Anci Molise e il Tribunale di sorveglianza di Campobasso. Nella Sala Livatino di via Arenula, con il ministro Andrea Orlando, questa mattina il governatore Paolo di Laura Frattura, il presidente dell´Anci Molise Pompilio Sciulli, il presidente del Tribunale di sorveglianza di Campobasso Daniela Della Porta, il capo Dipartimento dell´amministrazione penitenziaria Santi Consolo e il provveditore regionale reggente M.claudia Di Paolo. "Questa firma - commenta il governatore Frattura -, nella ferma condivisione del principio secondo cui il carcere non rappresenta l´unica esperienza penale possibile, ma che è necessario e giusto provare a realizzare misure alternative alla detenzione per favorire processi di reinserimento nel quotidiano reale. È un segno di attenzione vera a una questione, il sovraffollamento delle carceri e non solo, che spesso ha i contorni della drammaticità sociale. Il coinvolgimento di Regione e Anci Molise, in una stretta e proficua collaborazione con il Ministero della giustizia e il Tribunale di sorveglianza di Campobasso, ci consentirà di realizzare quella rete di presenza, assistenza e solidarietà con la quale saremo in grado di assicurare una migliore qualità della vita nelle carceri attraverso la costruzione sul territorio di percorsi di reinserimento socio-economico e lavorativo, destinati in particolare ai soggetti detenuti più fragili". La versione integrale del Protocollo d´intesa e la sintesi del Protocollo, a cura della redazione di Giustizia news online, pubblicati sul sito ufficiale del Ministero www.Giustizia.it    
   
   
SARDEGNA: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE PER I DETENUTI  
 
Cagliari, 9 febbraio 2015 - Integrato l’avviso per la concessione dei contributi in favore delle associazioni e cooperative per azioni finalizzate a sostenere la presa in carico delle persone soggette a provvedimenti penali (detenuti, ex detenuti e soggetti a misure alternative) attraverso l’attuazione di percorsi riabilitativi e di interventi alternativi alla detenzione. Le integrazioni riguardano: i criteri di accesso per i beneficiari nella parte relativa all’iscrizione nei registri generale del volontariato, delle associazioni di promozione sociale o all’albo regionale delle cooperative istituiti presso la Regione; le modalità di presentazione del progetto nella parte attestante l’iscrizione nei registri e all’albo. L’assessorato dell’Igiene e sanità, inoltre, ha prorogato al 27 febbraio 2015 la data di scadenza per la presentazione dei progetti. Ricordiamo che le associazioni, oltre ad essere iscritte nei vari registri o albo, dovranno avere sede operativa in Sardegna e operare nell’ambito dell’accoglienza e dell’inclusione sociale e socio lavorativa di persone sottoposte a misure restrittive e in favore di minori entrati nel circuito penale con prescrizioni a carico. In particolare, questi i destinatari delle azioni: - soggetti adulti che si trovano in esecuzione penale interna con possibilità di ammissione al lavoro all’esterno o alle misure alternative alla detenzione, in esecuzione penale esterna o sottoposti a misura di sicurezza non detentiva e soggetti che hanno concluso l’esperienza di esecuzione penale sia detentiva che non o una misura di sicurezza non detentiva, da non più di cinque anni; - minori sottoposti a provvedimenti penali e a misure di sicurezza non detentiva nonché i fuoriusciti dal circuito penale da non più di due anni. I progetti dovranno essere presentati tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o agenzia di recapito autorizzata al seguente indirizzo: Assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale. Direzione generale delle politiche sociali . Servizio programmazione ed integrazione sociale . Via Roma – 253 – 09123 Cagliari. La domanda e la relativa documentazione, firmate digitalmente, potranno pervenire alternativamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: san.Dgpolsoc@pec.regione.sardegna.it    
   
   
CASE FAMIGLIA IN BASILICATA, IL GARANTE PER L’INFANZIA INCONTRA OPERATORI  
 
Potenza, 9 febbraio 2015 - “Oltre trenta case famiglia operano in Basilicata: hanno il compito di accogliere minori non accompagnati, ragazze madri, giovani che non hanno ancora compiuto la maggiore età. Case famiglia non vuol significare certamente albergo o ricovero. Meno che mai un luogo destinato all´abbandono. Ma una realtà nella quale la finalità educativa e il principio dell´assistenza e della sussidiarietà vengono rispettati e messi in pratica”. Lo ha sostenuto il Garante dell´infanzia e dell´adolescenza, Vincenzo Giuliano, nel corso di un incontro che si è svolto a Potenza, nella sede del Consiglio regionale. Vi hanno partecipato rappresentanti di numerose strutture e di vari presidi sul territorio lucano. Un rapporto decisamente costruttivo è stato auspicato per conoscere e affrontare le problematiche con le quali le case famiglia si misurano sia nel Potentino che nel Materano. "Dare un supporto concreto a queste realtà, aiutare i titolari e gli operatori ad affrontare i nodi principali del giorno per giorno e sostenere le case famiglia a operare al meglio – ha detto Giuliano - rappresenta una sfida da non lasciar cadere, soprattutto nell´interesse dei minori, ma anche delle mamme e di quanti in queste strutture cercano umanità, calore affettivo e condivisione dei problemi." Il prof. Vincenzo Giuliano ha posto, quindi, in evidenza la necessità di “dare un preciso indirizzo al settore con un impegno personale ma anche delle istituzioni per fornire risposte a chi cerca nelle case una vera famiglia, e non un surrogato del vivere insieme”. Sotto il profilo educativo, e anche umano, è stato ribadito il concetto della presenza della famiglia, nelle case stesse, che rappresenti un richiamo alle molteplici necessità legate alla vita in comune. "Esigenza primaria per poter andare avanti proficuamente, nella realtà lucana - ha concluso il Garante - è quella di raggiungere quanto prima in Basilicata il traguardo di un osservatorio regionale, in grado di fornire il quadro completo delle criticità e dei problemi che si delineano all´orizzonte." Altre riunioni e altri contatti seguiranno per affrontare i principali nodi di un settore per il quale si rende necessario il massimo dell´impegno sociale e politico. Altri temi affrontati nel corso dei lavori, quello della formazione del personale e una proposta di integrazione del Disegno di legge n. 21 del 2014 "Sostegno regionale alle adozioni e agli affidamenti familiari.  
   
   
AOSTA: VOUCHER DI CONCILIAZIONE, UN SOSTEGNO CONCRETO PER LE FAMIGLIE  
 
Aosta, 9 febbraio 2015 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che sono ancora aperte le domande per la richiesta di erogazione del Voucher di conciliazione. Si tratta di un’azione innovativa, che si rivolge a tutti coloro che hanno difficoltà nella gestione dei propri impegni lavorativi o nell’inserimento nel mercato del lavoro poiché vincolati da responsabilità di cura e di assistenza nei confronti di bambini piccoli, di persone anziane o disabili, presenti nel nucleo familiare. Il voucher rappresenta uno strumento concreto per risolvere i problemi di conciliazione delle famiglie, che emergono in modo più evidente in estate o nei periodi che coincidono con le vacanze scolastiche. Sono ammissibili le spese per servizi di assistenza, cura e accompagnamento ai familiari, svolti da privati (baby sitter, badanti, assistenti). Il prestatore non può essere un familiare entro il Ii° grado di parentela. Sono favorite le relazioni di fiducia consolidate. Per l’accesso alla misura è necessario il rispetto di opportuni requisiti di reddito. Il nucleo familiare deve possedere una situazione economico-patrimoniale dichiarata (Irsee) non superiore a 25 mila euro. Il contributo economico, che può raggiungere un importo complessivo di 1.500 euro, è erogato a fronte di spese effettivamente sostenute. Il contributo non è cumulabile con altre sovvenzioni, ottenute a sostegno dei medesimi oneri. Le domande di contributo potranno essere presentate fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Coloro che sono interessati a conoscere i requisiti necessari per accedere all’aiuto economico, nonché le modalità di presentazione della domanda, possono consultare la pagina http://gestionewww.Regione.vda.it/servsociali/evidenze
/evidenza3_i.asp
oppure rivolgersi alla Struttura politiche sociali (tel. 0165 527136) – Loc. Grande Charrière, 40 – Saint-christophe (Ao).