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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Febbraio 2015
Politica
BRUXELLES: ANTEPRIMA DELLA SESSIONE PLENARIA DEL 25 FEBBRAIO 2015  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2015 - Prima discussione sulla strategia per un´Unione energetica europea - In seguito ad una presentazione da parte del Vicepresidente per l´Unione energetica Maroš Šefčovič, il Parlamento discuterà le proposte per la creazione di un´Unione energetica europea, una delle priorità dell´attuale Commissione. Il dibattito avrà inizio alle ore 15. Il Parlamento discute le attività della Bce con Mario Draghi - Mercoledì pomeriggio, i deputati discuteranno le attività della Banca Centrale Europea assieme al presidente della Bce, Mario Draghi, e al Vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. I temi discussi includeranno presumibilmente il completamento dell´Unione bancaria, le recenti misure di politica monetaria (l´acquisto di titoli garantiti da attività e il quantitative easing) e il ruolo della Bce nella "troika" Commissione Ue/fmi/bce, e gli sviluppi in Grecia. Dibattito sull´esito del Consiglio europeo e sulla lotta contro il terrorismo - Mercoledì, assieme ai presidenti del Consiglio europeo e della Commissione Donald Tusk e Jean-claude Juncker, i deputati discuteranno sull´esito del vertice informale del 12 febbraio scorso, durante il quale i leader europei hanno invitato i legislatori dell´Ue a trovare un accordo sulla direttiva sul Passenger Name Record (Pnr) che includa garanzie sulla protezione dei dati. I deputati si esprimeranno anche sulla difficile situazione in Grecia e sugli sviluppi in Ucraina.  
   
   
LETTERA DEL VICE-PRESIDENTE VALDIS DOMBROVSKIS E COMMISSARIO PIERRE MOSCOVICI AL PRESIDENTE DELL´EUROGRUPPO, JEROEN DIJSSELBLOEM, SULLE PROPOSTE DI RIFORMA DEL GOVERNO GRECO  
 
Bruxelles, 25 Febbraio 2015 – Il Vice-presidente Valdis Dombrovskis e del commissario Pierre Moscovici inviato oggi la seguente lettera al Presidente dell´Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, sulle proposte di riforma del governo greco: "I servizi della Commissione hanno esaminato attentamente le proposte di riforma del governo greco inviati ieri come Presidente dell´Eurogruppo. Questa è stata preceduta da scambi costruttivi sul week-end tra le autorità greche e rappresentanti della Commissione europea e delle altre istituzioni. A parere della Commissione, questa lista è sufficientemente completo per essere un punto di partenza valido per una positiva conclusione del riesame, come richiesto dal dell´Eurogruppo nella sua ultima riunione. Siamo incoraggiati dal impegno a combattere l´evasione fiscale e la corruzione, anche attraverso sforzi per modernizzare le amministrazioni fiscali e doganali, nonché a proseguire le riforme per modernizzare la pubblica amministrazione. La Commissione rileva inoltre gli impegni in materia di statistiche e ritiene di vitale importanza che l´indipendenza istituzionale e operativo di Elstat e della sua dirigenza essere rispettata in ogni momento. Ulteriori specifiche delle riforme in questi e altri settori chiave dovrebbe essere fornito e approvato prima della fine del mese di aprile, in linea con la dichiarazione dell´Eurogruppo della scorsa settimana. La Commissione auspica di lavorare con la nuova amministrazione di elaborare ciò che sono al momento ancora impegni generali e trasformarli in azioni politiche chiare. La Commissione sottolinea la sua volontà di continuare a fornire assistenza tecnica in settori chiave per contribuire alla progettazione e attuazione delle politiche. Come parte di questo processo, la Commissione sottolinea l´importanza della Grecia pieno rispetto il suo impegno intrapreso a dell´Eurogruppo del 20 febbraio 2015 per astenersi da ogni tiro indietro di misure e modifiche unilaterali alle politiche e alle riforme strutturali che avrebbero un impatto negativo obiettivi di bilancio, economica recupero o la stabilità finanziaria, valutata dalle istituzioni. Implementazione Determinato e rapida degli impegni di riforma sarà la chiave per una positiva conclusione del riesame. "  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI VALUTANO GLI SFORZI DI RIFORMA DI SERBIA, KOSOVO, MONTENEGRO E MACEDONIA NEL 2014  
 
Strasburgo, 25 febbraio 2015 - Martedì i deputati europei hanno accolto con favore la ripresa dei colloqui ad alto livello tra Kosovo e Serbia per la completa normalizzazione dei rapporti. Tuttavia, hanno sottolineato continui problemi in Serbia, Kosovo, Montenegro e l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia su diritto, corruzione, contro la discriminazione, il ritmo delle riforme strutturali e la polarizzazione della politica. Serbia – continua il percorso di Eu - Nella sua risoluzione passata il martedì, il Comitato Affari Esteri accoglie con favore l impegno del nuovo governo serbo per il processo di integrazione in europea e il suo approccio costruttivo alle relazioni con i paesi vicini. Il processo di adesione deve essere comunque più inclusivo e trasparente. La Serbia deve anche affrontare sistematica e riforme socio-economiche su la testa, fare di più per la riforma della magistratura e aumentano la trasparenza della proprietà dei media. Le sollecitazioni del comitato che la Serbia deve intensificare il suo auto allineare suoi esteri e la politica di sicurezza con quella dell´Ue e si rammarica che non è riuscita a farlo per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia. La risoluzione redatta da David Mcallister (Ppe, De) passata con 50 voti a 4, con 2 astensioni. Kosovo – torna a lavorare dopo la situazione di stallo Fine lo stallo politico di sei mesi in Kosovo e la nomina del nuovo evidenziare governo che l´estremamente urgente necessità di perseguire le necessarie riforme e proseguire su un percorso europeo, dicono i deputati. Chiamano per gli sforzi rafforzare lo stato di diritto, garantire l´indipendenza della magistratura e combattere efficacemente la corruzione e la criminalità organizzata in cima lista del nuovo governo delle priorità. I deputati anche appello al Consiglio di adottare, all´inizio del 2015, la decisione di firmare e concludere l´accordo di stabilizzazione e associazione con il Kosovo, come questo creerà un potente incentivo per le riforme e contribuire alla stabilizzazione della regione. La risoluzione redatta da Ulrike Lunacek (Greens/efa, At) passata con 45 voti a 7, 4 astensioni. Montenegro – piombo con responsabilità I deputati grandinano i progressi compiuti dal Montenegro e punto al suo attuale ruolo leader come l´unico paese della regione che è apertura e chiusura provvisoria capitoli di negoziato con l´Ue. Essi sottolineano anche la responsabilità che viene con questo per il processo di allargamento nel suo complesso. Accolgono favorevolmente il pieno allineamento del Montenegro con l´Unione europea comune politica estera e di sicurezza. Tuttavia, dicono che sono ancora necessari progressi nella lotta alla corruzione, garantendo l´indipendenza del potere giudiziario e garantendo la libertà di espressione e dei media. Essi sono anche preoccupati per la mancanza di seri sforzi per affrontare l´impunità nei casi di crimine di guerra. La risoluzione elaborata da Charles Tannock (Ecr, Uk) è stata passata da 56 voti 6, 0 astensioni. Ex Repubblica iugoslava di Macedonia – costruttiva cooperazione politica necessaria I deputati chiamano per la nona volta al Consiglio di fissare una data per l´avvio di negoziati di adesione, senza ritardo, o il rischio di minare la credibilità della politica di allargamento dell´Unione europea. Dicono anche che la questione del nome non dovrebbe essere un ostacolo all´apertura dei colloqui, ma deve essere risolto prima della fine dei negoziati di adesione. L´ue deve essere più attivamente impegnato sulla questione del nome e dell´alto rappresentante dovrebbe venire con nuove iniziative per superare la situazione di stallo, i deputati sottolineano. Lo chiamano anche l´alto rappresentante a impegnarsi con tutti i partiti politici a facilitare il dialogo e porre fine al clima politico polarizzato. Il governo e l´opposizione deve garantire una cooperazione politica costruttiva e accelerare l´agenda europea, sottolineano i deputati. La risoluzione redatta da Ivo Vajgl (Alde, Sl) è stata passata da 47 voti 10, 0 astensioni. Prossimi passi Il full House voterà sulle quattro risoluzioni separate a Strasburgo nel mese di marzo.  
   
   
UN NUOVO INIZIO PER L´EUROPA - SFIDE PER LA NUOVA COMMISSIONE  
 
Berlino, 25 febbraio 2015 – In tervento del Primo Vice-president Frans Timmermans al Convegno "investimenti, la crescita e l´occupazione - il nostro modo di un´Europa forte" presso il ministero federale dell´Economia e dell´energia; [Caro ​​Signor Vice-cancelliere], Signore e Signori! La nuova Commissione europea, che ha avuto il suo mandato lo scorso novembre, si trova ad affrontare sfide come si doveva affrontare senza commissioni prima in questa forma. L´unione europea ha vissuto negli ultimi anni, la peggiore crisi economica della sua storia. Allo stesso tempo, siamo in molti Stati membri devono stabilire una alienazione crescente tra l´Unione ei suoi cittadini. Il segno più evidente di questo è l´ascesa dell´Europa euroscettico e movimenti del nemico, a livello nazionale ed europeo. In questa crisi economica e di legittimazione, abbiamo bisogno di trovare una risposta, se vogliamo lavorare insieme per continuare il nostro modo di un´Europa forte. Credo che la nuova Commissione ha incontrato queste sfide dal primo giorno, e che ha tutte le premesse per padroneggiare i compiti. La nuova Commissione è come nessun altro prima legittimato politico, ed è guidata politicamente. Ha anche dato una nuova struttura che consente una maggiore coerenza ed efficacia nella nostra azione politica. Sulla base degli orientamenti politici del presidente Juncker, la Commissione ha creato fin dall´inizio per l´obiettivo centrale di ripristinare la fiducia del pubblico. Ciò richiede un approccio radicalmente nuovo alla Commissione, che deve concentrare sulle cose essenziali, vale a dire le preoccupazioni fondamentali dei suoi cittadini. Ciò significa che l´Unione in futuro è soltanto se la sua azione è essenziale, e non ovunque può essere desiderabile. Primo vice-presidente responsabile per la migliore regolamentazione e Relazioni Istituzionali è un compito centrale solo per me di guidare questo cambiamento culturale all´interno della Commissione. Un primo risultato di questo nuovo approccio è il programma di lavoro della Commissione per il 2015. Sulla base agli orientamenti politici e le 10 priorità contenute nel programma di lavoro ha individuato un numero limitato di 23 nuove iniziative concrete concentrarsi sulle azioni della Commissione il prossimo anno , Le prime iniziative è stata avviata dalla Commissione sulla strada. Questo è particolarmente vero per il pacchetto di investimenti che la Commissione ha proposto nel mese di novembre, e verrà rilasciato con almeno € 315.000.000.000 di ulteriori investimenti nei prossimi tre anni. Per l´attuazione del piano di investimenti, la Commissione ha presentato la sua proposta di un Fondo europeo per gli investimenti strategici in data 13 gennaio. E ´importante che il Efsi avrà un comitato di investimento composto da esperti indipendenti e dei progetti da finanziare, recensioni indipendenti di influenza politica e approvato. Inoltre, la Commissione ha adottato il suo pacchetto di autunno per il coordinamento della politica economica, che è la base per il coordinamento e la gestione della politica economica in Europa, nell´ambito del semestre europeo. Tale coordinamento dovrebbe accadere in un vero partenariato e rafforzato con gli Stati membri. Inoltre, la Commissione ha anche istituito linee guida su come sfruttare al massimo la flessibilità nel rispetto delle regole vigenti del Patto di stabilità e crescita. Questo ha portato ad un cambiamento delle regole del Patto, ma spiega in dettaglio come devono essere applicate in modo da portare clima economico, gli investimenti e le riforme strutturali in linea con l´altro. Tuttavia, non la flessibilità concessa senza la disponibilità concomitante di riforma. Poiché obiettivo indispensabile è anche quello di incoraggiare gli investimenti, le riforme strutturali e la responsabilità fiscale. Un´altra priorità importante Una Commissione è quello di rendere democratica e trasparente dell´Unione. Già nel primo mese del suo mandato, nel novembre dello scorso anno, la Commissione ha deciso ulteriori misure per promuovere la trasparenza. In particolare, la Commissione ha deciso che tutte le future riunioni tra i membri della Commissione o di alti funzionari e operatori privati ​​di pubblicare. Il registro per la trasparenza permette anche di capire esattamente chi e cosa rappresentano tali preoccupazioni le parti interessate. Tuttavia, è importante che non solo la Commissione ma anche il Consiglio e il Parlamento rispondono alle nuove esigenze di trasparenza e di apertura. Perciò io, in linea con il nostro programma di lavoro presentare una proposta di accordo interistituzionale di tutte e tre le istituzioni su un nuovo, registro obbligatorio trasparenza. Un´altra priorità fondamentale per la Commissione, e soprattutto per me, il nostro lavoro è la burocrazia soggetto e una migliore regolamentazione. La competitività delle nostre imprese è una preoccupazione fondamentale per me. Troppo spesso devo dire che le piccole e medie imprese non vedono più oggi nel mercato interno come un´opportunità, ma piuttosto come una fonte di oneri regolamentari inutili. Le sfide per le istituzioni è quindi di garantire che l´Unione, se si tratta di un atto normativo, il primo, solo allora, quando i benefici superano i costi della regolamentazione. D´altra parte si tratta di progettare regolazione in modo che sia chiaro ed efficiente e non grava indebitamente. E ´in alcun modo una questione di abbassare i nostri standard in settori quali l´ambiente, sociale, la salute o la sicurezza. Il punto è piuttosto quello di raggiungere questi obiettivi legittimamente in modo intelligente ed efficace. Per raggiungere questo obiettivo, farò suggerimenti per migliorare la nostra pratica regolamentare la prossima primavera. In particolare, è importante per me per migliorare il nostro sistema di valutazione dell´impatto in modo che sia il migliore del mondo. A tal fine, la Commissione rafforzerà la sua valutazione d´impatto. Il nuovo comitato di vigilanza regolamentare in futuro presidiata da esperti che si dedicano a questa attività a tempo pieno, ed essere rafforzati da esperti esterni. Ulteriori miglioramenti Mi sforzo anche alle audizioni pubbliche delle parti coinvolte nella preparazione di atti legislativi. E ´importante che ci prendiamo la questione del miglioramento della regolamentazione, non solo per le nuove proposte. Siamo sotto la revisione del programma Rimontare il diritto Ue vigente allora dove potenziale di risparmio e semplificazioni. Ho intenzione di presentare anche quest´anno un pacchetto Refit ambizioso e quindi ridurre la burocrazia. Non dobbiamo dimenticare, però, che una migliore regolamentazione non è un compito esclusivamente alla Commissione. Piuttosto, si tratta di un compito comune per tutti i soggetti coinvolti nelle istituzioni processo legislativo, tra cui il Parlamento e il Consiglio. E questo significa per me, che il Parlamento e il Consiglio se avrebbero alterare in modo sostanziale le proposte del Parlamento e del Consiglio devono presentare le modifiche di una valutazione dell´impatto. Per questo motivo, voglio suggerire questo Consiglio di primavera e al Parlamento una proposta per un nuovo accordo interistituzionale sulla Legiferare meglio. Questo accordo dovrebbe aiutarci a rendere più efficiente il processo legislativo in futuro e non necessari punti di attrito - come atti delegati e di esecuzione - da evitare. Permettetemi quindi venire a un altro argomento, che è importante anche per la crescita e l´occupazione, ma è attualmente visibile in Germania piuttosto in una luce negativa: il transatlantico accordi di libero scambio Ttip. La conclusione di un accordo equilibrato di libero scambio con gli Stati Uniti resta una priorità per la Commissione. Noi crediamo che la rimozione delle barriere commerciali nel rapporto transatlantico comporta un significativo potenziale di crescita in sé. E ´per me fuori discussione che Ttip offre molte più opportunità che rischi per un paese orientato all´esportazione come la Germania. Questo non significa che noi non vediamo e capiamo le preoccupazioni. Tuttavia, molti di questi problemi sono basati su equivoci. Ciò ha portato la Commissione a novembre per condurre i negoziati di Ttip con la massima trasparenza, e in particolare a pubblicare molti dei documenti negoziali. In particolare, è a Ttip non di abbassare gli standard sociali e ambientali. Il diritto delle parti di perseguire i loro obiettivi normativi legittimi non deve essere influenzata da Ttip. Per quanto riguarda il dibattito pubblico sulla risoluzione delle controversie in materia di protezione degli investimenti (Isds), anche questo non è sempre eseguita con la necessaria obiettività. Non si tratta di investitori di fornire una protezione contro la regolamentazione, ma solo a principi ben definiti fatte per proteggere gli investimenti legittimi. Dovrebbe anche essere chiaro, l´Isds non è nuovo. Si può già trovare in una serie di accordi bilaterali che la Germania ha anche firmato, e un livello molto inferiore alla mirato uno di noi. La Commissione ha di Isds condotti e valutati una vasta consultazione pubblica. Su questa base, la Commissione sta valutando una serie di ulteriori miglioramenti Isds, come le relazioni con giurisdizione nazionale o la creazione di un ricorso di lavoro. E ´chiaro che ci saranno Isds in Ttip solo se sono pienamente soddisfatte le condizioni di mandato della Commissione, e io prestare attenzione a questa persona. Nel complesso, Vorrei pertanto ribadire: non vogliamo Ttip ad ogni costo, ma vogliamo un Ttip equilibrata. Tale accordo è la pena di avvocato, e pertanto invito a sostenere la Commissione in questo contesto nel dibattito pubblico. Infine, vorrei venire a parlare su un argomento che forse ha a che fare solo un secondo sguardo con la crescita e l´occupazione, ma anche che sono a cuore: il mantenimento della sicurezza interna dell´Unione e la lotta contro il terrorismo. Gli attacchi a Parigi e Copenaghen hanno ancora una volta a conoscenza dei rischi e delle minacce nostre società stanno attualmente affrontando. Sono orgoglioso di come il popolo di Parigi e Copenaghen hanno risposto, cioè con dignità e prudenza. Credo che questo deve essere il motto per la nostra risposta a livello politico. Non abbiamo bisogno di attivismo, ma bisogna valutare attentamente sono necessarie misure aggiuntive. La responsabilità per il mantenimento della sicurezza pubblica è in primo luogo con gli Stati membri, ma l´Unione può contribuire a migliorare la cooperazione tra gli Stati membri. Tuttavia, la necessità non è spesso per le nuove misure legislative, ma piuttosto l´attuazione e l´applicazione della normativa vigente. Tuttavia, una procedura in cui sono convinto di poter dare un contributo concreto alla lotta contro il terrorismo internazionale, la memorizzazione dei dati dei passeggeri (Pnr). Penso che sia se gli Stati membri non impegnarsi nell´interesse della sicurezza o del mercato interno per ciascuno dei propri sistemi. A questo proposito sono molto lieto che il Parlamento europeo ha deciso il 12 febbraio presso la memorizzazione dei dati dei passeggeri di lavoro direttiva curriculum e completata entro la fine dell´anno. Sono d´accordo con il Parlamento ha anche ammesso che con l´adozione della direttiva, l´adozione del pacchetto di riforma deve essere accompagnata politica sulla privacy, perché abbiamo bisogno di entrambe le misure per combattere efficacemente la criminalità, ma anche misure per proteggere i diritti fondamentali e la privacy. La sicurezza è in ultima analisi, non è solo un diritto fondamentale; ma è anche la base per la crescita e la prosperità. Mantenere la sicurezza è quindi un´altra priorità per la Commissione. La Commissione presenterà il Parlamento e il Consiglio questa primavera un programma di sicurezza completo, che è anche la protezione dell´economia europea all´oggetto. Altrettanto importante come la sicurezza, ma anche la tolleranza e l´apertura nelle nostre società. L´antisemitismo e altre forme di intolleranza nella nostra società sono un segno di crisi in cui ci troviamo ancora economicamente e politicamente. E in una società in cui le persone a causa della loro origine o il loro credo non si sentono al sicuro, anche la prosperità e la crescita non possono prosperare. Facciamo questa sfida che abbiamo tutti di fronte assunto: Andiamo l´Europa sulla strada della crescita e della stabilità, nell´interesse dei cittadini. Sono convinto che riusciremo insieme. Grazie per l´attenzione.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: L’ UE DEVE LIBERARE IL SUO POTENZIALE INTERNO DI PLASMARE LA POLITICA INTERNAZIONALE  
 
Strasburgo, 25 febbraio 2015 - L´ue deve ancora liberare tutto il suo potenziale di plasmare l´ambiente e la sicurezza internazionale, ha detto martedì la commissione Affari esteri del Parlamento europeo. In una votazione sulla relazione annuale sulla politica di sicurezza comune (Pesc) estera e di sicurezza comune, hanno invocato una politica estera più ambiziosa, proattivo, credibile e strategico Ue sulla base di una visione condivisa di interessi e di valori chiave dell´Unione europea e una percezione comune di minacce a l´Unione. L´unione europea deve affrontare un ambiente di sicurezza drammaticamente aggravata, in cui l´ordine fondato sul diritto internazionale e la stabilità e la sicurezza dell´Europa sono chiamati a livelli senza precedenti, i deputati dicono. Essi aggiungono che la crisi interna dell´Unione europea, la mancanza di coordinamento politico e di limitazioni finanziarie e limitare ulteriormente l´influenza dell´Ue nel mondo e di invitare l´Unione europea a migliorare le sue strutture interne, in modo da liberare tutto il suo potenziale. Ripristinare l´ordine politico dell´Ue in base al diritto internazionale devono alto compiti prioritari della politica estera dell´Unione europea, afferma il comitato in una risoluzione elaborata da presidente della commissione Elmar Brok (Ppe, De) e sostenuta da 47 voti favorevoli, 8 contrari e 6 astensioni. Supporto vicini orientali, contenere la Russia Sostenere i vicini orientali dell´Ue che desiderano avvicinarsi ad essa deve essere una priorità assoluta per l´Unione europea, il comitato sottolinea. Investire in indipendenza, la sovranità, la democratizzazione economica e l´ulteriore di questi paesi è un mezzo importante per contenere le ambizioni della Russia, i deputati dicono. Essi condannano inoltre rottura della Russia del diritto internazionale attraverso la sua aggressione e ibrido guerra militare diretta contro l´Ucraina, l´occupazione illegale di Crimea e misure analoghe vis-a-vis Abkhazia e Sud Ossezia. L´ue deve anche ridurre la sua dipendenza energetica dalla Russia e garantire che gli obiettivi di sicurezza energetica esterni sono in linea i suoi obiettivi di politica energetica interna, dice il testo. I deputati voce forte sostegno per la creazione di un´Unione europea dell´energia e lo stress che l´energia dovrebbe essere parte di un approccio globale per l´azione esterna dell´Ue. Boost sicurezza e stabilizzazione nel sud L´ue dovrebbe rivedere sostanzialmente la sua politica nei confronti dei suoi vicini del sud, sostenerlo con adeguate risorse finanziarie e di fare di più per promuovere la sicurezza, la democrazia, i diritti umani, la tutela delle minoranze e per affrontare l´estremismo religioso lì, dicono i deputati. Alla luce dei recenti attacchi terroristici nell´Ue, il comitato invita inoltre gli Stati membri dell´Ue a intensificare la condivisione della loro intelligenza in materia di sicurezza e di rafforzare la cooperazione contro il terrorismo con paesi mediorientali e nordafricani. Difesa e sicurezza: più risorse urgentemente Una politica estera europea credibile deve essere sostenuta da adeguate capacità di difesa degli Stati membri e un efficace politica di sicurezza e di difesa comune, il comitato aggiunge. Esorta gli Stati membri dell´Ue a impegnarsi, come una questione di urgenza, maggiori risorse per contribuire alla loro difesa territoriale. In seguito al Consiglio europeo di dicembre 2013 sul difesa, i deputati chiedono che le decisioni ambiziose prese al prossimo vertice di giugno. L´ue dovrebbe inoltre assumere un ruolo chiave nella risoluzione dei conflitti e contribuire a rafforzare la, pluralistico ordine politico, economico e finanziario globale basato su regole, compreso il rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani, i deputati aggiungono. Voto plenaria di marzo Parlamento nel suo insieme è impostato per votare la risoluzione quando si riunirà a Strasburgo nel mese di marzo. La commissione per gli affari esteri anche votare su una relazione separata sull´attuazione della sicurezza e di difesa comune (Psdc), elaborato da Arnaud Danjean (Ppe, Fr), il 9 marzo, seguito da una votazione in seduta plenaria il 15 aprile a Bruxelles.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: CONTROLLARE MEGLIO LA SPESA E RECUPERARE I FONDI PERSI  
 
Strasburgo, 25 febbraio 2015 - I deputati chiedono controlli più approfonditi sulla spesa, misure più efficaci dell´Ue a recuperare fondi comunitari perduti con la frode o la spesa irregolare e politiche anticorruzione vigorose nei paesi membri in una risoluzione approvata dalla commissione per il controllo di bilancio Martedì. Principali risultati e le richieste del comitato Il numero di casi di frode e di errori aumentato in modo significativo, anche se la loro incidenza finanziaria è diminuita. La Commissione deve analizzare questi casi meglio per evitare ulteriori perdite di fondi. Entrambi gli Stati membri, che hanno il compito di spesa e gestione 80% dei fondi comunitari, e la Commissione, che ha la responsabilità generale, dovrebbero sforzarsi di recuperare più perso irregolarità denaro, soprattutto nel settore agricolo. La Commissione dovrebbe indicare quanti soldi ha recuperato dagli Stati membri nel campo della politica di coesione nel 2013. Nessuna di tali dati attualmente esiste. I deputati chiedono agli Stati membri di adottare un approccio uniforme in quanto attualmente non si applicano gli stessi criteri per rilevare e segnalare le frodi con fondi comunitari. Come risultato, alcuni paesi rilevano e segnalano pochissimi casi .. Come autorità degli Stati membri spesso semplicemente sostituire i progetti non corretti con gli altri senza adeguate indagini penali relative a irregolarità, il Comitato sollecita l´introduzione di procedure penali obbligatorie a livello Ue. Gli Stati membri devono dimostrare ferma volontà politica di combattere la corruzione e le frodi Iva. Sul lato delle entrate del bilancio, 61.000.000 € (o 0,29%) è affetto da frodi. Il contrabbando di merci contraffatte o fortemente tassati, tra cui le sigarette, provoca ingenti perdite al bilancio dell´Ue, rileva il comitato. I deputati chiedono inoltre più rapida verifica dei dati reddito nazionale lordo (Rnl), che fornisce una parte della base su cui sono calcolati i contributi dei paesi membri al bilancio dell´Unione europea .. I deputati di controllo di bilancio vogliono protezione whistle-blower per essere promulgata. Relatore Georgi Pirinski (S & D, Bg) : "Chiediamo un molto rigorosa, lotta persistente contro le frodi, senza compromessi sulla resistenza, ma insieme con una politica decisa a superare i motivi delle irregolarità." La risoluzione sarà votata dalla piena Parlamento durante la plenaria di marzo a Strasburgo. Sfondo La Commissione europea elabora una relazione annuale sui risultati degli Stati membri e la Commissione a intensificare la lotta contro le frodi con i fondi europei. La relazione annuale 2013 contiene una panoramica della seconda Commissione Barroso (2009-2013). La relazione annuale fa parte del processo di discarico per il 2013 in corso in Parlamento.  
   
   
NOMINATO VICE PRESIDENT RETE EUROPEA REGIONI CHIMICHE  
 
Milano, 25 febbraio 2015 - L´assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015, Internazionalizzazione delle imprese è stato nominato vice president dell´Executive Board della Rete Europea delle Regioni Chimiche (Ecrn), all´interno del quale rappresenterà Regione Lombardia. L´incarico è stato conferito all´assessore lombardo nel corso della seduta del board tenutasi a Bruxelles. L´assessore Sala rileva l´incarico di rappresentare la Lombardia dall´ingegner Francesco Baroni e resterà in carica fino al 2017. La Rete Ecrn:19 Regioni E 8 Paesi Europei Rappresentati - La rete Ecrn nasce nel 2004, grazie ad un progetto interregionale coordinato da Sassonia-anhalt (Germania) e Regione Lombardia per esprimere la voce delle regioni sull´allora nuova Direttiva Reach (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals). Attualmente la rete è composta da 19 regioni di 8 Paesi europei: Italia, Polonia, Olanda, Regno Unito, Germania, Belgio e Repubblica Ceca. La forma giuridica dell´Ecrn è quella di una Onlus di diritto tedesco con sede amministrativa a Magdeburgo, capitale del Land Sassonia-anhalt. L´ecrn è advisor formale della Direzione Generale della Commissione Europea per le politiche Europee sulla chimica ed è interlocutore diretto dei più significativi stakeholder del settore. Gli Organi Di Ecrn - Amministrano la Rete due organi: l´Assemblea Generale e l´Executive Board. L´assemblea Generale è formata da un rappresentante di ogni Regione, si riunisce una volta l´anno. Approva il bilancio e elegge l´Executive Board, di cui ratifica il piano di lavoro annuale. L´assemblea vota e quindi nomina il Presidente e oggi ha confermato fino al 2017, è il tedesco Hartmut Mollring. L´executive Board, formato da un membro per ogni Stato (oggi otto), è il consiglio di Amministrazione della Rete e si riunisce due volte l´anno. Resta in carica due anni. Obiettivo E´ Drenaggio Fondi Europei - "La Lombardia, decidendo di partecipare a questa rete dalla sua fondazione e poi di rientrarvi a far parte nel 2009, si è confermata una Regione con lo sguardo rivolto al futuro". Ha commentato Fabrizio Sala a margine della seduta dell´Executive Board dell´Ecrn. "La rete Ecrn - ha proseguito Sala - ha capacità di pressione politica molto forte e ben espressa e ottime capacità di drenaggio dei fondi europei ancora da esprimere. L´obiettivo che dobbiamo darci è incanalare queste potenzialità per sostenere il settore della chimica, che è uno dei più importanti nella nostra regione". Grande Attenzione Alle Tematiche Energetiche - "Regione Lombardia ha dimostrato grande attenzione alle tematiche energetiche e del settore chimico - ha aggiunto Sala -; Non a caso sui nove cluster tematici di Regione Lombardia, nati per monitorare le eccellenze produttive del territorio soprattutto in relazione alle opportunità di internazionalizzazione offerte da Expo 2015, due sono connessi alle tematiche affrontate da Ecrn. Si tratta dei cluster dedicati alla Green Chemistry e all´Energy Cleantech". "Ci tengo a ringraziare l´ingegner Baroni - ha concluso l´assessore Sala - già responsabile del settore Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia e mio predecessore quale rappresentante della regione in seno all´Ecrn per il lavoro svolto fino ad oggi".  
   
   
IACOP A BRUXELLES IN COMMISSIONE CIVEX PER COMITATO DELLE REGIONI  
 
Trieste, 25 febbraio 2015 - La sussidiarietà, ovvero il principio che garantisce la partecipazione del livello regionale e locale al processo decisionale europeo, è stata al centro dell´intervento del presidente del Consiglio regionale Fvg Franco Iacop a Bruxelles, in Commissione Civex, organismo che fa capo al Comitato delle Regioni (Cdr). La Commissione Civex, che si occupa oltre che di sussidiarietà anche di diverse altre materie, aveva all´ordine del giorno la presentazione del progetto relativo alla Rete di controllo della sussidiarietà del Cdr, della quale i partner istituzionali sono a tutt´oggi 150 e il Friuli Venezia Giulia - ha ricordato Iacop - che già ne fa parte, ha anche partecipato a una conferenza sul tema che si è svolta a Berlino, dove è stata ribadita l´importanza del lavoro dei Parlamenti regionali nel controllo che questo principio sia rispettato. I Consigli regionali italiani - ha ricordato Iacop, che è membro effettivo del Cdr - hanno firmato un accordo con la competente Commissione parlamentare per fornire contributi positivi alle proposte di nuova legislazione comunitaria. Nell´ambito dei lavori della Civex si è affrontata anche la discussione di alcuni pareri che il Cdr esprime sulle proposte della Commissione, la cui adozione è prevista nella sessione plenaria del 16 e 17 aprile prossimi, che hanno riguardato problematiche sociali e commercio equo e solidale in Europa. Al termine si è sviluppato un dibattito sul processo di decentramento in Ucraina.  
   
   
MARONI: VIGILERÒ PERCHÈ GOVERNO MANTENGA IMPEGNI SU FRONTALIERI  
 
Varese, 25 febbraio 2015 - "Questo accordo è peggiorativo per i frontalieri e per i Comuni di confine perché fa venir meno i ristorni e rende più gravoso il costo fiscale per i frontalieri. Ho avuto assicurazioni dal Governo che interverrà per garantire ai Comuni lo stesso importo dei ristorni che vengono meno e vigilerò perché il Governo mantenga queste promesse". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti, a margine dell´inaugurazione delle nuove strutture di Villa Giuditta che ospiteranno una comunità educativa per minori e un ambulatorio di riabilitazione per l´età evolutiva. Nuovo Accordo Peggiora Situazione - "Riuscirà il Governo a mantenere gli impegni presi? - ha aggiunto maroni - Questo è tutto da vedere, visto che, per esempio, sulla sanità gli impegni presi con la Regione Lombardia non sono stati mantenuti, per cui la preoccupazione c´è. Di fatto il nuovo accordo peggiora la situazione per i frontalieri e per i Comuni di confine. Noi, come Regione Lombardia, non siamo parte dell´accordo ma naturalmente sono molto interessato e vigilerò perché gli impegni presi dal Governo siano mantenuti".  
   
   
DEBITI P.A.: ZAIA, “PER PAGARE REGIONE COSTRETTA A UN MUTUO CON LO STATO-BANCA. EVITI ALMENO DI FARSI BELLO”  
 
Venezia, 25 febbraio 2015 - “I suoi debiti con i fornitori della sanità il Veneto li ha pagati. Ma è bene che i cittadini sappiano come, perché nella spiegazione fornita oggi alle cronache da esponenti della maggioranza che sostiene il Governo Renzi, si omette un particolare fondamentale: che per pagare la Regione ha dovuto contrarre con lo Stato, proprio lui ma in veste di banca, un mutuo su cui i cittadini veneti, tutti i veneti, pagheranno un rateo annuo di quasi 80 milioni di euro l’anno per molti anni. Contemporaneamente, con l’altra mano, lo Stato prosegue nel sequestro in Tesoreria centrale di un miliardo e 300 milioni per il Patto di Stabilità. Sempre soldi dei veneti, sui quali però non viene riconosciuto nemmeno un euro di interessi. In ogni famiglia veneta, prima di indebitarsi, si guarda a ciò che c’è nel salvadanaio; perché allora il Governo non dice ai Veneti chi e perché ha svuotato il loro salvadanaio?”. Con queste parole il Presidente del Veneto Luca Zaia tiene a precisare quali sono state le reali modalità attraverso le quali sono stati pagati i debiti verso i fornitori, in gran parte delle Ulss e quindi della sanità, della Regione. “Mi spiace – aggiunge Zaia – che il Governo abbia dimenticato questo piccolo particolare, ma in fondo non è la prima volta che Renzi sostiene i suoi roboanti annunci sapendo che per realizzarli o si taglia a Regioni ed Enti Locali virtuosi o comunque si usano i loro soldi”. “Sia chiaro – aggiunge Zaia - la soddisfazione per aver risposto alle sacrosante necessità dei nostri imprenditori e fornitori è grande, ma grande è anche l’amarezza di aver dovuto subire il diktat di uno Stato sempre più banca e sempre meno vicino ai suoi cittadini, che ci ha costretto a contrarre un mutuo a titolo oneroso, dopo aver bloccato in Tesoreria centrale soldi veri del Veneto e dei Veneti. Con quei soldi avremmo pagato senza chiedere un euro a Roma, e invece siamo stati costretti a contrarre un debito. Ormai Roma con una mano ti blocca quello che hai e con l’altra ti prende tutto ciò che può. Così non può andare avanti”.  
   
   
AMMINISTRAZIONE REGIONALE - IL SOTTOSEGRETARIO EMILIA ROMAGNA: "BUONO L´OBIETTIVO DI RIDIMENSIONARE I COSTI DELLA POLITICA. ORA RISPETTARE GLI IMPEGNI PRESI"  
 
Bologna, 25 febbraio 2015 - «Buon avvio per l’iter legislativo del progetto di legge sui costi della politica, che oggi ha iniziato l’esame in commissione. Esprimo soddisfazione a nome della Giunta regionale per l’attività della commissione, che ha perfettamente inteso come i costi della politica contenuti debbano essere una priorità per questa nuova legislatura”. Il sottosegretario della Giunta regionale, Andrea Rossi, ha così commentato l’avvio del dibattito in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali. “Si tratterebbe – continua Rossi - di una riduzione significativa: i 7 milioni di risparmio previsti da questo progetto di legge si aggiungono infatti al milione derivato dalla riduzione dell’indennità del presidente e degli assessori della Giunta, oltre ai 6 milioni e 600mila euro di risparmio ricavati dalla riduzione delle spese per i costi di funzionamento delle strutture della stessa Giunta regionale”. “Auspichiamo – conclude il sottosegretario - che la prossima seduta della commissione possa rappresentare il passaggio definitivo prima di approdare all’esame dell’aula, previsto al massimo per metà marzo 2015».  
   
   
TORINO: IL CONSIGLIO METROPOLITANO CONVOCATO PER GIOVEDI’ 26 FEBBRAIO ALLE 12  
 
Torino, 25 febbraio 2015 - Il Consiglio Metropolitano di Torino è convocato per giovedì 26 febbraio alle 12 nell’aula di piazza Castello 205. Questi i punti principali all’ordine del giorno: comunicazioni del Vice-sindaco Metropolitano Alberto Avetta; proposta di deliberazione in merito all’assemblea dei soci della Cic s.C.r.l. (già Consorzio per l´Informatizzazione del Canavese); proposta di deliberazione sulle modifiche allo Statuto dell’Agenzia di accoglienza e promozione turistica del territorio della Provincia di Torino; proposta di deliberazione su Lavori in economia diretta di rappezzatura buche-Fornitura di bitumati a Freddo; proposta di deliberazione su riconferma del Collegio dei Revisori dei Conti. Operazione Statuto Aperto: Modifiche Al Calendario Degli Incontri Sul Territorio - Per impegni istituzionali sopraggiunti è stato modificato il calendario degli incontri con gli amministratori locali del territorio nell’ambito dell’operazione “Statuto aperto”. Sono stati posticipati gli incontri di venerdì 27 febbraio previsti a Moncalieri ed Ivrea. Il calendario aggiornato degli incontri è pertanto il seguente: martedì 3 marzo alle 21 a Ciriè, aula consiliare - lunedì 9 marzo alle 18,30 a Moncalieri, aula consiliare - lunedì 9 marzo alle 21 a Collegno, aula consiliare - martedì 10 marzo alle 21 ad Ivrea, aula consiliare. Tramite il sito istituzionale www.Cittametropolitana.torino.it  (oppure www.Torinometropoli.it ) stanno intanto giungendo le proposte di integrazione e i suggerimenti dei vari soggetti portatori di interesse: tutte le sollecitazioni verranno presentate al vaglio del Consiglio metropolitano e delle amministrazioni locali, per arrivare entro la prima settimana di marzo alla versione finale dello Statuto che sarà quindi sottoposto alla Conferenza metropolitana, costituita dai 315 Sindaci della Città metropolitana, per la discussione e la definitiva approvazione. La bozza dello Statuto discussa, emendata e approvata il 21 gennaio dal Consiglio Metropolitano è pubblicata nell’home page del portale Internet della Città Metropolitana www.Cittametropolitana.torino.it  (o www.Torinometropoli.it )  
   
   
ASSEMBLEA NAZIONALE UNITARIA SULLE PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE IN DIRETTA STREAMING SU RADIO ARTICOLO 1 E SUL SITO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DELLA CGIL  
 
 Firenze, 25 febbraio 2015 - Mercoledì 25 febbraio in occasione dell´assemblea nazionale unitaria sulle province e città metropolitane che si terrà a Firenze,è stata predisposta una diretta streaming, tramite Radio Articolo 1 (www.Radioarticolo1.it  ) e sul sito della funzione pubblica della Cgil ( www.Fpcgil.it )  in modo da garantire il coinvolgimento di tutti gli iscritti e simpatizzanti e colleghi delle province che non potranno essere presenti nella sala Luca Giordano a Firenze. Per vedere la diretta basta un Pc, oppure un Smart Phone per poi collegarsi a Radio Articolo 1 ( www.Radioarticolo1.it ) e su ( www.Fpcgil.it ) per seguire direttamente i lavori dell´assemblea. Inoltre c´è la possibilità di fare delle domande ed intervenire attivamente tramite la pagina facebook ( www.Facebook.com/mzatini  ) oppure tramite twitter utilizzando @Senzaprovince.  
   
   
ANTICORRUZIONE: LA GIUNTA DELLA SARDEGNA APPROVA IL PIANO TRIENNALE, PUNTEGGIO DA 0 A 12 PER I PROCEDIMENTI A RISCHIO  
 
Cagliari, 25 Febbraio 2015 - Aumentando e qualificando gli strumenti della trasparenza, che da semplice informazione diventa partecipazione, si può ridurre il rischio concreto di corruzione all´interno degli uffici pubblici. La Giunta regionale con l´approvazione della delibera, durante la seduta di Giunta di ieri mattina, ha dato il via libera al Piano triennale per la Prevenzione della corruzione 2015-2017 e ai relativi allegati. Il Piano ha due obiettivi fondamentali: la promozione di azioni che possano prevenire il verificarsi di fenomeni corruttivi e il potenziamento delle misure che garantiscano la partecipazione della collettività per qualificare il livello di trasparenza della Regione. Un esempio: le deliberazioni adottate saranno rese disponibili e consultabili nel sito istituzionale entro sette giorni lavorativi dalla data di approvazione, in caso di prolungamento dei tempi saranno fornite le specifiche motivazioni. I processi e il rischio corruttivo. I processi sono stati esaminati in termini di probabilità del manifestarsi di eventi corruttivi, dando una prima valutazione con un parametro numerico che va da 0 a 12, del grado di rischio. Questa prima mappatura dei rischi sarà riconsiderata a seguito di specifici interventi formativi che coinvolgeranno i dirigenti ed il personale dell´Amministrazione volti ad accresce le capacità di valutazione del rischio. Gli indici di valutazione della probabilità sono basati su elementi come la discrezionalità, la rilevanza esterna, la complessità e la frazionabilità del processo, il valore economico e i controlli. E’ stato per esempio assegnato un rischio di valore 9 a rilascio autorizzazione temporanea di beni del patrimonio regionale e 10 a processi come il rilascio di occupazione temporanea di specchi d´acqua per posizionamento di giochi d’acqua, e il massimo punteggio di rischio, ovvero 12, a processi come il rilascio di autorizzazione unica in materia energetica. Il catalogo dei processi. Il catalogo fa parte integrante del Piano triennale, ed è stato mappato dai dirigenti dell’Amministrazione regionale durante l’anno 2014, così come previsto dal Piano nazionale Anticorruzione che prevede che ogni Pubblica Amministrazione proceda alla mappatura dei processi a rischio corruttivo, in maniera tale da elaborare successivamente il Catalogo dei propri processi individuando le fasi di potenziale rischio. Misure preventive. Nel Piano sono definite le azioni di importanza fondamentale per la prevenzione della corruzione. Al primo posto l’attività di formazione e il rafforzamento delle competenze del personale, perché siano garantiti i comportamenti improntati alla responsabilità e all’integrità, e vengano tutelati i diritti dei cittadini, rispettando per esempio i termini dei procedimenti. Saranno inoltre adottati strumenti idonei per la tutela dei dipendenti che segnalano illeciti. Sarà messa in atto la rotazione degli incarichi, dirigenziali e non, specie nei settori a maggiore rischio di corruzione. Infine verranno pianificate procedure di controllo e monitoraggio sulla corretta applicazione delle misure preventive messe in campo. Trasparency International. Il 9 febbraio 2015 la Regione Sardegna ha sottoscritto un protocollo con Trasparency International - Italia che serve a supportare le attività del Responsabile per la trasparenza e prevenzione della corruzione. Potenziamento canali di partecipazione. E´ previsto un potenziamento degli strumenti digitali, sia per il confronto con i cittadini, sia per favorire lo scambio con gli utenti interni al sistema Regione attraverso una piattaforma di e-democracy "Sardegna parteciPa", saranno realizzate inoltre postazioni nel territorio che favoriscano la diffusione degli strumenti di partecipazione. Con questo obiettivo saranno organizzate, anche nel 2015, di concerto con gli Enti locali, le giornate della trasparenza nelle quattro province storiche. La sperimentazione. La novità per il 2015 è l’avvio della consultazione pubblica, a carattere sperimentale, nella fase di formazione di bandi e capitolati, per potenziare il livello di partecipazione con i cittadini, perfezionare i requisiti e i criteri minimi e garantire la trasparenza delle procedure. Cosa contiene il Programma della trasparenza e integrità. Nel Programma triennale per la trasparenza e integrità, che fa parte integrante del Piano anticorruzione, sono illustrati lo stato e i costi dell’amministrazione regionale, si dà conto dei risultati delle prime consultazioni pubbliche avviate con il questionario sulla legge di riordino in materia urbanistica ed edilizia e la consultazione pubblica sulla semplificazione, si dà rilievo alla volontà di incrementare gli Open Data nel sito istituzionale e si fa un resoconto sull´esperienza maturata nell´ambito della trasparenza e integrità nel 2014.  
   
   
SARDEGNA: FINANZIARIA, VIA AL DIBATTITO IN CONSIGLIO  
 
Cagliari, 25 Febbraio 2015 - Il Consiglio regionale ha iniziato con il via libera al passaggio agli articoli l´esame della manovra finanziaria da 7 miliardi e 800 milioni per il 2015. L´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ribadisce che si tratta di una manovra "di rigore e sviluppo", che ha i suoi capisaldi nell´applicazione delle politiche keynesiane con il mutuo da 700 milioni per le infrastrutture che permetterà alla Sardegna di azzerare il suo gap storico e nel superamento del Patto di stabilità che liberando la Sardegna dai vincoli le permetterà di spendere tutto quello che incassa, 800 milioni in più solo nel 2015. "Questa manovra è il risultato delle indicazioni politiche e strategiche del presidente Pigliaru, che l´assessore al Bilancio ha tradotto tecnicamente", sottolinea Paci. "È una finanziaria con cui vogliamo rimettere in moto l´economia della Sardegna che abbiamo trovato completamente paralizzata". Il presidente della terza commissione Bilancio Franco Sabatini insiste sul fatto che si tratta di una manovra ampiamente condivisa "Prima dell´approvazione in Giunta abbiamo avuto molti confronti, il testo è stato ampiamente discusso in maggioranza. In commissione, poi, abbiamo apportato modifiche per oltre 80 milioni di euro. Abbiamo iniziato a sbloccare una serie di lavori pubblici e a pagare residui agli enti locali - conclude Sabatini - E ci sono già i primi segnali positivi. Questa finanziaria, attraverso gli investimenti e anche il previsto mutuo, prosegue in questa direzione".  
   
   
ACCELERAZIONE SPESA, GIUNTA CAMPANIA FINANZIA ULTERIORI 6 OPERE PUBBLICHE PER 3,3 MILIONI  
 
Napoli, 25 febbraio 2015 - "Sono stati pubblicati sull´ultimo Bollettino ufficiale della Regione Campania sei nuovi decreti del direttore generale dei Lavori pubblici con cui si finanziano altrettanti progetti, per un valore complessivo di 3,3 milioni di euro attraverso le misure di accelerazione della spesa introdotte dalla Giunta Caldoro." Lo rende noto l´assessore regionale alle Opere pubbliche e alla Protezione civile Edoardo Cosenza. "Quattro di questi interventi riguardano - ha dichiarato Cosenza - la messa in sicurezza delle strade della provincia di Salerno interessate da movimenti franosi o fenomeni di dissesto idrogeologico. Si tratta, in particolare, dei lavori urgenti di messa in sicurezza, ripristino e consolidamento della Sp 48A tra Pollica e Pioppi (ammessi a finanziamento per un importo di 350mila euro), della Sp 16 nel comune di Torraca (per 500mila euro), della Sp 257 tra Pisciotta, Rodio e Cesareo (per 400mila euro) e della sede stradale nei comuni di Corleto Monforte e Sacco per 900mila euro). Questi quattro interventi rientrano nell´elenco inserito in un apposito protocollo d´intesa stipulato tra la Regione Campania, rappresentata dal presidente Caldoro e la Provincia di Salerno. L´ammissione a finanziamento con le misure di accelerazione della spesa rende immediatamente attuabili gli interventi da parte dell´ente beneficiario. La Giunta regionale in questo caso è intervenuta per sussidiarietà nei confronti della Provincia e in favore delle comunità locali che soffrono enormi difficoltà nei collegamenti intercomunali a causa di problemi legati al dissesto idrogeologico. "Gli altri due decreti di ammissione a finanziamento pubblicati sul Burc riguardano, invece, i lavori di consolidamento e messa in sicurezza di Palazzo Pigna, nel comune di Guardia Sanframondi, che sarà destinato a centro di emergenza, accoglienza e soccorso (il valore dell´intervento è di 250mila euro) e il completamento funzionale delle infrastrutture dell´area Pip in località Vandra nel comune casertano di Rocca d´Evandro (si tratta del Ii lotto che vale 900mila euro). "La Giunta Caldoro - ha concluso Cosenza - prosegue nella straordinaria azione di accelerazione della spesa: grazie alla pubblicazione dei decreti, che si aggiungono ai tanti altri già finanziati dalla Regione, i soggetti beneficiari potranno far partire subito le opere."  
   
   
OLBIA, ENTI LOCALI: PROGETTI INTEGRATI GRANDE OPPORTUNITÀ PER IL RILANCIO DELLA GALLURA  
 
Olbia, 25 Febbraio 2015 - Dal nuovo piano per l’edilizia abitativa ai temi della organizzazione del sistema sanitario e le urgenti esigenze urbanistiche in vista della nuova legge, ma soprattutto gli investimenti sui grandi progetti strategici per lo sviluppo del territorio della Gallura. Questi i temi trattati dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, durante l’incontro con la cittadinanza a Olbia. "Gran parte delle risorse europee disponibili, oltre 2 miliardi di euro e il mutuo da 700 milioni per opere infrastrutturali che sarà aperto dalla Regione - ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru - verranno destinati a finanziare progetti integrati territoriali, frutto di scelte condivise che trarranno spunto dalla volontà dei Comuni. La Gallura in questo momento ha una grande opportunità per definire i contenuti del proprio sviluppo economico, sia con opere di grande rilevanza strategica sia di vocazione più territoriale". Inoltre, congiuntamente al tema dello sviluppo e del rilancio del territorio della Gallura, l’assessore Erriu ha affrontato il tema della riorganizzazione degli Enti locali, in vista del fatto che il disegno di legge arriverà in discussione in Aula il 27 febbraio, rassicurando i galluresi: "Questa sarà l’occasione per fare l’interesse e il bene comune della Sardegna. Si terranno in giusta considerazione tutti gli stimoli provenienti dal territorio: sono convinto che solo dal dialogo possa scaturire il giusto e importante risultato al quale puntiamo. Vogliamo costruire un governo delle autonomie locali che non porti verso un nuovo centralismo regionale. Il riordino del sistema degli enti sarà fondato sulla capacità dei territori di trovare una soluzione di gestione dell’area vasta che sia il più possibile autonoma e non calata dall’alto. Nessun confine geografico, più o meno delimitato, sarà imposto ma preventivamente discusso".  
   
   
RIORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE SARDEGNA: IN UN ANNO TAGLIATE DEL 25% LE POSIZIONI DIRIGENZIALI  
 
Cagliari, 25 Febbraio 2015 - Le posizioni dirigenziali all´interno della Regione passano da 195 a 151. Con una riduzione del 25% della dotazione organica da marzo 2014, si procede nell´intervento di riorganizzazione della macchina amministrativa, con l´approvazione questa mattina in Giunta della delibera che, non solo ridefinisce il numero delle poltrone, ma stabilisce i criteri per la costituzione delle unità di progetto. "Sono state tagliate 44 posizioni dirigenziali da marzo 2014, questa è la fotografia di ciò che è stato fatto da questa Giunta - ha detto l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro - da qui dobbiamo ripartire per la seconda fase della Riorganizzazione per ridurre ulteriormente la burocrazia". L´unità di progetto. Con la legge 24 del 25 novembre 2014 sono state soppresse le posizioni di studio e ricerca e istituite le unità di progetto. Le Unità sono alle dirette dipendenze del Presidente o di un assessore e devono essere istituite con specifica delibera di Giunta, la quale prevede la nomina di un responsabile, indica gli obiettivi, la durata e le risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie. Sono inoltre strutture temporanee e interassessoriali. Il titolare degli Affari generali propone dunque di inserire in via sperimentale, nella dotazione organica dirigenziale, la possibilità di istituire un massimo di 4 Unità di Progetto.  
   
   
COSTITUZIONE E STATUTO DI AUTONOMIA IN BRAILLE  
 
Trento, 25 febbraio 2015 - La Giornata nazionale del Braille è una ricorrenza istituita in Italia con la legge n. 126 del 2007 e si celebra annualmente il 21 febbraio, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco. La Cooperativa Sociale Irifor del Trentino Onlus e l’Associazione Progresso Ciechi Onlus hanno voluto ricordare oggi questa giornata con un momento di riflessione dedicato all’importanza che il Braille riveste per i ciechi e gli ipovedenti coinvolgendo le istituzioni provinciali e regionali. Un importante momento di sensibilizzazione dell´opinione pubblica al quale Irifor ha invitato, accanto alla Giunta provinciale e al presidente Ugo Rossi, il presidente del Consiglio regionale Chiara Avanzo, il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, ai quali il presidente di Irifor, Ferdinando Ceccato, ha consegnato una copia della Costituzione italiana, dello Statuto di autonomia e della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità in scrittura Braille. La Cooperativa Sociale Irifor del Trentino Onlus, nata nel 2008 dalla volontà di un gruppo di ciechi e ipovedenti con l’obiettivo di creare un Centro provinciale di prevenzione e riabilitazione visiva, costituisce il punto di riferimento provinciale riguardo alla disabilità visiva (cecità, ipovisione e pluriminorazione), offrendo servizi che coprono molti campi di attività: prevenzione e riabilitazione visiva, assistenza scolastica di studenti ciechi e ipovedenti, addestramento all’utilizzo di ausili tiflotecnici, trasporto disabili, corsi di formazione, attività di consulenza a enti pubblici e privati, organizzazione di attività ricreative, collaborazioni nel campo della ricerca e con enti istituzionali, iniziative di informazione ed eventi di sensibilizzazione (percorsi, bar, cene e concerti al buio). L’intento di questi servizi e di queste attività non è quello di costruire un mondo su misura per ciechi e ipovedenti, bensì quello di fornire strumenti e conoscenze alla società affinché sia in grado di accogliere al proprio interno la disabilità visiva, non fermandosi a vederla come un limite ma cogliendone anche le potenzialità. L’associazione Progresso Ciechi Onlus nasce a Borgo Valsugana nel 1991 dalla volontà di un gruppo di non vedenti che si posero l’obiettivo di rendere la cultura e l’informazione fruibili a tutti i disabili visivi. L’associazione si occupa di stampa in Braille e a caratteri ingranditi, targhe e cartellonistica accessibile sia per ciechi sia per ipovedenti. Apc opera dunque lungo la strada indicata dalla Carta europea dei diritti fondamentali, approvata a Nizza nel 2000, che evidenzia il diritto delle persone con disabilità a beneficiare di misure tendenti ad assicurare la loro autonomia per eliminare ogni forma d’esclusione, con riferimento alle infrastrutture, al design for all, all’accesso alla comunicazione e al lavoro. Il sistema di scrittura e lettura ideato da Louis Braille nel 1829 ricopre un ruolo fondamentale per i disabili visivi, poiché permette l’accesso al patrimonio culturale scritto dell’umanità e all’informazione, diventando così un potente veicolo di integrazione nella società. L’inventore francese ebbe la geniale intuizione in giovane età, grazie all’incontro con un militare che raccontava di come nell’esercito si usassero dei codici per trasmettere messaggi. Giunse quindi all’ideazione di questo sistema di lettura e scrittura, che nel tempo si è poi ulteriormente evoluto per restare al passo con i progressi della tecnologia, soprattutto informatica. Il Braille struttura tutto l’alfabeto, compresi la punteggiatura e i caratteri speciali, attraverso la combinazione di sei puntini, contenuti in una casella rettangolare di grandezza standard e disposti su due colonne verticali costituite da tre puntini ciascuna. Si tratta di un sistema logico, che rimane invariato attraverso tutte le frontiere (salvo le lettere speciali di alcuni idiomi) rendendo possibile una comunicazione a livello internazionale. Questo alfabeto, che porta appunto il suo nome, riporta a portata di polpastrello tutte le lettere dell’alfabeto permettendo un autonomo accesso da parte dei ciechi a qualsiasi tipo di informazione e comunicazione: lettere, romanzi, matematica, spartiti musicali, ecc.  
   
   
IL PIANO INDUSTRIALE DI POSTE ITALIANE PREVEDE OLTRE 50 TRA CHIUSURE E RAZIONALIZZAZIONI NEL VENETO. ZAIA: “VOGLIO CAPIRNE DI PIÙ, MA NON SI PENSI DI PENALIZZARE LA NOSTRA REGIONE PERCHÉ NON È SPECIALE O AUTONOMA”  
 
 Venezia, 25 febbraio 2015 - Il piano industriale che Poste Italiane spa intende adottare avrà pesanti ricadute sul territorio e causerà un impoverimento dei servizi alle comunità locali. E’ questo il succo della lettera che il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha scritto alla presidente e all’amministratore delegato della società, Luisa Todini e Francesco Caio. L’illustrazione dell’ipotesi riorganizzativa, avvenuta gli scorsi giorni a Roma in occasione della Conferenza delle Regioni, ha destato la preoccupazione di Zaia, perché “l’esigenza di rivedere l’attuale modello organizzativo e gestionale – scrive Zaia – non può minare la mission sociale dell’Azienda, su cui ha fondato la sua storia e quella dello sviluppo delle comunità locali”. “L’ufficio postale – sottolinea il presidente – soprattutto nei territori rurali, montani e costieri e nelle periferie delle grandi città, ha da sempre rappresentato uno dei luoghi simbolo dell’aggregazione, della rassicurazione e di mediazione e soluzione dei problemi che il cittadino vive nei rapporti con la burocrazia”. “Da quando Poste Italiane ha cominciato a ufficializzare il piano delle chiusure degli uffici postali – prosegue il governatore – in Veneto sta montando la protesta della società civile per gli effetti che produrrà sui territori e sulle persone più in difficoltà”. Il presidente ricorda che su complessive 75 chiusure e 18 razionalizzazione nell’Area Nordest, che comprende oltre al Veneto il Friuli V.g. E il Trentino Alto Adige, nella sola nostra regione sono previste ben 42 chiusure, 5 razionalizzazioni e 4 chiusure amministrative di uffici postali. “Per l’ennesima volta – denuncia nella lettera Zaia – viene penalizzato il Veneto, la cui colpa è quella di non essere considerata Regione Speciale e Autonoma, a differenza dei vicini friulani e trentini”. Quindi, pur capendo gli obiettivi di modernizzazione dell’offerta e di contenimento dei costi, Zaia, proprio perché le Poste Italiane si occupano “di erogare servizi essenziali”, fondandosi “sul sistema del presidio territoriale”, chiede di poter comprendere meglio, attraverso un incontro, la ratio di alcuni aspetti del piano di razionalizzazione proposti per il Veneto.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, ASSESSORE REGIONE SCRIVE A MINISTRO POLETTI: 13MILA LAVORATORI UMBRI PENALIZZATI DA BLOCCO RISORSE  
 
Perugia, 25 febbraio 2015 – "Il mancato stanziamento di ulteriori risorse sta gravemente penalizzando i 13mila lavoratori umbri in cassa integrazione in deroga, fra i quali c´è anche chi da quasi un anno non percepisce alcun sostegno al reddito". L´assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, con una lettera al ministro del Lavoro Giuliano Poletti è tornato a evidenziare la situazione di "grave difficoltà" che si sta determinando in Umbria per il perdurare del blocco delle risorse nazionali e a sollecitare l´attribuzione delle risorse disponibili per la chiusura dell´annualità 2014 e un confronto sugli stanziamenti per il 2015. Per il 2014, agli uffici regionali sono pervenute richieste di cassa integrazione in deroga da parte di 2509 imprese, la gran parte delle quali (l´81 per cento) di imprese di piccole dimensione, per un totale di oltre 13mila lavoratori interessati: di questi, quasi 4400 con almeno un mese di sospensione a zero ore. Le risorse già utilizzate per il 2014 ammontano a 16 milioni e 650mila euro "ma sono necessari altri 26 milioni di euro per coprire tutto il fabbisogno, calcolato in oltre 42 milioni e 300mila euro". Ad oggi, dopo l´ultima assegnazione di risorse "sono state autorizzate solo in parte le richieste di cassa integrazione in deroga fino a maggio 2014 relativamente a sospensioni dal lavoro a zero ore, mentre circa due terzi delle richieste di cig in deroga che prevedono riduzioni d´orario sono ferme al marzo 2014". "Una condizione gravemente penalizzante per una Regione virtuosa come l´Umbria – sottolinea Riommi – che, d´intesa e in raccordo con le parti sociali, ha adottato per il biennio 2013/2014 un modello di concessione particolarmente attento all´utilizzo delle risorse". "Quotidianamente rispondiamo alle istanze delle imprese e dei lavoratori: la mancata assegnazione delle dovute risorse nazionali – rileva ancora - sta acuendo le situazioni di evidente sofferenza e di tensione, con lavoratori che pur avendone diritto da ormai quasi un anno non percepiscono gli ammortizzatori sociali e ai quali non siamo in grado di fornire alcuna prospettiva temporale sull´arrivo delle risorse, nonostante la Regione Umbria, come tutte le altre, abbia evidenziato in più occasioni al Ministero il fabbisogno per la copertura delle richieste pervenute nel 2014". L´assessore regionale Riommi chiede perciò di "ripristinare rapidamente, con la consapevolezza delle difficoltà che sta attraversando il nostro Paese, le condizioni minime che giustificano l´esistenza della cassa integrazione in deroga anche a fronte di situazioni che ad oggi rischiano di mettere in forse la coesione sociale e la credibilità delle istituzioni, a fronte tra l´altro – scrive nella lettera al Ministro Poletti – delle radicali innovazioni nel sistema degli ammortizzatori sociali introdotte dal ‘Jobs act´".  
   
   
GARANZIA GIOVANI IN PIEMONTE: I PRIMI RISULTATI SONO INCORAGGIANTI  
 
Torino, 25 febbraio 2015 - “Il programma Garanzia Giovani rappresenta il primo tentativo mai realizzato in Italia per attuare una politica attiva del lavoro per i giovani. Otto mesi sono pochi per assistere a una concreata ricaduta sul territorio ma i dati a nostra disposizione sono assolutamente incoraggianti e positivi”. È quanto ha dichiarato in aula l’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, rispondendo a un’interrogazione sull’attuazione del piano e sulle ricadute occupazionali. “L’iniziativa, partita prima in Piemonte - ha spiegato Pentenero - ha ad oggi coinvolto oltre 24mila giovani che si sono iscritti al portale regionale (anche tramite il sito nazionale di Garanzia Giovani, attivato da gennaio), raggiungendo così l’obiettivo di intercettare il flusso annuale (circa 16.500 giovani). Soprattutto, ha attratto anche molte ragazze e ragazzi in cerca di opportunità appartenenti ai Neet, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono iscritti a scuola né all´università, che non lavorano e che nemmeno seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale”. Secondo una recente indagine dell’Istituto Ires-morosini Cgil, la stima dei Neet in Piemonte sarebbe di circa 138mila giovani. Delle 24mila adesione al portale, 15.700 hanno completato i dati sufficienti alla effettiva partecipazione al programma. Oltre 7mila giovani sono stati contattati per partecipare alle selezioni per assunzioni, tirocini, autoimpresa. Circa 3.861 sono invece le opportunità formative o di lavoro che il piano ha offerto ai giovani selezionati. Altri 3.191 giovani sono stati coinvolti in attività formative o preselezioni per colloqui di lavoro. Di questi, 1.886 ragazzi sono stati assunti, 132 hanno intrapreso un corso di formazione, 300 hanno iniziato un orientamento specializzato per l’autoimpresa. “Analizzando questi primi dati - ha concluso l’assessore - riteniamo che le risorse impiegate con il piano Garanzia Giovani Piemonte abbiano risposto adeguatamente alle attese. Ci aspettiamo, pertanto, che l’avvio del piano nazionale offra maggiori e concrete opportunità di occupazione per i giovani della Regione”.  
   
   
CINQUE MILIONI DI EURO ALLA SICUREZZA DEI VENETI, PER SUPPLIRE ALLE CARENZE DELLO STATO”  
 
Venezia, 25 febbraio 2015 - “Vista l’inerzia dello Stato, proponiamo che la Regione intervenga concretamente nel tutelare i cittadini, le famiglie e le imprese, stanziando 5 milioni di euro”. E’ l’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, a dare notizia che, insieme ad altri colleghi consiglieri, ha presentato un emendamento al bilancio previsionale 2015 per mettere a disposizione nuove risorse al fine di migliorare e incrementare le condizioni di controllo dei territori e di salvaguardia delle comunità. “Con questo emendamento destiniamo cinque milioni di euro di contributi agli enti locali per progetti di messa in sicurezza dei nostri luoghi – spiega Ciambetti –. La materia non è di nostra competenza, ma cerchiamo di aiutare i Comuni e i cittadini con una sorta di supplenza, visto che lo Stato non sembra avere questa priorità, anzi. Pur in un bilancio regionale segnato da profonde restrizioni imposte dalla Legge di Stabilità, l’individuazione di questi fondi testimonia la grande sensibilità della Regione per questa emergenza, per affrontare la quale sono necessari interventi straordinari”. “I dati diffusi la settimana scorsa dal Censis parlano chiaro – sottolinea l’assessore –: per quanto riguarda i furti dal 2004 al 2013, in provincia di Padova l’aumento è stato del 143,3%, in quella di Venezia del 120,9%, nel veronese del 103,4%. Ancor più sconcertante è il dato statistico per i reati contro il patrimonio, che tra luglio 2013 e giugno 2014, hanno registrato un aumento di quasi il 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. “Non possiamo rimanere inerti davanti alla cronaca di questi giorni, disseminata da eventi drammatici – ha concluso Ciambetti –. Questa, ripeto, è materia e competenza dello Stato, sia chiaro, e toccherebbe allo Stato intervenire. Purtroppo le politiche di spending review iniziano a farsi sentire nei servizi reali resi alla cittadinanza, compresi, purtroppo, quelli della sicurezza. Non dimentichiamo che le Forze dell’Ordine in Veneto operano ben al di sotto dei loro organici e con mezzi non adeguati alle esigenze di un moderno servizio”.  
   
   
IMMIGRAZIONE, ASSESSORE LOMBARDIA: MANCA COORDINAMENTO NAZIONALE  
 
Milano, 25 febbraio 2015 - "Serve un coordinamento nazionale per gestire gli immigrati che, a flusso continuo, arrivano sul nostro territorio". Lo ha ribadito l´assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, intervenendo su Radiolombardia alla trasmissione ´Pane al Pane´. Politica Italiana Fallimentare - Secondo l´assessore Bordonali, i dati di Frontex dimostrano che la gestione italiana dell´immigrazione "è stata fallimentare". "Nel 2014 - ha spiegato Bordonali - sono arrivati in Italia 170.000 immigrati che, spesso e a sproposito, vengono chiamati profughi". Solo 64.000, infatti, hanno fatto richiesta di asilo. "Gli altri dove sono - ha domandato l´assessore - chi sono e cosa fanno? Non è possibile identificarli perché non si fanno fotosegnalare". Solo 3.000 Hanno Requisiti Per Status Profugo - Dai dati diffusi dal Viminale emerge infatti che sono state esaminate circa la metà delle domande e, di queste, solo 3.000 hanno i requisiti per accedere allo status di profugo. Serve Tavolo Nazionale - Da qui dunque, una richiesta forte al Governo affinché nasca un coordinamento centrale dell´immigrazione. "Le Regioni - ha precisato Bordonali - negli ultimi anni non sono mai state coinvolte nella gestione territoriale degli immigrati. Lo stesso vale per i sindaci che spesso devono subire le decisioni del Viminale e dei prefetti che prendono accordi con i privati per ospitare queste persone in strutture private e/o alberghi". 35 Euro Al Giorno Per Immigrato Schiaffo Morale - Bordonali ha anche precisato che questa operazione non è certo a costo zero. "L´ospitalità di ogni singolo immigrato in questo tipo di strutture - ha detto - costa alla collettività 35 euro al giorno. In un momento di grande crisi economica è un vero schiaffo morale ai nostri cittadini".  
   
   
MOSCHEE, ASSESSORE LOMBARDIA: ITALIA MINACCIATA, OPPOSIZIONE ESULTA  
 
Milano, 25 febbraio 2015 - "Mentre ogni giorno i terroristi minacciano di colpire l´Italia e pubblicano immagini con la bandiera nera sopra il Colosseo, in Lombardia l´opposizione esulta perché, pare, il Governo sarebbe in procinto di impugnare la Legge regionale sui luoghi di culto. Ancora una volta emerge in modo netto ed inequivocabile chi, su una materia così delicata, pretende chiarezza e procedure ben definite e chi, invece, non vede l´ora di inaugurare nuove moschee". Lo dichiara l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, commentando le dichiarazioni di esponenti dell´opposizione in Consiglio Regionale che, durante una conferenza stampa, hanno annunciato la presentazione di un esposto contro la Legge approvata nelle scorse settimane dall´Aula. Obiettivi Legge Regionale - "La nostra Legge - prosegue Viviana Beccalossi- ha l´obiettivo di fissare delle procedure valide per tutti e non lasciare alle singole iniziative de sindaci la decisione su come, dove e in che termini sarà possibile realizzare nuovi luoghi di culto in Lombardia. Una legge che, lo ribadisco nuovamente, è da ritenersi opportuna, utile e necessaria". In un´intervista apparsa oggi sul quotidiano londinese ´Times´ l´assessore ha ribadito, tra l´altro, le sue idee in merito alle notizie di cronaca che giungono dalla Libia. La Nostra Priorità È La Sicurezza - "E´ assurdo - conclude Viviana Beccalossi- che il Governo imponga sempre nuovi arrivi di immigrati alle Regioni e ai Comuni senza nemmeno consultarli, anche e soprattutto vista la concreta minaccia di infiltrazioni di terroristi. Evidentemente a qualcuno sta bene continuare a chiudere gli occhi e pensare che la priorità in questo momento non sia la sicurezza, ma l´avvio dei cantieri per costruire moschee".  
   
   
IMMIGRAZIONE: ZAIA, “ULTIMO ALLARME DA PROCURA ANTIMAFIA, BARCONI NELLE MANI DEL CRIMINE. STOP SBARCHI E TRITON. CREARE FONDO PER AIUTI IN PATRIA A CHI SOFFRE”  
 
Venezia, 25 febbraio 2015 - “Dopo l’esplicito riferimento ai rischi terrorismo da parte del Procuratore Antimafia Franco Roberti, non c’è più tempo da perdere e non è più il momento dell’ipocrisia: i barconi dalla Libia vanno fermati, Triton/mare Nostrum va stoppata, i milioni che si spendono per tutto questo vengano inglobati in un fondo da usare immediatamente per avviare un concreto piano di aiuti alle popolazioni sofferenti nei loro Paesi. L’italia, con la complicità dell’Europa, e sorda ai segnali e agli allarmi che giungono da più parti, sta di fatto agevolando varie tipologie di criminali, dai brutali delinquenti che gestiscono i viaggi, al crimine organizzato che fa loro da sponda in Italia e in Europa, fino alle non escludibili infiltrazioni di terroristi gestite dall’Isis. Senza contare il caos e l’impatto sui territori che si stanno determinando a mano a mano che si verificano gli arrivi, senza preavviso e senza certezze riguardo sia allo stato di salute sia alle generalità delle persone”. Lo dice oggi il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in relazione alle sempre maggiori preoccupazioni che emergono dall’Italia e dall’estero sulla migrazione in corso dalle coste della Libia verso l’Italia, sottolineando che “tutta la situazione sta prendendo una piega sempre più pericolosa, ingestibile e, per certi versi sempre più brutale, come hanno dimostrato le immagini delle violenze che si compiono sulle spiagge libiche”. “Il crimine si è completamente impadronito di questa vicenda – aggiunge Zaia – e non lo dico io. Oggi l’autorevolissima voce del Procuratore Roberti; in precedenza lo hanno indicato l’inchiesta della Procura di Palermo aperta da tempo su possibili infiltrazioni terroristiche nei flussi, l’allarme della Procura di Reggio Calabria sulla possibile saldatura tra l’Isis e la criminalità organizzata, i documenti segreti dell’Isis pubblicati dall’autorevole Daily Telegraph che vanno chiaramente in questo senso, le esplicite dichiarazioni dell’Ambasciatore egiziano a Londra di qualche giorno fa”. “Chi ne ha il potere- conclude Zaia – si assuma le proprie responsabilità e agisca in fretta. Questa è una partita che l’Italia e l’Europa stanno perdendo con ignominia, ma che potrebbero ancora vincere se venisse fatto ciò che logica, buon senso e vera solidarietà consigliano. Per ora, invece, sembra che ci si limiti a sperare che il mare sia mosso e impedisca ai barconi della morte di partire”.  
   
   
MARONI: WELFARE E SOCIALE SONO UNA PRIORITÀ PER LA LOMBARDIA  
 
Varese, 25 febbraio 2015 - "C´è un grande impegno e interesse della Regione Lombardia verso il welfare, il sociale e gli interventi in difesa delle persone fragili, interventi che per noi rappresentano una priorità. Da parte nostra c´è sempre un sostegno economico a belle iniziative come questa. Per questo abbiamo costituito e mantenuto un fondo regionale per il sostegno alle famiglie, alle persone fragili o in difficoltà, come per esempio i minori. E´ un impegno che voglio mantenere, nonostante i tagli che stiamo subendo dal Governo. Su questo il sostegno della Regione Lombardia ci sarà sempre". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo all´inaugurazione delle nuove strutture di Villa Giuditta che ospiteranno una comunità educativa per minori e un ambulatorio di riabilitazione per l´età evolutiva. Sistema Welfare D´eccellenza - "Il sistema di welfare lombardo - ha aggiunto Maroni - rappresenta un´eccellenza non solo a livello italiano ma a livello europeo, perché qui in Lombardia, più che in altre Regioni, c´è una presenza più forte del volontariato e uno spirito comune di voler aiutare gli altri, di mettersi a disposizione per il prossimo e questo rende il nostro sistema di welfare un´eccellenza. Il Governo ha tagliato alla Regione Lombardia oltre un miliardo di euro, per cui anche noi dobbiamo darci delle priorità, perché non faremo tagli lineari, ma le risorse per sostenere il welfare e il sociale da parte nostra ci saranno sempre".  
   
   
PROGETTO "18+1": "REGIONE UMBRIA SOSTIENE INIZIATIVE A FAVORE DEI RAGAZZI IN USCITA DA COMUNITÀ A 18 ANNI"  
 
Perugia, 25 febbraio 2015 – "Interrompere in modo brusco al compimento del diciottesimo anno di età l´accompagnamento dei ragazzi che, non potendo contare sul sostegno dei propri familiari, vengono affidati a comunità per minori, significa, in alcuni casi, vanificare tutto il lavoro degli educatori e i successi raggiunti all´interno di un percorso educativo tutelato": la vicepresidente della Regione Umbria, con delega al Welfare e alle politiche per l´Infanzia, Carla Casciari, difende e continua a sostenere la validità e l´importanza del progetto "18+1", realizzato dall´associazione Fuori dall´Ombra e finanziato con risorse regionali, a favore dei ragazzi in uscita dalle comunità per minori appena raggiunta la maggiore. "Apprendo con rammarico la notizia secondo la quale il Comune di Perugia avrebbe bocciato il progetto in sede di Consiglio comunale - dice la vicepresidente - La Giunta regionale ha sostenuto e sostiene in diversi Comuni della regione, iniziative sperimentali di sostegno rivolti a ragazzi che, a causa di eventi ed esperienze dolorose legate alla loro infanzia, sono privi di una solida rete familiare e sono quindi affidati a comunità per minori dalle quali uscirebbero al compimento del diciottesimo anno d´età, col rischio di vanificare gli sforzi compiuti. Il progetto "18+1" – aggiunge la vicepresidente - si pone obiettivi che vanno ben oltre il puro assistenzialismo e prevede che i ragazzi neo maggiorenni in uscita dalle comunità, possano risiedere presso un´abitazione tutelata e, grazie al supporto di personale qualificato, di essere avviati verso un percorso di autonomia possibile, che è fatto di conoscenze educative e professionali necessarie per la ricerca di un lavoro, per completare magari il percorso formativo, ma anche di certezze individuali che si acquisiscono essendo parte, e quindi protagonisti attivi, di una comunità". Casciari ha quindi precisato che "il progetto "18+1" si colloca all´interno del processo di revisione del regolamento regionale di autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori nel quale sarà previsto un nuovo articolo inerente proprio la sperimentazione di nuovi servizi e ulteriori tipologie di accoglienza a minore intensità assistenziale". Di conseguenza secondo la vicepresidente Casciari, "la bocciatura del Comune di Perugia, non solo inficia la buona riuscita del progetto per i giovani che già sono ospiti della struttura, ma preclude la possibilità che altri giovani nelle stesse condizioni possano usufruire delle rete di opportunità che progetti come questi mettono in campo". Concludendo Casciari evidenzia che "sebbene la Giunta Regionale sia impegnata nel sostenere l´affidamento familiare quale forma alternativa di tutela per i minori, in Umbria, stando agli ultimi dati a disposizione del Cento Nazionale di Documentazione e analisi per l´infanzia e l´adolescenza, ci sono 202 minori ospiti nelle 31 strutture residenziali presenti sul territorio. Di questi, tra i presi in carico, 88 hanno un´età compresa fra i 15 e i 17 anni, mentre quelli appena maggiorenni, con età compresa fra 18 e 21 anni, sono 9. E´ proprio per quest´ultime fasce d´età che si rende necessario lo sforzo congiunto delle istituzioni per strutturare percorsi di autonomia, cercando di dare risposte coerenti con l´età e i bisogni, nel rispetto della dimensione umana del ragazzo che si sta avvicinando alla vita adulta. E diciotto anni sono davvero pochi per lasciare un ragazzo in balìa di se stesso".  
   
   
VITTIME INNOCENTI DELLA CRIMINALITÀ, RINNOVATA INTESA TRA FONDAZIONE POLIS E ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 25 febbraio 2015 -È stato sottoscritto ieri mattina il rinnovo del protocollo di intesa tra la Fondazione Polis della Regione Campania e l´Ordine degli Psicologi della Campania per l´assistenza psicologica a favore dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, siglato il 15 novembre 2011. All´iniziativa sono intervenuti l´assessore regionale alle Autonomie Locali Pasquale Sommese, il presidente del Comitato Scientifico e il segretario generale della Fondazione Polis, rispettivamente Geppino Fiorenza ed Enrico Tedesco, la presidente dell´Ordine degli Psicologi Antonella Bozzaotra e una delegazione dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. “Il rinnovo dell´intesa rappresenta un importante momento finalizzato a potenziare ulteriormente l´aiuto quotidiano che la Fondazione Polis offre ai familiari delle vittime innocenti della criminalità”, ha sottolineato l´assessore Sommese. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il segretario generale della Fondazione Polis Enrico Tedesco - è garantire un sostegno sempre più articolato e scientifico ai familiari delle vittime, sulla base di una collaborazione intrapresa tre anni fa con l´Ordine degli Psicologi, che finora ha raccolto e dato risposte a ben 30 richieste di aiuto.” “L´intesa che andiamo a rinnovare ha un´importanza fondamentale nell´ambito delle attività che la Fondazione Polis porta avanti a beneficio dei familiari delle vittime”, ha evidenziato Geppino Fiorenza, “perché va ad incidere sull´anima delle persone. Dall´elaborazione del lutto possono nascere esperienze di straordinaria positività, ne è testimonianza il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.” “Tre anni fa abbiamo fatto una scelta di campo, per la tutela dei familiari delle vittime, convinti di essere nel giusto: oggi possiamo affermare di avere una nuova consapevolezza, per un impegno sempre più efficace e convinto, anche grazie alla costante interazione con gli operatori della Fondazione Polis”, ha concluso la presidente dell´Ordine degli Psicologi Antonella Bozzaotra. Di seguito le principali novità emerse dal rinnovo dell´intesa: alla segnalazione della richiesta pervenuta alla Fondazione dal familiare, l´Ordine individua uno psicologo disponibile ad un numero di colloqui gratuiti pari a massimo 4; i costi dell´intervento, per i successivi interventi, saranno a carico della Fondazione Polis nell´ambito di un fondo dedicato; laddove emerga per il familiare la necessità di un percorso di più lunga durata il professionista si impegna ad applicare la tariffa minima prevista dal tariffario professionale; in caso di riduzione della disponibilità delle risorse economiche, saranno privilegiate quelle situazioni che al momento non avranno usufruito di alcun contributo o riconoscimento statale; le condizioni del Protocollo saranno estese ai percorsi di sostegno psicologico in corso, dal momento della sottoscrizione; gli interventi psicologici si svolgeranno presso gli studi privati dei professionisti interessati e, ove si rendesse necessario, presso uno spazio appositamente predisposto nei locali della Fondazione Polis; l´Ordine si impegna ad attivare metodiche di supervisione, coordinamento e raccolta dati sulle attività cliniche svolte dai singoli professionisti.  
   
   
BOLZANO: INCONTRO PROVINCIA-INPS: PATTO GENERAZIONALE, CONGEDI NEL SETTORE PRIVATO  
 
Bolzano, 25 febbraio 2015 - L’attuazione del patto generazionale e il miglioramento della situazione delle madri lavoratrici nel privato sono stati due dei temi affrontati il 23 febbraio dal gruppo di lavoro Provincia-inps. Alla riunione hanno partecipato l’assessora provinciale Waltraud Deeg, il presidente dell’Inps provinciale Helmut Warasin e la sua vice Veronika Meraner. La collaborazione tra Provincia e Inps ha preso le mosse da una serie di incontri fra l´assessora Deeg e il direttore regionale Marco Zanotelli e dalla volontà di integrare i diversi servizi ai cittadini in una ottica nuova e più vicina alle esigenze della cittadinanza: in questa nuova visione della pubblica amministrazione l´assessora Deeg e il direttore Zanotelli promuoveranno entro l´anno una conferenza sui nuovi servizi ai cittadini erogati dai due enti che potrà vedere la partecipazione del nuovo presidente dell´Inps Tito Boeri. Tra i punti approfonditi oggi nel tavolo tecnico Provincia-inps ampio spazio ha avuto l´attuazione del patto generazionale nella pubblica amministrazione. "Un passaggio di consegne armonico e senza intoppi rappresenta una priorità, per questo puntiamo ad attuare il patto generazionale il più rapidamente possibile senza penalizzare i dipendenti con maggiore anzianità di servizio", ha sottolineato l´assessora Waltraud Deeg. Per questo la Provincia sta cercando soluzioni praticabili e applicabili nel breve periodo "e naturalmente l´Inps è il primo e più importante interlocutore." Da chiarire è in primo luogo la questione di garantire la piena assicurazione pensionistica del personale nei casi di riduzione delle ore lavorative. Da parte dell´Inps sono state indicate diverse possibilità di soluzione, delle quali la più chiara ma anche più lunga è quella dell´iter parlamentare attraverso una legge statale. Un´altra possibilità è data dall´assicurazione volontaria dei lavoratori con maggiore anzianità e del rimborso da parte dell´ente pubblico, che però comporta un maggiore carico burocratico per gli interessati e ha effetti sul calcolo della pensione. Una terza possibilità potrebbe essere la stipula di un accordo fra Provincia e Inps sulla falsariga di quanto avviene per il patto generazionale nel settore privato. L´ampliamento del congedo parentale per le lavoratrici nel privato è stato un altro tema affrontato nell´incontro. "Attualmente sono oltre 600 le donne che ogni anno si licenziano alla scadenza del periodo di maternità previsto per legge", ha ricordato Deeg. Se l´ente pubblico potesse assumere la copertura pensionistica per un determinato periodo di tempo e se il datore di lavoro privato allungasse la garanzia del posto di lavoro, "sarebbe sicuramente possibile abbassare il numero delle donne che lasciano l´occupazione, con un vantaggio anche sul piano economico", ha aggiunto Deeg. Nella riunione si è parlato anche del trasferimento dati fra Inps, Provincia, Regione e Pensplan, dell´assicurazione complementare volontaria e della sua semplificazione, del risparmio casa per i dipendenti pubblici e del trattamento di fine rapporto. Un altro tema affrontato è stato il cosiddetto "bonus bebé" statale, per il quale non è stata ancora chiarita in dettaglio la procedura del suo pagamento. "Con i vertici locali dell´Inps abbiamo concordato di approfondire i singoli temi in altrettanti gruppi di lavoro per definire assieme soluzioni efficaci e a lungo termine", ha concluso l´assessora Deeg.