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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Marzo 2015
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA UN PACCHETTO SULLA TRASPARENZA FISCALE  
 
Bruxelles, 19 marzo 2015 - Si stima che l’elusione dell’imposta sulle società privi i bilanci pubblici degli Stati membri dell’Unione di vari miliardi di euro l’anno. Essa compromette inoltre l’equa ripartizione degli oneri tra i contribuenti e la concorrenza leale tra le imprese. Le società sfruttano la complessità delle norme fiscali e la mancanza di cooperazione tra gli Stati membri per trasferire gli utili e ridurre al minimo le loro imposte. Potenziare la trasparenza e la cooperazione è pertanto fondamentale nella lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva e le pratiche fiscali abusive. Il pacchetto sulla trasparenza fiscale presentato in data odierna mira a garantire che gli Stati membri dispongano delle informazioni di cui hanno bisogno per proteggere le loro basi imponibili e individuare efficacemente le imprese che cercano di eludere la loro giusta quota di tasse. “Ognuno deve pagare la giusta quota di tasse. Questo principio vale per le multinazionali come per tutti gli altri. Con la proposta odierna sullo scambio automatico di informazioni le autorità fiscali sarebbero in grado di individuare più efficacemente lacune in materia fiscale o duplicazioni di imposta tra gli Stati membri. Nei prossimi mesi proporremo azioni concrete per porre rimedio a tali lacune o duplicazioni. Ci impegniamo a dare seguito alle promesse con azioni reali, credibili ed eque”, ha dichiarato il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l’Euro e il dialogo sociale. Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “Non possiamo più tollerare le società che evitano di pagare la loro giusta quota di tasse e i regimi che consentono loro di farlo. Bisogna ricostruire il nesso tra il luogo in cui le società realizzano effettivamente gli utili e il luogo in cui sono tassate. Per conseguire questo obiettivo gli Stati membri devono dare prova di apertura e lavorare insieme. Questo è l’obiettivo che l’odierno pacchetto sulla trasparenza fiscale si propone di conseguire.” La trasparenza sulle decisioni fiscali preventive - L’elemento centrale del pacchetto sulla trasparenza fiscale presentato in data odierna è una proposta legislativa intesa a migliorare la cooperazione tra gli Stati membri in relazione ai ruling fiscali transfrontalieri da essi emanati; il pacchetto mira a segnare l’inizio di una nuova era di trasparenza. Attualmente lo scambio di informazioni tra gli Stati membri sui ruling fiscali è estremamente ridotto. È a discrezione dello Stato membro decidere se un ruling fiscale potrebbe essere pertinente per un altro paese dell’Unione. Di conseguenza gli Stati membri spesso non sono a conoscenza di ruling fiscali transfrontalieri emanati da altri paesi dell’Ue che possono avere ripercussioni sulla loro base imponibile. La mancanza di trasparenza sui ruling fiscali viene sfruttata da alcune società per ridurre artificialmente la loro contribuzione fiscale. Per ovviare a questa situazione, la Commissione propone di eliminare tale margine di discrezione e interpretazione. Gli Stati membri saranno ora tenuti a scambiare automaticamente le informazioni sui loro ruling fiscali. La Commissione propone di fissare un calendario rigoroso: ogni tre mesi le autorità fiscali nazionali dovranno inviare una breve relazione a tutti gli altri Stati membri in merito a tutti i ruling fiscali transfrontalieri da esse emanati. Gli Stati membri potranno poi chiedere informazioni più dettagliate su un determinato ruling. Lo scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali consentirà agli Stati membri di individuare talune pratiche fiscali abusive attuate dalle imprese e di adottare le misure necessarie in risposta. Questo nuovo sistema dovrebbe anche incoraggiare una più sana concorrenza in campo fiscale, in quanto le autorità tributarie saranno meno inclini a offrire alle imprese un trattamento fiscale selettivo una volta che questo sia soggetto al controllo delle loro omologhe negli altri Stati. Altre iniziative di trasparenza fiscale - Il pacchetto odierno contiene anche una comunicazione che delinea una serie di altre iniziative volte a far progredire il programma di trasparenza fiscale nell’Unione. Esse sono: Valutare possibili nuovi obblighi in materia di trasparenza per le multinazionali - La Commissione esaminerà la fattibilità di nuovi obblighi di trasparenza per le società, quali la comunicazione al pubblico di determinate informazioni fiscali da parte delle multinazionali. Gli obiettivi, i benefici e i rischi di un’iniziativa di questo tipo devono essere esaminati attentamente. La Commissione valuterà pertanto l’impatto di eventuali ulteriori obblighi di trasparenza per contribuire a orientare una decisione in una fase successiva. Rivedere il codice di condotta sulla tassazione delle imprese - Il codice di condotta sulla tassazione delle imprese è uno dei principali strumenti dell’Ue per garantire condizioni eque di concorrenza in materia di imposta sulle società. Esso fissa i criteri che stabiliscono se un regime tributario sia dannoso o no e obbliga gli Stati membri ad abolire le misure fiscali dannose che violano il codice. Gli Stati membri si riuniscono periodicamente per valutare la loro conformità al codice.Tuttavia negli ultimi anni l’efficacia del codice nell’eliminare i regimi di tassazione dannosi è diminuita in quanto i suoi criteri non tengono conto dei sistemi più sofisticati di elusione dell’imposta sulle società. La Commissione collaborerà pertanto con gli Stati membri per rivedere il codice di condotta e il mandato del gruppo “Codice di condotta” al fine di renderlo più efficace nel garantire una concorrenza fiscale equa e trasparente all’interno dell’Ue. Quantificare l’entità dell’evasione e dell’elusione fiscali - La Commissione, insieme a Eurostat, collaborerà con gli Stati membri per esaminare come sia possibile ottenere una stima attendibile del livello di evasione ed elusione fiscali. È sempre più evidente che l’evasione e l’elusione sono estese e causano perdite significative di gettito fiscale. Finora, tuttavia, l’entità e l’incidenza di questi problemi non sono state quantificate in modo preciso. Statistiche affidabili della portata e dell’impatto di tali fenomeni aiuterebbero ad elaborare misure strategiche più mirate per contrastarli. Abrogare la direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio - La Commissione propone di abrogare la direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio, dal momento che tale atto è stato superato da una normativa europea più ambiziosa, che prevede uno scambio automatico di più ampia portata per quanto riguarda le informazioni sui conti finanziari, inclusi i redditi da risparmio (Ip/13/530). L’abrogazione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio razionalizzerà il quadro per lo scambio automatico di informazioni finanziarie ed eviterà incertezza giuridica o oneri amministrativi aggiuntivi per le autorità fiscali e le imprese. Prossime tappe - Le due proposte legislative di questo pacchetto saranno trasmesse al Parlamento europeo per consultazione e al Consiglio per adozione. Gli Stati membri dovrebbero raggiungere un accordo sulla proposta relativa ai ruling fiscali entro la fine del 2015, in modo che possa entrare in vigore il 1º gennaio 2016. Dato che nel dicembre 2014 il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare questa proposta, si auspica il pieno impegno politico per il raggiungimento tempestivo di un accordo. La prossima tappa sarà costituita da un piano d’azione sulla tassazione delle imprese, che sarà presentato prima dell’estate. Questo secondo piano d’azione si concentrerà sulle misure volte a rendere più equa ed efficiente l’imposta sulle società all’interno del mercato unico e comprenderà un rilancio della base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (Ccctb) e idee per integrare a livello dell’Unione le nuove azioni dell’Ocse/g20 finalizzate a contrastare l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (Beps).  
   
   
OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO MOSCOVICI ALLA PRESENTAZIONE DEL PACCHETTO FISCALE TRASPARENZA  
 
Bruxelles, 19 marzo 2015 - Signore e signori, Sono lieto di vedere oggi a discutere con voi un aspetto fondamentale dell´economia europea, e fondamentale per la nostra strategia di recupero fiscale. Perché questo problema così fondamentale? Perché " Nel momento in cui gli Stati membri stanno facendo notevoli sforzi per il consolidamento delle finanze pubbliche; Nel momento in cui i cittadini sono chiamati a sostenere questi sforzi - e quando uno fa questi sforzi, ha una visione della giustizia superiore; E in un momento in cui molte aziende in tutta Europa stanno lottando per rimanere a galla, è diventato assolutamente inaccettabile per i nostri cittadini che le aziende si rifiutano di pagare la loro giusta quota di tasse, o sfruttare un particolare meccanismo di astrazione o minimizzato. E ´assolutamente inaccettabile che ogni giorno vediamo nuove imprese si sforzano di ridurre a un filo le tasse, attraverso una strategia di pianificazione fiscale aggressiva. Dobbiamo fermarlo. Si tratta di un fondamentale aspettative dei cittadini. E ´il momento di ristabilire l´equità fiscale - per garantire che le aziende pagano il dovuto istituzioni pubbliche: la loro giusta quota, al posto giusto. Il mercato unico presuppone la libertà e la concorrenza, ma non dovrebbe essere sfruttato a fini di concorrenza fiscale sleale, con regimi fiscali eccessivamente complesse che incoraggiano le multinazionali di trasferire i loro profitti. I cittadini si aspettano che noi prendiamo le nostre responsabilità. Tornando ad un principio fondamentale che sembra così evidente che è stato dimenticato: ricostruire il legame geografico tra tassazione e benefici derivanti dalle attività commerciali. Questo è ciò che proponiamo oggi, quattro mesi dopo l´annuncio fatto dal Presidente Juncker al Parlamento europeo, sono stato al suo fianco, con la prima serie di misure per promuovere la trasparenza fiscale. Primo treno, perché non ci saranno altri. [Iva Trasparenza Package] Di cosa si tratta esattamente? La trasparenza fiscale è assolutamente essenziale per la lotta contro le pratiche fiscali opache e sleali. Molto è già stato fatto a livello europeo per progredire in questo settore, con misure che suonano la campana a morto del segreto bancario o che consentono lo scambio automatico di informazioni su molti dati fiscali. Mentre sono sul segreto bancario, che una parte. Domani, inoltre, faremo un passo decisivo verso la trasparenza fiscale. La Commissione e la Svizzera concludono i negoziati a livello tecnico del nuovo accordo fiscale, che garantirà la piena trasparenza dei conti bancari tra l´Unione europea e la Svizzera, domani sarà la sigla di questo accordo. Firmerò l´accordo definitivo prima dell´estate con il ministro svizzero Eveline Widmer Schlumpf. Inoltre, potrebbe avvenire a Berna. Ma siamo ben lontani dall´avere ritmo mantenuto per quanto riguarda la trasparenza sul reddito delle società. La cooperazione tra le amministrazioni fiscali nazionali e troppo debole e troppo strutturati. Queste debolezze esistono e sono ampiamente utilizzati da alcune aziende di evadere le tasse e quindi erodere la base imponibile e quindi il reddito degli Stati membri. La nostra conclusione è semplice: attraverso il rafforzamento della cooperazione tra le autorità fiscali nazionali, che affronterà queste debolezze, ed è l´obiettivo delle misure adottate oggi. [Decisioni fiscali] La nostra proposta di punta di oggi è quello di introdurre uno scambio automatico di informazioni sulle "decisioni fiscali" [in francese -le decisioni fiscali previsto rescritti in materia fiscale]. Vogliamo fare luce su questo aspetto molto opaco di tassazione delle imprese. Non si tratta di criticare queste sentenze fiscali, che hanno il loro significato: quando una società investe in Europa, ha bisogno di certezza, prevedibilità, e portano la certezza specialmente nell´ambiente di aziende. Si tratta di un principio di buon governo per le imprese di conoscere in anticipo l´importo dell´imposta che devono svolgere. Questo non è il principio che ci rivolgiamo. La nostra proposta riguarda la mancanza di trasparenza di queste decisioni, spesso segrete o confidenziali. Perché è l´opacità che crea situazioni discutibili. Troppo spesso, gli Stati membri non sono a conoscenza delle decisioni prese da un altro Stato membro, in quanto possono influire direttamente e rappresentano carenze in termini di risorse fiscali. Tuttavia, il mercato unico chiama giustamente trasparenza nei confronti dei suoi partner europei quando si tratta di aziende che operano in diversi Stati membri e la definizione di una multinazionale, è proprio quello di operare in diversi paesi. Queste situazioni concorrenza fiscale sleale non sono accettabili. La Commissione ha già prima in questo settore - quattro approfondite indagini sono state aperte in aiuto di Ether ha fatto il mio collega Marghete Vestager su decisioni fiscali adottate da Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi. E la Commissione ha chiesto a tutti gli Stati membri di fornire informazioni sulle loro decisioni fiscali pratiche per determinare se questi benefici fiscali sono o non sono falsino la concorrenza nel mercato interno. Ma più in generale, al di là di queste indagini, le attuali norme comunitarie non adeguatamente dotare i governi a proteggere le loro basi imponibili. La proposta, vi presento oggi cambierà quella. Con lo scambio automatico di informazioni, tutti gli Stati membri dovranno condividere i dettagli con l´altro in tutte le loro decisioni fiscali transfrontalieri, sistematicamente ogni 3 mesi. A differenza delle attuali disposizioni di pronuncia fiscali - qui arent Chiaramente sufficiente - non ci saranno clausole di salvaguardia, e c´è spazio per l´interpretazione, una requisiti tesi. I Autorités fiscali Tali informazioni devono scambio sarà pre-definiti. Sarà sufficiente completo per permettere agli Stati membri di imposta per la valutazione se una decisione è soggetta a ´em. Scopo It Will aussi essere abbastanza facile da evitare inutili oneri amministrativi. Se, dopo questo scambio iniziale, uno Stato membro ritiene che ha bisogno di più informazioni era Particolare sentenza, può richiedere ulteriori informazioni. Come risultato, Gouvernements sarà più consapevoli degli effetti delle sentenze degli altri sui loro entrate proprie, e meglio attrezzati per Will Be reagire. Greater aussi trasparenza porterà ad una maggiore controllo, qui ulteriormente Top porta benefici. E dovrei dissuadere gli Stati membri irragionevoli decisioni fiscali offerta, e sentenze Scoraggiare le imprese di utilizzare per spostare i profitti ed evitare le tasse. Così si creerà un circolo virtuoso. Assicurando una maggiore apertura entre Stati membri, e più le amministrazioni fiscali cooperazione entre, proposta di oggi radicalmente Migliorare la trasparenza su decisioni fiscali Rispetto alla posizione di Abebooks web affrontare oggi. Questo, a sua volta, ci avvicinarsi al nostro obiettivo di tassazione più equa e la concorrenza fiscale equa nell´Ue. [Trasparenza Wider] Vorrei passare a L´autre Elementi brevemente pacchetto di oggi. Non voglio passare attraverso di loro tutto in dettaglio, lo scopo vedrete Abebooks web vuole adottare un approccio globale alla tassa Migliorare la trasparenza, da: Razionalizzare le nostre regole Migliorare i nostri strumenti attuali Cerco una base statistica affidabile per meglio indirizzare le nostre misure di politica Considerando se ulteriori nuove norme sulla trasparenza dovrebbero essere introdotte. Perché ho detto, il pacchetto di oggi non è la fine della storia, è l´inizio della storia. Su quest´ultimo punto abbiamo-iniziato una riflessione sull´opportunità di ulteriori misure di trasparenza migliori - come i requisiti di informativa al pubblico per le multinazionali - potrebbero essere utili. Abbiamo avuto un breve dibattito perché era un punto A nel Collegio pochi minuti fa e il presidente Juncker ha sottolineato asked shoulds web andare avanti che contano. Si tratta di una questione complessa. Non è una decisione può prendere alla leggera Abebooks web. Personalmente sono a favore delle piena trasparenza fiscale: per Gouvernements e per le aziende. Io sono obiettivo aussi, ovviamente, impegnati a prendere decisioni politiche sono ben fondate che: che le decisioni siano basate su una corretta analisi e prove; Quel-have sound e oggettivi chiaramente benefici approvazione, e evitare costi disproporzionamento per le aziende o minare modelli di business. Questo non è il nostro scopo, ovviamente, dobbiamo fare di business e le aziende devono stare tranquillo. Questo non è annuncio di trasparenza, questa è la mia convinzione personale. Non siamo ancora sul tema della Non disclosure per le aziende pubbliche. Goal Siamo impegnati a una valutazione profonda e completa di questo problema, qui ci permetterà di prendere una decisione informata in un secondo corso. Questo stage tardi può essere il secondo pacchetto Abebooks web presenterà prima dell´estate, o altre decisioni migliori, qui vorrei accadere prima della fine dell´anno. Terremo un aussi occhio sulla scena mondiale. Come siete senza dubbio a conoscenza, vi sono importanti riforme internazionali in corso per affrontare l´evasione fiscale -internationally. Questi possono integrare e rafforzare il nostro lavoro a livello comunitario, e noi-sono-stati attivamente impegnati nel processo di svilupparle. La cooperazione con l´Ocse o nel quadro del G20. Ora dobbiamo continuare a spingere i nostri partner internazionali per andare oltre - in base al livello di ambizione Abebooks web sono pronti a dimostrare negli Stati Uniti. Come sapete, il presidente Juncker ha già proposto sistema globale di scambio di informazioni automatico per decisioni fiscali, al G20 di novembre. Oggi, la Ce ha Tic responsabilità per l´Unione europea, questo obiettivo può essere estesa e continueremo questa battaglia nel quadro del G20, al più tardi nella riunione del Fmi nel mese di aprile. Si tratta di un obiettivo Abebooks web continuerà a perseguire. Signore e signori, La velocità e la fermezza con cui incontriamo le aspettative dei nostri cittadini dimostra l´assoluta determinazione della Commissione di spostare le linee. Il nostro programma è ambizioso, ma non può essere altrimenti, data la posta in gioco. Il sito che lanciamo oggi non si fermerà qui. Questo è un primo passo necessario, importante e urgente il nostro lavoro per migliorare l´ambiente fiscale per le imprese in Europa. A nome della Commissione europea, vi do appuntamento proprio qui prima dell´estate, di presentare un piano d´azione globale in materia di tassazione delle imprese in Europa. Nel frattempo, mi baso su un forte sostegno politico del Parlamento europeo, che ha spinto molto in questa direzione, e un rapido accordo in seno al Consiglio sulla proposta di decisioni anticipata in materia fiscale. L´obiettivo è l´effettiva attuazione di tale direttiva nel gennaio 2016. E ´importante che lo scambio di informazioni si riferiscono alle decisioni fiscali esistenti per 10 anni, perché questo è veramente quello che è tutta una questione di dimensione retroattiva è importante perché è richiesto tale trasparenza. Oggi, la Commissione ha preso le sue responsabilità e mette sul tavolo un quadro europeo per rendere le imprese l´imposta più equi ed efficienti in Europa, in un momento in cui, più che mai, abbiamo bisogno. Mi aspetto che gli Stati membri a fare lo stesso, ma non ho dubbi, credo che la questione viene rapidamente perché è maturo e sono sicuro che gli Stati membri saranno consapevoli del fatto che è saggio avanzare in questa direzione e per muoversi alla stessa velocità della Commissione voleva.  
   
   
LOTTA CONTRO L´EVASIONE FISCALE DELLE IMPRESE:  
 
 Bruxelles, 19 marzo 2015 - Domande 1.General 1.1 Perché la Commissione presenterà un pacchetto fiscale di trasparenza? La Commissione ha fatto della lotta contro l´evasione fiscale e l´elusione fiscale delle imprese una priorità politica, in vista della creazione di un mercato unico socialmente ed economicamente più efficiente. Mentre molto è stato fatto per promuovere questa agenda in questi ultimi anni (vedi sotto), ci sono ampie prove che sono necessarie ulteriori misure prima che gli Stati membri sono sufficientemente attrezzati per affrontare efficacemente questi problemi. Ciò è particolarmente vero nel settore della tassazione delle imprese, in cui vi è chiaramente spazio per migliorare, quando si tratta di cooperazione degli Stati Uniti contro la pianificazione fiscale aggressiva e regimi fiscali dannosi. Nel momento in cui i cittadini stanno facendo sforzi enormi e molte piccole imprese stanno lottando per rimanere a galla, la capacità di alcuni - per lo più multinazionali - le aziende di ridurre al minimo le tasse attraverso la pianificazione fiscale aggressiva è intollerabile. Evasione fiscale Corporate mangia non solo in ricavi tanto necessari ´Stati membri, ma danneggia anche morale pubblica e crea svantaggi competitivi per le imprese che non possono, o non vogliono, impegnarsi in pratiche fiscali abusive. Tuttavia, gli Stati membri non possono affrontare questo problema attraverso misure puramente nazionali. Evasione fiscale Corporate è ampia scala e pianificatori fiscali globali e aggressive utilizzano tecniche complesse, transfrontaliere per ridurre al minimo il loro onere fiscale. Il problema è aggravato dal fatto che molti Stati membri hanno istituito regimi fiscali per incoraggiare le multinazionali a spostare i profitti alla loro giurisdizione. L´attuale basso livello di trasparenza nella tassazione delle imprese consente queste pratiche di continuare incontrastato, perché gli Stati membri mancano informazioni sull´impatto che i regimi fiscali di altri paesi stanno avendo sul proprio. Significa anche che scappatoie tra i regimi fiscali nazionali passano inosservati e sono lasciate aperte per i pianificatori fiscali aggressive da sfruttare. Pertanto, al fine di ristabilire il legame tra fiscalità e reale attività economica e per affrontare in modo efficace l´evasione fiscale delle imprese, la Commissione ha individuato la trasparenza fiscale come una priorità. Le misure presentate oggi dovrebbero contribuire a iniettare una maggiore apertura in regimi fiscali aziendali ´Stati membri e di rendere le aziende più responsabili delle loro pratiche fiscali. 1.2 Qual è la differenza tra evasione fiscale e l´elusione fiscale delle imprese? L´evasione fiscale è l´occultamento intenzionale di reddito o di beni per sfuggire pagare le imposte dovute su di loro. E ´illegale. L´evasione fiscale può essere effettuata da persone fisiche, società o altri organismi, quali i trust. Evasione fiscale, invece, è principalmente associato con società, anziché individui. E ´di solito cade solo nei limiti di legge, ma va contro lo spirito della legge. Utilizzando tecniche di pianificazione fiscale aggressiva, alcune aziende sfruttano scappatoie legali dei sistemi fiscali e gli squilibri tra le norme nazionali per ridurre al minimo le loro fatture fiscali ed evitare di pagare la loro giusta quota di tasse. Evasione fiscale aziendale comporta spesso profitti artificialmente spostando verso giurisdizioni a bassa o nulla fiscali per ridurre la responsabilità fiscale, minando così il principio che la tassazione dovrebbe riflettere in cui si verifica l´attività economica. 2. Questioni Fiscali 2.1 Che cosa è una sentenza imposta? Una sentenza fiscale è una conferma o garanzia che le autorità fiscali danno ai contribuenti su come sarà calcolato loro imposta. Sentenze fiscali sono solitamente attribuiti a fornire certezza del diritto per i contribuenti, spesso confermando il trattamento fiscale di una transazione commerciale di grandi dimensioni o complessi. Sentenze fiscali sono per lo più forniti in anticipo del luogo dell´operazione prendere o una dichiarazione dei redditi in corso depositata. In casi transfrontalieri, decisioni fiscali possono influenzare l´assegnazione di utili imponibili di un gruppo tra i suoi filiali situate in diversi paesi. Ad esempio, una sentenza imposta potrebbe chiarire il trattamento fiscale della R & D o di proprietà intellettuale, o aiutare a determinare se talune società holding verrebbero tassate e in che modo. Un tipo particolare di interpello, noto come Pricing Arrangement Advance (Apa), è utilizzato per confermare gli accordi sui prezzi di trasferimento di una società, cioè i prezzi dei beni e servizi forniti da una filiale di un gruppo societario di un´altra filiale dello stesso gruppo. Sentenze fiscali sono in sé non considerata un problema e molti Stati membri rilasciano loro. Ma c´è un problema se la sentenza imposta dà un trattamento preferenziale a determinate imprese o (intenzionalmente o no) facilita la pianificazione fiscale aggressiva. Ad esempio, le decisioni fiscali che offrono un basso livello di imposizione fiscale in uno Stato membro possono incoraggiare le aziende a spostare artificialmente profitti lì, portando a gravi perdite di gettito per gli altri Stati membri. 2.2 Perché la Commissione propone nuovi requisiti di trasparenza per le decisioni fiscali? Maggiore trasparenza per decisioni fiscali è urgente per affrontare la pianificazione fiscale aggressiva e garantire una concorrenza fiscale leale tra gli Stati membri. Ciò è stato messo in luce attraverso le indagini sugli aiuti di Stato in corso della Commissione, il lavoro svolto dal Codice di condotta per la tassazione delle imprese e le recenti rivelazioni pubbliche. Una sentenza fiscale rilasciato da uno Stato membro può avere un impatto sui diritti di tassazione o ricavi di un altro Stato membro. Ad esempio, le decisioni fiscali che si traducono in un basso livello di imposizione fiscale in uno Stato membro possono invogliare le imprese a spostare artificialmente profitti lì, portando a grave erosione della base fiscale per gli altri Stati membri. Inoltre, le decisioni fiscali possono inavvertitamente creare scappatoie tra i sistemi fiscali ´Stati membri (ad esempio, in cui due Stati membri autonomamente decidono di una deduzione fiscale per una società sullo stesso reddito), che i pianificatori fiscali aggressive possono sfruttare per ridurre al minimo il loro contributo fiscale globale. Il quadro attuale non prevede uno scambio automatico di informazioni, il che significa che gli Stati membri sono spesso inconsapevoli delle reciproche decisioni fiscali, o l´effetto di questi stanno avendo sulle proprie basi imponibili. Di conseguenza, non sono in grado di prendere la risposta necessaria e adeguata per la pianificazione fiscale aggressiva guidata da decisioni fiscali. Con l´introduzione dello scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali, l´Ue propone una terza maggiore revisione della direttiva sulla cooperazione amministrativa. Ciò meglio dotare gli Stati membri di proteggere le loro basi imponibili e le contro-agire pianificazione fiscale aggressiva. Si deve anche dissuadere le imprese di utilizzare le sentenze imposte come parte della loro pianificazione fiscale aggressiva, in quanto saranno oggetto di maggiori controlli e consapevole della maggiore vigilanza che le autorità fiscali avranno. Regole 2.3 Quali informazioni di scambio sono attualmente in vigore per decisioni fiscali? Attualmente, la normativa Ue prevede per lo scambio spontaneo di informazioni sulle decisioni fiscali, ma solo in determinate circostanze. Queste disposizioni scambio spontaneo richiedono uno Stato membro di comunicare informazioni sulla loro decisione di imposta (s) a qualsiasi altro Stato membro per il quale le informazioni possono essere rilevanti. Tuttavia, questo sistema lascia un sacco di spazio per l´interpretazione da parte dello Stato membro che emette la sentenza fiscale. Tale Stato decide cosa è "rilevante" e che altri Stati membri dovrebbero ricevere le informazioni. In alcuni casi, questo margine di manovra può essere sfruttata deliberatamente per evitare la condivisione delle informazioni. In altri casi, lo Stato membro che rilascia la sentenza imposta può semplicemente non si rendono conto che questa informazione potrebbe essere utile in un altro Stato membro, in modo che non spontaneamente scambio esso. Inoltre, secondo le norme vigenti, gli Stati membri possono rifiutarsi di scambiare spontaneamente le informazioni sulla base delle leggi sul segreto commerciale o di ordine pubblico. Nel 2014, gli Stati membri dovevano, per la prima volta, a fornire statistiche alla Commissione sul loro scambio di informazioni sulle decisioni fiscali. Questo è stato richiesto dalla direttiva attuale, che è entrato in vigore nelle statistiche 2013.These confermato che, in pratica, poche informazioni è stata condivisa tra le amministrazioni fiscali e che lo scambio spontaneo di informazioni sulle decisioni fiscali è stato piuttosto inefficace. Per questo motivo la Commissione ha fatto una priorità di sollevare più chiara, requisiti più completi e più rigorose di scambio di informazioni per decisioni fiscali. 2.4 Quali nuove disposizioni sulla trasparenza la Commissione propone di decisioni fiscali? La proposta odierna obbligherebbe gli Stati membri di scambiare automaticamente le informazioni sulle loro decisioni fiscali. Ciò significa che le autorità fiscali dovrebbero condividere un set predefinito di informazioni su tutti i loro anticipi decisioni fiscali transfrontalieri con tutti gli altri Stati membri. Avrebbero fare questo su base trimestrale e in seguito ad un formato standard. Destinatario Stati membri sarebbero quindi essere autorizzati a richiedere informazioni più dettagliate su una particolare sentenza imposta se credono che sia rilevante per le proprie norme fiscali. Il grande miglioramento che sarebbe venuto con questo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali è che ci sarebbero regole chiare e inequivocabili su quali informazioni gli Stati membri devono condividere con l´altro e quando. Il fatto che gli Stati membri dovrebbero inviare informazioni sulle loro decisioni a regolare, impostare intervalli contribuirà ad assicurare che lo scambio di informazioni sia applicato correttamente e completo, e che la Commissione sarebbe in grado di monitorare la corretta applicazione dello scambio di informazioni. Inoltre, gli Stati membri non sarebbe stato permesso di rifiutare o di ridurre le informazioni per motivi di segreto commerciale o di ordine pubblico. Con lo scambio automatico di informazioni, ogni Stato membro dovrebbe sapere cosa sentenze fiscali transfrontalieri si applicano in tutta l´Ue, e sarebbe in grado di valutare autonomamente se una sentenza fiscale di un altro Stato membro ha un impatto su se stessa. Questo renderebbe tutti gli Stati membri molto meglio attrezzati per adottare le misure necessarie per proteggere la loro base imponibile e di reagire alla pianificazione fiscale aggressiva. 2.5 Come sarebbe lo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali funzionare in pratica? Ogni tre mesi, ogni Stato membro sarebbero tenuti a riferire a tutti gli altri Stati membri sulle decisioni fiscali che hanno rilasciato in quel periodo. Questo rapporto, inviato attraverso un sistema di posta elettronica sicura, conterrebbe un set standard predefinito di informazioni. Gli Stati membri che ricevono l´informazione dovrebbe confermare la ricezione nei 7 giorni, al fine di garantire che le informazioni ha raggiunto i destinatari. Gli Stati membri destinatari avrebbe anche il diritto di richiedere informazioni più dettagliate su uno di tali sentenze, in cui le informazioni sono pertinenti per l´amministrazione delle leggi fiscali. Ogni anno, gli Stati membri dovranno fornire statistiche alla Commissione sul volume di scambio di informazioni sulle decisioni fiscali. 2.6 Quali informazioni sulle decisioni fiscali sarebbero Stati membri siano tenuti a scambiare automaticamente? La proposta delinea le informazioni standard che gli Stati membri dovrebbero includere nelle relazioni trimestrali sulle loro decisioni fiscali. Questo comprende: - Nome di contribuente e di gruppo (in cui questo si applica); - Una descrizione dei temi affrontato nella sentenza fiscale; - Una descrizione dei criteri utilizzati per la determinazione di un accordo sui prezzi anticipo; - Identificazione dello Stato membro (s) più probabilità di essere colpiti; - Individuazione di qualsiasi altro contribuente rischia di essere interessata (a parte le persone fisiche) L´obiettivo è quello di mantenere l´onere amministrativo al minimo, pur garantendo che gli Stati membri informazioni sufficienti per valutare se una sentenza imposta può essere di loro interesse. Se lo è, si può quindi richiedere informazioni più dettagliate da parte dello Stato membro che ha rilasciato la sentenza fiscale. Una volta che la proposta è adottata, la Commissione collaborerà con gli Stati membri (sulla base di un atto delegato) per standardizzare il modo in cui queste informazioni sono presentate ad esempio un modulo con le scatole predefiniti per rendere il più semplice possibile per gli Stati membri compilare e per leggere le informazioni. 2.7 Come sarebbe lo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali essere applicata? Con la proposta odierna, gli Stati membri sarebbero legalmente obbligata a comunicare tutte le decisioni e non ci saranno regole molto chiare sulla frequenza, contenuto e il formato delle informazioni sentenza imposta da scambiare automaticamente. Se uno Stato membro dovesse non rispettare queste regole, la Commissione avrebbe il diritto di avviare una procedura di infrazione contro di esso. Sarà molto più facile per la Commissione di reagire a una violazione delle nuove regole di scambio di informazioni di quanto lo sia oggi, per una serie di motivi. In primo luogo, i requisiti sarebbero molto più chiara, senza possibilità di interpretazioni diverse. Le informazioni sarebbe anche più strutturato. Quindi ci sarebbe una base giuridica più solida e definita per l´apertura di un ´infrazione, quando necessario. In secondo luogo, non ci sarebbero le "clausole di salvaguardia", che in precedenza hanno reso difficile dimostrare una violazione. Ad esempio, gli Stati membri non potranno più rifiutarsi di scambiare informazioni per motivi di tutela del segreto commerciale e l´ordine pubblico, che è difficile da sfidare. Infine, gli Stati membri dovranno fornire alla Commissione informazioni sul volume delle informazioni scambiate automaticamente su base annua. Tutti questi fattori renderebbe non conformità più evidente. Come sarebbe lo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali aiutare a combattere l´evasione fiscale delle imprese? Esempio 1: Un gruppo di aziende istituisce un centro di gestione nello Stato membro X, che ha una bassa pressione fiscale delle imprese. Il centro di gestione chiede Stato membro X per una sentenza imposta per confermare che si deve pagare una quota di royalty del 70% del suo fatturato di una holding in un paese terzo. Stato membro X dà la sentenza imposta, di fatto, accettando solo imposta del 30% dei profitti che il centro di gestione fa. Il centro di gestione (che consiste di un dipendente a tempo parziale) e poi offre "servizi di gestione" a tutte le società del gruppo in altri Stati membri e oneri loro il 20% del loro fatturato complessivo per questi servizi. Come risultato, una grande quantità di ricavi del gruppo è spostato a Stato membro X, che applica un´aliquota bassa per solo il 30% di questi profitti. Il resto dei profitti siano spostate verso la holding nella non Ue-paese e rimangono non tassati. Gli Stati membri in cui le altre aziende sono stabiliti non sono a conoscenza della sentenza imposta di Stato membro X, né hanno informazioni sufficienti per contestare l´alto prezzo che il piccolo centro di gestione nello Stato membro X è in carica le società nella loro giurisdizione. Con lo scambio automatico di informazioni, gli altri Stati membri sarebbero state a conoscenza della tassa di governo e il fatto che solo il 30% degli utili del centro di gestione vengono tassati per Stato membro X. Essi sarebbero quindi essere autorizzati a richiedere ulteriori informazioni se credevano che questa sentenza, e set-up della società è stata incidono i loro diritti di imposizione o di erodere la loro base imponibile. Esempio 2: Stato membro X è un paese fiscale basso. Una società in uno Stato membro X ottiene una sentenza imposta dalle autorità locali, confermando che può pagare prezzi molto alti per i beni venduti alla società madre nello Stato membro Y. In questo modo, l´azienda genera artificialmente alti profitti nello Stato membro X, che sono tassati ad un tasso basso. La stessa società trasferisce i profitti alla società madre nello Stato membro Y, sotto forma di dividendi. In questo modo, si evita ulteriori imposte su tali utili, in linea con l´Ue società madri e figlie. La presente direttiva dà una esenzione fiscale ai dividendi trasferiti tra una controllata e la sua società madre, nel tentativo di prevenire la doppia imposizione delle imprese. Con lo scambio automatico di informazioni, lo Stato membro Y avrebbe scoperto circa i prezzi artificialmente alti che la controllata è in carica alla società madre, al fine di spostare i profitti per Stato membro X. Di conseguenza, può essere in grado di applicare l´anti -abuse elemento della società madri e figlie, e negare la società l´esenzione fiscale abituale per dividendi. 2.8 Fate tutti gli Stati membri le decisioni fiscali problema e quanti sono emessi ogni anno? Non è chiaro esattamente come molti paesi pubblicano decisioni fiscali, o quanti sono rilasciati. La Commissione sta attualmente raccogliendo queste informazioni come parte di un´indagine sugli aiuti di Stato (vedi Ip / 14/2742). Con il quadro normativo proposto, sarebbe più facile quantificare queste decisioni fiscali. Inoltre, gli Stati membri hanno diversi concetti di ciò che costituisce una decisione imposta, il che rende difficile avere una visione globale delle prassi nazionali. Ad esempio, uno Stato membro non può prendere in considerazione un giudizio che dà di una società sul suo trattamento fiscale delle imprese come una sentenza di imposta, a meno che non sia scritto o legalmente vincolanti. Al fine di evitare interpretazioni divergenti di ciò che costituisce una decisione imposta, che potrebbe consentire alcuni Stati membri per eludere i nuovi obblighi di scambio di informazioni, la Commissione ha incluso una definizione chiara e molto ampia di una sentenza fiscale nella proposta di oggi. Esso è definito come "qualsiasi comunicazione o altro strumento o azione di effetto simile, data da o per conto di uno Stato membro, per quanto riguarda l´interpretazione o l´applicazione delle sue leggi fiscali". La continua richiesta di aiuti di Stato, insieme con la maggiore chiarezza e trasparenza che la proposta di oggi porterà, dovrebbero garantire una migliore panoramica della portata e la natura delle decisioni fiscali in futuro. 2.9 Sarebbero tutte decisioni fiscali essere coperti dalla proposta? La proposta riguarda tutti i provvedimenti fiscali transfrontalieri anticipo e tutti gli accordi preliminari sui prezzi, che gli Stati membri rilasciano alle aziende ed enti. Oltre allo scambio automatico informazioni su eventuali future decisioni fiscali, gli Stati membri sarebbe anche costretto a farlo in qualsiasi decisione fiscale transfrontaliera emesso dal 2005. Questa disposizione dovrebbe garantire la trasparenza su quasi tutte le sentenze, che sono attualmente in vigore. Puramente decisioni fiscali nazionali sarebbero esenti, in quanto queste non hanno conseguenze per il mercato interno o di altri Stati membri. Sentenze fiscali rilasciate a persone fisiche sarebbero anche esenti, al fine di evitare inutili oneri amministrativi e la protezione dei dati e la privacy. In ogni caso, un ampio livello di scambio di informazioni per le persone fisiche è già previsto dalla normativa Ue, al fine di contrastare l´evasione fiscale. 2.10 Sarebbe le nuove esigenze di creare oneri amministrativi per le amministrazioni o aziende fiscali? Lo scambio automatico di informazioni sarebbe tra autorità fiscali, su decisioni fiscali che esse hanno rilasciato. Non ci sono obblighi o oneri amministrativi per le società di questa proposta. Per quanto riguarda le autorità fiscali, l´onere aggiuntivo di questi nuovi requisiti dovrebbe essere minimo. La maggior parte degli Stati membri mantengono registrazioni delle sentenze e alcuni già pubblicano tali informazioni. Inoltre, gli Stati membri già scambiare automaticamente le informazioni su alcune forme di reddito (ad esempio, l´Iva e di risparmio di reddito), e dovrà allargare questa copertura a tutte le forme di informazioni finanziarie da 2017. I nuovi requisiti per decisioni fiscali sarebbero stati costruiti nel esistente quadro legislativo per lo scambio di informazioni, attraverso modifiche alla direttiva sulla cooperazione amministrativa. Come tale, gli Stati membri possono utilizzare tutte le procedure ei processi già in atto, rendendo più veloce e più facile per loro di applicare le nuove norme per decisioni fiscali. 2.11 Sarebbe segreti commerciali delle imprese ancora essere protette in virtù delle nuove misure proposte? Fino ad oggi, gli Stati membri sono stati in grado di rifiutare lo scambio spontaneo di informazioni su una decisione imposta, se essi sostengono che stanno proteggendo i segreti commerciali. Si tratta di una lacuna che gli Stati membri sembrano aver usato regolarmente, anche se lo scambio di informazioni tra le autorità fiscali sono coperti da clausole di riservatezza ecc Secondo la nuova proposta, non saranno in grado di utilizzare i segreti commerciali come un motivo per non scambiare automaticamente le informazioni . Le informazioni dovranno essere trasmesse tra le autorità fiscali. Tuttavia, una volta che le informazioni sono state scambiate, segreti e dati commerciali delle imprese sarebbero protetti perché, ai sensi della normativa Ue, le autorità fiscali sono vincolate da un obbligo di segretezza ufficiali e disposizioni sulla protezione dei dati quando le informazioni sono condivise tra di loro. Pertanto i segreti commerciali della società sono rispettati, ma senza compromettere il livello di tassazione informazioni autorità ricevono. 2.12 Perché la Commissione non proponendo di fare tutte le decisioni fiscali pubblico? Il modo più rapido ed efficace per introdurre una maggiore trasparenza su decisioni fiscali è attraverso lo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali. Il vantaggio di questo approccio è che esiste già un quadro solido Ue legislativo per lo scambio di informazioni, che i nuovi requisiti per decisioni fiscali possono utilizzare. Ciò ha permesso alla Commissione di presentare una proposta in un breve lasso di tempo (meno di tre mesi dopo il Consiglio europeo ha chiesto) e consentirà agli Stati membri di applicare rapidamente le nuove disposizioni, una volta che li hanno adottati. Di conseguenza, l´obiettivo primario della trasparenza fiscale per le sentenze può essere rapidamente raggiunto, cioè garantire che gli Stati membri le informazioni di cui hanno bisogno per reagire meglio al profitto spostando e prevenire le loro basi imponibili il deterioramento. Pubblicamente rivelare tutte le decisioni fiscali non sarebbe più efficace di scambio automatico tra le amministrazioni fiscali, dal punto di vista della capacita ´degli Stati membri di reagire a pratiche abusive. Inoltre, avrebbe presentato problemi molto maggiori rispetto alle misure proposte oggi, come il modo di proteggere i dati e le informazioni commerciali sensibili e come evitare che le informazioni pubblicate siano impropriamente. Tuttavia, la comunicazione al pubblico delle decisioni fiscali potrebbe avere altri vantaggi. Ad esempio, potrebbe servire da deterrente aggiuntivo contro i regimi fiscali dannosi e pianificazione fiscale aggressiva, data la maggiore controllo pubblico che permetterebbe. Pertanto, la Commissione intende approfondire la questione se le informazioni decisioni fiscali dovrebbe essere soggetto ad una più ampia pubblicazione, in particolare le imprese che beneficiano di tali sentenze. Gli obiettivi, le sfide, i benefici, i rischi ei costi di un tale requisito devono essere considerati con attenzione prima di prendere qualsiasi decisione. 2.13 Sarebbe lo scambio automatico di informazioni prevenire i tipi di interpello che sono attualmente sotto inchiesta sugli aiuti di Stato? Il fatto stesso che ci sia una maggiore trasparenza sui decisioni fiscali dovrebbe creare un maggior incentivo per gli Stati membri e alle imprese di fair play. Se gli Stati membri sono tenuti a condividere le informazioni in modo sistematico su tutte le loro decisioni fiscali con altre autorità fiscali, sono meno propensi a emettere sentenze che violano le norme comunitarie sugli aiuti di Stato o il Codice di Condotta principi di leale concorrenza fiscale. Se lo fanno, gli altri Stati membri sarebbero in grado di individuare più facilmente e riferire la violazione alla Commissione. Lo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali può anche dissuadere le imprese dal pianificazione fiscale aggressiva sulla base di decisioni fiscali, come gli Stati membri hanno ora le informazioni necessarie per rilevare e reagire alle costruzioni artificiose e spostamento profitto. 2.14 Come le misure Ue proposte per decisioni fiscali riguardano lavoro svolto dal a livello internazionale attraverso progetti Beps dell´Ocse (Erosione Base e Profit Shifting)? Lo scambio automatico di informazioni proposto per decisioni fiscali va oltre ciò che è attualmente in discussione a livello internazionale nell´ambito del progetto Beps dell´Ocse. Sotto Beps, i paesi stanno prendendo in considerazione lo scambio spontaneo di informazioni sulle decisioni fiscali che prevedono un trattamento fiscale preferenziale. Se attuata, potrebbe fornire una base utile per lo scambio su decisioni fiscali a livello mondiale. Tuttavia, sarebbe molto più complete rispetto allo scambio automatico di informazioni proposte per l´Ue. Inoltre, a differenza dei requisiti previsti dal diritto comunitario, misure Ocse non sono giuridicamente vincolanti. Con lo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali, l´Ue potrebbe essere un setter standard globale per la trasparenza fiscale. L´esperienza del passato nel campo buona governance fiscale dimostra che, aprendo la strada, l´Unione europea è stata in grado di spingere per una maggiore ambizione anche a livello internazionale. Presidente Juncker già sollevato l´idea di scambio automatico globale di informazione sulle decisioni fiscali con le controparti internazionali nel corso della riunione del G20 a Brisbane nel mese di novembre 2014. 3. Altre Misure Fiscali Di Trasparenza 3.1 Che lavoro è stato fatto per migliorare la trasparenza fiscale e combattere l´evasione fiscale delle imprese negli ultimi anni? Nel 2012, la Commissione ha presentato un piano d´azione con oltre 30 misure per lottare contro l´evasione fiscale e l´elusione fiscale. Molti di questi incentrato specificamente sul miglioramento della trasparenza fiscale e di scambio di informazioni. Importanti progressi sono stati compiuti nel prendere queste misure in avanti con una serie di iniziative chiave già completati. Questi includono: - Ampliare lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari : Nel dicembre del 2014, gli Stati membri hanno adottato misure di trasparenza punto di riferimento attraverso una revisione della direttiva per la cooperazione amministrativa. Questo impone agli Stati membri di scambiare automaticamente le informazioni sulla gamma completa di informazioni finanziarie dal 2017, e segna la fine del segreto bancario nel mercato unico. La direttiva riveduta implementa il nuovo standard globale Ocse / G20 di scambio automatico nella Ue. La revisione della direttiva sulla tassazione del risparmio è anche convenuto marzo 2014 (vedi sopra). Memo / 14/591 - La negoziazione di accordi fiscali più forti con i paesi vicini : la Commissione sta finalizzando i negoziati con la Svizzera, Andorra, Monaco, San Marino e Liechtenstein su ambiziosi nuovi accordi fiscali. Gli accordi saranno garantire il più ampio campo di applicazione dello scambio automatico di informazioni tra l´Ue e ciascuno di questi cinque paesi, in linea con lo standard globale Ocse / G20. Dovrebbero essere pronto per essere firmato in estate. Memo / 14/172 - serraggio normativa sulle società : Nel novembre 2013, la Commissione ha proposto misure per colmare le lacune nella società madri e figlie e affrontare mismatch nazionali ( Ip / 13/1149 + Statement / 15/3720 , che oggi sono adottati dagli Stati membri e la volontà. Entrano in vigore nel dicembre 2015. Essi si spegnerà opportunità per un particolare tipo di evasione fiscale delle imprese e rafforzare le misure contro gli abusi fiscale. - Affrontare la concorrenza fiscale dannosa : la Commissione ha continuato a controllare e controllare gli aiuti di Stato concessi attraverso misure fiscali alle imprese. Ci sono quattro indagini in corso contro le decisioni specifiche fiscali concessi dall´Irlanda (Apple), il Lussemburgo (Amazon e Fiat) e Paesi Bassi (Starbucks) e un´indagine approfondita in un regime belga sulle società. Inoltre, nel mese di dicembre 2014, la Commissione ha invitato tutti gli Stati membri a fornire informazioni sulle loro pratiche dominanti fiscale per vedere se stavano creando distorsioni della concorrenza nel mercato unico. La Commissione ha inoltre sostenuto il lavoro del Codice di Condotta del Gruppo per affrontare la concorrenza fiscale dannosa e ha contribuito analisi dettagliate di molti regimi fiscali nazionali per l´esame da parte del gruppo di codice. - Aumentare la trasparenza societaria : La direttiva contabile rivista, adottata nel 2013, obbliga le grandi imprese estrattive e di registrazione di riferire pubblicamente i pagamenti - tasse incluse - che fanno ai governi, su base paese per paese ( Statement / 13/323 ) . Dal 2013, le banche sono tenute a rendere pubbliche le loro attività, i profitti, tasse e sovvenzioni in diverse giurisdizioni, ai sensi della direttiva sui requisiti patrimoniali (Crd Iv) ( Memo / 13/690 ). Il risultato è stato una migliore supervisione delle pratiche fiscali di aziende in questi settori. - Aumentare la trasparenza dei flussi di capitali : La quarta direttiva sul riciclaggio di denaro creerà maggiore trasparenza nei flussi di capitali ( Ip / 13/87 , Memo / 13/64 ). Con l´introduzione di registri centrali di informazioni di proprietà benefiche, accessibile a unità di indagine finanziaria in tutta Europa, ma non solo contrastare il finanziamento del terrorismo, ma anche indirettamente a beneficio della lotta contro l´evasione fiscale. Per quanto riguarda la tracciabilità flussi di denaro, le autorità fiscali e doganali sono ora collaborando per fare un uso migliore delle informazioni sui movimenti di denaro contante. - strumenti per combattere le frodi Iva Rafforzamento : Nel giugno 2013, gli Stati membri ha approvato all´unanimità una serie di misure per meglio combattere la frode all´Iva. Il meccanismo di reazione rapida e reverse meccanismo dell´inversione consentono agli Stati membri di reagire in modo più rapido ed efficiente a larga scala le frodi Iva, riducendo così le perdite considerevoli per le finanze pubbliche ( Ip / 12/868 ). Un Forum di Iva per l´autorità dialogo business-to-imposte è stato anche istituito per meglio affrontare i problemi in materia di Iva. - Istituzione di una piattaforma on Tax buon governo : la Commissione ha istituito una Piattaforma sulla tassa di buon governo per discutere i modi migliori per combattere l´evasione e l´elusione fiscale e monitorare i progressi in questo settore a livello comunitario e nazionale ( Ip / 13/351 ). La piattaforma riunisce esperti nazionali e delle parti interessate (comprese le Ong, gruppi di imprese, accademici, commercialisti e sindacati) al fine di raggiungere una posizione Ue più coerente e costante contro le giurisdizioni non cooperative e pianificazione fiscale aggressiva. Inoltre, l´Ue ha svolto un ruolo attivo nel portare avanti l´agenda internazionale per aumentare la trasparenza e combattere l´evasione fiscale delle imprese. Ha dato un forte contributo al progetto Ocse / G20 Beps, dovrebbe essere completato quest´anno, mentre anche cercando il modo per integrare le nuove misure internazionali contro l´evasione fiscale delle imprese a livello Ue. 3.2 Quali altre nuove iniziative per migliorare la trasparenza fiscale sono in Package di oggi? Mentre la proposta relativa decisioni fiscali è l´elemento centrale di oggi Transparency pacchetto, la Commissione ha inoltre stabilito una serie di altre iniziative che contribuiscono ad avanzare la trasparenza fiscale nell´Ue. Questi includono: - Abrogare la direttiva sulla tassazione del risparmio, al fine di garantire un quadro razionale e coerente per lo scambio automatico di informazioni - Valutare l´impatto di eventuali requisiti per le multinazionali in tutti i settori di divulgare pubblicamente alcune informazioni sulle società - Rivedere come il codice di condotta sulla tassazione delle imprese può essere migliorata in modo che sia più efficace nel garantire la concorrenza leale e trasparente fiscale nell´Ue - Esplorare come quantificare meglio il livello di evasione e di frode fiscale nell´Unione europea, al fine di migliorare le misure di riferimento nei confronti di questi problemi. 3.3 Perché la Commissione propone di abrogare la direttiva sulla tassazione del risparmio? La revisione della direttiva sulla tassazione del risparmio, adottata nel marzo 2014, ha ampliato la portata delle informazioni che gli Stati membri scambino automaticamente sui redditi da risparmio. ( Ip / 12/1325 ). Mentre questo è stato un importante misura di trasparenza, la sua portata è stata limitata ai redditi da risparmio-correlati. Nel mese di dicembre 2014, gli Stati membri hanno adottato una revisione della direttiva per la cooperazione amministrativa, che era molto più ampia portata rispetto alla Direttiva sul risparmio. La direttiva cooperazione amministrativa riveduto in modo che gli Stati membri lo scambio automatico l´intero spettro di informazioni finanziarie da 2017. Esso riflette, nel diritto comunitario, il nuovo / G20 standard globale Ocse per lo scambio automatico di informazioni. Le disposizioni già contenute nella direttiva sulla tassazione del risparmio dell´Ue sono ora interamente coperte dalla più ambiziosa la direttiva per la cooperazione amministrativa. Pertanto, al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni normative Ue in questo settore, la Commissione propone di abrogare la direttiva sulla tassazione dei risparmi come parte della odierna Tax Trasparenza Package. Ciò assicurerà un quadro legislativo più semplice e snella per le imprese e le amministrazioni fiscali, in linea con gli obiettivi rimontare la Commissione. 3.4 Sarebbe l´abrogazione della direttiva sulla tassazione del risparmio avere conseguenze per i nuovi accordi fiscali che la Commissione sta ultimando con la Svizzera, Andorra, Lichtenstein, Monaco e San Marino? No. Il mandato per negoziare accordi fiscali più forti con questi cinque paesi non è mai stato specificamente legato alla direttiva sulla tassazione del risparmio. L´obiettivo di questi negoziati è stato sempre quello di garantire che i cinque paesi scambiati un livello equivalente di informazioni fiscali con gli Stati membri che scambiati all´interno dell´Ue. Dato grandi progressi in questo campo negli ultimi anni, a livello sia europeo che globale, questi accordi saranno molto più ambizioso di quanto originariamente previsto. Essi saranno allineati al nuovo standard globale e assicureranno la più ampia portata dello scambio automatico di informazioni sulle informazioni finanziarie tra gli Stati membri e ciascuno di questi cinque paesi. La Commissione sta ultimando le trattative con i cinque paesi vicini, e intende presentare una proposta per la loro firma entro l´estate 2015. 3.5 è la Commissione sta per proporre eventuali nuovi obblighi di trasparenza per le imprese? La Commissione intende valutare l´impatto di eventuali obblighi di informativa pubblica per le imprese multinazionali, che potrebbe richiedere loro di fare alcune informazioni pubbliche sulle società. Attualmente esistono Tali requisiti di trasparenza per le banche sotto Capital Requirement Directive Iv ( Ip / 14/1229 ) e per le grandi industrie estrattive e di registrazione ai sensi della direttiva contabile (vedi Ip / 11/1238 e Memo / 11/734 ), sotto forma di rendicontazione paese per paese. Estendendo tali obblighi di informativa al pubblico a multinazionali in tutti i settori potrebbe contribuire a scoraggiare pianificazione fiscale aggressiva, come le società sarebbero soggette a un esame più attento del pubblico. Tuttavia, prima che una decisione può essere presa sulla necessità e la fattibilità di tali misure ambiziose, la Commissione dovrà valutare attentamente gli obiettivi, i benefici, i costi, i rischi e le garanzie necessarie per una simile mossa. 3.6 Qual è il codice di condotta sulla tassazione delle imprese e perché la Commissione suggerisce che venga riesaminata? Per promuovere la concorrenza leale e trasparente fiscale all´interno dell´Unione europea, gli Stati membri si sono impegnati a un codice di condotta sulla tassazione delle imprese. Il Codice, che non è vincolante, stabilisce i criteri per valutare se le misure fiscali nazionali creano una concorrenza dannosa. Tale valutazione è effettuata dal Codice di Condotta del Gruppo, composto da rappresentanti degli Stati membri. Il Codice è essenzialmente un impegno politico da parte degli Stati membri a lavorare insieme per eliminare la concorrenza fiscale dannosa nel mercato unico. Da quando è stata fondata nel 1997, circa 400 regimi fiscali sono stati esaminati sotto il Codice e oltre 100 regimi fiscali dannosi sono stati aboliti. Tuttavia, negli ultimi anni, il codice è diventato strumento meno efficace per affrontare regimi fiscali dannosi. Questo in parte perché i criteri del codice non sono più adeguati per valutare taluni regimi fiscali moderne e complesse, e in parte perché il Codice di Condotta del Gruppo manca un mandato sufficientemente forte per agire con decisione contro tali regimi. La Commissione, pertanto, collaborare con gli Stati membri per vedere come il codice di condotta può essere migliorato e il Gruppo reso più efficace.  
   
   
UNIONE EUROPEA - PARTNER CHIAVE PER TUTTI I PAESI DEL NOSTRO VICINATO  
 
 Yerevan, 19 marzo 2015 – L’intervento di Johannes Hahn, commissario europeo per la politica europea di vicinato e negoziati di adesione 4 ° sessione ordinaria dell´Assemblea parlamentare Euronest: “ Cari membri dei parlamenti, cari colleghi, Cari Ambasciatori, Cari amici, Sono felice di essere qui in occasione della quarta sessione dell´Assemblea parlamentare Euronest, dove rappresento anche Alto rappresentante Federica Mogherini. Attribuisco grande importanza per il vostro lavoro come la dimensione parlamentare del partenariato orientale. Sono quindi particolarmente lieto di avere l´opportunità di oggi per discutere la revisione della politica europea di vicinato con voi così presto dopo il lancio del nostro documento di consultazione congiunta. Partner chiave dell´Unione europea per tutti i paesi del nostro vicinato Vorrei iniziare sottolineando che l´Unione europea vuole essere un partner chiave per tutti i paesi del nostro vicinato, pur difendendo il loro diritto di scegliere il proprio futuro. La politica europea di vicinato è stato creato per costruire nuove partnership con i vicini diretti dell´Unione europea, sulla base di valori condivisi, stabilità e prosperità. Tali obiettivi fondamentali rimangono validi oggi come lo erano quando la politica europea di vicinato è stato lanciato più di dieci anni fa; infatti, sono ora più importante che mai. Ma la situazione nel quartiere Europa è cambiata radicalmente da quando la politica europea di vicinato è in vigore. Crescere sfide a un certo numero di paesi del partenariato orientale, dalla crisi in Georgia nel 2008 per il conflitto in corso in Ucraina, sono stati causati da una politica estera russa sempre più assertiva. Questo ha anche esacerbato le divisioni tra la Russia e l´Ue. Ci sono crisi in corso nel Sud, come pure. La Siria è stata afflitta da una guerra civile dal 2011, la Libia è attualmente in conflitto. C´è una transizione complessa in Egitto. Il processo di pace in Medio Oriente è in stallo. Questo sottolinea tutta la chiara necessità di rivedere le ipotesi su cui si basa la politica. Dobbiamo garantire la Pev possano, in futuro, sostenere in modo più efficace lo sviluppo di uno spazio di condivisione stabilità, sicurezza e prosperità con i nostri partner. Una vasta portata e necessario recensione Ecco perché il presidente Juncker mi ha chiesto, in stretta collaborazione con l´Alto rappresentante Mogherini, di effettuare una revisione di vasta portata di questa politica nei primi dodici mesi del mio mandato. Il documento di consultazione che abbiamo appena pubblicato costituirà la base di una consultazione pubblica per i prossimi 4 mesi. Vi incoraggio a esprimere le vostre opinioni sulla politica e sul suo percorso futuro. Il dialogo che avete con i vostri governi nazionali e le istituzioni europee sarà un prezioso contributo per la revisione della Pev e per l´attuazione e lo sviluppo futuro del partenariato orientale. Vogliamo sentire da tutti i nostri vicini, e che comprende le vostre opinioni e imparare dalle vostre esperienze a tutti i livelli e di tutte le parti che vanno da organizzazioni governative e della società civile per le imprese e il mondo accademico. Vogliamo discutere di come la progettazione e la realizzazione della Pev possono essere più adatte ai vostri interessi e alle nostre. Ci incontreremo Ministri degli esteri partner meridionali "a Barcellona il 13 aprile e il partenariato orientale ministri degli esteri il 20 aprile a Lussemburgo. Il partenariato orientale vertice si a Riga il 21-22 maggio sarà naturalmente anche essere un´occasione in cui entrambi i partner e gli Stati membri saranno in grado di esprimere il loro parere al più alto livello. E noi poi presentare proposte nel corso dell´autunno. Quattro punti chiave Vi è già stato un sacco di consultazioni informali. Molti Stati membri e partner, e in effetti alcuni di voi, hanno già dato vista. Apprezzeremmo le vostre opinioni su quattro punti chiave: Primo: che cosa possiamo fare di aumentare le possibilità di differenziazione del modo di lavorare con i nostri partner? Dobbiamo fare di più per riconoscere che i nostri partner sono molto diverse. Non appena a est di diverso e sud, ma diversa entro il est e nel sud. Alcuni tra cui l´Ucraina, la Georgia e la Moldavia vogliono una più stretta integrazione con noi, e in questi casi dobbiamo riflettere su quali ulteriori passi sono possibili per garantire che ottengono tutto il sostegno di cui hanno bisogno per intraprendere le riforme politiche ed economiche necessarie per portare progressivamente li nel contesto europeo. L´ucraina ha preso alcune importanti primi passi per riformare in circostanze difficili. Tuttavia, ulteriori progressi nelle riforme autentiche è urgente nei settori come stato di diritto, tra cui tempestiva entrata in vigore della legge sulla pubblica accusa e la lotta contro la corruzione, il miglioramento della pubblica amministrazione, lo sviluppo economico, la riforma del settore energetico e la riforma costituzionale. Incoraggio Georgia di attuare l´accordo di associazione in uno spirito di inclusione e di consultazione con le parti interessate. Allo stesso modo, ci aspettiamo che la Moldova a concentrarsi sulla rapida attuazione del suo accordo di associazione. Incoraggio vivamente Moldova a intensificare gli sforzi sulle riforme chiave, in particolare nella giustizia, settori finanziari e dei media, la riforma della pubblica amministrazione e sulla prevenzione e la lotta contro la corruzione. Vorrei sottolineare che la Georgia, la Moldova e l´Ucraina non sono soli nel processo di attuazione e di riforma. Importante assistenza Ue è collegato con il programma di riforme in corso e verrà ugualmente legato alle necessità derivanti dagli accordi di associazione implementazione. Voglio rafforzare la cooperazione con, rispettivamente, l´Armenia e l´Azerbaigian. Abbiamo esplorato con l´Armenia possibile portata del nostro futuro cuscinetto cooperazione bilaterale in altri impegni internazionali mente di Armenia. Siamo pronti a sostenere ulteriormente l´Armenia in settori quali il buon governo, i diritti umani, la lotta alla corruzione, la riforma del sistema giudiziario, l´attuazione del partenariato per la mobilità e la facilitazione dei visti e gli accordi di riammissione vigenti con l´Ue. Inoltre, continueremo a promuovere e sostenere la società civile in Armenia. Speriamo che i nostri colloqui esplorativi recentemente conclusi porteranno a negoziati su una nuova base giuridica e la portata delle future relazioni di ampio respiro Ue-armenia. Interessi e valori devono andare di pari passo nello sviluppo delle nostre relazioni bilaterali con l´Azerbaigian. Saremo lieti di ricevere idee di Baku in questo senso. Vediamo molti vantaggi a rinnovare le nostre relazioni bilaterali, sulla base di un nuovo accordo bilaterale giuridicamente vincolante globale, affrontando tutti gli aspetti delle nostre relazioni, compreso il commercio, i diritti umani e la cooperazione energetica. Vorrei sottolineare che il successo del Corridoio meridionale del gas dipende anche da una Azerbaijan stabile, sicuro e prospero. Per quanto riguarda la Bielorussia, apprezzo la sua posizione in equilibrio su Ucraina e l´Unione europea è pronta a costruire sui passi positivi Minsk ha recentemente adottate per quanto riguarda le relazioni con l´Ue. Parlamentari Bielorussia ´non sono con noi al Euronest. Tuttavia, spero che un giorno sarà possibile per i bielorussi ad entrare nella tua assemblea. So che si stanno tenendo la porta aperta per i rappresentanti di un parlamento bielorusso democratico. Più in generale, e in Oriente e il Sud, abbiamo bisogno di capire come lavorare con i vicini dei nostri partner - senza dare loro un diritto di veto su qualsiasi impegno del partner con l´Ue. Il secondo punto chiave è la proprietà. Non riusciremo mai a ottenere il meglio da questa politica mentre è visto come qualcosa di più o meno imposti dall´Europa, piuttosto che una partnership scelta attivamente dalla parte opposta. La nuova politica europea di vicinato deve riflettere i punti di vista e l´esperienza dei nostri partner. Non deve essere condiscendente, condiscendenti o predicazione. Dobbiamo sviluppare un vero e proprio partenariato tra pari sulla base di interessi condivisi, mentre sempre promuovendo principi universali. È certamente in questo spirito che abbiamo collaborato nell´ambito del partenariato orientale da quando è stato creato nel 2009. Il terzo punto riguarda focale: Voglio andare via dal modello attuale, in cui si cerca di coprire una vasta gamma di settori con ogni partner. Per coloro che vogliono, e che sono in grado, dovremmo perseguire gli accordi di associazione e Dcfta. Ma, per coloro che non possono, o non attualmente vogliono impegnarsi così a fondo, cerchiamo di restringere la messa a fuoco in cui gli interessi reali si trovano e costruire su basi più solide. Sto pensando di settori essenziali quali: - Lo sviluppo economico - Energia / connettività - Migrazione - La mobilità - Sicurezza; e - i fondamentali di governance Si tratta di aree in cui possiamo lavorare insieme per rendere i nostri partenariati più efficaci. Infine, abbiamo bisogno di essere più flessibili: questo significa essere in grado di reagire al mutare delle circostanze e alle crisi quando si presentano, anche con i nostri strumenti finanziari. Nel caso dell´Ucraina, l´Ue è riuscita a mobilitare rapidamente una vasta gamma di strumenti per rispondere alle esigenze s del paese. L´ue sta attuando una 355.000.000 € State Building contratto per sostenere il governo ucraino per la preparazione di riforme in profondità. Si tratta di fornire € 95m per sostenere lo sviluppo del settore privato e la ripresa economica soprattutto nella parte orientale. Commissione scalato la sua assistenza per soddisfare le esigenze della popolazione delle regioni dell´Ucraina che soffrono le conseguenze del conflitto, per un totale di ora € 32.500.000 a carico del bilancio generale dell´Unione europea. La parte umanitaria dei finanziamenti (11 milioni di €) risponde alle esigenze di base della popolazione nelle zone direttamente colpite dal conflitto. È inoltre pronta ad aumentare ulteriormente il suo sostegno finanziario e tecnico ai processi politici legati all´attuazione Minsk. Non stiamo rinunciando a nostri valori Alcune persone mi chiedono se tutto questo parlare di interessi che perseguono significa che stiamo dando sui nostri valori. La risposta è molto chiaramente no. La promozione della democrazia, dei diritti umani e stato di diritto è una caratteristica distintiva della Ue. Ma chiediamoci, se la Pev come attualmente costituito, è stato il successo che speravamo, nel trasmettere questi valori. E ´mia opinione che i valori che sono alla base dell´Unione europea sono anche interessi dei nostri partner. Vi darò un esempio: stato di diritto è la chiave per la stabilità politica a lungo termine, ma anche per attrarre investimenti esterni. Un sistema giudiziario indipendente e di un sistema in cui la giustizia è libera dalla corruzione non è solo un valore in sé, ma è anche indispensabile per la creazione di un ambiente per la crescita. Ultimi pensieri Così, nel nuovo Pev i messaggi devono rimanere la stessa: ma dovremmo cercare nuovi modi per offrire i nostri messaggi, e di essere ascoltato. Sto cercando idee concrete in grado di distribuire i risultati nel breve e medio termine, e quelli il pubblico può capire. E qui vedo un ruolo fondamentale per voi, in quanto parlamentari, nel dare questa recensione visibilità sul terreno nei vostri paesi e nel garantire che le opinioni vostri elettori ´sulla Pev sono alimentati di nuovo noi. Grazie per l´attenzione  
   
   
FIRENZE, CITTÀ METROPLITANA, NARDELLA ALLA DIRE: "SU TAGLI NON SI TROVA ´LA QUADRA´" "PENALIZZATI GLI ENTI VIRTUOSI"  
 
Firenze, 19 marzo 2015 - Sulle ripartizioni dei tagli a Citta´ metropolitane e Province "si apre una fase delicata. La situazione e´ molto complicata e difficile perche´ non si riesce a trovare una quadratura". Così Dario Nardella, sindaco della Citta´ metropolitana di Firenze, in Consiglio metropolitano affronta con l’agenzia Dire il nodo del miliardo e 200 milioni di euro di trasferimenti in meno, in vista della riunione a Roma nella sede dell´Anci e parla subito di "problema sul problema". Un problema, spiega il sindaco, che nasce paradossalmente dai conti "virtuosi di Firenze": in questa fase, infatti, "non vorrei assistere- sottolinea il primo cittadino di Firenze - all´ennesimo vizio tutto italiano, quello di penalizzare gli enti virtuosi in favore di chi ha avuto sempre performance estremamente negative sia per il forte indebitamento che per lo sforamenti di patti". In questo quadro, continua, "la Citta´ metropolitana di Firenze, grazie al lavoro dell´ex Provincia uscente, non ha sforato il patto di stabilita´ e ha azzerato tutti gli indebitamenti. Per questo, se dovesse essere penalizzata in modo sproporzionato rispetto ad altre citta´ metropolitane, si aprirebbe un serissimo problema politico e istituzionale". Cosi´, se da una parte c´e´ "un impegno fortissimo verso l´abbattimento del debito e si parla dell´azzeramento delle sanzioni per chi sfora il patto", dall´altra Nardella chiedera´ "una compensazione: che questo vantaggio sia monetizzato e trasformato in un taglio minore in favore delle Citta´ metropolitane". Perche´, per il coordinatore Anci delle Citta´ metropolitane la piattaforma di partenza deve poggiare su "criteri di equita´. Mi aspetto quindi da parte del governo un riparto equo, che tenga conto delle esigenze di tutte le Citta´, senza pero´ penalizzarne alcune in favore di altre".  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO E FONDO EUROPEO PER LO SVILUPPO REGIONALE, ECCO I PROGRAMMI TOSCANI  
 
Firenze 19 marzo 2015 – Il lancio dei due programmi regionali 2014-2020 di Fondo sociale europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale è affidato a una intensa due giorni di dibattito e confronto sui temi centrali della crescita, dello sviluppo, dell´occupazione e della competitività della Toscana che si terranno rispettivamente il prossimo lunedì 23 e martedì 24 marzo a Firenze. I due programmi sono stati approvati dalla Commissione europea in tempi molto rapidi, premiando il lavoro svolto dalla nostra regione che è stata capace di inviare i documenti a Bruxelles subito dopo l´approvazione dell´Accordo di partenariato. Nei prossimi 7 anni la Toscana avrà a disposizione, grazie ai due programmi, circa 1,5 miliardi di euro, risorse che costituiranno la vera leva per una crescita sostenibile ed inclusiva, tale da favorire una ripresa economica e sociale. Le due giornate di lancio dei programmi, saranno l´occasione per conoscere obiettivi, strategie, priorità e strumenti che, grazie ad essi, la Toscana potrà mettere in campo di qui ai prossimi anni. I primi bandi sono già stati attivati grazie all´anticipazione di più di 80 milioni di euro sul bilancio regionale, superando così il ritardo annunciato dell´effettivo arrivo delle risorse comunitarie. Lunedì 23 marzo. Palazzo dei Congressi (Piazza Adua 1, Firenze):por Fse 2014-2020. "Giovani, crescita, occupazione per il futuro della Toscana". Al centro della mattinata, dalle 9.30 in poi, investimenti e strategie per lo sviluppo, l´occupazione, la crescita del capitale umano e la coesione sociale. Saranno presente il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e la direttrice della dg Occupazione della Commissione europea Andriana Sukova Tosheva. I lavori saranno aperti dall´assessore alle attività produttive, credito e lavoro Gianfranco Simoncini. Parteciperanno alla prima sessione Stefania Saccardi vice presidente della Regione Toscana e assessore al welfare, Emmanuele Bobbio, assessore regionale Scuola, formazione, ricerca e università. Chiuderà i lavori il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Martedì 24 marzo. Palaffari (piazza Adua 1 Firenze): Por Fesr 2012-2020. "La sfida per la ripresa economica in Toscana: la programmazione 2014-2020 come leva per sostenere la ricerca e l´innovazione e rafforzare la competitività regionale". L´evento di lancio del Por "La Toscana che cresce. Ricerca, innovazione, competitività, sviluppo territoriale sostenibile", sarà l´occasione per presentare e dibattere le linee della nuova programmazione 2014-2020, priorità e obiettivi della principale leva a sostegno del sistema produttivo e per una crescita sostenibile. L´evento sarà articolato in più sessioni. Si parte alle10 con la tavola rotonda di apertura cui partecipano Parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l´assessore alle Attività produttive, credito e lavoro Gianfranco Simoncini, il direttore generale della Dg Politica regionale e urbana della Commissione Europea Walter Deffaa e Maria Ludovica Agrò, direttrice generale dell´Agenzia per la Coesione Territoriale. Dalle 15 alle 17.30 tavola rotonda di presentazione dell´asse Urbano dal titolo "La strategia dell´Asse Urbano ed i Progetti di Innovazione Urbana: opportunità, strumenti e risorse". Durante l´incontro, coordinato da Maria Sargentini direttore generale governo del territorio della Regione Toscana, verranno illustrate finalità e azioni specifiche dell´asse. Apertura e conclusione sono affidate ad Anna Marson, assessore con delega all´Urbanistica e pianificazione del territorio. Nel pomeriggio anche workshop dedicati alle imprese, con 11 postazioni dedicate alle varie linee di intervento del Por Creo Fesr 2014-2020 e per Horizon 2020. Le imprese interessate ad avere informazioni approfondite sui bandi, porre domande specifiche e chiedere chiarimenti Consulta il programma Seguici su Twitter al profilo ufficiale Twitter @Porcreotoscana o scriveteci all´indirizzo comunicazionecreo@regione.Toscana.it    
   
   
PUGLIA: ATTIVI I PERCORSI DI GARANZIA GIOVANI.  
 
Bari, 19 marzo 2015 - Sasso e Caroli: “un piano straordinario per i neet” A partire dalla giornata di ieri sono attivi i percorsi individuati dall’Avviso Multimisura Garanzia Giovani della Regione Puglia. I giovani che hanno aderito a Garanzia Giovani e stipulato il relativo Patto di Servizio presso i Centri per l’Impiego, possono collegarsi al portale istituzionale della Regione, Sistema Puglia, accedere all’offerta dei servizi da parte delle Ats e, sulla base di tale offerta, scegliere liberamente ed in assoluta trasparenza a chi rivolgersi per la presa in carico e l’erogazione dell’azione. “Abbiamo impiegato nove mesi per far nascere quello che è, a tutti gli effetti, un piano straordinario per i giovani, un gigantesco progetto sperimentale di collaborazione inter-istituzionale a diversi livelli e tra soggetti pubblici e privati – ha detto l’assessore alla formazione e al diritto allo studio Alba Sasso – Nonostante le tante criticità del programma, in larga parte causate dalla centralizzazione nazionale delle scelte, crediamo di poter strappare alcune migliaia di giovani, in Puglia, dalla morsa dell’inattività. La scorsa settimana – ha concluso l’assessore – ho partecipato a Milano ad un convegno su Youth Guarantee, organizzato da Confindustria Lombardia, e il nostro Piano di Attuazione è stato molto apprezzato, perché certamente può rappresentare un modello di riferimento. A breve, inoltre, sempre nell’ambito della Garanzia Giovani, pubblicheremo il bando per il reinserimento formativo delle ragazze e dei ragazzi tra i 15 e 18 anni”.(...) “Dopo lo straordinario lavoro dei servizi pubblici per la presa in carico di queste migliaia di giovani, anche i soggetti privati sono coinvolti nella realizzazione del Piano di attuazione della Regione Puglia. Abbiamo notizia di Ats già attive nella ricerca di imprese con cui promuovere tirocini e attivare – ha commentato Leo Caroli, assessore al lavoro – Le Ats saranno scelte dai ragazzi che hanno aderito al programma in base alle offerte formative e di tirocini. La piccola rivoluzione si completa con il pagamento a saldo dell’ente di formazione e solo a successo ottenuto, cioè ad assunzione del giovane, perché la buona formazione porta buona occupazione. Tutte le attività saranno pagate a risultato e sulla base dei servizi effettivamente erogati ai giovani, tutti tracciati in tempo reale su una piattaforma telematica che abbiamo realizzato a tempo di record. Con strumenti come Garanzia Giovani, con iniziative come Cantieri di Cittadinanza e Lavoro Minimo – ha concluso Caroli – stiamo promuovendo politiche attive per il lavoro che coinvolgono una serie di soggetti pubblici e privati, in un grande sforzo collettivo, che ha l’ambizioso obiettivo di aumentare l’offerta di lavoro”. Da ieri sono attivi i percorsi individuati dall’Avviso Multimisura Garanzia Giovani della Regione Puglia. I percorsi sono relativi alla realizzazione delle misure 1-C "Orientamento specialistico o di secondo livello", 2-A "Formazione mirata all´inserimento lavorativo", 3 "Accompagnamento al lavoro", 5 "Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica" e 8 "Mobilità professionale transnazionale e territoriale" previste nel Piano Esecutivo Regionale per l’Attuazione della Garanzia Giovani. L’avviso Multimisura sperimenta un innovativo modello di interazione tra soggetti pubblici e soggetti privati, tra Centri per l’Impiego e Associazioni Temporanee di soggetti che operano nel campo dei servizi per il lavoro e in quello della formazione professionale. In questo modo, attraverso la scelta di una Ats, obbligata a prendere in carico tutti i giovani che la scelgono, il ragazzo profilato dal relativo Cpi ha l’opportunità di accedere, tramite una sola “porta”, ad un ventaglio di opportunità previste dal Piano. Ad oggi, hanno aderito a Garanzia Giovani per la Puglia oltre 30mila potenziali beneficiari, di questi, sono stati convocati per il primo colloquio quasi 23mila giovani, pari al 73% degli aderenti. Sono stati profilati e hanno stipulato il relativo patto di servizio circa 13mila giovani, pari al 42% degli iscritti. Un dato in linea con i numeri nazionali: secondo l’ultimo report diffuso dal Ministero del Lavoro, in Italia si sono iscritti a Garanzia Giovani circa 440mila giovani, di questi sono stati presi in carico e profilati circa 218mila ragazzi e cioè il 48%.  
   
   
PARTE L’OFFICINA DEI NUOVI LAVORI, UNA NUOVA OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI L’OFFICINA FORMERÀ OLTRE 10MILA GIOVANI TRA I 15 ED I 29 ANNI AVVICINANDOLI AL MONDO DEL LAVORO E UNA SERIE DI ATTIVITÀ MIRATE PER FAVORIRE FORMAZIONE E L´ORIENTAMENTO PROFESSIONALE. UN ALTRO PASSO AVANTI DELLA REGIONE LAZIO PER FAVORIRE IL CAMBIAMENTO E SOSTENERE L’INNOVAZIONE  
 
Roma, 19 marzo 2015 - Al via l’officina dei nuovi lavori, il nuovo spazio con quattro laboratori didattici e percorsi inaugurato oggi insieme a Google e alla Fondazione Mondo digitale. L’officina formerà nei prossimi due anni oltre 10mila giovani tra i 15 ed i 29 anni attraverso una serie di attività mirate per favorire formazione e l´orientamento professionale. Fab lab e coworking. Il polo di formazione e innovazione promosso da Google e da Fondazione Mondo Digitale andrà ad integrarsi con il fab lab regionale che la Regione sostiene e diffonde su tre sedi: Viterbo per le imprese culturali, Roma per le imprese creative e Bracciano per il food 2.0. Un network per la formazione e l’innovazione. La Regione investe 20milioni per la digitalizzazione delle imprese e per sostenere la nuova generazione digitale, che va aiutata e supportata. Queste risorse serviranno per la digitalizzazione delle imprese e sostenere idee innovative. Tutto questo rientra anche nella strategia messa in campo dalla Regione per favorire il cambiamento e sostenere l’innovazione. In particolare: 186 milioni per le infrastrutture digitali. La Regione Lazio è quella che ha investito più risorse europee sull’obiettivo banda ultra larga, con un piano specifico di investimenti da 186 milioni di euro dentro una strategia nazionale . 20 milioni di euro per digitalizzare le imprese e sostenere l’ e-commerce e manifattura digitale. Uno degli obiettivi dell’officina dei nuovi lavori è proprio quello di favorire l’incontro tra le competenze digitali dei giovani e le imprese tradizionali. Proprio per questo e per aiutare le imprese a superare il ritardo nei confronti dei competitori europei e globali la Regione investe anche su nuove figure professionali, come quella degli artigiani digitali. Internet governance e agenda digitale. Il Lazio è la prima Regione in Italia con un piano a tutto tondo sulle politiche di gestione di internet. A breve sarà presentata l’agenda digitale del Lazio, il tutto avverrà attraverso un percorso di partecipazione che coinvolge i cittadini, tutti i soggetti del territorio e i grandi attori del settore, da google alle società di tlc. 100 milioni per startup e imprese innovative. Secondo un recente rapporto del Politecnico di Milano il Lazio è la terza regione per startup innovative: sono in tutto 254, e la Regione le sta sostenendo con grande forza. Sono state già finanziate oltre 100 startup e nuove imprese innovative. E l’impegno della Regione va avanti con un investimento di 100 milioni in totale per dare un’opportunità a chi ha idee vincenti. “Grazie e complimenti a Google per l´intelligenza di individuare Mondo Digitale come partner di questa avventura, che rappresenta una delle punte più avanzate per il ´fare´ e non solo il ´parlare´ di innovazione: ragazzi che trasmettono sapere ad anziani che hanno sapere" è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: noi istituzioni non dobbiamo solo dare pacche sulle spalle, ma assumerci invece responsabilità capendo che l´innovazione va capita, studiata e concretizzata". “Io più´ che il viaggiatore amo il viaggiante. Amo chi parte ma non sa dove andrà e non sa se arriverà. Ma si saprà godere tutto ciò che il percorso gli offre. E l´Officina dei nuovi lavori va in questa direzione: è un´esperienza fuori dall´ordinario che può rappresentare e rappresenterà un´opportunità per molti giovani. E noi faremo di tutto affinché il progetto cresca" - lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.  
   
   
POSTE IN LOMBARDIA: PIANO TAGLI SOSPESO, PRIMO RISULTATO RAGGIUNTO  
 
Milano, 19 marzo 2015 - Il piano di Poste Italiane che prevede, per la Lombardia, la chiusura di 61 uffici, soprattutto nei piccoli Comuni e l´apertura a giorni alterni di altri 121, sarà sospeso per qualche settimane e saranno considerate alcune eccezioni. Ne dà notizia il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia Daniele Nava. Riconoscimento Specificità - "A seguito della risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 marzo - spiega Nava - abbiamo avviato immediatamente un dialogo con la Direzione nazionale di Poste italiane, ottenendo la sospensione del piano, che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 13 aprile e la sua parziale revisione". "Abbiamo fatto presente le istanze dei nostri territori - aggiunge Nava - e le criticità del piano e abbiamo trovato disponibilità nel vedere riconosciute alcune specificità. Abbiamo concordato di completare congiuntamente l´analisi dei territori prima di dare definitiva attuazione al piano di Poste". Tavolo Regionale - Come richiesto dal Consiglio regionale, sarà convocato la prossima settimana il Tavolo regionale, con i soggetti coinvolti, per discutere sulle possibili modifiche del piano di Poste Italiane: "si tratta - sottolinea Nava - di trovare proposte concrete e pragmatiche di soluzione che possano fare sintesi tra le esigenze dell´azienda e della collettività". Le Sedi territoriali della Regione sono già al lavoro per raccogliere i dati necessari. "Va tenuto presente infatti - ricorda il sottosegretario - che l´entrata in vigore del piano non è in discussione, come ha anche confermato l´Amministratore Delegato di Poste Italiane in Conferenza Regioni, e presso le Commissioni Parlamentari, dato che applica un decreto Ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell´Agcom (2014)". Le Situazioni Di Difficoltà - "E´ stata riconosciuta - spiega ancora Nava - la nostra esigenza di introdurre nel Piano criteri in più, oltre a quelli già previsti dalle leggi nazionali. In particolare, si tratta di elementi come la presenza di frazioni isolate, la difficoltà a raggiungere gli uffici anche per assenza di collegamenti, la mancanza di sportelli bancari nei Comuni dove è prevista la chiusura degli uffici, la desertificazione commerciale, oltre che la previsione di riduzione del servizio in zone ad alta valenza turistica". Regione Apripista - "Abbiamo ottenuto un importante risultato - conclude Nava - avviando un metodo di lavoro che potrà essere esteso alle altre Regioni. Come sempre la Lombardia fa da apripista".  
   
   
GARANZIA GIOVANI IN VENETO: OPPORTUNITÀ E STRUMENTI PRESENTATI OGGI IN UN CONVEGNO A TREVISO.  
 
Venezia, 19 marzo 2015 - "Con la creazione di percorsi di formazione specialistici in determinati settori, la Regione del Veneto vuole supportare la domanda di lavoro delle imprese e avvicinare sempre più le aspettative dei giovani, che saranno i lavoratori di domani, alle reali esigenze del mercato del lavoro nel nostro territorio". È quanto afferma l´assessore regionale all´Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, Elena Donazzan, commentando il buon esito del convegno "Testimonianze a confronto per la creazione di Una rete per i giovani", svoltosi a Treviso e promosso dal Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione del Veneto con l´obiettivo di fare il punto sui progetti, territoriali e settoriali, approvati con il bando regionale "Una rete per i giovani". Due tavole rotonde hanno approfondito i fabbisogni professionali emersi nei diversi settori coinvolti e l´importanza della costituzione di una rete di partenariato distribuito nel territorio veneto. L´iniziativa "Una rete per i giovani", infatti, consente alle imprese venete di partecipare al programma regionale Garanzia Giovani in qualità di partner di progetti - presentati da enti di formazione accreditati - finalizzati alla formazione e all´inserimento lavorativo di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano.Sono 18 i progetti finora approvati dalla Regione con uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro. Il convegno, inoltre, ha visto le testimonianze di giovani e aziende che hanno aderito a progetti di Work Experience (progetti in fase di conclusione che prevedevano esperienze formative in azienda) e progetti di Garanzia Giovani (percorsi di inserimento e accompagnamento al lavoro). Si è tenuta anche una sessione di focus group tematici sugli strumenti previsti dal programma Garanzia Giovani. Questi i temi trattati: Reinserimento di giovani tra i 15 e i 18 anni; Autoimpiego e autoimprenditorialità; Tirocini, formazione, accompagnamento; Mobilità formativa e professionale; Orientamento e Job Club.  
   
   
CRIMINALITA’: ZAIA, “FAR WEST IN VENETO CON BOTTINI INGENTI. CITTADINI DI UNO STATO CHE NON C’E’ SI DIFENDONO COME POSSONO”.  
 
Venezia, 19 marzo 2015 - “I delinquenti hanno preso tanta paura del raddoppio delle pene deciso da Renzi che stanno continuando come prima, perché sanno bene che comunque in galera non finiranno, perché non c’è posto e a realizzare nuove carceri prima di inasprire le pene nessuno ci ha pensato. Anche oggi in Veneto il bilancio è pesante; i bottini ammontano a centinaia di migliaia di euro; altre attività commerciali sono state messe in ginocchio; i cittadini che si accorgono di malviventi e tentano di difendersi vengono presi a pistolettate, come l’Assessore provinciale di Treviso Lorenzon che, esasperato, ha risposto al fuoco mettendo in fuga i criminali. Il Premier e Alfano vogliono ripristinare le regole del Far West? Al momento, purtroppo, non si vede altra via che attrezzarsi di conseguenza, ma l’autodifesa incarna la più cocente sconfitta dello Stato”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia torna a lanciare l’allarme sicurezza in Veneto, chiedendo a gran voce “non solo più Forze dell’Ordine con più mezzi e migliori stipendi, ma anche l’invio dell’Esercito sul territorio e il risarcimento dello Stato alle vittime per i danni subiti e i costi delle apparecchiature d’allarme”. “Chi risarcisce l’Azienda Agricola di Monastier dei trattori rubati per un valore di 500 mila euro? – chiede il Governatore – chi ridà al titolare dell’ottica Liò di Pederobba i 150 mila euro di merce rubata e i gravi danni provocati dall’auto ariete con cui è stata sfondata la vetrina? Che cosa diciamo ai Carabinieri che hanno arrestato i razziatori del Cinema Metropolis di Bassano, rimessi in libertà poche ore dopo? Che sono bravi ma che oltre che dai criminali devono anche guardarsi anche dalle leggi colabrodo che li mettono fuori con la velocità della luce?”. “Anche oggi, come ieri e come domani – insiste Zaia – denuncio una situazione al limite, che richiede un intervento immediato ed eccezionale dello Stato, al quale risparmio l’elenco della quindicina di crimini riportati dalle cronache di oggi, ma non lo schiaffo morale inviato a Roma dai cittadini di Luneo, Mirano, provincia di Venezia, che dormono con fucili e forconi sotto il letto e avvertono: ‘dormiamo poco e sappiamo come difenderci’. Come Stacchio, come Magro, come Lorenzon. Cittadini di uno Stato che non c’è più”.  
   
   
ARRESTO PAKISTANO, ASSESSORE LOMBARDIA: È IDENTIKIT POLITICHE GOVERNO  
 
Milano, 19 marzo 2015 - "Quello del Pakistano fermato oggi a Brescia è l´identikit perfetto per comprendere il fallimento del Governo Renzi in materia di immigrazione clandestina e infiltrazioni terroristiche". Lo dice Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, commentando il caso del Pakistano fermato dai carabinieri del Ros e accusato di aver intrattenuto frequenti contatti su social network, condividendo fotografie, video e altro materiale di ispirazione jihadista, con estremisti antioccidentali e congratulandosi per l´ottimo lavoro effettuato dagli uomini dell´Arma. Politiche Dell´immigrazione - "L´italia - aggiunge Viviana Beccalossi -, grazie alle politiche dell´immigrazione e dei profughi volute dai recenti Governi di centrosinistra, è diventata una porta girevole per delinquenti e affiliati al terrorismo. Brescia, prima provincia italiana nel rapporto tra abitanti ed extracomunitari, ne è l´esempio lampante. Il caso di oggi è la prova evidente di come questo infinito buonismo e un´accoglienza ´a tutti i costi´ generino situazioni così gravi e pericolose". "Auguriamoci solo - conclude Viviana Beccalossi - di non replicare il doloroso caso di Terni, dove il giovane David Raggi è stato assassinato da un Marocchino che non aveva più diritto di essere in Italia".  
   
   
835 MIGRANTI E RICHIEDENTI ASILO NEI COMUNI DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE  
 
Firenze, 19 marzo 2015 - Sulla base del Piano nazionale di accoglienza dei migranti e richiedenti asilo, i Comuni della Città Metropolitana di Firenze dovranno accogliere 835 persone, parte delle quali provenienti dalla Siria e dalla Libia. 100 a Firenze. Il Sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella ne ha dato notizia stamani durante l´Assemblea dei consiglieri in Palazzo Medici Riccardi. Dalla Prefettura l´invito a concordare con i Sindaci un piano di assorbimento. Poco meno dei richiedenti asilo sono già nel territorio e ospitati, per ora, da 27 dei 42 Comuni fiorentini. "Invito tutti i Sindaci a impegnarsi per una organizzazione condivisa - ha detto Nardella - e perché ogni Comune faccia la propria parte in modo che non vi siano disparità". Preziosa, a riguardo, la collaborazione del Consiglio metropolitano "perché non vi siano disparità". Per parte sua il Sindaco metropolitano ha proposto quote che tengano conto della popolazione dei Comuni e della loro estensione territoriale. Chi ha già migranti accolti secondo la tipologia del Piano li vedrà già computati all´interno della quota di pertinenza. Pertanto risulterebbe una quota di 100 persone per Firenze; di 30 per i Comuni più grandi; quindi fasce di 20, 10, 8, 7 e 5. Si tratta di "applicare un principio di mutualità e solidarietà tra tutti i Comuni della Città metropolitana: tutto diventa gestibile se ciascuno fa la propria parte". La Prefettura ha dato disponibilità per aiutare a individuare le strutture necessarie nei Comuni. La questione sarà prossimamente al centro di un Consiglio metropolitano.  
   
   
FINANZIATI DALLA GIUNTA REGIONALE DEL TRENTINO ALTO ADIGE 84 PROGETTI A CARATTERE UMANITARIO  
 
Trento, 19 marzo 2015 - Due milioni e mezzo di euro per 84 progetti a carattere umanitario che saranno realizzati nel 2015 in favore di popolazioni di stati colpiti da eventi bellici o calamitosi o in condizioni di particolare difficoltà economica e sociale. E’ quanto prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Arno Kompatscher, che assegna contributi ad enti, associazioni o comitati per iniziative umanitarie. “Nonostante i momenti di difficoltà dettati dalla crisi economica – ha detto il vicepresidente Kompatscher – riteniamo importante ricordarci di chi sta peggio di noi e vive situazioni di grande sofferenza. E’ proprio su questo principio che Sudtirolo e Trentino hanno costruito i propri valori e la propria coesione sociale”. Sulla base di quanto previsto dalla normativa regionale, gli interventi a sostegno di progetti a carattere umanitario possono essere realizzati attraverso la concessione di contributi ad associazioni che operano nei paesi afflitti da particolari situazioni di degrado sociale o sanitario o con interventi diretti della Giunta regionale in casi di particolare urgenza o di grave calamità. I finanziamenti stanziati oggi, suddivisi equamente fra Trentino e Sudtirolo, sono relativi ad iniziative di associazioni ed organizzazioni con sede in regione, che operano in diverse parti del mondo. Si tratta, per lo più, della costruzione di scuole, case, orfanotrofi, strutture sanitarie, centri sociali per i giovani o di forniture di alimenti di base.  
   
   
"VIVERE L´INCLUSIONE", IL 20 MARZO CONVEGNO A DOBBIACO  
 
Bolzano, 19 marzo 2015 - "Vivere l´inclusione", questo il titolo di un convegno organizzato da Kooperation Pustertal, piattaforma che raccoglie e mette in rete tutte le istituzioni e i servizi che lavorano con giovani e bambini. All´appuntamento, in programma venerdì 20 marzo a Dobbiaco, parteciperanno anche gli assessori Philipp Achammer e Waltraud Deeg. Accompagnare bambini e ragazzi nel loro percorso di crescita e sostenere lo sviluppo di una nuova cultura della diversità. Questo l´obiettivo di Kooperation Pustertal, rete di istituzioni e servizi che come ogni anno organizza un convegno specifico dedicato alla materia. All´incontro, dal titolo "Vivere l´inclusione", parteciperanno anche gli assessori provinciali Philipp Achammer e Waltraud Deeg, e saranno molti gli interventi degli esperti del settore. Il convegno, nel corso del quale sarà presentato anche il nuovo portale internet di Kooperation Pustertal, si svolgerà venerdì 20 marzo 2015 dalle 9 alle 16.15 presso la sala degli specchi del Grand Hotel a Dobbiaco.