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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Marzo 2015
PARLAMENTO EUROPEO: APERTURA PLENARIA DI MARZO II: MINUTO DI SILENZIO PER LE VITTIME DELL´INCIDENTE AEREO DEL VOLO GERMANWINGS E DELL´ATTACCO A TUNISI  
 
Bruxelles, 26 marzo 2015 - La sessione si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime del disastro aereo Germanwings avvenuto nelle Alpi francesi il 24 marzo e dell´attacco terroristico al Museo Bardo in Tunisia il 18 marzo. Il Presidente Schulz ha espresso le più sentite condoglianze del Parlamento a famiglie e amici. Schulz ha osservato che fra le 150 vittime sono inclusi l´equipaggio e sedici scolari che tornavano a casa a Haltern, Nordreno-vestfalia, dopo un viaggio di scambio in Spagna. Tutta la città è traumatizzata dalla perdita, ha aggiunto. Il Presidente ha anche trasmesso le condoglianze del Parlamento alle famiglie e agli amici delle vittime dell´attentato terroristico del 18 marzo al Museo del Bardo di Tunisi. Questi attacchi testimoniano l´ascesa del fondamentalismo, ha sottolineato. Cambiamenti all’ordine del giorno La seduta è estesa fino alle 23:00. La dichiarazione della Commissione sulla politica europea di vicinato è stata rinviata a una prossima sessione e sostituita dalla dichiarazione del capo della politica estera dell´Unione europea Federica Mogherini sugli attentati terroristici in Tunisia, alle ore 19.00. L’intervento sarà seguito da un giro di oratori in nome dei gruppi politici. Una risoluzione sulla Giornata internazionale dei Rom e il riconoscimento del genocidio rom durante la seconda guerra mondiale sarà messa ai voti alla sessione di aprile I. Deputati entranti e uscenti: Mihai Turcanu (Ppe, Ro) ha sostituito Eduard-raul Hellvig (Ppe, Ro) dal 1° marzo, Estefanía Torres (Gue/ngl, Es) ha sostituito Pablo Echenique (Gue/ngl, Es) dal 15 marzo.  
   
   
LA CONCORRENZA FISCALE DOVREBBE ESSERE EQUA E TRASPARENTE, DICE IL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 26 marzo 20154 - Affrontare l´evasione fiscale dovrebbe essere una priorità assoluta dell´Ue. Ue paesi e la Commissione europea dovrebbero svolgere un ruolo guida nel discutere come combattere la frode fiscale e pianificazione fiscale aggressiva in sede Ocse e altri organismi pertinenti, dice il Parlamento nella sua risoluzione sulla tassa, ha votato il Mercoledì. La risoluzione, che tocca una grande varietà di imposte connesse-problemi, pone la base per i futuri lavori parlamentari in materia fiscale, tra l´altro, l´accertamento dei fatti da parte del comitato speciale per decisioni fiscali e il lavoro legislativo della Commissione Affari economici e monetari. Si è passati da 444 voti a 110, con 41 astensioni. Nel testo, i deputati accolgono il pacchetto "trasparenza fiscale" presentato dalla Commissione europea il 18 marzo, ma richiedono ulteriori proposte efficaci da presentare nei prossimi mesi per combattere i paradisi fiscali e l´evasione fiscale. "La lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva, l´evasione fiscale e l´elusione fiscale è sotto i riflettori di interesse pubblico. La risoluzione del Parlamento europeo invia un forte messaggio politico, sostenendo un´azione immediata per la trasparenza fiscale, la tassazione con la giustizia sociale, e politiche fiscali che amplificano la crescita in un ambiente favorevole alle imprese ", ha detto Eva Kaili (S & D, El), che ha guidato il testo in Parlamento. Il Parlamento insiste sul fatto che la concorrenza fiscale deve essere equo e trasparente. Si critica severamente gli Stati membri che permettono ai loro autorità fiscali di fare offerte fiscali con aziende multinazionali, anche quando le attività tassate svolgono altrove. "Decisioni fiscali segreti vanno a scapito dei sistemi fiscali di altri paesi e distorcono la libera concorrenza", dice la risoluzione. I deputati raccomandano anche: la semplificazione dei sistemi fiscali nazionali, in modo da ridurre il carico fiscale amministrativo per gli individui e le imprese, eliminando gli ostacoli che impediscono l´attività cross-border, che più Stati membri dell´Ue dovrebbero unirsi gli undici paesi che introducono un tassa sulle transazioni finanziarie (Ftt), l´introduzione di una base imponibile comune consolidata per le società (Ccctb) per le imprese dell´Ue e - in un secondo tempo - per tutte le altre società anche, agire contro gli incentivi fiscali dannose sul reddito scatole di brevetto (diritti di proprietà intellettuale), migliorare la trasparenza intorno decisioni fiscali, in quanto creano opportunità di evasione fiscale e di concorrenza fiscale, migliorare l´accesso dei parlamenti nazionali al contenuto delle decisioni fiscali, agire contro i benefici fiscali selettivi per alcune società, che la Commissione europea dovrebbe preparare una lista nera, prima del luglio 2015, di paradisi fiscali e paesi le cui prassi fiscale falsare la concorrenza, sospensione o la revoca bancario o licenze di consulenza di commercialisti, studi legali e di altri consulenti finanziari condannato per frode fiscale, spostando carichi fiscali dal lavoro ad altre forme di tassazione, e migliorare la riscossione dell´Iva.  
   
   
UE: ADOZIONE DEL 2014 DI RELAZIONI SULLA POLITICA EUROPEA DI VICINATO  
 
 Bruxelles, 26 marzo 2015 - In una serie di relazioni annuali adottate ieri la Commissione europea e l´Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha valutato l´attuazione della politica europea di vicinato (Pev) con 16 paesi partner l´Europa orientale e il Mediterraneo meridionale e formula raccomandazioni per il prossimo anno. Il 2014 è stato caratterizzato dalla firma degli accordi di associazione con la Georgia, la Moldova e l´Ucraina, la transizione democratica in Tunisia e legami più stretti con il Marocco. Tuttavia, i conflitti e le crisi, e la loro sicurezza addetto e problemi umanitari continuato, sia a est ea sud, in particolare sotto forma di minacce e attacchi terroristici. Sostegno significativo è stato mobilitato dall´Ue per aiutare il Libano e la Giordania per superare gli effetti della sempre più pesante crisi siriana. In occasione dell´adozione di relazioni sulla politica europea di vicinato, M me Federica Mogherini, alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "2014 è stato un anno di grandi sfide: il conflitto in Ucraina, le atrocità e le violazioni dei diritti umani perpetrati da gruppi terroristici in Medio Oriente e Nord Africa, e il conflitto israelo-palestinese. L´afflusso di immigrati irregolari e l´aumento del traffico di esseri umani in Europa sono stati tra le conseguenze dirette di queste crisi. Questi sviluppi sono stati un banco di prova per la politica europea di vicinato. In questo periodo cruciale, l´Ue si è impegnata a intensificare la propria politica di sicurezza, economica e con i suoi partner in tutta la regione. " Johannes Hahn, Commissario per la politica europea di vicinato e dei negoziati per l´allargamento, ha sottolineato l´importanza per la politica di vicinato dell´Unione europea e la versione attuale di questa politica: "Le valutazioni di ordine politico ed economico e le conclusioni tratte nel 2014 relazioni Epi pubblicati oggi aiuterà l´Unione europea per valutare il suo approccio a tutta la regione. Facciamo attualmente in una vasta consultazione sul futuro di questa politica [1] per definire le modalità più efficaci di intervento in collaborazione con i partner chiave, una mossa che andrà a beneficio sia dell´Ue che ai suoi vicini. "  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA UN FINANZIAMENTO DI 1,8 MILIARDI DI EURO IN FAVORE DELL´UCRAINA  
 
 Bruxelles, 26 marzo 2015 - Il prestito Ue di 1,8 miliardi di euro all´Ucraina per aiutare il paese a colmare il buco nella bilancia dei pagamenti è stato approvato mercoledì dal Parlamento. L´ue prenderà in prestito il denaro dall´esterno e lo presterà all´Ucraina con lo stesso tasso d’interesse. L´erogazione sarà legata all´impegno dell´Ucraina ad attuare riforme strutturali che affrontino i problemi che hanno contribuito all´attuale crisi. "Il risultato del voto di oggi è un messaggio politico forte, non solo per l´Ucraina come dimostrazione del fatto che l´Ue si schiera dalla sua parte, ma anche per quei paesi che cercano di vederci divisi nell´aiuto all´Ucraina", ha detto il relatore Gabrielius Landsbergis (Ppe, Lt). I deputati hanno approvato la proposta della Commissione senza emendamenti con 492 favorevoli, 107 contrari e 13 astensioni. Difficoltà finanziarie dell´Ucraina - L´acuta crisi economica dell´Ucraina è radicata in problemi strutturali di lunga data, come la corruzione, e aggravata dal conflitto armato nella parte orientale del paese, dalle restrizioni commerciali imposte dalla Russia e dall´escalation nella controversia sul gas naturale con la stessa Russia. L´ucraina ha perso il proprio accesso ai mercati internazionali del debito e non può più prendere in prestito denaro autonomamente. Da dove arriveranno i soldi? La Commissione europea raccoglierà fondi sul mercato obbligazionario internazionale e li presterà all´Ucraina, senza alcun interesse in più di quello che l´Ue deve pagare ai suoi creditori esterni. L´ucraina dovrà poi rendere il denaro entro quindici anni dalla ricezione del prestito. Riforme in cambio di finanziamenti - Le condizioni del prestito devono ancora essere concordate e fissate dall´Ue e dall´Ucraina all´interno di un protocollo d´intesa che impegnerà l´Ucraina ad attuare un programma di riforme volto a porre rimedio alle fondamentali debolezze che, accumulate, hanno portato all´attuale deficit. Il progetto di accordo prevede riforme nella gestione delle finanze pubbliche, misure contro la corruzione, cambiamenti nell´amministrazione fiscale, riforme nei settori dell´energia e della finanza e misure per migliorare il contesto e le condizioni imprenditoriali. Una volta che l´Ue e l´Ucraina avranno firmato l´accordo, i soldi andranno direttamente nel bilancio dell´Ucraina. Due terzi della somma concordata potrebbero essere erogati entro la fine del 2015 e la tranche finale nel primo trimestre del 2016.  
   
   
POLITICA EUROPEA DI VICINATO (PEV) COUNTRY PROGRESS REPORT 2014 - UCRAINA  
 
Bruxelles, 26 marzo 2015 - L ´"Attuazione della politica europea di vicinato nel 2014" 2015 pacchetto Pev consiste in una comunicazione comune e una serie di paese specifico e le relazioni regionali. Il rapporto sull´Ucraina sottolinea sviluppi e gli sforzi di riforma nel 2014 e formula raccomandazioni per l´anno a venire. Le riforme sono state effettuate in Ucraina nel 2014 in un contesto politico, economico, sociale e militare / sicurezza molto difficile di conflitti armati. L´annessione illegale di Crimea e Sebastopoli dalla Federazione russa e la successiva la destabilizzazione dell´Ucraina orientale sono state le principali sfide per la statualità e la sovranità del paese e l´integrità territoriale. La situazione dei diritti umani delle persone che vivono in Crimea e Sebastopoli, dopo l´annessione illegale e nelle zone controllate da gruppi armati illegali in Ucraina orientale è peggiorata drasticamente. Il numero di sfollati interni e rifugiati aumenta e supera oggi il milione. Capacità dell´Ucraina per l´assistenza umanitaria agli sfollati si sono rivelate insufficienti. Nonostante queste minacce e sfide Ucraina ha continuato il suo processo di transizione democratica.Le elezioni presidenziali e parlamentari si sono svolte, in gran parte nel rispetto delle norme comunitarie e internazionali. La legge sulla pubblica accusa e diverse leggi anti-corruzione sono stati adottati. Sono iniziati i lavori sulla riforma del sistema giudiziario e le forze dell´ordine; diverse proposte sono state discusse, ma la nuova legislazione non è stata ancora adottata. Nel mese di luglio l´Ue ha istituito la missione consultiva europea per la riforma civile Security (Amue Ucraina) per assistere il paese nella riforma del settore della sicurezza civile, tra cui lo stato di diritto e della polizia. La società civile si è sviluppata rapidamente in Ucraina. È stato avviato il processo di decentramento delle competenze, in particolare sulla fusione dei comuni e sul decentramento budget. Ucraina ha intensificato la cooperazione con l´Ue: l´Ucraina ha firmato le disposizioni politiche dell´accordo di associazione (Aa) il 21 marzo 2014 e le disposizioni delle restanti parti il 27 giugno 2014, rispettivamente. Il 16 settembre 2014, l´accordo di associazione è stato ratificato dal Parlamento ucraino e il consenso è stato dato dal Parlamento europeo, che consente l´applicazione provvisoria delle pertinenti disposizioni dell´accordo di associazione a partire dal 1 novembre 2014 e il Dcfta-parte al 1 Gennaio 2016 . L´ucraina ha adottato una serie di importanti riforme legislative per affrontare i parametri di riferimento del piano d´azione liberalizzazione dei visti. Di conseguenza, l´Ucraina passa alla seconda fase di attuazione del piano d´azione liberalizzazione dei visti. Produzione economica dell´Ucraina contratto nel 2014 a causa di debolezze macroeconomiche e strutturali radicate. La situazione è stata notevolmente aggravata dal peggioramento della situazione della sicurezza. Le esportazioni verso l´Ue compensato il declino del commercio ucraino con la Federazione russa. Sulla base della relazione della Nazione, diverse azioni sono raccomandati per l´Ucraina per il prossimo anno, tra gli altri: - Garantire che la revisione costituzionale è effettuato e completato in modo inclusivo e partecipativo; adottare e attuare le leggi che introducono riforme di decentramento; - l´adozione di misure verso l´armonizzazione di tutte le leggi elettorali; con una priorità data alla revisione della legge sulle elezioni locali, dal momento che sono previste per la seconda metà del 2015; - L´adozione di misure supplementari sulla riforma giudiziaria in linea con le norme europee e in stretta consultazione con il Consiglio d´Europa / Commissione di Venezia; garantire che i processi di lustrazione del potere esecutivo e del potere giudiziario sono in linea con le pertinenti norme internazionali; - Debitamente attuazione del pacchetto legislativo anticorruzione globale; - A partire riforma globale della pubblica amministrazione, e in particolare il servizio civile e il servizio in organi di auto-governo locale; - In stretta collaborazione con la missione consultiva dell´Unione europea, l´adozione e l´attuazione di un piano per la riforma della polizia; - Legislazione sull´energia allineamento e la pratica con il ´Terzo Pacchetto Energia´; - Continuando a indagare in modo indipendente gli atti di violenza che si sono verificati durante le proteste civili tra novembre 2013 e febbraio 2014, così come i tragici eventi di Odessa maggio 2014, con il sostegno del gruppo consultivo internazionale proposto dal Consiglio d´Europa.  
   
   
DISCORSO DEL PRESIDENTE EUROPEO ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE ROM DAY  
 
Bruxelles, 26 marzo 2015 - Signore e signori, Amici, E ´un grande piacere e onore per me aprire Conferenza Internazionale di Roma il giorno di oggi. In primo luogo, vorrei ringraziare Soraya Post per l´organizzazione di questo convegno tempestivo; e rendere omaggio al gruppo Socialisti & Democratici, che, sotto la guida Hannes Swoboda, per molti anni hanno aumentato la consapevolezza circa la terribile situazione dei Rom in Europa, ha combattuto per porre fine alla discriminazione e lavorato per l´inclusione. Oggi circa sei milioni di persone Rom vivono nell´Unione europea. Rom sono la più grande minoranza etnica in Europa - e uno dei più emarginati e discriminati. Molti rom vivono ancora ai margini della società. Secondo l´Agenzia dei diritti fondamentali di uno su tre è disoccupato Roma, uno su cinque non ha assicurazione sanitaria, e nove su dieci vive al di sotto della soglia di povertà. Neanche un bambino su Roma completa l´istruzione primaria. Non c´è da stupirsi, se in alcuni luoghi i bambini Rom vengono inviati a una scuola per bambini disabili mentali, semplicemente perché sono rom. Sono profondamente preoccupato che la retorica anti-rom sta guadagnando terreno; che l´uso populista rom come capro capre e incitano all´odio, e che gli attacchi violenti contro i Rom sono in aumento. Vediamo i cittadini europei insultati, minacciati e attaccati semplicemente perché sono rom. Questo è scandaloso e non possiamo accettarlo. Per secoli, i Rom sono stati vittime di antinomadismo un´ideologia spregevole basata su razza di superiorità, l´intolleranza e l´odio. Un´ideologia che ha portato alla uccisione di più di 500.000 Rom dalla Germania nazista. In alcuni paesi oltre l´80 per cento della popolazione Rom sono stati sterminati. Uomini, donne, bambini, anziani furono brutalmente uccisi. La comunità rom ricordare questo genocidio come Porrajmos. Ma la situazione del popolo rom hanno sofferto per mano della Germania nazista non è stata pienamente riconosciuta. Ricordare fa male, ma dobbiamo insegnare ai nostri figli sul Porrajmos. Di come questi atti barbarici del male potrebbe accadere in una delle società più modernizzate di quel tempo. Caro Raymond Gurême, E ´un grande privilegio essere con voi. Tu che sopravvissuto al genocidio e trovato la forza di raccontare la tua storia. In modo che i tuoi ricordi diventano la nostra memoria condivisa. In modo che coloro che non si preoccupano venire a prendersi cura. In modo che non accadrà mai più. Vi do il benvenuto caloroso al Parlamento europeo. Sono orgoglioso che il Parlamento sarà oggi il dibattito sulla antinomadismo in Europa. A seguito di questo dibattito, il Parlamento europeo adotterà una risoluzione per commemorare le vittime del genocidio dei rom durante la Seconda Guerra Mondiale. Appoggio pienamente tale Giornata europea della memoria del genocidio dei rom. Signore e signori, Negli ultimi dieci anni abbiamo fatto qualche progresso. Abbiamo riconosciuto la questione dei rom come un problema europeo che richiede una soluzione europea. Grazie al quadro Ue per le strategie nazionali di integrazione dei Rom ha tutti gli Stati membri ora un piano nazionale d´azione Roma. Una raccomandazione del Consiglio sulle misure di integrazione dei Rom è stata approvata all´unanimità. Il finanziamento è stato reso disponibile in questo Mff, anche per progetti di educazione rom. Ma questi sono solo i primi passi. Il percorso è ancora lungo per raggiungere l´integrazione dei Rom sul terreno. Chiaramente, dobbiamo fare molto di più per l´inclusione dei Rom attraverso l´istruzione, occupazione, alloggio e assistenza sanitaria. E se posso aggiungere, per me, l´educazione dei bambini è la chiave per rompere il circolo vizioso di alcuna istruzione, senza lavoro e la povertà. In modo che i bambini rom possano finalmente raggiungere il loro vero potenziale e la speranza per un futuro migliore. E ´vergognoso che nel 21 ° secolo i cittadini europei sono ancora negati i diritti fondamentali, la piena partecipazione e dignità perché appartengono ad una minoranza; una minoranza che ha arricchito la cultura europea per molti secoli. L´obiettivo della conferenza è quello di avviare la discussione a livello Ue su come trattare con antizingarismo. Finché il razzismo contro i Rom non è affrontata in maniera efficace, la discriminazione si persiste e le politiche sociali non sarà un successo come dovrebbero essere. Ringrazio il gruppo S & D per mettere antinomadismo nell´agenda politica. Grazie per l´attenzione. Vi auguro una conferenza di successo.  
   
   
INVESTIRE IN UN´EUROPA APERTA E SICURA: 1,8 MILIARDI DI EURO DI FINANZIAMENTI NEI SETTORI ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE E SICUREZZA  
 
Bruxelles, 26 marzo 2015 - IEri la Commissione europea ha approvato 22 nuovi programmi nazionali pluriennali nell´ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Fami) e del Fondo per la sicurezza interna (Isf) per il periodo 2014-2020, per un valore complessivo di circa 1,8 miliardi di euro. Altri 36 programmi nazionali saranno approvati nel corso dell´anno. Queste due linee di azione per i finanziamenti dell´Ue sostengono gli sforzi degli Stati membri nei settori Asilo, migrazione e integrazione e Sicurezza interna. Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: "La migrazione è una delle dieci priorità dell´attuale Commissione. Garantire il buon funzionamento della politica migratoria in tutti i suoi aspetti è essenziale per il successo globale delle nostre società. Vogliamo che le persone migliorino il loro livello di vita e si sentano al sicuro. Tuttavia, gli Stati membri non possono garantirlo da soli. È per questo che la Commissione europea fornisce costantemente un sostegno concreto agli Stati membri, e continuerà a farlo". Il Fondo Asilo, migrazione e integrazione finanzia le azioni nazionali volte a rafforzare le capacità di accoglienza, migliorare la qualità delle procedure di asilo in linea con le norme dell´Unione, integrare gli immigrati a livello locale e regionale e aumentare la sostenibilità dei programmi di rimpatrio. Il Fondo Sicurezza interna finanzia le azioni nazionali volte a migliorare la gestione delle frontiere degli Stati membri (in particolare grazie all´uso di tecnologie interoperabili moderne), intensificare la cooperazione transfrontaliera nel settore del contrasto e rafforzare la capacità degli Stati membri di gestire efficacemente i rischi per la sicurezza, quali il terrorismo e la radicalizzazione violenta, il traffico di stupefacenti, la criminalità informatica e la sicurezza informatica, la tratta di esseri umani e altre forme di criminalità organizzata. In aggiunta alla dotazione di base (cfr. L´allegato 2), la maggior parte dei programmi approvati oggi dalla Commissione beneficia di importi aggiuntivi messi a disposizione di alcuni Stati membri che si sono offerti volontari per l´attuazione di azioni specifiche dotate di una forte dimensione transnazionale, quali i progetti comuni di rimpatrio e reinserimento nell´ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione e l´istituzione di una cooperazione consolare nell´ambito del Fondo Sicurezza interna. Altri finanziamenti aggiuntivi nel quadro di alcuni programmi del Fondo Sicurezza interna saranno usati per acquistare attrezzature su larga scala da mettere a disposizione delle operazioni congiunte di Frontex ogniqualvolta sia necessario. Quasi 100 milioni di euro erogati tramite i programmi del Fondo Sicurezza interna saranno utilizzati per sostenere il programma di reinsediamento dell´Unione nel periodo 2014-2015. La Commissione si sta adoperando per la rapida approvazione dei restanti programmi nazionali. Con una dotazione totale complessiva di quasi 7 miliardi di euro per il periodo 2014-20, il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e il Fondo sicurezza interna rappresentano i principali strumenti finanziari dell´Ue per investire in un´Europa aperta e sicura. Contesto Le iniziative dell´Ue nel campo della migrazione e degli affari interni sono sostenuti dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione e dal Fondo sicurezza interna. Il Fondo Asilo, migrazione e integrazione contribuisce alla gestione efficace dei flussi migratori e allo sviluppo di un approccio comune in materia di asilo e migrazione. Il Fondo Sicurezza interna (formato dalle due componenti Frontiere e visti e Strumento di sostegno per la cooperazione di polizia e la gestione delle crisi) contribuisce a garantire un livello elevato di sicurezza e di prevenzione della criminalità nell´Unione, rendendo al contempo possibile viaggiare in modo legittimo e garantendo una gestione efficace delle frontiere esterne dell´Unione europea. L´85% dei finanziamenti è erogato attraverso i programmi nazionali, documenti strategici pluriennali per il periodo 2014-20. Questi programmi sono elaborati, attuati, monitorati e valutati dalle autorità competenti degli Stati membri, in collaborazione con le parti interessate del settore, compresa la società civile, e approvati dalla Commissione. La parte restante (circa il 15% di tutte le risorse) è gestita dalla Commissione, che a tal fine adottaprogrammi di lavoro nell´ambito dei tre strumenti finanziari. È attraverso questi programmi di lavoro della Commissione che vengono finanziate le azioni dell´Unione e l´assistenza emergenziale agli Stati membri (cfr. L´allegato 1 e i programmi di lavoro: Amif 2014, Isf-b 2014, Isf-p 2014). Oggi sono stati approvati dalla Commissione 22 programmi nazionali (in gestione concorrente): 17 nell´ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovenia e Ungheria) e 5 nell´ambito del Fondo sicurezza interna (Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Repubblica ceca). Altri 36 programmi nazionali saranno approvati nel corso del 2015. Allegato : Dotazioni finanziarie per Stato membro
Stato membro Dotazioni di base Azioni specifiche Reinsediamento Totale
Amif Isf - Frontiere Isf - Polizia
Austria (Amif) 64 533 977 6 000 000 70 533 977
Belgio (Amif) 89 250 977 5 013 765,12 4 000 000 98 264 742,12
Belgio (Alv) 17 519 321 17 903 270 3 798 000 39 220 591
Bulgaria (Amif) 10 006 777 10 006 777
Repubblica ceca (Amif) 26 185 177 1 500 000 27 685 177
Repubblica ceca (Isf) 14 381 484 17 029 012 774 000 32 184 496
Germania (Amif) 208 416 877 13 000 000 221 418 877
Germania (Isf) 51 753 437 79 504 401 3 195 000 134 452 838
Danimarca (Isf) 10 322 133 10 322 133
Estonia (Amif) 10 156 577 10 156 577
Finlandia (Amif) 23 488 777 20 650 000 44 138 777
Francia (Amif) 265 565 577 2 295 000 18 730 000 286 590 577
Francia (Isf) 84 999 342 70 114 640 22 050 000 177 163 942
Ungheria (Amif) 23 713 477 400 000 24 113 477
Lituania (Amif) 9 632 277 9 632 277
Lussemburgo (Amif) 7 160 577 800 000 7 960 577
Malta (Amif) 17 178 877 17 178 877
Paesi Bassi (Amif) 94 419 077 26 750 000 9 860 000 131 029 077
Portogallo (Amif) 32 776 377 1 080 000 33 856 377
Romania (Amif) 21 915 877 1 935 000 580 000 24 430 877
Slovenia (Amif) 14 725 477 14 725 477
Regno Unito (Amif) 370 425 577 22 200 000 392 625 577
 
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: AGENDA COLLEGAMENTI PER I BALCANI OCCIDENTALI  
 
Pristina, 26 Marzo 2015 – L’ intervento del commissario europeo Johannes Hahn in occasione della riunione con i Balcani occidentali 6 ministri degli Esteri e dei Trasporti: “ Ministri, Sono lieto di essere con voi oggi, in occasione della prima riunione entro Balcani occidentali 6 quadro da quando ha assunto il mio mandato nel mese di novembre. Vorrei ringraziare i nostri ospiti per offrire a organizzare questo incontro. E ´la prima volta che una riunione in questo formato è organizzato a Pristina, e illustra perfettamente la natura inclusiva della nostra cooperazione. E ´anche importante che la nostra cooperazione è efficace. Mi auguro quindi che oggi saremo in grado di raggiungere un accordo sulla rete di trasporto principale per la regione. Ben sviluppato e chiave infrastrutture interconnesse per la crescita economica Illustri ospiti In questo giorno 198 anni primo servizio ferroviario passeggeri pagante al mondo ha iniziato in Gran Bretagna. La ferrovia non era come ci si potrebbe aspettare a Londra, è stato nel sud del Galles, che collega il porto di Swansea con il suo hinterland sotto sviluppata, portando l´accesso ai posti di lavoro, i mercati e nuove opportunità. Lo stesso semplice lezione di due secoli fa si applica oggi, forse più che mai: ben sviluppato e infrastrutture interconnesse per i trasporti e l´energia è un fattore chiave per la crescita economica e l´occupazione, nonché per attrarre nuovi investimenti. Tuttavia, ci sono alcune altre lezioni cautelative da imparare. Prima la ferrovia è stata cavallo disegnato, forse non è la scelta migliore per il 21 ° secolo. In secondo luogo, si è fermato operativo dopo pochi anni a causa della concorrenza di una nuova strada a pedaggio. Da questo possiamo vedere che nessun progetto di trasporto, nessuna politica dei trasporti può agire isolatamente. Questo è il motivo per cui la politica dei trasporti dell´Unione europea mira a colmare le lacune tra le reti di trasporto ´Stati membri e rimuovere le strozzature che ancora impediscono il buon funzionamento del mercato interno. Accordo sulla rete principale è di vitale importanza Il blocco edificio principale comprende la rete principale che collega tutte le capitali, i principali centri economici e grandi porti. Questi collegamenti prioritari diventano solo una parte della rete centrale, se gli Stati membri sono in grado di impegnarsi a completare tutti gli investimenti connessi e altre misure "soft" per il 2030. La rete centrale consiste quindi concentrarsi sui più importanti di interconnessione e di garantire che i paesi hanno i mezzi fiscali e di bilancio necessarie per completare loro in tempo. Questo impegno reciproco rende il processo credibile. L´obiettivo è, quindi, di non avere la più grande possibile rete centrale regionale, ma di concentrarsi sui segmenti più importanti che potrebbero essere attuate entro un lasso di tempo ragionevole. Non vogliamo "grandi progetti" che vogliamo "buon design". Impegno reciproco è il fondamento essenziale. Assicura il valore aggiunto del processo e fornisce le garanzie necessarie per ogni paese che i suoi investimenti sarà utile. E, ogni paese sa che i suoi vicini condividono lo stesso impegno per la stessa rete principale. Questo è il quadro nel quale si vuole collegare i Balcani occidentali, non solo una connessione fisica, attraverso la strada e ferrovia, ma un collegamento politico e legale. Se aggiungiamo la rete centrale regionale per il trattato sulla Comunità dei trasporti diventerà giuridicamente vincolante per i Balcani occidentali, nonché per l´Ue rafforzando così ulteriormente la credibilità del processo. Oleodotti singolo settore Ho parlato della necessità di sviluppare piani realistici ma dobbiamo anche essere realistici quando si guarda a come saranno finanziati questi piani. I fondi pubblici sono scarsi e abbiamo bisogno di ottenere il massimo valore per ogni euro che spendiamo. Per mantenere gli investimenti più importanti e portare reali benefici il più presto possibile, vi è una chiara necessità di selezionare con attenzione le priorità e ad esplorare tutte le possibili fonti di finanziamento, tra cui il capitale privato. Il funzionamento dei Comitati Nazionali di investimento sarà fondamentale in questo senso. Portano insieme al Ministero delle Finanze, i ministeri competenti, la Commissione, Ifi ed i principali attori del settore privato. Essi avranno il compito di stabilire tubazioni del settore singoli con i più importanti progetti di investimento da finanziare nel paese nel medio termine. Ci sono un sacco di lezioni che si possono trarre da comitati di investimento nazionali esistenti. Ci sentiremo più avanti questa mattina circa l´ esperienza serba con le condotte del settore. Vi esorto a prendere il più ispirazione possibile da questa buona prassi e da altre esperienze positive da tutta Europa e la regione. Accordarsi su questo approccio e la metodologia invierebbe un segnale chiaro - per la vostra attività, per i vostri cittadini e ai potenziali investitori - che si sono decisi a rilanciare l´economia nei Balcani occidentali, lavorando a stretto contatto nell´interesse comune. Strategie settoriali credibili e condotte settore singoli sono importanti per noi, come lo sono per altri investitori. Theywill essere pre-condizioni per ottenere l´accesso a più paesi e il finanziamento nazionale Ipa per gli investimenti di cofinanziamento. Aggiungere valore agli investimenti nelle infrastrutture Vorrei sottolineare anche l´importanza di aggiungere valore a questi investimenti. E ´facile pensare connettività in termini di "hardware", ponti, incroci e simili. Ma vorrei sottolineare che, come un computer, l´hardware ha bisogno di software per operare efficacemente. E il migliore è il software più facile è per l´hardware di massimizzare il suo potenziale. Vi faccio un esempio: attuare le norme Ue di sicurezza stradale rafforzerà il valore aggiunto degli investimenti in infrastrutture e la connettività. Ci saranno ancora maggiori guadagni se questo si combina con i valichi di frontiera più efficienti. Ovviamente non ha molto senso investire pesantemente in stato delle strade o ferrovie arte se camion o treni si blocca alle frontiere. La buona notizia è che i miglioramenti significativi possono essere fatte abbastanza rapidamente nel ridurre i tempi di trasporto a costi relativamente bassi. A questo proposito, non vedo l´ora di presentazione entro la mattina del lavoro congiunto svolto dalle autorità presso il valico di Hani e Elezit. Ho parlato di stabilire una rete di trasporto di base. Ciò riflette l´importanza e la portata del compito che ci attende. Ma l´agenda connettività non è limitato ai trasporti. Nel settore dell´energia, le linee guida per le infrastrutture energetiche transeuropee stabiliscono regole comuni per lo sviluppo tempestivo e l´interoperabilità dei corridoi prioritari. Progetti di Energy Community Interest Anche qui abbiamo bisogno di una visione strategica e di una chiara priorità data ai progetti di Energy Community Interest (Peci). Stiamo lavorando con Energy Community Segreteria di stabilire un breve elenco dei progetti più vitali. E per l´energia, proprio come con il trasporto, che operano sotto regole compatibili con l´Ue, come utilità di separazione o di consentire l´accesso di terzi sarà un elemento essenziale del programma di connettività. I prossimi passi e il vertice di Vienna nel mese di agosto All´inizio della mia presentazione ho espresso la speranza che oggi ci sarebbe in grado di raggiungere un accordo sulla rete principale. Tale accordo potrebbe aprire la strada per i prossimi passi. Commissario Bulc e io sono in attesa di ospitare il vostro Primi Ministri il 21 aprile a Bruxelles. Questa sarà l´occasione per dare l´accordo che intendiamo raggiungere oggi la conferma politica al più alto livello. Un tale impegno politico sarà un segnale forte del nostro impegno reciproco nel giorno di connettività. Con l´impegno politico confermato potremo poi lavorare insieme per trasformare questo impegno in azione. Nel mese di giugno, useremmo le Ten T giorni a Riga per organizzare una specifica Wb6 ministeriale per concordare la nomina dei coordinatori corridoio. I coordinatori aiuterebbero organizzare discussioni in cui tutte le parti interessate lavorano per individuare i miglioramenti a breve termine normative e operative nonché investimenti prioritari nelle connessioni transfrontaliere e strozzature per ogni corridoio esteso. Infine, nel mese di agosto useremmo il vertice di Vienna per presentare una lista di specifiche priorità di investimento in materia di energia e sulla rete principale di trasporto regionale. La lista comprenderebbe progetti maturi già inclusi nel quadro del Balcani occidentali quadro per gli investimenti e che dare un chiaro contributo al programma di connettività. Naturalmente questi progetti avranno bisogno di finanziamenti. Come primo passo massimo di 130 milioni di euro di fondi Ipa Ii saranno disponibili dal programma 2015 multinazionale come investimenti concessione cofinanziamento per spostare questi projectsforward con loan-finanziamento da parte delle istituzioni finanziarie europee. Un forte impegno per migliorare la connettività della regione Dico primo passo perché sono fortemente impegnati a migliorare i collegamenti all´interno di questa regione e tra la regione e l´Unione europea. Siamo pronti a impegnarsi fino a 1 miliardi di euro dai Ipa Ii a tal fine. Questo è uno sforzo notevole e con l´appropriato leva prestito finanziamento potrebbe apportare significativi miglioramenti di connettività nella regione, aumentando la competitività globale, portando ad una crescita, la creazione di posti di lavoro e un reale miglioramento nella vita di tutti coloro che vivono qui. Questo è il mio impegno, ma dobbiamo lavorare insieme e so che si sono impegnati troppo. Il vostro impegno significa concentrarsi sulle priorità di investimento di base (core network) e stabilire una programmazione credibile e meccanismo di finanziamento in forma di gasdotti del settore singoli. Significa anche garantire che avete lo spazio fiscale per prendere il prestito necessario per ottenere tutti i progetti attuati in tempo. E io lavorerò con voi per l´attuazione delle riforme compatibili con l´Ue, al fine di garantire il miglior contesto normativo per attuare e gestire questi progetti. Da questo è chiaro che l´agenda connettività è strettamente legata alla governance economica e in particolare i programmi di riforma economica vostri Governi presentate a noi all´inizio di quest´anno. Conto su di voi a perseguire con vigore tutte le misure strutturali previste in questi programmi di riforma. Otterrete il massimo supporto possibile da noi, al fine di raggiungere questo obiettivo. Ministri, Ho cercato di evidenziare le sfide legate alla connettività che ci attendono per la regione, come li vedo, e di offrire il mio impegno e il sostegno della Commissione europea per aiutare a loro affrontare. Sarei molto grato per le vostre opinioni su queste sfide e per suggerimenti su modi in cui possiamo meglio aiutare affrontarle. E io vi esorto a guardare a questo in modo costruttivo e renderlo una realtà. Grazie.  
   
   
BRUXELLES: DUE IMPORTANTI INCONTRI PER I GIOVANI GIURISTI SEU  
 
Bruxelles, 26 marzo 2015 – Si è chiusa con due incontri istituzionali la visita a Bruxelles della delegazione Seu, Servizio Europa. Il primo, nella sede del Parlamento Europeo, dove i giovani avvocati che partecipano al progetto "Justus Lipsius, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con l´on. Enrico Gasbarra, Membro della Commissione Giuridica. L´on.gasbarra, ha riconosciuto il valore delle iniziative organizzate dal Seu poiché "possono apportare un valore aggiunto alla crescita professionale e contribuiscono allo sviluppo dell´integrazione europea nell´attuale quadro di riferimento della programmazione europea 2014-2020. Formare professionisti con una particola sensibilità verso le tematiche europee significa aumentare la capacità di applicare la normativa europea incrementando la tutela dei cittadini, delle imprese e le Istituzioni sia locali che nazionali. Quest´approccio, ha affermato Gasbarra, risulterà vincente anche per cogliere le diverse opportunità offerte dall´unione per lo sviluppo economico e sociale del territorio umbro. Dopo l´incontro con l´Onorevole i giovani giuristi hanno avuto l´opportunità di assistere all´audizione del Presidente della Bce, Mario Draghi". Il secondo appuntamento è stato organizzato nella sede della Regione Umbria a Bruxelles dove si è tenuto, prima dei saluti finali, un incontro tra i tirocinanti, l´amministratore unico del Seu, Alberto Naticchioni con Lucio Caporizzi, direttore della Regione Umbria, Claudio Tiriduzzi, dirigente regionale, Davide Ficola del Seu, rappresentanti degli studi legali che hanno ospitato i giovani avvocati ed anche un gruppo di ex allievi che attualmente lavorano presso le Istituzioni dell´Ue ed altre strutture operanti in Belgio. "Ci troviamo a Bruxelles con una delegazione dei giovani giuristi del Seu che stanno terminando, proprio in questi giorni, i tirocini presso gli studi legali più importanti di questa città – ha dichiarato in apertura della giornata Alberto Naticchioni -. Crediamo che in un momento come questo, in cui sta partendo la nuova programmazione comunitaria sia ancora più importante lo svolgimento di queste attività affinché i giovani umbri possano vivere un´esperienza utile per completare il loro percorso formativo e inserirsi, con più facilità, nel mercato del lavoro. Il Seu accompagna da anni i ragazzi in questi vari percorsi, ha concluso Naticchioni, perché riteniamo che dopo un tirocinio svolto a Bruxelles, questi giovani, possano ritornare in Umbria con un bagaglio di esperienza efficace per accrescere la competitività delle nostre realtà locali". Parole di apprezzamento per il progetto del Seu anche dal direttore regionale umbro Lucio Caporizzi. "Il Seu nasce da un´idea lungimirante delle Istituzioni Regionali, che capirono l´importanza per una regione di aprirsi maggiormente verso l´Europa in coincidenza dell´avvio della politica di coesione. Questa attenzione è ancora molto forte, come sottolinea l´impegno della nostra Presidente Catiuscia Marini, che ricopre un ruolo di rilievo presso il Comitato delle Regioni. Tutto ciò a conferma di come l´Umbria voglia vedersi sempre più proiettata in una dimensione europea".  
   
   
LOMBARDIA: PRONTA A COLLABORARE CON ALGERIA PER SVILUPPO  
 
Milano, 26 marzo 2015 - Il rafforzamento delle collaborazioni già in atto tra Lombardia e Algeria e l´apertura di nuovi fronti di lavoro comune, anche nel campo dell´industria e dello sviluppo, sono stati i temi al centro dell´incontro, avvenuto a Palazzo Lombardia, tra il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani e una delegazione dell´Algeria, guidata dal ministro dell´Industria e delle Miniere Abdesselam Bouchouareb. Presenti anche l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia Alessandro Fermi e l´onorevole Davide Caparini. Contributi A Crescita E Sviluppo - "Siamo felici - ha detto Mantovani salutando la delegazione che ha ricevuto su delega del presidente Roberto Maroni - che il ministro Abdesselam Bouchouareb abbia scelto la Lombardia quale meta della sua missione istituzionale; la consistenza della delegazione imprenditoriale al seguito testimonia l´ampiezza e la profondità delle possibilità di collaborazione bilaterale in cui Italia e Algeria possono insieme investire". "Siamo consapevoli - ha aggiunto - che il vostro Paese si trova in una fase di crescita e noi siamo lieti di contribuire a questo sviluppo, che rappresenta una garanzia di pace, speranza e tranquillità per le nuove generazioni". Expo 2015 - "E´ altrettanto significativo - ha aggiunto - che questa visita abbia luogo a poche settimane dall´inaugurazione dell´Esposizione Universale, alla quale l´Algeria ha aderito puntando sul tema della valorizzazione del patrimonio agricolo e lo sviluppo tecnologico all´interno del cluster del Bio-mediterraneo. Desideriamo che l´Esposizione Universale diventi terreno fertile per rapporti di partenariato imprenditoriale che le nostre istituzioni possono favorire e accompagnare". "Italia e Algeria - ha detto ancora il vice presidente - sono alleati non solo sul fronte industriale ma anche rispetto agli obiettivi e ai nodi racchiusi all´interno del tema di Expo. Siamo pronti ad accogliere nei prossimi mesi una presenza - che auspichiamo numerosa e dinamica - di visitatori dall´Algeria che invitiamo anche a venire a conoscere il ricco patrimonio artistico e culturale delle città lombarde". Ricerca E Innovazione - "Regione Lombardia - ha detto Melazzini - è il motore trainante dell´economia italiana con le sue 800.000 imprese, per la maggior parte piccole e medie. Noi investiamo molto in ricerca e innovazione tecnologica perché siamo convinti che sia leva fondamentale per la crescita. Il nostro obiettivo per i prossimi 3 anni è passare dall´1,6 per cento del Pil al 3 per cento da destinare alla ricerca e all´innovazione per la crescita delle imprese. L´internazionalizzazione delle imprese per noi è prioritaria ma vogliamo anche far conoscere le nostre potenzialità, in un´ottica di scambi reciproci di competenze, chiave per lo sviluppo di entrambi i Paesi".  
   
   
BILANCIO VENETO, ASSESSORE AL BILANCIO: “I DANNI LI FA IL GOVERNO, CHE TAGLIA FONDI E SERVIZI, NON CERTO LA REGIONE”  
 
Venezia, 26 marzo 2015 - “L’inesperienza e le potenzialità di un candidato si misurano anche dalle critiche che muove: chi sostiene che la mancata approvazione del Bilancio previsionale della Regione reca un danno a scuole, imprese, Comuni, associazioni, aziende del trasporto pubblico e via dicendo, non ha esattamente idea di come funzionano i conti. Ed è legittimo chiedersi come potrebbe amministrare il bene comune chi non ha una idea chiara riguardo i meccanismi contabili e le norme di bilancio, cosa comprensibile peraltro in personaggi privi di ogni esperienza istituzionale reale”. L’assessore regionale al bilancio Roberto Ciambetti replica così alle parole del candidato del Pd alla presidenza della Regione, che ha criticato il presidente Zaia per la tardiva approvazione del bilancio. “Innanzitutto faccio una considerazione: diversamente dal governo nazionale, la Giunta regionale non ha la possibilità di porre il voto di fiducia né di avvalersi di norme canguro che permettono di azzerare senza dibattito gli emendamenti ostruzionistici”, spiega Ciambetti. “Detto ciò, e rammentato che il Governo è quello che è maggiormente ricorso al voto di fiducia negli ultimi vent’anni, preciso che i veneti non sono per nulla danneggiati dalla mancata approvazione del bilancio previsionale. Sarebbero stati molto più concretamente danneggiati se la Regione fosse ricorsa all’aumento delle imposte e addizionali varie, magari per compensare i tagli inopinatamente fatti dai governi Renzi e Monti al decentramento e agli enti locali, che hanno veramente danneggiato i cittadini (si tratti dei disabili sensoriali vittime della riforma Delrio, o delle biblioteche comunali, fino ai tagli in sanità imposti da Roma). Chi reca danno ai cittadini non è la Regione, che pur avendo le risorse in cassa non può pagare: questo non perché non abbia ancora approvato il bilancio, bensì perché il regime della spesa e la possibilità di spendere sono rigidamente vincolati dalla Legge di stabilità nazionale. Quanto ai Trasporti, faccio notare al candidato Pd che lo Stato non ci ha ancora trasferito l’anticipazione concordata con le Regioni ancora a febbraio: non appena lo farà, provvederemo con celerità a erogare i finanziamenti alle Aziende locali”. “Il fatto che in questi giorni – conclude Ciambetti - si stia accuratamente lavorando in Consiglio regionale sul bilancio non è un male: è la ricerca della miglior collocazione possibile delle risorse, poche, che sono rimaste in una Regione che vanta assieme a Lombardia ed Emilia il record del residuo fiscale”.  
   
   
AOSTA, FORUM PARTENARIALE 2015: UN MOMENTO DI CONFRONTO, TRA PRIMI BILANCI E PROSPETTIVE PER IL FUTURO  
 
Aosta, 26 marzo 2015 - Si è svolto nel pomeriggio di, martedì 24 marzo, nella saletta delle manifestazioni di Palazzo regionale, il consueto appuntamento della Politica regionale di sviluppo della Valle d’Aosta, che, come evidenziato dal Presidente Rollandin, si svolge quest’anno in un momento cruciale: il 2015, infatti, vedrà non solo il completamento di larga parte degli interventi del periodo di programmazione 2007/13, ma anche l´avvio dell´attuazione del nuovo ciclo 2014/20. In quest´ottica, il Forum è stato l’occasione per illustrare - a partire dai contenuti del Rapporto di valutazione 2014 elaborato dal Nucleo di valutazione dei programmi a finalità strutturale (Nuval) - lo stato di avanzamento della Politica regionale di sviluppo 2007/13, che conta ormai 48mila progetti approvati. L’incontro ha permesso poi l’avvio di una riflessione sulle principali evidenze e raccomandazioni, emerse dal periodo 2007/13, in vista del nuovo settennio. Così, oltre all´accento su raccomandazioni di carattere generale (analisi e diffusione dei risultati, sensibilizzazione dei beneficiari, incentivazione dei progetti integrati, promozione di attività formative, creazione di reti tra attori pubblici e privati, concentrazione delle risorse), sono state formulate specifiche raccomandazioni in relazione alle tre priorità (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva) che caratterizzeranno il periodo di programmazione 2014/20, su cui si è incentrata la seconda parte del Forum. In particolare, in relazione al nuovo ciclo di programmazione, è stato delineato il quadro dei dieci Programmi che interesseranno la Valle d´Aosta - ai nove Programmi del settennio 2007/13 si aggiunge, infatti, il Programma di cooperazione territoriale Mediterraneo - tra cui si segnalano i quattro Programmi già approvati dalla Commissione europea (Programmi Investimenti per la crescita e l´occupazione Fesr e Fse e Programmi di cooperazione territoriale Europa centrale e Spazio alpino). Sempre in relazione al nuovo settennio, sono state illustrate due importanti novità: da un lato, il Piano di rafforzamento amministrativo, vero e proprio piano di intervento volto a potenziare, mediante specifiche misure, l´efficacia e l´efficienza dell´attuazione dei Programmi, dall´altro, il Protocollo d´intesa che disciplinerà il confronto tra Autorità di gestione dei programmi e partenariato istituzionale, socio-economico e ambientale, nell´ottica di una sempre maggiore inclusione. Da parte partenariale, pur a fronte di qualche preoccupazione, è stato mostrato l´apprezzamento per i risultati ottenuti e per le raccomandazioni formulate per il nuovo periodo. Nel segnare il passaggio tra i due periodi di programmazione, il Forum 2015 ha quindi segnato una tappa importante nel percorso di condivisione delle novità che caratterizzeranno i nuovi Programmi a cofinanziamento europeo e statale, che rappresentano sempre più, come ha sottolineato il Presidente della Regione, un punto di riferimento per la ripresa della Valle d’Aosta dall´attuale situazione di crisi economica.  
   
   
POR FESR MARCHE 2014-2020, A MACERATA LA PRESENTAZIONE DEGLI INTERVENTI APPROVATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA IL 12 FEBBRAIO SCORSO.  
 
Macerata, 26 marzo 2015 - Le Marche possono contare su una dotazione finanziaria di 337 milioni di euro (+18% rispetto alla programmazione 2007-2013) per promuovere la competitività e lo sviluppo sostenibile del territorio regionale. Le risorse sono quelle del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), stanziate dal Programma operativo regionale (Por) che la Commissione europea ha approvato lo scorso 12 febbraio, insieme a quelli delle altre prime 10 Regioni italiane. Complessivamente, nei prossimi 7 anni (2014-2020), le Marche avranno a disposizione circa 1.200 milioni di euro di derivazione europea, compresi i 624 milioni di euro (+ 9,5% rispetto ai 570 della programmazione precedente) dei Por, sommando quelli del Fesr (investimenti infrastrutturali) e quelli del Fse (occupazione e lavoro). “Risorse che agevoleranno le strategie di crescita della Regione Marche”, ha evidenziato l’assessore alle Politiche Comunitarie, Paola Giorgi, nell’incontro pubblico di presentazione del Por Fesr 2014-2020 che si è svolto oggi, a Macerata, presso l’Auditorium San Paolo dell’Università degli studi. “È il punto di partenza della nuova programmazione, ma anche di arrivo di un grande lavoro di condivisione delle scelte e delle strategie con la Commissione europea, il Governo nazionale e il territorio”, ha detto la Giorgi. “Una programmazione che guarda realmente avanti, con al centro l’impresa, il lavoro, l’innovazione digitale, la cultura e il turismo, la difesa della costa, l’equilibrio idrogeologico del territorio”. Di “progetti marchigiani di qualità, orientati alla crescita intelligente e alla creazione di nuovi posti di lavoro”, previsti dal Por Fesr, ha parlato Charlina Vitcheva (Dg Regione della Commissione europea), che ha invitato a “guardare ai risultati che verranno raggiunti e non alle somme spese, perché questo è l’orientamento delle nuove politiche comunitarie. Quando si programma, occorre pensare sempre a valutare le ricadute per le aziende e per le persone. È necessario un cambiamento culturale, perché i fondi strutturali non vanno visti come sussidi, ma come moltiplicatori di investimenti privati”. La Vitcheva ha indicato alcuni obiettivi da conseguire con il prossimo Por Fesr: raggiungere quota 35% di aziende, con più di 10 addetti, che hanno introdotto innovazioni tecnologiche; 300 nuovi partenariati tra imprese e Centri di ricerca; 70 milioni di euro di ulteriori investimenti privati; il 50% della popolazione marchigiana raggiunta dalla banda larga a 100 Megabit. “Le Marche avvieranno un grande cambiamento che favorirà la crescita aziendale e la riduzione dei consumi energetici”. Scheda. Il Por Marche Fesr 2014-2020 fa propri gli obiettivi di crescita definiti dalla strategia “Europa 2020”. Individua tre opzioni strategiche: l’innovazione (Regione intelligente), la sostenibilità dei processi produttivi (Regione sostenibile), sviluppo equilibrato del territorio (Regione inclusiva). Articola la propria strategia su sei Assi prioritari: rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione (114 milioni disponibili – 33,3% la dotazione finanziaria sul totale Por); migliorare l’accesso alla banda larga e alle relative tecnologia (24 milioni – 7,2% sul totale); promuovere la competitività delle piccole e medie imprese (67 milioni – 20,1% del disponibile); sostenere la transazione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori (65 milioni – 19,4% delle risorse); promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi (22 milioni – 6,8%); preservare e tutelare l’ambiente, promuovere l’uso efficiente delle risorse (32 milioni – 9,7%). Inoltre sono previsti altri 10 milioni di euro (3%) per garantire l’assistenza tecnica (gestione e controllo del Por). In attuazione del principio Ue di concentrazione dei fondi per massimizzare i risultati, le risorse del Por Marche Fesr (337 milioni) finanziarono, in particolare, per l’80% delle somme disponibili, quattro temi ritenuti cruciali per la competitività e lo sviluppo sostenibile del territorio regionale: ricerca e innovazione (33,8% del totale); le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (7,21%); la competitività delle piccole e medie imprese (20,1%); l’energia (19,4%).  
   
   
COMUNE DI VILLORBA FA UN MUTUO PER PAGARE I DIPENDENTI. ZAIA: “E’ IL SEGNALE DELLA VERGOGNA DI QUESTO STATO”  
 
Venezia, 26 marzo 2015 - “Svuotando le autonomie locali e ricentralizzando il controllo della spesa, si può continuare a dare a chi spreca”. Lo dice il presidente della Regione Luca Zaia commentando la notizia, riportata ieri dalla stampa, che il Comune di Villorba nel trevigiano ha fatto un mutuo per poter pagare i suoi dipendenti. “E’ il segnale più evidente della vergogna di questo Stato – sottolinea Zaia – e dei miracoli a cui deve ricorrere un sindaco-eroe. Basta! E’ ora di togliere i vincoli del Patto di Stabilità per i Comuni che hanno i conti a posto. E ridateci i 21 miliardi di residuo fiscale che il Veneto ha in attivo nei confronti dello Stato”. “La manovra del governo è ormai evidente – aggiunge il presidente – e conferma che i tagli ci sono, ammontano a cifre esorbitanti e colpiscono gli enti locali e le Regioni virtuose, come il Veneto. Un’applicazione vera dei costi standard con la Legge di stabilità farebbe risparmiare 30 miliardi l’anno. Questo richiederebbe però il taglio degli sprechi e che tutte le amministrazioni fossero oculate nella spesa. Invece il governo non cambia registro e impoverisce brutalmente soprattutto chi ha sempre cercato di amministrare bene. Il rischio forte è la riduzione dei servizi ai cittadini”. “Sul piano delle risorse e del bilancio – conclude Zaia - oggi come oggi il Veneto subisce tagli orizzontali al pari degli spreconi in giro per l’Italia, ma soprattutto lascia a Roma 21 miliardi l’anno di residuo attivo fiscale che, se ci fosse un’autonomia seria, dovrebbero resterebbero sul territorio. Senza contare che la Regione del Veneto si trova ad avere praticamente sequestrati in Tesoreria centrale 1,3 miliardi di euro che non può spendere e che i comuni subiscono analogo sequestro. E’ paradossale che abbiano i soldi, e non hanno quindi i bilanci in rosso, ma devono comunque indebitarsi. Noi, come Regione, pur avendo soldi in Tesoreria dobbiamo sottoscrivere un mutuo da 1,4 miliardi per pagare i fornitori della sanità!”.  
   
   
BOLZANO: RIFORMA DEL PERSONALE, TERMINATI GLI INCONTRI CON I DIPENDENTI  
 
Bolzano, 26 marzo 2015 - Patto generazionale, mobilità, equità nelle retribuzioni: i passaggi chiave della proposta di legge sull´ordinamento del personale sono stati presentati nei giorni scorsi a oltre 400 dipendenti provinciali. L´ultimo incontro ha avuto luogo il 24 marzo a Bolzano, per l´assessora Waltraud Deeg è "fondamentale il coinvolgimento dei lavoratori". Dopo il via libera della Giunta provinciale, la proposta di legge sull´ordinamento del personale è attualmente in fase di discussione presso la commissione legislativa del Consiglio, ma l´assessora Waltraud Deeg ha deciso di informare e aggiornare su novità e contenuti coloro che verranno toccati in prima persona dalla riforma: i dipendenti. Per questo motivo, nelle scorse settimane, si sono svolti 5 incontri che hanno avuto un notevole riscontro a livello di partecipazione: 200 persone per il primo appuntamento di Bolzano, 60 a Brunico e Bressanone, 80 a Merano, e un centinaio nell´ultimo incontro di ieri sera (24 marzo) nel capoluogo. "La presenza di oltre 400 dipendenti - commenta l´assessora Deeg - conferma la bontà della scelta di coinvolgere in maniera puntuale e tempestiva coloro che saranno direttamente interessati dalla riforma. La preparazione della legge è stata caratterizzata da tanti momenti di confronto con sindacati, dirigenti e giuristi, ma è fondamentale informare anche i dipendenti". Nonostante le possibili modifiche al testo di legge, in parte già annunciate, Waltraud Deeg ha voluto ribadire i quattro pilastri attorno a cui ruota la riforma: sinergia fra generazioni, equità e riconoscimento delle prestazioni nella retribuzione, rafforzamento di mobilità e flessibilità, rispetto del ruolo sociale svolto dalla pubblica amministrazione come datore di lavoro.  
   
   
RIORDINO ISTITUZIONALE - ALTO RENO, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA DÀ IL VIA LIBERA AL PROGETTO DI LEGGE DI FUSIONE TRA PORRETTA TERME E GRANAGLIONE. ORA IL REFERENDUM CONSULTIVO NEI DUE COMUNI.  
 
Bologna, 26 marzo 2015 – Via libera dall’Assemblea legislativa al progetto di legge di fusione dei Comuni di Porretta Terme e Granaglione nella Città Metropolitana di Bologna. Il voto dell’Aula apre ora la strada all’indizione di un referendum consultivo nei due comuni. Dopo il suo svolgimento, l´Assemblea legislativa regionale sarà riconvocata per il pronunciamento definitivo. Col referendum i cittadini saranno anche chiamati a scegliere il nome del nuovo Comune unico. Questa la rosa dei nomi possibili: Acque Alte, Alto Reno Terme, Granaglione Porretta Terme. Con la fusione, il nuovo Comune unico avrebbe una popolazione di circa 7000 abitanti e una superficie di 73 km quadrati. “Il voto di oggi denota la consapevolezza e l’importanza di una sfida, quella della fusione, che i territori vogliono cogliere e che la Regione sostiene”. E’ con soddisfazione che l’assessore regionale a Bilancio e Riordino istituzionale, Emma Petitti, commenta la determinazione dell’Aula: “Questa fusione ha attraversato momenti di confronto a volte dai toni aspri, ma sempre sostenuta dalla voglia di arrivare alla conclusione. Noi ribadiamo il nostro appoggio e la continuità molto forte con le scelte già compiute, che rispettano la volontà degli amministratori locali”. “Il processo – conclude l’assessore Petitti - porterà ad una semplificazione della rappresentanza politica del territorio. Si tratta di due Comuni con meno di 5000 abitanti in un’area dell’Appennino bolognese e il passaggio a un unico ente consentirà risparmi e razionalizzazione della gestione in modo ottimale, aumentando la competitività dell’area all’interno di un sistema regionale che vuole semplificare l´organizzazione per migliorare efficienza ed efficacia”. Secondo la proposta di legge presentata dalla Giunta e approdata oggi in Assemblea, il nuovo ente - a decorrere dal primo gennaio 2016 - riceverà dalla Regione un contributo annuale di 200 mila euro per quindici anni e, in aggiunta, un contributo straordinario in conto capitale di 150 mila euro all’anno per un triennio.  
   
   
LAVORO: SU PRECARI, COLLOQUIO A ROMA ASSESSORE ABRUZZO-POLETTI  
 
Pescara, 26 marzo 2015 - "Spero di ritornare in Abruzzo con buone notizie e tempi certi" ha dichiarato l´assessore al Lavoro, Marinella Sclocco, anticipando il doppio incontro con il ministro, Giuliano Poletti, sui 204 precari dei Tribunali abruzzesi e sui 50 collaboratori di Italia Lavoro, i cui contratti scadranno il 31 Marzo. Qualche giorno fa l´Assessore aveva inviato una lettera al Ministro e alla Conferenza delle Regioni per chiedere un confronto sulle due questioni che riguardano l´Abruzzo e, in generale, tutte le Regioni. Altri temi che saranno affontati nel colloquio con il Ministro, l´erogazione degli ammortizzatori sociali e la richiesta di chiarimenti e tempistiche sui Centri per l´impiego.  
   
   
OCCUPAZIONE; G.R. PROROGA BORSE LAVORO IN UFFICI GIUDIZIARI UMBRI  
 
Perugia, 26 marzo 2015 – Su proposta dell´assessore allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, la Giunta regionale dell´Umbria ha accolto la richiesta di proroga delle borse lavoro attualmente in corso presso gli uffici giudiziari umbri avanzata dalla Corte d´Appello e dalla Procura generale di Perugia. Le borse lavoro, assegnate attraverso bandi regionali a valere sul "Por Umbria Fse 2007-2013", hanno finora consentito a 13 lavoratori/trici, licenziati o sospesi dal lavoro, di percepire una integrazione al reddito derivante dagli ammortizzatori sociali e di svolgere un´attività di rilevanza. "Il provvedimento – ha detto Riommi - si propone infatti di sostenere sia i servizi amministrativi degli uffici giudiziari umbri, che il reinserimento occupazionale dei lavoratori interessati attraverso percorsi di formazione professionale. L´esperienza è stata valutata in modo positivo e nel corso del tempo ha visto crescere il numero di adesioni e dei posti messi a bando. Le borse lavoro sono state prorogate per un periodo massimo di sei mesi, e comunque fino al mantenimento da parte dei peratecipanti dei requisiti previsti dal bando: lavoratori in cigs a zero ore o in mobilità indennizzata. Ciò – ha concluso Riommi -consentirà ai beneficiari di completare le competenze acquisite, utili ad una possibile ricollocazione nel mercato del lavoro".  
   
   
SARDEGNA: AL VIA PIANO PER POLO UNICO DEGLI UFFICI REGIONALI. VERSO UNA RIDUZIONE DEGLI AFFITTI  
 
Cagliari, 26 Marzo 2015 - Un polo unico degli uffici regionali che abbia come asse viale Trieste, viale Trento, via Santa Gilla e l´area ex Ferrovie dello Stato, e come obiettivo la razionalizzazione e il contenimento della spesa pubblica, puntando a una sostanziale progressiva riduzione dei contratti di locazione per gli uffici centrali di Cagliari. La Giunta, riunita in viale Trento, ha deliberato su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il "programma di razionalizzazione dell’assetto logistico degli uffici regionali". La riorganizzazione logistica degli uffici regionali si pone con particolare urgenza data la necessità, in primo luogo, di trasferire i dipendenti dell’assessorato del Lavoro dallo stabile di via Xxviii febbraio, inagibile per i rischi rilevati sull’impianto elettrico. Il cambio di sede si rende ancora più urgente in virtù del fatto che, da lunedì prossimo 30 marzo, la Asl interromperà l’erogazione della corrente elettrica. "Per il trasferimento dei 250 dipendenti dell´assessorato del Lavoro - ha detto il titolare degli Enti locali e Urbanistica Cristiano Erriu - si è provveduto a una ricognizione di tutte le sedi istituzionali immediatamente disponibili". La delibera definisce un percorso che porterà in tempi rapidi l’assessorato in locali della regione ristrutturati e nel frattempo definirà soluzioni temporanee che sfrutteranno i contratti in essere senza nessun ulteriore aggravio per la regione. La Giunta si impegna inoltre a adottare entro 60 giorni un piano complessivo dell’assetto logistico, con una progressiva e significativa riduzione degli affitti.  
   
   
TORINO, LA CITTá METROPOLITANA A IOLAVORO: GLI STAND E IL PROGRAMMA DEI WORKSHOP  
 
Torino, 26 marzo 2015 - Torna a Torino dal 25 al 27 marzo Iolavoro. La più importante job fair italiana - nata nel 2005 da un´idea della Provincia di Torino per reperire personale e manodopera in vista delle Olimpiadi invernali Torino 2006 – questa volta apre i suoi stand nei capienti spazi di Lingotto Fiere (padiglione 1). L´evento è finanziato dal Fondo sociale europeo e si pone l’obbiettivo di mettere in contatto i lavoratori e le aziende di tutti i settori: registrandosi su www.Iolavoro.org e compilando on line il proprio curriculum, il sistema informatico elabora i profili degli iscritti e propone – tra le 8mila in palio di questa edizione - le offerte di lavoro adeguate alle caratteristiche di chi si propone. Tra gli oltre 120 stand di Iolavoro è presente anche Torino Metropoli con diverse postazioni: -Centri per l’impiego accoglienza e informazioni al pubblico su domanda-offerta, possibilità di candidarsi alle offerte di lavoro dei Centri, supporto informativo sui contratti. -Sportello Alte professionalità e grandi clienti accoglienza, informazioni e preselezione a personale qualificato (laureati/diplomati) o altamente specializzato. -Sportello Giovani informazioni sulle iniziative di Lunedì giovani realizzate dai Cpi e su tutti i servizi offerti in base alle linee guida della Garanzia giovani; -Collocamento mirato disabili informazioni e raccolta delle candidature di persone disabili interessate alle offerte proposte; informazioni sul servizio di preselezione per l´inserimento lavorativo ai sensi della Legge 68/1999 -Mip - Mettersi In proprio Informazioni da operatori esperti sulle possibilità di creazione d´impresa. Palazzo Cisterna organizza per l’occasione diversi workshop - Inoltre, giovedì 26 alle 16.30, i Comuni sede di Centri per l’impiego sono invitati a un incontro con i funzionari del Servizio lavoro della Città metropolitana in cui si presenta Garanzia giovani e si illustra il ruolo che i Cpi intendono sostenere in questa iniziativa. Per chi conosce le lingue ed è interessato a un’esperienza di lavoro all’estero sono a disposizione gli sportelli di Eures (programma degli incontri in allegato) la rete europea dedicata alla mobilità internazionale. “In questa fase di cambiamento epocale delle regole del mercato del lavoro” commenta il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Alberto Avetta, “oggi più che mai i nostri Centri per l’impiego sono concentrati – oltre che a rafforzare l’incontro tra domanda e offerta – a fornire informazioni aggiornate e corrette sia ai cittadini che alle imprese”. Registrazione obbligatoria e tutte le info su www.Iolavoro.org    
   
   
LAVORO AGILE: DALLA PISCINA COZZI ALL´UFFICIO IN PIAZZA DUOMO, AI 15 SPAZI COWORKING: MILANO SARÀ PIÙ SMART LE ADESIONI DELLE AZIENDE HANNO TOCCATO QUOTA 140, PIÙ DI OTTOMILA LE LAVORATRICI E I LAVORATORI COINVOLTI  
 
Milano, 26 marzo 2015 – Saranno 140 in totale gli enti e le aziende private che sperimenteranno una diversa organizzazione del lavoro, lasciando il proprio personale libero di lavorare in luoghi diversi dalla propria postazione quotidiana. Aderiscono società e imprese di tutte le tipologie, dalle grandi multinazionali a piccoli studi professionali. Per 45 aziende sarà una ‘prima’ assoluta, per altre una giornata speciale all’interno di una policy dove lo ‘smart working’ è già pratica consolidata. Nel caso delle grandi multinazionali partecipanti, come Siemens, Vodafone, Telecom, la ‘giornata agile’ sarà estesa a tutte le filiali italiane, da Pescara a Trieste. Il Comune di Milano, coordinatore e capofila nazionale per il secondo anno consecutivo, vede coinvolti circa 200 lavoratori e lavoratrici che hanno già comunicato ai propri uffici di voler lavorare in modo "agile". All´appello di Palazzo Marino hanno risposto altre importanti amministrazioni pubbliche italiane, come i Comuni di Torino, Genova, Bergamo, Cremona e la Provincia di Trento, che parteciperanno in simultanea. Da segnalare, a Genova, la partecipazione dell’Università e della Camera di Commercio. "Il numero di adesioni, cresciute del 40% rispetto allo scorso anni, e il volume complessivo delle lavoratrici e dei lavoratori che parteciperanno - dichiara l´assessora Chiara Bisconti - già decretano il successo di questa seconda Giornata del Lavoro Agile. Abbiamo saputo intercettare un bisogno collettivo mettendolo in pratica. Milano è diventata un punto di riferimento nazionale nella visione di una nuovo modello di qualità della vita, coniugando programmazione pubblica e soluzioni individuali". “Un giornata che consentirà a molte persone di scoprire una nuova modalità di intendere e vivere il lavoro conciliando professionalità e qualità della vita attraverso il coworking” cosi l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani che prosegue: “ Ogni spazio di coworking si contraddistingue per uno stile e una precisa vocazione in grado di favorire l’incontro tra professionisti, interessati a sviluppare network di progettazione, relazione, idee e di lavoro”. A Milano sono 15 gli spazi coworking, certificati dal Comune, che domani si apriranno a chiunque lo vorrà (elenco completo in allegato) per scoprire non solo un nuovo modo di intendere il lavoro ma di condividere idee, tempo ed esperienze. Ambienti dallo spazio ipertecnologico, dedicato ai professionisti dell´informatica, dell’innovazione, della comunicazione per giornalisti, grafici e webdesigner, passando per lo spazio in cui le donne conciliano carriera e lavoro condividendo il nido per i bambini e altri servizi, dalla lavanderia alle consegne a domicilio della spesa. Per l´occasione, la piscina comunale Cozzi si aprirà al lavoro agile dove è stata allestita una vera e propria ‘isola digitale’: postazioni di lavoro per lo “smart working” caratterizzate da un design di alto livello e dotate di connessione wi-fi saranno a disposizione gratuita di chi frequenta la piscina e di chiunque desideri sperimentare nuovi modi e luoghi di lavoro. Per 15 cittadini milanesi, infine, domani sarà una giornata davvero speciale. Sono coloro (i più veloci) che hanno risposto all’invito dell’assessora Bisconti: lavoreranno con vista su piazza Duomo dall’ufficio dell’assessorato, messo a disposizione con turni di due ore, dalle 10 alle 18. Tutte le informazioni e le adesioni su Giornata Del Lavoro Agile https://www.Facebook.com/events/1530151617253023/    
   
   
SU IOLAVORO: ESPERIENZA CHE FUNZIONA  
 
Torino, 26 marzo 2015 - “Iolavoro è un´esperienza che diventa maggiorenne e i numeri ci dicono che è in crescita. Ciò vuol dire che la formula funziona e che il metodo che stiamo seguendo è giusto”. Lo ha dichiarato l’assessore al Lavoro, Istruzione e Formazione professionale, Gianna Pentenero, intervenendo questa mattina all’inaugurazione della manifestazione che si tiene al Lingotto fino a venerdì. “Certo abbiamo ancora dati molto preoccupanti sulla disoccupazione giovanile, soprattutto nella provincia di Torino e questo ci deve portare a mettere in atto tutte le iniziative possibili per contrastarla, tenendo conto che gli ultimi dati sugli avviamenti al lavoro nel primo trimestre del 2015 sono positivi: le assunzioni a tempo indeterminato standard (cioè al netto di fattispecie contrattuali specifiche, come il lavoro domestico o il lavoro intermittente a tempo indeterminato), sono state dal 1° gennaio al 15 marzo 25.480, contro le 17.304 dello stesso periodo del 2014, cioè 8.200 unità circa in più, pari a una crescita del 47,2%. È un segnale di inversione di tendenza incoraggiante, che va colto con la voglia e la disponibilità a lavorare in rete come stiamo facendo, con le agenzie pubbliche, quelle accreditate e la scuola”. Uno strumento su cui la Regione Piemonte punta è quello di Garanzia Giovani. In questi giorni si sta avviando la nuova fase del programma, finanziata con i fondi nazionali. “Ad un anno dall’avvio sperimentale dell’iniziativa in Piemonte - aggiunge Pentenero - i dati sono confortanti. Ad oggi, infatti, sono 23.000 i giovani iscritti al portale. Sono state offerte oltre 3.600 opportunità di lavoro, tirocinio e formazione finalizzate all’inserimento lavorativo. Più di 7.000 giovani iscritti sono stati contattati e hanno partecipato alle selezioni per queste posizioni, 3.259 ragazze e ragazzi selezionati hanno ricevuto servizi al lavoro e orientati per la ricerca di lavoro, 2.152 sono stati inseriti in tirocinio o hanno avuto un contratto di lavoro. Sono stati anche avviati due percorsi per i giovani che hanno indicato interesse per un futuro da imprenditori. L’obiettivo è quello di lavorare, con un percorso a tappe, sulle attitudini imprenditoriali. Questa propensione può essere utile sia per intraprendere una vera carriera da imprenditore, sia per affrontare in modo attivo le dinamiche del mercato del lavoro. Sono stati 800 sono i giovani che hanno partecipato in avvio a questo percorso, di questi circa 300 hanno concluso la prima fase e ottenuto il proprio profilo imprenditoriale, che hanno discusso in incontri individuali con esperti formati appositamente”.  
   
   
CONFERENZA REGIONI ACCOGLIE PROPOSTE A SOSTEGNO APPRENDISTATO ALTOATESINO  
 
Bolzano, 26 marzo 2015 - La Conferenza delle Regioni del 25 marzo a Roma ha accolto la proposta di modifica presentata dall´assessore Achammer del biennio aggiuntivo di apprendistato professionalizzante per giungere all´esame di Stato e quella di semplificazione delle norme sulla tutela dei minori, di ostacolo ai rapporti di apprendistato. La Conferenza delle Regioni si era riunita questa mattina in preparazione alla successiva Conferenza Stato-regioni incentrata sul decreto legge del Governo che regola il settore dell´apprendistato a livello nazionale. Le proposte di modifica presentate dalla Provincia di Bolzano, che l´assessore Philipp Achmmer ha illustrato oggi a Roma, hanno incontrato il parere favorevole della Conferenza delle Regioni. In pratica è prevista la possibilità di accedere all´esame di Stato (maturità) per i ragazzi che dopo quattro anni di apprendistato conclusisi con un diploma professionale, seguano un ulteriore biennio di apprendistato professionalizzante con contratto. Presupposti per accedere a questo biennio sono solide conoscenze in materie quali tedesco, inglese, italiano e matematica per le quali sostenere un test d´accesso preventivo. Come sottolinea soddisfatto l´assessore Achammer, si tratta di un esito positivo per il settore dell´apprendistato e per lo sviluppo del sistema formativo altoatesino. Infatti, ben il 90 per cento dei contratti di apprendistato siglati in Italia, sono quelli siglati ina provincia di Bolzano. Un altro aspetto di rilievo, accolto dalla Conferenza delle Regioni, è la semplificazione delle disposizioni sulla tutela dei minori in sede di assunzione quali apprendisti. Sul territorio nazionale, infatti, a differenza degli altri paesi europei, il contratto di apprendistato può essere applicato solo ai ragazzi oltre i 15 anni. Ciò rappresenta un limite, come evidenziato più volte dagli imprenditori altoatesini. Il decreto legge è al vaglio della Conferenza Stato-regioni e quindi passerà per l´iter parlamentare.  
   
   
CRIMINALITA’: ZAIA, “COMUNE PADOVANO DI VIGONZA SIMBOLO DELLO SFASCIO STATALE. PIU’ 40% DI FURTI IN UN ANNO  
 
Venezia, 26 marzo 2015 - “Il Comune padovano di Vigonza, martirizzato dalla criminalità, è lo specchio della vergogna per uno Stato e un Governo allo sfascio, oramai incapaci anche di arrossire, ad esclusione del Ministro della Difesa Pinotti che un segnale, pur se parziale, lo ha dato annunciando la riattivazione dell’Esercito e dell’operazione Strade Sicure su 3 capoluoghi veneti, che mi auguro diventino al più presto sette per evitare di trovarci di fonte ad uno spot e poco più”. Interviene con durezza il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia alla luce di quello che egli stesso definisce “un emblematico caso nazionale”. “Da un vertice in prefettura – dice Zaia – è emerso che in quel Comune i furti sono aumentati del 40% in un anno, ma i carabinieri sono rimasti quelli di sempre: dieci più il Comandante. Sono allibito – aggiunge il Governatore – e sono ancor di più arrabbiato nell’apprendere che il Sindaco ha dovuto giocoforza dare fondo alla sua creatività e ha dovuto chiudere al traffico un sottopasso autostradale che costituisce una comoda via di fuga per i delinquenti. Che ne pensa lo Stato? Che ne pensa Renzi? Il Ministro dell’Interno pensa di fare qualcosa o è troppo impegnato nel risiko della politica romana con la ‘p” minuscola alle prese con nuove grane di poltrone?” “Facciano come credono – aggiunge – ma poi non si stupiscano se i Veneti non gli credono più e sempre più di frequente tentano la disperata via dell’autodifesa usando di tutto: dai fucili da caccia alle forche, ai bastoni, alle pentole calate sulla testa dei ladri come è già successo. Loro rischiano l’eccesso colposo di legittima difesa, ma le colpe di chi non li sa difendere sono ben più grandi”. “Per oggi – conclude Zaia – risparmio l’elenco dei fattacci riportati dalla cronaca, ma segnalo il grande rischio corso dalla coraggiosa Silvia Carollo, barista di Thiene (Vicenza) che ha affrontato con un coltello i malviventi che volevano rapinarla e li ha messi in fuga. ‘Se mi avessero aggredito – ha detto – non avrei esitato a colpirli’. E se nell’aggressione avessero colpito lei? – si chiede Zaia – il Governo, oltre ad esprimere sdegnata esecrazione e annunciare iniziative durissime come la quadruplicazione delle pene, cosa avrebbe fatto? Sino ad oggi la risposta è desolante: niente”.  
   
   
SICUREZZA, MARONI: PARLATO CON MINISTRO INTERNO PER COMUNITÀ A RISCHIO  
 
Tel Aviv/il, 26 marzo 2015 - "Noi siamo preoccupati per il tema della sicurezza per quello che sta avvenendo nel mondo. Nei giorni scorsi ho incontrato il ministro dell´Interno italiano e abbiamo parlato di questo, perché c´è questo clima di intolleranza diffuso nei confronti di tante comunità. E quelle israeliana ed ebraica sono quelle storicamente più sensibili. Con la comunità´ ebraica Regione Lombardia ha un ottimo rapporto". Cosi´ il presidente Maroni a Holon in occasione della tappa del World Expo Tour in Israele, a margine dell´inaugurazione della Design Week, ha risposto a chi gli ha chiesto un commento sull´episodio accaduto nei giorni scorsi in piazza Cordusio a Milano, dove la bandiera di Israele e´ stata imbrattata con vernice rossa. "Per Expo ci occupiamo di sicurezza sanitaria", ha spiegato Maroni. "Pero´ abbiamo il nostro sistema di protezione civile e di polizia locale che è a disposizione per impedire che l´Esposizione di Milano sia macchiata da episodi di questo genere".  
   
   
ISIS, ASSESSORE LOMBARDIA: SIAMO SOTTO ATTACCO  
 
Milano, 26 marzo 2015 - "Siamo sotto attacco. Se qualcuno, ancora, cercava una prova concreta per certificare che l´Italia, la Lombardia e Brescia siano nel mirino terrorismo, oggi quei dubbi vengono definitivamente fugati". Lo afferma l´assessore al Territorio e Urbanistica di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, esprimendo "grande soddisfazione" e "i più sentiti complimenti" al questore Carmine Esposito e agli uomini del Servizio Centrale Antiterrorismo della Questura di Brescia e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, per l´operazione che ha portato all´arresto di tre persone, accusati per il reato di reclutamento con finalità di terrorismo e apologia di delitti di terrorismo. Forte Preoccupazione - "Da bresciana e da cittadina italiana, prima ancora che da rappresentate delle Istituzioni - prosegue Viviana Beccalossi - sono fortemente preoccupata per l´escalation di notizie che ogni giorno raccontano di soggetti, catalogati genericamente come ´clandestini´, fermati da Polizia e Carabinieri perché sospettati di appartenere a organizzazioni collegate al terrorismo islamico". Nostri Timori Non Condivisi Da Roma - "Purtroppo - conclude Viviana Beccalossi - i miei timori non sono condivisi dal Governo di Roma che continua a perseverare con politiche buoniste in materia di accoglienza. Lo stesso discorso vale per chi governa le nostre città, partendo proprio da Brescia, in questi giorni teatro di duri scontri tra le forze dell´ordine, a cui va la mia solidarietà, e i centri sociali, sostenuti da immigrati spesso clandestini, che vogliono affermare ´diritti per tutti´ e invocano una sanatoria tout court per chi non rispetta o non ha rispettato la legalità.  
   
   
BOLZANO, FORMAZIONE: FARE RETE A GARANZIA DI PARI OPPORTUNITÀ PER TUTTI I CITTADINI  
 
Bolzano, 26 marzo 2015 - È necessario fare rete nel settore formativo a garanzia delle pari opportunità per tutti i cittadini. Lo hanno detto gli assessori provinciali Christian Tommasini e Philipp Achammer intervenuti il 24 marzo alla discussione finale del 1° incontro congiunto di Rete della Formazione dedicato al tema "Formazione per tutti!?" svoltosi all´Eurac a Bolzano. Rete della Formazione è una nuova iniziativa pensata per fare una riflessione sugli sviluppi e le tendenze del prossimo futuro nel settore dell´Educazione permanente al fine di affrontare le nuove sfide e rafforzare in generale la rete dell´Educazione permanente. Prime iniziative in tal senso erano state attivate nell´ambito di lingua tedesca. Ora vengono coinvolti nel dialogo i settori provinciali dell´Educazione permanente di tutti e tre i gruppi linguistici, nonché l´Ufficio bilinguismo, le Aree pedagogiche delle tre realtà linguistiche, il centro formativo della Camera di Commercio, due agenzie educative con riferimento all´area linguistica italiana ed anche un´organizzazione che opera fattivamente con i migranti, che vanno aggiungersi agli altri attori già in rete. Gli assessori provinciali Christian Tommasini e Philipp Achammer sono intervenuti alla discussione finale del primo incontro che si è focalizzato sul tema principale "Educazione permanente per tutti (cittadini italiani, tedeschi, ladini, migranti)!?". In particolare sono stati tematizzati argomenti quali la copertura delle esigenze trasversali ai gruppi linguistici con progetti pilota di valenza generale, nonché la proposta formativa per migranti non solo incentrata sull´apprendimento linguistico, bensí riferito al loro accesso all´offerta formativa complessiva. Il tutto a fronte di risorse economiche da tenere sotto controllo ed anche a resistenze di certi ambienti verso questo approccio. Un tema importante le modalità per permealizzare i vari sistemi formativi presenti sul territorio. L´assessore Achammer ha parlato di educazione permanente di profilo e di necessità di puntare alla qualità dell´offerta formativa mirata piuttosto che alla quantità. In quest´ottica ci dovrà essere una maggiore messa in rete fra offerte formative nonché fra ambito scolastico e educazione permanente. L´assessore Tommasini, sottolineando la presenza in provincia di Bolzano di un sistema di educazione permanente dalle radici solide, ha parlato di diritto alla formazione scolastica ed extrascolastica per essere cittadino in Alto Adige e della necessità di garantire percorsi formativi che rispettino le esigenze di tutti. Questo sarà possibile attraverso il confronto costante con gli operatori del settore formativo e della società e alla definizione di quali siano gli ambiti fondamentali e prioritari e linee strategiche da promuovere a prescindere dai gruppi linguistici pensando ad una collaborazione trasversale. In questo senso con una nuova legge quadro e di indirizzo dovranno essere definiti standard, prevedere la certificazione delle competenze e puntare a valorizzare il rapporto risorse/obiettivi. Uno dei temi indicati da entrambi gli assessori è quello del plurilinguismo quale plusvalore per la società. Come ha aggiunto l´assessore Achammer la via della collaborazione trasversale viene avviata a piccoli passi tenendo presenti le pari opportunità per tutti. Tirando le conclusioni, il direttore della Ripartizione Cultura italiana, Antonio Lampis, ha affermato che quando la mano pubblica investe in educazione permanente fa un servizio alla comunità. Da parte sua Armin Gatterer, direttore della Ripartizione Cultura tedesca, ha constatato come ci sia sintonia fra gli esperti sulle tematiche da definire nel lavoro di rete e sul nuovo formato di lavoro trasversale ai gruppi linguistici. Ogni anno saranno organizzati dai 2 ai 3 incontri nell´ambito della Rete dell´Educazione Permanente/dialogrunde Weiterbildung.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: ASSESSORA PIEMONTE FIRMA LA PETIZIONE DELLE ASSOCIAZIONI GLBTQI CONTRO L´OMOFOBIA NELLE SCUOLE: ´LAVORIAMO PER RINNOVARE IL PROTOCOLLO ANTIOMOFOBIA IN PIEMONTE´  
 
Torino, 26 marzo 2015 - Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, è tra i primi firmatari della petizione "Stop Omofobia a Scuola - Nessuno uguale tutti uguali" promossa dalle associazioni A.ge.d.o., Arcigay, Arcilesbica, Associazione Radicale Certi Diritti, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno, Gay Center. " La scuola è il luogo dentro il quale i nostri giovani passano la maggior parte del loro tempo. Dobbiamo ritrovare il significato di quel luogo anche attraverso percorsi utili a ristabilire il principio di rispetto e uguaglianza. Dietro i banchi scolastici non nasce solo il futuro professionista, ma soprattutto il futuro individuo che dovrà agire e operare nei contesti sociali e civici. È per questo che ho firmato con convinzione il testo che hanno proposto le associazioni unite. La mia speranza è che il messaggio che si sta cercando di mandare al Governo arrivi forte e chiaro " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte. Le associazioni hanno chiesto "al Presidente del Consiglio e al Governo che sia rafforzata e data piena attuazione alla “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013 -2015)”, anche nella prospettiva del triennio 2016-2018". Quest´anno scade il protocollo d´intesa per la realizzazione di azioni comuni per la prevenzione di comportamenti a rischio e la lotta al bullismo siglato da Regione Piemonte, Questura di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Vco e Vercelli, il Comando Legione Carabinieri Piemonte e Valle d´Aosta e l´Ufficio Scolastico regionale. L´assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte si impegna a operare perché nel rinnovo di tale protocollo vengano inserite misure per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. " Mi auguro che anche altri rappresentanti delle istituzioni piemontesi aderiscano al documento che hanno proposto le associazioni Glbtqi " - ha concluso Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.  
   
   
VICEPRESIDENTE UMBRIA INCONTRA RAPPRESENTANTI DELL´AMBASCIATA DELL´ECUADOR  
 
Perugia, 26 marzo 2015 – Avviare nuove forme di collaborazione sul territorio regionale a favore dei minori di origine ecuadoriana residenti in Umbria e che si trovano a vivere situazioni di difficoltà: questo il tema al centro di un incontro che si è svolto stamani nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini a Perugia, tra la vicepresidente della Regione Umbria con delega alle Politiche sociali, Carla Casciari, e l´Ambasciatore della Repubblica ecuadoriana Juan F. Holguìn, accompagnato dal console dell´Ecuador a Perugia, Mauro Cavallucci, e rappresentanti dell´Ambasciata. Nel corso dell´incontro l´Ambasciatore ha reso noto che scopo della visita in Italia è quello di poter conoscere in modo preciso il numero dei minori di origine ecuadoriana seguiti dai servizi sociali e, soprattutto, di valutare forme di scambio costante tra le istituzioni locali e l´Ambasciata ecuadoriana per mettere in piedi un programma strutturato che veda, nei casi di problemi segnalati alle autorità competenti, l´allontanamento del minore dalla famiglia come ultima ipotesi di assistenza". "La tematica – ha proseguito - sta molto a cuore al nostro Governo che sta avviando una campagna informativa tra i cittadini, anche alla luce del fatto che il 25 per cento della nostra popolazione è emigrata. Abbiamo ricevuto un´impressione positiva dell´Umbria, dove non sono state evidenziate situazioni difficili. Si tratta della nostra prima visita a Perugia, – ha aggiunto l´ambasciatore - mentre sono state moltissime quelle effettuate in altre città italiane, tra cui Genova, dove la presenza di minori ecuadoriani è decisamente forte". La vicepresidente Casciari, dopo aver ricordato che in Umbria quella ecuadoriana è "l´ottava comunità straniera per numero di presenze e che questa è composta prevalentemente da famiglie e nel 65 per cento di donne ben inserite nel contesto sociale ed economico, con a carico un minori - ha evidenziato - come la cura dei minori in generale e, particolare quelli in difficoltà che siano stranieri o italiani, sia tra le priorità del Governo regionale che ha avviato progetti e sperimentato nuove azioni in questo ambito". In particolare la vicepresidente ha sottolineato che "la Regione ha da sempre, cercato di andare incontro alle famiglie aiutandole al loro interno e cercando di non scomporre il nucleo familiare". L´incontro si è concluso con l´auspicio è di poter arrivare a breve a siglare un protocollo in materia.