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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Aprile 2015
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE NUOVI IMPEGNI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO  
 
Bruxelles, 9 aprile 2015 - L´unione europea e gli Stati membri hanno mantenuto nel 2014, la posizione di fornitori di primo soccorso in tutto il mondo. Hanno fornito più della metà degli aiuti pubblici allo sviluppo (Aps) ha notificato lo scorso anno al Comitato di assistenza allo sviluppo (Dac) dell´Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Oecd). E ´quanto emerge dai dati diffusi oggi dall´Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo (Oecd). Secondo i nuovi dati, l´Aps collettivo dell´Ue (istituzioni e gli Stati membri insieme) ha raggiunto 58,2 miliardi di euro (in crescita del 2,4% rispetto al 2013), e conoscendo il suo secondo anno crescita consecutiva e il suo livello più alto di sempre in termini nominali. Aps collettivo dell´Ue ha rappresentato lo 0,42% del reddito nazionale lordo (Rnl) dell´Ue nel 2014, contro il 0,43% nel 2013, una cifra in leggera flessione (-0,0085%), la modalità calcoli dell´Rnl sono cambiate nella maggior parte degli Stati membri, ma significativamente superiore a quello del resto della Ocse, dove i donatori hanno speso una media di 0,28% del Pil da destinare all´Aps. In assenza di cambiamento del metodo per il Rnl, Aps collettivo dell´Ue avrebbe raggiunto nel 2014 0,44% del Rnl. Neven Mimica , commissario per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale, ha detto questo: "Sono orgoglioso che l´Unione europea è riuscita a mantenere la sua posizione di leader nella fornitura di Aps nel mondo negli ultimi anni, nonostante la situazione economica stimolante. Ma abbiamo ancora molta strada da fare per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi. 2015 sarà un anno cruciale per il futuro dello sviluppo sostenibile: quello che dovrà concludere i negoziati sul programma per il post-2015 sul finanziamento per lo sviluppo. Sono convinto che ci dovrebbe rinnovare il nostro impegno per il 0,7%, contribuendo in modo decisivo che i negoziati sul lead post-2015 per risultati ambiziosi. " Nel 2005, l´Unione europea ei suoi Stati membri si sono impegnati ad aumentare il loro Aps collettivo allo 0,7% del Rnl dell´Ue entro il 2015. Il Consiglio europeo di giugno 2014 ha confermato che questo impegno resta una priorità assoluta per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Osm) fissati dalle Nazioni Unite. Nonostante la crescita reale del Oda fornisce, quasi il 50% dal 2002, l´Ue è fuori strada per raggiungere questo obiettivo entro la fine del 2015. Durante il 2014, 11 Stati membri hanno aumentato e uno Stato membro ha mantenuto il livello di Aps Rnl. L´aps / Rnl è aumentato di più in Croazia (dal 0,07% al 0,11%) in Finlandia (0,54% al 0,60%) in Germania (0,38% 0, 41%), in Lussemburgo (1,0% al 1,07%) in Romania (0,07% al 0,10%) e la Svezia (1,01% al 1,10%). Quattro Stati membri dell´Unione europea hanno registrato un rapporto Aps / Rnl superiore al 0,7%: è la Svezia (1,10%) di Lussemburgo (1,07%) di Danimarca (0,85 %) e il Regno Unito (0,71%). L´aps / Rnl è invece diminuita in Francia (dal 0,41% al 0,36%) in Irlanda (0,46% al 0,38%), l´ Olanda (0,67% a 0,64%) in Portogallo (0,23% al 0,19%) e la Spagna (0,17% al 0,14%) e in 11 altri Stati membri dell´Ue. In totale, 15 Stati membri [1] sono aumentate in termini nominali Aps di 3,4 miliardi di euro, il calo negli altri 13 pari a 1,3 miliardi di euro.  
   
   
UE. AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO: 2014 I DATI PRELIMINARI PUBBLICATI  
 
Bruxelles, 9 aprile 2015 - L´unione europea ha mantenuto il suo posto come il più grande donatore di aiuti al mondo nel 2014, secondo le statistiche pubblicate ieri dall´Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo (Oecd). Chi compila le statistiche? Il Comitato per l´assistenza allo sviluppo (Cas) è l´autorità suprema che decide se la spesa riferito ad essa (per gli Stati membri o altri donatori) si qualifica come aiuto pubblico allo sviluppo (Aps). Il Dac ha 29 membri: Australia, Canada, Islanda, Giappone, Corea, Nuova Zelanda, Norvegia, Svizzera, Stati Uniti d´America, 19 Stati membri dell´Unione europea e l´Unione europea. Due Stati membri dell´Ue (ad esempio Estonia e Ungheria) sono membri non-Dac dell´Ocse, mentre altri sette (Bulgaria, Croazia, Cipro, Lettonia, Lituania, Malta e Romania) sono né Ocse, né i membri del Cas. Come vengono compilati i numeri? La Commissione presenta i dati individuali di tutti gli Stati membri dell´Ue, anche su coloro i cui dati non sono disponibili attraverso Dac. In caso contrario, i dati pubblicati dall´Ocse e dalla Commissione sono identici. L´ue utilizza gli stessi dati di prezzo corrente come presentato dal Dac nella pubblicazione dei dati preliminari per il 2014, riconvertito da Usd a Eur utilizzando il tasso di cambio Dac. Ci sono due differenze di analizzare i cambiamenti nei volumi di Aps: La Commissione presenta e analizza i dati in valori di Euro, mentre il Dac usa dollari. Questa differenza di cambio in valutazione vale per entrambe le cifre globali e dei singoli Stati membri. La Commissione utilizza i valori in termini nominali (prezzi correnti) per presentare le modifiche. Il Dac presenta i dati, sia a prezzi costanti e termini nominali, ma calcola modifiche solo a prezzi costanti e tassi di cambio. Aps per Rnl non sono interessati dalle differenze di cui sopra. Oltre al Eu28 Aps presentato dal Dac, la Commissione presenta anche l´Aps collettivo dell´Ue, che è una somma di Aps comunicate dagli Stati membri dell´Ue e l´Oda supplementari fornite dalle istituzioni dell´Ue. La maggior parte delle istituzioni dell´Ue Oda spesa è, ai fini della rendicontazione Aps / Rnl, imputati per gli Stati membri dell´Ue, i dati cioè gli Stati membri comprendono parte delle istituzioni spesa. L´oda fornito tramite Banca europea per gli investimenti (Bei) risorse proprie non può essere imputato agli Stati membri e si aggiunge a Aps ´Stati membri. Che cosa le statistiche mostrano? L´aiuto complessivo del 28 Stati membri dell´Unione europea solo è passato da € 54,0 miliardi nel 2013 a € 56100000000 nel 2014, rimanendo al 0,41% del Rnl. Ulteriori Aps dalle risorse proprie della Banca europea per gli investimenti contribuisce al valore collettivo dell´Ue, portandolo a € 58200000000. Quasi tutti gli Stati membri dell´Ue ha riferito loro 2014 livelli di Aps utilizzando una nuova metodologia per il calcolo del loro Rnl. Ciò ha comportato un aumento dei livelli di Rnl per gli Stati membri, con un conseguente declino relativo dei loro livelli di Aps / Rnl, nonostante un aumento complessivo dell´Ue Aps collettivo di quasi il 2,4%. Senza questo cambiamento di metodologia Rnl, Aps collettivo dell´Ue nel 2014 avrebbe raggiunto 0,44% del Rnl dell´Ue. Perché il preliminare di dati? I dati presentati si basano sulle informazioni che l´Ocse e la Commissione hanno ricevuto dagli Stati membri nelle ultime settimane. Ulteriori informazioni sui dettagli dei fondi e dei programmi per il 2014 sarà segnalato da e controllato dal Dac nel corso del 2015. Finali 2014 cifre dell´Aps con ripartizione dettagliata dovrebbe essere pubblicato dall´Ocse Dac in dicembre 2015.  
   
   
UE: FEBBRAIO 2015 RISPETTO A GENNAIO 2015 VOLUME DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO GIÙ DELLO 0,2% NELLA ZONA DELL´EURO STABILE IN EU28  
 
 Bruxelles, 9 aprile 2015 - Nel mese di febbraio 2015 rispetto a gennaio 2015, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è sceso dello 0,2% nella zona euro (Ea19) ed è rimasto stabile in Eu28, secondo le stime di Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea. Nel gennaio del commercio al dettaglio è aumentato dello 0,9% e 0,7% rispettivamente.  
   
   
GRAZIE ALL´UNIONE EUROPEA PUOI... L´UNIONE EUROPEA HA SEMPRE AVUTO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE NEI CONFRONTI DEI GIOVANI, DELLA LORO FORMAZIONE E DEL LORO INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO. I PROGRAMMI EUROPEI DI MAGGIOR SUCCESSO SONO STATI SEMPRE QUELLI LEGATI ALLA MOBILITÀ IN EUROPA.  
 

Bruxelles, 9 aprile 2015 - Nell´ambito della settimana tematica dedicata ai giovani della campagna #Ueperte l’ue intende dare una panoramica di quelle che sono le più importanti opportunità di studio, formazione e lavoro promosse dall´Unione europea. Mobilita´ europea per studio e formazione sul campo – il programma Erasmus plus Il programma di maggior successo dell´Ue nasce nel 1987, quello che noi attualmente conosciamo come Erasmus plus è il risultato di un processo che è iniziato 28 anni fa e ha fatto esplodere il numero di mobilità di giovani in Europa, ha dato alla luce più di un milione di bambini europei (sebbene accompagnato da un discreto numero di separazioni sentimentali), ha aperto le menti di tantissimi giovani europei ed è diventando il programma che più di tutti ha messo in atto il concetto di libera circolazione delle persone in Europa. Erasmus ha cambiato il nostro modo di intendere il concetto di istruzione e formazione sebbene, ricordiamolo, l´Ue non abbia competenza in materia in nessuno dei due temi. Quali sono le opportunità di mobilità per un giovane di età compresa tra 0 e 30 anni? Il programma Erasmus plus ha debuttato nel 2014 presentandosi come versione rinnovata e omnicomprensiva di quelli che, nella vecchia programmazione, erano i programmi di scambio Comenius, Erasmus, Grundvig, Socrates ecc… Oggi abbiamo tre chiavi d´azione con tre specifici obiettivi due azioni specifiche per lo Sport e le cattedre Jean Monnet: 1)mobilità per l´apprendimento, 2) cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche; 3) riforme delle politiche. La prima azione prevede una mera mobilità di tutti gli attori coinvolti ai fini di studio e apprendimento, la seconda azione prevede dei veri e propri partenariati transnazionali tra organizzazioni operanti a vario titolo nel mondo dell´istruzione, la terza azione ha l´obiettivo di dare spazio alle idee e al dialogo intergenerazionale su come il mondo dell´istruzione dovrebbe essere riformato mediante il Metodo del Coordinamento Aperto. La categoria Sport da spazio a eventi sportivi di carattere no-profit e competizioni agonistiche transnazionali. Infine, Jean Monnet è rivolto al mondo accademico al fine di intensificare la formazione negli studi sull’integrazione europea. A chi è rivolto il programma? Bisogna fare una distinzione tra chi può presentare la candidatura di un progetto nell´ambito del programma Erasmus plus e chi effettivamente ne beneficia come utente finale del progetto. Il programma è, infatti, rivolto a ogni organismo attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. Alcune azioni prevedono la partecipazione anche di altri attori dal mercato del lavoro. Chi ne beneficia direttamente sono poi studenti delle scuole di ogni ordine e grado, insegnanti, dirigenti e staff delle scuole, universitari, giovani fino ai 30 anni, dottorandi, sportivi, volontari e animatori giovanili(per un elenco esauriente guarda qui). Come partecipare? Se sei uno dei soggetti ammissibili alla sovvenzione Erasmus plus, puoi: 1)consultare il sito ufficiale in italiano del programma www.Erasmusplus.it ; 2)scaricare la guida al programmapdf e scegliere l´azione più adatta alle tue esigenze; 3) dopo aver registrato la tua organizzazione nel portale unico dei partecipanti, scegli il modulo di candidatura consono alla tua partecipazione. Se sei uno dei beneficiari diretti della sovvenzione, invece, puoi rivolgerti alla tua scuola, alla tua università o alle associazioni del tuo territorio per verificare se questi hanno ottenuto una sovvenzione Erasmus plus. Nella ricerca potrai essere supportato dalle reti che si occupano di fare informazione su questo e altri programmi rivolti ai giovani: Eurodesk e la rete Europe Direct contattando uno dei centri presenti nella tua regione. Ricercatori in movimento – Marie Skłodowska-curie e il portale Euraxess La ricerca è uno dei campi su cui l´Unione europea ha maggiormente investito. Sono 80 i milioni di euro investiti dalla Commissione europea nel programma Horizon 2020. Tra le azioni di Horizon rientra quelle delMarie Skłodowska-curie destinate a ricercatori impegnati in qualsiasi disciplina e a tutti quei ricercatori che combinano le loro attività accademiche con le proprie attività lavorative in azienda. Per partecipare è necessario consultare le attuali borse di studio messe a disposizione del programma o in alternativa contattare il punto di contatto nazionale per il programma Horizon 2020 ovvero l´Agenzia per la ricerca europea (Apre). Per una visione panoramica completa delle opportunità di lavoro e di formazione rivolte ai ricercatori è possibile consultare il portale Euraxess con le innumerevoli offerte di lavoro nell´ambito della ricerca. È possibile inoltre ricevere maggiori informazioni o rivolgersi ai punti di contatto nazionali attraverso il sito italiano del portale. Dare spazio a idee giovani e imprenditoriali – il programma Cosme e l´azione Erasmus per giovani imprenditori L´unione europea non punta soltanto all´istruzione dei giovani ma mira anche ad inserirli nel mondo del lavoro attraverso programmi e azioni specifiche soprattutto nella fase di avvio di un´attività imprenditoriale. Il programma per eccellenza rivolto alle imprese è il programma Cosme che tra le sue azioni principali prevede il supporto ai giovani imprenditori, giovani non necessariamente dal punto di vista anagrafico ma dal punto di vista lavorativo. L´azione chiamata Erasmus per giovani imprenditori (da non confondersi con il programma più famoso di cui abbiamo già parlato) consiste nella possibilità per gli imprenditori in erba di coltivare la propria expertise presso imprese già avviate e consolidate. Innumerevoli i vantaggi: dall´acquisizione di nuove metodologie di lavoro per fare imprese alla costruzione di una rete di contatti fondamentali per una carriera da imprenditore. L´azione Erasmus per giovani imprenditori offre altresì un´opportunità importante per le imprese ospitanti che potranno invece beneficiare di nuove competenze e idee sovvenzionate direttamente dalla Commissione europea. Chi può partecipare? Se sei un giovane imprenditore devi: -avere un solido progetto imprenditoriale; -aver costituito un’impresa nell’arco degli ultimi 3 anni. Per ulteriori informazioni puoi rivolgerti ai punti di contatto nazionali per il programma, soggetti selezionato dalla Commissione europea per guidarti nelle varie fasi dello scambio: ti consiglieranno nella compilazione della domanda di partecipazione, ti aiuteranno a stabilire un rapporto di successo con un partner idoneo e ti forniranno tutte le risposte di cui avrai bisogno. Istruiti e formati: pronti per un lavoro in Europa. Non poteva mancare un´opportunità per trovare lavoro in Europa. Come? Ci pensa Eures. Eures è il portale per la mobilità lavorativa in Europa lanciato nel 1993 dalla Commissione europea per favorire la libera circolazione dei lavoratori in Europa. Fra i partner della rete ci sono servizi pubblici per l´impiego, sindacati ed organizzazioni dei datori di lavoro che operano al fine di garantire il maggior numero di informazioni su offerta e domanda di lavoro nei 28 Paesi membri più la Svizzera. Come funziona? Grazie al motore di ricerca inserito nel sito potrai selezionare il profilo lavorativo che stai cercando, il motore di ricerca ti segnalerà tutte le opportunità di lavoro più consone alla tua ricerca. Potrai inoltre inserire il tuo Cv affinché questo possa essere consultato dai datori di lavoro iscritti al portale. A questi ultimi è riservata una sezione a parte dove poter trovare, sulla base dei Cv caricati online sul portale, i candidati ideali per delle posizioni aperte all´interno delle proprie aziende. Se le informazioni sul sito non fossero esaurienti, ci si potrà sempre rivolgere a un consulente Eures della propria regione. Trova il tuo consulente qui. Http://www.erasmusplus.it/file/2015/01/it_erasmus-programme-guide-2015_it-def1.pdf 

 

 
   
   
TAGLI ENTI LOCALI: GIOVEDÌ INCONTRO RENZI-ANCI SEGUIRÀ UNA RIUNIONE DEL COORDINAMENTO DELLE CITTÀ METROPOLITANE  
 
Roma, 9 aprile 2015 - Si tiene questa mattina, alle 8, a palazzo Chigi l´atteso incontro tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e una delegazione dell´Anci, guidata dal presidente e sindaco di Torino, Piero Fassino. Sul tavolo c´è un primo confronto sul Documento di economia e finanza e sul taglio da un miliardo di euro riservato dalla legge di stabilità alle città metropolitane. Da parte dei sindaci c´è anche la richiesta di restituzione del fondo compensativo Imu-tasi che vale circa 625 milioni di euro. La convocazione dei vertici dell´Anci era stata annunciata ieri dal presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa di presentazione delle linee guida del Def. Sempre oggi, ma alle 13, si svolgerà in Anci una riunione del coordinamento delle Città metropolitane.  
   
   
CONSIGLIO METROPOLITANO A RIGNANO SULL´ARNO L´ACCOGLIENZA DEL SINDACO LORENZINI. METROCITTÀ: "MASSIMA ATTENZIONE PER IL VALDARNO"  
 
 Firenze, 9 aprile 2015 - Massima attenzione per il territorio del Valdarno. L´ha assicurata il Sindaco metropolitano Dario Nardella a Daniele Lorenzini, sindaco di Rignano sull´Arno che ha accolto ieri i lavori del Consiglio metropolitano. "Che il Consiglio con il Sindaco sia qui è un buon inizio, un segnale positivo - ha detto Lorenzini - Ci sono problemi che la Provincia non ha risolto anzi ha disatteso: il ponte che ci collega a Reggello, la statale 69, la circonvallazione di Rignano".  
   
   
IL CONSIGLIO DELLA CITTÀ METROPOLITANA E LA CONFERENZA METROPOLITANA APPROVANO IL RENDICONTO 2014 DELLA PROVINCIA DI FIRENZE  
 
Firenze, 9 aprile 2015 - Il Consiglio della Città metropolitana di Firenze, riunito ieri a Rignano, ha approvato il Rendiconto 2014 della gestione sperimentale della Provincia di Firenze. Successivamente il Rendiconto è stato approvato dalla Conferenza metropolitana, l´organo che comprende tutti i sindaci della Città metropolitana e che si è riunito anch´esso stamattina a Rignano nella sede del Comune. Ora Il Rendiconto torna nel Consiglio metropolitano per la definitiva approvazione. Il Rendiconto è stato illustrato dal consigliere Massimiliano Pescini, che ha evidenziato l´equilibrio finanziario garantito dalla Provincia. 234mila euro l´avanzo libero da vincoli. Sono stati rispettati i parametri di legge ed è stata ridotta la pressione fiscale. Il Patto di stabilità interno pur non senza difficoltà è stato rispettato. Forte la contrazione della spesa corrente. 10 milioni per la spending review nel 2014. Per il 2015 il taglio sarà di quasi 26 milioni. "Il quadro è preoccupante, è una sfida grande, ci sono questione tecniche da risolvere a livello ministeriale". Marco Semplici (Forza Italia) ha annunciato il voto contrario esprimemendo insoddisfazione per la gestione complessiva dell´ente, frutto di una visione errata, e per un ´deficit di democrazia´. Riccardo Lazzerini (Sel) ha annunciato il voto di astensione esprimendo sconcerto per il futuro finanziario della Città metropolitana e condivisione delle preoccupazioni dei sindaci per le opere pubbliche da completare. Ha annunciato la sua astensione anche la consigliera Anna Ravoni (Lista Civica), motivandola con l´estraneità degli attuali amministratori della Città metropolitana alla gestione della disciolta Provincia. Giovanni Policastro (Cinque Stelle) ha dato atto della dichiarazione del Sindaco metropolitano sulla inevitabilità del ricorso alla leva fiscale sostenendo che la pressione fiscale sui cittadini non deve aumentare. Francesca Paolieri (Pd) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo e apprezzato il buon lavoro fatto dalla Provincia. "I tagli per il futuro sono importanti ma costituiscono una grande sfida che la Città metropolitana deve affrontare". Il Consuntivo è stato approvato a maggioranza, con due voti contrari e due astensioni.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: CONDIVISIONE CONSIGLIO AUTONOMIE SU PERCORSO REGIONE FVG  
 
 Udine, 9 aprile 2015 - Hanno ottenuto l´assenso del sistema delle autonomie locali tutti i provvedimenti del Governo regionale sottoposti ieri all´esame del Consiglio delle autonomie (Cal), riunitosi a Udine. Alcuni erano strettamente attinenti al sistema delle autonomie. I lavori del Cal sono infatti stati aperti con l´espressione del parere ( che è risultato favorevole con 14 voti rispetto ai 20 consiglieri presenti, due astensioni e quattro voti contrari ) sui criteri di riparto degli spazi finanziari verticali regionali, in particolare in merito all´approvazione dei criteri generali per la modulistica, e i termini del monitoraggio. Nel riferire sulla situazione inerente gli spazi finanziari a diposizione degli Enti locali del Friuli Venezia Giulia, l´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, ha ricordato che la situazione economica per il sistema delle autonomie è quest´anno più favorevole rispetto a quella dell´esercizio precedente. Ciò, in conseguenza della rideterminazione da parte dello Stato degli obiettivi del patto di stabilità, e del protocollo stipulato tra lo Stato e la Regione che consente, ora, di programmare su scala triennale gli obblighi della finanza pubblica nel Friuli Venezia Giulia. La Giunta ha così potuto stabilire, attraverso la finanziaria, che per il 2015 gli spazi finanziari regionali da cedere agli enti locali saranno pari al 45 per cento dell´obiettivo di bilancio da raggiungere. Obiettivo, che per l´anno in corso è di 69 milioni di euro, mentre lo scorso anno l´obiettivo era del 20 per cento di quasi 110 milioni di euro. Gli spazi regionali da cedere agli Enti locali nel 2015 saranno pari a 31,4 milioni di euro ( lo scorso anno erano di 23,5 milioni di euro ). Mentre l´accantonamento per premialità inerenti l´esercizio 2014 da distribuire agli Enti locali ammonta a 5,4 milioni di euro; e la divisione tra la quota generale e straordinaria prevede la disponibilità di altri 26 milioni di euro. Per la distribuzione degli spazi finanziari, la Giunta ha individuato, tra i criteri prioritari: le opere per la realizzazione delle quali è già stato incassato il contributo regionale e per le quali gli enti hanno previsto i pagamenti per il 2015, i settori strategici della difesa del suolo; nonché gli interventi nei settori sociale e scolastico, e le opere che presentano un significativo impatto per le comunità locali e regionali. I lavori sono proseguiti con l´audizione del presidente dell´Anci, Mario Pezzetta, in merito allo studio realizzato dal dipartimento di Scienze giuridiche dell´Università degli studi di Udine, sul tema ´Il Consiglio delle autonomie locali nel sistema integrato del Friuli Venezia Giulia´. In merito al dibattito che è seguito, l´assessore Panontin ha anticipato che chiederà alla presidente della Regione un incontro con il sistema delle autonomie per approfondire ruolo e compiti del Cal, in vista della riforma dello stesso. L´organismo consultivo ha quindi raggiunto l´intesa (20 i consiglieri presenti, 14 a favore, 4 contrari, 2 astenuti) sullo schema di disegno di legge ´Disciplina del Consiglio delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia´. I contenuti di tale proposta normativa, ha ricordato Panontin, erano stati sottoposti in precedenza al Cal, che aveva dato mandato all´Anci di eseguire ulteriori approfondimenti. L´assessore ha evidenziato di avere accolto la proposta che era stata avanzata nelle precedenti consultazioni del Consiglio delle autonomie, modificando il testo originario della bozza di provvedimento, al fine di garantire la presenza dei sindaci in seno all´organismo consultivo in quanto reale rappresentanza del territorio. Il nuovo Cal, secondo la proposta approvata dal Consiglio delle autonomie, avrà sempre sede a Udine, ma il personale alle dipendenze, pur rimanendo a carico della Regione, sarà a disposizione del Presidente dello stesso Cal. Il Consiglio ha quindi provveduto alla designazione di due rappresentati delle Province e di quattro rappresentanti dei Comuni, dei quali due espressi da Comuni montani o parzialmente montani, quali componenti dell´Osservatorio per la riforma del sistema delle Autonomie locali. Sono stati designati i rappresentanti delle province di Gorizia e di Udine, e dei Comuni di Maniago, Pagnacco, Talmassons e Vivaro. Il Cal ha quindi espresso parere unanimemente favorevole (20 i consiglieri presenti) sul provvedimento della Giunta regionale contenente le ´Linee guida per l´affido familiare in Friuli Venezia Giulia´. Anche l´ultimo punto all´ordine del giorno, il disegno di legge che istituisce l´area Agenzia regionale per il lavoro e contiene le modifiche alla legge regionale del 9 agosto del 2005, sull´occupazione, la tutela e la qualità del lavoro, è stato accolto con favore dal Cal, che ha raggiunto unanimemente l´intesa (15 i consiglieri presenti, tutti a favore del provvedimento ). Come ha commentato al termine della seduta l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, partirà con tale provvedimento il trasferimento delle funzioni, dalle Province alla Regione, nel settore dei servizi per l´impiego. Il disegno di legge prevede infatti che l´Amministrazione regionale riassuma le proprie competenze in materia di lavoro e di collocamento.  
   
   
LA VAL DI PAGLIA RIENTRERÀ NEL CONSORZIO TOSCANA SUD  
 
Firenze 9 aprile 2015 – Sì alla proposta di modifica dell´intesa istituzionale con la Regione Lazio per riportare la porzione di territorio toscano ricadente nel bacino della Val di Paglia sotto la gestione del nuovo consorzio Toscana Sud. L´ha dato la giunta toscana in accordo con la giunta laziale in seguito anche a una volontà espressa dei sindaci toscani del territorio. "Un passo importante e doveroso – ha commentato l´assessore Anna Rita Bramerini – per uniformare la gestione della difesa del suolo e la manutenzione del territorio toscano, come la legge 79 prevede. Dopo la riforma dei consorzi, acquisire all´interno della gestione toscana anche territori che finora avevano una gestione interregionale, comporta sicuramente una maggiore armonia e conferma i nostri intenti. Ringrazio la Regione Lazio e aggiungo che con questo atto avviamo a soluzione una questione annosa che si trascina da tempo e di cui si erano fatti interpreti i Sindaci dei Comuni interessati. Il testo approvato in Giunta dovrà essere adesso ratificato dal prossimo Consiglio regionale". "Una importante notizia, storica direi – ha commentato il sindaco di Castell´azzara Fosco Fortunati - Che non solo riempie di gioia me ma credo tutti i cittadini di questo comune. Era attesa da anni perché non vedevamo l´ora, e io mi ero fatto portavoce delle istanze dei miei concittadini, che fosse superata la discriminante che contraddistingueva il nostro territorio ormai da decenni. Un ottimo risultato quindi di cui ringrazio l´assessore Bramerini". "Una grande soddisfazione. Questa è una bellissima notizia per tutta la cittadinanza– ha detto il sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi – perché finalmente i nostri territori, dopo anni, tornano ad essere toscani. Ci auguriamo che l´attenzione che ci riserverà il Consorzio di Bonifica Toscana Sud sia migliore e di più di quella che abbiamo ricevuto finora".  
   
   
SLOT MACHINE, MARONI SCRIVE A RENZI: STOP A DECRETO PRO AZZARDO  
 
Milano, 9 aprile 2015 - "Caro presidente Renzi, ferma, finché sei in tempo, il decreto che il Governo sta predisponendo sul gioco d´azzardo, perché di fatto spazzerà via il lavoro compiuto in questi mesi da Regione Lombardia e altri Enti locali, per combattere una piaga sociale che colpisce un milione di Italiani. Se così non sarà, il Governo dimostrerà a tutti che, prima della salute dei cittadini, contano le entrate facili per le casse dello Stato, favorite dalla diffusione delle offerte di gioco esagerata e disordinata". Questi alcuni dei concetti espressi dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni in una lettera inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, con la quale prende posizione sul decreto legislativo per il riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici, annunciato come imminente da parte del Governo. "Secondo le bozze che stanno circolando in questi giorni, - commenta Maroni - si vorrebbe imporre alle Regioni di rivedere le proprie normative in merito al gioco. Non sfugge a nessuno che, se passasse questa versione, in Lombardia dovremmo annullare le distanze minime di 500 metri da ospedali, scuole, chiese e centri anziani, che, a oggi, si sta rivelando uno strumento formidabile per evitare il proliferare delle macchinette. Anche i Comuni non potrebbero più limitare gli orari delle sale giochi". "Il presidente Maroni ha confermato per l´ennesima volta che quella della Lombardia contro il proliferare di slot machine e macchinette mangia soldi è una battaglia senza ´se´ e senza ´ma´ - commenta l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, team leader per le iniziative sulla ludopatia -. Il decreto-Renzi sarebbe uno schiaffo agli Italiani. Con la nostra Legge, approvata all´unanimità da tutte le forze politiche, stiamo dando esempio di una politica che guarda alle fasce deboli della società ed è disposta combattere gli interessi delle lobby. È una buona legge, che funziona e ha permesso di vincere già diversi ricorsi. Un passo indietro sarebbe inaccettabile".  
   
   
IMMIGRAZIONE: STRATEGIA DI INCLUSIONE ROM E SINTI: ECCO IL PIANO DELLA REGIONE PIEMONTE  
 
 Torino, 9 aprile 2015 - " Ci sono persone che lavorano per facilitare strategie di inclusione e poi ci sono altri che fomentano l´odio e incitano alla violenza " - così Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte, ha commentato le dichiarazioni del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, pronunciate in occasione della Giornata Internazionale Rom e Sinti. " La Regione Piemonte ha una Strategia di inclusione Rom e Sinti. In Piemonte Sono presenti circa 7.000 rom e sinti, di cui 4.000 a Torino e Provincia; il 40% della popolazione nomade presente in Piemonte è sinti. La strategia regionale si articola in diverse fasi strategiche e operative e si compone di differenti tipologie di azioni. In particolare, il percorso prevede tre fasi: adunate plenarie; incontri sui territori; gruppi di lavoro tematici " - ha continuato Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte. Le adunate plenarie sono riunioni a cadenza semestrale, a cui partecipano tutti i soggetti del Tavolo regionale. Tali momenti di confronto, ampi e partecipati, sono necessari per definire obiettivi e valutare i risultati “in itinere”. Al momento si è svolto un primo incontro nel mese di ottobre 2014 e il prossimo è previsto per fine aprile. L´assessorato ha inoltre predisposto un calendario di incontri (dal 18 febbraio a metà aprile 2015), articolato in una decina di tappe su tutto il territorio regionale, in collaborazione con i Sindaci dei comuni coinvolti per affinità territoriali. Gli obiettivi sono molteplici: in primis, avvicinare l’amministrazione regionale agli enti locali, spesso isolati nella gestione delle tematiche relative ai Rom e Sinti, e porsi in un’ottica di ascolto con un approccio di dettaglio, in grado di monitorare e definire al meglio l’esistente. In aggiunta a questo, un ulteriore obiettivo è quello di far emergere questioni comuni e condividere eventuali esperienze positive in sede locali e verificarne “l’esportabilità” o la sperimentazione in larga scala. Infine, una volta raccolte le istanze dei Sindaci, è obiettivo della Regione Piemonte, indirizzarle in diversi gruppi di lavoro tematici. Al momento sono stati realizzati otto incontri a: Asti, Borgaro, Novara, Vercelli, Nichelino, Cuneo, Bruino e Pinerolo. In ognuno di essi si sono affrontate anche le realtà dei comuni limitrofi. A questo calendario seguiranno i gruppi di lavoro tematici in coerenza con quanto stabilito dalla strategia nazionale di inclusione per affrontare specifiche questioni in ambiti maggiormente operativi. I temi individuati sono: dispersione scolastica, abitare, status giuridico e lavoro. " In base ad alcune specificità territoriali ci accingiamo a predisporre progetti pilota che se risulteranno efficaci e sostenibili potranno essere estesi a tutto il territorio regionale " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte . L’azione regionale acquista efficacia e incisività solo se inserita nelle reti istituzionali adeguate con un corretto supporto metodologico. Imprescindibile la collaborazione con l’Unar e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per affinare la strategia regionale, insieme all´Anci. " Non una legge regionale con disposizioni quali l´allontanamento che risultano assolutamente inefficaci, ma coordinamento delle azioni fra le amministrazioni, con l´individuazione di azioni concrete da definire sulle situazioni specifiche. Nei piccoli centri possono essere anche un´opportunità: la presenza di nuclei con bambini garantisce il mantenimento dell´apertura delle scuole. In altre realtà possono essere elaborati progetti sperimentali volti al superamento dei campi e alla realizzazione di effettivi percorsi di autonomia " - ha concluso Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: DIRITTI, AL VIA IN PIEMONTE LA CONSULTAZIONE ONLINE SUI TESTI DI LEGGE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI  
 
Torino, 9 aprile 2015 - Diritti, al via la consultazione online. Da domani cittadini e associazioni potranno esprimere la propria opinione in merito alle due proposte di legge elaborate dall´assessorato di Monica Cerutti sul tema della lotta a ogni forma di discriminazione e della prevenzione e contrasto della violenza di genere . Andando sul sito della Regione Piemonte, nell´area tematica dedicata alle Pari Opportunità, chi vorrà partecipare alla consultazione potrà leggere l´attuale schema del disegno di legge per ognuna delle due proposte. La consultazione online sarà attiva dalle ore 9.00 dell’8 aprile alle ore 18.00 dell’8 maggio. La prima proposta di legge "Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli" ha come obiettivo principale quello di assumere i caratteri di legge quadro in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli, con l’intento di mettere a sistema, valorizzare e potenziare quanto già esiste a livello di reti locali e di risorse territoriali, attraverso azioni coordinate in un piano, che veda coinvolti tutti gli attori (istituzionali e non) a diverso titolo impegnati sulla tematica. La seconda proposta di legge “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale” ha come obiettivo principale quello di fornire la nostra regione di una base giuridica più salda ed aggiornata contro ogni forma di discriminazione sia essa per sesso, razza, colore della pelle, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione, convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale, identità di genere, cittadinanza ed ogni altra condizione personale o sociale. Contemporaneamente sono state informate del lavoro tutte le associazioni potenzialmente interessate ad un confronto sui due disegni di legge. Se vorranno potranno dare un contributo per migliorare i testi ipotizzati nell´ottica di una politica partecipativa. " Abbiamo sempre creduto fortemente nella politica partecipata e questa consultazione online è la dimostrazione che siamo aperti a qualsiasi contributo che possa migliorare le nostre proposte. Questo è un punto di partenza perché la strada per dotare la nostra Regione di leggi volte a tutelare tutti dalle discriminazioni è ancora lunga e in salita " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.