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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Maggio 2015
Politica
EUROSTAT: 185 MILA DOMANDE DI ASILO NEGLI STATI MEMBRI NEL 2014  
 
 Bruxelles, 13 maggio 2015 - Il proliferare di crisi umanitarie sempre più violente ha generato, un numero sempre maggiore di richieste di protezione internazionale in Europa, soprattutto dal sud del mondo. Nell´ottica della salvaguardia dei diritti fondamentali dell´uomo gli Stati membri dell´Ue si sono adoperati per garantire alle vittime di situazioni di violenza e persecuzione una tutela internazionale così come stabilito nella Convenzione di Ginevra del 1951. Nel 2014 27 Stati membri hanno accordato uno status di protezione a 185 000 richiedenti asilo, un aumento del 50% circa rispetto al 2013. I principali beneficiari dello status di protezione sono i siriani (68 400 persone pari al 37%) seguiti da eritrei (14 600 persone pari all´8%) e afghani ( 14100 pari all´8%). Ad accoglierli in Europa ci sono in prima linea la Germania con 47 600 persone (circa l´82% in più rispetto al 2013), la Svezia (con 33 000 persone, +25% rispetto al 2013), la Francia (20 600 persone, +27% rispetto al 2013) e l´Italia (20 600 persone, + 42% rispetto al 2013). Quale status è stato loro accordato e quali sono stati i numeri nel 2014? Status di rifugiato: concesso ai cittadini di paesi terzi o apolidi che si trovino fuori dal loro paese di origine e che non vogliano o non possano farvi ritorno perché temono di essere perseguitati. Di 185 000 richiedenti, a 104 000 (56%) è stato accordato lo status di rifugiato. Protezione sussidiaria: accordata a coloro che non possiedono i requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato, ma nei cui confronti sussistono fondati motivi di ritenere che, al ritorno nel paese d´origine, correrebbero un rischio effettivo di subire un grave danno come: -la condanna a morte o all´esecuzione della pena di morte; -la tortura o altra forma di pena o trattamento inumano o degradante; -la minaccia grave e individuale alla vita o alla persona derivante dalla violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale. Di 185 000 richiedenti, a 61 000 persone (il 33%) è stata concessa la protezione sussidiaria. Autorizzazione di soggiorno per motivi umanitari: rilasciata dalle autorità nazionali competenti che, laddove non sussistano i criteri per accordare la protezione internazionale, riconoscono la necessità di una protezione umanitaria. Su185 000 richiedenti, 20 000 (l´11%) hanno ottenuto un autorizzazione di soggiorno per ragioni umanitarie. Infine 6 500 persone hanno beneficiato dell´accoglienza negli Stati membri Ue con lo status di rifugiato reinstallato. In cosa consistono l´asilo e il sistema europeo comune di asilo? I primi due status sopra menzionati (status di rifugiato e protezione sussidiaria) sono disciplinati dalla normativa europea in tema di asilo.L´asilo è un diritto fondamentale e un obbligo internazionale, riconosciuto per la prima volta nel 1951 nella Convenzione di Ginevra sulla protezione dei rifugiati. Dal 1999 l´Ue sta lavorando per la creazione e definizione di un Sistema europeo comune di Asilo (Ceas) per migliorare il quadro legislativo vigente. Sono stati elaborati diversi strumenti per l´armonizzazione del sistema comune di asilo negli Stati membri dell´Ue, tra cui: - una procedura dettagliata che definisce ogni passaggio dalla richiesta, alla concessione e agli obblighi legati all´asilo (direttiva relativa alle procedure di asilo); - la definizione degli obblighi degli Stati membri che accolgono un richiedente asilo, al cui va garantito l’accesso all’alloggio, al vitto, all’assistenza sanitaria e all’occupazione, nonché a cure mediche e psicologiche (direttiva sull´accoglienzapdf); - la definizione dei requisiti per la concessione dello status di rifugiato; - la procedura che determina lo Stato responsabile della presa in carico della domanda (regolamento di Dublino); - l´accesso alle banche dati contenenti le impronte digitali dei richiedenti asilo, per facilitare eventuali indagini e assicurare la prevenzione dei reati più gravi come l´omicidio o il terrorismo (regolamento Eurodac). Domani sarà presentata la nuova strategia per la gestione di flussi migratori in Europa. È possibile seguire la diretta della conferenza stampa qui.  
   
   
DISCORSO DI APERTURA DEL VICEPRESIDENTE UE DOMBROVSKIS ALL’ ECOFIN  
 
 Bruxelles, 13 maggio 2015 - Buon Pomeriggio, Vorrei sottolineare solo due punti dalla riunione Ecofin di oggi. In primo luogo, relativo al Fondo europeo per la Strategic Investment: Vorrei ringraziare il Ministro Reirs e lettone Presidenza per il loro impegno a raggiungere l´accordo relativo al Fondo europeo per la regolamentazione Strategic Investment. L´economia europea ha bisogno di maggiori investimenti. Pertanto, rapida adozione di questo file dovrebbe essere una priorità assoluta. In secondo luogo, sulle raccomandazioni specifiche semestre europeo e Paese: domani, la Commissione europea presenterà le raccomandazioni specifiche per paese (Csr) per i prossimi 12-18 mesi. Oggi, i Ministri hanno discusso dell´attuazione delle 2014 raccomandazioni per ciascun paese. Per poco più della metà delle raccomandazioni specifiche per paese, il 55% per essere precisi, non vi è stata almeno "alcuni" progressi nell´attuazione. Questa valutazione tiene conto delle informazioni fornite dagli Stati membri nei rispettivi programmi nazionali di riforma. Importanti riforme richiedono tempo per essere progettato, adottato e attuato. E i paesi hanno attuato riforme importanti. Tuttavia, ci sono differenze tra settori e paesi. Il progresso sembra essere relativamente bassa nelle politiche di concorrenza - migliorare i mercati dei prodotti e dei servizi - e in materia fiscale. Vediamo che i paesi nel quadro dei programmi, o una maggiore sorveglianza, svolgono generalmente meglio per quanto riguarda le raccomandazioni per ciascun paese rispetto agli altri. Questo è probabile che sia in risposta alla forte pressione dei mercati finanziari. Tuttavia, il risultato complessivo non è pienamente soddisfacente. L´attuazione delle riforme necessarie ha chiaramente bisogno di essere rafforzato per affrontare le sfide future, non ultima la popolazione che invecchia - un tema importante abbiamo discusso anche nella riunione odierna. Se vogliamo aumentare il potenziale di crescita dell´Europa e prevenire crisi future, dobbiamo prendere sforzo per affrontare le debolezze strutturali delle nostre economie, come la competitività in declino, la mancanza di investimenti e di disoccupazione. Questo è ciò che specifici per paese raccomandazioni mirano a fare. La Commissione ha preso molto sul serio la necessità di migliorare l´attuazione delle raccomandazioni per ciascun paese semplificando il processo del semestre europeo. In primo luogo, abbiamo pubblicato la nostra analisi economica degli Stati membri in "relazioni nazionali" nel mese di febbraio; questo è stato tre mesi prima rispetto al passato. In questo modo, abbiamo avuto più tempo per entrare in contatto con gli Stati membri, con i governi, i parlamenti, con le parti sociali prima di decidere e di pubblicare i nostri Csr. Negli ultimi mesi, ho anche viaggiato a un numero Stati Uniti a fare esattamente questo; per discutere i risultati delle relazioni di campagna prima di emettere raccomandazioni per ciascun paese. Io continuerò a discutere le nostre raccomandazioni di politica e questioni economiche degli Stati membri. Tale impegno contribuisce ad aumentare la titolarità delle riforme individuate. In secondo luogo, le raccomandazioni che pubblicheremo domani sarà più mirata. Essi si concentreranno sulle priorità macro-economiche e sociali fondamentali che devono essere affrontate da ciascuno Stato membro nel corso del prossimo anno, per anno e mezzo. Raccomandazioni mirate dovrebbero contribuire ad affrontare i compiti più urgenti avanti. Quindi, per mettere semplicemente, se tutto è una priorità, poi alla fine della giornata nulla è una priorità. Così quest´anno ci sarà davvero cercare di concentrarsi raccomandazioni e quindi concentrarsi sulla realizzazione di tali settori politici chiave e riforme chiave. Grazie mille!  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: L’UE DEVE STANZIARE FONDI PER SOSTENERE LA RUSSIA  
 
Bruxelles, 13 maggio 2015 - Come un ritorno al "business as usual" con la Russia è ormai fuori questione, l´Ue dovrebbe stanziare finanziamenti specifici per contrastare la sua propaganda e infiltrazione della politica dell´Unione europea e sostenere i movimenti indipendentisti, sostengono i deputati Affari esteri della commissione in una risoluzione approvata Lunedi socorso. I paesi dell´Ue dovrebbero astenersi dal fare accordi bilaterali con la Russia e intensificare i loro sforzi collettivi di resistere, pur mantenendo un ritorno alla cooperazione con la Russia come un obiettivo a lungo termine, hanno aggiunto. Annettendo illegalmente la Crimea, ingaggiando un conflitto armato contro l´Ucraina, imponendo embarghi commerciali illegali e la conclusione di accordi con le regioni separatiste; La Russia ha "profondamente danneggiato il suo rapporto con l´Unione europea" e non può più essere considerato un "partner strategico". L´ue deve rivalutare i suoi rapporti con la Russia e venire con un "piano di emergenza soft power" per contrastare le sue "politiche aggressive e di divisione", afferma il comitato in una risoluzione approvata con 53 voti favorevoli, 10 contrari e 3 astensioni. La Russia è ora apertamente posizionandosi contro la comunità democratica internazionale e il suo ordine fondato sul diritto e cercando di ridisegnare i confini in Europa con la forza, dire i deputati, che chiedono per gli Stati membri della Commissione europea e dell´Unione europea a stanziare fondi per progetti specifici "soft power" per resistere Russia. Il denaro necessario per contrastare la disinformazione ... La Commissione dovrebbe stanziare fondi senza progetti ritardo o specifici per contrastare la propaganda e disinformazione russo nell´Unione europea e all´estero, di fornire un´informazione obiettiva all´opinione pubblica nei paesi partner orientali dell´Ue, sviluppare alternative in lingua russa per i media controllati dallo stato della Russia, e ottenere credibili informazione indipendente per il pubblico di lingua russa. Essi chiedono inoltre alla Commissione di programmare un ´"assistenza finanziaria più ambizioso per la società civile russa", e continuare a sostenere i difensori dei diritti umani russi, blogger, media indipendenti, accademici e Ong. I deputati sono preoccupati dello stato deterioramento dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Russia, tra cui giro di vite sulle Ong e la restrizione delle persone Lgbti diritti. E il monitor ingerenza - Essi suggeriscono che la Commissione e gli Stati membri di creare un meccanismo di controllo di assistenza finanziaria, politico o tecnico russo ai partiti politici e altre organizzazioni in Europa e valutare la sua influenza sulla vita politica e l´opinione pubblica in Europa e dei paesi vicini orientali. Reti di collegamento di energia - Gli Stati membri dell´Ue dovrebbero mantenere la loro solidarietà collettiva e di astenersi dal porre in essere le relazioni bilaterali e gli accordi con la Russia, dicono i deputati. Più in particolare, si invitano gli Stati membri dell´Ue e dei paesi candidati di sospendere la cooperazione di difesa con la Russia e lavorare per rafforzare la politica estera e di sicurezza europea comune dell´Ue, invece. Per ridurre la dipendenza energetica dell´Ue nei confronti della Russia, i deputati chiedono agli Stati membri di interconnessione delle rispettive reti energetiche e applicare la legislazione Ue dell´energia, in modo da creare una vera e propria "dell´Unione europea per l´energia" senza indugio. Questo è il modo per combattere l´uso di energia della Russia "come merce di scambio politico e diplomatico", dicono. Partenariato rinnovato con la Russia è l´obiettivo di lungo periodo - I deputati tuttavia ribadire che la soluzione del conflitto in Ucraina orientale può "essere solo di natura politica". Essi credono che "nel lungo periodo" un costruttivo rapporto Ue-russia è "possibile e auspicabile", data la loro politica, il commercio, i trasporti, l´energia e people-to-people collegamenti e le "sfide comuni sulla scena mondiale", come la lotta al terrorismo. L´unione europea deve essere pronta a riprendere la cooperazione con Mosca, una volta dimostra rispetto per l´integrità territoriale e la sovranità dell´Ucraina, tra cui Crimea, implementa gli accordi di cessate il fuoco di Minsk in pieno e cessa le sue "attività militari e di sicurezza destabilizzanti alle frontiere dell´Ue", dicono i deputati .  
   
   
POR,FSE,FESR, LOMBARDIA: 2 MILIARDI RISORSE IMPORTANTI DA SPENDERE BENE  
 
Milano, 15 maggio 2015 - Con la programmazione europea dei fondi Por Fse e Fesr 2014-2020, Regione Lombardia avrà a disposizione oltre 2 miliardi di euro. "Sono risorse importanti - ha sottolineato l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, intervenendo, insieme al presidente Roberto Maroni, alla presentazione Por Fse e Fesr 2014-2020 ieri in Auditorium Testori a Palazzo Lombardia - Il nostro obiettivo principale è spenderli tutti, bene, in maniera efficace e nei tempi più rapidi possibili. Per fare questo, serve un forte impegno e coordinamento tra tutti gli Assessorati regionali coinvolti su questo tema". Il Dettaglio Dei Fondi - Grazie alla contrattazione portata avanti da Regione Lombardia e dalle altre Regioni, i fondi disponibili vedranno un aumento di 612 milioni di euro rispetto alla programmazione precedente. Per il capitolo Fondi di sviluppo, sono a disposizione 970 milioni di euro (440 in più rispetto alla programmazione precedente). Altri 970 milioni invece sono sul Fondo sociale (172 milioni in più rispetto alla programmazione precedente). A queste risorse, vanno aggiunti 178 milioni del programma nazionale Garanzia Giovani che saranno spesi in Lombardia. Fondo Sociale Europeo - "Il Fondo sociale europeo - ha spiegato Garavaglia - prevede diverse linee. La prima, finanziata con 358 milioni a cui si aggiungono i 178 di Garanzia Giovani, è dedicata ad accompagnare il rilancio dell´occupazione, che è un tema fondamentale. Su questo dobbiamo lavorare molto, anche perché, nonostante tutti gli sforzi, nel primo trimestre 2015 si è interrotto il trend di lenta crescita occupazionale. Questo tema è per noi una priorità assoluta". Una seconda linea, finanziata con 227 milioni, riguarda la promozione e inclusione sociale. Da ricordare anche le politiche per la casa, l´integrazione sociale e sviluppo. "Con il Comune di Milano - ha sottolineato Garavaglia - abbiamo già iniziato a lavorare, investendo 45 milioni sui 60 disponibili, per il quartiere Lorenteggio". Altri 19 milioni serviranno per lo sviluppo delle aree interne (Valchiavenna e Alta Valtellina in particolare). Per l´istruzione e la formazione professionale sono disponibili infine 332 milioni di euro, il 34% circa della programmazione. Fondi Di Sviluppo - Per quanto riguarda i Fondi di sviluppo (complessivamente 970 milioni), "Le priorità assolute sono la ricerca, lo sviluppo e l´innovazione (349 milioni) per rendere il sistema sempre più competitivo in una regione che fa un terzo dell´export nazionale". Una seconda linea riguarda la competitività delle Pmi e l´accesso al credito (295 milioni). Altri 195 milioni sono dedicati all´efficienza energetica e alla mobilità urbana sostenibile. "Su questi temi - ha detto ancora Garavaglia - avremmo già pronti da mesi due bandi per 100 milioni di euro, ma non possiamo farli uscire perché il Governo non ha ancora recepito una Direttiva Europea del 2010". A livello nazionale è fermo circa 1 miliardo di euro, che muoverebbe investimenti per oltre 500 milioni. Per la banda larga, 20 milioni di euro si affiancano ai fondi del Governo. Altri 19 milioni sono infine destinati per l´attrattività del patrimonio culturale e turistico. Fondi Diretti - "Non ci accontentiamo di queste risorse dei Fondi strutturali - ha concluso Garavaglia - ma vogliamo anche potenziare l´accesso a fondi diretti. Sono già partite alcune iniziative, ad esempio, la collaborazione con la sede di Como del Politecnico di Milano. Fondamentale sarà la qualità della progettazione: anche se siamo la prima Regione in Italia per accesso ai fondi diretti, rispetto ad altre regioni europee siamo ancora indietro. Regione Lombardia è abituata ad essere tra i primi: vogliamo recuperare posizioni e portare sul territorio risorse importanti".  
   
   
VIA LIBERA AL PROGRAMMA DELLA PATRIMONIO DEL TRENTINO 2015-2017  
 
Trento, 13 maggio 2015 - Approvato ieri dalla Giunta provinciale, su proposta del governatore, il programma di attività della Patrimonio del Trentino spa per il triennio 2015-2017. Sono stati autorizzati interventi per complessivi 26.870.000 euro, di cui circa la metà a carico del Bilancio provinciale e il resto a carico della società, nell´ambito di una programmazione generale di interventi per circa 147 milioni di euro. Fra gli interventi previsti nel triennio vi è l´ampliamento della sede del Centro infanzia di Trento, per euro 3,3 milioni di euro, attraverso l´acquisto dell´immobile e anche della parte ad esso adiacente, in modo da poter realizzare i lavori previsti senza dover spostare il centro stesso e creare quindi disagi all’utenza. Programmato inoltre l´accentramento di alcune strutture e servizi dell´amministrazione pubblica in un nuovo immobile, per un importo stimato di circa 5,135 milioni di euro. Previsto anche l´acquisto di un´area edificabile di proprietà di Interporto Servizi, al fine di una sua valorizzazione, per un importo di 3,35 milioni di euro. Fra gli altri investimenti e impieghi presenti nel programma di attività 2015-2017, già approvato dal Consiglio di amministrazione della società a marzo, oltre a quelli già citati abbiamo: - ex-sede di Alpenfrutta a Pergine Valsugana: dopo aver sistemato la parte di immobile oggi occupata dai Nu.vo.la della Valsugana, si procederà alla sistemazione della parte di interesse provinciale per collocare il Servizio Gestione strade attualmente in locazione in uno stabile di proprietà privata. - casa di riposo di Tesero: l´operazione prevista riguarda l´acquisto dell´attuale casa di riposo (già spostata di sede), i cui spazi potrebbero essere utilizzati (la cosa è in fase di verifica) per ampliare quelli a disposizione della scuola alberghiera e realizzare eventualmente anche un ostello della gioventù. L´operazione ha un valore economico di circa 3,5 milioni di euro, di cui però solo un milione a carico della società, essendo coperto il resto della spesa da permute. - Fondazione Mach: una precedente convenzione aveva già previsto la realizzazione di una serie di interventi a carico della Patrimonio del Trentino spa. Il nuovo piano triennale prevede che anche le manutenzioni straordinarie vengano eseguite dalla società, per circa 2,6 milioni di euro. - Ex Dogana: .Il programma prevede il finanziamento delle spese progettuali che permetteranno alla Patrimonio del Trentino di presentare un progetto a Provincia e Comune per il riordino e la valorizzazione energetica e distributiva degli edifici compresi fra la sede della Provincia-centro Europa e la stazione della Trento Malè, che hanno al centro appunto l´area dell´ex-Dogana, che attualmente è stata adibita a parcheggio dopo la demolizione dello stabile. - centro unificato uffici della pubblica amministrazione di Cles: si tratta di un’operazione di parziale permuta immobiliare con successivi lavori di completamento per poter permettere di unificare in un’unica sede sia i servizi oggi sostenuti dalla Comunità di Valle che quelli degli uffici provinciali. L’immobile oggetto di acquisto oltre a rispondere urbanisticamente allo scopo ha il vantaggio di avere numerosi posti auto sotterranei e di essere ubicato nelle immediate vicinanze degli uffici comunali, prefigurando così la creazione di un unico polo di uffici pubblici. - Partecipazione a Trentino Fiere: il programma triennale contempla anche il conferimento alla Patrimonio del Trentino della partecipazione della Provincia in Trento Fiere spa. La motivazione risiede nel più vasto progetto di razionalizzazione societaria previsto dalla Giunta per la Trento Fiere. Patrimonio del Trentino, quale nuovo soggetto controllante, potrà gestire al meglio il riordino degli spazi in questione in relazione ai fabbisogni dell´Università e dell´Opera universitaria e la ricollocazione della Trento Fiere nell´ex-Italcementi.  
   
   
ELEZIONI REGIONALI 2015, LE LISTE TORNANO DIECI: RIAMMESSA DAL TAR "LEGA TOSCANA-PIÙ TOSCANA"  
 
Firenze 13 maggio 2015 – Riammessa la lista "Lega Toscana–più Toscana" che appoggia assieme a Forza Italia la candidatura a presidente della Regione di Stefano Mugnai. Per il Tar, a cui erano ricorsi gli esclusi dopo la bocciatura della Corte di appello, il contrassegno scelto non è infatti confondibile con quello usato in precedenza da altri partiti e movimenti. E non ci sarebbero dunque gli estremi previsti dalla legge per l´esclusione. Rimangono così sette i candidati presidenti su cui saranno chiamati ad esprimersi gli elettori in cabina elettorale il 31 maggio, ma tornano dieci le liste ammesse che li sostengono: sei e nove a Pisa, dove rimane la bocciatura nella sola circoscrizione della lista "Democrazia Diretta" che non ha rispetto l´alternanza di genere uomo-donna per le candidature degli aspiranti consiglieri regionali. Il 31 maggio correranno dunque per la presidenza e per i quaranta posti in Consiglio regionale i seguenti candidati e liste, in rigoroso ordine alfabetico: Claudio Borghi, candidato della Lega Nord e di Fratelli d´Italia; Gabriele Chiurli, sostenuto dalla lista Democrazia Diretta (ma che non sarà presente nella circoscrizione di Pisa); Tommaso Fattori, candidato della Lista Sì Toscana a sinistra; Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5s; Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc; Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia e Lega Toscana-più Toscana; Enrico Rossi, sostenuto dal Pd e dalla lista Popolo toscano.  
   
   
IL CONSIGLIO METROPOLITANO AVVIA GLI ADEMPIMENTI PER L’ISTITUZIONE DELLE 11 ZONE OMOGENEE. APPROVATI IL CONTO CONSUNTIVO 2014 E UNA MOZIONE PER IL RIPRISTINO DEGLI UFFICI GIUDIZIARI DI PINEROLO  
 
Torino, 13 maggio 2015 - Dopo la distribuzione delle deleghe a sette Consiglieri metropolitani, comunicata all’assemblea dal Sindaco Piero Fassino, il Consiglio metropolitano ha approvato la Delibera relativa agli adempimenti istituzionali per l’avvio dell’attività delle Zone omogenee in cui è articolato il territorio della Città Metropolitana. Ognuna delle assemblee di Zona si riunirà nei prossimi giorni per nominare il proprio portavoce. E’ stato anche approvato il conto consuntivo dell’esercizio 2014 della Provincia di Torino, Ente del quale la Città Metropolitana ha ereditato le competenze dal 1° gennaio scorso. Sono state anche esaminate alcune mozioni, tra le quali quella con la quale si auspica il ripristino degli uffici giudiziari di Pinerolo entro tempi brevissimi. La mozione, presentata e illustrata dal Consigliere metropolitano e Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, impegna il Sindaco metropolitano Piero Fassino ad intraprendere e favorire tutte le azioni possibili ed efficaci per promuovere il ripristino, a proporre azioni per la tutela dei diritti garantiti dall’ordinamento ed in primo luogo dalla Costituzione, a contrastare gli effetti negativi del Decreto legislativo 155 del 7 settembre 2012 e di tutti gli atti direttamente od indirettamente conseguenti. La finalità indicata dalla mozione è quella di giungere alla ricostituzione del Tribunale di Pinerolo e della relativa Procura della Repubblica. Nella mozione, approvata all’unanimità, si ricorda che il Tribunale di Pinerolo era il quarto su 17 del Piemonte e della Valle D´aosta per numero di abitanti dell’area di riferimento: circa 217.000 residenti, in un territorio di 1.500 Km quadrati, che va da Sestriere ad Orbassano, Volvera, None, Castagnole Piemonte e Villafranca Piemonte. Il testo ricorda inoltre che gli uffici giudiziari di Pinerolo erano funzionalmente bene inseriti all’interno del sistema territoriale e che, nonostante le carenze della pianta organica, hanno amministrato in maniera efficace le istanze di giustizia, raggiungendo altissimi livelli di efficienza come testimoniato da alcuni dati. Nel 2010 il Tribunale di Pinerolo ed il Giudice di pace, in sede civile, hanno avuto 8.589 sopravvenienze, hanno esaurito 8.624 fascicoli ed hanno avuto 4.924 pendenze. In sede penale, tra Gip, Gup, Tribunale monocratico, Tribunale collegiale, Giudice di pace e Procura della Repubblica risultavano 19.852 sopravvenienze, 20.359 fascicoli esauriti e 1.967 pendenti. Le Deleghe Assegnate Dal Sindaco Fassino A Sette Consiglieri Metropolitani: Vice-sindaco metropolitano Alberto Avetta: lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile - Gemma Amprino: ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette - Lucia Centillo: diritti sociali e parità, welfare - Barbara Cervetti: cultura, turismo, sport e politiche giovanili - Domenica Genisio: istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia - Mauro Carena: bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo - Francesco Brizio: sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale.  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA, PIERO FASSINO HA ASSEGNATO LE DELEGHE A SETTE CONSIGLIERI, QUATTRO SONO DONNE  
 
Torino, 13 maggio 2015 - E’ in maggioranza al femminile la squadra che da oggi affianca il sindaco Piero Fassino nella gestione della Città metropolitana di Torino. Ieri mattina in apertura della seduta del Consiglio metropolitano il sindaco ha comunicato di aver attribuito a sette consiglieri metropolitani le deleghe, secondo quanto previsto dallo Statuto metropolitano approvato il mese scorso. Accanto al vicesindaco metropolitano Alberto Avetta che mantiene le deleghe ai lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile, ci sono quattro donne: Gemma Amprino si occuperà di ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette; Lucia Centillo diritti sociali e parità, welfare, Barbara Cervetti di cultura, turismo, sport e politiche giovanili; Domenica Genisio di istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia; Mauro Carena bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo; completa la squadra Francesco Brizio con le deleghe a sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale.  
   
   
SARDEGNA: LE ALTRE DELIBERE DI GIUNTA  
 
Cagliari, 13 Maggio 2015 - La Giunta Regionale, riunita ieri mattina in viale Trento e presieduta da Francesco Pigliaru, ha deliberato su proposta dell´assessore della Cultura e Pubblica istruzione, Claudia Firino, di riprogrammare 1 milione e 600 mila euro di fondi Por Fers 2007-2013, inizialmente destinati a completamento e allestimento del Museo dell´identità nell´ex Mulino Guiso di Nuoro: i lavori programmati, infatti, non possono essere conclusi entro dicembre del 2015, termine ultimo previsto per non perdere i finanziamenti. Il milione e 600 mila euro di fondi europei sarà dunque utilizzato per consentire la realizzazione di altri interventi immediatamente eseguibili: i lavori al "Museo Tavolara” e il restauro e recupero della collezione ex I.s.o.l.a. Agricoltura - Su proposta dell´assessore dell´Agricoltura Elisabetta Falchi la Giunta ha approvato l´istituzione della Consulta regionale per la bonifica e il riordino fondiario. La Consulta ha funzioni consultive che non vincolano l’elaborazione del Piano regionale di Bonifica e il riordino fondiario. I due nominati dall’esecutivo all’interno della Consulta sono l’ingegner Andrea Abis e il professore dell’Università di Agraria di Sassari, Pierpaolo Roggero. La titolare dell’Agricoltura ha chiesto inoltre l’approvazione da parte della Giunta del Piano di collocazione del personale dipendente dei Consorzi agrari della Sardegna in liquidazione coatta amministrativa. Sono stati stanziati 500 mila euro nella finanziaria 2015 per la realizzazione del Piano di collocazione degli ex dipendenti del Consorzio Agrario di Sassari. Secondo le esigenze manifestate dall’Agenzia Laore dovranno essere inquadrate 9 persone nella categoria C1 e 2 nella categoria A1. L’agenzia Laore è libera di assegnare il personale secondo le specifiche esigenze lavorative che si presenteranno. Sempre su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la Giunta ha riconosciuto la sussistenza di causa di forza maggiore per gli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013. Alle aziende zootecniche specializzate nell’allevamento di bovini da latte, colpite e danneggiate nei giorni dell’alluvione e che non avessero utilizzato almeno il 70% del proprio quantitativo di riferimento individuale nel periodo di contabilizzazione 2013 – 2014, verrà riconosciuta la causa di forza maggiore e l’esclusione della decadenza della titolarità della quota, come prevede l’articolo 3 della legge 119/2003 e dell’articolo 4 del decreto ministeriale del 31 luglio 2003 che stabilisce le modalità di attuazione della stesa legge 119/2003. Affari Generali - Approvato il progetto per l´evoluzione e la razionalizzazione in ottica cloud delle infrastrutture del data center della Regione (s-cloud e h-cloud) e fornitura di prodotti hardware, software e servizi finalizzati alla realizzazione e gestione del governative cloud regionale e del comparto sanitario per un totale di 6 milioni 100 mila euro di fondi Por Fers 2007- 2013. Ambiente - Via libera alla procedura di impatto ambientale per l´impianto eolico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile da 41,90 Mw, ridotta a 28 mw, nell´area industriale del Cacip di Macchiareddu e relative opere dei Comuni di Assemini e Uta. Sempre su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano è stata data l’autorizzazione da parte della Giunta all’utilizzo del personale dell’Ente Foreste fuori dai compendi forestali. Il lavoro richiesto sarà di carattere preventivo, di programmazione, progettazione e direzione dei lavori per tutte le attività di tipo ambientale. Il personale dell’Ente foreste interverrà nel Comune di Alghero per la realizzazione di un intervento selvicolturale urgente nella Pineta di Maria Pia, per la fruizione turistica dell’area. E ancora, per la messa in sicurezza degli accessi al mare e del Viale I maggio relativa all’unità di gestione di Porto Conte. Nel Comune di San Vito, in località "Rio Bau Sa Perda", è stata approvata la direttiva per la manutenzione degli alvei e della gestione dei sedimenti, mentre nei comuni di Borore e Macomer, in località "Putzu Oes", è stato dato parere favorevole della Giunta per una procedura di Via per l’impianto eolico di produzione di energia elettrica della potenza di 45.000 kw. E’ stata inoltre rilasciato il nulla osta all’Arpas per l’autorizzazione del Bilancio di previsione dell’esercizio 2015 e pluriennale 2015/2017 inviato con la relativa documentazione contabile all’assessorato dell’Ambiente. L’esecutivo si è espresso favorevolmente anche per la procedura di Via del progetto definitivo per la realizzazione di un parco elettroeolico nel territorio dei comuni di Domusnovas e Musei. Sanità - In Sardegna saranno istituite una Consulta generale di Cittadinanza e una Consulta locale di cittadinanza presso ciascuna delle Asl. A costo zero per l´amministrazione generale e in carica per tre anni, avranno il compito di esprimere parere obbligatorio ma non vincolante sul Piano Socio-sanitario. L´ha deciso la Giunta su proposta dell´assessore della Sanità Luigi Arru. Le Consulte saranno convocate almeno due volte all´anno e sono composte da: due rappresentanti delle amministrazioni comunali che ricadono all´interno dei territori di ciascuna Asl; due rappresentanti delle rispettive Asl designati da direttori generali o commissari; tre rappresentanti delle Associazioni accreditate a livello regionale e che a vario titolo operano nel settore socio-sanitario. La partecipazione alle Consulte è gratuita e non prevede rimborsi, spese né indennità di missione. L´esecutivo ha poi approvato le direttive per Enti e Aziende Sanitarie finalizzate a: contenimento della spesa in materia di personale - in linea con le numerose disposizioni del legislatore nazionale - piano di superamento del precariato, proroga delle graduatorie concorsuali e attivazione delle procedure di mobilità. Programmazione - Su proposta dell´assessore della Programmazione Raffaele Paci, la Giunta ha nominato l´Autorità di Gestione del Po Fesr 2014-2020: si tratta di Graziella Pisu, già coordinatrice dei fondi Fesr. Confermate le Autorità di Certificazione (Piero Coccolone) e Audit (Antonella Garippa). L´esecutivo ha poi preso atto dello stato dell´arte nella formulazione dello stesso Po Fesr: il vicepresidente della Regione ha spiegato che, come sollecitato dall´Unione Europea, è stato ridotto il numero di azioni da 120, della programmazione 2007-2013, a 34 con l´obiettivo di concentrare le risorse e ottimizzare gli interventi. In queste settimane prosegue il negoziato formale con la Commissione Europea e a luglio il Piano operativo del Po Fesr 2014-2020 potrebbe già essere operativo.  
   
   
FUNZIONI DELLE PROVINCE, LA REGIONE MOLISE TRACCIA UNA ROAD MAP. FRATTURA: RICOLLOCHIAMO TUTTO IL PERSONALE  
 
Campobasso, 13 maggio 2015 - Una road map precisa e possibile con la quale la Regione Molise punta a raggiungere un duplice obiettivo, la ricollocazione totale del personale in esubero delle Province molisane e l´innalzamento della qualità dei servizi erogati alla comunità. Ne ha parlato a Palazzo Vitale il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, presentando il percorso individuato al presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, e al presidente della Provincia di Isernia, Luigi Brasiello. "Fermarsi al semplice riordino delle materie delegate, come l´attuazione della legge Delrio e la legge di Stabilità 2015 impongono alle Regioni di fare, significherebbe per il Molise affrontare le poche materie effettivamente conferite alle nostre Province provocando di fatto un pesantissimo esubero di personale da ricollocare attraverso l´istituto della mobilità tra enti", la premessa del governatore. La legge infatti impone alle Province di tagliare il costo del personale del 50 percento. Nelle due amministrazioni molisane il personale che si occupa delle materie delegate regionali rappresenta solo una piccola parte del 50% in esubero. "A fronte di questo limite - così nel merito Frattura -, abbiamo scelto di andare oltre le indicazioni di legge dando, come Regione, alla questione una concreta e sostenibile visione in prospettiva. Al pari di altri, riacquisiamo nella piena competenza regionale le materie delegate e, compiendo un ulteriore passo avanti, affianchiamo al personale impegnato sulle funzioni delegate tutti quei profili che possono completare il quadro organizzativo per una conseguente e immediata erogazione dei servizi ai cittadini. Innestiamo, dunque, personale amministrativo e tecnico particolarmente professionalizzato ed esperto proveniente dalle Province nella nuova organizzazione regionale". "Per questo - prosegue il governatore -, pur nei limiti delle ristrettezze finanziarie del nostro bilancio, nella Finanziaria 2015 riserviamo uno spazio che assicura piena ricollocazione a tutto il personale in esubero. Un´azione complessiva, quella che metteremo in campo, che ci consente di garantire i livelli occupazionali, dando nel contempo risposte migliori, in termini di servizi, ai nostri cittadini". Tale soluzione deriva dalla mappatura delle esigenze effettuata dall´osservatorio regionale. "Di rilievo, inoltre, - sottolinea ancora Frattura -, la disponibilità dichiarata dal Comune di Campobasso per l´assorbimento di cinque dipendenti". Particolare attenzione, infine, la Regione pone alla delicata vicenda delle biblioteche provinciali. Dialogo continuo, in stretta relazione all´iniziativa promossa dall´Anci, con il Governo affinché la funzione delle biblioteche torni a essere di competenza statale, unico vero modo per tutelare un patrimonio, quello culturale molisano, di inestimabile valore. Di seguito gli step principali del percorso messo in campo dalla Regione per conseguire l´obiettivo complessivo e proposto oggi a De Matteis e Brasiello. Funzioni delegate: 1.Funzioni delegate. Individuazione del personale assegnato alle funzioni delegate che vengono riassunte dalla Regione Molise; tali dipendenti saranno riassorbiti nel personale della Regione a seguito di rassegnazione delle funzioni all´amministrazione regionale. 2.Attività di supporto. La Regione, al fine di migliorare l´assetto organizzativo e funzionale delle funzioni già delegate alle Province, stabilisce - con proprio atto - una riorganizzazione delle stesse, completando gli uffici con l´inserimento di figure professionali a supporto al fine di garantire piena autonomia alle nuove attività riassorbite. 3.Il limite finanziario per i punti 1 e 2 è stabilito dalla Regione, tenendo conto del budget assegnato nel Bilancio 2015 alle delegate. 4.Il personale delle funzioni delegate (punto 1), nel rispetto dei criteri minimi validati dall´osservatorio regionale, transita nei ruoli della Regione con incremento della dotazione organica; ad esso si aggiunge quello individuato a "supporto delle delegate" che verrà selezionato, con avviso pubblico e sulla base di istanza volontaria degli interessati alla mobilità per coprire le posizioni aperte dalla Regione ai sensi della Delibera di giunta regionale 595/2008. Altro personale in esubero: 1.La Regione Molise sulla base della programmazione del proprio fabbisogno, a valere sul dato finanziario delle capacità assunzionali, stabilisce un elenco di figure professionali che interamente destina all´assorbimento del personale delle Province in esubero. 2.Il personale da assorbire, nei limiti della intera capacità assunzionale, viene individuato sempre su base volontaria e previo avviso di mobilità rivolto alle persone che siano interessate a ricoprire le posizioni richieste dalla Regione con incremento della dotazione organica. In entrambe le selezioni si tiene conto del vigente regolamento regionale di cui alla Delibera di giunta regionale 595/2008.  
   
   
BOLZANO: NOMINATO IL COMMISSARIO PER IL COMUNE DI ORTISEI  
 
Bolzano, 13 maggio 2015 - La Giunta provinciale ha nominato il 12 maggio Theodor Rifesser commissario ad acta del Comune di Ortisei. Rifesser, ex direttore dell’Istituto pedagogico ladino e responsabile del Dipartimento ladino alla facoltà di Scienze della formazione della Lub, guiderà l’ordinaria amministrazione a Ortisei fino alle nuove elezioni. Il mancato raggiungimento del quorum del 50% più uno dei voti validi, necessario in quanto si presentavano una sola lista e un solo candidato sindaco, ha annullato le elezioni comunali di domenica 10 maggio a Ortisei. Si è resa quindi necessaria la nomina di un commissario ad acta per la normale amministrazione del Comune della val Gardena sino alle nuove elezioni. La Giunta provinciale ha scelto oggi il commissario nella persona di Theodor Rifesser. Nato a Ortisei nel 1947, Rifesser è stato fino al suo pensionamento nel 2011 il direttore dell´istituto pedagogico ladino. Rifesser e anche membro del Consiglio della Libera università di Bolzano e coordinatore del dipartimento ladino alla facoltà di Scienze della Formazione a Bressanone. Le nuove elezioni a Ortisei dovranno essere fissate per legge tra il 1° novembre e il 15 dicembre.  
   
   
MARONI: INTRODURREMO REDDITO DI CITTADINANZA  
 
Milano, 13 maggio 2015 - "La Lombardia sarà la prima regione italiana a introdurre il reddito di cittadinanza". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, insieme all´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, alla presentazione Por Fse e Fesr 2014-2020. "Molti ne parlano, tanti chiacchierano, noi lo faremo. In un momento di crisi economica particolarmente grave - ha ribadito - vogliamo usare i fondi del fondo sociale europeo per ridurre la povertà e l´esclusione sociale, anche attraverso il programma speciale di introduzione del reddito di cittadinanza". Quasi Due Miliardi - I due Programmi hanno una dotazione complessiva di 1.940 milioni di euro, rispetto ai Por Fse e Fesr 2007-2013, le risorse destinate a Regione Lombardia sono aumentate di circa 640 milioni di euro. "Questi interventi - ha spiegato il governatore - sostengono un modello di crescita che punta sulla ricerca e sull´innovazione, che sono una delle vocazioni della Lombardia. Sul nostro territorio abbiamo 13 università, 500 centri di ricerca, 18 Irccs, 6 parchi tecnologici, la presenza delle principali società del settore. Insomma, tutte le condizioni ideali affinché la Lombardia possa diventare la Regione d´eccellenza in Europa in fatto di innovazione e ricerca". Ridurre La Povertà - Riguardo al Fondo sociale europeo Maroni ha sottolineato come debba avere "anche la capacità di ridurre la povertà. In un momento di crisi economica come è quello che stiamo attraversando, ci sono fasce crescenti di popolazione che soffrono e non hanno la possibilità di raggiungere i requisiti di sussistenza minima. Per questo, per noi, il Fse avrà anche la finalità di ridurre la povertà, l´esclusione sociale e promuovere l´innovazione anche in campo sociale". "Gli interventi che vanno in questa direzione - ha annunciato - voglio riunirli nel progetto del ´Reddito di cittadinanza´". Grande Novità - Del ´Reddito di cittadinanza´, ha osservato il presidente, "si parla da tempo, sui giornali e nel dibattito politico: noi avvieremo in maniera concreta la sperimentazione di misure che consentano a tutti i cittadini di essere davvero tali. I Lombardi che vivono in condizioni di povertà o di esclusione sociale dovranno essere riscattati da questa condizione. Voglio utilizzare risorse del Fse e del nostro Bilancio regionale, che ci diano modo di far partire presto la sperimentazione sul Reddito di cittadinanza in maniera concreta". Coinvolgimento Terzo Settore - Il presidente ha fatto sapere di aver già dato mandato agli assessori Massimo Garavaglia, Cristina Cantù (Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato e Pari opportunità) e Aprea (Istruzione, Formazione e Lavoro) "di studiare misure che vadano nella direzione del progetto di Reddito di cittadinanza" e ha fatto sapere di voler coinvolgere anche "il terzo settore e il mondo del volontariato". "Chiunque in Lombardia si occupa di questi temi deve essere coinvolto - ha sottolineato -. Voglio che partecipino da subito alla definizione di questo progetto speciale".  
   
   
MARONI: REDDITO DI CITTADINANZA NON È ELEMOSINA  
 
Milano, 13 maggio 2015 - Regione Lombardia dichiara di aderire in qualità di Socio sostenitore istituzionale all´Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil) della Lombardia, ´condividendo gli scopi e le finalità perseguite dall´Anmil con la propria attività solidaristica civile, sociale e culturale per un sostegno morale e materiale ai cittadini nella tutela della sicurezza e della serenità nella vita quotidiana lavorativa´. La firma, a Palazzo Lombardia, al termine di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il governatore Roberto Maroni, l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, il presidente lombardo e quello nazionale dell´Anmil, Angelo Piovanelli e Franco Bettoni. Durante l´evento è stata anche presentata la Xxv Giornata Regionale dedicata alle vittime degli infortuni sul lavoro, organizzata dall´associazione, che si celebrerà il prossimo 17 maggio, alle ore 11, al Teatro Dal Verme di Milano. Rapporto Duraturo - Quello fra Maroni e Anmil, è un rapporto ´antico´, nato, ha raccontato il Presidente lombardo, "ai tempi in cui sono stato ministro del Welfare. Da questa associazione - ha detto, precisando che pagherà personalmente e non confondi pubblici la quota associativa - ho imparato molto e sono davvero lieto di aderire oggi all´associazione in nome e per conto della Regione Lombardia". Questione Fondamentale - Le politiche per il lavoro, ha sottolineato il Governatore, "sono fondamentali. Il Welfare nella sua accezione più completa, è uno dei capitoli che stanno al centro della nostra azione politica e istituzionale in Regione Lombardia. Stiamo definendo una riforma del sistema socio-sanitario che vedrà proprio la creazione di un assessorato al Welfare destinato, insieme all´assessorato alle politiche attive del lavoro, a raggiungere due obbiettivi: lotta alla povertà e contrasto all´esclusione sociale". Inclusione Sociale, Non Elemosina - Maroni ha spiegato che il fine dell´inclusione sociale, "non ha nulla a che vedere con elemosina di Stato o della Regione. Si tratta - ha evidenziato - di politiche attive, che passano attraverso il lavoro. Questa mattina - ha ricordato - abbiamo presentato il programma Por Fse e Fesr 2014-2020. Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo, sono previsti due assi: politiche attive per il lavoro e lotta alla povertà ed esclusione sociale. Questa è la politica che vogliamo seguire e che io ho riassunto nella definizione ´Reddito di cittadinanza´. Non si tratta, come qualcuno ha erroneamente inteso, probabilmente a causa di semplificazioni giornalistiche, come una elemosina pubblica. Io sono totalmente contrario a questo genere di cose, perché non creano valore aggiunto e quello stimolo che invece fa parte delle politiche attive". Confronto Aperto - Il presidente lombardo, precisando che il piano sul Reddito di cittadinanza sarà calibrato "sulle specificità del territorio della Lombardia", ha ribadito di volere il più ampio contributo possibile da parte delle realtà del terzo settore, del volontariato, del sindacato. "Queste nostre iniziative - ha detto - non verranno fatte direttamente dalla Regione nei confronti dei cittadini, ma attraverso i cosiddetti corpi intermedi, che io considero una grande ricchezza della nostra società. Sono nostri interlocutori - ha aggiunto - perché conoscono meglio di chiunque altro questa realtà, sanno quali sono i problemi e le priorità e hanno un rapporto diretto e immediato con i soggetti ai quali le politiche regionali saranno rivolte". Provocazione Utile - Maroni ha osservato come l´utilizzo del termine ´Reddito di cittadinanza´ sia stato volutamente "provocatorio" anche per vedere che reazione suscitava. "Ho riscontrato apprezzamenti e critiche, ma quello che mi preme è la concretezza. Ho fatto una proposta e ho aperto il confronto a chiunque voglia suggerire il modo migliore per articolare questi interventi. Che però - ha rilanciato - vanno fatti, perché anche in Lombardia ci sono i poveri e gli esclusi. Noi aiutiamo le imprese, facciamo le infrastrutture, collaboriamo al grande evento di Expo, ma non dobbiamo, né vogliamo, dimenticare gli ´ultimi´, gli esclusi, le persone e le famiglie più fragili". Grande Assemblea - "Ho già chiesto ai nostri assessori coinvolti nel progetto - ha fatto sapere Maroni - di organizzare entro la metà di giugno una grande assemblea di tutte le associazioni che hanno a cuore i temi dell´inclusione sociale, delle politiche attive per il lavoro, della lotta alla povertà, della solidarietà nei confronti di chi soffre, per definire quali politiche attuare per attuare il ´modello lombardo´ del Reddito di cittadinanza".  
   
   
LAVORO, ASSESSORE LOMBARDIA: REDDITO CITTADINANZA, NOSTRO NON È ASSISTENZIALISMO  
 
Milano13 maggio 2015 - "Una cosa è certa: il presidente Maroni non ha nel dna politiche basate sull´assistenzialismo. Solo chi non lo conosce bene può muovergli queste accuse. Il ´ventilato´ reddito di cittadinanza della Lombardia avrà, semmai venisse attuato, un punto fermo e imprescindibile: neanche un euro ai fannulloni". Lo dice Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, commentando l´ipotesi di istituire in via sperimentale un ´reddito di cittadinanza´ in Lombardia". Combattere Fragilita´ Sociali - "L´obiettivo del presidente Maroni - prosegue Viviana Beccalossi - è quello di combattere le nuove e numerose fragilità sociali da cui purtroppo anche la produttiva Lombardia, a fronte di troppi anni di crisi economica, non è esente. L´esperienza di Maroni, come ministro del Welfare del governo Berlusconi, è sinonimo di garanzia nell´affrontare, in modo appropriato, tematiche così delicate che riguardano chi, senza averne colpa, vive in un reale stato di povertà o di fragilità".  
   
   
BASILICATA: REDDITO DI CITTADINANZA, M5S PRESENTA PROPOSTA DI LEGGE  
 
Potenza, 13 maggio 2015 - “L’istituzione del reddito di cittadinanza è finalizzata a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale, a garantire il diritto al lavoro, la libera scelta del lavoro, nonché a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione, alla cultura attraverso politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti i soggetti in pericolo di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro”. Lo hanno spiegato, ieri , nel corso di una conferenza stampa, i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Gianni Leggieri e Giovanni Perrino, illustrando una proposta di legge che ha anche l’obiettivo “di contrastare il lavoro nero e sottrarre i cittadini al ricatto del lavoro sotto pagato, eliminare la precarietà, nel rispetto della dignità della persona, contribuendo alla ridistribuzione della ricchezza”. “Per ‘reddito di cittadinanza’ – hanno detto i consiglieri del M5s – si intende il sostegno al reddito per tutti i soggetti residenti nel territorio regionale che appartengono ad un nucleo familiare avente un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 10.000 euro. Nella proposta si prevede che l’assegno mensile, per ciascun nucleo familiare e per dodici mensilità, varierà da un massimo di 700 euro per chi ha un Isee inferiore a 3.000,01 euro a un minimo di 150 euro per chi ha un Isee fra i 9.000,01 e i 10.000 euro". “Per ‘reddito familiare ai fini del reddito di cittadinanza’ – hanno spiegato – si intende quello derivante da tutti i redditi percepiti in Italia o all’estero, anche sotto la forma di indennità di cassa integrazione o mobilità, al momento della presentazione della domanda, da parte del richiedente e degli appartenenti al suo nucleo familiare. E’ escluso da tale computo quanto sarà eventualmente percepito dalla Regione Basilicata a titolo di reddito di cittadinanza, i trattamenti pensionistici di invalidità, qualsiasi forma di sostegno del diritto allo studio o borse di studio finalizzate alla ricerca, alla specializzazione e al dottorato. Per nucleo familiare si intende il nucleo composto dal richiedente, dai soggetti con i quali convive e dai soggetti considerati a suo carico. I soggetti con i quali il richiedente convive sono coloro che risultano dallo stato di famiglia componenti del nucleo familiare del medesimo richiedente”. “Il reddito di cittadinanza garantisce al beneficiario, qualora sia unico componente di un nucleo familiare, o al nucleo familiare del beneficiario, il raggiungimento di un reddito annuo netto almeno non inferiore alla soglia di povertà assoluta annualmente determinata dall’Istituto Nazionale di Statistica in 6000 euro all’anno. La copertura finanziaria degli oneri della proposta di legge – hanno aggiunto Perrino e Leggieri - valutati nel limite massimo di 10 milioni di euro per l’anno 2015 e di 140 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016, sarà assicurata dall’istituzione del ‘Fondo per il reddito di cittadinanza’ che potrà essere incrementato delle ulteriori risorse rivenienti dalla programmazione del Po Fesr Basilicata 2014/2020 e del Po Fse 2014/2020 e da ulteriori disponibilità che dovessero realizzarsi sulla programmazione del Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020. Il Fondo potrebbe essere incrementato anche da risparmi di spesa del bilancio del Consiglio regionale”. “Nelle more dell’istituzione, da parte del Parlamento nazionale, del reddito di cittadinanza, la pdl –hanno concluso i consiglieri del M5s - si pone l’obiettivo di introdurlo in Basilicata, ponendo, di fatto, la nostra regione come secondo caso nazionale, dopo il virtuoso caso del ‘reddito di garanzia’ introdotto dalla Provincia Autonoma di Trento, nella difficile sfida a garantire una vita libera e dignitosa a tutti”.  
   
   
LAZIO, GARANZIA GIOVANI: L’INDENNITÀ MENSILE PASSA DA 400 A 500 EURO  
 
Roma, 13 maggio 2015 - Aumenta l’indennità prevista per i tirocini. Dal mese prossimo ogni tirocinante, nell’ambito del programma Garanzia Giovani, riceverà un’indennità di 500 euro anziché di 400. L’aumento riguarda sia chi ha già iniziato, sia chi sta per iniziare, sia chi ha già completato il periodo di tirocinio. Un segnale chiaro sia per i ragazzi che per le imprese. Il tirocinio è un’esperienza importante perché consente ai giovani di fare il primo passo nel mercato del lavoro: anche se ha un carattere formativo merita di essere remunerato in modo congruo. Per questo la Regione ha deciso l’aumento, entro il limite massimo fissato dal Ministero. Nei mesi scorsi, tra l’altro, è stato attivato anche un protocollo d’intesa con il Ministero del Lavoro, per evitare che i tirocini vengano utilizzati in modo improprio o distorto. Un altro punto importante sul quale la Regione sta lavorando, di intesa con l’Inps, è quello sui ritardi per il pagamento delle indennità. “Ad oggi nel Lazio sono 6mila e 500 i tirocini attivati con il programma Garanzia Giovani. Il tirocinio è uno strumento formativo di politica attiva “on the job” e una opportunità per i tanti giovani che nella nostra Regione non studiano e non lavorano”- è il commento di Lucia Valente, assessore al lavoro.  
   
   
OMOTRANSFOBIA: PRESENTATA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PROMOSSA DAL TORINO PRIDE E SOSTENUTA DALLA REGIONE PIEMONTE  
 
Torino, 13 maggio 2015 - È stata presentata ieri mattina all´interno del Consiglio regionale piemontese la campagna di sensibilizzazione contro l´omofobia e la transfobia promossa dal Coordinamento Torino Pride Glbt e sostenuta dalla Regione Piemonte . Una campagna che pone al centro la sensibilizzazione, ma anche la sollecitazione alle vittime di violenza a denunciare. Il manifesto che verrà affisso in tutte le città capoluogo del territorio piemontese riporterà il messaggio " L´omotransfobia è odio che ti uccide, non essere complice " e i contatti telefonici delle linee Contatto (011 5211132) e Pronto Arcigay (3240483543) . "La campagna, che la Regione Piemonte ha deciso di patrocinare, ha un nobile intento che non deve essere messo in secondo piano: le istituzioni devono impegnarsi contro l´omofobia e la transfobia. Tutte le altre questioni oggi dovrebbero passare in secondo piano. Questa iniziativa è organizzata in occasione della Giornata Mondiale contro l´Omofobia e la Transfobia che si terrà domenica 17 maggio; fino al 1990 l´omosessualità era ancora presente nell´elenco delle malattie mentali: solo quell´anno l´Organizzazione Mondiale della Sanità la depennò da quella lista. Oggi l´unione Europea considera l´omotransfobia al pari del razzismo, della xenofobia, dell´antisemitismo e del sessismo. È per queste ragioni che non dovremmo spendere le nostre energie in inutili polemiche, ma dovremmo impegnarle per sensibilizzare e promuovere la cultura dei diritti " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora ai Diritti della Regione Piemonte . A riguardo delle critiche che sono state rivolte al manifesto l´assessora ha dichiarato : "L´immagine, scelta autonomamente dal Torino Pride, è un´opera d´arte, patrimonio universale dell´umanità, non di una parte, come è universale il messaggio che vuole trasmettere: pietà e compassione, esattamente il contrario di quello che per noi è l´omofobia e la transfobia. Il nostro obiettivo era, e rimane, quello di sensibilizzare tutti contro l´omotransfobia, ma allo stesso tempo vogliamo lanciare un messaggio chiaro a chi è vittima di omofobia e transfobia: non siete soli, potete e dovete denunciare. Il nostro è un messaggio nobile che non vuole dividere ma unire".