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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Maggio 2015 |
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PARLAMENTO EUROPEO: ANTEPRIMA DELLA SESSIONE PLENARIA 18-21 MAGGIO 2015 |
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Strasburgo, 14 maggio 2015 - I Principali temi all´ordine del giorno - Dibattito sull´agenda europea sull’immigrazione 2015-2020 - Nel dibattito di mercoledì alle ore 9.00, in presenza del Vicepresidente della Commissione Frans Timmermans e il Consiglio, i deputati reagiranno all´Agenda europea sull´immigrazione, presentata il 13 maggio. Norme antiriciclaggio più severe per combattere l´evasione fiscale e il finanziamento del terrorismo - Un accordo informale tra Parlamento e Consiglio, che sarà discusso martedì e votato giovedì, prevede che il nome del proprietario effettivo di un’impresa dovrà essere elencato in registri centrali, presenti in tutti i paesi Ue, accessibili sia alle autorità sia alle persone con un "interesse legittimo", come ad esempio i giornalisti. ( Dibattito sull´Ungheria - Martedì pomeriggio, i deputati discuteranno la situazione in Ungheria con il Vicepresidente della Commissione Frans Timmermans. Il dibattito si è reso necessario in seguito alle osservazioni del Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, sulla possibilità di ripristinare la pena di morte in Ungheria e alla consultazione pubblica, varata dal governo ungherese, sull´immigrazione. Maggiore trasparenza sulle importazioni di minerali preziosi dalle zone di conflitto - Un progetto di legge per limitare il flusso di denaro ai gruppi armati, proveniente dalle vendite fra l’altro di stagno, tantalio e tungsteno e oro sarà discusso martedì e votato mercoledì. Dibattito con Mogherini su sicurezza e difesa in vista del vertice di giugno - I deputati dovrebbero dichiarare, nel corso del dibattito di martedì con il capo della politica estera dell´Ue Federica Mogherini, che l´Unione e i suoi Stati membri devono assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza e la difesa, in modo da poter far fronte alle nuove sfide che riguardano le frontiere dell´Ue. Ulivi: i deputati dovrebbero chiedere di risarcire i produttori coinvolti nelle eradicazioni - Il Parlamento, in una risoluzione che sarà votata mercoledì, dovrebbe ribadire la necessità di fare tutto il possibile per affrontare l´epidemia di batteri Xylella fastidiosa e prevenirne la diffusione in altre regioni dell´Ue, investendo maggiormente anche nella ricerca. Dibattitto sulla proposta di strategia per il Mercato unico digitale - La nuova strategia per il Mercato unico digitale dell´Ue, presentata dalla Commissione europea il 6 maggio, sarà analizzata martedì mattina in un dibattito. I deputati presentano un progetto per un´assistenza sanitaria più sicura - Una risoluzione che propone misure per migliorare la sicurezza del paziente, tra l´altro eliminando la crescente resistenza agli antibiotici dell’uomo e degli animali, sarà discussa lunedì e messa ai voti martedì. Sigarette contraffatte: i deputati criticano gli accordi con i produttori di tabacco. Sorveglianza prezzi energia: più personale all’Agenzia contro gli abusi di mercato. Congedo di maternità: decidere ora o ripartire da zero. |
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UE, PRESIDENTE JUNCKER ACCOGLIE SCIENZIATI LEADER NEL MONDO, DISCUTE IL RUOLO DELLA SCIENZA NELLA COMPETITIVITÀ E ANNUNCIA UN NUOVO MECCANISMO PER LA CONSULENZA SCIENTIFICA |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 - Presidente della Commissione europea, Jean-claude Juncker ha ospitato ieri una colazione di lavoro per un gruppo di eminenti scienziati, premiati a livello internazionale: Sir Paul Nurse, Jules Hoffmann, Serge Haroche, László Lovász, Jean Tirole e Edvard Moser Ingjald. Essi sono stati affiancati dal vicepresidente Jyrki Katainen , responsabile per l´occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività; e il Commissario Moedas , responsabile per la ricerca, la scienza e l´innovazione. Lo scambio di opinioni si concentrato su come assicurare che l´Europa rimanga un centro di eccellenza per la scienza, stimolare idee innovative che vengono portati al mercato, e di garantire che i benefici della politica Ue della migliore consulenza scientifica. Il presidente Juncker ha detto: . "La sete di scoperta è quello che ha aiutato la società movimento da all´età della pietra Il mondo è cambiato, ma per la nostra società di continuare ad avanzare e la nostra economia a crescere, abbiamo bisogno della massima ambizione nel perseguire la conoscenza, delle conquiste, innovazioni . Perché ciò accada, solo un cervello formidabile non sempre sufficiente. Abbiamo bisogno di ulteriori fonti di finanziamento e di investimento per la ricerca e l´innovazione. Il piano di investimenti per l´Europa giocherà un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo. Investire nella ricerca è una priorità per Europa. Siamo curre nte nelle ultime miglia di negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio per ottenere il Fondo europeo per la Strategic Investments installato e funzionante. Sto lavorando attivamente con i co-legislatori per assicurarsi che l´impatto potenziale a breve termine sulla ricerca fondamentale - che so è stata una preoccupazione nella comunità della ricerca - è ridotto al minimo ". L´incontro sarà anche l´occasione per discutere su come istituzionalizzare migliori pareri scientifici indipendenti in seno alla Commissione europea. Dopo il mandato del Chief Scientific Advisor si è conclusa con la conclusione della Commissione precedente, il presidente Juncker ha chiesto al commissario Moedas di riflettere sui possibili modi per garantire che la Commissione si avvale dei migliori pareri scientifici, integrando i servizi esistenti in-house ed esterni competenza. Mentre l´esperienza internazionale dimostra che non esiste un modello unico per la fornitura di tale consulenza, l´obiettivo generale è quello di garantire che i pareri scientifici: è indipendente da interessi istituzionali o politiche; riunisce le prove e le intuizioni di diverse discipline e approcci; è trasparente. Per raggiungere questi obiettivi, il Presidente di questa mattina ha approvato raccomandazione Commissario Moedas ´di istituire un meccanismo per l´alta qualità, tempestiva, pareri scientifici indipendenti. Il meccanismo di futuro si baserà sulla vasta gamma di competenze scientifiche in Europa attraverso uno stretto rapporto con accademie nazionali e altri organismi, coordinati da un gruppo ad alto livello di scienziati indipendenti. Commissario Moedas ora è stato incaricato di attuare questa nuova disposizione nei prossimi mesi, coinvolgendo altri commissari e la valorizzazione della cooperazione efficace tra i servizi della Commissione. (Per i dettagli, vedi allegato in fondo alla pagina). Il commissario Moedas ha detto: "In combinazione con le prossime proposte di miglioramento della regolamentazione, il nuovo modello di consulenza scientifica indipendente contribuirà al costante perseguimento da parte della Commissione la migliore politica evidence-based possibile Questo sarà un passo in avanti significativo per una Commissione europea efficace. Che trasporta per i cittadini, e affronta le grandi sfide sociali che l´Europa si trova ad affrontare ". |
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GESTIRE MEGLIO LA MIGRAZIONE IN OGNI SUO ASPETTO: UN´AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 - La Commissione europea ha presentato ieri un’agenda europea sulla migrazione in cui delinea le misure previste nell’immediato per rispondere alla situazione di crisi nel Mediterraneo e le iniziative da varare negli anni a venire per gestire meglio la migrazione in ogni suo aspetto. La situazione in cui versano migliaia di migranti che rischiano la vita per attraversare il Mediterraneo è sconvolgente ed è ormai evidente che nessuno Stato membro può né deve far fronte all’immane pressione migratoria da solo. L’agenda è una risposta europea che combina la politica interna ed estera, sfrutta al meglio agenzie e strumenti dell’Ue e coinvolge tutti gli attori: Stati membri, istituzioni Ue, organizzazioni internazionali, società civile, autorità locali e paesi terzi. Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “La tragica perdita di vite umane nel Mediterraneo ha sconvolto tutti gli europei. I nostri cittadini si aspettano che gli Stati membri e le istituzioni dell’Ue agiscano per impedire il ripetersi di simili tragedie. Il Consiglio europeo ha dichiarato esplicitamente che occorrono soluzioni europee, basate sulla solidarietà interna e sulla consapevolezza che abbiamo una comune responsabilità nel creare una politica migratoria efficace. Per questo la Commissione propone oggi un’agenda che rispecchia i comuni valori europei e dà una risposta ai timori che nutrono i nostri cittadini sia difronte a una sofferenza umana inaccettabile che rispetto all’applicazione inadeguata delle nostre norme comuni e condivise in materia di asilo. Le misure che proponiamo contribuiranno a gestire meglio la migrazione e a rispondere alle legittime aspettative dei nostri cittadini”. L’alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini ha dichiarato: “È un’agenda audace quella con cui l’Unione europea ha voluto dimostrare di essere pronta ad affrontare la situazione disperata di coloro che fuggono guerre, persecuzioni e povertà. La migrazione è responsabilità condivisa di tutti gli Stati membri e tutti gli Stati membri sono chiamati ora a raccogliere questa sfida storica. Una sfida che non è solo europea, è globale: con l’agenda confermiamo e ampliamo la cooperazione con i paesi di origine e transito per salvare vite umane, combattere le reti di trafficanti e proteggere coloro che sono nel bisogno. Ma sappiamo tutti che una risposta reale, a lungo termine sarà possibile soltanto se affrontiamo le cause profonde, che vanno dalla povertà all’instabilità dovute alle guerre, fino alla crisi in Libano e in Siria. Come Unione europea, siamo impegnati e determinati a cooperare con la comunità internazionale”. Il Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos ha dichiarato: “L’europa non può restare con le mani in mano. L’agenda europea sulla migrazione è la risposta concreta alla necessità immediata di salvare vite umane e assistere i paesi in prima linea con azioni coraggiose, come la maggior presenza in mare di navi coordinate da Frontex, i 60 milioni di Eur stanziati per gli aiuti di emergenza e un piano d’azione che dispone seri provvedimenti contro coloro che si arricchiscono sfruttando la vulnerabilità dei migranti. In uno spirito di maggiore solidarietà, siamo determinati a attuare un approccio globale che comporterà il miglioramento significativo della gestione della migrazione in Europa.” Azione immediata C’è consenso politico al Parlamento europeo e al Consiglio europeo attorno alla necessità, a seguito delle recenti tragedie del Mediterraneo, di mobilitare tutti gli sforzi e i mezzi a disposizione per agire immediatamente e impedire nuovi naufragi. Oggi la Commissione ha esposto le azioni concrete e immediate che intende intraprendere. Fra queste: Triplicare le capacità e i mezzi delle operazioni congiunte di Frontex, Triton e Poseidon,nel 2015 e nel 2016. È stato adottato oggi un bilancio rettificativo per il 2015 che assicura i fondi necessari: un totale di 89 milioni di Eur, comprensivo di 57 milioni per il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e 5 milioni per il Fondo Sicurezza interna in finanziamenti di emergenza destinati agli Stati membri in prima linea, mentre entro fine maggio sarà presentato il nuovo piano operativo Triton. Proporre per la prima volta l’attivazione del sistema di emergenza previsto all’articolo 78, paragrafo 3, del Tfue per aiutare gli Stati membri interessati da un afflusso improvviso di migranti. Entro la fine di maggio la Commissione proporrà un meccanismo temporaneo di distribuzione nell’Ue delle persone con evidente bisogno di protezione internazionale. Entro la fine del 2015 seguirà una proposta di sistema permanente Ue di ricollocazione in situazioni emergenziali di afflusso massiccio. Proporre entro fine maggio un programma di reinsediamento Ue per offrire ai rifugiati con evidente bisogno di protezione internazionale in Europa 20 000 posti distribuiti su tutti gli Stati membri, grazie a un finanziamento supplementare di 50 milioni di Eur per il 2015 e il 2016. Varare un’operazione di politica di sicurezza e di difesa comune (Psdc) nel Mediterraneo volta a smantellare le reti di trafficanti e contrastare il traffico di migranti, nel rispetto del diritto internazionale. Prossime tappe: i quattro pilastri per gestire meglio la migrazione La crisi migratoria del Mediterraneo ha puntato i riflettori sui bisogni immediati ma ha anche rivelato tutta l’inadeguatezza della nostra comune politica migratoria. Guardando al futuro, l’agenda europea sulla migrazione sviluppa gli orientamenti politicipdf del Presidente Juncker con una serie di iniziative coerenti e coese, basate su quattro pilastri per gestire meglio la migrazione in ogni suo aspetto (v. Anche allegato). I quattro pilastri della nuova agenda sono i seguenti: Ridurre gli incentivi alla migrazione irregolare, in particolare distaccando funzionari di collegamento europei per la migrazione presso le delegazioni dell’Ue nei paesi terzi strategici; modificando la base giuridica di Frontex per potenziarne il ruolo in materia di rimpatrio; varando un nuovo piano d’azione con misure volte a trasformare il traffico di migranti in un’attività ad alto rischio e basso rendimento e affrontando le cause profonde nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e dell’assistenza umanitaria. Gestire le frontiere: salvare vite umane e rendere sicure le frontiere esterne, soprattutto rafforzando il ruolo e le capacità di Frontex; contribuendo al consolidamento delle capacità dei paesi terzi di gestire le loro frontiere; intensificando, se e quando necessario, la messa in comune di alcune funzioni di guardia costiera a livello Ue. Onorare il dovere morale di proteggere: una politica comune europea di asilo forte. La priorità è garantire l’attuazione piena e coerente del sistema europeo comune di asilo, promuovendo su base sistematica l’identificazione e il rilevamento delle impronte digitali, con tanto di sforzi per ridurne gli abusi rafforzando le disposizioni sul paese di origine sicuro della direttiva procedure; valutando ed eventualmente riesaminando il regolamento Dublino nel 2016. Una nuova politica di migrazione legale: l’obiettivo è che l’Europa, nel suo declino demografico, resti una destinazione allettante per i migranti; bisognerà quindi rimodernare e ristrutturare il sistema Carta blu, ridefinire le priorità delle nostre politiche di integrazione, aumentare al massimo i vantaggi della politica migratoria per le persone e i paesi di origine, anche rendendo meno costosi, più rapidi e più sicuri i trasferimenti delle rimesse. |
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DOMANDE E RISPOSTE SULL´AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 - Che scopo ha l´agenda europea sulla migrazione? La migrazione è stata fin dall´inizio una delle priorità politiche dell´attuale Commissione. Il principale obiettivo di questa agenda europea sulla migrazione è affrontare la questione migratoria in modo complessivo. La migrazione sta diventando un fenomeno sempre più complesso, che non può essere affrontato con un unico approccio. Questa Commissione non vuole più lavorare a compartimenti stagni, intende invece integrare la migrazione in tutti i suoi settori d´intervento, sia di politica interna che estera. La prima parte dell´agenda europea sulla migrazione stabilisce misure immediate per impedire tragedie umane e rafforzare i meccanismi atti ad affrontare le emergenze. Questo obiettivo sarà realizzato rafforzando la nostra presenza in mare per salvare vite umane, combattendo le reti criminali di trafficanti, facendo fronte al gran numero di migranti in arrivo nell´Ue con un meccanismo di distribuzione dei richiedenti asilo (ricollocazione), permettendo a un maggior numero di rifugiati provenienti da paesi terzi di entrare nell´Ue in modo legale e sicuro (reinsediamento) e usando i mezzi operativi e finanziari dell´Ue per aiutare gli Stati membri in prima linea. Lo strumentario in via di definizione oggi per rispondere alle sfide immediate che si pongono nel Mediterraneo rimarrà a disposizione degli Stati membri per aiutarli a gestire eventuali forti pressioni migratorie anche in futuro, su un qualsiasi versante delle nostre frontiere comuni. Pur avendo puntato i riflettori sui bisogni immediati, la crisi migratoria del Mediterraneo ha anche rivelato molto dei limiti strutturali della politica migratoria dell´Unione e degli strumenti di cui dispone. L´ue ha ora la duplice opportunità di trovare un giusto equilibrio nella sua politica migratoria e inviare un chiaro messaggio ai cittadini: se si vuole gestire meglio la migrazione occorre che tutti gli attori dell´Ue lavorino congiuntamente. Per questo motivo l´agenda europea sulla migrazione definisce anche un nuovo approccio strategico per gestire meglio la migrazione a medio e lungo termine, basato su quattro pilastri: 1) ridurre gli incentivi all´immigrazione irregolare; 2) salvare vite umane e garantire la sicurezza delle frontiere esterne; 3) una forte politica comune di asilo; 4) una nuova politica di migrazione legale. In che modo l´agenda intende rafforzare la presenza in mare per salvare vite umane? La Commissione ha adottato oggi una proposta di bilancio rettificativo che permetterà di triplicare il bilancio delle operazioni congiunte di Frontex, Triton e Poseidon, per il 2015. Entro maggio sarà adottata anche una proposta per il bilancio 2016. La Commissione confida che i colegislatori - Parlamento europeo e Consiglio dell´Unione europea - concreteranno in tempi rapidi gli impegni assunti, adottando il bilancio rettificativo al più presto. Entro maggio sarà presentato anche il nuovo piano operativo di Triton che Frontex ha concordato con l´Italia e che, una volta attuato, permetterà di aumentare sia i mezzi impiegati che la portata geografica dell´operazione, in modo che Frontex possa svolgere il suo doppio ruolo: da un lato coordinare il sostegno operativo alle frontiere degli Stati membri sotto pressione, dall´altro aiutare a salvare i migranti in mare. In che modo sarà finanziato tutto questo? Come primo passo la Commissione metterà a disposizione nel 2015 un importo complessivo di 89 milioni di Eur in fondi supplementari attinti dal bilancio dell´Ue. A tal fine è oggi proposto al Parlamento europeo e al Consiglio un progetto di bilancio rettificativo. Di quest´importo complessivo, 27 milioni di Eur andranno a Frontex per il potenziamento delle due operazioni Triton e Poseidon, triplicandone in tal modo le dotazioni per gli ultimi 7 mesi del 2015. Per aiutare gli Stati membri in prima linea a accogliere un numero maggiore di migranti, la Commissione ha proposto di aumentare la dotazione del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Amif) di 57 milioni di Eur, importo che sarà destinato a: raddoppiare gli aiuti di emergenza in tutte le fasi successive al primo arrivo e al primo screening dei migranti (25 milioni di Eur); realizzare un progetto pilota volontario sul reinsediamento (25 milioni di Eur); potenziare i programmi di sviluppo e protezione regionale per l´Africa settentrionale e il Corno d´Africa (7 milioni di Eur). La Commissione propone altresì di aumentare la dotazione del Fondo Sicurezza interna (Isf) di 5 milioni di Eur, da destinare agli aiuti di emergenza (quali prima assistenza medica e identificazione dei migranti) ai fini delle attività di sorveglianza condotte nel contesto delle operazioni Triton e Poseidon. La Commissione propone inoltre di ampliare il personale e aumentare il bilancio delle tre agenzie che intervengono direttamente nella risposta alle pressioni migratorie: Frontex: 16 posti supplementari; 528 000 Eur di supplemento di spesa per il 2015. Europol: 3 posti supplementari; 99 000 Eur di supplemento di spesa per il 2015. Ufficio europeo di sostegno per l´asilo (Easo): 4 posti supplementari; 132 000 Eur di supplemento di spesa per il 2015. Quanto agli impegni, gli 89 milioni sono attinti per la maggior parte ai margini disponibili nella rubrica 3, con 13,2 milioni di Eur ricavati dalle entrate con destinazione specifica recuperate dalla chiusura di vecchie pratiche nel quadro del Fondo per le frontiere esterne. Si attingerà dalla stessa fonte anche per 7 milioni di Eur in pagamenti, mentre i restanti pagamenti per quasi 70 milioni di Eur proverranno dal programma Galileo, dato che l´appalto del terzo lotto di satelliti originariamente previsto per il 2015 è slittato al secondo trimestre 2016. Il volume complessivo dei pagamenti nel bilancio 2015 resterà quindi invariato. Come funzionerà il sistema delle quote per la ricollocazione di emergenza? Per far fronte alla situazione nel Mediterraneo, entro la fine di maggio la Commissione proporrà di attivare il sistema di risposta di emergenza previsto dall´articolo 78, paragrafo 3[1], del trattato sul funzionamento dell´Unione europea. La proposta prevederà un meccanismo per la ricollocazione temporanea dei richiedenti asilo che hanno evidente bisogno di protezione internazionale, in modo da garantire la partecipazione equa ed equilibrata di tutti gli Stati membri allo sforzo comune. Lo Stato membro ricevente sarà competente per l´esame della domanda di asilo secondo le norme vigenti dell´Ue. La Commissione definirà una chiave di redistribuzione basata su criteri come Pil, popolazione, tasso di disoccupazione e numero passato di richiedenti asilo e di rifugiati reinsediati. La Commissione intende proporre anche un sistema permanente di ripartizione della responsabilità? Sì, l´Ue necessita di un sistema permanente per condividere tra gli Stati membri la responsabilità dei numerosi rifugiati e richiedenti asilo. La Commissione presenterà pertanto una proposta legislativa entro il 2015 che preveda un sistema di ricollocazione obbligatorio di attivazione automatica che in caso di afflusso massiccio distribuisca all´interno dell´Ue le persone con evidente bisogno di protezione internazionale. Il sistema terrà conto degli sforzi già compiuti dagli Stati membri su base volontaria. Regno Unito, Irlanda e Danimarca saranno vincolati dalle norme e dalle leggi adottate in virtù dell´agenda europea sulla migrazione? A norma dei trattati il Regno Unito e l´Irlanda godono di un diritto di partecipazione che consente loro di scegliere se partecipare a una data misura entro tre mesi dalla presentazione della proposta al Consiglio, a norma della parte terza, titolo V, del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue). Il Regno di Danimarca gode di un diritto di non partecipazione, ossia non partecipa alle misure che rientrano nella parte terza, titolo V, del Tfue. Poiché l´articolo 78, paragrafo 3, del Tfue è compreso nella parte terza, titolo V, dello stesso trattato, il Regno Unito e l´Irlanda saranno vincolati dall´agenda europea sulla migrazione solo se lo vorranno, mentre le norme e leggi adottate in tale ambito non vincoleranno la Danimarca. L´agenda intende facilitare l´ingresso sicuro e legittimo dei rifugiati nell´Ue attraverso meccanismi di reinsediamento? Entro la fine di maggio la Commissione presenterà una raccomandazione in cui proporrà un programma di reinsediamento dell´Ue per offrire 20 000 posti. Il programma si applicherà in tutti gli Stati membri secondo criteri di distribuzione come Pil, popolazione, tasso di disoccupazione e numero passato di richiedenti asilo e di rifugiati reinsediati, tenuto conto degli sforzi già compiuti dagli Stati membri su base volontaria. A sostegno del programma, il bilancio dell´Ue fornirà un finanziamento supplementare di 50 milioni di Eur nel 2015-2016. Dove saranno attinti i 50 milioni di Eur per il programma di reinsediamento? I fondi supplementari per il programma di reinsediamento dell´Ue (50 milioni di Eur, ripartiti uniformemente tra il 2015 e il 2016) saranno aggiunti alla dotazione specifica per il reinsediamento, la ricollocazione e le azioni specifiche del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Amif). Tale dotazione ha già raggiunto i 360 milioni di Eur per il periodo 2014-2020; una piccola parte dell´importo (circa 50 milioni di Eur) è destinata alle azioni specifiche, il resto dovrebbe finanziare l´attuale programma di reinsediamento (volontario) dell´Ue. In che modo la Commissione intende mobilitare le agenzie e i fondi dell´Ue per far fronte all´attuale situazione di emergenza? La Commissione istituirà un nuovo metodo basato sui "punti di crisi": l´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo, Frontex ed Europol lavoreranno sul terreno con gli Stati membri in prima linea per condurre con rapidità le operazioni di identificazione, registrazione e rilevamento delle impronte digitali dei migranti in arrivo. I lavori delle agenzie saranno complementari. Chi presenterà domanda di asilo sarà immediatamente immesso in una procedura di asilo cui contribuiranno le squadre di sostegno dell´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo (Easo) trattando le domande quanto più rapidamente possibile. Per chi invece non necessita di protezione, è previsto che Frontex aiuti gli Stati membri a coordinare il rimpatrio dei migranti irregolari. Europol ed Eurojust assisteranno lo Stato membro ospitante con indagini volte a smantellare le reti della tratta e del traffico di migranti. Come saranno finanziate queste azioni nei "punti di crisi"? A sostegno di tali iniziative, la Commissione sta mobilitando un importo supplementare di 60 milioni di Eur in finanziamenti di emergenza, anche per sostenere i sistemi di accoglienza e assistenza sanitaria degli Stati membri sottoposti a particolare pressione. Questi finanziamenti di emergenza supplementari saranno attinti dalle dotazioni del Fondo Sicurezza interna (Isf) (10 milioni di Eur) e del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Amif) (50 milioni di Eur) previste per il 2015 e il 2016 e saranno elargiti agli Stati membri in prima linea come necessaria misura di sostegno al potenziamento delle operazioni Triton e Poseidon di soccorso ai migranti. In che modo intende l´agenda intensificare la lotta contro la tratta e il traffico di migranti? Poiché a sacrificare vite umane nel Mediterraneo sono principalmente i trafficanti, che sfruttano la disperazione dei migranti e ne mettono a repentaglio la vita, la priorità per l´Europa è smantellare le reti criminali che organizzano tali viaggi. In questo settore l´obiettivo fondamentale dell´azione dell´Ue sarà sviluppare un´ampia serie di iniziative con un apposito piano d´azione che sarà adottato entro maggio, volto a trasformare le reti del traffico da operazioni a basso rischio ed elevato rendimento per i criminali in operazioni ad alto rischio e basso rendimento. Nel piano d´azione la Commissione proporrà iniziative dirette a potenziare le indagini e il perseguimento delle reti criminali di trafficanti, contribuire a smantellarle, consegnare i colpevoli alla giustizia e sequestrarne i beni, attraverso l´azione rapida delle autorità degli Stati membri in collaborazione con le agenzie dell´Ue. Quali sono le principali misure per migliorare la condivisione delle informazioni nella lotta contro il traffico di migranti? L´alta rappresentante/Vicepresidente ha già presentato alcune opzioni per eventuali operazioni di politica di sicurezza e di difesa comune destinate a identificare, catturare e distruggere sistematicamente le imbarcazioni usate dai trafficanti. Tale intervento, da realizzarsi in accordo con il diritto internazionale, darà un segnale forte della determinazione dell´Ue ad agire. Si farà anche di più per mettere in comune e utilizzare meglio le informazioni in modo da individuare e colpire i trafficanti. Europol costituirà un punto di accesso unico per la cooperazione tra agenzie in materia di traffico di migranti. Frontex ed Europol elaboreranno profili delle imbarcazioni che potrebbero usare i trafficanti. Europol provvederà poi a richiedere la rimozione di contenuti Internet con cui i trafficanti attraggono migranti e rifugiati. È destinata a aumentare la cooperazione con i paesi terzi di transito e di origine sulle tematiche della migrazione? L´ue intensificherà l´interazione con i paesi terzi strategici, cominciando col dedicare al tema della migrazione un vertice politico ad alto livello che si terrà a Malta, in cui l´Ue discuterà con partner fondamentali il modo in cui affrontare le cause profonde del fenomeno, proteggere le persone in stato di necessità e smantellare le reti del traffico. L´ue intensificherà la cooperazione con i paesi di transito, a cominciare dal Niger e dal Mali, nei quali potenzierà le attuali operazioni della politica di sicurezza e di difesa comune per rafforzare i controlli di frontiera. Saranno creati o rafforzati programmi di sviluppo e protezione regionale, a cominciare dall´Africa settentrionale e dal Corno d´Africa. Sarà reso disponibile nel 2015-2016 un importo supplementare di 30 milioni di Eur cui dovrebbero integrarsi ulteriori contributi degli Stati membri. Inoltre l´Ue svilupperà ulteriormente gli attuali consessi di cooperazione bilaterale e regionale sulla migrazione (processo di Rabat, processo di Khartoum, processo di Budapest, dialogo Ue-africa su migrazione e mobilità - per maggiori informazioni v. Memo/15/4832): ora l´obiettivo è arricchirli ampliando il ruolo nel campo della migrazione delle delegazioni Ue situate in paesi strategici. Le delegazioni riferiranno ad esempio sulle principali tendenze migratorie nei paesi ospitanti, contribuiranno a integrare la migrazione nella cooperazione allo sviluppo e intesseranno legami con i paesi ospitanti per assicurare un´azione coordinata. Presso le delegazioni Ue in paesi terzi strategici saranno distaccati funzionari di collegamento europei per la migrazione, in stretta cooperazione con la rete di funzionari di collegamento incaricati dell´immigrazione, con le autorità locali e la società civile, al fine di raccogliere, scambiare e analizzare le informazioni. In una prima fase i funzionari di collegamento saranno distaccati in Egitto, Algeria, Marocco, Tunisia, Niger, Senegal, Sudan, Turchia, Pakistan, Libano e Giordania. Dove saranno attinti i 30 milioni di Eur per finanziare i programmi di sviluppo e protezione regionale? Un importo totale di 30 milioni di Eur per i programmi di sviluppo e protezione regionale (che inizialmente interesseranno l´Africa settentrionale e il Corno d´Africa) sarà elargito mediante i programmi di lavoro annuali dell´Amif per le azioni dell´Unione. L´importo di 8 milioni di Eur già disponibile nel programma di lavoro annuale 2015 dell´Amif sarà maggiorato dei 7 milioni di Eur previsti dal bilancio rettificativo 2015 e di altri 15 milioni di Eur che saranno proposti nel progetto di bilancio 2016. Potendo contare su queste risorse i programmi riusciranno a proseguire almeno sino a fine 2017. Nella fase iniziale è previsto che i due programmi siano attuati tramite sovvenzioni dirette a due consorzi transnazionali, guidati uno dall´Italia (per l´Africa settentrionale) e l´altro dai Paesi Bassi (per il Corno d´Africa). L´alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e l´Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) saranno partner esecutivi. Saranno istituiti centri nei paesi terzi? Quale sarà il loro ruolo? In Niger sarà istituito un centro pilota multifunzionale entro la fine dell´anno. In collaborazione con l´Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), l´Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e le autorità del Niger, il centro offrirà informazioni, protezione locale e opportunità di reinsediamento alle persone in stato di necessità. Centri di questo tipo nei paesi di origine o di transito potrebbero dare ai potenziali migranti un quadro realistico delle possibilità di successo del loro viaggio e prospettare opzioni di rimpatrio volontario assistito ai migranti irregolari. In che modo l´agenda garantirà un sistema europeo comune di asilo forte in futuro? La priorità è garantire l´attuazione piena e coerente del sistema europeo comune di asilo. A questo scopo sarà istituito un nuovo processo di monitoraggio sistematico che esamini l´attuazione e l´applicazione delle norme in materia di asilo e promuova la fiducia reciproca. L´ufficio europeo di sostegno per l´asilo (Easo) intensificherà la cooperazione pratica con gli Stati membri per affermarsi come referente in grado di fornire informazioni centralizzate sul paese d´origine, vale a dire gli elementi di fatto su cui si basano le decisioni in materia di asilo: ne potrebbe discendere una maggiore uniformità delle decisioni. Un sistema europeo comune di asilo più forte significa anche un approccio più efficace degli abusi. Troppe richieste sono infondate: nel 2014 il 55% delle domande di asilo ha dato luogo a decisione negativa e per alcune nazionalità i tassi di rigetto si sono avvicinati al 100%, il che ha ostacolato la capacità degli Stati membri di assicurare una protezione rapida a chi ne avevano bisogno. Il sistema Dublino sarà riesaminato? La forza del sistema di asilo dipende anche dal buon funzionamento del regolamento Dublino Iii; il sistema stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l´esame di una domanda di protezione internazionale presentata da un cittadino di un paese terzo o da un apolide. I criteri per stabilire tale responsabilità sono, in ordine gerarchico, considerazioni di natura familiare, il possesso recente di un visto o permesso di soggiorno in uno Stato membro, l´ingresso regolare o irregolare del richiedente nell´Ue. Anche se i più recenti miglioramenti giuridici datano solo al 2014, il sistema Dublino non funziona come dovrebbe. Nel 2014 cinque Stati membri hanno trattato il 72% di tutte le domande di asilo presentate nell´Ue. Quando il sistema Dublino è stato concepito, l´Europa si trovava in una fase diversa di cooperazione nel settore dell´asilo, con afflussi diversi per natura e dimensioni. Quando la Commissione intraprenderà la sua valutazione del sistema Dublino, nel 2016, sarà anche in grado di attingere dall´esperienza maturata con i meccanismi di ricollocazione e reinsediamento: questo la aiuterà a decidere se sia necessario rivedere i parametri giuridici del sistema Dublino per ottenere una più equa distribuzione dei richiedenti asilo in Europa. Qual è la strategia a lungo termine in materia di asilo? Il trattato sull´Unione europea auspica uno status uniforme in materia di asilo valido in tutta l´Unione.la Commissione intende avviare un ampio dibattito sulle prossime iniziative per lo sviluppo del sistema europeo comune di asilo, vagliando anche le possibilità di un codice comune di asilo e del riconoscimento reciproco tra Stati membri delle decisioni positive in materia di asilo. Il dibattito comprenderà anche una riflessione a lungo termine sull´istituzione di un unico processo decisionale in materia di asilo, al fine di garantire la parità di trattamento dei richiedenti asilo in tutta Europa. Perché l´agenda si concentra sulla necessità di rendere più efficace il sistema di rimpatrio dell´Ue? Uno degli incentivi all´immigrazione irregolare è la consapevolezza che il sistema di rimpatrio dell´Ue (rimpatrio degli immigrati irregolari e di coloro le cui domande di asilo sono rifiutate) funziona in modo imperfetto. Le reti di trafficanti spesso contano sulla percentuale relativamente bassa delle decisioni di rimpatrio effettivamente eseguite: stando ai dati di Eurostat, nel 2013 hanno lasciato l´Ue solo circa 167 000 delle 425 000 persone colpite da decisione di rimpatrio. Le iniziative per smantellare le reti di trafficanti dipendono notevolmente anche dalla capacità di dissuadere i potenziali migranti irregolari dall´intraprendere il viaggio. Per aumentare il tasso di rimpatrio, dobbiamo garantire innanzitutto che i paesi terzi rispettino l´obbligo internazionale di riammettere i propri cittadini che soggiornano irregolarmente in Europa. Parallelamente gli Stati membri devono applicare la direttiva rimpatri. La Commissione si occuperà in via prioritaria di monitorare l´attuazione della direttiva, là dove un sistema di rimpatrio più rapido va di pari passo con il rispetto delle procedure e norme che consentono all´Europa di garantire un trattamento umano e dignitoso dei rimpatriati e un uso proporzionato delle misure coercitive, in linea con i diritti fondamentali e il principio di non respingimento. Prossimamente saranno introdotte nuove norme sul rimpatrio dei migranti in situazione irregolare nell´ambito del meccanismo di valutazione Schengen, e un "manuale sul rimpatrio" assisterà gli Stati membri con orientamenti comuni, buone pratiche e raccomandazioni. Frontex svolgerà un ruolo di maggior rilievo nel sostenere le attività di rimpatrio degli Stati membri? Pur disponendo di norme comuni sul rimpatrio, l´Ue manca di un´efficace cooperazione operativa. Frontex offre attualmente un notevole sostegno agli Stati membri, ma occorre rafforzarne il mandato per aumentare la sua capacità di fornire un´assistenza operativa globale. Oggi Frontex può soltanto coordinare operazioni di rimpatrio congiunte, non può avviarne di propria iniziativa. Sulla base della valutazione in corso, che dovrà concludersi quest´anno, la Commissione proporrà di modificare la base giuridica di Frontex per potenziarne il ruolo in materia di rimpatrio. Quale obiettivo si prefigge l´agenda per migliorare la sicurezza delle frontiere esterne dell´Unione e salvare vite umane? L´ue ha una politica consolidata di aiuto a favore degli Stati membri per costruire frontiere esterne solide e coerenti. Il Fondo Sicurezza interna assegna già più di 2,7 miliardi di Eur agli Stati membri per il periodo 2014-2020. Ma se esistono già norme sul controllo di frontiera, la gestione delle frontiere è ancora variabile e basata su un mosaico di documenti e strumenti. Nel 2016 la Commissione proporrà una norma dell´Unione sulla gestione delle frontiere, per garantire un livello elevato e uniforme di controllo di tutti gli aspetti delle frontiere esterne dell´Unione. La Commissione intende presentare una nuova proposta sulle "frontiere intelligenti"? Sì, la Commissione intende presentare una proposta riveduta in materia di frontiere intelligenti a inizi 2016, in quanto gestire le nostre frontiere in modo più efficiente implica anche un migliore utilizzo delle opportunità offerte dai sistemi e dalle tecnologie informatiche. Sarà presentata una nuova iniziativa "frontiere intelligenti" per rendere più efficaci i valichi di frontiera, agevolare gli attraversamenti della grande maggioranza dei cittadini di paesi terzi che sono viaggiatori "in buona fede" e rafforzare la lotta contro l´immigrazione irregolare, creando un registro di tutti i movimenti transfrontalieri di cittadini di paesi terzi, nel pieno rispetto della proporzionalità. L´agenda propone di sviluppare un sistema europeo di guardie di frontiera? Oggi la gestione delle frontiere esterne resta una responsabilità ampiamente condivisa. Nel 2016 la Commissione avvierà un ampio dibattito politico sull´ulteriore sviluppo della cooperazione operativa alle frontiere esterne. Oltre alla possibilità di un sistema europeo di guardie di frontiera, il dibattito potrebbe riguardare un nuovo approccio sulle funzioni esercitate dalle guardie costiere nell´Ue, esaminando iniziative come la condivisione dei mezzi, esercitazioni congiunte e il duplice uso delle risorse, compresa la possibilità di muovere verso la creazione di una guardia costiera europea. In che modo l´agenda risponde alla necessità di aprire canali legali di immigrazione nell´Ue? Il programma di reinsediamento dell´Ue (v. Supra) offrirà alle persone che necessitano di protezione internazionale un modo per entrare nell´Ue legalmente e in condizioni di sicurezza. A causa dell´invecchiamento della popolazione l´Ue si troverà a dover far fronte a una penuria di competenze sul mercato del lavoro, soprattutto competenze scientifiche, tecnologiche e ingegneristiche. Per questo la Commissione europea presenterà nel 2015 un nuovo pacchetto sulla mobilità dei lavoratori e avvierà una consultazione pubblica sulla direttiva "Carta blu" nell´intento di attrarre nell´Ue un maggior numero di cittadini di paesi terzi altamente qualificati. Nel contempo l´Ue investirà in un dialogo a lungo termine sull´impresa, coinvolgendo il settore privato, i sindacati e altre parti sociali, per cercare di capire meglio le variegate esigenze della nostra economia e dei nostri mercati del lavoro e per scambiare migliori pratiche. La Commissione metterà a disposizione almeno 30 milioni di Eur per aiutare i paesi terzi a consolidare la capacità di gestire con efficacia la migrazione di forza lavoro, insistendo in particolare sull´emancipazione dei lavoratori migranti e sulla lotta allo sfruttamento. Promuoverà inoltre le assunzioni etiche nei settori in cui mancano lavoratori qualificati nei paesi d´origine e renderà meno costosi, più rapidi e più sicuri i trasferimenti delle rimesse. In futuro la Commissione intende vagliare l´ipotesi di sviluppare, insieme agli Stati membri, un "sistema di manifestazione d´interesse", grazie al quale si possano abbinare potenziali candidati alla migrazione con datori di lavoro interessati di tutta l´Ue. |
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MIGRAZIONE: OSSERVAZIONI INTRODUTTIVE DEL PRIMO VICEPRESIDENTE FRANS TIMMERMANS DURANTE LA CONFERENZA STAMPA DELLA COMMISSIONE UE |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 - Sono molto felice che possiamo ora - Federica Mogherini, Dimitris Avramopoulos e me stesso - presentare il piano globale in materia di migrazione, come deciso dalla Commissione in questo momento. Naturalmente abbiamo bisogno di affrontare la minaccia principale che vediamo oggi, che è la tragedia nel Mediterraneo. E dopo il Consiglio europeo che chiaramente affermato che vi è la necessità di una solidarietà europea per affrontare il problema, il presidente Juncker è stato molto chiaro. Ha detto che la Commissione si presenti con i piani, sia per l´immediato, ma anche un piano più strutturato per il futuro per assicurarsi che siamo più in grado di affrontare le emergenze quando si verificano. Ma anche, che dobbiamo affrontare le questioni più fondamentali della migrazione, sia in termini di rendere il nostro lavoro politica di asilo e anche guardare la questione dell´immigrazione legale, che, come il presidente ha detto chiaramente al Parlamento europeo è legata alla questione della illegale migrazione e asilo. L´obiettivo dell´Agenda europea sulle migrazioni Vogliamo trasformare le parole che sono state dette sulla solidarietà e la responsabilità in azione. Sappiamo anche che questo è un argomento molto complesso. Che abbiamo bisogno di un approccio globale, perché tutti gli elementi sono importanti e non è possibile individuare una, e che è necessario un piano operativo per far fronte alla situazione immediata di crisi insieme agli Stati membri. Torneremo con una prima serie di proposte concrete già entro la fine di questo mese. Stiamo anche cercando di là della crisi immediata e stabilisce una strategia a lungo termine per gestire la migrazione meglio, in Europa, e con i nostri partner esterni. Un sistema strutturato di risposta alle crisi La prima parte dell´ordine del giorno presenta misure immediate per impedire tragedie umane e di rafforzare i meccanismi per affrontare le emergenze. Si tratta di una scatola strumento progettato per rispondere alle sfide immediate del Mediterraneo, ma anche a-stampa blu per eventuali future crisi dovunque possano emergere sul nostro confine comune: Stiamo aumentando i finanziamenti e le risorse per Triton, aiutando a gestire i nostri confini e per salvare vite umane. Stiamo prendendo misure contro i trafficanti persone crudeli e opportunistici - interrompendo il loro ´modello di business´. E, noi proponiamo squadre Hot Spot per dare appoggio a terra negli Stati membri in cui la pressione è peggio - per aiutare a identificare, registrare e impronte digitali dei migranti in arrivo. Relocation Entro la fine di questo mese, la Commissione proporrà un meccanismo di trasferimento temporaneo per contribuire ad alleviare la pressione immediata ed eccezionale sui paesi in prima linea. Le persone in difficoltà, che hanno già raggiunto le nostre coste, saranno distribuite agli altri Stati membri che poi prenderà cura di loro accoglienza e di asilo lavorazione. La Commissione ha presentato una chiave di ripartizione (da voi [stampa] comunemente indicato come «quote») di oggi che dà senso a ciò che all´interno di solidarietà dell´Unione europea dovrebbe essere simile per ogni Stato membro e l´Unione nel suo insieme. Insediamento In parallelo, vogliamo creare canali sicuri e legali per coloro che hanno realmente bisogno di protezione per arrivare in Europa senza rischiare la propria vita nelle mani di trafficanti senza pietà. Proponiamo quindi un programma di reinsediamento umanitario, in collaborazione con l´Unhcr. Stiamo mettendo un extra di € 50.000.000 in questo schema, che dovrebbe sfociare in reinsediamento 20.000 persone nell´Ue più di due anni. Strategia a lungo termine Il dono più grande che possiamo dare ai populisti e gli estremisti, che sostengono contro l´immigrazione, è quello di consentire un sistema danneggiato di rimanere rotto. Le regole non sono rotti. Non sono applicate correttamente. E ´il momento per l´Europa di applicare le proprie regole esistenti in modo corretto. I cittadini devono avere fiducia che offriremo aiuto a coloro che sono perseguitati o in fuga da guerre, ma anche che abbiamo effettivamente registrare e gestire quelli che arrivano, e ritornare coloro che non si qualificano per l´asilo. Dobbiamo anche discutere la migrazione legale. "Immigrazione legale è una parte della soluzione a medio termine, e quindi dobbiamo agire su quel" - queste sono le parole pronunciate dal Presidente Juncker al Parlamento europeo. Ma se vogliamo migrazione legale per avere successo, che è anche una necessità per il futuro delle nostre società e della nostra economia, abbiamo bisogno dei nostri cittadini a sostenere l´idea. Ma essi supportano solo questa idea se abbiamo ben funzionanti politiche di asilo, e le politiche di rimpatrio e di tutte le altre questioni che ho citato. In conclusione, sì, si tratta di proposte impegnative. Sì, si chiederà il dibattito e attirare critiche. Ma non è accettabile per le persone in tutta l´Ue per dire ´sì, si fermano le persone che muoiono nel Mediterraneo´ e allo stesso tempo rimanere in silenzio quando la questione viene sollevata di ciò che dovrebbe accadere a queste persone una volta che sono stati salvati nel Mediterraneo. Federica e Dimitris presenteranno l´agenda più in dettaglio ora. Quello che stiamo cercando di fare è quello di aiutare i nostri Stati membri, e per fare ciò che i nostri cittadini ci chiedono. Vale a dire, per fermare una tragedia umanitaria di continuare nel Mediterraneo, ma anche di offrire soluzioni sostenibili a lungo termine ad un problema che non andrà via semplicemente ignorandolo. |
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OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO AVRAMOPOULOS IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DELL´AGENDA EUROPEA SULLE MIGRAZIONI |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 - Signore e signori, Sono particolarmente lieto di presentare l´Agenda europea di oggi in materia di migrazione. Dopo il duro lavoro di questi ultimi mesi, siamo finalmente in grado di presentare un pacchetto completo per la politica migratoria europea. L´agenda risponde concretamente alla necessità immediata di salvare vite umane e assiste i paesi in prima linea con le azioni coraggiose. Non si tratta di aprire o chiudere le frontiere, perché entrambi sono irrealistiche. Capitalizzando sulla nostra esperienza, stiamo rispondendo alle preoccupazioni dei cittadini con un approccio globale. Da un lato, stiamo rafforzando le operazioni Frontex, Triton e Poseidon. Sosterremo i paesi di transito come la Giordania, la Turchia, che stanno sopportando il peso dei profughi sfollati, o il Niger, per asciugare la fonte per le reti di trafficanti di migranti in Libia. Per combattere il contrabbando, adotteremo misure per intensificare la prevenzione delle loro attività criminali, a disturbare loro, per portare i colpevoli alla giustizia e di sequestrare i loro beni. È nostra intenzione potenziare Frontex in modo che i migranti, che non hanno il diritto di rimanere sul suolo europeo, saranno rimpatriati. Dobbiamo essere fermi. D´altra parte far valere la solidarietà, stiamo mobilitando ulteriori 60 milioni di euro di fondi di emergenza per sostenere Frontline Stati membri. Proporremo l´attivazione del meccanismo di emergenza per organizzare una fiera trasferimento dei richiedenti asilo degli Stati membri sotto pressione per gli altri Stati membri sulla base di una chiave di ripartizione. Un ulteriore elemento cruciale della nostra risposta di emergenza è il programma di reinsediamento. Con l´Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, vogliamo portare in modo sicuro e legale nel territorio Ue 20.000 rifugiati provenienti da paesi terzi, e noi finanziare questa azione con 50 milioni di euro. Per attuare il trasferimento e reinsediamento, abbiamo sviluppato un criterio di ripartizione in base a criteri oggettivi, quantificabili e verificabili. Questi criteri sono: la dimensione della popolazione e il Pil totale, il numero di domande di asilo e le persone già reinsediati, e il tasso di disoccupazione. Quindi, come si può vedere, l´Agenda colpisce il giusto equilibrio tra la lotta al contrabbando e affrontare le cause all´origine della migrazione e la protezione dei rifugiati. Ora abbiamo bisogno di iniziare ad attuare queste azioni. Data l´urgenza della situazione, la Commissione già adottato entro la fine di maggio una raccomandazione per un programma di reinsediamento, una proposta legislativa per innescare un meccanismo di trasferimento di emergenza all´interno dell´Unione europea, un piano d´azione in materia di contrabbando, guida per impronte digitali e di fornire informazioni su nuovo piano operativo Tritone. Ci sarà anche avviare una consultazione pubblica sulla Carta blu. Inoltre, insieme a Federica, intensificheremo i nostri contatti con i paesi terzi per affrontare le cause alla base della migrazione. In uno spirito di maggiore solidarietà, siamo determinati a implementare questo approccio globale, che migliorerà notevolmente la gestione della migrazione in Europa. Ma abbiamo tutti bisogno di lavorare insieme per farlo accadere. La Commissione ha esercitato pienamente il suo potere di iniziativa e sta già mobilitando tutte le sue risorse per attuarle. Tuttavia, non tutto dipende da noi. Si tratta di una responsabilità condivisa. Mi auguro sinceramente che gli Stati membri faranno la loro parte per rendere questa Agenda una realtà. |
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UE, RACCOMANDAZIONI SPECIFICHE PER PAESE 2015: SERVONO ULTERIORI SFORZI PER SOSTENERE UNA RIPRESA VIGOROSA |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 – Occorre un ulteriore impegno a livello politico per tornare a una crescita in grado di autosostenersi. Ieri la Commissione europea ha adottato le raccomandazioni di politica economica specifiche per ciascun paese per il 2015 e il 2016, in cui chiede l´adozione di misure nazionali volte a creare occupazione e a stimolare la crescita. Le raccomandazioni rispecchiano l´agenda economica e sociale della Commissione, che, da quando la Commissione del Presidente Juncker è entrata in carica, nel novembre 2014, e ha pubblicato la suaanalisi annuale della crescita 2015, è incentrata su tre pilastri che si rafforzano a vicenda: rilancio degli investimenti, realizzazione di riforme strutturali e perseguimento della responsabilità di bilancio. Un´attuazione efficace delle raccomandazioni specifiche per paese del 2015 sarà fondamentale per riavviare l´Europa verso un´occupazione e una crescita sostenibili e renderla meno dipendente daifattori congiunturali esterni che attualmente favoriscono la ripresa. Il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l´euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: "Per consolidare la ripresa economica europea occorre un ulteriore e deciso impegno a livello politico. Molti Stati membri devono affrontare sfide quali l´elevato debito pubblico e privato, la bassa produttività e la mancanza di investimenti, che determinano una forte disoccupazione e un deterioramento delle condizioni sociali. Su questo vertono le raccomandazioni specifiche per paese presentate oggi. Per rafforzare il coinvolgimento e l´attuazione a livello nazionale, abbiamo intensificato i contatti con i governi, i parlamenti e le parti sociali, abbiamo notevolmente razionalizzato le nostre raccomandazioni e le abbiamo rese più mirate." Marianne Thyssen, Commissaria per l´occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha commentato:"Dobbiamo sfruttare appieno le opportunità offerte dalla nascente ripresa economica e riportare gli europei nel mondo del lavoro. Su questo slancio, gli Stati membri devono adoperarsi per realizzare le riforme strutturali. Va prestata particolare attenzione alle persone più colpite dalla crisi, in particolare i giovani e i disoccupati di lunga durata." Pierre Moscovici, Commissario per gli affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: "Oggi chiediamo agli Stati membri di garantire che la ripresa economica attuale non sia solo un fenomeno stagionale. Le priorità economiche della Commissione Juncker sono state fin dal primo giorno la promozione degli investimenti, il sostegno alle riforme strutturali e il perseguimento di politiche di bilancio responsabili. Con le raccomandazioni odierne Bruxelles non intende dare lezioni ai governi, ma incoraggiare gli sforzi profusi a livello nazionale per garantire l´occupazione e la crescita di cui tutti abbiamo bisogno." Un semestre europeo potenziato e razionalizzato La Commissione europea ha apportato una serie di modifiche al processo del semestre europeo, il calendario dell´Ue per il coordinamento delle politiche economiche, per accrescere la titolarità politica e la rendicontabilità delle decisioni adottate a livello europeo e nazionale. I cambiamenti introdotti sono: - una maggiore attenzione alle priorità evidenziate nell´analisi annuale della crescita, riducendo il numero delle raccomandazioni e incentrandole su pochi settori prioritari d´intervento; - la pubblicazione anticipata delle analisi specifiche per paese e dell´analisi della zona euro per consentire discussioni approfondite con gli Stati membri e le parti sociali sulle questioni fondamentali; - un maggiore coinvolgimento a livello politico e tecnico affinché si discuta delle raccomandazioni passate e future; - un calendario riveduto per dare a tutte le parti interessate più tempo per discutere e concordare le priorità da un punto di vista europeo e confrontare in quest´ottica i risultati e le priorità nazionali. Le raccomandazioni specifiche per paese 2015 La Commissione rivolge raccomandazioni relative a 26 paesi e all´intera zona euro[1], che riflettono le seguenti priorità: incentivare gli investimenti per sostenere la futura crescita. Questo presuppone l´eliminazione degli ostacoli ai finanziamenti, il varo di progetti di investimento e la rapida attuazione del piano di investimenti per l´Europa da 315 miliardi di euro; intraprendere riforme strutturali ambiziose sui mercati dei prodotti, dei servizi e del lavoro che aumentino la produttività, la competitività e gli investimenti. Promuovendo l´occupazione e la crescita, queste riforme contribuiranno alla prosperità e ad una maggiore giustizia sociale. Le riforme nel settore finanziario agevoleranno l´accesso ai finanziamenti per gli investimenti e attenueranno le ripercussioni negative della riduzione della leva finanziaria nei settori bancario, privato e pubblico; attuare politiche di bilancio responsabili in grado di conciliare la stabilizzazione a breve termine con la sostenibilità a lungo termine. Gli Stati membri con livelli di disavanzo o di debito elevati devono compiere ulteriori sforzi per risanare i loro bilanci, mentre gli Stati membri con un margine di bilancio dovrebbero prendere provvedimenti per sostenere gli investimenti produttivi. Le modifiche della composizione delle finanze pubbliche dovrebbero renderle più favorevoli alla crescita; migliorare la politica occupazionale e la protezione sociale per favorire l´inserimento delle persone nel mercato del lavoro, sostenerle e proteggerle lungo l´intero arco della vita e garantire una maggior coesione sociale quale elemento fondamentale di una crescita economica sostenibile. Le raccomandazioni si basano sull´analisi dettagliata della situazione di ciascun paese. Questi orientamenti "su misura", frutto di un dialogo aperto svolto con gli Stati membri durante tutto l´anno, si basano in particolare sull´analisi delle relazioni della Commissione per i singoli paesi, nonché sui programmi nazionali di riforma e sui programmi di stabilità o di convergenza presentati dagli Stati membri ad aprile, e tengono conto dei dati più aggiornati contenuti nelle previsioni di primavera della Commissione. Il pacchetto adottato oggi dalla Commissione comprende anche diverse decisioni sulle finanze pubbliche degli Stati membri nell´ambito del patto di stabilità e crescita, che rappresentano complessivamente una serie ambiziosa di orientamenti e priorità per l´economia dell´Ue. Decisioni in materia di bilancio Oggi la Commissione ha raccomandato che il Consiglio dei ministri dell´Ue chiuda la procedura per i disavanzi eccessivi nei confronti di Malta e della Polonia. Entrambi i paesi hanno corretto i loro disavanzi eccessivi. Nel 2014 la Polonia ha registrato un disavanzo nominale pari al 3,2% del Pil, che supera quindi il valore di riferimento (3% del Pil). Gli effetti di una riforma globale delle pensioni attuata nel 1999, che pure è stata abrogata da una legge del dicembre 2013, si fanno ancora sentire nel 2014. Se si tiene conto di questi costi netti risalenti al 1999, il disavanzo 2014 risulta inferiore al 3% del Pil (2,7% nel 2015), per cui la Commissione ritiene che la Polonia rispetti il criterio del disavanzo definito dal patto di stabilità e crescita. A Malta il disavanzo pubblico è stato riportato al 2,1% del Pil nel 2014 e dovrebbe attestarsi al 3% del Pil nel 2015-2016. Nel 2014, inoltre, Malta ha rispettato la regola del debito, condizione necessaria per uscire dalla procedura per i disavanzi eccessivi che si basava sulla violazione dei criteri del disavanzo e del debito. Nel caso del Regno Unito, la Commissione raccomanda al Consiglio di concludere che il governo non ha dato alcun seguito effettivo alla raccomandazione formulata nel dicembre 2009 di correggere il disavanzo eccessivo entro l´esercizio 2014-2015, poiché lo sforzo di bilancio realizzato è risultato inferiore allo sforzo di bilancio annuo medio raccomandato, cioè l´1,75% del Pil, e l´anno scorso il disavanzo è stato del 5,2%. La Commissione raccomanda di concedere al Regno Unito altri due anni, fino all´esercizio 2016-2017, per riportare il disavanzo al di sotto del valore di riferimento del 3% del Pil. La Commissione ha inoltre elaborato una relazione sulla Finlandia in cui conclude che il paese non rispetta i criteri del debito e del disavanzo definiti dal patto di stabilità e crescita. Il comitato economico e finanziario si pronuncerà sulla relazione entro due settimane, dopo di che si deciderà se avviare la procedura per i disavanzi eccessivi. La Francia è attualmente soggetta a una procedura per i disavanzi eccessivi. Nel suo programma di stabilità 2015, il governo intende correggere il disavanzo eccessivo e ridurlo entro il 2017 in linea con la raccomandazione del Consiglio del 10 marzo 2015 a seguito della proposta della Commissione. La Francia dovrà dare un seguito effettivo alla raccomandazione entro il 10 giugno 2015. Situazione degli Stati membri per quanto riguarda la procedura per gli squilibri macroeconomici
Riquadro 1. Situazione degli Stati membri per quanto riguarda la procedura per gli squilibri macroeconomici |
Categoria della procedura per gli squilibri macroeconomici |
Stati membri nel 2015* |
Nessuno squilibrio |
Austria, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Polonia, Slovacchia |
Squilibri che richiedono un´azione politica e un monitoraggio |
Belgio, Paesi Bassi, Romania**, Finlandia, Svezia, Regno Unito |
Squilibri che richiedono un´azione politica decisa e un monitoraggio |
Ungheria, Germania |
Squilibri che richiedono un´azione politica decisa e un monitoraggio specifico |
Irlanda, Spagna, Slovenia |
Squilibri eccessivi che richiedono un´azione politica decisa e un monitoraggio specifico |
Bulgaria, Francia, Croazia, Italia, Portogallo |
Squilibri eccessivi che richiedono un´azione politica decisa e l´attivazione della procedura per gli squilibri eccessivi |
– | * Cipro e la Grecia sono oggetto di programmi di aggiustamento macroeconomico. ** La Romania è oggetto di un programma di assistenza finanziaria precauzionale. Situazione degli Stati membri per quanto riguarda il patto di stabilità e crescita
Riquadro 2. Situazione degli Stati membri per quanto riguarda il patto di stabilità e crescita al 13 maggio 2015 |
Nessuna procedura per i disavanzi eccessivi |
Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Svezia |
Abrogazione della procedura per i disavanzi eccessivi |
Malta, Polonia |
Procedure per i disavanzi eccessivi in corso Nuovo termine: 2016/2017 Eventuale avvio di una nuova procedura per i disavanzi eccessivi |
Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna Regno Unito Finlandia | Prossime fasi Le raccomandazioni specifiche per paese saranno discusse dai ministri dell´Ue a giugno, prima di essere approvate dai capi di Stato e di governo il 25 e 26 giugno e adottate formalmente a luglio. Spetterà poi agli Stati membri attuarle includendole nelle politiche e nei piani di bilancio nazionali per il 2015-2016. |
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PARLAMENTO EUROPEO, IN DIRETTA: MARTIN SCHULZ RICEVE IL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO MAGNO DI AQUISGRANA |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 – Oggi il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz riceve il Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana. Il premio è stato assegnato per il prezioso contributo alla comprensione dell´Europa occidentale. Otto capi di stato e molti ex vincitori - come Jean-claude Juncker - saranno presenti alla cerimonia. Il Presidente francese François Hollande e il re Abdullah Ii di Giordania pronunceranno un discorso conclusivo. Nel dicembre 2014 è stato annunciato che Martin Schulzha vinto il Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana. Il Consiglio di Amministrazione del Premio Carlo Magno ha dichiarato che Schulz è un "mentore eccezionale di un´Europa unita che ha guadagnato meriti importanti e duraturi per i suoi sforzi verso un rafforzamento del Parlamento, del parlamentarismo per la legittimazione democratica in Europa". Martin Schulz ha iniziato la sua carriera politica a 19 anni quando si iscrisse nel Partito Socialdemocratico tedesco. All´età di 31 anni é stato eletto come sindaco più giovane della Renania settentrionale-Vestfalia, carica che ha ricoperto per 11 anni. Schulz é deputato europeo dal 1994 ed é stato eletto come presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici nel 2004. É stato eletto presidente del Parlamento europeo il 17 gennaio 2012 ed l´1 luglio 2014 é stato rieletto per un ulteriore mandato di due anni e mezzo. Schulz é il primo Presidente nella storia del Parlamento europeo ad essere stato rieletto. Segui la cerimonia in diretta giovedì 14 maggio dalle ore 11:15. Http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/other-events/video?event=20150514-1115-special-unkn |
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IN 560 ALLA GIORNATA DELL´EUROPA A DOBBIACO |
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Bolzano, 14 maggio 2015 - Alla Giornata dell´Europa, tenutasi martedì 12 maggio al Centro Culturale Grand Hotel Dobbiaco a Dobbiaco, registrate circa 560 presenze. Vari gli eventi organizzati per la ricorrenza della fondazione dell´Unione Europea. L´europa festeggia il 9 maggio ha festeggiato la ricorrenza della sua fondazione. 500 fra studenti e insegnanti hanno aderito al fitto programma della festa che le tre Intendenze scolastiche e l´Info Point Europa della Provincia hanno organizzato nella Giornata dell´Europa presso il Centro culturale Grand Hotel a Dobbiaco con l´obiettivo di avvicinare i partecipanti agli ideali europei. I giochi, i seminari, gli spettacoli e gli eventi informaivi del mattino erano riservati alle scolaresche. All´evento informativo incentrato sui "Finanziamenti europei in Alto Adige" organizzato dalla Ripartizione Europa della Provincia nel pomeriggio hanno partecipato circa 60 persone. A loro in postazioni ad hoc per ogni singolo programma di finanziamento europeo sono state fornite informazioni da parte di esperti. La giornata dell´Europa è stata aperta dai saluti dei tre Intendenti scolastici e dai canti interpretati al Coro del Circolo didattico in lingua italiana di Brunico. |
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BOLZANO - IN VISITA IL NUOVO CONSOLE GENERALE D´AUSTRIA: AUTONOMIA, EUREGIO, EXPO |
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Bolzano, 14 maggio 2015 - Il tirolese Wolfgang Spadinger è il nuovo console generale d´Austria a Milano. Il 13 maggio ha compiuto le prime visite istituzionali in Alto Adige incontrando il presidente della Provincia Arno Kompatscher, il vice Christian Tommasini e l´assessora Martha Stocker. Wolfgang Spadinger, una carriera diplomatica con esperienze nelle ambasciate d´Austria di Bucarest, Sofia, Ottawa e Madrid, è stato nominato nuovo console generale a Milano e successore di Sigrid Berka. Oggi è giunto a Bolzano per una serie di presentazioni istituzionali: ha incontrato il presidente della Provincia Arno Kompatscher, il vice Christian Tommasini e l´assessora Martha Stocker. Nel colloquio con il Presidente si è parlato dei rapporti Roma-bolzano e Kompatscher ha ragguagliato il Console sui prossimi passi per il consolidamento dell´autonomia speciale, anche alla luce della recente visita del premier Renzi e del memorandum concordato su norme di attuazione e tavoli Stato-provincia. Si è parlato ovviamente anche di Expo Milano 2015, che per l´Alto Adige si è già rivelata un successo, sia per la massa di visitatori allo stand che per le 60 aziende locali coinvolte nei lavori dei vari padiglioni con commesse per 150 milioni di euro. Nell´incontro con Tommasini Spadinger si è informato in particolare sulla collaborazione tra i gruppi linguistici in Alto Adige e Tommasini ha illustrato le numerose iniziative del suo Dipartimento per promuovere la crescita della collaborazione tra i giovani dei gruppi linguistici anche attraverso i progetti nell´ambito dell´Euregio, la promozione di Uploads, che coinvolge gruppi musicali altoatesini, tirolesi e trentini, e il Treno della memoria a cui partecipano giovani delle scuole superiori di lingua italiana e tedesca. Una maggiore vicinanza tra i giovani dei due gruppi linguistici, sia a livello scolastico che extrascolastico, e il plurilinguismo sono temi strategici e fondamentale in questo ambito, così Tommasini, è anche l´ottima collaborazione con il suo omologo di lingua tedesca, l´assessore Philipp Achammer. Un passo in avanti importante in questo senso è stato rappresentato dalla creazione del percorso di storia condivisa sotto al Monumento alla Vittoria. Sono in atto inoltre contatti con le Università di Bolzano, Trento ed Innsbruck per consentire ai docenti altoatesini di conseguire una specifica formazione con la metodologia Clil che potrà svolgere un ruolo fondamentale per rafforzare il plurilinguismo dei giovani. Con l´assessore Stocker il discorso ha riguardato in particolare le questioni più attuali dell´accoglienza dei profughi in cui tutta l´Europa è chiamata a fare la sua parte e dell´integrazione. A conclusione dell´incontro Spadinger ha voluto complimentarsi con l´assessora competente per lo sport, visto che l´Alto Adige può contare su calciatrici così brave da aver conquistato la proimozione in serie A. |
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REDDITO CITTADINANZA, MARONI: POLITICHE LAVORO ABBINATE A INTERVENTO SOCIALE |
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Milano, 14 maggio 2015 - "Il fondo sociale europeo prevede alcune iniziative, alcuni assi, il principale è quello delle politiche attive del lavoro, il secondo asse è l´inclusione sociale ovvero l´intervento a favore di chi non può essere aiutato con le politiche attive sul lavoro. Mettiamo insieme questi due assi e creiamo un sistema, che ho chiamato reddito di cittadinanza, che metta insieme le politiche attive e gli interventi contro la povertà e l´esclusione sociale". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in diretta su Radio24. "Partiamo dal fatto - ha proseguito Maroni - che il fondo sociale europeo finanzia la Lombardia con quasi un miliardo, inoltre noi come Regione Lombardia siamo una delle poche che possiamo permetterci un intervento finanziario importante, dopo di che apriamo la discussione". Intervento Necessario Per Fasce Deboli - "Il punto di partenza - ha ribadito Maroni - è che un intervento di sostegno al reddito per una fascia di popolazione debole è un intervento che serve. In un recente articolo il Sole24ore ha scritto che in Lombardia ci sono 700.000 persone in condizioni di povertà ed è a queste persone che mi rivolgo, io voglio fare qualcosa di innovativo". Coinvolgimento Comuni E Terzo Settore - "È chiaro che l´asse principale di intervento restano le politiche attive del lavoro - ha chiarito Maroni - ma non posso applicarle ad un 70enne che non può essere avviato e riavviato al lavoro, per cui le politiche attive sul lavoro vanno affiancate con un intervento sociale, coinvolgendo i Comuni lombardi e il tutto terzo settore, che secondo il Fondo Sociale Europeo sono lo strumento sociale che serve per gestire queste politiche. Partiamo con questa sperimentazione per aiutare chi è in difficoltà; poi come intervenire, con quali risorse, con che tempi e con quali modalità lo vedremo, ma prima partiamo e meglio è". |
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REDDITO CITTADINANZA, MARONI: NON È ASSISTENZIALISMO |
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Milano, 14 maggio 2015 - "Il Sociale è un capitolo che Regione Lombardia intende presidiare. Il Sociale è certamente politiche attive del lavoro e io lo so bene, avendo fatto il ministro del Welfare e avendo scritto il Libro Bianco con Marco Biagi. Ci sono però delle fasce di cittadini lombardi che non possono essere intercettati dalle politiche attive del lavoro, come gli ultrasettantenni, le persone con disabilità, le famiglie e le persone fragili. Per tutti questi serve uno strumento specifico che è sociale, come è scritto nell´Asse 2 del Fondo sociale europeo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo a una domanda sulla proposta di reddito di cittadinanza, a margine di un incontro sulla presenza di studenti a Expo, a Milano. "Mi meraviglio di chi si meraviglia - ha aggiunto Maroni -. E´ l´Europa che ci dice di farlo e ci dà anche i fondi, cioè quasi un miliardo per il Fondo sociale europeo. Lunedì farò un incontro con la mia maggioranza, presentando alcune idee, aperto al contributo e alla buone idee di tutti". "Sono convinto che tutti quelli che hanno detto di no - ha sottolineato Maroni - non possano essere contrari al fatto che la Regione intervenga nei confronti di chi non ha altri mezzi di sussistenza ed è costretto ad esempio ad andare a cercare cose da mangiare nei cassonetti. E´ una vergogna, non possiamo permettercelo. Questo intervento di carattere sociale puro è il reddito di cittadinanza". "Non è assistenzialismo e non è elemosina di Stato - ha concluso Maroni -, è tutta un´altra cosa. Io voglio risolvere il problema dei 700.000 Lombardi, dati Banco Alimentare ripresi dal Sole 24 Ore, che sono sotto la soglia di povertà. Chi vuole darmi buone idee è il benvenuto". |
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TOSCANA: FONDO SOCIALE 2007-13 IN DIRITTURA D´ARRIVO, SPESO IL 100 % DELLE RISORSE |
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Firenze 14 maggio 2015 – A pochi mesi dalla chiusura, il programma operativo toscano del Fse 2007-2013, che contava su poco meno di 660 milioni di risorse per sette anni, si conferma come uno strumento importante per contrastare la disoccupazione e aumentare le opportunità di istruzione e formazione, soprattutto di donne e giovani. Il programma, a fronte di circa 659 milioni di risorse programmate, registra impegni di spesa per oltre il 100 % (pari a euro 663 mln di euro) e pagamenti per l´85%, (560 mln di euro) Sono 62 mila i progetti finanziati a beneficio di quasi 400 mila personei, di cui più del 54% donne. La fascia di età da 15 a 29 anni raggiunge il 34,4% sul totale dei destinatari. A un anno dalla partecipazione ai tirocini finanziati, nell´ambito del progetto Giovanisì, con le risorse Por Fse, il 57,2% dei destinatari risulta occupato. Il contratto di lavoro prevalente risulta essere quello di apprendistato (44%), seguito dal contratto a tempo determinato (29,2%). Questi alcuni dei dati emersi nel corso dell´ultimo Comitato di sorveglianza, l´organismo che monitora l´andamento del programma del fondo europeo, ormai in dirittura d´arrivo. Nella stessa seduta si è insediato anche il comitato di sorveglianza del nuovo Programma operativo Fse 2014-2020, che ha preso il via ufficialmente in questi mesi e che, come noto, è già partito anche grazie alle risorse che la regione ha anticipato. Il nuovo programma Fse 2014-20 prevede risorse per 732 milioni in sette anni, quasi 100 milioni in più rispetto al precedente periodo. L´assessore alle attività produttive credito e lavoro, presiedendo i lavori, ha ribadito come, più che mai in questa fase e per gli anni a venire, il Fondo sociale europeo sia una partita importante e come le risorse previste per la Toscana costituiscono una leva fondamentale per favorire lo sviluppo e l´occupazione e per investire sul capitale umano, qualificandolo. La Toscana ha deciso di usare i fondi europei facendo precise scelte di campo, orientando interventi e risorse nei settori individuati come trainanti dello sviluppo. E´ stato così per il programma 2007-13 e ancora di più lo sarà per il prossimo periodo 2014-20. Il progetto Giovanisì è un esempio della decisione di concentrarsi sui giovani, punto debole del mercato del lavoro, in Toscana come nel resto del paese. Il focus sugli esiti occupazionali dei tirocini finanziati dal Por Fse fra l´aprile 2012 e l´ottobre 2013, ha permesso di evidenziare, oltre all´efficacia della misura, anche il ruolo centrale dei servizi per l´impiego. Il 54% dei circa 5 mila tirocinanti presi in considerazione dallo studio aveva meno di 25 anni, con una leggera prevalenza femminile. Quanto al settore di impiego dei tirocinanti, la parte del leone la fa il manifatturiero, seguita dal commercio, all´ingrosso e al dettaglio. |
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AUTONOMIA: SERRACCHIANI, UTILE E INDISPENSABILE A GOVERNO NAZIONALE |
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Fagagna, 14 maggio 2015 - "Fermi i valori, la storia, i percorsi che hanno portato il Friuli Venezia Giulia a essere una Regione a statuto speciale - tutti attuali e validi - c´è necessità di fare un passo in più e utilizzare il termine di responsabilità inteso come buon governo che ci permette di dare garanzia di capacità e competenze: così sarà un´autonomia utile e indispensabile al Governo italiano". Lo ha ribadito la presidente della Regione, Debora Serracchiani, aprendo le Lezioni di autonomia a Cjase Cocel di Fagagna, organizzate dall´associazione La Grame con il patrocinio del Comune. Un tema che Serracchiani ha definito "assai caldo", da una parte perché "nel momento in cui il Governo sta riformando il titolo V in Senato è chiaro che si tocchi anche la questione della specialità e del ruolo e del sistema delle Regioni, ma anche perché oggettivamente c´è necessità di trovare nuove declinazioni, attualizzando la specialità rispetto alle sfide che le amministrazioni, i governi e tutti noi affrontiamo quotidianamente", ha chiarito Serracchiani. "Questa nuova declinazione dell´autonomia - ha ribadito la presidente - richiede di fare appello alla responsabilità: è questo il passaggio che stiamo cercando di attuare anche nel contesto nazionale, ovvero costruire un modello responsabile e virtuoso del governo del territorio". "Credo - ha aggiunto - che se l´autonomia verrà declinata in questo modo avrà spazi molto importanti di espansione, se viceversa diventerà solo una protezione, una difesa o una chiusura rispetto a storie di straordinaria importanza, rischia davvero di essere letta come il contrario di una responsabilità: un privilegio". Serracchiani ha messo in guardia da una "percezione" che vede nell´autonomia speciale un privilegio da abbattere. "Noi riteniamo - ha chiarito - che il nostro non sia un privilegio ma una grande responsabilità e che quindi ci si imponga un´azione di governo mille volte superiore a quella necessaria in condizioni ordinarie". Serracchiani ha concluso il suo intervento con una constatazione e una provocazione. "Già la Costituzione attuale permetteva alle Regione a statuto ordinario di chiedere e esercitare più competenze di quelle che hanno: non ce n´è una che l´abbia fatto, nessuna è riuscita a intavolare con i Governo un rapporto tale da garantire una forma concreta di federalismo. Credo che questo sia uno dei motivi per cui secondo alcuni il regionalismo, a prescindere dalla specialità, può aver fallito il compito che le era stato affidato con la riforma del 2001". Sulla specialità ci sono approcci diversi, ha sottolineato infine la presidente della Regione, ma "mi auguro che ci sia condivisione sul principio che vede la specialità come un patrimonio che non va solo protetto ma che va arricchito di nuove declinazioni per renderlo più attuale e più capace di confrontarsi con la complessità". La lezione odierna del ciclo di Lezions di autonomie, introdotta dal sindaco di Mereto di Tomba Massimo Moretuzzo, è stata tenuta da Franceschino Barazzutti, sindaco del Comune di Cavazzo dal 77 al ´95 e presidente onorario dell´associazione dei Comuni terremotati. Erano presenti i consiglieri regionali Claudio Violino, Giovanni Barillari, Ennio Agnola e Mara Piccin. |
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COSTI DELLA POLITICA, FRATTURA: IL TEMA VA AFFRONTATO RESPONSABILMENTE DAL CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE |
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Campobasso, 14 maggio 2015 - "In tutta onestà ritengo doveroso il rispetto nei confronti dei 6 mila firmatari della proposta di legge per la riduzione dei costi della politica, e con la stessa onestà ritengo altrettanto doveroso un atteggiamento serio rispetto al tema. Credo sia opportuno elevare il livello su una questione così "impopolare", come rilevato, evitando però di farci trascinare dal qualunquismo che abbiamo respirato ogni qualvolta l´abbiamo affrontata senza mai entrare nel merito di quanto fatto in quest´Aula lo scorso anno. Il tema dei costi della politica va affrontato ancora una volta responsabilmente: questo è il nostro dovere. Farsi dettare la rotta dalla pancia e non dalla testa è, a mio giudizio, un modo sbagliato per dare risposte ai cittadini. Queste sono le ragioni in virtù delle quali ho votato favorevolmente all´anticipo della discussione sulla proposta di legge: sono convinto che non sia sicuramente, il testo proposto, la risposta più corretta da dare ai cittadini tutti, a coloro che hanno firmato ma anche a coloro che non hanno firmato. Non porta a una valutazione attenta da parte dei consiglieri regionali dell´undicesima legislatura in merito ai costi della politica. Allo stesso modo non credo sia in questo momento corretto rifugiarsi esclusivamente dietro a una ipotesi di riforma costituzionale. Tuttavia, è giusto sottolineare che al pari degli altri consigli regionali, al pari degli altri governi regionali, le nostre competenze sono le stesse, con la differenza che i temi in altre Regioni si affrontano con consistenze consiliari e di governo nettamente più importanti rispetto alle nostre. Questo, non per giustificare una disattenzione rispetto ai costi della politica, ma solo ed esclusivamente un´attenzione alle responsabilità che ciascuno di noi con coscienza assume ogni giorno. Questo, ancora, non solo per spiegare il mio voto favorevole all´anticipazione della discussione, ma anche il mio voto negativo alle modalità con le quali la legge è stata presentata, seppur sottoscritta da 6 mila cittadini, con l´invito al Consiglio regionale ad affrontare responsabilmente il tema dei costi della politica". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, durante l´ultima parte della seduta del Consiglio regionale, che nella serata di ieri, martedì 12 maggio, ha discusso la proposta di legge di iniziativa popolare per la riduzione dei costi della politica. |
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GOVERNO COPRIRÀ SPESE PERSONALE CITTÀ METROPOLITANE IN ATTESA PROCEDURE DI MOBILITÀ INCONTRO ANCI-GOVERNO. OPERE PUBBLICHE COFINANZIATE DA FONDI UE FUORI DA VINCOLI PATTO DI STABILITÀ |
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Roma, 14 maggio 2015 - ”E’ stato un incontro molto utile e molto positivo, molte delle questioni che nelle scorse settimane erano state oggetto di confronto ed approfondimento, questa mattina hanno trovato una soluzione positiva, accogliendo proposte e richieste formulate dall’Anci e che saranno contenute nel decreto enti locali che il governo si è impegnato a presentare al primo Consiglio dei ministri utile”. Lo ha spiegato il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, riferendo alla stampa gli esiti del nuovo round nella trattativa tra sindaci e governo sul decreto Enti locali, svoltosi stamattina a Palazzo Chigi. Dall´altra parte del tavolo per l´esecutivo erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti ed i sottosegretari all´Economia Baretta, agli Affari regionali Bressa, ed alla Pa Rughetti. Il presidente Anci ha elencato le misure discusse nell’incontro odierno, la cui attuazione va “nella direzione di rendere più flessibile l’utilizzo delle risorse finanziarie” di cui godono i Comuni: “dall´utilizzo per la spesa corrente dei proventi della rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti, all’esclusione delle sanzioni per le Città metropolitane che hanno ereditato sfondamenti del patto di stabilità da parte degli enti precedenti, fino alle norme che allentano i vincoli sulla gestione del personale”. Quanto al tema del personale delle Città metropolitane, Fassino ha specificato che “c’è l’impegno del governo a coprire le spese di quel personale che avrebbe già dovuto essere mobilitato verso amministrazioni statali e regionali e che, invece, continua ad essere a carico di Città metropolitane ed enti di secondo grado”. In ogni caso il presidente Anci ci ha tenuto a precisare che “pur in un quadro che continua ad essere oneroso e non semplice per lo sforzo richiesto ai Comuni, sono tutte misure che vanno nella direzione di agevolare la gestione quotidiana della vita delle amministrazioni”. “Lavoreremo ancora in queste ore per affinare una serie di dettagli tecnici alle intese che abbiamo realizzato”, ha aggiunto, sottolineando come “su molti punti ci sono soluzioni positive che certamente consentono ai Comuni di redigere i bilanci entro il 30 luglio in una condizione di maggiore certezza finanziaria”. Resta ancora irrisolto il fondo della consistenza del fondo perequativo per compensare i Comuni dei minori introiti derivanti dal passaggio dall´Imu alla Tasi, che i sindaci vorrebbero fosse di 625 milioni di euro. "Il governo ribadisce la giustezza della richiesta ma sul quantum del fondo – ha spiegato il presidente Anci - si è riservato di fare altri approfondimenti anche in relazione al nuovo scenario che si e´ determinato dopo la sentenza della Consulta sulle pensioni". (gp) “C’è una buona base di lavoro che dovrebbe portare ad un provvedimento utile alle comunità locali ed agli enti locali. Da parte mia ho chiesto che il governo escluda dal patto di stabilità le risorse per il cofinanziamento locale ai fondi Ue per le opere strategiche elencate nell´allegato del Def”. Questo il commento rilasciato dal sindaco di Firenze, che, in qualità di coordinatore Anci delle Città metropolil coordinatore ha detto di “aver evidenziato un aspetto che riguarda le opere pubbliche che sono cofinanziate dai fondi europei, ci sono molte opere di importanza strategica che sono finanziate sia con fondi locali che con fondi europei. La nostra richiesta – ha spiegato - è quella di poter inserire il cofinanziamento locale tra quei fondi che non vanno a incidere nel patto di stabilità". Questo perché "altrimenti il paradosso che si verifica è che queste opere necessarie al paese che usano fondi Ue rischiano di essere rallentate o di incidere negativamente perché i Comuni – ha concluso il sindaco di Firenze - non possono contribuire per la loro quota parte a causa del tetto del patto di stabilità". |
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FIRENZE: UNA MAPPA DEGLI URP DELLA CITTÀ METROPOLITANA SUL SITO UNO STRUMENTO PER TROVARE FACILMENTE GLI SPORTELLI PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO PRESENTI SUL TERRITORIO |
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Firenze, 14 maggio 2015 - Una mappa sul sito della Città Metropolitana per trovare con facilità dati e ubicazione degli uffici per le relazioni con il pubblico degli enti presenti sul territorio. E’ un nuovo servizio elaborato per il Web dall’Urp della Città Metropolitana e presente ora all’indirizzo http://www.Cittametropolitana.fi.it/urp-chi-siamo/mappa-degli-urp-della-citta-metropolitana/ Ogni sportello è georeferenziato sulle mappe di google e associato ai dati fondamentali per contattarlo: indirizzo, telefono, e-mail, pec e fax, orario. Tutti i dati sono riportati anche in formato di tabella alla pagina http://www.Cittametropolitana.fi.it/urp-chi-siamo/urp-della-citta-metropolitana/ |
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ROMA, CITTA’ METROPOLITANA, MARINO: “AUGURI BUON LAVORO A CAPOGRUPP PD BOCCIA” |
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Roma, 14 maggio 2015 - “Rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro a Pasquale Boccia, eletto capogruppo Pd nel Consiglio della Città Metropolitana di Roma, sono convinto che saprà dare un forte impulso positivo all’attività dell’aula consiliare. Nel lavoro assieme a lui e a tutti i consiglieri vogliamo affrontare al meglio la sfida a cui siamo chiamati di governo dell’area vasta della Capitale”. Lo dichiara, in una nota, il sindaco di Roma Ignazio Marino. |
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UNIONE DEI COMUNI MONTANI, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 3 MILIONI PER LA MONTAGNA. INCONTRO IN REGIONE DELL´ASSESSORE E DEL PRESIDENTE DI UNCEM CON I PRESIDENTI DELLE UNIONI DEI COMUNI MONTANI. |
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Bologna, 14 maggio 20154 - Ammontano a 3 milioni di euro le risorse stanziate nel 2015 dalla Regione per il fondo regionale per la montagna (+4 rispetto al 2014). Fondi che si vanno ad aggiungere ai 16,5 milioni confermati anche per quest´anno per la gestione associate dei servizi in capo alle Unioni di tutti i Comuni dell´Emilia-romagna. "Noi vogliamo continuare a valorizzare le Unioni che rappresentano in montagna un importante presidio per il territorio, facendone il perno di tutti i servizi di prossimità", ha sottolineato l´assessore regionale a Bilancio e riordino Emma Petitti che oggi in Regione ha incontrato i presidenti delle Unioni dei Comuni montani, insieme al presidente di Uncem Emilia-romagna guidata dal presidente Giovanni Battista Pasini. "Stiamo vivendo una fase di transizione istituzionale e il rapporto con le Unioni montane - ha detto Petitti - è importante per riuscire a realizzare un reale processo di riforma che ci consenta di ottenere semplificazione, economie e di garantire i servizi a cittadini e imprese. Le Unioni sono fondamentali e propedeutiche per innescare i processi di fusione". "Abbiamo espresso apprezzamento per i contenuti del bilancio regionale - ha sottolineato Pasini - in particolare per le risorse destinata al fondo regionale per la montagna, per la difesa del suolo e i servizi socio-sanitari. Importanti le parole chiare pronunciate dell´assessore Petitti sulla volontà di investire nei processi associativi con le Unioni e di tenere aperto un confronto sul riordino istituzionale". Tra i temi al centro della riunione - oltre a riordino, ambiente, prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico e agricoltura - anche il progetto di riorganizzazione degli uffici postali annunciato da Poste italiane. "Martedì prossimo, insieme ad Anci ed Uncem, incontreremo i sindaci dei Comuni interessati dal piano di razionalizzazione per fare il punto - ha affermato l´assessore - e definire possibili soluzioni alternative alla chiusura o alla riduzione dell´orario di apertura degli uffici nei Comuni montani in modo da garantire i presidi e i servizi attraverso un percorso ponderato". |
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BOLZANO: BILANCIO 2016, LA GIUNTA PARTE DAL DIALOGO CON LE PARTI SOCIALI |
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Bolzano, 14 maggio 2015 - Equo, solido, mirato: sono questi i pilastri del bilancio di previsione 2016, un bilancio che dovrà garantire un´equilibrato sviluppo economico e sociale all´Alto Adige. Obiettivi e strumenti sono stati analizzati e discussi oggi (13 maggio) durante un incontro tra il presidente Arno Kompatscher, l´assessora Martha Stocker e le parti sociali. All´insegna del dialogo. Il presidente Kompatscher, discutendo con i rappresentanti di sindacati e categorie economiche, si è detto "moderatamente ottimista" circa il futuro, parlando di "timidi ma chiari segnali di una ripresa congiunturale, che dovrebbe porre fine ad un lungo periodo di crisi". Un´osservazione, quella del governatore altoatesino, supportata dai dati più recenti relativi al mercato del lavoro e ai barometri di Ipl e Ire. "Una ripresa - ha proseguito Kompatscher - alla quale stanno contribuendo anche le misure messe in campo dalla Giunta provinciale, a partire da sgravi e agevolazioni fiscali per un volume totale di 210,6 milioni di euro". Sviluppo economico e sviluppo sociale, inoltre, proseguono di pari passo, e si concretizzano nella politica di welfare. "Vogliamo fare in modo - ha aggiunto l´assessora Martha Stocker - che le persone abbiano in mano il proprio destino, e possano decidere in maniera autonoma. Questo significa evitare un sistema assistenzialista che sgraverebbe di responsabilità le persone, ma al tempo stesso garantire gli aiuti necessari nei casi maggiormente critici con misure e interventi mirati in un´ottica di lungo periodo. Occorre rafforzare la rete sociale, renderla più efficiente, e dare maggior peso a servizi strutturali come ad esempio asili, scuole e case di riposo, anzichè a semplici contributi e trasferimenti di denaro". Il direttore di Dipartimento Andrea Zeppa, inoltre, ha presentato i dati più importanti relativi a sostegno all´economica e sgravi fiscali, con particolare attenzione a Imi, Irap e Irpef. "La metà degli oltre 210 milioni di sgravi fiscali - ha spiegato Zeppa - pari a 125 milioni, sono stati a vantaggio delle imprese, mentre nel corso del 2014 i contributi versati ai diversi settori economici si sono attestati a quota 58,1 milioni di euro, una cifra che dovrebbe mantenersi inalterata nonostante le minori entrate fiscali". Il direttore della Ripartizione politiche sociali, Luca Critelli, ha invece elencato i servizi e le prestazioni offerte dalla Provincia nei settori del sociale, della famiglia, dell´edilizia abitativa e delle borse di studio, per un totale annuo di 532,4 milioni. Proprio queste cifre, dunque, rappresentano la base su cui costruire il bilancio di previsione 2016. "Come dimostrato dall´incontro odierno - ha aggiunto Arno Kompatscher - puntiamo con forza sulla strada del dialogo. Con questa analisi e con i dati fiscali di luglio, contiamo di raccogliere il consenso necessario a nuove e ulteriori misure". "Tutto questo - ha aggiunto Martha Stocker - monitorando sempre l´aspetto legato allo sviluppo demografico, che ci impone di elaborare sistemi nuovi e flessibili". I rappresentanti delle parti sociali, guidati da Tila Mair per i sindacati, e dal presidente di Assoimprenditori Stefan Pan per le categorie economiche, hanno espresso parere positivo circa l´apertura al dialogo mostrata dalla Giunta provinciale, assicurando la propria collaborazione. Ai link sottostanti la possibilità di effettuare il download di immagini, interviste video e interviste audio: |
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ENTI LOCALI: FVG, OK A DDL CAL FONDAMENTALE PER RIFORMA |
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Trieste, 14 maggio 2015 - "Il voto sul disegno di legge di riforma del Consiglio della autonomie locali (Cal) e di modifica della legge ordinamentale degli Enti locali della Regione segna una tappa fondamentale nel lungo percorso di riforma che abbiamo iniziato subito dopo il nostro insediamento". Lo ha affermato l´assessore regionale Ad Autonomie locali e Coordinamento delle riforme, Paolo Panontin, dopo l´approvazione in Consiglio regionale dell´apposito disegno di legge. "È un percorso - ha spiegato - frutto di una costante interlocuzione con i Comuni e le Province di questa regione che ci ha portato ad attuare quella che era una delle principali promesse elettorali: quella cioè di superare l´ente Provincia e di riformare il sistema degli Enti locali, oggi molto polverizzato sul territorio" ha aggiunto Panontin. Con il voto in aula, ha proseguito l´assessore, "abbiamo messo la parola fine rispetto al disegno della geografia amministrativa della nostra regione che sarà composta da 18 Unioni territoriali intercomunali (Uti), organismi che raggrupperanno più amministrazioni per fare in modo che anche i piccoli e piccolissimi Comuni, oggi in grave difficoltà, mettendosi insieme e facendo squadra siano in grado di rendere servizi adeguati ed efficienti ai loro cittadini e, in prospettiva, a garantire risparmi che confidiamo possano tradursi in una minore pressione fiscale". La nuova disciplina del Cal, secondo Panontin, ridisegna il "parlamentino" degli Enti locali "come un luogo di permanente consultazione, di proposta e di condivisione delle scelte strategiche per lo sviluppo del territorio della Regione. Abbiamo pensato che fosse necessario riformarlo, rendendolo congruente alla riforma ordinamentale, e rafforzarlo nel suo ruolo nell´ottica di creare un sistema integrato Regione-enti locali che, affiancato alle riforme, rappresenta la migliore risposta che possiamo dare per la difesa della nostra specialità, dimostrandoci laboratorio nazionale e capaci di ripensare il nostro modo di organizzare i servizi pubblici sul territorio". Il disegno riformatore in materia di Enti locali prevede ora ulteriori passaggi. "Adesso - ha infatti evidenziato Panontin - il percorso continua per la fase della costituzione delle Uti, che dovranno approvare gli statuti ed essere costituite inderogabilmente il 1 ottobre di quest´anno e cominciare a svolgere insieme le funzioni a decorrere dal 1 gennaio 2016". "Abbiamo dato un po´ più tempo ai Comuni - ha sottolineato l´assessore - per portare a compimento la riforma che si chiuderà, secondo le nostre previsioni, al 1 gennaio 2018. Entro quest´anno porteremo a compimento gli altri pilastri fondamentali e già entro l´estate la riforma della finanza locale e, auspicabilmente, l´approvazione definitiva delle norme di attuazione dello Statuto; entro l´autunno la riforma del Comparto unico del pubblico impiego regionale". |
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A SCUOLA D´IMPRESA PER INSERIRE PERSONE CON DISABILITÀ |
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Potenza, 14 maggio 2015 - Si svolgerà venerdì 15 maggio a Paterno alle ore 10.00 presso la sede di Vemar (Via Cappella Vecchia, 1) l´open day del progetto “Si può fare: percorsi di inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità”. Il percorso formativo realizzato dall’Organismo di formazione Innform accreditato presso la Regione Basilicata in partenariato con il Centro Studi Opera Don Calabria, è articolato in formazione d’aula (800 ore) e stage (200 ore) presso aziende pubbliche e private ed offre opportunità di crescita personale e professionale a 15 giovani con disabilità dell’area della Val D’agri. Durante la giornata - spiegano i promotori in una nota - verranno illustrate le finalità e le metodologie didattiche innovative, quale la simulazione d’impresa: un modello pedagogico basato sul “learning by doing”. La metodologia consente di far vivere in modo virtuale un’impresa con la sua gestione complessa. Questa metodologia è diffusa in oltre 40 paesi del mondo che operano in rete e la centrale di Ferrara del Centro Studi Opera Don Calabria, è l’unica sede in Italia che gestisce tutte le imprese simulate. Il progetto “Si può fare”, finanziato dalla Regione Basilicata con la sua impresa simulata “Gustolandia”, ha portato nel nostro territorio questa metodologia all’interno di un percorso formativo rivolto a persone con disabilità. L’esperienza - conclude il comunicato - ha consentito ai corsisti, sulla base delle proprie specificità, di mettere in pratica ciò che hanno appreso in aula, imparando a interfacciarsi con altre imprese, a rispettare la tempistica e a monitorare le diverse attività dell’azienda. |
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DISOCCUPAZIONE IN PIEMONTE: INCROCIARE DOMANDA E OFFERTA COME SOLUZIONE PER USCIRE DALLA CRISI |
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Torino, 14 maggio 2015 - Sono due le proposte concrete a cui lavoreranno nelle prossime settimane Regione, Confindustria e sindacati confederali per dare una prima risposta al tema dell’emergenza occupazionale in Piemonte, a partire dal caso dei lavoratori della De Tomaso. La prima riguarda la prosecuzione del progetto che la Regione sta portando avanti con l’Inps per consentire agli inoccupati a cui mancano pochi anni alla pensione di godere della possibilità di andare in quiescenza anticipatamente attraverso un prestito delle banche. La seconda riguarda l’impegno che Confindustria si è assunta di realizzare un quadro dei fabbisogni qualitativi e quantitativi di personale delle aziende piemontesi che hanno intenzione di assumere nei prossimi mesi, per incrociarlo con un analogo quadro che verrà realizzato dai sindacati sui lavoratori, indicando le loro professionalità e la loro disponibilità a venire ricollocati. Per queste persone si cercherà inoltre di creare una sorta di dote, sia di tipo formativo, sia in termini di incentivi che potranno venire dagli ammortizzatori sociali ed eventualmente dai fondi interprofessionali, per agevolare la loro eventuale assunzione. È quanto emerso questa mattina nel corso dell’incontro organizzato dalla Giunta regionale in piazza Castello con le rappresentanze sindacali e Confindustria, per analizzare la situazione dei lavoratori della De Tomaso, discussione che si è poi estesa a tutta la platea dei disoccupati. Soddisfazione per la soluzioni impostate è stata espressa dal presidente Sergio Chiamparino, d’intesa con gli assessori al Lavoro, Gianna Pentenero, e alle Attività produttive Giuseppina De Santis: “È stato un incontro positivo che ha permesso di mettere a punto un metodo che identifica percorsi diversi per le diverse fasce di lavoratori, ciascuno dei quali ha situazioni specifiche, anche formative, a seconda dell’età e dell’esperienza che ha alle spalle. Un metodo concreto che speriamo possa in periodi non troppo lunghi portare a risolvere almeno in parte le situazioni di crisi più gravi, a partire da quella della De Tomaso”. |
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FVG, RIFUGIATI: A MONTEREALE NUOVO PASSO AVANTI ACCOGLIENZA |
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Pordenone, 14 maggio 2015 - "La firma del protocollo d´intesa tra la Regione, la Prefettura di Pordenone, il Comune di Montereale Valcellina e la società cooperativa sociale Nuovi Vicini rappresenta un ulteriore passo avanti nelle dinamiche dell´accoglienza e nell´integrazione dei richiedenti asilo in seno alla nostra comunità". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, che ha siglato, nella sede della Prefettura di Pordenone, assieme al sindaco di Montereale, Pieromano Anselmi, al viceprefetto vicario di Pordenone, Alessandra Vinciguerra, e ad Andrea Barachino, della cooperativa Nuovi vicini (ente promosso dalla Caritas diocesana di Concordia Pordenone), l´accordo finalizzato a consentire l´impiego di dieci richiedenti asilo, già dislocati nel comune del pordenonese, in lavori socialmente utili. Si tratta della prima intesa firmata dalla Regione nella destra Tagliamento E testimonia, ha precisato l´assessore "che le scelte adottate dall´Amministrazione regionale sono state avvedute, tanto che i richiedenti asilo, dal rappresentare un problema per il Friuli Venezia Giulia, stanno divenendo ora un´opportunità per le comunità presso le quali si stanno inserendo, anche impegnandosi nei lavori di pubblica utilità". I richiedenti asilo ai quali si rivolge l´accordo, attualmente ospitati in un´abitazione privata e in un locale messo a disposizione dal Comune di Montereale, saranno coinvolti, com´è stato evidenziato da Barachino, in attività programmate anche da altre associazioni del settore privato-sociale. Tra le attività previste, tutte di volontariato, l´impiego nella biblioteca, nel recupero abiti, nella pulizia di sentieri e percorsi ambientali, e nella cura del verde. |
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15 MAGGIO 2015: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA FAMIGLIA - LE DONNE NELL´UNIONE EUROPEA HA DATO ALLA LUCE IL LORO PRIMO FIGLIO A QUASI 29 ANNI DI ETÀ IN MEDIA |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 Nel 2013, la maggioranza (51,2%) delle donne nell´Unione europea (Ue) ha dato alla luce il loro primo figlio, quando in età tra i 20, mentre il 40,6% è diventato madri nel loro 30s. Inoltre, più di 127 000 nascite di primi bambini nell´Unione europea nel 2013 erano le donne di età compresa tra meno di 20 (madri adolescenti) e circa 65 500 donne di età compresa 40 anni e più. In media, le donne nell´Unione europea erano 28,7 anni di età quando sono diventati madri per la prima volta. |
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CAMPAGNA PER LE ADOZIONI: MANIFESTI AFFISSI IN VAL VENOSTA |
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Bolzano, 14 maggio 2015 - Prosegue la campagna di sensibilizzazione nei confronti delle adozioni promossa dalla Ripartizione alle politiche sociali unitamente al Servizio Adozioni Alto Adige: A partire da sabato 16 maggio presso le fermate degli autobus del comprensorio della Val Venosta saranno affissi i manifesti della campagna “Una storia diversa: la mia adozione”. Nel mese di aprile è stata avviata dalla Ripartizione alle politiche sociali unitamente al Servizio Adozioni Alto Adige una campagna di sensibilizzazione verso le adozioni all´insegna dello slogan "Una storia diversa: la mia adozione" che intende promuovere a livello provinciale questa forma di genitorialità, "Un atto importante di solidarietà nei confronti di bambini privi di una famiglia" afferma l´assessora provinciale Martha Stocker. La campagna, promosso e sostenuta dalla Ripartizione alle politiche sociali unitamente al Servizio Adozioni Alto Adige, si basa sull´affissione di manifesti che a partire dal 20 aprile hanno fatto la loro comparsa nel capoluogo, nel Comprensorio del Salto, in Val Sarentina, sul Renon, in Val Gardena, in Val d´Ega, nel Comprensorio dello Sciliar. L´iniziativa viene inoltre sostenuta da articoli, interventi nelle televisioni locali, inserzioni e da un convegno che si svolgerà a Bolzano il 19 novembre prossimo. A partire da sabato 16 maggio i manifesti faranno la loro comparsa anche presso le fermate degli autobus nel comprensorio della Val Venosta. Per entrambi i manifesti della campagna sono stati scelti una coppia con figlio in forma di disegni colorati, aggiungendo lo slogan "Una storia diversa: la mia adozione", dando quindi risalto a questa forma speciale di relazione genitori-figli. Nel 2014 sono stati complessivamente 25 i bambini adottati, di cui 5 in adozione nazionale e 20 in adozione internazionale. Il numero delle richieste di adozione in questi ultimi anni è diminuito ed è anche per questa ragione che viene promossa una campagna a livello provinciale. Sabato 16 maggio la sede Rai di Bolzano alle ore 20,23 dedicherà il proprio programma "Dialog" alla tematica delle adozioni. |
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