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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Maggio 2015
PARLAMENTO EUROPEO IN PLENARIA LA SCORSA SETTIMANA: IMMIGRAZIONE, CONGEDO DI MATERNITÀ E MERCATO UNICO DIGITALE  
 
Strasburgo, 25 maggio 2015 - Durante la plenaria a Strasburgo del 18-21 maggio i deputati hanno votato le misure di prevenzione per evitare di finanziare i conflitti armati attraverso l´import dei minerali e ha invitato i governi a sbloccare il piano di armonizzazione del congedo di maternità in tutta Europa. Al voto anche le misure sull´immigrazione irregolare e norme più severe per impedire il riciclaggio di denaro. Gli importatori Ue di stagno, tantalio, tungsteno e oro per la produzione di beni al consumo dovrebbero essere obbligate a ricevere la certificazione Ue per garantire che non alimentino conflitti e violazioni dei diritti umani nelle zone di guerra, secondo il testo approvato in prima lettura dal Parlamento mercoledì, con 402 voti favorevoli, 118, contrari e 171 astensioni. Nella risoluzione approvata mercoledì, i deputati chiedono alla Commissione europea di non ritirare la proposta di direttiva Ue sul congedo di maternità, nonostante sia bloccata da quattro anni al Consiglio dei ministri dell´Ue. I deputati hanno inoltre esortato i ministri a riprendere i colloqui e a concordare una posizione ufficiale. Il 20 maggio, i deputati hanno discusso una serie di misure proposte dalla Commissione europea per affrontare la crisi dei migranti nel Mediterraneo, tra cui una più equa distribuzione dei richiedenti asilo tra i paesi dell´Ue e maggiori fondi per la protezione delle frontiere esterne. Grazie a un accordo informale con il Consiglio approvato dal Parlamento mercoledì, i nomi dei proprietari effettivi delle imprese dovranno essere elencati in registri centrali, presenti in tutti i Paesi dell´Ue, accessibili sia alle autorità sia alle persone con un "interesse legittimo", come ad esempio i giornalisti investigativi. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha partecipato alla sessione plenaria del Pe martedì e ha discusso con gli eurodeputati delle recenti osservazioni della Commissione europea e del Consiglio sulla reintroduzione della pena di morte e sull´immigrazione. I deputati discuteranno mercoledì la situazione in Etiopia in vista delle elezioni parlamentari del 24 maggio, la crisi politica e le uccisioni nella ex Repubblica iugoslava di Macedonia e i preparativi per il vertice del partenariato orientale di Riga, in programma per il 21 e 22 maggio, con Federica Mogherini, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri Ue, il Commissario Styliainides e la Presidenza lettone. Nel corso di un dibattito martedì i deputati hanno accolto i piani della Commissione europea per la produzione di una strategia per un mercato unico digitale, al fine di creare opportunità per le imprese dell´Ue. In una risoluzione adottata mercoledì, i deputati hanno invitato l´Ue ad adottare misure per prevenire la Xylella, il batterio diffuso in Italia, dove ha colpito in particolare gli ulivi. Dopo le dimissione di Olli Rehn (Alde, Fi), eletto al Parlamento finlandese ad aprile, Anneli Jäätteenmäki (Alde, Fi) è stata eletta mercoledì a scrutinio segreto (articolo 15 del regolamento del Pe) la nuova vicepresidente del Parlamento europeo. I vincitori del concorso del Parlamento europeo su Facebook "Giornalisti per un giorno" hanno visitato il Parlamento di Strasburgo martedì, dove hanno girato un video per raccontare l´attività del Pe.  
   
   
INTERVENTO DEL VICEPRESIDENTE UE DOMBROVSKIS ALLA FIRMA DEL MEMORANDUM D´INTESA CON L´UCRAINA  
 
Riga, 25 maggio 2015 - Sono molto onorato oggi a firmare il memorandum d´intesa e di prestito accordo con l´Ucraina, a nome dell´Unione europea e alla Commissione europea. Il memorandum d´intesa prevede un terzo programma di assistenza macrofinanziaria per l´Ucraina, per un importo fino a € 1,8 miliardi. Vorrei ringraziare sia l´Unione europea ei negoziatori ucraini per il loro intenso lavoro, che hanno svolto per garantire un rapido accordo sul protocollo d´intesa, che prevede anche impegni di riforma chiave, per quanto riguarda la parte ucraina, al fine di rafforzare la competitività della sua economia, al fine di rafforzare la governance delle finanze pubbliche e una serie di altri settori importanti della riforma. Questo programma di assistenza macrofinanziaria segue altri due programmi di assistenza macrofinanziaria, per un totale di € 1610000000. Questo è il più grande programma di assistenza macrofinanziaria, che sia mai stato impegnato in un paese terzo. Siamo consapevoli delle gravi sfide Ucraina sta affrontando, sia in termini di economia e per quanto riguarda la situazione della sicurezza in Ucraina. Siamo incoraggiati a vedere l´azione di riforma del governo, l´impegno del governo di rafforzare l´economia dell´Ucraina e per rafforzare i legami con l´Unione europea. Ancora una volta, sono molto onorato di essere qui per questa opportunità di firmare memorandum d´intesa a nome dell´Unione europea.  
   
   
L’UE E L’UCRAINA FIRMANO UN MEMORANDUM D’INTESA PER 1,8 MILIARDI DI EUR IN ASSISTENZA FINANZIARIA  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - A Riga lo scorso 22 maggio il Vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, il Ministro delle Finanze ucraino Natalie Jaresko e il Governatore della Banca nazionale dell’Ucraina Valeria Gontareva hanno firmato un memorandum d´intesa e un accordo di prestito per il terzo programma di assistenza macrofinanziaria (Amf) dell’Ue a favore dell’Ucraina. Gli accordi definiscono le condizioni per consentire all’Ucraina di beneficiare di un ulteriore finanziamento dell´Ue pari a 1,8 miliardi. Valdis Dombrovskis, Vicepresidente per l’Euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: "Aiutare l’Ucraina a raggiungere la pace e trasformare il paese in un’economia moderna, stabile e prospera è oggi uno dei compiti più importanti dell’Europa. Le riforme strutturali possono essere difficili da attuare, anche in periodi favorevoli. Sono incoraggiato dall’impegno e dalla determinazione che governo ucraino ha manifestato nella riforma del paese, nonostante la complessa situazione geopolitica e di sicurezza. L’ue continua a sostenere l’Ucraina sulla via delle riforme. Intendiamo versare una prima tranche di 600 milioni di euro non appena il memorandum sarà entrato in vigore in seguito alla sua ratifica da parte del Parlamento ucraino".  
   
   
DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO UE CHRISTOS STYLIANIDES SULLA DESIGNAZIONE DEL GRUPPO DI ALTO LIVELLO DELLE NAZIONI UNITE SUL FINANZIAMENTO UMANITARIO  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - "Accolgo con grande favore l´istituzione da parte delle Nazioni Unite il segretario generale del gruppo ad alto livello sul finanziamento umanitario. Siamo di fronte a bisogni umanitari su una scala senza precedenti. Questi sono causati da una proliferazione di crisi - sia conflitti e catastrofi naturali, legati non da ultimo per il drammatico impatto del cambiamento climatico. E ´essenziale per ovviare alla mancanza di risorse sufficienti a soddisfare queste crescenti esigenze. La vita ei mezzi di sussistenza di milioni di persone sono in gioco. Il gruppo di esperti ad alto livello si concentrerà sui modi innovativi di raccolta di maggiori risorse e utilizzando le risorse che abbiamo in modo più efficace. Si può anche contribuire al lavoro del Vertice mondiale sull´alimentazione del 2016 umanitario. La nomina di Kristalina Georgieva come co-presidente del gruppo di esperti è al tempo stesso il riconoscimento del suo lavoro eccezionale come vicepresidente per il bilancio e Risorse Umane ed ex commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, e di importanti contributo dell´Ue a umanitarie aiuti. La composizione del gruppo nel suo complesso riflette la necessità di una mobilitazione collettiva da parte dei governi, la società civile e il settore privato, e da entrambi i donatori tradizionali ed emergenti ".  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO ESORTA GLI STATI MEMBRI DELL´UE AD ATTREZZARSI PER LE NUOVE SFIDE SULLA SICUREZZA  
 
 Strtasburgo, 25 maggio 2015 – il Livello di instabilità di oggi alle frontiere dell´Ue èmsenza precedenti e richiede che l´Ue ei suoi Stati membri assumano maggiori responsabilità per la propria sicurezza e la difesa, dicono i deputati in una risoluzione votata Giovedi. Invitano gli Stati membri a utilizzare la sicurezza comune e la politica di difesa strumenti in modo più efficace, migliorare la corrispondenza tra le misure di sicurezza esterna e interna, e piscina e condividere le risorse, in modo da contrastare il terrorismo, contro la criminalità organizzata, rafforzare il cyber-difesa e far fronte alle migrazioni. Caso del Parlamento per gli Stati membri a creare una strategia forte per affrontare le nuove sfide alla sicurezza si trova nella sua risoluzione annuale, elaborato da Arnaud Danjean (Ppe, Fr), sulla sicurezza comune dell´Ue e la politica di difesa (Pesd). Si è passati da 361 voti a 236, con 54 astensioni. Il Parlamento si rammarica del fatto che, nonostante le promesse fatte dai leader dell´Ue in occasione del vertice di dicembre del 2013, non sono stati compiuti progressi concreti sostanziali nel dotare l´Ue di risorse operative, industriali e capacità di cui ha bisogno duramente per prevenire e gestire le crisi internazionali e di affermare la propria autonomia strategica . Vertice di giugno e necessità di una leadership - Un impulso chiaro e concreto per la difesa europea deve essere data alla riunione del Consiglio europeo in materia di sicurezza e di difesa, il 25 e 26 giugno, dicono i deputati, che chiedono il capo della politica estera dell´Unione europea Federica Mogherini a guidare gli sforzi a tal fine. Ue missioni civili e le operazioni militari devono diventare gli strumenti originali ed efficaci di una strategia d´azione globale, soprattutto nei paesi limitrofi dell´Ue, dicono i deputati, insistendo sul fatto che l´Ue dovrebbe essere in grado di intervenire attraverso l´intero spettro di gestione delle crisi. Essi chiedono anche per una strategia europea coerente per la protezione delle infrastrutture critiche contro gli attacchi informatici. Psdc necessita di finanziamenti adeguato - In una risoluzione separata, guidato in Parlamento da Eduard Kukan (Ppe, Sk) e Indrek Tarand (Verdi / Ale, Et), il Parlamento sostiene che il finanziamento delle missioni civili dell´Ue e le operazioni militari deve essere adattato alle nuove esigenze. Chiamano gli Stati membri a migliorare l´efficienza, solidali e abbinare le loro parole con i fatti quando esaminano il "meccanismo Athena" per il finanziamento dei costi comuni delle operazioni e la fornitura di forze per loro. La risoluzione è stata approvata da 347 voti a 248, con 44 astensioni. Mercato di difesa dell´Ue basata su regole - I deputati chiedono inoltre alla Commissione europea e gli Stati membri a fare di più per creare un vero mercato europeo della difesa. In una risoluzione elaborata da Ana Gomes (S & D, Pt), insistono sul fatto che un mercato unico efficiente, basato su regole comuni, è di vitale importanza per lo sviluppo di una competitiva di difesa europea base industriale e tecnologica (Editb), che a sua volta è fondamentale per garantire le funzionalità necessarie per la sicurezza dei cittadini dell´Ue. La risoluzione è stata approvata da 386 voti a 175, con 84 astensioni.  
   
   
IL COMMISSARIO UE CREţU IN GRECIA: ANNUNCIA LA CREAZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO CONGIUNTO PER RENDERE LA MAGGIOR PARTE DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI E GLI INVESTIMENTI  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - E ´stato deciso il 21 maggio, in occasione della visita ufficiale in Grecia di commissario per la politica regionale Corina Creţu , di creare un gruppo di lavoro congiunto tra la Commissione e le autorità greche per aiutare la Grecia a migliorare la sua capacità di attuazione dei Fondi strutturali europei e gli investimenti e cogliere le opportunità di investimenti attraverso il rafforzamento della capacità amministrativa. Il commissario europeo per la Politica regionale Corina Creţu ha dichiarato: " Siamo impegnati a sostenere la Grecia nei suoi sforzi per ricostruire la sua economia e il ritorno alla crescita dei fondi strutturali e gli investimenti europei sono vitali per entrambe affrontare le pressanti esigenze della popolazione greca oggi e spianare la strada. Per la futura prosperità del Paese. Lavoreremo con la Grecia mano nella mano per fare il massimo dei fondi comunitari, con interessi dei cittadini a cuore . " Ministro dell´Economia, delle Infrastrutture, Affari marittimi e Turismo Georgios Stathakis ha detto: " Stiamo lavorando tutta velocità per garantire una transizione fluida tra i due periodi di programmazione e ci accingiamo a fare tutto il possibile per non perdere tutte le risorse disponibili, a partire dal periodo di programmazione in corso . " Il paese ha ancora una notevole quantità di fondi della politica di coesione disponibili nell´ambito del periodo di programmazione 2007-2013, fino alla fine dell´anno; al fine di garantire l´effettiva attuazione, abbiamo deciso di lavorare insieme per trovare soluzioni su misura per investimenti per i quali essi sono i più necessari in un modo veloce e strategico diretto. Questa iniziativa rientra nel mandato del gruppo di lavoro di alto livello guidata dal Vice-presidente Valdis Dombrovskis che è stato impostato su iniziativa del Presidente, sia Juncker e il primo ministro Tsipras . Il gruppo di lavoro congiunto sosterrà la Grecia utilizza efficacemente le rimanenti partecipazioni del periodo di programmazione 2007-2013. Il gruppo di lavoro congiunto analizzerà i fattori chiave responsabili di ritardi nell´attuazione. La Commissione lavorerà in stretta collaborazione con il paese per trovare soluzioni per massimizzare l´uso degli impegni nell´ambito del quadro finanziario pluriennale 2007-2013. L´assistenza tecnica svolgerà un ruolo chiave nel convogliare gli investimenti in modo più efficiente e mirato. Questo gruppo di lavoro congiunto comporterà anche preziose lezioni in modo che la Grecia utilizzare per sonni tranquilli la 20600000000 € di europei strutturali e fondi di investimento sotto il periodo di programmazione 2014-2020.  
   
   
LA COMMISSIONE UE CHIEDE AIUTO A UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA IN MERITO ALL´ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO SULL´INFRASTRUTTURA MERCATO EUROPEO (EMIR) E DEI PRIMI ESPERIMENTI IN QUESTO SETTORE  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - La Commissione europea ha pubblicato il 21 maggio un questionario il regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (Emir), che è un pilastro della normativa introdotta a seguito della crisi finanziaria per rendere i mercati finanziari più sicuri e più stabile. Emir prevede per i derivati ​​standardizzati contratti dovrebbero essere compensati tramite controparti centrali (Ccp) e introduce un obbligo di dichiarare i contratti derivati ​​ai repertori di dati. Questo regolamento è stato adottato nel 2012, in linea con gli impegni assunti dai leader mondiali al vertice del G20 a Pittsburgh nel 2009. La sua recensione lanciata oggi, previsto dall´articolo 85, paragrafo 1, consentirà alla Commissione europea di prendere conto dell´esperienza degli operatori del mercato nella sua attuazione. Jonathan Hill, commissario europeo per la stabilità finanziaria, servizi finanziari e l´unione dei mercati dei capitali, ha detto: "L´emiro è un atto legislativo fondamentale, che ha contribuito a ripristinare la stabilità e ripristinare la fiducia su mercati finanziari dell´Unione europea. Mentre è in vigore per un tempo relativamente breve, la sua recensione rappresenta l´occasione per verificare se siamo ben nella direzione giusta e se a fare le cose in modo diverso su alcuni punti. Ciò contribuirà a garantire che i nostri sforzi stanno dando buoni frutti il più possibile. " Questa recensione sarà basata principalmente sui contributi a cui mandare la consultazione pubblica avviata oggi dalla Commissione. Sarà possibile durante la valutazione, tenendo conto del maggior numero possibile di punti di vista del settore e il pubblico in generale. Tutte le parti interessate sono invitate a compilare il questionario per questo scopo. Nell´ambito della revisione, una audizione sarà pubblica 29 Maggio 2015 nei locali della Commissione a Bruxelles.  
   
   
UE: IL PARTENARIATO ORIENTALE  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - Il partenariato orientale, un impegno congiunto dell´Unione europea e dei suoi partner dell´Europa orientale Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina, ha avanzato in termini concreti in una serie di aree di cooperazione bilaterale e multilaterale dopo il vertice 2013 a Vilnius . La firma, l´applicazione provvisoria e primi passi nella realizzazione delle più ambiziose mai bilaterali accordi di associazione tra cui una globale e approfondita zona di libero scambio (Aa / Dcfta) con la Georgia, la Repubblica moldova e l´Ucraina hanno portato le relazioni dell´Ue con questi paesi a nuovo livelli. L´attenzione si concentra ora sulla realizzazione di questi accordi, attraverso riforme, per sbloccare una vasta gamma di vantaggi concreti. La maggior parte degli Stati membri dell´Ue hanno già ratificato le Aa / Dcfta. L´applicazione provvisoria del Dcfta ha mostrato un aumento del commercio , che è un importante motore per la crescita: I dati sull´interscambio commerciale complessivo per il 2014 sono molto positivi per le importazioni dalla Moldova , che sono aumentati del 20% su base anno su anno, mentre il volume totale degli scambi della Moldova è aumentato dell´8% su anno su base annua. Le esportazioni georgiane verso l´Ue sono aumentate del 12% nei primi sei mesi del Dcfta. Le esportazioni dell´Ue verso la Georgia sono rimasti stabili e non vi è stato alcun aumento improvviso. Il commercio con la Moldavia sta aumentando in modo significativo, grazie alle esportazioni moldave. Un forte aumento del commercio ha iniziato già nel 2014, prima della firma dell´accordo di associazione. Le importazioni Ue dalla Moldova è aumentato del 20% in generale e le importazioni di prodotti agricoli di oltre il 30%. Esportazioni dell´Ue verso la Moldavia rimangono stabili e non vi è stato alcun aumento improvviso. Azioni di facilitazione commerciale ha continuato con la firma del quadro strategico per la cooperazione doganale Ue-georgia marzo 2015 e la ratifica in corso in Moldova il convenzione regionale pan-euromediterranea sulle norme di origine . Questo renderà più facile il commercio di beni e semplificherà le procedure doganali. Per sostenere l´attuazione della Dcfta una speciale Dcfta Fondo per le piccole e medie imprese è stato creato per sbloccare nuovi investimenti in Georgia, Moldova e Ucraina. Sullo sfondo del conflitto in Ucraina orientale e la sua difficile situazione economica, l´Ue ha intensificato il suo impegno con l´Ucraina fornire sostegno politico, finanziario ed economico consistente in un breve lasso di tempo. Nel marzo 2014 l´Ue ha adottato un pacchetto finanziario globale di 11 miliardi di euro per aiutare il processo di riforma in Ucraina. Da allora, l´Unione europea e le istituzioni finanziarie europee hanno consegnato 6 miliardi di euro, compreso il pacchetto aggiuntivo di assistenza macrofinanziaria di 1,8 miliardi nel 2015 . In aprile 2014 l´Unione europea ha concesso misure commerciali autonome in Ucraina. L´ue ha inoltre fornito assistenza umanitaria consistente in Ucraina per un importo, insieme ai suoi Stati membri, a 100 milioni di euro. Come parte del suo impegno globale con l´Ucraina, l´Ue ha inoltre negoziato un accordo energetico inverno tra Russia e Ucraina e sta sostenendo attivamente un nuovo accordo durevole in vista del prossimo inverno. La riforma del settore energetico continuerà con migliorare l´efficienza energetica e la ristrutturazione di Naftogas. L´ue ha inviato una missione di consulenza per aiutare l´Ucraina nei suoi sforzi di riforma del settore della sicurezza civile . La Commissione europea ha inoltre creato un gruppo di esperti a sostegno del processo di riforma in Ucraina - il gruppo di sostegno per l´Ucraina. L´ue e l´Armenia hanno raggiunto un´intesa sulla portata delle loro future relazioni contrattuali che tengano conto degli altri impegni internazionali di Armenia, in particolare la sua decisione di aderire all´Unione economica eurasiatica (Eeu). La Commissione europea ha adottato il 19 maggio una proposta al Consiglio per un nuovo mandato, aprendo la strada per la negoziazione di un nuovo accordo tra l´Unione europea e l´Armenia presto. Maggiore mobilità dei cittadini in un ambiente sicuro e ben gestito resta un obiettivo fondamentale del partenariato orientale. Un successo regime senza visti con la Moldova introdotto da aprile 2014 è un esempio dei progressi compiuti sul programma di liberalizzazione dei visti e migliorare la mobilità con i nostri partner orientali e agevolare i viaggi, le imprese, l´istruzione e la formazione, e la gente-contatti interpersonali. Durante lo scorso anno, quasi mezzo milione di moldavi hanno viaggiato senza visto verso l´Ue. Il vertice sarà anche notare i progressi sostanziali compiuti dalla Georgia e l´Ucraina nell´attuazione dei loro piani d´azione liberalizzazione Visa . A condizione che continuano con le riforme necessarie, la Commissione effettuerà una nuova valutazione entro la fine di quest´anno. I negoziati con la Bielorussia su di facilitazione del visto e di riammissione accordi sono vicino elaborazione e la firma della Dichiarazione di partenariato per la mobilità è previsto nel mese di giugno. Associazione di paesi partner con una serie di agenzie e programmi dell´Ue , quali Orizzonte 2020, Europa creativa e Cosme, si è notevolmente ampliata nel corso dell´ultimo anno. Il programma Erasmus + è stato aperto ai partner del partenariato orientale. Erasmus + (scambi nel settore dell´istruzione superiore): un invito a presentare proposte è stato aperto a tutti i paesi del partenariato orientale con risultati da pubblicare in estate. Sotto l´Erasmus + ci aspettiamo di finanziare più di 15.900 mobilità dei cittadini del Po 2014-2020. Europa creativa (promuovendo mezzi di comunicazione e la creazione artistica): Georgia partecipa da febbraio 2015; Moldova e Ucraina stanno unendo nel corso di quest´anno. Cosme (per le Pmi in rete): Moldova partecipa da febbraio 2015; Ucraina e Armenia stanno esplorando la loro partecipazione. Orizzonte 2020 (tenendo conto dei programmi di ricerca congiunti): Moldova è associato dal gennaio 2014; Ucraina dal gennaio 2015; progredire verso associando la Georgia e l´Armenia. Interconnessioni energetiche nella regione del partenariato orientale sono stati migliorati dal vertice di Vilnius. Gas naturale capacità di flusso inverso in Ucraina da Ungheria, Polonia e Slovacchia sono stati abilitati. Il lavoro ha avanzato considerevolmente sul corridoio meridionale del gas , l´espansione del Caucaso meridionale Pipeline, la Trans-anatolian Pipeline e il gasdotto Trans-adriatico. Iasi-ungheni Interconnettore per il gas è stato inaugurato lo scorso anno e il lavoro preliminare è iniziata sulla interconnessione elettrica Issacea-vulcanesti. Un accordo di cooperazione tra la Commissione europea e la Bielorussia in un meccanismo di allarme rapido in materia di energia è stato finalizzato. Per le iniziative esistenti Po faro in settori quali la gestione delle frontiere, la protezione civile, le Pmi, l´ambiente e l´energia di una nuova iniziativa faro sullo sviluppo dei comuni sostenibile sarà aggiunto, aumentando il numero di progetti che avvicinare ai cittadini i vantaggi della cooperazione con l´Ue . L´unione europea ha assunto un impegno finanziario significativo partenariato orientale a sostegno delle riforme concordate nei paesi partner. Dal lancio del partenariato orientale, l´Unione europea ha fatto 3,2 miliardi di euro a disposizione dei paesi partner. Nel solo 2014, 730 milioni di euro sono stati forniti dallo strumento europeo di vicinato. Moldova è uno dei più alti beneficiari degli aiuti Ue pro capite in tutto il mondo, con i nuovi impegni bilaterali nel 2014 di 131 milioni di euro e l´assistenza bilaterale 2014-2017 di fino a 410 milioni di euro . Per la Georgia , l´Unione europea ha notevolmente aumentato la sua assistenza bilaterale da 180 milioni di euro nel 2011-13 per un massimo di 410 milioni di euro per il periodo 2014-17. Inoltre, l´assistenza macrofinanziaria di 46 milioni di euro è stato mobilitato per la Georgia con primi 23 milioni di euro già versati. Pmi in Georgia, Moldova e Ucraina beneficeranno anche di recente creazione Dcfta Fondo per le Pmi, in cui 200 milioni di euro di sovvenzione a titolo del bilancio dell´Ue combinerà con prestiti dalle istituzioni finanziarie europee (in particolare, Bers e Bei) al fine di sbloccare fino a 2 miliardi di euro di nuovi investimenti nei tre paesi. Infine, una serie di incontri del partenariato orientale ministeriali che porta alla vetta è una prova di ulteriore rafforzamento della cooperazione settoriale : Giustizia e Affari interni nel mese di gennaio hanno discusso una più stretta collaborazione delle istituzioni preposte all´applicazione della legge, l´istituzione di meccanismi efficaci per combattere la corruzione e rafforzare l´indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri. Ministri del commercio Maggio discusso risultati nel settore del commercio e le opportunità e le sfide per l´ulteriore sviluppo di un successo commerciale dimensione del partenariato orientale. Riunione ministeriale sulla mercati digitali previsto nel mese di giugno lancerà una nuova area di cooperazione che è di interesse sia per i paesi partner, nonché gli Stati membri dell´Ue. Conferenza ad alto livello sulla salute marzo discusso della cooperazione nella lotta contro la tubercolosi e la sua resistenza multi-farmaco. Conferenza ad alto livello sulla agricoltura nell´aprile considerato migliori pratiche in materia di sistemi di consulenza rurali e agricole. Un alto livello di dialogo di partenariato informale incentrato sulla Ambiente si sta preparando per giugno a Minsk.  
   
   
UE: IL DCFTA STRUTTURE PER LE PMI  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - Perché Ue sostiene le Pmi in Georgia, Moldova e Ucraina? Il 27 giugno 2014, la Georgia, la Moldova e l´Ucraina hanno firmato accordi di associazione (Aa) con l´Unione europea (Ue). Tali accordi hanno lo scopo di promuovere lo sviluppo economico, stabilità a lungo termine, l´efficienza e la prevedibilità per le imprese. Aa sono anche la base per la creazione di globali e approfondite libero commercio aree (Dcfta), che a sua volta creerà nuove opportunità commerciali, aumentare gli investimenti diretti esteri, la modernizzazione economica e creare nuovi posti di lavoro in questi tre paesi. Dcfta cambierà radicalmente le norme ei regolamenti aziendali all´interno di ciascun paese. I cambiamenti interesseranno non solo gli esportatori verso l´Ue, ma tutte le aziende, come l´ambiente di business domestico dovranno inoltre essere in linea con gli standard dell´Ue. Questi cambiamenti possono essere particolarmente difficile per le Pmi, che possono aver bisogno di competenze supplementari e maggiori risorse finanziarie ad adattarsi. Per rispondere a queste esigenze, la Commissione europea - in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) - ha messo in atto il Fondo Dcfta per le Pmi. Il Fondo Dcfta per le Pmi è parte integrante della iniziativa faro Pmi , un´iniziativa regionale di ampio respiro dell´Ue, che mira a fornire sostegno alle Pmi in partenariato orientale per affrontare le sfide che li impediscono di raggiungere il loro pieno potenziale. Lo strumento integrerà i programmi Ue in ogni paese che aiutano le piccole imprese a crescere e prepararsi per le nuove opportunità di mercato del Dcfta e aiutare le autorità nazionali a realizzare i loro accordi di associazione. Quanto finanziamenti saranno disponibili? Il Fondo per le Pmi Dcfta riceverà circa 200.000.000 € di contributi a carico del bilancio comunitario. Questo contributo è previsto per sbloccare almeno 2000000000 € di nuovi investimenti da parte delle Pmi nei tre paesi, da finanziare in gran parte da nuovi finanziamenti sostenuti dal Fondo. Quale sarà finanziato e chi lo riceverà? Il finanziamento sarà: Aiutare le Pmi a cogliere le nuove opportunità commerciali con l´Ue e all´interno della regione, che sono stati aperti grazie alla Dcfta; Migliorare l´ accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese, consentendo loro di effettuare gli investimenti necessari per aumentare la loro competitività; Consentire alle Pmi di integrarsi in catene globali del valore , diventando partner di investitori diretti esteri; Consentire alle Pmi di rispettare nuovi sanitari, fitosanitari, standard tecnici e di qualità , nonché con misure di protezione ambientale, beneficiando in tal modo i clienti locali e aumentare le esportazioni verso l´Unione europea e non solo. Il Fondo per le Pmi Dcfta raggiungerà decine di migliaia di piccole e medie imprese e le loro centinaia di migliaia di dipendenti, fornitori e prestatori di servizi in Georgia, Moldova e Ucraina, ed è progettato per supportare le Pmi a effettuare le modifiche necessarie per beneficiare maggiormente delle nuove opportunità di business . Gli investimenti senza precedenti che lo strumento Dcfta per le Pmi iniettare nell´economia reale contribuirà anche al miglioramento del contesto economico : il settore bancario locale, servizi alle imprese alle Pmi, il commercio e la qualità delle infrastrutture, e il clima generale di business saranno tutti trarre grandi vantaggi da lo strumento, creando un circolo virtuoso di crescita e contribuire alla creazione di occupazione significativo. Come funziona il meccanismo? Il meccanismo Dcfta è costituito da un insieme di programmi da attuare da parte della Bei e Bers. Le Pmi beneficeranno delle sovvenzioni Ue accedendo quattro tipi di supporto : Strumenti di condivisione dei rischi : per migliorare le condizioni di credito per le piccole e medie imprese, riducendo il rischio per le istituzioni finanziarie europee e locali a prestare a loro disposizione; Valuta di copertura : per consentire alle Pmi di prendere in prestito in valuta locale a prezzi accessibili; Gli incentivi agli investimenti: per ridurre i costi di investimento, fornendo incentivi alle Pmi per migliorare la loro tecnologia e processi di produzione / servizio, al fine di rispettare le norme e dei regolamenti comunitari; Assistenza tecnica: una serie di progetti specificamente progettato per sostenere le Pmi e altre parti interessate (Istituzioni di supporto alle imprese), identificando gli investimenti conformi ai requisiti Dcfta; contribuire alla preparazione dei piani aziendali e finanziarie per ottenere crediti bancari; individuazione di nuove opportunità di mercato aperti dal Dcfta; oltre che per promuovere il miglioramento dei contesti normativi e politici dei tre paesi. Il Fondo sarà accompagnato da comunicazione delle attività di sensibilizzazione tra le Pmi del supporto a loro disposizione e come fare il miglior uso di esso.  
   
   
DICHIARAZIONE DELLA COMMISSARIA MARIANNE THYSSEN SUL VERSAMENTO DI 1 MILIARDO DI EUR IN QUALITÀ DI PREFINANZIAMENTO PER L´INIZIATIVA A FAVORE DELL´OCCUPAZIONE GIOVANILE  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - In data 22 maggio la Commissione europea metterà a disposizione quasi 1 miliardo di Eur per i giovani disoccupati. La decisione di aumentare in via eccezionale nel 2015 il prefinanziamento di progetti destinati ad aiutare i giovani in Europa tramite l´Iniziativa a favore dell´occupazione giovanile è un fatto senza precedenti. Ciò dimostra la situazione di urgenza che ci troviamo ad affrontare e l´impegno dell´Ue a reinserire i giovani nel mondo del lavoro. Gli Stati membri saranno ora in grado di finanziare rapidamente progetti poiché l´importo del prefinanziamento verrà aumentato di 30 volte. Essi potranno quindi aiutare fino a 650 000 giovani a trovare un posto di lavoro, un apprendistato, un tirocinio o un ulteriore corso di studi. Sono convinta che questa soluzione funzionerà: gli Stati membri stanno già segnalando i primi risultati. Il finanziamento recentemente mobilitato fornirà il necessario impulso finanziario per far sì che le azioni sostenute dall´Iniziativa a favore dell´occupazione giovanile vengano realizzate senza indugio. Abbiamo un debito con i giovani di tutta Europa e perciò dobbiamo mantenere il ritmo delle riforme e avviare misure di sostegno rispondenti alle loro necessità. La decisione odierna costituisce un importante passo avanti in questa direzione.  
   
   
PREFINANZIAMENTO ACCELERATO PER L´INIZIATIVA A FAVORE DELL´OCCUPAZIONE GIOVANILE: DOMANDE E RISPOSTE  
 
Bruxelles, 25 maggio 2015 - Perché aumentare il tasso di prefinanziamento? L’iniziativa per l’occupazione giovanile (Iog) è frutto di una proposta della Commissione e di un invito politico d´alto livello del Consiglio europeo di febbraio 2013 ad affrontare i livelli senza precedenti di disoccupazione giovanile in alcune regioni dell’Unione europea (Ue) che si trovano in una situazione particolarmente difficile. Anche i Consigli europei successivi a quello di febbraio 2013 hanno sottolineato la necessità di attribuire la massima priorità alla promozione dell´occupazione giovanile. Il Consiglio europeo ha invitato a mobilizzare il bilancio dell’Ue a sostegno degli sforzi profusi dagli Stati membri per contrastare questa tendenza. È stato accantonato un apposito bilancio per l´Iog del valore di 3,2 miliardi di euro che non richiede il cofinanziamento a livello nazionale. Altri 3,2 miliardi di euro proverranno da stanziamenti erogati agli Stati membri a titolo del Fse per il periodo di programmazione 2014-2020. Data l’imponenza della sfida posta da oltre 7 milioni di giovani europei senza lavoro e che non seguono corsi di istruzione o formazione, è stato deciso che le risorse stanziate per l’Iog siano impegnate (anticipate) nei primi due anni del periodo 2014-2020, per consentire una rapida e consistente mobilizzazione di risorse per i giovani e ottenere risultati immediati. Qualunque ritardo nell´attuazione potrebbe compromettere le azioni intraprese dagli Stati membri per combattere la disoccupazione giovanile. L’importo di prefinanziamento iniziale stabilito dalle norme relative ai programmi operativi (Po) del Fondo sociale europeo (Fse), nel cui quadro l’Iog è programmato, è pari all´1% della dotazione complessiva (o all´1,5% per gli Stati membri che beneficiano di un’assistenza finanziaria). Tale importo è automaticamente trasferito dopo l’adozione di ciascun programma operativo. Successivamente, i pagamenti intermedi agli Stati membri possono essere effettuati solo a titolo di rimborso per le spese già sostenute. Come di consueto, i governi prefinanziano i progetti a livello nazionale prima di essere rimborsati da fondi dell’Ue. La percentuale suddetta si è dimostrata insufficiente per l’Iog, in particolare perché il bilancio Iog è anticipato al 2014 e 2015 e deve essere assorbito a un ritmo più sostenuto rispetto a quello del Fse. I vincoli di bilancio cui sono confrontati gli Stati membri e la mancanza di finanziamenti nella fase iniziale del periodo di programmazione hanno causato ritardi nell’attuazione a livello nazionale e regionale. Molti paesi hanno sollevato il problema di non disporre del bilancio nazionale necessario per finanziare in anticipo il funzionamento di progetti rivolti ai giovani. È pertanto opportuno stabilire in via eccezionale, mediante la proposta legislativa odierna, un tasso di prefinanziamento più elevato per la dotazione specifica dell’Iog di 3,2 miliardi di euro per il 2015, in modo da garantire una rapida mobilizzazione dei fondi. Il maggiore prefinanziamento ammonterà quindi a circa 1 miliardo di euro (pari al 30% della dotazione specifica) invece dell´1-1,5% originario. Tale maggiore prefinanziamento avrebbe il massimo impatto in termini di sostegno ai beneficiari, entro i limiti del bilancio disponibile, e significherebbe un aumento non indifferente per gli Stati membri che attuano l’Iog, come illustrato nella tabella seguente:
Dotazione specifica dell’Iog. Prefinanziamento inizialmente previsto a titolo della dotazione specifica dell’Iog nel 2015 (senza aumento) Prefinanziamento straordinario previsto a titolo della dotazione specifica dell’Iog nel 2015 (con aumento)
Be 42 435 070 424 351 12 730 521
Bg 55 188 745 551 887 16 556 624
Cz 13 599 984 136 000 4 079 995
Ie 68 145 419 681 454 20 443 626
El 171 517 029 2 572 755 51 455 109
Es 943 496 315 9 434 963 283 048 895
Fr 310 161 402 3 101 614 93 048 421
Hr 66 177 144 661 771 19 853 143
It 567 511 248 5 675 112 170 253 374
Cy 11 572 101 173 582 3 471 630
Lv 29 010 639 290 106 8 703 192
Lt 31 782 633 317 826 9 534 790
Hu 49 765 356 497 654 14 929 607
Pl 252 437 822 2 524 378 75 731 347
Pt 160 772 169 1 607 722 48 231 651
Ro 105 994 315 1 589 915 31 798 295
Si 9 211 536 92 115 2 763 461
Sk 72 175 259 721 753 21 652 578
Se 44 163 096 441 631 13 248 929
Uk 206 098 124 2 060 981 61 829 437
Totale 3 211 215 406 33 557 570 963.364.625
Aggiungendo il corrispondente prefinanziamento a titolo del sostegno integrativo del Fse a tale importo aumentato di 963 milioni di euro per la dotazione specifica, il prefinanziamento totale che gli Stati membri riceveranno nel 2015 per l´Iog ammonterà a 996 milioni di euro, ossia circa 1 miliardo di euro. Si tratta di una risorsa importante che può essere immediatamente mobilizzata per permettere l´avvio delle azioni sostenute dall´Iog. Per consentire la rapida concretizzazione delle misure è molto importante che gli Stati membri trasferiscano tale finanziamento anticipato direttamente ai beneficiari dei progetti. Quali altre azioni ha già adottato la Commissione per accelerare l’attuazione dell’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile? Sin dall’inizio la Commissione ha messo in atto una serie di disposizioni per accelerare il più possibile l’attuazione dell’iniziativa. In primo luogo è importante osservare che i 6,4 miliardi di euro destinati all’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile sono anticipati in modo che tutti questi fondi siano impegnati nel 2014 e nel 2015 anziché nell’arco dei sette anni del quadro finanziario pluriennale. La spesa relativa ai progetti Iog, inoltre, è ammissibile dal 1º settembre 2013. Ciò significa che gli Stati membri sono in grado di investire nell’attuazione delle misure già a partire dal 2013, con la consapevolezza che la Commissione sarà in grado di rimborsare loro tali spese una volta che i pertinenti programmi operativi siano stati adottati formalmente e lo Stato membro abbia inviato una domanda di pagamento alla Commissione. La Francia e l’Italia hanno deciso di dedicare un programma operativo all´utilizzo dei fondi Iog, il che ha consentito una rapida adozione da parte della Commissione. Il programma francese è stato adottato il 3 giugno 2014 (cfr. Ip/14/622) e quello italiano l´11 luglio 2014 (cfr. Ip/14/826). I servizi della Commissione hanno attribuito priorità all’adozione di tutti i programmi operativi aventi una componente Iog. A metà maggio 2015, 33 programmi operativi su 34 (alcuni Stati membri hanno più di un programma operativo) contenenti un finanziamento Iog, sono già stati adottati nel 2015 e un altro è in attesa di adozione. Pertanto quasi la totalità delle risorse dell’Iog sono state impegnate dalla Commissione. La Commissione, inoltre, ha sostenuto gli Stati membri nella loro progettazione mediante orientamenti tecnici e una serie di azioni tra cui un costante contatto con le autorità nazionali, un helpdesk per istituire apprendistati e tirocini e un seminario a livello tecnico tenutosi a luglio 2014 (Ip/14/784). La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri anche durante la fase di attuazione. Nel periodo 2014-2020 è anche previsto l´utilizzo di un’importante quota del Fondo sociale europeo come investimento nei giovani. Oltre ai 6,4 miliardi di euro a titolo dell´Iog, viene fornito un sostegno diretto rivolto specificatamente ai giovani per un importo supplementare di 6 miliardi di euro a titolo dell’Fse 2014-2020 già stanziati nel nuovo ciclo di programmi operativi. L’occupazione giovanile riceve inoltre sostegni diretti o indiretti mediante altri investimenti del Fse in ambiti quali la modernizzazione dei servizi per l’impiego e dell´istruzione, il lavoro autonomo e l’adattamento dei lavoratori. Gli Stati membri dovrebbero inoltre essere accorti nell’impiego dei loro bilanci nazionali. Nella suaAnalisi annuale della crescita per il 2015, la Commissione ha sottolineato che, nel contesto di un risanamento di bilancio favorevole alla crescita, gli Stati membri dovrebbero prestare particolare attenzione a mantenere o rafforzare le spese destinate alla copertura e all’efficacia dei servizi per l’impiego, le politiche attive del mercato del lavoro e i regimi di Garanzia per i giovani. La Commissione lavora costantemente con gli Stati membri per accelerare la procedura e ha fornito un ampio sostegno all’attuazione delle iniziative. Per rendere il cofinanziamento supplementare degli Stati membri ancora più attraente, gli investimenti in progetti cofinanziati mediante l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile in uno Stato membro saranno ammissibili a essere considerati nell´ambito del patto di stabilità e crescita in base alla "clausola sugli investimenti" del braccio preventivo. Che tipo di misure possono finanziare gli Stati membri con l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile? Tutte le misure a favore dell’occupazione giovanile saranno destinate direttamente ai giovani. Le misure sostenute attraverso l’Iog sono definite nei programmi operativi degli Stati membri che sono adottati dalla Commissione. Poiché le esigenze nelle varie regioni possono essere molto diverse, nei propri programmi operativi ciascuno Stato membro/regione affronta le esigenze esistenti e garantisce l’attuazione della Garanzia per i giovani. Esempi di misure mirate ai singoli giovani: sostegno diretto per tirocini e apprendistati di alta qualità; offerta di una prima esperienza lavorativa (tirocini per almeno 6 mesi); riduzione dei costi non salariali della manodopera; incentivi salariali e per le assunzioni mirati e ben strutturati; misure di mobilità per la corrispondenza delle qualifiche all´occupazione; sostegno all’avviamento per i giovani imprenditori (tutoraggio e accesso ai finanziamenti); qualità dell’istruzione e della formazione professionale; programmi della "seconda opportunità" I progetti finanziati potrebbero aiutare i giovani a trovare un posto di lavoro in settori in rapida crescita, quali l’economia digitale. La domanda di personale qualificato nel settore digitale sta crescendo a un ritmo annuo del 4% circa. Secondo le stime entro il 2020 in Europa si potrebbero creare 825 000 posti di lavoro per i professionisti delle Tic. La Commissione si sta adoperando per il mercato unico digitale che creerà maggiori opportunità per gli europei: 250 miliardi di euro di ulteriore crescita e migliaia di nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni. Quali misure sono state programmate nei paesi con la maggior dotazione per l´Iog? In Francia circa 650 000 persone di età inferiore ai 25 anni sono disoccupate e un milione non sono occupate né impegnate in corsi di studio o formazione (Neet). L´iog in Francia sosterrà l’attuazione della Garanzia per i giovani per aiutare chi ha scarse possibilità sul mercato del lavoro. Tra le varie azioni vi sono la consulenza e la formazione di lavoratori poco qualificati; l´incoraggiamento alla mobilità degli apprendisti a livello regionale, nazionale e in alcuni casi transfrontaliero; il contributo per prevenire l’abbandono scolastico e individuare meglio i giovani Neet e l´offerta di una seconda opportunità a coloro che hanno abbandonato il sistema scolastico senza diploma o qualifica affinché possano affermarsi sul mercato mediante un’esperienza di lavoro o tirocini. I servizi pubblici per l’impiego hanno un ruolo cruciale nel conseguimento di tali obiettivi e il programma operativo nazionale sarà l’opportunità per migliorare i contatti tra loro e i giovani Neet. In Polonia l’Iog è attuata nel quadro del programma operativo nazionale che consente lo sviluppo su scala nazionale di misure di attivazione scolastico-professionali volte ad inserire i giovani nel mercato del lavoro, compresi quelli con disabilità. Il gruppo destinatario dell’Iog in Polonia è stato esteso ai giovani tra i 24 e i 29 anni poiché i giovani in questa fascia di età si trovano in una situazione ben più difficile di quelli nella fascia di età 15-24. Dato che in Polonia la mancanza di esperienza e di competenze adeguate al mercato del lavoro è stata identificata come causa principale della disoccupazione giovanile, l’Iog sosterrà in primo luogo i tirocini, la formazione e altri tipi di formazione che contribuiscano ad un positivo inserimento nel mercato del lavoro. Sono inoltre finanziati lo sviluppo dell’imprenditorialità, il lavoro autonomo e la mobilità professionale e geografica. I primi interventi sono già stati avviati e nel 2014 hanno interessato circa 4 500 giovani. In Italia il programma Iog contribuisce all’attuazione della Garanzia per i giovani che sarà estesa alle persone fino a 29 anni e secondo le stime coinvolgerà 1,72 milioni di giovani Neet. Ai beneficiari sarà proposta un´offerta personalizzata comprendente un´ampia gamma di azioni: informazione e orientamento, formazione professionale, collocamento, apprendistato, tirocini, incentivazione del lavoro autonomo, mobilità professionale transnazionale e territoriale e il servizio civile. I partecipanti saranno invitati a firmare accordi individuali all´atto dell´iscrizione. Le persone che fino ad aprile 2015 hanno partecipato alle misure dell´Iog sono più di 54 000, ossia quasi il 10 % dell’obiettivo totale. In particolare, 20 000 giovani hanno ricevuto un’offerta a sostegno del lo passaggio al mondo del lavoro e 18 000 un´offerta di tirocinio (anche in combinazione con la mobilità transnazionale). A oltre 4 500 giovani Neet è stato offerto il servizio civile. In Spagna il programma Iog prevede azioni in tutte le regioni per giovani che non sono occupati né impegnati in corsi di studio o formazione (Neet). I giovani fino a 25 anni, e nel caso di una disabilità riconosciuta fino a 29 anni, possono partecipare ad azioni finalizzate al loro inserimento nel mondo dell´istruzione o del lavoro, all’acquisizione di competenze che possono migliorare la loro occupabilità, all´avviamento di un’attività imprenditoriale sostenibile o alla ricerca di un’occupazione stabile. Ai beneficiari saranno offerti percorsi personalizzati integrati attraverso misure che comprendono programmi d´istruzione di seconda opportunità, programmi duali di formazione professionale, corsi di formazione per il conseguimento di certificazioni professionali, programmi di mobilità nazionale e transnazionale, misure di sostegno all’imprenditorialità, tirocini o sussidi all’assunzione collegati a contratti a tempo indeterminato. In Grecia il programma Iog affronta il problema della disoccupazione giovanile concentrandosi sulla creazione di opportunità d´istruzione di qualità, sul miglioramento delle competenze e sull’occupazione sostenibile per tutti nell´ottica di una migliore coesione sociale. L’iog sosterrà una gamma di interventi per giovani di età compresa tra 15 e 24 anni che permette di scegliere l´intervento appropriato tra programmi di apprendistato, tirocini, azioni volte ad acquisire un’esperienza lavorativa, il sostegno all´avviamento di imprese per giovani imprenditori e azioni integrate.Per i giovani di età compresa tra 24 e 29 anni l’Iog sostiene specificamente le azioni per acquisire un’esperienza lavorativa e misure di sostegno ai giovani imprenditori. Gli interventi proposti nell´ambito dell´Iog dovrebbero promuovere l’occupazione, compreso il lavoro autonomo, e migliorare le competenze e l’esperienza lavorativa dei giovani che non sono occupati né impegnati in corsi di studio o formazione al fine di sostenere il loro inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro. Dal 2014 ad oggi sono già stati pubblicati quattro inviti a presentare proposte e circa 26 000 giovani hanno iniziato una formazione prima di acquisire esperienza pratica nelle imprese. In Portogallo circa 280 000 giovani (tra i 15 e i 29 anni) non sono occupati né impegnati in corsi di studio o formazione (Neet), ossia il 16% dei giovani portoghesi. L´iog sosterrà l’attuazione della Garanzia per i giovani per aiutare i giovani Neet tra i 15 e i 29 anni a trovare un lavoro o un corso di formazione o qualificazione. Sostenendo sia le persone con minori opportunità nel mercato del lavoro sia le persone altamente qualificate, ma che non riescono a trovare un posto di lavoro, l’iniziativa contribuirà ad aumentare le opportunità di lavoro dei giovani e, allo stesso tempo, affronterà il problema crescente della "fuga di cervelli". Le iniziative comprendono attività di consulenza, corsi di formazione, apprendistati, tirocini, anche a livello transfrontaliero, programmi della "seconda opportunità" e incentivi all’assunzione e al lavoro autonomo. In Croazia l´Iog sarà attuata nel quadro del programma operativo Fse "Risorse umane efficienti 2014-2020" con una dotazione specifica Iog di 66 milioni di euro raddoppiata dal sostegno dell’Fse per un importo totale di 132 milioni di euro. I giovani in Croazia sono in una posizione particolarmente sfavorevole nel mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione nella fascia d’età 15-29 anni del 35,2% nel 2013 e un tasso di Neet del 20,9%. Uno dei principali problemi è la mancanza di esperienza lavorativa. La Croazia assegnerà i fondi dell’Iog a misure attive del mercato del lavoro rivolte ai giovani di età compresa tra 15 e 29 anni, ponendo particolare attenzione all´acquisizione della prima esperienza lavorativa, al ritorno all’istruzione e al sostegno all´imprenditorialità. I fondi dell’Iog dovrebbero contribuire ad aumentare l’occupazione stabile e sostenibile e il lavoro autonomo tra i giovani disoccupati, in particolare i Neet di lunga durata, e la loro occupabilità, fornendo la necessaria esperienza di lavoro nonché lo sviluppo di competenze aggiornate e di abilità pratiche. In Belgio l´Iog è attuata mediante due Po (Vallonia-bruxelles e Bruxelles-capitale) che comprendono un asse specificamente dedicato ai giovani nell´ambito del quale la realizzazione dei più ampi obiettivi della Garanzia per i giovani avviene mediante l’Iog. Nel Po Vallonia-bruxelles, le azioni a favore dei giovani, in particolare Neet, mirano a offrire un’esperienza professionale, corsi di formazione specifici associati all’attività lavorativa e, tra l’altro, una migliore gestione della transizione dalla scuola alla vita professionale. Alcuni progetti concreti affrontano i problemi della dispersione scolastica e dell’abbandono scolastico precoce. Nel programma operativo Bruxelles-capitale, tra le azioni finanziate compare il tutoraggio per i giovani. I progetti offriranno anche proposte concrete di occupazione, formazione e tirocinio. Tale programma operativo comprende anche progetti specifici, in collaborazione con la regione fiamminga, per giovani e Neet di lingua neerlandese della regione di Bruxelles. In Romania l´Iog è attuata nel quadro del programma operativo nazionale per lo sviluppo del capitale umano che dovrebbe essere adottato tra febbraio e marzo 2015. La Romania, con una percentuale di giovani non occupati né impegnati in corsi di studio o formazione (15-24) superiore alla media Ue (17,2% per il 2013, rispetto alla media Ue del 13%), ha scelto il sostegno a titolo dei fondi Ue sia per le regioni ammissibili all’Iog sia per il resto del paese. Le misure offerte ai giovani prevedono pacchetti integrati personalizzati, a seconda del profilo dei giovani Neet. Le misure possono comprendere la consulenza, l’orientamento, la formazione, compresa quella professionale, il sostegno per la ricerca di un impiego, gli apprendistati, il sostegno ai giovani Neet per la creazione di imprese e la consulenza sull’imprenditorialità, il sostegno per la mobilità dei giovani Neet affinché trovino un posto di lavoro in un’altra regione della Romania o incentivi per i datori di lavoro affinché creino posti di lavoro, apprendistati ecc. Vi sono altresì misure specifiche per raggiungere i Neet non iscritti al servizio pubblico per l’impiego e farli iscrivere nonché per offrire il sostegno nell’ambito della Garanzia per i giovani. Qual è il legame tra il Fondo sociale europeo e l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile? Il regolamento Fse accorda già una priorità specifica all´investimento per inserire in modo sostenibile i giovani che non sono occupati né impegnati in corsi di studio o formazione nel mercato del lavoro. Tutti gli Stati membri dell’Ue destinatari di una raccomandazione specifica per paese sui giovani nel contesto del Semestre europeo dovrebbero destinare alcune risorse del Fse a tale priorità. Tali misure possono riguardare una gamma più ampia d´interventi rispetto a quelli previsti dall´Iog, per esempio la modernizzazione di servizi e strutture per facilitare l’attuazione della Garanzia per i giovani (quali i servizi per l’impiego che sono in contatto diretto con i giovani). L´iog, compresa la componente Fse, invece, riguarderà misure direttamente rivolte ai singoli nelle regioni interessate (livello Nuts 2, tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25 % nel 2012). L’obiettivo è lavorare direttamente con i giovani per aiutarli ad inserirsi nel mercato del lavoro o avvicinarsi ad esso. Altre risorse dell´Fse possono essere utilizzate per attuare i cambiamenti strutturali necessari per attuare la Garanzia per i giovani (come la messa a punto di un quadro per l’apprendistato o lo sviluppo di servizi per l’impiego che applichino efficacemente la garanzia per i giovani). Qual è la relazione tra la garanzia per i giovani e l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile? Lo scopo dell’Iog è fornire un sostegno finanziario per l’attuazione delle misure a favore dell’occupazione giovanile, in particolare la Garanzia per i giovani, nelle regioni che sono maggiormente colpite dalla disoccupazione giovanile. In 28 Stati membri dell´Ue su 20 vi sono regioni ammissibili al sostegno dell’Iog. Per quanto riguarda la garanzia per i giovani, tutti e 28 gli Stati membri sono tenuti a rispettare la raccomandazione del Consiglio sull’istituzione di una garanzia per i giovani in tutte le loro regioni. A tal fine hanno elaborato piani di attuazione della Garanzia per i giovani, che sono sostenuti finanziariamente da diverse fonti, tra cui i bilanci nazionali, i finanziamenti dell´Fse e dell’Iog (per i 20 Stati membri ammissibili).
 
   
   
MONTAGNA, MARONI: MACROREGIONE ALPINA OPPORTUNITÀ CHE STARÀ A NOI SFRUTTARE  
 
Chiavenna/so, 25 maggio 2015 - "La Macroregione alpina partirà il prossimo 1 gennaio del 2016 e comprenderà otto regioni italiane, con la Lombardia capofila, tutti i 26 Cantoni svizzeri, l´Austria, la Slovenia, la Baviera e il Rhone Alpes e complessivamente 46 regioni europee: ormai non è più una prospettiva ma una realtà che offrirà grandi opportunità che starà a noi sfruttare. Per cui ben vengano occasioni di confronto come quella di oggi perché solo confrontandoci possiamo risolvere i problemi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo, insieme al sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l´Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo, a Chiavenna (Sondrio), al convegno, organizzato da Cisl delle Alpi Sondrio, ´Insieme più forti: dialogo sociale e contrattazione bilaterale Italia-svizzera´. "La grande novità di questa nuova entità - ha proseguito Maroni - è che sono le Regioni, e non gli Stati, che vanno a trattare direttamente con Bruxelles. Questa realtà funzionerà perché in questa Macroregione c´è la Mitteleuropa. Il prossimo 24 giugno la Commissione Europea delibererà il piano strategico su cui la Macroregione potrà operare e sono la competitività di tutte le imprese, l´accessibilità ai collegamenti e le infrastrutture e la competitività e l´attrattività delle nostre aree alpine. Sarà una nuovo livello di governo europeo, voluto da Bruxelles, e funzionerà, perché sarà un´area omogenea, un´area vasta e omogenea".  
   
   
BOLZANO: KOMPATSCHER INCONTRA IL PRESIDENTE BAVARESE SEEHOFER  
 
Bolzano, 25 maggio 2015 - La problematica dei profughi, la strategia regionale alpina, la politica per lo sviluppo dello spazio rurale: questi i temi al centro dell´incontro che il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha avuto il 22 maggio a Monaco con il presidente della Baviera Horst Seehofer. Nel colloquio nella Cancelleria di Stato a Monaco il presidente Kompatscher ha analizzato con il presidente Seehofer la situazione in merito al costante arrivo di profughi: il premier tedesco ha ricordato che in termini numerici la Baviera è arrivata ai limiti delle proprie capacità e che anche i costi connessi sono esplosi. Kompatscher ha illustrato la situazione dei profughi in transito in Alto Adige e la regolamentazione dei contingenti prevista dallo Stato per le Regioni nei casi di accoglienza. Seehofer e Kompatscher hanno concordato sul fatto che il problema non si risolve a livello regionale né nazionale, perchè solo una collaborazione europea può portare a risultati. Riguardo al tema della strategia europea nelle Alpi, la Baviera concorda con la Provincia di Bolzano sulla necessità di una struttura organizzativa adeguata per proseguire il lavoro di rete tra le Regioni alpine e aumentare il peso anche nei rapporti con l´Ue. La politica dello sviluppo rurale è un altro punto in comune tra Baviera e Alto Adige: entrambi i territori stanno lavorando contro lo spopolamento della periferia con misure mirate come la banda larga e internet veloce, una rete in cui il Land di Monaco ha investito 1,5 miliardi di euro. Si è ovviamente parlato anche della situazione politica ed economica in Alto Adige e Kompatscher ha informato Seehofer dell´accordo con il Governo sul finanziamento dell´autonomia, della recente visita del premier Renzi a Bolzano e delle trattative per aggiornare lo Statuto. "Sull´andamento economico ho potuto confermare la positiva impressione di Seehofer sulla base degli ultimi dati Eurostat, che vedono l´Alto Adige ai vertici tra le Regioni italiane", ha detto Kompatscher. Nell´incontro è stato concordato di proseguire nella stretta collaborazione fra Alto Adige e Baviera sia sul piano politico che su quello tecnico-amministrativo. Kompatscher ha infine invitato il presidente Seehofer in Alto Adige.  
   
   
BOLZANO: DELEGAZIONE DELLA STIRIA INCONTRA IL PRESIDENTE KOMPATSCHER  
 
Bolzano, 25 maggio 2015 - Una delegazione del Consiglio regionale della Stiria guidata dal presidente Franz Majcen ha incontrato il 21 maggio a Bolzano il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Tra i temi discussi, la collaborazione tra le Regioni in Europa e nei rapporti con l´Ue. Nell´incontro a Palazzo Widmann tra il presidente Kompatscher e la delegazione del Consiglio regionale della Stiria sono stati sottolineati i legami che da sempre caratterizzato i costruttivi rapporti tra i due territori. Si è parlato di economia e dello sviluppo dell´autonomia, che il presidente Kompatscher ha illustrato attraverso le trattative con il Governo Renzi e il prossimo adeguamento dello Statuto. Altro tema è stato quello della cooperazione transfrontaliera tra le Regioni e nei rapporti con l´Ue, per avere maggior peso anche a Bruxelles: Kompatscher ha fatto il punto sul lavoro del Gect dell´Euregio Alto Adige-tirolo-trentino nella tutela di interessi comuni lungo l´asse del Brennero.  
   
   
FVG: INCONTRO SERRACCHIANI-AMBASCIATORE DANIMARCA JOERGENSEN  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato il 22 maggio nel Palazzo della Regione a Trieste l´ambasciatore di Danimarca a Roma, Birger Riis-joergensen. Nel corso del colloquio tra la presidente della Regione e l´alto diplomatico danese, alla quale ha partecipato il console onorario di Danimarca a Trieste, Francesco Saverio Slocovich, sono stati affrontati e valutati alcuni aspetti relativi ai possibili spazi di collaborazione tra le due aree. In particolare la presidente Serracchiani ha illustrato le potenzialità del Friuli Venezia Giulia nel settore della ricerca e dell´innovazione, in campo turistico e nel comparto dell´agroalimentare. All´ambasciatore Joergensen sono state anche illustrate le potenzialità e le opportunità offerte oggi dagli spazi del Porto Vecchio dello scalo di Trieste, possibili attrattori di investimenti e occasioni di lavoro di portata internazionale.  
   
   
MARONI: IMPEGNO PER MIGLIORARE RAPPORTI CON IL CANTON TICINO  
 
Chiavenna/so, 25 maggio 2015 - "Bisogna lavorare per migliorare i rapporti tra la Lombardia e il Canton Ticino che attualmente sono un po´ tesi sui frontalieri e sul trattamento fiscale e di questo sono un po´ preoccupato". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo, insieme al sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l´Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo, a Chiavenna (Sondrio), al convegno, organizzato da Cisl delle Alpi Sondrio, ´Insieme più forti: dialogo sociale e contrattazione bilaterale Italia-svizzera´. Revisione Accordo Frontalieri - "Nello scorso mese di febbraio - ha ricordato Maroni - si è avviato il confronto per la revisione dell´accordo sui frontalieri del 1974 tra l´Italia e la Svizzera e questa revisione prevede che i ristorni dei frontalieri dal Canton Ticino all´Italia - teniamo conto che i frontalieri pagano il 30% di tasse in Italia e il 70% in Svizzera e che solo in Lombardia abbiamo 60.000 lavoratori frontalieri che ogni giorno vanno a lavorare nel Canton Ticino - non ci saranno più, pertanto non ci saranno più i ristorni per i circa 360 Comuni di confine a cui rischia di mancare un introito importante. Il Governo italiano si è impegnato a pagare questi ristorni prendendo dal fondo delle imposte pagate dai frontalieri ma questo nell´accordo non c´è scritto, è un impegno che mi è stato comunicato dal ministro dell´Economia e delle Finanze, della cui parola mi fido, per cui spero che l´impegno venga mantenuto. Noi come Regione Lombardia stiamo trattando con il Canton Ticino ma non abbiamo strumenti per intervenire sulla revisione dell´accordo sui frontalieri". Atteggiamento Ostile - "Attualmente il Canton Ticino - ha continuato Maroni - ha un atteggiamento molto ostile verso i frontalieri, sta ponendo ostacoli alla circolazione delle vetture dei frontalieri, lamentandosi dell´incremento dei flussi veicolari, oppure si è inventato la richiesta del certificato dei carichi pendenti da esibire per lavorare, richiesta fatta solo ai lavoratori italiani, un ostacolo in più che francamente non ha ragione di essere. Questo è un atteggiamento ostile che non giova a nessuno e confido nella saggezza delle autorità ticinesi. E confido che anche la Macroregione alpina, una realtà che ormai sta per arrivare in cui ci saranno sia la Lombardia che il Canton Ticino, ci consenta di fare sistema e collaborare meglio".  
   
   
MARONI: DETERMINATO SU PROGETTO SONDRIO PROVINCIA AUTONOMA  
 
Chiavenna/so, 25 maggio 2015 - "Sono determinato a portare avanti il progetto sulla provincia autonoma di Sondrio, c´è la legge regionale in discussione in consiglio regionale, e definiremo con i sindaci della provincia di Sondrio i punti specifici della specialità. Ma ribadisco che voglio fare della Valtellina una provincia a statuto speciale, un modello che poi speriamo di estendere a tutta la Regione nel più breve tempo possibile ". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo, insieme al sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l´Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo - a Chiavenna (Sondrio), al convegno, organizzato da Cisl delle Alpi - Sondrio, ´Insieme più forti: dialogo sociale e contrattazione bilaterale Italia-svizzera´.  
   
   
AUTONOMIA, MARONI: TRATTATIVA CON GOVERNO SE CI LASCIA 75% DELLE TASSE  
 
Milano, 25 maggio 2015 - "Il referendum sull´autonomia della Lombardia si farà in concomitanza con le elezioni amministrative del prossimo anno con voto elettronico, così risparmiamo". Lo ha ribadito il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine dell´intitolazione di una sala della Questura di Milano ad Andrea Campagna, agente della Digos, ucciso nel 1979, dai Proletari armati per il comunismo. Il governatore ha detto di non essere contrario a intavolare una trattativa con il governo nazionale, ma a determinate condizioni, a partire, ha spiegato, "dalla possibilità di fare lo stesso il referendum per una maggiore autonomia della Lombardia e il trattenimento del 75% delle tasse, contro il 68% attuale, come in Emilia, Piemonte e Veneto. Ne ho già parlato più di un mese fa con il sottosegretario Bressa e attendo ancora una risposta".  
   
   
REDDITO CITTADINANZA IN LOMBARDIA, MARONI:IN ASSESTAMENTO BILANCIO RISORSE AGGIUNTIVE  
 
 Milano, 25 maggio 2015 - "Sul reddito di cittadinanza abbiamo una scadenza, quella del 15 o 16 giugno, quando approveremo in Giunta l´assestamento di Bilancio, che poi andrà in Consiglio: quello è il momento in cui dovremo allocare le risorse necessarie da aggiungere a quelle del Fondo Sociale Europeo per il reddito di cittadinanza, per cui intendiamo tutta una serie di misure che dovranno essere valutate e sottoposte all´approvazione del Consiglio regionale". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa dopo Giunta. "Per questo - ha proseguito Maroni - ho chiesto al presidente del Consiglio regionale di poter presentare il 9 giugno le nostre proposte, in quanto vorrei un coinvolgimento di tutti, perché questa non è una proposta che riguarda solo la Giunta o il presidente, ma è una sfida per un nuovo modello lombardo, su cui voglio il coinvolgimento di tutti". "Sempre per questa ragione - ha fatto sapere - ho già parlato con il presidente dell´Anci Lombardia, ma voglio coinvolgere tutto il mondo del volontariato e del terzo settore. Pertanto il 9 giugno presenterò le nostre proposte in Consiglio regionale, in modo da raccogliere, dopo il dibattito che ne seguirà, elementi importanti per definire l´intervento finanziario da decidere il 16 di giugno".  
   
   
LEGGE ELETTORALE IN SARDEGNA: PROMUOVERE LE CONDIZIONI DI PARITÀ ED EVITARE LA FRAMMENTAZIONE DELLA RAPPRESENTANZA TERRITORIALE  
 
Cagliari, 25 Maggio 2015 - "Una buona legge elettorale, perché sia coerente con l’articolo 16 dello Statuto sardo, deve promuovere le condizioni di parità. Deve farlo in modo tale che la capacità di rappresentare le differenze, insite nella differenza di genere, possa avere un luogo in cui si esprime, vale a dire il Consiglio regionale. Questo è un tema che va affrontato nel più breve tempo possibile perché la legge che è attualmente in vigore non tiene in alcun conto della rappresentanza di genere o, quanto meno, lo fa in maniera piuttosto flebile". Lo ha detto l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, intervenendo in Consiglio regionale al convegno organizzato dalla Società italiana di Studi elettorali, dall´Università di Cagliari e dalla Candidate & Leader Selection, dal titolo "Partiti e Democrazie in movimento - La fine dei partiti tradizionali e le sue conseguenze". Nel portare i saluti del presidente Pigliaru e della Giunta regionale, l´assessore Demuro ha sottolineato l´importanza di costruire "un impianto legislativo che garantisca, a livello centrale, la rappresentanza delle aree territoriali dell’Isola che sono alle prese con la realtà dello spopolamento. Bisogna inoltre porre al centro del dibattito il tema delle aree svantaggiate. Tutti i consiglieri, però, devono poter rappresentare la Sardegna e non solo un territorio specifico".  
   
   
TORINO: RINEGOZIATI DALLA CITTA’ METROPOLITANA I PRESTITI CONCESSI DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI RISPARMI PER 5 MILIONI E 600 MILA EURO NEL 2015  
 
Torino, 25 maggio 2015 - La Città Metropolitana di Torino ha rinegoziato i prestiti concessi all’Ente dalla Cassa Depositi e Prestiti (in precedenza stipulati con la Provincia di Torino che ha cessato di esistere il 31 dicembre del 2014). L’operazione è stata approvata nella mattinata di giovedi 21 maggio durante una seduta straordinaria del Consiglio metropolitano. L’ente, come ha illustrato nel dettaglio il Consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio Mauro Carena, ha dunque aderito ad una proposta di rinegoziazione dei prestiti in riferimento ad una Circolare della stessa Cassa risalente allo scorso 15 aprile. La valutazione sulla convenienza economica della manovra è stata effettuata dalla Società Finance Active Italia srl, affidataria del servizio di “advisor”. Il Consiglio ha approvato una delle ipotesi proposte in Aula, ovvero l’allungamento alla scadenza massima del debito fino al 2044. I risparmi della rata annuale per il 2015 ammontano a 5 milioni e 600 mila euro.  
   
   
PROVINCIA DI PISTOIA: INDETTE PER DOMENICA 19 LUGLIO LE ELEZIONI DI SECONDO LIVELLO PER IL RINNOVO DEL PRESIDENTE,  
 
Pistoia, 25 maggio 2015 - A seguito delle dimissioni dalla carica del Presidente della Provincia, rassegnate in data 20 aprile 2015, con decreto presidenziale n. 171 del 20 maggio scorso, sono stati indetti i comizi elettorali per le elezioni di secondo livello del nuovo Presidente, nel rispetto delle modalità e dei termini indicati dalla legge n. 56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, e successive integrazioni. Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 19 luglio 2015, dalle ore 8 alle 20, presso il seggio allestito nella sede di Piazza s. Leone, in Sala Nardi. In base alle disposizioni di legge, sono elettori i sindaci e i consiglieri comunali dei 22 Comuni del territorio; possono essere eletti a Presidente i sindaci in carica alla data ultima indicata per la presentazione delle candidature e il cui mandato non scada prima di 18 mesi dallo svolgimento delle elezioni stesse. I decreti di convocazione dei comizi elettorali e di costituzione dell’ufficio elettorale, sono disponibili nella sezione on line “elezioni provinciali 2015” del sito istituzionale, www.Provincia.pistoia.it, dove saranno pubblicati, di volta in volta, ulteriori aggiornamenti e notizie.  
   
   
DECRETO ENTI LOCALI: CONFRONTO POSITIVO ANCI-GOVERNO  
 
Roma, 25 maggio 2015 - “Un confronto positivo che ha permesso di concordare soluzioni attese dai Comuni per permettere loro di gestire le proprie risorse in un quadro di certezza”. E’ quanto dichiarato dal presidente dell’Anci al termine dell’incontro Anci-governo svoltosi a Palazzo Chigi e presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. “Apprezziamo – ha detto – che il governo abbia accolto molte delle proposte che l’Anci ha avanzato e ci sono, perciò, le condizioni per l’emanazione del decreto Enti locali.” Nello specifico delle questioni su cui è già stato trovato l’accordo, i Comuni potranno rinegoziare i mutui contratti con Cassa depositi e prestiti e utilizzarne i proventi per la spesa corrente. Sono stati poi allentati molti dei vincoli sul personale e c’è accordo anche sulle deroghe al Patto di stabilità, che saranno riconosciute per interventi di edilizia scolastica e di riassetto idrogeologico. Inoltre, per quanto riguarda le Città metropolitane e gli enti di area vasta che hanno ereditato sforamenti del Patto di stabilità, l’intesa con il governo prevede l’applicazione di sanzioni rimodulate verso il basso. Infine, i Comuni potranno liberare risorse conferendo i loro immobili a fondi immobiliari predisposti da Invimit. Per quanto riguarda invece il Fondo compensativo Imu-tasi, il governo ha riconosciuto la necessità di rinnovarlo, riservandosi allo stesso tempo di indicare nei prossimi giorni la dimensione dello stesso. L’esecutivo si è anche riservato di approfondire tecnicamente la proposta Anci di utilizzare le risorse ancora giacenti del fondo di Cassa depositi e prestiti (ex Dl 35 istituito per i pagamenti commerciali) per far fronte a esigenze di liquidità dei Comuni.  
   
   
FVG, ENTI LOCALI: RIPARTO DA 6 MILIONI DI SPAZI FINANZIARI VERTICALI  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, ha disposto un parziale riparto degli spazi finanziari verticali disponibili e che ammontano a 8.584.948 euro a favore di specifiche opere che presentano un significativo impatto per le comunità locali e regionali. Ne saranno beneficiari le Province di Gorizia (Completamento del percorso ciclabile tra Grado e Monfalcone- Ii tronco - euro 350.000); di Pordenone (Lavori di adeguamento alle norme di prevenzione incendi dell´immobile scolastico "F. Aporti" in comune di Sacile - euro 500.000); di Udine (Lavori di realizzazione opere sostitutive del passaggio a livello sulla linea ferroviaria Mestre - Udine in comune di Pasian di Prato località, Santa Caterina - euro 2.120.884 e manutenzione straordinaria della caserma dei Vigili del Fuoco di Tolmezzo -euro 400.000). I Comuni di: Ronchi dei Legionari (Nuova edificazione di una scuola materna - euro 1.100.000); Forni di Sopra (Acquisto dell´impianto idroelettrico "Tolina" - euro 600.000); Cividale del Friuli (Piano di gestione della candidatura alla lista Unesco - Monastero di Santa Maria in Valle - Tempietto Longobardo - euro 665.000); Pravisdomini (Miglioramento ed adeguamento impianto sportivo palestra comunale - euro 600.000). Ripartendo gli spazi in misura pari alle richieste formulate sulla base delle segnalazioni delle Direzioni infrastrutture, mobilità, lavori pubblici; Attività produttive e Risorse rurali; Cultura, sport e solidarietà per un importo totale di 6.335.885 euro, si attesta una rimanenza di euro 2.249.063. "Provvederemo con una successiva delibera al riparto degli spazi verticali rimanenti a favore di altre opere, tenendo conto di un equilibrio complessivo tra i vari territori. Nel primo riparto la provincia di Trieste aveva già ottenuto adeguati spazi verticali; con l´odierna delibera vengono invece assegnati spazi prevalentemente alla provincia di Udine: sarà quindi mia cura nel prossimo provvedimento cercare di garantire anche le restanti aree territoriali", spiega Panontin.  
   
   
VENETO: GIUNTA REGIONALE IN RELAZIONE ALLE RETRIBUZIONI DEI DIRIGENTI  
 
Venezia, 25 maggio 2015 - In relazione al comunicato di un consigliere regionale relativo alla corresponsione di premi a dirigenti regionali, l’Ufficio stampa della Giunta regionale del Veneto puntualizza quanto segue: 1. L’ing. Fior e il rag. Fadelli, Dirigenti regionali, sono stati coinvolti in procedimenti penali. 2. Mentre l’ing. Fior è stato rinviato a giudizio e ha richiesto il giudizio abbreviato che si svolgerà nel mese di luglio, il rag. Fadelli non è mai stato rinviato a giudizio. 3. Questa premessa è indispensabile al fine di comprendere la differenziazione, da un punto di vista degli emolumenti dagli stessi percepiti. 4. In particolare si evidenzia come nell’anno 2013 entrambi fossero inquadrati come dirigenti di direzione e percepissero un importo lordo di 109.000,00 euro, retribuzione media annua lorda. 5. Dal 1. Gennaio 2014 sono stati inquadrati come dirigenti di servizio con una retribuzione media annua lorda di 79.000,00 euro. 6. L’ing. Fior, a seguito del procedimento penale a suo carico ha avuto una retribuzione di 45.800,00 euro lordi annui medi, corrispondenti all’assegno alimentare dovutogli per legge, senza diritto al premio di risultato. 7. Il rag. Lucio Fadelli, pur non essendo stato rinviato a giudizio, non è stato riconfermato nell’incarico di Direttore di Sezione, bensì di dirigente di settore con uno stipendio annuo lordo di 79.460,00 euro, comprensivo del compenso annuo teorico previsto nel caso di massima valutazione (premio di risultato). 8. I direttori di Dipartimento sono stati costituiti a decorrere dall’1/1/2014. I relativi premi variabili non stati, ad oggi, oggetto di provvedimento giuntale. 9. I Direttori apicali (Segretario Generale della Programmazione, Segretario di Giunta, Capo Gabinetto, Segretario alla Sanità, Segretario al Bilancio e Segretario alle Infrastrutture) non hanno ricevuto premi con riferimento agli anni dal 2011 ad oggi. 10. L’insieme dei premi pubblicati in data odierna da un quotidiano sono da intendersi, come lo stesso quotidiano si premura di puntualizzare, compensi annui teorici previsti esclusivamente nel caso venga assegnata al dirigente la valutazione massima prevista.  
   
   
FINANZA LOCALE: FVG, AL CAL, DDL RIFORMA VALORIZZA AUTONOMIE  
 
Udine, 25 maggio 2015 - "Il principale obiettivo del ddl sulla disciplina della finanza locale in Friuli Venezia Giulia è - come illustrato dall´assessore regionale alle Riforme, Paolo Panontin, al Consiglio delle Autonomie locali (Cal) - dare coerenza alla riforma degli Enti locali e valorizzarne l´autonomia, anche in chiave finanziaria, con l´applicazione dei criteri rispetto ai quali abbiamo già il via libera della Commissione Paritetica". Definendola come terza riforma dopo quella del Sistema Regione e del Cal, Panontin ha parlato della prima volta di un testo organico in materia di finanza locale per questa regione, condizione essenziale per parlare di vera autonomia nell´ambito di un contesto legislativo in sintonia con quello nazionale. Si punta, quindi, ad un sistema integrato fondato su autonomia, responsabilità, concertazione, semplificazione, supporto e controllo. Saranno i presidenti di Regione e Cal a definire l´intesa per lo sviluppo e l´assenza del vincolo di destinazione favorirà l´attività degli amministratori. "Andremo a prevedere - ha evidenziato Panontin - un sistema di trasferimento agli Enti locali basato non sulla storicità ma su costi e fabbisogni standard. La concertazione fra il sistema delle Autonomie e la Regione porterà ad un accordo che consentirà di programmare i trasferimenti su base triennale, dando quindi la possibilità agli Enti locali di sviluppare politiche di investimento ad ampio raggio con la certezza dei fondi". Dopo l´odierna illustrazione al Cal, il ddl sarà lunedì prossimo, 25 maggio, all´esame della Ii Commissione consigliare. "Confido - ha concluso l´assessore - di riportare il ddl all´assemblea del Cal entro la fine della prossima settimana per approdare successivamente in Consiglio regionale con il testo, avviare le audizioni in Commissione e, infine, arrivare all´approvazione definitiva tra fine giugno e inizio luglio".  
   
   
BOLZANO: BILANCI DELLE ASSOCIAZIONI, INVIO DEI DATI ONLINE CON I SERVIZI EGOV  
 
Bolzano, 25 maggio 2015 - A partire da oggi, mercoledì 21 maggio, tutte le associazioni iscritte nei registri provinciali dell´Ufficio affari di gabinetto possono presentare online i propri bilanci e la relazione sull´attività svolta nel corso dell´anno. Tutto ciò grazie ai servizi dell´eGovernment accessibili sia tramite la Carta Servizi, sia tramite il conto digitale del cittadino. "Grazie alla digitalizzazione di molte procedure burocratiche - sottolinea l´assessora Waltraud Deeg - i cittadini possono risparmiare tempo e denaro, migliorando anche l´efficienza della pubblica amministrazione. Ogni nuovo servizio disponibile online contribuisce ad ampliare la platea dei potenziali utenti dell´eGovernment, e rappresenta un passo in avanti per il progetto di innovazione amministrativa che la Provincia di Bolzano sta seguendo con grande impegno". A partire da oggi, dunque, tutte le associazioni iscritte nei registri provinciali del´Ufficio affari di gabinetto possono presentare online la relazione sull´attività svolta e il rendiconto economico e patrimoniale. La presentazione avviene tramite il portale dell´eGovernment, è gratuita, e a garanzia della massima sicurezza possibile la trassmissione dei dati viene confermata immediatamente. Per accedere a questa opportunità è sufficiente essere in possesso di una Carta Servizi attivata, oppure di un account certificato del conto digitale del cittadino utilizzabile con username e password.  
   
   
LAVORO FVG: CONFRONTO SULL´INSERIMENTO DELLE FASCE DEBOLI  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - Mettere a sistema le buone pratiche che hanno caratterizzato gli interventi finanziati dal Fondo sociale europeo per favorire l´inserimento socio-lavorativo delle fasce deboli della popolazione. Questo è il senso del seminario "Appunti di lavoro", svoltosi presso la sala Tessitori del Consiglio regionale, a Trieste, in cui operatori dell´Azienda Sanitaria, del Siil del Comune di Trieste, del Centro per l´Impiego, degli Enti di formazione e del Iii settore si sono confrontati con l´assessora al lavoro Loredana Panariti sui progetti in atto e sugli interventi previsti nella prossima programmazione. Il seminario è stato quindi un´occasione di restituzione e di verifica in cui il tema della coprogettazione ha assunto un ruolo centrale. La condivisione degli obiettivi tra tutti i soggetti per permettere la realizzazione di progetti che sperimentino e valutino gli effetti di nuovi approcci e nuove modalità di attuazione delle politiche attive del lavoro sono, dunque, gli strumenti per favorire l´integrazione lavorativa di persone che vivono in situazioni di disagio e di fragilità. Come e´ stato ribadito più volte nel corso della discussione lavoro, formazione e sociale quando sono in grado di agire trasversalmente ottengono buoni risultati e l´inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati genera situazioni positive che vanno a favore delle comunità locali in termini di aumento della coesione sociale e della qualità della vita. Per questo motivo va potenziata la rete per l´inserimento lavorativo e vanno valorizzate le azioni di sistema capaci di personalizzare gli interventi, integrando gli strumenti disponibili in un proficuo rapporto di collaborazione tra servizi per il lavoro, servizi socio assistenziali e servizi educativi e formativi. Si tratta di uno degli snodi fondamentali su cui sarà chiamata ad operare la nuova Agenzia regionale per il lavoro.  
   
   
FVG, SOSTEGNO AL REDDITO: GIUNTA DEFINISCE REQUISITI NUOVA MISURA  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - L´obiettivo è dar corpo ad un "sistema regionale di contrasto alla povertà e all´inclusione sociale", che superi l´attuale settorializzazione degli interventi. Un provvedimento che dovrà essere un "primo livello essenziale di prestazione" per garantire in Friuli Venezia Giulia tutte le persone che non dispongono di un´adeguata fonte di reddito; il tutto in coerenza con l´azione del Governo nazionale, che si appresta ad introdurre il Sostegno all´inclusione attiva (Sia). Sono queste le caratteristiche principali della "misura regionale attiva di sostegno al reddito", di cui la Giunta regionale ha discusso il 22 maggio, con l´intenzione di presentare al più presto uno specifico disegno di legge affinché la norma possa entrare in vigore già a settembre, per utilizzare i 10 milioni di euro previsti nel bilancio regionale per l´anno in corso. Le linee di indirizzo della nuova misura sono contenute in un documento, proposto dall´assessore alla salute e politiche sociali, Maria Sandra Telesca, di concerto con l´assessore al Lavoro, Loredana Panariti. "In Friuli Venezia Giulia - ricorda Telesca - sono già molteplici gli interventi di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, gestiti da diverse direzioni regionali e non sempre adeguatamente coordinati, cui si aggiungono i contributi comunali". Il nuovo provvedimento dunque "non sarà aggiuntivo ma avrà una prospettiva strategica unitaria. Sarà l´avvio di un processo evolutivo, di progressiva rivisitazione di tutte le misure esistenti, per superare l´attuale frammentazione e riportare tutto ad una misura unica, che preveda una presa in carico unitaria da parte dei Servizi sociali dei Comuni, attraverso un progetto personalizzato, finalizzato a far uscire la persona debole dallo stato di povertà, favorendone l´inclusione sociale possibilmente attraverso un´adeguata collocazione lavorativa o comunque un percorso formativo". Proprio perché compatibile con il Sia, la misura regionale dovrebbe potersi integrare con le procedure che saranno impiegate a livello nazionale, "con un evidente sgravio amministrativo per la Regione". Dunque, tutte le attività di verifica dei requisiti, di controlli sulle domande e di erogazione dei benefici sarebbero svolte dall´Inps. Destinatari della nuova misura regionale attiva di sostegno al reddito, di cui si è parlato nell´odierna riunione della Giunta regionale, saranno tutti i nuclei familiari di cui almeno un componente è residente in Friuli Venezia Giulia da almeno 12 mesi, con un Isee non superiore a 6 mila euro. Poiché la misura è tutt´altro che assistenzialistica, gli aiuti pubblici monetari che saranno concessi vanno accompagnati dal coinvolgimento attivo dei beneficiari, che attraverso un vero e proprio "patto" dovranno dichiarare la propria disponibilità immediata a lavorare o comunque a intraprendere percorsi formativi, di avvicinamento all´occupazione, di inserimento sociale in genere. Dal patto nasce il progetto personalizzato, per la cui predisposizione e attuazione risulta fondamentale il raccordo del sistema dei servizi sociali con le politiche attive per il lavoro. Per ampliare le opportunità lavorative si accentuerà il coinvolgimento del terzo settore. La caratteristica sarà la temporaneità. I contributi, il cui importo massimo mensile sarà pari a 500 euro, in via sperimentale saranno concessi per un massimo di 12 mesi, solo in casi particolari riattivabili, dopo un´interruzione di almeno quattro mesi. Saranno erogati bimestralmente attraverso una Carta acquisti, una normale carta di pagamento elettronica che permetterà di comperare generi alimentari presso negozi abilitati, pagare spese sanitarie e bollette di luce e gas. L´attuazione della nuova misura sarà, necessariamente, progressiva, per superare ´senza strappi´ gli interventi attualmente esistenti.Per cui nel 2015 le risorse destinate a bilancio (10 milioni di euro) saranno utilizzate in modo coordinato con il Fondo di solidarietà regionale (che vale 11,5 milioni di euro e assiste 5.300 utenti) e con la Carta Acquisti, di cui beneficiano quasi 4.800 persone con un impegno di tre milioni di euro. Già dal 2016 si vuol far confluire il Fondo di solidarietà della nuova misura di sostegno al reddito, per poi farvi convergere ulteriori risorse, legate al superamento delle altre azioni di integrazione del reddito (quali ad esempio contributo ai trasporti, all´acquisto di libri di testo, alla spesa per l´energia elettrica) per ricondurre tutto ad una misura unica. Per rendere efficiente il nuovo sistema, sono previsti il monitoraggio e un´attenta valutazione degli effetti, in modo da introdurre eventuali correttivi e indirizzare sempre le risorse a disposizione a chi ne ha veramente bisogno.  
   
   
PERSONALE: NOTA DIREZIONE GENERALE SU CONCORSO PUBBLICO REGIONE FVG  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - L´amministrazione regionale, pur nella piena consapevolezza della correttezza nello svolgimento della procedura che ha portato all´affidamento alla società Tempi Moderni di Conegliano dell´attività di supporto alla preselezione, ha, tuttavia, ed al fine di rassicurare l´elevato numero di candidati per l´espletamento dei due concorsi da tempo programmati, rivisto in questi giorni l´intera procedura al fine di poter confermare e certificare il rispetto delle disposizioni di legge vigenti in materia di affidamento previste dal relativo Codice. La verifica operata - sottolinea in una nota la direzione generale della Regione - ha confermato la regolarità dell´affidamento in relazione all´estraneità della stessa società nelle vicende giudiziarie in cui è risultata coinvolta una dipendente che all´epoca dei fatti contestati lavorava comunque per altra ditta. Questa valutazione consente di proseguire il rapporto contrattuale e procedere quindi nell´espletamento delle prove di concorso già programmate. L´amministrazione regionale è consapevole di quanto le notizie apparse in questi giorni possano aver turbato soprattutto gli oltre 6 mila candidati che si apprestano ad affrontare le prove concorsuali e per questo rinnova il proprio impegno a garantire la massima trasparenza delle procedure in ogni fase della selezione. Nello specifico, e al fine di fornire elementi utili sullo svolgimento delle relative prove, si ricorda che, secondo quella che è la prassi consolidata nell´Amministrazione regionale nell´espletamento dei concorsi e nel rispetto di quanto previsto dai bandi di concorso, la preselezione consisterà nella risoluzione, in un tempo predeterminato, di un test di circa 30/40 quesiti a risposta multipla i cui contenuti saranno strettamente correlati alle materie d´esame. Come di consueto, al fine di garantire la massima trasparenza della procedura, la commissione giudicatrice procederà all´elaborazione, nella stessa giornata prevista per lo svolgimento della prova preselettiva, di tre terne di quesiti dalle quali verrà poi estratta da un candidato alla presenza di testimoni la prova oggetto della preselezione. Le operazioni di individuazione dei quesiti da parte della Commissione saranno attuate nello stesso giorno fissato per la preselezione, per garantire l´assoluta segretezza delle scelte che andrà ad operare la commissione stessa, e avverranno in concomitanza con la procedura di identificazione dei candidati, che verrà effettuata con congruo anticipo nella giornata stabilita per la prova. Ciò significa che, inevitabilmente, visto il numero dei candidati presenti, potranno determinarsi tempi di attesa fra il momento del completamento delle procedure di identificazione dei candidati e la lettura dei quesiti oggetto della prova. Si ricorda che la mancata partecipazione alla preselezione, per qualsiasi motivo, sarà considerata come rinuncia al concorso. Al fine di garantire la massima trasparenza si ricorda come già nei relativi bandi sia previsto che durante la prova sarà vietata l´introduzione nella sede di svolgimento di telefoni cellulari o strumenti di memorizzazione digitale a pena di esclusione dall´intera procedura concorsuale e non sarà consentita la consultazione di testi. Secondo le prescrizioni del bando, l´Amministrazione regionale provvederà, nel rispetto dei termini di preavviso stabiliti, alla pubblicazione sia sul Bollettino ufficiale della Regione/bur che sulla sezione dedicata ai concorsi banditi dalla Regione (www.Regione.fvg.it) del decreto contenente l´individuazione dei candidati ammessi, esclusi dalla preselezione o eventualmente ammessi con riserva a sostenere la prova medesima, qualora in sede di istruttoria dovessero emergere incertezze sul possesso dei requisiti richiesti dal bando e al cui accertamento si provvederà in seguito. Parimenti verranno comunicate le informazioni riguardanti la data, l´ora e la sede di svolgimento della prova, sempre nel rispetto dei tempi di preavviso di 15 giorni, mediante apposito avviso pubblicato con le medesime modalità sopra descritte. La correzione degli elaborati avverrà con procedura informatica (lettura ottica) e potrà assicurare la pubblicità degli esiti in tempi brevissimi, la cui pubblicazione verrà effettuata con le medesime modalità di cui sopra. Salvi eventuali casi di esclusione dal concorso accertati successivamente, saranno ammessi alla prova scritta i candidati che, effettuata la preselezione, risulteranno collocati nei primi 400 posti, nonché tutti i candidati aventi il medesimo punteggio del 400.Mo candidato. Con riferimento alle tempistiche, in considerazione degli adempimenti organizzativi, si ritiene possibile l´effettuazione della preselezione del concorso pubblico riguardante i posti di categoria D specialista amministrativo contabile alla fine del mese di giugno.  
   
   
PIANO GARANZIA GIOVANI, VIA AD INTESA UTILIZZO TIROCINANTI UFFICI GIUDIZIARI CAMPANIA  
 
 Napoli,. 25 maggio 2015 - E’ stato firmato tra il Ministero della Giustizia, la Regione Campania, le Corti d’Appello di Napoli e Salerno, e le Procure Generali della Repubblica di Napoli e Salerno un protocollo di intesa per l’utilizzo di tirocinanti presso gli uffici dei distretti delle Corti e delle Procure nell’ambito del piano regionale “Garanzia Giovani Campania”. Il protocollo è stato stipulato a seguito dell’adesione da parte delle Corti di Appello e delle Procure al Progetto “Garanzia Giovani in Campania”, con l’intento di reinserire in un percorso di formazione soggetti che abbiano partecipato alle attività formative presso gli uffici giudiziari della Campania. L’obiettivo è non disperdere le conoscenze acquisite e di incrementarne le professionalità possedute, anche per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro, e porre allo stesso tempo parziale rimedio alle criticità funzionali degli uffici, dovute anche ad una situazione di grave carenza del personale. Le Corti d’Appello e le Procure presenteranno un progetto di tirocinio denominato “Giovani per la Giustizia”, per il quale la Regione autorizzerà la realizzazione ed erogherà i finanziamenti necessari. L’iniziativa è rivolta ai giovani che hanno partecipato alle attività formative presso gli uffici giudiziari. La durata dei tirocini non potrà superare i sei mesi.  
   
   
IMMIGRAZIONE: SERRACCHIANI, HONSELL COLLABORI CON REGIONE FVG  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - "Invito il sindaco Honsell a esprimere al suo meglio la collaborazione con la Regione e con le altre Autorità che si stanno concretamente impegnando per alleggerire la città di Udine dalla pressione dei richiedenti asilo". Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. "La Regione - ha spiegato Serracchiani - si è assunta per senso di responsabilità un compito di coordinamento più ampio di quello tracciato dalle sue competenze, ha svolto con assiduità un ruolo di collegamento con le Prefetture e di interlocutore con il Governo, ha fatto interventi di emergenza con la Protezione civile, affrontando problemi specifici su tutto il territorio. Da ultimo, in 24 ore siamo riusciti a far trasferire oltre 200 persone da Udine". "Va ricordato che nel resto della regione vi sono comuni che stanno facendo fronte a numeri più importanti, sia in proporzione sia in termini assoluti. Sono dunque convinta - ha concluso Serracchiani - che il sindaco Honsell si adopererà con noi affinché Udine non sia un´eccezione negativa".  
   
   
FVG, SICUREZZA: APPROVAZIONE PRELIMINARE PROGRAMMA 2015  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alle Autonomie locali, ha approvato in via preliminare la proposta di Programma regionale di finanziamento in materia di politiche di sicurezza. Per l´anno 2015 il Programma avrà ad oggetto i progetti proposti dagli enti locali e riguardanti interventi di natura infrastrutturale nel seguente ordine di priorità: la manutenzione straordinaria degli impianti di videosorveglianza e relativi collegamenti per consentire la riparazione/sostituzione/efficientamento degli impianti esistenti; l´implementazione del parco autoveicoli destinati alla polizia locale mediante sostituzione e/o acquisto di macchine da adibire al servizio di polizia locale; la realizzazione di nuovi impianti di videosorveglianza; Per quanto riguarda gli interventi di parte corrente verrà data priorità alla manutenzione ordinaria degli impianti di videosorveglianza per il mantenimento in efficienza degli impianti esistenti finanziando le spese per il pagamento di canoni di assicurazione e manutenzione periodica; all´acquisto delle divise ordinarie e operative per la polizia locale in adeguamento al vigente Regolamento regionale; agli interventi a favore delle fasce deboli della popolazione (interventi a favore degli anziani contro i raggiri e le truffe, interventi contro il bullismo giovanile, corsi di autodifesa per le donne). "Gli interventi da finanziare - spiega Panontin - sono stati individuati anche tenendo conto del risultato del monitoraggio sui fabbisogni avviato nel novembre 2014 presso tutti gli enti locali della Regione con il coinvolgimento dei Corpi e Servizi di polizia locale: sulla base degli esiti dello stesso, sono stati indicati nel Programma gli interventi da finanziarie e ritenuti più idonei a garantire uno svolgimento efficace dei servizi di polizia locale sul territorio e ad aumentare il senso di sicurezza percepito. Si è scelto comunque di attribuire una priorità nel finanziamento degli interventi per favorire in primis gli interventi ritenuti più utili e volti a valorizzare e conservare le strumentazioni esistenti acquistate e realizzate anche mediante importanti investimenti regionali (videosorveglianza)". Beneficiari dei finanziamenti possono essere i Comuni singoli o associati che hanno istituito il Corpo di polizia locale (con almeno 8 operatori). "Tale scelta - precisa Panontin - corrisponde alla volontà, da un lato, di adeguarsi alle previsioni della legge di settore che prevede espressamente la necessità di incentivare l´attività dei Corpi di polizia locale ritenendo che un´organizzazione basata su tali strutture sia quella maggiormente idonea a garantire uno svolgimento efficace del servizio anche sul piano della sicurezza urbana e, dall´altro, di conformare le previsioni del Programma alla ratio della legge di riordino del Sistema Regione-autonomie locali che, come noto, mira a favorire l´aggregazione delle funzioni svolte dagli enti locali in modo da renderle adeguate alle esigenze del territorio e ad ottimizzare le risorse strumentali e umane". Per l´attribuzione dei finanziamenti è prevista la formazione di una graduatoria formata su criteri che valorizzano, oltre alla densità demografica dei soggetti richiedenti, la qualità degli stessi (enti singoli o associati) e la qualità dei progetti con particolare riferimento all´efficacia delle azioni in relazione alle criticità evidenziate, nonché alle modalità con le quali gli interventi richiesti sono idonei a favorire lo sviluppo di sinergie operative anche con le Forze dell´Ordine. Per ogni tipologia di intervento è previsto comunque un limite massimo di spesa ammissibile. Ferma la graduatoria, gli interventi vengono comunque finanziati nell´ordine di priorità sopra detto. Sono previste, infine, limitazioni ai finanziamenti verso i soggetti che non hanno ancora provveduto ad avviare progetti finanziati con i Programmi precedenti o riguardanti interventi analoghi già finanziati e ancora in corso di realizzazione. Le risorse stanziate per l´attuazione del programma ammontano a 1.800.000 euro (1.000.000 di parte capitale e 800.000 di parte corrente) con la previsione di apportare con la legge di assestamento una aggiunta di risorse di parte capitale pari a 200.000 euro. Ora il programma sicurezza 2015 sarà sottoposto al parere del Consiglio delle autonomie locali e della quinta commissione consiliare.  
   
   
NOSLOT, LOMBARDIA: BANDO LUDOPATIA, BOOM DI RICHIESTE  
 
Milano, 25 maggio 2015 - "Una risposta che ha superato tutte le aspettative. Con 88 progetti per chiedere finanziamenti sul nostro Bando contro il gioco d´azzardo patologico, i Comuni lombardi hanno dimostrato di voler lavorare con Regione Lombardia per contrastare e limitare gli effetti di questa piaga sociale". Lo ha detto l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombarda Viviana Beccalossi, annunciando i dati sulle adesioni al Bando dedicato a Comuni, Unioni di Comuni e Comunità montane, che, assieme al mondo associazionistico, potevano presentare progetti No-slot, proponendo una serie di attività utili per prevenire la ludopatia: dalle azioni di controllo e vigilanza alla prevenzione nelle scuole, dalla mappatura del fenomeno alla formazione del personale. Richieste Da Tutte Le Province - "Le richieste - ha commentato Viviana Beccalossi - sono pervenute da tutte le province e hanno un valore di quasi cinque milioni di euro. La commissione incaricata di giudicare i progetti è già al lavoro per accertare l´ammissibilità delle singole proposte ed entro fine giugno ufficializzerà una graduatoria attraverso la quale, per un totale di tre milioni di euro, finanzieremo fino all´80% del costo di ogni singolo progetto premiato". "Dopo aver approvato all´unanimità la prima vera legge italiana sul gioco d´azzardo patologico - ha concluso Viviana Beccalossi - mettiamo a disposizione risorse concrete, per un´azione mirata e capillare sul territorio". Progetti Suddivisi Per Provincia - Di seguito, suddivisi per provincia, i progetti presentati e il loro valore complessivo. Provincia di Bergamo: 832.321 euro;15 progetti: Albino, Bergamo, Bolgare, Clusone, Comunità Montana Dei Laghi Bergamaschi, Comunità montana Valle Brembana, Dalmine, Lurano, Paladina, Palazzago, Presezzo, Romano Di Lombardia, Seriate, Trescore Balneario, Villongo. Provincia di Brescia: 659.390 euro; 15 progetti: Borgosatollo, Brescia, Chiari (2), Collebeato, Comunità Montana Di Valle Camonica, Comunità montana di Valle Sabbia (2), Comunità montana Sebino Bresciano, Comunità montana Valle Trompia, Desenzano del Garda, Leno, Montichiari, Orzinuovi, Ospitaletto. Provincia di Como: 297.272 euro; 6 progetti: Cermenate, Como, Erba, Lomazzo, Olgiate Comasco, Tremezzina. Provincia di Cremona: 275.813 euro; 4 progetti: Crema, Cremona, Gussola,, Unione dei Comuni Terre dell´Oglio. Provincia di Lecco: 82.500 euro; 2 progetti: Lecco, Molteno. Provincia di Lodi: 60.841 euro; 2 progetti: Codogno, Lodi. Provincia di Monza e Brianza: 313.334 euro; 5 progetti: Agrate Brianza, Carnate, Cavenago Brianza, Lentate sul Seveso, Monza. Città metropolitana di Milano: 1.191.000 euro; 20 progetti: Carugate, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cologno Monzese, Corsico, Lacchiarella, Milano (5), Novate Milanese, Pieve Emanuele, Rescaldina, Rosate, Rozzano, San Giuliano Milanese, Sesto San Giovanni, Trezzo sull´Adda, Vimodrone. Provincia di Mantova: 252.424 euro; 5 progetti: Asola, Borgo Virgilio, Gonzaga, Suzzara, Unione dei Comuni Isola Mantovana. Provincia di Pavia: 484.510 euro; 7 progetti: Mortara, Pavia (2), Sannazzaro de´ Burgondi, Siziano, Stradella, Vigevano. Provincia di Sondrio: 70.280 euro; 1 progetto: Chiavenna. Provincia di Varese: 359.477 euro; 6 progetti: Buguggiate, Luino, Samarate, Saronno, Tradate, Varese.  
   
   
BOLZANO: INCONTRO CON LA RETE PREVENZIONE DELLA VIOLENZA  
 
Bolzano, 25 maggio 2015 - L’impegno cruciale nella prevenzione della violenza soprattutto nel lavoro educativo è stato sottolineato dal presidente della Provincia Arno Kompatscher e dall’assessore Philipp Achammer che il 21 maggio a Bolzano hanno partecipato all’incontro della Rete di prevenzione della violenza. La Rete di prevenzione della violenza è costituita da enti, associazioni, centri e servizi rappresentativi di vari ambiti di lavoro: formazione, consulenza, lavoro con i giovani e sociale. Obiettivi di questa rete sono il rafforzamento delle sinergie, l´ampliamento delle offerte esistenti, la sensibilizzazione della popolazione sul tema della violenza e lo sviluppo di ulteriori strategie di prevenzione della violenza. Nella riunione a Palazzo Widmann, cui hanno preso parte il presidente Kompatscher e l´assessore Achammer, è stato concordato che a cadenza annuale verranno fissati incontri tra la Giunta provinciale e la Rete di prevenzione della violenza e che lo sviluppo del fenomeno in Alto Adige sarà costantemente monitorato. L´elaborazione di uno specifico vademecum operativo, inoltre, potrà essere d´aiuto soprattutto nei casi più gravi. Il presidente Kompatscher ha ringraziato per la loro preziosa azione tutti i soggetti operanti nella Rete e ha auspicato un ampliamento della collaborazione attraverso un migliore coordinamento, assicurando il suo sostegno in tal senso. Ha inoltre ricordato che la violenza giovanile è solo una piccola parte del fenomeno, ma che nell´opinione pubblica viene percepita in modo sensibile. Molto più ampia è però la violenza nella sfera adulta, aumentata anche a causa della crisi economica, della crescente povertà, del quadruplicamento dei beneficiari di aiuti sociali e non da ultimo a causa della mancanza di prospettive. L´assessore Achammer ha affrontato il problema dell´abbandono scolastico e ha rimarcato che per contrastarlo è in corso una stretta collaborazione tra la scuola e i servizi sociali: "I giovani sono oggi sottoposti a una notevole pressione da risultato, è importante offrire loro prospettive ma anche magigori spazi." Durante la discussione i rappresentanti delle varie organizzazioni hanno illustrato le priorità del loro lavoro e le azioni finora attuate per prevenire la violenza. Il giudice del Tribunale dei minori Benno Baumgartner ha ricordato che, sulla scorta dei dati disponibili, non si può parlare di un aumento della violenza tra i giovani. La media è di una condanna all´anno, bassa nel confronto con i dati internazionali.  
   
   
IN PIEMONTE 98.725 SONO LE IMPRESE FEMMINILI UFFICIALI, NECESSARIE MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRENDITRICI VISIBILI E INVISIBILI  
 
Torino, 25 maggio 2015 - “ Questa mattina a Palazzo Lascaris è stato presentato uno sportello di sostegno alle imprenditrici invisibili, donne che sono socie, collaboratrici o coadiuvanti e non ufficialmente imprenditrici. Le donne di Confartigianato, Cna e Casartigiani con questa iniziativa vogliono fornire uno strumento utile a valutare la loro situazione societaria e l´impatto che avrà sulla loro vita futura ” - ha dichiarato il 21 maggio l ´assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerutti . Che poi ha presentato i illustrato i dati dell´imprenditoria femminile in Piemonte. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio di Unioncamere al 31 dicembre 2014 la fotografia della presenza dell’imprenditoria femminile in Italia è di 1.302.054 e costituiscono il 21,5% dell’universo imprenditoriale italiano, ma è una realtà giovane che sta crescendo di peso velocemente. In Piemonte le imprese femminili sono 98.725 e siamo la quinta regione in Italia per numero . Se facessimo riferimento alla natura giuridica delle imprese femminili in Italia riscontreremmo che il 18,62% sono società di capitali, il 13,56% società di persone, il 65,03% imprese individuali, il 2,27% società cooperative , oltre ad altre forme giuridiche con inferiore incisione. L’impresa individuale rimane sempre la forma giuridica preferita dalle donne in Italia. Sempre dai dati forniti dall’Osservatorio di Unioncamere si rileva che le imprese femminili si concentrano in Italia come attività nel settore terziario , e in particolar modo nel commercio (28,5%), settore agricolo (16,9%), attività di servizi alloggio e ristorazione (9,30%), attività di servizi vari (8,9%), attività manifatturiere (7,5%), imprese non classificate (6,00%), attività immobiliari (4%) e via di seguito con settori che hanno una presenza inferiore. Guardando ai dati storici della presenza dell’imprenditoria femminile in Piemonte dal 2013 al 2014 si deve prendere atto di una diminuzione di 11.300 imprese (pari al 10,27%); nel 2013 risultavano 110.025 imprese. Quindi la crisi continua ad incidere anche sull’imprenditoria femminile sul nostro territorio. Dai dati sopra elencati si può affermare che la donna sempre più spesso si mette in gioco per scelta e non per necessità. Resiste comunque alle “intemperie” del mercato, ma la dimensione ideale d’impresa prescelta è quella "micro". Le donne stanno guadagnando nel tempo spazi maggiori nel nostro tessuto produttivo perché sono dinamiche e attente al mercato. Hanno capito che soprattutto in settori come il turismo, l’accoglienza, la cultura, i servizi alla persona sono giacimenti di ricchezza ancora da sfruttare. Nella filiera turistica “rosa” le donne imprenditrici gestiscono soprattutto bar e ristoranti che costituiscono quasi il 60% del comparto e nell’agricoltura una cospicua percentuale di imprese agroalimentari dove le imprenditrici che si dedicano prioritariamente alla coltivazione agricola. A livello generale molti riconducono il “fenomeno” delle imprese femminili a motivazioni di “facciata”, nel senso che questo tipo di imprese dispongono di agevolazioni specifiche, ma questo non corrisponde alla realtà. Le donne sono da sempre presenti nelle imprese, anzi per molti anni sono state protagoniste invisibili delle medesime. Una ricerca della Regione Piemonte dell’anno 2010 in merito alle imprese artigiane ha sottolineato il ruolo strategico delle donne all’interno della famiglia-impresa artigiana, in qualità di socie e collaboratrici familiari e per questo fondamentali nel determinare una parte del vantaggio competitivo delle aziende stesse. Stesso discorso per le imprese agricole quindi le donne imprenditrici hanno già avuto un ruolo importante nello sviluppo imprenditoriale, ma devono avere il coraggio di uscire allo scoperto. Per aiutare queste donne ad uscire allo scoperto oltre all’importante sportello, di cui si parla oggi, occorre : lavorare per eliminare tutti gli ostacoli e le discriminazioni che le donne trovano ancora sul loro percorso potenziando e modificando le strutture di welfare, in modo che le lavoratrici in proprio non si debbano trovare sole nella cura della famiglia e dei figli, potenziare i servizi di assistenza e consulenza per sostenere i progetti imprenditoriali delle donne, aiutare le donne a capire come rendere fattibili e visibili i loro progetti imprenditoriali, rafforzare la loro formazione imprenditoriale, sviluppare azioni di mentoring (imprese femminili mentori che favoriscono lo sviluppo di imprese femminili mentee, neo imprenditrici) promuovere la tutela delle donne nei processi di flessibilità e conciliazione, trasferire modelli di buone prassi e sostenere la partecipazione delle donne nel campo dell’innovazione tecnologica. I n merito alla conciliazione e alla flessibilità da evidenziare le misure adottate dalla Regione per: nuovi servizi per l´infanzia, la flessibilità del lavoro, la facilitazione del rientro al lavoro dopo un lungo periodo di assenza, l´incentivazione dei congedi parentali dei padri e le banche del tempo. “ Nell´utilizzo dei fondi strutturali europei Fse e Fesr è possibile promuovere l´adozione di queste pratiche. Riteniamo che l´attenzione alla partecipazione femminile sia da promuovere in senso generale. In quest´ottica la Regione Piemonte nell´ultimo anno ha fatto alcuni passi avanti: su 235 posizioni assegnate di nomina regionale 182 sono state assegnate a uomini e 53 a donne, con una percentuale corrispondente a circa il 22.55% in netto aumento rispetto ai dati della Legislatura precedente” - ha dichiarato l ´assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerutti .