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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Maggio 2015
ANNELI JääTTEENMäKI ELETTA NUOVO VICEPRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 26 maggio 2015 - Dopo le dimissione di Olli Rehn (Alde, Fi), eletto al Parlamento finlandese ad aprile, Anneli Jäätteenmäki (Alde, Fi) è stata eletta mercoledì a scrutinio segreto (articolo 15 del regolamento del Pe) la nuova vicepresidente del Parlamento europeo. L´altro candidato in lizza era Fabio Massimo Castaldo (Efdd, It). Risultati delle votazioni: Anneli Jäätteenmäki: 301 voti, Fabio Massimo Castaldo: 285 voti. Jäätteenmäki sostituisce Olli Rehn come decima dei 14 vicepresidenti del Parlamento europeo. Olli Rehn si era dimesso dalla carica di membro del Parlamento europeo dopo essere stato eletto al Parlamento finlandese ad aprile. I vicepresidenti possono sostituire il Presidente nello svolgimento delle sue funzioni in caso di necessità, per esempio presiedendo le sedute plenarie (articolo 23 del regolamento del Pe). Essi sono anche membri dell´Ufficio di Presidenza, l´organismo responsabile di tutte le questioni amministrative, organizzative e che riguardano il personale del Parlamento. Jäätteenmäki è stata eletta per la prima volta al Parlamento nel 2004 e rieletta nel 2009 e nel 2014.  
   
   
MOMENTO DI CONFRONTO SULL´AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE  
 
Roma, 26 maggio 2015 - La Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha ospitato un prezioso momento di confronto e dialogo sulle strategie contenute nella nuova "Agenda Europea per l´Immigrazione" proposta dalla Commissione lo scorso 13 maggio. Giulio Di Blasi, funzionario della Direzione generale della Migrazione e degli affari interni della Commissione europea, alla presenza dei principali attori nazionali operanti nel settore (Ong, centri di ricerca, sindacati), ha illustrato le misure di breve, medio e lungo termine caratterizzanti la nuova politica migratoria europea, fornendo delucidazioni e chiarimenti sulla materia.  
   
   
L´UE INVIA NUOVI AIUTI VITALI IN YEMEN  
 
Bruxelles, 26 maggio 2015 - In risposta alle crescenti esigenze umanitarie in Yemen la Commissione europea ha donato 5,1 milioni di euro al Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), una delle poche organizzazioni umanitarie in grado di raggiungere le vittime più vulnerabili. Il finanziamento previsto contribuirà a fornire cibo, acqua, materiale medico altri aiuti essenziali. Christos Stylianides, Commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, ha dichiarato: "Il Comitato internazionale della Croce Rossa è una delle poche agenzie umanitarie internazionali nello Yemen ancora in grado di operare sul campo e di fornire, malgrado le grandissime difficoltà in termini di sicurezza, gli indispensabili aiuti alle vittime del conflitto. Desidero quindi lodare pubblicamente gli operatori umanitari sul campo per il loro impegno ininterrotto. Siamo orgogliosi di sostenere la loro attività in tali difficili circostanze". Il Commissario Stylianides si è nuovamente rivolto alle parti in lotta chiedendo loro di non coinvolgere i civili e di rispettare il diritto umanitario internazionale. "Tregue umanitarie più lunghe sono essenziali per consentire a chi ne ha bisogno di ricevere l´assistenza indispensabile per sopravvivere", ha spiegato il Commissario. La recente tregua di cinque giorni ha dato l´opportunità alle agenzie umanitarie internazionali di agire in risposta alla drammatica situazione umanitaria nello Yemen, ma il paese manca di beni di prima necessità e i servizi pubblici di base sono al collasso. Gli aiuti umanitari che la Commissione ha finora destinato allo Yemen nel 2015 ammontano a 25 milioni di euro.  
   
   
L’ UE AUMENTA GLI AIUTI PER IL SAHEL PER UNA MAGGIORE RESILIENZA  
 
Bruxelles, 26 maggio 2015 - La Commissione europea sta fornendo assistenza alimentare immediata pari a € 34.000.000 a favore delle popolazioni più vulnerabili in Mauritania, Senegal, Gambia, Mali, Niger, Ciad e Burkina Faso. Il finanziamento, che arriva ad inizio stagione magra nella regione del Sahel, contribuirà a risolvere la carenza fino al prossimo raccolto. " Milioni di persone nel Sahel sono a rischio di morire di fame ed è essenziale che noi manteniamo il nostro aiuto per soddisfare i loro bisogni immediati . La fornitura di aiuti di emergenza è di continuare in parallelo con gli sforzi da parte dell´Unione europea con Paesi del Sahel e partner per rafforzare la resilienza delle popolazioni più vulnerabili alle crisi future ", ha detto il signor Christos Stylianides , commissario per gli aiuti umanitari e gestione delle crisi. L´assistenza sarà fornita sotto forma di denaro contante, buoni o cibo, a seconda delle condizioni del mercato locale. Questo nuovo finanziamento proviene dalla riserva di 11 ° Fondo europeo di sviluppo e porta il totale degli aiuti umanitari concessi dalla Commissione nella regione del Sahel a 185 milioni di euro nel 2015. Neven Mimica , Commissario per la cooperazione e lo sviluppo internazionale, ha fatto la seguente dichiarazione: " La resilienza edificio è una delle priorità fondamentali della cooperazione allo sviluppo dell´Ue. Siamo insieme con i nostri partner del Sahel per migliorare sicurezza alimentare e nutrizionale e costruire la resilienza attraverso il supporto che offriamo nei settori dell´agricoltura, della sanità, l´acqua e l´istruzione " .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: DIRITTI UMANI: ZIMBABWE; THAILANDIA; SWAZILAND  
 
Strasburgo, 26 maggio 2015 - Il Parlamento ha approvato tre risoluzioni il Giovedi, chiedendo dello Zimbabwe attivista dei diritti umani Itai Dzarana si trovano immediatamente; il rilascio di tutti i prigionieri politici in Swaziland; protezione per i Rohingya richiedenti asilo e lotta contro la tratta di esseri umani in Thailandia. Il caso di Itai Dzarana in Zimbabwe - I deputati condannano con forza la sparizione forzata di difensore dei diritti umani Itai Dzamara e sollecitare il governo dello Zimbabwe a rispettare pienamente l´ordinanza dell´Alta Corte indirizzandola a cercare lui e prendere tutte le misure necessarie per trovarlo così. Esprimono preoccupazione per i rapporti delle organizzazioni per i diritti umani di crescente violenza politica e altre violazioni dei diritti umani e richiedono un´azione concertata da parte della comunità internazionale. La risoluzione deplora l´assenza di una clausola forte e applicabile dei diritti umani nel frattempo accordo di partenariato economico (Epa) e invita la delegazione dell´Ue a Harare "per continuare ad offrire la sua assistenza allo Zimbabwe, al fine di migliorare la situazione dei diritti umani". La risoluzione è stata approvata per alzata di mano. La difficile situazione dei rifugiati Rohingya e le fosse comuni in Thailandia - Il Parlamento esprime la propria preoccupazione per la difficile situazione dei rifugiati Rohingya ed esorta le autorità thailandesi a tenere "immediate, pieno e credibili" indagini sulle fosse comuni di Rohingya musulmani si trovano maggio prossimo campi traffico di esseri umani nel sud della Thailandia. Invita tutti i paesi della regione a rafforzare la cooperazione in materia di misure contro-contrabbando e per fornire Rohingya richiedenti asilo ", almeno con la protezione temporanea" ed esorta i leader di Indonesia, Malaysia e Thailandia per fare risparmio di vite umane e dei rifugiati bloccati su navi in il Golfo del Bengala e del Mar delle Andamane una priorità assoluta. Si chiede inoltre al governo della Birmania / Myanmar di porre fine alla persecuzione della minoranza Rohingya e invita l´Alto rappresentante dell´Unione europea per risolvere questo problema "al più alto livello politico possibile" nei suoi contatti con la Thailandia e la Birmania / Myanmar. La risoluzione è stata adottata per alzata di mano. Il caso di Thulani Maseko e Bheki Makhubu in Swaziland - I deputati chiedono la liberazione immediata e incondizionata del sig Maseko e il signor Makhubu, "dato che la loro prigionia si riferisce direttamente al legittimo esercizio del loro diritto alla libertà di espressione", e anche di tutti i prigionieri politici, tra cui Mario Masuku, presidente degli Stati del Popolo Movimento democratico, e Maxwell Dlamini, segretario generale del Congresso dello Swaziland Gioventù. Il Parlamento ritiene che la detenzione di attivisti politici e la messa al bando dei sindacati di essere in palese violazione degli impegni assunti dallo Swaziland quadro dell´accordo di Cotonou per rispettare la democrazia, lo Stato di diritto ei diritti umani, e anche sotto il capitolo sullo sviluppo sostenibile del Southern African Comunità per lo sviluppo dell´Africa australe (Sadc) accordo di partenariato economico, per i quali il sostegno del Parlamento dipenderà il rispetto degli impegni assunti. Chiede pertanto alla Commissione di onorare il suo obbligo di monitorare il rispetto dello Swaziland ai diritti umani e alle convenzioni sociali e ambientali nel quadro del sistema di preferenze generalizzate (Spg), e di avviare un´indagine per stabilire se vi sia stata una grave e sistematica violazione dei diritti dei lavoratori tutelati dal Spg. La risoluzione è stata approvata da 579 voti favorevoli, 6, con 58 astensioni.  
   
   
PROSEGUE L´IMPEGNO DELL´EUREGIO IN UGANDA E TANZANIA  
 
Trento, 26 maggio 2015 - Prosegue l´impegno dell´Euregio sul versante della cooperazione allo sviluppo, con un progetto avviato in Africa orientale, in una regione di confine fra Uganda e Tanzania, che coinvolge, oltre alle Province autonome di Trento e Bolzano e il Land Tirol, anche altri attori territoriali, espressioni della società civile dei territori coinvolti. L´assessora provinciale alla cooperazione allo sviluppo ha incontrato una delegazione proveniente dall´Uganda, guidata da Peter Ssenkaayi, della organizzazione non governativa Maddo, facente capo alla Caritas, che sta coordinando la parte di progetto realizzata sul versante appunto ugandese. Con lui anche Matthias Danninger, referente del progetto per il Tirolo, Alexandra Poeder, referente per la Provincia di Bolzano, e Paola Delrio, per la Provincia autonoma di Trento. "Questa collaborazione rappresenta il nostro nuovo approccio al tema della cooperazione allo sviluppo - ha detto l´assessora - . Sia perché la stiamo portando avanti con gli altri territori dell´Euregio sia anche perché sono coinvolti altri soggetti della società civile sia in Trentino che in Uganda, come il Muse, o le cooperative. Noi ci crediamo e mi auguro che la vostra visita possa servire ad affrontare le sfide che ci attendono con una marcia in più". Finora grazie al progetto è stato possibile dare assistenza ai giovani agricoltori, contribuendo alla lotta contro lo spopolamento delle campagne, realizzare dei pozzi, fornire attrezzature come una macchina per la pastorizzazione del latte e per il packaging. Nell´ottobre del 2009 le tre Giunte del Land Tirolo, della Provincia autonoma di Bolzano e della Provincia autonoma di Trento hanno siglato una Dichiarazione congiunta che avviava una serie di collaborazioni in diversi settori, uno dei quali è la cooperazione allo sviluppo. In quest´ambito è stato previsto l’avvio di un programma transfrontaliero nei Distretti di Masaka (Uganda), Rakai (Uganda) e Missenyi (Tanzania). Nel maggio 2010 a Masaka è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa firmato dai rappresentanti dei Distretti africani coinvolti e successivamente da tutti i partner. Il Progetto Esso prevede interventi nei Distretti di Masaka e Rakai in Uganda ed in quello di Missenyi in Tanzania. I settori di intervento sono: approvvigionamento idrico, sicurezza alimentare, sviluppo economico, educazione e sanità. Per facilitare la gestione delle singole iniziative Tirolo, Alto Adige e Trentino hanno deciso di operare ciascuno in uno dei tre Distrett, anche se la prospettiva futura è quella di gestire il programma unitariamente. La Provincia autonoma di Bolzano sostiene progetti nel Distretto di Missenyi in Tanzania mentre il Land Tirolo opera in quello di Rakai in Uganda. La Provincia autonoma di Trento sostiene il Programma di sviluppo rurale Masholif (Masaka Sustainable Household Livelihood Facility Programme) nel Distretto di Masaka (Uganda). Il progetto si concentra in 24 villaggi e interessa circa 15.000 abitanti. Il partner in loco è Caritas Maddo (Masaka Diocesan Development Organisation) una ong ugandese che si occupa da circa 10 anni di progetti di sviluppo nel settore idrico-sanitario e agricolo. Nel 2014 è stato rinnovato per altri tre anni il Protocollo d’Intesa tra Tirolo, Bolzano, Trento e i distretti africani. Il progetto attualmente si concentra nei settori della riforestazione, del supporto alle cooperative, del sostegno all’educazione professionale, della formazione agli agricoltori e allevatori, del supporto al locale caseificio, ed infine dell´empowerment femminile. Fra gli obiettivi previsti vi è il rafforzamento della presenza di attori del territorio trentino. In particolare si pensa a coinvolgere Acav, realtà presente da molti anni in Uganda, per l’attivazione di scambi con studenti tra scuole agrarie, il Muse, che già opera in Tanzania con un progetto di ricerca in ambito forestale, il Dipartimento Foreste della Provincia autonoma, e la Federazione provinciale della Cooperazione, per l’avvio e la gestione di cooperative nel settore lattiero-caseario.  
   
   
ELEZIONI REGIONALI 2015: QUANDO E COME SI VOTA NELLE MARCHE, I CANALI PER SEGUIRE LO SCRUTINIO.  
 
Ancona, 26 maggio 2015 - Si vota solo nella giornata di domenica 31 maggio 2015, dalle ore 7.00 alle 23.00 e il voto disgiunto è nullo. Le indicazioni per esprimere correttamente il voto nella prossima tornata elettorale per l’elezione del Consiglio e del presidente della Giunta regionale delle Marche sono riportate sul sito www.Elezioni.marche.it  Curato dalla Regione, riporta la normativa, il procedimento, le informazioni, gli atti e le pubblicazioni elettorali. Sezioni dedicate sono riservate alle Prefetture e ai Comuni. Sul sito è possibile reperire anche i manifesti e le riproduzioni delle schede delle cinque circoscrizioni elettorali marchigiane, insieme ai dati delle precedenti elezioni (Regionali 2000 – 2005 -2010, Politiche 2008, Europee 2009). Attraverso il sito, nella notte dello scrutinio elettorale (lo spoglio inizia alle ore 23.00 di domenica 31 maggio), i cittadini potranno seguire l’evoluzione dei dati in tempo reale e condividerli attraverso i principali social network (facebook, twitter, google+, whatsapp). Aggiornamenti saranno inoltre reperibili sul canale istituzionale www.Facebook.com/paginaufficialeregionemarche e sull’account ufficiale https://twitter.Com/regionemarcheit. Le modalità di voto. L’elettore deve presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di identificazione. Chi non ha la tessera elettorale o l’ha smarrita, deve richiederla all’Ufficio elettorale del Comune di residenza. L’elettore ha queste opportunità. Può votare per una delle liste provinciali e per il candidato a presidente collegato alla lista votata; può votare solo per il candidato a presidente, senza alcun voto di lista. In questo caso il voto si intende validamente espresso anche a favore della coalizione alla quale il candidato a presidente votato è collegato; può votare solo per una lista provinciale. In tale caso il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato a presidente collegato alla lista stessa. Può inoltre esprimere un voto di preferenza scrivendo il cognome, o il nome e cognome, di uno dei candidati a consigliere regionale compreso nella lista provinciale votata. È nullo il voto disgiunto, cioè quello espresso a favore di una lista provinciale e di un candidato a presidente non collegato alla lista stessa.  
   
   
UMBRIA: ELEZIONI 31 MAGGIO, CENTRO REGIONALE PARI OPPORTUNITÀ: SI VOTA CON REGOLE PER RIEQUILIBRIO RAPPRESENTANZE DI GENERE  
 
 Perugia, 26 maggio 2015 - Alle elezioni per il rinnovo dell´Assemblea Legislativa dell´Umbria, che si terranno il 31 maggio, in base alla recente legge elettorale regionale e alle regole che mirano al "riequilibrio delle rappresentanze di genere", sarà possibile esprimere, con il proprio voto, una doppia preferenza: si potranno votare sulla scheda elettorale due candidati di una stessa lista, una donna e un uomo. È quanto ricordano dal Centro per le pari opportunità della Regione Umbria sottolineando che l´occasione che le nuove normative offrono per aumentare le presenze femminili nei luoghi decisionali può essere considerata un ulteriore passo avanti, anche in Umbria, verso la creazione di istituzioni più rappresentative e allineate alle principali democrazie europee. I risultati registrati nelle amministrative dello scorso anno testimoniano, secondo il Centro pari opportunità, l´efficacia che la possibilità di esprimere la doppia preferenza ha in termini di aumento della presenza femminile nei luoghi decisionali: rispetto al 2009, infatti, si è avuto un significativo aumento delle donne elette. Il Centro regionale per le pari opportunità invita i comitati elettorali, i partiti politici, le organizzazioni e tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati nella comunicazione, a informare correttamente i cittadini sulle nuove modalità di espressione del voto.  
   
   
SEDUTA STRAORDINARIA DI GIUNTA REGIONALE ABRUZZESE A CHIETI  
 
L´aquila, 26 maggio 2015 - Il Presidio Ospedalierio di Chieti riveste un ruolo regionale strategico per i centri di eccellenza che lo caratterizzano, come quelli del polo del Cuore e della Vista e pertanto, al fine di garantire la sua continuità di esercizio, la Giunta regionale ha deciso di dare avvio al procedimento per la ricostruzione potenziata del Plesso Ospedaliero Clinicizzato di Chieti. La decisone è stata assunta oggi dalla Giunta regionale convocata dal Presidente D´alfonso nel capoluogo teatino in seduta straordinaria (così come prevede l´art. 49 dello statuto della Regione Abruzzo). Nel provvedimento approvato, viene anche il punto catastale dell´insediamento che sorgerà in località Colle dell´Ara. Nella stessa seduta, l´esecutivo ha approvato un ulteriore provvedimento con il quale è stato recepito il "documento di ingresso del sistema Abruzzo nella strategia macroregionale Adriatico-ionico per i corridoi della rete transeuropea dei trasporti (Ten-t). La decisione nasce dalla costatazione che, allo stato attuale, nessuna delle parti della rete infrastrutturale ricadente nel territorio abruzzese appartiene ai corridoi della rete Ten-t.  
   
   
ABRUZZO: ASSESSORE SCRIVE AGLI ASSESSORI COMUNALI E AMBITI SOCIALI PER 2015 15 MLN RISORSE IN PIÙ RISPETTO 2014  
 
Pescara, 26 maggio 2015 - Per l´anno 2015 le politiche sociali regionali potranno contare su oltre 15 milioni di euro di risorse in più rispetto al 2014. Lo afferma l´assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, in una lettera inviata agli assessori comunali al sociale dei 305 comuni abruzzesi e ai referenti degli Ambiti sociali. Nella lettera sono riportate le somme per il 2014 e quelle per il 2015, dalle quali emerge oltre l´incremento complessivo dei fondi, "la quota destinata alla compartecipazione con fondi propri del bilancio regionale di 22,8 milioni di euro, un importo molto significativo se confrontato con la media delle quote che altre Regioni trasferiscono agli ambiti con fondi del proprio bilancio regionale". In generale, scrive l´Assessore, "i fondi nazionali presentano tutti un saldo positivo con un incremento dei trasferimenti di circa 4,5 milioni di euro, grazie al grande lavoro che come assessori regionali alle Politiche sociali abbiamo fatto all´interno della Conferenza Stato-regioni". "La quota del Fondo sociale regionale - scrive ancora l´assessore Sclocco - è stata già ripartita e liquidata agli Ambiti. Le quote del Fondo Nazionale Politiche Sociali e del Fondo per le non autosufficienze sono state già approvate dalla Conferenza Stato-regioni, ma si attende il completamento dell´iter del Decreto ministeriale (parere della Corte dei Conti, firma dei Ministri e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) per poter poi essere trasferite agli Enti di ambito sociale". Sul pregresso, fra il 2009 e il 2013, "lo Stato e la Regione Abruzzo hanno trasferito contributi per i Piani di zona in misura inferiore rispetto a quanto richiesto ed atteso dagli Ambiti sociali. È una situazione ben nota. Con la rimodulazione dei cosiddetti ex Pain si riuscirà a coprire circa il 50% di questi contributi attesi per un importo di circa 10 milioni di euro. In questi giorni è in corso di conclusione l´iter procedurale per la ripresentazione delle rimodulazioni complessive, che sarà poi sottoposto a riapprovazione da parte del Cipe". Infine, sul nuovo Piano sociale, in attesa della riorganizzazione di tutta la struttura tecnica, "abbiamo istituito - conclude nella lettera l´Assessore - la Cabina di regia per le Politiche sociali e l´integrazione socio-sanitaria e spero che voi Ambiti possiate nominare, in brevissimo tempo, un vostro rappresentante per ciascuna provincia per poter partire rapidamente con i lavori. Mancano solo le vostre designazioni. Farò poi un incontro in ogni provincia per una ricognizione sui bisogni e la presentazione degli obiettivi prioritari del Piano, secondo quello spirito di partecipazione che mi ha animato fino ad oggi".  
   
   
POLITICA ED ETICA SOCIALE: SERRACCHIANI, DECISIONE E PARTECIPAZIONE  
 
Udine, 26 maggio 2015 - Assunzione di responsabilità, importanza delle riforme e della comunicazione all´interno della formazione politica ma anche partecipazione nelle scelte democratiche e nuovi schemi decisionali. Sono stati, questi, alcuni dei temi affrontati il 23 maggio dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani intervenuta, come relatrice, all´incontro su "Decisione e partecipazione" nell´ambito della Scuola di Politica e Etica Sociale (Spes), il percorso biennale di alta formazione promosso dalla pastorale della cultura dell´Arcidiocesi di Udine in collaborazione con l´Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana. Serrracchiani ha risposto, puntualmente, alle domande del moderatore e direttore de La Vita Cattolica, Roberto Pensa, e alle richieste dei corsisti, offrendo una riflessione autorevole sulle dinamiche della decisione politica e sulle forme della partecipazione democratica. Fra gli argomenti affrontati è stata sottolineata l´importanza dell´assunzione di responsabilità che deve affiancare, ha rilevato la presidente, il principio di sussidiarietà per darne concretezza, e che si lega al tema del ruolo dell´istituzione e del chi fa cosa. "Non possiamo ridurre ciò che sta accadendo nel riassetto istituzionale alla sola semplificazione del sistema - ha indicato -; si superano le Province, si va verso l´aggregazione dei Comuni, si riformulano diversamente le competenze della Regione: questo viene attuato non solo per rispondere ad un criterio di semplificazione ma per un´esigenza legata all´assunzione di responsabilità" dove diventa importante sapere chi è il responsabile del procedimento amministrativo, di chi sono le competenze. Durante l´incontro, la presidente ha evidenziato la forza delle riforme attraverso cui è possibile coinvolgere "quelli che il cambiamento lo vogliono e a trascinare quelli che non lo vogliono", anche quando significa far nascere un confronto aspro e serrato "che fa parte, comunque, della chance democratica" e ha rilevato come sono cambiati metodi, luoghi e tempi per arrivare alla decisione politica perché, secondo la governatrice, c´è un difetto di rappresentanza da affrontare considerando che oggi, nessuno rappresenta più tutti e molti non si sentono rappresentati da nessuno. Si tratta di un problema di interlocuzione che fa sì che i processi decisionali seguano schemi che non sono più quelli a cui eravamo abituati. Serracchiani ha precisato, infatti, come lo schema decisionale sia modificato e come siano necessarie persone capaci di prendere decisioni e assumersi responsabilità anche quando la scelta non ha un ritorno in termini di consenso elettorale; questo è mancato ed è il motivo per cui, nel passato, sono state preferite opzioni di corto respiro. "La politica oggi - ha indicato Serracchiani - sta dando un aiuto formativo al Paese; questa politica sta cercando di dimostrare che si possono prendere decisioni e che ciò non esclude la condivisione, se pur in forme diverse", accanto all´assunzione di responsabilità e alla necessità di fare in fretta. "Tempi, luoghi, modi della condivisione e della partecipazione sono cambiati - ha aggiunto - ma la necessità che ci sia un luogo in cui discutere, un modo e un tempo per farlo resta", anche se in modo diverso rispetto al passato. Serracchiani ha toccato anche il tema delle risorse economiche, evidenziando come, oggi, esse siano ridotte e come un buon amministratore sia costretto ad impiegarle bene, individuando le priorità per utilizzarle al massimo e al meglio. Un altro punto sul quale si è soffermata ha riguardato, infine, la comunicazione in politica: "è fondamentale - ha precisato - sia per informare su ciò che facciamo sia per coinvolgere la nostra comunità rispetto ad un obiettivo" ma la comunicazione per Serracchiani "non si improvvisa" ed è efficace "se sai esattamente quello che vuoi dire, se sei padrone dell´argomento che stai esprimendo e, per farlo, è necessario essere preparati".  
   
   
TRENTO: LA FORMAZIONE DEI DIRIGENTI PUBBLICI PER TRAINARE IL CAMBIAMENTO DI TUTTA LA SOCIETÀ  
 
Trento, 26 maggio 2015 - "Siamo dentro il tempo in cui dobbiamo essere capaci di definire le priorità, ma per farlo abbiamo bisogno di una classe dirigente che si metta più in empatia con il cambiamento che i cittadini ci richiedono." Il governatore del Trentino ha riassunto così l´obiettivo del triplice seminario per manager pubblici che si è svolto in Sala Depero, nel palazzo sede della Provincia autonoma di Trento. Un obiettivo nel quale ricorre spesso la parola "sfida", a sottolineare le difficoltà e i vincoli che l´attuale contesto oppone alla necessità di cambiamento che investe anche le Amministrazioni pubbliche. Una sfida che parte dalla ridotta disponibilità di risorse e che "obbliga i decisori politici in primis a dire anche dei no" e al tempo stesso i dirigenti pubblici ad "aiutare i politici" a gestire il rapporto con una società esigente. Il seminario - il primo di tre appuntamenti che, dopo le giornate  dedicate ad indagare il rapporto tra "Istituzioni, norme e risultato", si rinnoveranno a settembre e ad ottobre - ha riempito la Sala Depero di oltre 170 alti funzionari e dirigenti di diverse amministrazioni, non solo locali, e proprio al carattere trasversale dell´iniziativa - nata anche grazie alla sinergia tra Trentino School of Management e Scuola Nazionale dell´Amministrazione - hanno fatto riferimento, aprendo i lavori, sia il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti sia Giovanni Tria, presidente della Sna. Sul tavolo dei relatori il giurista che in molti anni ha rappresentato un sicuro punto di riferimento, il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese. "Leggi e norme primarie nel nostro ordinamento - questo il concetto da cui è partito Cassese per la sua lezione magistrale - vincolano troppo e male, e principalmente vincolano ad un processo e non a un prodotto, cosicché le norme sono poste davanti al risultato". "Mi piace immaginare che la classe dirigente pubblica di questo Paese - ha detto poi il presidente della Provincia - sappia cogliere anche la sfida del merito e della valorizzazione di chi si impegna in una prospettiva di grande cambiamento". Rossi ha terminato il proprio intervento di saluto ricordando la riforma della dirigenza pubblica promossa dal governo provinciale: "Una riforma che cerca di stimolare la nostra classe dirigente, della quale siamo oggi molto soddisfatti ma che deve sapere ragionare in una logica di maggiore propensione al merito e di lavoro in rete". "Momento formativi come questo - ha concluso il governatore - vogliono essere utili a valorizzare il capitale umano: vogliamo garantire ai nostri dirigenti un´occasione di crescita per essere tutti più capaci di affrontare le sfide che ci stanno davanti". Formare la dirigenza pubblica, riconoscendone l´importante funzione innovatrice e il ruolo di mediazione, significa anche mettere un territorio nelle condizioni migliori per competere. Perchè - si è chiesto Giovanni Tria - in alcuni Paesi la produttività è più alta che in altri? "Le differenze dipendono dalle infrastrutture sociali, ovvero dalle istituzioni e dalle politiche pubbliche che sono capaci di invogliare gli individui ad accumulare competenze, e le infrastrutture sociali trentine sono valse a determinare differenze nella crescita tra questo ed altri territori". Al seminario sono intervenuti come relatori anche Luciano Hinna, professore di Economia delle aziende pubbliche all´Università Tor Vergata di Roma e presidente del Consiglio italiano per le Scienze sociali; Ermanno Granelli, presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Liguria; Gianfranco Cerea, professore di Economia pubblica all´Università di Trento e presidente di Cassa del Trentino, e il professor Antonio Schizzerotto, direttore dell´Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche.  
   
   
SCUP: APERTO IL BANDO PROVINCIALE TRENTINO DI PROGETTAZIONE PER GLI ENTI  
 
Trento, 26 maggio 2015 - Il nuovo servizio civile provinciale, denominato Scup (Servizio Civile Universale Provinciale) è oggi realtà. Dal primo aprile ad oggi sono già 109 i giovani che hanno preso servizio. Altri 31 partiranno dall’1 giugno. I primi a partire sono stati coloro che si sono iscritti al programma europeo Garanzia Giovani e che hanno scelto, tra le quattro possibilità attivate in provincia di Trento, il percorso D, ovvero il servizio civile. Da oggi, con tre scadenze, gli enti iscritti all’Albo provinciale del servizio civile, possono presentare progetti, per il servizio civile universale provinciale. La novità di questi nuovi progetti è che vi potranno aderire anche coloro che non hanno i requisiti di garanzia giovani, quindi anche gli studenti universitari. Tra le innovazioni che sono state introdotte in questa tornata c’è inoltre la certificazione delle competenze e l’autofinanziamento, ossia la possibilità per le organizzazioni di provvedere direttamente al compenso dei giovani. Sono 463.000 euro le risorse provinciali stanziate per questi nuovi progetti, saranno più di un centinaio i posti a disposizione. Il nuovo servizio civile provinciale è cambiato profondamente. Le parole chiave che ne stanno alla base sono flessibilità, meno burocrazia, più opportunità. Flessibilità perché i progetti possono avere una durata variabile che va dai 3 ai 12 mesi. I giovani ricevono mensilmente 433,80 euro. Meno burocrazia in quanto è stato semplificato l’iter sia di presentazione del progetto che di adesione. Più opportunità perché gli enti possono presentare progetti più volte l’anno, esistono quindi più “finestre” per i giovani per potervi accedere e non una unica come lo era prima. Da oggi, gli enti iscritti all’Albo provinciale del servizio civile, possono presentare proposte progettuali, per il servizio civile universale provinciale che sarà aperto anche agli studenti universitari. Tra le innovazioni che sono state introdotte in questo bando c’è la certificazione delle competenze e l’autofinanziamento, ossia la possibilità per le aziende private di presentare progetti che saranno finanziati in parte dalla Provincia e in parte dall’azienda stessa. Le proposte progettuali possono infatti rientrare nella tipologia A (progetti a totale finanziamento provinciale) oppure nella tipologia B (progetti parzialmente a carico del proponente) oppure nella tipologia C (progetti totalmente a carico del proponente). Ogni progetto può prevedere fino a 5 posti. Non è invece previsto un numero massimo di proposte progettuali che possono essere presentate da ogni soggetto proponente. Sono stati fissati nello specifico, per la consegna delle proposte progettuali, tre turni di proposizione. Entro le ore 12 dell’1 giugno possono essere presentati i progetti della tipologia C, ovvero quelli che non avranno contributo provinciale. In questo caso i progetti potranno partire dall’1 luglio. Ai due successivi turni possono essere presentati progetti di tutte e tre le tipologie (a totale e parziale finanziamento provinciale, e a totale carico del proponente). La prima scadenza di consegna dei progetti è fissata per le ore 12 del 15 giugno. In questo caso i progetti partiranno dal’1 settembre 2015. L’ultimo turno previsto ha una scadenza di presentazione dei progetti fissata all’1 ottobre e vedrà l’avvio dei ragazzi dall’1 dicembre 2015. Una volta presentati i progetti partirà l’iter di valutazione. I giovani avranno modo di scegliere il proprio progetto a partire dall’8 al 18 giugno per il primo turno, dal 3 al 23 luglio per il secondo e dal 22 ottobre all’11 novembre per il terzo. Le informazioni per i giovani, con le modalità di partecipazione, saranno disponibili sul sito http://www.Serviziocivile.provincia.tn.it/. “La risposta degli enti c’è stata – sottolinea il direttore dell’Ufficio giovani e Servizio civile Giampiero Girardi - e i progetti, attraverso i quali i giovani possono sperimentarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro non mancano”. Sono infatti 72 i progetti presentati fino ad oggi. Essi variano di durata, dai 3 ai 12 mesi, e anche di contenuti. Sono attivi su tutto il territorio provinciale e sono stati presentati da 35 realtà diverse. Sono stati fino ad ora 3 i turni di presentazione dei progetti e di candidatura dei ragazzi iscritti a garanzia giovani. Con questo nuovo bando ce ne saranno altri tre nel corso del 2015. Ma il servizio civile non è solo provinciale, è anche nazionale. Lo scorso aprile si è infatti chiuso il bando al quale hanno fatto richiesta 332 i giovani per 132 i posti disponibili. Che la strada intrapresa sia quella giusta ne è convinta l’assessora alle politiche giovanili Sara Ferrari “Crediamo che in un momento storico di difficoltà mai registrato prima, sia estremamente importante offrire ai nostri giovani occasioni cosi preziose per fare un´esperienza lavorativa, civile e formativa riconosciuta anche con una retribuzione. L´auspicio è che i giovani sappiano cogliere l´opportunità di sperimentarsi nel mondo del lavoro attraverso questa particolare esperienza".  
   
   
SARDEGNA, PIGLIARU: "LE MIGRAZIONI SONO OPPORTUNITÀ, DOBBIAMO IMPARARE A GOVERNARE I FLUSSI"  
 
 Cagliari, 26 Maggio 2015 - "La Sardegna non è un´isola": questo il titolo del convegno cui ha partecipato, questa sera nella sede della Fondazione Banco di Sardegna a Cagliari, il presidente della Regione Francesco Pigliaru. Organizzato dalla Fondazione insieme all´associazione "A buon diritto", l´incontro era incentrato sulla presentazione del rapporto "Flussi migratori e accoglienza 2011-2014". I lavori sono stati aperti dal presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Luigi Manconi, che ha sottolineato come le questioni che l´immigrazione pone alla Sardegna non siano diverse da quelle che pone a tutto il continente europeo. È spettato alla responsabile della ricerca "Accoglienza in Sardegna" Valentina Brinis presentare e illustrare i dati del rapporto. Antonello Cabras, presidente della Fondazione Banco di Sardegna, ha sottolineato come sia importante rovesciare la prospettiva, evidenziando il legame tra spopolamento e crisi, così da sviluppare un´azione più forte, a cominciare dall´accoglienza nelle università sarde di studenti provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo. A questo proposito Cabras ha annunciato la crezione da parte della Fondazione di 100 borse di studio destinate a questo scopo, a partire dal prossimo anno. Nel suo intervento il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha fatto il punto partendo dal contesto europeo delle politiche sull´immigrazione. "La strada è ancora lunga", ha spiegato Francesco Pigliaru. "Qualunque sia lo scenario finale, una cosa è certa: dobbiamo essere pronti ad accogliere. Non possiamo farci trovare impreparati, nella prima e soprattutto nella seconda accoglienza; al contrario, dobbiamo essere nelle condizioni di governare il flusso. Come Regione Sardegna, lavoriamo su un modello sardo di accoglienza partecipata che sia sostenibile per i territori e rispettoso delle persone da accogliere, valorizzando anche le esperienze, le risorse e le competenze, proprio quelle di cui parliamo oggi. Si tratta dunque di affrontare il problema dell´accoglienza e dell’integrazione nei territori, ma anche di investire nella cooperazione con alcuni dei Paesi di provenienza degli immigrati. L’esperienza in corso anche Programma Enpi, con i tanti progetti realizzati e in corso in diversi settori chiave per lo sviluppo - ha concluso il presidente della Regione -, ci ha dimostrato come lo spazio del Mediterraneo possa essere non solo un luogo di tragedie ma anche di costruzione di futuro e di dialogo."  
   
   
ROMA, IMMIGRAZIONE: SU SAN LORENZO NUMERI INFONDATI, CONTINUA IMPEGNO NELL’INTERESSE DELLA CITTA  
 
Roma, 26 maggio 2015 “Non è affatto sospeso il trasferimento degli ultimi rifugiati reduci dalla tendopoli di Ponte Mammolo”. Francesca Danese, assessora alle politiche sociali e abitative del Comune di Roma, interviene per smentire i numeri del tutto infondati, circolati in queste ore, e fare chiarezza rispetto alle polemiche pretestuose sollevate sul destino di poche decine di persone provenienti dall’insediamento di via Messi d’Oro sgomberato due settimane fa. “Sono ormai meno di venti, infatti, i rifugiati in attesa di una soluzione che troveremo nelle prossime ore, mentre per quanto riguarda San Lorenzo – precisa Danese – si tratta di garantire una sistemazione adeguata e condivisa a 21 ragazzi eritrei, e non centinaia come qualcuno vorrebbe far credere. Del resto anche la Prefettura, con la quale lavoriamo ogni giorno, non aveva mai ipotizzato il trasferimento di centinaia rifugiati nel quartiere di San Lorenzo. Inoltre – continua l’assessora alle Politiche sociali - voglio sottolineare che ogni soluzione, incluso il centro Baobab, è per definizione temporanea perché primo step di un percorso che mira a conferire, finalmente, integrazione e piena autonomia a persone che, è bene ricordare, non sono criminali, bensì donne e uomini con uno status preciso e una sofferenza atroce alle spalle. Roma – spiega ancora Danese - intende continuare a fare la propria parte. Per questo è necessario distribuire il carico dell’accoglienza, anche alleggerendo quei municipi come il 4, il 5 e il 6 che in questi anni, nonostante le difficoltà, hanno ospitato progetti Sprar e altri progetti di accoglienza e ai quali va il mio più sincero ringraziamento. Un percorso che intendiamo portare avanti di concerto con i municipi interessati. Ecco perché sabato avevo invitato il presidente Gerace a un incontro per parlare dell’accoglienza dei 21 eritrei, incontro che, però, il presidente ha deciso di abbandonare dopo poco. Da parte mia – conclude - ribadisco la totale disponibilità a continuare confronto, anche con cittadini e associazioni, per trovare insieme soluzioni condivise, come stiamo facendo anche in queste ore. Le porte del mio Assessorato infatti sono sempre aperte a tutti nell’interesse della città e dei romani”.  
   
   
IMMIGRAZIONE: CREARE IN ABRUZZO COMMISSIONE PER ASILO  
 
Pescara, 26 maggio 2015 - Sarà richiesto al ministero dell´Interno la costituzione in Abruzzo della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Lo ha annunciato l´assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, nel corso di una visita alle strutture di accoglienza gestite dalla Caritas di Pescara, insieme con il responsabile nazionale Welfare e Sociale del Pd, Micaela Campana. "La collocazione in Abruzzo della Commissione - ha spiegato l´Assessore - è un passaggio importante per accelerare le richieste di protezione internazionale che arrivano dai migranti e per dar modo alle strutture di prima accoglienza regionali di gestire meglio il flusso di migranti che arriva dalle coste del Sud". La Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, per le richieste abruzzesi, ha sede ad Ancona, ma il governo ha intenzione di creare altre sedi distaccate (attualmente ce ne sono 10 in sul territorio nazionale). La Commissione territoriale può riconoscere lo status di rifugiato e in questo caso rilascia un provvedimento che consente al richiedente di ritirare in Questura il permesso di soggiorno per asilo. L´assessore Sclocco ha poi confermato la strategia che sta mettendo in campo la Regione: "E´ nostra intenzione, per quanto possibile, governare l´emergenza migranti per non farci trovare impreparati nel caso in cui i numeri dovessero improvvisamente aumentare. In questo senso, dopo averlo fatto con le Prefetture nei prossimi giorni incontreremo i comuni abruzzesi in accordo con l´Anci. I comuni in questa fase sono destinati a recitare un ruolo di primaria importanza con competenze e responsabilità importanti, per questo la Regione ha intenzione di avviare con essi un percorso condiviso". La responsabile Welfare del Pd Micaela Campana ha voluto tratteggiare "l´azione del governo e la determinatezza del Commissario Federica Mogherini che hanno permesso all´Italia in poche settimane di uscire dall´isolamento. Il sistema di quote in discussione in Europa in queste settimane è un risultato straordinario che permetterà di fatto il superamento del regolamento di Dublino che ha costretto l´Italia, e gli altri paesi del Mediterraneo, ad accollarsi la gestione di migliaia di migranti. Inoltre, sul lungo periodo lo studio di un sistema di corridoi umanitari permetterà a chi ha diritto allo status di rifugiato di poter andare via dal proprio paese in sicurezza e non affidandosi ai criminali". Accompagnati dal direttore della Caritas don Marco Pagniello, Marinella Sclocco e Micaela Campana nella città adriatica hanno visitato la Casa dell´Accoglienza in via Alento, l´incubatore delle imprese sociali ai Colli ed infine l´emporio della solidarietà nel quartiere di San Donato, esperienza all´avanguardia nel campo della solidarietà alimentare, partita anni fa da Pescara ed ora ramificata su tutto il territorio nazionale con 80 empori attivi. "Si tratta - ha detto Campana - di realtà importanti che sposano la solidarietà con la dignità. Una cosa non scontata, ma che permette ai tanti poveri di poter continuare a fare la spesa, ma in maniera gratuita".  
   
   
IMMIGRAZIONE: A SULMONA ESPERIENZA STRAORDINARIA  
 
L´aquila, 26 maggio 2015 - La festa della solidarietà e dell´accoglienza. A Sulmona grande successo di pubblico ha ottenuto la manifestazione organizzata dall´associazione "Sine solo", che sta gestendo, insieme con le istituzione, l´accoglienza dei circa 20 profughi nord africani che alloggiano presso le strutture della Casasanta dell´Annunziata. Al Cinema Pacifico, alla presenza del sindaco, Giuseppe Ranalli, e dell´assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, la città ha conosciuto da vicino la nuova realtà di giovani costretti ad abbandonare il proprio Paese per ricostruirsi una nuova vita in Europa. "Il messaggio forte di solidarietà che arriva da Sulmona - ha detto l´assessore Marinella Sclocco - deve essere motivo di orgoglio per l´intera regione. È soprattutto la testimonianza di un nuovo approccio culturale che guarda al dramma che stanno vivendo migliaia di africani costretti a lasciare la loro terra per ricostruirsi una vita. La Regione - ha aggiunto l´Assessore - sta guidando il processo di accoglienza su tutto il territorio. Allo stato in Abruzzo ospitiamo circa 1000 profughi secondo le percentuali fissate dalla Conferenza delle Regioni lo scorso luglio; non registriamo problemi di ordine pubblico e tutte le comunità stanno rispondendo bene alle sollecitazioni richieste". L´esperienza di Sulmona, città nella quale si è costituito un comitato spontaneo di cittadini per raccolta di materiale donato in favore dei profughi, viene vista con interesse e si cerca di avviare processi di integrazione tra i profughi e la popolazione locale. Nella città peligna hanno trovato accoglienza circa 20 profughi, la maggior parte donne, provenienti dalla Nigeria, dal Senegal e dal Mali.  
   
   
UMBRIA, CENTRO REGIONALE PARI OPPORTUNITÀ: PUBBLICATO BANDO PER ISCRIZIONE ELENCO ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI FEMMINILI  
 
Perugia, 26 maggio 2015 – È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria (Bur n. 20 – Serie Avvisi e concorsi del 19 maggio 2015) l´avviso per la prima formazione dell´Elenco delle Associazioni e dei Movimenti femminili istituito presso il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria. Possono presentare domanda di iscrizione all´Elenco, entro il 30 giugno 2015, tutte le associazioni e i movimenti femminili senza scopo di lucro, la cui sede legale e/o operativa sia nel territorio umbro e il cui statuto o atto costitutivo prevedano, quali finalità primarie, quelle volte allo sviluppo e alla concreta attuazione del principio di pari opportunità tra uomini e donne, in conformità con i principi espressi nella legge istitutiva del Centro pari opportunità (L.r. 6/2009). Le associazioni e i movimenti che intendono fare richiesta di iscrizione all´Elenco devono svolgere attività, effettivamente comprovate, finalizzate all´affermazione dei principi di parità e di pari opportunità tra donne e uomini nella vita sociale, culturale, economica e politica. Nell´avviso sono riportati i criteri di ammissione ed esclusione, le modalità di iscrizione, il modello di domanda e ogni altra informazione utile ai fini della richiesta. L´avviso e il modello di domanda sono reperibili anche sul sito del Centro pari opportunità della Regione Umbria www.Centropariopportunita.regione.umbria.it  Per informazioni e chiarimenti, si può contattare la segreteria del Centro pari opportunità (telefono 075/5046905 - 6906 – 6901) o inviare una mail all´indirizzo di posta elettronica pariopportunita@regione.Umbria.it    
   
   
LA REGIONE LAZIO SOSTIENE LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO  
 
Roma, 26 maggio 2015 - La Regione sostiene misure di flessibilità per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e mette a disposizione voucher di sostegno alla genitorialità attraverso un programma finanziato con oltre 200mila euro e rivolto alle Piccole e Medie Imprese. L’obiettivo è favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e consolidare, estendere e rafforzare sul territorio iniziative con cui promuovere l’equilibrio tra la vita familiare e la partecipazione delle donne e degli uomini all’interno del mercato del lavoro, favorendo le pari opportunità e contribuendo ad accrescere la produttività delle imprese. L’avviso è rivolto alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti di imprese, e piccole e medie imprese: i piani di conciliazione saranno sostenuti attraverso voucher per usufruire di servizi di cura e supporto familiare: dai servizi di trasporto casa-scuola alla baby-sitter, assistenza familiare. La misura prevede una priorità per dipendenti con figli minori e nei casi in cui ci siano familiari con disabilità o non autosufficienti o famiglie monoparentali. L’avviso è stato pubblicato su www.Portalavoro.regione.lazio.it  La scadenza è prevista per il prossimo 5 giugno alle ore 12,00. Le richieste di chiarimento potranno essere inoltrate via mail, entro e non oltre il 30 maggio 2015, all’indirizzo conciliazionelavorofamiglia@regione.Lazio.it