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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2015
BRUXELLES: RIUNIONI DELLE COMMISSIONI E DELEGAZIONI, DAL 15 AL 21 GIUGNO 2015  
 
 Bruxelles, 16 giugno 2015 - Clonazione degli animali. Due progetti di legge per vietare la clonazione degli animali della fattoria e le importazioni di prodotti ottenuti da animali clonati, su etica, salute umana e per motivi di benessere degli animali, sarà messo ai voti nelle commissioni ambiente e agricoltura. Problemi aperti includono la durata del divieto e le eccezioni, ad esempio per scopi di ricerca. (Mercoledì). Draghi. Economica e monetaria i deputati di comitato di affari si incontrano Presidente della Bce Mario Draghi al dibattito il legame di programma e sovrano in corso Quantitative Easing acquisti, tra le altre cose. Membri rischiano anche di discutere lo stato di avanzamento nei colloqui tra Grecia e i suoi creditori internazionali. (Lunedì). Copyright. I deputati verranno darà loro ingresso su una grande riforma copyright Eu, che la Commissione intende presentare entro la fine del 2015. Legal Affairs Comitato i deputati voteranno una bozza di risoluzione probabile per affrontare questioni come geoblocking, armonizzare le norme sul copyright e remunerazione degli autori. (Martedì). Governance economica. Pareri del Parlamento sull´architettura di governance economica dell´Ue, comprese le raccomandazioni per le modifiche, saranno stabiliti in un progetto di risoluzione che sarà votato dal economico e monetari. Capi di stato o di governo sono a discutere le regole di coordinamento della politica economica in un vertice il 25-26 giugno. (Martedì). Segreti commerciali. Un progetto di legge che mira a proteggere meglio le imprese dell´Ue contro il furto o l´abuso di segreti commerciali di, ad esempio, hacking, corruzione e violazione del contratto, rispettando la libertà di espressione, specialmente per i delatori, è per un voto in commissione giuridica. (Martedì). Unione dei mercati dei capitali. Consigli su come integrare i mercati di capitali al fine di rafforzare i flussi di capitali transfrontalieri e migliorare l´accesso ai finanziamenti per le imprese, in particolare le Pmi, saranno stabiliti in una risoluzione che sarà votato dal economico e monetari. (Lunedì). Assemblea parlamentare paritetica Acp-ue. Una delegazione del Pe partecipa la 29ª sessione app Acp-ue a Suva (Fiji) dove i deputati e i loro omologhi dei parlamenti nazionali dei paesi in Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) discuteranno e votare risoluzioni in materia di istruzione, finanziamento degli investimenti e commercio, diversità culturale e diritti umani. (Dal lunedì al mercoledì). Diario del Presidente. Presidente Schulz incontrerà il Presidente Jean-claude Juncker, Presidente del Consiglio Donald Tusk, Presidente della Bce Mario Draghi e il Presidente dell´Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem il martedì per discutere la relazione "5 Presidenti" sul completamento dell´Uem. Onorevole Schulz incontrerà greco salute e ministro della sicurezza sociale Panagiotis Kouroumplis e Uk Trade Union Congress generale segretario Frances Lorraine o ´ Grady il mercoledì. Poi si recherà a Londra per incontrare il primo ministro David Cameron e ministro degli affari esteri Philip Hammond, tra gli altri, il giovedì. Conferenza stampa. Il servizio di stampa di Ep terrà una conferenza stampa sulle attività della settimana alle ore 11.00 il lunedì nella sala conferenza stampa "Anna Politkovskaja" Ep, Bruxelles. I giornalisti possono utilizzare #Epressbriefing porre domande sul lavoro dei comitati prima e durante il briefing tramite il nostro account di Twitter stampa @Europarlpress.  
   
   
BCE: MARIO DRAGHI RELAZIONE SUGLI AFFARI ECONOMICI E MONETARI AGLI EURODEPUTATI  
 
Bruxelles, 16 giugno 2015 Di seguito l’intervento del presidente della Bce Mario Draghi per il secondo dialogo monetario di quest´anno. La Banca centrale europea sta facendo tutto il possibile per facilitare il buon esito delle trattative in corso con la Grecia, il presidente della Bce Mario Draghi ha assicurato Economici E Monetari Comitato deputati il ​​Lunedi. Ma ha anche messo in chiaro di cristallo che in ultima analisi, l´erogazione ulteriore assistenza finanziaria alla Grecia è "una decisione politica che dovrà essere presa dai politici eletti, non dai banchieri centrali". Sostegno dell´area euro per revocare tappo nelle aziende T-bill banche greche - Alla domanda circa le massimali per sostegno straordinario di liquidità della Bce (Ela) per la Grecia, Draghi ha detto che potrebbero essere estesi oltre l´attuale 83000000000 €, "fintanto che le banche greche sono solventi e hanno garanzie sufficienti". Ma per il Consiglio della Bce a riconsiderare la sua tetto massimo al volume di fatture greci proprie (Buoni del Tesoro - di debito a breve termine), che le banche greche possono essere ricoperti, ci deve essere una prospettiva credibile che membri della zona euro saranno erogare fondi del programma, ha ha spiegato, aggiungendo che "è necessario un accordo forte e credibile con la Grecia, non solo nell´interesse della Grecia, ma anche della zona euro nel suo insieme. Mentre tutti gli attori dovranno ora andare il miglio supplementare, la palla si trova esattamente nel il campo del governo greco ad adottare le misure necessarie ". "Quantum Leap" necessario per completare l´Uem - Draghi ha fatto eco un invito a "mosse coraggiose e rapide per rafforzare sostanzialmente Uem governo" di presidente di commissione Roberto Gualtieri (S & D, It), il quale ha avvertito che "solo le istituzioni più forti comuni possono prevenire le dinamiche della politica nazionale di mettere l´interesse comune europeo rischio ". Draghi rivelato nulla circa i cosiddetti "quattro presidenti relazione", a causa da un giorno all´altro, sul futuro quadro dell´Uem governo, ma ha ribadito il suo appello per un "salto di qualità" per completarlo. "La situazione in Grecia ci ricorda ancora una volta che l´Unione economica e monetaria è una costruzione incompiuta finché non abbiamo tutti gli strumenti per garantire che tutti i membri della zona euro sono economicamente, fiscalmente e finanziariamente sufficientemente elastici", ha detto.  
   
   
PARITETICA ACP-UE DELL´ASSEMBLEA PARLAMENTARE: "NON LIMITARE I DIRITTI UMANI IN NOME DELLA DIVERSITÀ CULTURALE", HA DETTO LOUIS MICHEL  
 
Bruxelles, 16 giugno 2015 - "Non ci può essere alcun relativismo culturale dove i diritti umani sono preoccupati", ha detto Louis Michel (Alde, Be) il Lunedi, all´inizio della riunione 29 dell´Assemblea parlamentare paritetica Acp-ue, a Suva, Fiji. Ha detto che i diritti umani non possono essere violati in nome della diversità culturale, aggiungendo che la questione è stata al centro delle discussioni in Europa, così come nei paesi Acp. Durante la seduta di apertura, alla presenza del Primo Ministro Josaia Vorege Bainimarama di Figi, Michel e il suo co-presidente Acp, Fitz A Jackson, hanno espresso le loro condoglianze alle vittime del ciclone Pam, che aveva devastato Vanuatu e colpito anche i paesi limitrofi a marzo, ed è stato oggetto di una risoluzione urgente votata dall´Assemblea il Mercoledì. L´incontro App è stata l´occasione per affrontare i bisogni specifici e le sfide particolari che sono propri della regione del Pacifico, hanno detto, ringraziando le autorità delle Figi per aver ospitato l´Assemblea. L´ordine del giorno App comprendeva anche le risorse naturali, le sfide del cambiamento climatico per Stati insulari e la necessità di elezioni per facilitare la transizione nella Repubblica Centrafricana. Diversità culturale e diritti umani Michel ha detto all´assemblea che la diversità culturale non poteva essere usato come argomento per aver violato i diritti umani, sanciti dal diritto internazionale, ha sottolineato che "relativismo culturale" non era accettabile e ha detto la gente dovrebbe avere il coraggio di ricordare che nella società umana questo tipo di equazione non era possibile. Diversità culturale e diritti umani nei paesi Acp e Ue è l´oggetto di una risoluzione da commissione politica dell´App da votare il Mercoledì. Problemi della regione del Pacifico I piccoli stati insulari sono gravemente colpiti dai cambiamenti climatici e keynote il dibattito dell´Assemblea si concentrerà sui mari e sugli oceani, tra cui lo sfruttamento delle risorse naturali in questo ambiente. "Le decisioni prese nelle sedi internazionali", come l´Organizzazione mondiale del commercio (Omc), la Conferenza sul cambiamento climatico Cop 21 e l´Unione europea, "può avere conseguenze importanti per lo sviluppo di questi paesi, che sono così lontani dai centri di potere ", ha detto il signor Jackson. Egli ha sottolineato che l´App "è una posizione unica per essere il fautore dello sviluppo per la gente del Sud e del Nord". E ´stata una piattaforma, ha detto, che potrebbe essere utilizzato per mostrare al mondo che "lo sviluppo non è una somma zero gioco: può e deve essere una win-win causa ". Repubblica Centrafricana Michel ha detto all´assemblea che le elezioni devono essere tenute nella Repubblica centrafricana il più vicino possibile alla data inizialmente prevista. Egli ha sottolineato che "la pace in macchina non sarà possibile senza uno sforzo internazionale sostenuto" e ha reso omaggio alle autorità di transizione, chiedendo le elezioni che si terranno il più rapidamente possibile, al fine di dare loro legittimità democratica. Sig. Jackson ha sottolineato che macchina era "un paese con un enorme potenziale di sviluppo", che "ha bisogno di una soluzione che garantisca la pace duratura, non un accordo di patchwork che potrebbe mischia al più piccolo crisi". L´assemblea passerà una risoluzione sulla situazione nella Repubblica Centrafricana. Fiji Michel si è congratulato con il primo ministro delle Figi sugli sviluppi positivi e recenti progressi che sono stati beneficiando gli abitanti di Fiji. Ha chiamato per il successo delle elezioni democratiche nel mese di settembre 2014 per preservare e sperava che Fiji avrebbe continuato sulla stessa strada e avrebbe prosperato. Assemblea parlamentare 29 paritetica Acp-ue L´assemblea parlamentare paritetica Acp-ue (App) riunisce i rappresentanti eletti dell´Unione europea (Ue) ei paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp), con gli eurodeputati ei deputati dei 78 Stati firmatari dell´accordo di Cotonou, che è la base per la cooperazione allo sviluppo Acp-ue. L´assemblea voterà Mercoledì 17 giugno su tre risoluzioni: Sfide e opportunità nel campo dell´istruzione e della formazione professionale nei paesi Acp: discussione e votazione di Mercoledì - correlatori Musa Hussein Naib (Eritrea) e Francesc Gambus (Ppe) Il finanziamento degli investimenti e del commercio, comprese le infrastrutture, nei paesi Acp dal meccanismo di fusione dell´Ue: dibattito Lunedi e, voto mercoledì - correlatori Malement Liahosoa (Madagascar) e David Martin (S & D) Diversità culturale e diritti umani nei paesi Acp e Ue: dibattito Martedì e il Mercoledì votazione - correlatori Abdoulaye Touré (Costa d´Avorio) e Davor Ivo Stier (Ppe). Due temi urgenti saranno discusse e liquidata con risoluzioni: Il disastro naturale in Vanuatu (e gli stati limitrofi): la via da seguire, compresa la cooperazione regionale: dibattito Martedì e Mercoledì votazione, con la partecipazione di Osnat Lubrani, Nazioni Unite Resident Coordinator & Undp Rappresentante La situazione nella Repubblica centrafricana: dibattito e votazione Mercoledì.  
   
   
UE: VERSO UNA LOTTA PIÙ EFFICACE CONTRO IL TERRORISMO  
 
Bruxelles, 16 giugno 2015 - L’adozione del protocollo aggiuntivo è un importante passo avanti in vista di una più decisa risposta europea al terrorismo, in particolare alla minaccia rappresentata dai terroristi combattenti stranieri. Il protocollo implementa alcune disposizioni della risoluzione 2178 (2014) del Consiglio di sicurezza dell’Onu sui terroristi combattenti stranieri, come la criminalizzazione di attività quali recarsi in paesi terzi a fini terroristici (ad esempio per ricevere addestramento terroristico) o la partecipazione ad attività di gruppi terroristici o a formazione a scopi di terrorismo. La Convenzione prevede che tutte le parti firmatarie designino punti di contatto permanenti per agevolare un rapido scambio di informazioni su persone sospettate di viaggi all’estero a scopi terroristici. Finora l’Ue non ha firmato la Convenzione, né il suo protocollo aggiuntivo, ma ha attuato alcune delle loro disposizioni nella decisione quadro del 2008 sul terrorismo. Poiché il protocollo costituisce un´aggiunta alla Convenzione, la Commissione intende firmare entrambi contemporaneamente, per aprire la strada per l’attuazione delle loro disposizioni. Come annunciato nell’Agenda europea sulla sicurezza, nel corso di quest´anno la Commissione effettuerà la valutazione d’impatto della decisione quadro del Consiglio del 2008 sulla lotta al terrorismo per aggiornarla nel 2016. Tenere conto del protocollo sarà fondamentale per l´aggiornamento. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/dgs/home-affairs/e-library/documents/basic-documents/docs/eu_agenda_on_security_it.pdf     
   
   
PROGETTI EUROPEI, AL VIA IL PROGRAMMA TRANSFRONTALIERO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO  
 
 Firenze 16 giugno 2015 – Nuovo importante risultato è stato ottenuto dalla Toscana nell´ambito dei programmi comunitari a titolarità regionale. Dopo l´approvazione dei Por Fse e Fesr per il 2014-2020 con la decisione C(2015) 4102, la Commissione europea ha dato il via libera ufficiale al Programma transfrontaliero Italia-francia Marittimo, un´altra notevole opportunità per la costa della nostra regione. L´area coperta dal programma è infatti il Tirreno settentrionale oltre alla Corsica, la Sardegna, la Liguria e i dipartimenti francesi delle Alpi Marittime e del Var, che si trovano in Provenza-alpi-costa Azzurra (Paca). Rispetto ai precedenti periodi di programmazione, per la prima volta gli obiettivi e le misure sono spostate a favore della competitività delle imprese e della valorizzazione delle risorse naturali e culturali. Gli strumenti, tra le altre cose, riguardano la prevenzione dei rischi naturali, il miglioramento dell´accesso ai servizi di trasporto, la promozione dell´occupazione e l´inclusione sociale. Quattro assi di intervento che puntano a rendere i territori più competitivi, favorendo la crescita delle imprese nelle filiere transfrontaliere, migliorando porti, trasporti e multimodalità, cercando di mettere insieme sostenibilità, sicurezza in mare, valorizzazione delle risorse naturali e culturali e promuovendo l´aumento delle opportunità di lavoro sostenibile e di qualità. Sono interessate le imprese specificatamente della nautica e della cantieristica, quelle del turismo innovativo e sostenibile o impegnate nelle biotecnologie nelle energie rinnovabili ma anche i porti turistici, le università ed i centri di ricerca. Anche gli enti pubblici, le camere di commercio, le associazioni di categoria potranno accedere alle opportunità del programma. Per la promozione della competitività delle imprese nelle filiere transfrontaliere è stato attribuito un contributo pari a 41 milioni e 287 mila euro. Per la protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e la gestione dei rischi ci saranno a disposizione 97 milioni e 588 mila euro. Per il miglioramento della connessione dei territori e della sostenibilità delle attività portuali il contributo sarà di 30 milioni e 965 mila euro. Altri 17 milioni e 828 mila euro saranno utilizzati per l´aumento delle opportunità di lavoro: attraverso l´inserimento in filiere di attività transfrontaliere, il sostegno all´autoimprenditorialità, alla microimpresa e all´impresa sociale e solidale. I risultati attesi sono rilevanti: si stima che almeno 1000 aziende potranno ricevere un sostegno per le loro attività relative alla crescita ´blu´ e ´verde´ (marino / cantieristica, il turismo sostenibile, delle biotecnologie e delle energie rinnovabili); 57 nuove istituzioni pubbliche potranno mettere in campo strategie di gestione del rischio ambientale. Saranno assunte 10 azioni comuni per preservare e promuovere il patrimonio naturale e culturale; 6 piani inediti saranno attuati per ridurre l´inquinamento acustico e 9 per il trasporto sostenibile. Inoltre, si prevede una significativa riduzione degli incidenti marittimi attraverso azioni mirate e controllo preventivo. Il programma dispone di un budget di oltre 199.000.000 di euro di cui 169 stanziati dall´Unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il restante 15% sarà finanziato a livello nazionale.  
   
   
MARCHE: PRESIDENTE CERISCIOLI, GIORNATA DI VISITE ISTITUZIONALI.  
 
Ancona, 16 giugno 2015 – Ieri prima giornata di lavoro ufficiale del neo presidente della Regione, Luca Ceriscioli. Giorno di visite istituzionali. Come da protocollo primo incontro, in municipio, con il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, nel corso del quale si sono affrontati diversi temi: dalle infrastrutture, alla questione dell´autorità portuale di Ancona e, con il primo cittadino del capoluogo marchigiano, concordato anche un incontro a breve per affrontare il tema del pediatrico Salesi. Visita anche alla presidente della Provincia di Ancona, Liana Serrani. I due amministratori si sono soffermati sul nodo del passaggio di competenze dalle Province alla Regione e fissato l´impegno a partecipare alla prossima tappa con l´osservatorio. Colloquio anche con il prefetto Raffaele Cannizzaro, nel quale, nell´ambito dei rapporti di collaborazione istituzionale, si sono affrontate le principali criticità del territorio marchigiano. Ultima visita alla Corte di Appello con il presidente Carmelo Marino. Mezz´ora di incontro nel corso del quale si è affrontato il tema dell´accordo per il sostegno della regione Marche alla convenzione dedicata ai tirocini che si svolgono presso i tribunali che presto verrà approvata dalla prossima giunta.  
   
   
REGIONE. NOTIFICATA LA PROCLAMAZIONE DI ZAIA PRESIDENTE DEL VENETO  
 
Venezia, 16 giugno 2015 - Ieri la Corte d´Appello di Venezia ha notificato la proclamazione del nuovo Presidente del Veneto, Luca Zaia. Dalla data della proclamazione cessa la precedente Giunta regionale e decorrono i vari adempimenti previsti dalla legge, fra i quali spicca quello relativo alla nomina della nuova Giunta che dovrà essere varata entro dieci giorni.  
   
   
OLIVERIO SUL COMPLETAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CALABRIA: “SIAMO IN DIRITTURA D’ARRIVO”  
 
Catanzaro, 16 giugno 2015 - “Siamo in dirittura d’arrivo”. Così il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha risposto a chi gli ha chiesto notizie circa il completamento della Giunta regionale nel corso di una conferenza stampa del Pd svoltasi questa mattina a Lamezia Terme. “Siamo in dirittura di arrivo –ha rimarcato Oliverio- anche perché sta per scadere il termine che ci siamo dati per la modifica dello Statuto regionale. E’ stata una scelta obbligata che ci ha caricato di grandi responsabilità ed attraverso la quale finalmente anche la nostra Regione va ad allinearsi alle altre Regioni del Paese. Ora non ci saranno più vincoli e distorsioni che impediranno il pieno dispiegamento delle responsabilità del presidente eletto direttamente dagli elettori. Ricordo, inoltre, chenelle scorse settimane abbiamo operato già alcune scelte importanti, che riguardano la nomina dei primi Direttori Generali per le quali abbiamo impiegato circa quattro mesi a causa della procedura complessa che regola questa materia. Nella prossima settimana incontrerò il Commissario Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone per presentargli la bozza anticorruzione che approveremo subito dopo e sulla quale procederemo ad una rotazione delle responsabilità nei ruoli apicali all’interno della Regione”. “Da lunedì prossimo, insomma –ha concluso il Presidente della Giunta regionale- si aprirà in Calabria una fase politica interessante”.  
   
   
PIANETA LOMBARDIA, MARONI: PRESTO GEMELLAGGIO CON LIGURIA  
 
Milano, 16 giugno 2015 - "Pianeta Lombardia è pronto a ospitare, da subito, la Liguria". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando - insiemeall´assessore alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala - nel padiglione di Expo 2015 dedicato alla nostra regione, il presidente e il vice presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e Sonia Viale. Pianeta Lombardia - Maroni ha illustrato a Toti i tre piani e il funzionamento di Pianeta Lombardia. "Al piano terra, ad accogliere i visitatori - ha spiegato il governatore lombardo - ci sono gli ologrammi di Teodolinda e Virgilio; uniamo il passato col futuro, i personaggi storici con la modernità degli ologrammi, per meglio conoscere la nostra storia e le nostre radici". Gemellaggio - "A Pianeta Lombardia - ha sottolineato Maroni - avvengono, quotidianamente, incontri istituzionali. Se la Liguria ha bisogno di spazi, - ha concluso il governatore lombardo rivolgendosi al presidente della Liguria - siamo disposti a ospitarvi anche da domani, in attesa del gemellaggio vero e proprio tra Lombardia e Liguria.  
   
   
LA RIFORMA ISTITUZIONALE DEL LAZIO: SERVIZI PIÙ SEMPLICI PER CITTADINI  
 
Roma, 16 giugno 2015 - La Regione va avanti con il processo di innovazione della macchina amministrativa. L’obiettivo è aumentare l’efficienza e razionalizzare i centri di gestione eliminando il più possibile la sovrapposizione delle competenze. Un modo per combattere il malaffare e aumentare la trasparenza. Una migliore definizione dei rapporti tra i vari soggetti istituzionali. La Regione intende cogliere al meglio l’opportunità rappresentata dalla legge Delrio. La proposta di legge della Regione per la sua attuazione si propone proprio di mettere a sistema una serie di norme nazionali e regionali. Ecco in particolare tre obiettivi principali: 1. Favorire l’esercizio in forma associata delle province e il potenziamento delle associazioni di comuni. Un obiettivo altamente strategico soprattutto in vista del lancio della nuova programmazione Ue 14-20. La Regione darà infatti priorità proprio alle proposte dei comuni associati. Con progetti integrati si crea sviluppo e si coinvolgono in maniera armonica i territori. 2. Procedere con il processo di conferimento delle funzioni alla città metropolitana. 3. Sicurezza per centinaia di lavoratori. La Regione si farà carico del personale in sovrannumero delle Province che al momento è assegnato alla Regione. Uno schema unico e chiaro per ciascuna materia. Con la nuova legge la Regione espone le competenze di ciascun livello di governo, da quello comunale fino a quello regionale, secondo un principio di sussidiarietà: dallo sport alla formazione professionale, dal turismo all’ambiente. Garanzie per tutto il personale in sovrannumero delle Province. Si tratta di 534 unità in totale: i lavoratori saranno tutti assorbiti dalla Regione. Il numero non comprende gli oltre 900 dipendenti dei centri per l´impiego e della polizia provinciale. Le coperture saranno garantite dalle risorse precedentemente destinate alle Province e attraverso il turn over regionale. Un modo per semplificare, a partire dalla Regione e dai suoi enti e dal rapporto tra regione ed enti locali, con attribuzioni univoche, responsabilità chiare; eliminando sovrapposizioni di funzioni. La proposta si integra con un’azione già avviata con una serie di testi unici come quelli che abbiamo adottato per il commercio e l’artigianato e l’urbanistica. Via una serie di leggi. Snellire l’apparato normativo per rendere più coerente il rapporto tra norme di diversi enti : è un pezzo fondamentale dell’azione della Regione, ponendo fine al principio che tutti fanno tutto e favorendo la collaborazione tra diverse parti dello Stato: tutto ciò costituisce un elemento essenziale di efficienza. "Oggi su dieci chilometri di strada c´è una differenza tra la manutenzione straordinaria, che doveva fare la Regione per una buca, e la manutenzione ordinaria che dovevano fare le Province per la stessa buca: si litigava e rimanevano le buche- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: con la semplificazione la manutenzione stradale è in mano alla Regione". Il cuore della riforma di riordino - ha detto ancora Zingaretti- è proprio quello di puntare a competenze uniche, anche grazie alle nuove tecnologie e all´online, semplificando la parte burocratica”.  
   
   
CASA, PROGRAMMI TERRITORIALI INTEGRATI, FORMAZIONE E AGRICOLTURA SONO STATI I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 16 giugno 2015 - Programma Casa. Come proposto dall’assessore Augusto Ferrari, gli operatori finanziati con il “Programma Casa: 10.000 alloggi entro il 2012” per le misure di intervento Agevolata e Agevolata anziani potranno assegnare gli alloggi ancora liberi a persone con meno di 65 anni, purché in possesso degli altri requisiti previsti dal bando, qualora nelle graduatorie stilate dai Comuni e dalle Agenzie territoriali per la casa e tra i soci delle cooperative sia presente un numero di anziani inferiore agli appartamenti disponibili. L’impossibilità di assegnare tutti gli alloggi non permette infatti di rispettare completamente le finalità del programma e comporta un mancato introito dei canoni di godimento o locazione. E’ stato poi concesso all’Atc del Piemonte centrale di utilizzare 1.200.000 euro derivanti da risparmi su programmi già conclusi per la realizzazione di ulteriori interventi destinati all’eliminazione delle barriere architettoniche negli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Programmi territoriali integrati. Deliberati, su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, gli schemi di accordo relativi ai seguenti Programmi territoriali integrati: Piana alessandrina (che si avvale di un contributo regionale di 1.918.650 euro), Innovare in Novara (contributo di 1.918.650 euro), Sviluppo sostenibile delle Valli di Lanzo e del Canavese (1.918.650 euro), Metromontano (1.918.650. Euro) Vco Qualità in movimento (2.302.390 euro), Canavese Business Park (2.302.390 euro), Industria&natura: uno sviluppo sostenibile per la città dei due laghi (1.423.650). Formazione continua. La dotazione finanziaria della direttiva per le azioni di formazione continua ad iniziativa individuale dei lavoratori viene incrementata, su proposta dell’assessore Gianna Pentenero, con i 2.375.700 euro resi disponibili da alcuni decreti interministeriali. Sarà così possibile assicurare la continuità del servizio agli assegnatari dei buoni di partecipazione fino ai primi mesi del 2017. Infrastrutture irrigue. Accogliendo una proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, è stato deciso che la somma di 2.680.000 euro derivante da risorse di provenienza statale venga interamente destinata al ripristino delle infrastrutture irrigue di competenza della Regione che sono state danneggiate dalle avversità verificatesi nel 2013 e nel primo trimestre 2014. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Francesco Balocco, il testo dello statuto dell’Agenzia della mobilità piemontese; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, la proroga al 31 ottobre 2015 dell’attuazione della misura del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 che sostiene la promozione dei prodotti agroalimentari di qualità negli eventi di maggior rilievo, la richiesta dal Ministero delle Politiche agricole della declaratoria del carattere di eccezionalità delle piogge persistenti che si sono abbattute nella province di Asti e Cuneo nel mese di marzo 2015; - su proposta dell’assessore Antonella Parigi, la designazione di Maddalena Bumma e Carlo Pession quali rappresentanti della Regione nel consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Piemonte Europa e l’individuazione di Maddalena Bumma quale presidente del cda; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, lo schema di convenzione con il Corpo forestale dello Stato per il censimento degli alberi monumentali, la variante strutturale al piano regolatore di Prato Sesia, lo schema definitivo del contratto di fiume del torrente Agogna (Novara), che definisce gli obiettivi prioritari, la struttura organizzativa ed i soggetti partecipanti.  
   
   
FVG, FSE: IN UN CONFRONTO IL PUNTO SULLA PROGRAMMAZIONE 2014/2020  
 
Trieste, 16 giugno 2015 - Con la presenza, accanto all´assessore Loredana Panariti, di rappresentanti delle autorità comunitarie e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la partecipazione delle parti sociali, delle rappresentanze della scuola, dell´università, degli enti di formazione professionale, delle componenti degli enti locali operanti nell´area del lavoro e delle politiche sociali, si è svolto nei giorni scorsi a Udine un evento nel quale la Regione ha fatto il punto su quanto realizzato sino ad oggi in merito alla programmazione europea e, nello specifico, alle attività previste per il programma 2014/2020. L´avvio della programmazione delle attività e l´impegno delle risorse del Fondo Sociale Europeo per la fase 2014/2020 hanno ottenuto una lusinghiera condivisione che rappresenta pertanto una positiva precondizione per la migliore gestione dell´intervento. Sotto l´aspetto finanziario e grazie a risorse aggiuntive assicurate anche dal bilancio regionale, il dato dell´impegno di spesa è superiore al 108% - oltre 342 milioni di euro a fronte di un piano finanziario di poco superiore a 316,5 milioni di euro; anche il dato della spesa è positivo, attestandosi al 97,7% al 30 aprile 2015 laddove, è bene ricordare, il termine ultimo per l´effettivo utilizzo delle risorse impegnate è fissato alla data del 31 dicembre 2015. Per quanto riguarda i destinatari, vale a dire le persone che hanno beneficiato, sul territorio regionale, delle azioni finanziate dal programma, il dato supera quota 292 mila laddove il dato previsionale del programma si attestava sulle 200 mila unità. Una ragguardevole capacità di coinvolgimento, quindi, frutto della attiva e integrata partecipazione dei vari attori pubblici e privati coinvolti - strutture dell´Amministrazione regionale, servizi pubblici per il lavoro delle Province, sistema educativo e formativo, imprese. Per quanto riguarda l´avvio del periodo di programmazione 2014/2020, è stato sottolineato lo sforzo per garantire la concentrazione delle risorse finanziarie rispetto ad un ristretto numero di priorità; sforzo di concentrazione connesso a precise indicazioni derivanti in tal senso dalla normativa comunitaria ma funzionali anche ad assicurare un impatto adeguato delle azioni a fronte di un quadro finanziario che vede un calo di quasi il 20% rispetto al periodo precedente - da oltre 316,5 milioni di euro a poco più di 276,4 milioni di euro. Priorità, pertanto, che riguardano le misure a favore di disoccupati e giovani, con attività formative e tirocini in grado di corrispondere strettamente alla domanda di lavoro delle imprese, con azioni in grado di dare rimotivazione a coloro che hanno quasi smesso la ricerca del lavoro, con l´intervento integrato dei servizi pubblici e privati del lavoro per la ricerca e accompagnamento al lavoro; che affrontano e rafforzano l´azione già realizzata dall´Amministrazione regionale e dai servizi sociali dei Comuni per la presa in carico anche ai fini occupazionali delle fasce più svantaggiate della popolazione nell´ampio quadro dell´inclusione attiva; che combattono la povertà con misure che integrano e ampliano il sostegno alle famiglie in maggiore difficoltà per l´accesso ai servizi per la prima infanzia; che intervengono con misure di carattere formativo rivolte agli adulti ai fini del conseguimento di una qualifica professionale o dell´accrescimento delle competenze in aree a potenziale impatto occupazionale - green economy, blue economy, servizi alla persona, valorizzazione del patrimonio culturale; che garantiscano supporto alla cosiddetta S3, la Strategia di Specializzazione intelligente che traccia le direttrici strategiche per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l´innovazione, con interventi che ampliano l´offerta in tema di dottorati di ricerca e assegni di ricerca; che danno continuità, anche ampliandola, alla formazione tecnica superiore conformata alla domanda delle imprese e che ha sin qui evidenziato riscontri occupazionali di assoluto rilievo; che consentano di definire una strutturazione e dispositivi in grado di realizzare al meglio la mobilità formativa e professionale internazionale. Queste priorità hanno già trovato la loro attuazione a poco più di tre mesi dalla approvazione del Programma 2014/2020. È infatti del mese di marzo l´adozione, da parte della Giunta regionale, del documento che individua una prima serie di azioni da realizzare, con specifico riferimento al 2015 e attraverso progettualità anche di valenza pluriennale. Tale prima fase di attuazione del programma vede l´attivazione di poco più di 100 milioni di euro, pari a circa il 38% della disponibilità totale del programma; i primi avvisi pubblici sono già stati emanati e una iniziale parte delle attività ha già trovato avvio. L´assessore Panariti in proposito ha sottolineato come lo sforzo prodotto dagli uffici nell´anno e mezzo di preparazione del programma ha fatto sì che il documento regionale sia stato approvato nello scorso dicembre, nel primo gruppo a livello europeo; in tal modo è stato possibile dare immediato avvio alle attività che possono costituire un effettivo strumento in grado di affrontare meglio la difficile fase occupazionale e economico sociale in corso. L´assessore ha proseguito sottolineando l´attenzione della Regione anche rispetto alla valutazione di quanto realizzato. In tal senso, e con riferimento al Piano Integrato di Politiche per l´Occupazione e per il Lavoro - Pipol -, che riceverà sostegno finanziario anche dal programma Fse 2014/2020, ha ricordato che alla fine di giugno verrà presentato un primo report che farà il punto sugli esiti del primo anno di vita del Piano stesso. Apprezzamento per il lavoro sin qui svolto è stato espresso dai rappresentanti della Commissione europea e del Ministero del lavoro i quali hanno sottolineato come anche per il nuovo periodo di attività la Regione abbia posto le condizioni per garantire la gestione efficace dei fondi sia in ordine ai tempi che in relazione alla qualità degli interventi.  
   
   
DEBITO PUBBLICO, ASSESSORE LOMBARDIA: RESPONSABILITÀ INCREMENTO A LIVELLO CENTRALE  
 
Roma, 16 giugno 2015 - Superata la soglia psicologica dei 2.000 miliardi, "l´incremento del debito sembra senza freni e adesso ci avviciniamo ai 2.200 miliardi", ma la cosa importante da sottolineare "è che la responsabilità di questo incremento è tutta a livello centrale". Lo afferma, commentando l´incremento del debito pubblico a 2.194 miliardi, con l´impennata di 10 miliardi solo ad aprile, il coordinatore degli assessori finanziari in Conferenza delle Regioni Massimo Garavaglia (Lombardia). Spiega Garavaglia che le Amministrazioni locali (Comuni, Province e Regioni) "hanno ridotto il debito del 16,7 per cento negli ultimi 3 anni, mentre purtroppo nulla è successo a livello centrale. Quindi, Renzi, non solo non taglia la spesa a livello centrale e scarica sul livello locale tagli irragionevoli, obbligando a incrementi di imposta, ma non riesce nemmeno a tenere sotto controllo il debito". Se a questo aggiungiamo, ribadisce infine l´assessore lombardo, "che l´incremento dell´Iva ormai è inevitabile, soprattutto dopo la sentenza sulle pensioni, capiamo perché il Governo è stato fischiato dalla platea di Confcommercio".  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA, ROMA: BENE APPROVAZIONE PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE, ORA NECESSARIO RECUPERARE SPINTA VERSO INNOVAZIONE  
 
Roma, 16 giugno 2015 - “L’approvazione da parte della Giunta Regionale della Proposta di legge di riassetto delle funzioni di Roma Capitale e della Città Metropolitana è un buon segnale. Si tratta, infatti, di un passo importante per il riordino dei due Enti che va nella direzione di chiarire compiti e funzioni degli stessi, compiti e funzioni sulla base dei quali dovranno essere individuate le relative risorse. Il corposo lavoro raccoglie solo in parte il documento elaborato negli scorsi mesi dal Cal, il Consiglio delle autonomie locali, che con il contributo di diversi enti territoriali aveva definito in modo più articolato le funzioni degli enti, in particolare quelle della Città Metropolitana. Il parere, raccogliendo la sfida della costituzione del nuovo soggetto istituzionale che supera la vecchia Provincia, intendeva cogliere appieno l´opportunità di contribuire allo sviluppo di Roma e dei 120 Comuni dell´area metropolitana. Ci auguriamo che nel confronto che verrà condotto anche con gli enti territoriali e con Roma nelle Commissioni regionali e in Consiglio, per completare e migliorare l’importante lavoro approvato oggi dalla Giunta Regionale, possa essere recepito con maggior coraggio il carattere innovativo della nascita di Roma Capitale e della Città metropolitana”. È quanto affermano in una nota congiunta l’assessore a Roma Produttiva e Città Metropolitana Marta Leonori e il consigliere metropolitano con delega alla Pianificazione strategica Gianni Paris.  
   
   
BILANCIO PREVENTIVO METROCITTÀ FIRENZE CONSIGLIO METROPOLITANO IN PALAZZO MEDICI RICCARDI ALLE 9 DI MERCOLEDÌ 17 GIUGNO  
 
Firenze, 16 giugno 2015 - Martedì 16 giugno, alle ore 20.30, presso la sede della Città metropolitana in Palazzo Medici Riccardi a Firenze (via Cavour 1), il Sindaco Dario Nardella ha convocato la Conferenza Metropolitana, l´organo che comprende tutti i sindaci del territorio, per l´illustrazione delle linee guida del bilancio preventivo della Metrocittà. La mattina successiva, mercoledì 17 giugno, si riunirà invece alle 9 il Consiglio Metropolitano, sempre in Palazzo Medici Riccardi. Ascoltata l´illustrazione delle linee guida sul bilancio di previsione 2015, il Consiglio Metropolitano prenderà in esame quattro delibere: autorizzazione al liquidatore alla vendita di terreni della società agricola Mondeggi-lappeggi; approvazione del documento unico di programmazione 2015-2017; piano antincendio boschivo della Città Metropolitana; convenzione tra Regione Toscana, Metrocittà e Anci per il consolidamento e lo sviluppo del ruolo degli enti locali per interventi di cooperazione internazionale con la Palestina.  
   
   
ABRUZZO: D´ALFONSO, REGIME DEROGATORIO PER VALLE PELIGNA GIUNTA TEMATICA DICHIARA SPECIFICITÀ DEL CENTRO ABRUZZO  
 
Sulmona, 16 giugno 2015 - Un regime derogatorio per la Valle Peligna. La Giunta tematica che si è tenuta presso l´Abbazia Celestiniana di Sulmona ha stabilito, all´unanimità, che la Valle Peligna sarà considerata "particolarità geografica". "Una lettura differenziata di questa parte del territorio regionale - ha detto il presidente della Giunta regionale Luciano D´alfonso - che permetterà alla Valle Peligna di non essere schiacciata dal peso inesorabile dei numeri che in tutti questi anni hanno portato al depauperamento del territorio, ma, diversamente, considerata e valutata in base alla sua diversità, legata inevitabilmente alla storia di questa regione. E´ un riconoscimento importante - ha aggiunto il Presidente - figlia di un´operazione politico-amministrativa nuova, che ha precedenti solo in Lombardia quando furono pensati regimi derogatori per le valli del bergamasco". La prima conseguenza di questa decisione è la nascita di una Conferenza dei servizi interdipartimentale che, nei prossimi 6 mesi, dovrà valutare una serie di servizi alla persona in ragione della nuova configurazione amministrativa che la Giunta regionale ha conferito alla Valle Peligna. E in questo discorso rientra il Punto nascita dell´ospedale di Sulmona. In sostanza, "in virtù della delibera adottata oggi si consente - ha spiegato D´alfonso - la coincidenza tra le previsioni del decreto Lorenzin e le letture dell´Agenzia nazionale sanitaria, ma anche che ogni servizio che riguarda la persona deve essere erogato in sicurezza". Ed è in quest´ottica che sul punto nascita, chiarisce meglio Luciano D´alfonso, "daremo luogo ad una rilettura che tenga conto ciò che ha detto l´Agenzia nazionale con le esigenze di un territorio che noi oggi abbiamo, dal punto di vista politico e amministrativo, differenziato". Da qui l´annuncio del presidente della Giunta regionale sulla data del 30 giugno come avvio di chiusura del Punto nascita: "Si va oltre - ha assicurato - in ragione soprattutto del lavoro che dovrà fare il Comitato interdipartimentale che nei prossimi 6 mesi dovrà dare luogo ad una coerente decisione in base a quanto abbiamo deliberato oggi". Con la delibera sui servizi al cittadino in Valle Peligna la Giunta regionale tematica ha anche approvato la delibera del bando Fas Valle Peligna rivolti ai piccoli privati per l´ammontare complessivo di 1,7 milioni di euro. "E´ una decisione - ha chiarito Lolli - che porta a compimento un confronto sul territorio durato mesi e che ora dovrà tradursi in progetti e finanziamenti".  
   
   
BASILICATA, DICHIARAZIONE PRESIDENTE REGIONE PITTELLA SU VOTO DI MATERA  
 
Potenza, 16 giugno 2015 – Di seguito l’intervento del Presidente della Regione, Marcello Pittella, sul voto di Matera: "Agli auguri più sinceri di buon lavoro, che nella mia veste di presidente di Regione, rivolgo al nuovo sindaco di Matera, sento di dovermi personalmente complimentare con l’avv. Raffaello De Ruggieri per la sobrietà, la responsabilità e il forte senso di comunità al quale egli ha improntato il suo primo discorso in veste di primo cittadino, a poche ore dalla chiusura dei seggi. Archiviato il voto, con un risultato che declina senza alcuna incertezza la volontà popolare, e messi da parte i toni, fisiologicamente accesi, che caratterizzano ogni appuntamento elettorale, la Città di Matera – e con essa la Regione Basilicata - è chiamata ad affrontare le sfide dei prossimi anni, a partire da quella legata al ruolo di Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019, con la forza e l’autorevolezza di una comunità coesa, resa ancora più forte da valori condivisi e da un senso dell’appartenenza che faccia premio sulle divisioni e sugli interessi delle diverse fazioni in campo. Recuperando e rafforzando quel che di buono, soprattutto in termini progettuali, è stato fatto da chi lo ha preceduto, sono certo che il sindaco De Ruggieri saprà valorizzare le forze autenticamente sane della città di Matera, avendo di mira un unico obiettivo: quello di creare lavoro, soprattutto per i giovani, facendo del capoluogo lucano l’esempio virtuoso di un Sud che ce la può fare. Sul piano strettamente politico, il Pd – e con esso le forze della coalizione di centrosinistra che hanno sostenuto la corsa di Salvatore Adduce – avranno modo e tempo, nei prossimi giorni, per interrogarsi, con onestà intellettuale e grande senso di responsabilità, su un risultato forse eccessivamente severo, e sicuramente anche ingiusto, nei confronti di chi ha governato la Città dei Sassi negli ultimi cinque anni. Ma sul quale ognuno di noi, per la propria parte, dovrà attentamente riflettere".  
   
   
ANCI TOSCANA. ISEE, ECCO IL PORTALE PER RISOLVERE I PROBLEMI DI APPLICAZIONE UNA PIATTAFORMA ON LINE A DISPOSIZIONE DI TUTTI I COMUNI  
 
Firenze, 16 giugno 2015 - Una importante novità sull’Isee è in arrivo per i Comuni e i cittadini toscani. Nasce il portale telematico dedicato, un luogo dove gli amministratori potranno trovare risposta ai tanti problemi e alle difficoltà di applicazione della nuova normativa, oltre a uno schema di regolamento che potrà essere adattato alle caratteristiche di ciascun Comune ed essere applicato immediatamente. E’ una iniziativa di Anci Toscana, che offre così agli operatori anche la possibilità di confrontarsi continuamente tra loro e con esperti e tecnici del settore, per interagire e proporre miglioramenti, individuare soluzioni, richiedere modifiche e avere a disposizione tutti i documenti prodotti. Una vera e propria ‘Comunità di pratica’ che sosterrà in modo stabile le attività delle amministrazioni comunali. “Da mesi ormai Anci Toscana è impegnata fortemente ad offrire sostegno ai Comuni sull’applicazione del nuovo Isee – spiega la presidente Sara Biagiotti – Vogliamo proseguire nell’assistenza diretta e concreta alle amministrazioni comunali, consapevoli che il miglioramento dei servizi per i cittadini è un obiettivo primario per le nostre comunità. E il nostro lavoro è esemplare anche a livello nazionale”. Già alla fine dello scorso anno, insieme alla Regione Toscana, Anci aveva realizzato una inedita simulazione dell’impatto che il nuovo Isee avrebbe avuto per i cittadini e i comuni toscani nel campo dei servizi sociali. Questa prima analisi è stata seguita da una intensa attività di formazione, destinata agli operatori dei comuni, che ha affrontato aspetti molto pratici relativi all’applicazione concreta delle nuove normative; attualmente è in corso l’estensione di questa esperienza anche al settore dei servizi educativi. I risultati raggiunti sono stati particolarmente interessanti, tanto da richiamare l’attenzione delle strutture nazionali che stanno cercando di estendere l’esperienza toscana a tutti i comuni italiani che vorranno servirsene. Il nuovo portale sull´Isee sarà operativo  martedì 16 giugno. Per aderire il riferimento è: http://www.Comunitaisee.it    
   
   
ACCORDO TRA REGIONE ED UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA PER L’APPRENDISTATO IN ALTA FORMAZIONE NELL’AMBITO DI “GARANZIA GIOVANI”  
 
Catanzaro, 16 giugno 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio, l’Assessore al Lavoro Carlo Guccione ed il Magnifico Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci hanno firmato, nella sala del Consiglio del Rettore dell’Unical, un protocollo d’intesa per definire le modalità di applicazione delle opportunità previste dal programma Garanzia Giovani nell’ambito dei contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca (ai sensi dell’art. 5 del D.lgs. N. 167/2011), permettendo così ai giovani di conseguire, all’interno di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, un titolo di studio universitario. L’accordo è frutto di una proficua interazione tra le due istituzioni e testimonia la forte sensibilità e l’ottima considerazione che l’attuale Giunta Regionale ha manifestato, sin dalle sue prime battute, verso il mondo delle università calabresi. Con tale iniziativa l’Università della Calabria, oltre ad assolvere alla sua funzione educativa e formativa, svolge anche il ruolo di soggetto operante attivamente nel mercato del lavoro, permettendo alle imprese con cui collabora la possibilità del trasferimento di competenze, conoscenze e tecnologie. Il numero di apprendisti dei percorsi formativi Unical, da destinare alle aziende, sono poco meno di mille, così distribuiti: 100 apprendisti saranno individuati fra gli iscritti alle lauree triennali; 150 delle lauree magistrali o a ciclo unico; 150 dei dottorati di ricerca; 300 dei master. La Regione Calabria emanerà l’avviso pubblico “Apprendistato in alta formazione” come previsto dal Programma Garanzia Giovani Calabria e promuoverà l’iniziativa presso le aziende, presentando la possibilità di colmare i fabbisogni professionali richiesti dalle aziende stesse grazie all’accordo con l’Università della Calabria. Questo strumento costituisce per i giovani un’occasione qualificante che coniuga formazione e lavoro, rafforza le necessarie interconnessioni tra queste due dimensioni, favorisce l’occupazione dei giovani, sviluppando le competenze trasversali ritenute essenziali nell’attuale sistema economico globalizzato e fortemente competitivo. Sono proprio queste le azioni su cui la Regione Calabria vuole investire risorse importanti e costruire un percorso in cui università e aziende operino congiuntamente per assicurare ai giovani un futuro professionale coerente con il proprio percorso formativo. La parte formativa del contratto di apprendistato per il conseguimento del titolo non può superare la durata di 36 mesi per i corsi di laurea triennale, 24 per quelli di laurea magistrale (o a ciclo unico) e per i master di I e Ii livello, 48 mesi per i dottorati di ricerca. La Regione Calabria partecipa finanziariamente alla realizzazione della formazione mettendo a disposizione dell’apprendista un voucher, o buono formativo, che avrà un diverso importo a seconda del titolo da conseguire. Per la laurea si prevede un massimo di 5.000 euro all’anno; per il master un massimo di 6.000 euro all’anno; per il dottorato di ricerca l’importo del voucher non può superare 10.000 euro annui. Il Presidente della Regione Mario Oliverio, nel presentare il protocollo firmato con l’Università della Calabria per “Garanzia Giovani”, ha detto:“Abbiamo voluto stabilire un proficuo rapporto con il sistema universitario calabrese perché riteniamo che l’Università sia una grande risorsa nella costruzione di un processo di cambiamento e di crescita della nostra regione. Questo è un settore importante al quale abbiamo dato centralità e parlo della creazione di nuove opportunità di lavoro. Certamante ”Garanzia Giovani” non può essere l’unica soluzione per risolvere il grave problema della disoccupazione ma è uno dei tanti strumenti sui quali bisogna agire”.L’assessore al lavoro Carlo Guccione, che ha aperto i lavori ha detto:"L’università, da subito, ha creduto a Garanzia Giovani. Penso sia stata una scelta strategica importante. Oggi firmiamo un protocollo d’intesa che servirà ad avviare circa settecento giovani e la spesa prevista è di dodici milioni in tre anni. Abbiamo voluto puntare su alcuni obiettivi importanti come quello di aumentare la capacità dei giovani calabresi sulle competenze, di fare la formazione dentro le aziende e di coinvolgere le Università in questo processo". Il Magnifico Rettore Gino Mirocle Crisci ha detto: “come sistema universitario abbiamo sposato in pieno questa iniziativa perché entra in un segmento molto importante quello dell’interazione tra l’alta formazione e le aziende”.  
   
   
PROFESSIONI, IL MANIFESTO TOSCANO DIVENTA UN MODELLO PER IL RESTO D´ITALIA  
 
Firenze 16 giugno 2015 - Il manifesto toscano delle professionali intellettuali sarà utilizzato come spunto per il lavoro che proseguirà al Ministero dello sviluppo economico al tavolo tecnico per la competitività delle libere professioni. Lo scrive il sottosegretario Simona Vicari all´assessore toscano Simoncini, che al ministero aveva inviato nei giorni scorsi il testo. "Prenderò sicuramente spunto per continuare il lavoro intrapreso il 15 aprile – scrive l´esponente del governo -. Siete stati pionieri nella costruzione di un dialogo con il mondo delle professioni e auspico che tutte le Regioni possano predisporre provvedimenti che agevolino l´accesso a fonti di finanziamento, snelliscano le procedure burocratiche e permettano al mondo delle partite Iva una struttura di mercato più solida, organizzata e competitiva". La Toscana ha una commissione regionale dei soggetti professionali, presieduta dall´assessore, e si è data una legge (la 73 del 2008) con l´obiettivo di valorizzare il ruolo sociale ed economico delle professioni. "In particolare – annota l´assessore - intende sostenere l´ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro e la commissione regionale per le professioni intellettuali (che ha come vice Sandra Vannoni e Franco Pagani ndr) è stata istituita proprio a seguito della legge regionale come sede permanente di dialogo e confronto".  
   
   
PROFESSIONI: TANTE OPPORTUNITÀ PER PROFESSIONISTI E GIOVANI PROFESSIONISTI IN TOSCANA  
 
Firenze 16 giugno 2015 – Tante opportunità per i professionisti e soprattutto per i giovani professionisti in Toscana: per chi vuole mettere su un´attività in proprio, vuole formarsi e aggiornarsi o ingrandirsi. Lo ricorda l´assessore Gianfranco Simoncini, commentando l´annuncio del Ministero che prenderà spunto dal manifesto toscano per il lavoro sulla competitività delle libere professioni. "Fra le iniziative previste dalla legge 73 del 2008, quella con cui la Toscana ha voluto valorizzare il ruolo sociale ed economico delle professioni – ricorda Simoncini -, c´è l´istituzione di un fondo di garanzia per sostenere l´accesso al credito di chi vuole avviare una nuova attività: siano essi giovani professionisti, tirocinanti iscritti ad Ordini e Collegi o prestatori d´opera con partita Iva". C´è anche una misura per finanziare, fino ad un massimo di 100 mila euro, progetti innovativi di Ordini e Collegi e per dotare i soggetti professionali delle risorse necessarie ad affrontare le richieste di cofinanziamento nei casi di partecipazione a progetti europei. "Una recente modifica di legge consentirà ai giovani di accedere al credito bancario senza pagare interessi" aggiunge l´assessore, che poi ne approfitta per ricordare la possibilità di piccoli prestiti fino a 3 mila euro ai professionisti con partita Iva o l´opportunità del co-working, con spazi e assegnazioni di voucher finanziati grazie a 200 mila euro di risorse anticipate dalla Regione sul fondo sociale del prossimo settennato a favore di chi vuole entrare nella rete. "E´ appena uscito anche il bando, in ambito Garanzia Giovani, per il sostegno ai processi di autoimpiego, che offre strumenti per la formazione di coloro che intendono avviare un´impresa o lavoro autonomo" conclude. Nell´ambito del programma operativo del fonso sociale europeo 2014-2020 sono state previste misure per la formazione continua rivolta ai professionisti e per la riqualificazione dei lavoratori (e quindi anche dei dipendenti degli studi professionali) coinvolti in situazioni di crisi, oltre a incentivi per agevolare le assunzioni. I professionisti avranno inoltre voce nelle future decisioni. Rappresentanti della Commissione regionale dei soggetti professionali parteciperanno infatti alla concertazione regionale e nei comitati di sorveglianza del Fse e del Fesr.  
   
   
IMMIGRAZIONE, MARONI: NO CAMPI PROFUGHI IN ITALIA  
 
Rho-Pero/Mi, 16 giugno 2015 - "Nel 2011 era successa la stessa cosa. Io chiamai il ministro dell´interno francese a Milano e trovammo un accordo. Così dovrebbe fare Alfano. Basta che vada a vedere quello che ho fatto io e faccia lo stesso". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine di un incontro con il collega ligure, Giovanni Toti, a Expo, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla posizione assunta dalla Francia sul problema immigrazione. Occorre Risolvere Il Problema - Secondo il governatore non basta "risolvere il problema degli immigrati già arrivati, ma bisogna bloccare nuove partenze". "Occorre - ha ribadito - fare campi profughi in Libia sotto l´egida delle Nazioni unite". ´No´ secco invece all´ipotesi di campi profughi in Italia, come proposto dalla Francia: "Non sono d´accordo - ha detto Maroni -, perché vorrebbe dire farli arrivare comunque nel nostro Paese. Queste strutture vanno allestite in Libia per evitare che gli immigrati partano e là fare le verifiche del caso, stabilire chi ha effettivamente diritto alla protezione internazionale e quindi organizzare i corridoi umanitari per potare chi ha ottenuto lo status di profugo nel Paese europeo che vuole raggiungere".  
   
   
VERTICE PREFETTURA, MARONI: SPERO TROVINO QUALCHE SOLUZIONE  
 
Rho-pero/mi, 16 giugno 2015 - "Non so di cosa parleranno e cosa decideranno, ma spero che trovino qualche soluzione e che mi informino su quanto è stato deciso". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo ai giornalisti - a margine di una visita a Expo con il governatore della Liguria Giovanni Toti - a proposito del vertice in Prefettura sull´emergenza immigrazione.  
   
   
IMMIGRAZIONE: MERCOLEDÌ A ROMA PER PIANO B DI RENZI  
 
Milano, 16 giugno 2015 - "Vedremo quale sarà il piano B di Renzi, mercoledì sarò a Roma per capire come il Governo intende risolvere questa situazione, che sta diventando esplosiva sotto tutti i punti di vista". Lo ha detto l´assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, rispondendo a una domanda sulla questione immigrazione durante la diretta tv della trasmissione ´Orario Continuato´. Governo Ci Deve Ancora 160 Milioni - Sempre riferendosi al Governo Renzi, l´assessore ha ricordato che la Lombardia "vanta ancora crediti per 160 milioni di euro per le spese sanitarie degli immigrati visitati e curati sul nostro territorio". Noi Garantiamo Da Sempre Assistenza Sanitaria - Rispondendo invece alle accuse mosse dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che invitava il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a tacere in merito alla questione immigrazione, Bordonali ha detto che ´Sarebbe Pisapia a dover tacere e pensare di più alla sicurezza della sua città, dove ultimamente sta accadendo di tutto. Dire che la Regione non fa nulla per risolvere il problema legato all´immigrazione è raccontare una bugia. Stiamo infatti garantendo assistenza sanitaria da diversi mesi e ora anche con un presidio fisso in Stazione Centrale. E questo è ciò che è di nostra competenza". L´assessore ha confermato poi la contrarietà a qualunque tipo di tendopoli, "perché la situazione va risolta in modo strutturale, mentre le tendopoli rischiano di diventare stanziali. Non vogliamo fare terrorismo psicologico e polemiche, ma garantire la salute di chi arriva e dei cittadini lombardi".  
   
   
IMMIGRAZIONE: VERTICE A VENEZIA; ZAIA, “IL NO RESTA GRANITICO E MOTIVATO. LO RIBADIRO’ MERCOLEDI’ A ROMA. IN VENETO SOLO 5 COMUNI HANNO DETTO SI’. COSA DOVREI COORDINARE?”  
 
Venezia, 16 giugno 2015 - “Il Veneto non riconosce l’accordo del 10 luglio 2014 per l’accoglienza di immigrati nelle Regioni, non l’ha mai votato ed il no è a verbale della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. L’ho ribadito ieri ufficialmente e nessuno ha fiatato. Mi auguro la si smetta di speculare su quella vecchia situazione. Il no del Veneto ci fu allora, c’è adesso, sarà ulteriormente formalizzato nel vertice di mercoledì pomeriggio a Roma dove andrò di persona e dove denuncerò l’accordo e chiederò una nuova convocazione dei tavoli, visto che, tra l’altro, quell’intesa non ha nemmeno la copertura finanziaria”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo in Prefettura a Venezia al vertice, da lui chiesto perentoriamente qualche giorno fa e convocato dal Prefetto Domenico Cuttaia, per tentare di fare chiarezza e ottenere informazioni precise “sulla disordinata ondata di arrivi che sta interessando il Veneto”. Erano presenti tra gli altri, il Capo del Dipartimento per l’Immigrazione del Ministero dell’Interno Mario Morcone, Prefetti e Questori del Veneto, i Sindaci di Belluno Jacopo Massaro, di Padova Massimo Bitonci, di Treviso Giovanni Manildo e di Verona Flavio Tosi. “Quanti sono davvero gli immigrati? Non lo sanno. Cosa si sa dei 170 mila arrivati nel 2014? Poco o nulla, se non che circa 80 mila hanno fatto perdere le loro tracce, e chissà quanti in Veneto. Quanti sono stati fotosegnalati? Forse la differenza, forse 90 mila, ma non è ancora chiaro – incalza il Governatore – e quindi oggi abbiamo solo la conferma del caos che denunciamo da mesi, di fronte a un’emergenza che non è tale, perché l’Italia ci ha a che fare dal 2011, e di fronte a uno dei pochi dati certi: che i due terzi di queste persone non sono profughi ma migranti economici, provenienti da Paesi dove non ci sono né guerre né persecuzioni. Nessuno si tirerà mai indietro – ha aggiunto Zaia – per soccorrere chi soffre davvero, ci mancherebbe, ma siamo di fronte a una situazione molto diversa”. Zaia ha ricordato che il Veneto “già ospita 517 mila immigrati residenti dei quali più di 40 mila travolti dalla crisi e dalla disoccupazione” e che “siamo tra le prime quattro Regioni italiane nel rapporto tra immigrati residenti e popolazione totale con ben l’11%. Tutte le altre stanno sotto, e la maggior parte con quote del 2-3%. Non accetto paternali, che invece sono pressochè quotidiane, da Regioni, anche del nordest, che di immigrati ne ospitano il 2,2%. Se proprio è necessario ospitare – ha – aggiunto – il Veneto e i Veneti hanno già dato. Ora tocca ad altri “. Zaia ha ribadito la sua “totale contrarietà all’invio anche di un solo immigrato in tutte le località turistiche venete” e ha di nuovo chiesto che “quelli che già ci sono siano immediatamente sgomberati, perché il danno ad un’economia che produce 17 miliardi di fatturato e 420 mila posti di lavoro, migliaia dei quali proprio degli immigrati regolari, tra poco sarà irreparabile e la guerra dei Paesi competitor, che le frontiere le tengono ben chiuse, è lanciata con tutta la sua potenza”. “A chi sostiene che la Regione dovrebbe farsi carico di un coordinamento di non si sa cosa – ha concluso Zaia – rispondo con i numeri: ad oggi su 579 Comuni del Veneto, solo 5 hanno dichiarato la disponibilità ad accogliere immigrati. Non occorre aggiungere altro - ha concluso Zaia - in questa situazione, con questi numeri, con questo caos, con l’Europa che sbeffeggia un Governo imbelle, con una nuova partita di chiacchiere europee fissata per fine mese, e con la tensione sociale che cresce ogni giorno di più sui territori perché si stanno creando cittadini di serie A e cittadini di serie B, mercoledì porterò al Governo un nuovo, ulteriore, motivato no. Punto e basta”.  
   
   
FIRENZE: LA POLIZIA SCOPRE BIGLIETTI E PERMESSI FALSI PER GLI IMMIGRATI ARRESTATO UN SOMALO DALLA POLIZIA FERROVIA DI SANTA MARIA NOVELLA  
 
 Firenze, 16 giugno 2015 - La circolazione illegale di immigrati in Italia presuppone l’esistenza di un’organizzazione criminale che si preoccupi, tra l’altro, anche dei documenti falsi per aggirare le maglie dei controlli. Controlli a cui però non è riuscito a sfuggire l’altro ieri un cittadino somalo di 26 anni, che è stato arrestato dalla Polizia Ferrovia di Santa Maria Novella perché trovato in possesso di 80 tra permessi di soggiorno e titoli di viaggio falsi che avrebbero permesso ad altrettante stranieri di circolare liberamente su tutto il territorio Schengen. L’altro ieri, 10 giugno, gli agenti in servizio in borghese in stazione controllavano con occhio vigile i passeggeri in arrivo al binario 9 sul treno alta velocità Esav 9536 proveniente da Napoli e diretto a Milano. Durante la discesa dei viaggiatori gli agenti hanno notato subito l’uomo allontanarsi con una borsa a tracolla con eccessiva rapidità. Questo atteggiamento ha insospettito i poliziotti, che hanno così deciso di identificarlo. Il ventiseienne, regolare in Italia e domiciliato a Firenze, continuava a tenere uno strano comportamento che alimentava ulteriormente i sospetti degli agenti, che chiedevano così allo straniero di mostrare il contenuto della borsa. L’uomo, ormai smascherato, estraeva dal suo bagaglio gli 80 documenti, tutti con timbri (falsi) della Repubblica - comunque utili per ingannare la buona fede - che avrebbero permesso – una volta corredati dalla foto – di poter far circolare sul territorio nazionale immigrati irregolari. Il titolo di viaggio è una sorta di passaporto (rilasciato per motivi umanitari) che permette di circolare su tutti i paesi riconosciuti dalla Repubblica Italiana e che va esibito insieme al permesso di soggiorno. Vista la gravità del fatto e la specie di reato posto in essere (497 bis, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi), l’uomo veniva arrestato e portato al carcere di Sollicciano.  
   
   
PROFUGHI: RELATIVAMENTE TRANQUILLA LA SITUAZIONE IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 16 giugno 2015 - “Nonostante la sospensione del Trattato di Schengen la situazione nelle stazioni ferroviarie dell’Alto Adige è attualmente relativamente tranquilla” afferma l’assessora Stocker. Proseguono comunque gli sforzi per migliorare la prima accoglienza dei profughi ed alla stazione di Bolzano è stato messo a disposizione un nuovo spazio. "La maggiore concentrazione di profughi registrata in questi giorni nelle stazioni ferroviarie di Roma e di Milano, oltre che ai confini con la Francia, è legata probabilmente con la difficoltà di transito attraverso il valido del Brennero" afferma l´assessora provinciale Martha Stocker. Al momento il numero dei profughi che giungono in Alto Adige è in calo ed attualmente vi sono in media circa 40-50 profughi nel centro di accoglienza al Passo del Brennero e 20-30 all´Hotel Alpi di Bolzano. Vi sono inoltre profughi che non utilizzano queste strutture e che restano alla stazione di Bolzano. "La notte scorsa meno di 10 persone hanno pernottato nella struttura al Passo del Brennero ed a Bolzano. Non si sono quindi realizzati i timori che erano stati espressi in merito all´inasprimento dei controlli alla frontiera in concomitanza con il G7 in Germania" afferma Stocker. Grazie agli sforzi congiunti della Provincia, del Commissariato del Governo e della Questura da sabato è stato messo a disposizione dei profughi, durante le ore diurne, un nuovo spazio per l´assistenza, la distribuzione di cibo e bevande e l´assistenza medica. "Grazie a questo nuovo spazio abbiamo potuto migliorare le condizioni quadro per la logistica e l´aiuto presso la stazione ferroviaria di Bolzano" aggiunge l´assessora. Gli sviluppi dei prossimi giorni saranno seguiti dal Tavolo di coordinamento composto da rappresentanti della Provincia, dello Stato, del Commissariato del Governo e della Questura e le organizzazioni di volontariato proseguono il loro lavoro con il coordinamento della Provincia. "Vogliamo esprimere il nostro ringraziamento a tutti coloro che si stanno impegnando per fornire aiuto a queste persone in fuga dai loro paesi d´origine" conclude Stocker.  
   
   
PROFUGHI A MILANO, 1.300 HANNO DORMITO NELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA  
 
Milano, 16 giugno 2015 – Sono 1.300 i profughi che la scorsa notte hanno domito nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Milano di concerto con Terzo Settore e Prefettura. Nove le strutture impiegate: via Corelli (ex Cie), via Salerio (Coperativa Farsi Prossimo – Caritas Ambrosiana), via Aldini e via Mabretti (Fondazione Progetto Arca), via Betti e via Saponaro (Fratelli di San Francesco), via Martinelli e via Pollini (City Angels), via Brambilla (Casa della Carità) e Bresso (Croce Rossa). Ieri notte alla chisura dell’hub, temporaneamente allestito presso due spazi commerciali sotto al Galleria delle Carrozze, sono state registrate 464 persone di cui 141 componenti famglie con minori (siriane, eritree ed etiopi) e 322 singoli tra siriani, eritrei, etiopi e di altre nazionalità. Il Comune è la lavoro per aumentare la capienza del Centro di via Corelli fino a 300 posti (ora sono 200) dove sarà operativa anche la Croce Rossa.  
   
   
MIGRANTI, CAMPIDOGLIO E MUNICIPI LAVORANO INSIEME PER GARANTIRE ASSISTENZA A TRANSITANTI  
 
Roma,  16 giugno 2015 - Ieri pomeriggio l’assessore alle politiche sociali di Roma Capitale, Francesca Danese e la delegata alla sicurezza per il Gabinetto del Sindaco Rossella Matarazzo hanno incontrato i presidenti dei Municipi di Roma Capitale durante una riunione per fare il punto, discutere e affrontare al meglio, il delicato tema dei transitanti che in questi giorni sono giunti nella Capitale. Durante l’incontro, nel quale si è raggiunta una grande unità di intenti, è stata sottolineata l’importanza di offrire la miglior accoglienza agli stranieri transitanti che passano per la nostra città e offrendo loro la massima ospitalità frutto della collaborazione fra il Campidoglio, l’assessorato e i territori. “Il problema dei transitanti esiste – ha ricordato l’assessore Danese – e in questi giorni ha investito diversi comuni italiani del nord e del sud d’Italia, è una questione che l’Europa ha il dovere di affrontare con serietà offrendo il maggior numero possibile di risposte ad ogni singola persona”. Per quanto riguarda Roma la situazione in Via Cupa e nel centro Baobab si va normalizzando grazie all´apertura del nuovo centro temporaneo di accoglienza dove stanotte hanno trovato rifugio già centocinquanta persone. In queste ore molti dei transitanti hanno lasciato la città diretti verso il Nord Europa e altri lo stanno facendo in queste ore, Olanda, Svezia e Germania, le destinazioni. Il Comune di Roma ha anche attivato presso la struttura di via Cupa un punto informativo per destinare alla nuova struttura gli sforzi dei cittadini e tutte quelle strutture di volontariato che si stanno adoperando, con energia, nelle operazioni di accoglienza.  
   
   
PROFUGHI: I NUMERI AGGIORNATI SULLE PRESENZE IN PIEMONTE. PRESTO UN PIANO OPERATIVO REGIONALE  
 
Torino, 16 giugno 2015 - " La Regione Piemonte sta mettendo a punto un piano operativo regionale sull´Immigrazione da presentare in corrispondenza a quello nazionale che al momento è in fase di approvazione " - Monica Cerutti, assessora regionale all´Immigrazione , intervenendo durante la seduta della Iii Commissione del Consiglio regionale ha annunciato la stesura del documento programmatico sull´accoglienza in Piemonte. L´assessora ha poi presentato i dati aggiornati sulla presenza di migranti sul territorio regionale. Attualmente in Piemonte sono presenti 3.584 migranti suddivisi sui territori provinciali in questo modo: provincia di Torino 1.325; provincia di Alessandria 433; provincia di Cuneo 480; provincia di Vercelli 216; provincia di Novara 381; provincia di Asti 303; provincia di Biella 200; Vco 246. " I dati reali ci dicono che non possiamo parlare di alcuna invasione perché se al 20 aprile del 2015 le presenze erano 3.310, in poco meno di due mesi sono aumentate di sole 274 persone. Sicuramente non è un fenomeno da sottovalutare, ma allo stesso tempo deve essere raccontato con lucidità. Inoltre è necessario fare un confronto con gli arrivi dell´anno scorso che in tutto il 2014 sono ammontati a 6.275; mentre nel 2015 sono 3.115. Al momento dunque in linea " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte. Inoltre Monica Cerutti ha voluto fare anche il punto sulla situazione delle pratiche dei richiedenti asilo esaminate dal 1 gennaio 2015 al 31 maggio 2015: " I profughi che hanno ricevuto una risposta dalla Commissione territoriale in merito alla loro richiesta di asilo sono 738, di questi 122 hanno ricevuto lo status di rifugiato; 72 hanno ricevuto lo status di protezione sussidiaria; 177 di protezione umanitaria; e in 349 casi la domanda di protezione internazionale è stata rigettata ". Le tre nazionalità principali dalle quali giungono le richieste sono Mali (138 richieste); Nigeria (132 richieste) e Gambia (92 richieste). " Sono convinta che sia necessario velocizzare gli esami da parte delle Commissioni territoriali e potenziare il sistema in modo da avere risposte certe sugli esiti delle richieste di asilo nel giro di pochi mesi " - ha continuato Monica Cerutti. Le domande di cui abbiamo riportato gli esiti sono state inoltrate nella seconda metà del 2014. " Infine credo sia importante dire che è stato presentato il bando Sprar in relazione ai minori non accompagnati e che la nostra speranza è in un prossimo bando anche per la popolazione adulta in modo da estendere l´accoglienza Sprar anche nelle province che in questo momento non hanno presenze Sprar (Cuneo, Vercelli, Novara e V.c.o.), ma dove attualmente ci sono i progetti delle Prefetture " - ha concluso Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte.  
   
   
BOLZANO: CONGEDO PARENTALE NEL JOBS ACT, PASSO GIUSTO, MA NON SUFFICIENTE  
 
Bolzano, 16 giugno 2015 - "Un passo in avanti nella giusta direzione, ma non è ancora sufficiente". Con queste parole l´assesora alla famiglia Waltraud Deeg commenta le nuove norme inserite nel Jobs Act del governo Renzi che sostengono il periodo di congedo parentale. "Occorre aumentare i mesi a disposizione dei genitori che intendono seguire i propri figli", aggiunge la Deeg. Nell´ambito degli interventi legati alla riforma del mercato del lavoro, il cosiddetto Jobs Act, il governo nazionale ha ampliato il periodo in cui un lavoratore può accedere al congedo parentale. In sostanza, uno dei due genitori può chiedere il congedo con il 30% dello stipendio garantito fino al sesto anno di età del figlio (prima era sino ai tre anni), mentre l´aspettativa non retribuità sarà accessibile sino al dodicesimo anno di età del figlio (prima era sino agli otto anni). Ridotto, inoltre, il periodo di pre-avviso nei confronti del datore di lavoro, portato da 15 a 5 giorni. "Ma ciò che non è cambiato - sottolinea l´assessora alla famiglia Waltraud Deeg - è la durata del congedo stesso, che una volta terminata la maternità obbligatoria rimane di 6, 10 o 11 mesi, mentre sarebbe proprio questo il nodo chiave da risolvere". Ogni anno, infatti, nella sola Provincia di Bolzano, un numero compreso tra le 600 e le 700 neo-mamme decide di licenziarsi per poter avere accesso ai trattamenti economici di mobilità, che prevedono il 100% dello stipendio per i primi 8 mesi. "Una follia dal punto di vista sociale ed economico - commenta la Deeg - che potrebbe essere limitata innalzando sia le garanzie economiche e pensionistiche legate al congedo parentale, sia portando la durata dei congedi stessi ad almeno 18-20 mesi. In questo modo si riuscirebbe a garantire una maggiore sicurezza finanziaria alle famiglie, e si metterebbe in campo un investimento sostenibile e orientato al futuro nell´interesse di tutta la società".  
   
   
UMBRIA: CENTRO REGIONALE PARI OPPORTUNITÀ: ENTRO IL 30 GIUGNO RICHIESTA DI ISCRIZIONE A ELENCO ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI FEMMINILI  
 
Perugia, 16 giugno 2015 - C´è tempo fino al 30 giugno prossimo per inviare le richieste di iscrizione all´Elenco delle Associazioni e dei Movimenti femminili. Lo ricorda il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria, sottolineando che l´Elenco, la cui istituzione è prevista dalla legge istitutiva del Centro pari opportunità (L.r. 6/2009), è utile sia ai fini del rinnovo della Assemblea del Centro (articolo 10 della L.r. 6/2009), sia per consentire la convocazione annuale di una assemblea regionale composta dalle associazioni e dai movimenti iscritti all´Elenco e dai rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, dei lavoratori e delle forze politiche, per illustrare e discutere l´attività svolta dal Centro (articolo 7, comma 3, della stessa legge). L´avviso per la prima formazione dell´Elenco - nel quale sono riportati i criteri di ammissione ed esclusione, le modalità di iscrizione, il modello di domanda e ogni altra informazione utile ai fini della richiesta - è pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria n. 20 del 19 maggio 2015. Tutti i materiali e le informazioni sono reperibili anche sul sito del Centro pari opportunità: www.Centropariopportunita.regione.umbria.it. Possono presentare domanda di iscrizione all´Elenco tutte le associazioni e i movimenti femminili senza scopo di lucro, la cui sede legale e/o operativa sia nel territorio umbro e il cui statuto (o atto costitutivo) prevedano, quali finalità primarie, quelle volte allo sviluppo e alla concreta attuazione del principio di pari opportunità tra uomini e donne, in conformità con i principi espressi nella legge istitutiva del Centro pari opportunità. Le associazioni e/o i movimenti che intendono fare richiesta di iscrizione all´Elenco devono svolgere attività, effettivamente comprovate, finalizzate all´affermazione dei principi di parità e di pari opportunità tra donne e uomini nella vita sociale, culturale, economica e politica.  
   
   
PRIMA INFANZIA: FVG, NUOVE MODALITÀ PER ABBATTERE LE RETTE  
 
Udine, 16 giugno 2015 - Un nuovo regolamento che permetta di abbattere alla fonte i costi delle rette di frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia per rendere più incisivo il sostegno regionale alle famiglie e agevolarne l´accesso. L´approvazione preliminare è arrivata, dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Politiche sociali e Famiglia Maria Sandra Telesca. Ora il provvedimento verrà sottoposto al parere del Consiglio delle Autonomie Locali. Il "Regolamento concernente i criteri e le modalità di ripartizione del fondo per l´abbattimento delle rette a carico delle famiglie per la frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia e le modalità di erogazione dei benefici di cui all´art. 15 della legge regionale 18 agosto 2005, n. 20 (Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia)" segna il superamento dell´attuale modalità di finanziamento a consuntivo, ovvero a rimborso di costi già sostenuti. Il nuovo sistema di sostegno prevede l´abbattimento del costo della retta alla fonte versando, tempo per tempo, la quota di contributo direttamente al gestore del servizio educativo, mediante un meccanismo che, in sintesi, prevede che la famiglia presenti la domanda ai Servizi Sociali dei Comuni (Ssc) per l´accesso al beneficio regionale, al momento dell´iscrizione; che i gestori dei servizi applichino il beneficio riducendo la retta posta a carico della famiglia e, contemporaneamente, comunichino ai Ssc i dati di effettiva frequenza ed entro un massimo di 60 giorni i Ssc trasferiscono ai gestori i fondi relativi ai benefici applicati. Entro il 15 giugno di ogni anno, i Ssc trasmettono alla Regione i dati relativi alle domande pervenute per l´anno educativo successivo e sulla base del fabbisogno relativo alle richieste, la Regione stabilisce l´intensità dell´intervento suddiviso per fasce Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e a seconda del tipo di frequenza (tempo pieno o parziale) ripartisce i fondi tra i Ssc. E´ previsto, inoltre, il trasferimento di una quota aggiuntiva del 5%, per consentire l´accoglimento di ulteriori richieste sopraggiunte successivamente alla rilevazione o per adeguare il beneficio a casi particolari quali l´abbassamento dell´Isee dovuto alla perdita del lavoro. La quota aggiuntiva e tutte le risorse che dovessero rendersi disponibili successivamente sono utilizzate secondo uno specifico ordine di priorità. Gli obiettivi perseguiti attraverso il nuovo Regolamento, che prevede 4 fasce di Isee (0-10.000 euro, 10-15.000 euro, 15-20.000 euro, 20-25.000 euro e 25-30.000 euro), puntano a sviluppare un´offerta di servizi accessibili e di qualità, a favorirne l´accesso alle famiglie con Isee inferiore a 30.000,00 euro, con particolare attenzione per quelle con Isee inferiore a 10.000,00 Euro. Dalle proiezioni effettuate sulla base dei dati di frequenza degli ultimi anni e della disponibilità di bilancio per l´anno 2015 l´intensità del beneficio potrebbe attestarsi tra un massimo di 130,00 euro al mese per le fasce Isee basse e un minimo di 25,00 euro al mese per le frequenze part time delle fasce Isee più alte.  
   
   
BOLZANO, LAVORO IN BAVIERA: INCONTRO INFORMATIVO PER ASSISTENTI ALL´INFANZIA 18 GIUGNO  
 
 Bolzano, 16 giugno 2015 - Assistenti della scuola d´infanzia formate in Altro Adige sono molto richieste anche all´estero. Per la quarta volta dall´estate 2014 si svolge nel Centro mediazione lavoro di Bolzano un pomeriggio informativo per il personale interessato a un posto di lavoro in Baviera o in Germania. Appuntamento il 19 giugno. Dal 2013 si sono aperte nuove opportunità di lavoro in Germania per assistenti all´infanzia ed educatrici dotate di specifica formazione. Sono ricercate le figure professionali nei settori sociopedagogico e della pedagogia educativa, personale per l´assistenza all´infanzia e per l´integrazione di bambini con disabilità. L´opportunità si rivolge anche a studenti della facoltà di scienze della formazione della Lub a Bressanone e delle scuole provinciali per le professioni sociali. "Il Centro di mediazione al lavoro di Bolzano opera in collaborazione con agenzie di collocamento tedesche ed attualmente vi è richiesta di queste specifiche figure professionali, la cui formazione viene particolarmente apprezzata in Baviera" afferma il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn. Il prosismo incontro informativo si svolgerà venerdì 19 giugno, alle ore 15, presso il Centro di mediazioen al lavoro in via Gamper,1 a Bolzano dove collaboratori della Ripartizione provinciale lavoro e delle Agenzie di collocamento di Germania illustreranno le opportunità occupazionali per le assistenti all´infanzia. Finora la ricaduta è stata positiva: varie assistenti hanno già sottoscritto un contratto di lavoro in Germania, una studentessa sarà in estate a Monaco per un tirocinio in una scuola materna. Anche per i datori di lavoro queste figure professionali dell´Alto Adige sono molto interessanti: "Le agenzie tedesche ci confermano che la formazione in Alto Adige è ritenuta di alto livello e molto simile a quella effettuata in Germania" conclude Sinn. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi ad Alessandra Sartori presso il Centro di Mediazione al lavoro, al numero telefonico 0471 418668.  
   
   
VILLA UMBRA: MERCOLEDÌ 17 SEMINARIO SU STORIE DI VITA ED ESPERIENZE MODIFICAZIONE GENITALE, LA VOCE DELLE DONNE AFRICANE  
 
Perugia, 16 giugno 2015 - Nell´ambito del lavoro di ricerca, formazione e intervento sul tema delle mutilazioni genitali femminili che la Fondazione "Angelo Celli" sta conducendo in collaborazione con la Regione Umbria, la Scuola umbra di amministrazione pubblica ha organizzato per mercoledì 17 giugno, dalle 9 alle 13 a Villa Umbra (Perugia), il seminario dal titolo "Storie di vita ed esperienze di modificazione genitale: la voce delle donne africane in Italia e all´estero, e l´esperienza di ginecologi, ostetriche e operatori sociali in Umbria". Questo incontro, che chiude il terzo semestre del corso biennale "Migranti, diritti e salute. Un percorso antropologico di approfondimento e sensibilizzazione sul tema delle mutilazioni genitali femminili", rappresenta – sottolineano dalla Scuola - un´ulteriore importante occasione di confronto e riflessione intorno a questa complessa tematica, grazie alla viva testimonianza di coloro che interverranno: donne emigrate da Paesi in cui le mutilazioni genitali femminili sono oggi molto diffuse, seppure nelle forme più varie, e operatori sanitari che hanno avuto esperienza diretta con queste pratiche. Un ampio spazio sarà dedicato alla Lectio magistralis del professor Kalilou Ouattara ("Mutilations génitales - Fistules obstétricales: principale atteinte à l´intégrité physique et morale de la femme en Afrique"), chirurgo urologo che giungerà in Italia dal Mali, dove vive e lavora. Tra i maggiori esperti internazionali in chirurgia della fistola ostetrica, che rappresenta una delle complicanze legate alle forme più gravi di mutilazione genitale femminile, Ouattara è coordinatore nazionale in Mali della formazione in chirurgia della fistola ostetrica e responsabile della creazione di unità di trattamento negli otto ospedali regionali del Paese. Figura di spicco nel panorama politico nazionale, dal 2013 è deputato dell´Assemblea Nazionale del Mali, presidente della Commissione Salute, solidarietà e sviluppo e presidente della rete dei Parlamentari per la lotta contro le fistole ostetriche. Il seminario di mercoledì e l´intero percorso formativo rientrano nel quadro di riflessione, studio e progettazione operativa avviato intorno alle mutilazioni genitali dalla Fondazione Angelo Celli e dalla Regione Umbria, che ha portato nel 2014 alla costituzione del "Centro umbro di riferimento per lo studio e la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili". È un esperimento del tutto innovativo e praticamente unico nel panorama nazionale, si rileva, pensato per garantire una più efficace e integrata presa in carico dell´utenza migrante e, nello specifico, di donne e bambine provenienti dai Paesi a maggiore diffusione delle mutilazioni genitali femminili. Proprio nell´ambito delle attività del Centro, in collaborazione con il Corso di Laurea in Ostetricia dell´Università degli Studi di Perugia, è stata organizzata una conferenza specificamente rivolta a medici e ostetriche, dal titolo "Le traitement chirurgicale de la fistule obstétricale: quel approche? Quel technique?", che il professor Ouattara terrà presso la Scuola di Medicina e Chirurgia martedì 16 giugno alle ore 15 (edificio B, piano -2, Aula 5).  
   
   
CARCERE DI FERRARA: IL COLLOQUIO TRA I DETENUTI E I LORO BAMBINI SI TRASFORMA IN GIOCO.  
 
Bologna, 16 giugno 2015 - Terza tappa, carcere di Ferrara, del “Il giro: storie, volti, immagini del welfare in Emilia-romagna” della vicepresidente e assessore alle Politiche di welfare della Regione, Elisabetta Gualmini. Un percorso che si traduce in un diario pubblicato sul web, con una documentazione fatta di video, interviste, foto, materiali di lavoro e di studio. L ‘obiettivo del “Giro” è raccontare le buone pratiche e le criticità esistenti sul territorio, incontrarne i protagonisti, scambiare impressioni e pareri e, infine, far conoscere quello che fa la Regione quando programma e pianifica interventi che incidono direttamente sulle routine quotidiane dei cittadini. “Sono stata molto colpita dall’esperienza realizzata dal carcere di Ferrara. È certamente un passo in avanti per migliorare o ristabilire le relazioni dei detenuti con le loro famiglie - ha dichiarato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia-romagna e assessore al Welfare e alle Politiche abitative - i bambini non hanno colpe e non possono vivere doppiamente il dramma di quanto capitato nelle loro famiglie vedendosi anche negare il diritto all’affetto del proprio genitore, anche se ha sbagliato”. La visita all’istituto penitenziario di Ferrara è servita per conoscere meglio l’iniziativa “I sabati delle famiglie”, partita da un paio di mesi con lo scopo di sollecitare una maggiore attenzione ai figli delle persone detenute e sostenere i più piccoli in un’esperienza traumatica come la carcerazione di un genitore, rendere più sopportabili le difficoltà dovute alla lontananza e superare il problema dei colloqui senza alcuna intimità. Nel carcere di Ferrara sono state perciò allestite alcune sale arredate grazie alla donazione di mobili e giochi da parte di Ikea e di uno spazio all’esterno con gazebo, tappeto erboso, piante fiorite e tavolini per gli incontri durante la bella stagione. “Questi spazi colorati, moderni, puliti, pur in un luogo difficile come un istituto penitenziario – prosegue Gualmini - potranno contribuire a rendere più piacevoli gli incontri e a eliminare precedenti situazioni traumatiche dovute a modalità, ambienti, atteggiamenti, tempi non adatti ad accogliere bambini”. La particolarità che distingue questa iniziative da altre, come ad esempio “Lo spazio giallo” (progetto che dal 2007 pratica quotidianamente nelle tre carceri milanesi un modello di sistema di accoglienza dei bambini e che ha l’obiettivo di accogliere, accompagnare e affiancare il bambino che entra in carcere per incontrare uno dei genitori), è l´impegno diretto dei volontari e di un servizio comunale come il Centro per le famiglie, animatore del progetto e già impegnato sul tema della genitorialità in carcere con il ciclo di incontri "Comunque papà" ai quali partecipano alcuni detenuti con figli minorenni, volontari, pedagogisti e educatori. Queste iniziative si ispirano alla “La Carta dei figli dei genitori detenuti“, Protocollo d´Intesa siglato il 21 marzo 2014, per la prima volta in Europa e in Italia, tra il Ministro della giustizia, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza e la Presidente dell’Associazione Bambinisenzasbarre Onlus per tutelare i diritti dei 100.000 bambini e adolescenti che ogni giorno entrano nelle carceri italiane. A fare gli onori di casa il direttore della casa circondariale Paolo Malato, che ha sottolineato come il recupero della genitorialità in carcere sia importante per la vita detentiva e quanto le persone che stanno espiando una pena in carcere vivano in funzione di questi colloqui.