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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2015
INTERVENTO DEL PRIMO VICE PRESIDENTE TIMMERMANS, A NOME DI JEAN-CLAUDE JUNCKER, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, DEL PARLAMENTO EUROPEO SULLA PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 25-26 GIUGNO 2015  
 
Bruxelles, 25 giugno 2015 - Signor Presidente, Signora Segretario di Stato, Signore e signori, Quando il presidente Juncker ha affrontato questo Parlamento il 15 luglio dello scorso anno, ha detto che il suo primo compito è quello di ricostruire ponti in Europa. Infatti costruire ponti in Europa, e non solo l´Europa, è un compito eminentemente europea. Ed è per questo che non può essere qui oggi pomeriggio; che sarebbe stato qui, ma sta cercando di costruire ponti con la Grecia. [Grecia] - Ciò è reso in questi mesi, nei giorni scorsi con la Grecia perché l´Unione europea non è fatto di escludere ma di includere. E tutto ciò che in Europa, a causa di un dialogo continuo che deve basarsi sulla comprensione e il rispetto reciproci. Non è sempre facile, non è un letto di rose ma arriva quando tutti sono pronti a costruire parte del ponte propria. E dobbiamo raggiungere un accordo questa settimana. Il tempo è breve. E dobbiamo andare direttamente al punto. Non ci sono possibili estensioni. Vi è l´obbligo di rispondere alle aspettative dei greci che soffrono. Ed è a loro che io, la Commissione, il presidente Juncker penso. E ´per loro che stiamo lavorando per aiutarli a combattere contro la disoccupazione, l´insicurezza sociale e costruire il loro futuro su una sana e solida. Questo significa che tutti abbiamo bisogno di prendere la responsabilità: il governo greco, l´Eurogruppo, il Fondo monetario internazionale, il Parlamento europeo, la Commissione europea. Dobbiamo tutti impegnarci per assicurare che la Grecia vuole un nuovo punto di partenza per l´occupazione, la crescita e gli investimenti attraverso le riforme che attuerà, ma anche grazie ai fondi europei. Dal momento in cui sono soddisfatte tutte le condizioni per un accordo, la Commissione è pronta ad attivare, riattivare o meglio, 35000000000 € dal bilancio dell´Ue per sostenere la Grecia. Presidente Juncker proporre soluzioni per facilitare l´assorbimento dei fondi strutturali e di investimenti europei e mobilitare immediatamente attraverso prefinanziamento ingenti somme per avviare progetti di investimento nell´economia reale. E ´stato solo dopo che gli sforzi congiunti che troveremo un accordo accettabile per tutti e confidiamo che questo sarà il caso dopo il Consiglio europeo nei prossimi due giorni. Costruire ponti è di nuovo quello che dobbiamo dedicare tutti gli sforzi durante questo Consiglio europeo. [Migrazione] - In primo luogo sulla questione della migrazione, perché se c´è un settore in cui la solidarietà europea può manifestarsi, è la migrazione. Ho partecipato ieri al Consiglio dei ministri, e, a volte siamo sorpresi dalla facilità con cui gli Stati membri richiedono la solidarietà ma sono piuttosto taciturno quando è necessaria la solidarietà di loro. Siamo tutti d´accordo che ci sia urgenza di affrontare la migrazione e crisi umanitaria a cui tutti i nostri paesi si trovano ad affrontare, in un modo o nell´altro. Una volta che questo è detto, ed è bello avere detto, l´urgenza è ora d´accordo su quello che dovrebbe essere Itfor che la solidarietà europea non è una parola vuota o una lacrima di gettare ogni tragedia nel Mediterraneo, ma che l´Europa rimane fedele ai suoi valori e dei suoi interessi. Il minuto di silenzio del Consiglio europeo non deve essere seguita da mesi di silenzio, quando hai bisogno di risposte. Quello che dobbiamo fare è raggiungere i quegli sventurati che rischiano la vita per lasciare il loro paese, lacerato dal conflitto, in cerca di protezione internazionale a cui hanno diritto. E ´una questione di rispetto della dignità umana. Abbiamo anche bisogno di esprimere concretamente la nostra solidarietà nei confronti degli Stati membri di fronte a forti pressioni migratorie. Oggi sono l´Italia e la Grecia. Domani potrebbe essere altrove. In tutti i casi sono necessari meccanismi di solidarietà. Ed è adesso che dobbiamo mettere in atto, agendo insieme, non uno contro l´altro. Cerchiamo di essere chiari: non stiamo parlando di quote quando si parla di esseri umani. Si parla di un obbligo di solidarietà. Il presidente Juncker pertanto difendere con forza le proposte della Commissione sul trasferimento e reinsediamento, perché queste proposte sono necessarie e garantire un buon equilibrio tra solidarietà e responsabilità. E, insisto, la ripartizione tra gli Stati membri è fatto su una base fattuale, perché l´esperienza ci ha dimostrato che se si è su base volontaria non è così. Così abbiamo che raggiungiamo un accordo, entro la fine del mese di luglio, sugli aspetti pratici di una solidarietà e di un´equa distribuzione tra gli Stati membri ad attuare tali misure senza ritardo. Il costo della nostra inazione oggi sarebbe altrettanto pesante per i migranti che per l´Europa in cui la solidarietà deve essere condivisa. Dobbiamo fare questo non solidarietà, non farlo significherebbe negare i nostri valori. Così sappiamo che ci sono paesi con opt-in, altri che hanno opt-out; ma l´Europa è più credibile quando annuncia il suo sostegno di coloro che sono più vulnerabili e quando è unita e solidale. E Accolgo con favore l´Irlanda e anche la Norvegia, la Svizzera e il Liechtenstein hanno espresso la loro intenzione di partecipare al meccanismo di trasferimento. E Esorto altri paesi per imparare dal loro esempio. Ma per quanto abbiamo bisogno di essere generoso con le persone bisognose di protezione internazionale, come dobbiamo essere fermi nei confronti di coloro che non hanno motivo di rimanere in Europa, e non c´è bisogno di protezione internazionale. È per questo che il Commissario Avramopoulos ha presentato proposte per rafforzare le nostre politiche in materia di rimpatrio e di riammissione. E ´chiaro che il sostegno della nostra popolazione diminuisce se percepiscono che coloro che non hanno il diritto di rimanere nei nostri paesi rimangono lì. E come non è sufficiente per combattere i sintomi della crisi, dobbiamo anche rafforzare la nostra cooperazione con i paesi di origine e transito, per affrontare le cause della crisi. E le cause, le conosciamo bene, questi sono l´instabilità, la guerra e la povertà in Libia, Siria, in Iraq e in tutta l´Africa. Poi di nuovo si deve costruire ponti e sviluppare maggiore responsabilità condivisa e la cooperazione con i nostri partner africani. E deve a tutti i costi agli Stati membri di aumentare gli aiuti allo sviluppo. E ´fondamentale, abbiamo bisogno dello 0,7%, non domani, ma ora. E ´inaccettabile che molti paesi, compresa l´Europa, hanno ridotto il loro livello di aiuto pubblico allo sviluppo. [Defence] - E, mentre l´Ucraina in Siria, tramite il Oriente e Nord Africa Medio, il nostro quartiere è sempre più fragile e instabile, sarebbe ingenuo pensare che l´Europa non poteva essere un ´soft power´. Non ci può essere un ´soft power´ sostenibile senza ´hard power´; senza capacità di difesa integrata. Anche in questo caso si tratta di una questione di credibilità. Non è costruito durante la notte un esercito europeo. Si tratta di un vecchio progetto europeo, un progetto a lungo termine. Questo non rende l´Unione europea nei confronti di un progetto rivolto alla Nato. Noi non siamo concorrenti ma partner, nousdevons lavorare insieme ed essere coerenti. Questo è ciò che deve parléensemble la settimana scorsa il presidente Juncker e il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e hanno convenuto che le nostre squadre avrebbero regolarmente per coordinare meglio il loro lavoro. Ciò di cui abbiamo bisogno nel settore della difesa è quello di una cooperazione rafforzata, come del resto previsto dal trattato di Lisbona. E ´di fare di più insieme per fare meglio che in divisioni nazionali separati. Oggi nell´Unione europea, oltre l´80% degli investimenti in equipaggiamenti per la difesa è speso a livello nazionale. Così sia, che per ragioni di bilancio, ancora una volta si deve costruire ponti e avere più cooperazione nei mercati della difesa, nella ricerca e nell´innovazione, per fornire corrispondenti ai bisogni e sfide comuni. [Il futuro dell´Unione economica e monetaria] - Infine abbiamo bisogno di costruire ponti per il futuro e completare l´unione economica e monetaria, preservando l´integrità del mercato unico. La crisi ha dimostrato che l´euro ci protegge, ci ha portato stabilità monetaria, senza l´euro avremmo avuto momenti molto spiacevoli di rilascio emozionale di egoismi nazionali. Ma le proprietà protettive del l´euro non cadono dal cielo. Essi sono direttamente legati alla nostra credibilità per attuare politiche orientate alla stabilità, su una crescita economica equilibrata e altamente competitiva un´economia sociale di mercato al servizio della piena occupazione, il progresso sociale e la prosperità dei cittadini. Ed è proprio questo l´obiettivo delle proposte contenute nella relazione che è diventato uno dei cinque presidenti da quando il presidente Juncker ha voluto associare a stretto contatto con il presidente Schulz. Il rapporto include una tabella di marcia per completare l´Unione economica e monetaria, che è ambizioso, ma pragmatico. Alcune delle iniziative che vengono proposte possono e dovrebbero essere attuate senza indugio. I primi passi devono essere intrapresi dalle istituzioni dal 1 ° luglio 2015. Gli altri richiedono più tempo. Questo rapporto fornisce una chiara direzione essenziale soprattutto per i cittadini e gli operatori economici, e per la fiducia nella moneta unica. La prima fase, o "approfondimento attraverso la pratica" prende il via oggi fino a giugno 2017. Si basa su strumenti e trattati esistenti in vigore per aumentare la competitività, la convergenza, garantire politiche fiscali responsabili, completare Unione finanziaria e rafforzare la responsabilità democratica dell´Uem. La fase due di "realizzazione dell´Uem ´permetterà azioni su scala più ampia per rendere il processo di associazione di convergenza e di creare un tesoro della zona euro. La fase finale del 2015 fornirà un quadro stabile e prospero per tutti gli Stati membri dell´Ue hanno adottato la moneta unica ed essere attraente per gli altri. Costruire in fasi, in modo intelligente e spassionatamente, come proponiamo, un´unione economica, un´unione finanziaria un´unione fiscale e un´unione politica, non è un fine in sé, ma un mezzo per soddisfare le aspettative dei cittadini e preparare Ue alle future sfide globali. Perché l´Europa è più che il mercato unico e la moneta unica. L´europa è un grande progetto, un vasto, ambizioso. Mentre il Consiglio europeo che inizia domani cogliere ancora di questioni cruciali per il futuro della nostra Unione, e la Commissione vuole che i membri del Consiglio europeo sono gli architetti di un´Europa dal volto umano, un ´Europa forte in casa e forte nel mondo, il vostro presidente Martin Schulz e Jean-claude Juncker sarà attento. Me, Presidente, per concludere con una citazione che penso riassume le sfide del nostro dibattito e al Consiglio europeo. Questa è una citazione da Thé Lau, cantante olandese di grande talento, che è morto ieri sera, "Iedereen è van de Wereld a de Wereld Van è iedereen". Grazie.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UN PIANO DI INVESTIMENTI PER L´EUROPA  
 
Bruxelles, 25 giugno 2015 - Con una larga maggioranza, il Parlamento europeo ha dato il via libera ieri al Fondo europeo per investimenti strategici dopo aver raggiunto un accordo con il Consiglio. Il contributo del Parlamento non ha solo offerto un sostegno politico chiave per il piano di investimento fin dalla sua nascita, essa non solo è riuscito a passare questa complessa regolazione a velocità record, ma è anche riuscito a migliorare in modo considerevole. I negoziatori del Parlamento hanno fissato una struttura di finanziamento migliore, aumentato il controllo democratico della struttura di governance del fondo e ridotto i tagli per il programma di ricerca e innovazione in "Horizon 2020" e il "Connecting Europe Facility". Ora guardiamo avanti per vedere l´investimento di € 315 miliardi di piano al lavoro per rilanciare gli investimenti in tutta l´Ue, sostenere le priorità politiche abbiamo indicate, come l´Unione di energia, il finanziamento per le Pmi e infrastrutture digitali e quindi incoraggiare la ripresa economica e creare posti di lavoro tanto necessari in tutto il continente. "  
   
   
CONTINUITÀ E CAMBIAMENTO: LA COMMISSIONE UE NOMINA IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE E RIMESCOLA IL TOP MANAGEMENT  
 
Bruxelles, 25 giugno 2015 - La Commissione europea ha deciso ieri di nominare Alessandro Italianer come nuovo Segretario Generale in seguito alla decisione di Catherine Day di ritirarsi dalla carica con effetto dal 1 °settembre 2015. La Commissione ha inoltre deciso di rivedere la sua struttura superiore. Gli obiettivi del Collegio dei Commissari sulla base sia continuità e cambiamento, vari membri del senior management saranno assegnate nuove responsabilità. Dopo la riorganizzazione della Commissione nel novembre 2014, la decisione di oggi rappresenta un ulteriore passo per renderlo più efficace. Ha tenuto un processo aperto che è stata lanciata dal presidente a marzo 2015. Inizialmente, i Commissari hanno proposto tre nomi dei membri del senior management che volevano essere loro Ceo. Il Presidente ha poi consultato i vicepresidenti interessati da queste proposte, anche contando sull´aiuto e la consulenza del vicepresidente Kristalina Georgieva. La decisione di oggi prevede due tipi di cambiamenti di lavoro per i membri del personale di gestione, che è composto da 33 amministratori delegati, 36 amministratori delegati e quattro consulenti esterni alla classe Commissione. In primo luogo, 11 direttori generali attuali o cambiamenti dipartimento saranno assegnati altri compiti importanti. Inoltre, otto Amministratori Delegati, tra cui due donne, diventeranno Amministratori Delegati . In terzo luogo, il signor Jonathan Faull occupare una nuova posizione di Ceo a capo di una task force sulle questioni strategiche legate al referendum nel Regno Unito. Egli riporterà direttamente al Presidente. Inoltre, un invito a presentare candidature sarà presto lanciato da riempire tre posizioni di Direttore Generale e di dieci posizioni Assistente direttori generali. È poi prevista la pubblicazione di altri assistenti Direttori Generali posizioni. Infine, verranno creati due posti di direttori generali e tre posizioni senior advisor (e saranno cancellati tre posizioni al di fuori consulenti classe esistenti). La situazione resta insoddisfacente per quanto riguarda il maschio / equilibrio femminile. La riorganizzazione aziendale di oggi non è riuscita ad affrontare loro, perché, per sua natura, essa doveva essere fatto entro il personale di alto livello di gestione esistenti, in cui le donne sono sottorappresentate. Nel presentare la decisione adottata oggi, il Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker, ha dichiarato: "Ringrazio di cuore Catherine Day per l´impegno che ha dimostrato e per la controllata brillantemente la nostra amministrazione per tutti questi anni. E ´grazie a lei che la nuova Commissione è stata in grado di avviare i suoi lavori nel più breve. Sono sicuro che il nostro nuovo segretario generale, Alexander Italianer, si baserà sui suoi risultati notevoli. Ora abbiamo una squadra forte che sarà in grado di raggiungere i nostri obiettivi prioritari per l´Europa. Allo stesso tempo, il numero di donne nel top management è insufficiente. Rimango determinato a portare avanti il cambiamento in questo senso durante il mio mandato. " Kristalina Georgieva , vice presidente per le Risorse Umane e di bilancio, ha dichiarato: "Questa squadra è composta da persone di talento ed esperti che lavorano a stretto contatto con i leader politici per raggiungere gli obiettivi politici della Commissione Juncker. Queste sono le persone giuste al posto giusto al momento giusto. E ho un forte desiderio di aumentare la quota di donne nella gestione al 40% entro la fine del mandato in corso ". Le modifiche approvate oggi sono riassunti nella tabella seguente.
Ceo
Nome Posizione corrente Nuova Caratteristica Data effettiva
Mr. Alexander Italianer Direttore Generale della Dg Comp Segretario Generale 1 ° settembre 2015
Mr. Joao Aguiar Machado Direttore generale della Dg Move Direttore generale della Dg Mare 1 ° settembre 2015
Il signor Daniel Calleja Crespo Direttore Dg Generale Crescere Direttore Generale Dg Env 1 ° settembre 2015
M me Lowri Evans Direttore generale della Dg Mare Direttore Dg Generale Crescere 1 ° settembre 2015
Karl Friedrich Falkenberg Direttore Generale Dg Env Senior Advisor: "consigliere anziano per lo sviluppo sostenibile", Cepa 1 ° settembre 2015
Jonathan Faull Direttore Dg Generale Fisma Ceo "Task force per questioni strategiche legate al referendum nel Regno Unito" la segreteria generale 1 ° settembre 2015
Robert Madelin Direttore Generale della Dg Cnect Senior Advisor: "consigliere anziano per l´innovazione,"Cepa 1 ° settembre 2015
Xavier Prats Monne Direttore Generale Dg Eac Direttore generale della Dg Salute 1 ° settembre 2015
Mr. Stephen Quest Direttore Dg generale Digit Direttore generale della Dg Taxud 1 ° gennaio 2016
M me Martine Reicherts Direttore Dg Generale Op Direttore Generale Dg Eac 1 ° settembre 2015
Sig. Claus Sorensen Echo Senior Advisor: "consulente senior per la resilienza, aiuti umanitari e risposta alle crisi" Cepa 1 ° settembre 2015
Vice Direttori Generali / Senior Advisor
Nome Posizione corrente Nuova Caratteristica Data effettiva
Johannes Laitenberger Deputy Ceo Sj Direttore Generale della Dg Comp 1 ° settembre 2015
Henrik Hololei Segretario generale Sg Direttore generale della Dg Move 1 ° ottobre 2015
Olivier Guersent Vice Direttore Generale Dg Fisma Direttore Dg Generale Fisma 1 ° settembre 2015
M me Marianne Klingbeil Vice segretario generale Sg Direttore Generale "Comitato di regolamentazione Review" in Sg 1 ° luglio 2015
M me Katarina Mathernova Senior Advisor Dg Regio Vice Direttore Generale Dg Fisma 1 ° settembre 2015
M me Monique Pariat Vice Direttore Generale della Dg Agri Echo Direttore Generale 1 ° settembre 2015
Sig. Timo Pesonen Vice Direttore Generale della Dg Comm Direttore Generale della Dg Comm 1 ° luglio 2015
Mr. Martinus Verwey Vice Direttore Generale della Dg Ecfin Ceo "Servizio di supporto alla riforma strutturale" in Sg 1 ° luglio 2015
Roberto Viola Vice Direttore Generale Dg Cnect Direttore Generale della Dg Cnect 1 ° settembre 2015
Altre decisioni: Rappresentazione posti vacanti di capi a Lubiana, L´aia, Helsinki e Vienna sono stati riempiti:
Nome Rappresentanza della Commissione Data
Zoran Stancic Lubiana 1 ° gennaio 2016
Mr. Peter Bekx L´aia 1 ° settembre 2015
M me Sari Artjoki Helsinki 1 ° settembre 2015
Jörg Wojahn Vienna 1 ° settembre 2015
 
   
   
GLI EURODEPUTATI DISCUTONO IN VISTA DEL CONSIGLIO  
 
europeo Bruxelles, 25 giugno 2015 - Le soluzioni per aiutare la Grecia e affrontare la crisi migratoria nel Mediterraneo sono state ampiamente discusse dai deputati nel corso della sessione plenaria del 24 giugno. Il dibattito si è svolto in vista del Consiglio europeo del 25-26 giugno durante il quale i leader europei dovranno trovare una serie di accordi su queste questioni. Il rappresentante del Consiglio Zanda Kalnina-lukaševica si è espressa sulla crisi migratoria: "In queste casi non ci sono mai delle soluzioni rapide. Possiamo certamente trovare una soluzione a lungo termine, ma questa può essere trovata solo attraverso un approccio omnicomprensivo messo in atto passo dopo passo. Le discussioni che si terranno domani al Consiglio europeo saranno il prossimo passo nell´attuazione di questo approccio". Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha sottolineato la necessità di trovare un accordo sulla Grecia alla fine di questa settimana. "Dobbiamo trovare una soluzione per il popolo greco che sta soffrendo, stiamo lavorando per loro". Manfred Weber europarlamentare tedesco del Partito popolare europeo ha espresso la sua opinione sulla situazione in Grecia: "La Grecia ha bisogno di un piano per uscire dalla spirale negativa che sta vivendo. Per questo motivo chiediamo un programma che permetta alla Grecia di fornire una prospettiva di lungo termine ai suoi cittadini e allo stesso tempo di rimborsare i suoi debiti". Il Presidente del Gruppo dei socialisti Gianni Pittella ha chiesto espressamente che l´accordo con la Grecia sia raggiunto il prima possibile: "Che cosa stiamo aspettando? Sarebbe ridicolo mettere in discussione il futuro dell´Euro e dell´Eurozona per un innalzamento di qualche punto percentuale dell´Iva per i ristoranti". Syed Kamall, conservatore inglese, ha criticato l´approccio dell´Ue verso la Grecia facendo notare come la risposta è sempre stata ´più europa´ e ´più regole´ invece che ´più soluzioni´. Riguardo alle recenti proposte della Commissione sulla politica migratoria dell´Ue ha aggiunto: "Alcuni stati membri potrebbero fare di più, ma proporre un sistema basato sulle quote è stato chiaramente un errore". Anche il liberale belga Guy Verhofstadt si è espresso a proposito della Grecia: "È assolutamente necessario trovare una soluzione che riesca a cambiare il sistema sociale greco. Ma questo non sta succedendo. Non con l´accordo attuale". L´europarlamentare greco Dimitrios Papadimoulis del gruppo Gue/ngl ha dichiarato: "Dobbiamo trovare una soluzione sostenibile nel lungo periodo che sia basata su delle responsabilità condivise". "Credo ci siano alcuni Stati membri e alcuni elementi della Bce che vogliono che la Grecia fallisca e lasci la zona Euro. Questo è un atteggiamento del tutto irresponsabile. In questa maniera si aprirebbe la strada a coloro che in questo parlamento prosperano sulla paura e potrebbero solo trarre beneficio da questa catastrofe", ha ammonito l´eurodeputato belga e membro del gruppo Verdi/ale Philippe Lamberts. Paul Nattall deputato inglese del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta ha riassunto quali fossero secondo lui i tre punti fondamentali sui quali il Consiglio europeo discuterà: "In che maniera l´Unione europea risolverà la questione migratoria, l´accordo sul Ttip e chiaramente la Grecia". Nattall ha anche avvertito i suoi colleghi del rischio che lo Stato islamico stia usando la crisi nel mediterraneo per preparare futuri attacchi terroristici. L´eurodeputata francese Marine Le Pen del gruppo recentemente creato Europa delle Nazioni e della Libertà si è espressa così sulla situazione greca: "State chiedendo ai greci di dire un altro ´sì´ a questa austerità insostenibile. Qeulla che state imponendo contro il volere dei cittadini greci è praticamente schiavitù del debito". Per i ´Non iscritti´ è intervenuto il parlamentare greco Konstantinos Papadakis: "L´accordo tra il governo greco e i suoi creditori porterà con sé una nuova serie di misure durissime che non faranno altro che andare nella direzione di quelle adottate dai precedenti governi".  
   
   
UE: IL DISCORSO DEL VICEPRESIDENTE KATAINEN AL DIBATTITO IN PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO SUL REGOLAMENTO PER IL FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI STRATEGICI (EFSI)  
 
 Bruxelles, 25 Giugno, 2015 - Signor Presidente, onorevoli deputati, Permettetemi innanzitutto di esprimere la mia gratitudine a questa Assemblea, il Parlamento europeo, e in particolare ai Presidenti Gualtieri e Arthuis, e, naturalmente, i due co-relatori, onorevoli Bullman e Fernandes, per il vostro eccellente supporto, per l´ottimo lavoro su questo molto specifico e file importante. Voglio anche ringraziare gli altri relatori che stavano lavorando su questo tema. Signor Presidente, devo dire che queste persone erano negoziatori molto difficili, ma anche molto negoziatori orientati ai risultati. E voleva dire che a tempo di record, siamo riusciti a passare un pezzo difficile e dettagliata della normativa. E ´stato possibile solo grazie alla volontà politica. Solo perché condividiamo la stessa visione: l´Europa ha bisogno di investimenti e dobbiamo consegnare in fretta al fine di creare una migliore atmosfera e l´ambiente per gli investitori privati ​​di investire in questo continente. Come ho già detto, queste persone erano negoziatori molto duri e ho anche devono loro la mia prima alba in questo edificio! Signore e signori, il fondo Efsi è uno strumento molto importante per affrontare le carenze del mercato. I fallimenti del mercato che in parte provengono da cambiamenti normativi. Abbiamo regolato in buona fede, ma ha avuto un impatto negativo che siamo pronti ad affrontare. L´europa non manca principalmente in liquidità: c´è un sacco di soldi nel settore privato. Ma ci sono anche un sacco di motivi per cui tale liquidità non viene utilizzato per investimenti produttivi nell´economia reale. Uno dei motivi è la mancanza di finanziamento di rischio, e questo è esattamente ciò che sta fornendo Efsi ora. Vogliamo fornire finanziamento di rischio per le piccole e medie imprese, per le imprese innovative, per le start-up, e allo stesso tempo per le imprese più grandi e progetti di partenariato pubblico-privato al fine di ottenere gli investimenti produttivi e creare posti di lavoro. Efsi non cambierà il mondo intero. Abbiamo anche bisogno di altre misure per ottenere maggiori investimenti. Abbiamo bisogno di misure a livello internazionale che significa riforme strutturali al fine di rafforzare la competitività esterna, e questo è ciò che i nostri Stati membri stanno facendo in questo momento. Abbiamo anche bisogno di altre misure a livello europeo e questo è esattamente il motivo per cui la Commissione si concentrerà anche sul terzo pilastro del piano di investimenti, il che significa ampliamento e l´approfondimento del mercato interno. Quindi vorrei diffondere lo stesso spirito di fornire velocemente a quelle zone. Perché non consegnare più velocemente sulle proposte che armonizzare il mercato unico digitale o dell´Unione Energy Market o Capital Markets Union? Queste proposte avranno un impatto ancora maggiore sugli investimenti e la creazione di posti di lavoro. Secondo propria valutazione del Parlamento europeo, se avessimo un mercato unico del digitale, il suo impatto sulla nostra economia sarebbe qualcosa come 415.000.000.000 € all´anno. Ecco perché dobbiamo consegnare più velocemente con queste proposte, come abbiamo fatto con Efsi. La Commissione sta già lavorando sui vari documenti e le azioni che sono necessarie per l´attuazione. In meno di un mese, la Commissione in particolare in grado di decidere di estendere la garanzia comunitaria ai progetti immagazzinati dal Fondo per gli investimenti della Bei ed europeo, alla nomina dei membri del Consiglio direttivo a fianco della Bei, e di rilasciare il quadro di valutazione sotto Delegato Act. Il processo per il reclutamento dei membri del Comitato d´investimento sarà lanciata entro due settimane, e abbiamo bersaglio di avere al loro posto entro settembre. Nel mese di settembre, onorevoli deputati, si avrà l´occasione di ascoltare e, auspicabilmente, approvare i candidati alla carica di Amministratore Delegato e Vice Direttore. Abbiamo in programma di avere la consulenza per gli investimenti Hub europeo e in esecuzione dopo l´estate, e il portale del progetto europeo per gli investimenti entro la fine dell´anno. Quindi stiamo veramente consegnando veloce. In questo contesto, signor Presidente, e per conto della Commissione, mi permetta di fare la seguente dichiarazione sulla nostra valutazione dei contributi una tantum nel contesto dell´iniziativa Efsi allo scopo di attuare il patto di stabilità e crescita: "Fatte salve le prerogative del Consiglio per l´attuazione del patto di stabilità e crescita (Psc), contributi una tantum da parte degli Stati membri, o da uno Stato membro o da parte delle banche nazionali di promozione classificate nel settore delle amministrazioni pubbliche o che agiscono per conto di uno Stato membro, nel Efsi o piattaforme di investimento tematiche o multinazionali stabilite per l´esecuzione del piano di investimenti, in linea di principio qualificarsi come misure una tantum, ai sensi dell´articolo 5 del regolamento (Ce) n 1466 / 97 e l´articolo 3 del regolamento (Ce) 1467/97. " Signor Presidente, la ringrazio molto. Osservazioni conclusive Grazie mille colleghi per la tua opinione e consigli. Ora noi ci rivolgiamo alla fase di attuazione. E ´molto importante che tutti noi passiamo il messaggio nei nostri Stati membri, prima di tutto per le aziende: se si dispone di un piano per investire in qualcosa che è considerato un progetto più alto rischio, o se c´è una difficoltà di ottenere finanziamenti da puramente finanziario settore, si può già chiamare oggi la Banca europea per gli investimenti e chiedere se potevano aiutare il finanziamento. Nessuno può garantire questo, ma le aziende non hanno bisogno di approvazione governativa - possono contattare la Bei già oggi o domani. Ci sono un sacco di duro lavoro di persone nella Bei e sono disposti ad aiutare le imprese nei loro piani di investimento. Il secondo messaggio che spero che tutti possiamo passare nei nostri Stati membri è che abbiamo bisogno di un intermediario locale per il finanziamento delle Pmi. Ho visitato 24 Stati membri dall´inizio dell´anno e in ogni singolo paese che ho sentito lo stesso messaggio: nella maggior parte dei casi, le Pmi possono ottenere finanziamenti da parte delle banche, ma il capitale di rischio è una risorsa molto scarsa. Vi è una mancanza di finanziamento azionario in tutto il mondo. Quindi, se i paesi sono interessati a migliorare il finanziamento delle Pmi, è vostro dovere di stabilire un intermediario locale. Naturalmente può anche essere una banca commerciale, ma in molti casi le banche di sviluppo nazionali o banche promozionali può essere un intermediario per le Pmi. E anche i fondi di capitale di rischio privato possono richiedere risorse Efsi e servire i loro clienti. Quindi questo è il messaggio che sono costantemente passando per visitare gli Stati membri e spero che tutti qui fa la stessa cosa. E un commento finale: abbiamo fortemente incoraggiare gli Stati membri o le regioni di Stati membri per stabilire nazionale o regionale - transfrontaliera volte - piattaforme di investimento. Fondamentalmente significa finalità veicoli speciali per cui il denaro pubblico può essere messo. Banche promozionali nazionali finanziare tali veicoli. Pension soldi può andare lì. Le compagnie di assicurazione possono chip in. E possono presentare domanda di finanziamenti rischio Efsi e seleziona i progetti da loro stessi e finanziare quelle rischio del settore privato superiore o progetti di partenariato pubblico-privato. Quindi attuazione è molto importante. L´ue non può implementare questa più di quanto abbiamo fatto. Abbiamo bisogno di intermediari delle Pmi, abbiamo bisogno di inviare il messaggio a società più grandi che si possono contattare Bei già oggi, e abbiamo bisogno di piattaforme di investimento nazionali o regionali. Questo è il modo in cui Efsi può contribuire a creare nuovi posti di lavoro. La ringrazio molto per i tuoi commenti.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, BERÈS: "LE MISURE PER AFFRONTARE LA CRISI NON SONO SEMPRE STATE QUELLE GIUSTE"  
 
Bruxelles, 25 giugno 2014 - La risoluzione del Parlamento sulla valutazione della governance economica europea è stata discussa e votata nella sessione plenaria di mercoledì 24 giugno. La relatrice, la socialista francese Pervenche Berès, ci ha spiegato in un´intervista come ci sia una netta divisione tra due campi, quelli che credono che la governance economica non funzioni e quelli che sostengono che le regole non siano state applicate correttamente. La Plenaria del Parlamento europeo sarà trasmessa dal vivo sul nostro sito Internet a partire dalle 14:00 (Cet). La relazione dell´onorevole Berès è il quarto punto all´ordine del giorno. Dopo esser stata approvata, la risoluzione contribuirà al dibattito del Consiglio europeo del 25-26 giugno dove verrà discusso il futuro della governance economica dell´area Euro. Le riforme e le azioni intraprese in Europa dopo la crisi economica e finanziaria hanno dato i loro frutti? Cosa non è stato fatto? La crisi ci ha costretto a fare degli sforzi considerabili. Li abbiamo fatti sempre nella buona direzione? Non credo. Certo, hanno permesso di risolvere alcuni problemi nel breve periodo, ma non costituiscono certo il completamento dell´Unione economica e monetaria. In che maniera le politiche di austerità hanno influenzato i risultati elettorali in diversi paesi europei facendo perdere molti seggi ai partiti tradizionali e favorendo i nuovi arrivati? Ci sono quelli che dicono che le regole legate alla governance economica europea non hanno funzionato e che hanno prodotto solo austerità. Ma ci sono anche quelli che sostengono che le regole non sono state applicate correttamente. Tra queste due visioni vi è una totale mancanza di fiducia. La sfida è quella di trovare il modo di convincere tutti quanti che certe cose vanno cambiate. Infatti alcune regole che abbiamo messo in atto non hanno fatto altro che produrre austerità, deflazione e disoccupazione. Dobbiamo dunque cambiarle. Credo che il fatto che Jean-claude Juncker sia stato costretto fin dall´inizio del suo mandato a lanciare un piano di investimenti sia semplicemente il riconoscimento che c´è qualcosa che non funziona nel sistema di governance economica europea. I creditori internazionali con le loro richieste rischiano di spingere la Grecia verso il default e fuori dalla zona Euro? Non sono un indovino, quindi non so come andranno a finire le negoziazioni. Quello che so è che abbiamo perso un sacco di tempo e il mio più grande desiderio è che la Grecia rimanga nella zona Euro. Detto questo, entrambe le parti devono venirsi incontro. In che maniera i parlamenti potrebbero essere maggiormente coinvolti nel Semestre europeo? Sulla questione della governance economica europea abbiamo assolutamente bisogno di rafforzare il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali. È necessario che all´inizio del ciclo del Semestre il Parlamento europeo sia pienamente coinvolto nell´analisi della situazione economica nella zona Euro. Sia per quanto riguarda la diagnosi che per le linee guida.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: APERTURA SESSIONE PLENARIA: NUOVO GRUPPO EUROPA DELLE NAZIONI E DELLE LIBERTÀ  
 
Bruxelles, 25 giugno 2015 - In apertura di sessione, il vicepresidente del Pe Antonio Tajani (Ppe, It) ha annunciato la creazione del nuovo gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà, composto da 36 membri e formato il 15 giugno scorso. Il gruppo ha presentato la propria dichiarazione di fondazione in debita forma. Deputati entranti/uscenti: Edward Czesak (Ecr, Pl) sostituisce Andrzej Duda (Ecr, Pl) con effetto l’11 giugno2015. Emmanouil Glezos (Gue/ngl, El) ha presentato le proprie dimissioni con effetto l’8 luglio 2015. Marit Paulsen (Alde, Se) ha presentato le proprie dimissioni con effetto il 30 settembre 2015.  
   
   
ECONOMIA CIRCOLARE: NESSUN RIFIUTO VIENE SPRECATO GIOVEDÌ 25 UNA CONFERENZA PER "CHIUDERE IL CERCHIO" SULL´ARGOMENTO  
 
Bruxelles, 25 giugno 2015 - La Commissione europea ha organizzato per giovedì 25 giugno la conferenza degli stakeholder "Cloosing the loop" per "chiudere il cerchio" sull´economia circolare. L´argomento ha suscitato grande interesse nei paesi aderenti all´Unione, grazie anche alla consultazione pubblica che sta raccogliendo idee per rendere l´Europa più competitiva e più efficiente nell´utilizzo delle risorse. Il modello dell´economia circolare è un modello che cerca di imitare la natura: nessun rifiuto viene sprecato, ma è reintrodotto nel sistema e utilizzato per qualcos´altro. I normali beni di consumo, invece di trasformarsi immediatamente in rifiuti, acquistano così una vita "ciclica". Questo modello è indispensabile se si vuole rendere l´Europa più indipendente dal punto di vista delle risorse. Sempre più materiali indispensabili sono reperibili solo nei paesi terzi, e questo rende l´economia europea dipendente dalle importazioni. Un modello di economia circolare, allungando il ciclo di vita dei prodotti, gioverebbe non solo sul piano economico e ambientale, ma anche all´indipendenza dell´Ue da fornitori esterni. Per questi motivi la Commissione europea ha organizzato per giovedì 25 una conferenza a Bruxelles, aperta a tutti coloro che vorranno contribuire a plasmare la futura strategia europea sull´economia circolare. Parteciperanno esperti d´economia circolare e saranno presentati esempi reali di economia circolare funzionante. Lo scopo è riuscire a "chiudere il cerchio", presentando entro la fine dell´anno la nuova strategia europea che renderà l´Unione più competitiva a livello economico e più efficiente nell´uso delle risorse. È possibile partecipare al dibattito direttamente a Bruxelles, previa iscrizione, o attraverso la consultazione pubblica (+link). Per chi volesse invece seguire l´evento, è disponibile una diretta streaming. Http://www.eventbrite.co.uk/e/closing-the-loop-circular-economy-boosting-business-reducing-waste-registration-16866524228    
   
   
CON L’EUROPA IL LAZIO CAMBIA E DIVENTA PIÙ FORTE: PRESENTATA LA PROGRAMMAZIONE 2014 2020 PRESENTATA LA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA AI CITTADINI  
 
Roma, 25 giugno 2015 - "Il Lazio è sempre più europeo. La Regione sta facendo dei passi in avanti incredibili: negli ultimi due anni abbiamo aumentato del 123% la capacità di spendere i fondi della nuova programmazione –lo ha detto ieri il presidente, Nicola Zingaretti, in occasione dell’evento di presentazione della nuova programmazione europea 2014-2020, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Oggi – ha aggiunto Zingaretti- in questa assemblea incredibile con oltre 3.000 persone tra accreditati, cittadini, amministratori, imprenditori, artigiani e agricoltori, partiamo con la fase dell´attuazione della nuova programmazione 2014-2020. Oltre 3 miliardi di euro legati a 45 azioni di governo che vorrà dire più sviluppo nel territorio, più lavoro, più qualità dello sviluppo del Lazio". Oltre tre miliardi di euro legati a 45 azioni di governo. È quanto prevede la nuova programmazione europea 2014-2020: significa più sviluppo nel territorio, più lavoro e anche più qualità dello sviluppo del Lazio. Tutto questo, tra l’altro, attraverso uno strumento nuovo che la Regione utilizza per la prima volta: la cabina di regia unica per i fondi europei. Ci saranno sportelli Europa su tutto il territorio proprio per far conoscere e dare notizie e informazioni dei bandi a tutte e a tutti. Una sfida che coinvolge tutti e tutte. Il programma di governo della Regione ha individuato fin da subito nell´Europa la più grande occasione di rigenerazione del Lazio. A marzo 2013, il Lazio era di gran lunga l’ultima Regione italiana per certificazione della spesa fondi Ue. Attualmente la Regione è vicina all’obiettivo del 100%. In due anni la capacità di spendere i fondi della nuova programmazione è aumentata del 123%. Un unico disegno per le risorse finanziarie europee, nazionali e regionali. Tutto questo sarà possibile grazie alla Cabina di regia per i fondi europei di cui la Regione si è dotata per la prima volta e che consentirà di armonizzare le risorse. Un interlocutore unico, che ascolta le diverse istanze e riesce a trovare una sintesi coerente con una strategia di governo e di sviluppo. 45 azioni in dialogo tra di loro. Alcuni temi, come ad esempio il turismo, l’agenda digitale e l’economia del mare, hanno carattere trasversale. Un altro esempio è rappresentato anche dall’attenzione per le diverse realtà dei territori, come le grandi aree urbane, le periferie e le aree interne. Un percorso di sviluppo per rigenerare l’economia, ridare valore al territorio e prendersi cura delle fragilità con progetti concreti, pronti a incontrare sul campo persone, imprese, sistemi locali, comunità. L’obiettivo non è aumentare di qualche punto il Pil, ma una rigenerazione profonda della Regione. I provvedimenti saranno attuati in modo rapido e concreto. In totale, alla fine del 2015 saranno partite ben 38 sulle 45 azioni previste. Su molte di questa la Regione ha già avviato un percorso: dalla crescita digitale, con i primi progetti per la banda ultralarga; alle case della salute; agli interventi per la mobilità , ai bandi per la ricerca o per la creatività. In particolare, gli obiettivi della Regione sono: Rilanciare il sistema produttivo e la competitività; Valorizzare il territorio e lo sviluppo dell’agricoltura; Rimettere al centro il lavoro, con nuove opportunità per giovani e meno giovani, anche grazie al contratto di ricollocazione; Favorire la conoscenza e la formazione; La qualità della vita delle persone a partire dai diritti e con pari opportunità e equità sociale per tutti.  
   
   
#LAZIOEUROPA, CON I FONDI EUROPEI UNA REGIONE PIÙ COMPETITIVA  
 
Roma, 25 giugno 2015 - Tra le azioni e gli obiettivi fondamentali che la Regione si propone di raggiungere attraverso le risorse europee e con la nuova programmazione 2014-2020 c’è anche il rilancio del sistema produttivo e della competitività delle imprese del Lazio. Innovazione e internazionalizzazione del sistema economico. La Regione utilizzerà i fondi Fers, Fondo europeo di sviluppo regionale, per sostenere la reindustrializzazione e rilanciare industria, commercio e servizi in una visione integrata e di lungo periodo. Risorse per imprese, associazioni, enti locali e centri di ricerca aggregati. In particolare la Regione interviene con 70 milioni di Fondi Fesr per sostenere la Call for proposal che sarà pubblicata il 15 luglio e sarà aperta fino a novembre. L’obiettivo è premiare e sostenere progetti e iniziative di sviluppo innovative. Un processo in atto in Europa e voluto dalla stessa Commissione. In questo modo finisce l’epoca dei bandi a pioggia, settoriali o con un mero criterio di riparto per province. Saranno premiati i progetti in grado di aggregare i sistemi locali attorno a idee innovative.  
   
   
#LAZIOEUROPA, CON I FONDI EUROPEI LA REGIONE DIFENDE IL TERRITORIO  
 
Roma, 25 giugno 2015 - Agriturismi, fattorie didattiche, agricoltura sociale: grazie ai fondi europei la Regione sostiene la realizzazione di ben 126 progetti che partiranno a settembre per valorizzare e sostenere l’agricoltura con l’innovazione, le nuove tecnologie, le startup e i progetti verdi su energia e rifiuti. Una sfida economica e culturale. L’obiettivo è introdurre una nuova idea di agricoltura passando anche attraverso la qualità e la riconoscibilità dei prodotti. Per la prima volta nel Lazio le eccellenze agroalimentari vengono valorizzate e sostenute in modo sistematico: un esempio è il paniere delle centro eccellenze a Expo. Un eccezionale strumento di promozione dei territori, delle loro vocazioni turistiche e di coesione sociale. Dentro questa sfida di rinnovamento, una delle azioni che la Regione intende lanciare è quella della multifunzionalità, a partire da Expo. Un percorso di sviluppo per rigenerare l’economia e per ridare valore al territorio puntando sulle sue caratteristiche e mettendo a sistema le sue qualità creando occasioni e opportunità concrete.  
   
   
#LAZIOEUROPA, CON I FONDI EUROPEI PIÙ LAVORO  
 
Roma, 25 giugno 2015 - Va avanti l’impegno della Regione per rivoluzionare le politiche per il lavoro del Lazio, anche grazie a un nuovo sistema di servizi incentrato sulla cooperazione tra operatori pubblici e soggetti privati accreditati. Un esempio è il contratto di ricollocazione, una politica attiva che pone al centro la persona. Il contratto di ricollocazione, un nuovo servizio di assistenza intensiva rivolto a chi è alla ricerca di un nuovo lavoro: un modo per sostenere e andare incontro in particolare alle persone in condizione di maggiore svantaggio economico e familiare. La Regione investe 140 milioni di euro di risorse del Fondo sociale europeo per sperimentare un nuovo modello di gestione attiva dell’occupazione: destinatari del provvedimento i disoccupati di lunga durata. In particolare il 6 luglio parte la prima call rivolta ai soggetti accreditati e il 21 settembre quella rivolta alle persone per l’adesione al piano. Un sostegno concreto alla ricerca di nuovo lavoro per le persone.  
   
   
#LAZIOEUROPA, CON I FONDI EUROPEI PIÙ FORMAZIONE E LAVORO  
 
Roma, 25 giugno 2015 - Per sostenere e realizzare un nuovo modello di sviluppo e dare più opportunità ai giovani grazie ai fondi europei la Regione intende puntare anche sulla formazione e sulla conoscenza. L’obiettivo è innalzare il livello delle competenze e fornire opportunità e occasioni concrete di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Le risorse saranno utilizzate per combattere la disoccupazione tra i giovani, con particolare attenzione a chi in questo momento non studia e non lavora, e per dare un’opportunità anche ai disoccupati di lungo periodo. Diverse le attività e le azioni principali con cui la Regione sostiene la formazione: tra queste l’orientamento, l’azione formativa e l’accompagnamento dei giovani all’inserimento lavorativo, per esempio attraverso lo strumento dei tirocini. Gli interventi partiranno nel mese di settembre. Sostegno al reddito e incentivi alle assunzioni. Il progetto partirà nel mese di settembre 2015, la Regione darà dei contributi a chi partecipa ai programmi e metterà a disposizione incentivi alle imprese che stabilizzeranno i tirocinanti con un’assunzione. Per sostenere questi interventi, destinati a circa 2600 persone, la Regione investirà 13 milioni di euro.  
   
   
#LAZIOEUROPA, CON I FONDI EUROPEI LA REGIONE PIÙ VICINA ALLE PERSONE E ALLE FAMIGLIE  
 
Roma, 25 giugno 2015 - Utilizzare al meglio i fondi europei significa anche aumentare la qualità della vita delle persone a partire dai diritti e garantendo a tutti pari opportunità e equità sociale. Un esempio? I 1000 nuovi posti negli asili nido che la Regione mette a disposizione in tutto il Lazio. Ecco i particolari su quest’azione così importante che riguarda i bambini e le loro famiglie: 23 nuovi asili nido in altrettanti comuni del Lazio, per un totale di 760 nuovi posti, alle quali si aggiungono altre 6 strutture nel comune di roma, per ulteriori 414 posti. Oltre 1000 posti in 29 strutture. Si tratta di strutture che erano già pronte, ma su cui le risorse per il funzionamento non erano state previste. In particolare, per sostenere l’avvio di queste strutture che saranno attive già dal prossimo anno scolastico, la Regione utilizzerà risorse del Fondo Sociale europeo per 3,8 milioni di euro. Dalla Regione una bella opportunità per i genitori e in particolar modo per le donne di partecipare al mercato del lavoro, e anche una scelta innovativa per stare vicini alle famiglie, perché una comunità con più diritti è una comunità più forte.  
   
   
MARONI: VOGLIAMO INTENSIFICARE RAPPORTI CON STATI UNITI  
 
Rho-pero/mi, 25 giugno 2015 - "Ci sono grandi rapporti tra la Regione Lombardia e gli Stati Uniti, questo ovviamente grazie anche all´American Chamber, rapporti che vogliamo naturalmente intensificare ulteriormente. Gli investimenti delle imprese americane qui in Lombardia sono di altissimo valore, fondamentale per lo sviluppo economico della nostra Regione, e naturalmente siamo a disposizione delle imprese americane che vogliono investire qui da noi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento alla cerimonia per i primi 100 anni dell´American Chamber of Italy, tenutasi nel padiglione Usa nel sito Expo. "La Lombardia è una terra che ha una naturale vocazione alla ricerca e all´innovazione - ha aggiunto Maroni -, qui, in Lombardia, abbiamo 13 università, 500 centri di ricerca, 6 parchi tecnologici, una situazione unica e, anche per questo, abbiamo già 1500 imprese americane che investono qui in Lombardia".  
   
   
RIFORMA E STATUTO SPECIALITÀ DELLA SARDEGNA, PIGLIARU IN AUDIZIONE ALLA CAMERA: È TEMPO DI UNA NUOVA STAGIONE DI RAPPORTI CON LO STATO E DI ATTI CONCRETI CONTRO GLI SVANTAGGI DELL´INSULARITÀ  
 
Roma, 25 Giugno 2015 - Audizione del Presidente della Regione Francesco Pigliaru, ieri mattina a Roma, alla Commissione Parlamentare per le questioni regionali, presieduta da Gianpiero D´alia. Al centro dell´incontro, l´indagine conoscitiva sulle problematiche legate alla revisione degli Statuti, con riferimento alle questioni relative alla specialità della Regione Autonoma della Sardegna e allo stato della sua attuazione. Primo punto, nella relazione del Presidente Pigliaru, la specificità della Sardegna in termini di insularità e perifericità. "Sebbene il Trattato per il Funzionamento dell’Unione Europea riconosca la specialità della condizione insulare, lo Stato italiano non ha mai voluto sviluppare in sede europea una politica dell’insularità che riguardi la seconda isola per estensione del Mediterraneo e certamente la più distante dalla terraferma tra le grandi isole", ha detto Francesco Pigliaru, citando poi i passaggi principali del documento sul tema consegnato alcune settimane fa al presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Gli svantaggi dati dall´insularità e causati dalla oggettiva separazione dal sistema nazionale delle infrastrutture e dei servizi sono profondi, a cominciare dall´assenza del metano per proseguire con il nodo della continuità territoriale, da cui derivano mancanze anche sul fronte della mobilità interna. Sono problemi decisamente importanti dal punto di vista economico - ha proseguito - che erano validi nel 1948 come adesso, e per limitare i quali lo Statuto di Autonomia è stato forse il principale strumento in campo, basti pensare alle norme statutarie sulle entrate. Su questo punto è quindi ora di inaugurare una nuova stagione di rapporti politici e istituzionali, di occasioni di integrazione e di riequilibrio di poteri che costituiscano il quadro della nuova specialità, in modo che la rivendicazione di pari opportunità della Sardegna possa declinarsi in atti concreti, capaci di ridurre gli svantaggi che la condizione di insularità impone ai cittadini e alle imprese della nostra regione." Il Presidente ha poi sottolineato l´importanza della valorizzazione delle differenziazioni regionali. "In un quadro nazionale che ha un problema di qualità istituzionale complessivo, il regionalismo italiano ha prodotto situazioni molto negative nel Mezzogiorno, ma anche performance regionali di assoluta eccellenza in termini di qualità dei servizi erogati con efficacia ed efficienza. La ricchezza delle esperienze regionali non dovrebbe essere perciò annacquata o addirittura annullata. Qualunque meccanismo di centralizzazione cancellerebbe questa ricchezza, e invece uno Stato saggio deve rendersi conto che questa differenziazione è ricchezza e che le buone esperienze devono essere diffuse sul territorio." Ampio spazio, nella relazione di Francesco Pigliaru, è stato riservato al tema dell´identità: "una recente ricerca condotta dall´Università di Cagliari contemporaneamente a quelle di Edimburgo e della Catalogna rivela che nove sardi su dieci vorrebbero ancora oggi un governo locale con più poteri di quelli attuali e che circa il 40 per cento coltiva sentimenti di indipendenza", ha spiegato. "Questi dati rivelano un forte sentimento di identità, oltreché la necessità di uno Statuto con più regole specifiche che principi. È comunque ormai un patrimonio comune la richiesta di maggiore autogoverno dell’Isola". La parte conclusiva dell´intervento era dedicata agli strumenti per la effettività della specialità. "Noi vogliamo rivendicare la nostra autonomia speciale, interpretando la specialità in un´accezione moderna e dinamica -ha sottolineato il Presidente Pigliaru - perché crediamo di poterlo fare con convinzione. E allora con lo Statuto speciale intendiamo riscrivere con chiarezza un rapporto di piena reciprocità con lo Stato, che preveda un nuovo riparto delle competenze legislative e delle competenze amministrative, sulla base di un principio di sussidiarietà e di adeguatezza. Il nostro Statuto deve prevedere maggiori potestà legislative in materia finanziaria e fiscale, un trattamento finanziario più favorevole, deve concentrarsi sull´affermazione di diritti speciali che concorrano a rafforzare l´idea della nostra diversità, il diritto alla continuità territoriale, il diritto alla cultura, alla nostra identità, appunto, il diritto a competere con lo Stato per individuare standard ambientali più severi." In riferimento al confronto in corso queste settimane tra le Regioni autonome e lo Stato sulle modalità e le procedure per la revisione degli Statuti speciali, il Presidente della Regione ha evidenziato come il binomio commissioni paritetiche-decreti legislativi, che contengono le norme di attuazione, dal punto di vista strettamente tecnico costituisca ancora la migliore soluzione a tutela dell’autonomia. "Le norme di attuazione si sono rivelate un utile strumento per dare sostanza alla specialità. Esse sono dotate di una particolare forza formale nel sistema delle fonti del diritto in quanto si riferiscono direttamente alla legge costituzionale, quindi allo Statuto, e si impongono sulle leggi ordinarie. La Sardegna non ha forse sfruttato al meglio in passato la possibilità di approvare in sede di Commissione paritetica Stato-regione efficaci norme di attuazione dello Statuto. Tramite tale strumento è possibile circoscrivere la congiunturale azione accentratrice dello Stato e della Corte costituzionale pre-contrattando l’ampiezza del momento di confronto sulle modalità e le procedure per la revisione degli Statuti speciali, delle funzioni di competenza regionale." Nello specifico, in riferimento alla proposta relativa alle norme di attuazione portata avanti dal sottosegretario degli Affari regionali Gianclaudio Bressa, il Presidente ne ha dato una valutazione positiva. "Le norme di attuazione consentono di non lasciare alla sola iniziativa del legislatore nazionale la determinazione dei rispettivi ambiti di competenza legislativa dello Stato e della Regione. In questa fase di riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione, la previsione di una clausola di salvaguardia che prevede l’intesa per l´adeguamento degli Statuti è sicuramente una soluzione positiva. Per la prima volta - ha concluso Francesco Pigliaru- viene sancito in Costituzione in forma espressa lo strumento pattizio e, con esso, un importante strumento di leale cooperazione tra lo Stato e le Regioni speciali." Il Presidente era accompagnato dall´assessore degli Affari generali e riforma Gianmario Demuro. All´audizione è intervenuta Ilenia Ruggiu, componente di nomina statale della Commissione paritetica Stato-regione Sardegna per la stesura delle norme di attuazione dello Statuto sardo.  
   
   
CORTE DEI CONTI: CON IL BILANCIO ARMONIZZATO LA REGIONE SARDEGNA SI È IMPOSTA RIGORE E TRASPARENZA PER RISANARE LE CASSE  
 
Cagliari, 25 Giugno 2015 - "Noi ci siamo autoimposti il rigore e la trasparenza che solo il bilancio armonizzato può garantire per risanare le casse della Regione ma ci saremmo aspettati che anche il Governo facesse la stessa cosa, invece non andrà in bilancio armonizzato né quest´anno né il prossimo, e questo potrà crearci qualche problema". L´ha detto il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci dinanzi alla Sezione regionale del controllo per la Sardegna della Corte dei Conti, dove si sta svolgendo la Verifica del Rendiconto generale della Regione per il 2014. Sono presenti anche gli assessori della Sanità Luigi Arru, dell´Industria Maria Grazia Piras, della Pubblica Istruzione Claudia Firino e i direttori generali degli assessorati. "Ringrazio la Corte per questo importante confronto, che non è solo un passaggio formale ma un´importante occasione di riflessione comune", ha sottolineato Paci. Il vicepresidente ha ricordato alla Corte i "pesanti vincoli delle spese obbligatorie della Regione. Non basta certamente un anno per cambiare la situazione, serve almeno una legislatura, considerando anche la flessione delle entrate dovuta alla crisi economica". Spaventosa, poi, la situazione dei residui passivi e attivi che a fine 2013 erano rispettivamente di 5 e 4 miliardi di euro. "Abbiamo lavorato moltissimo e dimezzato questa forbice, avviando una gestione positiva dei residui - ha ricordato Paci - Non avremo mai più il problema delle perenzioni grazie al bilancio armonizzato, perenzioni che ammontano a 2 miliardi e 300 milioni per il 2013 e a 2,7 per il 2014. Intanto, abbiamo istituito un fondo di 530 milioni per affrontare adeguatamente il problema. Il bilancio della Regione dunque, considerate le tante novità, è in itinere, dinamico, un bilancio che stiamo cercando di ripulire e portare a chiarezza e trasparenza".  
   
   
VALLE D’AOSTA: NOMINE DI COMPETENZA REGIONALE  
 
 Aosta, 25 giugno 2015 - In applicazione della legge n. 11 del 1997 sulle nomine e le designazioni di competenza dell´Amministrazione regionale in società, enti, fondazioni, associazioni ed istituti pubblici e privati, la Presidenza della Regione informa che è possibile presentare candidatura per la carica di Presidente del Consiglio di amministrazione della Casa di riposo G.b. Festaz. La scadenza per la presentazione della candidatura è il 2 luglio 2015. La documentazione e la modulistica sono a disposizione degli interessati presso l’Ufficio nomine della Segreteria della Giunta regionale, al quarto piano di Palazzo regionale, ad Aosta, (telefono 0165 27 38 34) e reperibili online sul sito della Regione Valle d’Aosta alla pagina http://www.Regione.vda.it/amministrazione/nomine/default_i.asp , nella sezione Amministrazione regionale>Nomine in scadenza.  
   
   
BOLZANO, BILANCIO 2016: LA GIUNTA INCONTRA LE PARTI SOCIALI, CIFRE STABILI  
 
Bolzano, 25 giugno 2015 - Un bilancio in linea con quello dell´anno in corso e un ammontare delle entrate in lieve crescita frutto dei primi segnali di ripresa. Questo il quadro relativo al bilancio di previsione 2016 discusso il 23 giugno durante un incontro fra il presidente Arno Kompatscher, la Giunta provinciale al completo e i rappresentanti delle parti sociali. Partecipazione. Ecco come si può sintetizzare la linea scelta dalla Giunta provinciale per approcciarsi al lungo lavoro di elaborazione del bilancio di previsione 2016, un percorso che parte da una serie di incontri con le parti sociali sino ad arrivare ad una proposta di legge che sarà comunque rivista e discussa con i rappresentanti di categorie economiche e sindacati. Uno di questi incontri "preparatori" si è svolto il 23 giugno presso il cortile interno di Palazzo Widmann, e il quadro che ne è emerso è sostanzialmente positivo. "I primi segnali di ripresa economica a livello nazionale ed europeo - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher - si faranno sentire anche in Alto Adige: il risultato sarà un bilancio sostanzialmente in linea con quello dell´anno in corso, e con un ammontare delle entrate in leggera crescita". A proposito di fisco, durante l´incontro con le parti sociali sono stati ricordati i grandi passi in avanti compiuti dalla Giunta in un´ottica di riduzione della pressione a carico di famiglie e imprese per quanto riguarda le imposte di competenza locale come l´Imi, l´Irap e l´addizionale Irpef. "Abbiamo inserito sgravi fiscali per un totale di 210 milioni di euro - ha ribadito Kompatscher - oltre 125 dei quali a favore del mondo economico. Se vi saranno altri margini di manovra proseguiremo anche in futuro lungo questa linea, a partire dall´ampliamento della No-tax-area sull´addizionale Irpef. Bisogna però tenere conto dei costi da sostenere, alcuni dei quali sono in crescita, ma che sarebbe meglio inquadrare come investimenti: mi riferisco alla sanità, al sociale e alla formazione". Positivi i feedback giunti dai rappresentanti delle parti sociali intervenuti all´incontro di Palazzo Widmann, in maniera particolare per quanto riguarda le iniziative in essere e previste sul tema degli sgravi fiscali. Il presidente del Wirtschaftsring, Philipp Moser, ha lodato il "segnale positivo e di fiducia lanciato da una politica in grado di ascoltare le richieste del mondo economico" e ha dichiarato di appoggiare un ampliamento della No-tax-area sull´Irpef. Idea, ovviamente, sostenuta anche dalle organizzazioni sindacali, di cui si è fatto portavoce il segretario della Cgil/agb, Alfred Ebner, il quale ha chiesto alla Giunta di "tenere in considerazione le mutate condizioni sociali, puntando con più forza sul sostegno alle famiglie". Entro due settimane le osservazioni di categorie economiche e organizzazioni sindacali potranno essere presentate in forma scritta alla Giunta provinciale che poi le analizzerà e valuterà in fase di elaborazione del disegno di legge sul bilancio.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA INCONTRA I SINDACI, ECCO I TRE COMMISSARI DI AREA VASTA  
 
Firenze, 25 giugno 2015 - Un altro passo avanti sulla strada della attuazione della riforma della sanità che la Regione Toscana ha approvato alla fine della scorsa legislatura. E´ questo il senso dei tre incontri che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi assieme all´ex vicepresidente e nella nuova giunta assessore con deleghe alla sanità e al sociale Stefania Saccardi hanno avuto a Palazzo Strozzi Sacrati con i sindaci delle tre area vaste nord-ovest, centro e sud-est per le nomine dei tre commissari che eserciteranno le loro funzioni dal primo luglio, a seguito della decadenza dei direttori generali. "In un clima assolutamente costruttivo - spiega Stefania Saccardi - abbiamo concordato di utilizzare un principio di continuità, valorizzando l´esperienza maturata in questa fase così delicata di attuazione della riforma. E´ un passaggio positivo anche in vista della conferenza regionale dei sindaci in cui avremo modo di condividere il percorso della programmazione prevista dalla legge di riforma". I tre commissari, in funzione dal primo luglio, saranno Maria Teresa De Lauretis per l´area vasta nord-ovest, Paolo Morello per l´area vasta centro ed Enrico Desideri per l´area vasta sud-est.  
   
   
MOLISE. SCARABEO, FRATTURA: RICEVUTE LE DIMISSIONI DALLA CARICA ASSESSORILE  
 
 Campobasso, 24 giugno 2015- Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha ricevuto le dimissioni dalla carica assessorile da parte di Massimiliano Scarabeo, coinvolto in vicende giudiziarie. La nota di dimissioni è stata protocollata dagli uffici regionali.  
   
   
ENTI LOCALI: SERRACCHIANI, I NUMERI CONFORTANO LE SCELTE DELLA REGIONE FVG  
 
San Daniele del Friuli, 25 giugno 2015 - "I numeri danno ragione alle scelte della Regione": lo ha affermato la presidente Debora Serracchiani, che ha partecipato ieri all´incontro "Costi e servizi nei municipi - Verso i nuovi assetti territoriali della Regione Friuli Venezia Giulia", organizzato da Cisl Fvg e Cisl Alto Friuli. Secondo un´indagine realizzata dal dipartimento studi del sindacato, in Friuli Venezia Giulia i costi pro capite dei servizi nei piccolissimi comuni (con meno di 2.000 abitanti) sono decisamente più elevati rispetto a quelli sostenuti dai cittadini di altre realtà locali di maggiori dimensioni. Da qui la richiesta ai sindaci di unire le forze nella gestione dei servizi da parte dei rappresentanti della Cisl Maurizio Petriccioli (segretario nazionale), Ermenegildo Bonfanti (segretario generale Federazione nazionale pensionati), Giovanni Fania (segretario generale Cisl Fvg) e Franco Colautti (segretario Cisl Alto Friuli). "La riforma degli enti territoriali è un pezzo importante della nostra azione di governo - ha dichiarato Serracchiani - in una regione che presenta il più basso tasso di associazionismo tra i Comuni. Un fenomeno dovuto al fatto che, fino ad oggi, non c´è mai stato bisogno di aggregarsi, basti pensare che in Friuli Venezia Giulia i trasferimenti agli Enti locali erano in media superiori del 18 per cento rispetto alle altre regioni". Ma, secondo la presidente, "il momento storico che stiamo attraversando ha portato a realizzare ciò che finora era stato messo da parte. L´esigenza di trovare delle soluzioni alternative è alla base di questa e di altre riforme". La scelta di fondare le nuove Unioni territoriali intercomunali sugli ambiti socioassistenziali "nasce dalla consapevolezza che in questo settore c´è un livello di aggregazione che non esiste in altri settori. È un buon inizio - ha aggiunto Serracchiani - ma in una seconda fase sarà possibile ragionare su aggregazioni più larghe e su nuove funzioni da mettere in comune". La complessità della riforma, ha spiegato la presidente della Regione, "deriva anche dal contestuale superamento delle Province e in questo senso siamo già un passo avanti, essendo stati i primi ad approvare una legge che assegna i dipendenti dei Centri per l´impiego alla ricostituita Agenzia del Lavoro. Ora realizzeremo lo stesso percorso anche in altri settori". Per Serracchiani "si tratta di una sfida culturale, complessa ma che dobbiamo portare a termine per ottenere risultati fondamentali sul piano dell´efficientamento dei servizi e dell´ottimizzazione dei costi. Ragionare su aree più ampie rappresenta un´opportunità per garantire migliori servizi, senza per questo perdere l´identità dei singoli territori. L´obiettivo è ambizioso ma ce la dobbiamo fare".  
   
   
AOSTA, SBLOCCATI I PAGAMENTI DELLA CIG IN DEROGA PER IL 2015  
 
Aosta, 25 giugno 2015 - L’assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro comunica che il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha autorizzato l’Inps ad utilizzare le somme residue relative all’anno 2014, per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2015 per i lavoratori della Valle d’Aosta. L’autorizzazione è avvenuta grazie all’azione congiunta del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione dell’Assessorato e della sede regionale Inps della Valle d’Aosta. Le concessioni di Cig in deroga relative all’annualità 2015, già autorizzate dalla Regione riguardano ad oggi 144 lavoratori (64 artigiani e 80 non artigiani) di 35 imprese , per un totale di 56 mila 964 ore e per un impegno di spesa complessivo pari a 558 mila 763 euro. Sottolinea l’Assessore Pierluigi Marquis: «Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti mediante la trattativa con il Ministero del lavoro perché, con la ripresa delle procedure di liquidazione della Cig in deroga per l’anno 2015, non liquidate a causa della mancata autorizzazione Ministeriale, possiamo finalmente dare una risposta concreta a tutti quei lavoratori che sono stati coinvolti in questa situazione. Gli uffici del Dipartimento del lavoro regionale hanno già completato la procedura autorizzativa e pertanto le indennità potranno essere liquidate dall’Inps di Aosta a partire dalla metà di luglio 2015.»  
   
   
TRENTO: LAVORI SOCIALMENTE UTILI PER 56 LAVORATORI IN PIÙ  
 
Trento, 25 giugno 2015 - Aumentano le opportunità lavorative offerte dal cosiddetto "Intervento 19" (lavori socialmente utili) ai disoccupati di lunga durata, soggetti deboli o portatori di disabilità fisico-psichiche. La Commissione provinciale per l´impiego ha infatti dato ieri parere positivo all´aumento di 40 opportunità occupazionali (corrispondenti a 56 lavoratori), un incremento che porta a 1265, complessivamente, le unità coinvolte nel corrente anno, alle quali vanno aggiunte le 40 opportunità occupazionali annualmente riservate ai lavoratori disabili. In totale i lavoratori che saranno impiegati nel 2015 in lavori socialmente utili saranno 1831. Il parere della Commissione, presieduta dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, verrà ora recepito dalla Giunta provinciale con una propria delibera, dopodiché si potrà procedere alle assunzioni. Per consentire l´ampliamento della platea di persone impiegabili attraverso l´Intervento 19, la stessa Giunta provinciale aveva già provveduto il 26 maggio scorso ad assegnare ad Agenzia del Lavoro ulteriori 200.000 euro. Una volta che la Giunta avrà approvato il citato aumento delle opportunità lavorative, potranno essere approvati 7 nuovi progetti, presentati dai Comuni ed altri enti, nei settori dell´abbellimento urbano, custodia e vigilanza e valorizzazione di beni culturali.  
   
   
IMMIGRAZIONE: SOPRALLUOGO SERRACCHIANI A CASERMA CAVARZERANI UDINE PRESIDENTE REGIONE: "ESIGIAMO IL RISPETTO DELLE REGOLE"  
 
Udine, 25 giugno 2015 - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, con il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo, l´assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti, il questore del capoluogo friulano, Claudio Cracovia, e i vertici della Protezione civile Fvg ha svolto questa mattina a Udine un sopralluogo alla caserma Cavarzerani di via Cividale. In particolare la presidente e il prefetto hanno visitato una delle grandi palazzine del comprensorio militare nel quale a breve partiranno un primo lotto di lavori di riattamento della struttura per ospitare in modo temporaneo un´ottantina di profughi. I lavori dovrebbero essere completati entro il prossimo agosto. "Un sopralluogo per capire esigenze e interventi da compiere nell´immediato", ha sottolineato Serracchiani, anche "per replicare il ´modello Cavarzerani´ che stiamo adottando negli altri cinque hub di prima accoglienza che abbiamo previsto in Friuli Venezia Giulia". Per ridurre i tempi di attesa, ha quindi osservato la presidente della Regione, grazie anche a un contatto diretto con il prefetto Mario Morcone, responsabile per il ministero dell´Interno del dipartimento Libertà civili e Immigrazione, gli interventi verranno eseguiti dalla Protezione Civile con le risorse messe a disposizione dallo Stato. Ribadendo che questi hub "restano delle strutture ´di passaggio´, veramente di primo accoglimento dei richiedenti asilo prima del loro smistamento sul territorio", Serracchiani ha chiarito che continueremo con l´accoglienza diffusa e con la sottoscrizione di convenzioni che permettano a queste persone, quasi esclusivamente maschi e di giovane età, di essere impegnati in piccoli lavori di utilità sociale, ad iniziare, ad esempio come oggi è stato valutato nel corso del sopralluogo alla Cavarzerani, con la pulizia del verde e la realizzazione di piccole zone di ricreazione interne alla caserma. Ciò anche nell´intento, come dagli stessi richiedenti asilo è stato espressamente richiesto, di occupare il tempo e non disperdersi nelle vie di Udine. "L´impegno della Regione è massimo - ha dichiarato Serracchiani - ma proprio a fronte di questi sforzi dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, degli organi dello Stato, delle forze dell´Ordine, delle strutture di volontariato, ricordiamo che questi non sono turisti, ma ospiti che devono rispettare le regole che ci daremo con questi protocolli. Se queste regole non verranno rispettate, i richiedenti asilo perderanno il diritto di accoglienza", ha confermato Serracchiani. La delegazione ha quindi visitato l´area nella quale attualmente vengono ospitati 140 giovani afghani e pachistani in sedici grandi tende (da 8-9 posti ciascuna) fornite dal ministero dell´Interno. L´assistenza viene garantita dal personale della Croce rossa, della Protezione civile regionale e da tutti i volontari: "a loro - ha indicato la presidente - vada il ringraziamento della Regione per l´opera di solidarietà che stanno svolgendo, nell´interesse di tutti".  
   
   
IMMIGRAZIONE: ZAIA, “ORA BASTA CON FACINOROSI E VIOLENTI. PENE PIU’ SEVERE PER GLI IMMIGRATI CHE VIOLANO LA LEGGE E POI RISPEDIRLI DA DOVE SONO VENUTI”  
 
 Venezia, 25 giugno 2015 - “Ora basta con i facinorosi e i violenti. Bisogna prevedere pene più severe per i reati commessi dagli immigrati. Al minimo accenno vanno trattati sulla base del loro comportamento. E quindi sbattuti dentro o rispediti da dove sono venuti. Senza se e senza ma.”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, chiede “l’immediata espulsione dal Paese di tutti gli immigrati che si rendano protagonisti di comportamenti aggressivi, prepotenti o peggio violenti”. “Non hanno alcuna giustificazione – dice Zaia riferendosi ad una furiosa lite tra immigrati avvenuta nel vicentino e al blocco stradale attuato a Vittorio Veneto da alcuni immigrati che si opponevano alla notifica del decreto di cessazione dell’assistenza a quattro di loro – ed è ora che non vengano giustificati da nessuno ma trattati come meritano”. “Va detto anche basta – aggiunge Zaia – a questa situazione incredibile per la quale migliaia di persone, delle quali due terzi non sono profughi ma migranti economici, vengono mantenute senza fare niente dalla mattina alla sera e per ringraziare combinano guai e violano la legge e le più normali regole della convivenza civile. Il Veneto e i Veneti hanno una lunga storia di migrazione, ma hanno anche insegnato che emigrare non vuol dire andare a pretendere tutti i diritti e nessun dovere all’estero, ma andarci per lavorare e integrarsi con onestà e rispetto”. “Vero è – conclude Zaia – che ci troviamo di fronte a una situazione complessiva insostenibile, di fronte alla quale i Governanti italiani e quelli europei non sanno che pesci pigliare, che si sta trasformando in prospettiva nemmeno troppo lontana in un fenomeno di grande pericolosità sociale. Non lontano, come gravità e impatto, ad altri tempi oscuri vissuti dall’Italia, come la stagione del terrorismo”.  
   
   
SLOT, LEGGE LOMBARDIA HA SPENTO 8.000 MACCHINETTE  
 
 Milano, 25 giugno 2015 - "La legge della Lombardia contro il gioco d´azzardo patologico ha superato lo scoglio del Consiglio dei ministri, che ieri ha deciso di non impugnarla. Mi auguro che anche il Governo abbia preso atto della bontà e dell´efficacia delle nostre norme sulla ludopatia e che tutto ciò non venga vanificato da un Decreto, quello di cui si sente parlare da mesi, che sarebbe di fatto un colpo di spugna contro i nostri sforzi e un nuovo via libera al proliferare delle ´macchinette´ mangiasoldi". Lo dichiara l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, commentando la decisione presa ieri dal Consiglio dei ministri, che ha deliberato la non impugnativa alle modifiche alla Legge regionale 8/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d´azzardo patologico. I Numeri - "Che la nostra legge sia un vero e proprio baluardo contro il gioco d´azzardo patologico - prosegue Viviana Beccalossi - lo testimoniano i dati. Nel 2014, primo anno di effettiva applicazione delle norme, in Lombardia il numero delle slot installate è calato dell´11 per cento, passando da 71.142 a 63.206. Oltre 2000 esercizi hanno scelto di abbandonare le macchinette, scendendo, in un anno, da 16.004 a 14.721 (-8 per cento)". Distanza Minima Per Tutti - Con la modifica approvata il 28 aprile e oggetto della non impugnativa da parte del Governo, l´applicazione della distanza minima di 500 metri da scuole, ospedali, chiese, oratori e centri di aggregazione si estende non solo alla concessione di nuove autorizzazioni per l´installazione di macchinette, ma anche a quelle oggi attive, che, se presenti nella fascia di rispetto, dovranno essere spente definitivamente allo scadere della licenza. Obiettivo: Zero Slot - "Grazie a questo provvedimento - conclude Viviana Beccalossi - nel giro di due o tre anni, in tutte le città della Lombardia verranno praticamente dimezzate le slot e le macchinette e, al massimo entro cinque o sei anni, alla scadenza dell´ultima licenza oggi in vigore, non ce ne sarà più nemmeno una. Tutto ciò, a patto che il Governo non decida di cancellare i nostri sforzi, preferendo gli incassi sicuri piuttosto che combattere una grave piaga sociale".  
   
   
BOLZANO, CASA RAINEGG: CONFERMATO MODELLO DI FINANZIAMENTO PER SOSTEGNO ALLE DONNE  
 
Bolzano, 25 giugno 2015 - Il finanziamento dei servizi del Kinderdorf ed in particolare l’offerta di sostegno a giovani madri sole in difficoltà sono stati al centro del recente incontro dell’assessora provinciale alle politiche sociali, Martha Stocker, con una delegazione del Kinderdorf guidata dal presidente Walter Mitterrutzner. Il Südtiroler Kinderdorf non si occupa solamente di bambini e di giovani ma nella struttura di Casa Rainegg ospita anche giovani madri sole in difficoltà. L´attività del Kinderdorf e di Casa Rainegg è stata al centro di un recente incontro dell´assessora provinciale alle politiche sociali, Martha Stocker, con il presidente del Kinderdor, Walter Mitterrutzner, ed il direttore Heinz Senoner. "Nel corso dell´incontro abbiamo confermato l´attuale modello di finanziamento utilizzato per il Kinderdorf per casa Rainegg" sottolinea l´assessora. In quest´ambito è stato inoltre posto l´accento sul progetto coordinato dall´Ufficio per la tutela dell´infanzia e dell´adolescenza e l´inclusione sociale che mira ad un migliore coordinamento delle misure di sostegno per genitori e bambini già dall´inizio della gravidanza per i primi tre anni di vita. A questo progetto, portato avanti con il Forum prevenzione, collaborano anche la direzione sanitaria dell´Azienda sanitaria, la Scuola superiore di sanità "Claudiana", l´Agenzia provinciale per la famiglia, il Centro di coordinamento per l´integrazione e la Facoltà di scienze della formazione della Lub. I risultati del progetto di ricerca saranno presentati entro il giugno del 2016 e nel corso dell´attività saranno presi in esame ulteriori modelli di best practice provinciali come, ad esempio, il Kinderdorf.  
   
   
INTERNATIONAL CHILDREN´S RIGHTS FESTIVAL MANTOVA, 26-28 GIUGNO 2015  
 
Mantova, 25 giugno 2015 - Al via la prima manifestazione dedicata ai diritti dei bambini e alle iniziative concrete in favore del cambiamento. L´evento è promosso dalla Fondazione Malagutti onlus, attiva nell´accoglienza e assistenza di bambini in difficoltà. Dal 26 al 28 giugno, si terrà il primo grande evento internazionale interamente dedicato ai bambini, al loro futuro e ai loro diritti. Ogni giorno verrà trattato un tema specifico, analizzandone problematiche e sviluppi recenti, in rapporto ai bambini e ai loro diritti, attraverso l´intervento di esperti in cultura, informazione, arte, letteratura, spettacolo, cibo, ricerca scientifica, economia e pedagogia. I temi affrontati saranno i seguenti: Migrazioni. Esodo: bambini verso l´Europa (26 giugno). Nutrizione. Salute, sicurezza e sostenibilità (27 giugno). Gioco. Sviluppare fantasia e libertà (28 giugno). L´evento è aperto a tutti e sono attese 20000 presenze, 48 nazioni ospiti, 50 stand dedicati e 50000 contatti in rete. Oltre a partecipare all´evento, ci sarà la possibilità di collaborare all´organizzazione come volontario. Per saperne di più #pensiamoaibambini  
   
   
WELFARE: AL VIA IL MODELLO MILANO SOCIALE TRASPARENTE  
 
Milano, 25 giugno 2015 - Parte il nuovo modello per una Milano del Sociale trasparente che sia in grado di affrontare in modo efficace la gestione delle emergenze sociali e che si rivolge a tutti coloro che hanno responsabilità di governo. Un nuovo modello che, inoltre, prosegue e sviluppa il percorso di profondo rinnovamento della assistenza domiciliare e della residenzialità sociale temporanea attuato dall’Amministrazione in questi anni. La nuova procedura con cui il Comune si rapporterà con enti e organizzazioni del Terzo Settore prevede due fasi: un bando di gara per l´identificazione dei soggetti idonei a prestare il servizio di accoglienza e l´affidamento dell´incarico che sarà attribuito al soggetto che presenterà l´offerta più idonea alle necessità. "Vogliamo rendere più efficace e trasparente la gestione delle politiche sociali e costruire un modello che sia valido per la nostra città ma anche per il resto del Paese per chi ha responsabilità amministrative e di governo - dichiara Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute -. In questi anni ci siamo misurati col bisogno di andare oltre il rigido rispetto della normativa e l´imprevedibilità delle emergenze ci richiede di innovare gli strumenti. Pensiamo, quindi che sia doveroso riflettere su come fare uno scatto, un salto di qualità pensando a come rendere utili e tempestivi gli interventi e comprensibili e trasparenti per il cittadino. Gli strumenti devono essere aggiornati e innovati e finalizzati a costruire il modello di gestione avanzata delle emergenze sociali. Qui c´è un terzo settore fondamentale nella gestione e va incluso sempre più nelle pratiche riguardano le emergenze sociali. Ma va fatto con efficacia e trasparenza". La città di Milano presenta molteplici realtà del terzo settore, in grado di realizzare servizi di accoglienza, all’interno di un contesto articolato, ricco e complesso, ma anche portatore di importanti stimoli ed opportunità, quale premessa per consentire al Comune una selezione di enti capaci di offrire servizi di eccellenza. Ecco perché per garantire un costante miglioramento delle procedure amministrative che sappiano offrire ai cittadini milanesi servizi sempre più efficaci nel campo dei servizi sociali, l´Amministrazione intende sperimentare una nuova modalità di affidamento degli incarichi che sappia garantire contemporaneamente, nell’ambito di una programmazione pluriennale la selezione di fornitori di servizi in grado di offrire interventi qualitativamente e quantitativamente adeguati e la tempestiva attivazione dei servizi in caso di necessità, specialmente in situazioni emergenziali. Il Comune darà dunque il via ad una fase di sperimentazione nel settore della accoglienza in strutture comunitarie di persone senza dimora e della accoglienza in strutture comunitarie di profughi in transito presso la città di Milano. Un altro tema è quello relativo alle emergenze che possono verificarsi sul territorio cittadino e che comportano la necessità di attivare in tempi brevi soluzioni di accoglienza. Tipico esempio è quello che si sta verificando in questi giorni con i profughi per i quali non si conoscono in anticipo i numeri di persone da accogliere né la durata media della loro permanenza. Nell’ottica del Piano di Sviluppo del Welfare, per passare da una programmazione limitata ai mesi invernali e arrivare a una programmazione quantomeno annuale, se non pluriennale, si intende sviluppare un sistema di selezione - attraverso selezione pubblica aperta - dei soggetti gestori dei centri di accoglienza (per senza dimora e/o per profughi) che garantisca contemporaneamente stabilità nel tempo e tempestività nell’attivazione dei singoli interventi di volta in volta ritenuti necessari. Si prevede quindi una procedura caratterizzata da due fasi: la prima prevede un Bando di gara per la identificazione dei soggetti idonei a prestare il servizio di accoglienza (fase di pre qualificazione). La seconda prevede l´affidamento dell´incarico in seguito a procedura che coinvolga tutti i soggetti idonei. I soggetti presenteranno in busta chiusa proposte sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa prevedendo, ad es., il 70% per il progetto tecnico e 30% per la proposta economica.  
   
   
BOLZANO, ASSISTENZA INFANZIA, ASSESSORE INCONTRA FEDERAZIONE PER IL SOCIALE E LA SANITÀ  
 
 Bolzano, 25 giugno 2015 - Prosegue il tour di consultazioni con le parti sociali dell´assessora alla famiglia Waltraud Deeg, che ieri sera (23 giugno) ha discusso il piano provinciale per l´assistenza alla prima infanzia con la Federazione per il sociale e la sanità. Obiettivo comune: dare al settore una regolamentazione chiara e armonica puntando sulla qualità. Garantire un´offerta capillare, di qualità, e finanziariamente sostenibile, incentivando al tempo stesso competenze e formazione del personale al quale dovranno essere proposte migliori condizioni di lavoro. Questi i punti principali affrontati dall´assessora Waltraud Deeg e dai vertici della Federazione per il sociale e la sanità. Tra le richieste emerse con maggiore forza durante l´incontro di ieri sera (23 giugno), vi è quella di garantire un migliore coordinamento tra le varie strutture tramite regolamenti maggiormente armonizzati che sappiano evitare, ad esempio, la presenza di criteri di accesso agli asili nido diversi da comune a comune. Altro tema affrontato, inoltre, è stato quello relativo alle gare per l´assegnazione dei servizi, che troppo spesso portano le cooperative a farsi concorrenza comprimendo la parte dei costi riservata al personale, alle attrezzature e al materiale didattico. "Si tratta di una questione importante - ha sottolineato la Deeg - che cercheremo di risolvere unificando sia gli standard qualitativi richiesti, sia i criteri di accreditamento. Strettamente collegato a ciò, inoltre, è la necessità di garantire una maggiore continuità didattica, aspetto fondamentale soprattutto nei primi anni di vita del bambino, che però spesso viene sacrificato a causa dell´eccessivo turn-over fra il personale dovuto alle non ottimali condizioni di lavoro. Occorre lavorare non solo sui contratti, ma anche sulle possibili sinergie fra infrastrutture". Dall´incontro con la Federazione per il sociale e la sanità, infine, è emersa la richiesta di garantire pari opportunità di accesso alle offerte di assistenza non solo nel periodo scolastico, ma anche nei mesi estivi, ai bambini affetti da disabilità. Il piano provinciale di assistenza alla prima infanzia sarà al centro di altri incontri dell´assessora alla famiglia Waltraud Deeg con le parti sociali in programma nelle prossime settimane.  
   
   
PUGLIA: FORMAZIONE E REINSERIMENTO PER DETENUTI, ARRIVA L´AVVISO REGIONALE  
 
Bari, 25 giugno 2015 - Si chiama “Welcome” il progetto sperimentale di inclusione sociale rivolto ai detenuti (adulti e minori) in regime di media sicurezza. L’avviso emanato dalla Regione Puglia, di concerto con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Bari, il Centro di Giustizia Minorile, il Garante dei Detenuti e il Garante dei Diritti dell’ Infanzia, sarà pubblicato il prossimo giovedì 25 giugno sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. "L’intera programmazione pugliese del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013 è stata integralmente orientata ad accorciare le disparità sociali tra i primi e gli ultimi - ha detto Alba Sasso, assessore alla formazione della giunta Vendola, commentando il nuovo bando - Attraverso “Welcome” intendiamo sperimentare nuove forme di recupero dei detenuti in regime di media sicurezza, nella convinzione che attraverso un’adeguata formazione si possa contribuire ad evitare episodi di recidività dei reati, una volta saldato il debito con la giustizia. Inoltre – ha proseguito Sasso – i momenti formativi contribuiscono a rendere meno gravoso il periodo di carcerazione, e ad alleviare il peso della detenzione, aggravato dal sovraffollamento delle strutture e dalla carenza di servizi, nonostante il grande lavoro del personale impiegato negli Istituti di pena. Welcome – ha concluso Sasso – e i tanti progetti a sostegno dell’inclusione sociale finanziati con le risorse Fse, rappresentano un patrimonio prezioso che certamente la nuova giunta Emiliano saprà valorizzare”. L’obiettivo generale del progetto è quello di potenziare le competenze professionali dei detenuti e migliorare le relazioni e i rapporti interpersonali, per agevolare il processo di inclusione sociale e lavorativa, attraverso l’offerta degli strumenti conoscitivi e professionali necessari per contrastare le condizioni di discriminazione nel mercato del lavoro e assicurare capacità competitiva, in condizioni di parità, nel sistema delle relazioni,nella famiglia e nella società. A tal fine, in un’ottica di approccio globale al tema del miglioramento della qualità della detenzione e del reinserimento socio-lavorativo delle persone a maggiore rischio di esclusione, Welcome promuove la realizzazione di azioni integrate di formazione ed accompagnamento per soggetti sottoposti ad esecuzione penale. Nello specifico, con un impegno di spesa pari a 864mila euro a valere sulle risorse del Programma Operativo 2007-2013 del Fondo Sociale Europeo della Regione Puglia, Asse Iii – Inclusione Sociale, si prevede l’attivazione di 12 corsi di formazione, ciascuno da 320 ore suddivise in 180 ore di formazione teorica e 140 di attività laboratoriali tecnico/pratiche, per figure professionali che spaziano dal giardiniere al muratore, dal pittore al falegname, dal piastrellista all’addetto alle lavorazioni ceramiche. I destinatari degli interventi sono 120 detenuti interessati all’apprendimento di abilità e competenze attraverso il sistema della formazione professionale, individuati con criteri di trasparenza ed equità dalle Direzioni degli Istituti Penitenziari presenti nella regione in base a requisiti relativi alla anzianità di disoccupazione durante lo stato di detenzione, ai carichi familiari, alla professionalità. Le Direzioni degli Istituti, inoltre, procederanno alla selezione, per ciascun Istituto, di un detenuto in possesso di qualifiche professionali acquisite tramite percorsi formativi erogati dalla Regione Puglia, ovvero, che possiedano le abilità/competenze maturate in precedenti esperienze lavorative anche prima della detenzione, al quale affidare il ruolo di “mentore” nell’espletamento delle attività formativo/ istruttive nei confronti degli altri detenuti/allievi partecipanti. Ad attuare i corsi di formazione saranno gli enti di formazione professionale che, alla data di presentazione della candidatura relativa al bando, siano inseriti nell’elenco regionale degli organismi accreditati dalla Regione Puglia,in partenariato, (pena l’esclusione) con almeno un organismo del Terzo Settore (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni dei familiari, associazioni di volontariato, ecc.). Le domande dovranno essere inoltrate, a pena di esclusione, unicamente per via telematica attraverso la procedura on line Avviso n.6/2015 – “Welcome - Progetto Sperimentale Di Inclusione Sociale Per Persone In Esecuzione Penale - P.o. Puglia F.s.e. 2007-2013”, messa a disposizione all’indirizzo www.Sistema.puglia.it  nella sezione Formazione Professionale (link: www.Sistema.puglia.it/welcome2015  ). La procedura sarà disponibile a partire dalle ore 14:00 del 30/06/2015 e sino alle ore 14:00 del 13/07/2015.  
   
   
SARDEGNA: CONTRIBUTI PER L´ABBATTIMENTO DEI COSTI DI ASSICURAZIONE DEI VOLONTARI  
 
Cagliari, 25 Giugno 2015 - Entro il 24 luglio 2015 le organizzazioni di volontariato possono richiedere il contributo per l´abbattimento dei costi obbligatori di assicurazione dei volontari. Lo rende noto la Presidenza della Regione che ha pubblicato il 24 giugno l´avviso per la presentazione delle domande. Il contributo spetta alle organizzazioni di volontariato iscritte al Registro generale del volontariato che non hanno percepito analoga provvidenza da parte della Regione o di altro Ente pubblico. Le organizzazioni, inoltre, devono essere in regola con le prescrizioni relative alla revisione del Registro. Le risorse finanziare disponibili in bilancio ammontano a 150 mila euro e saranno suddivise, proporzionalmente, fra tutte le organizzazioni che faranno domanda e risulteranno in possesso dei requisiti richiesti. La documentazione potrà essere inviata secondo le seguenti modalità: - posta elettronica certificata dell´associazione all´indirizzo Pec dell´Ufficio: pres.Volontariato@pec.regione.sardegna.it  - a mezzo raccomandata A.r., all´indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna – Presidenza – Servizio Elettorale e supporti informatici - Viale Trento 69, 09123 Cagliari.