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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Luglio 2015
IL LUSSEMBURGO ASSUME LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO: LE OPINIONI DEGLI EUROPARLAMENTARI  
 
Bruxelles, 6 luglio 2015 - Dal 1 luglio la Presidenza del Consiglio dell´Ue andrà nelle mani di uno dei più piccoli, ma più esperti Stati membri: il Lussemburgo. La nuova presidenza dovrà affrontare una serie di questioni molto urgenti tra cui la crisi del debito greco, i flussi migratori nel Mediterraneo e la preparazione della conferenza sul cambiamento climatico di Parigi. Abbiamo intervistato tutti e sei i deputati del Lussemburgo per sapere secondo loro quali sono le principali sfide della presidenza. Frank Engel (Partito popolare europeo) - "Raramente, forse mai, la Presidenza del Lussemburgo ha dovuto affrontare delle sfide come quelle attuali: i flussi migratori nel Mediterraneo, la crisi greca, la rinegoziazione della Gran Bretagna. E come se non bastasse, l´economia europea è a corto d´investimenti e questo ha chiaramente un impatto negativo sulla crescita. Risolvere tutti questi problemi in sei mesi è impossibile. Tuttavia quello che il nostro paese può fare è gestire tutto ciò nella migliore maniera possibile, com´è nella tradizione della Presidenza lussemburghese". Georges Bach (Partito popolare europeo) - "In quanto membro della commissione per i Trasporti credo sia importante finalizzare il Quarto pacchetto ferroviario con un risultato soddisfacente per i clienti, le aziende e i lavoratori. La crescita e l´occupazione sono sicuramente le priorità in campo sociale. Mi aspetto che delle misure concrete siano prese per migliorare l´occupazione giovanile e che delle proposte siano avanzate per combattere la disoccupazione di lunga durata e aumentare la quota delle donne nelle imprese e nell´amministrazione". Viviane Reding (Partito popolare europeo) - "Solo mettendo in atto delle politiche coerenti e applicate da tutti gli stati membri saremo in grado di affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Il Lussemburgo deve dare un nuovo impeto all´Europa. In termini economici, la creazione di un vero e proprio Mercato unico digitale, l´approfondimento dell´Unione economica e monetaria e la conclusione di vari accordi commerciali possono essere fonti di crescita e di stabilità. In termini politici, la capacità di bilanciare le relazioni tra l´Europa e i suoi vicini nonché la risposta a delle eventuali minacce esterne dipenderanno dalla direzione che il Lussemburgo vorrà dare alla sua presidenza". Mady Delvaux (Socialisti e Democratici) - "La questione migratoria sarà certamente la principale sfida che la presidenza lussemburghese dovrà affrontare. Abbiamo aperto le nostre frontiere interne, ora dobbiamo andare oltre, dobbiamo creare una politica comune in materia di asilo e migrazione. Il mercato digitale, i problemi energetici, l´innovazione a livello europeo sono le altre grandi sfide. Senza dimenticare le questioni spinose legate al Ttip e al Luxleaks. L´europa ha bisogno maggiore solidarietà. Abbiamo costruito un´unione economica, per quanto imperfetta, ora creiamo insieme un´Unione al servizio dei suoi cittadini". Charles Goerens (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l´Europa) - "È noto da tempo che la conferenza sul cambiamento climatico di Parigi sarà la sfida principale della presidenza lussemburghese. Dei progressi in materia fiscale e l´attuazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici sono anche auspicabili. Il successo della Presidenza lussemburghese dipenderà anche dalla sua capacità di rendere l´Unione europea più coesa e coerente". Claude Turmes (Verdi/ale) - "Dobbiamo mantenere il riscaldamento globale sotto i 2° C entro la fine di questo secolo. La presidenza lussemburghese dovrà ottenere da tutti gli Stati membri una posizione comune ambiziosa e dovrà guidare l´Unione europea nella conferenza di Parigi per trovare un accordo con i nostri partner mondiali. Un´altra sfida sarà l´Unione energetica. Il Lussemburgo ha l´esperienza per creare una forte cooperazione regionale, come abbiamo fatto con i nostri vicini belgi e olandesi all´interno del Benelux".  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: ANTEPRIMA DELLA SESSIONE PLENARIA 6-9 LUGLIO 2015  
 
 Strasburgo, 6 luglio 2015 - Principali temi all´ordine del giorno: I deputati analizzeranno le conclusioni del Consiglio europeo di giugno su immigrazione, sicurezza e Grecia. Il Parlamento discuterà martedì pomeriggio con il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, gli esiti del Consiglio europeo del 25-26 giugno in materia di immigrazione, sicurezza, mercato unico digitale e Grecia. Il Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker, dovrebbe prendere parte al dibattito. Lussemburgo assume la Presidenza dell´Ue dopo la Lettonia. I deputati discuteranno mercoledì mattina le priorità della Presidenza lussemburghese con il Primo ministro Xavier Bettel. Martedì mattina, l´Aula valuterà il lavoro della Presidenza uscente con il Primo ministro lettone, Laimdota Straujuma, e con il Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker. Raccomandazioni del Pe per i negoziati Ttip. Le raccomandazioni del Pe alla Commissione europea per i negoziati in corso con gli Stati Uniti sull´Accordo transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) sono nuovamente nell´agenda di luglio, dopo che il dibattito e la votazione erano stati rinviati nel corso della sessione di giugno. Copyright: ecco le proposte di riforma dei deputati. I deputati discuteranno e voteranno, giovedì prossimo, proposte per aggiornare le norme europee sul diritto d´autore all´era digitale e per garantire la protezione della diversità culturale europea e, allo stesso tempo, l’accesso ai cittadini. €66,5 milioni di euro a Romania, Bulgaria e Italia per danni alluvione. Romania, Bulgaria e Italia dovrebbero ottenere 66,5 milioni di euro dall´Ue come aiuto alla ricostruzione dopo le gravi inondazioni subite 2014, se il Parlamento approverà martedì la proposta della Commissione. L´aiuto è coperto dal Fondo di solidarietà europeo. Immigrazione: Pe dovrebbe approvare stanziamenti extra per 69,6 milioni di euro. Le tre agenzie che si occupano dei flussi migratori verso l´Ue e i fondi Ue per le politiche migratorie dovrebbero ottenere un aumento di 69,6 milioni di euro nel bilancio di quest´anno, qualora, martedì, il Parlamento sostenesse la proposta della Commissione europea. Il Parlamento aveva chiesto maggiori impegni di bilancio, sulla scia delle tragedie dello scorso aprile che sono costate la vita a circa 1.200 immigrati. Più potere agli azionisti sulla retribuzione dei direttori e nuove regole di trasparenza fiscale per le imprese. Un progetto di legge, che permetterebbe agli azionisti di votare, almeno ogni tre anni, la politica di remunerazione dei direttori di società quotate, sarà discusso martedì e messo al voto mercoledì. I deputati della commissione per gli affari giuridici hanno inoltre inserito l´obbligo per le grandi imprese e gli enti di interesse pubblico - come banche e assicurazioni - di rivelare gli utili realizzati, le tasse pagate e le sovvenzioni pubbliche ricevute paese per paese. Mercato unico dei capitali: approccio europeo e maggiore attenzione alle Pmi. Nella risoluzione non vincolante che sarà votata martedì, i deputati sottolineano che l´Unione dei mercati dei capitali dell´Ue (Umc) dovrebbe fornire un nuovo e più efficiente strumento per convogliare i risparmi verso iniziative imprenditoriali, nonché per tutelare gli investitori transfrontalieri. Il Parlamento voterà l´accordo per la riforma del mercato emissioni Co2. Latte, frutta e verdura: reddito agricolo, shock di mercato e sbocchi per esportazione. Un cambiamento sistemico per creare un´economia più efficiente nell´impiego delle risorse. Il Parlamento commemora il 20° anniversario del massacro di Srebrenica.  
   
   
UE: ECONOMIA CIRCOLARE: USAMI DI NUOVO!  
 
Bruxelles, 6 luglio 2015 - Ogni cittadino europeo consuma circa quattordici tonnellate di materie prime e genera cinque tonnellate di rifiuti l´anno. In un mondo in cui le risorse stanno esaurendo, queste cifre appaiono allarmanti. Ma una soluzione c´è. I materiali possono essere riutilizzati, riparati o riciclati, riducendo così la quantità di rifiuti prodotti. A questo proposito lunedì il Parlamento discuterà della proposta della Commissione per il passaggio a un´economia circolare. In un´economia circolare, il ciclo di vita dei prodotti è esteso grazie a: Un eco-design che permette di riparare e riutilizzare i prodotti più facilmente; Una maggiore durabilità; Una migliore gestione dei rifiuti; Un nuovo modello di business basato sul leasing e la condivisione (per esempio, una compagnia olandese affitta dei jeans per pochi Euro al mese e quando ci si è annoiati li si può restituire). Nel rapporto che sarà discusso lunedì e poi votato mercoledì, il Parlamento chiede degli obiettivi vincolanti per aumentare l´efficienza delle risorse del 30% entro il 2030 (rispetto alla situazione del 2014). Secondo le stime della Commissione questa misura potrebbe creare due milioni di posti di lavoro e far aumentare il Pil dell´1%. Un cambiamento sistemico "Per invertire la tendenza, abbiamo bisogno di un cambiamento di paradigma e un approccio sistemico che richiede delle trasformazioni in ambito normativo, economico, sociale e educativo - Insomma, una cambiamento della società nel suo complesso", ha dichiarato la relatrice del Partito popolare europeo Sirpa Pietikäinen.  
   
   
DIBATTITO: LA "LIBERTÀ DI PANORAMA" DOVREBBE ESSERE INTRODOTTA OVUNQUE IN EUROPA?  
 
Bruxelles, 6 luglio 2015 - I cittadini europei dovrebbero avere il diritto di scattare foto di edifici pubblici e condividerle liberamente? E come proteggere i diritti d´autore? La cosiddetta "libertà di panorama" esiste già in alcuni Stati membri, ma gli europarlamentari stanno considerando se questa debba essere applicata ovunque. Abbiamo chiesto a due parlamentari di opinioni differenti perché sarebbe una buona o una cattiva idea. Julia Reda, eurodeputata tedesca del gruppo Verdi/ale, ha redatto un rapporto sulla proposta della Commissione per l´aggiornamento delle regole in materia di copyright. Secondo l´onorevole Reda: "Ci sono poche forze al mondo quale il desiderio delle persone di esprimere e condividere le proprie esperienze e pensieri attraverso la scrittura, le immagini o la musica". "La libertà di panorama offre la possibilità di creare una vera e propria sfera pubblica che va a beneficio di tutti. Per essere accettati e per funzionare i copyright non devono solo proteggere delle opere, devono saper creare uno spazio artistico all´interno del quale gli europei possano esprimersi", ha aggiunto. Di parere opposto il liberale Jean-maria Cavada. L´eurodeputato francese ha infatti proposto un emendamento che prevede l´autorizzazione del titolare dei diritti d´autore per la riproduzione commerciale degli edifici pubblici. "L´utilizzazione commerciale della riproduzione di opere d´arte che si trovano nello spazio pubblico va spesso a detrimento degli artisti, ma anche degli utilizzatori. Per questo motivo bisogna lasciare agli Stati membri la libertà di scegliere in base ai loro particolarismi culturali se attuare o no la libertà di panorama", ha dichiarato Cavada. Per ora il suo emendamento è stato adottato dalla commissione per gli Affari giuridici, ma gli eurodeputati devono ancora esprimersi sulla questione durante la Plenaria della prossima settimana  
   
   
LOMBARDIA. REFERENDUM GRECIA, MARONI: ORA EUROPA DEI BANCHIERI LASCI POSTO A EUROPA DEI POPOLI  
 
Milano, 6 luglio 2015 - "Si annuncia la strepitosa vittoria di un #popolo piccolo e coraggioso contro arroganza #Europadeibanchieri: ora #Europadeipopoli #democrazia". "È tempo che #Europa cambi: #Europadeibanchieri lasci il posto ad #Europadeipopoli". "È giusto riprendere a trattare ma con il consenso del tuo popolo hai più forza #democrazia". Lo ha scritto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sul proprio account Twitter con tre tweet consecutivi.  
   
   
LOMBARDIA. REFERENDUM GRECIA, MARONI: FESTEGGIO VITTORIA DELLA DEMOCRAZIA  
 
Milano, 6 luglio 2015 - "Il merito della vittoria è del #popolo greco, io festeggio la vittoria della #democrazia contro #Europadeibanchieri". Lo ha scritto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sul proprio account Twitter con tre tweet consecutivi.  
   
   
REGIONE. TOSCANA FUORI DALLA RECESSIONE, PRIMA DELL´ITALIA LA RIPRESA (+1,2%) NEL 2015  
 
Firenze, 6 luglio 2015 - La recessione in Toscana nel 2014 sembra essersi arrestata, in anticipo rispetto all´Italia, e la crisi iniziata nel 2008 appare finalmente alle spalle. Ma ancora non si può parlare di ripresa, attesa da tre anni e che arriverà nel 2015, rispetto alla peggior crisi dal dopoguerra in poi. Nell´anno appena trascorso la crescita del Pil toscano è stata infatti sostanzialmente nulla, anche se migliore dell´Italia. Crescita zero contro il -0,4%, dovuta come sempre ai migliori risultati sul fronte dell´export (+4,3%). Il che non è una novità, anche se nel 2014 la contrazione della domanda interna è stata inferiore al ritmo, in discesa, tenuto nei due anni precedenti. E´ quanto emerge dal rapporto annuale sulla situazione economica e sul mercato del lavoro presentato stamani a Sant´apollonia, a Firenze, da Unioncamere e Irpet, l´istituto di programmazione della Regione. La regione che tiene meglio - La Toscana si conferma nel 2014 come la regione che ha meglio tenuto rispetto al resto d´Italia. Un dato che non è una novità: fin dal 2008 la Toscana ha infatti subito danni minori dalla crisi, nonostante che le cadute del Pil, dell´occupazione e degli investimenti non possano comunque essere ignorati e debbano destare preoccupazione. Lo scenario internazionale estremamente incerto di questi giorni rende ovviamente instabili le stime. Più di sempre. Spread e tasso di cambio sono determinanti, sottolineano i ricercatori, più di quanto si possa pensare. Stando alle previsioni dei ricercatori il prodotto interno toscano dovrebbe comunque crescere nel 2015 dell´1,2%, meglio dell´Italia che oggi è prevista al +0,8%, e del 1% nel 2016. E dovrebbe crescere ancora grazie all´export (+5,6%), cui però dovrebbe seguire anche una ripresa della domanda interna e soprattutto dei consumi delle famiglie (+1.1%), che valgono comunque il doppio di tutte le esportazioni. Posti di lavoro, si arresta l´emorragia: 24mila ancora da recuperare - Torna il segno positivo anche sul fronte dell´occupazione: nel 2014 rispetto al 2013 gli occupati, lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, sono stati 520 in più e sarebbero aumentati, rispetto alle prime rilevazioni dell´Istat, di quasi 7 mila unità nel primo trimestre del 2015. Va detto che ne sono stati persi però 24 mila tra il 2008 e il 2014 e circa 18 mila se il confronto lo si fa con il primo trimestre di quest´anno. Anche se è pur sempre un saldo migliore di altre regioni. Da notare che, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il primo trimestre 2015 segno un saldo positivo tra assunti e cessati (+33 mila, il miglior risultato dal 2009) e crescono all´interno i contratti a tempo indeterminato. Crisi ammortizzata dalla coesione - Inoltre, alta appare la coesione sociale. Gli indicatori dicono infatti che negli ultimi sei anni cassa integrazione, diminuzione degli orari di lavoro e part-time hanno consentito di ammortizzare gli effetti della crisi distribuendoli su un più alto numero di persone. Sono state salvaguardate le posizioni dei soggetti più deboli, è aumentata di meno che altrove la povertà e non è peggiorata la distribuzione dei reddito. Lo attesta anche l´ultimo rapporto della Banca d´Italia. Il distretto non è morto - Sopravvivono e tengono anche i distretti, un modello dato più volte per morto ma che in Toscana sembrerebbe mantenere una sua vitalità. Rispetto agli anni Settanta molto è cambiato: nei distretti si sono fatte strada imprese leader e talvolta grandi imprese. Ma il clima basato su principi di competizione-cooperazione si è in parte replicato. Servono nuovi investimenti - Le luci non devono comunque far dimenticare le ombre, avvertono gli esperti. L´occupazione si è contratta, la disoccupazione in sei anni è più che raddoppiata, con punte ancora più preoccupanti per la componente giovanile. Gli investimenti sono crollati, pubblici e privati. E la ripresa, preannunciata, ancora è troppo flebile per recuperare tutti i posti di lavoro persi. Per creare lavoro occorre tornare ad investire. Nel 2007 gli investimenti erano pari circa a 22 miliardi, cui si era arrivati con una crescita media annua del 2,8%. Oggi ammontano a circa 14 miliardi. Non è bastato neppure che la Toscana abbia speso e centrato per intero gli obiettivi indicati dal ministero per fondi europei a disposizione, unica regione italiana assieme all´Emilia Romagna, tra quelle a statuto ordinario e del centro-nord, ad averlo fatto all 31 maggio per Fesr e Fse (ovvero fondo sviluppo regionale e fondo sociale). 500 mila euro l´anno e 50 mila occupati in più tra dieci anni - Se la Toscana recuperasse il passo che aveva, solo nel 2031 si tornerebbe a quei livelli di investimento. Con 500 milioni in più ogni anno - e dunque un ritmo più sostenuto, almeno fino al 2020 - i tempi per ritornare alla situazione precrisi si accorcerebbero di otto anni e dunque il 2023. E nel 2025 si potrebbero avere 50 mila occupati in più. Se la Toscana centrale esce inoltre tutto sommato bene dalla crisi, a soffrire è soprattutto la costa. La crisi ha accentuato le disparità territoriali, in Italia come in Toscana. Da qui la scelta della Regione di concentrare proprio sulla costa numerosi dei nuovi investimenti, dalla darsena Europa alla Tirrenica o gli interventi su Piombino, per risolvere almeno parte di tali disparità.  
   
   
CONSIGLIO E CONFERENZA METROPOLITANI MERCOLEDÌ 8 LUGLIO A FIRENZE  
 
 Firenze, 6 luglio 2015 - Nella mattina di mercoledì 8 luglio, il Sindaco Dario Nardella ha convocato in Palazzo Medici Riccardi il Consiglio Metropolitano alle ore 9.30, per prendere in esame una serie di proposte di delibera, e alle 10.30 la Conferenza Metropolitana con i Sindaci per l´espressione del parere sul bilancio di previsione 2015-2017 della Metrocittà. Le delibere che saranno presentate in Consiglio riguardano l´approvazione del Calendario venatori per la stagione 2015-2016, il riconoscimento di spesa per lavori di somma urgenza in via Mercadante a Firenze, il recesso unilaterale dalla partecipazione della Metrocittà in alcune associazioni e invece l´adesione all´Anci. Il Consiglio continuerà anche l´esame del bilancio di previsione.  
   
   
LOMBARDIA.BRUXELLES: DOPO LEGGE AD HOC, FONDI COMUNITARI PER CITTA´ METROPOLITANA  
 
 Milano, 6 luglio 2015 - "Regione Lombardia crede molto nella Città Metropolitana, per questo a pochi giorni dall´approvazione da parte della giunta regionale del progetto di legge recante disposizioni per la valorizzazione del ruolo istituzionale della Città Metropolitana di Milano, sono a Bruxelles per un confronto sulle possibilità di investimenti a livello europeo che mirino a rafforzare il contesto sociale ed urbano della Città Metropolitana di Milano e dell´intero territorio lombardo". Così ha dichiarato il Sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con la Città Metropolitana, Giulio Gallera, in visita a Bruxelles per un doppio appuntamento. Gallera Incontra Eurocities Giulio Gallera ha incontrato nella città belga, Silvia Ganzerla, vice segretario generale di Eurocities, organizzazione fondata nel 1986 dai sindaci di Barcellona, Birmingham, Francoforte, Lione, Milano, Rotterdam che si occupa di portare all´attenzione dell´Unione Europea le necessità delle città in ambito economico, politico, sociale e culturale, una realtà che ad oggi comprende 140 città in più di trenta stati Europei. Durante l´incontro il Sottosegretario Gallera ha spiegato che "il progetto di legge voluto da Regione Lombardia definisce un´adeguata valorizzazione della Città Metropolitana di Milano, sulla base del principio che essa rappresenta l´area caratterizzata dalla maggiore intensità e potenzialità produttiva della nostra regione e dell´intero Paese che, per questa ragione, deve essere messa nelle condizioni migliori per sprigionare queste potenzialità attraverso strumenti di raccordo e collaborazione tra la Regione Lombardia e le altre istituzioni locali e nazionali. Prevista, inoltre, una Conferenza permanente Regione - Città metropolitana, una cabina di regia che dovrà occuparsi anche di costruire progetti di eccellenza in grado di intercettare i fondi europei destinati alle aree metropolitane" 14 Questo strumento di governance è stato di grande apprezzamento da parte di Eurocities "elemento altamente innovativo i cui meccanismi di implementazione ci interessa approfondire all´interno di un dialogo più ampio con Regione Lombardia e la Città Metropolitana di Milano". Appuntamento A Milano Nel 2016 "Milano e tutta la sua area metropolitana stanno vivendo un momento molto particolare – ha detto ancora Gallera -. Grandi appuntamenti e sfide che la pongono al centro dell´attenzione internazionale, Expo in primis ma anche la Conferenza Europea delle Città Metropolitane che si terrà a Milano proprio nel 2016. Sarà l´occasione per me per fare il punto sullo sviluppo dell´area metropolitana in raccordo con la Regione Lombardia. Non dimentichiamo, poi, ha sottolineato il Sottosegretario Gallera, la sfida elettorale che attende Milano nel 2016". Valorizzare Dimensione Locale E Globale Il Sottosegretario Gallera porterà, poi, il suo saluto in rappresentanza della Lombardia, Regione d´Onore della manifestazione ´Ommegang 2015´. "Sono molto onorato di rappresentare la Regione Lombardia in occasione della conclusione di questa straordinaria manifestazione che è Ommegang. È significativo che proprio nella città sede delle istituzioni europee sia così sentita una manifestazione dal sapore fortemente identitario, segno che unificare i temi del locale e del globale sia la strada giusta per uno sviluppo sociale e culturale armonico dei territori".  
   
   
APERTO IL BANDO PER LA NOMINA DELLA CONSIGLIERA DI PARITÀ DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO  
 
Torino, 6 luglio 2015 – Dal 3 al 15 luglio si potranno presentare alla Città metropolitana di Torino le candidature per la nomina del Consigliere\a di parità e del suo supplente. Il Consigliere\a di parità è la figura preposta al controllo e alla tutela delle discriminazioni nel lavoro in ragione del sesso, ed è a disposizione di donne e uomini che ritengono di aver subito atti discriminatori. È un pubblico ufficiale e ha l´obbligo di segnalare all´autorità giudiziaria i reati di cui viene a conoscenza. Le funzioni ed i compiti del Consigliere\a di Parità sono quindi rilevare le situazioni di disparità tra i sessi sul lavoro e promuove azioni correttive e di garanzia contro le discriminazioni; collaborare con le direzioni provinciale e regionale del lavoro per rilevare violazioni alla normativa in materia di parità; promuovere progetti e azioni positive e individuare le risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo; promuovere politiche di sviluppo sul territorio in materia di pari opportunità; sostenre le politiche attive del lavoro e la formazione per la realizzazione delle pari opportunità; collaborare con gli assessorati al lavoro e gli organismi di parità degli enti locali Per accedere al ruolo, sono necessari precisi requisiti ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità nonché di mercato del lavoro, Il bando per proporre le candidature e tutte le informaizoni sui requisiti sono a disposizione sul sito di Torino metropoli a questo indirizzo: http://www.Cittametropolitana.torino.it/istituzionale/nomine/
dwd/2015/bando_02luglio_consparita.pdf
 
 
   
   
GIUNTA REGIONALE TOSCANA, FIRMATO IL DECRETO CHE DISTRIBUISCE LE DELEGHE  
 
Firenze. 6 luglio 2015 - Insediamento e prima riunione l’ 1 luglio per la giunta regionale toscana, con l´attribuzione nel dettaglio delle deleghe e firma del relativo decreto. Una giunta al momento con sette componenti, in attesa dell´ottavo nelle prossime settimane. Gli assessori confermati - Come già annunciato Vittorio Bugli vede confermate le deleghe alla presidenza, a finanze e bilancio, al personale, l´organizzazione, semplificazione e egovernment, alla partecipazione, alle riforme, al federalismo e ai rapporti istituzionali. Terrà anche i rapporti con il Consiglio regionale e si occuperà in più rispetto alla passata legislatura di sicurezza, cultura della legalità ed anche immigrazione. Inoltre sarà, fino al completamento della giunta, vice presidente. Vincenzo Ceccarelli mantiene le deleghe a infrastrutture, mobilità e cave, ma si occuperà anche di urbanistica, governo del territorio, tutela e valorizzazione del paesaggio e cartografia, di edilizia residenziale pubblica e di politiche per fronteggiare l´emergenza abitativa e gli sfratti. Stefania Saccardi è l´assessore al diritto alla salute e al welfare sociale, che si occuperà anche di questioni carcerarie. Sanità e sociale assieme, con in più la delega allo sport. I neo assessori - Tra i nuovi componenti della giunta Stefano Ciuoffo, che rinuncerà all´incarico di membro del consiglio di amministrazione dell´ente Fondazione Cassa di risparmio di Prato, sarà l´assessore alle attività produttive, al credito, al turismo e al commercio. Dovrà occuparsi di sostegno, promozione e internazionalizzazione del sistema produttivo, imprenditoria giovanile e femminile, rapporto con le banche sostegno all´accesso al credito, fiere e mercati. A Marco Remaschi sono state affidate le deleghe all´agricoltura, caccia, politiche per la montagna e politiche per il mare. Federica Fratoni è l´assessore all´ambiente e alla difesa del suolo. Tra le deleghe che le sono state affidate ci sono l´energia, i rifiuti, le bonifiche dei siti inquinati, il servizio idrico integrato, i parchi e le aree protette, le politiche per contrastare l´erosione costiera, ma anche la sicurezza delle miniere, le terme e la protezione civile. Cristina Grieco, che lascerà il suo incarico di dirigente scolastico a Livorno, è l´assessore all´istruzione e alla formazione e si occuperà anche di apprendistato. Le deleghe che rimangono al presidente - Rimangono in capo al presidente Enrico Rossi i rapporti con il Governo e l´Unione europea, la programmazione e attuazione delle politiche regionali di coesione e dell´innovazione (ovvero la gestione dei relativi fondi europei), le politiche per il lavoro, l´informazione e la comunicazione istituzionale, il coordinamento dei progetti speciali, i forum sociali e ogni altra competenza non espressamente attribuita agli assessori. Fino al completamento della giunta il presidente si occuperà anche di diritti umani, cultura e progetti per la cultura della memoria, diritto allo studio universitario, università, rapporto con i centri di ricerca e alta formazione, politiche per la tutela dei consumatori e degli utenti, politiche contro le discriminazioni di genere o per orientamento sessuale, pari opportunità. In tre decadranno da consigliere regionale - Con la nomina ad assessore Vincenzo Ceccarelli, Federica Fratoni e Stefania Saccardi dovranno rinunciare al posto in Consiglio regionale dove sono stati appena eletti. Così prevede infatti la legge toscana.  
   
   
PUGLIA, EMILIANO: AUGURI DI BUON LAVORO AI CONSIGLIERI ELETTI  
 
Bari, 6 luglio 2015 - di seguito il messaggio del presidente della regione Puglia Michele Emiliano ai consiglieri regionali proclamati il 2 luglio dalla Corte d´Appello: "Ho appena appreso la notizia della proclamazione dei nuovi consiglieri regionali. A loro auguro con tutto il cuore buon lavoro. Assumeremo insieme la responsabilità di oltre 4 milioni di pugliesi e dovremo esercitare in loro favore la funzione legislativa, trasformando il volto della nostra Regione, rendendola più competitiva, più efficiente, più giusta, più accogliente e capace di soddisfare le ragioni dei più deboli".  
   
   
COSTI STAFF, CAPO DI GABINETTO PUGLIA: "RIDUZIONE SPESA RISPETTO AL PASSATO"  
 
Bari, 6 luglio 2015 - Il Capo di Gabinetto, Claudio Stefanazzi, ha diffuso la seguente nota: “L´abbassamento dei costi delle nomine di staff è un nostro indirizzo generale che intendiamo praticare. Le retribuzioni dei componenti nominati dal presidente della Regione Puglia per lo svolgimento delle funzioni previste dalla legge saranno orientate al contenimento della spesa. La cifra di 850mila euro per lo staff è inverosimile e sproporzionata, e il fatto che sia destituita di ogni fondamento è una buona notizia. Probabilmente quella somma era stata ipotizzata basandosi su un numero di assunzioni e livelli di retribuzione relativi al passato: il nuovo corso sarà segnato da una riduzione dei costi e da una rigorosa gestione delle risorse. Si precisa inoltre che, nei decreti di riorganizzazione degli uffici di Gabinetto, compaiono le funzioni dei vicari del Capo di Gabinetto. Ma queste funzioni non sono state assegnate e allo stato non si prevede neppure che siano assegnate in futuro. Si è preferito nominare due soli consiglieri nelle materie di rispettiva competenza (rapporti col consiglio e attuazione del programma). Per concludere, sicuramente conseguiremo un risparmio di spesa rispetto al passato, risultato a cui bisognerà sommare le economie derivanti dalla riduzione del numero degli assessori rispetto alla precedente legislatura. Nel complesso il risparmio conseguito sarà consistente".  
   
   
ROMA: AUDIZIONE IACOP (FVG) SU NORME ATTUAZIONE, PARITETICA E STATUTO  
 
Trieste, 6 luglio 2015 - Audizione del presidente del Consiglio regionale del Fvg Franco Iacop a Roma, a palazzo San Macuto, alla Commissione parlamentare per le questioni regionali, incentrata sulle norme di attuazione, il lavoro della Commissione paritetica e l´adeguamento dello Statuto di autonomia. Iacop ha esordito evidenziando l´utilità di confermare le norme di attuazione, che sono una peculiarità delle Autonomie speciali e che dovrebbero essere mantenute nel nuovo quadro costituzionale che va delineandosi. Anzi, potrebbero essere utilizzate anche per integrare e interpretare il contenuto dello Statuto, rendendolo attuale e coerente con l´intero ordinamento giuridico. Proprio in riferimento alle norme di attuazione, il presidente Iacop ha aggiunto che il lavoro svolto fin qui dalla Commissione paritetica può essere considerato positivo, e anche se lo Statuto le affida una funzione meramente consultiva nel procedimento di formazione dell´atto legislativo, la giurisprudenza della Corte costituzionale ne ha rafforzato il ruolo inibendo l´introduzione unilaterale da parte del Governo nazionale di modifiche sostanziali al testo concordato in sede di Commissione. Nell´esperienza applicativa, pertanto, il procedimento di formazione degli atti legislativi recanti norme di attuazione statutaria ha assunto una natura consensuale, con un ruolo determinate della Commissione paritetica quale sede di elaborazione e condivisione delle scelte politico-normative. Per migliorare i meccanismi di funzionamento della Commissione paritetica, Iacop ha suggerito l´introduzione di regole procedurali più dettagliate, che potrebbe dare maggiore certezza ai tempi di svolgimento e facilitare il superamento di quegli ostacoli che talora gli schemi di norme di attuazione incontrano nell´acquisizione dei pareri dei ministeri competenti e che rallentano o bloccano l´avanzamento del provvedimento. Sarebbe inoltre opportuna l´introduzione di una regolamentazione del procedimento di formazione dei decreti legislativi di attuazione statutaria che disciplini l´iniziativa e i tempi della fase istruttoria, cui potrebbe aggiungersi una disciplina della nomina dei componenti e della presidenza della Commissione paritetica e del funzionamento della stessa. Sulla questione relativa alla rivalutazione della specialità, il presidente Iacop ha quindi posto l´accento sulla necessità dell´intesa per l´adeguamento degli Statuti speciali, che costituisce senza dubbio un´importante garanzia diretta a evitare modifiche unilaterali da parte del Parlamento. Tuttavia, non è chiaro in quale fase del procedimento di revisione degli Statuti debba collocarsi l´intesa, quali sono gli organi statali e regionali competenti a esprimerla, quali effetti possono discendere dalla mancanza dell´intesa e, in particolare, se le intese raggiunte possano vincolare il Parlamento, tenuto conto del rango costituzionale delle leggi di revisione degli Statuti speciali, non inferiore quindi alla stessa legge costituzionale che prevede l´intesa. Tutte questioni sulle quali pertanto andrebbe fatta chiarezza. Iacop ha infine auspicato che sia costituzionalmente previsto il principio pattizio in materia di coordinamento della finanza pubblica, l´introduzione di una norma di attuazione che definisca, per ciascuno Statuto, i confini e il perimetro delle rispettive competenze di Stato e Regioni, nonché l´introduzione di un referendum regionale confermativo sulle modifiche statutarie.  
   
   
AUTONOMIA FVG: SI DIFENDE ANCHE CON RISULTATI FINANZIARI  
 
Trieste, 6 luglio 2015 - "L´autonomia si difende anche attraverso maggiori risorse ottenute ai tavoli di negoziato finanziario. Si riconosca, perché l´aritmetica non è un´opinione, che il Patto Padoan-serracchiani ha portato nelle casse della Regione risorse aggiuntive preziose, tali ad esempio da dar gambe ad un importante intervento di volano per la realizzazione di opere pubbliche, altrimenti condannate alla paralisi per effetto dei vincoli del patto di stabilità". Lo ha ribadito oggi l´assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, che ha illustrato i contenuti della manovra di assestamento del bilancio regionale ai consiglieri della Prima Commissione consiliare, presieduta da Renzo Liva. Come ha ricordato Peroni, l´intesa sottoscritta il 23 ottobre dello scorso anno a Roma tra la presidente Serracchiani e il ministro delle Finanze Padoan consentirà di disporre di risorse aggiuntive per oltre 800 milioni fino al 2017. Di questa somma 80 milioni sono già stati messi a bilancio e concorrono a far sì che la manovra di assestamento disponga di 287,7 milioni, anziché di un importo assai inferiore. "Proprio grazie a queste risorse aggiuntive, che ora ci permettono tra l´altro di mettere in sicurezza settori importanti, in primis sanità e infrastrutture, tra finanziaria 2015 e assestamento abbiamo potuto - ha evidenziato Peroni - stanziare anche 30 milioni per introdurre un´assoluta novità come il ´volano opere´: un meccanismo che rivendichiamo come tappa di un´azione che, passo dopo passo, a partire dal censimento delle numerose situazioni di stallo delle opere pubbliche in regione, sta contribuendo in modo decisivo a portarci fuori dalle secche del patto di stabilità, facendo ripartire i cantieri". "Se oggi in Consiglio regionale si registra un ampio consenso per questo intervento, ed anzi si invoca di ampliarne la portata, coerenza imporrebbe di riconoscere che le risorse con le quali lo si finanzierà vengono anche dal Patto siglato lo scorso ottobre". In sostanza, per Peroni, "la nozione di autonomia è necessariamente legata alla sostenibilità degli obiettivi che ci si dà, sulla base di un adeguato supporto economico. E dunque, senza il Serracchiani-padoan oggi il quadro sarebbe profondamente diverso e peggiore".  
   
   
SARDEGNA IN CIFRE: UN QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO REGIONALE  
 
Cagliari, 6 luglio 2015 - L’ufficio di Statistica della Regione pubblica per il secondo anno consecutivo Sardegna in cifre, la raccolta di dati e indicatori provinciali sul contesto socioeconomico regionale. L’edizione 2015 offre ai cittadini e agli amministratori pubblici elementi di conoscenza e comprensione della realtà isolana, attraverso sintesi statistiche accompagnate da glossari e note metodologiche per favorire la fruibilità dell’informazione anche a un pubblico di non addetti ai lavori. Sardegna in cifre 2015 si arricchisce di un focus tematico sulla struttura e la dinamica demografica, con l’intento di approfondire alcuni temi di attualità legati al calo demografico, al progressivo invecchiamento della popolazione e alle recenti dinamiche dei flussi migratori in entrata e uscita. Il lavoro ripercorre un arco temporale ampio, permettendo di cogliere l’impatto della crisi economica sulla nostra Regione. Attraverso la lettura delle grandezze statistico-informative considerate è possibile osservare come il sistema sociale ed economico della Sardegna abbia vissuto e viva questi difficili anni, sia all’interno dei suoi territori sia rispetto all’andamento nazionale. La pubblicazione è organizzata in 5 sezioni tematiche, 25 capitoli e 286 tavole: la prima sezione riguarda gli aspetti ambientali e territoriali, la seconda quelli demografici, la terza quelli economici, la quarta è relativa agli aspetti sociali e, infine, una quinta sezione riporta i dati relativi agli ultimi Censimenti Istat (Agricoltura, Industria e servizi, Popolazione e abitazioni).  
   
   
LOMBARDIA.PROVINCE: DA BOSONE POLEMICA DEL TUTTO INGIUSTIFICATA  
 
Milano, 6 luglio 2015 - "La presa di posizione del presidente dell´Unione delle Province lombarde Daniele Bosone è del tutto ingiustificata e sorprendente. Regione Lombardia ha lavorato per mesi a fianco delle Province per limitare i danni causati dalla Legge Delrio, facendo tutto quanto umanamente possibile per permettere alle Province stesse di continuare a garantire servizi importanti per i cittadini, messi fortemente a rischio dai tagli del Governo". E´ quanto afferma il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava, commentando le dichiarazioni del presidente della Provincia di Pavia e presidente di Upl. 17 Regione Ha Fatto Sua Parte - "Regione Lombardia ha fatto la sua arte fino in fondo - prosegue Nava -, tanto è vero che a metà aprile abbiamo sottoscritto, proprio con il presidente Bosone, un´intesa che garantisce 205 milioni per finanziare le funzioni delegate alle Province e altre funzioni che hanno notevoli impatti sui cittadini come il trasporto e l´assistenza alle persone con disabilità. Nulla è cambiato da allora, per cui non si capisce il motivo di questa polemica rivolta a noi, che è del tutto priva di fondamento e strumentale". "Posso comprendere lo sfogo del presidente Bosone - aggiunge Nava - solo in riferimento alle gravi difficoltà finanziarie in cui si trovano le Province, causate però dai provvedimenti del Governo. Per questa ragione, le proteste andrebbero indirizzate al Governo di Roma, che sta affamando i territori e uccidendo le Province". Lasciare Da Parte Polemiche Inutili - "Al contrario di quanto ritiene il presidente di Upl - conclude Nava - io penso che l´approvazione della Legge di Riforma del sistema delle autonomie in Lombardia rappresenti un punto fermo molto importante per fare chiarezza e dare certezze agli Enti locali dopo i mesi difficili seguiti all´approvazione della Legge Delrio. Regione Lombardia è sempre pronta e disponibile a venire incontro alle esigenze degli Enti locali e a impegnarsi perché ai cittadini vengano garantiti i servizi di cui hanno bisogno. Spero che da parte della Province ci sia la stessa disponibilità a lavorare insieme, abbandonando sterili e ingiustificate polemiche".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: L´ASSESSORE REGIONALE COMMENTA IL RAPPORTO DEL COMITATO PARLAMENTARE CONTRO LE MAFIE CON I DATI DI "OSSIGENO PER L´INFORMAZIONE"  
 
Bologna, 6 giugno 2015 – “Drammatica relazione antimafia sull’informazione, ma manca il caso della giornalista reggiana del Carlino”. L’assessore regionale alla Legalità dell’Emilia-romagna, Massimo Mezzetti, ha così commentato la pubblicazione, avvenuta ieri, della Relazione del Comitato parlamentare contro le mafie, con i dati che l’osservatorio Ossigeno per l’informazione ha censito in questi anni. Un vasto e drammatico repertorio di minacce, attentati, avvertimenti ai danni di migliaia di giornalisti, “molti dei quali sottoposti a misure di tutela dal Ministero dell’Interno: l’ultimo, Sandro Ruotolo, inviato della trasmissione televisiva Servizio pubblico, costretto alla scorta dopo le pesanti e dirette minacce che gli sono state rivolte dal boss della camorra Michele Zagaria”. “E’ però curioso che fra i nomi riportati nella ricerca non compaia quello della giornalista Sabrina Pignedoli del Resto del Carlino di Reggio Emilia – fa notare l’assessore Mezzetti -. Proprio ierisono stati pubblicati gli atti delle conclusioni delle indagini riguardanti l’inchiesta Aemilia, in cui vengono confermate le imputazioni a carico di diversi presunti ‘ndranghetisti accusati di avere più volte minacciato, direttamente o indirettamente, la Pignedoli. Credo che sia quantomeno opportuno che i dati dell’Osservatorio e la stessa Relazione della commissione antimafia siano aggiornati alla luce di quanto avvenuto nella nostra regione e di quanto riportato dagli atti giudiziari”. “Allo stesso tempo – conclude Mezzetti – auspico che non vengano a mancare alla giornalista del Resto del Carlino di Reggio Emilia la solidarietà e la vicinanza anche degli organi istituzionali. Solidarietà che ribadisco con forza e determinazione a nome di tutta la Giunta Regionale dell’Emilia-romagna”.  
   
   
BASILICATA, GARANZIA GIOVANI: RIPRESI REGOLARMENTE PAGAMENTI INDENNITÀ  
 
Potenza, 6 luglio 2015 - “I pagamenti delle indennità di tirocinio spettanti ai giovani impegnati nei progetti di Garanzia Giovani in Basilicata, dopo il blocco comunicato la scorsa settimana dall’Inps, che lamentava una mancata copertura finanziaria, sono ripresi regolarmente”. Lo rende noto il Dipartimento Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata. “L’inps – prosegue il Dipartimento - ha spiegato che era impossibilitato a disporre i pagamenti delle indennità perchè il flusso delle domande, sebbene correttamente inoltrato dalla Regione Basilicata e per importi coerenti con quelli stanziati, non trovava la piena copertura nelle risorse messe a disposizione dal Ministero. Grazie anche alle sollecitazioni svolte dalla Regione Basilicata è stato possibile ottenere il trasferimento alle sedi lucane dell’Inps delle ulteriori somme stanziate in favore della Basilicata. L’amministrazione regionale continua, inoltre, a tenere alta l’attenzione ed a sviluppare tutte le azioni utili affinchè si possa giungere alla sottoscrizione, tra l’Inps e il Ministero del Lavoro, dell’Addendum alla convenzione che disciplina i tirocini extracurriculari. Sarà possibile, quindi, utilizzare anche lo stanziamento di € 4.332.670,00, resosi disponibile a valere sui fondi del c.D. Decreto Letta, per l’attivazione di ulteriori percorsi formativi”.  
   
   
TORNO SUBITO: SCADENZA PROROGATA AL 10 LUGLIO LA REGIONE INVESTE 12 MILIONI DI EURO PER FAR PARTIRE 1000 RAGAZZI CHE FARANNO UN’ESPERIENZA DI LAVORO ALL’ESTERO O IN UN’ALTRA REGIONE E TORNERANNO NEL LAZIO CON TANTE COMPETENZE. IL PROGETTO È RIVOLTO A UNIVERSITARI, LAUREATI, STUDENTI E DIPLOMATI “ISTITUTI TECNICI SUPERIORI” RESIDENTI O DOMICILIATI NEL LAZIO E DI ETÀ TRA I 18 E I 35 ANNI, INOCCUPATI O DISOCCUPATI, E FINANZIA ESPERIENZE INTEGRATE DI STUDIO O LAVORO IN ITALIA E ALL’ESTERO  
 
Roma, 6 luglio 2015 - Prorogata alle ore 12 del 10 luglio la scadenza del bando Torno subito, la Regione investe 12 milioni di euro per far partire 1000 ragazzi che faranno un’esperienza di lavoro all’estero o in un’altra regione e torneranno nel Lazio con tante competenze. Il progetto è rivolto a universitari, laureati, studenti e diplomati “Istituti Tecnici Superiori” residenti o domiciliati nel Lazio e di età tra i 18 e i 35 anni, inoccupati o disoccupati, e finanzia esperienze integrate di studio o lavoro in Italia e all’estero. Ecco come funziona Torno subito: Torno Subito Italia prevede nella prima fase un’esperienza svolta in altre regioni italiane, per un periodo da 3 a 6 mesi, e nella seconda fase un’esperienza nel Lazio attraverso tirocini e/o attività di ricerca, per un periodo da 3 a 6 mesi. Torno Subito Estero prevede nella prima fase un’esperienza fuori Italia, da 3 a 6 mesi, e nella seconda fase un’esperienza nel Lazio, attraverso tirocini e/o attività di ricerca per un periodo da 3 a 6 mesi. Torno Subito Formazione Lunga, con la prima fase, da 7 a 12 mesi, in Italia o all’estero, soltanto per studio e formazione, e la seconda fase nel Lazio, attraverso tirocini e/o attività di ricerca, per un periodo da 3 a 6 mesi. Torno Subito Professioni cinematografiche prevede nella prima fase un periodo di permanenza in Italia o all’estero da 1 a 6 mesi e nella seconda un’esperienza nel Lazio, attraverso tirocini e/o attività di ricerca per un periodo da 3 a 6 mesi. Più opportunità per i disabili. Vengono finanziati costi supplementari, fino a 4mila euro, per l’acquisto di servizi di assistenza e accompagnamento, trasporti, etc. Di persone disabili. Vai qui per tutte le informazioni e per sapere come partecipare http://www.Tornosubito.laziodisu.it/    
   
   
JOBS ACT: DUE GIORNATE PER PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SOCIETÀ PARTECIPATE A VILLA UMBRA  
 
 Perugia, 6 luglio 2015 – Jobs Act a Villa Umbra, due giornate di approfondimento organizzate dalla Scuola Umbra Amministrazione Pubblica per approfondire tutte le novità introdotte dalla riforma del lavoro in tema di lavoro flessibile. La prima attività formativa, dal titolo "I rapporti di lavoro flessibile nella Pubblica Amministrazione e nelle società partecipate", si svolgerà martedì prossimo 8 luglio, a partire dalle ore 9. Il docente Roberto Sarra, avvocato giuslavorista del Foro di Roma, approfondirà, tra i principali argomenti trattati, la "flessibilità" nei rapporti di lavoro, il Jobs Act, il lavoro flessibile nel pubblico impiego, la regolamentazione della flessibilità tra disciplina comunitaria e disciplina nazionale, il D.lgs. 165/2001 e la sua evoluzione normativa. Inoltre si parlerà di flessibilità nei rapporti di lavoro subordinato, il contratto a a termine e le altre figure: apprendistato, contratto di formazione lavoro e contratto a chiamata, la flessibilità nei rapporti di lavoro parasubordinato ed autonomo, la tutela del lavoratore flessibile. Nella seconda giornata, organizzata per il 15 luglio, sempre a Villa Umbra, dal titolo "Le novità per il pubblico impiego dopo l´approvazione dei decreti del "Jobs Act" ed "Enti Locali", interverranno i relatori Rossella Schiavone, del Ministero del Lavoro e Walter Laghi, dirigente del Nuovo Circondario Imolese. Durante il corso saranno affrontati i temi relativi alle modifiche del Jobs Act al Testo Unico sulla maternità e paternità ed i congedi per le donne vittime di violenza di genere; anche alla luce delle novità introdotte per il 2015 dal Jobs Act. Saranno inoltre approfondite le novità del Jobs act e del "decreto Enti Locali" in materia di contratti di lavoro.  
   
   
FORMAZIONE FVG: PRIMI BUONI RISCONTRI DA INIZIATIVA SOSTENUTA DAL FSE  
 
Trieste, 6 luglio 2015 - 307 imprese coinvolte, che hanno manifestato un bisogno occupazionale di 426 lavoratori. E 34 percorsi formativi approvati in vari settori: dalla meccanica al legno, dall´alimentare alla ristorazione, dai lavori d´ufficio all´informatica, dai servizi socio educativi alla cantieristica. Sono i primi, lusinghieri risultati, relativi allo scorso mese di maggio, di una nuova iniziativa di carattere sperimentale promossa dalla Regione per favorire il rientro al lavoro di persone che hanno perso il sostegno degli ammortizzatori sociali. Lo rende noto l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, ricordando che nel quadro della pianificazione delle attività finanziate dal Fondo sociale europeo nel periodo 2014/2020, lo scorso febbraio tramite avviso pubblico gli enti di formazione accreditati sono stati invitati a progettare nuove misure di carattere formativo, effettivamente in grado di sostenere la ricollocazione di lavoratori in particolare condizione di difficoltà. "L´aspetto innovativo di questa iniziativa - sottolinea Panariti - consiste nell´aver espressamente richiesto agli enti di presentare i propri progetti formativi solo a fronte di un preciso accordo sottoscritto a monte con imprese che manifestino una domanda di lavoro cui possa essere data risposta attraverso la partecipazione ad una attività formativa propedeutica ad una possibile assunzione". I percorsi formativi si articolano mediamente su 400 ore, di cui il 50% si svolge in ´stage´ presso le imprese aderenti all´iniziativa; per agevolare la partecipazione, è anche prevista una indennità a favore dei partecipanti. Le risorse a disposizione di questa iniziativa consentiranno il finanziamento anche dei progetti presentati a giugno nonché, auspica l´assessore Panariti, a luglio. "Se il costante monitoraggio che stiamo facendo confermerà questi primi risultati, e dunque, il gradimento e l´efficacia di questa misura - annuncia l´assessore - confidiamo di continuare a proporla, sempre nel contesto della programmazione del Fondo sociale europeo. Nel frattempo, così come previsto dall´avviso, la Regione e gli enti di formazione titolari dei progetti formativi nei prossimi giorni avvieranno una fase di promozione delle attività al fine di diffondere la conoscenza di queste opportunità presso le persone interessate; alla domanda di partecipazione degli interessati seguirà un momento di selezione per il successivo avvio della formazione.  
   
   
FORMAZIONE FVG: PROGETTI MIRATI PER LAVORATORI EX SERTUBI  
 
Trieste, 6 luglio 2015 - La Regione è già impegnata a garantire formazione e riqualificazione ai lavoratori della ex Sertubi ma, previa indicazione da parte della Siderurgica Triestina rispetto ai profili richiesti, è pronta a direzionare ulteriormente il proprio impegno in funzione di un possibile quanto auspicato reintegro. Lo ha confermato l´assessore a Lavoro e formazione del Friuli Venezia Giulia, Loredana Panariti, nel corso dell’ incontro con una delegazione della Fiom di Trieste. "La Regione - ha evidenziato Panariti - mette a disposizione formazione e riqualificazione così come previste da Pipol, il piano integrato di politiche per l´occupazione e per il lavoro, e ulteriori nuovi progetti che prevedono una formazione costruita d´intesa con le aziende volta anche all´assunzione dei lavoratori coinvolti". "In linea con gli accordi di programma, dedicheremo particolare attenzione - ha aggiunto l´assessore - alle specializzazioni richieste dalla Siderurgica triestina che potrebbero favorire riqualificazione e reintegro".  
   
   
IMMIGRAZIONE: ZAIA, “LIVELLO DI GUARDIA SUPERATO. SITUAZIONE FUORI CONTROLLO. URGENTI SOLUZIONI RADICALI. NON SI RISPETTA LA DIGNITA’ E SI INVADONO I TERRITORI TRAMITE VERI DIKTAT”  
 
Venezia, 6 luglio 2015 - “Il caos è diventato normalità in quella che il Governo tenta di far passare per emergenza e che è divenuta invece flusso costante e inarrestabile di immigrati economici travestiti da profughi.. Il livello di guardia è stato superato. Siamo all’immigrazione incontrollata che sta mettendo in crisi il sistema istituzionale territoriale, il tessuto sociale, le attività di prevenzione e profilassi sanitaria che la Regione Veneto, di sua spontanea volontà ha attivato, pur non avendo mai avuto nessuna competenza in un meccanismo di cosiddetta accoglienza gestito da Roma e dai Prefetti e scaricato sui Comuni. Urgono soluzioni radicali che rispettino la dignità delle persone e il diritto dei territori a non essere invasi a colpi di diktat”. Lo dice “con crescente preoccupazione” il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, alla luce dell’evoluzione che sta avendo l’invio di immigrati in Veneto. “A Treviso – incalza Zaia – stiamo assistendo al massacro della dignità delle persone, accatastate in stazione; a Padova si requisiscono caserme e comunque non ci si fa alcun problema a scaricare le persone in strada; nel veneziano, tornano a mettere le mani su una località turistica come Eraclea, a Portogruaro si usa la palestra di una scuola mentre la Questura, inevitabilmente, va in tilt. Fulgidi esempi di arrogante disorganizzazione. E adesso, dopo le caserme, si sta pensando alla stazioni dismesse, peraltro spesso problematicamente vicine ai centri abitati. Da discariche a cielo aperto ad altre uguali con un nome diverso, stazioni invece che caserme. Una situazione senza precedenti che deve finire, perché sono il Governo italiano e l’Europa ad avere ridotto ad emergenza una situazione che era chiarissima sin dal 2011”. “Si prenda prima di tutto atto che i Prefetti non sono in grado di gestire la situazione e si affronti una buona volta il problema dalla fonte: vi si ponga rimedio immediatamente bloccando i flussi, distruggendo i barconi nei porti e in mare dopo aver soccorso gli occupanti, andando a realizzare centri di accoglienza e identificazione in Africa, se non in Libia, in paesi contermini, dove poter prima di tutto verificare l’effettiva condizione di profugo. Non si dimentichi che di quelli che arrivano, due terzi non ne hanno le caratteristiche e dovrebbero essere respinti, anzi, nemmeno accolti. La realtà invece è che nessuno è in grado di rimandare a casa nessuno e che ci si sta imponendo dall’alto di farci carico di gente che non ha in realtà bisogno di assistenza, i cosiddetti migranti economici”. “Non so altrove – conclude Zaia – ma in Veneto siamo anche sempre più preoccupati della situazione nella quale i nostri sanitari devono verificare le condizioni di salute degli immigrati e la presenza di eventuali patologie infettive: c’è troppo caos negli arrivi e negli spostamenti da un luogo all’altro, magari nottetempo, per lavorare al meglio”.  
   
   
LOMBARDIA.: NESSUNA TENDOPOLI PER L´ACCOGLIENZA DEI CLANDESTINI  
 
Milano, 6 luglio 2015 - "Le attrezzature della protezione civile lombarda non devono essere utilizzate per l´accoglienza dei clandestini. Se i prefetti non sanno gestire i flussi imposti da Roma e non hanno il coraggio di ribellarsi, allora ospitino gli immigrati nelle prefetture". E´ quanto dichiara l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali. 2 Volontari E Tende - "Non posso permettere - ha proseguito l´assessore Bordonali - che i volontari di protezione civile vengano esposti a rischi per attività non connesse al loro ruolo e che le tende adibite a ospitare gli sfollati in casi di emergenze di protezione civile vengano usate per tappare i buchi di una gestione fallimentare del problema dell´immigrazione". Lettera A Tutte Le Province - "Con queste temperature inoltre - ha aggiunto - non possiamo pensare di sistemare i richiedenti asilo in tendopoli di fortuna. Per questo ho scritto una lettera alle Province per diffidarle dall´utilizzo delle attrezzature della colonna mobile regionale per attività diverse da quelle stabilite". Bloccare Sbarchi - "Il governo - ha concluso l´assessore Bordonali - deve immediatamente bloccare gli sbarchi. Il territorio lombardo, per voce degli stessi prefetti, è saturo e non può assolutamente accogliere altri immigrati. Se a Roma non sanno come gestire questo fenomeno, facciano una telefonata a Roberto Maroni".  
   
   
LOMBARDIA.TERRORISMO,MARONI: RIBADISCO, SU MOSCHEE SEGUIRE ESEMPIO TUNISIA  
 
Rho/Milano, 6 luglio 2015 - "Non ho mai detto che si debbano chiudere tutte le moschee, ma che si debba seguire l´esempio della Tunisia dove il Governo ha chiuso numerosi luoghi di culto perché li ha collegati al terrorismo. Penso che anche in Italia vadano fatte delle verifiche su possibili collegamenti fra i centri islamici, visti i precedenti in particolare quelli lombardi, e il terrorismo". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine della Giunta nazionale del Coni, che si sta tenendo a Pianeta Lombardia, il Padiglione della Regione a Expo Milano 2015. 5 Pericolo Attentati - Circa i recenti arresti di sospetti fondamentalisti, il Governatore si è detto preoccupato: "Non penso sia vero che non c´è pericolo per l´Italia, perché mi pare che stessero progettando degli attentati. Non possiamo escludere che ce ne siano altri o che possano arrivarne nelle prossime settimane. Io non sono affatto tranquillizzato dal fatto che la polizia abbia arrestato queste persone, perché vuol dire che ci sono - ha aggiunto – tutta l´intelligence europea deve fare uno sforzo per individuarli". Bloccare Gli Sbarchi - Maroni infine ha rivolto un consiglio al Premier Matteo Renzi: "Il terrorismo si contrasta iniziando a prevenire le infiltrazioni bloccando gli sbarchi. Il rischio è altissimo, spero che si inizi a passare dalle parole ai fatti, cosa che purtroppo fino ad esso non è avvenuta".  
   
   
LOMBARDIA.´MERENDA CON I PROFUGHI´ A DALMINE/BG: SOLDI CITTADINI SIANO SPESI MEGLIO  
 
 Milano, 6 luglio 2015 - "Mi piacerebbe che i soldi dei miei concittadini dalminesi venissero spesi meglio, visti i contributi che diamo ogni anno alle parrocchie, proprio per i Cre. Magari sarebbe stato più educativo far fare merenda ai ragazzi con i disoccupati, piuttosto che con questi finti profughi. Facile essere buoni e bravi con i soldi degli altri". E´ il commento dell´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, già primo cittadino di Dalmine (Bergamo), circa la gita - con quota di partecipazione - proposta dal ´Centro ricreativo estivo 2015´ per il prossimo giovedì 9 luglio, il cui programma prevede, nel pomeriggio, ´testimonianza e merenda con i profughi del Medioriente ospitati a Capovalle´. 18 Proprio nel Comune di Dalmine, peraltro, c´è stato il primo caso di sopralluogo dell´Asl per valutare l´agibilità delle strutture che potevano ospitare i clandestini, come disposto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. "L´ex asilo San Filippo Neri - fa sapere l´assessore Terzi - è stato bocciato proprio dalla Asl di Bergamo perché definito inagibile".  
   
   
REGIONE TOSCANA AI 146 SINDACI SENZA PROFUGHI: IMPEGNO PER L´ACCOGLIENZA  
 
Firenze 2 luglio 2015 - Rompere gli indugi e prepararsi ad affrontare l´emergenza in corso individuando nei propri Comuni ´siti o immobili idonei´ ad ospitare piccoli nuclei di profughi, nel pieno rispetto del dovere all´accoglienza sancito dall´articolo 10 della Costituzione e della leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche (articolo 120 del Titolo V). Questo è l´invito che il presidente della Regione Enrico Rossi e la presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti hanno rivolto attraverso una lettera a 146 sindaci di altrettanti Comuni toscani che, ad oggi, non hanno ancora aderito al programma di accoglienza predisposo dalla Regione per fronteggiare l´emergenza migranti. Con questa lettera, che costituisce "una richiesta, non un richiamo né certamente un obbligo", Rossi e Biagiotti fanno appello al senso di responsabilità ed al rispetto istituzionale dei primi cittadini e ricorda loro che "il flusso di profughi e migranti che ormai quotidianamente attraversano il Mar Mediterraneo" rappresenta "un grande problema che riguarda l´intero Paese e a cui nessuno può sottrarsi". "Alla Regione Toscana - spiegano - è stato chiesto uno sforzo ulteriore rispetto a quanto già affrontato nei mesi scorsi, basato su una equa ripartizione delle quote tra le regioni d´Italia". E ricordano il modello di accoglienza promosso dalla Toscana e già sperimentato con successo nel 2011, un modello che "non prevede grandi concentrazioni di persone in pochi centri di accoglienza, ma al contrario l´inserimento di piccoli gruppi in situazioni di accoglienza accompagnate dal coinvolgimento, in primo luogo, delle Amministrazioni locali, dell´associazionismo e dal volontariato del territorio". Rossi e Biagiotti, dunque, chiedono anche ai sindaci fino ad oggi rimasti in disparte di farsi carico della gestione di un´emergenza che coinvolge tutta la Nazione e tutto il Mediterraneo, forti della "consapevolezza che ogni Comune della Toscana ha una tradizione, esperienze concrete e potenzialità, per esprimere davvero la cultura della solidarietà e dei diritti umani per la quale questa terra è famosa nel mondo".  
   
   
IMMIGRAZIONE: IACOP (FVG) A GRUPPO DI LAVORO GIOVEDÌ A BRUXELLES  
 
Trieste, 6 luglio 2015 - Immigrazione, politiche sociali e diritti umani. Sono questi gli argomenti che verranno trattati giovedì a Bruxelles, nella sede del Comitato delle Regioni, dallo specifico gruppo di lavoro coordinato dal presidente del Consiglio regionale del Molise Vincenzo Niro, dove il presidente del Consiglio regionale del Fvg Franco Iacop parteciperà come coordinatore delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome. Tali tematiche, all´attenzione del gruppo di lavoro che è stato costituito in seno alla Calre, la Conferenza che riunisce a livello europeo le Regioni con capacità legislativa, nell´ultimo anno ha già sviluppato una serie di argomenti quali in diritto d´asilo, la cooperazione, l´integrazione fra gli Stati membri dell´Ue e lo ha fatto confrontandosi con diversi partner europei attivi in Spagna, Austria, Belgio, Italia, per confrontare le singole legislazioni e studiare come rendere più armonica la politica regionale comunitaria, così da favorire i processi di integrazione nei territori. Iacop sarà a Bruxelles dal giorno prima, mercoledì, per la sessione plenaria del Comitato delle regioni, che lo vede tra i suoi componenti, che ha all´ordine del giorno l´adozione di alcuni pareri su patto di stabilità, migrazione, alimentazione sostenibile.  
   
   
IMMIGRAZIONE: TRASFERIRE KNOW HOW ACCOGLIENZA A TUTTO FVG  
 
Trieste, 6 luglio 2015 - Subito un tetto per i rifugiati approdati in Friuli Venezia Giulia utilizzando anche soluzioni proposte dai privati e, a seguire, una progettualità di accompagnamento e integrazione nell´interesse degli ospiti e della popolazione locale. Con l´obiettivo di organizzare al meglio la Buona Accoglienza, l´assessore regionale alla Solidarietà, Gianni Torrenti, ha riunito a Trieste il Tavolo tecnico di protezione internazionale con le sei associazioni riconosciute ed abilitate a livello nazionale ad operare sulla tematica rifugiati. "Il tavolo - ha commentato Torrenti - servirà ad accompagnare le istituzioni nella definizione e gestione dei progetti di integrazione dei richiedenti asilo. L´accoglienza diffusa - ha precisato - non è alberghiera ma ha fondamentale necessità di mediazione culturale, relazionale, legale e linguistica, come di tutta una serie di supporti che vanno messi a disposizione dei rifugiati attraverso gli Ambiti territoriali". A questo proposito, Torrenti ha annunciato che la prima riunione operativa si svolgerà lunedì a Pordenone. "Gli Ambiti - ha affermato l´assessore - stipuleranno gli accordi con le rispettive Prefetture, successivamente si relazioneranno a loro volta con associazioni e strutture per una corretta e stabile gestione dei richiedenti asilo. "Dobbiamo consegnare il know how degli Ambiti più rodati e delle associazioni più esperte e capaci - ha concluso Torrenti - a quelle parti del territorio che si troveranno per le prima volte ad affrontare queste problematiche".  
   
   
LOMBARDIA. IMMIGRAZIONE: NO USO ATTREZZATURE PROTEZIONE CIVILE PER ACCOGLIENZA  
 
Milano, 6 luglio 2015 - "Le attrezzature della colonna mobile regionale servono esclusivamente per attività emergenziali di Protezione civile. Non possiamo accettare che vengano utilizzate per l´accoglienza dei clandestini. Qualora si verificasse un evento calamitoso non avremmo poi strutture per sistemare gli sfollati. I volontari di Protezione civile non possono inoltre essere esposti a pericoli per attività non connesse alle loro competenze". Così l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali. "È assurdo infine - denuncia l´assessore Bordonali - pensare che con queste temperature si possano sistemare i richiedenti asilo in tendopoli di fortuna. Per questo ho inviato una lettera a tutte le Province della Lombardia per diffidarle dall´utilizzo di attrezzature appartenenti alla colonna mobile regionale della Protezione civile". "Se il Governo pensa di poter ospitare in Italia i clandestini di tutto il mondo - conclude l´assessore Bordonali -, non chieda poi agli enti locali di risolvere i gravi problemi che ne derivano. Mettere a repentaglio l´efficacia del pronto intervento lombardo sarebbe davvero una scelta controproducente e demenziale".